AFTER THE PASSION



Rating: NC-17 poiche contiene qualche scena di sesso e violenza anche se non troppo esagerate.

Paring: Angelus & Darla / Wesley & Lilah / Angel & Cordelia / Gunn & Fred.

Disclaimer: appartiene tutto a Joss Whedon ecc.

Periodo: III stagione di Ats.

Trama:

Angel, Cordelia, Fred, Gunn e Lorne continuano la loro vita alla Angel's Investigation combattendo il male e restando sconvolti però ad una nuova verità, infatti Lilah ha proposto a Wesley di diventare il nuovo presidente della filiare di Los Angeles della Wolfram & Hart e l'ex Osservatore ha accettato ritrovandosi nemico dei suoi ex compagni di lotta. Intanto Angel e Cordelia si riavvicinano, sopratutto grazie al piccolo Connor, ma il passato torna sempre ad affiorare il presente.




1790, Parigi.

Due figure avanzano a braccietto in un viale ben illuminato dai lampioni, con tanto di alberi fiorenti e l'aria primaverile.

La figura a destra della coppia è un uomo sui trent'anni, i capelli leggermente mossi ricadono dolcemente sulle spalle e brillano di un nero scuro, gli occhi sono freddi e penetranti. La corporatura robusta e vestito con abiti eleganti, calzoni neri con calzini bianchi, una camicia bianca con un panciotto rosso sangue e una lunga giacca blu notte con rifinimenti in oro.

A tenerlo a braccietto una dolce e sensuale figura, il lungo abito scollato sul corpetto leggermente sbottonato in perfetta stoffa bianca con rifinimenti in oro da farle sembrare una sposa, i capelli che ricadono sulla spalla destra in perfetto oro e ben tenuti in un mosso codino. Gli occhi dolci e freddi e l'espressione saziata sul volto leggermente arrossito.


:angelus: Tesoro non sarai stanca vero? abbiamo ancora tanto da fare prima dell'alba.


Rise la figura mascolina chinando il volto alla sua compagna, per un istante i suoi indugiarono sul corpetto della donna e la sua lingua parve leccarsi le labbra con espressione desiderosa e malinziosa allo stesso tempo. La donna se ne accorse e disse con voce sensuale e provocante.


:darla: Forse troveremo un buon posto qua vicino, gli alberghi francesi sono quelli che amo di più...lussuosi ed appaganti per ogni evvenienza.


Rise la donna per poi fermarsi e voltarsi con aria leggermente felice verso un piccolo palazzo a quattro piani in marmo e pietra bianca, le finestra chiuse da tente di velluto nero e la porta in legno di mogano che si ergeva sopra i tre gradini e sotto una scritta in oro che diceva chiaramente: Hôtel de la Rose. La donna si rigirò per osservare il suo compagno con aria malinziosa ed allo stesso tempo provocante e malvagia.


:darla: Che ne dici? Mi sembra il posto adatto.


:angelus: Mi sembra accogliente, dopo di te.


Rise il compagno lasciando che la compagna gli lasciace il braccio per salire i gradini e suonare alla porta, poco dopo una giovane ragazza ben formata ma vestita in abiti borghesi dell'epoca e di velluto color viola spento aprì la porta, i riccioli neri che ricadevano sulle spalle e gli occhi grigi stanchi ma dolci e buoni.


R: Desiderate?


Chiese ella guardando i due personaggi che si trovavano sulla soglia del suo albergo, ma prima che l'uomo potesse rispondere, la sua compagna si fece avanti e il suo volto perfetto e bello come se fosse stato scolpito dagli angeli, si trasformò in una faccia leggermente sfigurata dal demone che la ospitava, i canini si allungarono e gli occhi assunsero una forma felina. La ragazza provò a gridare ma nulla uscì dalle sue labbra. Il mostro femmina l'aveva aggredita e morsa alla gola strappandole ogni singolo attimo di vita in più.


:angelus: Ah mi ecciti quando fai cosi.


Disse malinzioso l'uomo entrando nella hall dell'albergo mentre la sua compagna chiudeva la porta a chiave per poi scavalcare il corpo del bel cadavere, i due si guardarono un istante per poi alzare lo sguardo verso le scale che conducevano alle camere: la cena aveva inizio.


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Los Angeles, oggi.

In una cantina trasformata in una perfetta palestra di allenamento, due persone si stanno allenando con le spade, una è una ragazza giovane e bella, i capelli a caschetto neri e vestita con una semplice canotta bianca e jeans grigi con scarpe bianche, tiene le braccia tese e regge una spada apparentemente leggera. Dietro di lei, con le sue mani che sorreggono le braccia della donna, vi stà un uomo atletico e robusto, i capelli ritti in aria neri e gli occhi pieni di vita. Il petto spogliato e vestito solamente con pantaloni e scarpe neri.


:cordelia: Angel smettila, sò reggere una spada grazie agli allenamenti.


:angel: Scusa Cordelia, ma mi piace aiutarti. N..non volevo irritarti.


:cordelia: Mi irriti se continui a tenermi le mani.


Angel osserva la compagna sorridendo e lasciando le braccia della ragazza indietreggia.


:angel: Va bene.


Sorride divertito mentre Cordelia si piega in due a causa del peso dell'arma. Angel scoppia a ridere divertito, la ragazza lascia la spada e con aria un pò irritata ed un pò imbrocciata tira un pugno dritto nel naso di Angel, il vampiro la guarda annoiato.


:cordelia: Uff, vampiri. Odio la vostra super resistenza fisica.


Sale di sopra irritata lasciando solo Angel. Non appena la porta si chiude, il vampiro si massaggia il naso con aria fortemente dolorante.


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La camera da letto è ridotta sottosopra, gemiti di eccitazione e piacere riempiono la stanza, il letto è completamente disfatto ma due figura continuano a divertirsi incuranti. Lui è alto, atletico, una barba malfatta ricoprono appena una cicatrice alla gola mentre i capelli bruni sono completamente sudati, i suoi occhi osservano la bellezza che lo stà cavalcando. Una giovane donna molto attraente, con i capelli castani dorati completamente bagnati di sudore, la giachetta nera aperta che lascia scoperto i seni della donna che sono accarezzati dalle mani dell'uomo, la minigonna del medesimo colore leggermente assalta e vicino ai due degli slip bianchi del tutto femminili.


:lilah: Attento Wesley, potresti cadere nel baratro.


Ride la donna malinziosamente mentre si abbassa per mentere il suo volto vicino a quello dell'uomo. Wesley ride divertito e le strappa violentemente il bacio.


:wesley: Da quel che ne sò...ci sono già caduto e mi piace.


Dice per poi mettersi sopra di lei e prendere con più forza a spingere penetrando dentro la donna con maggior vigore e lasciandola gridare di piacere e di eccitazione ancor più vogliosa.


:lilah: Ma cosa penseranno i tuoi amichetti? Quando sapranno cosa stai facendo.


Dice a stento la donna osservando il suo compagno sessuale dritto negli occhi, Wesley si ferma un istante per baciarla e per far ricadere i suoi baci sul suo collo ed infine sui due seni sodi ed eccitati. La donna si lascia trasportare accarezzandogli la schiena nuda.


:wesley: I miei amici non mi interessano, mi hanno voltato le spalle. Ora voglio solo il futuro...e per ora quello sei tu. Noi, adesso.


Mormora lentamente per poi riprendere ad entrare dentro di lei con maggior vigore, le loro lingue si scontrano come due fiamme in calore l'una vogliosa di assaporare l'altra.


II



Notte, le strade prendono ad illuminarsi ed una figura corre per le strade di Los Angeles, è confusa e disorientata. Finisce in un vicolo cieco ed inizia a pregare stringendo forte a se un crocifisto e gli abiti scuri non fanno confusione su chi sia: una suora.

La figura si gira di scatto verso una figura che la stà raggiungendo lentamente camminando come immersa nei pensieri, una mano è leggermente alzata e mostra sul pollice un artiglio argentato ben affiliato.


S: N...no ti...ti prego..S..Signore aiutami...


:angelus: Il tuo Dio ti ha abbandonato tesoro.


La suora stringe più che mai il crocifisto come se potesse proteggerla, Angelus però afferra la donna per le spalle con violenza, trasforma il suo volto in quello della caccia e morde con violenza la suora uccidendola e bevendo il suo sangue caldo ed ancora pieno di forte terrore. Lentamente col pollice armato, incide una croce capovolta sulla guancia destra della donna per poi lasciarla morta per terra.

Il vampiro bruno scoppia a ridere, lentamente il riso si trasforma in grido di orrore.


:angel: Noooooooooooo.


Grida Angel ritrovandosi nella sua camera da letto, la canotta è completamente sudata e la fronte è praticamente fradicia, il vampiro con l'anima si alza e si dirige verso la finestra appoggiandosi una spalla e guardando fuori il panorama della città. Lentamente sente bussare.


:gunn: Angel? Tutto ok? Angel apri la porta.


La voce è decisamente allarmata, Angel si dirige verso la porta ed aprendola vede Charles Gunn davanti a lui. Il ragazzo di colore ha un leggero pizzetto che spunta sul mento, vestito semplicemente con una maglietta nera e jeans chiari.


:angel: Gunn cosa...?


:gunn: Tutto ok? Hai gridato come un pazzo.


Spiega il giovane entrando nella sua stanza e dirigendosi verso la finestra. Poi si volta verso l'amico vampiro e continua a spiegare.


:gunn: Fred si è spaventata e mi ha costretto a venire a vedere che succedeva.


:angel: Siete gentili ragazzi, ma stò bene...so..solo un incubo


Dice Angel cercando di tranquillizzare la situazione, anche se dentro di lui si chiedeva se fosse diventato sunnambulo e se di notte si trasformarse nel suo alter ergo. La cosa era ridicola, l'aveva già pensato quando Penn si era presentato in città, forse era solo un brutto ricordo del passato. Gunn lo osservava un pò incerto poi si avvicina alla porta.


:gunn: Daccordo allora torno di là.


La apre per fermarsi sulla soglia, guarda l'amico e sorride.


:gunn: Credo che dovresti scendere giù....il piccolo fà capricci.


E detto ciò uscì dalla camera mentre il vampiro si avvicinava sulla soglie sentendo i pianti del bambino e precipitandosi di sotto.

Scese le scale vide Connor in braccio a Lorne, il pupo piangeva ancora con molta foga e la mano sinistra cercava di picchiare con piccoli pugni la persona che lo teneva in collo: Lorne. Il demone dalla pelle verde, i capelli castani e le corna rosse indossava una semplice vestaglia gialla canarino sopra il pigiama nero.


:lorne: No piccolo limoncello dello zio Lorne...sssh papà cerca di dormire.


:angel: Sono sveglio Lorne.


Si avvicina divertito Angel ai due, il demone sorride e porge il piccolo al padre per poi assumere un'aria stanca e scocciata.


:lorne: Dovresti chiedere a Cordelia il turno di notte come baby sitter, di giorno è tranquillo.


Poi sale la scale diretto verso la sua stanza, Angel osserva la schiena del compagno divertito. Poi la sua attenzione torna al figlio che aveva smesso di piangere e stringeva con la mano sinistra la canotta del padre.


:angel: Povero zio Lorne non credi piccolo?


Dice divertito il padre a Connor che prende a sorridere tutto brillante nel guardare il proprio genitore. Angel lentamente prende a cantare una ninna nanna, ma invece di addormentarsi, il piccolo riprende lentamente a piangere. Angel cerca di consolarlo ma il bambino non si calma anzi, tende le mani verso una zona dietro Angel. Il vampiro si volta confuso e vede Cordelia sulle scale che scende di corsa.


:angel: Cordelia.


Riesce a dire Angel, la ragazza porta i capelli leggermente in confusione, i pantaloni grigi e la canotta bianca del pigiama vengono illuminati dalla luce delle lampade della hall e la giovane si avvicina al bambino con dolcezza.


:cordelia: Ho incrociato Lorne per il corridoio.


:angel: Spero che non ti abbia disturbato.


:cordelia: No tranquillo, stavo scendendo per vedere Connor dormire ma...a quanto pare è sveglio.


:angel: Ho provato a cantargli una ninna nanna ma...non si addormenta.


Cordelia guarda per un attimo il vampiro con espressione terrorizzata, il canto non era l'arte dove Angel escelleva alla grande e tutti lo sapevano, ma non volevano dirglielo. Connor tendeva ancora le braccine contro la sua adorata zietta con le mani aperte. Senza aspettare oltre, Angel tese il bebé a Cordelia che lo prese in collo prendendolo a cullare.


:cordelia: Ora dormi.


Sorrideva la ragazza prendendo a cantare una ninna nanna dolce e dal suono sicuro. Angel la guardava come incantato, non si era mai accorto che potesse essere cosi dolce e bella allo stesso tempo. Lentamente il bambino si addormentò e Cordelia lo rimise nella culla, poi guardò Angel e sorrise.


:cordelia: Anche il papà vuole la ninna nanna?


Angel si era quasi incantato e si riprese subito appena Cordelia si rivolse a lui con aria scherzosa.


:angel: N..no...che cosa dici?


Dice il vampiro benedicendo di esserlo cosiche non potesse arrossire, Cordelia sorride dolcemente e si voltò appoggiandosi alla cula e guardando il bambino dormire. Sorpirò guardandolo dormire, quel bambino era una benedizione per Angel, ma la ragazza era leggermente triste. Avrebbe voluto essere lei la vera madre del bambino, dare ad Angel quella felicità, invece era stata Darla a dargli quello che nessuna avrebbe potuto dargli.


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Mezzogiorno, ingresso della Wolfram & Hart.

Wesley entra nell'edificio guardandosi intorno alla ricerca di Lilah, l'uomo porta una camicia blu, jeans grigi e una leggera giacca grigia scura. Alla fine nota la donna avvicinarsi verso di lui. I capelli raccolti in una crocchia, vestita con un semplice e rigito completo di giacchetta e minigonna neri ed una camicetta bianca leggermente visibile sulla scollatura della giacca e con il colletto piegato sopra quello della giacca.


:wesley: Lilah.


Dice avvicinandosi l'ex Osservatore, la donna sorride ed incrocia le braccia con fare minaccioso e malinzioso allo stesso momento, la cosa faceva eccitare l'uomo che sorrise freddamente.


:lilah: Allora? Hai pensato alla mia proposta? O meglio...alla proposta dei Seniors?


Sorride la donna divertita ricordando che la notte precedente, i suoi capi l'avevano informata che Wesley sarebbe stato un buon presidente contro Angel e la donna lo aveva subito riferito al suo amante. La cosa all'inizio aveva sconvolto Wesley, in fondo aveva combattuto lo studio malefico per ben due anni al fianco di Angel e degli altri.

Wesley si avvicinò all'avvocatessa.


:wesley: Mostrami dove lavorerò.


Sorrise malinzioso mentre Lilah lo condusse ad uno dei piani più alti. Durante il tragitto non parlarono e non si guardavano mentre la gente si fermava a guardare l'uomo in compagnia di Lilah. Alla fine si fermarono davanti ad un ampio ufficio, la donna aprì la porta e Wesley si guardò intorno: era un misto tra un ufficio di un avvocato e un salottino di un attico. I mobili in pelle nera ed in legno chiaro, una libreria piena di libri antichi e di magia. Dietro la poltrona della scrivania vi stavano varie armi ed oggetti antichi e misteriosi mentre la parete di fronte alla porta era formata solamente da pure finestre.


:lilah: Devo dedurre che ti piace?


Sorride dolcemente chiudendo la porta alle loro spalle per poi sedersi sulla scrivania. Wesley si guardò intorno e poi osservò la donna.


:wesley: Qual'è la proposta?


:lilah: Tu diventi il gran capo di questa filiare ed in cambio, dovrai aiutarci a liberarci di Angel.


:wesley: La proposta non mi lusinga molto.


:lilah: Ti devo ricordare cosa ti ha fatto Angel quando volevi salvarlo dal rimorso?


Chiede gelida la donna e Wesley d'istinto porta la mano alla cicatrice alla gola e rivede quella terribile scena.


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Notte, Wesley corre per le strade tenendo il bambino in collo. Connor dorme beatamente stringendosi al petto dell'amico del padre.

Alla fine l'ex Osservatore raggiunge un vicolo e li trova Holtz.


H: L'hai preso?


:wesley: E' con me, ma dovrai fare in fretta. Angel arriverà a momenti.


Dice Wesley tirando fuori da sotto la giaccia il bimbo, stà per porgerlo ad Holtz quando una freccia colpisce in pieno petto il cuore del cacciatore di vampiri uccidendolo. Wesley si volta spaventato tenendo Connor in collo e dall'ombra escono Cordelia e Gunn, la ragazza tiene la balestra puntanta verso la zona dove era prima Holtz mentre Gunn ha in pano una spada.


:gunn: Non posso crederci. Con tutti gli sforzi che abbiamo fatto per tenerlo lontano da quel maniaco, proprio tu dovevi tradirci?


:wesley: Ragazzi, non capite..la profezia diceva che...


:cordelia: Era falsa Wesley, la profezia non è mai stata reale. Volevano ingannarci.


:wesley: Come lo sapere? Dov'è Angel?


Ma prima che possa ricevere una risposta, qualcuno lo afferra da dietro con violenza mentre al suo fianco appare Fred che prende il bambino. Connor si era svegliato ed aveva preso a piangere sconvolto e spaventato, Fred andò a fianco di Cordelia e Gunn mentre Wesley sentì una fredda lama sotto la gola.


:angel: Hai preso la mia creatura, mio figlio Wesley. Invece di consultare i tuoi amici ci hai tradito non appena hai sentito il campanello d'allarme.


La voce di Angel è fredda e minacciosa, lentamente Wesley sente come la lama trafiggerlo e un forte bruciore mentre la lama và a formare un profondo taglio alla gola, l'ex Osservatore grida ma il suo urlo è sordo e si accaccia a terra, il sangue cade scoppiosamente dalla ferita e l'uomo osserva Angel avvicinarsi ai suoi compagni e svanire nell'ombra, ma prima che se ne potessero andare, sentì nuovamente la voce di Angel.


:angel: Avvicinati all'albergo od a qualcuno di noi, e sei morto Wesley Windam-Price.


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:wesley: Accetto.


La voce gelida di Wesley riempie la stanza, poi si avvicina eccitato dal modo in cui Lilah è poggiata sulla scrivania, la donna sorride malinziosa. Le loro lingue si scontrano con violenza, l'una assaportando l'odore dell'altra.


III




Angel era disteso lungo un vicolo, la pioggia cadeva fittissima rompendo le gocce quando si scontravano con il suo corpo o con l'asfalto. Dall'ombra uscì la figura di un demone che ghignava soddisfatto.

Si sentiva ferito, umiliato. E Cordelia? Cosa avrebbe pensato del suo Campione? E Connor di suo padre? Il vampiro si rialzò a fatica, afferrò la spada da terra e guardo il demone per poi riprendere a combatterlo.


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Qualche ora prima, nell'Hotel Hyperion. Angel scendeva col piccolo Connor dalle scale diretto verso il suo ufficio quando sentì dei passi provenire dalla cucina.


:angel: Chi è?


Chiede il vampiro allarmato stringendosi maggiormente Connor al suo petto, dalla cucina escono Gunn e Fred. La ragazza indossa una semplice tuta da ginnastica viola con righe rosse e bianche mentre Gunn solo dei pantaloni neri.

I due si rincorrevano lanciandosi del cibo e ridendo malinziosamente, l'uno desideroso dell'altra, lentamente i rumori prendono ad espandersi e Connor, spaventato prende a piangere.


:angel: No...shhhh...ragazzi smettetela...avete svegliato Connor.


:fred: Scusaci Angel, hey piccolino...vuoi un pò di biscotti?


Sorride la dolce ed innocente Fred avvicinandosi al bambino e prendendo a cullarlo ciondolandogli un biscotto al cioccolato davanti ai grandi occhioni luminosi. Mentre la ragazza e Gunn si occupano di Connor, Angel entra nel suo ufficio e vi si chiude dentro, si siede nella scrivania restando ad osservare una vecchia foto che fu scattata un paio di anni prima: lui, Cordelia e Wesley sorridenti e felici. Il vampiro sentì una fitta allo stomaco: all'epoca Wesley era affidabile e ragionevole, cosa lo aveva condotto a quel terribile passo? Alla rovina della loro amicizia?

Si ode bussare ed il vampiro alza il capo verso la porta, poco dopo entra Cordelia cercando di fare poco rumore e poi chiudendo dietro di se la porta.


:angel: Cordelia.


:cordelia: Shhh Connor stà dormendo.


:angel: S..si certo...hem..cosa c'è? Novità?


:cordelia: No...solo una visitina al capo.


:angel: Accomodati.


Ma Cordelia resta in piedi ed Angel la guarda interrogativo, poi si preoccupa e si alza per avvicinarsi ma la ragazza si dirige verso la finestra, ha un'aria triste e confusa.


:cordelia: Cosa pensi di me Angel?


:angel: I..in che senso..cosa penso di te?


:cordelia: Insomma...si..ecco...mi trovi attraente?


:angel: Oh....bhè si sei molto carina.


:cordelia: Solo carina?


Gli si rivolge Cordelia con un pizzico di ironia verso il vampiro, Angel resta fermo. Confuso e disorientato dalla discuzione, sà dove vorrebbe arrivare Cordelia e lui ne sarebbe felice. Ma se non fosse cosi? La ragazza si sofferma a guardarlo mentre i minuti passano. Poi con aria triste e fredda si dirige verso la porta.


:angel: Cordelia?


:cordelia: No, Angel....devo andare a controllare tuo figlio.


"tuo figlio" il finale di una frase che lo ha colpito nel profondo e che fà soffrire ancora lei. Mentre apre la maniglia, la ragazza ha un forte colpo di mal di testa e prende a barcollare urlando dal dolore, Angel la sorregge come meglio può facendola sedere sulla scriviania. Nella stanza irrompono Gunn e Lorne mentre da fuori si odono i pianti del bambino e Fred che cerca disperatamente di calmarlo.


:lorne: Cosa hai visto tesoro?


:cordelia: Ouc...h..ho visto...orribile...fuoco, sangue...un...un demone...


:angel: Che...che genere di demone?


:cordelia: Non...ne sono sicura...un demone braken.


:gunn: Dove?


:cordelia: N..non lo sò...credo...tra la 34°esima e la 27°essima strada.


Angel si dirige verso l'armadio delle armi ed afferra la sua spada. Cordelia, Gunn e Lorne lo osservano uscire in silenzio.

Poi la mezzodemone si siede sulla poltrona di Angel e sospira osservando il vuoto, il ragazzo di colore ed il demone osservano la loro amica incuriositi.

Braken, la stirpe demoniaca alla quale apparteneva Doyle. L'uomo che un tempo avrebbe potuto amare e che le ha lasciato una forte e terribile eredità da onorare. Una lacrima cade sulla guancia della donna.


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Attico di Lilah, un grande e bell'appartamento che si trova nella filiare della Wolfram & Hart.

Si aprono gli accensori e Wesley entra con in mano quello che sembra il cuore di un bambino, questo sanguina e batte ancora e il nuovo presidente si dirige verso il letto dove trova Lilah in una provocante vestaglia da notte nera entrare nel suo letto candido.


:lilah: Oh...volevi dormire qua?


:wesley: Non sono qua per il divertimento stasera...ma per questo.


Mostra il cuore, l'avvocatessa sorride ghignando perfida.


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Hôtel de la Rose, 1790.

Darla entra in quello che sembrava l'ufficio del proprietrario dell'albergo. Una bella stanza con un camino acceso, una libreria piena di registri e una scrivania sulla quale vi si trova la testa dell'uomo ormai ucciso, il corpo pende seduto morto sulla sedia di velluto nero.

La vampira si toglie la mantellina quando ad un certo punto sente delle dita slacciarle il corpetto. La donna dai capelli dorati sorride malinziosa avvicinandosi allo specchio appeso alla parete che però non mostra il suo riflesso e neppure quello del suo amante.

Angelus sorrideva mentre le slacciava da dietro il corpetto della vampira, poi lentamente le sue labbra ricaddero sul collo della bella Sire per poi lasciare campo alla lingua che percorse il collo fino all'attaccatura dei capelli.

I due vampiri poi si ritrovarono faccia a faccia con sguardo di intenso desiderio e di follia perversa. Lentamente si spogliarono lasciando campo ai loro baci e morsi leggeri fino a quando Angelus non si ritrovò disteso accanto alla testa del proprietario, disteso sulla scrivania con Darla che risaliva lentamente con le sue leccate dalle zone intime fino al petto lungo il suo corpo atletico e nudo.


:darla: Ti voglio.


Angelus si trattenne dal sorridere per poi, con una mossa rapida, capovolgere la situazione. I suoi baci ricaddero nel basso ventre della sua Sire e maestra. La donna si lasciò sfuggire qualche gemito mentre le sue unghie andavano a confiscarsi nelle spalle del suo childe. Angelus alzò lo sguardo e quando i loro occhi si incrociarono, i loro stessi volti mutarono. Angelus riavicinò il suo volto a quello di Darla e ripresero a baciarci, ma con maggiore intensità e violenza fino a quando, staccandosi, i due si guardarono con malvagità fino a quando il volto di Darla non mutò ritornando normale ed assumendo un'espressione di puro piacere e dolore. Angelus era entrato come sempre dentro di lei con violenza e decisione, due qualità che la eccitavano e che non la facevano mai stancare di lui.

Il vampiro si pose sopra Darla prendendo a spingere con la medesima violenza e forza che usava sempre e mentre le sue penetrazioni erano più forti, entrambi si lasciarono sfuggire qualche gemito. Ma fu Darla a gridare al colmo del piacere quando, restando con il volto umano, assaporò anche il morso sul seno destro da parte del suo amante. I due continuarono sempre più forte e con maggior determinazione e violenza fino a quando non si voltarono verso il volto del cadavere, costui infatti non era morto nonostante il morso mortale di Darla, ma osservava la scena traumatizzato mentre la sala si riempiva di risa dei due amanti.

IV



Nel vicolo Angel continua a combattere con foga contro il demone, il braken lo immobilizza per scagliarlo contro un muro. Il vampiro si rialza e grazie ai suoi riflessi riesce ad evitare un feroce pugno, in seguito Angel balza dietro al braken spezzandogli l'osso del collo. Una cosa che lo riporta per un istante a ricordare il sonno che fece qualche notte prima.


:angel: N..non devo pensarci..


:angelus: E perchè mai?


Risponde una voce nell'oscurità, Angel si volta con gli occhi sconvolti...la sua voce parla a lui stesso.


:angel: Chi sei?


Dall'oscurità esce Angelus, simile in tutto e per tutto al suo alter ergo, tranne per gli occhi: freddi e privi di scintille.


:angelus: E' bello rivederti ragazzo.


:angel: Angelus.


:angelus: Angel.


:angel: Angelus.


:angelus: Vogliamo continuare con la cosa dei nomi?


:angel: Come fai ad essere qua?


:angelus: Non sono qua...io sono dentro di te.


:angel: Cosa vuoi dire?


:angelus: Un attimo di perfetta felicità e ritornavo sempre. Solo che stavolta non sarà cosi.


Ghigna malvagiamente Angelus girando intorno ad Angel, il vampiro con l'anima cerca di afferrare la sua controparte malvagia ma essa svanisce nel nulla.


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Wolfram & Hart, attico di Lilah Morgan.

I gemiti eccitati dell'avvocatessa riempiono il silenzio della stanza, poi accade qualcosa...una grande esplosione. L'edificio salta in aria.


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:cordelia: Angel.


Cordelia corre incontro al vampiro non appena questo rientra nella hall in seguito alla battaglia. Ha una brutta ferita alla spalla vicino al cuore ma non se ne cura, osserva il volto sconvolto di Cordelia.


:angel: Cosa succede?


:cordelia: La Wolfram & Hart...è...saltata in aria.


:angel: Cosa? Ma..ma è impossibile. Quel posto è protetto dai Senior Partnes.


:fred: Lo credevamo anche noi, ma a quanto pare esistono forze superiori a loro.


:lorne: Hem..c'è un'altra cosa che dovresti sapere.


Dice Lorne entrando nella stanza col telefono in mano, staccato. Fred, Cordelia ed Angel osservano il demone verde, questi si siede sconvolto e parla a voce rocca.


:lorne: Wesley era nell'edificio durante l'esplosione.


:fred: Cosa? Che ci faceva li?


:lorne: Non lo sò, ma sicuramente nulla di buono.


Il silenzio cala nella stanza come se qualcosa si fosse rotto in ognuno di loro. Wesley aveva commesso enormi errori negli ultimi tempi, ma era sempre rimasto nei loro pensieri e ricordi, nei loro cuori e tutti, compreso Angel, speravano in una riconciliazione.


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L'universo brilla come una notte piena di stelle ed immortale, infinita e senza l'inizio e senza la fine.

Due sagome si formano al centro di una nebulosa multicolore, due sagome ben distinte. Wesley si osserva, nudo e privo di abiti e di vergogna davanti al tutto ed al niente, al suo fianco Lilah nella medesima posizione e situazione.

I due si guardano, poi gli occhi dell'avvocatessa scendono nel fissare la zona intima del suo amante e le labbra si socchiudono eccitate e vogliose.


:wesley: Se riusciremo a tornare potrai soddisfare la tua perversione.


La rassicura Wesley quando delle voci incomprensibili e mistiche riempiono le loro teste, i due si abbracciano urlando dal dolore. Visioni multimediali avvolgono il loro spirito per poi sparire in una colonna di fuoco intenso.


V



Angel si aggira per il Caritas, la gente canta ed ascolta cantare. Bevono drink impegnati in discuzioni varie.

Il vampiro con l'anima ha un aspetto preoccupato, cerca l'unica persona che può aiutarlo, lo trova.


:angel: Lorne.


:lorne: Hey angioletto di carbone, come ti và?


:angel: Secondo te?


:lorne: Non bene, hai un musone.


Lorne fà accomodare Angel accanto a se, i due iniziano a parlare fittissimo. Intanto in lontanaza una figura osserva i due parlare.


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Mattino, Los Angeles, Hotel Hyperion.

Cordelia scende nella palestra dove trova Angel ad allenarsi con violenza con la sua ascia. La ragazza osserva il sudore bagnare il corpo del suo grande amore.

Il vampiro si ferma e nota Cordelia.


:cordelia: Scusa.


:angel: N..no va bene...sei qua per l'allenamento?


:cordelia: E per cosa sennò?


:angel: Ecco...ho riflettuto sulle tue parole.


:cordelia: Ah si?


:angel: Si.


I due si guardano intensamente.


VI



Galway, 1753.

Una figura corre impaurita, la notte è appena calata in una cittandina irlandese.

La figura si ritrova intrappolata tra le braccia robuste di un uomo bruno che ride spietatamente.


:angelus: Oh tesoro...volevi fuggire da me?


Con un gesto rapido, Angelus spezza l'osso del collo della poveretta.


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Cordelia osserva intensamente Angel avvicinandosi a lui.

Lo sguardo del vampiro è cupo ed affascinante come non mai, la donna poggia una mano sulla sua spalla.


:cordelia: Angel? Tutto ok?


:angel: Si...è per poco fà.


:cordelia: Scusa..è colpa mia vero?


La ragazza china il capo. Angel mette un dito sotto il suo mento sollevando il suo volto al proprio.


:angel: No...io...


La bacia dolcemente. Cordelia ricambia il bacio mentre le loro lingue lottano furiose, l'una desiderosa del sapore dell'altro.


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:lilah: Sei pazzo vero Wesley?


:wesley: E' l'unico modo tesoro.


:lilah: Strano detto da te...di solito cerchi un modo per scampare.


:wesley: Il vecchio Wesley era cosi...quello nuovo è migliore.


:lilah: Questo è vero...ammetto che a letto sei più mitico ora di prima.


:wesley: Li non sono cambiato, sei tu che ti stai innamorando.


:lilah: Potrebbe essere. Forza spicciamoci.


Una luce accecante, la camera bianca della Wolfram & Hart trema mentre una figura appare per terra.


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La scrivania in mogano scriciolava. I gemiti erano forti ed appassionati.

Cordelia era distesa lungo la scrivania, la maglietta sollevata fino a scoprire due seni gonfi ed eccitati, le ginocchia leggermente alzate e la mini alzata da coprire parte del basso ventre. In mezzo alle sue gambe, Angel era entrato dentro di lei con dolcezza ma avanza al suo interno con passione e foga soffocando i gemiti e fissando negli occhi la sua dolce metà. I pantaloni e i boxer scuri del vampiro erano calati, la giacca gettata a terra e la camicia sbottonata. Con uno scatto improvviso. Angel si ritrovò seduto sulla sua poltrona, le mani stringevano con passione e spingevano contro di lui il bacino di Cordelia. La donna giocava con l'orecchio destro del vampiro con la lingua mentre le mani stringevano con forza le spalle seminude dell'uomo.


:cordelia: Angel...


Mormorò la ragazza tra un gemito e l'altro prendendo a spingere sempre con maggior violenza e passione.


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Caritas, tramonto.

Lorne è al balcone mentre Fred giocherella con il piccolo Connor vicino al demone e Gunn serve da bere ad alcuni giovani demoni.


:lorne: Ma quando arrivano Cordelia e Angel?


:gunn: Io dico di lasciarli in pace, almeno stasera.


:fred: Già...hanno un anno da recuperare.


:lorne: Un anno?


:fred: Bhé sai..è da quando erano a Pylea che ci piacevano.


:gunn: Si infatti, lasciali un pò in pace.


:lorne: Ma...se ci spingono oltre? Sappiamo tutti le conseguenze.


:fred: Angel non è cosi idiota e Cordelia...bhè neppure lei vorrebbe rovinare la loro storia contribuendo al ritorno di Angelus