DESIDERI

Autrice: Nives

 

Disclaimer: Tutti i personaggi appartengono a Joss Whedon.

 

La porta della stanza si aprì

 

“Niente candele? Beh, ne ho portata una... è super fiammeggiante. Tara ti devo dire...”

 

“No io... io capisco, devi stare con la persona c-che ami.”

 

“Infatti...”

 

“Vuoi dire...?”

 

“Esattamente. Okay?”

 

“Oh si.”

 

“Mi sento male per tutto quello che ti ho fatto passare e... e voglio farmi perdonare... A cominciare da adesso”

 

“Proprio adesso?”                                                                                                                        

 

            Tara soffiò sulla candela che Willow le aveva offerto.

 

            Nella stanza rimase solo una tenue luce proveniente dall’esterno; la notte era limpida, la Luna con il suo aggraziato pallore formava un quadro perfetto con il cielo che contava milioni di stelle.

 

            Willow impiegò qualche secondo prima di mettere a fuoco l’altra ragazza, poi quando finalmente gli occhi si furono abituati alla penombra, riuscì a distinguere la silhouette di Tara e il suo cuore ebbe un sussulto.

 

            “Tara per favore…vieni qui.”

 

            La giovane strega invitò l’altra ad avvicinarsi alla finestra e, una volta che il volto di Tara fu baciato da quella luce similmente magica, la ragazza emise un lungo sospiro.

 

            “Ti ho mai detto…quanto sei bella?” mormorò.

 

            L’altra sorrise “No…” rispose accarezzandole una guancia “Ma non credo di…”

 

            “Sei bella…tremendamente bella…così bella da fare male!” riprese Willow interrompendola; poi una lacrima percorse la sua guancia.

 

            “Willow!!” Tara si preoccupò di quella strana condizione e, poggiata la candela sul tavolino accanto a lei, abbracciò l’amata.

 

            “Cosa succede? C’è qualcosa che non va?” chiese titubante continuando a stringerla, ma dall’altra nessuna risposta, l’unico rumore a riempire la stanza fu quello delle sue lacrime.

 

            Il cuore di Tara sembrò fermarsi; si sentì di nuovo a terra come lo era stata prima di rivedere Willow, quando pensava di averla persa per sempre. Ma poi, come un fulmine a cielo sereno, la ragazza che amava aveva varcato la porta e le aveva rivolto quelle parole capaci di strapparla alla disperazione:

 

 

 

            “Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare..”

 

 

 

            “…mi farò perdonare…a partire da adesso.”

 

 

 

Attese paziente, ma fu una dura lotta con se stessa e avrebbe evitato volentieri quella tortura… mille dubbi comparvero improvvisamente nella sua testa ma alla fine si fece coraggio e parlò a cuore aperto a Willow:

 

“Tesoro ascolta… non devi sforzarti… a me va bene così! Basta stare con te come abbiamo fatto fin ora, non devi preoccuparti d’altro… Non devi… non devi farti perdonare di niente, capito? Noi siamo amiche…”

 

Willow sgranò gli occhi e si scostò da Tara.

 

“Hai frainteso! Non è questo… è che...” si sentì pervadere da un calore intenso incrociando lo sguardo dell’altra, lo stesso calore di sempre e d’improvviso fu come catapultata indietro nel tempo, a quando aveva iniziato a tormentarsi per quell’ inspiegabile morsa che le attanagliava lo stomaco impedendole di respirare…

 

In principio aveva pensato fosse stata la magia ad attrarla tanto, il poter dire:

 

“Oh, cavoli!! Che bello!! Un’amica per fare incantesimi!!”

 

Ma poi qualcosa era cambiato.

 

Non andava più da lei solo per le magie…

 

 “Buffy mi sta trascurando un po’ per via di Riley e io sto ancora male per Oz è ovvio che voglia passare il tempo con qualcuno che mi faccia distrarre…”

 

Si ripeteva questa frase ogni volta che si trovava stranamente incantata ad osservare l’amica, il più delle volte succedeva quando l’altra non se ne accorgeva e compiva piccoli gesti…

 

“Lei mi piace” aveva confessato guardandosi allo specchio e subito dopo si era imposta “E’ una brava ragazza e un’ottima amica”, ma qualcosa aveva iniziato a non essere più molto chiaro… “qualcosa” che non voleva spiegarsi.

 

Nel momento più cupo della sua vita, quello in cui si era chiesta il perché il suo amore per Oz fosse tanto forte, era arrivata lei a mettere in discussione tutto.

 

A poco a poco, un nuovo sconvolgente sentimento aveva preso posto nel cuore di Willow suo malgrado.

 

Però, dopo l’ultimo incantesimo fatto insieme per trovare Buffy nel regno degli inferi e poterla liberare,  non ci fu più la possibilità di mascherare i propri sentimenti.

 

Entrambe si erano messe a nudo e avevano avvertito un’incredibile attrazione reciproca.

 

Willow aveva cercato risposte negli occhi di Tara e lei sospirando ancora ansimante le aveva fatto i complimenti per la prova superata.

 

“Sei stata bravissima, Buffy potrà tornare!”

 

“Tu…sei bravissima…ma come hai fatto? Cioè…io non capisco da dove riesci a far scaturire tutta questa energia”

 

“E’ grazie a te…”

 

“Ma dai, non scherzare!!”

 

“Sul serio…tu mi completi.” aveva risposto seria Tara, poi le si era avvicinata e le aveva asciugato il sudore con un fazzoletto.

 

“Ti sei stancata molto,eh?”

 

“Un po’”

 

Willow si era persa in quegli occhi azzurri.

 

 “Tara…tu…sei speciale.”

 

Le palpebre si erano socchiuse e le loro labbra sfiorate appena.

 

Poi Willow si era allontanata di colpo.

 

“Oh! Scusami! Scusami! Io… cioè… non so cos’è successo e – abbassando lo sguardo mortificata – forse… forse…è stata la magia!! Sì! Ma certo deve essere quello che...”

 

“Willow…”

 

“…ci ha…come dire..”

 

“W-Willow?!”

 

“…la magia… troppo forte…intensa e…”

 

“Willow! Non preoccuparti” era infine riuscita a dire la bionda ragazza. Willow allora rialzò la testa e si sentì morire nel vedere il volto di Tara anch’esso visibilmente imbarazzato.

 

 “Non è successo niente di m-male…” aveva continuato Tara cercando di rimettere in sesto il suo cuore impazzito.

 

“Io lo spero...” aveva sospirato preoccupata Willow “Non voglio rovinare tutto…”

 

“Tranquilla.” le aveva risposto Tara sorridendo con dolcezza “…tu sei davvero molto importante per me…”

 

Tutto era rimasto così in sospeso da allora.

 

Non c’erano stati altri baci né evidenti effusioni ma indubbiamente il loro rapporto era cambiato. La loro amicizia si era trasformata in qualcosa di più profondo senza che loro potessero rendersene conto ma poi, con il ritorno di Oz, la situazione era sfuggita di mano ad entrambe e adesso  Willow aveva pianto proprio per liberarsi dallo stress accumulato.

 

Era stata dura per lei chiudere definitivamente con il suo primo amore, pensava in cuor suo che non sarebbe mai successo, che non lo avrebbe più rivisto e, nel momento in cui più non se lo aspettava, era tornato ed i suoi sentimenti avevano vacillato tra passato e presente…

 

Ma infine avevano scelto…

 

 “Tara io…” sussurrò Willow abbassando gli occhi; attese qualche istante, poi li rialzò sull’altra “Mi sono innamorata di te… non so com’è successo ma è vero!”continuò la frase spingendola delicatamente verso il letto.

 

 “Sei s-sicura?!” chiese Tara continuando a fissarla con apprensione.

 

“Sono sicurissima! E…– la ragazza dai capelli rossi sorrise - quando ti dico che sei bella da fare male vuol dire che mi fai impazzire, capito?!”

 

Tara ricambiò il sorriso e i suoi occhi si inumidirono.

 

“Sai Willow, io… non avrei mai creduto che tutto questo si realizzasse sul serio… mi sembra un sogno. Quando ti ho  conosciuta in cuor mio ho capito subito cos’eri per me e ho temuto che… Io… sì, io avevo paura… paura di perderti.”

 

Willow scosse la testa “Questo non sarebbe mai potuto accadere” poi fece un lungo sospiro e continuò “E…cosa sono per te?”

 

L’altra si fece seria .

 

“Sei la mia luce Willow… il mio amore…”

 

Willow socchiuse gli occhi sentendo il volto in fiamme, poi li riaprì sorridendo di nuovo. Continuò ad accarezzare i capelli di Tara finché non si trovarono a contatto con il cuscino e dopo cercò timidamente le sue labbra.

 

“Ti amo…” mormorò Willow tenendo fra le mani il volto del suo angelo biondo.

 

“Anch’io ti amo...”

 

Un altro bacio e dopo quello un altro ancora, passionale, coinvolgente…

 

Le due ragazze si strinsero ancora di più e in quella notte “magica” furono finalmente una cosa sola.

 

 

 

Fine