SENSAZIONI



Lei sorrise.

Era proprio quel sorriso tanto dolce e solare che lo faceva stare male perché lui non poteva riceverlo, non poteva averlo.

Per lui, solo insulti.

Buffy se ne stava seduta ad un tavolo del Bronze con Willow e Xander, parlando di avventure accadute quando ancora erano piccoli e irresponsabili.

La musica assordante li circondava e li stordiva ma loro, anche senza sentirsi, erano in grado di capirsi perfettamente grazie ad una lunga e profonda amicizia.

Ma c'era chi, invece non capiva.

Non capiva perché su di sé si riversava l'intero odio e disprezzo della bella cacciatrice.

Spike, che era dietro l'appannata finestra del locale e che stava spiando i tre amici, si accese una sigaretta, sconsolato.

Scosse la testa e fece per andarsene, quando una voce lo assalì da dietro le spalle.

"Sei talmente pieno di lei che non ti sei nemmeno accorto della mia presenza….."

"Uh? Oh, Angel, sei tu. Che ci fai qui?"

"Esattamente per il tuo stesso motivo…."

"Osservare la cacc…..cioè, fare un giro e fumare una sigaretta?"

"Già, osservare la cacciatrice…ma dimmi, perché tu la stai guardando?Che intenzioni hai?"

"Io? Ehm….nessuna…anzi no, io la devo uccidere!"

"Non ci riuscirai…"

"E perché?Certo che ce la farò!Ne ho già uccise due, non ricordi?"

"Certo che ricordo…ma con lei è diverso…

"Che c'è di diverso?Non è di certo superiore alle altre!

"Non è questo, e tu lo sai…è solo che entrambe ne siamo innamorati…"

"Che cosa??? Ma tu sei folle!!! Non è assolutamente vero!"

"Spike, smettila, lo sai pure tu…….."

"Beh, forse hai ragione…


All'interno del bar Buffy smise di parlare e aggrottò le sopracciglia.

Si guardò intorno.

"Che c'è Buffy?"chiese Willow quasi preoccupata.

"Non lo so…è come se sentissi una presenza…" rispose spaesata.

"Una presenza?E chi potrebbe essere?Un vampiro?Un demone?Che cosa?"chiese Xander.

"Come faccio a saperlo?Di solito non mi capita di percepire la presenza altrui…e di solito il cuore non inizia a battermi all'impazzata così, senza motivo…"disse mettendosi una mano sul petto.

"Vuoi vedere che…no, è impossibile…." farfugliò Willow.

"Cosa?Dimmi Will!"

"Beh…tu senti una presenza e quindi non si tratta di qualcosa di umano, giusto?-disse, vedendo le teste degli altri due annuire-e poi hai detto che ti batte il cuore come se fossi emozionata…quindi…"

"E' arrivato Babbo Natale?"disse Xander

"No, è tornato Angel…"


Willy versò del sangue fresco nei bicchieri dei due vampiri abbozzando un sorriso.

"Come mai ti trovi a Sunnydale Angel? Nostalgia di casa?"chiese il barista.

"Già, nostalgia di casa…"disse sorridendo.

"E della sua cacciatrice!"disse Spike alzando il tono della voce e facendo così scappare alcuni vampiri intimoriti.

"Beh, anche per lei…è da molto che non la vedo…"

"E non riesci a dimenticarla, è così?"

Angel annuì.

"Per quanto ti fermerai?"chiese Willy.

"Credo per un paio di giorni…"

"E hai già trovato una sistemazione?"

"Pensavo di tornare dove stavo prima…alla vecchia fabbrica…"

"Capisco"disse Willy allontanandosi per servire altri clienti.


La cameriera portò altri tre bicchieri sul tavolo.

"Comunque non credo sia tornato…e poi, perché dovrebbe?"disse Buffy alzando le spalle.

"Ma per te stupida!Sono sicurissima che lui ti ama ancora…e tu?"

"Io cosa?"chiese guardando l'amica.

"Tu lo ami ancora?"

"Non lo so…mi ha fatto molto male…"

"Io sono sicuro di si!-disse Xander mentre cercava di prendere l'oliva che gli scivolava nel bicchiere- a anche lui ti ama ancora…del resto, te l' ha sempre detto, se n'è andato per non farti soffrire troppo, non perché non ti amava più….per fortuna io con Anya non ho questi problemi!"

"Già, anche secondo me…Xander ha ragione!"ribatté sorridente Willow.

Sarà…comunque non può essere tornato davvero…mi sarò sbagliata…"disse alzando le spalle.

"Perché dici così? Magari è vero…l'unica cosa che puoi fare è controllare…"

"Già, forse dovrei…da dove posso iniziare?"

"Che ne dici della vecchia fabbrica?Del resto è dove abitava prima…"

"E' vero…sai, è da più di un anno che non ci metto piede…"


Angel si diresse verso la vecchia fabbrica.

Niente era cambiato, tutto era rimasto come se lo ricordava…e lui, di ricordi ne aveva molti.

Tutti si basavano sulla cacciatrice…sulla sua cacciatrice.

Arrivò all'esterno, nel giardino dove lo accolsero grovigli di rovi impenetrabili.

Il vampiro li spezzò, creandosi un varco.

L'interno era rimasto intatto, solo un po' più polveroso.

Tutto era al proprio posto…libri, filtri, candele…estrasse dalla tasca dei pantaloni un accendino ed iniziò ad accenderle.

Una dopo l'altra.


Buffy uscì dal Bronze e si diresse verso la periferia della cittadina.

"Sto solo perdendo tempo…non servirà a nulla- rimuginò tra sé e sé- è una follia pensare che sia tornato…e lo è ancora di più pensare che sia tornato per me.Sono una pazza…o forse, solo un'illusa…".

Il suo passo era rapido e deciso e il cuore le risuonava nel petto inquieto.

Si guardò attorno.Era quasi arrivata.

Quante volte aveva percorso quella strada…solo per raggiungere il suo amore.

Era arrivata nel giardino.Immensi rovi le si stagliavano dinanzi.

"Sei una stupida !"si disse ed emise un forte respiro.

Si fece largo in un varco creato da qualcuno prima di lei.

Allungò il braccio e scostò la pesante tenda di velluto rosso.

Vide davanti a sé un fioco bagliore "Candele…-si disse-non è possibile, sto sognando…"

Ma non era così. Nell'immensità della stanza fiammelle nascenti danzavano leggere.

"Oddio ti prego, fa che non sia vero…"

Proseguì e guardando oltre una finestra semi-coperta vide che stava albeggiando.

Il suo sguardo si posò su di un vecchio divano su cui era adagiato un pesante cappotto nero.

Passò la mano sul cappotto sentendosi pervadere da un lungo brivido freddo.

Oltrepassò la porta che dava sulla stanza da letto guardandosi attorno.

Il cuore si bloccò.

Nel letto c'era qualcuno. Una figura indistinta stava dormendo.

Fuori era l'alba.

Si avvicinò lentamente in modo tale da poter mettere fine ai propri dubbi.

Una lacrima le rigò silenziosa il volto.

Nel letto c'era Angel. E dormiva come un bambino.

Ed era così dolce…

Non poteva crederci…il suo amore era lì, di fronte a lei, indifeso.

E non poteva credere che tempo addietro l'aveva odiato…e ucciso.

E ora era lì.

Allungò la mano tremante la quale si fermò ad un minimo movimento del corpo di lui, riprendendo poi lentamente il suo corso e adagiandosi sui capelli.

Iniziò ad accarezzarli dolcemente mentre lacrime le cadevano sul braccio.

Ad un certo punto Buffy si scostò velocemente.

Angel si era svegliato e si era girato verso di lei.

"Buffy…"disse lui sgranando gli occhi.

"Angel…allora era vero…perché sei tornato?"

"Beh…nostalgia!"rispose sedendosi sul letto"Tu invece, che ci fai qui?":

"Ho avuto un presentimento e sono venuta a controllare…".

Lui la fissava, in silenzio.

"Buffy…perché piangi?"chiese allarmato.

"Oh, niente…è solo che sono felice di vederti…è passato molto tempo…".

Angel sorrise e la invitò a sedersi accanto a lui, abbracciandola, non appena lei scoppiò in un pianto dirotto.

Le scostò dolcemente i capelli dal viso e le baciò la fronte.In silenzio.

Lei alzò gli occhi gonfi di lacrime e li posò sulla sua bocca. Baciandola.

Fu un bacio lunghissimo, pieno di dolore e di ricordi.

Ad un certo punto Buffy, inconsciamente, aveva guidato le mani di lui, facendosi togliere la maglia.

Ben presto il tutto era divenuto un groviglio di corpi, di mani e di pensieri.

Sapevano che non era giusto ciò che stavano facendo ma non avevano la forza di fermarsi, di riflettere.

La passione li aveva soggiogati e loro non erano in grado di liberarsi.

I loro corpi si muovevano sinuosi in un turbinio di emozioni.

Le grandi spalle del vampiro sovrastavano il corpo nudo della cacciatrice.

"Buffy…ti prego, fermami!"implorò lui ansimante.

"Si, hai ragione…ma non posso…non voglio…"rispose lei riprendendo a baciarlo.

"Fermami…"

Ma ormai era troppo tardi.