ECLISSI TOTALE


Autrice:Emy


Nel buio della sua cripta, Spike fissava il polveroso soffitto… senza in realtà vederlo minimamente.

Tutti i suoi pensieri erano rivolti a… maledizione a quella dannata ragazza!

Continuava a pensare a ... lei... continuava a vederla nei sogni... negli incubi... non gli dava tregua...

La Cacciatrice!

Proprio a lui doveva capitare, questo! Come se la sua vita, non fosse già abbastanza complicata..

Si alzò dalla tomba di marmo, che costituiva il suo giaciglio, e con aria seccata e gesti nervosi, s'infilò lo spolverino di pelle.

Perché… non riusciva a dormire di notte… come tutti i comuni mortali? Semplice… perché lui era già morto…

Lui era un vampiro…

Una volta fuori, il freddo e il silenzio assoluto lo avvolsero improvvisamente, come un manto gelido. Camminando attraverso la bruma notturna, che aleggiava a pochi centimetri da terra, si diresse al cimitero di Sunnydale... Lì, di sicuro, avrebbe potuto fare qualche incontro interessante... O così, si augurava!

Era tardi... la Cacciatrice probabilmente aveva già finito il suo giro... Non l'avrebbe incontrata.

Meglio così! Si morse un labbro… accorgendosi che ancora una volta… per l’ennesima volta, aveva pensato a lei.

Innervosito, prese a camminare con ancor più foga… e chiunque, avesse avuto la sfortuna di incrociarlo in quel momento, avrebbe scoperto il suo lato più oscuro…

Il soffice manto erboso su cui avanzava, smorzava il suono dei suoi passi, rendendolo silenzioso come un rettile… e altrettanto letale; l’abbigliamento, al solito nero, lo incupiva e sottolineava ancor più i riflessi della capigliatura platinata… Gli occhi, ombreggiati da lunghe ciglia scure, erano d’un blu così intenso da sembrar neri…e brillavano di luce fredda e crudele…

Non era molto alto, ma sufficientemente; aveva un fisico asciutto…scattante… perfetto, con i muscoli guizzanti che risaltavano in modo evidente, sotto l’attillata t-shirt…

Solo quel suo strano modo di camminare e di muoversi, forse un po’ scanzonato, poteva tradirlo e farlo apparire vulnerabile, ma non celava del tutto l’aspetto tenebroso…

Era pur sempre... un vampiro, in fondo, un essere pericoloso... senza scrupoli, né sentimenti...

Ma in realtà quella era solo una facciata… una reminescenza di ciò che era stato in passato...

"The bloody...Il sanguinario."

Attualmente, a causa di quell'assurda organizzazione...che osava definirsi militare, e quel dannatissimo CIP impiantato nel suo cervello, non era più quel mostro che tutti avevano conosciuto e temuto...

"Maledetti... Siete stati la mia rovina!!" - Sussurrava fra se, mentre continuava a camminare senza meta, fra le tombe ed i monumenti funebri...

Era innegabile, quel cip aveva cambiato la sua vita, le sue abitudini... Non poteva più nuocere a nessuno…. Non poteva più bere sangue…da un essere umano.

Ma le sue idee... i suoi sentimenti... Per quella radicale trasformazione c'era voluto ben altro, che un semplice congegno elettronico!

E lei non gli credeva, non prendeva nemmeno in considerazione la cosa!

Ma lui ... era cambiato, era cambiato veramente !

Chissà …forse mi sta’ tornando un po’ d’anima…e per questo che soffro!” Rimuginò fra se e poi sbuffò, sedendosi su una pietra liscia e invasa dai rampicanti, mentre si sfilava dalla tasca una sigaretta.

L'accese deliziandosi dell'aspro sapore... e gustandone lentamente l'essenza, cercò di sgombrare la mente da pensieri o ricordi, che inevitabilmente lo avrebbero fatto soffrire...

Un rumore impercettibile, sicuramente inavvertibile ad un orecchio umano, lo mise in guardia.

Non reagì in nessuna maniera, ne si mosse...

Volutamente continuò a fumarsi la sua sigaretta, tranquillo... Ma tutti i sensi erano tesi, vigili e pronti a qualsiasi mutamento.

I secondi passavano lenti... nella quiete immobile della notte... La mano scattò improvvisa, bloccando all'altezza della gola il misterioso aggressore, che proveniva alle sue spalle.

Spike fece leva con il possente braccio, in modo da girare l'essere e da posizionarselo proprio davanti.

Il viso del misterioso assalitore, deturpato e butterato, era a pochi centimetri dal suo...

Un comune vampiro in cerca di un po’ di sangue...

- Ehi, amico! - Apostrofò con la solita aria strafottente il vampiro - Non ci si presenta prima ... di fare conoscenza!

- Amico.... Ma... ma tu non ti sei spaventato? Non ti faccio orrore? Chi sei?

Spike non nascose la propria sorpresa...

- Devi essere proprio nuovo di queste parti ... se non mi conosci!

La faccia mostruosa dell'essere, si contrasse in quello che doveva apparire come un'espressione perplessa. - Per tutti i demoni degli inferi... Non mi frega niente di conoscerti.. Voglio il tuo sangue, e ora tu me lo darai!

Gli occhi gialli dell'aggressore si fissarono torvi in quelli di Spike.

Ma il biondo vampiro non si scompose più tanto. Con un movimento fulmineo fece roteare il malcapitato, passandogli alle spalle e stringendogli la gola nella morsa ferrea del suo avambraccio.

- Beh, spiacente di deluderti, amico, Ma io...non ne ho di sangue! - Gli sussurrò all'orecchio, mentre con l'altra mano, sfilava il paletto di legno, acuminato come una lama, dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni.

Stava per conficcarla con energia nel petto del demone, quando questi farfugliò delle parole, che lo costrinsero a desistere e fermarsi...

- Non uccidermi...ti prego! Se sei un demone anche tu... ascolta quel che ho da dirti...

Spike rimase immobile, gli occhi fissi nel vuoto. Sapeva bene che i demoni avevano mille risorse, mille segrete astuzie per farla franca, e una volta usciti dalla situazione di emergenza... potevano ucciderti senza pietà. In fin dei conti...la loro era soltanto una questione di sopravvivenza...

Se la cavava... solo il più furbo!

Spike soppesò attentamente le parole, ma non allentò la presa sul collo del demone.

- Parla, allora e spera che sia così interessante da farmi cambiare idea...e lasciarti andare...

Il vampiro non si lasciò pregare oltre...

- Fratello, sta arrivando... il Supremo... un demone dal potere immenso, ...e questa città ... diventerà il centro del mondo dei malvagi... Avremo solo l'imbarazzo della scelta per sfamarci... Tutto a portata di mano... Cattiveria, omicidi, malvagità... e sangue che scorrerà fresco... Che delizia non trovi?

Nel buio della notte, gli occhi di Spike brillarono... “Gia che altro di ... meglio?” Ma invece di lasciare la presa, la strinse con più vigore.

- Ti prendi gioco di me? Come fai a dire tutte queste cose... Da chi l’ hai saputo?

- Nel mondo degli Inferi se ne parla da tempo… L'annunciatore sta venendo qui... L'oscuro Angelo del Male... Lui e solo lui...prepara il terreno per il Dio e ...lo precede!

- Chi è questo annunciatore?

Il povero vampiro ormai faticava a parlare...

- Nei prossimi giorni verrà... non tarderemo ad accorgercene... Ora...ti ti prego lasciami…

Ma Spike non ero intenzionato a lasciarlo andare... almeno fino a che non avesse avuto un quadro più chiaro della situazione.

- Un'ultima cosa ancora... e poi andremo a farci un bicchiere insieme... Perché proprio qui... perché un essere così supremo, verrebbe a scomodarsi per Sunnydale?

- Non lo so bene, fratello... in giro si parla di una profezia.. e di un...qualcosa che sarebbe nascosto proprio qui...

Spike strinse gli occhi in due minuscole fessure... straziando ancor di più il collo del demone.

- Quale..profezia?

L'altro era sempre più ansimante e terrorizzato, forse per questo...tentava di ricordare e dire quante più cose rammentasse...

- Qualcosa del genere… “La Gloria al Dio del male... che spalancherà la porta degli Inferi con la Chiave...”

Spike lasciò finalmente la presa...

Il vampiro si piegò in due... portandosi le mani al collo ...- Accidenti...amico, hai la forza di dieci demoni! - Si stava sollevando, ma non ne ebbe modo...

Con gesto fulmineo Spike, gli conficcò il paletto nel centro della schiena... all’altezza del cuore. - " E la crudeltà anche... " - sussurrò… in risposta alle sue ultime parole.

L'essere malefico urlò e si disintegrò in polvere, che venne spazzata via dal vento...

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Dunque c’era un pericolo!

Cosa voleva dire quella profezia...e chi stava arrivando a Sunnydale?

Con mille inquietanti domande per la testa, Spike si diresse, quasi senza rendersene conto di fronte a quella casa.. La sua casa!

Come sempre si arrampicò sull’albero che cresceva proprio davanti. Si sistemò sul ramo che ormai conosceva fin troppo bene… E scrutò dentro, con i penetranti occhi da felino. Raggomitolata sotto le coperte spiccava la ben nota figura… La fissò per un tempo che non era possibile definire… Tanto? Poco? Minuti….ore.. Che importava… L’importante era vederla… sentirne il battito vitale… e percepirlo anche da quella distanza.

Buffy era unica… Buffy era irresistibile… era…

Dannazione era anche la cacciatrice e non lo avrebbe mai guardato con gli occhi di un amante!

Doveva comunque impedire che le venisse fatto del male, doveva proteggerla… se non poteva amarla…

Restò sull’albero, immobile, fino a che la luce non fu troppo intensa da farlo desistere.

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Si destò improvvisamente, da un sonno inquieto…

Aveva avuto la strana sensazione che qualcuno la scrutasse… per tutta la notte! Che assurdità!

Si stiracchiò lentamente posizionandosi con più cura il cuscino… Non aveva nessuna voglia di alzarsi…

aveva dormito proprio male!

Ma alla fine, vinta la stanchezza e il desiderio di lasciarsi andare al “dolce far niente”, Buffy uscì dal letto, per tuffarsi sotto la doccia quando un rumore sordo, proveniente dalla camera della sorella la fece sussultare.

- Dawn… sei tu… che stai combinando?

Con movimenti nervosi e decisi uscì nel corridoio, precipitandosi nella camera della sorella.

La ragazzina era intenta a cercare qualcosa fra i polverosi scaffali della sua stanza, ricolmi di libri e peluche, in perenne disordine.

Non si scompose più di tanto all’irruzione della sorella, e senza tralasciare la sua ricerca, si lanciò in un fitto scontro verbale.

- Buffy... ma che fine ha fatto il mio libro di storia? Scommetto che centri tu...con la sua sparizione!

Per tutta risposta Buffy si appoggiò alla porta, le braccia incrociate e uno sguardo corrucciato in direzione della sorella.

- No, non c'entro! Se solo tu fossi più ordinata... Ti sembra il caso di cercare adesso un libro? Farai tardi a lezione!

Dawn le piantò addosso i suoi occhi penetranti con aria di sfida. - Sto gia facendo tardi! E il libro mi serve perché oggi ho proprio quella lezione!

Buffy stava per replicare… in modo altrettanto piccante… quando si rese conto che…

erano solo due ragazzine, forse un po’ abbandonate a se stesse… forse un po’ troppo sole e bisognose di affetto.

Dell’affetto di una madre…

Ricacciò indietro le parole infuocate che aveva pensato, e addolcì la sua espressione, avvicinandosi.

- Calmati, Dawn… salterà fuori. Oppure potrai fartelo prestare dalla tua compagna di banco, no?

Scrutò a fondo gli occhi chiari della sorella… non v’era più traccia di rabbia o nervosismo… Solo un grande smarrimento e dolore. Fece uno sforzo terribile per frenare le lacrime… Non voleva piangere proprio ora… Se lo avesse fatto, sarebbero crollate entrambe…

- La mamma lo avrebbe trovato subito, non credi Buffy… Lei sapeva sempre dove si trovava…ogni cosa.

Ogni oggetto della casa…

A quelle parole, Buffy strinse con vigore la ragazzina fra le sue braccia, nascondendo il viso fra i serici capelli castani.

- Oh, Dawn… non piangere. La mamma non c’è più, è vero, ma noi dobbiamo essere forti… sarebbe orgogliosa di te… Di noi. Non vorrebbe vederci piangere in continuazione… pensando a lei, ti pare?

La scostò per poterla fissare in viso. Le lacrime che colavano copiose sulle guance non potevano appannare la bellezza del suo volto adolescente.

- Hai, ragione… come sempre Buffy… Beh, ora vado… o farò tardi davvero!

Si scostò, con aria decisa dalla sorella, pulendosi il viso frettolosamente con il dorso della mano. Si chinò a raccogliere lo zaino accanto al letto.

- Beh, sei ancora qui a guardarmi… non hai nulla da fare oggi, sorellina?

Basta, era passata… Era tornata la Dawn di sempre, nervosa, impertinente ed irritante. Buffy si finse indignata, accennando con una mano, al gesto di picchiarla.

- Sparisci ora, prima che cambi idea e te le suoni veramente!

La ragazzina si affrettò ad uscire dalla stanza, lo zaino in spalla, e l’ aria di chi aveva una fretta indiavolata… Buffy si mise a riordinare il suo letto… poi improvvisamente si fermò.

Dawn era ancora lì… Ferma accanto alla porta, con la mano sulla maniglia e un’espressione a metà fra preoccupazione e gratitudine.

Si fissarono per un lungo momento. Un momento in cui, di nuovo erano legate da una strana comunione di anime…

- Grazie… - Sussurrò Dawn… sparendo infine giù per le scale, come una furia.

Buffy rimase perplessa… con gli occhi persi nel vuoto… A volte non si spiegava proprio… la stranezza di sua sorella… Ma le voleva un gran bene… malgrado avesse solo da poco scoperto, con Giles, cosa lei fosse veramente….

Udì la porta sbattere… i suoi passi sulla ghiaia del giardinetto d’ingresso, il cancello che cigolava nell’aprirsi… e fu allora che si sentì terribilmente sola… irrimediabilmente sola.

Fine prima parte.

Eclissi totale

Parte 2

by Emy

Lo scampanellio che segnalava l’apertura della porta del Magic Shop… era veramente tremendo…! “Ma chi diavolo avrà pensato di mettercelo? …Dovrò proprio scoprirlo!”

Avanzò lentamente verso il bancone, dove Anya era intenta a contare l’incasso della giornata.

- Ciao, Anya, tutto bene?

L’avvenente ragazza fece solo un impercettibile gesto di saluto al suo indirizzo, era ormai troppo calata nel suo ruolo di contabile/gestore dell’attività… Chi avrebbe più potuto fermarla?’’

Appoggiandosi comodamente al bancone, Buffy si guardò lentamente attorno… cercando di afferrare qualcosa di più di quel piccolo mondo che faceva parte, ormai da tempo, della sua vita.

In un angolino un po’ in disparte sedevano, chiaramente molto impegnate, Willow e Tara.

Di sicuro discutevano su qualche pozione o magia da mettere in pratica… o da poter vendere in negozio.

Poco più in la sedeva Xander… aveva in mano qualcosa… Un microscopico videogame…certamente, che catturava a quanto pareva, tutta la sua attenzione…

Nella stanza adiacente, lo sapeva bene anche senza vederlo… c’era Giles… immerso in qualche vecchio tomo impolverato… alla ricerca di chissà quale demoniaco essere… che avrebbe potuto assalire gli incolumi abitanti di Sunnydale … da un momento all’altro…

Ecco i miei amici… ecco il mio mondo…Ummh…” Sospirò Buffy, ancora incerta sull’esito del suo esame… Era felice di tutto questo, o…avrebbe voluto essere una persona un po’ più normale?

- Beh, buonasera a tutti… come siete impegnati… - Esordì finalmente a voce alta… cercando di attirare un po’ d’attenzione.

Ma erano così tutti presi nelle loro attività, che la salutarono distrattamente, tornando in fretta ad occuparsi di ciò che stavano facendo.

- Non salutatemi tutti insieme… per favore… - Sussurrò Buffy a denti stretti, a sottolineare sarcasticamente il loro strano comportamento.

Si spostò sul retro del negozio, dove era stato sistemato un comodo divano… Non bisognava lavorare troppo di fantasia per intuire chi l’aveva voluto proprio lì… pronto per ogni evenienza...

Santo cielo… Xander e Anya…potevano a volte oltrepassare il… comune senso del pudore!

Si lasciò cadere letteralmente sui morbidi cuscini di velluto, soppesando l’idea di andare a fare un po’ di allenamento nella palestra…

No, non ce la faceva…

Non dopo aver pulito tutta la casa! Si stese ancor più comodamente sul divano, mentre chiudeva gli occhi..e sprofondava… sprofondava…

Si stava forse addormentando?… Beh non era poi così male farsi un riposino… si sentiva stanca.. in modo terribile…quasi che le sue forze venissero lentamente, ma inesorabilmente assorbite…

- Oh, Buffy! Da quanto sei qui? Non ti ho sentito entrare! –

L’improvvisa irruzione di Giles la distolse dai suoi pensieri. Si risollevò cercando di assumere un’aria più sveglia…

- Me…ne sono accorta! Eravate tutti così impegnati! Bhe, bolle qualcosa in pentola?-

Aveva la vista ancora un po’ appannata e faticò a mettere a fuoco la visuale, ma il volto un po’ cupo di Giles la mise subito in allarme… Giles, l’impassibile Giles non si preoccupava tanto alla leggera…

- Ma non so… - Esordì il compassato professore. – Ci sono degli strani avvenimenti qui intorno. Non a Sunnydale… ma nelle immediate vicinanze.

- Cosa esattamente? - Lo incalzò la ragazza.

- Umm… un’ inondazione poco più a nord… disastrosa, veramente disastrosa. Non se ne vedevano così da decenni. Poi grandinate eccezionali, bufere… del tutto fuori stagione… E anche un terremoto…

Buffy lo scrutò con attenzione, inarcando un sopraciglio.

- Signor Giles… si preoccupa un po’ troppo, non le pare? A me sembrano eventi della natura. Lo sa che con l’inquinamento stiamo, in pratica, rovinando ogni cosa…

Giles, scosse la testa, non del tutto convinto .- Umhm… ma c’è ugualmente un nesso in questi strani cataclismi… Guarda qui!

Detto ciò si spostò rapidamente verso il tavolo alle sue spalle. Buffy si alzò dal divano, un po’ claudicante e si affiancò all’uomo. Giles aveva spiegato una grossa cartina geografica, molto dettagliata della zona. Buffy guardò con più attenzione e vide che vi aveva segnato alcuni punti rossi e tracciato delle linee…

- Che cosa significa, signor Giles? - Domandò sempre più perplessa.

- I punti rappresentano i luoghi dove si sono verificati i disastri, li ho uniti tutti, in ordine di accadimento, con linee immaginarie… e sembra proprio che ci sia un preciso disegno, che conducano ad un unico posto, non credi?

Buffy cominciava ad intuire le sue paure e passò lo sguardo preoccupato, dal volto altero dell’ Osservatore alla cartina… Come degli incastri perfetti… era innegabile notare che quelle linee costituivano una specie di percorso verso una precisa destinazione: …Sunnydale…!

- Pensa che… potrà succedere qualcosa di terribile anche qui, Giles… tra poco?

- E’ probabile … dobbiamo stare in guardia…- Fu la laconica risposta.

- Ma… non potrebbe essere solo un caso? Forse, a volte, vediamo demoni ovunque!

Esclamò,, cercando una spiegazione che escludesse il solito, malvagio mondo infernale… Ma l’uomo che aveva di fronte, non si lasciava certo sviare da banali spiegazioni.

- Forse l’avrei pensato… se non abitassi qui a Sunnydale… Sai benissimo dove siamo “sospesi”…, non cercare scuse inutili, Buffy!

- E allora cosa dovremo fare? Stare qui ad aspettare che…succeda qualcosa o sbuchi fuori un maledetto demone, dalla bocca dell’inferno? …Non sappiamo nemmeno cosa stiamo cercando!

C’era una nota di costernazione nella sua voce… che a Giles non sfuggì…

- Bhe, ma che hai… ? Ho notato… come camminavi male prima… e la fatica che hai fatto ad alzarti dal divano… che ti succede, non stai bene o è solo troppa preoccupazione per….

- Forse…sta lavorando troppo… la nostra Cacciatrice! Dovrebbe riposarsi…

La voce che improvvisamente s’intromise fra loro… li fece trasalire. Si voltarono entrambi con aria ansiosa verso la porta, pur sapendo bene… di chi si trattava…

- Spike! - Esordì Buffy, sprezzante. - Quando imparerai una buona volta a farti sentire mentre entri in una stanza! Mi fai sempre venir voglia di usare… il mio paletto!

Il vampiro inarcò il sopraciglio, nell’inconfondibile atteggiamento scanzonato. - Gentile ed amorevole…come sempre! - Replicò.

Con aria bellicosa, Buffy incrociò le braccia, e tentando di porsi a debita distanza da lui, tornò a sedersi sul divano.

- Smettetela! - Interloquì spazientito Giles, cercando di porre fine al solito diverbio, che stava nascendo. - Ad ogni modo, Buffy ha ragione! Da quanto tempo origliavi… Spike?

Ignorando volutamente la domanda, Spike avanzò nella stanza posizionandosi proprio di fronte alla Cacciatrice. Buffy alzò il viso per fissarlo… Lui la scrutava con aria seria, forse pensava a qualche acida frase da lanciargli addosso, come sempre… O forse, c’era qualcos’altro… in quegli occhi dal riflesso oltremare … Poche volte si era sentita così profondamente… osservata. Distolse lo sguardo… non voleva scoprire oltre…

- Origliare, io? No, non ho sentito nulla, Giles, se non le tue ultime parole… Che ti stai preoccupando per Buffy…- Replicò infine il vampiro, gettando un cupo sguardo, all’indirizzo dell’Osservatore.

Giles, alzò gli occhi al cielo, esasperato - Beh, non mi va che tu entri d’improvviso… Dovresti… essere più… discreto!

- Mmmhhh… O… c’era forse qualcosa… che io non dovevo sentire?

Giles lo squadrò con aria interrogativa… Perché mai Spike temeva di essere escluso da qualche importante notizia… Non era di certo, il suo solito comportamento…

Aveva forse la coda di paglia? Sapeva cose… che al momento loro, non sapevano?

Doveva indagare… ma doveva farlo in modo molto circospetto… Il vampiro, anche se a volte fingeva di esserlo, non era certo uno sprovveduto.

- Perché dovremmo nasconderti qualcosa… Ormai fai parte della Gang… - Replicò l’Osservatore con l’aria più disinvolta possibile, lanciandosi quindi in un cauto sondaggio del terreno – Piuttosto, hai forse tu… delle novità da comunicarci?

Spike lo osservò con quell’aria a metà fra l’ironico e il serio… che spiazzava puntualmente l’interlocutore. Poi, movendosi con studiata lentezza, si accese una sigaretta…e si accomodò sul soffice divano, accanto a lei…

Forse…non avrebbe dovuto farlo…

Nel momento stesso in cui percepì il suo profumo, provò il desiderio irresistibile di chiudere gli occhi, e assaporarlo fino ad esserne inebriato… Avrebbe voluto allungare la mano… e sfiorare la sua nuca… dove i capelli erano sicuramente soffici come piume… ed inconsistenti come fumo… Attirarla a se, ed impossessarsi della sua bocca… di quelle labbra che erano diventate ormai… un’ossessione… Al solo pensiero di sfiorarla… si sentiva fremere, come non gli era mai accaduto prima… Con nessun’altra…

Sapeva celare bene le sue emozioni, però, e senza difficoltà riprese a parlare, a dispetto dello sconvolgimento che aveva dentro.

- Niente di particolare… Ma ho notato dei nuovi vampiri, giù al Cimitero, ieri notte… L’hai visti anche tu, dolcezza?

Per tutta risposta Buffy si alzò in fretta dal divano, spazientita dal suo solito atteggiamento irriverente… – Non chiamarmi così! – Proruppe, con fare nervoso, spostandosi all’altro lato della stanza… Negli ultimi tempi, non ce la faceva proprio a contenersi… quando nelle vicinanze c’era il vampiro…

Malgrado fosse risaputo che non poteva più nuocerle, avvertiva ugualmente un pericolo insito, attorno a lui… Un pericolo che, tuttavia, non riusciva a spiegare…

Spike invece rimase immobile, seduto dov’era… ma sentì la rabbia montargli dentro… Perché doveva sempre evitarlo… come se fosse un appestato?

- Ehi… Cacciatrice, io devo essere più discreto… ma tu, non dovresti essere più educata?

- Piantatela, una buona volta! – intervenne nuovamente Giles, lanciando uno sguardo incuriosito al volto di Spike. – Come sarebbe a dire… dei nuovi…vampiri?

Spike si calmò un po’, concentrandosi sulla risposta.

- Sì, nuovi.. personaggi! Nuovi… - Quasi a cercare il termine più adatto, s’interruppe improvvisamente, creando una strana suspance… Ma quando riprese il suo tono, era più sarcastico che mai.. - Conosci il significato della parola, signor studioso…?

- Oh, basta! - Sbottò infine Buffy, ormai giunta all’esasperazione. - Sig. Giles, perdiamo solo tempo con questo tipaccio!

La lite era ovviamente nell’aria… e mentre Spike si alzava di slancio dal divano, puntando un dito accusatore contro Buffy , ed inveendo in più maniere contro di lei, Giles tentava in qualche maniera di dividere i due rivali… Una delle tante situazioni che si verificavano, nel retro-bottega del Magic Shop…

A quello schiamazzo, gli altri componenti della gang si precipitarono nella stanza… e la scena che infine si presentò ai loro occhi, con Giles impegnato a dividere Buffy e Spike… non potè che avere un effetto esilarante.

- Ehi, Buffy... prendere a botte Spike... è il tuo nuovo modo di far allenamento? -

Il Commento sarcastico di Xander, suscitò ancor più l'ilarità del gruppo.

Meno d'accordo era ovviamente... Giles!

-Piantatela, tutti quanti! - Esordì, esasperato. - A volte credo proprio di aver a che fare con dei bambini!

Al serio commento dell’Osservatore, i quattro ragazzi sgattaiolarono via ... tornando in fretta ad occuparsi di quanto stavano facendo prima.

Buffy e Spike, tacquero, allontanandosi l'un l'altro... ma guardandosi sempre in cagnesco.

- Ha ragione...sig. Giles, se m'abbasso a discutere con ... lui è come se tornassi bambina...- Sentenziò alla fine, attirando nuove occhiatacce, da parte del vampiro.

- Smettila, Buffy non otterremo nulla, facendoci la guerra fra di noi! Ora che Spike è ...innocuo faremo bene a preoccuparci di altro, non credi?

Il volto della Cacciatrice… mutò all’improvviso! - Accidenti... A proposito di occuparci di altro... che ore sono? - Esordì

- Mha, dovrebbero essere quasi le otto... Se Spike è arrivato qui è sicuramente già buio fuori... Che è successo? - Replicò Giles, scrutando con aria perplessa la ragazza. Era sempre più in apprensione per lei... Non era da Buffy dimenticare cose... o appuntamenti!

- Dovevo andare a prendere Dawn!

- Perché, dov’è? - Gli fece eco, allarmato.

- A fare i compiti a casa di un'amica! Oh...è tardissimo! - Esclamò lei, correndo a recuperare la giacca dall'appendiabiti.

Spike, improvvisamente ignorato, assisteva sempre più perplesso alla strana frenesia che si era impossessata dei due… E solo perché la piccola Dawn…era stata lasciata sola a casa di un’ amica?! Per quale motivo si preoccupavano in quel modo, per un’adolescente, che ne sapeva più di loro, messi insieme?

L'astuto vampiro lesse preoccupazione negli occhi di Giles, e intravide una possibilità al suo piano.

- Bhe, - Esordì con la solita aria indifferente – Se non sono d’aiuto, vado a fare un giro di ronda… giù al “Bronze”…

Buffy neanche l’ascoltò, era già pronta per uscire. Giles invece lo fissò con una strana espressione… Anche la sua voce era incrinata dall’ansia… fin troppo palese. – Spike, … è meglio che l’accompagni…

Il vampiro ricambiò lo sguardo, perplesso. - Davvero…?

- Sì, per favore. E tieni gli occhi aperti! – Giles parlava a voce così bassa che… Spike per poco non faticò a comprendere, quanto gli era stato richiesto. In effetti…era una supplica alquanto insolita… formulata per giunta… dal grande capo in persona!

Ma …era esattamente quel che voleva sentirsi dire… il motivo per cui era venuto fin lì, in quello stupido negozio di magie da strapazzo!

- Bhe, se me lo chiedi così…-

Lanciò un’occhiata d’ intesa al serio professore, e si precipitò alla porta…

Buffy era già andata via, da diversi minuti!

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Fine seconda parte

Eclissi totale

Parte 3

by Emy

Uscì di corsa dal negozio, e una volta fuori il fresco vento autunnale gli scompigliò i capelli, e lo costrinse ad alzarsi il bavero dello spolverino... Era una serata fredda, per essere appena all'inizio dell'autunno... neanche le stagioni erano più le stesse...!

Si guardò frettolosamente attorno, senza riuscire a scorgere la Cacciatrice!

Ma dove diavolo è scappata, in così poco tempo?”

Decise alla cieca di prendere una direzione, affidandosi solo alla fortuna, ed al suo sesto senso. Non seppe mai quale delle due lo aiutarono di più, ma non passò molto tempo che la scorse...

Era poco più avanti di lui... confusa fra le tante persone che affollavano il marciapiede a quell'ora; era impossibile non notarla... Malgrado fosse così minuta, malgrado fosse vestita in modo comune a tante altre ragazze della sua età... lei era speciale, lei si distaccava da tutti...

La studiò, e come solo una persona innamorata… può fare, accarezzò con gli occhi della mente i biondi capelli, che danzavano impertinenti sulle spalle al ritmo del suo passo veloce; osservò la corta gonna di pelle nera, che non riusciva a celare le curve perfette dei suoi fianchi, contemplò le gambe, snelle ed aggraziate… le caviglie sottili… “Per tutti i demoni…degli inferi… Ma è proprio vero… io amo questa ragazza!”

Il pensiero quasi lo travolse, inaspettato nella sua violenta rivelazione, tanto che Spike, rallentò il passo, rimanendo un po' indietro, per non farsi notare...

Per la verità, voleva prolungare ancora un po’ quell’attimo di pura contemplazione… senza che lei, come al solito, rovinasse tutto!

Ma alla fine cedette… e l’affiancò cercando di iniziare una conversazione, …senza litigare.

- Ehi, Buffy… ma corri sempre così?

- Accidenti, non è possibile…! Ultimamente mi stai sempre tra i piedi!

- Scusa… ma sai, dovevo fare la tua stessa strada, e allora…

La ragazza lo scrutò con aria sorniona… Gli occhi celesti brillavano, sotto le ciglia scure.

- Non prendermi in giro…Spike. Sei qui per tua iniziativa… O te l’ ha ordinato il Sig. Giles…?

Per un impercettibile momento, il vampiro parve preso in contropiede… Che cosa avrebbe dovuto rispondere?

- Ordinato Giles? Tu sai bene che faccio sempre di testa mia!

- Umhmm… Già, ed in effetti… mi sorprende parecchio il fatto che tu sia ancora tutto intero… e non ridotto… ad un mucchietto di polvere!

Spike sorrise sarcastico, alla battuta tagliente…- Mi dispiace, come al solito, di deluderti… Cacciatrice!

- Oh… Lascia perdere!

- L’ho già fatto… altrimenti non saresti uscita viva… dal nostro “scontro” al magic shop!

L’innata ironia del vampiro, finiva sempre per farla divertire… E Buffy non si rese conto che stava oltrepassando una sottile linea, molto pericolosa… quella di pensare che, infondo, era piacevole stare con lui… duellare in continui scontri intellettuali… e verbali…

Piacevole?” Ma cosa diavolo stava dicendo? Era pur sempre di Spike che si trattava, no?

Del vampiro che l’aveva terrorizzata per tanto tempo, inseguendo il solo desiderio di mettere i denti sul suo collo…

Scacciò via il pensiero infausto dalla mente, e tra battute e insulti, più o meno velati, quasi non s’accorse che erano arrivati davanti alla casa, della compagna di Dawn.

Suonò il campanello, attendendo paziente la risposta, mentre Spike, poco distante da lei, con l’ennesima sigaretta fra le labbra, cercava distrattamente l’accendino nelle tasche.

In realtà, niente di ciò che avveniva attorno a loro, sfuggiva all’attento esame del vampiro…

Ogni persona che passava accanto velocemente, ogni automobile… ogni impercettibile movimento dei cespugli, che crescevano rigogliosi, ai lati della strada…

Due vocine adolescenti, proruppero all’improvviso…

- Wow, c’è Spike, vieni Tammy, lo devi assolutamente conoscere!

Con gran chiasso Dawn e la sua amica, scesero in fretta i gradini del patio, dirigendosi di corsa verso il cancello d’entrata. Buffy rimase un po’ sorpresa dall’accoglienza irruente ed esultante, riservata solo ed esclusivamente al ragazzo…

Le due, infatti, le rivolsero un saluto frettoloso, concentrandosi con più attenzione sul vampiro…

- Ciao, Spike, voglio presentarti la mia compagna di banco… Tamara…- Esordì eccitata Dawn.

Spike accennò ad un sorriso di rimando … evitando accuratamente di porgere la mano…

- Ciao, Tamara… -

La ragazzina, uno sguardo impertinente sotto un ciuffo di capelli corvini, lo osservò estasiata, mentre lui, accattivante come al solito, abbozzava un riverente inchino all’indirizzo della piccola Dawn

- Ciao, scricciolo! Mi dispiace… ma è proprio tempo che tu torni a casa. Sono venuto con tua sorella… per scortarti…

Le due adolescenti… sospirarono inebriate… “ Com’ è romantico…” Bisbigliarono fra loro, facendo attenzione a non far trapelare altro, della loro segretissima conversazione.

Buffy , assistendo un po’ in disparte alla curiosa scenetta, fu scossa da una strana sensazione di …

Già di che cosa?

Rabbia… Invidia… o che altro?

Temeva forse di contare meno di Spike, agli occhi di sua sorella?

Assurdo!

Di… aver notato gli sguardi sognanti delle due ragazzine, rivolte a Spike…

Pazzesco, non poteva esserne gelosa!

Ma… allora, che diavolo le stava succedendo?

- Ehi, Buffy… tua sorella ti ha fatto una domanda…

La voce impertinente del vampiro… la distolse dai suoi pensieri. Posò uno sguardo nervoso, all’indirizzo della ragazza.

- Che cosa hai detto, Dawn?

- Oh, ti prego Buffy, posso restare a dormire da Tammy, stasera?

La Cacciatrice la squadrò con un’aria che non ammetteva repliche.

- Stai scherzando, vero? Vai a prendere la giacca, torniamo a casa subito! E non voglio sentir scuse!

Per un lunghissimo attimo nessuno parlò, tanta era stato dura la risposta di Buffy…

Dawn… passò dal sorpreso all’arrabbiato, ricambiando lo sguardo della sorella con altrettanta durezza. Tamara, rimaneva immobile fra loro due, ancora troppo sorpresa e toccata da tanta severità davvero ingiustificata…

Come sempre la situazione fu sbloccata dall’intervento di … Spike…

- Non t’arrabbiare piccola… Lo sai che stasera tua sorella ha preparato… quella deliziosa cenetta, … ha perfino invitato me… E ci tiene parecchio al fatto che tu sia presente. Resterai qui in un’altra occasione!

Buffy fisso il vampiro confusa…fra mille pensieri…“Perché aiutarla nel difficile frangente in cui si era trovata?” Aveva di sicuro il suo…tornaconto, e lei l’avrebbe scoperto!

Ad ogni modo, nella specifica situazione… era stato davvero di grande aiuto. Si era comportata troppo duramente nei confronti di Dawn… e della sua amica. Doveva rimediare, e stette al gioco del vampiro.

- Oh, Dawn, sii gentile una volta. Ci tengo parecchio… a questa…questa… ricorrenza, lo sai!

Dawn improvvisamente ammutolita, passò uno sguardo perplesso dal volto di Spike a quello di sua sorella…”Ricorrenza…ma di quale ricorrenza andava cianciando? Rimuginò perplessa.

Una cosa però l’aveva capita bene… Buffy aveva finalmente invitato a cena Spike! Wow, forse aveva compreso che… lui…

- Va bene, arrivo…- Esclamò, con in viso dipinta un’espressione d’estasi. Strattonò quasi con violenza la sua amica, dirigendosi in fretta verso la porta d’ingresso. - Sbrigati Tammy, devo prendere la giacca ed andare…! Domani ti racconterò tutto!

Le due amiche ridacchiarono felici, scomparendo all’interno della casa.

Buffy e Spike poterono finalmente, anche se per poco, confrontarsi da soli…

- Bhe, che ti prende adesso? Ti metti a fare il “buon samaritano”?

Sbottò immediatamente.

- Ah, bene io ti tiro fuori da un pasticcio, e questo è il tuo ringraziamento?

La rimbeccò il vampiro, con aria di sfida.

- Non ho chiesto il tuo aiuto…

- Ma io ho pensato che ti sarebbe servito lo stesso!

Buffy si avvicinò a lui… con le mani afferrò il bavero della sua giacca…attirandolo e piantandogli addosso i suoi occhi magnetici… Erano talmente vicini, che avrebbero potuto sfiorarsi…con la punta del naso…

- Non pensare… Tu non devi pensare a niente che mi …riguardi, ne a ciò che mi serve… hai capito?

Spike rimase immobile… non respirò quasi… godendo immensamente di quell’inaspettata vicinanza.

- Non riesco a farlo… Buffy… e tu lo sai… il motivo… Ti spaventa così tanto… la cosa?

Lei parve sorpresa… e spalancò ancor più gli occhi, impressionata tanto dall’intensità delle parole del vampiro…che dalla profondità del suo sguardo…

Non lasciò la ferrea presa al suo colletto… ma sembrò vacillare e perdere un po’ delle sue intenzioni bellicose… - Spaventata…?- Balbettò. - Ma… che intendi dire? -

Spike non rispose, e perfettamente consapevole del fatto che l’autocontrollo di Buffy stava cedendo, smise di fissarla negli occhi … concentrandosi con più attenzione sulle sue labbra.

Forse…perché lo attiravano inesorabilmente, come la luce attira le falene di notte…

Forse… Perché lo invocavano quasi… con una muta preghiera.

Restava il fatto che erano lì, vicine…invitanti. Sicuramente… morbide e delicate…

Abbassò il volto con lentezza inesorabile, mentre con il pensiero, assaporava già la sensazione che gli avrebbero dato…

Ma nel momento in cui accadde… allorché con la bocca sfiorò la sua … dovette ricredersi!

Nella sua vita passata…quando era stato un vampiro malvagio, aveva avuto decine di donne… le aveva sedotte in mille maniere, e vissuto con parecchie di loro, ogni genere di emozione…

Ma non aveva provato tutto, infondo… Perché niente e nessuna gli avevano mai regalato, ciò che stava provando ora… con Buffy.

Le sue labbra erano più delicate e dolci di qualsiasi immaginazione… e si stupì infinitamente del calore che trasmettevano… Ebbe quasi la sensazione di esserne scottato… tanto bruciante era il desiderio di possederle…

Fra un attimo … si renderà conto della cosa… e mi prenderà a schiaffoni…” Pensava angosciato…

Ma il sogno proseguiva… e quando comprese che… anche lei, incredibilmente, si stava abbandonando a quel momento dolcissimo, fece scivolare la mano fra i suoi capelli, premendo con decisione sulla nuca…in modo da incatenarla in un bacio sempre più profondo e appassionato…

Un’infinità di emozioni e pensieri, s’impossessarono della sua mente, confusa e frastornata da sentimenti contrastanti… che non era avvezzo a provare…

Da una parte, sentiva di controllare la situazione… malgrado fosse attanagliato dalla paura che lei reagisse di fronte alla sua irruenza…

Dall’altra, non riusciva a controllarsi, agiva d’istinto…sotto una spinta emotiva travolgente…che annullava ogni cosa, facendogli desiderare… di bloccare il tempo…di restare sospeso… abbracciato a lei, per l’eternità.

Purtroppo, per ogni sogno, o utopia che sì rispetti…c’è un risveglio. E il risveglio fu brusco e doloroso.

La piccola e vigorosa mano, s’ impresse con violenza sul suo volto…

Lo schiaffo fece uno schiocco secco, echeggiando nel silenzio in cui era immersa la via… a quell’ora della sera.

- Ma che ti salta in mente? Non osare mai più toccarmi!

Buffy si scostò con tanta veemenza da lui, da perdere quasi l’equilibrio… O era la testa a girarle?

Barcollò impercettibilmente sulle gambe… che di sicuro, tremavano…

Si sentiva sconvolta… piena di rabbia e rancore… Aveva solo voglia di sfogarsi, di urlare all’ indirizzo del vampiro!

Puntandogli un dito contro, con aria furibonda, cercò di tirare fuori tutte le frasi più odiose ed offensive… Ma non le venivano in mente…

Era completamente nel pallone…

Ma, per tutte le Cacciatrici e gli Osservatori, perché…era così scombussolata?

Sicuramente perché offesa oltre ogni limite…dal comportamento di Spike!

- Tu… mezzo vampiro da strapazzo, non sei degno nemmeno di starmi vicino, figurarsi comportarti in certe maniere!

- Buffy… calmati! Non… volevo certo toglierti rispetto! Mi sembrava di aver letto nei…tuoi occhi…un invito!

Ancora sottosopra, a causa delle vibranti emozioni che aveva appena provato, Spike, cercava debolmente di difendersi… ma sarebbe stato solo facile preda, per la collera della Cacciatrice.

- Che cosa? Ah sì, l’invito a prenderti a calci!

- Non farlo, Cacciatrice, questa volta potrei reagire.

- E come fai, con il congegno che hai impiantato nel cervello? Te lo sei dimenticato, Spike?

Il vampiro sospirò, mordendosi il labbro… “Lo sapevo che sarebbe finita così, vince sempre lei!”

La scrutò con una luce maliziosa negli occhi…e tentò un’altra via. - E va bene, picchiami, sfogati…fai pure. Ma non mi toglierai dalla mente che a te quel bacio… piaceva!

Un colpo davvero basso… Nessuna altra frase, sarebbe andata così profondamente a segno. Buffy lo guardò con astio, ma non seppe replicare.

Dawn.. li sorprese in quel modo… uno di fronte all’altro, che si squadravano con odio quasi palpabile…

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Fine terza parte

Eclissi totale

Parte 4

by Emy

Li aveva lasciati solo pochi minuti prima e tutto sembrava andare per il meglio. Che cosa aveva potuto far cambiare la situazione in così poco tempo, e così radicalmente?

Con aria affranta, aspettava in silenzio una risposta da loro.

- Non preoccuparti piccola... - Sospirò sconsolato Spike. - Non è successo niente, io e tua sorella ...abbiamo avuto una leggera divergenza... d'opinioni...

- Ah..., e tu la chiami così? Io direi piuttosto che andiamo in direzioni... completamente opposte! Infatti, ora io vado a casa...e tu puoi andare al diavolo! - Sentenziò ostile Buffy. - Vieni, Dawn, andiamo!

La ragazzina li scrutava sempre più perplessa ed angosciata. Nella sua mente si rincorrevamo mille pensieri contrastanti... Perché le due persone cui teneva di più al mondo...erano sempre in rotta...di collisione?!

Eppure sarebbe stato così facile... amare Spike, volergli bene per quello che era adesso, e non ciò che era stato un tempo....

Lei gliene voleva già...di bene...

Come poteva Buffy essere così cieca ed insensibile?

- Va bene - Replicò con voce rassegnata, quando sua sorella aveva quel tono, era difficile tenergli testa. Dopo aver fatto alcuni passi però, istintivamente si voltò all'indirizzo del vampiro.

Lui era ancora là, immobile... con il gomito appoggiato alla staccionata della casa di Tamara. La solita espressione strafottente sulla faccia...e l’aria apparentemente tranquilla.

Ma lei lo vedeva, lei lo sapeva che soffriva.

Sarebbe andata incontro ad una bella lavata di testa da parte di Buffy, ma non riuscì... a trattenersi. Corse indietro, in direzione di Spike.

Gli arrivò davanti... l'aria disperata ed il fiatone per la corsa...

- Spike... senti... io ...io non ho nulla contro di te! Accompagnami a casa... per favore....

Lui la fissò stupito…Quegli occhi erano incredibili... azzurri, limpidi, come i cieli d'estate; bellissimi eppure così diversi da quelli di Buffy.

Se avesse avuto un cuore... gli sarebbe scoppiato per il sentimento di tenerezza che ispirava la ragazzina... - Lo so scricciolo che almeno tu, mi vuoi bene e mi credi quando dico che sono cambiato...

- E allora vieni, per favore!

Il suo sguardo implorante, avrebbe fatto smuovere una montagna, ma con la coda dell'occhio Spike vide la sagoma di Buffy, l'atteggiamento indispettito che aveva assunto, quando si era accorta che la sorella era scappata via, per tornare... da lui. Sentì la sua voce, lontana, chiamarla, e avvertì la nota di biasimo che trapelava dalla stessa...

No, non voleva peggiorare le cose. Non voleva essere odiato ancor di più...

- Và adesso, non voglio farti litigare con tua sorella...

- Ma tu... che...

- Non preoccuparti per me, Dawn... Sopravvivrò anche... questa volta.

Tagliò corto, mentre la voce sempre più irritata di Buffy echeggiava di nuovo.

Solo dopo diversi richiami e con grande riluttanza, Dawn gli girò le spalle, dirigendosi verso la sorella.

Per tutta la strada del ritorno non aprì bocca, ne rivolse a Buffy una parola.

Perchè era così arrabbiata?

Forse per la sfrontatezza di Dawn...

Per tutta la serata non avevano più scambiato una parola. Meglio così, non aveva proprio voglia di continuare a bisticciare con sua sorella. Ne aveva abbastanza, di tutto e di tutti... In particolare di quel... quel, come definirlo... quel vampiro da strapazzo!

Ma forse la verità era un'altra ... ed era così assurda e beffarda, che al solo ripensarci le tornava il malumore.

Era indignata, e furibonda... per il gesto di Spike... ma soprattutto era arrabbiata con se stessa...

Cosa le era passato per la mente in quel momento?

Aveva desiderato quel bacio!

E... per un solo attimo...gli era piaciuto... Quel contatto... così inaspettato ... l'aveva fatta sentire bene.

Le braccia di Spike l'avevano protetta... accarezzata, difesa, come non lo si sentiva da tempo.

Era stato un attimo, è vero, ma pur sempre un momento in cui la mente si era liberata del pesante fardello di tutti i suoi problemi. Era stato infinitesimale... ma allo stesso modo... era stato bello.

Era complicato ammetterlo... Fare i conti con se stessi e con le proprie emozioni, era il compito più difficile dell'universo.

Più difficile di essere Cacciatrice.

Più difficile di… essere la sorella maggiore di una testarda adolescente!

... "Già... Dawn... accidenti a tutti i problemi che mi ha portato... " Rimuginò fra se, cercandola con lo sguardo... Ma la ragazzina era già da tempo, salita in camera sua.

Era rimasta di sotto, da sola… e non se ne era neanche accorta, ed ora sdraiata sul divano fissava il soffitto inebetita... e continuava a pensare e ripensare… a quanto accaduto quella stessa sera.

Al contempo si sentiva sempre più svuotata di ogni energia. Si sentiva sempre più debole...

Si alzò con fatica dal divano per andare in camera.

Ferma dinanzi alla grande specchiera che sua madre amava particolarmente, si scrutò con aria critica.

Era dimagrita, e l’ombra delle occhiaie, velavano il viso esile e pallido.

"Non devi star male, Buffy...non adesso! "

Sospirò fra se, mentre con gesti sonnolenti si svestiva. Le coperte calde e avvolgenti avrebbero dovuto essere un toccasana, ma la solitudine era una compagna difficile con cui convivere…e l'attanagliava sempre ...a quell'ora della notte...

Chiuse gli occhi ostinatamente per far scomparire le immagini che senza sosta ricorrevano...

Lei con sua madre...Lei che rideva e scherzava con ...

No!

Non voleva pensare ad Angel quella notte, ne a Riley... Non voleva pensare a nessuno...

Ma quando il sonno la vinse, le ombre del suo passato continuarono a perseguitarla.

*******************

Spike vagava per la città senza una meta precisa. Lo scontro con Buffy l'aveva gettato nella depressione più totale.

Pensava e rimuginava... su quanto riuscisse a rovinare sempre tutto... tutto quello che toccava. Frammenti della sua vita passata riaffioravano alla memoria... I ricordi del vecchio ragazzo... il ragazzo che si chiamava William ritornavano a galla, come oggetti fuoriusciti da una nave affondata.

Allora era un bel giovanotto di grandi speranze, che amava la vita e...cercava l'amore... e cosa aveva avuto in cambio? Solo delusioni, rabbia e rancore... Era sempre stato un fallimento...

Poi però qualcosa era cambiato... il suo incontro con Drusilla fu la svolta; l'amore passionale e irresistibile che era nato... La conseguenza inevitabile di diventar vampiro, il suo riscatto totale! La sua seconda occasione. O almeno così pensava...

Diventare vampiro l'aveva aiutato a credere più in se stesso, a sentirsi più forte... ma aveva usato questa nuova consapevolezza... solo per seminare terrore... sangue, paura...

Viveva di quei sentimenti, li ispirava, il suo nome era preceduto, circondato, dall'inconfondibile alone della paura.... e pensava con tutto ciò di essersi finalmente liberato dalla sua insicurezza, perché la gente lo temeva... non era più una...nullità.

E poi, ancora una volta, tutto si era dissolto... tutto era stato cancellato.

E comunque la voleva interpretare… la verità, che fosse colpa del destino, che fosse colpa di Riley e degli stupidi militari, in ogni caso... anche in quella "vita" lui aveva fallito...

Adesso... gli rimaneva solo l'amara certezza di dover fare i conti con il destino…la realtà, ed il suo "lato" più oscuro e nascosto: quei sentimenti che aveva da tempo accantonato... ma che, incredibilmente, tornavano a torturarlo.

Ci mancava solo la Cacciatrice... a farglieli ricordare ...

"Adesso basta piangersi addosso...! Devo reagire." - Pensò risoluto.

Doveva solo trovare il modo di liberarsi di... quel maledetto cip, e sarebbe tornato quello di un tempo.

Il vecchio Spike!

Poi.. sarebbe andato via, per sempre, da Sunnydale. Basta con la Cacciatrice, basta con le pene d'amore!

Le Cacciatrici le avrebbe cercate solo per ucciderle... non per tentare di amarle...

" Umh... ma come la mettiamo col cip? Come faccio a togliermelo?... Trova una soluzione, Spike, trova una soluzione!"

Era così immerso nei suoi pensieri, che quasi non s'accorse di esser finito in un quartiere dei bassifondi della città.

Case deturpate e rovinate dall'incuria, costeggiavano le vie buie e desolate.

Rifiuti e cartacce erano ovunque si gettasse l'occhio, e l'odore malsano di una discarica a cielo aperto, si percepiva inequivocabilmente.

Spike si riscosse dalle sue riflessioni quando un concitato vocio di persone gli giunse alle orecchie.

Guardandosi finalmente attorno con più attenzione, si avvide dove era finito...

Accidenti, cosa doveva fare? Non aveva certo paura di affrontare degli sconosciuti... se erano demoni, poteva combatterli!

Ma se erano comuni mortali... e di sicuro c'erano parecchie bande di balordi lì, non avrebbe potuto toccarli, nemmeno con un dito.

" Maledetto congegno elettronico" Imprecò a bassa voce, nascondendosi dietro una fila di bidoni dell'immondizia, sporchi bagnati e puzzolenti...

" Ci mancava solo questo! Dovrò correre a cambiarmi, o mi scambieranno per un barbone e con la fortuna che ho...potrei anche finire in galera!"

Non dovette attendere molto, comunque, e compiacendosi con se stesso, ebbe la conferma che non si era sbagliato.

La via fu improvvisamente invasa da un folto gruppo di giovani, apparentemente sbandati, vestiti di jeans laceri e magliette stracciate. Catene e borchie completavano le stravaganti "divise" e luccicavano sinistramente alla luce della luna. Una comune banda di "warriors" come erano chiamati da quelle parti. Spike non riusciva a vederne i volti, nascosti da lunghi e spettinati capelli.

Sembravano molto impegnati a parlare fra loro... e sicuramente stavano recandosi al "covo", dove avrebbero diviso il bottino di qualche furtarello o rapina, appena commesso.

Distolse lo sguardo annoiato, uffmhh...neanche un demone con cui prendersela!

Attese pazientemente che quei balordi sciamassero, come un branco di sciacalli; stava per sbucare dal nascondiglio e riprendere tranquillamente la sua strada, quando un sesto senso gli suggerì di rimanere per qualche secondo ancora...! Era al sua serata fortunata evidentemente... Infatti, pochi istanti dopo, due tipacci, rimasti indietro rispetto al gruppo , si diressero proprio verso i bidoni dove era nascosto, parlottando sommessamente.

I due, evidentemente, dovevano sbarazzarsi di qualcosa, ed erano ormai così vicini, che Spike non faticava a percepirne le parole.

Sulle prime non voleva nemmeno ascoltare... ma poi tese l'orecchio, più per curiosità che altro...

- Beh, che c'è Fred? Perchè mi hai trascinato vicino a quest'immondezzaio?

Spike, al sicuro del suo nascondiglio, sospirò sommessamente... in totale accordo con il misterioso malvivente.

- Dai, Max, teniamoci un po del malloppo questa volta... Nascondilo... non penso che se ne accorgerà, lui!

- Ma perché? Non ci tengo ad essere disintegrato io!

Humm... il capo non andava tanto per il sottile... pensò Spike sorridendo.

- Sei uno sciocco! - Rispose l'altro - Il denaro è sempre importate... Tanto al capo interessa solo quella maledetta chiave! Vedrai, per quel misero compenso che ci promette, ci farà scardinare tutti i caveau della banche di Sunnydale!

CHIAVE???!!

Spike sbarrò gli occhi perplesso... sentendosi pervaso da una strana sensazione...

Chi gli aveva parlato di ...una chiave negli ultimi tempi? Non ricordava... Ma il pensiero vagava nella sua mente e continuava a perseguitarlo... come una reminescenza oscura. E poi non aveva senso... per una banda di comuni delinquenti andare alla ricerca di una chiave...

La chiave per aprire che cosa?

Dovette dominarsi...con tutte le sue forze, per costringersi a restare acquattato in silenzio, ma avrebbe dato il braccio destro, pur di poter afferrare la gola di quel tizio e fargli sputare tutta la verità... Si tese ancor più, per poter assorbire ogni più piccolo dettaglio.

- Hai ragione, Fred, prendiamo un po' di questi verdoni... Sbrigati dobbiamo raggiungere gli altri!

- Ok, amico. Vedrai quando qui arriverà...

Purtroppo i due si stavano allontanando e Spike non riuscì a sentire altro!

Ma era stato abbastanza... per farlo insospettire...e decidere di seguirli.

Mi sto mettendo nei guai, lo so ...ma ma... devo farlo!

Tirò un profondo sospiro, come ad incoraggiarsi... e allungò la mano, verso la melma acquitrinosa che ristagnava proprio li a fianco; ne raccolse una piccola quantità e cominciò ad imbrattarsi la faccia ed i capelli...con la sostanza rivoltante...

Il viso pallido e la capigliatura dorata, potevano tradirlo anche nella penombra di quella notte di luna piena... e lui non doveva correre il rischio di essere scoperto!

La cacciatrice pagherà anche questo... quando riuscirò a liberarmi del CIP, avrò un maledetto motivo in più per addentargli... il collo...

Si alzò con gesto scattante e felino, ed iniziò silenziosamente a seguire il gruppo degli strani personaggi.

FINE QUARTA PARTE.

Eclissi totale

Parte 5

by Emy

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Camminò per un tempo che parve interminabile, accompagnato dalla spiacevole sensazione di continuare a girare in tondo...

Sembrava… quasi che quei tipacci cercassero di seminare qualcuno!

Che si fossero accorti di lui...e si stessero divertendosi a fargli perdere tempo e pazienza, prima di catturarlo...?

No, improbabile. Aveva preso ogni precauzione possibile, per non essere scoperto...Ma si sa a volte, anche quelle non bastavano.

Cominciò a preoccuparsi...

E peggio ancora iniziò a venirgli il dubbio che pure lui, come Giles, vedeva problemi e pericoli dappertutto.

Forse stava solo seguendo una comune banda di malfattori.

Continuò a pedinarli, con aria sempre più cupa, quando s'accorse di trovarsi nei pressi di un ben noto luogo...

Il cimitero di Sunnydale!

"Per tutti i demoni degli inferi... Vuoi vedere che questi balordi hanno il covo proprio sotto il mio naso?" Pensò contrariato.

Con crescente apprensione e perplessità li scrutò mentre scavalcavano il muro di cinta del CampoSanto, e silenziosamente si sparpagliavano fra le cripte.

Era sempre più strano... Di solito gli uomini evitavano di violare o nascondersi in determinati luoghi, vuoi per scaramanzia, vuoi per paura, il cimitero era un sito che da sempre eludevano... anche i più incalliti delinquenti...

Erano molte le cose che non quadravano... e Spike voleva andare fino in fondo...

Evitò di scavalcare il muro di cui si erano serviti loro; si servì invece di un passaggio segreto poco distante.

Una volta all'interno si mosse con padronanza e rapidità, qualità possedute solo da chi conosceva affondo il luogo... E nessuno in quel campo, era bravo quanto lui.

Si nascose fra le alte fronde di una quercia che dominava gran parte dell'ingresso e scrutò nel buio della notte, debolmente illuminata dalla luna.

I loschi individui erano poco distanti: s'erano radunati al centro di uno spiazzo erboso, e ad uno ad uno Spike li vide scomparire, apparentemente inghiottiti dal terreno stesso...

"Uhmmm... Forse si servono di una cripta nascosta, e qualche passaggio segreto." – Convenne.

Si sporse più che poteva... ma non era abbastanza. Dovette desistere e scendere.

A quel punto c'era una sola decisione da prendere: o seguire quello strano gruppo... o lasciar perdere tutto e andarsene!

Non impiegò molto a decidere; attese ai margini della radura che tutti fossero entrati e quando comprese che solo uno del gruppo era rimasto fuori, probabilmente di guardia, con fare furtivo e silenzioso, gli si avvicinò.

Nel suo piano vi era l’intenzione di sorprenderlo alle spalle... ma lo sconosciuto all'ultimo istante, quasi guidato da un sesto senso, si voltò e Spike gli fu proprio di fronte...

Era un vero bestione... ed il vampiro si ritrovò a fissarne il torace... sinceramente sbalordito.

"Accidenti sarà alto almeno 20 cm. più di me..." - pensò contrariato... - "da lontano non sembrava..."

La faccia dell'uomo poi… non prometteva nulla di buono; arcigna, rugosa e con un che di malvagio!

Fissò Spike tutt’altro che preoccupato, anzi con divertito stupore... - Ehi, amico ti fai una passeggiata proprio qui, al cimitero?

- Perché, é vietato? – Replico il vampiro.

L'uomo l'osservò con maggiore attenzione, prima di lasciarsi andare in una roca risata.

- Ma che ti sei messo in faccia? Vuoi forse apparire più brutto di quanto non sei già?

Spike gli lanciò un'occhiata, distaccato, cercando di prendere tempo. Doveva pensare ad una mossa per sbarazzarsi di quell'energumeno!

- Ridi pure, ma non riuscirò mai a superare te, in fatto...di bruttezza...- Rispose tranquillo, sorridendo. Era sicuro del fatto suo. Avrebbe perso un po’ di tempo a scambiare quattro insensate chiacchiere con quel tipo, poi alla prima occasione gli sarebbe saltato addosso per tramortirlo.

Non si aspettava di certo che le cose… prendessero quella strana piega… L’uomo assunse d’improvviso un'aria minacciosa. - Mi hai stufato, gnomo! Ora ti sistemo a dovere, piccolo impiccione!

Dimostrando quindi, un'agilità incredibile rapportata alla sua stazza, gli balzò addosso spingendolo a terra. Spike fu sbalordito dalla reazione violenta e repentina ... ma ancor di più si sorprese del fatto che...l'uomo aveva cambiato la sua fisionomia... e mentre cadeva a terra, sospinto dalla veemenza del suo avversario, fece appena a tempo a scorgere…all’intero della bocca spalancata, i due canini... enormi, brillanti ed affilati, come lame!

"Per l'inferno...ma è un demone! Come ho fatto a non accorgermene prima??!"

Non c’era molto tempo però, per ragionare… l'aggressore lo schiacciava a terra, con la sua pesante mole; gli aveva immobilizzato le braccia all'altezza dei polsi con una stretta tanto vigorosa, da impedirgli una qualsiasi difesa o attacco. Con la faccia rivoltante, protesa sulla sua, tentava e ritentava di avvicinarsi pericolosamente al suo collo.

Spike resisteva stoicamente, usando tutta la forza che aveva nelle braccia per fare leva, e scostarsi il demone di dosso, ma questi era più coriaceo di quanto si potesse immaginare...

L’avrebbe morso… quell’essere rivoltante avrebbe, di lì a poco, messo i dentacci…sul suo collo… Poi il suono rivoltante della carne che veniva trafitta si propagò nell'aria, e Spike fu investito dall'inconfondibile dolore che emanava… dalla creatura mostruosa che aveva davanti!

Quel maledetto congegno elettronico che ormai faceva parte del suo cervello, gli faceva provare anche quella “magnifica” sensazione…

La “reminescenza”, la conoscenza del dolore estremo… il sapere, capire, sentire cosa... avvertivano i vampiri quando veniva disintegrati...

Era un attimo, una percezione sfuocata che si perdeva nel tempo.

Ma lui la provava...

Una leggera nuvola di pulviscolo infinitesimale, gli si formò dinanzi, e scomparve in fretta nel vento della notte. Solo allora rilassò i muscoli del collo, e appoggiò, stanco, la testa sul terreno bagnato dall’umidità notturna. Aveva bisogno di un attimo… un attimo per cancellare dalla mente la fatica e la spiacevole sensazione di dolore, e tentò di distendere muscoli dell’avambraccio e delle mani, ancora tese e contratte nello spasimo.

Che diavolo è successo, adesso?” - Si chiese, mentre si sollevava puntellandosi sui gomiti; quando mise a fuoco la vista, si ritrovò frastornato a fissare due occhi, intensamente blu. Erano talmente vicini che avrebbe potuto individuarne le minuscole pagliuzze dorate che ne formavano l’iride. Ovviamente intuì subito di chi si trattava… perché una strana ed improvvisa sensazione lo travolse, impadronendosi di lui...e facendogli dimenticare ogni altra cosa attorno. E poi, era… davvero calore, quello che provava?…

Calore… Non la ricordava più… la sensazione del calore… del caldo sulla pelle… di guance che avvampavano improvvisamente, ma quello che percepiva in quel preciso momento…era sicuro… c’andava molto vicino.

- Spike, ma che fai ? Ti fai mettere KO da un comune vampiro? Che amara sorpresa sarebbe stata per lui, scoprire che non hai nemmeno un goccio di sangue! E poi, scusami, ma che ti sei messo in faccia?

Buffy, visibilmente incuriosita, restò qualche secondo ancora china su di lui, poi si scostò intimorita con movimenti secchi ed impacciati; a Spike non rimase altro che il vuoto ed il rimpianto, per quella sfuggevole ed inaspettata vicinanza.

- Lascia stare! Comunque…potevi anche andartene senza … intrometterti, dolcezza!

- Beh, se avessi capito prima che eri tu, non sarei intervenuta.

- Grazie lo stesso per il disturbo, ma sarei riuscito ugualmente a cavarmela…da solo!

- Che maleducato! Ti salvo, eppure rimani scontroso!

Spike non replicò alla frecciata, non era in vena di protrarre ancora lo scherzo, in quel momento.

- Piantiamola di infastidirci, Buffy, piuttosto, che ci fai ancora in giro a quest’ora?

- Non riuscivo a dormire! – Fu la laconica risposta. Ed a Spike non sfuggì che la giovane aveva girato il viso dall’altra parte, per nasconderlo al suo sguardo indagatore… C’era qualcosa che non andava.

Si alzò lentamente, spolverandosi i vestiti. - Senti Buffy, anch’io sono preoccupato. C’è qualcosa di strano in giro stanotte… Bhe, veramente, da un po’ di notti a questa parte, non trovi?

Lei si appoggiò al tronco di un albero lì vicino, incrociando le braccia sul petto. Il viso proteso verso di lui aveva un’aria spettrale eppur bellissima, accarezzata com’era da un leggero raggio di luna.

- No, non mi pare ci sia niente di diverso da tante altre notti, Spike, perché questa domanda?

Lui si accigliò. – Ma davvero? Da quanto sei qui?

- Più di un’ora, perché?

- E non hai visto nessuno?

-No!

- Dov’eri poco prima di venire in mio gentile soccorso?

- Ho continuato a girare all’interno del cimitero, dall’ingresso all’ala est…

Spike iniziava a perder la calma… Sentiva la rabbia, mescolarsi alla preoccupazione in un micidiale cocktail nella sua mente…

- E non hai incontrato davvero nessuno? Nemmeno una persona?

- No, ti ho detto!

- Hai girato per un’ora qui davanti…e continui ad affermarmi che non hai visto nessuno?

Buffy lo fissò stupita, sgranando gli occhi.

- Ma…cos’è quest’interrogatorio? Te l ’ho già detto, non ho visto nessuno!

Con un moto di rabbia, Spike serrò il pugno, sbattendolo nervosamente sul tronco, a pochi centimetri dal suo volto… - Non mentirmi, Buffy, non farlo! Cosa mi state nascondendo tu e quel sapientone di Giles?

Buffy cominciò a provare… qualcosa di molto simile alla paura. Voleva andarsene, eppure restava come inchiodata a quel tronco, ammutolita e ipnotizzata dall’espressione truce sul viso di Spike.

- Io, Giles… nasconderti cosa?

- Cos’è la Chiave… per esempio!… -Gli domandò a bruciapelo il vampiro… talmente fuori di se, da non riuscire a controllarsi.

- Non so di che parli! Sei impazzito!

Sbottò nervosamente Buffy, ma in cuor suo tremava… tremava di paura. Una sensazione ed un’ansia che minacciavano di soffocarla.

Spike, la conosceva troppo bene… e non gli sfuggì l’aria tormentata e lo sgomento che trapelavano dai suoi occhi. Provando un sottile piacere nello scoprire che aveva toccato la corda giusta, gli si fece più sotto.

Lei tentò d’allontanarsi, ma lui la bloccò, stringendogli con vigore i polsi fra le mani. Poteva sentirne le ossa fragili, ricoperte dalla pelle morbida e delicata come il velluto. Ma non gli stava facendo male, non ancora…di questo era certo, altrimenti il “cip” lo avrebbe bloccato.

Nella spazio di un battito di ciglia, comprese comunque, che si stava spingendo oltre…il limite… ma ormai era in preda ad una sorta di frenesia distruttiva.

- Credi che non abbia capito che mi state nascondendo qualcosa? – Strepitò

Buffy si sentiva in trappola! Non riusciva a reagire, non riusciva a parlare. Muoveva il viso, in continuazione, disperatamente, ora da una parte ora dall’altra come se fissarlo negli occhi le fosse costato fatica.

O le avesse fatto rivelare qualcosa che non voleva…

- Lasciami!

- No! Dimmi dove la nascondete! Ce l’avete voi, vero?

- Ma di che parli!? Lasciami… mi fai male!

- Menti! Non sento dolore, il cip non mi ferma, non ti sto facendo niente!

Quasi a porre enfasi alle sue parole, strinse con ancor più vigore la presa…

E solo allora la sensazione violenta e spaventosa gli scoppiò nella mente.

Era come se un amo gli s’impigliasse nei tessuti cerebrali e li tirasse con forza… senza sosta, strappandoli dolorosamente.

Lasciò la presa, portandosi le mani alla testa, quasi volesse staccarla dal resto del corpo, ed impedire al dolore di continuare a torturarlo…

In un freddo attimo di lucidità, gli vennero alla bocca parole di scusa per Buffy…

-No, non dovevo… Scusami Buffy…io voglio solo proteggerti…

E mentre la sofferenza fisica pian piano si affievoliva, lui si sentiva al contempo debole, svuotato innocuo e facile preda…per la sua avversaria.

Attese per un attimo che sembrò eterno…quasi desiderò di sentire la mano di Buffy sul suo viso. Quando riuscì ad aprire gli occhi ed a mettere a fuoco la vista, volse lo sguardo disperato attorno a se, e comprese che lei se n’era andata…

L’aveva lasciato lì…a biascicare parole di scusa che si erano perse nel vento. Girando il volto verso la strada che portava all’uscita la vide, ormai lontana.

Correva, correva disperatamente. Con veloci falcate si allontanava da quel luogo, da quel mondo di morte, da lui…

Buffy… non volevo! Io voglio solo poterti difendere, poterti salvare da questi mostri…”

Nel silenzio della notte, che pian piano cedeva il passo al giorno…si avviò verso la sua cripta, solo sconsolato e battuto.

*****

FINE QUINTA PARTE.

I've got a theory (Buffy, Xander, Anya, Tara, Willow, Giles)

Giles: I've got a theory that it's a demon
A dancing demon
No, something isn't right there
Willow: I've got a theory some kid is dreamin'
And we're all stuck inside his wacky broadway nightmare
Xander: I've got a theory we should work this out
Willow, Tara, Anya, Xander: It's getting eerie
What's this cheery singing all about?
Xander: It could be witches
Some evil witches
Which is ridiculous
'Cause witches they were persecuted
And Wicca good
And love the earth
And woman power
And I'll be over here
Anya: I've got a theory
It could be bunnies
Tara: I've got a th-

Anya: Bunnies aren't just cute like everybody supposes!
They've got them hoppy legs and twitchy little noses!
And what's with all the carrots?
What do they need such good eyesight for anyway?
Bunnies! Bunnies, it must be bunnies!
...Or maybe midgets
Willow: I've got a theory
We should work this fast
Willow e Giles: Because it clearly could get
Serious before it's past
Buffy: I've got a theory
It doesn't matter

Buffy: What can't we face if we're together?
What's in this place that we can't weather?
Apocolypse
We've all been there
The same old tricks
Why should we care?

Buffy, Tara, Willow, Xander, Anya: What can't we do if we get in it?
We'll work it through within a minute
We have to try. We'll pay the price
It's do or die
Buffy: Hey I've died twice
Buffy, Tara, Willow, Xander, Anya:What can't we face if we're together?
What's in this place that we can't weather?
There's nothing we can't face
Anya: Except for bunnies


They got the mustard out

They got... The mustard... OUT!!!! (They got the mustard out!!!)


I'm under your spell (Tara)

I lived my life in shadow
Never the sun on my face
It didn't seem so sad though
I figured that was my place
Now I'm bathed in light
Something just isn't right

I'm under your spell
How else could it be
Anyone would notice me?
It's magic I can tell
How you set me free
Brought me out so easily

I saw a world enchanted
Spirits and charms in the air
I always took for granted
I was the only one there
But your power shone
Brighter than any I've known

I'm under your spell
Nothing I can do
You just took my soul with you
You worked your charms so well
Finally I knew
Everything I dreamed was true
You make me complete

The moon to the tide
I can feel you inside

I'm under your spell
Surging like the sea
Pulled to you so helplessly
I break with every swell
Lost in ecstacy
Spread beneath my willow tree
You make me complete

You make me complete
You make me complete
You make me complete


I'll

Walk through the fire (Buffy, Spike, Giles, Xander, Anya, Willow, Tara, Sweet)

Buffy: I touch the fire and it freezes me
I look into it and it's black
Why can't I feel?
My skin should crack and peel
I want the fire back

Now, through the smoke she calls to me
To make my way across the flame
To save the day or maybe melt away
I guess it's all the same

So, I will walk through the fire
'Cause where else can I turn?
I will walk through the fire
And let it-

Spike: The torch I bear is scorching me
Buffy's laughing I've no doubt
I hope she fries
I'm free if that bitch dies!
I better help her out...
Sweet: 'Cause she is drawn to the fire
Some people never learn

Spike: She will never learn
Spike e Sweet: And she will walk through the fire

And let it-


Giles: Will this do a thing to change her?
Am I leaving Dawn in danger?
Is my Slayer too far gone to care?
Xander: What if Buffy can't defeat it?
Anya: Beady Eyes is right
We're needed!
Or we could just sit around and glare
Coro: We'll see it through

It's what we're always here to do
So, we will walk through the fire...

Buffy: So one by one, they turn from me
I guess my friends can't face the cold

Tara: What can't we face
Buffy: But why I froze, not one among them knows

Giles: If we're together?
Buffy: And never can be told

Anya: She came from the grave much graver
Spike: First, he'll kill her, then I'll save her
Tara: Everything is turning out so dark

Buffy: Going through the motions
Spike: No, I'll save her, then I'll kill her
Willow: I think this line is mostly filler

Giles: What's it going to take to strike a spark?

Sweet: So one by one they come to me
The distant redness as their guide
That single flameAin't what they had in mind
It's what they have inside
She will come to me

Buffy: These endless days are finally

Ending in a blaze
Coro: And we are caught in the fire
The point of no return
So we will walk through the fire
And let it
Burn
Let it burn
Let it burn
Let it burn!
Showtime...