NUOVE SCELTE

 

 

Autrice: Flamey

 

Ambientazione: Fine settima stagione.

 

Sopravvissuti: Buffy, Dawn, Willow, Xander, Giles, Faith, Preside Wood, Andrew, Vi, Rona, Chao Ann.

Risvegli

 

Willow si girò verso Buffy “The First è stato sconfitto, per cui…cosa credi che dovremmo fare Buffy?”

 

“Già, non sei più l’unica e sola Prescelta. Dovrai vivere come una persona normale. Come ti fa sentire questo?” disse Faith.

 

“Già, Buffy. Cosa faremo ora?” chiese Dawn.

 

Buffy continuava ad osservare il cratere, dove una volta vi era  Sunnydale. Un sorriso iniziò a nascere sul suo viso…

 

“Cosa c’è lì….guardate voi…essendo mister monocolo io non è che ci capisco tanto!” esclamò Xander.

 

“Niente mostri ti prego…un po’ di pausa per piacere…” fece eco Vi.

 

Il gruppo di superstiti iniziò ad avvicinarsi alla parte del cratere da cui uscivano due figure indefinite.

 

Barcollante avanzava verso di loro una persona dai capelli scuri lunghi, che ne sorreggeva un’altra dai capelli più corti.

 

“Amanda?!?!” disse Vi piena di incertezza.

 

“Cosa?…no…è il mio occhio che fa cilecca…non è possibile…Anya! Anya!” disse Xander a voce sempre più alta.

 

Le due figure ora erano nitide…Amanda e Anya arrivarono fino a loro, poi si accasciarono al suolo. Xander corse subito accanto ad Anya. Vi andò incontro ad Amanda.

 

“Ma come cavolo avete fatto!” gridò Faith  “eravate morte!”

 

Buffy,Giles e Willow si avvicinarono alle due ragazze.

 

“E’ un miracolo!” esclamò Giles.

 

“E non è finito…” mormorò sibilmente Anya “non siamo le sole…” poi iniziò a tossire.

 

“Altre due persone erano con noi…”  continuò debolmente Amanda.

 

Tutti si girarono di nuovo verso il cratere…un’altra figura stavano uscendo.

 

Dawn si rivolse a Giles “Ma come è possibile?”

 

“Non ne ho assolutamente idea” rispose mentre puliva gli occhiali.

 

“Forse è una specie di premio…una persona per alcuni di voi, viene resa….” riuscì a malapena a dire Anya.

 

Le guance di Buffy erano rigate dalle lacrime…iniziò a correre verso la figura che era appena uscita dal cratere.

 

“Spike!” urlava come una matta “Spike sei tu!”

 

Strinse Spike, ancora frastornato, tra le sue braccia.

 

“Te l’ho detto…voglio guardare lo spettacolo fino alla fine…” esordì Spike.

 

“Ma tu eri…o mio dio e poi ora è pieno giorno…sei sotto il sole…e non ti succede niente!” disse Buffy sbalordita.

 

“ Forse è un privilegio che ho avuto per uscire dalla cara ex-Sunnydale. Penso che non durerà ancora molto. Aiutami a raggiungere quel trabiccolo con le ruote” disse Spike indicando lo scuolabus.

 

Buffy piangeva come una bambina. Poi Spike disse a voce alta.

 

“Hey rossa…credo ci sia qualcuno per te…”

 

Willow con il cuore in gola raggiunse Spike e Buffy e sgranò gli occhi alla vista dell’ultima persona uscita dalla voragine.

 

I capelli biondi un po’ arruffati…il lungo abito nero…lo sguardo spaesato e impaurito. Con un mano si coprì gli occhi…da troppo non erano più abituati alla luce del sole…

 

Willow si sentì la gola secca…i battiti che sembravano voler aprire il suo torace…

 

Tara cadde a terra svenuta.

 

“Tara! Tara!”

 

Willow fu subito accanto a lei e cercò di tirarla su. Arrivano in aiuto Dawn, che singhiozzava incessantemente, e Xander che sollevò Tara.

 

“La portiamo nel pulmino e cerchiamo di svegliarla Will” disse Xander

 

“Si..ehm..si” riuscì appena a  rispondere Willow.

 

Insieme a Buffy e Spike raggiunsero gli altri accanto allo scuolabus, avevano tutti degli sguardi stupiti. Al posto di guida c’era ancora il preside Wood mezzo accasciato sul sedile. Xander adagiò Tara sui sedili dietro il posto guida e Spike con Buffy si sedettero alla fila accanto.

 

Xander cercava di ridestare Tara con dei lievi colpetti sul viso…mentre Willow in piedi accanto a lui guardava incantata Tara.

 

Intanto fuori dallo scuolabus Anya e Amanda erano di nuovo in piedi, anche se un po’ malferme. Giles, e Vi le sorreggevano, mentre Faith si avvicinò a  Kennedy.

 

“Tutto ok?” le chiese.

 

“Non lo so…non credo” rispose Kennedy scura in volto.

 

“Tara…su…svegliati” disse Xander dolcemente.

 

I profondi occhi azzurri si spalancarono lentamente.

 

“Cosa…come…io sono…viva?” farfugliò Tara.

 

“E’ tutto a posto Tara, sei con noi ora” disse Dawn mentre piangeva.

 

“Xander il tuo occhio…” disse preoccupata Tara.

 

“Un piccolo incidente di percorso, ma ora va bene” rispose Xander.

 

“Oh. Willow…dov’è?” chiese flebilmente.

 

“Sono qui piccola” Willow passò davanti a Dawn e Xander. Prese Tara per mano e poi iniziò ad accarezzare il suo viso dolcemente “Ci sono io, stai tranquilla” le disse guardandola piena d’affetto.

 

“Scusate, forse è meglio che ci mettiamo in marcia per qualche ospedale, alcuni di noi sono feriti” disse in tono scherzoso il preside Wood.

 

“Oddio. Si, giusto! Cerchiamo di raggiungere la città più vicina poi avremo la nostra ora di spiegazioni e prenderemo delle decisioni!” disse in tono sicuro e un po’ ironico Buffy.

 

“Hey salite, si parte!” disse Dawn scorgendosi dalla porta dello scuolabus.

 

Tutti salirono…Kennedy rivolse uno sguardo torvo a Willow, sulla cui spalla era appoggiata la testa di Tara mezza addormentata, poi andò a sedersi in fondo. Willow aveva abbassato gli occhi, non era riuscita a sostenere quello sguardo. La sua testa era affollata di pensieri, ma quando, con la coda dell’occhio, osservò il viso di Tara  si sentì invasa da una serenità assoluta…

 

Arrivarono all’ospedale più vicino, e mentre i feriti venivano medicati, Giles andò alla polizia, erano gli ultimi superstiti di Sunnydale…avevano perso completamente tutto…in qualche modo dovevano chiedere aiuto, almeno per le cose primarie.

 

Nel corridoio principale Buffy era abbracciata a Spike e parlavano a bassa voce. Accanto a loro c’erano Dawn e Vi. Seduti di fronte c’erano Andrew, Xander e Kennedy.

 

Amanda , Anya, Rona e Chao Ann, stavano facendo un controllo medico. Il preside Wood si stava facendo curare la profonda ferita al fianco sotto lo sguardo preoccupato di Faith. Tara aspettava che finisse la flebo, che gli avevano attaccato perché era troppo debilitata; accanto a lei c’era una silenziosa Willow.

 

“E’ tutto diverso…non siamo a Sunnydale vero?” chiese Tara titubante.

 

“No. Il cratere da dove sei uscita…bé quella è la nuova Sunnydale!” rispose Willow abbozzando un sorriso.

 

“E c’è tanta gente nuova…che non conosco…dio quanto sono stata via Willow?”

 

“Circa un anno. E…sono successe tante cose Tara…davvero tante…” le disse flebilmente Willow.

 

“Sicuramente. Ma avrai tempo per raccontarmele se vuoi” Tara sorrise dolcemente e a Willow vennero le lacrime agli occhi.

 

“Oh Tara! Senza di te o perso il controllo di tutto…ho fatto cose orribili!”

 

Willow iniziò a piangere convulsamente. Tara vedendola così scossa provò una fitta lancinante al petto. Iniziò a pensare a quanto aveva potuto soffrire Willow alla sua morte. Lei aveva ricordi confusi di quel giorno. Accarezzò lentamente i capelli di Willow sperando di calmarla un po’.

 

“Willow…se vorrai mi spiegherai tutto. Se non ti va non fa niente. L’unica cosa che conta per me è essere di nuovo qui…vedere il tuo viso…e quelli dei miei amici più cari”.

 

Willow guardò a lungo quel viso tanto amato e posò un lieve bacio sulle sue labbra.

 

“Si…sono stata davvero via troppo a lungo…” disse sorridendo Tara.

 

In quel momento arrivò Dawn.

 

“Come ti senti Tara?” chiese con apprensione.

 

“Un po’ meglio Dawnie”

 

Dawn si avvicinò a Tara e l’abbracciò.

 

“Tara sei qui…è stupendo!”

 

Rimasero così per un po’, con Willow che le guardava col cuore colmo di felicità.

 

“E’ tornato il signor Giles, dice che in quanto reduci di guerra avremo delle agevolazioni” disse Dawn ridendo “poi si è messo in contatto con non so chi a Cleveland, dice che lì c’è bisogno di noi”.

 

“Insomma allora le cose non sono poi cambiate tanto!” esclamò Tara.

 

Finiti tutti i controlli uscirono tutti dall’ospedale, tranne il preside Wood, che doveva rimanere un po’ sotto osservazione, Faith, che voleva fare compagnia a Wood, e Chao Ann, che doveva terminare alcuni esami medici.

 

Salirono di nuovo sullo scuolabus guidato da Giles e si diressero verso la città di Cleveland, dove Giles sosteneva ci fosse un’altra bocca dell’inferno, e dove conosceva una persona che poteva aiutarli.

 

“Signor Giles non l’ho ancora ringraziata! Ci sta portando in un città dove c’è ancora lavoro da svolgere, sono entusiasta!” disse Buffy ironicamente.

 

“Lei è davvero uno schiavista!” esclamò Anya.

 

“Anya…tesoro…” le sussurrò Xander.

 

Anya sbuffò spazientita.

 

“So che è un idea poco felice, ma lì possiamo avere un aiuto visto che siamo rimasti tutti senza niente” disse con calma Giles.

 

“Il baratto….è uno schifo di sistema economico. Preferisco quando lavori e ricevi dei soldi in cambio!” rispose stizzita Anya.

 

Tutti sorrisero. Tara si guardava in giro osservando le facce delle persone che non conosceva qualcuno le aveva anche detto il proprio nome ma gli sfuggivano…si soffermò su un viso che prima non aveva notato…e si ghiacciò all’istante.

 

“C…cosa ci fai qui? Perché?” chiese Tara in preda al panico.

 

Andrew  non sapeva cosa rispondere e farfugliava cose senza senso

 

“Diciamo che è un nostro ostaggio. Tranquilla Tara, non può nuocere a nessuno è solo uno sciocco” disse con calma Buffy.

 

“Hey” rispose offeso Andrew

 

Tara posò la mano sul punto in cui la pallottola mortale l’aveva attraversata e rivolse lo sguardo verso il finestrino. Willow notò quel gesto e per un istante si sentì morire.

 

Dopo alcune ore di viaggio arrivarono a Cleveland. Giles aveva trovato una sistemazione temporanea in una casa, proprietà di un membro del Consiglio, che era defunto insieme a tutti gli altri a Londra.

 

“ Per ora possiamo stare qui. La casa sarà un po’ polverosa, ma le stanze non dovrebbero mancare, quindi cerchiamo tutti una sistemazione” disse Giles.

 

“Certo, prima che ci arrestino per scasso!” disse Dawn sarcastica.

 

“Tranquilla mi sono messo in contatto con la polizia di Cleveland, e l’avevo avvertiti di questa occupazione…ehm…anche se ho mentito dicendo che possedevo le chiavi” rispose Giles imbarazzato.

 

“Signor Giles!” esclamò Buffy in tono di finto rimprovero.

 

Fecero un giro per la casa. Al piano superiore in tutto c’erano 4 stanze.

 

Giles e Andrew si erano già sistemati in salotto. Rona, Vi, e Amanda occuparono una camera. Xander e Anya un’altra.

 

“Bè forse e meglio che raggiunga gli altri in salotto” disse Spike rivolto a Buffy

 

“Sei sicuro?”

 

“Sicuro…tranquilla Cacciatrice…avremo tempo per…” disse sorridendo

 

“Ehm…ok…tu scendi giù allora” replicò Buffy rossa in viso.

 

Spike scese giù ridendo di gusto.

 

“Bè una stanza potremmo prenderla io e Willow e nell’altra dormite voi tre” disse spavalda Kennedy a Buffy, Dawn e Tara.

 

“Mm…non ricordo il tuo nome scusami…ma se non ti spiace vorrei dividere io la stanza con Willow” disse sorridendo dolcemente Tara.

 

“Mi chiamo Kennedy…e sono l’attuale ragazza di Willow”  le rispose superbamente.

 

Calò il gelo tra tutte. Tara si sentì spiazzata e fissava Willow, che era visibilmente imbarazzata.

 

“Ok…ehm…ricomponiamoci. Kennedy per piacere prova a vedere se dalle altre Cacciatrici c’è ancora posto. Io e Willow occupiamo una stanza e Tara con Dawn l’altra. Che ne dite? Per questa sera mi sembra la soluzione più….ehm…idonea” disse Buffy tutta agitata.

 

“Va bene facciamo così….per stasera” rispose dura Kennedy, poi si avvicinò a Willow, le diede un bacio sulle labbra e se ne andò.

 

“Tara…io…noi…ecco…” farfugliò Willow.

 

“E’ ora di dormire. Dawn andiamo?” disse Tara e senza aspettare replica entrò in camera e accostò la porta.

 

Buffy e Dawn guardavano Willow che cercava di trattenere le lacrime.

 

“Willow tesoro. Serve tempo…a tutte. Soprattutto a te. Intanto domani potresti dare qualche spiegazione a Tara, su tutto quello che è accaduto in sua assenza. Che ne dici?” disse dolcemente Buffy.

 

“Si. Va bene…” rispose Willow affranta.

 

“Sta con lei da tanto?” chiese Tara a Dawn che era appena entrata in camera.

 

“Non da molto…Tara non credo sia una cosa seria…credimi…”disse Dawn.

 

“Bè…è…è giusto così…cioè…lei doveva rifarsi una vita…io non c’èro più…” disse Tara visibilmente scossa “e…se si amano…bè…io voglio solo che Willow sia felice…e sia amata…”

 

“Tara…”

 

“E’ così…è giusto. Ma allora perché sono tornata qui…perché se la mia ragione di vita non è più mia?” Tara iniziò a piangere “questo non è un miracolo…è uno scherzo crudele!”

 

Dawn le si avvicinò e la strinse a sè.

Unire i frammenti

 

Giles si era alzato molto presto ed era uscito con Andrew per comprare dei viveri con i buoni ricevuti dalla polizia di Cleveland.

 

Buffy scese in salotto e trovò Spike che dormiva ancora sul divano.

 

“Hey immortale…è ora di alzarsi” disse a voce alta.

 

Spike aprì gli occhi e le rivolse un sorriso beffardo.

 

“Mm…come potrei iniziare bene la giornata?” disse allungando una mano verso Buffy.

 

“Fai il bravo!…almeno per ora…” disse Buffy e gli diede un bacio.

 

“Cibo in arrivo!” esclamò Andrew entrando in casa, seguito da Giles

 

“Ma che tempismo perfetto!” borbottò Spike.

 

Nel frattempo Tara era scesa in salotto.

 

“Buongiorno a tutti, bisogna preparare la colazione?”

 

“Per fortuna che è tornata la streghetta bionda…” disse Spike ridendo.

 

“Grazie…e…bè vedo che i tuoi crampi non sono ancora passati  Spike” rispose Tara guardando Buffy appiccicata a lui.

 

“No…è che…” provò a giustificarsi Buffy, ma scoppiarono subito tutti a ridere.

 

“Non voglio essere smielato…ma mi mancavano le tue battute, strega…” disse Spike.

 

“Ok ora è meglio che preparo la colazione o mi commuovo” rispose Tara.

 

“Ti aiuto io Tara” disse prontamente Buffy, e andarono in  cucina, seguite da Andrew e Giles.

 

Nel frattempo scesero anche Vi, Rona e Amanda, che rimasero in salotto a chiacchierare con Spike.

 

“Posso parlarti un secondo?” chiese Kennedy sulla porta.

 

“Va bene, entra” rispose Willow

 

“Scusa per ieri sera ma…Willow…ho paura. Paura di perderti ora che lei è di nuovo qui. Ci abbiamo messo tanto per iniziare qualcosa e non voglio che finisca. Non mi sono mai arresa con te e non lo farò ora. Stai con me ti prego.” Kennedy si avvicinò a Willow e iniziò a baciarla. Willow la scostò.

 

“Kennedy, mi dispiace. Tu sei una persona fantastica, e mia hai tirato fuori da una brutta situazione. Sei molto attraente e le cose magari potevano funzionare tra noi. Ma non più, non ora che Tara è di nuovo qui. Perdonami tu mi piaci…ma l’amore che ho provato per Tara non si è mai sopito…e mi è bastato vederla di nuovo per capire che potrò amare solo lei. Lei e nessun’altra” Willow parlava con calma ma con decisione. Sapeva bene cosa voleva e non era giusto illudere Kennedy che le cose tra loro potevano continuare.

 

“Lei è il passato Willow! Tu sei cambiata! Il tuo presente è con me!” disse a voce alta Kennedy.

 

“No Kennedy.  Tara è di nuovo il mio presente…se lei lo vorrà ancora. È vero sono successe tante cose…ma niente, neanche il baratro più oscuro nel quale sono caduta, ha mutato i miei sentimenti per lei. Ti chiedo ancora scusa…ma tra noi è finita. L’amore che mi hai offerto è speciale…ma stare con te ora…mentendoti sui miei sentimenti…non è giusto. Non lo meriti.”  Willow cercò di dire tutto nel modo più dolce possibile…ma sapeva che per Kennedy era doloroso lo stesso. Le passò accanto ed uscì dalla stanza. Doveva darle il tempo di assimilare quello che le aveva detto.

 

Sul corridoio incontrò Dawn.

 

“Hai sentito tutto vero signorina? Come al solito?” le disse Willow cercando di sorridere.

 

“Io? Bè stavo per andare giù…e…si…scusa Willow” rispose Dawn imbarazzata.

 

“Non fa niente Dawn. Dai scendiamo. Ho una certa fame” e le diede un pizzicotto sulla guancia mentre scendevano le scale.

 

In cucina Tara e Buffy erano indaffarate a preparare la colazione, mentre Andrew e Giles mettevano a posto la spesa.

 

“Possibile che Xander e Anya dormono ancora?” disse con tono di rimprovero Giles.

 

“Bè io credo che…” iniziò a dire Buffy maliziosamente.

 

“Ho capito Buffy non continuare. Grazie” rispose Giles imbarazzato, poi andò in salotto seguito da Andrew

 

“Tara sono troppo felice di averti qui. Mi sei mancata tanto” disse Buffy sotto voce e l’abbracciò.

 

“Anche tu Buffy. Mi siete mancati tutti voi. Anche se non ho ancora capito come sia tornata”

 

“Non lo sappiamo… l’unica che ha avuto una mezza idea è stata Anya.”

 

“Siamo  pronte a divorare la colazione!” esclamò Dawn allegramente, appena entrata in cucina.

 

“Bè i pancake sono quasi pronti” le disse Buffy

 

“Forme strane o rotonde?” chiese Tara a Dawn.

 

“Vada per le forme strane oggi”  le rispose dandole un bacio sulla guancia.

 

“Wow quanta allegria? Di chi è il merito?” le chiese Tara con curiosità.

 

“Poi ti spiego. O magari lo farà Willow” le rispose Dawn sottovoce.

 

Tara la guardò con aria interrogativa. In quel momento entrò Willow.

 

“Buongiorno a tutti” disse ma lo sguardo era rivolto solo verso Tara che stava cucinando.

 

“Giorno Willow” disse Buffy.

 

“Buongiorno” fece eco Tara senza alzare gli occhi dai pancake.

 

Buffy fece segno a Dawn di seguirla.

 

“Noi andiamo a preparare in salotto per la colazione” disse e trascinò via sua sorella per un braccio.

 

Willow si avvicinò a Tara. L’aria era carica di imbarazzo.

 

“Tara ho bisogno di parlarti. Ti devo dare delle spiegazioni e raccontarti molte cose” disse Willow con ansia.

 

“Magari ne parliamo dopo la colazione” le rispose Tara sempre con lo sguardo basso.

 

“Va bene…va benissimo Tara…io…io…” Willow riusciva a malapena a parlare.

 

Tara la guardò. Dio, quanto amava quel volto. Avrebbe voluto abbracciarla e baciarla in quel momento, tenerla stretta a se e chiederle di fare l’amore. La voleva da morire…ma non poteva…non le apparteneva più…stava con quella Cacciatrice…quella Kennedy a cui desiderava stampare un cazzotto sul viso, anche se non era brava con la violenza.

 

“Portiamo i pancake di là” disse distrattamente Tara ancora persa nei suoi pensieri, e uscì dalla cucina.                 

 

Finita la colazione bisognava iniziare a darsi da fare, per cominciare a ricostruirsi tutti una vita.

 

Giles insieme ad Anya e Xander decisero di andare a fare delle ricerche presso una libreria,m che era fornitissima si libri sulla magia, di cui Giles conosceva la proprietaria, per scoprire qualcosa sul ritorno di Amanda, Anya, Spike e Tara.

 

Le quattro Cacciatrici sarebbero andate al municipio per avere garanzie sulle promesse agevolazioni in quanto superstiti, e avrebbero provato a telefonare all’ospedale dove era ricoverato il preside Wood per avere sue notizie, chiedendogli di raggiungerle, una volta dimesso, insieme a Faith e Chao Ann.

 

Gli altri avrebbero fatto un giro per la città di Cleveland alla ricerca di informazioni, per scoprire se vi era veramente una bocca dell’inferno.

 

Tutti uscirono di casa per la propria piccola missione.

 

“Mm…è meglio dividerci…io Dawn e Spike proviamo nei bassifondi conosciuti un po’ da Spike, alla ricerca di demoni con informazioni utili. Voi due provate verso la zona universitaria, guardatevi intorno, e se riuscite ad entrare nella biblioteca dell’università cercate qualche volume che faccia a caso nostro” disse Buffy rivolta a Tara e Willow.

 

“Va bene Buffy. Ci rincontriamo poi tutti davanti casa” rispose Willow tutta contenta.

 

Tara e Willow avevano fatto ricerche tutte la mattina, senza rivolgersi quasi la parola. Ad un certo punto si sedettero su una panchina del campus universitario.

 

“Non sto con Kennedy” disse Willow tutto d’un fiato.

 

“Cosa? Ma lei ha detto…”

 

“L’ho lasciata Tara. È giusto così…io non l’amavo e…non riesco a stare con lei ora che ci sei tu” Willow la guardò con occhi colmi d’amore “Forse è ora che ti spiegi un po’ di cose…”

 

Il tempo volò mentre  Willow raccontava a Tara tutti gli eventi accaduti dopo la sua morte: il dolore che aveva provato; il suo sprofondare nelle magia nera; il gesto di Xander, che aveva salvato tutti; la sua riabilitazione ad opera di Giles; l’avvento di The First; la sua relazione con Kennedy; la nascita delle nuove Cacciatrici.

 

Tara ascoltava stupita, sentire alcuni cose erano state delle coltellate micidiali. Era un po’ spaventata e la sua testa sembrava scoppiare.

 

“Willow…io…non capisco. Mio Dio tante cose sono state solo una conseguenza della mia morte. Ho provocato indirettamente così tanto dolore!” disse Tara angosciata.

 

“No! Amore mio no! È stata solo colpa mia…”

 

Si scambiarono uno sguardo intenso.

 

<<Mi ha chiamata amore mio>>, pensò Tara. Si sentiva tremare tutta, prese Willow per mano e l’avvicinò a sé…l’amava come il primo giorno…e ora desiderava solo baciare…la sua Willow…e basta.

 

Iniziarono a baciarsi dolcemente, poi con sempre più trasporto e passione. Basta spiegazioni o ulteriori sensi di colpa per gli errori commessi; le parole a volte creano solo inutili barriere alle sensazioni che il cuore ha già chiare.

 

Continuarono a baciarsi…incuranti dell’ora tarda, dei passanti…poiché quel bacio era l’unica cosa che poteva sanare tante ferite.

 

“È  tardi e mancano solo loro. Sarà successo qualcosa?” chiese Giles preoccupato.

 

“Bè spero di sì…cioè…nel senso…” cercò di spiegare Buffy.

 

“Abbiamo capito, tranquilla” disse Xander ridendo.

 

“Io no! Cosa bisogna sperare?” chiese Dawn perplessa.

 

“Magari stanno chiarendo alcune cose, oppure stanno…”

 

“Ehm, è meglio tornare in salotto, dalle altre Cacciatrici. Così facciamo il punto della situazione” lo interruppe Giles.

 

Una volta tornati tutti in salotto, Giles prese subito la parola.

 

“Allora, dalle nostre ricerche, un po’ vaghe purtroppo, risulta che Anya aveva ragione. Alla fine del tremendo scontro con The First e il suo esercito…c’è stato uno strano effetto collaterale. Dico strano perché è la prima volta che c’è un effetto positivo!”

 

“E’ stato un premio, arrivato non si sa da parte di chi” proseguì Anya “sono state rese delle persone care a tutti, cioè quasi a tutti, i superstiti della battaglia. Persone che erano state uccise durante lo scontro, come me ed Amanda; o che si sono sacrificate per contrastare l’esercito demoniaco, come Spike; o che erano state uccise da persone malvagie di cui poi The First ha usato le sembianze, come Tara”.

 

Tutti ascoltavano con interesse e un po’ di perplessità.

 

“Ok. Va bene così. Il motivo ha importanza fino ad un certo punto” disse Rona.

 

“Si, è così. Delle persone a cui vogliamo bene sono tornate. Questa è la cosa fondamentale” disse Vi con decisione.

 

“Oh certo! Siamo tutte piene di felicità!” disse Kennedy

 

“Kennedy! Il tuo sarcasmo è fuori luogo!”  la rimproverò Amanda.

 

“Scusate” rispose Kennedy stizzita, poi si alzò e uscì di casa.

 

Rona fece segno di volerla seguire, ma Buffy la bloccò.

 

“Deve sbollire la rabbia…è meglio lasciarla sola. Piuttosto, diteci le novità sulle agevolazioni pro-superstiti” disse rivolta alle altre Cacciatrici.

 

Kennedy era seduta sui gradini davanti al portone, quando vide arrivare Willow e Tara mano nella mano.

 

“Ma che carine!” disse in tono acido.

 

“Forse è meglio che parli ancora con lei. Ti aspetto dentro” sussurrò Tara a Willow. Passò accanto a Kennedy senza neanche guardarla in faccia, ed entrò in casa.

 

“Kennedy…io non so più cosa dire…” mormorò Willow in tono arrendevole.

 

“Di che hai cambiato idea, che vuoi stare con me. Ti prego Willow…so che posso convincerti di nuovo!” disse Kennedy avvicinandosi  “Ricordo cosa hai provato quando sei venuta a letto con me…” prese Willow per mano, cercando di attirarla a sé “ti è piaciuto…eccome…lascia che ti rinfreschi la memoria…” provò a baciarla, ma Willow si scansò.

 

“Kennedy, per piacere lasciami. Mi stai facendo male”

 

Kennedy bloccò i polsi di Willow con una mano, la forza della Cacciatrice si faceva sentire, e con l’altra provò a slacciarle i pantaloni. Willow era impietrita…non riusciva a reagire…

 

“Lasciami! Non voglio…ti prego fermati!” riuscì solo a gridare.

 

Ad un tratto Kennedy si sentì afferrare per le spalle…fu voltata di scatto…e gli arrivò un pugno fortissimo in faccia, che la fece cadere a terra.

 

“Ti ha detto di lasciarla stare! Prova a toccare di nuovo la mia ragazza e ti sistemo definitivamente!” le urlò Tara piena di rabbia.

 

Dietro di lei tutti guardavano la scena stupiti; avevano sentito anche loro il grido di Willow e avevano seguito Tara quando si era precipitata fuori.

 

Willow raggiunse Tara e l’abbracciò.

 

“Stai bene amore?” chiese Tara preoccupata.

 

“Si. Ora calmati tesoro è tutto a posto” disse Willow stringendola forte.

 

“Ok. Ma portami via di qui o non rispondo di me. Wow…che soddisfazione mi sono tolta!” disse Tara carica d’adrenalina.

 

Willow rimase a bocca aperta per la meraviglia, poi prese Tara per mano ed entrarono in casa.

 

Buffy si avvicinò a Kennedy e l’aiutò a rialzarsi.

 

“Forse è meglio che tu vada via…mi sembra che stai perdendo il controllo” disse Buffy con durezza “devi allontanarti da Willow per un po’…è meglio per lei…e per te stessa”, il suo tono ora era più dolce “credimi Kennedy…è meglio così”.

 

“Io non volevo farle del male…non so cosa mi sia preso…ma hai ragione Buffy, ho davvero perso il controllo. È giusto che me ne vada” disse Kennedy cercando di scusarsi.

 

“Magari ci organizziamo domani per la partenza, per stasera, se vuoi, posso chiedere alla mia amica della libreria se ti ospita. Sai…è solo per evitare ulteriori…scontri…” disse Giles con premura.

 

“Si, signor Giles. Facciamo così” rispose Kennedy.

 

“Se non è un problema partirei anch’ io domani con Kennedy” disse Rona “ ho voglia di tornare un po’ a casa mia, e almeno così farò una parte del viaggio in compagnia”.

 

Tutti rimasero in silenzio.

 

“Ok. È deciso” disse prontamente Buffy.

 

“Tara fammi vedere la mano” disse Willow preoccupata.

 

“Tranquilla è solo indolenzita…sai picchiare non è il mio forte!”

 

Willow prese la mano di Tara e iniziò a baciarla dolcemente.

 

“Mm…Willow…tesoro…” disse Tara mentre aveva la schiena percorsa dai brividi.

 

“Tara ho voglia di fare l’amore con te” sussurrò Willow.

 

“Si…anch’io”

 

Si chiusero a chiave nella stanza che Willow aveva condiviso con Buffy la sera precedente. Si sdraiarono sul letto e si abbracciarono.

 

“Ti amo piccola mia” disse Tara.

 

“Anch’io…ti amo tanto…” rispose Willow mentre la baciava sul collo.

 

Si spogliarono lentamente, sfiorandosi a vicenda, facendo scivolare le labbra e le dita lungo tutto il corpo. Fecero l’amore con dolcezza, con passione…fino allo sfinimento…per poi addormentarsi tenendosi strette…felici di essersi finalmente ritrovate.

 

“Dormito bene?” chiese Buffy maliziosamente quando Willow e Tara scesero in salotto.

 

“Oh, si benissimo!” disse Willow con un mega sorriso stampato sulla faccia.

 

“Ecco perché ho trovato la porta chiusa…vi eravate già addormentate…” continuò Buaffy sullo stesso tono e facendo l’occhiolino a Spike.

 

Willow e Tara diventarono tutte rosse.

 

“Ok. Siamo tutti felici e…soddisfatti. Ora una buona notizia streghette…” disse Spike “possiamo continuare ad occupare questa enorme casa, Giles ha ottenuto il permesso…”

 

“E una notizia meno buona” disse Buffy con rassegnazione “siamo veramente su un’altra bocca dell’inferno, quindi niente vacanze! Da stasera si riprende con la ronda!”

 

“Bè…si…l’avevamo scoperto anche noi…solo che…” disse Tara impacciata.

 

“Tranquille. Il bello è che ora siamo un super squadrone…niente può fermarci…” disse Buffy con enfasi, alzandosi in piedi “ci daremo da fare…troveremo un lavoro…cercheremo le nuove Cacciatrici…ci riprenderemo le nostre vite e…faremo fuori tutti i cattivi!”

 

“Oddio queste eroine moderne…tutte così…montate!” esclamò Spike ridendo.

Si ricomincia

 

Tutti si misero d’impegno per riprendere le attività…e portare avanti la routine familiare.

 

Giles insieme a Faith, il preside Wood e Chao Ann, si erano presi il compito di andare in giro per il mondo a cercare le nuove Cacciatrici . Di tanto in tanto sarebbero tornati per farne addestrare qualcuna da Buffy, Vi, Amanda e Spike.

 

Anya e Tara avevano trovato lavoro come aiutanti nella libreria dell’amica di Giles, che era fornitissima di libri sulla magia.

 

Willow era riuscita ad iscriversi all’università di Cleveland così poteva dare gli ultimi esami rimasti.

 

Xander aveva trovato lavoro in un cantiere ed era riuscito a far assumere anche quell’imbranato di Andrew.

 

Dawn aveva ripreso gli studi al liceo, insieme ad Amanda.

 

La notte, ovviamente,  tutti avevano ripreso i pattugliamenti.

 

“Allora Cacciatrice…da quanto ho intuito io e te abbiamo una storia?” chiese Spike a Buffy mentre passeggiavano per la ronda.

 

“Non ti illudere troppo Spike…diciamo che ci stiamo frequentando” rispose Buffy sorridendo.

 

“Certo…certo…come no”mormorò Spike in tono scherzoso.

 

Dietro di loro Dawn e Andrew ridevano come matti.

 

“Xander perché non andiamo in vacanza” disse Anya in tono petulante.

 

“Anya…tesoro…abbiamo appena avuto un nuovo lavoro…e non è molto saggio farsi licenziare subito. Sai non ci pagherebbero più”

 

“Oh no! Allora niente vacanze…assolutamente!” disse Anya decisa.

 

“Anche perché con quei soldi potremmo trovare una casa tutta nostra e magari…sistemarci…”

 

“Cosa intendi? Mica che vuoi sposarmi! Xander se mi hai intenzione di lasciarmi di nuovo sull’altare questa volta ti ammazzo!” inveì Anya.

 

“Non farò più di questi sbagli…non ti lascerò più…ho rischiato troppe volte di perderti definitivamente” disse Xander e l’abbracciò.

 

“Tutti felici e innamorati…sta per arrivare un’altra apocalisse? No…sai… ogni volta che ci dice bene arriva l’ennesima catastrofe!” disse Willow ironicamente.

 

“Non lo so…certo le nostre vite sono più alla Twin Peaks, che da  Sex and the city…quindi…” scherzò Tara.

 

“Affronteremo tutto come al solito…e insieme…di nuovo. Io e te ci ritroviamo sempre…” disse Willow prendendo Tara sotto braccio “….questa è la magia più grande che io abbia mai conosciuto…l’unica in grado di portare speranza nel mondo…per cui ogni volta valga la pena ricominciare…”

 

Accarezzò dolcemente il volto di Tara e la baciò.