BLOOD INSIDE MY HEAD

AUTORE:IRCLAEM

L'uomo tossisce, aspettando che gli venga prestata la dovuta attenzione. Ottenutala, inzia così:

"Signori, vi sono grato per essere tutti presenti a questa trentatreesima riunione della Mercs..."

"E come avremmo potuto non esserci? Con tutti i bigliettoni che ci sono in gioco..."

Houston ha sempre avuto il viziaccio di interrompere i discorsi.

"Taci, bifolco, lascia parlare l'occhialuto. Se non ci fosse lui qua, saremmo tutti da qualche parte a...lavorare"

"Oddio, per carità."

SnakeEyes aveva sempre saputo zittirli tutti, non sapeva neanche lui come, ma fatto sta che ci riusciva.

"Prego mister, continua pure."

"Grazie. Dunque, dicevo: vi ringrazio per la vostra disponibilità nell'accettare questo delicato caso. Dovete sapere che da Londra sono arrivati ordini precisi riguardo alla risoluzione dell'annoso problema di.."

"Bla Bla Bla...vieni al dunque. Cosa cacchio vuole il Consiglio da noi stavolta? La testa di quale spaventoso mostro dobbiamo portargli?" Anche la pazienza di SnakeEyes era ormai giunta al limite. "Deve essere qualcosa di importante considerata la taglia in palio..."

"Quando lo dicevo io però..."

"Che ci vuoi fare Houston, qua dentro sembra si stiano formando delle gerarchie..."

"Ma quale gerarchia, Spoon?! Quello che conta sono i soldi e mi sembra che qui in mezzo nessuno ne prenda più degli altri..."

"TACETE!"

"Ehi, calmino occhialuto, sai che odio la gente che urla" Slyde apre bocca per la prima volta da quando si sono riuniti, tre ore prima. Slyde è un taciturno, esegue gli ordini e basta, senza mai discuterli. Non ha stretto grossi rapporti con gli altri Mercs, forse anche a causa della sua condizione. Slyde è un vampiro. Adora il sangue e la caccia, ma detesta mettere assieme queste due cose così importanti nella sua esistenza. Rifugge dall'idea che la sua particolare situazione gli imponga di cacciare per sopravvivere; lo ritiene primitivo, un'usanza da selvaggi. Così caccia per il Consiglio. Costoro lo riforniscono di sangue fresco e lui lavora per loro. Praticamente ha continuato la sua professione venatoria anche dopo la "morte".

"Benissimo Slyde, come vuoi tu. Ora però piantatela di interrompermi. Siete incaricati di stanare e portare a Londra, vivo o morto non fa differenza, un soggetto altamente pericoloso di cui il Consiglio vuole la testa. Altre volte abbiamo avuto a che fare con questa specie di belva scatenata, ma non siamo mai riusciti a, diciamo...terminare il problema. Il soggetto in questione ha anche collaborato col Consiglio in svariate occasioni, ma gli alti vertici non hanno mai dimostrato una particolare fiducia nei suoi confronti, anzi..." Si mette a posto gli occhiali e tossisce leggermente. "In ogni caso sappiate che è un avversario temibile e che, nonostante tutto, sappiamo molto poco di questa potenziale minaccia, tranne che ha creato non pochi problemi in passato al Consiglio e non solo. Domande?"

"Solo una, amigo" Vasquez, dapprima in disparte, si avvicina con passo lento, puntando verso gli altri i due indici uniti, coi pollici verso l'alto, "Onde sta?"

"Ah, sei forte Nina!"

"Grazie, Spoon caro"

Vasquez adora sparare, forse eseguirebbe gli ordini del Consiglio anche senza retribuzione. Vasquez è un pò come Slyde, solo che a lei non piace il sangue.

"Infatti, ed è qui che entra in gioco il vostro nuovo compagno, l'Agent X" Ed indica l'uomo silenzioso di fianco a lui.

"Ah si?! Quello sarebbe il misterioso X? E io che pensavo fosse la tua guardia del corpo personale. E' rimasto fermo, zitto, da quando ci siamo incontrati. Sei riuscito a sorprendermi, occhialuto." SnakeEyes è visibilmente sorpreso.

"L'Agent X parlerà quando ce ne sarà bisogno. E' l'uomo migliore del Consiglio, lo conosco da 10 anni e so per esperienza che mostra ubbidienza assoluta, a differenza di qualcun altro.." Volgendo gli occhi verso Houston e Spoon.

"Sarà, ma fa un pò impressione, con quel cappuccio in testa, manco mostra il suo volto..."

"Così ha scelto lui, Vasquez, e la sua decisione va rispettata. L'Agent X vi condurrà nel luogo ove è stata avvistata la belva, e vi condurrà da quell'essere, egli l'ha visto in faccia"

"Ah, e non potremmo conoscere il suo volto anche noi, che so....una foto..."

"Che domanda cretina, Houston, quante bestie pensi che troveremo sulla nostra strada?"

"A dir il vero, ove andrete ce ne sono parecchie, SnakeEyes. Comunque vi basti la parola del fidato X"

"Ci basterebbe di sicuro, se parlasse..."

Tutti i Mercs, tranne Slyde, accennano una flebile risata.

"Eccoci, siete arrivati, questa è la vostra fermata. Buon lavoro. X vi darà maggiori informazioni."

il furgone si ferma, Slyde apre lo sportellone sul retro e i Mercs, insieme al nuovo acquisto X, scendono con impeto.

Frattanto che Spoon osserva l'automezzo che si allontana con a bordo l'occhialuto ed i membri del Consiglio, l'attenzione degli altri è attirata dalla scritta di un cartellone sulla strada: "WELCOME TO SUNNYDALE"....

 

FINE PRIMA PARTE

 

 

"Bene, il mio compito è quello di condurvi dal mostro, e così sarà fatto. Per stanotte propongo di non andare a caccia, bensì di riposarci in vista della battaglia di domani. Conosco un motel dove ho già alloggiato. Andrà bene: è silenzioso e nessuno fa domande."

"Ehi, ma tu parli Agent X!! E io che pensavo fossi affetto da mutismo.."

"Vedi Snake, posso chiamarti Snake?.."

"Io lo chiamerei Eyes..ouff"

Un pugno allo stomaco zittisce l'inopportuno Houston.

"vedi Snake, con quelli del Consiglio è meglio...è meglio non discutere, ecco. Loro non sanno fare altro che parlare, e poi c'eravate già voi a fare casino.."

"Mah, capisco: l'efficiente, fidato soldato X...sembri più una marionetta nelle loro mani, ma ti pagano?"

"Forse nelle riuniuni sono taciturno, però imparerai presto sulla tua pelle che quando si lavora sono io a dettare legge, ci siamo capiti?"

"E' uguale, basta cacciare."

"Slyde ha ragione: dicci solo una cosa, soldatino...onde st.."

"Si, si lo hai già detto. ora però andiamo da qualche parte a mangiare." Spoon è sempre stato irremovibile su questo punto. Se non facesse il sicario, probabilmente farebbe il cuoco, oppure il degustatore in qualche ristorante di classe. Sicuramente peserebbe venti chili in più, non che adesso sia proprio una piuma. Nessuno ha mai capito veramente perchè lavora per il Consiglio, perchè rischia la pelle 10 mesi all'anno, quando sembrerebbe voler fare tutt'altra cosa. fatto sta che è stato tra i fondatori dei Mercs, all'inizio, quando il gruppo era composto solo da SnakeEyes e Vasquez, oltre che da lui medesimo. Tutti credono che stia con loro per gli alti guadagni, ma non ne sono del tutto convinti. Il suo passato è avvolto nel mistero, ma in fondo questo non interessa a nessuno.

"Conoscerai bene dei locali, qui a Sunnydale!"

"Si, potremmo andare al Bronze.."

"Se giriamo per le strade, è meglio che ti togli quel cappuccio, però! Non vorrei proprio dare nell'occhio. E guarda...a nessuno di noi frega qualcosa del tuo volto, solo tentiamo di non attirare l'attenzione."

"SnakeEyes parla sempre per tutti...ouff"

Un altro pugno allo stomaco

"Avete ragione" X si toglie il copricapo. "Tanto non penso che qualcuno mi riconoscerebbe..."

"Io però non capisco perchè non possiamo iniziare la caccia adesso..." Vasquez fa ruotare nervosamente il coltello tra le mani.

"Perchè gireremmo a vuoto, mentre so esattamente dove sarà la bestia, domani.."

"Ah, quindi la conosci bene...meglio, renderà tutto più facile. Ora andiamo però! Il mio stomaco brontola!"

E i Mercs si avviano verso il Bronze.

 

FINE SECONDA PARTE

"Questo posto fa schifo!"

"E che ti aspettavi, Spoon?! Forse un ristorante aperto alle....che ore sono?!..alle due e un quarto di notte?"

"Beh, Houston, avremmo potuto aprirlo noi..."

"Certo, tanto per non dare nell'occhio, vero?! Bah..."

"S...si"

"Si cosa, X? Che non dobbiamo dare nell'occhio? Oppure che questo posto fa schifo?"

"Che...che questo è l'unico locale aperto a quest'ora, ecco."

"Ah..Ehi, c'è il biliardo! Vi sfido tutti ragazzi! Non potete farcela contro di me!"

"Vedremo Houston...vedremo..."

Ma l'uomo che chiamano Agent X non si preoccupa più di seguire i discorsi dei suoi nuovi compagni. E' da quando è entrato che è turbato, incomincia a pensare che non sia stata una buona idea venire al Bronze, anzi che sia stato un grosso errore. Questo è il posto con maggiore probabilità di incontrare uno di loro, e questo X non lo vuole assolutamente.

"Sentite.." Ma non c'è più nessuno intorno a lui. Spoon e Snake sono scomparsi, forse alla ricerca del bar, e gli altri....gli altri sono intorno al biliardo. Li raggiunge, e nel frattanto arrivano tutti.

"Sentite.."

"Al bar c'è una fila impressionante! E scommetto che si mangerà anche malissimo...odio l'America..."

"Sentite.."

"Allora, chi è il primo che osa sfidarmi? Tu, Vasquez? Slyde? SnakeEyes?"

"Ascoltatemi.."

"ok, gringo, preparati a subire la più pesante umiliazione della tua vita."

"Sentite! Io esco, ok?! C'è troppo fumo qui dentro e mi dà fastidio..."

"E questo sarebbe l'agente migliore del Consiglio...a me pare un bamboccio.."

"Vengo a fare quattro passi con te."

A questa affermazione di Slyde tutti si ammutoliscono. Nessuno si è mai fidato veramente di lui, e nessuno vorrebbe che gli venisse fame e mandasse loro a monte la missione...

"Vai con loro" Sottovoce SnakeEyes a Spoon.

"Ok, ho già capito, stasera si digiuna...Aspettatemi, vengo con voi, no ho alcuna voglia di far da spettatore alla partita più noiosa della storia."

Ma Slyde non ha nessuna intenzione di cibarsi, al contrario ha deciso di uscire dal Bronze proprio per allontanarsi dalla gente, dalla carne, dal sangue che lo attrae senza possibilità di scampo....il cammino verso la purificazione del suo essere è ancora lungo e difficoltoso...

I tre stanno uscendo dal locale, quando X sente una mano sulla sua spalla. Subito Spoon afferra il braccio dello sconsciuto. "Problemi?!"

"No, ehi calma! Mi sembrava di aver riconosciuto un vecchio amico, ma mi devo essere sbagliato; non frequenterebbe mai balordi come voi."

"Appunto, vedi di sparire."

"Sicuro."

X tira un sospiro di sollievo, ha seriamente rischiato di mandare a monte tutto.

 

FINE TERZA PARTE

 

"Qualcuno mi vuole spiegare perchè siamo finiti in un cimitero?!"

"Perchè è qui che vive il nostro...anzi il vostro bersaglio."

"Ma che è?! 'no Zombi?!...che schifo...come ci siamo ridotti..."

"Qualunque cosa sia noi eseguiamo gli ordini del Consiglio e basta, giusto X?"

"Vedo che uno di voi inizia a capire. Giusto Snake. Ora state giù. Dovrebbe arrivare da un momento all'altro...Infatti eccola la belva, che si aggira tra le tombe!"

"Dove dove dove???"

"Buona Vasquez, giù la testa."

"Laggiù"

"Ah, si..e quello sarebbe il soggetto altamente pericoloso? A me sembra gracilino e indifeso..."

"Eppure è quello, Houston."

"Sinceramente me lo aspettavo diverso, il mostro. Comunque sia...seccalo, Spoon."

"Un attimo, SnakeEyes...usiamo il fucile? E la caccia?"

"Al diavolo la caccia, Slyde. Prima finiamo il lavoro, prima ce ne andiamo dall'America e prima ci pagano."

"Bah, mi hai deluso SnakeEyes."

"E piantala Vasquez...sei pazza, ti dovrebbero rinchiudere in qualche manicomio."

"Già stata, grazie."

"Ehi, aspettate un attimo? Dov'è??"

"Come dov'è, Spoon?! Di fronte a te, no?! Spara!"

"Veramente non c'è niente..."

"Brutti idioti! A furia di blaterare la bestia si sarà accorta di noi e sarà fuggita! Imbecilli! Incompetenti!"

"Buono, Agent X. Non agitarti."

"S...scusa Slyde. Fatto sta che dobbiamo dividerci! Setacciamo il cimitero!"

"Ok, ci divideremo in gruppi di due: Houston con Spoon.."

"No, è troppo grande! Ognuno va per sè. Ci terremo in contatto con gli auricolari."

"Mmmmm..così sia, X. Disperdiamoci"

Incredibilmente, tutti seguono l'ordine di Houston e si sparpagliano tra il fogliame. E' la prima volta che gli danno ascolto. ne è felice. Poi si rende conto che il suggerimento era partito da X e la sua momentanea gioia scompare. Houston è entrato per ultimo nella squadra, quando questa aveva già compiuto molte missioni per conto del Consiglio nella vecchia Europa. Houston aveva studiato a Edimburgo per diventare osservatore, è l'unico un minimo colto lì in mezzo. Non ha mai realizzato i suoi obiettivi. All'età di trentacinque anni venne messo di fronte a una scelta: o abbandonare il Consiglio e tornare a essere un uomo qualunque, oppure entrare nei Mercs, per svolgere il lavoro sporco. Scelse la seconda opzione. Probabilmente quelle teste vuote pensavano ci sarebbe rimasto secco durante la prima missione, e così se lo sarebbero tolto di mezzo. Invece lui c'è ancora, guadagna dieci volte di più di quanto un normale osservatore, uno come l'occhialuto, prende in un anno e, in fondo, incomincia ad abituarsi a questa vita e ai suoi colleghi. Non ha mai rivelato a SnakeEyes e agli altri il suo passato.

Vasquez ha deciso di correre, vuole arrivare per prima dal mostro, non vuole perdersi un solo momento di combattimento. Si allontana immediatamente dagli altri, raggiunge una cripta.

"Se io sapessi che qualcuno mi sta dando la caccia, dove mi nasconderei? Lì dentro, ovvio..."

Spara un colpo di pistola alla serratura, poi piano si addentra, camminando silenziosamente. Nota che ci sono dei gradini che conducono verso il basso. Incomincia a scendere. La luce è sempre più flebile, così accende una torcia elettrica; continua a scendere. Ad un tratto, un rumore alle sue spalle, la porta dell'ingresso che sbatte. Qualcuno è entrato. Continua a scendere. Sente i passi sempre più vicini. Continua a scendere. Si accorge della presenza dietro di lei. Si gira di scatto, col fucile puntato.

"Ma che?! Slyde?"

"V...Vasquez..."

"Cacchio fai qui! Avrei potuto aprirti un buco in testa! Idiota..."

"S...scusa...è che avevo visto la porta scassinata e così..."

"Si, si, ora andiamo a cercare da qualche altra parte, qui non c'è niente..."

"O..ok" Non era vero quello che le aveva detto. Non sapeva neanche lui perchè era lì, non si ricorda niente degli ultimi minuti, quasi in balia di una trance ipnotica...

"Houston, SnakeEyes, Mercs, mi sentite? Passo"

"Ci sono Spoon, che c'è hai trovato il bersaglio? Passo"

"Si, è di fronte a me. Non dovrebbe avermi visto. Mi accingo ad abbatterlo. Passo"

"Bene, vedi di non fartelo sfuggire stavolta. sarò da te presto. Passo."

"Ricevuto, SnakeEyes. Passo e chiudo."

Abbraccia il fucile di precisione, osserva nel mirino e spara. ma il bersaglio non cade.

"C'è un problema. Passo."

"Che ti è successo?"

"Il soggetto non è caduto, Houston, ma l'ho colpito in piena faccia. Passo."

"Boh, l'avrai mancato, riprova. Passo."

Spoon spara una altro colpo, ma anche questo non produce nessun effetto, a parte quello di attirare definitivamente l'attenzione su di sè.

"Sembra che la belva non abbia subito il colpo, e si è accorta di me. Esco allo scoperto col mitra. Passo"

"Non fare troppo casino. Passo"

Spoon esce imbracciando l'uzi. Spara. Il mostro incomincia a correre verso di lui. "Non riesco ad abbatterlo! Non si ferma! Mi viene addosso!"

"Tranquillo, sono da te in cinquanta secondi."

"Non si ferma, SnakeEyes! Non si ferma! Io uso una granata!"

"Ma sei scemo?! Attirerai l'attenzione di tutta la città!"

"Al diavolo, Houston, siamo nel bel mezzo del cimitero, non lo sentirà nessuno!"

"No, fermo! Lasciamene un pezzo!"

"Fanculo, Vasquez! Quello è...è un mostro! Io lancio!"

"No, fermati!"

L'aria esplode in faccia alla belva. Un intenso fumo grigio esce dal terreno.

"Ah, adoro l'odore del napalm a quest'ora della sera...ah, ciao SnakeEyes, ben arrivato!"

"Ma guarda che casino che hai combinato, Spoon...gliel'hai tirata addosso?"

"No, ai suoi piedi. In questo modo sarà rimasto qualcosa per l'identificazione...sai, non vorrei proprio non ci credessero e non ci pagassero.."

"Non c'è che dire...ben fatto. Ora recuperiamo il corpo."

"Tutto bene? Passo."

"Tutto a posto Houston. Missione compiuta. Attendi ordini."

Si inoltrano in mezzo al fumo, fino a quando non intravedono la carcassa del loro bersaglio. Ma quello che trovano li lascia interdetti.

"Un robot?! Un fottuto robot?! Ma siamo sicuri che era questo il nostro bersaglio? Nessuno mi aveva detto che avrei dovuto portare a Londra un robot!"

"Mah, non so che dirti, Spoon."

"Ragazzi, che succede? Passo."

In quel momento sentono camminare alle loro spalle.

"Allora, chi devo uccidere per primo?"

"Che succede? Passo."

"Houston...abbiamo un problema..."

 

 

FINE QUARTA PARTE

 

 

 

 

"Cos'è successo?! Cosa diavolo è successo?!"

I pensieri di Houston si intrecciano, immergendolo in un vortice di ansia, di preoccupazione, di paura. Cammina con fare lesto tra le tombe, si sente osservato da ogni lato, ma continua a proseguire, inesorabilmente. Deve andara a scoprire il perchè di quel segnale interrotto, di quel "Abbiamo un problema" a cui non è seguito alcun suono. Tenta inutilmente di mettersi in contatto con Vasquez, Slyde e l'Agent X, ma solo il silenzio risponde ad ogni domanda, un silenzio forse più eloquente di mille parole.

Sul luogo ove è esplosa la granata ora non c'è anima viva, solo un gran fumo. Houston è inquieto, si guarda intorno spaesato. Ad un tratto, si accorge di una figura che esce lenta da quella fumana provocata dalla granata.

"Spoon! Ehi, Spoon, che è successo? Gli altri non rispondono quando li chiamo! Ma non era tutto sotto controllo?"

Segue un lungo silenzio. Ben presto si accorge che la figura che avanza npn può trattarsi di Spoon, e nemmeno di SnakeEyes....è la belva! E solo ora capisce con che diavolo ha a che fare.

Estrae la sua magnum e spara, impreciso, frettoloso, col polso tremante. E' la prima volta che si trova completamente solo davanti ad un vero pericolo, forse stavolta non gli andrà così bene come negli ultimi mesi. Finisce presto i colpi. Cerca di cambiare caricatore ma ha troppa fretta, gli scivola di mano e cade nell'erba.

"No!" Urla. Si china precipitosamente nel disperato tentativo di ritrovarlo. Ma ormai il suo nemico è troppo vicino. Compresolo, abbandona tutto: caricatore, pistola e auricolari. Inizia a correre, senza una direzione precisa, zigzagando tra le lapidi, cercando di allontanarsi il più in fretta possibile da quel luogo.

"Fermati!" Sente urlare alle sue spalle. Ma Houston non ha alcuna intenzione di fermarsi. "Vasquez, Slyde...dove siete, dannazione!!!"

Di lì a poco inciampa e cade, sbattendo il volto sulla dura pietra. Ma a nulla sarebbe servita la sua fuga, il mostro lo aveva già raggunto.

"Vattene via! Vattene! Cosa vuoi da me?!" Ma d'altronde Houston non è un freddo sicario, uno spietato calcolatore come i suoi compagni, e di questo, il mostro sembra essersene accorto. Ride, la belva sciagurata. Ride, mentre avanza soddisfatta.

"C...che c'è?! Ti diverto?! Tu...tu....Aiuto! Aiuto! Vasquez!"

"Si, rido. Rido per l'ironia del caso. Non avevo mai avuto a che fare con imbecilli come voi, eppure nessuno era mai riuscito a distruggere il..."

Un colpo secco, il mostro cade a terra.

Houston, con gli occhi oscurati dalle lacrime, non riesce a capire cosa sia successo, almeno fino a quando non sente quella voce.

"Tu parli troppo. La caccia è terminata."

Slyde è in piedi di fronte al suo compagno terrorizzato.

"S...Slyde..l'hai uccisa?"

"No. Ha la pelle più dura del previsto. A un normale essere umano avrei spaccato la cassa toracica. Al contrario il nostro bersaglio respira ancora."

"Ah..." Houston non riesce a calmare la sua angoscia. "E..e perchè non rispondevi? E dov'è Vasquez?"

Io sono sempre stato nelle vicinanze del bersaglio. Se avessi risposto, la nostra preda mi avrebbe sentito. E' stato piuttosto difficile nascondersi. In molti momenti avrei giurato si fosse accorta di me. Per quanto riguarda Vasquez...beh, lei non è con me.

Ha accettato, benchè riluttante, di astenersi dalla caccia per portare al sicuro i corpi di SnakeEyes e Spoon."

Houston sgrana gli occhi. Il peggio è accaduto.

"Li ha riportati nella stanza del motel. Le loro condizioni non dovrebbero essere gravissime. Li ripasseremno a prendere dopo aver incassato la taglia."

"Uao" Houston si rialza debolmente in piedi. "Beh, amico vampiro, dacchè io ricordi non sei mai stato così loquace. E...X?!"

"Non ne ho idea. Io e Vasquez credevamo fosse con te. Non importa, lo cercherò per il cimitero. Tu contatta l'occhialuto e speriamo che ci paghi presto. Non so perchè, ma qualcosa in questo posto mi inquieta."

"C...come vuoi tu. Uh, che paura che ho avuto...Che c'è ancora?" Slyde lo sta fissando intensamente.

"N...niente. E' che perdi molto sangue da quella ferita sul cranio. Ti conviene medicarlo in fretta, tutto qui."

"Ah, grazie. Non pensavo fossi così premuroso! Mmm...un'ultima cosa...il suo corpo....lo trasporti tu via di qui, vero?! Io non voglio più averne niente a che fare!"

"Tranquillo, ci penso io."

E le loro strade si separano.

Il giorno seguente, Slyde, Vasquez e Houston si presentano all'appuntamento per riscuotere il dovuto compenso.

"E X?! Non l'hai trovato, Slyde? O ha deciso di non ricevere la sua parte della taglia?"

"Nulla, zero, nada. Il senior X sembra svanito nel nulla."

"Dite che..."

"Non diciamo niente, hombre. Se l'occhialuto lo vorrà, faremo ricerche più approfondite, altrimenti..fatti suoi."

"Mi sembra giusto..."

"Cosa ti sembra giusto, Houston?!" L'occhialuto entra aprendo il grosso portone d'ebano sull'altro alto della stanza. "Che voi riceviate ciò che vi spetta?! Ma certo! Avete reso un grande servizio al Consiglio. E l'avete pure preso vivo!"

"Si, ma mi sa che abbiamo fatto male. E' dal suo risveglio che scalcia e sbuffa come un demonio. Per questo l'abbiamo legata e rinchiusa in una gabbia. I vostri fattorini hanno avuto sfortuna a trovare l'ascensore rotto. Otto piani a piedi non sono proprio divertenti..." Una porta si apre alle spalle di Houston. "Ecco arrivato il suo regalo..."

"Bene, bene. Perfetto! A proposito, di chi è il merito della cattura?"

Vasquez indica nervosamente Slyde.

"Bravo! Complimenti! Riceverai più denaro di tutti!"

"Sai com'è, occhialuto. Sono il migliore in quello che faccio, anche se quello che faccio non è piacevole.."

Vasquez sembra non riuscire a contenere la rabbia e l'invidia.

"Peccato che gli altri siano malridotti. Ma d'altronde sapevamo che era un avversario temibile. Solo, non mi aspettavo che anche X subisse tali gravi ferite, da non presentarsi nemmeno di fronte a me."

"Veramente X..."

"Zitto, Houston!" Vasquez gli tira un calcio negli stinchi. "Non vorrei si alterasse nello scoprire che il suo agente impeccabile non è poi così impeccabile."

"Hai ragione, scusa."

"Ora aprite la gabbia! Voglio vederlo in faccia! Tanto è legato, no?! Ah, che momento di gloria! Forse finalmente potrò essere riammesso nell'élite!"

Gli uomini del Consiglio estraggono la belva dal suo recinto. Houston e Vasquez non riescono a mascherare la loro soddisfazione.

"Allora, ti aggrada occhialuto?! Ci paghi?!"

L'uomo non le risponde. Guarda impietrito la presunta belva.

"Ma...ma....che ci fai tu qui.....Buffy?!"

"Signor Giles?! Ma non era in Inghilterra?! Esigo spiegazioni per tutto questo, subito...."

 

 

FINE QUINTA PARTE

 

"Imperdonabile! Che umiliazione terribile..."

SnakeEyes si aggira come uno zombie per la cittadina. Ha un braccio ingessato, ma non è quello a fargli così male..

"N..non mi era mai successo...prenderle così di santa ragione. E ho dovuto anche farmi curare...pagando...maledetti ospedali privati...Quei medici ficcanaso hanno voluto le mie generalità, così addio all'anonimato. Come se non bastasse, hanno tenuto dentro Spoon, gli hanno diagnosticato due fratture alle gambe e una costola rotta. A lui è andata anche peggio che a me."

E gli ritornano alla mente i lunghi, interminabili momenti della sua disfatta.

Prima quella voce di donna, poi...poi quel pugno in pieno volto. Violentissimo. Non aveva perso i sensi soltanto perchè le cuffie avevano attutito l'impatto. Potè così vedere cosa quella belva stava facendo al suo compagno...un pugno, due , tre, a ripetizione, nel torace, nello stomaco, in piena faccia, e poi calci alle gambe, sempre più forti...quasi godesse nel malmenarlo brutalmente. Poi lo sollevò in aria. Spoon urlava. Lo lanciò contro un albero. Spoon aveva smesso di urlare. E fu allora che il mostro si avvicinò a lui. Gli storse il braccio, minacciandolo. Ma SnakeEyes non rispondeva; ormai, inerme, aveva perso i sensi.

Si era risvegliato in una stanza di ospedale. Più tardi i dottori gli dissero che era stata una donna a portare da loro lui e il suo amico. E gli consegnarono una lettera. Era di Vasquez. C'era scritto che la missione era compiuta, che la belva era stata catturata, e che lei era stata costretta a lasciarlo dai medici, viste le sue condizioni. Queste notizie lo avevano rallegrato solo in parte, anzi per nulla. Avrebbe voluto essere presente al momento della cattura, avrebbe voluto esserci.

"Dannazione!" Urla.

Sentendolo, un uomo gli si avvicina.

"Che vuoi?! fatti gli affari tuoi!"

"Non mi riconosci, Snake?"

"X?! Hai cambiato colore ai capelli?!"

"Si, lo faccio ogni volta che una missione è terminata, soltanto che questa non è finita..."

"Che vuoi dire?! La bestia è stata catturata,no?!"

"Si, ed è questo il problema. Io avevo detto loro che era meglio ucciderla, ma non hanno voluto darmi ascolto...quell'essere ha poteri mentali, ipnotici. Ora ha condizionato tutta la squadra, compreso l'occhialuto e i suoi collaboratori. Soltanto io sono riuscito a sottrarmi e a fuggire. Ora li tiene in ostaggio nel palazzo luogo dell'incontro col Consiglio, solo che loro non sanno di essere in pericolo."

"No, fatti lubrificare, stai mentendo. Non è possibile..."

"Vieni con me...non crederai ai tuoi occhi..."

SnakeEyes lo segue, attraverso la città, fin sul tetto di un palazzo.

"Perchè mi hai portato qui? Non c'è nessuno quassù! Che intenzioni hai, Agent X?!"

"Non è questo edificio che ti deve interessare, ma quello di fronte. Guarda cosa sta succedendo oltre quella finestra."

SnakeEyes osserva e vede una scena che lo lascia di sasso. Vasquez, Slyde, Houston, l'occhialuto, tutti nella stessa stanza, insieme alla belva. Ma nessuno sembra dare segni di irrequietudine, a parte il mostro. I suoi compagni sono seduti tranquillamente, l'occhialuto è appoggiato a un muro, e il loro nemico è in piedi che parla...o urla...non riesce a distinguerlo. Tutti sembrano dare ascolto a quell'essere che ha letteralmente massacrato lui e Spoon...."C..cosa sta succedendo?!" Si chiede uno stressato SnakeEyes, sull'orlo di una crisi di nervi.

"Come ti dicevo, li tiene tutti prigionieri con l'ipnosi. Dobbiamo abbatterla assolutamente. Ma io non sono abbastanza buono a sparare...tu invece hai fama di un cecchino."

SnakeEyes non gli risponde. Estrae la sua pistola e si prepara a colpire.

"Ricorda, hai una sola possibilità."

L'ultimo componente della Mercs in grado di combattere si aggiusta la mira, un pò a destra, leggermente in alto..."Bang" Accompagna lo sparo con le parole.

Il proiettile fora il vetro e colpisce la belva in pieno petto. Cade riversa dul pavimento. La sorpresa è grande per tutti.

"Ce l'hai fatta! Grande, sapevo che eri il migliore!"

Questi complimenti lo ripagano dall'umiliazione subita.

"Io ci andrei piano. Non sappiamo se sia morta. Quando Spoon sparava..."

"Oh, ma lui sparava contro un robot. Nonostante tutto, il nostro bersaglio è comunque umano! Senti, vado a dare la notizia a Spoon, tu scendi e assicurati che sia morta."

"C..come vuoi, X. Ci vediamo dopo."

SnakeEyes scende le scale lentamente, il suo braccio rotto gli impedisce di correre. Quando arriva in strada, vede parcheggiata un ambulanza.

Poco dopo, escono dal palazzo l'occhialuto e gli altri Mercs.

"Ah, eccovi, vi ho salvato!"

"Eh?! Ciao SnakeEyes, senti è successo un gran casino, hanno sparato a..."

"Ma che stanno dicendo?" Si chiede. "Io li ho salvati. Che siano ancora sotto il malefico influsso del mostro?!"

"Pensiamo che X...senti, non c'è tempo. Raggiungici in ospedale."

Salgono tutti sull'autoambulanza, lasciandolo da solo, in strada.

 

 

FINE SESTA PARTE

 

 

"Che ne pensate? Io sono preoccupato.."

"E fai bene a esserlo, Slyde. Il proiettile l'ha colpita in pieno. Speriamo che in sala operatoria facciano del loro meglio e la salvino, altrimenti..."

"Altrimenti rischiamo che non ci pagano, dannazione! L'occhialuto era sconvolto. Forse voleva che la proteggessimo, vai te a prevedere che...E cavati quella coperta dalla testa, mi dai il nervoso! Ormai siamo al coperto, dentro l'edificio!"

"Ma perchè se la deve togliere, Houston?! Fa molto più figo così..."

"Piantatela! Voglio vedere voi a dovere combattere quotidianamente con la cosa più innocua al mondo...il Sole...che vita di m..."

"Ah, io lo baratterei volentieri con la tua forza e i tuoi riflessi, amico succhiasangue, ma tu non ti decidi a mordermi..che c'è, non ti piaccio?!"

"Non provocarmi, donna.."

Slyde incomincia ad avere fame, ed il luogo dove si trova non lo aiuta di certo a sopprimere i suoi istinti....trasfusioni, prelievi, ovunque intorno a lui c'è sangue; tentazione ovunque, in ogni stanza; la sua testa sta per scoppiare. Uscirebbe di corsa, se non fosse che fuori è giorno e non saprebbe dove andare, da solo...

"A proposito, spiegatemi, bene, che dalle parole dell'occhialuto non ho capito: ma chi è 'sta tizia di preciso?!"

"Mah, sembra che lavori anche lei per il Consiglio, una nostra collega insomma, solo che a differenza di noi non la pagano."

"E allora perchè lo fa, Houston?! Che non era molto normale l'avevamo già capito, però fino a questo punto..."

"Penso che per lei sia una specie di missione divina, o roba del genere, una specie di supereroe..."

"Tzè...Americani..."

"Fatto sta che se vogliamo che ci paghino dobbiamo scovare l'Agent X. Quel traditore ci ha usato per uccidere la nostra collega e poichè non l'abbiamo fatto noi, avrà pensato di intervenire di persona..."

"Peccato, a me stava quasi simpatico...sempre meglio di quella pazza che mi ha terrorizzato..."

"Tu ti spaventeresti anche di fronte a un bambino con una pistola ad acqua, hombre.."

"Non provocarmi..."

"Fatto sta che ora il Consiglio vuole la sua testa, per non parlare del vero bersaglio della missione. La caccia continua."

"Già, Slyde, ne abbiamo ancora da fare...qual è il vero bersaglio poi?! In tutta la confusione di oggi l'occhialuto non ce l'ha mica detto...a proposito, dov'è andato?!"

"Ad avvisare della gente....gli amici della cacciatrice, credo..."

"Quando torna ci faremo spiegare ogni cosa, questo è sicuro."

"Guardate chi arriva."

"Eccovi qui. Mi potevate prendere sull'ambulanza con voi, però..."

"Non ci stavi. E' meglio che ti siedi, SnakeEyes. Sono successe parecchie cose. Ah, come va il braccio?!"

"Meglio, grazie; è Spoon che è ridotto male. Che dovete dirmi?"

Houston gli racconta ogni cosa, dell'errato bersaglio, di X il traditore, dello sparo...SnakeEyes non ha il coraggio di dir loro come è andata veramente. Stenta a credere a ogni singola parola che viene pronunciata.

"E...e adesso come sta? E' viva?"

"Non lo sappiamo, la stanno operando in questo momento."

Attendono ancora molto. Finalmente un infermiere si avvicina.

"Non vogliamo particolare, ci dica solo se..."

"Ce l'abbiamo fatta. La vostra amica è ancora viva."

La gioia compare sul volto di tutti. Hanno ancora qualche possibilità di concludere al meglio la missione.

SnakeEyes è però ancora incerto. Se la belva è ancora viva, potrebbe sul serio perdurare l'ipnosi collettiva di cui parlava X. Non sa più di chi fidarsi.

Improvvisamente, gli viene in mente che gli aveva detto che sarebbe andato ad avvisare Spoon. Forse è ancora nell'ospedale.

Con una scusa si allontana dai Mercs e raggiunge la camera ove è ricoverato il suo compagno.

"Eilà, come andiamo?"

"Di merda, grazie SnakeEyes. Te?! Qualche nuova frattura per farmi compagnia?!"

"No, mi dispiace. Senti, hai per caso visto X, ultimamente?!"

"Si, è passato qui poco fa per un saluto. Ha blaterato che la belva era stata uccisa o roba del genere. Mi dispiace un pò: l'avrei voluta ammazzare con le mie mani..."

"Beh, puoi ancora farlo. Slyde, Vasquez e Houston l'hanno portata d'urgenza in ospedale e adesso è salva."

"COSA?!"

"Lo so, sembra impossibile, ma sostengono che quella non sia il nostro bersaglio, bensì un altro agente del Consiglio, e che noi Mercs siamo stati utilizzati dall'Agent X per uccidere per suo conto. Ora è X il nuovo bersaglio dei Mercs. Al contrario questi parla di poteri ipnotici di quella donna o roba simile...io non so più a chi credere!"

"A me tutto questo non interessa, SnakeEyes. Io se la vedo, la uccido. Punto e basta."

"Beh, per ora mi pare un pò improbabile." Spoon gli lancia un'occhiata assassina. "Ci vediamo, stammi bene."

Appena fuori, urta un medico.

"Oh, mi scusi...X?!"

"Ti avevo detto di controllare se era morta! In questo modo, anche se ferita gravemente, continua a tenere sotto il suo controllo la squadra! Abbiamo un'ultima possibilità per terminare il problema, ma dobbiamo agire adesso. Prendi questa siringa e vieni con me."

"S..si." E SnakeEyes, con riluttanza e un pò titubante, lo segue.

 

 

FINE SETTIMA PARTE

 

 

 

Il falso medico entra silenzioso nella stanza buia. Non accende la luce, non ne ha bisogno: per svolgere il suo compito gli basterà la flebile illuminazione donatagli dalla luna. Impugna la siringa colma di veleno letale e si incammina, lento, verso la sua "paziente". Questa è la sua ultima possibilità.

"Beh, Abbiamo fatto bene a fermarci e sorvegliarla, vero Vasqez?!"

Una voce alle sue spalle....e un pugno violentissimo allo stomaco. Si accascia dolorante sul pavimento.

"Già, caro Houston. Finalmente il gringo potrà spiegarci alcune cose. Peccato solo che Slyde non sia qui..."

Intanto Houston accende la luce. "Che ci vuoi fare, aveva detto che stava morendo di fame...sarà andato a scassinare qualche macelleria...o peggio."

"Che vita grama. Ti ricordi che dicevo che avrei barattato volentieri la mia situazione con la sua?! Beh, dovevo essere ubriaca."

Il suo compagno sorride, intanto Vasquez si china sulla sua vittima.

"Allora, X. Ti conviene iniziare a parlare e sarà meglio che cominci dall'inizio e non racconti balle, altrimenti....SnakeEyes?! Ci sei tu dietro tutto questo?! Che c'è, cercavi forse una vendetta personale?! Ma...ma come...proprio tu che hai fondato i Mercs..."

"Cough..lasciami...cough..lasciami spiegare Vasquez. Io...io...X mi ha detto che quella ragazza vi ha ipnotizzato, che è comunque lei il nostro bersaglio, che se non la uccidiamo..."

"X hai detto?! Dov'è? Dove si nasconde?"

"Fuori, a fare il palo...cough."

Houston si precipita fuori, ma, a parte un'infermiera, nel corridoio del reparto non vede nessuno.

"Ma sei fuori di testa SnakeEyes?! Ipnotizzati?! Noi?! La tipa è un'amica dell'occhialuto! X ci ha portato a far fuori un'amica di quello che ci paga! Hai capito?! Probabilmente è X stesso il nostro bersaglio....che cretini che siamo stati..."

"Se tu avessi visto cosa ha fatto a Spoon cambieresti idea....amica o no...forse dovremmo lasciar perdere tutto e andarcene."

"Mah, incomincio anch'io a pensare che non sia stata una buona idea accettare questo caso...troppi misteri..."

"Ti ci metti anche tu, Houston?! E..e la taglia?! Ve la siete scordata?! No, si va avanti. La caccia continua! E tu SnakeEyes...smettila di credere alle favole...tzè, ipnotizzati..."

"Attenzione, sento dei passi. State pronti."

La porta si apre.

"Maledizione, Xander, non pensavo il problema avesse assunto queste dimensioni..."

"Ed è comunque molto peggio di quanto lei può arrivare a pensare, signor Giles, molto peggio...Attento!"

Vasquez si ferma all'ultimo momento.

"Maledizione occhialuto! Avverti quando sei nelle vicinanze. Già la situazione è abbastanza brutta di suo...ehi, vedo che ti sei portato degli amichetti!"

Indica i due ragazzi che sono con lui.

"Mercs?! Cosa fate nella camera di Buffy? Avete trovato l'Agent X?!"

"No, non sappiamo dove sia, ed è proprio per questo che siamo qui: per proteggerla, visto che ci tieni tanto. Ma chi sono quelli?"

"Fate bene...questi...oh loro sono gli ultimi componenti della un tempo gloriosa Scooby Gang....lui è Xander e lei è Cordelia."

"Tanto piacere. E questi due qua comporrebbero una gang?! Non potrebbero essere più inadatti..."

"Signor Giles, ma c'era proprio bisogno di tornare a Sunnydale portando con sè questi brillanti mercenari?! Se mai avessimo avuto qualche possibilità contro di lei, distruggendo il Buffybot, questi espertoni ce l'hanno tolta.."

"Noi svolgiamo semplicemente il nostro lavoro..."

"E lo chiami un lavoro sparare all'impazzata contro il primo essere animato che passa, senza capire niente?!...Voi...voi...arroganti..."

"E' meglio che abbassi il tono. Abbiamo salvato la tua amica, e tanto ti basti per capire da che parte stiamo." Houston sembra sorvolare sulle azioni commesse da SnakeEyes.

"Oh, per lei non mi preoccupo...lei ritorna sempre....lei..." Il ragazzo abbassa la testa. La sua amica gli stringe forte la mano.

"Signore?!" Uno degli uomini del Consiglio entra nella stanza e, sussurando qualcosa all'orecchio dell'osservatore, gli consegna una lettera. L'espressione di Giles diventa più cupa, la fronte si corruga e gli occhi si socchiudono.

"Beh, che succede occhialuto?!"

Dopo un attimo di esitazione, incomincia a parlare.

"Succede, Houston, che i miei collaboratori hanno trovato l'Agent X, in un appartamento in periferia..."

"Fantastico! Andiamo subito a interrogarlo!"

"...senza più le braccia e con il volto orribilmente sfigurato. L'agente Rodolpho Rudess è stato riconosciuto dai suoi documenti."

"O mio Dio...d..deve essere stato Slyde...aveva detto di avere fame...ma non pensavo arrivasse a...."

"Non credo sia opera di Slyde, Vasquez. Dallo stato in cui hanno ritrovato il corpo, secondo i miei agenti X deve essere stato ucciso almeno due settimane fa.."

"Q...questo vuol dire che..."

"Si, Houston; ecco perchè portava la maschera il giorno della riunione."

"Perchè non era lui bensì il suo brutale assassino....ma come?! Sembrava così innocuo..."

 

 

FINE OTTAVA PARTE

 

 

 

"Sangue..." Slyde si aggira barcollando per il centro della cittadina, tra la folla, tra le tenebre della notte e del suo animo. "..sangue dappertutto e nessuna goccia da bere. Sangue dentro la mia testa; sangue!..reclama il vampiro per appagare la sua insaziabile e demoniaca sete; sangue!..implora l'uomo, esausto, per potere sperare di sopravvivere. Sarà più forte l'uomo, che si rifiuta di cedere alla bestia, o il vampiro, che inesorabilmente conquista il mio cervello, il mio cuore e i miei muscoli?! Da molto tempo si sta svolgendo una guerra dentro la mia testa, una guerra che l'uomo era sicuro di vincere grazie alla sua forza d'animo, alla sua volontà di ferro, temprata da anni e anni di caccia nei boschi. Ma ormai l'uomo sta cedendo: troppo spesso negli ultimi tempi ho perso il controllo del corpo, troppo spesso mi sono ritrovato in un luogo senza sapere come ci fossi arrivato, spinto solo dalla sete, dal desiderio, dalla lascivia. La strada verso la purificazione potrebbe semplicemente essere una rotonda stradale. Ogni volta che sono sicuro di aver compiuto un grande viaggio, rieccomi al punto di partenza. Riecco affiorare tutti gli istinti primordiali che ero sicuro di avere represso, rieccomi tremante in un angolo oscuro, disgustato da cosa mi accingevo a fare. Per ora non ho mai varcato la soglia, credo; il Consiglio mi ha sempre rifornito del sangue di cui avevo bisogno. Ma ultimamente il mio bisogno è aumentato, proporzionalmente con la tensione che provo durante la caccia. E questa caccia mi provoca molta tensione, forse troppa...il non sapere contro cosa combattere è snervante, il non avere un bersaglio preciso mi rende insicuro, il sapere di essere forse una preda e non un cacciatore mi dà adrenalina...e il mio bisogno di sangue cresce. Ma è da troppo che non bevo. E tutti i negozi che potrebbero fornirmente sono chiusi, vista l'ora tarda. N..non ce la faccio, sento le forze abbandonarmi, i sensi non mi rispondono più..."

Slyde si siede, semisvenuto, sul cemento di una pensilina della corriera notturna locale. Attira molta attenzione, ma nessuno si ferma, per sua fortuna; tutti cercano di evitarlo, di stargli alla larga, tutti tranne una ragazza. "Ehi, che hai?! Ti senti male?! Bevuto troppo?!"

"N...no, stammi lontana...vattene a casa..."

"Perchè?! Non vuoi una mano? Non sembri avere una brutta cera, sei così pallido.." La ragazza si china su di lui, non fa in tempo ad accarezzargli la fronte, che già Slyde le è addosso, mordendole il collo con feroce avidità "Noooo" Urla l'uomo. "Si!" Esulta il vampiro, ma la sua gioia svanisce in pochi istanti, quei pochi che gli servono per accorgersi che il collo di quella ragazza è freddo, quasi quanto il suo. L'uomo riprende il controllo e Slyde ritira la bocca, scioccato. "Lascia che ti aiuti." La ragazza gli prende la mano, gli porge una piccola scodella ricolma di liquido rosso e lo fa bere. "Lascia che ti conduca al sicuro." Slyde non sa cosa dire, la guarda attonito, e, osservandola, scorge dietro di lei la figura dell'uomo che conosce come Agent X. Finalmente apre bocca: "Vampiri!"

"Oh, no, lui no; perderebbe tutte le sue straordinarie peculiarità se lo rendessi come me. Mi è molto più utile così. Ora alzati e seguici."

Slyde si erge in piedi e fa per seguirli, quando d'improvviso colpisce in mezzo allo stomaco la sua misteriosa soccorritrice e, con le ultime forze rimaste, fugge via, nell'oscurità.

"Non gli diamo la caccia?!"

"No, è inutile, mio buon amico."

"Ma riferirà quello che ha visto ai suoi compagni, riferirà di me..."

"Tanto ormai...alcuni sgherri mi hanno riferito che gli uomini di Giles hanno trovato il cadavere del vero X. La tua copertura è saltata. Te l'avevo detto che avresti dovuto seppellirlo da qualche parte.."

"Sarei di sicuro stato visto da qualcuno, non potevo rischiare.."

"Bah, inetto. Fa niente; moriranno tutti comunque, come quelli che li hanno preceduti."

"Tutti tranne..."

"Tutti. Questa volta è sicuro."

"Staremo a vedere..."

 

FINE NONA PARTE

 

 

 

  

 

L'occhialuto si siede, con le mani a coprirsi il viso, sul letto, di fianco alla cacciatrice in coma. Poi, rivolgendosi al ragazzo.."Perchè non mi avete avvertito?!"

"Perchè saresti tornato da noi, e non volevamo mettere in pericolo anche te"

"Potevate almeno avvisarmi del...dei lutti."

"Se l'avessimo fatto, tu ti saresti precipitato e avremmo dovuto seppellire un amico in più. Certo, non avremmo mai immaginato che un bel giorno ti sarebbe venuta voglia di tornare per lui. E per giunta a nostra insaputa."

"Volevo riessere ammesso nell'élite, quello era l'unico modo; e se ve l'avessi detto, forse vi sareste opposti; certo, non potevo sapere..è davvero così tremendo?!"

"E' peggio, signor Giles, è peggio.."

Questo discorso non fa che spazientire i Mercs, che ci capiscono sempre meno, ma che non si intimoriscono per niente. Non ci vuole un mostro infernale per eliminare l'occhialuto e i bambocci con lui; credono ancora nella buona riuscita della missione. Finalmente SnakeEyes prende parola.

"Beh, adesso ci siamo noi e risolveremo il problema, così finalmente potremo avere il nostro meritato compenso.."

"Temo sia impossibile.."

"Ehi, occhialuto, forse ti stai dimenticando con chi hai a che fare!"

"No, anzi è proprio per questo.."

"Taci tu, bamboccio! Piuttosto, che c'è scritto in quella lettera?!"

"Si, ora la leggo, SnakeEyes, stai calmo. Innanzitutto non è una lettera, ma un fax per me e il mittente è il Consiglio da Londra. E' arrivato oggi ai miei collaboratori; dunque.." Tossisce e si schiarisce la voce.

"In seguito alle notizie che lei ci ha appena fornito, e cioè la prematura scomparsa del nostro bersaglio, William the Bloody, cosa assolutamente a noi ignota fino a quelche giorno fa, il Consiglio ha deciso di abbandonare la missione, poichè, a conti fatti, non ci riguarda più. Verranno spedite sentite condoglianze alla famiglia dell'agente Rudess e tutto questo pasticcio dovrà passare il più possibile sotto silenzio. Nessun copmpenso verrà assegnato alla squadra Mercs, in quanto non c'è più da cacciare alcun bersaglio. Abbiamo già dato istruzioni ai suoi collaboratori di reimpatriare in Inghilterra. Lei invece, tenendo conto della sua assoluta incapacità di carpire informazioni, cosa che è costata al Consiglio un viaggio e molte armi, può anche non tornare. Distinti saluti."

"Come sarebbe a dire?! Il nostro bersaglio morto prima che arrivassimo?! Che razza di storia è questa?! Ci vuoi spiegare che succede, occhialuto?!"

"Succede, Vasquez, che il Consiglio mi ha scaricato. E che voi siete liberi di andare, non avete più ragione per restare: non c'è denaro per voi."

"Ecco, vedete di scomparire."

"Zitta, sgualdrina."

"Ehi!"

"Buone." Houston si frappone tra le due signore. "E l'impostore?! Non lavora per il nostro bersaglio?"

"No, idiota. Probabilmente lavora per la stessa persona che l'ha ucciso, il vostro bersaglio, tanti mesi fa. E questa persona vi ha usato per distruggere il robot, con tutta la fatica che avevamo fatto per ricostruirlo, e uccidere Buffy" Al ragazzo lacrimano gli occhi dalla rabbia. "Ora è tutto perduto, tutto!!"

"Stai calmo Xander, troveremo una soluzione, spero.."

"Lei non sa quello che dice.."

Improvvisamente uno vento gelido penetra nella stanza, seguito prima da un flebile suono, e poi da una voce.

"Già, signor Giles, lei non sa quello che dice."

I Mercs si guardano intorno allarmati. L'occhialuto si alza in piedi. "E' lei?!"

"Che c'è, non riconosci più la mia voce, brutto topo da biblioteca?!"

"Si, purtroppo.."

"Questa volta è finita, mi avete capito?! Non ci sarà più nessuno stupido robot a salvarvi."

"Tu...tu non puoi ucciderci...non direttamente almeno.."

"Lo so, purtroppo, ma non sarò io a farlo, come per tutti gli altri del resto..tranne Spike; per lui non ho avuto problemi. Ve lo ricordate come ha sofferto?!"

"Fatti vedere!..Strega!" Vasquez urla a squarciagola. "E chi userai?! L'impostore?! Io non credo che riuscirà a far niente.."

"Oh, no...lui non ha il potere per farlo, per ora...non crucciatevi ancora. La morte entrerà da quella porta tra pochi secondi. Non siete contenti?! 5..4..3..2..1.."

 

FINE DECIMA PARTE

 

 

           

La porta si spalanca di colpo, colpendo la ragazza alle spalle e facendola volare per terra. Di fronte a loro: Slyde, con i canini in vista e gli occhi iniettati di sangue, come al solito.

"Ouff, sei tu. Amico vampiro, per un attimo mi sono quasi spaventato. Allora, ti sei cibato?!"

Slyde non risponde alla domanda di Houston, mentre lo guarda fisso negli occhi.

"Beh, allora...voce...dove sarebbe la morte?! Giuro che prima o poi ti trovo, il tuo corpo intendo, e stai pur certa che ti faccio ingoiare le tue minacce una ad una..e non solo quelle..!" Vasquez parla al vento

"Oh, cara, la morte è di fronte a te, sulla soglia." Tutti si girano verso Slyde, immobile. "Quell'illuso di un succhiasangue pensava di poter reprimere i suoi istinti..mi è bastato somministrargli una mia ricetta speciale per risvegliare la sua natura. Ora ha solo una cosa in testa: l'odore della sua ultima preda, e non si fermerà fino a quando non avrà finito il lavoro. Pensate sul serio di riuscire a difenderla?! Illusi..statemi bene...ci rivediamo all'inferno!"

"Perchè?! Perchè tutto questo?! Perchè!?" Il ragazzo urla a squarciagola, intanto il vampiro comincia a muoversi con circospezione, ad aprire e chiudere le fauci; prontamente il novello cacciatore estrae uno strano aggeggio di legno da sotto il maglione, quando subito viene bloccato alle spalle da Vasquez.

"Cosa fai?! Sei pazza?!"

"Slyde è pur sempre un mio compagno gringo, e tu non gli farai proprio niente!"

"Però dobbiamo fermarlo in qualche modo, Vasquez, a qualunque costo."

"Questo lo so anch'io, occhialuto! Ma non così!"

"Ci penso io"

Houston estrae la pistola, inserisce il silenziatore e spara più volte contro Slyde.

"Fermo. Lo attirerai verso di te."

"In questo modo lo distoglierò dall'amica dell'occhialuto, SnakeEyes!"

Come predetto, Slyde, sentendosi minacciato, distoglie lo sguardo dalla sua preda e si scaglia contro l'avventato membro dei Mercs.

l'impatto è violentissimo, Houston non riesce a mantenere l'equilibrio e, in un istante, cade all'indietro, fuori dalla finestra, trascinando con sè il suo assalitore.

"No! Houston! Slyde!"

Vasquez si affaccia all'esterno e, accorgendosi della presenza di molti alberi sotto di lei, dopo un attimo di esitazione, si lancia tra i rami, cercando di agrapparsi e attutire la caduta. In un attimo tocca terra, ferita in più punti dalle schegge di legno, ma ancora in piedi.

"Houston! Dove sei?!"

Si aggira tra i cespugli, sulle grandi radici, cercando di scorgere qualcosa. Finalmente intravede il vampiro, piegato verso terra, forse nel macabro intento di divorare il mercenario. Si affretta a raggiungerlo, non può accettare quello che sta vedendo. Gli arriva a due passi e scopre che, malconcio, sta vomitando. Non riesce a spiegarselo. Improvvisamente, qualcuno gli tocca la spalla. Si gira di scatto col coltello in mano.

"Houston!! Grazie al cielo! Tutto a posto? Ma che è successo?"

"Oh, niente. Ora Slyde è tornato in sè"

"Ma...ma sta..è disgustoso!"

"Si, è per questo che mi sono allontanato. Quella...quella voce non gli aveva somministrato niente di speciale, solo dell'alcool. Certo, doveva sapere che ha un effetto inibitore sul lato umano di Slyde. L'uomo perde il controllo, e la bestia ha il sopravvento; gli era già successo una volta, anche se in misura molto minore. Per fortuna che quella volta c'ero anch'io, insieme con lui e Spoon, e che quindi ero a conoscenza di quest'effetto indesiderato. Altrimenti stavolta avresti dovuto raccogliere i miei brandelli tra le foglie.."

"E..e tu gli hai ficcato due dite in gola?! Dentro quella gola?!"

"No, non le dita" Mostra la sua arma. "La canna della pistola."

"Ah...beh, Houston..non so se essere inorridita o meravigliata; in ogni caso, sono contenta che stiate bene"

"Grazie collega, è la prima volta che me lo sento dire da un Mercs..forse stiamo diventando più..più normali"

"Per carità, no!" E entrambi accennano un sorriso.

Intanto sopraggiungono tutti.

"Ehi, tutto ok laggiù?! Dov'è Slyde?!"

"Là che vomita, SnakeEyes..non chiederci niente, ti racconteremo."

"Non lo dobbiamo più impalettare?"

"No, Xander, pare di no..bene Mercs" L'occhialuto si rivolge a tutti loro. "La nostra collaborazione finisce qui. Non c'è più alcun motivo per cui restiate, non è più la vostra guerra. Prendetevi carico di Spoon e..vivete le vostre vite il meglio possibile. Noi qui abbiamo un vecchio debito col passato da saldare."

"Benissimo, occhialuto." SnakeEyes gli stringe la mano. "E' stato un piacere lavorare con te. Ti auguro di liberarti dei fantasmi del passato al più presto..e di vivere il meglio possibile. Se hai bisogno di noi, la nostra parcella la sai. E sai anche dove trovarci, nel quartier generale di Londra, in attesa di nuovi incarichi. Spero di ribeccarti, un giorno."

"Lo spero anch'io, statemi bene."

L'uomo, seguito dai due ragazzi, si allontana dal gruppo, dirigendosi verso l'ospedale.

"Ehi, Rupert!" Si gira, quasi emozionato all'urlo di Vasquez. Non l'avevano mai chiamato così. "Che farai adesso?"

"Mah, per ora dobbiamo spiegare alle infermiere il caos che proveniva dal reparto, poi..non so..ci inventeremo qualcosa per proteggere la cacciatrice; vedremo.."

Fa un cenno di saluto ed entra nel grigio palazzo, chiudendosi la porta alle spalle.

 

 

FINE UNDICESIMA PARTE

 

 

 

 

"Ma siete davvero convinti?! Cioè, è proprio finita?!"

"Eh?! Cos'è che dici, Vasquez?!"

"Ascoltatemi un attimo..dai..dicevo.."

"Scusa, tesoro, mi passi quella borsa là in alto?! Grazie, sai non ci arrivo...maledetta sedia a rotelle.."

"Prego Spoon...ma volete sul serio andarvene?! E..e la caccia?! E cosa faremo dopo?!"

"Sei tu l'unica pazza qui in mezzo a cui piace la caccia fine a se stessa. Non abbiamo alcun motivo per restare."

"Non è vero, c'è anche Slyde..e poi non è solo quello..Slyde tu che ne pensi?! Non cerchi vendetta?! Non brami andare fino in fondo a questa storia?!"

"A..andiamocene. S..subito. V..vi prego.."

"E' sconvolto, Vasquez. Si è trasformato nel suo incubo. Dovresti dargli retta anche tu."

"Ma..ma SnakeEyes...e l'occhialuto?! Che ne sarà di lui..e di quei ragazzi?! Se non li aiutiamo.."

"..soccomberanno, probabilmente. Ma questa è la loro guerra, non la nostra. Noi non saremmo nemmeno dovuti esserci. L'ha detto anche l'occhialuto. Seguiamo il suo consiglio, per una volta."

"Non è la nostra?! Come puoi dirlo?! Ci siamo invischiati fino al collo! Ma non volete conoscere la verità?! Non volete sapere di X?!"

"No. Tra poco arriverà Houston col furgone che dovrebbe avere noleggiato. Partiremo al calare delle tenebre. Arriveremo velocemente a Città del Messico e ci imbarcheremo con tutta la "roba". là i controlli sono meno severi..A proposito, hai fatto la valigia, Vasquez?!"

"S..si. Però continuo a dire che.."

"E piantala, Nina! Io odio questo posto! Io odio l'America! Prima ce ne andiamo e prima sarà. Presto il Consiglio ci affiderà altri casi e potrai sfogare allora la tua rabbia pazzoide!"

"Spoon! SnakeEyes! Forse non ci siamo capiti! Non vi importa di Giles!? Senza di lui noi non saremmo quello che siamo adesso! Tu..tu Spoon saresti finito in qualche bettola londinese a fare lo sguattero, con uno stipendio da fame, ma lo avresti accettato, ti conosco..eccome se lo avresti accettato...e tu Jack.."

"Non chiamarmi Jack. Non sono più il ladruncolo di un tempo."

"Appunto, SnakeEyes. Ma lo saresti ancora senza Giles! E lo stesso discorso vale per me! Non vi rendete conto?! Quell'uomo ha raccolto dalla strada dei mentecatti, dei reietti della società.."

"..E li ha trasformati in sicari assassini. Non sono sicuro di essergli grato."

"E comunque non ti ricordi cosa ci ha insegnato?! L'hai forse dimenticato?! In fondo, è la regola base del nostro lavoro..mai provare sentimenti. Tu non sei una donna, Nina, sei il prolungamento della tua arma. Se getti la maschera, ti strapperanno gli occhi; se apri il tuo cuore, te lo strapperanno dal petto;.."

"..ora e per sempre tu sei una Mercs. Mi ricordo queste parole, sono di Giles..forse, forse avete ragione. Lui vuole così. Il Consiglio vuole così."

"H..Houston è arrivato. Usciamo da qui e andiamocene, ora!"

"Cacchio dici, Slyde?! Fuori non c'è nessuno!"

"Fidatevi. Avverto il suo odore nelle vicinanze. Io sono un vampiro, ricordate?! Fareste bene a tatuarvelo in fronte per ricordarlo..la prossima volta potrebbe non andarvi così bene.."

"Ehi, non farla così tragica. E' stata colpa di quella strega, non succederà più."

Slyde abbassa gli occhi. Esita; poi prende la sua roba, si copre con la coperta ed esce. E' praticamente sera, ma non vuole rischiare. Potrebbero essere le sue ultime giornate da uomo. Le ultime..

I Mercs escono e accolgono Houston, che nel frattempo è arrivato con un piccolo, vecchio, scalcinato camioncino sulla cui parte destra è disegnato un cocomero che sorride.

"Ma che cavolo hai trovato?! Non ci staremo neanche lì dentro..farò fatica a farci entrare la sedia a rotelle.."

"Non rompere, Spoon. Con i dollari che ci erano rimasti, non ho trovato di meglio. Caricate tutto e andiamocene da questo schifo di motel e da questo schifo di paese. Avete saldato con l'albergatore?!"

"Non ti preoccupare, tutto fatto. Andiamocene."

Salgono tutti: SnakeEyes, Slyde e Spoon sul retro, Vasquez dalla porta davanti, di fianco a Houston. Può così osservare, uscendo dalla cittadina, il cartello sulla strada: "GOODBYE, COME BACK SOON"..

 

FINE