SOLITUDINE



Vagare nella notte....e' quello che faccio da molti anni, da secoli.


Solo... Ormai sono abituato alla solitudine, fa parte di me.


Io sono la solitudine.


All'inizio non era cosi', c'era con me la mia familia, i miei childe,


ma poi mi hanno abbandonato. Mi hanno abbandonato perche' sono troppo buono.


E gli umani mi abbandonano perche' sono crudele.


E' divertente, non trovate?


Troppo buono per essere un demone, troppo crudele per essere un umano.


Da morire dal ridere.... se non fossi gia' morto piu' di due secoli fa.


Tempo fa ho creduto che per me esistesse una via d'uscita.


Lei... capelli chiari come il sole, occhi verdi, limpidi e sinceri.


E io ho creduto...ho sperato...ho desiderato. Che cosa?


Tornare ad essere un essere umano? Avere un'anima? Un futuro?


Poter amare ed essere amato?


Solo un folle puo' aver pensato che tutto questo fosse possibile e io


per un certo periodo di tempo sono stato pazzo.


Ma adesso sono rinsavito. Ora so chi sono. Ora so cosa sono.


E SO CHE COSA VOGLIO.


E tra pochi attimi lo otterro'.



Il motore della macchina si spegne. Le portiere anteriosi si aprono


contemporaneamente e una giovane coppia scende dalla macchina.


Si prendono per mano e fanno i pochi passi che li dividono dalla


sommita' della collina, oltre la quale e' appena sorto il sole.


"Oh!" esclama lei guardando negli occhi il suo giovane amore "Guarda


deve esserci stata una festa notturna, e' rimasto qui


un MUCCHIO DI CENERE.