SEEING THE LIGHT

Autore: Vio05

 

Pairing: Willow/Tara

 

Rating: PG

 

Timeline: settima serie

 

Disclaimer: i personaggi purtroppo non mi appartengono, ma appartengono a Joss Whedon, David Greenwolt la WB, ME, la UPN e la Fox. L’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.

 

 

 

 

 

<<Lo sai che giorno è oggi?>> chiese Kennedy sorridendo. Abbracciò Willow da dietro la schiena e appoggiò il mento sulla sua spalla, dandole un lieve bacio sul collo.

<<M… Non saprei….vuoi sapere il numero o…>> Sentendosi a disagio, Willow scostò le braccia della ragazza voltandosi per guardarla, poi imbarazzata, decise di sedersi sul letto.

Kennedy capì subito che la conversazione non sarebbe stata delle migliori, ma decise ugualmente di tentare <<Vuoi un indizio?>> le si avvicinò con sguardo malizioso <<Riguarda me… e te…>> ma non riuscì a finire la frase vedendo lo sguardo interrogativo di Willow che, nel frattempo, aveva preso a giocherellare con un peluche.

Il sorriso le scomparve dal volto, abbassò le spalle e sospirò…<<Davvero non ti viene in mente nulla?!>> delusa, tentò nuovamente di far ricordare alla sua amata, il momento che, secondo il suo parere, era il più importante della sua vita. <<Un po’ di sforzo…. Io e te…>> poi cominciando a sorridere con sguardo trasognato <<in questa stanza…>> Willow di colpo si ricordò come mai l’altra era tanto eccitata. Erano passati ormai 5 mesi dal giorno in cui, per la prima volta, lei e Kennedy si erano baciate, proprio in quella stanza; interruppe la compagna << Oh…..>> sorrise, poi cominciò a sentirsi in colpa per non averlo ricordato prima <<Oh oh! Kennedy scusami, non volevo..io.. Ho-ho avuto molte cose da fare, ti prego perdonami, solo che…>> cominciò poi ad inciampare sulle parole per l’imbarazzo che, come sempre, le giocava brutti scherzi <<io…mi farò perdonare…>> vedendo poi lo sguardo malizioso della sua ragazza continuò, intuendo le sue intenzioni…<<ti va di andare a mangiare una pizza…o potremo prenotare un tavolino al Bronze…solo per noi due…>> sorrise, ma si fermò immediatamente cogliendo lo sguardo ormai deluso e triste di Kennedy <<un tavolino al Bronze. Certo. Ma..dici sul serio? Voglio dire, un tavolino al Bronze è tutto quello che ti viene in mente…per il nostro..per il nostro anniversario? Accidenti che fantasia!!>> si girò poi verso la porta per andarsene ma, come iniziò a camminare verso l’uscita, la rossa intervenne cercando di riparare all’errore <<beh, non è proprio un “anniversario” anniversario….sono..solo 5 mesi… >> ma, forse, sarebbe stato meglio se non avesse detto niente.

Kennedy si girò di scatto, infuriata <<solo 5 mesi? No scusa, cosa vuol dire “solo 5 mesi”? scommetto che ti ricordi ancora la data del giorno in cui tu e Tara vi siete viste per la prima volta, ma no, ci sono io al posto suo.. Acc…cavolo, scusa non mi ricordavo che non conto nulla per te>>

<<non è vero… tu conti molto per me, tu sei.. Davvero molto importante Kennedy>> cominciò ad avvicinarsi a lei, cercando di baciarla.

Non appena le labbra della rossa toccarono le sue, la cacciatrice sorrise e cercò di dimenticare l’accaduto. <<ti amo Willow. Io.. So che non sei pronta a dirmelo, perché hai i tuoi motivi, però…voglio essere sicura che ci tieni a noi… capisco che ti manca ancora molto, però vorrei che cominciassi a dare importanza anche alla nostra di storia e a non pensarle più di tanto…io>>

Poi cogliendo l’imbarazzo di Willow che posò lo sguardo sul pavimento, le alzò delicatamente il viso con la mano, portando il suo sguardo ad incontrare il suo. <<….Hey, cosa c’è?>>

<<io non… non…non credo che la dimenticherò mai>>

<<hey,>> cercò di rassicurarla la cacciatrice <<non puoi e non devi dimenticarla, sto solo dicendo che devi iniziare a vivere di nuovo>> riprese fiato, notando che non era riuscita a rassicurare la rossa <<anche lei lo vorrebbe, non credi? Non posso immaginare quanto sia duro affrontare una situazione del genere però…>>

<<tu…io…non lo so…>>

<<“Tu…io…non lo so..” cosa vuol dire?>> chiese tristemente, cercando gli occhi della strega nei quali stava cercando di trovare una risposta <<Stai dicendo che non mi amerai mai? Che c’è…n-non ci tieni a noi?…almeno un po‘>> vedendo che Willow non replicò, e che sembrava non avesse intenzione di farlo, cominciò a sentire le vene pulsare dalla crescente rabbia. <<Ma no,>> riprese agitandosi <<come ho potuto pensarlo.. VOI eravate una coppia, mentre IO e TE non siamo niente… certo! Sempre LEI per la testa… avrei dovuto immaginarlo>> sussurrò tristemente.

Infastidita, Willow cercò di controbattere <<senti, io e Tara siamo una cosa che non ti riguarda..>>

Come se stesse per esplodere da un momento all‘altro, Kennedy trattenne il respiro, chiuse gli occhi, cercando di mantenere la calma <<ERAVATE…. Una cosa che non mi riguarda…>> poi alzando sempre di più la voce <<come fa a non interessarmi adesso, se ogni volta che ti bacio o che ti abbraccio, ti sento così lontana, come se ciò che sta accadendo non stia accadendo a te.. Non vuoi capirlo? Tara è morta, non tornerà mai più!>>

<< te l’ho sempre detto che non sarei mai riuscita a dimenticarla, che il rapporto fra te e me non sarà lo stesso come quello che avevamo io e Tara fino a quando non l’avrò dimenticata…>> ora anche Willow stava urlando, cosa che la cacciatrice le aveva visto fare di rado. La rossa cercò di riprendere la calma, abbassò lo sguardo, e le sue parole divennero un sussurro << e che questo… non potrà mai avvenire>>

Una lacrima scese dagli occhi della cacciatrice <<oh no… lo so!>> fece una pausa per trattenerle, ma fiumi di lacrime cominciarono a solcarle il volto <<So che non sarò mai come la dolce, gentile…>>

<<smettila..>> iniziò la strega rossa, ma Kennedy la interruppe prima che potesse terminare

<< di fare cosa? Uh?!! Di parlare di lei? O di dire le cose come stanno!?!!? Che c‘è… hai paura di dirmi che è finita? No perché…è questa l’impressione che mi stai dando>>

Willow oramai presa dalla furia del momento si girò di scatto verso Kennedy, sfidandola con gli occhi a ribattere. Le sue mani tremavano di rabbia, il suo viso paonazzo sembrava dover prender fuoco da un momento all’altro <<beh, si forse!>>. Si fissarono per qualche istante nel più assoluto silenzio, con l’ira che si rifletteva nei loro occhi e che si faceva sentire con la pesantezza dei loro respiri. Nessuna delle due sembrava voler distogliere lo sguardo, dando così un segno di arresa ma, inaspettatamente, Kennedy cambiò espressione. Adesso, l’unico pensiero che le passava per la mente, era quello di fuggire via da quella stanza. Alle parole di Willow, si sentì gelare il sangue nelle vene, niente rabbia in quel momento, solo delusione e sorpresa. Non avrebbe mai creduto possibile che sarebbero mai arrivate ad un punto tale. Scosse la testa, indietreggiò fino ad arrivare al corridoio e cominciò a correre scendendo le scale il più in fretta possibile.

<<sono a casa… c’è qualcuno? Willow…?Dawn..? Xan..>> Buffy, appena rientrata, ora su l’orlo della porta, stava per chiuderla alle sue spalle, quando sentì il rumore dei passi svelti provenire dalle scale. <<Oh… Kennedy! sono appena tornata! Vuoi un pezzo di…>>

Kennedy non la degnò di uno sguardo, la sua mente era troppo presa dai suoi pensieri per accorgersi del ritorno dell’amica. Continuò a correre fino ad urtarla, ma non si fermò, né chiese scusa, prese la maniglia della porta, varcò velocemente la soglia e la sbattè alle proprie spalle.

<<…pizza>>continuò Buffy massaggiandosi la spalla che l’amica aveva urtato <<ciao anche a te!>> disse rivolgendosi alla porta.

<<Willow?!>> chiamò, avanzando verso le scale, in direzione della camera della sua migliore amica. “ohi ohi… hanno litigato ancora..sono più le volte in cui urlano che quelle in cui stanno assieme..” Si aspettava di trovare l’amica distesa sul letto, a piangere, invece, la vista fu del tutto differente. La strega rossa era seduta alla scrivania con una penna in mano, scarabocchiando qui e là su un foglio di carta. <<oh, ciao, sei tornata prima del solito…niente clienti?>> chiese impassibile.

<<veramente sono in ritardo di un‘ora>> sorrise Buffy, un po’ preoccupata.

<<Oh..>> accennò Willow facendo caso all’orologio che stava sul comodino

<<comunque..>> riprese la bionda <<ciao, vi ho portato la cena, ma a quanto pare dovremo gustarcela solamente io e te… >> sorrise posando la scatola di cartone che teneva in mano sopra il mobiletto di legno affianco a lei. <<certo che…il mio destino ha una fantasia…. Da fare la commessa al Duble Meat mi ha portata in una pizzeria..>> fece una pausa <<beh, almeno qui sono leggermente più utile, posso impedire ai clienti mezzi ubriachi di picchiare i camerieri…>> Non vedendo dalla parte dell’amica nessuna reazione, le si avvicinò spostandole una ciocca di capelli che le coprivano il viso. La guardò negli occhi <<hey, stai bene? Che è successo?>>

<<scusa Buffy ma… non ho proprio voglia di parlarne in questo momento>> rispose la rossa tristemente.

<<ooook….>> sospirò la bionda e, capendo che forse avrebbe dovuto lasciare l’altra da sola, si voltò per andarsene.

<<anzi sai cosa?>> Willow si alzò in piedi, rimase ferma un istante per poi adagiarsi sul letto <<Mi va di parlarne>> Buffy si fermò, cercando di capire quale fra le due opzioni “prendere e andarsene” o “restare e consolarla” avrebbe dovuto scegliere, così rimase ferma al centro della stanza, voltandosi per guardare l’amica negli occhi

<< io..DEVO parlarne.>> continuò la strega <<Sono stanca di tenermi tutto dentro. So che lei non vuole vedermi così, io so cosa sento e no, non mi Va… Punto e basta>> aveva assunto il suo sguardo risoluto che, però, non sembrava convincere del tutto l’amica, che le intravide negli occhi un velo di tristezza.

<<beh, adesso si che è tutto più chiaro, sai?!>> cercò di sdrammatizzare Buffy. Diventando poi più seria, cercò lo sguardo dell’amica che non aveva intenzione di incontrare il suo <<chi non ti vuole vedere così? Per quale motivo? E.. Cos’è che non vuoi fare?…>> un silenzio imbarazzante colpì la stanza. Buffy si avvicinò al letto sedendosi accanto a Willow <<dai, io sono qua, puoi dirmi tutto, lo sai.>> la strinse in un caldo abbraccio per confortarla ma ottenne l’effetto contrario.

Una lacrima scese dal viso della rossa, poi un’altra e un’altra ancora; non riusciva a smettere così si piegò ancora di più fino ad appoggiare la testa sulle gambe di Buffy che, adesso, le stava accarezzando dolcemente i capelli.

<<Io…non ce la faccio, so che ormai è passato più di una anno da quando Tara è morta, ma non riesco a dimenticarla, il mio amore per lei non mi ha lasciata neanche per un momento. Io.. la rivedo in ogni sogno, penso sempre a come stavamo bene una accanto all’altra e poi, quando riapro gli occhi, mi ritrovo tra le braccia di Kennedy>> esitò per qualche istante <<quasi mi sembra una sconosciuta e…e ogni volta il mio cuore sprofonda, capendo che, quello di qualche secondo prima, era solo un sogno e che ormai non potrò più avere il mio amore al mio fianco. Come posso sperare di tornare a vivere, sapendo che lei non sarà qui con me?>> anche il viso della cacciatrice adesso era rigato dalle lacrime. Soffriva per la mancanza di Tara ma, forse, ancor di più ascoltando ciò che la donna stretta fra le sue braccia stava dicendo.

“ancora non l’ha superata ed io cosa ho fatto per lei? Niente. Non so come comportarmi, se devo ribadirle il fatto che con il tempo passerà e che, magari, è ancora troppo presto per dimenticare ciò che è accaduto…oppure starmene in silenzio e basta”. Ognuna delle due ragazze era immersa nei suoi pensieri, una dilaniata dalla mancanza della sua anima gemella, l’altra dal fatto che non poteva fare niente per tirare su il morale alla migliore amica, che era sempre stata disposta ad aiutarla, l’aveva sempre confortata, mentre lei non sapeva cosa dirle.

Due ore dopo il sole era già tramontato da circa mezz‘ora, le persone si erano rifugiate nelle loro case, solo Kennedy per la strada, nessun altro. Chi voleva restare a farsi mangiare vivo da quegl’uomini con quelle facce deformate che, qualche volta…anzi, sempre, facevano capolino nel centro della città? La cacciatrice stava camminando con passo lento per le strade di Cleveland, immersa nei suoi pensieri <<sono sempre io la stupida che si ricorda di tutto, l’unica che organizza le uscite romantiche o che si interessa di ciò che accade… ma che cavolo, sono un’idiota… mi sono.. Si mi-mi sono… proprio rotta.>> il suo sguardo divenne più duro e sicuro…almeno per un po‘ <<anzi, sai che faccio adesso? Torno indietro, faccio le valige e..e-e me ne vado… probabilmente non se ne accorge neanche.>> capendo che non era realmente convinta di ciò che stava dicendo, cominciò ad addolcirsi <<Io.. N-non mi importa se la amo più della mia stessa vita…o-o se ogni volta che la guardo negli occhi.. rimango incantata nel suo sguardo così dolce e sexy…non mi importa.. No No… posso fare a meno del suo caldo abbraccio…. Io… non mi importa….>> sferrò un calcio potente ad una lattina per terra, la quale andò a sbattere contro un cassonetto. Il suono la riportò alla realtà. Erano quasi 2 ore che girovagava senza meta per le strade della città, pensando a cosa sarebbe successo una volta arrivata a casa e, dato che temeva la reazione di Willow, aveva rimandato continuamente l’ora di ritorno. <<io… non mi importa di lei o del suo dolore…ho provato, ma rifiuta anche il mio aiuto, no non mi importa di nulla….anzi, può anche darsi che in pochi giorni la dimentico.. >> si fermò per riflettere su ciò che stava dicendo “si, devo tornare verso casa… è meglio ” si voltò ma, dopo due passi, cambiò nuovamente strada … “no anzi, è bene che mi venga a cercare o che stia almeno un po’ in pensiero…” poi però una vocina le sussurrò qualcosa all’orecchio.. <<credi davvero che le importi qualcosa di te? No, appunto…>> poi un’altra contraria <<ma…si forse un pochino..>> “Io…io non ce la faccio più, forse ho torto io, sono troppo insistente… devo chiederle scusa..” si voltò decisa e riprese la strada di casa.

Mentre continuava a camminare, un pensiero le passò per la testa… “lei sta male. Se solo ci fosse ancora Tara… beh, io non l’avrei più con me… si però almeno lei starebbe bene… già, ma non è possibile avere di nuovo Tara. Se solo ci fosse un modo…. Ma a cosa sto pensando?>> lei stessa si stupì dei propri pensieri <<Non è possibile, sto cercando da sola un modo per perdere definitivamente il mio amore…anche se…credo che ormai lo abbia perso già…”

 

 

Immersa tra i suoi pensieri, finalmente arrivò a casa, aprì la porta ma decise di fare il più silenziosamente possibile, per paura di svegliare qualcuno, attraversò il piccolo corridoio che divideva l’ingresso dalla cucina, sperando di potersi preparare un uovo sodo o almeno riscaldare qualche surgelato. Avvicinandosi sentì un rumore di vetro infranto provenire dalla stanza, temendo un demone si accostò al muro, ma una volta varcata la soglia vi trovò il suo angelo. “uh, scampato pericolo…credo..”.

Willow era là tutta sola, seduta su una seggiola, versandosi un po’ di whisky in uno dei due bicchieri presenti sul tavolo. Il pavimento era bagnato ma alla rossa sembrava non importare. Quando questa vide Kennedy entrare nella stanza, la guardò per un attimo, poi il suo sguardo ricadde sulla bottiglia semivuota che stava tenendo in mano, mentre cercava di versarne un po’ del contenuto nel bicchiere << hey… vuoi?>> disse alzando l’altro. Kennedy scosse la testa, l’ultima cosa di cui aveva bisogno era l’alcool.

<<senti, io volevo dirti che…>> iniziò.

<<non importa, davvero. È colpa mia, io…>> Willow si alzò in piedi portando con sé il bicchiere <<voglio fare pace, mi sei mancata sai? >>

“come? Le sono mancata?” pensò immediatamente Kennedy, stupita di quella che sembrava fosse ancora la sua ragazza.

<<Io…io volevo..>> si sentì girare la testa e se non fosse stato per gli acuti riflessi della cacciatrice, sarebbe caduta a terra.

<<ah!>> sorrise <<Sembra che qui qualcuno abbia bevuto un po’ troppo per stasera!>>

<<si!>> rispose la rossa sogghignando

<<Vieni, ti porto a letto!>> Detto questo la prese in braccio e iniziò ad uscire dalla cucina

<<lo sai, ho pensato t..hic, tutta la sera a quello che t-ti avrei detto.. S-Scusa>> balbettò <<i-io…>>

<<Shhhhh.>> Kennedy la interruppe prima che potesse finire. <<Non devi scusarti né dire nient’altro>> Cominciò a salire le scale e gradino per gradino arrivò fino al corridoio in cui stava la loro stanza. <<è colpa mia, ma… ci penseremo domani>> entrò nella camera, appoggiò la sua amata sul letto, scostò le coperte e la coprì, temendo che, in una serata fresca, se pur si stava avvicinando l’estate, avrebbe potuto sentire freddo. <<buona notte amore>>.

Le diede un bacio sulla fronte e si scostò, ma prima che potesse alzarsi in piedi, Willow la prese per un braccio, la tirò a sé, e la baciò dolcemente sulle labbra, sorrise << ti amo piccola>> sussurrò lasciandosi poi cadere la testa nel cuscino. Stupita da quelle parole, Kennedy rimase immobile a fissare il suo angelo. <<Notte>> le sussurrò sorridendo. Finalmente una cosa buona in tutta la giornata. Era da tanto che la rossa non le diceva una cosa simile; a pensarci bene, non glie l’aveva mai detto. Fece un passo in dietro.

<<notte Tara>> sorrise Willow un secondo prima di addormentarsi.

Il sorriso scomparve improvvisamente dal viso della cacciatrice che si rabbuiò tristemente e cominciò a sfilarsi la maglia per indossare il pigiama “Vabbè che è un po’ brilla, ma lo sapevi già …poteva rivolgersi in quel modo solo a lei”.

Una volta finito di cambiarsi, si mise sotto le coperte accanto a Willow che adesso era voltata verso di lei. Stava fissando il soffitto, quando un’idea cominciò a farsi strada nella sua mente. “come ho fatto a non pensarci prima? Da domani comincerò le ricerche“. Si girò sul fianco destro fissando la bellezza che le si trovava davanti per moltissimo tempo ancora, <<come sei bella. Peccato che non sei mia. Ti prometto che tra un po’ di tempo smetterai di soffrire, almeno tu>> sussurrò.

Le prese gentilmente la mano posandole un lieve bacio, la strinse a sé chiudendo gli occhi, per poi addormentarsi dopo qualche minuto.

 

 

<<Giorno!>>

Quando Willow si svegliò, più o meno verso le 9:30, la prima cosa che vide, sebbene un po’ offuscata, fu il volto sorridente di Kennedy che, sedendosi accanto a lei, le baciò dolcemente la fronte.

Willow sorrise vedendo che la ragazza aveva superato la discussione che avevano avuto il pomeriggio precedente. <<buongiorno… come mai tanta allegria?…non che non mi faccia piacere….>> cercò gli occhi di una frenetica Kennedy che stava entrando e uscendo velocemente dalla camera, intenta a leggere vari libri….

<<no, nulla, sono felice e basta…non c’è…un motivo vero e proprio…>> rispose la cacciatrice sorridendo.

<<beh, meglio così perché… volevo parlarti di ieri pomeriggio…>> d’improvviso la rossa si fece seria. Poi si ricordò della sera… o meglio…NON si ricordò di ciò che aveva fatto. “stupido whisky” pensò.

<<no, non importa Willow, sul serio… è passata, è stata colpa mia…>> cominciò Kennedy che ancora, però, non si era fermata un attimo e non aveva distolto lo sguardo dai foglietti che teneva in mano.

<<no, io….è stata anche colp…>>

<<Willow. Sto dicendo sul serio, non hai nessuna colpa. Ho sbagliato ad aggredirti in quella maniera ieri sera… ma te l’ho detto, è chiuso l’argomento…. Non ho tempo…>>

Una Willow sempre più confusa e sbalordita, stava cercando senza successo, lo sguardo della sua ragazza, o almeno….quella che fino a ieri, era, più o meno, la sua ragazza. <<Kennedy…cosa…??>>

<<eccolo! Trovato…scusa tesoro, ma devo proprio andare>> la baciò sulla fronte e corse giù per le scale <<ci sentiamo stasera, non credo di tornare prima di cena….>> urlò dal pian terreno, lasciando la rossa seduta sul letto, stupita, confusa e…felice.

“allora….non ce l’ha con me? Beh, meglio così..” sorrise e rituffò la testa sul cuscino.

 

 

<<Anya, ti prego, devi aiutarmi, non so a chi altro chiedere aiuto…>>

<<vuoi un caffè?>> chiese Anya, cercando di prendersi del tempo per riflettere.

<<no grazie… Anya, è la quarta volta che cambi discorso, te l’ho detto: mi piacciono le nuove tende che tu e Xander avete comprato, belle anche le porte nuove…Xander ha fatto un ottimo lavoro…e si, mi piace anche il nuovo armadio, si sono felice anche io che siate tornati insieme…>>

<<non me lo sarei mai aspettato>> interruppe Anya <<beh, lo sai…mi sono resa finalmente conto che stava davvero male per il modo in cui mi ha lasciata sull’altare, sono stata una sciocca ad andare con Spike…ma ormai, abbiamo chiarito…. Lo sai che>>

<<Anya, non è possibile, hai cambiato un’altra volta discorso…?.. senti, tornando a noi…>>

Dopo un’ora e mezza che Kennedy stava discutendo con l’ex demone e che la stava torturando per chiederle aiuto, la donna si arrese alla richiesta persistente della cacciatrice bruna <<ok, ok, però poi non rompermi più, eh? Non voglio entrarci in mezzo al vostro strano amore…>>

Kennedy sorrise soddisfatta <<grazie, grazie, grazie….allora…vediamo…qual è il luogo per evocare il guardiano? E come hai detto che si svolge?…a proposito…devo contattare qualche demone…mi serve qualche erba magica?>> domandò preoccupata, senza prendere fiato fino a che non ebbe terminato le domande da porre.

<<oh santo cielo, respira! Una cosa per volta! Senti, si tratta di una magia davvero moooolto pericolosa, sei sicura che sarete in grado di affrontarla? Soprattutto Willow…..se perdesse nuovamente il controllo non so come riusciremmo a fermarla….sai, non è un bello spettacolo vederla con gli occhi e capelli totalmente neri e tante vene sul viso che…>>

<<ok, ok, non continuare ti prego. Si, sono sicura delle mie potenzialità e anche che Willow non si farebbe mai sfuggire un’occasione come questa. O meglio “l’occasione”. Ha una sola possibilità, dopo di che, se fallirà non ne avrà più altre…ed io sono sicura che non succederà..>> sospirò malinconicamente <<si tratta della SUA Tara…. Dimmi solo come devo fare>>

Anya la fissò per qualche istante, indecisa se darle retta o no, poi però, ripensando al dolore di Willow, comprese che quella, era la cosa giusta da fare. <<ok…ehm… esiste questo guardiano… che si dice vegli sulle anime… sui cancelli che separano il nostro mondo dall’al di là… è possibile invocarlo attraverso un rito… che può svolgere solo Willow…>> cogliendo la confusione di Kennedy, si affrettò a spiegarsi meglio <<si perché… ci vuole un potere veramente potente e non quello…>> guardando dall’alto in basso Kennedy << di una dilettante..>> sorrise.

<<no, scusa, mi stai dando dell’incapace???!>> rispose la cacciatrice fingendosi infastidita.

<<No….non dico questo….>> si scusò l’ex demone <<anzi si, dico proprio questo! Scusa Ken, ma…avanti! lo sai anche tu, Willow ha un potere non indifferente, potremmo dire uno dei più potenti che una strega o uno stregone abbiano avuto nel corso dei millenni… e tu….beh, sei una cacciatrice, hai una forza sovrumana e tutto il resto, ok, ma….diciamoci la verità….in quanto a magia… sei una schiappa!>> sorrise assumendo un’aria un po’ colpevole, ma si tranquillizzò notando che anche lo sguardo della ragazza bruna di fronte a lei, sembrava divertito.

<<lo so, lo so…hai ragione!>> continuò Kennedy rassegnata <<quindi….Willow evoca questo Guardiano e noi possiamo entrare? Tutto qua? E io… quando entro in scena?>> lanciò ad Anya uno sguardo interrogativo, quasi speranzoso.

<<veramente….è un po’ più complicato….tu non dovrai né lottare né altro…non potrai neanche entrare nella dimensione insieme a Willow…tu.. avrai il ruolo fondamentale…sarai quella che offrirà il pegno da pagare per poter riportare indietro l’anima di Tara…. E devi essere davvero sicura….>>

<<te l’ho detto, sono convinta delle mie capacità>> la interruppe Kennedy.

<<non mi riferisco al tuo potenziale come la forza…te l’ho detto non dovrai lottare né alzare pesi…devi essere sicura di voler affrontare una prova simile. È difficile, forse ancor di più del rituale che Willow svolse per riportare Buffy in vita. Nessuno ha mai provato….o almeno… nessuno ha accettato di pagare con ciò che gli è stato chiesto…>> Adesso Anya era davvero preoccupata, non sapeva se aveva fatto bene o meno ad indicare a Kennedy le istruzioni… <<il guardiano potrebbe chiederti di tutto, non sai quale prezzo dovrai pagare…. Ogni uomo che ha tentato…ha fallito…>> sussurrò.

<<anche tu sei stata riportata in dietro dopo la morte…>> iniziò Kennedy

<<Kennedy…non c’è da fare neanche il paragone con quello che è successo a me…>> la brontolò spazientita <<lo sai anche tu, a quel tempo… ero un demone della vendetta, sono stata sempre molto rispettata dal mondo demoniaco e, nonostante una volta mi avesse tolto i poteri, D’Hoffryn mi ha fatta tornare in dietro… ma.. Lui è un demone potentissimo e… io all’epoca esercitavo il mio potere vendicativo e comunque ha sfruttato l’aiuto di Halfrek. Voi non avrete l’aiuto di nessun altro e per giunta, Tara è morta per cause naturali…>>

<<ok ok…sarà più difficile..>>

<<non solo, andrete contro ogni legge di natura e..>>

<<beh, l’avete già fatto l‘altra volta>>

<<proprio non vuoi capire, eh?!?!>> Anya cominciò ad arrabbiarsi

<<Vero…ma non dimenticare che qui stai parlando di una cacciatrice e di una delle più potenti streghe mai nate…>> la cacciatrice stava implorando con gli occhi l’ex demone che si accorse della risolutezza e della convinzione dell’amica e si arrese.

<< te lo ripeto non si tratta di….>> notando lo sguardo deciso che Kennedy le rivolse, si decise a mostrarle la procedura. <<Vieni, ti mostrerò i procedimenti>> alzandosi dal divano Anya si diresse verso la camera da letto, seguita a ruota da Kennedy che, soddisfatta la prese sotto braccio e le schioccò un bacio sulla guancia.

 

 

Intanto, in casa Summers, Dawn era appena tornata da scuola e adesso, stava facendo il riepilogo della giornata scolastica alla sorella e alla strega rossa, la prima abbastanza annoiata…mentre la seconda…più o meno divertita, soprattutto dalle occhiate di supplica che la cacciatrice le stava lanciando da più o meno mezz‘ora <<insomma vi dicevo, Kevin è stato in piedi guardando il professore con uno sguardo….come se volesse sfidarlo… è stato>>

<<ciao a tutte!>> salutò Kennedy che, appena rientrata in casa, si affacciò all’entrata della cucina.

<<Kennedy!!!! Ciao! Accidenti da quanto tempo non ci vediamo!>> Buffy le corse in contro, abbracciandola, felice di aver trovato una scusa per interrompere il monologo della sorella.

Kennedy sgranò gli occhi vedendo la reazione che il suo ritorno aveva suscitato alla sua “collega cacciatrice” <<mi sono persa qualcosa? Che c’è?>>

<<Dio ti ringrazi, sei la mia salvezza….dimmi che hai qualche notizia per interrompere questa macchina che tutti dicono sia mia sorella>> sussurrò scherzosamente Buffy all’orecchio della ragazza bruna.

Dawn notando il disinteresse della sorella si accigliò e si alzò dalla sedia per poi incamminarsi verso le scale <<ho capito, ho capito! Bastava dirlo prima che non ti interessa ciò che mi è successo durante la mia “allegra” giornata scolastica!>> sbottò.

<<e me lo dici adesso?>>

<<beh, almeno fino ad una settimana fa c’era il signor Giles…almeno lui ascoltava e non si annoiava…>> fece un pausa, riflettendo <<o almeno credo…>> disse tra sé e sé.

<<beh, comunque…adesso è al ritiro con gli osservatori e…dovrò sopportarti io ancora a lungo…>>scherzò Buffy abbracciando la sorella.

<<cosa fai…ruffiana…>> sorridendo, Dawn si riavviò verso camera sua.

<<che fai tu…>> rivolgendosi poi a Kennedy <<rimani un po’ qui a farmi compagnia? Sai com’è… dato che la SORELLA PERMALOSA se ne va>> chiese la bionda, premurandosi di scandire bene le ultime parole, in modo che anche la piccola Summers potesse sentire.

<<permalosa a chi?????>> si sentì urlare Dawn da camera sua.

<<Veramente..>> interruppe Kennedy a bassa voce, sentendosi leggermente in colpa <<Io dovrei parlare con Willow..>> guardò la rossa negli occhi facendole cenno di seguirla in camera e si incamminò su per le scale.

<<allora..io andrei, scusa Buffy…>> seguendo la mora, Willow cominciò a pensare a come si sarebbe scusata per la sfuriata che le aveva fatto il giorno prima, ben conscia che Kennedy non aveva del tutto torto.

<<no, tranquille!>> urlò loro dietro Buffy, fingendosi felice <<non preoccupatevi..io…io resto, qua>> aprì il frigorifero <<ci saranno due pancakes a farmi compagnia…>> notando poi che era vuoto, lo richiuse di schianto <<ecco appunto…>> sussurrò fra sé e sé, incamminandosi le scale. <<ma… credo che non ne abbia voglia…>>

 

 

 

<<ok…senti…>> iniziò Kennedy, non appena ebbe chiuso la porta della stanza <<devo parlarti di una cosa davvero molto importante… oggi>>

<<no, aspetta,>> la interrupe la strega, senza dare all’altra neanche il tempo di controbattere <<se non ti dispiace comincio io>> respirò profondamente <<ieri pomeriggio… ho detto delle cose….davvero molto, molto brutte e..che non pensavo veramente>>, lo sguardo di Kennedy era ancora rivolto al pavimento <<ma…non ho detto solamente bugie. Per quanto sia stata crudele, una parte…beh, e-era vera…io.. Non riuscirò mai a dimenticare Tara>>

<<ma è proprio di..>> cercò di interromperla Kennedy non ottenendo però, alcun successo.

<<no aspetta, fammi finire. Io… mi dispiace che ti abbia fatto soffrire in questi mesi, io…ti ringrazio per tutta la compagnia e l’amore che mi hai donato, ma io non sono capace di offrirtene altrettanta, nel modo in cui vorresti tu. Mi dispiace così tanto, però…non credo che possa funzionare tra di noi>>abbassò il capo, tornando a guardare il pavimento. <<Siamo troppo diverse. Per quanto tu mi possa attrarre da certi punyi di vista, io…non ti amo>> sussurrò. <<sto male a dirti certe cose, soprattutto in un modo così schietto. Ma so che l’unica maniera per potertelo dire… è meglio per entrambe se non stiamo insieme, ti darei solamente la speranza che un giorno possa funzionare…ti illuderei e basta>>. Il silenzio cadde sulla stanza. Nessuna delle due ragazze aveva il coraggio di aggiungere nessun’altra parola, che avrebbe ferito l’altra ancora di più. Vedendo delle lacrime cadere dal volto di Kennedy, Willow preferì allontanarsi dalla stanza, per dare il modo all’amica di restare sola e accettare il fatto. Si allontanò lentamente dalla scrivania alla quale si era appoggiata durante il discorso, ma prima che potesse uscire dalla stanza Kennedy si fece forza e, mettendo da parte l’orgoglio, decise di spiegare alla rossa ciò che aveva scoperto.

<<sapevo che un giorno o l’altro sarebbe arrivato questo momento…>> Willow chiuse gli occhi sforzandosi di non piangere, in fondo anche lei soffriva per la separazione; Kennedy le aveva dato un aiuto che nessun altro era riuscito a offrirle. <<ma non è di questo che volevo parlarti.>> alzò lo sguardo sorpresa. Aveva creduto che la cacciatrice si sarebbe scusata, anche se, a suo parere, non ne aveva bisogno.

<<io…>> riprese <<prima ancora di arrivare a Sunnydale, io avevo un osservatore; mi addestrava alla lotta, ma mi faceva anche studiare sodo sui libri. Sai, aspetti dei demoni e tutti quegli orrori che solo un osservatore può sapere… beh, lui decise di insegnarmi qualcosa del suo sapere e…beh, è stato un bene perché…ieri sera.. Non so come ma, mi sono ricordata qualcosa che studiai a proposito delle anime>> Willow alzò lo sguardo dal pavimento per guardare Kennedy negli occhi. Non riusciva a capire dove la ragazza volesse arrivare.

<<stamani ho ripreso i libri e…dopo aver sfogliato un po’ di pagine ho trovato ciò che cercavo>>

<<Kennedy, vieni al punto, cosa vuoi dire?>> interruppe impaziente la strega. Poi, di colpo, la speranza che si era con il tempo dissolta, le stava di nuovo aprendo il cuore. Il suo viso si tese dal nervoso <<vuoi dire che…>>

<<voglio dire che…>> sorrise dolcemente ma sicura di sè <<so come far tornare in dietro la tua ragazza>>

 

 

Nessuno sapeva cosa dire. La cucina della nuova casa Summers, una tra le tante villette di Cleveland, era carica di un silenzio nervoso. Anche Anya e Xander che erano stati invitati a cena per l’occasione, non sapevano cosa dire.

<<ma…come si svolgerebbe esattamente il rituale? Voglio dire… tu Kennedy…non sei una strega e..>> Buffy fu la prima a parlare.

<<anche tu con questa storia? Ma ti sei messa d’accordo con Anya?>> scherzò la mora, fingendosi offesa.

L’ex demone sorrise a differenza di Buffy e gli altri, eccetto Willow, che rimasero stupiti venendo a conoscenza che la ragazza sapeva già tutta la storia e, forse, anche qualcosa in più.

<<amore, tu lo sapevi…e non me l’hai detto?>> Xander prese la mano della sua amata, cercando di capire come mai lei gli avesse nascosto una cosa tanto importante.

<<beh, non ho voluto dirtelo…per il semplice fatto che è una scelta che devono prendere Willow e Kennedy. E dato che è una questione davvero importante, ho preferito che fossero loro due a dirlo a voi altri>>

<<giusto… beh…quindi… ha ragione Buffy…com’è che si svolge questo rituale?>> cogliendo l’imbarazzo di Anya, Xander si concentrò maggiormente sulla cacciatrice bruna e sulla sua migliore amica.

<<si, ecco… ho trovato un incantesimo, uno di quelli davvero molto potenti, che permettono di evocare il guardiano delle dimensioni. Ci serve una strega davvero molto potente>> continuò volgendo poi lo sguardo sulla sua ex ragazza <<perché….il suo potere deve essere riconosciuto da tutti gli stregoni o demoni o…si insomma, dal mondo dell’occulto.>>

<<ancora non avete detto loro del rito di purificazione che Willow dovrà svolgere prima di evocare il guardiano… infatti, la difficoltà non sta tanto nel richiamare questo guardiano o…qualunque cosa sia… ma nell’essere purificati.>> Anya stava fissando la strega rossa che stava ricambiando lo sguardo, sbalordita.

<<come…cos’è questo rito? Kennedy…>>

<<non lo so…non sapevo che occorresse..>> anche la cacciatrice non sapeva cosa dire.

<<non lo sapevate?>> continuò l’ex demone. <<Willow ha bisogno di essere riconosciuta come una potente strega, proprio per questo motivo. La sua anima deve essere purificata. Se entrasse senza aver eseguito il rituale..sarebbe come se infettasse il paradiso con la sofferenza e i peccati…non so di preciso come mai, ma tutti noi sappiamo che là tutto quello che c’è, è creato da pura e semplice bontà. Willow ha ancora addosso il dolore, e la voglia di vendetta che nessuno è riuscito a toglierle.>>

<<da quanto ho capito….sarebbe un po’ come “l’ atto di dolore”?>> scherzò Buffy, non riuscendo però nel suo intento di sdrammatizzare la situazione. Willow era caduta in un profondo silenzio… Xander immerso nei suoi pensieri, si ricordò di quando, dopo la morte di Tara, lui e la sua migliore amica passarono delle ore in un silenzio rotto solo dai singhiozzi e dal pianto della ragazza, stretta nel suo abbraccio, cercando di trovarvi conforto.

<<ce la farà. Willow è passata per l’Inferno, saprà affrontare il Paradiso..>>

<<Xander non si tratta solo di questo…>>

<<Anya, stai tranquilla, non posso farmi sfuggire quest’occasione…>> la strega rossa sorrise tristemente, scacciando i brutti ricordi di tutti quei giorni passati a piangere nel suo letto, urlando anche dal dolore; cercò di sostituirli dalla memoria della sua ragazza che, presto, avrebbe potuto riabbracciare.

<<Comunque,>> riprese Kennedy <<Willow reciterà questo rituale di purificazione, evoca questo guardiano e..qui dovrebbe toccare a me…giusto? È adesso che devo donare il pegno per riportare in dietro l’anima di Tara e…>>

<<tu? E pe-perché non Willow? Voglio dire… perché non qualcun altro?>> continuò poi Buffy, incitata dallo sguardo di assenso di Dawn <<Mi piacerebbe essere utile in questa cosa…>>

<<beh….Will non può farlo perché se il prezzo da pagare fosse troppo grosso, chi è che potrebbe entrare nella dimensione in cui si trova Tara? Si, lo so, potreste entrare voi ma…credo spetti a Willow salvare Tara dato che è la sua ragazza e….>>

<<ciò non toglie il fatto che potrebbe essere una di noi ad aiutarla durante il rito e a pagare il pegno>> continuò la cacciatrice bionda.

<<no, è meglio che sia Kennedy>> interruppe Willow, che fino ad allora non aveva aperto bocca <<non è che non mi fidi di voi ragazze, però…Kennedy è riuscita a tenermi con i piedi a terra quando affrontai l’incantesimo per dare il potere alle potenziali cacciatrici e…se non fosse stato per lei…non so se avrei mantenuto il controllo>> sospirò accennando un sorriso rivolto alla cacciatrice bruna che, nonostante fosse orgogliosa delle parole della rossa, ricambiò con un lieve cenno della testa.

<<comunque, tornando allo svolgimento del rito, una volta che io ho pagato il pegno, Willow potrà entrare nella dimensione in cui si trova Tara. Ci sarà un Dio ad indicarle la strada.>>

<<come? Un Dio? >> Buffy interruppe nuovamente

<<si,>> rispose Kennedy <<crediamo sia Hermes, che secondo la mitologia greca, ha il compito di trasportare le anime nell’al di là. Una volta trovata la sua ragazza, Will potrà tornare tra noi.>>

<<e in che modo potrà entrare nella dimensione? Attraverso quale passaggio?>> chiese Dawn, che fino ad allora non aveva aperto bocca.

<<dato che i libri non parlano né di portali né altro….si crede che lo farà tramite il guardiano…>>terminò la spiegazione nel più assoluto silenzio.

<<allora è deciso. Quando…>> Buffy fu la prima a parlare.

<<domani notte>> interruppe la strega, cogliendo tutti alla sprovvista <<sempre se Kennedy si sente pronta>> continuò rivolgendo lo sguardo alla cacciatrice bruna

<<per me va bene, quindi…abbiamo tutto il necessario per il>>

<<no, hey, fermi un istante>> Xander, ancora sconvolto dalla notizia, non la lasciò continuare <<domani….non è un po’ troppo presto? Voglio dire… e s-se qualcosa va storto.. Come faremo.. Will non ti devi prima preparare o..>>

<<Xander non ti preoccupare…>> lo interruppe Willow <<sono prontissima….io..>> sussurrò <<Non so per quanto tempo ho sognato questo momento>> sorrise.

Nuovamente il silenzio si impadronì della stanza

<<beh, io mi dileguo ragazzi. Domani mi aspetta una giornata dura!…notte!>> Kennedy s’incamminò per le scale che la portarono fino alla camera che lei e Willow avevano condiviso per mesi.

<<aspetta un attimo, devo parlarti>> Willow augurò la buona notte a tutti e seguì Kennedy in camera.

<<Kennedy, io non so come ringraziarti..>> iniziò Willow, chiudendo la porta dietro le sue spalle.

<<non ne hai bisogno. Io….so quanto Tara è importante per te…e non volevo che perdessi quella possibilità che ti renderà felice…so che mi sei grata e tutto, non c’è bisogno che ti sdebiti o altro, tranquilla….>> riflettè un istante, poi riprese <<anzi….forse… c’è qualcosa che puoi fare per me…>> sorrise maliziosamente ma, notando lo sguardo imbarazzato di Willow, la rassicurò <<hey, tranquilla, non ti sto chiedendo niente di particolare…>> detto questo Willow si rilassò sospirando <<volevo chiederti se…potrei dormire qui con te stanotte? È l’ultima notte che posso e…non voglio fare nulla, solo…abbracciarti…>>

<<mi sembra il minimo che posso fare,>> le sorrise Willow <<e poi..non c’è bisogno di chiederlo….si, mi farebbe proprio piacere!>>. Rasserenata dalle parole della strega, Kennedy si distese sopra il letto, accanto a Willow, la quale si girò sul solito fianco destro, e dopo un po’ di tempo si addormentò tra le calde braccia di Kennedy, che la fecero sentire protetta per quella notte. La cacciatrice, invece, non chiuse occhio molto presto. Era preoccupata per il rito che avrebbero dovuto svolgere l’indomani mattina. Temeva di poter perdere Willow… “la mia Willow” pensò…. “già…MIA ancora per poco”…

 

 

<<buon giorno!>> Willow si stiracchiò e, fra uno sbadiglio e l’altro salutò Kennedy che stava distesa accanto a lei, guardandola.

<<ah! Ce l’hai fatta a svegliarti alla fine… fossi in te…direi pomeriggio data l’ora…>>

<<cosa..>> la strega si voltò verso il comodino per capire di cosa stesse parlando l’amica <<o mio Dio! Le tre?? Non credo di aver mai dormito così tanto in vita mia…>>

<<vabbè dai…>> la interruppe Kennedy sorridendo <<ieri abbiamo fatto le ore piccole… almeno ti sei riposata, stasera ti occorreranno molte forze…>>

Willow sorrise al pensiero di cosa sarebbe successo dopo poche ore e già stava immaginando quanto piacevole sarebbe stato il suo prossimo risveglio…

 

 

<<buon giorno a tutti!>> la rossa, appena scesa in cucina, salutò gli amici che ricambiarono il saluto con un cenno della testa.

<<“buona sera” vorrai dire… dormito bene?>> domandò la piccola Summers, cercando di trattenere uno sbadiglio.

<<benissimo!>>

<<beata te!>> risposero all’unisono gli altri.

<<beh, ho dormito come un sasso>> continuò la strega

<<su questo non ci sono dubbi>> Buffy le sorrise, andandole in contro e abbracciandola <<oggi è il grande giorno.. sei pronta?>>

<<prontissima! Magari schiaccerò un pisolino prima di andare…che c’è? Stavo solo scherzando!>> continuò notando le facce sbalordite delle due sorelle, Xander ed Anya.

<<ok…qui c’è tutto il necessario in caso di qualche brutto imprevisto…Buffy, ti occupi te degli spicchi d’aglio?>> chiese Kennedy entrando nella stanza con in braccio la borsa in cui Buffy riponeva le armi per la pattuglia.

<<un momento… che succede qua?>> chiese Willow preoccupata

<<Tranquilla Will…abbiamo solo deciso di accompagnarvi..il cimitero non è un bel posto per due ragazze che in quel momento saranno troppo indaffarate per guardarsi le spalle>> la rassicurò Xander.

<<ah..ok..però ragazzi vi prego state attenti, dovrete starmi un po’ lontano, non so di preciso cosa accadrà e non vorrei che>>

<<Will, tranquilla…hai a tua disposizione due cacciatrici e un ex demone>>

<<grazie per la considerazione Buffy, ti sono davvero grato>> intervenne il ragazzo infastidito.

<<e…un…ex militare..>> sorrise la cacciatrice bionda.

<<un momento… vorrai dire “una” cacciatrice…Kennedy dovrà celebrare il rito insieme a me>>

<<si, ma io no!>> Faith entrò nella stanza, sorridendo alla rossa. Posò sul tavolo l’arco che aveva in mano e andò in contro a Willow per abbracciarla.

<<Faith! Ciao! Quanto tempo.. Come mai qua?>> la strega, ancora sbalordita per la sorpresa, ricambiò la stretta.

<<beh, ho deciso di.. Dare una mano anche in questo caso…sai com’è..non c’è tanta azione dove vivo adesso…così..sono venuta per scaricare un po’ lo stress!>>

<<come, a questo non ci pensa già il preside Wood?>> intervenne Buffy, sorridendo maliziosamente.

<<Buffy…un’altra battuta come questa e me ne vado..>> rispose Faith a denti stretti, fingendo di sorridere.

<<ok, ok…non farò battute di questo genere per oggi…abbiamo bisogno di te…e..grazie di essere venuta subito>> le sorrise, sinceramente grata.

<<è un piacere B>> Faith ricambiò facendole l‘occhiolino, sorridendo.

<<così…quando ci incammineremo verso il cimitero?>> interruppe Anya che, dall’aspetto, sembrava la più nervosa di tutto il gruppo.

<<io…credo che vada bene non appena si farà buio… io andrei anche ora, ma se qualcuno ci vedesse…non so come reagirebbe!>> sorrise la rossa.

Il pomeriggio passò lentamente, il nervosismo e l’agitazione dei ragazzi si poteva intuire dalle loro espressioni. Nessuno aveva voglia di parlare, nessuno poteva restare fermo per più di un attimo, così decisero di provare ad addormentarsi per non pensare a cosa stavano andando in contro.

<<anzi, sai che faccio? Mi metto un po’ a meditare, per accumulare un po’ di forze… Kennedy…vuoi darmi una mano?>> Willow, non potendone più di stare in silenzio senza fare nulla, si diresse verso il salotto, seguita a ruota dalla cacciatrice che le andò in contro, ed entrambe, si sedettero al centro della stanza, a gambe incrociate, l’una davanti all’altra, con le mani strette. Passarono così diverse ore, nel più assoluto silenzio, a parte qualche borbottio di Xander che, non riuscendo a trovare qualcosa che occupasse il tempo, continuava a girare per casa, seguito da Dawn, anch’essa troppo nervosa per stare tranquillamente seduta sulla poltrona.

Verso le nove di sera, Willow e Kennedy, molto rilassate grazie alla meditazione, si alzarono e si diressero verso la cucina, dove il resto degli amici le stava aspettando.

<<siamo pronti? Abbiamo tutto il necessario giusto?>> Buffy fu la prima a rompere il silenzio.

<<si, lascia che…>> si interruppe la cacciatrice bruna, mentre chiudeva a forza la borsa. Poi vedendo lo sguardo interrogativo di Willow <<che c’è? Per precauzione…ho preso solo un paletto e un coltello…>>

<<e dell’acqua santa, e una piccola balestra…Kennedy, un lancia razzi… non credo che i Vampiri, per quanto stupidi siano, si facciano vedere in giro sapendo che ci sono in giro due cacciatrici>> rise la strega rossa.

<<non ti dimenticare Rambo!>> scherzò Buffy indicando con la testa Xander che, indispettito, avrebbe combattuto se non fosse stato per l’abbraccio rassicurante con cui Anya lo circondò.

<<beh, non si sa mai!>>

<<e poi…su ragazzi…un po’ d’azione per distrarci non farà male!>> intervenne Faith, sorridendo alla rossa. <<ok, ok,va bene….ho capito..>> continuò, notando l’espressione stupita e contraria degli amici

<<Faith, oggi niente ci deve essere d’intralcio..deve andare tutto alla perfezione>> la interruppe Buffy, dirigendosi verso la porta di casa. <<andiamo>>

<<si ma…anche la volta che ti abbiamo risuscitata, speravamo che tutto andasse alla perfezione, ma guarda caso, proprio quella sera, quegli imbecilli hanno voluto rendere tutto più difficile..>>

<<Anya, per favore…>> la interruppe Xander, prendendola per mano e uscendo di casa.

<<che c’è? che ho detto?>>

<<niente…lascia stare..>>

<<ahm… fermi un attimo…abbiamo preso le pale?>> interruppe nuovamente l’ex demone <<perché…dovremmo dissotterrare il corpo giusto?>>

<<è tutto in macchina>>

<<ah… ok, no perché sai Faith…>> continuò rivolgendosi alla cacciatrice <<l’altra volta non avevamo pensato al fatto che…>

<<Anya….per favore..>> la interruppe di nuovo Xander, imbarazzato.

<<Non fa nulla Xan…Dawn, stai attenta mi raccomando, ti starò vicino, così che possa tenerti sotto controllo..>> Buffy andò in contro alla sorella, prendendola sotto braccio e incamminandosi verso l’auto di Xander.

 

Dieci minuti dopo, la Scooby Gang arrivò al cimitero di Sunnydale.

<<Quindi…dobbiamo…dissotterrarla prima..giusto?!..>> chiese Xander preoccupato dall’immagine a cui avrebbe dovuto assistere.

<<esatto.. Si..ma..non apriremo la cassa… è meglio se lasciamo il corpo dentro e….non so..lo tiriamo fuori dopo..>> aggiunse Faith

<<ragazzi!>> interruppe Buffy schiarendosi la voce e indicando Willow con la testa.

<<Buffy tranquilla>> la rassicurò la rossa accorgendosi dell’espressione della cacciatrice. <<va tutto bene…ha ragione Faith..è meglio aprirla più tardi…>> aggiunse rivolgendosi a Xander.

<<beh, allora…lo faremo dopo che tu sarai entrata nella dimensione in cui si trova la sua anima..>> interruppe Anya che si incamminò per prima verso la lapide.

<<si.. Meglio..>> Dawn, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, corse a raggiungere l’ex demone e la prese sotto braccio, avviandosi insieme a lei verso il luogo della sepoltura.

Una volta giunti di fronte alla pietra, a parte Kennedy e Faith che, escludendo una volta al Bronze, non aveva mai conosciuto bene Tara, nessuno dei ragazzi riuscì a trattenere qualche lacrima.

<<ancora non ho capito come mai hai deciso di metterla sotto un salice..>> chiese Anya appoggiando una mano sul tronco dell’albero che copriva la lapide.

<<è..una lunga storia..>> sorrise la strega chiudendo gli occhi per non guardare la pietra, poi però, vi posò una mano, <<ti riporteremo in dietro>> sussurrò cercando di sorridere. <<ok, tutti in allerta…Kennedy..sei pronta?>>

<<prontissima>> rispose la cacciatrice, sedendosi di lato alla lapide.

<<muoviamoci, che la tensione sta uccidendo anche me…>> sorrise Faith, aprendo la borsa e distribuendo un’arma a tutti fuor che alla rossa e a Kennedy.

<<si, andiamo>> concluse in fine Buffy, dirigendosi insieme alla sorella, a diversi metri dalla tomba. Così fecero gli altri tre; si allontanarono lasciando spazio alla strega, per far sì di non rovinare qualcosa.

<<Auguri ragazze>> Xander si allontanò per ultimo, seguendo Anya vicino ad un cespuglio.

<<Possiamo iniziare>> decise Willow, sedendosi affianco a Kennedy

<<Will, stai attenta! Ti prego..>>

<<tranquilla. E poi….ci sei te qui a tenermi con i piedi a terra….>>

<<si…ma ti sarò utile per poco…dato che dopo verrai accompagnata da un Dio nella dimensione in cui si trova Tara, a quel punto dovrai vedertela da sola, dovrai mantenere il controllo senza il mio aiuto…>>

<<ce la farò…e poi non credo che serviranno a molto i miei poteri laggiù>> la interruppe Willow cercando di farsi vedere sicura di sè.

Kennedy cominciò a tirare fuori dalla borsa una piccola urna contenente della terra, che sparse intorno a Willow, la quale vi versò sopra degli oli. Dopo di che, Kennedy si bagnò le mani in un recipiente con dell’acqua purificata da un incantesimo della strega, e si circondò con la terra e gli oli nello stesso modo dell‘amica. Erano pronte per iniziare il rituale.

Dopo un lungo respiro, Willow guardò negli occhi Kennedy ed iniziò a recitare una preghiera. Dopo diversi minuti, una luce abbagliante fuoriuscì dal cerchio nel quale era seduta la strega e la circondò completamente. Quando questa si spense, a causa del cambiamento di luce, per un istante, Kennedy riuscì a intravedere solamente la figura della rossa.. I suoi capelli avevano cambiato colore. Adesso erano di un biondo così chiaro che quasi sembravano bianchi. Il rituale di purificazione era terminato ed era riuscito.

<<protettore delle anime perdute,>> ricominciò la strega dopo qualche secondo <<guardiano delle dimensioni, dei mondi paralleli, io ti invoco… elimina le barriere, spalanca i cancelli, unisci i due mondi>> dopo aver ripetuto questa formula per tre volte, dall’oscurità emerse una sagoma, che si fece pian piano sempre più nitida. Un uomo alto, anziano, si fece strada verso di loro.

Buffy e gli altri, non essendo riusciti ad udire una sola parola, cominciarono a guardarsi l’un l’altro, cercando di capire se qualcuno di loro avesse sentito qualcosa, ma quando videro apparire l’uomo invocato da Willow, la loro attenzione si spostò immediatamente su di lui.

 

Willow era rimasta a bocca aperta, un po’ per la paura, un po’ per la tensione.

<<e questa è fatta>> sussurrò Kennedy.

<<sono a tua disposizione strega>> la voce dell’uomo era fredda, cosa che impaurì maggiormente sia la strega che la cacciatrice.

Willow chinò la testa <<ti sto chiedendo di lasciarmi entrare. Voglio>>

<<riprenderti ciò che è tuo, lo so>> continuò l’uomo facendo tacere Willow.

<<io la ritroverò>> interruppe lei decisa.

<<ne sono sicuro. Il problema non sta nel trovarla. Ma nel portarla in dietro>>

Brividi di paura scossero Willow <<cosa… cosa vuoi dire con questo? Lei tornerà con me. Noi siamo fatte per stare insieme, non ci penserà su due volte prima di..>>

<<non esserne sicura strega…. Credi sia così facile strappare una persona dal Paradiso? Strano… di solito si impara dai propri errori, ma tu ancora non hai compreso>>

Udendo queste parole, flash di ricordi le tornarono alla memoria. Le parole di Buffy le trafissero il cuore “non c’era dolore, nessuna paura, nessun dubbio… io vivo all’inferno, perché i miei amici mi hanno strappata dal Paradiso”. Ricordò in un istante, quanto la sua migliore amica aveva sofferto tornando in dietro, e tutto.. a causa sua.

“perché non ci ho pensato prima? Come ho potuto dimenticare la reazione di Buffy? Forse però….io e Tara siamo un‘altra cosa”. Nonostante cercasse, Willow non riuscì a convincere del tutto neanche se stessa sul fatto che la sua amata, avrebbe rinunciato al Paradiso per starle accanto.

<<io non la porterò via con la forza.>> affermò cominciando a piangere, non troppo sicura delle sue parole. <<Mi presenterò da lei e, se vorrà, potrà tornare con me…altrimenti… era destino…>>

<<il fato non sbaglia mai.>> la interrupe il guardiano

<<beh, non in questo caso>>rispose Willow agitata.

<<te l’ho detto>> sorrise l’anziano <<tutto avviene per un motivo preciso.>>

<<si appunto. Questa volta è avvenuto per un errore del destino. O uno scherzo crudele… non doveva andare così…>> e prima ancora che il guardiano potesse replicare, la strega lo fece tacere <<e non provare a ripetere che tutto avviene per un motivo. Tu non conosci Tara e me.>>

<<sei decisa allora? Avanti>>.

<<dimmi cosa ti posso offrire>> intervenne Kennedy che fino a quel momento aveva taciuto.

<<sento potere, forza, amore….sofferenza…come mai lo stai facendo cacciatrice?>>

<<io… devo aiutare la mia amica>>

<<la tua amata>> la interruppe il guardiano.

<<cosa posso offrirti?>> insistette Kennedy.

<<rinuncia ai tuoi poteri, questo è il prezzo che devi pagare>>

Willow rimase sconvolta da quelle parole. “è la fine… non può rinunciare ad una cosa così grande, non glie lo permetto”…ma rimase ancora più stupita quando vide Kennedy alzarsi, e incamminarsi verso il guardiano, senza replicare o esitare per un istante.

<<Kennedy, cosa stai facendo? Non te lo permetto, non puoi rinunciare ai tuoi poteri….non devi.. >>

<<Willow, non ti preoccupare, io…VOGLIO…. E non ho intenzione di mollare adesso>>

<<ma sei impazzita? Senti, mi fa piacere che tu pensi al mio bene, ma non posso chiederti una cosa simile.>>

<<non me lo stai chiedendo tu. È la mia scelta, non puoi fare niente per farmi cambiare idea>>

<<Ma il potere è la tua vita! non puoi rinunciarci…>>

Quando la rossa cercò di alzarsi, la cacciatrice, che era tornata in dietro per guardarla negli occhi, la costrinse a rimanere in ginocchio, impedendole di muoversi <<è mio dovere, te l’ho promesso, e farò ciò che ho detto, se esci adesso dal cerchio, il guardiano scomparirà e non potremo evocarlo mai più>>

La risolutezza che vide negli occhi di Kennedy, e che udì nelle sue parole impedirono a Willow di muoversi. “ha ragione lei, è l’unico modo….ma io…non posso essere così egoista….”. Mentre però era persa tra i suoi pensieri, non fece caso alla cacciatrice che stava ormai a due passi dal guardiano, e tornò in sé solamente quando udì il grido di Kennedy. Il misterioso uomo aveva le mani immerse nel corpo della ragazza, una strana luce azzurra li circondava.

<<no! Kennedy!!!>> urlò Willow. Comprendendo ciò che stava accadendo.

Il guardiano sfilò le mani dal corpo della ragazza, la quale cascò a terra svenuta.

Silenzio.

Willow si alzò in piedi per uscire dal cerchio e andarle in contro per aiutarla a riprendersi, ma capì che se lo avesse fatto, la rinuncia di Kennedy sarebbe stata inutile.

Fu la voce dell’uomo a rompere il silenzio. <<dovrai compiere la tua missione… Hermes ti condurrà nella dimensione dove si trova l’ anima che cerchi, dopo di che ti troverai sola>>

si incamminò verso di lei, porgendole una mano. Mettendo da parte la paura, Willow la strinse leggermente; il solo contatto con il guardiano, fece apparire una luce abbagliante che costrinse Willow a chiudere gli occhi.

 

<<Dov’è Willow?>> Xander interruppe il silenzio.

<<beh..>> rispose Faith <<credo se la sia portata dietro..>>

<<io pensavo che sarebbe..non so..svenuta e l’avrebbe cercata con la mente..>> sussurrò la piccola Summers

<<io la pensavo come te Dawnie, ma credo che, forse, sia meglio così..>> le venne in contro la sorella

<<ragazzi?! Credo sia meglio che veniate a darmi una mano…Kennedy non si è ancora ripresa>> Anya, inginocchiata per terra, stava schiaffeggiando leggermente il viso della cacciatrice bruna, cercando di farla risvegliare

<<credo che non sia nulla di grave, non sappiamo quale pegno le ha chiesto in cambio.. Ma credo che si sveglierà presto>> la rassicurò Faith.

<<comunque…>> continuò <<credo sia meglio iniziare a scavare… forza..>> porgendo a tutti una pala e iniziando a scavare, intimò gli amici ad imitarla.

<<si..giusto… muoviamoci>> Buffy la raggiunse <<però..occorre qualcuno che stia insieme a lei>> continuò volgendo lo sguardo a Kennedy.

<<ok, resto io>> la interruppe Anya.

<<va bene…Dawn…>>

<<io, scavo, almeno questo lo so fare!>> la rassicurò lei

Quando, qualche minuto dopo, Kennedy riaprì gli occhi, si guardò attorno e notò, seppur sfocati, gli scooby che stavano lavorando davanti alla lapide. Voltò lo sguardo e si trovò di fronte gli occhi di Anya che la fissavano.

<<sei viva allora?!?!!!>> esclamò l’ex demone abbracciandola.

<<si..>> rispose Kennedy, accennando un lieve sorriso.

<<tutto ok?>> Buffy rincuorata dalla rinvenuta dell’amica, le offrì una mano per alzarsi

<<si tutto bene>> le sorrise la ragazza, afferrandole la mano per aiutarsi a tornare in piedi, ma la debolezza si fece sentire immediatamente dal corpo di Kennedy, facendola barcollare.

<<sei rimasta svenuta a lungo bellezza>> Faith le sorrise, trattenendola dal cascare a terra <<ma non sembra che tu abbia ancora ripreso le forze>> continuò.

<<ci credo, non le ho più>> sussurrò Kennedy, pentendosi immediatamente di ciò che aveva detto.

<<dai su, che con i poteri che hai ti riprenderai in un istante…a me succede sempre così! Buffy… tu..>> rimase in silenzio per un istante, guardò negli occhi l’altra cacciatrice mora <<a proposito, qual è stato il pegno che hai dovuto offrire?>> domandò tirandole involontariamente una forte pacca sulla spalla.

A causa dell’urto, Kennedy andò in avanti sbattendo contro la lapide; vi si appoggiò per non cascare e guardò Faith negli occhi. Il silenzio cadde sul gruppo, che improvvisamente capì.

<<oh!>> tutti e cinque i ragazzi rimasero in silenzio, senza avere il coraggio di aggiungere qualche commento.

 

 

La violenta presenza di luce nel giardino che, data l’ora era stranamente soleggiato, turbò Willow che, dopo essersi abituata, aprì gli occhi, rimanendo stupita… “un giardino?” pensò non appena si guardò intorno… si accorse che stava camminando su un breve ponte di legno che attraversava un ruscello. Era circondata da alberi, prati… “io mi aspettavo tanta luce e nuvolette bianche e guarda dove mi trovo…in un parco…è- è il parco di Sunnydale, come può essere, Mi…mi ha ingannata….”

<<tranquilla Willow, sei nel posto giusto…nessuno ti ha presa in giro…>>

La ragazza si girò di scatto, per fronteggiare l’uomo che le aveva parlato, ma si stupì quando non vide nessuno dietro le sue spalle. Si girò nuovamente, ma ancora nessuno.

<<ma cosa…>>

<<non puoi vedermi… sono un Dio, non ho forma, non sono fatto di materia…>> la interruppe la voce. Willow notò che il Dio aveva una voce molto più soave e rassicurante del guardiano, cosa che la rassicurò abbastanza, almeno per un po’.

<<come mai mi trovo qua? Dov’è Tara?>> chiese allarmata.

<<lo so, voi umani sono millenni che immaginate il Paradiso come un cielo e tante nuvole….ma non è così. Il Paradiso è dentro le persone. Nella loro anima. Ognuno lo interpreta con l’immagine del luogo in cui, in vita, ha trovato la pace. In questo caso..Tara è qua che stava bene... Con questi suoni, odori….>>

<<in un giardino? Beh, non posso dire che non sia rilassante ma..>>

<<non è solamente un parco, come pensi tu. Questo è un posto “veramente” molto vasto… perché non dai una controllata? Io credo che tu abbia fato la giusta scelta, venendo a cercare il tuo amore….>>

<<cosa vuoi dire? Dov’è lei? Ma sta bene?>> nessuna risposta. <<ecco, te ne sei andato anche tu…>> cominciò ad incamminarsi, esplorando quel luogo che sapeva di conoscere alla perfezione.

Una volta attraversato il ponte, Willow sentì delle risate, <<so esattamente cosa vedono in me>> si voltò di scatto, ma non vide nessuno<<te>>, Si diede della stupida pensando di essersi immaginata tutto e di aver ascoltato solamente la voce dei ricordi, così si voltò nuovamente, continuando la ricerca.

Pian piano sentì iniziare una leggera musica che faceva da sottofondo al rumore dell‘acqua del ruscello che scorreva lentamente <<I lived my life in shadow, never the sun on my face.>> si fermò di colpo, non era sicura di ciò che aveva udito <<It didn’t seme so sad thoght, I figured that was my place. Now I’m beathed in light….some thing just isn’t right….>>

La ragazza ebbe un sussulto…aveva sentito la sua voce, ne era certa, la voce della sua donna era inconfondibile. Di nuovo silenzio. Si guardò le spalle, cercando di trovare la sua ragazza…

“Tara…dove sei amore…”

<<I’m under your spell…how else could it be Anyone would notice me? It‘s magic I can tell, how you set me free brought me out so easily..>>

Udendo nuovamente la canzone, Willow cominciò a voltarsi, riprese a camminare cercando ovunque potesse cercare, dietro ogni cespuglio o albero… cominciò a piangere mentre la canzone continuava <<I saw a world enchanted, spirits and charms in the air. I was took for granted I was the only one there…but you power shone..brighter than any I’ve known>>

<<Tara!! Amore dove sei…>> cominciò ad urlare la strega rossa tra una lacrima e l’altra.

<<I’m under your spell, nothing I can do, you just took my soul with you…you worked you charms so well finally, I new everything I dreamed was true you make me belive…>> adesso non poteva più fermarsi…si buttò in ginocchio a terra…

<<the mon to the tide I can feel you inside…I’m under you spell, surging like the sea spread beneath my willow tree…you make me complite..>>

<<sotto il tuo salice… il cimitero!>> sussurrò Willow, intuendo dove poteva trovarsi la sua ragazza. Si alzò in piedi, girò dietro ad un albero e, con stupore si ritrovò in camera sua…nella camera che lei e Tara avevano condiviso tanto a lungo… la camera di casa Summers… vi trovò le loro fotografie, immagini di lei e Tara abbracciate e altre insieme agli Scooby, un sorriso malinconico le increspò le labbra. Si guardò intorno e si accorse che i muri erano decorati con tante candele, proprio come al tempo in cui Tara abitava con lei. Notò dei vestiti a terra, vide che si trattava degli indumenti che lei e il suo amore indossavano il giorno in cui tornarono insieme, dopo essere state divise per un periodo…che pur essendo durato a lungo, le era sembrato un’eternità…

“oh mio Dio, quei vestiti…”…<<Tara!!!!>> Willow aprì la porta di camera ma, invece di ritrovarsi nel corridoio…si accorse di sedere al tavolo del bar in cui lei e la bionda passavano delle ore parlando…. Si guardò intorno, cercando di intravedere la sua ragazza, ma il posto era deserto. Non una persona, solamente suoni, voci. Corse fuori dal negozio, e fu catapultata in un‘altra stanza. Era al college, nel dormitorio di Tara, dove però, prima della morte di Buffy, si era trasferita per vivere insieme alla sua ragazza. Un lieve sorriso malinconico le increspò le labbra, e una calda lacrima solcò il suo viso quando si accorse che tutto era come ricordava, ogni cosa al suo posto. Quell’odore di incenso che aleggiava nell’aria…era sempre lo stesso, lo ricordava ancora come se non avesse mai smesso di respirarlo. I suoi pensieri però, si interruppero quando udì un suono…come un miagolio….abbassò la testa verso il pavimento e vide avvicinarsi una gattina nera…

<<Miss Kitty!!>> sorrise <<Ci sei anche tu!?!?!? Ecco dov‘eri sparita…>> si rattristò per qualche istante <<sei sempre dolce come una volta…>> stupita, Willow prese in braccio l’animaletto nero il quale, dopo aver dato e ricevuto un po’ di coccole, saltò via dalla delicata stretta della strega e si fermò a pochi metri da lei. Vedendo la porta della stanza insolitamente aperta, varcò la soglia per uscire nel corridoio privo di persone. Willow, la seguì per non perderla ma, non appena uscì dalla stanza un raggio di sole le colpì gli occhi. Si voltò, e ad alcuni metri di distanza vide un salice. Riconobbe immediatamente quel luogo. Era il luogo in cui era stato sepolto il corpo del suo amore. Vi corse in contro, e pian piano che si avvicinò, vide, nascosta dietro il tronco, una lapide, la stessa lapide su cui aveva passato ore e ore piangendo, urlando di dolore. Nuovamente, fiumi di lacrime cominciarono a solcarle il viso, si appoggiò all‘albero, rivolta verso la parte opposta della tomba, impotente di osservarla ancora una volta. Chiuse gli occhi e prese un lungo respiro, cercando di mantenere il controllo. Decisa a non osservare la pietra, iniziò ad incamminarsi per riprendere la ricerca della sua ragazza ma si bloccò quando sentì il suono di un pianto… un pianto appena percettibile, che la costrinse a voltarsi verso il luogo di provenienza. Il suo cuore ebbe uno sbalzo, per un istante, pensò che le uscisse fuori dal petto. Seduta per terra, appoggiata alla lapide, giaceva, piangendo, la sua ragazza. La sua mano toccava lentamente il nome di Willow, che la rossa ricordò, aver fatto scrivere, sotto all’incisione in memoria del suo amore.

Gli occhi della strega rossa brillarono quando si accorse che ciò che aveva davanti agli occhi, era pura realtà. Tara, il suo amore, la sua luce, la sua ragione di vita, era proprio di fronte a lei.

<<Tara…>> rimase immobile per qualche secondo. La ragazza seduta alzò lo sguardo…per un attimo esitò, poi però i suoi occhi le si illuminarono, e cominciò a piangere ancora di più….ma questa volta di felicità… Willow corse verso la strega bionda abbracciandola e baciandola ovunque.

<<Willow..Willow….sei davvero tu piccola?…mi hai trovata!>>

<<si, amore mio, ti ho trovata..>> le disse stringendola più forte che poteva

<<Ti prego, portami via di qua… ti prego>> Tara ricambiò la stretta.

Willow si staccò leggermente per poter osservare, dopo tanto tempo, il volto che tanto amava, il volto che, nell’ultimo anno, le era mancata come l’aria…e, non potendo trattenersi, cominciò a baciarle il volto.

Entrambe piangevano, felici come non lo erano mai state…

<<portami via….>> implorava la bionda fra un singhiozzo e l’altro <<ti prego, non ne posso più di stare senza di te….portami a casa…>>

Willow appoggiò la testa della propria ragazza sulla sua spalla e accarezzandola dolcemente <<Sh…. Tranquilla piccola, sono qui… Adesso sei di nuovo mia>> la rassicurò la rossa continuando a versare lacrime di gioia..

Tara si scostò un attimo per fissare gli occhi verde smeraldo della sua compagna <<sempre>> sussurrò prima di avvicinarsi a lei e appoggiando delicatamente le sue labbra a quelle della rossa.

Si baciarono per un tempo che parve loro infinito, si sentivano finalmente libere, rinate… complete.

 

Intanto Buffy, Xander, Dawn e Faith erano riusciti a tirare fuori la cassa dalla terra, mentre Anya stava parlando con Kennedy che si era appena risvegliata ma che, priva di forze, non riusciva ancora ad alzarsi in piedi.

<<ragazzi…so che non deve essere un bello spettacolo ma… non so…non è bello risvegliarsi rinchiusa in una bara…credo che sia meglio se l’apriamo…in modo che appena Tara aprirà gli occhi, ci vedrà….troverà Willow..>> Buffy si voltò verso gli amici, per trovare nei loro sguardi, qualche segno di risposta.

<<Si, credo sia meglio>> rispose Faith ottenendo anche il consenso di Dawn e Xander. <<Buffy, pronta?!>> fece una pausa, guardando negli occhi l’amica che, dopo aver esitato un istante, le si posizionò di fronte, sull’altro lato della bara con le mani sul coperchio.

<<uno…>>

 

<<Hermes!>> chiamò Willow.

 

<<due…>> continuò Faith

 

La voce rassicurante del Dio, risuonò nell’aria del parco di Sunnydale <<ben fatto strega!>>

Willow e Tara si guardarono negli occhi sorridendo, una luce abbagliante le costrinse a chiuderli…

 

<<e tre!>> esclamarono insieme le due cacciatrice scoperchiando a forza la cassa. Una volta buttata a terra la parte superiore della bara, la vista fu del tutto inaspettata. Era vuota, il corpo era scomparso. I ragazzi rimasero in silenzio, nella loro espressione erano riflessi la preoccupazione e lo stupore.

<<Oh-Oh..>>

 

Una luce abbagliante interrupe i loro pensieri, catturando la loro attenzione.

Quando cessò, Willow e Tara si ritrovarono di nuovo nel cimitero, ma stavolta circondate dai loro amici. La rossa sorrise alla sua ragazza, si guardò in torno e, vedendo Kennedy ancora debole, le corse in contro.

<<oh mio Dio, Kennedy, come stai?>> le domandò allarmata

<<ciao Will, sto bene, non ti preoccupare..>> la rassicurò la mora, cercando di alzarsi in piedi, per non farle notare la mancanza di forze.

Tara per un momento la fissò con sguardo interrogativo, ma non ebbe il tempo di riflettere un secondo di più, perché si ritrovò circondata dalle braccia delle sue amiche, la sua famiglia.

<<Tara!!! O mio Dio, sei davvero tornata!>> Dawn, la abbracciò cominciando a piangere. Buffy ed Anya la imitarono immediatamente, mentre Xander si stava occupando di Willow e Kennedy.

<<bentornata>> le sorrise l’ex demone, fra una lacrima e l’altra.

<<grazie Anya, sono felice di rivedervi ragazze>> dichiarò Tara, ancora leggermente stordita; il suo sguardo si posò sulla sua lapide.

Tara Mac Lay 1980-2002

<<è meglio se ce ne andiamo da qui, domani verremo a toglierla di mezzo…>> notando che la ragazza si era incupita, alla vista della pietra, Xander le andò in contro <<Tara! Bentornata!>> la abbracciò <<non sono ancora riuscito a salutarti per bene!>>

<<grazie Xander, sono felice di rivederti>> La ragazza ricambiò la stretta dell’amico.

Quando Kennedy si accorse di Tara, capì che tutto era andato per il verso giusto e, nonostante non sapesse se dentro di sé provava tristezza o felicità.. non riuscì a trattenere un sorriso.

<<non so come ringraziarti Kennedy, io…ti devo la vita… grazie, grazie infinite>> cominciò Willow, abbracciandola calorosamente

<<m…..ancora con il “grazie”?!??!?! basta!>> la rassicurò sorridendo la cacciatrice…o meglio…l’ex cacciatrice..

<<io…. Sei stata coraggiosa….>> continuò Willow

<<hey, guarda che poi mi ci abituo ai complimenti….>> sorrise. Notando poi che Tara la stava guardando, non riuscendo a capire chi fosse, si rivolse alla strega bionda <<ciao, io sono Kennedy, piacere>> le porse la mano.

Stringendo la mano a quella ragazza a lei sconosciuta, Tara sorrise << piacere mio, io sono..>>

<<Tara, si si lo so…>> la interruppe Kennedy, poi notando l’imbarazzo di Willow cercò di sembrare più contenta <<è un onore conoscerti>>..

<<addirittura?!!?>> sorrise Tara che, imbarazzandosi, divenne paonazza.

<<certo! Sai, Willow mi ha parlato tantissimo di te… non finiva mai di raccontarmi di te>> continuò la bruna, al centro dell’attenzione di tutti i ragazzi che, stupiti della sua reazione, la stavano fissando.

<<si si ok, ora torniamo tutti a casa, così potremo riposarci…>> interruppe Willow.

Anya, Buffy, Dawn, Faith e Xander si incamminarono verso l‘uscita del cimitero e Kennedy si affiancò a loro, precedendo le due streghe, per dar loro il proprio spazio e poi…non voleva mettere in imbarazzo la sua Willow.. Anzi, non più la “sua” Willow…“adesso è solo Willow….” pensò tristemente.

 

Dieci minuti dopo, Xander parcheggiò l’auto davanti a casa Summers.

Una volta scesi dalla macchina, tutti i ragazzi ricominciarono ad abbracciare Tara e, notando che nessuno la stava osservando, Kennedy decise di avviarsi in camera, per buttarsi sul letto, riposarsi per qualche secolo, e poi fare le valige per lasciare definitivamente Sunnydale.

“non ho più un motivo per restare…Willow ha di nuovo la sua anima gemella, io non ho più i miei poteri…cosa faccio? Resto qua, bella e indifesa a farmi ammazzare..” pensò.

Willow, che si era distratta un attimo dagli abbracci degli amici, notando che Kennedy si stava allontanando dal gruppo, le corse in contro <<hey, che fai….non resti a festeggiare?>> le chiese, rendendosi subito conto della stupidaggine della domanda… “è logico che non vuole rimanere….glie lo vai anche a chiedere????” pensò fra sé e sé.

<<no, beh…sono stanca….sai…non ho più le mie forze…e..no! Non mi va di restare a veder le smancerie che la mia ex ragazza si scambia con la sua amata>> continuò notando lo sguardo di Willow che aveva alzato un ciglio, intimandola a dir la verità.

<<io….ti mancano i tuoi poteri? Voglio dire….credi che potrai farne a meno??….vorresti riaverli o preferisci starne senza?>> chiese timidamente

<<beh, sinceramente, ho sempre pensato che vivere senza una responsabilità grande come quella della cacciatrice …sarebbe stato più rilassante…. Ma adesso…mi sento un po’ indifesa..>> vedendo poi lo sguardo dispiaciuto della strega rossa si affrettò ad aggiungere <<ma…è perché mi ci devo solo abituare…poi sono sicura che mi troverò bene!>> aggiunse in fine, lei stessa non troppo convinta delle sue parole.

<<ne sei sicura?>>

<<sicurissima!>> le fece l’occhiolino Kennedy.

<<ah…peccato…. No perché sai com’è…avevo un’idea in mente…>> disse pian piano Willow, scandendo le parole per far crescere in Kennedy la curiosità <<per farti riavere i poteri che avevi…>>si voltò per andarsene, <<ma se non sei interessata>> disse con finto dispiacere.

Kennedy la fermò prendendola per un braccio,<<cosa vuoi dire…con “ho un’ idea“?>> si affrettò a chiedere

<<beh,>> sorrise la strega <<potrei riprovare l’incantesimo che ho praticato il giorno che dovemmo sconfiggere il Primo…. Ma se non vuoi…>>

<<Ok ok!!! No…aspetta…no, è pericoloso…non puoi, no no, grazie, starò senza, lascia stare.. E poi… cercherò di costruirmi una nuova vita..in fondo….non è poi così male stare senza….voglio dire…se qualcuno mi darà noia…potrò tirargli un cazzotto e fargli male….come fanno tutti…e non sfasciandogli completamente e irrimediabilmente il setto nasale>> rispose sorridendo Kennedy.

<<sei sicura? Guarda che se vuoi io …lo sai, basta chiedere e sarà fatto>>

<<sicurissima Will! Tranquilla! e poi…non vorrei che si verificassero degli effetti collaterali>> notando lo sguardo confuso della rossa, le fece un cenno di testa indicando Tara <<non vorrei che se la riportassero in dietro…sai com’è…>> sorrise <<non vorrai ingannare il guardiano!??!>>

<<senti, so che odi che te lo dica…ma grazie ancora. Grazie “di tutto”>> rispose la rossa.

<<te lo ripeto: è stato un piacere… senti.. Io…credo che me ne andrò da Cleveland..>>

<<io…capisco…>> sussurrò Willow sinceramente dispiaciuta.

<<ma… verrò a farvi visita qualche volta..ma non posso rimanere>> in fine Kennedy abbracciò la strega rossa, il suo amore, la sua vita, che però stava perdendo per sempre… “ormai il nostro tempo è finito” pensò malinconicamente.

 

 

Tara intanto, che si era presa una pausa dagli abbracci, notando che la sua ragazza non era fra loro, si voltò in direzione di Willow e la vide abbracciata a quella ragazza…come aveva detto di chiamarsi? Kennedy… “che strano nome” pensò, “e che strana ragazza, devono essere molto amiche lei e Willow”. Vedendo, poi, che l’abbraccio fra le due non terminava, cominciò a sospettare che le due non fossero solamente amiche… o almeno…che non lo fossero state prima del suo ritorno;

<<tranquilla Tara,>> cercò di rassicurarla Buffy <<sono solo amiche…Willow ti ama e non ha mai smesso di farlo… voglio dire…sono state insieme, ma non c‘è mai stato vero amore da parte di Will>> . Capendo che, però, le sue parole avevano ottenuto l’effetto contrario su Tara, sgranò gli occhi <<cioè…si, sono state insieme, si vogliono molto bene…>> notando il volto rattristato di Tara decise di finirla <<ok la smetto, sto peggiorando la situazione, fai conto che non abbia detto nulla….>> la cacciatrice si allontanò arrabbiata con se stessa per ciò che aveva detto “che stupida imbecille! Io e la mia boccaccia!” pensò avviandosi verso casa, per congratularsi con Kennedy alla quale, si era accorta un po’ tardi, non aveva rivolto una parola che andasse oltre ad un <<ciao>> o ad un <<complimenti!>>.

 

 

Il sole stava tramontando, la giornata era stata intensa e a casa Summers, i ragazzi erano ancora euforici per il ritorno di Tara, la quale, però, sedeva sola, sulla panchina in giardino, cercando di riprendersi dagli ultimi avvenimenti, soprattutto su ciò che era venuta a sapere riguardo a Willow. “in fondo sono stata via tanto tempo, sarebbe normale se Willow si fosse trovata una nuova ragazza” cercò di convincersi Tara, ottenendo scarso successo. “non devo essere gelosa, sono sicuramente buone amiche, Willow mi ama….lo so di certo… ma se non provasse più gli stessi sentimenti di una volta?” I suoi pensieri furono interrotti dal cigolio del cancello del giardino, dal quale si fece strada Kennedy. <<hey>> la salutò con un lieve sorriso.

<<hey>> ricambiò la cacciatrice bruna, <<come mai sei qui tutta sola? Dov’è Will…>>

<<è a farsi una doccia>> rispose tristemente la bionda.

<<e tu non sei con lei?>> notò lo sguardo stupito di Tara <<voglio dire…vi siete appena rincontrate..io pensavo che non ti avrebbe lasciato un minuto sola.. per paura di perderti nuovamente… >> si però, accorse che stava facendo peggio che meglio <<ok, ve bene la smetto…allora, come stai?>> chiese realmente preoccupata

<<sto..sto benissimo..tu?>>

<<io…mi riprendo!>> sorrise la cacciatrice, cercando di guardare ovunque, fuor che negli occhi

della bionda.

<<Ehm… scusa io…>> riprese Tara <<non ti ho ancora ringraziata per ciò che hai fatto

per me e Willow, ti devo la vita…io..se c’è qualcosa che posso fare…>>

<<no, tranquilla…. È stato davvero un piacere…. Non è un peso per me. In questo modo…

staremo tutti meglio….perché… io soffrivo a vedere Will in quello stato, e a sentirmi esclusa dai

suoi pensieri… e lei piangeva 24 ore su 24, e…da quanto ho capito…neanche tu eri felice in

Paradiso…voglio dire….dovete essere davvero anime gemelle, se neanche la morte, o meglio, il

Paradiso vi può dividere….>> accennò un sorriso che fu ricambiato dalla strega bionda.

<<Ma piuttosto… va davvero tutto bene come dici? C’è..c’è qualcosa che non va?non so…con Willow?>>

<<no, non c’è…non c’è nulla che non vada fra noi…>> la strega sorrise, cercando di nascondere quella tristezza che non ne voleva sapere di lasciarla in pace, ma il sorriso le scomparve dalle labbra <<o almeno così dice Willow…insomma…io ho saputo che voi due siete state insieme, so anche che lei è stata molto male dopo…la mia morte ma…ho paura che, magari, i suoi sentimenti siano cambiati… che niente sarà più come prima. Lo so..sono una stupida e..i miei pensieri sono infondati… me l‘hanno già detto sia Buffy, che Dawn che…praticamente tutti>> guardò la cacciatrice negli occhi cercando di trovarvi una risposta, come un cambio d’espressione, ma niente. Kennedy era rimasta ad ascoltarla in silenzio. Impassibile.

Nonostante il suo istinto le dicesse di andarsene e farsi i fatti suoi, la cacciatrice si decise infine a parlare, provando a dare un ultimo aiuto alle due streghe <<sai, non ti posso giurare che tutto tornerà come prima>> a queste parole Tara alzò lo sguardo da terra, temendo che le sue paure stessero pian piano cominciando ad avverarsi. <<credo, infatti, che il vostro rapporto si rafforzerà…siete state separate troppo a lungo. La mancanza che l’una ha sentito per l’altra non vi permetterà di dividervi nuovamente. Non dubitare neanche un secondo dell’amore che Willow prova per te…>>

<<i-io so che lei mi ama, davvero, ma temevo che tu fossi diventata essenziale alla sua vita… io..>>

Questa volta fu Kennedy ad abbassare lo sguardo verso il pavimento. Un velo di tristezza e malinconia nelle sue parole <<io…non sarò mai essenziale alla sua vita quanto tu lo sei, lo sei stata e lo sarai sempre>>

A quelle parole, pur essendo rassicurata, Tara accennò solamente un sorriso, per non essere scortese nei confronti della bruna, poi, però, altre domande cominciarono a formularsi nella sua mente, molte delle quali, forse non avrebbero mai avuto una risposta, a meno che non si fosse fatta coraggio.

<<Ma.. Perché l’hai fatto? Voglio dire… tu sei ancora innamorata di Willow, come…>>

Kennedy tornò a guardarla negli occhi <<beh..perché io.. L’amo, con tutta me stessa. L’ho amata dal primo momento.. e tu sai, come me, quanto è facile innamorarsi di lei e.. che se succede…non puoi dimenticarla tanto facilmente…>> Tara accennò un lieve sorriso <<non sarei riuscita a sopportare di vedere il suo volto triste ancora a lungo. Si…qualche volta sembrava che stesse bene, che stesse cominciando a dimenticarti, ma ogni volta che cadeva il silenzio…io la vedevo tornare alla sua solita espressione malinconica. Quando uscivo di camera..anche solo per un secondo, lei prendeva una vostra foto dal cassetto del comodino e… lo so perché ogni volta che tornavo sentivo il rumore del cassetto che si chiudeva velocemente…e quando entravo nella stanza lei era seduta sul letto, sorridendomi, cercando di nascondere il dolore e… una volta, spinta dalla curiosità, andai ad aprire il comodino e.. vi vidi lì. Entrambe felici, strette in un abbraccio… spensierate, innamorate e.. sorridenti… un sorriso così smagliante che mai avevo visto prender vita sul volto di Willow. Io sapevo che non avrei mai potuto prendere il tuo posto… all’inizio credevo che corteggiandola per un po’… magari sarei riuscita a farla innamorare di me, ma poi con il tempo è rimasta solo la speranza…che è svanita del tutto… l‘altra sera.>> Notando lo sguardo confuso di Tara, proseguì con il racconto <<Avevamo appena litigato e io sono uscita di casa per schiarirmi le idee. Una volta tornata a casa..lei era in cucina. Si era bevuta un’intera bottiglia di whisky…io l’ho portata a letto e lei mi ha sussurrato che mi amava… stupita anche io di quella frase le ho dato la buona notte e…invece di pronunciare il mio nome… ha pronunciato il tuo. Sapere che non si riferiva a me è stato come…come se il mondo mi fosse crollato improvvisamente addosso … è lì che ho capito che avrei dovuto fare qualcosa per porre fine a quella situazione, che comunque stava uccidendo sia me che lei… >>. Tara nel frattempo era rimasta in silenzio, immobile, cercando di mettere ordine in testa…

<<Sai,>> continuò Kennedy <<anche se il prezzo da pagare sarebbe vederla soffrire per il resto della sua vita… qualche volta vorrei tornare indietro e tenere Willow stretta a me.. in certi momenti ho pensato che, forse, sarei riuscita in un modo o nell’altro a farmi un po’ di spazio nel suo cuore…. Ma quell’idea vola via, ogni volta che vedo lo sguardo che vi scambiate quando i vostri sguardi si incontrano, la stessa espressione che assumo io quando la guardo>> una lacrima cominciò a scendere dai suoi occhi, per poi scivolare sulla guancia e infine a terra <<ma che non viene mai ricambiata >>. Rimase in silenzio, ma decise che, adesso che aveva aiutato Willow a riavere la sua ragazza, doveva togliere a Tara ogni suo dubbio.<<L‘ho vista perdersi in te come non è mai successo quando stavamo insieme. I suoi occhi hanno sempre brillato di una luce differente da quella di tutti gli altri ma… hanno cominciato a splendere solo dopo aver incontrato i tuoi. E io questo… non lo scorderò mai>>

Un silenzio imbarazzante calò sulle ragazze. Nessuna delle due sapeva più cosa dire o fare, così

si mossero solamente quando Buffy si affacciò al cancello chiamandole, annunciando loro che

la cena era pronta.

 

 

Mentre tutti erano riuniti allegramente a tavola, Kennedy annunciò la sua partenza, lasciando

tutti immersi nei loro pensieri, ma anche in questo caso, il silenzio fu spezzato dalla cacciatrice

bionda.

<<no! Che fai, mi lasci sola? Accidenti….lo sapevo che non andrò mai in pensione… qui a

Cleveland non è come la nostra cara vecchia Sunnydale….quello e-era un paesino…questa è

una città leggermente più grande….mi lasci tutto il lavoro????>> chiese cercando di far

cambiare idea all’amica

<<ma Buffy, se in ogni quartiere vivono due cacciatrici…. Ti è stato affidato anche il quartiere

più piccolo per rispettare gli anni di anzianità del lavoro….>> scherzò Kennedy

<<e comunque….non ho più i miei poteri>> aggiunse con un velo di tristezza che fu colto

solamente da Willow

“sono un’idiota” pensò Buffy fra sé e sé.

<<ma sto bene, davvero. Ve l’ho detto… ho già preparato le valige…domani mattina

partirò…>>

Silenzio. Nessuno sapeva cosa dire…

<<beh…allora…>> interruppe Xander <<se proprio non possiamo farti cambiare idea>> fece

un momento di pausa per guardare Kennedy fare cenno di “no” con la testa, e proseguì <<un

cin-cin per la nostra ex-cacciatrice!>> scherzò cercando di sdrammatizzare <<avanti…nessuno

beve insieme a me?>>

<<ma si!>> Kennedy prese in mano il bicchiere pieno di vino <<un cin-cin a me! E.. alla

coppia ritrovata!>> esordì lasciando tutti stupiti, <<avanti! Che c’è? Su! Oggi è un giorno

felice!>> continuò la ragazza mora.

Non aspettandosi che una frase del genere potesse uscire proprio dalla sua di bocca… <<ma

non è che è già ubriaca ancora prima di aver bevuto??>> sussurrò Faith all’orecchio di Buffy

che sorrise scotendo la testa, divertita. <<ci-cin!>> disse in fine alzando il bicchiere,

portandolo verso quello di Kennedy. Incitati dall’atteggiamento della ragazza, tutti gli altri la

seguirono festeggiando.

Rimasero a parlare per un po’ di tempo ancora, fino a che, pian piano, la cucina si sfollò.

La prima a dileguarsi fu Kennedy che, con la scusa di essere stanca, si alzò da tavola e si andò

a rifugiare nella camera di Buffy che, per la notte, avrebbe dormito con la sorella.

Dopo una buona mezz’ora, la imitarono anche Tara e Willow, Xander ed Anya che tornarono a

casa loro, Faith che ripartì con il primo pullman, in direzione di Los Angeles ed infine Buffy e

Dawn le quali, stanche dalla giornata, decisero che avrebbero lavato i piatti l’indomani mattina.

 

 

Quando Willow e Tara tornarono in camera, notarono una lettera indirizzata a Willow sulla scrivania. Questa la aprì delicatamente riconoscendo la scrittura.

Tara vide la sua ragazza assumere uno sguardo cupo <<amore, di chi è?>>

<<Kennedy….>>.

La bionda, preoccupata, intimò Willow a leggere a voce alta.

 

<<Hey, ciao rossa..

Quando leggerai questa lettera io sarò già lontana… chiedi agli altri scusa da parte mia.. Lo so…non vi ho salutato come si deve, ma non ce l’avrei fatta ad andarmene guardando i vostri volti, così ho deciso che andare via senza dire niente sarebbe stata la scelta migliore.

Ho deciso di andarmene perché….beh, veramente non ne conosco il motivo…forse perché il mio orgoglio non mi avrebbe permesso di vivere sotto lo stesso tetto della donna che mi ha portato via il cuore e ha donato il proprio ad un’altra persona.

Sono felice di ciò che ho fatto, non tornerò sui i miei passi, anche se presuppongo che, comunque, non servirebbe a niente.

Ammetto che, in certi momenti, sento la tua mancanza come se l’anima e il corpo mi si stessero lacerando… desidererei ancora riscaldarmi tra le tue braccia, stretta a te nella stanza che, fino a poche ore fa, condividevamo e che, adesso, appartiene a due perfette innamorate.

Ti sto scrivendo questa lettera per ringraziarti.

Con te ho scoperto il vero amore, ho sentito le scintille che questo ti accende nel cuore… beh, è una sensazione che non avevo mai provato prima e sono felice che sia stata tu a darle vita.

Sarà difficile dimenticarti, ma ho deciso che devo almeno provarci.. Credo sia questo che mi abbia spinto ad andarmene…

Quella mattina mi hai chiesto di perdonarti… beh, l’ho fatto. Essendo sincera, non hai nessuna colpa…quindi non devo scusarti niente.

In effetti credo che non riuscirò mai a dimenticarti. Potrò non pensarti, ma dimenticarti… il mio cuore attualmente non ne vuole sapere e penso che non succederà mai.

Sei la persona più splendida che abbia mai incontrato; se cominciassi ad elencare tutti i tuoi pregi….un solo foglio non mi basterebbe…così ti dico solo che.. Sei fantastica.

Spero che la vita ti riservi la felicità che ti meriti, che appaghi la persona che sei..

Sii felice con lei…

Addio..

Kennedy>>

 

Quando Willow ebbe finito di leggere, rimase per qualche istante a fissare il nulla, poi, riportata alla realtà dal caldo abbraccio della sua amata, decise di riporla nel cassetto.

<<ti vuole davvero bene>> Tara si scostò da Willow per poterla fissare negli occhi.

<<Si… anche io glie ne voglio, però…>> sorrise <<quando ci sei tu accanto a me, niente ha più importanza, solo noi due…>> le disse avvicinandosi per poi baciarla <<sai, le devo quei momenti in cui mi ha fatta sentire ancora parte del mondo… le sono davvero grata. Ma non smetterò mai di ringraziarla per avermi riportato la mia Dea, la mia ragione di vita…per avermi dato la possibilità di vivere di nuovo questi momenti>> Willow le prese le mani, l’avvicinò sempre più a sè, le baciò la fronte e l’abbracciò.

<<Ti amo>> sussurrò Tara

<<lo sai, credevo che non avresti mai voluto tornare sulla terra insieme a me. Credevo che avresti sofferto come Buffy…>> iniziò Willow tristemente

<<quello per me non era il Paradiso….>> la interruppe Tara <<voglio dire….la prima cosa a cui ho pensato quando ci sono arrivata, sei stata tu…e quel luogo… in realtà sono tutti posti in cui mi sono sentita felice quando ero ancora in vita… beh, erano i luoghi che più abbiamo frequentato insieme….ma sapendo che non avrei potuto starci insieme a te, soffrivo… non ce la facevo….così…quando ti ho vista….>> fece una pausa per trattenere le lacrime <<Non so come avrei fatto ad andare avanti ancora a lungo.. sapendo che non sarei più stata felice come lo sono adesso...io…..io…>> una lacrima le percorse il viso.

<<shhhh…sono qui ora, sono qui.>> le baciò la guancia, asciugandole il viso. <<Niente

mi impedirà di esserci ancora per te…>> le alzò la testa e tornò a fissarla negli occhi. <<Hai

capito? Io ti sono ancora accanto..>> le sorrise ancora una volta tornando ad abbracciarla.

<<Già…ci ritroviamo sempre, no?>> sorrise Tara.

<<Non ci posso ancora credere… prima del tuo ritorno andavo avanti e basta, passavo

solamente i giorni.. sperando di vederti ancora una volta.. non vedevo l’ora di dormire per

incontrarti in sogno. Ma quello non era... Per me.. questo è vivere… stringermi a te,

guardarti negli occhi>> si scansò dall’abbraccio per poter perdersi in quegli occhi che le erano

mancati più di qualsiasi altra cosa. Poggiò la sua fronte contro quella della sua ragazza,

sorrise..<<e sapere che ci sei>>.