BRING ME TO LIFE

Autrice: Kia

 

Coppia: Tara/Willow

 

Periodo: Subito dopo la fine di Seeing Red.

 

Disclaimer: Tutti i personaggi appartengono a Joss Whedon.

 

<<Che succede Tara?>>

 

<<Shhh…>>

 

È tutto buio e freddo attorno alle due figure che si muovono lentamente nel bosco. I loro piedi nudi affondano nella neve fresca che ancora fiocca leggera, mentre avanzano tra gli alberi spogli. I capelli rossi di Willow risaltano nel bianco e i respiri affannati e stanchi di entrambe tagliano il silenzio come un coltello nel burro caldo.

 

<<Dove siamo? Ho paura, Tara…>> Il sussurro di Will echeggia in tutta la valle, senza avere risposta. Tara continua a camminare nella neve, un metro avanti la compagna: non parla, non si volta, non da segni di emozione; i suoi piedi, nonostante il freddo pungente della neve, sono candidi e illesi, al contrario di quelli di Willow, arrossati e congelati. Entrambe sono prive di scarpe e giacche, Tara porta dei pantaloni grigio chiaro e un maglioncino blu, mentre Willow indossa un paio di jeans sporchi e lacerati e una camicetta estiva bianca e rossa.

 

<<Dove stiamo andando, Tara?>> L’angelo biondo ancora non si volta, non risponde, continua semplicemente a camminare. La rossa cerca di aumentare il passo per raggiungerla, ma cade nella neve, Tara non si ferma. Willow ha un aspetto terribile, profonde occhiaie le circondano il viso come se non dormisse da giorni. È stanca e spaventata, non capisce dove si trova, né cosa stia succedendo, prova una strana sensazione di vuoto e non sa nemmeno il perché: ha freddo, un freddo pungente e straziante così diverso da quello che prova sulla pelle. Freddo dentro, nel cuore. Vuole solo la sua ragazza accanto, nulla di più. <<PERCHE’ NON PARLI?!?!?!!!>> Vuole solo sentire la sua voce. Vuole solo vedere i suoi occhi. <<TARA!!!!!!!!>>

 

<<Sarò sempre qui, amore mio. Sempre qui…>> la voce dell’angelo biondo finalmente risuona cristallina. Si è fermata accanto ad un albero, ha appoggiato la sua mano sul tronco coperto di muschio, sta aspettando la sua ragazza. Stanno salendo fino alla cima dell’altura tappezzata di boschi e di neve, una camminata che sembra non finire mai.

 

<<Perché hai tutta questa fretta? Perché sei così lontana?>> chiede Willow angosciata, riprendendo il cammino. Hanno quasi raggiunto la vetta.

 

<<Ti amo Willow.>>

 

<<Lo so. Perché non ci fermiamo un attimo?>>

 

<<Non ti puoi fermare, amore. Devi andare avanti anche da sola.>>

 

<<Ma io non sono da sola! Ci sei tu con me.>>

 

<<Non ci sarò per sempre, Will…>>

 

<<Non dire così Tara! Mi avevi promesso che saremo rimaste sempre insieme! Ricordi?>>

 

<<Ricordi…>> Tara non si volta <<Qual è l’ultima cosa che ricordi, Will?>>

 

<<L’ultima… cosa… ci siamo appena svegliate, Buffy e Xander stanno parlando in giardino, forse stanno facendo la pace…>> le parole le si strozzano in gola; Tara, di spalle, annuisce.

 

<<Ora ricordi perché non ci sarò per sempre, vero?>>

 

<<Questo vuol dire… che sono morta anch’io?>>

 

Si sentì Tara soffocare una risata malinconica.

 

<<Tranquilla, piccola. Questo è solo un sogno. Almeno per te.>>

 

<<Allora non voglio svegliarmi, ora che so quello che ho perso.>>

 

La neve continua a fioccare leggera sulle due ragazze che seguitano a camminare, il nuovo silenzio interrotto solo dal fruscio dei loro passi. Nella mente di Willow cominciano ad annidarsi cupi pensieri, tutti gli ultimi tremendi ricordi che ha: l’arrivo di Warren, i colpi di pistola, lo sguardo fisso di Tara, il proiettile, la sua ragazza tra le braccia… e mentre pensa, si rende conto che il rosso della sua maglietta è sangue.

 

<<Non dirlo, piccola. Ora hai un motivo in più per vivere.>> sussurra dolcemente la bionda, senza fermarsi.

 

<<Io non… più motivi… vivere… dolore…>> Willow cerca di parlare, ma le lacrime e il senso di nausea provocato dall’odore del sangue sulla sua maglietta le impediscono di finire la frase. Sta realizzando ciò che sarà da quel momento in poi: sola.<<Tara… sola… io…>>

 

<<Shhh… non parlare piccola, le cose non sono così buie come sembrano. Tu sei forte, andrai avanti.>>

 

Willow cade in ginocchio sulla neve e si abbandona ad un doloroso pianto ininterrotto, senza avere la forza di fare o dire altro. Solo lacrime, sempre e solo lacrime. D’ora in poi la sua vita sarà così.

 

Solo quando le dita di Tara le sfiorano il viso stravolto, la strega alza lo sguardo. Quel tocco così freddo, così delicato, così ultraterreno… il volto di Tara è perfetto, quasi la neve e il freddo non potessero toccarlo, o lo attraversassero… i suoi occhi azzurri leggermente umidi, profondi, così sereni e pieni di pace… le labbra increspate in un tenero sorriso, colorate e vive… è così luminosa, quasi un’incredibile luce la illuminasse da dentro… quella luce che è stata tolta alla Terra, la sua luce, quella che tante volte aveva rischiarato il viso di Willow perso nella tenebra, dandole la forza di andare avanti ancora una volta, quella luce che non sarebbe mai più stata scorta nella vita di ogni giorno. Quella luce che illuminava la loro camera. Quella luce si era spenta.

 

La rossa si alza lentamente, quasi a contatto con il corpo della sua ragazza, i loro sguardi fissi l’uno nell’altro. Fissa quel viso angelico cercando di imprimerne ogni piccolo dettaglio nella mente, cosciente che non l’avrebbe più rivista se si fosse svegliata da quel… dolce incubo.

 

<<Ricordami, e vivi anche per me. Questo è il tuo nuovo motivo per vivere. Sii felice come avrei voluto essere, stai accanto ai tuoi amici, i miei amici, la nostra famiglia, prenditi cura di loro. La vita non è una favola per bambini, ma sta a te decidere se tentare di viverla fino in fondo o restare immobile mentre ti scorre davanti. Non aspettare che passi, perché un giorno ti renderai conto che non hai più il tempo per dire ciò che non hai mai detto. Solo questo ti chiedo: vivi. Anche per me.>>

 

Willow continua a piangere silenziosamente, senza poter accettare ciò che sa essere la verità. Tara sorride dolcemente e si avvicina lentamente al precipizio in cima alla montagna, ora lontano solo pochi metri. Come stregata, Willow la segue, senza fare altre inutili domande.

 

<<È ora di andare avanti…>>

 

La rossa fissa il vuoto del precipizio e ne è attratta: lanciarsi, morire, riunirsi al suo angelo.

 

<<… perché ancora qualcuno ha bisogno di te…>>

 

E poi? E Buffy, tornata per lei? E Dawn, sola e spaventata? E Xander, a pezzi? E Miss Kitty? E Warren? E il Trio?

 

<<… perché la forza di un’amazzone non si spegne…>>

 

Ma cosa fare quando tutto si sarà sistemato? Che obbiettivo per vivere?

 

<<… e la magia non si consuma. La magia dell’amore non si consuma mai…>>

 

Quale altro amore cercare? Dove trovarti, angelo?

 

<<… troverai una nuova felicità, anche per me.>>

 

Posso farcela? Si, voglio farcela! Vivere per te… mi stai aprendo gli occhi… l’hai già fatto una volta… cosa mi stai facendo Tara?

 

<<Ti sto riportando alla vita.>>

 

 

 

Willow sfiora per un’ultima volta la candida mano di Tara e si abbandona nell’aria del precipizio, cullata dai fiocchi di neve in caduta senza meta, come lei. Scruta la sagoma luminosa della sua ragazza diventare sempre più lontana, sempre più confusa. Vivrà per lei.

 

<<Ti voglio bene Willow…>>

 

<<Ti voglio bene…>>

 

<<Te ne vorrò sempre…>>

 

<<Ti voglio bene…>>

 

Sente nuove lacrime solcarle il viso, e il calore di un abbraccio fraterno avvolgerla.

 

<<Ti voglio bene…>> sussurra Xander, stringendola davanti al tempio di Proserpina, lacero e ferito. <<Ti voglio bene…>> Finalmente può sentire tutte le sue emozioni scorrerle fuori attraverso quelle lacrime materiali, finalmente di nuovo in un mondo dove può combattere per ciò che ama, finalmente in un mondo dove può vivere per lei.

 

<<Ti amo Willow. Vivi per noi.>>