MACABRO INCONTRO

Autrice: Flamey

 

Ambientazione: Un paio di mesi dopo i fatti narrati nella fanfic “Nuove scelte”

 

Disclaimer: Tutti i personaggi e i temi da cui prendo spunto sono di proprietà di Joss Whedon.

Routine

 

Cleveland. Una mattina di novembre.

 

“Dawn porca miseria vuoi alzarti?” gridò Buffy sulle scale.

 

“Buongiorno Buffy…certo hai svegliato tutti tranne la diretta interessata…devi proprio urlare dal piano di sotto? Non puoi aprire la porta della tua sorellina e chiamarla come tutte le persone normali?” disse Willow tra uno sbadiglio e l’altro.

 

“Tanto era ora di scendere dal letto per tutti o no? Dawn!!! Ora ti faccio alzare e scendere giù a calci!” disse la Cacciatrice ancora più forte.

 

Dawn uscì dalla sua stanza barcollando.

 

“Ti odio quando fai così!” disse leggermente scocciata.

 

“Mm…davvero? Possibile che il tuo repertorio lessicale sia così ripetitivo?” disse Buffy ridendo.

 

“Mi sa che stare con Spike ti ha peggiorato!”

 

“Io non sto con Spike! Bè…ci stiamo solo…ehm frequentando…tutto qui!”

 

“Si come no. Meglio che vado a lavarmi o faccio tardi a scuola” disse Dawn chiudendosi in bagno.

 

“Mi fa diventare isterica! Ma perché non è andata a letto prima ieri sera!” borbottò Buffy rivolta a Willow.

 

“ E’ stata fino a tardi con Tara a parlare” disse la strega un po’ rammaricata.

 

“Scusa Buffy è colpa mia, avrei dovuto mandarla a letto prima” si giustificò Tara, appena uscita dalla stanza da letto che condivide con Willow.

 

“Non fa niente. Dai andiamo a fare colazione. Ehm chi va a bussare ai due grandi sostenitori del <<non fate la guerra ma l’amore>>?” disse Buffy riferendosi a Xander ed Anya.

 

“Uff…oggi tocca a me. Vedere lo sguardo omicida di Anya di prima mattina è la mia massima aspirazione!” mormorò Willow.

 

Tara si avvicinò a lei e le diede un lieve bacio sulle labbra.

 

“Così può essere meno gravoso il tuo incarico?” le sussurrò dolcemente.

 

“Direi di si…anche se vorrei un altro po’ d’incoraggiamento”

 

“Hey…vi ci mettete pure voi stamattina? Scaduto il tempo per le effusioni! Inizia il dovere giornaliero…su…su…muovetevi!” sortò la Cacciatrice con uno dei suoi migliori sorrisi stampati in faccia.

 

Tara accarezzò il volto della rossa e scese le scale. Willow si diresse lentamente verso la porta dei due piccioncini.

 

 

 

‘Dittatrice!!!’ pensò tra se e se Dawn mentre si dirigeva al liceo, in compagnia di Amanda ‘isterica di una sorella del cavolo! Uff…non ne posso più! Mi tratta come una semidemente!’

 

“Dawn! Dawn!”

 

“Ehm…cosa?” farfugliò distolta dai suoi pensieri.

 

“Ti ho chiesto se stasera ti andava di vedere qualcosa al cinema” disse Amanda.

 

“Per me va bene” rispose ancora con la mente altrove.

 

“Ma a che diavolo stai pensando? Senti magari chiediamo anche alle altre, che ne dici?”

 

“Si. Credo che non ci siano problemi. Stasera la ronda tocca a Buffy, Spike, Anya e Xander. Quindi noi, più Vi, Andrew,  Willow e Tara potremmo andare tranquillamente”

 

“Mm…magari Willow e Tara vogliono stare un po’ da sole..”

 

“Non penso…e comunque…so io come convincerle” affermò Dawn sicura.

 

Amanda la guardò perplessa, poi ognuna entrò nella propria aula di lezione.

 

 

 

“Allora sono 10 dollari signorina” disse Anya mentre impacchettava un libro sulle ricette tradizionali della cucina celtica medioevale. “Grazie per il suo acquisto e torni presto a comprare!!! Capito!!!” urlò dietro alla cliente, che stava uscendo dal negozio.

 

“Anya, cara…magari cerca di essere meno…ehm…direi…eclatante nelle tue esortazioni” disse gentilmente Claire, la proprietaria della libreria nonché ‘amica’ di Giles.

 

“Va bene…vorrà dire che cambierò il <<torni presto>> con <<se ricapita da queste parti, per piacere venga a trovarci e …compri!>>, così va meglio?” disse Anya sempre ad alta voce.

 

Claire scosse la testa sconsolata, mentre Tara si trattenne dal ridere.

 

“Tara, esco un attimo. Affido alla tua dolcezza i miei affezionati clienti” sussurrò alla bionda dopo averla presa da parte.

 

“Tranquilla Claire, spegnerò ogni piccolo entusiasmo induttore di fughe improvvise” replicò la strega.

 

 

 

“Andrew! Ma quanto ti ci vuole a portare quelle assi! La finestra deve essere montata entro oggi!” disse Xander con insistenza.

 

“Eccole…eccole….è che pesano! Uff, che fatica!” rispose Andrew trascinando due tavolette insignificanti.

 

‘Povero me! Di questo passo finirò di mettere gli infissi a questo stabilimento per Natale!’ pensò Xander preoccupato. “Bene ora aiutami a montarle!”

 

“Non possiamo fare 5 minuti di pausa?” si lamentò.

 

“Cosa? È solo mezz’ora che lavoriamo! Datti da fare, o il tuo prossimo impiego sarà fare il sacco da boxe alle possibili Cacciatrici!”

 

“Oh…no…no…sono in forma! Montiamo tutte le finestre che vuoi!”

 

Xander sorrise.

 

“Ok. Arriva domani sera? Benissimo. Non ci sono problemi, può dormire con Amanda e Vi. Saluta gli altri. A presto Giles”.

 

“Nuova Cacciatrice in consegna?” chiese Spike a Buffy.

 

“Si. Una certa Michelle. Ah…Faith ti manda tanti saluti e dice che Parigi è magnifica” rispose con una certa stizza.

 

“Mm…non fare la gelosa Cacciatrice…anche se mi piace quando fai così…” disse attirando Buffy a sé.

 

“Ehm, Spike devo andare a scuola di Dawn. Ricordi? Oggi si parla con i suoi professori”

 

“Che noia. Perché non ci vai più tardi…prima ci divertiamo un po’…” mormorò sfiorandole delicatamente il corpo con le dita.

 

“Bè…in effetti…ho un po’ di tempo…sfruttiamolo bene…”

Il tarlo della gelosia

 

“Era un’occasione per starcene in santa pace almeno una sera!” disse Willow alterata alla sua compagna.

 

“Willow…tesoro…calmati dai. Non sono riuscita a dirle di no, ci teneva così tanto a vedere un film tutte insieme!”

 

“Oh…certo! La piccola Dawn chiede, magari facendo un po’ gli occhi dolci, e tu scatti subito ai suoi ordini!” continuò imperterrita la rossa.

 

“Occhi dolci? Amore ma cosa dici? Sai quanto Dawnie è affezionata a noi! Sai quanto cerca in me e te un barlume di figure di genitori. Perché fai così?”

 

“Tara è da un po’ che non fa altro che starci appiccicata…anzi è perennemente incollata a te! Già avere un breve momento d’intimità, in questa casa sovraffollata, è quasi impossibile. Poi le poche volte che capita …abbiamo la cara fanciulla in mezzo! No dico…tutti si fanno i comodi loro e ammollano Dawn sempre a noi! Cos’è abbiamo fatto voto di beatificazione e castità e non lo sapevo?” disse visibilmente frustrata.

 

Tara si avvicinò a lei e l’abbracciò. Iniziò ad accarezzarle lentamente i capelli.

 

“Facciamo così: stasera andiamo al cinema con le altre, ma domani pomeriggio usciamo io e te da sole. Ci prendiamo un bel caffè nella caffetteria stile vittoriano, che ci piace tanto, e poi passeggiamo un po’ nel parco. Che ne dici? Non è molto ma almeno…” non riuscì a terminare la frase che Willow la zittì con un tenero bacio.

 

“Scusa amore, sono una stupida. Non so cosa mi sia preso…”

 

Tara sorrise e riprese a baciare la sua compagna.

 

 

 

Il cimitero di Cleveland quella notte era stranamente poco popolato da presenze demoniache, solo quattro figure gironzolavano tra le lapidi.

 

“Mm…sciopero vampiresco in corso?” disse Buffy col solito pungente sarcasmo.

 

“Forse il freddo fa passare la voglia di una passeggiata notturna” rispose Anya infreddolita.

 

“No è che hanno paura del nostro squadrone della morte. Magari qualcuno ci ha fatto pubblicità!” disse Xander tutto entusiasta.

 

“Ma zitto scemo! Certo se raccontano le tue imprese non ci ingaggiano nemmeno in una fiction per studenti under 10!” lo schernì Spike.

 

“Hey! Non dire più queste cose a Xander! Solo io posso insultarlo!” esordì Anya.

 

“Amore, grazie. Tu si che sai come riabilitare la mia immagine!”

 

“Uff…quanto siete noiosi! Ok serata libera! Andiamo in qualche locale ad annegare i nostri dispiaceri?” propose Buffy.

 

Tutti diedero un occhiata attorno, poi annuirono.

 

 

 

“Hai visto che romantica la scena del ballo? Erano troppo carini!!!” disse Dawn tutta contenta.

 

“Si…e della scena del bacio finale che mi dici?” chiese Tara sulla stessa onda di esaltazione.

 

“Stupenda!!!”

 

“Oh si…e la canzone di Celine Dion…che sottofondo meraviglioso” sospirò Andrew.

 

Amanda e Vi guardavano i tre con aria incredula.

 

“Vi prego ditemi che è un incubo…che non è vero che ho speso 8 dollari per vedermi ‘La bella e la bestia edizione speciale ” disse Willow alle due Cacciatrici.

 

“Purtroppo è vero! Non so come siano riusciti a trascinarci lì, tra bambini urlanti che tiravano popcorn da tutte le parti” le rispose Vi.

 

“Oh Tara! Se non ci fossi tu! Grazie per avermi appoggiato sulla scelta del film!” civettò Dawn, prendendo la bionda sotto braccio.

 

Willow provò un’inarrestabile fitta di gelosia ‘Hey Will calmati! Lo fa solo perché vede in lei una figura materna!’ cercò di convincersi la strega.

 

“Lo sai questo vestito stasera ti sta proprio bene” proseguì la piccola Summer.

 

‘Figura materna un cavolo! Guardala ancora una volta e ti cavo gli occhi!’ pensò la rossa, poi avanzò velocemente accanto alla compagna e la trascinò via dalle grinfie di Dawn, che rimase un po’ stupita.

 

“Willow…ma cosa…” balbettò Tara.

 

“Ehm…niente…solo che…c’è un vestito in quella vetrina che volevo farti vedere” disse maliziosamente indicando un capo alquanto scollato e aderente. Poi avvicinatasi al suo orecchio “pensavo di comprarlo per me…e magari di indossarlo una sera che andiamo a cena fuori…da sole…”

 

Tara deglutì a stento.

 

“Ah…da-davvero? Bè…pe-penso sia un ottima sc-scelta” farfugliò, tutta rossa in volto.

 

Willow sorrise trionfante e strinse la sua compagna forte a sé. Rimasero ancora un po’ in giro, poi si diressero tutti a casa.

Corpi dissanguati

 

“Quante sparizioni, mamma mia!” esclamò Vi intenta nella lettura del ‘Cleveland post’.

 

“A cosa ti riferisci?” chiese Amanda intenta a spalmare della marmellata sul suo toast.

 

“Sono scomparse qui a Cleveland sei ragazze, tutte sue diciotto anni. Nonostante innumerevoli ricerche non si ha alcuna traccia” proseguì Vi.

 

“Magari hanno solo organizzato una fuga tutte insieme, così per attirare un po’ l’attenzione” disse Tara, mentre versa del succo d’arancia a Willow.

 

“No. I genitori dicono che le ragazze non si conoscevano tra loro. E poi sono scomparse in giorni diversi.”

 

“Bè per ora non c’è niente di sovrannaturale, meglio che se ne occupi la polizia o no?” disse Amanda rivolta a Buffy.

 

“Si. Certo, sono cose che non ci competono. Cambiando discorso…oggi arriverà una possibile Cacciatrice, quindi nel pomeriggio andrò a prenderla all’ aeroporto. Chi viene con me?”

 

“Possiamo venire io e Vi” rispose Amanda.

 

“Ok. Siamo a posto. Dawn te che fai oggi?” chiese Buffy alla sorella, appena arrivata in cucina.

 

“Dopo la scuola pensavo di andare a studiare alla libreria di Claire. Almeno Tara mi aiuta a studiare”

 

“Bè…ecco…veramente nel pomeriggio avrei da fare con Willow…” disse Tara.

 

“Ah…allora non so…” sospirò Dawn delusa.

 

“Ci sono io! Certo non ho assolutamente voglia di guardarti mentre scrivi cose incomprensibili, ma staresti sempre nel negozio…e magari compreresti qualcosa!” propose Anya elettrizzata.

 

Ci fu una breve risata generale.

 

“Allora è deciso. Dawn mi raccomando comportati bene” l’ammonì Buffy. “Ora tutti al lavoro, una nuova splendida giornata ci attende!”

 

“Forse l’aria di Cleveland è carica di adrenalina ‘sono una Cacciatrice oca e felice’ ” disse Spike sottovoce ad Andrew, che non riuscì a soffocare una sonora risata.

 

“Cosa c’è da ridere?” chiese Buffy un po’ scocciata.

 

“Niente…ora è meglio andare…” rispose Andrew leggermente impaurito.

 

Finita la colazione, uscirono tutti per raggiungere i posti dell’ affannoso dovere giornaliero.

 

 

 

“Mm…che bella giornata! Il caffè era buonissimo, e ora cammino con la mia splendida ragazza. Era ora!” esclamò Willow tenendo Tara per mano.

 

“Avevi ragione. Passiamo poco tempo insieme…mi mancavano questi momenti.”

 

“Ci andiamo a sedere laggiù, che ne dici?”

 

“Lì vicino al chiosco di bibite? Mm…ma come mai accanto all’edicola c’è tutta quella gente?” disse Tara incuriosita.

 

“Non saprei. Andiamo a vedere”

 

Le due streghe di avvicinarono alla piccola folla; diversi angenti però cercavano di far allontanare tutti quei curiosi.

 

“Via di qui. Andatevene. È in corso un rilevamento della scientifica, allontanatevi!” disse bruscamente un poliziotto.

 

Willow e Tara si guardarono perplesse, poi cercarono di vedere qualcosa…quello che si mostrò ai loro occhi era qualcosa di così raccapricciante che a stento non crollarono a terra svenute.

 

“Oddio…mi viene da vomitare…” disse Tara a fatica.

 

Willow cercò di sorreggerla, ma anche lei si sforzava di non sentirsi male.

 

“Andiamo via di qui. Subito” disse dolcemente alla bionda.

 

Facendosi forza a vicenda, tornarono a casa.

 

 

 

“Dissanguata?” esclamò allarmata Buffy.

 

“Completamente. Quasi ogni centimetro di pelle era lacero. Uno della scientifica stava dicendo a un collega che la vittima era stata torturata a lungo e che era stata dissanguata” disse Willow sconvolta, con la visione di quel corpo martoriato stampato nella mente.

 

“E-era pra-praticamente irriconoscibile. Non se-sembrava neanche più un essere u-umano” balbettò Tara.

 

“Non credo sia opera di un gruppo di vampiri. Avete detto che non c’erano segni di morsi…ma lacerazioni provocati da un’arma tagliente…giusto?” chiese la Cacciatrice.

 

Le due streghe annuirono.

 

“Cerchiamo di ragionare. Stasera andremo tutti di ronda, cercheremo di scoprire qualcosa”

 

“Venite a sentire questa notizia! Correte!” urlò Amanda dal salotto.

 

Le tre si precipitarono davanti alla televisione.

 

<<Ritrovato il corpo di una delle ragazze scomparse. La vittima presenta innumerevoli ferite dovute forse ad un coltello. La polizia è sconcertata dalla ferocia con cui è stato commesso il delitto, è stata aperta un’indagine. Nessuna notizia della altre cinque ragazze>>

 

“Oh…ma dove sono capitata!” disse Michelle preoccupata.

 

“Se sei davvero una Cacciatrice dovrai farci l’abitudine!” disse duramente Buffy. “a quanto sembra da stasera inizierai il tuo allenamento!”

 

 

 

La sera era più gelida che mai. Tutta la scooby gang al completo era di pattugliamento.

 

“No Buffy. Nessun demone avrebbe fatto una cosa del genere per avere del sangue” disse Anya.

 

“E nessun vampiro. Almeno di quelli che conosco. E poi avrebbe morso per nutrirsi” fece eco Spike.

 

“Ahhh!!!!” l’urlò di Dawn attirò l’attenzione di tutti. La piccola Summers corse subito tra le braccia di Tara singhiozzando.

 

“Ma cosa cavolo…o mio Dio!” esclamò terrificato Xander. “No non guardate…”

 

Ma tutta la banda ormai osservava il corpo torturato di una ragazza.

 

“E’ come l’altra…” disse con un filo di voce Willow.

 

“Non può essere opera sua! Dovrebbe essere morta!” disse Anya tremando di paura.

 

Tutti si voltarono verso lei in cerca di spiegazioni.

La contessa sanguinaria

 

“Elisabeth Bathory di Csejthe. Contessa ungherese, nipote del principe di Transilvania Stefano I. Era soprannominata la ‘contessa sanguinaria’ per l’urgenza di sangue che l’assillava costantemente. Con la complicità di alcune serve uccise più di seicento ragazze, dopo averle torturate atrocemente; fece tutto questo perché amava fare il bagno nel sangue delle sue vittime (o la doccia, ponendosi sotto le gabbie in cui queste agonizzavano) al fine di mantenersi giovane. La contessa infatti, angosciata dall’orrore della vecchiaia, era convinta che il sangue di ragazze giovani avessero la proprietà di mantenere splendente la sua pelle. Per le sue atrocità venne condannata a trascorrere il resto dei suoi giorni murata nel suo castello” raccontò Anya angosciata.

 

Xander le portò un bicchiere d’acqua per farle continuare il macabro racconto, che le aveva reso la gola arida. Anya lo ringraziò e poi riprese a parlare.

 

“Non può essere ancora viva, per quanto fosse stata crudele era comunque una semplice mortale. Ma forse…o è riuscita a trovare il mondo per diventare immortale…o qualcuno che conosce la sua storia cerca di ripeterne le gesta.”

 

La sala era impregnata di un silenzio irreale.

 

“Si conoscevo anch’io questa storia. Mm…forse è meglio fare un giro tra i bassifondi dei miei amici vampiri, per vedere se sanno qualcosa” disse Spike, ridestando tutti dallo stato di trance in cui erano sprofondati.

 

“Ok. Inizia subito la ricerca Spike. Io telefono al signor Giles, per sentire se ha altre notizie da darci. Voi vedete cosa potete scoprire dalle indagini che stanno facendo” disse Buffy in tono greve.

 

 

 

<<Trovati i corpi delle altre ragazze scomparse. Sono state tutte torturate e dissanguate come la prima vittima ritrovata. Purtroppo è arrivata ora il comunicato che non si hanno più notizie di due giovani da un paio di giorni…>>

 

Willow spense il televisore sospirando. Tara si avvicinò a lei, cercando di rassicurarla un po’.

 

“Amore andiamo un po’ a riposarci dai. Ci stendiamo sul letto abbracciate e cerchiamo di allontanare almeno per un istante quest’incubo” disse accarezzandole il volto più volte.

 

“Lo vorrei tantissimo…ma devo andare a lezione…e tu non sei di turno al negozio?”

 

“Si. Allora usciamo insieme dai”

 

Willow la guardò amorevolmente, poi continuando a perdersi in quegli occhi baciò con passione la sua amata.

 

“Ti amo. Ti amo. Ti amo” sussurrò dolcemente.

 

“Anch’io. Da impazzire” rispose la bionda ansimando.

 

“Ehm scusate! Tara! Posso venire in libreria con te?” disse Dawn, interrompendo quel momento magico.

 

Willow sentì dentro di lei una voglia assurda di mollare uno schiaffo alla piccola Summers.

 

“No, facciamo così: oggi vieni con me all’università. Ti do una mano io a studiare, perché Tara in negozio ha troppe faccende da sbrigare” disse Willow gelida, rivolgendo uno sguardo fulmineo a Tara, che non osò controbattere.

 

Dawn si sentì presa in contropiede, e non riuscì a rifiutare.

 

 

 

“Secondo quello che mi ha detto Giles tra i membri del consiglio girava una leggenda, nella quale si narrava che, durante la sua prigionia, la contessa Bathory avesse ricevuto la visita di Vlad Tepes, ossia il nostro caro Dracula. Lui l’avrebbe resa un vampiro. Erano solo voci che circolavano però. Ora bisogna vedere se c’è un fondo di verità” spiegò Buffy a Xander e alle altre tre Cacciatrici.

 

“Ora dobbiamo solo aspettare se Spike ha scoperto qualcosa dal mondo demoniaco” disse Xander.

 

“Si. Ora andiamo a casa. E stasera di nuovo ronda tutti insieme.”

 

 

 

“Sei arrabbiata con me?”

 

“Cosa?” disse Willow voltandosi verso Dawn.

 

“E’ da un po’ di giorni che mi tratti male, e che appena mi avvicino a Tara mi guardi storto!”

 

“Bè pensaci bene e magari capisci da sola il perché!” rispose la strega infastidita.

 

“Ah…ah…sei gelosa! Non ci posso credere! Tu pensi che io…ma come ti salta in testa?” disse alterata.

 

“Non è così? Davvero? Allora smettila di stargli sempre addosso! Dove c’è lei ci sei tu come un’ombra…sembri tu la sua fidanzata invece di me!” urlò la rossa e le voltò le spalle.

 

“Tu sei pazza! Io voglio un bene enorme a Tara…ma finisce qui! Lei è sempre comprensiva e dolce con me. Si preoccupa per me, come faceva mia madre: controlla se faccio i compiti, se mangio a sufficienza, se mi serve qualcosa. Io con lei mi sento al sicuro…e a te viene da pensare che ci sto provando!” disse in modo isterico.

 

Willow rimase a bocca aperta…forse aveva esagerato…si voltò per scusarsi…quando vide Dawn accasciarsi al suolo…una figura indefinita dietro a lei. Fece per muoversi…ma qualcosa la colpì con forza alla testa.

 

Bagno regale

 

 

 

“Si vanno bene. Spogliate le ragazze prese l’altro giorno e preparatemi subito un bagno”

 

Willow sentiva a stento quelle parole scandite da una voce calda e suadente. Provò ad aprire gli occhi…era in una celletta…di fronte a lei una giovane donna di insuperabile bellezza: la pelle candida come di porcellana, lunghi capelli ricci di color oro, occhi simili allo zaffiro. Aveva un portamento sensuale e regale…ma il suo sguardo…era lo sguardo di un felino affamato…che guardava con bramosia le sue prede.

 

Sentì qualcuno aggrapparsi a lei…era Dawn! Era spaurita come un pulcino e tremava dal terrore. La strinse a e, come per proteggerla.

 

Due ragazze vennero spogliate davanti a loro. La contessa le guardò a lungo, mentre queste piangevano e supplicavano di essere lasciate andare.

 

“Si sono di mio gradimento” disse infine.

 

Willow pensò a qualche incantesimo per scappare tutte insieme.

 

“Niente magia qui, strega. Non ha effetto tra le mura dove vivo io” disse con fierezza Elisabeth, avendo leto nella sua mente. “Mm…appena avrò finito il mio bagno…‘passerò’ la serata con te, strega” affermò accarezzandole i capelli con interesse.

 

Willow si sentiva priva di forze. Elisabeth e il suo seguito, che trascinavano le due giovani vittime, uscirono dalla cella.

 

‘Mio angelo…portami via di qui…’ pregò la rossa pensando al suo amore.

 

 

 

“E’ una fonte sicura. Quella schifo di contessa sadica è ‘viva’ e vegeta! Alcuni amici mi hanno detto che occupa una parte delle vecchie prigioni di Cleveland, ormai abbandonate” raccontò Spike agli altri.

 

“Perfetto! Sai dove si trova?” chiese Buffy.

 

“Certo! Non è lontano da qui” rispose il vampiro.

 

“Oddio come è tardi! Ma perché Willow e Dawn non sono ancora ritornate?” disse Tara preoccupata.

 

“Staranno per arrivare, è quasi ora di cena” disse Amanda.

 

“Ho uno strano peso nel cuore…qualcosa non va…la mia Willow…ha bisogno di me…lo sento…” proseguì la bionda in preda all’angoscia.

 

Titti la guardarono allarmati. Buffy fissò Spike negli occhi.

 

“Prendete tutti le armi. Si va alla ex prigione di corsa!” esortò Buffy.

 

 

 

Le grida delle ragazze, che venivano martoriate, trapanava le menti di Willow e Dawn. La strega cercava di non far sentire quello scempio alla piccola Summers…ma era pressoché inutile.

 

Si tenevano strette come per fare scudo l’una all’altra. La porta della cella si aprì di colpo: la contessa Bathory nuda e grondante sangue si avvicinò alla rossa.

 

“Prendetela!” ordinò alle sue serve.

 

“No. Lasciatela stare!” gridò Dawn.

 

Per tutta risposta, una delle serve le diede un pugno in pieno volto. Dawn iniziò a sputare sangue.

 

“Non toccatela! Ecco prendetemi!” disse Willow con forza., poi si avvicinò a Dawn “andrà tutto bene. Scusami per le ingiuste accuse che ti ho rivolto” fece appena in tempo a dire.

 

Le serve presero la strega e uscirono insieme alla contessa. Dawn iniziò a piangere disperatamente.

 

 

 

“Ecco è qui. Entriamo da quella porta e siamo nell’ala occupata da Elisabeth” disse Spike.

 

Tutta la scooby gang iniziò a camminare nei lunghi corridoi della prigione. Una vivace luce proveniva dal fondo. Allungarono ancora di più il passo fino ad arrivare in un ampia sala…la stanza delle torture…

 

“Oddio!” gridò Vi e si girò a vomitare.

 

Amanda distolse gli occhi in preda alla nausea. Michelle svenne, sorretta appena in tempo da uno Xander sconvolto. Anya sussultò, mentre Buffy e Spike si appoggiarono al muro. Tara rimase con gli occhi sbarrati davanti alla raccapricciante scena.

 

Quello che rimaneva di due ragazze era solo un ammasso indefinito di carne massacrata. Erano rinchiuse dentro due gabbie di ferro appese al soffitto. Sul pavimento pozze immense di sangue, poco distante una vasca ancora sporca dello stesso liquido.

 

“No. Non sono loro vero! No! No! No!” disse Tara in preda a un crollo nervoso.

 

Buffy si avvicinò a lei tremante. La prese per mano.

 

“Forza! Non sono loro. Ok? Deve essere così! Andiamo a cercarle” disse scuotendo l’amica.

 

Dawn sentì quelle voci familiari e iniziò ad urlare con tutto il fiato che aveva in corpo. Tutti si destarono da quel breve istante comatoso e si diressero verso la provenienza della voce.

 

Buttarono giù la porta e subito Dawn si gettò tra le braccia della sorella. Tara cercava con lo sguardo la sua compagna.

 

“L’ha portata via…non so dove…” disse Dawn flebilmente.

 

Tara senti di nuovo il respiro mancargli misto ad una rabbia crescente.

 

“Muoviamoci!” gridò decisa, voltandosi verso il resto della banda. Rimboccò il corridoio, brandendo con rabbia l’ascia bipenne che aveva in mano.

 

 

 

“Mm…davvero graziosa…avvicinati a me strega…”ordinò Elisabeth stesa su un sudicio divano, ancora lorda di sangue rappreso dalla testa ai piedi.

 

Willow frenò l’impulso di sputare in faccia a quella donna, che gli dava il voltastomaco.

 

La contessa si alzò in piedi e iniziò a sfiorare i capelli della rossa. Si leccò le labbra con la lingua, come per assaporare ancora i resti del suo bagno ristoratore.

 

“Prima di dissanguarti…bè…potrei usarti per divertirmi un po’…” disse guardando Willow con eccitazione.

 

“Non credo proprio cara contessa! Prima sono io che voglio spassarmela con te!” disse sarcastica Buffy, appena entrata nella stanza con il resto della banda.

 

“Serve! Serve! Subito qui!!!” urlò Elisabeth.

 

Accorsero subito una decina di vampire, che si scagliarono contro la gang. Tutti iniziarono una lotta sfrenata con le aiutanti della ‘sanguinaria’. Buffy si gettò addosso alla contessa, che si dimostrò subito una temibile avversaria. Tara difese una spiazzata Willow dall’attacco di due serve.

 

Alla fine rimasero a battersi solo Buffy ed Elisabeth. Il resto della banda era piuttosto malconcia, ma era riuscita a spuntarla sulle serve-vampire.

 

La contessa era estremamente agile e forte; Buffy era seriamente ferita ad un fianco. Ad un tratto il petto di Elisabeth fu squarciato da un paletto…Buffy rimase incredula…non era stata di certo lei! Elisabeth si polverizzò all’istante davanti ai suoi occhi…dando modo alla Cacciatrice di vedere l’artefice della vittoria finale: era Michelle, che ancora con il paletto in mano e tutta tremolante la guardava con occhi spauriti.

 

“Pr-prova superata?” mormorò la ragazza francese.

Buffy l’abbracciò forte e anche tutti gli altri si avvicinarono a lei.

A new day

 

“Dawn!!! È tardi!!! Scendi!!!” gridò Buffy.

 

“Arrivo! Arrivo! Mamma mia che isterica che sei!” urlò a sua volta acidamente Dawn.

 

“Mm…ma devono urlare sempre così?” bofonchiò Willow rigirandosi nel letto.

 

“Bè è ora di alzarsi dormigliona…su…un nuovo giorno ci aspetta!” disse dolcemente Tara.

 

“Dai ancora cinque minuti” protestò debolmente la rossa.

 

“Ok…e come vorrebbe passare signorina Rosenberg questi cinque minuti?” chiese maliziosamente.

 

“Vediamo…siamo sole…siamo sotto le coperte…una mezza idea ce l’avrei” rispose sensualmente la rossa, mettendosi sopra la compagna e iniziano a baciarla con passione.

 

 

 

“Dawn chiama le due streghette, altrimenti fanno tardi” disse Spike.

 

“Ehm…meglio lasciare che decidano da sole quando scendere…fidati…o incorreremmo nell’ira funesta di una certa rossa…” lo ammonì ridendo la piccola Summers.

 

“Mm…era la voce di Dawn…forse ti cercava…” disse Willow spogliando la compagna.

 

“Oggi ho chiesto il giorno libero…” rispose la bionda sorridendo.

 

Si alzò, chiuse la porta a chiave…e si abbandonò completamente tra le braccia della sua amata.

 

 

 

FINE