UNA STORIA DIVERSA

AUTRICE:DESDEMONA/EMY

Cap1

Stava accadendo di nuovo, se lo sentiva.

Qualcosa di terribile sarebbe presto successo.

Non sapeva cosa o quando,ma sapeva che la sua vita ne sarebbe uscita capovolta.

Aveva di nuovo sognato quella notte, non un sogno normale,uno di quelli coi dolci e gli animali,no...questo era uno di quei sogni,quelli che la perseguitavano notte dopo notte finché non prestava ascolto,quelli che a volte,si facevano vivi anche in pieno giorno.

Non era possibile...tutte le stupide pillole,le visite dallo strizzacervelli,a cosa erano servite?A niente!Sette anni e lei era ancora la pazza Julien,la stramba,la spostata.

Perché non poteva essere la normale per una volta?Julien rise al pensiero. Normale non era mai stata una parola adatta a lei,al massimo poteva recitare la parte,fingere di esserlo,ci provava da tutta una vita ormai,anche se a tredici anni parlare di una vita suonava forse un po' ridicolo,ma a lei sembrava di averne già vissuti cento di anni.

La sua solitudine era iniziata quando ancora ne aveva cinque di anni e aveva scoperto suo malgrado che sognare le cose prima che accadessero non era una bella cosa.

Per settimane aveva sognato l'aereo,un grosso aereo bianco con strisce rosse ai lati,c'erano tante persone là sopra e tutte parlavano e ridevano,salutavano dai finestrini e poi partivano e l'aereo saliva nel cielo,ma poi...poi c'era tutta quell'acqua e l'aereo che si fermava e cominciava a cadere e tutti gridavano,piangevano e le grida echeggiavano nella sua mente e alla fine l'aereo si inabissava e svaniva nel nulla. Una voce le gridava 'Guarda' ed ogni cosa attorno a lei si trasformava e adesso c'era tanta gente che conosceva,sua nonna,i suoi zii e sua madre che la teneva per mano e piangeva nel fazzoletto,stavano tutti su un prato attorno ad una buca scavata a terra e tutti erano così tristi che a Julien veniva da piangere solo guardandoli. Si svegliava tra le lacrime e gridava chiamando i suoi genitori,tremando di paura e sua madre la teneva stretta e la ascoltava mentre balbettava il suo sogno in parole incomprensibili e le diceva di stare tranquilla,perché tutto andava bene,ma non era vero...

Due settimane dopo,una mattina d'estate come tante altre,Julien faceva colazione guardando la televisione,quando ad un tratto le immagini erano come cambiate e il suo sogno le comparve davanti agli occhi,l'aereo,le grida..lo stomaco le faceva male,la testa le girava e poi ogni cosa tornò normale,a parte i tremori che adesso le scuotevano tutto il corpo.

Sua madre la trovò così,seduta al tavolo con lo sguardo fisso nel vuoto e la abbracciò 'Cosa succede July?',la voce le tremava e le sue mani erano così dolci sui suoi capelli neri,ma Julien non poteva essere aiutata da nessuno...

L'aeroporto era pieno di gente,famiglie che partivano,amici che si salutavano con un abbraccio,grossi cartelli con scritte luminose e lei guardava tutto con attenzione mentre sua madre la trascinava per i corridoi.

Suo nonno le aspettava davanti ad una grande finestra,era un uomo davvero gentile suo nonno,non si arrabbiava mai con lei,le strizzava l'occhio e le diceva che anche sua figlia era una peste da piccola,anche adesso la salutava sorridendo.

“Ciao July,guarda cosa ti ha portato il nonno.”

Le tese un coniglietto di peluche,un grosso coniglio bianco dalle lunghe orecchie e July lo prese contenta e se lo strinse al petto ringraziando suo nonno con un grosso bacio sulla guancia,i grandi iniziarono a parlare e July a guardarsi intorno e fu allora che lo vide,il grande aereo che tormentava i suoi sogni la guardava da oltre la vetrata, il suo corpo riprese a tremare per la paura e la bambina scosse la mano che la teneva,indicandolo con gli occhi sgranati dalla paura.

“Cosa c'è July?”

“Aereo!”,ma sua madre non capiva e July pianse e gridò quando capì che suo nonno sarebbe salito proprio lì,non servì a nulla...

Pochi giorni dopo il posto che aveva sognato divenne reale e tutti erano lì a piangere e a guardare il buco per terra,ma nel buco adesso c'era una grossa scatola marrone,suo nonno era lì?Sua madre le aveva detto che se ne era andato,ma lei non aveva capito bene dove,era nell'acqua con le altre persone?Per questo non poteva tornare? July non riusciva proprio a capire e sua madre non voleva spiegarle niente “Sta zitta Julien”

Era la prima volta che sua madre la trattava così,era la prima volta che sua madre la chiamava così,ma da quel giorno tutto cambiò...

Nessuno la chiamò più July sorridendole,suo padre non la guardava nemmeno più e sua madre era sempre arrabbiata.

L'unica cosa che rimase invariata furono gli incubi,terribili e nitidi ogni notte diversi,ogni notte più spaventosi,a volte si svegliava piangendo e soffocava i singhiozzi nel suo coniglio di peluche,altre volte le sue grida svegliavano i suoi genitori e quelle erano le notti peggiori perché allora sua madre si arrabbiava davvero.

“Smettila Julien!Non lo capisci?E' mostruoso,devi smetterla di fare quei sogni,è sbagliato!”

Gridava per ore a volte,la spaventava così tanto che non riusciva più ad addormentarsi,ogni tanto la trascinava fuori dal letto e la costringeva a stare in punizione,inginocchiata a terra per ore,altre volte la guardava piangendo e Julien si sentiva così male per essere così cattiva da far piangere la sua mamma...

Così cominciò a fingere,o almeno provò a farlo,ma non servì a nulla. Perché loro sapevano,sapevano sempre quando sognava,di notte o di giorno,studiavano ogni sua mossa e la giudicavano.

A sei anni si ritrovò sballottata da un medico all'altro,la metà non ricordava nemmeno a cosa servissero,alla fine finì da uno psicologo che poté affermare con certezza che la bambina o fingeva per ricevere attenzioni o vedeva davvero quelle cose,perché aveva le allucinazioni,con l'andare del tempo la seconda ipotesi divenne certezza e lei diventò la pazza Julien.

A dieci anni era così imbottita di tranquillanti che non capiva la metà di quello che le veniva detto,ma i sogni non si fermarono...mai.

A dodici anni mentre se ne stava seduta sola in un angolo del giardino dove la sua classe trascorreva l'intervallo ebbe finalmente l'epifania...poteva sembrare ridicolo visto la vita che aveva passato fino a quel momento,ma mentre guardava una maestra consolare una bambina che era caduta correndo e si era sbucciata un ginocchio,capì.

I suoi genitori non la amavano.

Non la volevano neanche.

Anzi,nessuno nel mondo la voleva o la amava.

L'improvvisa realizzazione la rese così triste che si mise a piangere,ma nessuno la consolò,nessuno consolava mai la stramba Julien.

Ma non importava. Perché quel giorno Julien decise che se nessuno la amava non le doveva importare,se nessuno la voleva neanche lei voleva gli altri,stava bene da sola,in fondo era sempre stata da sola. E se i suoi genitori la odiavano per i suoi sogni,peggio per loro,perché non aveva modo di fermarli,così smise di prendere tutte le medicine e ricominciò a fingere,stavolta di essere felice,ma anche stavolta nessuno cadde nella recita,nemmeno lei.

Adesso Julien Moore aveva tredici anni,arrivava a malapena al metro e sessantadue e aveva gli occhi azzurri e lunghi capelli neri,dritti fino alla schiena. Per seccare sua madre se li era tinti,adesso erano attraversati da grandi ciocche blu neon,ma sua madre si era limitata a guardarla senza dire una parola,un po' deludente come reazione,ma non le importava i capelli piacevano a lei e questo le bastava...

Non era esattamente infelice o sola,era semplicemente un po'...vuota,ma non sapeva spiegarsi cosa significasse con esattezza.

Da due settimane però le cose erano cambiate,perché due settimane fa aveva sentito che ogni cosa stava per cambiare e con quell'improvvisa consapevolezza erano arrivati i sogni.

A visitarla era sempre lei,una piccola ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi,combatteva contro una specie di mostro ed era davvero forte,Julien non aveva mai visto una ragazza combattere a quel modo,ma nonostante questo perdeva,il mostro la uccideva e poi si dissolveva. Julien guardava la ragazza riversa in una pozza d'acqua e si sentiva davvero triste per lei,ma poi la ragazza si muoveva,si alzava e tendeva la mano verso di lei 'Tu mi succedi.' diceva 'Sei tu la prescelta'.

Il sogno finiva e lei si svegliava,ma non aveva paura,solo quella strana sensazione di ansia,oppressione,come se il mondo stesse per cambiare...in meglio o peggio,non le era dato saperlo.

Quel giorno la visione si era ripetuta all'improvviso,in pieno giorno,un momento prima riempiva un bicchiere di succo d'arancia e un momento dopo si ritrovava bloccata nel suo stupido sogno e la voce della ragazza le rimbombava nel cervello fino a farle male,un bicchiere si ruppe in lontananza

ed un'altra voce entrò nel suo sogno,una che le gridava di smetterla,si sentì strattonare e scuotere con forza,i denti le batterono dolorosamente ed il sogno svanì all'improvviso lasciandola con un gran mal di testa...sua madre le stringeva le braccia gridandole contro.

“Mi fai male,smettila.” le intimò scappando alla sua presa.

“Lo stai facendo di nuovo,vero?” il suo sguardo era così disgustato che la fece trasalire.

“Non so di cosa parli”

“Invece sì,smettila!Devi smettere di farlo prima che sia troppo tardi”

“Lasciami stare.” si sentiva stranamente sconfitta,una parte di lei sperava ancora che sua madre la abbracciasse perdonandola per qualcosa su cui lei non aveva alcun potere,mentre un'altra parte gridava alla prima di lasciar perdere le cose impossibili.

“Hai preso le medicine?”

“No e non lo farò,non servono a niente.”

“Lo so.”

Per qualche assurdo motivo,quell'affermazione la ferì più di tutto il resto.

“Pensi che non abbia capito?Cosa sei,cosa fai?Tu...prevedi il futuro Julien!”l'ultima parte l'aveva sussurrata come se pronunciare quelle parole forse un grave peccato.”...e non devi farlo,non puoi farlo,non capisci?E' disumano,mostruoso...è come la stregoneria,è proibito” la voce le tremò e gli occhi le si fecero lucidi,ma Julien sentì solo il desiderio di riderle in faccia perché tra le due chi non capiva era lei,era sempre stata lei.

“Pensi che mi piaccia?Non è qualcosa che posso controllare,non ho un interruttore nella testa da spegnere!Non capisci che lo odio,odio questi sogni,odio vedere morire la gente e non poter fare nulla,ma sono nata così e non posso fare niente per cambiarlo!Vorrei che mi aiutassi invece di giudicarmi,vorrei solo....che tu mi amassi...”

Sua madre si coprì la bocca con una mano tremante e calde lacrime le scivolarono sulle guance “Oh Julien...” le disse tra i singhiozzi “tu devi capirmi...” la raggiunse e la strinse tra le braccia come tanti anni prima e Julien trovò in quell'abbraccio tutta la speranza che aveva perso e si strinse a sua madre come fosse la sua ancora “...come posso amare una cosa come te?”Julien si irrigidì,ma sua madre la strinse ancora più forte “Tu sei la maledizione di questa famiglia,un demone nel corpo di una bambina,abbiamo lottato,sperato,pregato per te,per salvarti,ma guardati. Tu sei dannata da sempre,il tuo posto è all'inferno.”

La donna sciolse l'abbraccio e si allontanò,la sua espressione addolorata sarebbe rimasta impressa nella mente di Julien per tutta la sua vita “Vattene adesso Julien,lascia questa casa e non tornare mai più. Te ne prego.”

Il mondo di Julien sembrò finire in quell'istante.

Vagò sotto la pioggia per ore senza sapere dove andare,ma non si permise di piangere,non se lo sarebbe mai permessa,non per lei,non per quella donna orribile.

E alla fine giunse il momento,il momento in cui la predizione si avverò e un uomo in abito scuro le si presentò come Sam Zabuto,l'osservatore.

La portò in una caffetteria,ma non le chiese niente dei suoi vestiti bagnati o del vagare da sola per le strade,si limitò a sorriderle indulgente.

“Immagino che tu sappia già perché sono qui.”

“Perché dovrei saperlo?”

“Il tuo dono ti avrà certo mostrato un cambio di simili proporzioni.”

Julien sapeva bene di cosa parlasse l'uomo,ma finse lo stesso di essere confusa.

“Dono?”

“Parlo della tua chiaroveggenza ovviamente,è più di duecento anni che non nasce una prescelta con il dono della vista. Sei molto speciale Julien”

“Dono?Pensavo fosse una maledizione”

“Oh no,le tue visioni..”

“Sono orribili e non voglio parlarne. Cosa è una prescelta?Prescelta per fare cosa?”

“Per uccidere i vampiri,ogni generazione ne ha una. Tu sei stata scelta e dopo di te ne verrà un'altra.”

“E se non volessi farlo?Se non mi importasse dei vampiri?”

“Questo non è possibile,è il tuo destino e non puoi..”

“E le visioni?Quelle puoi fermarle?”

Sembrò quasi sconvolto dalla sua domanda,come se gli avesse chiesto di ucciderla.

“Cosa?”

“E' una domanda chiara e semplice,puoi fermare le mie visioni o no?”

“Il tuo dono è parte di te,non puoi semplicemente cancellarlo,può essere soppresso con le sostanze adatte,ma anche così non è detto che non trovi il modo di manifestarsi in altri modi,senza parlare delle conseguenze che una scelta del genere potrebbe avere sulla tua mente o sul tuo corpo. Al concilio possiamo aiutarti a comprendere e sfruttare il tuo dono,possiamo...”

“No. Il mio dono non mi piace,non lo voglio. Perciò eccoti l'accordo,tu fai sparire le mie visioni ed io faccio la prescelta e uccido chi vuoi,ci stai?”

“Questo è”

“E' un'offerta,prendere o lasciare,allora?”

“Va bene,come vuoi.”

“Bene,allora complimenti,hai appena trovato la tua nuova prescelta.”

 

Cap2.

 

“Bene. Immagino sia giusto affermare che questa è casa tua adesso.”

Sam l’aveva accompagnata senza parlare,non le aveva chiesto nulla,nessuna spiegazione.

Si era limitato a chiederle se aveva un posto in cui stare e di fronte al suo silenzio l’aveva condotta in casa sua.

Julien era così esausta che dormì subito.

Il giorno dopo la sua vita da cacciatrice iniziò a pieni effetti.

Il suo osservatore le diede un libro da leggere sulle sue origini o roba simile,ma la ragazza lo gettò in un cassetto senza pensarci due volte,una cosa così spessa e vecchia era senza dubbio una gran noia…molto più interessanti invece si rivelarono le lezioni di combattimento e le armi.

Sam le diede un bastone simile a quello di Little John in Robin Hood e la cosa fantastica fu scoprire di essere diventata una specie di super girl!Adesso era fortissima,con un calcio aveva fatto letteralmente volare via l’uomo,non le era mai capitata una cosa simile…certo era ancora goffa.

Il primo vampiro che affrontò fu davvero un imbarazzo per lei. Si erano picchiati per un po’,qualche pugno,calcio e anche se ne aveva prese un po’ più del dovuto pensava di essere andata piuttosto bene,fino al paletto…le era scivolato di mano!Come se non bastasse c'era inciampata sopra ed era caduta a terra come un sacco,perfino il vampiro l’aveva derisa. Per fortuna Sam gliene aveva lanciato un altro e lei aveva vinto,al terzo tentativo...non era mica facile trovare il cuore di quei cosi!

Lei e Sam legarono molto nelle settimane seguenti,per la prima volta Julien non era totalmente sola e questo la confortava,ma l’osservatore sembrava non capire la profonda ferita che si portava addosso.

E quello era l’unico argomento che non potevano affrontare senza litigare.

Pochi giorni dopo l’arrivo dell’uomo,le visioni erano ricominciate con una chiarezza che fino ad allora non avevano mai posseduto e Sam voleva che meditasse,che rafforzasse la mente per dominare il suo dono,Julien voleva solo che sparissero…

La medicina che le era stata promessa tardava ad arrivare e lei sapeva che il suo osservatore non voleva che la prendesse,ma non avrebbe ceduto su quel punto,mai.

Le visioni dovevano sparire e se questa roba,questa diasila o come si chiamava poteva aiutarla,allora l’avrebbe presa.

Ma Sam non capiva,non poteva farlo, dove lui vedeva un grande dono,un aiuto per la gente,un modo per essere sempre un passo avanti ai demoni…Julien vedeva solo una maledizione,una croce da portare e voleva che il peso svanisse.

Però non poteva biasimarlo..lei non gli aveva mai spiegato i motivi della sua scelta,non parlava mai delle sue visioni nel timore che un giorno anche l’ultima persona al mondo che le dava conforto la guardasse con disgusto scoprendo ciò che era in realtà..

Così continuavano a litigare giorno dopo giorno…

Qualche mese dopo,Julien ricevette la sua prima vera missione e fu mandata in una città chiamata Sunnydale…

 

 

‘Una potente forza oscura sta per abbattersi sulla bocca dell’inferno il tuo compito è fermarla,buona fortuna.’

“Imbecille” borbottò tra sé la ragazzina per la terza volta. Era facile per lui,tanto cosa doveva fare?Un bel niente. Stava seduto a casa sua,a bersi una tazza di the!Una forza oscura…si poteva essere più generici di così??Quale forza oscura?Dove?Quando?E soprattutto…come diavolo faceva a fermarla??

‘Non posso dirti tutto io July o non diventerai mai una cacciatrice matura’

“Beh ,tante grazie!”

Almeno lì non avrebbe dovuto fingere tutto il tempo di leggere quei noiosissimi libri che il suo osservatore continuava a rifilarle,sembravano infiniti e in più,se tutto andava per il meglio,Sam le aveva promesso la sua medicina. Perciò da quella missione avrebbe decretato la fine del suo incubo!Era perfetto!

O quasi…visto che non aveva la minima idea di cosa dovesse fare…

Così adesso vagava per le strade di quella piccola città senza sapere dove andare,l’aveva girata tutta in tre ore,aveva esaminato tutti i negozi,mangiato un mucchio di schifezze che ora rischiavano di tornare in vita nel suo stomaco e finalmente il sole era tramontato,adesso doveva solo trovare qualche demone da picchiare per un paio di informazioni e tutto sarebbe andato bene.

Con la coda dell’occhio vide una ragazza bionda dall’aria stranamente familiare entrare alla pista di pattinaggio,la cosa strana era che la pista era chiusa al pubblico,così la seguì per dare un’occhiata.

Sembrava che non ci fosse nulla di demoniaco però,ok la ragazza pattinava da sola in una pista chiusa,ma lei non era certo lì per giudicare i passatempi altrui…mentre pensava di andarsene,la biondina venne aggredita da un omone con lunghi capelli ricci e un orribile cicatrice sull’occhio,Julien si preparò ad intervenire in sua difesa,ma fu preceduta da…un vampiro.

Un bel vampiro moro,vestito alla moda,ma pur sempre un vampiro.

Perciò anche l’altra tipa era una vampira…giusto?Aspettò nascosta mentre i due si scambiavano effusioni e quando finalmente ne ebbero abbastanza seguì il moretto.

La condusse in un bar chiamato da Willy,il proprietario non sembrava niente di speciale,ma sembrava il posto giusto per trovare qualche informazione.

Julien origliò per un po’ la conversazione dei due e scoprì che il vampiro si chiamava Angel e voleva informazioni sull’ordine di Taraka o qualcosa di simile,rimase lì nascosta qualche minuto,ma non scoprì nulla di utile.

Infine,quando sentì i rumori di una lotta entrò nel locale colpendo il vampiro al volto,sfruttò il suo vantaggio e lo colpì una seconda volta facendolo cadere all’interno di una gabbia posta sul retro del bar,lo chiuse dentro e lo guardò ringhiare per un po’.

“Chi diavolo sei?”

“Non credo ti interessi molto,dov’è la tua amica?”

“Lascia stare Buffy!O ti ucciderò.”

Quel tipo non sapeva perdere sembrava “Certo,prima prova a uscire di lì..altrimenti non credo che ci rivedremo.”

Gli indicò la finestra dalla quale il sole l’avrebbe sicuramente ucciso e ridendo se ne andò.

Decise di controllare la casa del bel moro,forse lì avrebbe trovato qualcosa di utile.

Non fu difficile da trovare,le bastò minacciare un pochino il ragazzo del bar e pochi minuti dopo aprì la porta dell'appartamento.

La biondina stava dormendo sul letto.

Di nuovo fu colpita dalla familiarità di quel volto,ma Julien non aveva idea di dove l’avesse vista,scuotendo le spalle decise di svegliarla e la colpì con un bastone,come previsto Buffy saltò su e schivò il colpo.

“Tu devi essere la numero due. Grazie di avermi svegliato,ma preferisco la radiosveglia”

Era davvero familiare,ma era impossibile,lei non conosceva vampire!

“Chi sei tu?”

Lo aveva chiesto d’istinto,senza pensarci.

“Chi sono io?Tu mi hai attaccato!Chi diavolo sei tu?!”

I vampiri di quel posto erano proprio stupidi,insomma una tipa che non conosci viene a cercarti per ucciderti,chi vuoi che sia?Wonder Woman?

“Sono Julien,la cacciatrice”

Beh?Cos’era quello sguardo?Non aveva ancora capito niente?

“Senti ragazzina,è un’ottima scusa,ma usala con qualcuno che non sia la vera cacciatrice”

“Primo non sono una ragazzina e secondo non dire idiozie,c’è né una sola e quella sono io”

“Vuoi smetterla?Non si è mai sentito di una cacciatrice bambina e comunque non importa perché non sei tu”

Bene,la conversazione stava diventando sempre più infantile,però…adesso che ci pensava…quella tizia…nah,figuriamoci.

“Va bene,facciamo così. Adesso andiamo dal mio osservatore e risolviamo la faccenda.”

“Dopo di te”

 

Le cose si erano decisamente complicate…

A quanto sembrava la biondina,Buffy,era la cacciatrice,o meglio,la ex cacciatrice,visto che era morta...per pochi minuti certo,ma era pur sempre morta e adesso la cacciatrice era cambiata,così adesso erano in due.

Come se non bastasse il vampiro che aveva quasi ucciso,Angel o come si chiamava era il fidanzato di Buffy,si poteva essere più strani?Così erano dovute andare a recuperarlo e lui era svanito!Rapito da un tizio di nome Spike (che razza di nome era?)Che voleva ucciderlo per curare la sua donna…aveva perso qualcosa?

Comunque il risultato era che Buffy non l’aveva esattamente presa in simpatia…anzi.

Al momento Julien si era rifugiata in un corridoio dell’ultimo piano della scuola,fortunatamente lì non c’era nessuno,così poteva sonnecchiare in pace.

Giles,l'osservatore della biondina, si era sotterrato in biblioteca a cercare di capire che tipo d rituale questo Spike avrebbe fatto e soprattutto dove,così loro avevano un paio di ore libere.

Tutto sommato non stava andando male,Julien era confidente.

L’unico errore era stato Angel,ma era giustificabile,no?Un vampiro con l’anima…Sam ne sarebbe stato sconvolto,non era una cosa che si trovava nei suoi libri,si sarebbe sentito male alla notizia!E poi…beh,aveva cercato di uccidere la cacciatrice,ma anche quello era un errore giustificabile no?Non doveva neanche esistere un’altra prescelta!Si,sicuramente avrebbe ottenuto il tanto agognato premio.

Proprio mentre stava per addormentarsi serena degli spari e delle grida la fecero sobbalzare ‘ E adesso che succede??’

Corse giù per le scale,saltò l’ultima rampa e si ritrovò immersa nel caos,un paio di ragazzi erano a terra con le mani sopra la testa,altri gridavano,una ragazza sembrava svenuta e tutti gli altri scappavano in ogni direzione,Julien si guardò attorno e vide Buffy a qualche metro di distanza,una donna dai capelli rossi e vestita da poliziotta le puntava un’arma contro il viso,senza pensarci due volte la disarmò con un calcio e la spedì a terra con un altro,la donna si rimise subito in piedi e afferrò un ragazzo minacciandolo con un coltello per coprirsi la fuga,Julien le corse dietro per cercare di catturarla,ma a qualche metro di distanza la perse di vista.

“Te la sei fatta scappare?La novellina sbaglia ancora.”

“Buffy…”

“Senti perché non la smetti?Se hai qualche problema con me..”

Venne interrotta dall’ingresso di tre ragazzi.

Una di questi era Willow,una rossina molto simpatica e intelligente,l’aveva incontrata mentre Giles cercava di venire a capo della situazione,a quanto sembrava era la migliore amica di Buffy o qualcosa di simile.

Gli altri due invece non li conosceva e francamente non le interessava granché farlo,ma sembrava che fossero tutti obbligati a presentarsi…che gioia!

Così Xander e Cordelia si unirono alle loro ricerche parlando di uno strano uomo verme,in quella città sapevano tutti della cacciatrice?Aveva messo degli annunci sul giornale per riuscirci?

“Ad ogni modo ho scoperto qualcosa di più sul rituale. A quanto pare richiede la presenza del sire di Drusilla e deve avvenire in una chiesa la notte di luna piena”

“Cioè stanotte.” Concluse per lui Julien e Buffy sembrò all’improvviso molto preoccupata.

“Signor Giles,ha detto che servirà il sire di Drusilla?”

“Si,credo di sì”

“E questo rituale,lo ucciderà?”

Giles annuì confuso e Buffy sembrò impallidire “Angel,è lui il sire di Drusilla”

Oh-oh,Julien sapeva già cosa Buffy avrebbe detto ed infatti pochi minuti dopo correvano verso il bar di Willy alla ricerca di qualche informazione e tutto per salvare un vampiro,roba da matti,non la pagavano abbastanza per questo.

Pochi minuti dopo lei e Buffy tenevano Willy per la gola...letteralmente e Julien non vedeva l'ora che tutta quella storia finisse,voleva andarsene a casa a fare un bagno caldo e ad ascoltare un po' di musica.

“Va bene andiamo”

Andiamo?Andiamo dove?Aveva perso tutta la conversazione,andiamo dove e a fare che cosa??Perché non stava mai attenta??!

“Come?”

“Dobbiamo andare o Angel potrebbe morire”

“Aspetta!Non ci serve un piano o qualcosa?Non possiamo entrare così,se è una trappola?”

Buffy la guardò come se fosse la creatura più stupida della terra “Significa che improvviseremo”

La biondina si voltò ed uscì dietro a Willy,Julien li guardò soppesando le sue opzioni,poteva tornare dall'osservatore a chiedere consigli,ma se la ragazza moriva nel frattempo?Doveva aiutarla...accidenti...Julien prese la sua decisione e seguì Buffy.

Il barista le condusse ad una piccola chiesa abbandonata vicino al Bronze,all'entrata vennero affiancati da due vampiri dall'aspetto muscoloso,ma dall'aria estremamente stupida.

Insieme a loro c'erano la finta poliziotta che aveva aggredito Buffy a scuola e un uomo che non aveva mai visto,portava gli occhiali e indossava un abito marrone molto elegante,non sembrava un vampiro,ma forse...Julien lo studiò meglio e con disgusto si accorse del verme che camminava sulla faccia dell'uomo.

'E' terribile!Deve essere quell'uomo verme di cui parlavano prima quei due ragazzi...è disgustoso!'

“Cosa fate qui?”uno dei due vampiri chiese a Willy che sembrò spaventarsi,ma poi si riprese subito”Ho portato la cacciatrice,come richiesto da Spike...anzi a dire la verità oggi c'era un'offerta speciale:due cacciatrici”concluse ridendo e Julien si trattenne a stento dal prenderlo a calci.

Sembrò funzionare,i quattro li accompagnarono dentro,ma l'entrare non era mai un problema...era sempre uscirne vivi il difficile.

Almeno non erano disarmate,aveva nascosto due paletti negli stivali,uno per lei e uno per la biondina se non aveva fatto altrettanto,avevano per lo meno qualche chance!

Finalmente entrarono nella cappella,Angel e quella che doveva essere Drusilla,erano legati sull'altare,un'orribile pugnale teneva unite le loro mani,probabilmente trasferendo l'energia da uno all'altro,al loro ingresso un terzo vampiro si voltò scendendo dall'altare ed andandogli incontro.

“Hai portato la cacciatrice??Ora?”

Doveva essere Spike,carino...bei capelli!Biondi fosforescenti,si,Julien apprezzava. E la giacca,chissà dove l'aveva trovata,lei ne aveva cercata una così lunga per mesi,ma non era riuscita a trovarla.

Sarebbe stato un vero peccato polverizzarlo.

“E quest'altra mocciosa chi diavolo sarebbe?”

Forse non le sarebbe dispiaciuto così tanto.

“Non sono una mocciosa,per tua informazione sono anche io una cacciatrice”

In tutta risposta il biondino esplose in una forte risata,non le sarebbe dispiaciuto affatto ucciderlo.

“Tu?Ma ti sei vista?Non dovresti uscire di notte,i mostri potrebbero aggredirti”

“Grazie del consiglio,ma se sono tutti idioti come te,non mi fanno molta paura”

Rise di nuovo e i suoi lineamenti si sciolsero in quelli del vampiro.

“Hai del fegato,quasi mi dispiace ucciderti adesso,fra un paio d'anni sarebbe stato molto più divertente” finse di pensarci e dopo un attimo scosse le spalle “Pazienza”fece un gesto con la mano e la donna dietro di loro estrasse la pistola puntandola contro Julien.

Lei e Buffy agirono all'unisono,la moretta disarmò con un calcio la donna mentre la biondina colpiva Spike al volto facendolo indietreggiare.

Nel frattempo Julien estrasse i paletti che aveva nascosto e ne passò uno alla sua compagna che si voltò e lo conficcò nel cuore di uno dei due vampiri alle loro spalle,Julien impressionata fece lo stesso,ma sbagliò mira,il vampiro rise e la colpì,la moretta non si perse d'animo e la seconda volta centrò il bersaglio che divenne cenere.

“Allora non sei inutile come sembravi” le gridò la biondina.

“Visto?Le apparenze ingannano”

Senza sapere come lei e Buffy si erano scambiate di posto e mentre quest'ultima affrontava la poliziotta che aveva estratto delle lame affilate dalla camicia,Julien si trovò sfortunatamente davanti a Spike.

Provò a colpirlo,ma lui sembrò non sentire nemmeno il colpo,si asciugò del sangue inesistente dal labbro inferiore col pollice della mano e le girò attorno come un leone alla sua preda.

“Senti ragazzina,come vedi al momento sono molto occupato perciò perché non te ne stai buona qui e aspetti che uno degli altri ti uccida?”

“Cosa?Io sono la cacciatrice e sono qui per ucciderti,hai dei problemi a capirlo?”

Certo a fingere era brava,non era stupida,non era lontanamente pronta ad uno scontro con un demone come quello,l'avrebbe sconfitta in pochi minuti,ma almeno avrebbe preso del tempo per Buffy.

“Brava,si,ottimo,ma ascolta un attimo.

Io sono l'uccisore delle cacciatrici,non delle mocciose che giocano con paletti affilati,uccidere una come te mi rovinerebbe la reputazione,perciò sparisci,ok?Facciamo così se te ne vai per stanotte ti lascerò vivere,ti verrò a cercare quando sarai una vera cacciatrice”

Stava dicendo che non combatteva con lei perché era troppo debole?Julien non si era mai sentita più umiliata di così.

Presa dalla rabbia si avventò su di lui,lo colpì con un calcio,ma i suoi pugni vennero parati entrambi,la sospinse indietro e rise di nuovo “Adesso sono stufo,perché non vai a dormire?”

Il calcio che seguì la centrò in pieno stomaco facendola volare contro la parete,bastò quel solo colpo per metterla ko definitivamente,sentì Buffy gridare qualcosa e la vide colpire Spike e poi più nulla.

Si risvegliò poco dopo la fine della battaglia,Buffy stava chiamando il suo nome “ohi” gemette toccandosi lo stomaco.

“Fa piano,credo che ti sia rotta qualche costola..novellina” lo disse con un tono scherzoso e Julien capì che per qualche strano motivo erano diventate amiche...o almeno non si odiavano più apertamente.

“E Spike?”

“Non ci disturberà più per un bel po' ” le rispose guardando verso l'organo che era crollato sul pavimento.

“Deve avergli fatto male”

“Ah ci spero”

Lei ed Angel la aiutarono ad alzarsi e andarono da Giles a raccontare l'accaduto...

 

Il giorno dopo,Julien salutò tutti e andò a prendere il taxi che l'avrebbe portata all'aeroporto e a casa.

Buffy la raggiunse fuori dalla scuola.

“Allora ci rivedremo in occasione della prossima forza oscura immagino”le disse Julien sorridendo.

“Si,credo proprio di si e....grazie per avermi aiutato a salvare Angel”

“E' stato un piacere,non capita tutti i giorni di poter salvare un ragazzo così carino”

“Già,hai ragione...ci vediamo allora”

“Si,a presto.”

Il taxi si fermò davanti a loro e Julien salì dietro.

Buffy la guardò andare via salutandola con la mano.

Mentre guardava Sunnydale allontanarsi dal finestrino dell'aereo si sentì stranamente triste,quasi nostalgica,ma non seppe spiegarsi il perché.

In fondo aveva risolto il caso,doveva essere felice,adesso avrebbe avuto la sua medicina e tutto sarebbe andato per il meglio...

Una volta a Los Angeles andò a casa dal suo osservatore,entrando lo chiamò a gran voce.

“Spero che tu abbia mantenuto la promessa,perché sono già tornata”

Sam era seduto sul divano,immerso nella lettura di un grosso libro in chissà quale lingua,ma lo chiuse subito quando la vide entrare e le sorrise “E' andato tutto bene allora?”

“Liscio come l'olio..o quasi..comunque ho tantissime cose da dirti!Ma prima...la mia ricompensa?”

L'uomo sospirò,ma estrasse da un cassetto del tavolo un involucro di velluto rosso e glielo passò.

Julien l'aprì e dentro vide delle fiale ripiene di un luccicante liquido azzurro.

“E' questa?” chiese ammirandone una.

“Si,è....veniva usata in popoli molto antichi su persone col tuo stesso dono. Loro la vedevano come segno della presenza di un demone tra di loro,qualcosa da debellare capisci?La vedevano come un orribile malattia,qualcosa che doveva essere curata. La diasila inibiva il potere delle veggenti,non ferma davvero le tue visioni,ma solo il tuo potere di vederle e ricordarle capisci?”

“No.”

“Avrai ancora le tue visioni,ma non te ne accorgerai. Arriveranno solo nel cuore della notte,nel sonno più profondo,la diasila entrerà in funzione filtrandole,ma per farlo ti trascinerà in una specie di coma per tutta la durata della visione,quando ti sveglierai non ti ricorderai nulla”

“Ok,bene”

“Julien..è pericoloso,penso ancora che sarebbe meglio...”

“No!Non tornerò indietro,questo è ciò che ho sempre desiderato”

“Potresti morire,ho fatto delle ricerche. Quelle veggenti...sono tutte morte,alcune quando ancora erano sane..ma così deboli da non riuscire nemmeno a parlare,altre di follia,Julien quella cosa potrebbe distruggerti”

“Anche il mio grande dono”

Annuì a Sam e andò a chiudersi nella sua stanza,lì sdraiata sul letto,con la musica nelle orecchie,fissò per lunghe ore la fiala che sotto la luce sembrava brillare,infine,quando fuori fu buio,tolse il tappo e la bevve in un sorso.

 

Cap3

 

“July,potresti venire un secondo qui?”

Erano trascorsi diversi mesi da quando Julien aveva scoperto di non essere l'unica cacciatrice del mondo, da allora si era allenata con molto più impegno per non essere da meno a Buffy.

Almeno sul piano fisico...

Lo studio teorico non era progredito di molto.

Sam si era messo in testa di insegnarle il latino e per la ragazza quella era un'autentica tragedia,poteva capire la matematica,la grammatica,perfino la storia poteva avere una sua importanza,ma il latino...chi parlava più in quella lingua?Era assurdo!

Sentendo la voce del suo osservatore la moretta mise giù la balestra con la quale si stava esercitando e andò in salotto sperando di non trovarsi davanti ad una nuova montagna di libri da studiare.

“Bene sei qui,guarda questo”

Sam le passò una pagina di giornale,a quanto sembrava a Sunnydale avevano trovato una vecchia statua...interessante...queste cose finivano sul giornale?Per essere la bocca dell'inferno non accadeva granché. O era una statua così brutta da meritare una foto?Mah,vai a capirli certi giornalisti.

“Capirai che è di vitale importanza andare a Sunnydale immediatamente ed avvisare la cacciatrice del pericolo.”

L'uomo aveva un'espressione così seria che Julien davvero non se la sentiva di rivelargli che non aveva la minima idea di cosa le stesse dicendo...

“Certo,partirò subito per...ehm...sventare il pericolo”

“Non hai la minima idea di cosa rappresenti questa statua vero?”

“In effetti no,ma posso fingere se ti fa sentire più contento”

Sam sospirò versandosi una tazza di the caldo “Questa è la tomba di Acathla,un demone col potere di risucchiare l'intero mondo in una dimensione infernale dove ogni creatura soffrirà indicibili torture. Venne ucciso da un cavaliere e seppellito dove né umani né demoni potessero ritrovarlo”

“Complimenti per un lavoro ben svolto allora”

Sam le lanciò un occhiataccia,ma non rispose.

“Partirai subito e porterai con te questa”

Le passò una spada molto semplice dall'impugnatura dorata.

“E' la spada benedetta da cavaliere che ha ucciso Acathla. Dovrebbe essere in grado di ripetere il miracolo...spero.”

“Bene,vado allora,preparo una borsa e mi metto in viaggio”

Salì nella sua stanza,ma non prese molto con sé,qualche cambio di vestiti,la spada e la diasila,due fiale...non sapeva quanto sarebbe rimasta a Sunnydale,ma al limite Sam poteva mandarne ancora.

Da quando aveva iniziato a prenderla le sue visioni erano sparite,ma al loro posto erano cominciati spiacevoli effetti collaterali...come i mal di testa. Erano frequenti e dolorosi e non c'era medicina che potesse calmarli,a volte erano così dolorosi da farle dare di stomaco e dopo stava ancora peggio perché anche quello cominciava a far male,ma nel complesso preferiva così.

A Sam non diceva quasi mai dei suoi dolori,l'osservatore si preoccupava troppo e se si fosse accorto degli effetti che la diasila aveva su di lei avrebbe anche potuto obbligarla a smettere di prenderla.

Pochi minuti dopo fu pronta a partire.

“Allora..sta attenta July,mi raccomando” le sorrise l'uomo.

“Ok,non preoccuparti” gli fece il segno della vittoria e poi scomparve oltre la porta.

 

Quella sera era già arrivata nella piccola cittadina e questa volta sapeva subito cosa fare:trovare Buffy.

Le tese un agguato vicino al parco e la ragazza quasi la colpì in faccia.

“Potevo colpirti sai?” le disse la biondina sorridendo.

“Ti stavo mettendo alla prova”

“Così,che fai qui?Grande potere oscuro in arrivo?”

“Qualcosa di simile,ma sarà meglio trovare il tuo osservatore prima,non mi va di raccontare mille volte la storia”

“Ok,ma sarà meglio aspettare domani mattina” rispose Buffy e si offrì di ospitarla a casa sua per la notte.

Il giorno dopo Julien trovò il gruppo al gran completo nella biblioteca della scuola e raccontò loro ogni cosa.

Il signor Giles sembrava preoccupato almeno quanto Sam e questo le fece provare una strana ansia,a cui doveva aggiungere il suo terribile mal di testa,la tormentava da quando si era svegliata quella mattina...era chiaro che anche se non poteva vederle,le sue visioni continuavano a tormentarla e qualcosa le diceva che l'imminente apocalisse poteva esserne la causa.

'Un altro buon motivo per risolvere le cose...' continuava a ripetersi,ma c'era qualcosa in lei,come una strana ansia,come se le cose stessero per precipitare senza che potesse farci nulla.

Fu allora che Buffy corse in biblioteca informandola che Angel l'aveva sfidata e che quella notte sarebbe andata ad affrontarlo...da sola.

“Tu mi servi qui,se qualcosa va storto tu devi difendere gli altri”

Non era fatta per questo,Julien non sapeva come spiegarlo,ma aveva la certezza di non essere adatta a questo.

Lei non sapeva difendere la gente,non era ancora addestrata a farlo e la biondina voleva affidarle i suoi migliori amici?Era assurdo!Ma Buffy era irremovibile...non c'era verso di convincerla e così,dopo qualche minuto,la biondina era scomparsa oltre la porta lasciandola lì con gli altri.

“Ok,ragazzi,Buffy conta su di noi perciò diamoci da fare” la rossina iniziò a dare ordini a tutti,a quanto aveva capito dovevano fare una specie di rituale per restituire l'anima ad Angel.

Se funzionava,le cose sarebbero tornate a posto...se non funzionava...beh Julien non voleva pensarci.

Con l'aiuto di Xander,Willow preparò una specie di cerchio magico sul tavolo della biblioteca e si sedette al centro preparando i fogli con l'incantesimo e quella palla di cristallo di cui non ricordava il nome...globo di?Boh!Non importava granché...

Xander si mise in disparte,sembrava avere dei dubbi sull'incantesimo e non del tipo funziona o non funziona,erano più dei dubbi del tipo preferisco ucciderlo e grazie tante,ma nessuno sembrava badargli così Julien se ne stava zitta.

Giles si avvicinò al tavolo pronto a recitare la sua parte dell'incantesimo mentre Cordelia accendeva le candele...

L'incantesimo iniziò.

Julien avvertì l'ansia crescere,stava per succedere qualcosa,ne era certa,una forte fitta la colpì alla testa,non ne aveva mai avuto così forti prima,per un attimo non ci vide più e poi il dolore svanì e le porte della biblioteca si spalancarono.

Vampiri caddero da ogni lato della stanza,due di loro corsero giù per le scale ed aggredirono i ragazzi,Giles si mise in mezzo per difenderli gridando loro di fuggire.

Julien impugnò un paletto e si preparò a combattere.

'Non puoi fallire,non ora' iniziò a ripetersi nella mente e il pensiero di dover difendere tutte quelle persone le fece scorrere l'adrenalina nelle vene.

Afferrò il vampiro più vicino a lei e lo scaraventò contro un parete,si girò verso il secondo e lo colpì al petto con velocità e precisione tramutandolo in polvere,nel frattempo il primo si era ripreso e l'aveva colpita al volto. Cadde a terra e l'altro le fu subito addosso,la colpì all'addome,ma lei lo afferrò alle gambe e lo fece cadere a sua volta,ribaltò le posizioni e dopo averlo colpito alla testa lo incenerì.

Attorno sentiva le grida degli altri,si rialzò e afferrò il vampiro con cui era impegnato Giles,in risposta il demone la colpì con il gomito facendole lasciare la presa,un'altra gomitata stavolta in faccia la fece urtare dolorosamente contro la parete,lo allontanò da sé con un calcio e afferrandolo di nuovo lo lanciò nell'ufficio del bibliotecario,spaccandone il vetro.

Un altro la aggredì subito dopo colpendola alla testa,perse l'equilibrio e cadendo sbatté il fianco contro il tavolo,il dolore la lasciò stordita.

Il vampiro si avvicinò e venne affiancato dall'altro che nel frattempo era uscito dall'ufficio,Julein cercò di rialzarsi e le sembrò di sentire il rumore delle porte che si aprivano,per un attimo sperò che fosse Buffy tornata per aiutarla,ma quella che le si parò davanti non era la bionda cacciatrice.

Era una bella donna dai lunghi capelli neri e gli occhi verdi,indossava un lungo vestito rosso,Julien l'aveva già vista l'ultima volta che era stata a Sunnydale...quella era Drusilla.

La vampira batté le mani con aria compiaciuta “Adesso basta” disse e tutti si fermarono.

Si avvicinò a Julien che nel frattempo si era rimessa in piedi e ridendo le fece cenno di combatterla.

La ragazza cercò di colpirla,ma Drusilla schivò il colpo con facilità,parò i suoi pugni e la spinse come una bambola di pezza,Julien non aveva dubbi:non poteva sconfiggerla,non ne era all'altazza.

Sperava almeno che gli altri fossero riusciti tutti a scappare,non li sentiva gridare perciò forse c'erano riusciti...o erano morti nel tentativo.

La moretta provò a colpire la vampira con un altro calcio e stavolta la colpì in pieno facendola indietreggiare per il dolore,ma fu solo un attimo,non ebbe neanche il tempo di premere il suo vantaggio che subito Drusillla le fu addosso.

L'afferrò alla gola e la sbatté contro il tavolo soffocandola,Julien provò a liberarsi,ma niente sembrava in grado di scalfire la vampira.

“Guardami” le sussurrò e Julien non poté fare a meno di ubbidirle e la fissò negli occhi “Sii nei miei occhi...sii in me” continuò a dirle,ma invece di ucciderla Drusilla si mise a ridere “Miss Edith aveva detto che saresti arrivata,io non le credevo,pensavo che mentisse,invece eccoti qui. Tu sei come me,vero?Anche tu parli con le stelle” la buttò a terra e cominciò a girare in tondo ridendo,Julie non aveva la minima idea di cosa stesse dicendo,sapeva solo che non riusciva a muoversi.

Alla fine la vampira sembrò essere stanca dei suoi giochi, la fissò come se stesse decidendo se ucciderla o meno.

“No” disse infine “le stelle dicono che non è ancora il momento...”il suo sorriso malvagio fu l'ultima cosa che Julien vide prima di perdere i sensi.

Si svegliò con un orribile mal di testa ed un enorme bernoccolo sulla nuca,stava sdraiata in un letto d'ospedale,ma non aveva idea di come ci fosse arrivata.

“Come stai?”

Xander era seduto su una sedia accanto al letto,aveva dei brutti lividi sul volto e un braccio ingessato.

“Mi fa male la testa”

“Hai preso una bella botta,siamo rimasti tutti un po' ammaccati,ma l'importante è che siamo vivi..più o meno”

Una strana espressione gli attraversò il volto e Julien si sentì raggelare “Più o meno?” ripeté.

Xander annuì “E' Willow..lei...ha un trauma cranico e non si è ancora svegliata,i dottori dicono che più tempo passa e meno probabilità ci sono che si riprenda”

Gli occhi gli si fecero umidi e la ragazza si sentì stranamente in imbarazzo “e Buffy?” chiese per sviare il discorso.

“Non lo so. Non so bene cosa stia succedendo,ma sembra che la polizia la stia cercando,ma lei è forte. Presto si metterà in contatto con noi.”

La moretta annuì “Bene,passami i vestiti,è ora di darsi da fare”

 

Nel corridoio si scontrarono proprio con Buffy che per fortuna sembrava stare bene,dopo un breve abbraccio Xander le condusse entrambe nella stanza della rossina.

Nel vederla così pallida e ferita Julien si sentì tremendamente in colpa “Mi dispiace,è colpa mia”

Buffy le sorrise e scosse la testa “Hai fatto quello che potevi,non sarei mai dovuta cadere nella trappola di Angel”

Nella stanza c'erano anche Oz e Cordelia,l'unico a mancare era l'osservatore.

“Dov'è Giles?” chiese Buffy guardandosi attorno e quando nessuno di loro seppe rispondere la stanza si fece ancora più carica di tensione.

 

Lei e Buffy andarono a casa di Giles a prendere le armi e ad accertarsi che l'uomo non fosse tornato lì,ma la casa era tristemente vuota.

Entrambe incerte sul da farsi tagliarono per il parco.

Il silenzio era pesante e teso,ma nessuna delle due sapeva cosa dire per tirare su l'altra.

All'improvviso dal nulla comparve un ragazzo dai capelli tinti di biondo e una lunga giacca di pelle,un ragazzo che Julein conosceva... 'Spike!' pensò,mentre Buffy scattava pronta ad attaccarlo,ma lui indietreggiò e alzò le mani in segno di pace. “Aspettate,ferme!” quando entrambe sembrarono ascoltare lui si rivolse alla biondina “Voglio aiutarti”

“Certo Spike...questo è il trucco più stupido che potevi usare”

“Il tuo ex ha il tuo osservatore,proprio ora lo starà torturando”

“Cosa vuoi?”

“Te l'ho detto. Voglio fermare Angel. Voglio salvare il mondo”

Julien scoppiò a ridere..non poteva trattenersi,quel tipo era folle,salvare il mondo?Un vampiro?Era matto.

“Ricordi di essere un vampiro,vero?” anche Buffy sembrava pensarla come lei.

A quel punto Spike cominciò ad elencare i motivi per cui il mondo gli piaceva accendendosi una sigaretta,Julien invece lo studiò e doveva ammettere che le piaceva quello che vedeva.

Occhi azzurri,bei lineamenti,corpo muscoloso,ma non troppo e i vestiti?Quella si che era classe. Peccato fosse morto,era davvero uno spreco.

I suoi pensieri non troppo da eroina vennero bruscamente interrotti quando Spike e Buffy si scambiarono una serie di pugni.

“La terra potrebbe essere risucchiata all'inferno e tu vuoi il mio aiuto perché la tua ragazza è una sciacquetta?”

Aveva evidentemente perso qualcosa,ma non pensava fosse il momento giusto per chiederlo.

“Non posso combatterli da solo e nemmeno tu”

Cosa?

“Lei non è da sola” disse Julien con la sua espressione più minacciosa,ma la reazione fu molto diversa da quella che si aspettava.

Il biondino la guardò come si guarda un insetto di poco conto..

“Sono anche io una cacciatrice sai?” rincarò pensando che forse lui l'avesse dimenticato,in tutta risposta Spike le rise in faccia.

“Hey cosa hai da ridere??”

“Oh avanti, questo il tuo esercito cacciatrice?Una mocciosa che non sconfiggerebbe neanche un vampiro di quarta classe?Affronta la realtà...io sono tutto quello che hai”

“Ascolta un attimo,se non la smetti...” iniziò la moretta,ma Buffy tese un braccio tra di loro per farli stare in silenzio “Bene,andiamo dentro” ordinò e qualche istante dopo camminavano verso casa Summers.

Arrivati lì si scontrarono con la madre di Buffy che sembrava essere sconvolta per qualcosa,la biondina disse loro di aspettare fuori ed entrò con sua madre.

Julien annuì e Spike si accese un'altra sigaretta appoggiandosi allo stipite della porta.

La moretta era arrabbiata...molto arrabbiata “Io non sono una mocciosa,sono una cacciatrice,la prescelta...stupido imbecille,come osa??Dovrebbe tremare di paura invece di starsene lì a fumare..” continuava a brontolare tra sé.

“Certo,tecnicamente è vero,ma allo stesso tempo,non è così” le rispose inaspettatamente,Julien trasalì e quando si accorse di averlo a due passi da sé scattò indietro come una molla “Che cavolo fai?Stammi alla larga”

“Altrimenti?Vai avanti. Perché non mi fai tremare di paura con le tue spaventose minacce”

“...ti prenderò a calci”

“Se non ricordo male,sei tu quella che è stata presa a calci l'ultima volta”

“Era diverso,era...”

“Senti dolcezza,questo non è il tuo mestiere,non capisci?Non sei abbastanza forte,veloce o cattiva per farlo,al massimo puoi essere l'aiutante,ma non certo la cacciatrice ufficiale e non lo sarai mai,neanche tra un milione di anni”

Buttò via la sigaretta consumata “Ma ti concederò una cosa...senza dubbio crescendo potresti diventare la più carina fra le prescelte,perciò facciamo così..tra un paio d'anni..vienimi a cercare e vediamo se riusciamo a divertirci in qualche altro modo,mmh?”

“Entrate..che succede?” Buffy era ricomparsa sulla porta e li guardava sospettosa.

“Niente tesoro. Proprio niente.” rispose Spike superandola oltre la porta e Julien lo seguì col volto in fiamme e il cuore che batteva all'impazzata.

“Willow si è svegliata,le ho appena parlato al telefono” le disse mentre entravano.

“Meno male”

Si fermarono in salotto dove Buffy si piazzò a braccia incrociate davanti al vampiro.

“Allora?Qual è il patto?”

“Molto semplice io e Dru lasciamo la città e io vi aiuto ad uccidere Angel,usciremo dal paese non sentirete più parlare di noi”

“Va bene” rispose dopo un attimo Buffy “torna alla mansione,assicurati che Giles stia bene” Spike annuì e si allontanò.

“Hey” gli gridò Julien “Se ci tradisci,la tua ragazza muore” Spike non rispose e la moretta non sapeva se avesse preso la sua minaccia sul serio..in realtà,non lo sapeva neanche lei...dopo il suo incontro con Drusilla non era esattamente certa di poterla uccidere.

Dal piano di sopra giunse la voce di Joyce e la biondina si fermò aggrottando sovrappensiero la fronte “Julien aspettami fuori,ti raggiungo subito”

Pur non capendone il motivo la moretta seguì l'ordine e si mise ad aspettare seduta sui gradini del portico,poco dopo sentì le voci di Buffy e di sua madre che litigavano.

Le diede una strana sensazione di ricordo,ma Julien cercò di non pensare a sua madre e alle sue ultime parole....

“E' ora di andare” le disse Buffy appena uscita.

Le passò una balestra carica, mentre lei impugnò la spada benedetta.

“Ascolta” le disse lungo la strada “voglio che porti Giles in salvo,al resto penserò io”

“Cosa?Ma non posso lasciarti lì”

“Ascolta Julien puoi farlo solo tu,non posso rischiare uno degli altri..non di nuovo. Io dovrò occuparmi di Angel,tu sei la sola che può farlo”

Julien annuì anche se a malincuore.

“Buffy c'è un'altra cosa che devi sapere,riguarda il rituale”

Buffy la fissò “Giles aveva scoperto la chiave,è il sangue di Angel..se apre il portale l'unico modo per chiuderlo sarò ucciderlo..perciò devi fermarlo prima che accada...capisci?”

La biondina annuì mordendosi il labbro inferiore,Julien sapeva di averle dato una brutta notizia..l'ennesima sembrava...

 

Poco dopo arrivarono alla mansione,di guardia c'erano solo due vampiri,fu facile liberarsi di entrambi,il rumore attirò l 'attenzione dei tre vampiri che stavano davanti alla statua di Acathla.

“Ciao amore” mormorò Buffy ed Angel la guardò seccato “Non ho tempo per te ora”

“Non ti resta più molto tempo”

“Credi di poterci affrontare tutti?”

“No,non credo”

Spike si alzò dalla sedia a rotelle e colpì Angel alle spalle con una sbarra di metallo “Fa male vero?” gli gridò continuando a colpirlo.

Buffy si occupò dell'ultimo vampiro rimasto di guardia gridandole di cercare Giles e Julien si mise all'opera,non le ci volle molto per trovare l'uomo.

Era tenuto legato in una stanza poco distante,sembrava che l'avessero torturato e continuava a mormore di sogni e allucinazioni.

La ragazza lo slegò chiamando il suo nome e cercando di riscuoterlo,ma sembrava sotto choc o qualcosa di simile,alla fine si limitò a trascinarlo via.

Buffy stava combattendo con Angel mentre Spike sembrava impegnato a tenere a bada Drusilla,Julien si sbrigò ad uscire e trascinò Giles fino all'ospedale.

Dopo essersi assicurata che fosse a posto corse indietro per aiutare l'altra cacciatrice,ma al suo arrivo tutto sembrava già essersi concluso...

Acathla era ancora una statua di pietra e tutti gli altri erano spariti,perfino Buffy.

Confusa tornò all'ospedale dagli altri e raccontò loro di non averla trovata.

“L'incantesimo ha funzionato,l'ho sentito...forse lei ed Angel vorranno stare da soli per un pò” li rassicurò Willow.

“O forse lei lo aveva già ucciso” rispose Xander

“Beh prima o poi arriverà e ci racconterà tutto” concluse Cordelia

“Si” mormorò Julien,ma c'era qualcosa che non andava,certe cose lei le sentiva....

....una settimana dopo Buffy non si era ancora fatta vedere,le sue cose erano scomparse da casa,così venne deciso che fino al suo ritorno Julien sarebbe rimasta a Sunnydale...

 

Cap 4: La gemma di Amarra(Angel 1x03)

 

Era trascorso più di un anno da quando Julien era stata a Sunnydale l'ultima volta,pochi mesi dopo la sua scomparsa Buffy era ritornata a casa e aveva raccontato a tutti i motivi della sua fuga.

Angel era morto,risucchiato in chissà quale dimensione infernale e la cacciatrice non riusciva ad affrontare il dolore della perdita.

La moretta si era sentita molto triste per lei,la perdita delle persone care era sempre dolorosa,lei lo sapeva bene.

Poco dopo il ritorno della biondina,Julien aveva deciso di tornare a Los Angeles dal suo osservatore,Sam le mancava e in più alla bocca dell'inferno una cacciatrice era più che sufficiente.

Il suo osservatore aveva deciso di spostare i suoi allenamenti in un posto più comodo e aveva comprato una specie di libreria,sul retro una scala conduceva ad una stanza sotterranea molto organizzata,armi,tappeti da ginnastica,pesi,c'era di tutto.

Assomigliava un po' alla biblioteca del signor Giles,forse gli osservatori venivano clonati o roba simile...la ragazza ci pensava spesso,erano davvero troppo simili.

I suoi capelli adesso erano più corti,le arrivavano sopra le spalle,ma si era già pentita di averli tagliati,le sue ciocche blu invece le aveva tenute,solo che adesso erano un po' più chiare,Sam le odiava.

“Mi stai ascoltando?”

“Eh?Si,gemma di amarra...ho capito”

A quanto sembrava il concilio aveva sentito da qualcuno che qualcuno aveva trovato da qualche parte un anello leggendario che rendeva immortali i vampiri...o meglio più immortali,niente croci,niente sole,niente paletti..niente...impossibile polverizzarli e sembrava che questo fantomatico anello di amarra fosse arrivato lì a Los Angeles,perciò ovviamente spettava a lei trovarlo e liberarsene.

“Devi stare attenta,questa è una situazione di estremo pericolo. Se l'anello cadesse nelle mani sbagliate saremmo in guai seri.”

“Ho capito,ma come faccio a trovarlo?Non so nemmeno come è fatto!E' un anello e questa è Los Angeles,è impossibile”

“Tu sei la cacciatrice,esci e trovalo,è il tuo compito”

“E tu sei l'osservatore,almeno trovami una foto in un libro”

Sam sospirò “Non c'è niente nei libri..ascolta intanto fai la ronda,chiedi qualche informazione in giro,interroga qualche demone,vedi cosa riesci a scoprire,io invece cercherò ancora tra i miei testi,va bene?”

“E va bene..vado...”

 

Così poco dopo Julien vagava per le strade della città alla ricerca di qualche demone da picchiare o uccidere,il problema era che non sembrava esserci nessuno quella notte.

'Ecco,una volta che servono i vampiri vanno in vacanza,fantastico' la sua attenzione venne attratta da qualcosa di giallo che passò veloce sul marciapiede opposto,Julien si avvicinò per capire cosa fosse e vide un'ombra muoversi in fretta su una scala antincendio,stava salendo sul tetto del palazzo e a giudicare dalla velocità non era umano.

'Eccoti qui,finalmente un po' di moto'

Lo seguì attenta a non farsi scoprire e arrivata in cima alla scala trovò ad attenderla un vampiro,ma non uno qualunque.

'Guarda chi c'è' ,quello che le dava le spalle sporgendosi dal terrazzo non era altri che Spike,il vampiro che un anno prima aveva aiutato lei e Buffy a salvare il mondo,ma stranamente la sua consorte mora non era lì.

Il vampiro sembrava troppo assorto per accorgersi di lei e Julien non poteva avvicinarsi per capire cosa stesse guardando senza farsi scoprire.

Da quella distanza però,sentiva il biondino parlare,usava una strana voce in falsetto.

 

La moretta si concentrò per distinguere le parole,ma fu un errore perché non appena le capì non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere...non una gran cosa per un effetto a sorpresa...

“...no,il mio compito è aiutare chi ha bisogno,senza contare che il riuscire a raggiungere una tale tensione sessuale e il mio pavoneggiarmi come una checca inarrivabile mi dà piena e assoluta soddisfazione!Capisco ho un nipote gay quindi...non dire altro,il male è ancora in me e ho appena finito quel gel per capelli da donna che mi piace molto..presto alla angel mobile!”

'Angel?Aveva detto Angel?No,doveva essersi sbagliata...'

“Sono contento di averti divertito,mocciosa”

Spike ovviamente l'aveva sentita e si era voltato verso di lei,ma non sembrava minimamente preoccupato dalla sua presenza,si limitò a studiarla accendendosi una sigaretta.

“Ciao Spike,ti ricordi di me?”

Chiese la moretta estraendo un paletto

“Si,la finta cacciatrice,giusto?Metti via il paletto tesoro,non ci riusciresti,te l'ho già detto”

“Non lo so,è da tanto che non ci vediamo,forse dovrei dimostrarti i miei progressi”

“Senti ho altro da fare che stare qui a giocare con te,devo risolvere delle questioni molto importanti”

“Fammi indovinare,la gemma di Amarra?”

Sapeva che era rischioso,perché se Spike non sapeva niente dell'anello,ora l'avrebbe cercato,ma qualcosa le diceva che se c'era qualcuno che aveva trovato un anello leggendario quel qualcuno poteva essere solo lui ed infatti non rimase delusa.

“Oh no,la terribile cacciatrice ha scoperto il mio piano malvagio,dovrò inginocchiarmi e supplicare il suo perdono adesso...sparisci o ti ucciderò,la mia pazienza ha un limite”

La sua faccia si trasformò in quella del demone e Julien lo colpì con un calcio al volto che lo sbilanciò momentaneamente,la ragazza premette il vantaggio e lo colpì di nuovo rompendogli il labbro da cui sgorgò un fiotto di sangue “oh,allora non scherzavi,sei davvero migliorata”

“Visto?”

“Si,ma sei ancora una mocciosa” il colpo le arrivò del tutto inaspettato e la mandò a sbattere contro il muretto,Spike la afferrò al collo e la tenne lì,metà a terra e metà sospesa nel vuoto “Ti avevo detto di andartene” le disse.

Julien estrasse un taser (quella specie di pistola che scosse elettriche:P) e glielo piantò nel fianco,la scossa gli fece mollare la presa sul collo,la moretta si alzò e lo colpì con una nuova scossa finché il vampiro non cadde a terra scosso dai tremori,a quel punto lo mise definitivamente fuori gioco con un colpo dietro al collo.

“Te l'avevo detto che ero migliorata”

 

“Ripetimi un'altra volta..perché lo hai portato qui?”

Dopo aver catturato il vampiro Julien lo aveva portato dal suo osservatore e lo aveva incatenato e chiuso in una gabbia di metallo posta nella sua sala d'allenamento, per lei il motivo era ovvio:Spike sapeva della gemma e a loro serviva ciò che Spike sapeva,ma Sam non sembrava condividere la sua logica...come al solito.

“Quante volte devo dirtelo?Sono sicura che sappia dov'è l'anello,se non ce l'ha lui,ma a me non vuole dirlo,perciò l'ho portato a te”

“A me”

“Si,così puoi trovare il modo di fargli dire ciò che ci serve”

“Io”

Sam sembrava incapace di mettere insieme due parole quella sera,chissà che gli prendeva?Andò a sedersi al tavolo,si strofinò le tempie guardò il vampiro ancora privo di sensi,poi si rialzò e cominciò a marciare per la stanza,sembrava nervoso “Tu...tu..” continuava a ripetere,infine si fermò e guardò Julien “Tu sei davvero” spalancò le braccia e guardò il soffitto con aria esasperata,Julien iniziava a preoccuparsi della sua salute mentale.

“Hai una vaga idea di chi hai portato qui?Sai chi è questo?Spike?William il sanguinario?Ha già

 

ucciso due cacciatrici,è uno dei demoni peggiori di questa terra e quando lo hai alla tua mercé invece di incenerirlo come dovresti lo catturi?E lo porti qui?!”

“Solo finché non ci dirà quello che vogliamo,poi lo uccideremo”

“E' troppo pericoloso,se riesce a fuggire saprà dove rintracciarci”

“Oh non preoccuparti,avrei potuto farlo benissimo anche prima”

Spike si era svegliato e stava testando le catene che lo tenevano imprigionato.

“Senti biondino,perché non parli e la finiamo qui?” gli chiese Julien utilizzando la sua voce più minacciosa.

“E se parlo cosa mi dai?”

“Che ne pensi di 'non ti impaletterò'?”

Il biondino finse di pensarci “Non lo so,preferisco essere pagato in natura...magari tra un paio di anni”

“Posso sempre finirla qua e trovare l'anello in qualche altro modo” minacciò la moretta puntando un paletto nella sua direzione.

“Ok,ok..che vuoi sapere?”

“Partiamo dall'inizio,perché sei qui a Los Angeles e cosa vuoi fare con l'anello?”

Lo sguardo di Spike diceva chiaramente sei proprio un imbecille,ma stranamente si trattene dal commentare.

“Vediamo,sono qui per trovare l'anello,uccidere,massacrare,uccidere la cacciatrice e i suoi amici,uccidere un altro po' e poi vediamo...abbronzarmi magari e visitare qualche chiesa con grandi crocefissi”

“E dov'è l'anello?”

“Se lo sapessi non lo starei cercando”

“Ah sì?Ed eri su quel tetto a spiare la gente perché sei un guardone”

“Sono un vampiro,spiavo la mia prossima vittima”

“Tutto qui?”

“Tutto qui”

“Ma non sai niente”

Lo sguardo stavolta diceva qualcosa simile a Duh!

“Bene,allora uccidilo” intervenne Sam che aveva ascoltato tutto.

“Cosa?Dov'è finito l'onore dei buoni?Voi mantenete sempre la parola,no?Vi ho detto tutto quello che sapevo”

“Ma non sapevi niente,perciò il patto è rotto”

Julien caricò una balestra,non voleva certo correre il rischio di aprire la gabbia.

“Aspetta un secondo..aspetta”

Prese la mira..

“Angel,Angel ha il dannato anello,va bene?”

Julien mise giù l'arma “Angel è morto,dovresti saperlo”

“Adesso non lo è più”

La moretta si voltò verso il suo osservatore che scosse la testa

“Dico davvero!Senti non so come sia successo e non mi interessa,ma Angel è vivo,ha la sua stupidissima anima e dopo tutta la fatica che ho fatto per trovare l'anello,quella dannata cacciatrice me lo ha rubato per darlo a lui,ok?Ed è ingiusto perché quell'anello mi spetta di diritto”

“Era lui che spiavi dal tetto”

“Ma va?Sei davvero stupida per essere una cacciatrice,certo che era lui,l'idiota si è messo a fare il detective o qualche altra cosa ugualmente vomitevole”

“Credo che dica la verità” intervenne Sam “adesso puoi ucciderlo davvero”

“Cosa?” gridò Spike

“Però stavolta ha detto qualcosa di utile” rispose la moretta

“E vuoi lasciarlo libero?”

“No,però..”

 

“Julien!”

“Va bene,va bene...facciamo così,vado a cercare Angel e scopro se il biondino ha detto la verità e poi pensiamo al da farsi ok?”

“E va bene,ma sta attenta July”

“Ok,ci vediamo dopo..ciao Willy”

“Ciao July,non morire o dopo non potrò più ucciderti”

La moretta in tutta risposta gli fece un gesto col dito medio.

 

In realtà trovare Angel era più facile a dirsi che a farsi,la mattina dopo la trovò ancora in giro senza nulla di fatto.

In più aveva il problema Spike ancora da risolvere,non poteva lasciarlo libero perché era un vampiro..uccideva la gente e avrebbe ucciso lei e Sam,ma non poteva neanche ucciderlo dopo aver promesso di non farlo,o no?Non era giusto,sapeva che Sam non condivideva e probabilmente nessuno al mondo avrebbe condiviso,ma non era giusto...

Le sue elucubrazioni vennero interrotte da un ragazzo dall'aria stranamente familiare che la salutò.

Non era molto alto,capelli rossi,occhi chiari,dove l'aveva già visto?

“Sono Oz,ricordi?Sunnydale..”

“Ah il fidanzato di Willow”

“Si”

“Cosa fai qui?”

“Dovevo consegnare una cosa ad Angel da parte di Buffy”

“L'anello di amarra per caso?”

“Si...come lo sai?”

“Oh storia lunga..però devo parlare con Angel,mi puoi dare il suo indirizzo?”

“Si,certo” le scrisse le indicazioni su un pezzo di carta

“E com'è che è tornato indietro,sai.da...” indicò per terra

“Storia lunga,credo che sia caduto dal cielo o una cosa simile”

“Roba strana”

“Già,ecco” le passò un pezzo di carta

“Grazie mille Oz,gli altri stanno bene?”

“Si,tutto a posto..te li saluterò”

“Ok,grazie ancora..adesso devo andare”

Julien si allontanò di corsa,con l'indirizzo stretto in mano tornò dal suo osservatore.

La scena che le si presentò era molto diversa da quella che si aspettava,la gabbia era distrutta,così come le catene che dovevano tenere legato il vampiro,ma che adesso giacevano abbandonate al suolo,di Spike non c'era traccia.

“Sam?” chiamò la ragazza a gran voce,ma non ottenne risposta “Sam?Dove sei?”

Un gemito provenne da dietro uno dei tavoli rovesciati a terra,il suo osservatore era sotterrato là sotto,Julien corse al suo fianco per liberarlo “Mi dispiace,è colpa mia..avrei dovuto liberarmi di lui” mormorava nel panico,Sam era privo di sensi e non si riprese nemmeno quando la ragazza lo chiamò di nuovo.

Julien cercò il telefono per chiamare un'ambulanza,il cuore le batteva all'impazzata e le mani le tremavano dalla paura,rimase al suo fianco tutto il tempo,lo seguì in ambulanza e attese in sala d'aspetto per ore.

Per fortuna l'uomo aveva solo una leggera concussione,niente di grave la rassicurò il medico,aveva solo bisogno di un po' di riposo.

Si fece condurre nella sua stanza e attese paziente che il suo osservatore si svegliasse.

Quando finalmente recuperò i sensi,Julien lo abbracciò “Oh Sam,mi dispiace così tanto!Avrei dovuto ucciderlo subito,come volevi tu,io-”

“Non preoccuparti,va bene così...in fondo sto bene”

“Cosa è successo?”

 

“E' stata anche colpa mia,ho abbassato la guardia e lui non aspettava altro,chissà da quanto tempo si era liberato da quelle catene,è stato un attimo,ha distrutto la gabbia e mi ha colpito,ha anche distrutto la mia scrivania,la mia preziosa scrivania in stile barocco”

“Sono sicura che la rimpiazzerai” rise la moretta.

Sam si fece di nuovo serio “Ascolta July,ora è di vitale importanza ritrovare quell'anello prima di Spike”

“Non preoccuparti di questo,ho già l'indirizzo di Angel,ora vado lì e lo avviso”

Sam scosse la testa “Non basta,devi distruggere l'anello,July. Sarebbe troppo pericoloso lasciarlo a lui,la voce si spargerebbe e lo verrebbero a cercare..prima o poi qualcuno riuscirebbe a rubarlo”

Julien annuì,avrebbe distrutto l'anello,non per le conseguenze,o il timore di non farlo,ma solo per non deludere ancora una volta l'unica persona al mondo a cui importava qualcosa di lei,l'unica persona al mondo che le voleva bene.

“Allora vado,starai bene da solo?”

“Si,credo di poter sopravvivere un paio d'ore senza di te”

 

Non fu difficile trovare l'ufficio di Angel,ma non sembrava esserci nessuno dentro. Julien si guardò un po' attorno e provò a chiamare,ma non rispose nessuno.

“Chi diavolo sei?” le gridò all'improvviso un ragazzo che non aveva mai visto prima,nello stesso momento sentì qualcuno avvicinarsi dietro di lei,voltandosi vide una ragazza che le puntava contro una balestra carica,la moretta alzò le mani in segno di resa “Stavo cercando Angel,ma forse ho sbagliato indirizzo”

“Perché lo stai cercando?” chiese la ragazza tenendola di mira.

“Dovevo chiedergli una cosa,ma se non è un buon momento..”

“Aspetta un attimo” esclamò la ragazza alle sue spalle “Quei capelli orribili li conosco!Non sei quella tipa coi super poteri?La seconda super donna?”

“Cacciatrice vuoi dire?Si,il nome è Julien e tu sei?”

“Ma certo,ora ricordo,io sono Cordelia,non ti ricordi di me perché non passavo molto tempo con Buffy e i suoi ridicoli amici,avevo una reputazione da mantenere dopotutto..questo invece è Doyle”

Cordelia abbassò la balestra,ma il ragazzo continuava a guardarla con diffidenza “Perché stai cercando Angel?”

“Oh devo avvertirlo di stare attento,perché Spike è in città e vuole una cosa che Angel ha,ma che lui vuole”

“Lo sappiamo già,l'anello di qualcosa giusto?Spike ci ha fatto visita ieri notte,ha aggredito Angel e adesso è sparito”

“Spike?”

“No,Angel”

“Angel è sparito?”

“Si e non sappiamo dove cercarlo”

“Allora sono arrivata troppo tardi...”

'E adesso come farò a trovarlo?Accidenti',Julien si diede della stupida per non aver ucciso Spike quando poteva.

“Sapete dove Angel teneva l'anello?” chiese agli altri due,sperando che almeno non lo avesse indossato,altrimenti era la fine.

Cordelia fece per rispondere,ma vennero distratti da dei forti rumori provenienti dal piano di sotto,sembrava che qualcuno stesse mettendo a soqquadro la stanza.

“Credete che sia Angel?”

Cordelia scosse la testa impugnando di nuovo la balestra,mentre Doyle si armò di paletto “Non credo che distruggerebbe il suo appartamento”

“Lo sospettavo,va bene...tenetevi pronti” disse ad entrambi.

Doyle e Cordelia si misero in attesa davanti alla porta che conduceva di sotto,mentre Julien,si nascose di lato.

 

Spike comparve poco dopo sulla porta “Cordelia,amo i tuoi capelli”

“Vorrei poter dire lo stesso”

Julien lo colpì alla schiena facendolo cadere a terra,ma il vampiro rispose afferrandola alle gambe e facendole perdere l'equilibrio a sua volta “Dolcezza,non puoi fare a meno di mettermi le mani addosso sembra!”

La moretta lo colpì con una testata “Dovevi rimanere in gabbia idiota!Hai firmato la tua condanna”

Ribaltò le posizioni e si trovò sopra di lui “Sei arrabbiata per l'osservatore?Ma se non l'ho nemmeno ucciso”

Le afferrò le braccia immobilizzandola “Facciamo così,se mi consegnate l'anello,io non vi ucciderò” allo sguardo poco convinto di Julien continuò “e se siete particolarmente bravi,forse risparmierò anche Angel”

“Cosa gli hai fatto?” gridò Cordelia

“Se dici alla tua amichetta qui,di lasciarmi in pace,ne potremo discutere”

Riluttante la moretta lo lasciò e il vampiro fece una gran scena nell'alzarsi e spolverarsi i vestiti.

“Dov'è Angel?”ripeté Doyle.

“Credo che al momento lo stiano torturando,ma sapete com'è testardo..morirà prima di darmi l'anello,perciò facciamo un patto. Voi mi date l 'anello e io lo lascio andare”

“Perché dovremo fidarci?”

“Perché non avete scelta. Avete fino al tramonto per salvarlo,mi troverete dietro ala pescheria Peterson tra Sewer e Westminster,non siate in ritardo”

 

I tre si incontraroni con Oz per chiedergli aiuto,avevano bisogno di un piano per salvare Angel.

Nessuno di loro era così stupido da credere davvero che Spike avrebbe rispettato il patto.

Così Cordelia e Doyle scesero dal furgone vicino al luogo dell'appuntamento e si incontrarono con Spike,mentre Oz e Julien li seguivano da lontano.

Il vampiro li condusse in una vecchia fabbrica abbandonata e loro rimasero fuori ad aspettare.

“Ci siamo” mormorò Julien caricando due balestre.

“Da che capiamo quando dobbiamo entrare?” chiese Oz

“Non lo so...immagino che cinque minuti basteranno”

“Sicura?Se sbagliamo sarà un problema”

“Fidati..è il mio istinto da cacciatrice”

“Oh,carino”

'Speriamo in bene' pregò tra sé la moretta “Ok,vai” esclamò ed Oz schiacciò l'acceleratore.

Il furgone partì sgommando e sfondò la parete della fabbrica,Spike rotolò via dopo essere stato quasi investito,Julien saltò giù e gli puntò contro le balestre “Dolcezza,guarda qui”

Il biondino le ringhiò contro,mentre Doyle e Cordelia liberavano Angel e lo aiutavano a salire sul furgone “Non portarmi rancore,non è niente di personale” gridò Julien risalendo al suo posto.

Oz mise in retromarcia e scappò.

Angel stava rannicchiato sul retro del furgone,non aveva un bell'aspetto con un ferro che gli spuntava dallo stomaco e il viso pallido e sudato.

“Come sta?” chiese Oz guidando

“Sopravviverà” rispose Doyle

“Non senza aiuto,dobbiamo portarlo in ospedale” disse Cordelia

“In ospedale?Ma sono specializzati in umani..”

“Io ti conosco” mormorò Angel puntando Julien “tu sei quella ragazza che ha tentato di uccidermi”

Gli altri tre si voltarono a guardarla “Hey,non sapevo dell'anima..si può sbagliare,no?”

“Torna indietro”

“Cosa?” esclamarono tutti in coro.

“Ha una passione per i bambini,Oz,torna indietro non può essere andato lontano.

Oz guardò Angel e poi gli altri “Fa come dice” decise infine Julien e il ragazzo invertì la direzione del furgone.

 

Marcus stava sul ponte,sembrava aver preso di mira un gruppetto di boy scout,Oz lo investì in pieno col furgone prima di frenare.

Doyle e Cordelia andarono ad intimare ai bambini di fuggire,mentre Julien si preparava ad affrontare il vampiro,gli sparò contro e il paletto lo centrò al cuore,ma lui ridendo lo estrasse e lo gettò via.

'O cavolo' pensò la moretta cercando di parare i colpi del vampiro,il secondo la colpì in pieno gettandola contro il cofano del furgone,Marcus si preparò a colpirla di nuovo,ma Angel scese correndo dal furgone e lo investì,la schiena del vampiro prese fuoco sotto i raggi del sole,ma lui non si fermò e trascinò giù dal ponte Marcus cadendo in acqua.

Gli altri tre si affacciarono al parapetto cercando di capire dove fossero finiti e Julien si gettò in acqua dietro di loro.

L'acqua era fredda e non c'era traccia dei due vampiri. Julien nuotò verso la spiaggia e lì li vide.

Stavano combattendo sotto l'ombra del ponte,non appena la vide Angel le fece un lieve cenno col capo,ma continuò a distrarre Marcus “Non mi hai distrutto,ci hai provato e hai fallito” lo colpì facendolo indietreggiare verso Julien che appena lo ebbe sotto mira lo impalettò alle spalle,Marcus si voltò verso di lei,ma prima che potesse reagire la moretta gli sfilò l'anello, Marcus si tramutò in polvere.

“Mi hanno ordinato di distruggerlo” disse guardando l'anello che teneva nel palmo della mano,Angel annuì come se sapesse già che era inevitabile e Julien si sentì estremamente triste per lui. In fondo aveva faticato tanto per difenderlo...

Alla fine gli porse la mano con cui teneva la gemma.

“Cosa?”

“Mettilo!Te lo sei guadagnato”

Angel indossò l'anello e finalmente,dopo duecento anni,vide di nuovo la luce del sole. Nel vedere la sua espressione deliziata Julien si convinse di aver preso la decisione giusta.

Passò il resto della giornata con loro,Cordelia raccontò tutti i suoi aneddoti di Sunnydale e si vantò della sua carriera di attrice.

Julien stette stranamente bene,era la prima volta che passava la giornata con qualcuno che non si occupava della sua psiche o del suo addestramento,la fece sentire stranamente calda..dentro. Era una sensazione difficile da descrivere.

Al tramonto andò a cercare Angel e lo trovò in cima al palazzo,sulla terrazza,intento a fissare il tramonto.

“Vorrei potertelo lasciare” gli disse indicando l'anello “ma il mio osservatore mi ucciderebbe”

Il vampiro scosse la testa “Hai già fatto tanto,potevi distruggerlo subito,invece me lo hai lasciato per tutto il giorno. Non lo dimenticherò e comunque non credo che l'avrei indossato”

“Perché?”

“Non so quanto ti abbiano detto,del mio ritorno dopo Acathla...il punto è che sono tornato dall'inferno e credo ci debba essere un motivo se è successo,se tenessi l'anello me lo dimenticherei” si sfilò l'anello e lo poggiò sul muretto distruggendolo con un sasso,la gemma emise una luce verde prima di essere distrutta per sempre.

Julien ne raccolse i frammenti in un fazzoletto e se li mise in tasca “Bene,immagino sia ora di fare rapporto al mio osservatore.”

Angel annuì

“Allora..ci vediamo” lo salutò la ragazza

“Si..se avessi bisogno di me,non esitare a chiederlo”

Quella calda sensazione che l'avvolgeva da quel pomeriggio si fece ancora più prepotente.

 

 

 

Cap.5:Arrivederci

 

“Mi dispiace davvero per quello che è successo,io..non sono molto bravo a confortare la gente”

“Non preoccuparti,non cambia niente”

“Julien,se posso fare qualcosa,qualsiasi cosa,non esitare a chiederlo”

“Potresti ucciderli per me?”

“Julien..io”

“Scusa,è solo che...non riesco a crederci,dovrei rischiare la mia vita per salvare la loro?La vita di chi mi ha portato via tutto?”

“Non farlo,è l'amarezza a parlare,posso capirlo. Ci sono passato,credimi. Il male è da entrambe le parti,non è questione di demoni o umani,ma di giusto o sbagliato. E' brutto,doloroso,complicato,ma è la verità e prima o poi la accetterai”

“Sei sicuro?Perché per adesso ho solo voglia di svanire nel nulla”

Era da quella mattina che stava lì in piedi,doveva essere stanca forse,ma non sentiva nulla.

In realtà non sentiva nulla da più di due giorni,da quando quello stupido poliziotto aveva suonato alla porta di casa sua...o meglio di Sam.

Era terribile,improvviso,inaspettato...era tutto ciò che aveva sempre temuto.

Il giorno in cui la persona a cui tieni di più al mondo ti viene strappata senza motivo.

Per lei non era certo la prima volta,ma in fondo quando una nasce maledetta che cosa ci si può aspettare?Sua madre aveva ragione.

“Non farlo”

Angel era arrivato dopo il calar del sole,Cordelia lo aveva avvisato dell'accaduto.

Non ricordava di averle parlato,ma doveva essere così. L'aveva chiamata?Forse,non ricordava con esattezza cosa era accaduto dopo il poliziotto.

'Conosce il signor Sam Zabuto?'

'Si,abita qui,perché?'

'Dobbiamo informarla che c'è stato un incidente'

Un incidente?Non era un incidente,bugiardo. Gli incidenti sono altri. Inciampare è un incidente,non essere uccisi...

“Non farlo” ripeté il vampiro al suo fianco e la attirò a sé stringendola contro il suo petto. La mancanza di un battito cardiaco era stranamente confortante,almeno Angel era già morto,nessun poliziotto poteva suonarle alla porta per dirle che Angel era rimasto coinvolto in qualche incidente.

Dopo l'episodio con la gemma di Amarra,l'amicizia col vampiro si era stranamente approfondita,Cordelia la chiamava sempre chiedendole di aiutarlo,diceva che se Angel si ostinava ad andare da solo a combattere prima o poi lo avrebbero riportato indietro in un posacenere e a Julien non dispiaceva dar loro una mano.

“Non sto facendo niente” mormorò la ragazza.

“Si invece.Stai cercando un modo per incolparti della sua morte,ti stai dicendo che se avessi fatto qualcosa in modo diverso,lui sarebbe ancora qui.Non è così.”

“Non lo è?”

“No,non lo è. Ascoltami,se inizi a sentirti colpevole,non ne uscirai più,non riuscirai più a perdonarti,sarà sempre peggio.Credimi..io lo so”

Julien annuì,ma non ne era molto sicura,chi poteva dirlo?Se fosse uscita lei a comprare lo stupido cartone del latte,forse non sarebbe accaduto nulla,lei era una cacciatrice,no?Mentre Sam era...solo Sam. Niente super poteri,niente super forza,solo..un inglese che amava leggere...un bravo inglese,che la amava e adesso...non era più niente...non c'era più niente,nessuno che le volesse bene.

'...si è intromesso per aiutare il titolare e ne è nata una colluttazione. Uno dei ladri ha estratto un'arma,due colpi a bruciapelo...'

“Puoi piangere,sai?Piangere fa bene”

“No,non mi va. Non ci riesco. Io-”

“Sssh,va bene così,quando sarai pronta...andrà bene,vedrai”

Ma non sarebbe andata bene,come poteva quando tutto ciò che toccava andava in frantumi?

“Sai già cosa farai dopo?Rimarrai qui?Ti daranno un nuovo osservatore?”

“No,mi manderanno a Sunnydale.I demoni si comportano in modo strano,non ho capito bene,non avevo molta voglia di ascoltare”

“Capisco,allora..è un addio?”

“No,solo un arrivederci..non mi piacciono molto gli addii..credo di averne detti già troppi in quindici anni.”

“Hai ragione,arrivederci allora?”

“Arrivederci”

'Conosce il signor Sam Zabuto?'

'Si,abita qui,perché?'

'Dobbiamo informarla che c'è stato un incidente'

Cosa?

'Sembra che dei ladri siano entrati in un minimarket a due isolati da qui,stavano rubando l'incasso,quando il signor Zabuto è entrato,si è intromesso per aiutare il titolare e ne è nata una colluttazione. Uno dei ladri ha estratto un'arma,due colpi a bruciapelo...'

No,non è possibile...

'è morto sul colpo,mi dispiace.'

Sam era...no...

'so che il momento non è adatto,ma dovrebbe venire in centrale per il riconoscimento'

Morto?No...c'era un errore,doveva esserci uno sbaglio,sicuramente..non era Sam....

No,non avrebbe pianto...non avrebbe mai pianto,mai più,l'aveva promesso così tanti anni prima...

“Julien,sei sicura di stare bene?”

Chi l'avrebbe mai detto che un osservatore potesse morire in un modo tanto umano,tanto comune...

“Si,si...ce la farò,vedrai. Sono forte.”

Non è vero,non lo sono..

“Lo so.”

Non non lo sai,ma va bene così. Non voglio farti preoccupare inutilmente.

Strinse Angel un'ultima volta e si chinò a baciare la lapide,l'ultimo cimelio dell'esistenza di un uomo.

 

'Arrivederci Sam,un giorno da qualche parte ci rincontreremo..'

 

Cap6: Chi devo ospitare?!

 

Non era stato un lungo viaggio,ma Julien si sentiva così stanca..

Era come se fosse tornata indietro nel tempo,a due anni prima,quando camminava da sola per le strade senza un posto in cui tornare o qualcuno che la amasse.

La perdita di Sam faceva ancora così male che non riusciva nemmeno a pensarci.

Il concilio sembrava non essere molto contento di lei,anche se il motivo non le era stato detto.

Mandarla a Sunnydale era come sbarazzarsi del problema,lì c'era già Buffy ad occuparsi di demoni e vampiri,che senso aveva mandarne un'altra?Non le avevano spiegato nulla,le avevano dato un plico di fogli con le indicazioni da seguire e un biglietto per partire. Tutto lì.

Quando aveva chiesto dove avrebbe vissuto o come avrebbe ottenuto la dasila le avevano risposto di non preoccuparsi.

'Penseremo a tutto noi' avevano detto e le avevano intimato ancora di partire.

Il pullman si fermò,la ragazza tirò su il suo borsone e scese i gradini,uscendo nel brillante sole di Sunnydale.

Sembrava che la sua vita stesse per ricominciare... di nuovo.

Dopo aver comprato una coca-cola e aver mangiato un hamburger, decise di recarsi da Giles,l'indirizzo lo aveva su uno dei fogli che le avevano consegnato,sembrava che avessero pensato proprio a tutto.

Sperava di riuscire ad inserirsi nel gruppo,le mancavano i ragazzi a Los Angeles.

Cordelia e gli altri erano esattamente come lei: gli emarginati del mondo,riuscivano a capirsi in un certo senso,invece il gruppo di Buffy era diverso, più diffidente...

'Speriamo bene' pregò la ragazza bussando alla porta dell'appartamento di Rupert Giles.

Dopo qualche istante le venne ad aprire l'osservatore in persona “Posso aiutarla?” le chiese pulendosi le lenti degli occhiali.

“Si..io sono Julien,ricorda?L'altra...si...l'altra cacciatrice”

“Ah,si..mi ricordo. Sono passati anni,in effetti.” Giles la studiò per un po' e la ragazzina rimase in imbarazzo sulla porta “Posso...” fece un gesto per indicare di voler entrare in casa e l'uomo sembrò riscuotersi “Certo,certo..entra pure” si scostò e Julien ne approfittò per scivolare nell'appartamento.

“Non vorrei suonare in alcun modo scortese,ma... che cosa ci fai qui?”

Julien si diede un'occhiata attorno,non era molto grande,ma stranamente confortevole,c'erano tanti libri antichi,proprio come da... ' Non pensarci'

“Sono qui perché...”

“Hey chi diavolo è a quest'ora?Se è uno dei leccapiedi di Buffy digli di comprarmi altro sang-”

dal corridoio spuntò un ragazzo dall'aria estremamente familiare,capelli tinti di biondo,occhi azzurri,una cicatrice sul sopracciglio sinistro..quello era Spike!

Julien lo colpì per istinto,un pugno in pieno volto,la cosa strana non fu solo che lo colpì in pieno,ma che invece di reagire il biondino alzò le mani in segno di resa chiamando l'osservatore.

“Signor Giles,quello è Spike”

“Si,complimenti per lo spirito di osservazione” intervenne il vampiro.

“Signor Giles”

“Ahi,lo sai...” continuò ignorandola il vampiro “devi proprio farti passare questo vizio di molestarmi,capisco di essere irresistibile,ma stai davvero esagerando.”

“Tranquillo,tra poco non dovrai più preoccuparti di me,perché ti infilerò in un posacenere”

Giles si schiarì la voce “Veramente Spike è...come dire...ha avuto qualche problema ultimamente,un gruppo di militari lo ha catturato qualche tempo fa e gli ha impiantato una specie di dispositivo che gli impedisce di ferire gli esseri umani”

“Cioè lo hanno castrato?”

“Hey!Bada a come parli!”

“E dove te l'hanno messo questo dispositivo?” gli chiese la moretta guardandolo come se si aspettasse di vederlo spuntare da qualche parte.

“Nel cervello”

“E ne hanno trovato uno lì dentro?Complimenti allora”

Spike in tutta risposta le alzò il medio.

“Sei davvero maleducato,sai?Soprattutto visto che ora io posso farti quello che voglio e tu puoi solo subire!” tanto per dimostrare il punto Julien lo colpì sulla fronte con un dito.

“Si può sapere chi ti ha fatto entrare?Giles,mandala via!E' la mocciosa più insopportabile del mondo!Avrei dovuto ucciderti quando ne avevo l'occasione!”

“Troppo male,adesso non puoi più”

“Cos'è Angel ti ha cacciato?L'ultima volta sembravate pappa e ciccia!”

“Fatti gli affari tuoi”

Giles si schiarì la gola di nuovo “Per quanto i vostri battibecchi possano essere interessanti da osservare,anche io vorrei sapere come mai ti trovi qui.”

Spike le scoccò uno sguardo vittorioso,al quale la ragazza non poté fare a meno di voltare gli occhi al cielo “Il concilio mi ha trasferito qui per il momento,pare che a Sunnydale i demoni si comportino stranamente,come se qualcosa di grande stia per succedere,ma non so altro di preciso”

Giles sembrò pensieroso,si tolse gli occhiali e ricominciò a pulirli “Strano,potrebbe essere legato in qualche modo a questo commando...dovrò fare delle ricerche,bene...allora immagino sia giusto darti il benvenuto.”

“Grazie” sorrise Julien.

 

La casa che il concilio le aveva preparato stava a soli due isolati di distanza ed era davvero molto bella.

Julien rimase a guardarla da fuori,chiedendosi se fosse davvero sua e controllando l'indirizzo più di una volta.

Al piano di sotto c'erano il salotto con un divano bianco dall'aria molto comoda e il televisore dallo schermo piatto,la ragazza non ne aveva mai avuto uno prima di allora.

C'era perfino un lettore dvd. Su una parete invece,c'era la libreria,erano testi molto antichi,di magia e demoni,altri erano dei classici,o così era scritto in copertina,che non aveva mai sentito.

La cucina era un po' piccola,ma tanto doveva solo mangiarci.

Si diresse al piano di sopra e lì trovò tre stanza da letto,ma non sapeva perché ce ne fossero così tante.

Quella al centro era la più spaziosa,c'erano un letto matrimoniale e un armadio in legno a due ante,su una parete c'era anche una piccola scrivania con una lampada spenta sopra.

Le altre due erano molto più piccole con un letto singolo e l'armadio ad una sola anta,ma tanto non ci avrebbe dormito nessuno.

Infine sulla parete opposta,c'erano due stanze,la prima era il bagno e la seconda si rivelò essere una specie di armeria. Lungo le pareti c'erano balestre,spade e paletti,c'era perfino un rifornimento di acqua santa,Julien decise di tenerla chiusa a chiave per non rischiare.

Finito il suo giro di perlustrazione tornò di sotto a sedersi sul divano.

Rimase a fissare lo schermo vuoto della televisione,senza trovare la voglia di accenderlo...

Il silenzio non le era mai apparso più opprimente.

 

Verso sera decise di recarsi nuovamente dal signor Giles,la scusa di voler rivedere il gruppo le fu molto utile.

La verità era che era stanca di starsene a casa da sola senza niente da fare. Dopo tanti anni le sembrava di aver finalmente raggiunto il fondo,almeno prima aveva sempre avuto qualcuno con lei,sua madre o Sam erano sempre stati lì,forse la prima non le parlava granché,ma almeno c'era.

Lì invece,era completamente sola,sarebbe impazzita così.

Questa volta a risponderle alla porta fu Buffy,la biondina sembrava molto più adulta rispetto a due anni prima “Julien,speravamo che venissi!” la accolse sorridendo.

Dentro erano tutti riuniti,Xander,Willow ed anche una nuova ragazza che non aveva mai visto.

Erano tutti e tre seduti sul divano,mentre Giles era in piedi in cucina e Spike in disparte,seduto sui gradini della scala che portava al piano di sopra.

“Ciao” la salutarono in coro “Allora resterai qui adesso,sarà forte..si insomma,sarà divertente con due cacciatrici. I demoni non avranno scampo!” esclamò la rossina.

“Me la aspettavo più grande,più alta...insomma com'è che le cacciatrici sono tutte così piccole?Non fa molta paura...”

“Ehm..non credo che ci conosciamo...io sono Julien” la moretta tese la mano alla nuova ragazza,sembrava un po' strana,ma era molto carina “Io sono Anya...e Xander è mio”

“Anya!” esclamò il ragazzo al suo fianco

“E' meglio avvertire da subito,non vorrei che si prendesse una cotta per te,perché non puoi,capisci?Lui è solo mio”

Julien scoppiò a ridere “Cercherò di trattenermi allora”

“Ti serviva qualcosa Julien?” le chiese Giles sorseggiando una tazza di tè.

“Oh niente di particolare,volevo solo salutare gli altri,ma visto che ci siamo,come funzionano qui le cose?Devo fare la ronda?”

“Ah si,in effetti stavo giusto per andare. Puoi venire con me,così ti mostrerò il meraviglioso mondo di Buffy”

“Mi sembra un'ottima idea,dovrebbe essere una nottata abbastanza tranquilla,perciò non dovreste avere problemi”

“Ok” rispose la moretta.

”Hey,possiamo venire anche noi!Una ronda in vecchio stile,che ne pensate?” propose Willow entusiasta.

“Cosa?Ma noi avevamo dei progetti” si lamentò Anya

“A proposito Xander “ li interruppe Giles “dopo la ronda dovresti venire a prendere Spike,dovrà rimanere da te per un po'.”

“Cosa?” gridarono allo stesso tempo gli interessati.

“Avrò visite per un paio di giorni,perciò”

“Di nuovo?” lo interruppe Anya “Non le sembra di darsi un po' troppo da fare vista la sua età?Anche io e Xander abbiamo diritto alla nostra intimità prima di diventare vecchi e impotenti!”

“Non voglio stare legato in quella fogna...di nuovo!”

“Come se io ti volessi lì!Non è che ami la tua compagnia”

“Ascoltate,non c'è altra soluzione. Qui non può restare e Buffy e Willow non possono tenerlo al college”

“Beh non può tenerlo lei?” Anya indicò verso Julien che iniziò ad avere un brutto presentimento “E' una cacciatrice,non dovrebbe essere suo il lavoro di vampsitter?”

Perfetto,era lì da poche ore e già la stavano incastrando,con Spike per di più!L'avrebbe soffocata nel sonno!

“Si,perché non posso stare con la mocciosa?”

Julien guardò il vampiro come se avesse un'altra testa,era impazzito??Perché voleva stare con lei?

“Non credo sia una buona idea” mormorò Giles,ma Buffy decise di intervenire “In effetti hanno ragione,Julien è una cacciatrice e Spike al momento è innocuo,non vedo quale sia il problema. Sono certa che saprà cavarsela”

“Non credo che..”

“Tu cosa dici Julien?Te la senti?” Willow le sorrideva incoraggiante e nel giro di pochi secondi aveva gli occhi di tutti puntati addosso.

Anya probabilmente l'avrebbe uccisa se avesse osato rifiutare e Xander aveva degli occhi da cucciolo speranzoso che la facevano rabbrividire,come poteva dire di no?Ma era Spike...Spike!

Non poteva vivere con lui.

'Inventati una scusa convincente,Julien..avanti..pensa!'

“Spike mi odia,non credo sarebbe una bella convivenza”

Ma si poteva essere più idiote di così??Che razza di scusa era quella?

“Tranquilla dolcezza,qui dentro non c'è nessuno che io non odi,ti basterà comprarmi tanto sangue per tenermi soddisfatto e felice”

Non le piaceva affatto il modo in cui l'aveva detto,stava macchinando qualcosa per renderle la vita un inferno,se lo sentiva..questa era una vendetta per la storia dell'anello.

Julien non era stupida,Spike poteva avere un chip nel cervello,ma forse così era ancora più pericoloso di prima.

“Ah,spero ti sia passata la mania di toccarmi però, perché se cerchi di approfittarti di me..”

“Zitto Spike” ordinò Buffy mettendolo a tacere.

Julien si sentì avvampare “Va bene,lo terrò a casa mia,ma se dovessi incenerirlo per errore non sarà colpa mia”

“Tranquilla,nessuno ce l'avrebbe con te” rispose Xander

Così,dopo una breve ronda al cimitero e tre vampiri ridotti in cenere,salutò Buffy e gli altri e si recò per l'ennesima volta da Giles.

L'uomo insistette perché si scambiassero i numeri per le emergenze e le diede una busta di carta con i 'rifornimenti per Spike' raccomandandole di non fidarsi mai del vampiro.

'Come se potessi riuscirci' pensò tra sé la moretta.

 

“E' ancora molto distante?Sono stanco” si lamentò il vampiro dopo un paio di minuti.

“No,ci siamo quasi”

“Quasi quanto?”

“Un paio di minuti”

Continuarono a camminare per qualche metro prima che Spike decidesse di disturbarla di nuovo “Sono passati”

“Cosa?”

“I minuti...dov'è questa casa?”

“Vuoi stare zitto?”

“Altrimenti?”

“Ti prendo a calci”

“L'ho già sentita questa”

“Eccoci,contento?Sei davvero seccante.”

Julien aprì la porta ed entrò, ma Spike non la seguì. Rimase sulla soglia in attesa.

“Beh?” gli disse seccata.

“Mi serve qualcosa di un po' più specifico di 'Beh?',per quanto lo trovi un commento degno della tua intelligenza”

Julien lo guardò storto e per un attimo immaginando di sbattergli la porta in faccia,lasciandolo in balia di demoni e umani,magari anche del sole,ma forse Giles non sarebbe stato troppo contento,Xander sicuramente sì...

“Entra Spike”

Non aveva neanche finito di dirlo che il vampiro la superò lanciandole la giacca come fosse una specie di cameriera e procedendo ad infilarsi in ogni angolo della casa.

“Hey guarda che camere!Io voglio questa!”

“E guarda che bagno”

“Hey c'è una televisione gigante qui!Dov'è il telecomando??E guarda che impianto stereo!Non ti dispiace se ascolto qualcosa vero?”

Non aveva nemmeno finito di porgerle la domanda che dallo stereo partì la musica e a giudicare dal volume assordante,l'avrebbero sentita in tutta la città.

Julien finì di sistemare il sangue nel frigo,erano a casa da a malapena un minuto e aveva già mal di testa.

Sospirando andò in salotto dove Spike si era sdraiato sul divano,con ancora gli stivali addosso,e spense lo stereo “tieni i piedi giù da lì” gli ordinò tirandogli una pacca sulle gambe.

“Rovina feste” borbottò il biondo mettendosi seduto “Passami il telecomando,c'è Passioni alla tv”

Julien glielo tirò “Vado a farmi la doccia,tu cerca di non distruggere niente nel frattempo”

In risposta il vampiro le alzò il medio senza nemmeno guardarla.

Julien si recò al piano di sopra col sottofondo dei commenti di Spike alla soap opera...per qualche assurdo motivo,la sua presenza non la infastidiva più di tanto...se non altro il silenzio era sparito.

 

tbc....