IRRESISTIBILE

AUTRICE:HARMONY SHELBY

Questa è la prima ff spuffy AU che ho scritto, spero vi piaccia

 

I capitolo

 

"E va bene!!Basta con questa tortura mentale....ti porterò al concerto!!!Ma ora ti prego, dammi tregua!" sbottò Elizabeth Summer verso la sorella minore;

erano due settimane che Dawn la martellava, il suo attore preferito si esibiva in un concerto e lei voleva assolutamente andare, unico problema il concerto si svolgeva a Londra, questo complicava tutto, c'era la spesa del viaggio e naturalmente i genitori che avevano negato il loro consenso a questa avventura, tutto era crollato su Dawn, unica sua speranza era la sorella più grande e ora dopo giorni di preghiere, lacrime, ricatti era riuscita nel suo intento, avrebbe finalmente visto dal vivo il suo attore preferito William Shelby, meglio conosciuto come il vampiro Spike della serie L'ammazzavampiri.

Mentre la sorella minore camminava sulle nuvole, Elizabeth non poteva crdere a ciò che aveva fatto, avrebbe prosciugato il suo conto in banca e affrontato le ire dei suoi genitori, x non parlare delle balle che avrebbe dovuto raccontare, tutto questo casino x un attore che lei neanche aveva presente e che probabilmente cantava da far schifo.

Aveva 28 anni, dei genitori adorabili, una sorella di 17 anni gran rompipalle, un lavoro in una grossa libreria che adorava, dei cari amici, ma a tutto questo mancava l'amore, quel grande amore che aveva letto da adolescente nei romanzi, aveva avuto due storie importanti entrambe finite senza tragedie, anzi era rimasta molto amica di Angel e Riley, forse non c'era speranza, era un imbranata cronica, stava rimuginando sulla sua vita quando piombò in camera sua la sorella -

"Ehi guarda ho prenotato su internet il viaggio, l'albergo e il concerto.....sarà la settimana più bella della mia vita!Anche Faith e Fred non vedono l'or...." -

"Che cosa? Ma sei impazzita!Io pensavo che saremmo state sole....mio dio Dawn.... quelle sono due casiniste, non le voglio con noi, combineranno dei guai me lo sento...." -

"Loro sono maggiorenni, anche se da poche settimane e verranno" -

"Io non voglio questa responsabilità...! -

"Nessuna responsabilità, loro verranno x conto loro, ci incontreremo là; riguardo a mamma e papà non ti preoccupare si sono bevuti del viaggio a Londra x studio.....avanti non fare quella faccia, vedrai andrà tutto bene, ne sono sicura" a Elizabeth quelle sembrarono parole che annunciavano un disastro imminente.

Il lunedì successivo salutarono i genitori e partirono. tutto filò liscio, almeno x Dawn, Elizabeth non vedeva l'ora di tornare a casa incolume perchè sapeva che la sorella era una bomba a orologeria, pronta a combinare qualche casino.

L'albergo era molto carino e la città le conquistò, forse pensò Elizabeth non era stata poi un idea così sbagliata, il buon umore svanì quando vide arrivare le amiche della sorella che le lanciarono delle occhitacce, la consideravano una guastafeste.

Arrivò finalmente la sera e il tanto sospirato concerto, c'era molta calca, accompagnò le ragazze all'entrata del locale ma non vi entrò, preferì aspettarle nel ristorante lì vicino, avrebbe mangiato qualcosa e letto un libro .

Aveva smesso di cenare quando qualcosa attirò la sua attenzione, in strada gruppi di giovani discutevano animatamente, si rese presto conto che erano appena usciti dal club dove si teneva il concerto, uscì dal ristorante e andò verso il gruppetto, fu allora che una frase la fulminò -

"Ma porca....non è giusto x colpa di tre cretine il concerto è andato a monte, e ora ci risarciranno i biglietti?spero che alla centrale facciano passare un brutto quarto d'ora a quelle tre." Elizabeth si avvicinò

"Scusate, ma cosa è successo?" -

"Tre ragazze si sono intrufolate nel camerino di WilliamShelby e hanno spiato una sua conversazione con la sua attuale fiamma, lui le ha scoperte ed è successo il finimondo...sono state arrestate..." Elizabeth iniziò a correre alla ricerca di un taxi diretta verso la centrale di polizia più vicina, i ragazzi la guardarono stupiti

"Mio dio questa città è piena di pazze scatenate....andiamo gente..."

due ore dopo si trovava nella sala d'attesa della polizia, era seduta fra una prostituta e un barbone alcolizzato che si era addormentato sulla sua spalla, è un incubo pensò, deve esserlo, perchè se no tutto questo ha superato le mie aspettative. Il comandante Wesley Whindam Price uscì dal suo ufficio con delle carte in man, identificò subito la zia delle ragazze, la vista di quella giovane donna stremata e incazzata lo fece sorridere, eh sì pensò il peggio x quelle signorinelle deve ancora arrivare, non potè non notare la delicatezza del viso, gli occhi verdi, i capelli biondi color miele, tutto questo lo rimbambì completamente.

Elizabeth volse lo sguardo sentendosi osservata e incontrò degli occhi azzurri incorniciati da un paio di occhiali, l'uomo le fece un sorriso timido e si avvicinò -

"Buongiorno signorina, sono il comandante Wesley Whindam Price, scusi se l'ho fatta aspettare....."-

"Dove sono le ragazze? Stanno bene?Hanno bisogno di un avvocato?"-

"Stia tranquilla stanno bene, non vi è stata denuncia, siamo solo stati un pò severi..." -

"La ringrazio, ora però devo assolutamente sfogarmi....dove sono quelle teppistelle?" -

"Bè forse è meglio che si calmi....."-

"Senta mi faccia firmare quei fogli e mi porti da loro...2 -

"Va bene" la accompagnò nello stanzino degli interrogatori, cerco con lo sguardo il suo collega Gunn ma non lo vide, aprì la porta e la fece entrare rimanendo fuori -

"Se ha bisogno di qualcosa mi chiami..."

Appena entrò sentì delle risate e questo la fece ancora di più imbestialire.Dawn,Faith e Fred si sentirono morire quando lei entrò, il sorriso gelò sulle loro bocche.

"Ma bene.... vedo che ve la state spassando" vide sul tavolo i resti di una cenetta a base di hamburger, patatine e coca cola -

"Dunque io mentre io come una cretina stavo in ansia voi banchettavate....voi fate i casini e a pagare sono sempre io!!!" - stava urlando, non si accorse che in quella stanza non erano sole, in un angolo appoggiato al muro con stampato sulla faccia un sorrisetto ironico stava un giovane uomo, capelli biondi spetinati che le davano un aria maledettamente sexy, occhi blu che ti foravano l'anima, William Shelby se la stava godendo un mondo, quella donna era una furia,i suoi occhi percorsero quel corpo spogliandolo - Elizabeth continuò

"Se penso che tutto questo è accaduto x venire al concerto di un idiota che probabilmente stona...." - William non ci vide più dalla rabbia -

"che cosaaaa!!??" fu solo allora che lei si accorse della sua presenza, le ragazze chiusero gli occhi imbarazzate -

"E lei chi cavolo è?" - William si avvicinò-

"Io passerotto sarei l'idiota"-

Elizabeth si sentì morire....

" Degna conclusione di questa serata "pensò.

2 capitolo

 

Elizabeth summer avrebbe voluto sprofondare ma cercò di reagire a quella situazione imbarazzante nell'unico modo che istintivamente sentiva....attaccando.

"Lei è un gran maleducato, ha assistito ad una conversazione privata, doveva farsi vedere...." -

"Oh ma davvero! Vedi tesoro io sono la vittima, io sono stato molestato perchè tu non sai tenere a bada le tue ragazze...ho dovuto cancellare il concerto..." -

"Allora in molti mi saranno grati....ho risparmiato loro lo strazio..." - ormai era partita in quarta, Dawn sapeva che sua sorella non si sarebbe fermata.

" Senti brutta...."

Wesley si fiondò nella stanza, aveva parlato con il suo collega Gunn che lo aveva avvertito che con le ragazze c'era il loro idolo, ben disposto verso di loro, aveva addirittura ordinato loro la cena, in fondo passata la rabbia le avevano fatto tenerezza, intuendo ciò che poteva accadere, entrò scoprendo che lo scontro aveva avuto inizio, si isinuò tra i due che erano vicinissimi

"Sentite, siete due persone adulte....x favore calmatevi, non è il caso di fronte alle ragazze..." -

"E' lei che ha cominciato!!!" disse William rabbiosamente -

"E lei si è impicciato di cose di famiglia"-

"Ma x favore stia zitta!!"-

"Ora basta!!!!" l'urlo di Wesley zittì tutti - "signorina lei e le ragazze andate nel mio ufficio, è il primo a destra" - Elizabeth stava x ribattere ma lo sguardo risoluto di lui la indusse ad ubbidire, lanciò un ultimo sguardo di fuoco e uscì seguita dalle tre ragazze che non avevano più il coraggio di guardare William in faccia, lui dal canto suo era troppo preso a fulminare con lo sguardo quella donna che aveva il potere di mandarlo in bestia.

Wesley si rivolse a William -

"Ascolti siete tutti tesi, è stata una nottata difficile, lasciamo cadere tutto qui, x favore" -

"Va bene....ma si assicuri che quella pazza prenda il primo aereo, non la voglio più vedere..." -

"stia tranquillo....venga la faccio accompagnare all'albergo" -

"Lasci stare.....mi farò una bella passeggiata x sbollire la rabbia...." uscì e il capitano tirò un sospiro di sollievo.

William Shelby durante il tragitto verso l'albergo si ritrovò a parlare da solo

"Strega!! quella donna è insopportabile....quei capelli da pubblicità di uno sciampoo.....quell'aria arrogante....quella maledeta bocca....e che bocca!!Ma che cavolo sto dicendo?"

Dopo un ora Elizabeth e le ragazze arrivarono davanti all'albego, Wesley era stato così gentile da accompagnarle, Dawn, Fred e Faith lo salutarono e si ritirarono offese con Elizabeth x come aveva trattato il loro idolo.

Wesley la guardò

"Vedrà che le passerà....." -

"Lei crede? Sapevo che questo viaggio non era una buona idea..." - lui la guardò intensamente

"Io invece penso sia stata un idea fantastica...senti io...bé se ti fermi ancora alcuni giorni, sarei felice di farvi da guida....se ti fa piacere..."Elizabeth lo guardò, notò che era passato a un tono più confidenziale, quell'uomo le faceva tenerezza, lo trovava molto dolce, ma sì pensò forse questo soggiorno poteva ancora essere piacevole, si accordarono x il giorno dopo a pranzo.

I giorni passarono velocemente e con serenità, Wes si dimostrò una compagnia piacevole, era spiritoso, istruito, aveva conquistato persino le ragazze, il triste episodio che aveva dato inizioalla loro vacanza cembrava cancellato, anche se Elizabeth si era ritrovata a pensare a quell'uomo, non voleva ammetterlo ma quegli occhi si erano intromessi più di una volta nei suoi sogni turbandola.

L'ultima sera prima della partenza lei e Wes andarono a cena insieme, le ragazze si erano defilate x lasciarli soli e questo mise in agitazione Elizabeth, con lui si trovava bene, ma non sapeva se era pronta x una nuova relazione e poi sarebbe partita.Parlarono e chiacchierarono tutta la sera poi a fine serata sulla terrazza dell'albergo lei sentì l'atmosfera cambiare, stava osservando il giardino quando sentì le mani di lui sulle sue spalle, le baciò il collo, lei si voltò e le labbra di lui si impadronirono delle sue, la sua lingua invase dolcemnte la sua bocca, il bacio divenne sempre più appassionato, si allontanarono, lui le accarezzò i capelli -

"Ti amo " rimase senza parole, guardò quegli occhi che promettevano tanto amore, come voleva essere amata, senza rendersene conto anche lei disse

"anche io ti amo" si rese subito conto che ciò che lei amava e desiderava, in realtà era solo l'amore, forse pensò questa è la mia occasione di felicità; si abbandonò completamente nelle sue braccia, sisedettero su un divanetto lì in terrazza, si baciarono ancora -

"Amore non partire ti prego....rimani con me...non c'è bisogno che accompagni le ragazze, all'aeroporto ci saranno i vostri genitori..." -

"non posso, ho delle responsabilità, il lavoro e poi i miei genitori, devo loro una spiegazione....ci rivedremo presto...appena risolverò questi problemi" -

"Va bene ma penso che sarà il peruiodo più lungo della mia vita."

Il giorno dopo le accompagnò ll'aeroporto, non lasciava un attimo la mano di lei, le ragazze lo salutarono con affetto e li lasciarono soli; Wes la guardò intensamente

"Allora stasera mi chiami?" -

"Certo....ciao" sfiorò le labbra di Wes e poi si avviò verso il terminal, si voltò ancora una volta rivolgendole un dolce sorriso.

Wes osservò l'aereo che decollava, non avrebbe resistito a starle lontano, aveva della ferie arretrate, sì pensò, si sarebbero rivisti presto.

Passò un mese circa, lei e Wes si sentivano diverse volte al giorno più i vari sms che si mandavano; Elizabeth aveva parlato con i suoi della sua nuova storia, erano rimasti stupiti ma l'entusiasmo di Dawn x Wes aveva contagiato anche loro, anche se temevano che volesse affrettare troppo le cose.

Quel venerdì diluviava e in negozio era un mortorio, le squillò il cellulare, era Wes -

"Tesoro come stai?spero di non averti disturbato sul lavoro...." -

"No anzi mi rallegri la giornata, oggi è una noia....ho già messo il cartello chiuso, tanto con un tempo così solo un ranocchio può sfidare le pozzanghere x leggere un libro..." in quel momento qualcuno bussò alla porta del negozio -

"Scusa Wes, aspetta un attimo..." -

"sì certo..." -andò alla porta, vide un uomo di spalle aveva un impermeabile il volto coperto dall'ombrello -

"Guardi siamo chiusi ma se...." - le parole le morirono in gola, Wes spense il cellulare -

"Che ne dici se il ranocchio si è trasformato in principe?" lei sorrise -

"dico che sono debitrice di un bacio, in fondo si è trasformatosenza pretese poverino!" lo abbracciò, lui la tenne stretta -

"Mi sei mancata così tanto...." -

"Certo che tu sai farle le sorprese...." -

"E questo è niente...". Wes fece colpo sui suoi genitori, Dawn lo accolse con affetto e iniziò a racontarle dei suoi studi, della sue amiche, lui e Elizabeth passarono poco tempo insieme, decisero così di fare una cenetta romantica loo due soli.

Lei si preparò con cura, voleva essere al meglio x lui, doveva ammetterlo l'aveva piacevolmente spiazzata con quella sorpresa, aveva rivelato un nuovo lato di sè, e lei ne era contenta, con lui si trovava bene, ma doveva ammettere che mancava la passione, almeno da parte sua, perchè lui sembrava molto preso, chissà forse col tempo.... .

Scese le scale indossava un vestitino nero molto corto, aveva raccolto i capelli e il trucco leggero dava luminosità al volto, lui rimase snza parole.

Arrivarono al ristorante dove lui aveva prenotato, il locale era molto carino, intimo, sui tavoli vi erano candele e composizioni di rose, un pianoforte in sottofondo, si sedettero e iniziarono a guardare il menù, la serata era piacevole, si sentiva così bene con lui, lo guardò e Wes rispose con un sorriso dolcissimo.

William Shelby non ce la faceva più, la sua agente Cordelia Chase sembrava una macchinetta nel parlare, erano esattamente venti minuti che blaterava di moda, jet set, pettegolezzi, aveva una gran voglia di prendere le candele sul tavolo e darle fuoco, iniziò invece a guadarsi attorno, il suo sguardò si posò su delle belle gambe, guardò il piccolo piede chiuso in un sandalo nero dal tacco altissimo, seguì la curva della gambe, il suo sguardo arrivò alla scollatura, però pensò, belle tette, finalmente giunse al viso e fu puro shock.

Elizabeth sentì un brivido, si sentiva osservata, si guardò intorno e vide un tipo dai capelli biondi due tavoli più in là che la stava spogliando con sguardo lascivo e quando lui alzò lo sguardo incontrando i suoi occhi lei rimase a bocca aperta

"Questo è un incubo "pensò mentre vedeva comparire un sorriso diabolico sulle labbra di lui.

Capitolo 3

 

William vide negli occhi verdi di lei varie emozioni alternarsi, disgusto, shock..

" Accidenti" pensò" io sulle donne ho sempre fatto colpo, smaniano x venire a letto con me, è la prima volta che un donna mi tratta così..."

la cosa iniziò a stuzzicarlo, sarebbe stato divertente metterla in imbarazzo....osservò il suo accompagnatore che fino a quel momento aveva ignorato e vi fu il secondo colpo di scena, riconobbe subito il capitano Whindam Price

"E bravo il capitano" pensò" meno male mi aveva promesso di rispedirla al mittente" provò una fitta di gelosia verso quell'uomo che era riuscito a conquistarla, lui invece era ormai stato bollato come un maniaco

" Eh si caro Will" si disse" la lista dei tuoi pregi si sta allungando..."

Decise di rischiare, si scusò con Cordy e si alzò con la scusa di salutare dei conoscenti, si avvicinò al tavolo con un sorrisino che non prometteva niente di buono.

Elizabeth trasalì quando lo vide alzarsi e dirigersi verso di loro -

"Capitano, che piacere inaspettato vederla!" - Wes si voltò e rimase allibito, non potè non lanciare uno sguardo verso la fidanzata -

"signor Shelby.....come sta?" -

"Molto bene grazie.....ma se non sbaglio io e la signorina ci conosciamo.....come dimenticare il nostro incontro?" disse con quella faccia da schiaffi, Elizabeth l'avrebbe volentieri abbattuto con un pugno anche se doveva ammettere con sè stessa che da quando quegli occhi avevano in crociato i suoi, il suo cuore andava a mille e questo la spaventava -

"Lei si presenta qui, come se niente fosse ha una bella faccia tosta....e non tralascio il fatto che prima stava praticamente sbavando...."-

"Piccola non ti montare la testa.....ero annoiato e tu eri lì..." - Wes si sentì messo da parte, non calcolato e iniziò ad irritarsi -

"Mi scusi, voglo sorvolare su ciò che ho appena sentito, penso sia meglio x tutti noi se ognuno torna al suo tavolo". -

"Will tesoro, mi presenti?" - la voce squillante di cordy interruppe la discussione e tutti cercarono di assumere un aria disinvolta mentre venivano fatte le presentazioni. Elizabeth osservò l'elegante e apparisente Cordy e provò un senso di fastidio a vederla a braccetto con lui. Willaim non voleva mollare l'osso -

"allora che ne dite di unirci x la cena?" -

"Ma certo!" squittì Cordy "mi dica....capitano di cosa?" - inutile dire che la serata fu monopolizzata da Cordy e irremidiabilmente rovinata. William era soddisfatto la sua vendetta aveva avuto inizio ma si chiese guardando Elizabeth... è veramente solo x vendetta?

Mentre stavano cenando si avvicinò il proprietario del locale -

"Signor shelby è un onore averla qui, mia figlia va matta x il suo telefilm...." Elizabeth alzò gli occhi al cielo vedendo come gongolava lui, sentì una stretta alla mano, vide la mano di Wes stringere la sua, capì che non ne poteva più di quella situazione assurda, a Will la mossa non sfuggì e provò fastidio.

"Allora che ne dice di cantarci qualcosa?" -

"Certo, volentieri..." si alzò dal tavolo, prese la chitarra che il direttore le porgeva e andò a sedersi al centro della sala, iniziò a suonare e le note di Angel risuonarono nel locale, mentre cantava non smetteva di fissare elizabeth, lei dal canto suo si stupì di come era calda quella voce, dava i brividi, si sentì una stupida x le parole che le aveva detto sul concerto, non si accorse che Wes la osservava.Wes si rese conto che a mettere in pericolo la loro storia non era la lontananza ma qualcosa di più pericoloso, o meglio qualcuno, che si stava insinuando fra di loro. Cordy sentì la tensione e si rese conto di essere in mezzo ad un triangolo amoroso, cosa che la divertì, non era abituata a vedere will correre dietro e smaniare x una donna, di solito erano loro a seguire lui.

La canzone terminò, lui tornò al tavolo -

"allora Elizabeth ti sono piaciute le mie stonature?" -

"Devo ammettere che mi hai stupito, non pensavo che una persona insensibile potesse avere una voce così...."-

"Tesoro non lo sai che il diavolo si presenta sempre nel modo più seducente?" le disse alzando un sopraciglio in modo malizioso. Wes si alzò -

"Bene si è fatto tardi....è meglio andare amore...."-

"Si certo.."- William non resistette -

"E' un vero peccato....magari una sera possiamo fare un uscita a quattro..." - Wes lo guardò

"sì come no..... bé buonanotte....piacere di averti conosciuto Cordelia" -Elizabeth salutò e ignorando William, con grande soddisfazione di Wes uscì; William aveva visto l'espressione soddisfatta dell'uomo e pensò di averlo sottovalutato, non era così timido e insicuro come appariva.

In macchina stettero in silenzio, Wes decise di accelerare le cose, non avrebbe permesso a quel tipo di portarle via la sua Elizabeth, avrebbe tenuto gli occhi aperti, lei lo guardò, forse è arrabbiato pensò, ma un suo sorriso la tranquillizzò. Entrarono in casa cercando di fare piano vista l'ora tarda, Wes la accompagnò alla porta della sua stanza -

"Buonanotte Wes..." le labbra di lui la zittirono e iniziò a baciarla con passione, quasi non la faceva respirare, una mano si posò sul seno -

"Wes ....ti prego...non credo....." fu zittita di nuovo dalla sua bocca, la spinse piano in camera e chiuse a chiave la porta- "Wes..." - "sssst... le parole non servono..." le disse mettendole un dito sulle labbra, guardandola intensamente negli occhi tirò giù la zip del vestito e lei rimase solo con la biancheria intima; lei non si sentiva pronta x quella svolta nella loro relazione, specialmente dopo quella sera, però non volle dare retta al suo cuore, razionalmente era convinta che quello era l'uomo della sua vita e decise di farsi amare quella notte sperando di sentirsi più vicina a lui e cancellare il ricordo diWilliam che la turbava.Wes si tolse gli occhiali e si spogliò, aveva un bel fisico, la adagiò sul letto, iniziò a baciarle il seno, si soffermò sui capezzoli, la sua lingua tracciò percorsi che le provocarono dei brividi, le sfilò gli slip e con decisione entrò in lei, i suoi movimenti erano sempre più violenti e veloci, la bocca appoggiata al suo orecchio continuava a sussurrarle -

"Sei mia, solo mia....vieni con me..." lei gemette mentre lui raggiunse l'orgasmo dicendo il suo nome, rimase alcuni istanti ancora dentro di lei tenendola stretta. Quando Wes si addormentò Elizabeth si alzò e scese in salotto, non riusciva a prendere sonno, accese la tv, fece un pò di zapping quando su un canale si ritrovò a fissare quel sorriso diabolico, stavano replicando una puntata del suo telefilm e lei presa dalla curiosità iniziò a seguire la puntata, si rese conto che non riusciva a staccare gli occhi dal protagonista, certi primi piani le diedero una strana sensazione allo stomaco, il panico si impadronì di lei, sentiva che la razionale Elizabeth aveva ceduto di fronte a dei penetranti occhi blu, ora era certa di essere nei guai.

Alle 3 del mattino di decise a tornare a letto, si coricò a fianco a Wes con un peso sul cuore.

William non riusciva a dormire, continuava a pensare a lei, aveva fatto fatica a togliersi Cordy dai piedi quella sera, continuava a farle domande a cui non voleva rispondere, sorseggiò la birra mentre nell'altra mano teneva una sigaretta, si chiese se lei stava dormendo, ma lo tormentava un altra domanda, dormiva abbracciata a lui dopo una notte di passione? Si alzò cercando di cancellare quell'immagine, spense la sigaretta e si diresse in camera, si coricò, a fianco a lui si sistemò il suo gatto Zachary che lo guardava con fare sornione come a dire.....presa brutta eh?

 

 

 

 

 

Capitolo 4

 

Si svegliò indolenzita, il braccio di Wes la teneva stretta a lui, osservò i capelli castani spettinati, la leggera ombreggiatura della barba, era un bell'uomo pensò, lui aprì gli occhi azzurri e lei senza volerlo si ritrovò a pensare a degli occhi blu come un mare in tempesta, gli occhi di Wes invece le ricordavano un cielo limpido estivo -

"Amore.....mi stavi esaminando?Perchè non vieni più vicino a controllare..." disse attirandola verso di lui e baciandola con passione.

"Wes....ascolta....dai.... ti prego devo andare al lavoro e poi è meglio che esci di qui prima che incontri i miei....sarebbe....imbarazzante...." -

"Hai ragione non ci avevo pensato...." - iniziò a vestirsi-"Senti tesoro ma stasera dobbiamo proprio cenare con i tuoi amici?" -

"Ne abbiamo già parlato, ci tengo che vi conosciate, vedrai ti piaceranno".

La giornata passò velocemente, Elizabeth cercò di lavorare il più possibile x evitare pensieri pericolosi, non voleva più pensare a quell'uomo.L'incontro con i suoi amici fece sentire Wes ancora più parte della vita di Elizabeth, Riley, Angel, Willow, Oz e Amy furonoentusiasti di Wes, specialmente con Angel aveva legato subito. La serata si concluse in allegria, a causa anche della troppa birra;Wes, Angel e Rileysi accordarono x rivedersi il giorno dopo a pranzo; quel giorno Wes raccontò loro del suo rivale, perché questo era William Shelby, ormai ne era sicuro, calcò un pò la mano nel descriverlo, mettendo Angel in apprensione, promise di tenere d'occhio la sua ragazza, perchè lui doveva recarsi a New York, il capo le aveva chiesto di presenziare a un incontro con FBI che cercavano un killer che fuggito dall'Inghilterra si era nascosto negli Stati Uniti, volevano stanarlo, rassicurato alle parole di Angel, Wes il giorno dopo partì.

 

Due giorni dopo, la giornata di Elizabeth in negozio era tranquilla, il signor Giles il proprietario, era una persona gentile e si fidava ciecamente di lei da lasciare tutto nelle sue mani, decise di riordinare gli scaffali mentre l'ultimo cliente usciva, tolse un libro e sussultò, dall'altra parte due occhi blu la scrutavano -

"Ciao passerotto....stavo cercando il Kamasutra.....ce l'avete o magari potresti aiutarmi tu?" -rimise con rabbia a posto il libro scrollandosi di dosso quello sguardo.William girò l'angolo, indossava dei jeans neri e una maglietta anch'essa nera, in mano un casco, Elizabeth scorse davanti il negozio una moto parcheggiata

"Come ho fatto a non vederlo arrivare..." si chiese " quest'uomo è un gatto, è la seconda volta che mi frega".

Lui si avvicinò e lei guardando la sua andatura da predatore pensò che sembrava veramente un felino.

"Allora raggio di sole.....tratti così i tuoi clienti....non dovresti servirli al meglio?" le chiese carico di sottintesi, alzando in modo malizioso un sopracciglio che era attraversato da una ciccatrice maledettamente sexy. Elizabeth lo fulminò -

"Ok che ci fai qui?Oltre ad infastidirmi ovviamente...." -

"Bé devo ammettere passerotto...." -

"E non chiamarmi così...." -

"Davvero? E come dovrei chiamarti....raggio di sole, tesoro..." si morse il labbro inferiore fissandole le labbra - "no forse dovrei darti un nome tutto mio.....Elizabeth.....Beth.....ma sì certo......Buffy!" -

"Ma sei folle o cosa William?" -

"Spike" -

"Ehh??" -

"Mi chiamano Spike" -

"Senti Will, spike o come accidenti ti fai chiamare, è meglio che tu vada via...." - lui si avvicinò, il suo viso sfiorava quello di lei -

"Paura eh?" -

"Paura di cosa.....io non temo....niente...."-

"Io invece penso che hai paura di perdere il controllo.....buffy!" non seppe cosa rispondere, sapeva che aveva ragione lui, mio dio pensò cosa mi succede e perchè quel nomignolo stupido detto da lui è così dolce...Spike la osservava vedeva il combattimento dentro di lei e decise di approfittare della sua indecisione, la avvolse in un bacio appassionato cogliendola di sorpresa, lei si perse, finì contro lo scaffale, la mano di lui le alzò la gonna e iniziò ad accarezzare la gamba, arrivò agli slip e iniziò ad armeggiare con loro, il loro respiro era sempre più affannato, ormai avevano perso il controllo, le sbottonòla camicetta, baciò i seni soffermandosi sui capezzoli mandandola in estasi, mordicchiò l'incavo del collo lasciandole lievi segni, come una furi a strappò gli slip, lei intanto leaveva aperto i jeans e lo stava accarezzando, la sollevò tenendola appoggiata allo scaffale e la penetrò,si muoveva con forza, non connetteva più, iniziarono a cadere libri, lei boccheggiava, sentì i suoi muscoli interni contrarsi in un orgasmo travolgente, Spike sentì il suo corpo rispondere alla sua passione e aumentò le spinte, raggiunse l'orgasmo soffocando i gemiti nelle spalla di lei, alla fine stremato appoggiò la fronte alla sua e le sussurrò -

"Psserotto....mi mandi fuori di testa...." la baciò lievemente sulle labbra.

Angel O'Connel era preoccupato x la sua amica dopo ciò che le aveva detto Wes, parcheggiò la mcchina e si diresse verso la libreria, si avvicinòalla vetrina visto che fuori c'era il cartello "chiuso" e ciò che vide lo lasciò sconvolto....Elizabeth stava facendo sesso in negozio con un tipo!! In modo selvaggio, la conosceva da dieci anni era stato il suo primo uomo e mai avrebbe immaginato la sua ex così passionale, sembrava quasi di sentire i gemiti anche da lì, si allontanò turbato e salì in macchina, non sapeva cosa fare, avrebbe dovuto intervenire ma non se la sentiva, si sentì in colpa verso Wes, decise di riflettere con calma e poi di agire. Nel negozio intanto Elizabeth iniziò a rivestirsi in silenzio, lui aveva paura di dire qualcosa di sbagliato, vedeva che lei era molto scossa -

"Amore....ti prego.....guardami....Buffy sapessi quanto ti ho pensato......sognato.....vedevo i tuoi capelli, i tuoi occhi verdi.....nessuno mi ha mai mandato così fuori di testa....mi fai imbastialire ma allo stesso tempo mi fai una tenerezza con questa tua corazza..... mi ecciti talmente..." -

"La passione non basta...., non credo in questo tipo di rapporti.....non danno sicurezza..." -

"Avanti Buffy siamo giovani e appassioanti, quello di cui parli tu e x coppie sposate da anni.....dai non fare così...." - "Lasciami sola Spike....ti prego io devo pensare...." - il viso di lui si fece di pietra -

"Certo devi pensare a come svincolarti da tutto questo..... ti sei fatta una bella scopata e adesso pensi solo a lui a come non farglielo sapere.....sei una puttana!" uno schiaffo lo fece barcollare, lei lo guardava con astio, negli occhi verdi iniziavano a formarsi delle lacrime, urlò -

"Vattene!" un ultimo sguardo da nemici, non più da amanti e lui raccolse il casco da terra e uscì sbattendo la porta. Elizabeth si sedettex terra " Perchè ho fatto questo a Wes......sto così male...."

Pianse a lungo, le sembrava di essere a un bivio pericoloso della sua vita, ora che pensava di poter formare una famiglia con la persona giusta, avere un marito che l'amava, tutto era messo in discussione, e x chi poi? Per un attore presuntuoso, sfacciato, dongiovanni......ma a chi la dava a bere, era questo che l'aveva attratta subito; si alzò guardò il disastro attorno a lei, libri caduti x terra, i suoi slip strappati, iniziò a riordinare poi chiuse il negozio e s'incamminò verso casa sperando di potersi defilare in fretta e farsi una doccia, anche se non avrebbe voluto togliersi di dosso il suo odore.

Capitolo 5

 

Spike rientrò in casa, prese un birra dal frigo, la sorseggiò e subito dopo la scagliò contro il muro, si sedette sul divano, passò le mani nei capelli, risentì le sue parole, vide le sue lacrime, sapeva di aver aperto la bocca in modo sbagliato, ma possibile che con quella donna sbagliava sempre tutto?

Angel intanto aveva preso la sua decisione,quell'uomo era sicuro fosse il tipo di cui aveva parlato Wes, non avrebbe detto niente a Wes ma avrebbe cercato di parlare a William Shelby per il bene di Elizabeth, non riuscì a trovare il suo indirizzo ma scoprì il nome della sua agente Cordelia Chase, si diresse verso la sua agenzia ansioso di risolvere la questione. Cordelia Chase era al telefono quandò sentì bussare -

"Harmony tesoro non fare così.....vedrai ti chiamerà....mio dio non hai un briciolo di orgoglio.....senti or ti devo lasciare ho un cliente....ok....ciao" -si voltò e guardò due dolci occhi castani, Angel si sentì un pò rimba,bito, non si ricordava neanche perchè era lì -

"Salve scommetto che lei è il modello che mi manda Janice....." -

"No io veramente volevo un informazione...." -

"Ah.....bé sa che potrebbe fare il modello?Comunque mi dica...." -

"Io sto cercando William Shelby..." -

"Mi spiace non dò l'indirizzo dei miei clienti.....specialmente quelli importanti..." -

"Senta è x una questione delicata potrebbero esserci guai, una mia amica..." -

"Aspetti, questa sua amica è x caso bionda, occhi verdi, molto carina? Sì vero? Lo sapevo da quella sera che ci sarebbero stati guai....Spike Spike in che casini ti sei messo? -

"Chi è Spike?" - lei prese la borsetta -

"Su andiamo...." -

"Dove?" -

"A casa di quello zuccone.."uscirono in fretta salirono sulla maccchine di lei e partirono sgommando, durante il tragitto si raccontarono le loro preoccupazioni sui rispettivi amici, Angel O'Connel e Cordelia Chase erano due persone dal cuore d'oro e pensavano che un amico doveva essere sempre pronto a salvare l'altro.

Cordy bussò all'appartamento di Spike, a fianco a lei Angel. Spike aprì completamente ubriaco -

"Oh mio dio spike....ma come cavolo ti sei ridotto....domani mattina presto devi essere sul set.....sei folle x caso?" - Spike socchiuse gli occhi accecato dalle luci del corridoio -

"Cordy.....tesoro....chi è il bambolotto?" - Angel lo guardò con disgusto e pensò -

"Mio dio e lei ha tradito Wes con questo tipo?" - Cordelia lo spintonò nell'appartamento seguita da Angel, accese le luci - "Cordy spegni quelle dannate luci x l'inferno!!!" -

"Smettila devi rimetterti in form x domani e poi dobbiamo parlare....tutte e due con te...Angel x favore va in cucina a preparare del caffè e tu vai a farti una doccia...." -

"fuori dalle palle tutte e due!!!!Fuori da casa mia!" -

"E va bene...Angel....tocca a te" - - Angel sorrise diabolico e si avvicinò, Spike indietreggiò

"non ti avvicinare..." Angel lo trascinò in bagno, Cordy sorrise e pensò che stavolta William il sanguinario, come veniva chiamato sul set x la spietatezza con la troupe aveva trovato pane x suoi denti.

Angel uscì dal bagno con le maniche della camicia arrotolate, era in parte anche lui bagnato, sul volto un espressione divertita, dietro di lui con aria torva e in accappatoio Spike -

"Bene ragazzi....allora vi siete divertiti? " - Spike le lanciò un occhiataccia -

"E' stata l'esperienza più brutta della mia vita....ma questo tipo ha fatto il secondino in carcere x caso?" disse indicando Angel che si stava rimettendo a posto la camicia -

"No amico i tipi come te mi ispirano...." -

"Sai che ti dico.....voglio rovinarti quel bel faccino...." - Cordelia sbuffò -

"Ora basta, bevi il tuo caffè che dobbiamo parlare" - Angel si rivolse a lei

"Senti puoi lasciarmi parlare da solo con Capitan Ossigenato?" - a Spike andò il caffè di traverso -

"Come mi hai chiamato?Brutto figlio di...." -

"Smettetela di fare i bambini.....ok io vado a fare una chiamata....cercate di comportarvi come uomini maturi....anche se sarà difficile per voi" li lasciò soli....calò il silenzio carico di astio -

"allora sputa il rospo e poi vatttene!" -

"La fai troppo facile amico....voglio subito sapere che intenzioni hai con Elizabeth" -

"E tu chi sei il fratello di Buffy?" -

"Buffy??!!!" -

"Sì io la chiamo così perc.....ma a te cosa te ne frega di come la chiamo..." -

"Sono il suo migliore amico, le voglio bene e oggi ho assistito alla vostra performance in negozio..." -

"Allora oltre ad essere uno scocciatore sei anche un guardone" -

"Spike cosa è successo fra voi due....a parte l'ovvio?" -

"Ok senti io sono pazzo di quella donna, credimi purtroppo il nostro incontro non è stato dei più fortunati...con lei sbaglio sempre tutto, però non voglio farle del male, credimi......purtroppp i nostri desideri non collimano..." -

"che vuoi dire?"-

"Sono un istintivo Angel, io parto in quarta subito, non rifletto, io....vivo....lei invece...." -

"Lei riflette e programma....lo so è fatta così, è una donna razionale, senti scusa ma siete molto diversi....forse dovresti lasciar perdere...io non ho interessi nel dirti questo...." -

"Se lei mi desse la possibilità di conoscerla meglio....c'è unfeeling tra noi...lo sento." Angel era senza parole, entrò Cordy, stanca di aspettare

"Bene vedo che siete tutti interi e anche i soprammobili..." - Angel prese la giacca -

"Rifletti su ciò che ti ho detto....siete ancora in tempo a non rovinarvi la vita....ciao Cordelia mi ha fatto piacere conoscerti" - "Ciao Angel" - lo guardò uscire chiedendosi se l'avrebbe più rivisto -

"Scusa quando hai smesso di pensare ai pettorali del bamboccio puoi dirmi che cavolo vuoi così vado a dormire?" - Lei lo guardò

"Che ti prende?Harmony mi ha detto come l'hai trattata...." -

"Non sono affari tuoi e comunque quella con Buffy è una storia chiusa" -

"No, non ti credo non ti ho mai visto in queste condizioni...." osservò l'amico che le dava le spalle e capì che doveva lasciarlo solo -

"Ascolta se hai bisogno di parlare sai che io ci sono sempre...." -

"Dolce, dolce Cordy come farei senza la mia migliore amica, il mio angelo custode?" -

"Saresti perennemnte nei casini" le diede un bacio sulla guancia e uscì pensando che quello era solo l'inizio, quella non era una passioncella.

 

Spike non riusciva a non pensare al giorno prima, si recò al lavoro, ma non riusciva a concentrarsi aveva sbagliato la stessa battuta sei volte, ebbe una reazione di rabbia, andò in camerino, si svestì in fretta, con scatti rabbiosi; entrò Cordy che aveva visto tutto -

"Spike.....che cosa credi di fare,,,,ti stanno aspetttando tutti....." - lui si avviò verso la porta, lei le si parò davanti -

"Spike ragiona" -

"Togliti di mezzo ho delle cose da fare..." detto questo la spinse e uscì, arrivò al parcheggio prese la moto e partì sgommando.

Elizabeth stava per chiudere il negozio quando alzando gli occhi lo vide dall'altro lato della strada, era fermo sulla sua moto, il casco le impediva di vederlo in faccia, la giacca di pelle nera sottolineava quella sua aria pericolosa, lui era lì e la guardava.

Il cuore di Elizabeth batteva all'impazzata non si rese conto di ciò che faceva, uscì dal negozio quasi scontrandosi con il signor Giles -

"Elizabeth pensavo che...." la frase le morì in gola la vide attraversare la strada di corsa e salire su una moto che partì a gran velocità, Giles non ci poteva credere la sua migliore dipendente aveva mollato tutto, negozio, la borsa, il cellulare, la razionale Elizabeth sembrava scomparsa.

Buffy, perchè ora lei sentiva di chiamarsi così, si tenne stretta a lui, i capelli fluttuavano nell'aria e lei si sentiva lontano da tutto, stretto tra le sue braccia sapeva di avere l'uomo che amava.

Spike non poteva credere ai suoi occhi quando l'aveva vista dirigersi verso di lui, non ci aveva pensato su due volte ed era partito sgommando per la paura che lei ci ripensasse e ora lei era lì con lui, solo questo ormai contava

Capitolo 6

 

Angel passò dal negozio e incontrò un Giles a dir poco scioccato, ascoltò il racconto dell'uomo e maledì mentalmente Spike,chiese a Giles di non dire niente a nessuno di ciò che era successo e poi si diresse a casa di Spike, ma visto che lì non c'era si diresse verso l'agenzia Chase.

 

Spike parcheggiò la moto in un sentiero, nascosta dalla strada, Buffy lo guardò -

"Dove siamo?" - "Qui vicino c'è un piccolo cottage.....è il mio rifugio....è molto tranquillo, potremmo stare soli e finalmente parlare....." le porse la mano -

"Sai ho l'impressione che se prendo la tua mano sarà come lanciarmi nel vuoto senza paracadute" - Spike la guarò intensamente -

"Lo hai già fatto quando sei salita sulla mia moto" - tenendosi per mano si incamminarono attorno a loro il silenzio, la città era lontana, il mondo era lontano.

 

Wes rientrò dal viaggio, cercò ovunque Elizabeth ma non riuscì a trovarla, le parole vaghe di Giles però lo misero in guardia, qualcosa era successo, decise di cercare Angel.

Il cellulare di Angel squillò, era la quinta volta che Wes lo chiamava, in modo deciso lo spense e scese dalla macchina diretto verso l'agenzia di Cordy.

 

Il piccolo cottage era molto grazioso, l'arredamento tipicamente maschile, non mancavano le comodità, la cucina era spaziosa, nello studio spiccava un computer, una libreria, uno stereo con a fianco una pila di cd, vi erano due camere da letto entrambe piccole ma confortevoli dall'arredamento moderno, n ell'ingresso living spiccava il caminetto rustico davanti ad esso un tappeto persiano con dei cuscini sparsi sopra. Buffy osservò tutto, anche quello era un modo per conocere spike, e quel che vedeva la stupiva, a quanto pare andava spesso lì, un lampo di gelosia le attraversò la mente, forse portava qui le sue avventure pensò e subito le sue insicurezze riaffiorarono.

Spike la guardava non poteva credere che lei era lì con lui -

"vuoi qualcosa da bere?" -

"No grazie..." - le si avvicinò -

"Tesoro vieni sediamoci davanti al caminetto...."- si lasciò guidare da lui e accadde ciò che non si sarebbe mai aspettata, iniziarono a parlare in modo rilassato, naturale, famiglia, studi, amici, interessi, vacanze....le ore passarono, non si accorsero del tempo che volava, William Shelby incontrò x la prima volta Elizabeth Summer e mentre parlavano, ridevano e tutto attorno a loro sembrava svanire, lui pensò che il suo istinto non aveva sbagliato, stava guardando negli occhi la donna della sua vita.

Cordy vide entrare Angel -

"No non voglio più sapere niente di quello schifoso ingrato, mi ha lasciato nella merda, il regista è infuriato, mi ha telefonato anche il produttore....sparire così....." -

"E' con lei.....tu sapresti dirmi dove potrebbe essere? Non ho intenzione di fare del male a nessuno, anzi voglio evitare che Wes scopra tutto, perchè ho la brutta sensazione che la sua reazione non sarebbe delle migliori....aiutami se tieni a lui....ti prego" - Cordy lo guardò, quell'uomo le ispirava fiducia -

"Forse sono al cottage, sono l'unica a conoscerne l'esistenza, lui lì si sentirà al sicuro....se vuoi ti acompagno..." -

"Ok allora partiamo subito."

 

Buffy stava finendo di preparare la cena, Spike stava stappando una bottiglia di vino, lo guardò con occhi nuovi, l'arrogante attore aveva lasciato il posto a un uomo dolce, spiritoso, amante dell'arte e della lettura, non l'avrebbe mai detto ma sotto quella faccia da schiaffi c'era una grande sensibilità, William Shelby era pieno di sfumature.

Spike si voltò e guardò Buffy con il grembiule che armeggiava in cucina e desiderò che fosse sempre così, loro due una giovane coppia di innamorati.

 

La macchina di Angel sfrecciava verso il nascondiglio di Spike, ad un incrocio il destino volle che Wes lo vide e senza pensarci due volte iniziò a seguirlo, Angel lo evitava ormai ne era certo, Elizabeth era scomparsa da ore e lui voleva sapere la verità.Angel non si accorse di essere seguito assorto com'era dallo seguire le indicazioni di Cordy per raggiungere il cottage.

 

 

 

 

 

Capitolo 7

 

Era ormai sera, Spike era coricato davanti il caminetto, il capo appoggiato sulle gambe di Buffy, lei le accrezzava i riccioli ribelli, lo osservò, le labbra erano sensuali e irresistibili, gli occhi ,abissi blu in cui perdersi, gli zigomi affillati, quell'uomo aveva un fascino particolre; lui si stiracchiò con aria compiaciuta come un gatto, sembrava che facesse le fusa, all'improvviso il bussare improvviso alla porta interruppe l'incanto, si guardarono Spike andò alla porta e si trovò di fronte Angel e Cordy, Buffy si alzò stupita -

"Angel....che ci fai qui?" -

"Io poterei chiederti la stessa cosa Elizabeth......che cazzo stai cominndo si può sapere? Wes ti sta cercando..."-

"E a quanto pare l'ho trovata!" - disse Wes sulla porta, lo sguardo di ghiaccio carico di rabia, si avvicinò a Buffy -

"Sai una cosa?Vorrei tanto strangolarti....lo sapevo.....avevo visto come lo guardavi quella sera.....sei solo una..." - Spike si mise davanti a Buffy -

"Non le parlare così....lasciala stare" -

"Il cavalier servente platinato" disse ridendo "me l'hai portata via......e a te non te ne frega niente di lei....me la pagherai Shelby....contaci....in quanto a te...." disse rivolto a Buffy

"Non finisce qui...dirò ai tuoi che puttana è la loro figlia" - Angel le toccò un braccio -

"Wes calmati" -lui bruscamente lo allontanò -

"Sta zitto....io pensavo che eri mio amico e invece sei solo un ruffiano!" - detto questo uscì sbattendo la porta, dopo alcuni istanti sentirono una macchina partire sgommando. Buffy scoppiò in lacrime -

"Non volevo lo scoprisse così.....volevo parlarle...." - Cordy l'abbracciò -

"Non possiamo sempre agire in modo razionle....tu hai seguito il tuo cuore...un giorno vi spiegherete le ferite si rimarginano....vieni con me ti preparo una tisana così ti calmi" la condusse in cucina lasciando Spike e Angel soli.

"Mi spiace Spike.....deve averci seguiti...." -

"Non importa....forse è meglio così, non so se Buffy avrebbe avuto il coraggio di affrontarlo e chiudere, quella donna si sente responsabile x tutti....non pensa mai a sè stessa...." -

"Senti è meglio che lasciate la città x alcuni giorni....Wes.." - "

So badare a me steso....e a lei" -

"Ok va bene" -

"Vuoi qualcosa da bere Angel?.....Una birra?" -

"Sì grazie, ma prima voglio telefonare ai genitori di Buffy...non voglio chesi preocucpino" - si sedettero poi fuori a parlare, e quello fu l'inizio di una grande amicizia.

Dopo la quinta birra i due erano decisamente alticci, Cordy uscì li guardò -

"Ragazzi Buffy sta dormendo, io vado a dormire con lei a voi rimane la camera degli ospiti.....sempre che ci arriviate...." sentì il loro ridacchiare e infastidita si chiuse in camera sbattendo la porta.

Dopo un paio d'ore i due riuscirono a trascinarsi in camera ,a spogliarsi e a buttarsi sul letto, senza rendersi conto di niente.

Angel sognò Cordy, la vedeva in un succinto costume su una spiaggia bianca, le sorrieva invitante, senza rendersene conto il braccio di Angel avvolse la vita dell'altro.

Spike sognava di correre sulla sua moto, abbracciata a lui in abito bianco la sua Buffy, nel sonno sorrise beato.

Erano le sette del mattino, Spike si sveglò, un braccio lo teneva stretto....il suo pensiero corse a Buffy, sorrise sornione; Angel si vegliò, aveva un mal di testa lancinante, entrambi si sedettero sul letto, ancora semi addormentati, lentamente si voltarono.....

Cordy stava preparando il caffè quando -

"AAAhhhh!!!!!" - delle urla le fecero sfuggire dalle mani il barattolo rovesciandone il contenuto, spaventata corse verso la camera degli ospiti, aprì la porta e ciò che vide la lasciò a bocca aperta.....Angel era in piedi a un lato del letto con indosso solo dei boxer neri e continuav a a dire -

"Oh mio dio! Oh mio dio!" -Spike in piedi avvolto solo in un lenzuolo aveva sulla faccia un espressione schifata -

"Nooooo!Ma allora era tuo il braccio stanotte!!!!Bloody hell.....che schifo!!!" - Angel con voce isterica -

"Ma tu.....tu sei nudo.....perchè sei nudo?" in quel momento entrò Buffy quando incrociò lo sguardo di Cordy scoppiarono a ridere, solo allora i due ragazzi si accorsero di avere del pubblico, si guardarono, sulle loro labbra si dipinse un sorriso di intesa diabolica, con uno scatto furono addosso alle ragazze, le trascinarono sul letto e iniziò una lotta a cuscinate, le paure, le preoccupazioni sembravano lontane, nel cottage risuonavano solo risate.

Capitolo 7

 

Spike raggiunse Buffy in cucina, stavano per ripartire per la città, era ora di affrontare la realtà, a malincuore dovevano lasciare quell'angolo di serenità, lei doveva affrontare la sua famiglia.

Si guardarono e finirono uno nelle braccia dell'altro,insieme potevano affrontare tutto, lo sentivano entrambi, le loro labbra si unirono in un bacio appassionato.

 

Angel aspettava appoggiato alla macchina, Cordy lo guardò -

"Secondo te i guai sono finiti x quei due?" -

"No sono appena cominciati.....ho una brutta sensazione....sono preoccupato..." - "Certo che hai n ottimismo pazzasco.....ma perchè parli così? Hai sempre l'aria di un funerale in vacanza...." -

"Ricordati...io mi sbaglio difficilmente" -

"Ma certo....alla faccia della modestia..." - poi aggiunse sottovoce -"ma guarda questo...." - con la coda dell'occhio guardò il sedere mentre lui era chino nel bagagliaio -

"Però....che bel culetto!" -iniziava a sentire caldo.

Buffy e Spike uscirono dal cottage tenendosi per mano -

"Allora ci vediamo in città, accompagno Bufy a casa e poi vado sul set.....ci vediamo lì Cordy ok? Angel spero di rivederti, è stato un piacere..." -

"Anche x me amico....stai alla larga dai guai..." -

Cordy e Buffy si abbracciarono l'esperienza passata le aveva molto legate, ora sapeva di avere una amica su cui contare.

Spike e Buffy salirono sulla moto e partirono con un ultimo cenno di saluto.

Angel e Cordy salirono in macchina in silenzio, nei loro occhi la preoccupazione, si sentivano un pò gli angeli custodi di quei due.

 

Hank e Joice Summer erano rimasti entrambi a casa dal lavoro, erano preoccupati, la sera prima Wes si era presentato da loro come una furia, aveva preso la sua roba e aveva detto parole pesanti su Buffy, Dawn ne era rimasta sconvolta; Angel aveva telefonato loro per tranquillizzarli ma non aveva voluto dire di più, le ore passarono e la loro ansia aumentava.

Spike arrivò di fronte a casa Summer -

"Sei sicura?Non vuoi che ti accompagno?" -

"No non voglio che ti conoscano in questa circostanza......ti telefono dopo ok?" -

"Va bene.." si baciarono e lui partì.

Buffy si avvicinò alla porta, fece un lungo respiro ed entrò, dalla cucina uscirono i suoi genitori

"Tesoro eravamo così preoccupati....ma cosa è successo? Wes era sconvolto, ci ha spaventato..." Hank frenò la moglie -

"Cara lascia che sia lei a raccontarci....Buffy sai che ti amiamo....noi pensavamo che eri felice con lui.....noi vogliamo aiutarti..." -Buffy scoppiò in lacrime e iniziò a raccontare la sua storia.

Spike arrivò di fronte agli studi televisivi, parcheggiò la moto, Wes in macchina lo osservava e iniziò a progettare la sua vendetta.

 

Le cose sembravano risolversi per Buffy, i suoi genitori avevano compreso e anche il signor Giles aveva capito la sua situazione, le era affezionato, era la figlia che non aveva mai avuto; Dawn aveva sofferto parecchio per la partenza di Wes, si era affezionata a lui, ma ciò che contava era la felicità di sua sorella.

Erano passati 4 mesi da quel giorno in cui era scappata in moto con Spike, Buffy si guardò allo specchio incredula di come era cambiata la sua vita, aveva cercato di rintracciare Wes a Londra per chiarire e scusarsi ma aveva solo saputo che si era licenziato e poi era sparito, questa era l'unica nota stonata in quel periodo felice.

Il suo rapporto con Spike andava a gonfie vele, aveva sempre sognato una storia d'amore così, passionale ma anche dolce e intensa; lo aveva presentato ai suoi, e dopo un iniziale imbarazzo era nata una simpatia, Dawn era diventata la cocca di Spike che la chiamava Briciola e spesso si portava lei, Faith e Fred sul set, inutile dire che loro lo adoravano.

 

Quella sera Spike aveva organizzato un uscita a 4, voleva cimentarsi nel ruolo di Cupido, era convinto che Angel e Cordy fossero anime gemelle; era stravaccato su una poltrona con una rivista in mano mentre Angel agitatissimo cercheva qualcosa da mettersi -

"Secondo te quale maglietta devo mettere?" - Spike lo guardò -

"Mio dio....sei peggio di Buffy,,,,è più di mezz'ora che stai a rimuginare su cosa indossare!" si alzò e deciso andò all'armadio -

"Che fai?" -

"Cerco una soluzione a questo strazio.....o finirà che faremo tardi" - tirò fuori dei pantaloni di pelle nera, una giacca uguale -

"Ecco....con questi , puoi star certo che ti strapperà i vestiti di dosso....conosco i gusti di Cordy" - Angel scettico -

"Bé se me li strappa che me li metto a fare....non mi ci vedo.....li aveva comprati tempo fa ma....." -

"Piantala e vatti a vestire...." - un Angel rassegnato andò in bagno, Spike si appoggiò al muro a fianco alla porta -

"Ah Angel.....non mettere troppo gel....pesa sulla massa cerebrale farai più fatica del solito a elaborare..." disse sogghignando, l'altro di rimando -

"io fossi in te mi preoccuperei di quello che mi metto in testa....vedi ossigenato i tuoi neuroni devono essere ormai completamenti bruciati, è per questo che spari sempre cazzate! - Spike rise, questo era il bello dlla sua amicizia con Angel, era un continuo battibecco, riusciva a cantargliele per le rime quanto la sua Buffy. Uscirono in fretta, come al solito in ritardo.

La serata fu bellissima, cenarono in un ristorantino e poi andarono a ballare al Bronze, Cordy non staccava gli occhi di dosso a Angel, Spike e Buffy stretti sulla pista sembravano in un mondo tutto loro, i corpi aderenti, occhi verdi sprofondati in quelli blu di lui; a fine serata Spike era contento, i due piccioncini si erano apppartati una buona mezz'ora e erano tornati piuttosto"accaldati" e su di giri, uscirono dal locale ridendo, Wes dall'altro lato della strada li guardava

"ti toglierò tutto, la donna, il lavoro....." guardò con odio Angel "gli amici....ci vorrà tempo...ma io non ho fretta...anzi sarà più piacevole" disse sorridendo.

 

I giorni scorrevano sereni,quella sera Spike l'aspettava nel suo appartamento a cena, poi si sarebbe fermata a dormire lì, si sarebbero svegliati assieme.....poteva esserci qualcosa di più bello? Si chiese sognante.

Si preparò con cura e si diresse all'appartamento di Spike; bussò, lui aprì la porta, i capelli spettinati come piacevano a lei, indossava dei jeans e una maglietta bianca, sopra un grembiule con pettorina con su scritto "I'm the big bad", Buffy lo guardò - "Ti si addice sai?" -

"Vieni qua...." - l'attirò a sè e la baciò con passione -

"Spike sento qualosa....." -

"Sì.....lo credo...." -

"Che hai capito!!Smettila!! Intendevo che sento odore di bruciato....." -

"Oh porca....il sugo!!!" - Corse in cucina,lo sentì imprecare, qualcosa cadde x terra, dal frastuono avrebbe giurato che era un coperchio, Buffy sorrise, osservò la tavola preparata con sopra delle candele, lui riusciva sempre a sorprenderla.

Spike tornò dalla cucina, non aveva più il grembiule -

"La cena è pronta......ma prima...." - disse prendendo una scatola bianca con sopra un fiocco rosso -

"Questo è per te!" - Lei prese il pacco -

"Oh mio dio si è mosso...." - lo scartò in fretta e ne uscì un gattino bianco e nero, un batuffolo tenero -

"Ti presento il tuo gattino..." -

"Oh ma è un amore...." - lo abbracciòe lo coccolò - "Quando ti ho conosciuto non l'avrei mai detto....ma sei l'uomo più dolce che abbia mai conosciuto.....anche se devo dire che la tua sensibilità è ben nascosta sotto quella faccia da schiaffi!" aggiunse ridendo -

"Allora la lista dei miei difetti si è un pò accorciata?" -

"Più o meno....." -

"E infatti mi sembrava..." le disse facendo quel broncio che lei tanto amava e a cui non riusciva dire di no.

 

Cordy era coricata sul letto abbracciata al suo Angel -

"Allora Spike che progetti ha x stasera?" -

"Probabimente una romantica lavanda gastrica visto che si è messo in testa di cucinare lui" -

"Bè è un pensiero carino...." - Angel rise -

"Sono sicuro che avranno mangiato poco o niente e a quest'ora saranno a rotolarsi sul letto" Angel conosceva ormai bene la coppia di amici e in quel momento loro erano in camera da letto presi l'uno dall'altro.

 

Era mezzanotte passata, Wes trafficò alcuni minuti vicino alla serratura ed entrò silenzioso nell'appartamento di Spike, gli occhi azzurri si guardarono attorno, osservò le foto sulla libreria, in una vi erano Buffy e Spike abbracciati in riva al mare, in un altra loro due con Cordy e Angel ad una festa, lo sguardo si posò sul gattino che dormiva raggomitolato sul divano, lo prese in braccio, lo accarezzò, si avvicinò alla porta della camera da letto, aprì leggermente la porta, Buffy era sopra a Spike, le loro mani allacciate, gli occhi verdi persi in quelli di lui, guardò i loro movimenti perfetti, li sentì gemere contemporaneamente, richiuse in silenzio la porta.

Il mattino dopo si svegliarono vicini -

"Ehi passerotto...che dici vado a fare del caffè?" -

"No lascia preparo io la colazione.....anzi te la porto a letto...." -

"E il servizio in camera include altro?" - chiese lui con aria maliziosa, lei sorrise - "Forse...." - uscì, attraversò il soggiorno, vide il gattino che dormiva sul divano e decise di versarle nella ciotola un pò di latte, accarezzò il gatto Zachary, si avvicinò al gattino -

"Micino.....lo vuoi u pò di latte?" - Spike sentì l'urlo di Buffy, corse in soggiorno, lei era in piedi con le la crime agli occhi -

"Spike.....è morto..." -lui si avvicinò, prese il corpicino e si accorse che aveva il collo spezzato, si sentì mancare, era confuso, come era potuto accadere, si guardò attorno e si accorse che alcuni oggetti erano stati spostati, qualcuno voleva farle sapere che era stato lì.

Nel pomeriggio passò Angel, Spike le aprì la porta-

"Ehi che faccia !!Hai litigato con Buffy?" -

"Entra....no è successo di peggio...." raccontò ciò che era accaduto, Angel ne rimase scosso -

"Ma Buffy adesso come sta?" -

"Si sta riprendendo....ho preferito non dirle degli oggetti spostati...."-

"Stai pensando a Wes?" -

"Non so cosa pensare.....il fatto però che hanno ucciso quella bestola indifesa indica che è qualcosa di personale" - Si guardarono -

"Accidenti....era tutto così perfetto..." -

"Anche troppo...."sospirò Spike -

"Senti io e Cordy questo weekend volevamo andare al mare.....bé sai per stare un pò soli....sì insomma hai capito" -

"Sì un weekend di fuoco!" -

"E piantala!E' solo per conoscerci più a fondo" -

"Sì decisamente molto più a fondo"ribattè l'altro -

"Ascolta.....se vuoi rimandiamo tutto.....potremmo organizzare qualcosa in modo da distrarre Buffy, che ne dici?" -

"No grazie.....passerà.....non ti preoccupare....e poi possibile che ti devo avere sempre tra i piedi?" disse ridendo, Angel lo guardò

"Sai che siete i nostri migliori amici e noi ci saremmo sempre...." -

"Angel di nome e di fatto....lo so che possiamo contare sui nostri angeli custodi" Angel sorrise- "Ok allora ci sentiamo...." -

"Divertitevi" disse Spike facendo l'occhiolino.

 

Il mattino dopo Angel stava imprecando, era più di mezz'ora che Cordy era chiusa in bagno, guardò le valigie, fece un sospiro -

"Tesoro vado a mettere le valigie in macchina spero che quando torno tu sia pronta se no ce ne possiamo stare anche a casa!!" -

"Sono quasi pronta!!" -

"certo" disse lui a bassa voce "l'aveva detto anche mezz'ora fa...." - prese le valigie e scese nel parcheggio sotterraneo, tolse l'antifurto, aprì il bagagliaio sistemò le valigie, richiuse si voltò per tornare all'ascensore e fu allora che Wes lo pugnalò.

 

Le porte dell'ascensore si aprirono e Cordy si avviò verso la macchina -

"Angel hai visto?Sono stata veloce...." si fermò, le borse le caddero mentre guardava il corpo del suo ragazzo in un lago di sangue.

"Angel, Angel che è successo?" - si inginocchiò a fianco a lui, girò il corpo e vide la camicia zuppa di sangue -

"Oh mio dio....Angel ti prego rispondi....." - prese il cellulare e chiamò un ambulanza le dissero che sarebbero stati lì in pochi minuti, aveva appena riattaccato quando le luci si spensero e ad illuminare in modo macabro il suo viso vi fu solo la luce del cellulare, sentì un rumore alle sue spalle, si strinse al corpo di Angel, sentiva nel silenzio il suo respiro debole, uno scricchiolio la terrorizzò, qualcuno si stava divertendo, ormai era sicura che non erano soli, tenne il cellulare come una pila, guardandosi attorno con angoscia, il panico si stava impadronendo di lei, all'improvviso vide l'ambulanza che arrivava e si sentì salva, i paramedici scesero e corsero da Angel cercando di fare un pò di luce, iniziarono le pratiche di rianimazione, Cordy le teneva la mano -

"Angel coraggio, abbiamo ancora tante cose da dirci.....non mi lasciare ti prego...io ti amo....." disse tra le lacrime- lui non riusciva più a parlare, una lacrima scese sulla sua guancia mischiandosi con il rivolo di sangue che usciva dalla bocca, i dolci occhi castani di Angel O'Connel si chiusero per sempre.

Capitolo 8

 

Wes guardò Angel morire e fu soddisfatto, lo considerava un traditore, si era fidato e invece lui aveva servito Elizabeth su un piatto d'argento a Shelby.

 

Spike aveva finito le riprese, si stava cambiando quando il suo cellulare squillò......era Angel, sorrise -

"Ehi amico, il fatto che mi chiami mentre sei in vacanza con la tua ragazza inizia a preoccuparmi....Angel....Angel ci sei?" - il silenzio e poi la chiamata fu interrotta; rimase con in mano il cellulare, sentì un brivido, qualcosa non andava lo sentiva, chiamò Cordy, il telefono squillava a vuoto, al secondo tentativo rispose - "Cordy..." -

"Spike...è morto.....Angel è morto..." la voce rotta dai singhiozzi,Spike si appoggiò al muro, si sentì mancare -

"Che stai dicendo? Cosa è successo?" -

"Io.....ti prego ....vieni...sono alla centrale dipolizia..." -

"Vengo subito.." - riattaccò ancora scosso, rivide l'amico che lo salutava, fu folgorato da un pensiero....Buffy, doveva dirglielo, sentì le lacrime salire agli occhi, prese la giacca e uscì diretto alla libreria.

Arrivò, prima di entrare incontrò Giles che stava uscendo -

"Spike come va? Ma stai bene?" -

"Io....Giles non so cosa fare......è successa una cosa terribile......Angel è morto" - "No non è possibile....povero ragazzo!Ma com'è successo?" -

"Non so ancora niente, devo andare alla polizia ma prima volevo dirlo a Buffy....anche se non so come fare...."-

"E' sola in negozio......và adesso....è meglio che lo sappia da te....." - Spike entrò e Giles fu testimone diretto della sua disperazione.

 

Cordelia era nell'ufficio del capitano, il vestito sporco di sangue, le mani che tremavano,non poteva ancora credere che non avrebbe più rivisto Angel, vide arrivare Spike e Buffy corse loro incontro, si abbracciarono e piansero.

Charles Gunn uscì dall'ufficio del tenente Suarez, in mano aveva un fascicolo che a lui pesava come un macigno....era il fasciolo su Wes, ricordò l'ultima volta che lo aveva visto a Londra quando era tornato dalla vacanza, aveva chiesto altri giorni di permesso, di fronte al rifiuto del suo superiore lo aveva aggredito, poi si era licenziato di fronte a tutti, lui aveva cercato di calmarlo, sembrava un estraneo, ma lui lo aveva allontanato e alla sua domanda dove stava andando con un sorriso strano le aveva risposto -

"A trovare degli amici", solo dopo alcune settimane le era capitato fra le mani, in modo non ufficiale il rapporto su Wes scritto dallo psicologo del distretto, dietro la facciata tranquilla e affidabile vi era una persona, con manie di persecuzione, con attimi di violenza, veniva suggerito di lasciarlo a riposo per un certo periodo, ritirandole la pistola e obbligandolo a tre sedute a settimana....per un disguido il rapporto era arrivato tardi ...... e ora lui era lì a Los Angeles, con il permesso del suo capo aveva seguito le tracce di Wes, su di lui vi era già la denuncia del suo padrone di casa che lui prima di sparire aveva massacrato.

Gunn guardò nell'ufficio del capitano e riconobbe William Shelby, si ricordò di quella sera, lui aveva conosciuto l'attore e le tre ragazze ma non Elizabeth, era all'oscuro del legame di Wes con quel gruppetto di persone, il suo intuito però lo portò ad aspettare che finissero di discutere, vide il capitano impietrito e si chiese cosa stava succedendo.

"No....non è stata una rapina...." disse Spike, raccontò della chiamata dal cellulare di Angel e dell'intrusione in casa sua, Buffy scoprì così degli oggetti spostati e sgranò gli occhi quando Spike nominò Wes -

"No....lui non farebbe mai una cosa simile.....e poi perchè Angel.....ero io che dovevo essere punita...." - la voce di Cordy la interruppe -

"Siamo tutti colpevoli per lui....se non fosse arrivata l'ambulanza non so ...." scoppiò in lacrime "Forse era meglio se morivo anch'io...." Spike l'abbracciò, Buffy si rese conto che Angel era morto per colpa sua ,guardò Spike non poteva nascere felicità dall'essere la causa della morte di un caro amico.....si rese conto che con la morte di Angel le era sfuggita di mano la felicità, niente sarebbe più stato come prima, anche perchè quello era solo l'inizio della vendetta di Wes.

 

Il capitano si alzò - "Sentite....manderò a tutte le pattuglie una foto di Wesley Whindham Price, cercherò anche di far rintracciare il cellulare di Angel in caso lo usi ancora x divertirsi, voi tre andate a casa metterò degli agenti per proteggervi.....dobbiamo sapere se dietro a tuto questo c'è lui..." -qualcuno bussò alla porta, Charles Gunn entrò - "

Scusate.....signor Shelby....si ricorda di me?" - Spike lo guardò -

"Ma aspetti.....lei non è il collega di Wes?" -

"Sì sono io" - si raccontarono ciò che era accaduto, il puzzle si stava formando e Buffy si chiese come poteva essersi sbagliata su Wes così tanto, l'aveva considerato un uomo gentile, dolce,mentre aveva considerato subito Spike come un individuo insensibile di pochi scrupoli, è proprio vero che l'apparenza inganna si disse.

Spike presentò Buffy e spiegò il suo legame con Wes, a quanto pare non aveva detto a nessuno della fidanzata, Buffy abbassò gli occhi, si sentiva colpevole, lei era l'innesco di quella bomba a orologeria che era Wes, Gunn intuì i suoi pensieri - "Signorina, non si senta in colpa.....Wes sarebbe esploso comunque....era al limite...lei è stata solo sfortunata ad incontrarlo.....lei e il suo povero amico"

Salutarono Gunn e poi Spike accompagnò Cordy a casa di Buffy, non poteva rimanere da sola.Joice accolse con affetto la ragazza e la accompagnò in camera, Spike rimase solo con Buffy, la abbracciò, la sentì rigida -

"Non fare così....andrà tutto bene..." -

"No andrà tutto male.....e per colpa mia!" -

"Guarda che Angel era anche amico mio!" -

"Tu non puoi capire..."- la tensione accumulata esplose -

"Possibile che tu ti senta sempre responsabile di tutto?Wesè un pazzo.....tu non hai colpa.....nessuno è colpevole tranne lui....pensi che rinunciando al nostro amore lui ritorni?O forse pensi di espiare le tue così dette colpe?Guardami....io volevo bene a Angel....era un mio caro amico....mi mancherà....noi però non l'abbiamo ucciso...ascolta..." -

"Lasciami sola" -la guardò un ultima volta e uscì sbattendo la porta.

Buffy andò da Cordy che dormiva e prese una decisione, sarebbe andata via, voleva cancellare tutto, mise alcune cose alla rinfusa in un borsone, prese le chiavi della macchina, baciò sulla fronte l'amica chiedendole perdono e andò via.

Dawn che era alla finestra vide la sorella salire in macchina e partire, dietro di lei iniziò a seguirla una macchina della polizia, Dawn scese le scale, aprì la porta di casa e vide per terra l'agente di guardia svenuto, intuì ciò che era successo, corse a svegliare i genitori.

Spike in preda allo sconforto arrivò a casa, davanti in macchina di guardia stava appostato Gunn -

"Ehi sei la mia guardia del corpo?" -

"Già" -

"Vieni ti offro qualcosa da bere....mi farai anche compagnia oltre che da babysitter" -le squillò il cellulare era Hank il padre di Buffy, Gunn vide Spike sbiancare, quando riattaccò le chiese cosa fosse successo - "

Buffy è fuggita...ma la cosa più grave è che non sa di avere Wes sulle sue tracce....ha aggredito l'agente e rubato la mcchina della polizia, Dawn l'ha visto seguirla....dobbiamo trovare Buffy prima di lui".

 

Capitolo 9

 

Buffy guidava assorta nei suoi pensieri, ricordò la prima volta che incontrò Angel al liceo, fu amore a prima vista, purtroppo però erano troppo simili e alla fine le affinità non bastavano per una relazione amorosa, erano ormai come fratello e sorella, si erano lasciati di comune accordo, era morta una storia d'amore ma era nata una profonda amicizia.

Ricordò i momenti passati con lui, Cordy e Spike, le liti, le risate, come quella volta in cui Spike l'aveva buttato vestito in piscina ad una festa e lui di rimando alcuni giorni dopo mentre Spike lavorava le aveva spostato l'adorata moto di parecchi isolati facendole prendere un colpo.....ora tutto questo non ci sarebbe più stato, si perse nella malinconia dei ricordi, non si accorse della macchina della polizia che lentamente a debita distanza con le luci spente la seguiva.

 

Spike si mise le mani nei capelli e guardò Gunn che le chiese -

"Dobbiamo scoprire dove è diretta...."-

"Dawn non sapeva niente....Buffy era sconvolta....vorrà rimanere sola...non ho idea di dove potrebbe andare....aspetta...il cottage....lei sa dove tengo nascosta la chiave nel portico...è un posto isolato, a lei piace molto.....avrà preso l'autostrada ma io conosco una scorciatoia se siamo fortunati le taglieremo la strada" -

"Allora muoviamoci" -salirono in macchina e partirono sgommando.

 

Wes non perdeva d'occhio la macchina di fronte a lui, era rimasto stupito di vederla uscire da sola, le aveva fatto un favore, aveva già in mente di colpire lei, Elizabeth era stata l'illusione di una vita nuova, una vita in cui lui sarebbe stato amato, cosa che in passato non era mai accaduta, i suoi stessi genitori l'avevano sempre trattato con freddezza, se non odiato, per loro vi erano solo viaggi e feste dell'alta società, era sempre stato solo, questo aveva pesato sulla sua vita affettiva, Wes era un uomo assetato d'amore, solo che il suo amore col tempo diventava soffocante e distruttivo, in Elizabeth aveva visto un futuro sereno, invece tutto era crollato, non poteva accettare la loro felicità, quella doveva essere la sua vita, lui doveva essere amato con passione, lui doveva avere amici affidabili e sinceri, lui doveva avere una famiglia, Spike l'aveva derubato, nella sua psicosi ne era convinto.....avrebbe fatto il vuoto attorno a Spike dopo Angel e Elizabeth sarebbe toccata alla sua famiglia, a Cordy, poi quando spike serebbe stato sconvolto dal dolore lo avrebbe ucciso, per poi suicidarsi, un unica cosa spiccava in tutta questa follia, Wes amava veramente Buffy, di un amore malato. Si ridestò dai suoi pensieri, accese le luci delle sirene....era ora di farsi vedere.

 

Buffy guardò i lampeggianti della polizia -

"Ma da dove è sbucata?" -si chiese guardò nello specchietto retrovisore, la vide accelerare e superarla, si accostò, lei guardò il guidatore e si trovò a fissare gli occhi del suo ex.

 

Spike guidava nervoso, guardò Gunn -

" Una cosa non mi è chiara.....perchè fu aperto un fascicolo su Wes? Cosa era successo?" -

"Sono stato io.....vedi erano anni che lavoravo con Wes ma tra noi non c'era molta confidenza......iniziarono della aggressioni, prostitute, coppiette.....un giorno venne una ragazza aggredita a cui avevano però ammazzato il fidanzato, era stata anche lei picchiata a sangue, io dovevo raccogliere la sua deposizione, mentre parlava passò Wes che non la notò,sul viso di lei vidi il terrore alla stato puro, cercai di farla parlarema lei negò e scappò via,iniziai così a far vedere allle vittime, in via non ufficiale una foto di Wes, si mostravano insicure ma io vedevo la paura neu loro occhi le aveva minacciate che sarebbe tornato da loro, ne parlai col capitano e con la scusa di un controllo degli agenti riuscimmo a mandare Wes dallo psicologo del distretto, poi è arrivata Buffy, il resto della storia losai.....quando Wes è venuto quil'abbiamo contattato dicendole che doveva aiutare l'FBI x un serial killer giunto in America,non sapeva che parlavamo di lui, avevamo avvisato l'FBI che era pericoloso....non vi ho detto questo prima perchè ho visto come era scossa Buffy, il capitano comunque ora sa tutto, ha parlato anche con il criminologo dell'FBi Quando Wes ha ucciso il tuo amico era già un assassino...forse in futuro scopriremo altri crimini compiuti da lui..." -

"Mio dio...." -

 

Mentre Spike cercava di raggiungerla sempre più in ansia, Buffy era in preda al panico, accelerò di colpo distanziandolo, Wes sorrise -

"Vuoi giocare? E va bene amore...." -anche lui accelerò lanciandosi nell'inseguimento, si avvicinò pericolosamente e iniziò ad andarle addosso, cercando di farla sbandare, la strada grazie al cielo era libera e il loro duello continuava.

 

Spike lasciò la scorciatoia e si apprestava a entrare in autostrada quando due macchine a una velocità pazzesca sfrecciarono davanti a lui -

"Buffy" - si lanciò anche lui all'inseguimente. Wes lo vide -

"Ma guarda......abbiamo compagnia...."Buffy inveve in preda alla paura non si accorse di Spike, Wes cercò di recuperare terreno, all'improvviso vide qualcosa in mezzo alla strada, cercò di mettere a fuoco, qualcuno era in mezzo la stada -

"No non è possibile..." -Angel O'Connel lo guardava con occhi accusatori, tese il braccio in avanti come a voler fermare la macchina, Wes perse il controllo, sbandò e finì fuori strada, la sua folle corsa si fermò contro un albero.

Spike vide Wes uscire di strada elui stesso vide la figura ferma, vi passò attraverso con la macchina, perse il controllo e finì di traverso sulla strada, Buffy intanto era finita in un fosso, scese dalla macchina barcollando. spike e Gunn scesero dalla macchina e le corsero incontro -

"Amore....pensavo che non saremmo arrivati in tempo...." - seguì lo sguardo di lei, Angel era immobile in mezzo alla strada che li guardava, Spike pensava di essersi sbagliato e invece lui era veramente là, non era un illusione, Angel sorrise, Spike non riusciva a staccarle gli occhi di dosso -

"Grazie Angel.....non ti dimenticheremo mai....fai buon viaggio amico..." -l'altro annuì, fece un ultimo cenno di saluto e si incamminò lungo la strada per poi svanire lentamente.

Gunn era rimasto a bocca aperta -

"Chi cazzo era quello??!!!"- Buffy abbracciò Spike e sorrise -

"Il nostro angelo custode". Gunn superato lo stupore si diresse verso la macchina di Wes, era morto sul colpo, il cranio fracassato sul parabrezza, il torace sfondato, gli occhi sbarrati di chi aveva visto un angelo vendicatore.

Capitolo 10

 

Spike dormiva accanto a Buffy, dopo aver tranquillizzato i suoi genitori, Dawn e Cordy e aver rilasciato una deposizione alla centrale di polizia, lui aveva insistito che Buffy dormisse da lui

"Non ti lascerò mai più" - le aveva detto e lei si era sciolta di fronte alla profondità di quello sguardo irresistibile.

Lo amava, non poteva pensare a una vita lontana da lui ormai ne era certa, rivedere Angel l'aveva messa in pace con se stessa, aveva soffocato i sensi di colpa e ora guardava speranzosa verso il futuro, il tempo avrebbe attutito i brutti ricordi mentre invece quelli belli sarebbero vissuti in eterno nel suo cuore, era sicura che Angel l'aveva salvata due volte, da Wesley e poi da se stessa.

 

Alcuni giorni dopo vi fu il funerale di Angel, della sua famiglia c'era solo il padre, la madre era morta anni prima, la chiesa era gremita di gente, Riley, Willow, Xander e Oz gli amici di sempre erano distrutti, Spike e Buffy si tenevano x mano, Cordy era ancora molto scossa ma non aveva voluto mancare all'addio del suo amore.

Alla fine della cerimonia davanti alla lapide rimasero Cordy, Spike e Buffy, a occuparsi di tutto, visto che il padre di Angel era malato, era stato Spike, sulla lapide aveva fatto incidere -"qui giace Angel O'Connel figlio devoto, amico sincero", Cordì posò una rosa sulla lapide e abbracciata agli amici si allontanò convinta che un pezzo del suo cuore sarebbe rimasto sepolto lì x sempre.

 

Dopo circa sei mesi con una cerimomia semplice e di fronte a pochi amici Spike e Buffy si sposarono, loro testimoni Cordy e il signor Giles che era molto commosso; Cordy partì alcune settimane dopo voleva cercare di rifarsi una vita.

Gunn tornò in Inghilterra riportando a casa il corpo di Wesley, i genitori non sembravano sconvolti l'unica cosa che a loro interessava era lo scandalo a piangerlo furono solo Gunn e Buffy che voleva ricordare il Wesley che si era illusa di conoscere e non l'uomo tormentato che era diventato un assassino.

La luna di miele i due sposini la passarono al cottage che ormai era il loro nido d'amore, in fondo era lì che si erano conosciuti veramente.

 

Passarono tre anni.......

Buffy rientrava dal lavoro, parcheggiò la macchina, scaricò le borse della spesa, prima di entrare in casa sbirciò dalla finestra, e ciò che vide spazzò via la stanchezza, portandole il sorriso sulle labbra, un uomo biondo con jeans e maglietta cullava un bambino di un anno anche lui biondo, con un espressione furba e con due occhi blu a cui niente si riusciva negare, su una poltrona assorta in un libro una giovane donna lunghi capelli castani , Dawn era a casa dal college e visto che i suoi genitori erano in crociera, lei passava le vacanze dalla sorella, così poteva godersi il nipotino.

Buffy entrò in casa

"Allora non c'è un anima buona che mi aiuta con la spesa?" - Dawn si alzò -"Accidenti quanta spesa!"- aiutò la sorella, Spike si avvicinò alla moglie -

"Ciao amore..... hai l'aria stanca"-

"Vedere voi mi ricarica" guardò suo figlio che le rivolse uno dei suoi sorrisi dolci - "Angel....tesoro....vieni dalla mamma....Spike....è da cambiare..." -

"Oh davvero?" -

"Già potresti farlo tu mentre mi cambio?" -

"Perchè io?E' un esperienza allucinante cambiare questo demonietto.....e poi cosa avrò in cambio?" chiese ammiccando, Dawn ritornò in soggiorno -

"Mio dio.... sempre a pensare a quello vero?"- disse alzando gli occhi al cielo -

"Dai qua lo cambio io.."- prese il nipotino stampandole un bacio sulla guancia e lasciando così Spike e Buffy soli -

"Allora....stasera Dawn esce....." - disse Spike abbracciandola

"Ah sì.. e domani ha il suo primo appuntamento con Andrew..."

"Eh chi è questo tipo? Sarà un idiota....non posso credere che la mia briciola sia così cresciuta...." -

"Dai su stasera ti consolo io..." lui si morse il labbro inferiore, alzò il sopracciglio assumendo quell 'aria maliziosa che lei tanto amava

"davvero? Potrei avere un anticipo?" - lei le mise le braccia attorno al collo -

"tutto quello che vuoi....come posso resisterti?" le loro labbra si unirono per sugellare ancora la loro promessa d'amore.

 

FINE