RISVEGLI

AUTRICE:JANA

PROLOGO

 

L'alba non era mai stata più rossa di allora....il sangue voluto era stato versato.

Goccia dopo goccia, regalava il suo colore al cielo.

 

L'aria densa e polverosa dava forma ai grigiori, definendoli, rendendoli plastici.

Modellandone i profili.

Le mani strette sul viso insanguinato non riuscivano a fermare il pianto, mani pallide....senza smalto.

Sapeva di essere ancora vivo, ma cosa voleva dire "esser vivo" quando dentro si poteva essere così infinitamente morti?

Ancora un pò di rosso in cielo, ed avrebbe dovuto trovare un posto in cui nascondersi...un automatismo niente più.

Gli mancava la forza, ma soprattutto, la volontà di vivere.

Lasciarsi andare, ecco cosa voleva.

Lasciarsi andare......il sole avrebbe divorato ogni parte del suo corpo fino a ridurlo in cenere, ed il vento avrebbe poi spazzato anche i resti del suo cuore, fino a disperderlo nell'aria, fino ad annullarlo.

Era così che voleva sentirsi.....parte del niente.

Avrebbe posto così finalmente fine all'eterna tristezza, che sapeva, da quel giorno lo avrebbe accompagnato per sempre.

 

Sembrava che dormisse.........

Spike voleva solo svegliarla.

Avrebbe accettato qualsiasi cosa, anche il suo odio, pur di vedere ancora una volta i suoi occhi illuminarsi di vita, di odio, di amore.

Sapeva di non essere il solo a soffrire così......

Alcuni di loro anestetizzavano il dolore stringendosi forte alla persona amata.

Willow teneva Tara stretta a sè...l'aveva ritrovata.

Xander teneva Anya fra le sue braccia...non voleva perderla.

 

Altri invece erano soli...

In poco tempo Dawn aveva perso tutto, non le era rimasto nient'altro che sè stessa.

Avrebbe dovuto vivere quella vita che le era stata appena regalata.

Giles stava in piedi di fronte alla sua sconfitta.....come in trance, la sua anima completamente svuotata.

Guardando il corpo di Buffy privo di vita, avvertì tutto il peso del suo fallimento.

Aveva perso l'unica persona che avesse mai amato come una figlia, l'unica ad aver risvegliato in lui un sentimento che non sapeva nemmeno di possedere.

Con lei aveva avuto la possibilità di essere il padre che non era mai stato, ed il suo cuore le sarebbe stato eternamente grato per avergli permesso di conoscere, anche se solo per poco tempo, questo sentimento così profondo e così particolare.

 

Troppe cose erano accadute in quella notte.....

La morte di Buffy, l' uccisone di un uomo, la perdita di sè stesso....

Da quando aveva ucciso Ben provava sentimenti contrastanti, e lo strano legame con Spike sembrava prendere sempre più forma.

Spike sembrava essere diventato quello che Giles era stato in passato, e Giles sembrava essere diventato quel che Spike rifiuta di essere.

 

Avevano salvato il mondo, ma ognuno di loro aveva perso la parte più importante di sè stesso.

 

Nessuno parlava, le parole erano suoni inutili.

 

Spike non riusciva ad alzarsi.

Il suo pianto disperato squarciava ancora il cielo, voleva raggiungerla...ovunque lei fosse.

Non poteva toccarla, ma sapeva che il suo grido di dolore sarebbe arrivato fino a lei...per proteggerla e scaldarla.

E lei, non sarebbe mai più stata sola.

 

Xander posò delicatamente Anya a terra, e per la prima volta, rendendosi conto di quanto davvero Spike avesse amato Buffy, sentì il bisogno di aiutarlo.

Anche gli altri si mossero verso di lui, verso quel vampiro che aveva dimostrato a tutti che avere un anima non serve poi così a tanto......

Lo aiutarono a proteggersi dal sole, lo aiutarono a non morire....le parole ormai non servivano più a niente.

Spike era uno di loro.

(To be continued)

Risvegli - "Una famiglia per tutti"

             

 

1 mese dopo......

 

Era quasi ora di aprire il negozio.

Giles era sotto la doccia.

Anya e Xander in cucina preparavano la colazione.

"Anya cosa diavolo stai facendo? Beh scusa.....forse la parola diavolo non è la più adatta da usare con te...ma cos'è quella roba?"

"Non lo so, l'ho sempre visto fare dal signor Giles...."

"Si, ma lo sai lui è Inglese e noi...beh, sai cosa voglio dire....."

"Perchè fai sempre queste distinzioni? Anche io ero un demone e tu non lo sei mai stato...ma mica te lo faccio pesare? Quindi che differenza c'è fra un Inglese e te?"

"Ma no, io non volevo offendere nessuno......voglio dire..... la mattina non riesco a mangiare quella roba...così....UNTA...bleah!!!"

"A me sembra divertente!"

"Buongiorno a tutti e due.....m-ma..... c-cos'è quest'odore?"

"Le ho preparato la colazione signor Giles!"

Mentre Anya si gira per prendere il succo d'arancia, lo sguardo inorridito di Giles si posa sul piatto.

"Xander, vuoi favorire? Tutto questo per me è troppo......"

"No, grazie signor Giles io mi accontento di un pò di latte e cornflakes....sa com'è, perferisco mantenermi leggero dopo la nottata che abbiamo passato"

"Anya grazie del pensiero, s-sei stata fantastica, ma io in questo momento non ho molta fame ad esser sincero...."

"Signor Giles, DEVE ASSOLUTAMENTE mangiare!!! Non voglio che muoia anche lei....."

"Morirò se la mangerò....c-cioè....è troppo per me!"

"Io l'ho letto su un giornale...DAVVERO!! non mangiare la mattina fa male, e se una cosa fa male vuol dire che si muore...."

"Anya non è proprio così...i giornali esagerano sempre, non devi preoccuparti"

Giles le sorride e, commosso dal gesto di Anya, decide di mangiare un pò di quel picasso culinario che deborda dal piatto.

"Come sta adesso Spike?" Chiede Anya asciugandosi le lacrime

"Ora si è addormentato. C'è Dawn a fargli da angelo custode, ma non so quanto riusciremo a star tranquilli.....desidera solo morire, e riuscire a nutrirlo diventa sempre più difficile"

"Eh si, soprattutto quando si ribella come ha fatto stanotte! Abbiamo dovuto legarlo e fargli bere il sangue con la forza.....Anya, avresti dovuto vederlo era diventato una bestia, ringhiava addirittura!

Da dove prenda quella forza io non lo so..."

"Purtroppo i momenti in cui rifiuta di essere nutrito sono i suoi unici momenti di vitalità"

"Ha fatto volare ben due tazze di sangue prima di riuscire a fargliene bere una...Io ed il signor Giles siamo usciti da quella stanza conciati come due macellai....come due Jack the Ripper!!"

"Perchè quell'espressione signor Giles.....che ho detto di strano?"

"Niente Xander...."

 

Anya si siede vicino a Giles..

"La sua idea di farci venire a vivere qui nel negozio ci permette non solo di risparmiare molti soldi...."

"Anya.....!!!" Gli occhi di Xander increduli

"Xander è vero, da quando siamo qui abbiamo risparmiato molti soldi...però possiamo anche aiutare Spike...e poi noi stiamo bene insieme!"

 

"Si, Anya ha ragione....dopo quello che è successo non me la sentivo di lasciare Spike in quelle condizioni, e nemmeno me stesso ad essere onesti"

Xander abbassa la testa e sorride tristemente, le mani in tasca..

"E nemmeno noi ce la sentivamo di stare da soli....signor Giles, siamo come una famiglia... ed anche se mi sembra ancora strano credere alle mie orecchie quando la mia bocca emette questo suono, devo ammettere che Spike è davvero un bravo

ragazzo......cioè...io....volevo dire un bravo...sì.... Vampiro.....cioè...INSOMMA....ma COSA si dice in questi casi?"

Questa volta fu lo sguardo di Anya a fulminarlo

 

"Si Xander anche io l'ho spesso giudicato male, invece se non ci fosse stato lui probabilmente a quest'ora avremmo perso anche Dawn...."

"E' proprio vero....."

"Ma signor Giles non le dispiace un pò aver smantellato la stanza degli allenamenti?"

"Senza Buffy quella stanza non aveva più senso di esistere, mi faceva male entrarci dentro...t-troppi ricordi. Ora trasformata così almeno serve a qualcosa"

"Ad aiutare Spike?"

"Si Anya, ad aiutare Spike ma anche tutti noi...."

Fare i turni per tener d'occhio Spike è faticoso, è ormai un mese che andiamo avanti così...notte e giorno, ma prendendoci cura l'uno dell'altro continuiamo a mantenere viva quella parte di noi che non vogliamo vada perduta per sempre"

"E poi c'erano ancora tutte quelle stanze inutilizzate...."

 

"Pensa che un giorno Spike si riprenderà?"

"Non lo so....non è facile per lui immaginare una vita eterna senza Buffy, ed anche se forse lei non lo ricambiava....almeno non apertamente, lui la amava davvero!

Sono convinto, e purtroppo l'ho capito solo adesso, che il chip non sia la vera causa dell'improvviso cambiamento di Spike. Il chip è stato solo l' effetto placebo che ha tirato fuori il vero cuore di Spike"

"Il cuore di un poeta...."

"Ma signor Giles, come può dire una cosa del genere...Spike è sempre stato uno psicopatico-sadico-sanguinario!!! E' l'enciclopedia vivente delle perversioni e delle patologie mentali!"

"Xander...ci sono lati oscuri in ognuno di noi che possono venire fuori solo grazie a particolari circostanze, e questi stessi lati oscuri, possono essere attenuati o addirittura eliminati da un sentimento così profondo come quello dell'amore"

"Ma non è possibile....non si è mai vista una cosa del genere, demoni e vampiri non cambiano!!"

"Xander....se non sbaglio hai intenzione di sposarne uno" disse Giles sorridendo e guardando un Anya compiaciuta

"Si....ma Anya è un EX demone.....è diverso"

"Non è così diverso come pensi, lo dici perchè sei innamorato di lei....comunque ricordati che anche tu hai un lato oscuro come tutti noi, e forse un giorno potresti anche trovartici faccia a faccia"

Il viso di Xander si irrigidì per un attimo...

"Ma tornando a Spike, vorrebbe dire che se gli togliessimo il chip....lui rimarrebbe così com'è adesso?"

"Non posso esserne certo....ma certamente non farebbe mai del male a nessuno di noi, soprattutto a Dawn"

"Comunque quel che conta non è il passato, ma come è Spike ADESSO....ci ha aiutato più di una volta ed ha combattuto dalla nostra parte rischiando la sua stessa vita......Xander, pensavo che anche tu ti fossi ricreduto su di lui..."

"Si, in passato non è mai piaciuto, come non mi piaceva Angel...però è vero, su Spike mi sono davvero ricreduto...anche io vorrei che non morisse, mi ci sono addirittura affezionato a quel succhiasangue...ma non glielo dica per favore!!!!"

"Paura dei tuoi sentimenti Xander? Prima ti innamori di me..un ex demone e poi ti affezioni ad un vampiro...."

"No Anya,è che..... non voglio che lo sappia! Lo sai com'è....poi inizierebbe a fare le sue battutine sarcastiche blablabla blablabla"

"Comunque riguardo al malessere di Spike c'è anche un altro aspetto della faccenda da non sottovalutare..."

"Quale?"

"Il senso di colpa"

"Ma lui non ha nessuna colpa della morte di Buffy...è stata lei a sacrificarsi per salvare Dawn"

"O per fuggire da tutto questo.....e comunque Spike non è l'unico a farsi tormentare dai sensi di colpa, io non riesco più a vivere con questo pensiero...."

"Ma signor Giles, non può pensare che sia colpa sua" disse Anya

"O almeno non solo colpa sua...tutti noi ci sentiamo responsabili per quello che è accaduto....anche io ho spesso gli incubi" aggiunse Xander

"A volte mi sento in colpa solo per essere ancora vivo....."

"Buffy però ci ha fatto un dono e noi non dobbiamo buttarlo via"

"Willow!!...non ti abbiamo sentito entrare"

"Buongiorno a tutti...ho sentito per sbaglio la vostra conversazione"

"Io e Tara stiamo andando a prendere il sangue per Spike, torniamo fra pochi minuti....tutto a posto con lui?"

"Si, ora si è calmato e sta dormendo"

 

Xander sembrava perplesso...

"Signor Giles ma non si è mai chiesto come mai non sia ancora arrivata una nuova cacciatrice?...Kendra venne attivata quando Buffy morì per poco più di un minuto....come mai ora che è passato un mese, non....?

"Non ne ho idea Xander, io so solo che non voglio più essere l'osservatore di nessuno"

"Si, ma intanto siamo noi che ogni notte facciamo la ronda notturna, siamo noi quelli che rischiano la vita....e se ci mandassero un altra psicopatica come Faith?"

"Non voglio nemmeno pensarci...."

"Non pensa che sia il caso di iniziare ad addestrare Dawn? Ha il sangue della cacciatrice...."

"Ma non è la prescelta......non siamo noi a decidere queste cose"

"Allora chiami il Consiglio...magari loro se ne sono dimenticati!"

"Loro non si dimenticano mai di niente Xander.....mai"

 

"Adesso basta!...signor Giles vada un pò a riposare, al negozio ci penso io....anche tu Xander vai a dormire, tanto Willow e Tara dovrebbero essere qui a momenti"

"Si, è meglio che io vada un pò a riposare.....grazie Anya, g-grazie di tutto"

"Aspetto che arrivino Willow e Tara e poi anche io andrò a dormire"

"Non ce n'è bisogno Xander, siamo qui! Per favore dateci una mano queste sacche di sangue sono pesantissime..."

 

Un fragore......

" Qualcuno è entrato dal retro!!!"

 

"A quest'ora del giorno può essere solo un demone!" gridò Anya

Xander prese la balestra e si avviò in direzione del rumore

Gli altri presero il resto delle armi

"Viene dalla stanza di Spike....Oddio c'è anche Dawn, presto andiamo!"

La porta era chiusa, qualcosa ne impediva l'apertura....

"Aiutatemi a sfondare la porta!!!"

Pochi colpi e riuscirono ad entrare....ma di colpo il rumore era sparito

 

Quando la porta cedette ciò che videro era il buio interrotto da un fascio di luce rossastra.

A terra un corpo nudo...

Le braccia che cingevano le ginocchia

Spike..... era riuscito a spaccare le protezioni della finestra

La testa sulle ginocchia, piangeva accovacciato sotto i raggi del sole...

 

"Presto copritelo, mentre io cerco di tappare la finestra"

 

"Ma dov'è Dawn?" Chiese Willow guardandosi intorno

Tara e Xander si misero alla ricerca di Dawn, mentre Willow ed Anya coprirono Spike con una coperta.

"Per fortuna la luce del giorno non ti ha causato nessun danno...." Willow strinse a sè quel corpo impaurito.

Spike si lasciò andare ad un pianto liberatorio fra le sue braccia e, senza opporre resistenza, le permise di prendersi cura di lui.

"Spike è dura per tutti noi......lo so tu l'amavi, ma devi continuare a vivere....noi abbiamo davvero bisogno di te, Dawn ha bisogno di te"

"Briciola......" La testa indietro e gli occhi chiusi

"Non riusciamo a trovarla" dissero Xander e Tara "da nessuna parte"

"Spike....quando ti sei svegliato Dawn era in questa stanza?"

"No....io mi sono svegliato ed ero solo...ma perchè... dov'è?" Spike si alzò in piedi, lo sguardo preoccupato e confuso si allargava nei suoi occhi chiari.

"Non lo sappiamo....lei era di turno per starti vicino" disse Willow

"Devo trovarla!" e si avviò verso la porta completamente avvolto nella pesante coperta

"No non puoi uscire, fuori ormai è giorno!!!" urlò Xander tenendolo forte per un braccio

"Cosa ti importa?Io non ti sono mai piaciuto!!!" e con un gesto deciso si liberò dalla stretta di Xander facendolo quasi cadere a terra.

 

"Briciola dove sei? Ti prego rispondimi.....non mi lasciare anche tu"

 

 

Risvegli - "H2O"

 

Il sole era già alto nel cielo.

 

Un calcio alla porta per aprirla....

"Ragazzi aiutatemi l'ho trovata!"

Giles teneva fra le braccia Dawn...un piccolo un fiore appassito.

"Non spaventatevi è solo svenuta..."

 

Spike la prese fra le sue braccia e la posò delicatamente sul letto.

Con la mano destra strinse la sua mano sottile avvicinandola al suo petto, con la sinistra le accarezzò il volto pallido

"Briciola......"

"Spike, stai bene?" Gli occhioni spalancati

"Si, io sto bene.....ma tu come ti senti?Cosa ti è successo?"

"Non lo so.....non ricordo niente...ho solo tanta tanta sete"

"Si....hai le labbra secche"

Anya arrivò con un vassoio "Ecco ti ho portato dell'acqua e del succo di arancia....cosa preferisci?"

"Tutto...ho tanta sete, tantissima"

 

Giles si avvicinò e le sorrise

"Ci hai fatto spaventare.....non riuscivamo più a trovarti, pensavamo che tu fossi qui con Spike e invece quando siamo arrivati eri sparita"

"Io non so.....non ricordo...."

 

"Ma signor Giles dove l'ha trovata? Noi l'abbiamo cercata ovunque"

"Tara...è proprio questo che non riesco a capire...io ero già passato nel punto in cui l'ho trovata, ma lei non c'era..."

"Venite, vi faccio vedere"

Uscirono fuori e pochi metri più in là Giles si fermò

"E' questo il punto in cui ho trovato Dawn"

"Ma anche io sono passato di qui e anche Tara.....non c'era nessuno!"

"Forse non ve ne siete accorti perchè non c'era luce a sufficienza"

"Willow era giorno ormai.....ricordi? Stavamo per trovare Spike arrosto, o meglio in polvere!"

"Questo è molto strano....." Disse Giles pensieroso

"Signor Giles, a cosa sta pensando esattamente? Le viene in mente qualcosa che ha letto sui suoi libri?"

"Non lo so Willow, ma c'è qualcosa....."

 

"Ehmmm..scusatemi" disse Xander portando le mani in avanti "Ma non credete che una volta ogni tanto, anche se qui accade molto raramente, una persona possa realmente essersi sentita male non a causa di demoni, vampiri o maledizioni ma solo per il fatto che possa essere semplicemente MA-LA-TA?"

Giles sorrise

"Si....in effetti hai proprio ragione, siamo portati a farci coinvolgere un pò troppo dall'ambiente che ci circonda. Sarà meglio tornare dentro e chiamare un dottore"

 

Al loro rientro videro Spike chino su Dawn, le labbra sulla sua fronte, l'avrebbe coccolata finchè non si sarebbe addormentata.

Era sorprendente per tutti loro vedere quanto cuore potesse avere Spike, ed anche se questo lo aveva già dimostrato più di una volta, i suoi gesti continuavano a suscitare meraviglia in ognuno di loro.

Andarono tutti a sedersi nell'altra stanza, non era proprio il caso di aprire il "Magic Box" in una giornata come quella....

 

"Caffè per tutti?"

"Si, Anya....grazie, intanto io chiamo il dottore" disse Giles alzando la cornetta del telefono

 

Si sedettero tutti attorno al grande tavolo di legno antico, un gesto semplice ma pieno di significato...per loro ormai un rito.

Ognuno perso nei propri pensieri.

Il silenzio la faceva da padrone, perchè è difficile parlare quando le ipotesi e le idee che si accavallano nella tua mente sembrano essere tutte troppo assurde per essere espresse o condivise.

Anche se a Sunnydale l'assurdo era di casa.

 

Un rumore di passi interruppe i loro pensieri

 

Si voltarono tutti.

Si voltarono a guardarlo......pantaloni neri e t-shirt nera aderente, camminava in direzione del frigo con quella sua camminata tipica, un pò strafottente.

Con gesto deciso aprì il frigorifero....i muscoli affusolati del suo braccio si contrassero, prese la tazza gialla e, avicinandola alla bocca, ne bevve avidamente il contenuto.

Chiuse la porta del frigo con un calcio, ed ascugandosi la bocca col dorso della mano, emise un verso animalesco di puro piacere....

Spike era tornato.

 

Nessuno fiatò, nessuno si azzardò a fare alcun commento, ma la sorpresa la si poteva leggere negli occhi di tutti i presenti.

 

Raggiunse gli altri e si sedette

"Qualcosa non va Xander?" Si accese una sigaretta e lo guardò dritto negli occhi

 

"I-io.....no....ma forse una domanda....h-hai ancora il chip vero?"

 

Spike roteando gli occhi disse "CERTO che ho ancora il chip...se no perchè starei qui a bere sangue di maiale, da una tazza gialla con su scritto "I LOVE THE LIBRARIAN" secondo te?"

 

"Ah..si...si..ehm..si..è vero...si!"

 

Spike prese Xander per il collo della camicia e lo tirò verso di sè

Xander deglutì a forza e trattenne il respiro

Le labbra di Spike sporsero in fuori, ed un lampo strano passò attraverso i suoi occhi verdi

 

"Grazie Xander.....per tutto, e grazie a tutti voi per esservi presi cura di me notte e giorno, io non lo dimenticherò mai"

 

"Grazie?!?!?!? Ah si...grazie..." Xander appariva in stato confusionale

 

"Ora ti senti un pò meglio Spike?" chiese timidamente Willow

"Ho deciso di reagire, io DEVO reagire....devo proteggere Briciola"

 

"E noi abbiamo bisogno di te e del tuo aiuto....bentornato fra noi" disse Giles mettendogli una mano sulla spalla.

"Vorrei non essermi mai lasciato andare e vorrei riuscire a non farlo mai più, ma non è facile.....non pensare..."

"Lo capiamo benissimo.....anche per noi è difficile andare avanti, ma insieme ce la faremo" disse Willow con gli occhi lucidi

 

Gli occhi chiari di Spike sembravano potessero perforare i muri ed oltrepassare le distanze

"Ora dobbiamo pensare a Dawn....sono molto preoccupato, sta succedendo qualcosa di strano"

"Cosa vuoi dire?" Chiese Giles

"E' una strana sensazione, non saprei esprimerla a parole...."

"Vuoi dire che "senti" che sta per succedere qualcosa?" Chiese Tara

"No, non è questa la sensazione, ma so per certo che quello che è successo non è normale"

"Forse Dawn è solo uscita per fare un giro e poi si è sentita male...."

"Si, certo, ma non vi ho ancora detto che mentre voi eravate fuori continuava ad avere sete, così le ho dato ancora da bere.....non le bastava mai, ha bevuto almeno 3 litri d'acqua"

"3 litri d'acqua? Vuoi dire 2 bottiglie da un litro e mezzo l'una? Certo che è preoccupante!

Se continuasse così ci costerebbe un sacco di soldi.."

"Anya...." Xander cercò di mantenersi calmo "non è questo il problema...."

"A me non sembra normale....cioè ditemelo voi, per me è difficile fare un paragone"

"Eh, si perchè tu....."

"Io cosa Xander?"

"Si volevo dire...tu b-bevi birra.."

Giles annuì

"Hai ragione non è normale bere così tanto....comunque ho già chiamato il dottore, dovrebbe essere qui a momenti...."

"Ti confesso Spike che quando l'ho vista lì per terra ho davvero temuto il peggio"

"A me sembrava un incubo quando l'ho vista fra le tue braccia....prima Joyce, poi Buffy...se fosse successo qualcosa anche a Dawn..."

 

"Qualcuno sta suonando il campanello! E' il dottore"

Giles andò ad aprire la porta e fece strada al dottor Duncan finchè arrivarono davanti alla stanza di Spike, dove Dawn dormiva ancora

"Ehhmm....c-ci scusi per la porta, a-abbiamo dei grossi problemi coi....c-coi tarli!

S-sa è un negozio molto vecchio e lo sto ancora ristrutturando..."

"Beh sembrano essere tarli molto particolari visto le condizioni della porta! Mi spieghi esattamente cosa è successo alla ragazza"

"Non lo sappiamo perchè non ricorda niente....io l'ho trovata fuori, era svenuta"

Si avvicinarono al letto

"Dawn...svegliati, c'è il dottore che vorrebbe visitarti"

"Acqua....ho tanta sete"

"Io vado a prenderle da bere...dottore, volevo dirle che ha già bevuto almeno 3 litri d'acqua da quando è rinvenuta, non le sembra strano?"

"Beh...a prima vista appare disidratata.....ha le labbra molto secche"

"Si......e la pelle non era così arrossata quando l'ho trovata.......forse sarà un pò di febbre?"

"Ora controlliamo, comunque tre litri d'acqua sono tanti..."

"Giles ho portato dell'acqua nel caso....."

"Hai fatto bene Spike stavo venendo a prenderla io...ha di nuovo sete"

"Dottore noi andiamo di là, ci raggiunga appena ha finito di visitarla e se ha bisogno mi chiami pure..."

"Si ma prima di andarsene mi dica una cosa, quanto tempo è rimasta fuori di casa la ragazza?"

Giles e Spike si guardarono incerti

"Credo che sia rimasta fuori un ora al massimo, non di più"

"Bene, vi raggiungo appena ho finito di visitarla"

 

Spike e Giles raggiunsero gli altri, ed Anya preparò dell'altro caffè, ma questa volta in quantità industriale.

 

Willow appariva nervosa, giocava con le matite in maniera ossessiva, poi si decise a parlare

"Smettiamola di stare tutti in silenzio, ognuno di noi sta pensando a qualcosa.....quindi diciamoci tutto quello che ci sta passando per la mente."

"Va bene...." disse Giles

"E comunque inizierò io, perchè non posso più tenermelo dentro ed anche perchè credo che anche voi vi siate accorti che Dawn ci sta mentendo"

 

Spike dapprima sgranò gli occhi incredulo, poi facendo forza sul tavolo coi suoi pugni si alzò in piedi e avvicinando pericolosamente il suo viso a quello di Willow, che stava proprio di fronte a lui, le urlò "Ma sei impazzita?"

"Calmati Spike, Willow non intendeva offendere Dawn....sta solo dicendo che forse non ci ha detto proprio tutta la verità"

"Il signor Giles ha ragione, io volevo solo dire che quando dice di non ricordare cosa è successo....."

"Si Will, non ti convince. E non convince nemmeno me" Aggiunse Xander

"E nemmeno me......mi dispiace Spike" disse Giles guardandolo dritto negli occhi

"Ma siete tutti impazziti? Quella ragazza ha perso tutto ciò che aveva, sta male! Perchè dovrebbe mentirci, e su cosa poi?"

"Spike....ragiona, perchè dovremmo inventarci una cosa del genere?"

 

Altri passi dietro di loro...

 

"Signor Giles...."

"Ah...si dottor Duncan, prego, si accomodi...ci dica come sta Dawn"

"La ragazza sta bene...non ha nemmeno la febbre. A me sembra davvero in perfetta salute. Ma sinceramente non riesco a giustificare il rossore diffuso su tutto il corpo e la forte disidratazione, che voi sappiate le era già accaduto?"

"No....è la prima volta che le succede"

"Anche lei mi ha risposto la stessa cosa, ma l'aspetto ed il grado di desquamazione della sua pelle parlano chiaro, deve esserle già successo altre volte"

Willow e Spike si scambiarono un occhiata

 

"Ma lei dice di non ricordare niente....a lei sembra possibile?" chiese Giles

"Certo a volte può succedere!"

Un altro sguardo fra Spike e Willow

"Ma ditemi qualcosa di più della ragazza, c'è qualcosa che la turba?"

"Beh, si...... decisamente questo non è il periodo più felice della sua vita, ha perso la madre e poi la sorella, e questo nel giro di poco tempo.

"Capisco......in effetti avevo già pensato che potesse trattarsi di un disturbo di tipo psicosomatico, comunque prima di pronunciarmi vorrei farle fare delle analisi, sa per sicurezza, e se lei è d'accordo possiamo già farle domani mattina"

"Analisi? S-si...v-va bene"

"State tranquilli, è solo un controllo in più che vorrei fare, la ragazza è in perfetta salute, e poi ricordiamoci che lo stress spesso gioca brutti scherzi".

"Sono d'accordo" disse Spike guardando Willow

Il dottore si avviò verso la porta e Giles lo accompagnò

"Grazie dottore, domani mattina le porto la ragazza"

"Arrivederci, e stia tranquillo"

 

Giles tornò a sedersi insieme agli altri

"Analisi? Dawn è in grado di fare delle analisi?" Chiese Spike

"Beh, tecnicamente si....il sangue c'è" disse Tara

"Ma dite che non risulterà qualcosa di strano da questo controllo?" Spike era sempre più preoccupato

"Non saprei, non le abbiamo mai fatto fare nessun analisi prima d'ora" Giles si toccò il mento

"Però non possiamo nemmeno rischiare di non fargliele fare....ne va della sua salute"

"Esatto.....però se i risultati non fossero buoni come faremo a sapere se quei risultati sono dovuti ad una malattia o al fatto che Dawn è "Dawn"?" Disse Spike

"E' vero....anche se il sangue è umano potrebbe avere dei valori diversi dal normale....beh per non parlare poi del fatto che se dalle analisi saltasse fuori che quel sangue non è umano, Dawn diventerebbe sicuramente oggetto di esperimento" disse Giles ancora più pensieroso

"Ok, allora in tal caso interverremo io e Tara con un incantesimo!" disse Willow con fare sicuro

"Pensate di potercela fare?"

"Si, ho già in mente qualcosa, io e Tara dobbiamo solo adattarla alla situazione"

"Bene.......allora siamo d'accordo così, domani mattina io porto Dawn dal dottore, e voi nel frattempo vi preparare ad intervenire"

"D'accordo, io e Tara adesso andiamo di là a perfezionare il nostro incantesimo, e lei signor Giles invece vada un pò a riposare, ora la situazione è sotto controllo...ed anche tu Xander ti prego vai a dormire, sembri uno zombie!"

Giles e Xander annuirono stancamente e si avviarono in direzione delle loro stanze.

 

Rimasero attorno al tavolo solo Anya e Spike.

"Spike sono contenta che tu ti sia rimesso in piedi...."

"Grazie Anya, ricordo che anche tu ti sei presa cura di me.....chi l'avrebbe mai detto? Un ex demone innamorata di un umano che si prende cura di un vampiro innamorato della Cacciatrice...."

Gli occhi lucidi di Spike riflettevano tutta la luce intorno

"Ora tu devi pensare a Dawn...."

"Si, lo so...per ben 2 motivi, uno è perchè l'ho promesso a Buffy, e l'altro è perchè per Dawn io darei la mia vita"

 

"Spike, però io devo dirti una cosa che so che non ti piacerà....Dawn ci ha mentito, hanno ragione gli altri"

 

"Anya, è vero non mi piace quello che dici, ma a questo punto se tutti la pensate così, io voglio sapere se c'è qualcosa che non so, se c'è qualcosa che mi avete tenuto nascosto..."

"No, non ti abbiamo tenuto nascosto niente, semplicemente ognuno di noi per un motivo o per l'altro ha capito che in questa storia c'è qualcosa che non va......e come ha detto il dottore, non è la prima volta che le succede"

Spike inclinò dolcemente il collo verso sinistra, un suo tipico gesto

"Ma allora perchè io non me ne sono mai accorto?"

Gli occhi lucidi....

Anya strinse forte la mano di Spike

"Non te ne sei accorto perchè eri troppo impegnato a morire, ma adesso sei tornato, ed io so dove cercare....."

 

 

           

Rapid Eyes Movement

 

Era stanco....

non era facile dormire dopo tutti quei discorsi fatti.

Troppe teste, troppe idee, troppe supposizioni.

Anya lo aveva congedato chiedendogli di poter rimanere sola, voleva riordinare le proprie idee a proposito di Dawn.

Giles e Xander erano andati a riposare, chissà se i loro sospetti erano della stessa natura o se si differenziavano in qualcosa?

Willow e Tara erano nell'altra stanza, stavano perfezionando il loro incantesimo. Vivendo in simbiosi quelle due streghette avevano sicuramente già elaborato, distrutto, smontato, ricomposto e metabolizzato una teoria tutta loro.

 

Tutti avevano capito che Dawn aveva omesso qualcosa di proposito.

Tutti, tutti tranne lui.

Si chiese più di una volta cosa lo avesse reso così dannatamente cieco davanti ad una luce così evidente.

Era stato l'amore?

Si, doveva essere stato proprio quello.....l'amore.

Quello per Buffy lo aveva quasi ucciso, quello per Dawn lo aveva riportato in vita.

Che sentimento strano.....

 

L'amore che provava per quella ragazzina lo sconvolgeva, gli manipolava il cervello, lo faceva addirittura dubitare della sua stessa identità, ma allo stesso tempo lo rendeva così maledettamente vivo.

Aveva vegetato per un mese, chissà quante cose si era perso......

Gli era bastato vedere il corpicino di Dawn abbandonato fra le braccia di Giles, per sentire risvegliarsi in lui un istinto di sopravvivenza che non ricordava più di avere.

Era sopravvissuto al dolore della morte di Buffy solo per proteggere lei, Briciola.

 

 

La menzogna non sempre è segno di cattiveria o di disonestà, e le parole non sempre sono l'unico mezzo per comunicare un disagio.

Ma allora, se Dawn faceva parte di quella categoria di persone che non mentirebbe mai per fare del male a qualcuno, e di questo lui ne era certo, CHI o COSA stava cercando di proteggere col suo comportamento?

Di certo non se stessa......

 

All'inizio non voleva crederci, no Briciola non è il tipo da dire bugie.....

Poi qualcosa nelle parole o nell'"energia" di Anya lo convinsero, ma non riusciva a dare nessuna spiegazione a questo strano fenomeno.

Al suo improvviso meccanismo di comprensione.

Si sentiva come se avesse capito, senza poterlo spiegare nemmeno a sè stesso, che Dawn nascondeva qualcosa di importante.

Avrebbe aspettato che gli altri si fossero scambiati le proprie idee, ed avrebbe ascoltato le loro conclusioni.

Solamente allora avrebbe espresso il suo parere e preso una decisione.

Era così che doveva comportarsi, per il bene di Briciola.

Spike si meravigliava sempre di più di sè stesso, della nuova pazienza acquisita, e delle sue reazioni.....

L'orgoglio e l'egoismo erano sempre stati un punto fermo nella sua vita, le uniche cose a cui non avrebbe mai rinunciato.

Ed ora, improvvisamente, non ne sentiva più il bisogno......

Non era più un bisogno vitale di cui non poteva fare a meno, ora era l'amore il motore della sua esistenza.

Ultimamente, le esigenze altrui erano divenute più importanti delle proprie.

Che sensazione nuova....

Gli era successo per la prima volta la notte in cui aveva trovato Buffy seduta sulle scale che piangeva, e da quel momento molte altre volte ancora.

Era andato a cercarla per ucciderla, e poi si era ritrovato a consolarla....

 

Quante cose cambiarono da quel momento.

Forse non era stato il chip a cambiarlo così, forse era stata Buffy....

 

Aveva combattuto con loro per salvare il mondo, chi l'avrebbe mai detto.....proprio lui, dall'altra parte della barricata, dalla parte dei "giusti".

Lui, contaminato dall'amore, corrotto dalla giustizia.

 

Erano cambiate tante cose anche da allora...

Aveva perso Buffy, ma aveva forse anche acquisito qualcosa di nuovo.

Qualcosa che non voleva perdere, anche se tutto ciò contrastava con il suo modo di essere.

Il suo rapporto con gli altri, il suo rapporto con Dawn....

Si sentiva protettivo in maniera maniacale nei confronti di quella peste.

Un ruolo nuovo per lui, che lo sorprendeva in tutta la sua naturalezza.

Poteva essere stato davvero quel maledetto chip a condizionarlo?

O era il suo cuore che stava prendendo possesso della sua materia grigia?

 

Il chip, lo stradannato chip...era come avere un anima, ma di silicio.

Ma lui non aveva un anima, lo aveva detto anche Doc:

"I don't smell a soul anywhere on you... why do you even care?

 

Possibile che provasse tutte queste emozioni solo grazie a quello?

Luccicava in qualche scissura del suo cervello, e gli impediva di fare del male. Ma poteva avere davvero un potere così grande?

Impedire è diverso da acquisire.

 

O forse era stato quello stramaledetto dottore che fingendo di avergli tolto il chip aveva toccato la circonvoluzione sbagliata.....

Poteva essere stato lui a combinare tutto questo lobotomizzando il vampiro sanguinario che era in lui?

 

 

Era stufo di porsi tutte queste domande, stufo di chiedersi continuamente se ogni suo gesto era condizionato o meno da un corpo estraneo che si prendeva gioco di lui.

Cercava modelli a cui paragonarsi, e situazioni in cui riconoscersi...

La schiavitù del pensiero fisso stava diventando più insopportabile dell'idea stessa di avere quel maledetto rettangolino impiantato nel cervello.

BASTA! BASTA! BASTA!

Era tempo di accettarsi per quel che era, i bambini crescono, gli uomini evolvono, i vampiri...pure!

Ma non era facile......

 

Lei era lì che dormiva nel suo letto.

Spike era disteso accanto a lei, nel letto in cui gli altri si erano alternati giorno e notte per un mese intero.

Instancabilmente, ognuno di loro aveva vegliato su di lui, proteggendolo da sè stesso.

Proteggendolo dalle minacce del suo dolore....

 

Non sapeva nemmeno che ore fossero, ma cosa importava? Aveva vissuto per trenta giorni interi come un vegetale, e questa era la prima volta che sentiva di nuovo delle sensazioni forti emergere in lui.

Una di questa era la voglia di dormire.

Dormire per riposare, e non per fuggire dalla realtà.

Il sonno lo accarezzava dolcemente, e lui si abbandonò fra le sue braccia.....

 

Camminava sulla sabbia, ma non c'era il mare.

Non era notte, ma nemmeno giorno.

Fiori strani abbandonati per terra, fiori scuri...

La luce nascente non divorava la sua carne, al contrario, la accarezzava.

Davanti a lui una montagna, due occhi piazzati sopra la sua cima.

 

Disteso sulla sabbia, un corpo

Prima scosso da convulsioni

Poi immobile

 

E all'improvviso Buffy.

Non stava sognando, era proprio lei...

...anzi stava sognando...

 

Buffy...............

Aveva qualcosa in mano

La teneva delicatamente mentre avanzava verso Spike

Era una rana

 

Buffy.............

Il desiderio di stringerla forte

I suoi occhi grandi.

La voglia di prenderla per mano e di portarla via con se

I suoi occhi grandissimi

Il bisogno di baciarla

I suoi occhi ancora più grandi, sempre più grandi, ancora più grandi, e più grandi ancora.

 

La rana salta dalle mani di Buffy a quelle di Spike

 

Il rumore del mare

Tutti i suoni si amplificano

Buffy muove le labbra

 

Acqua

Solo acqua...sotto, sopra, tutto intorno

Buffy muove le labbra...

Spike è terrorizzato

"Il suo nome per farlo arrivare"

Spike riesce a sentirla

 

Un pesce buffo si avvicina...

Buffy afferra con entrambe le mani la sua coda

Spike si muove verso di lei

Lei gli sorride

Il pesce la porta via...

 

 

"Spike, Spike.....svegliati che succede?"

"Io....stavo sognando, credo"

Spike si tirò su dal letto con gli occhi sbarrati, e si guardò intorno

"Si, ma gridavi ed eri agitatissimo...."

"Scusami, non volevo farti spaventare....ho fatto un sogno strano"

 

Dawn gli sorrise e lo aiutò ad alzarsi dal letto.

Una luce strana negli occhi di lei, Spike lo notò immediatamente.

O forse si era solamente fatto influenzare da tutti quei discorsi?

 

"E' giorno o notte?" Chiese Spike

"Sono le otto di sera, hai solo dormito qualche ora, io invece sono in piedi già da un bel pò"

"Come ti senti?"

"Benissimo, mai stata così bene!!"

La sua pelle era incredibilmente bianca, tutto il rossore era andato via...

 

Aveva bisogno di una doccia, il sogno gli aveva lasciato addosso una strana stanchezza fisica, ma anche una strana felicità ed una nuova forza mentale....questo non lo capiva proprio.

 

Dawn raggiunse gli altri in cucina.

 

"Spike è sveglio?" Chiese Anya

"Si, è andato a fare una doccia"

"Bene" disse Anya col guanto da forno stretto fra i denti..."fra poco sono pronti!!"

Tara e Willow prepararono la tavola, Dawn andò fuori in giardino e raccolse dei fiorellini azzurri, li mise in un vasetto e poi li pose al centro del tavolo.

"Questi sono per Spike, sono i suoi preferiti" disse orgogliosa

 

Uno Spike seminudo attraversò la cucina trascinato da un profumo a cui non riusciva a resistere...

Avvolto in un asciugamano nero solo dalla vita in giù si fermò davanti ad Anya

Lo sguardo di lei cadde e si bloccò sul corpo di Spike

"Ma cos'è quest'odore? Mi ricorda qualcosa......"

"Ti ho preparato i biscotti con i pezzi di cioccolato....quelli che divoravi di nascosto in casa di Giles dopo che ti avevano messo il chip" lo sguardo di Anya non si spostava...

"Grazie Anya.....perchè siete tutti così gentili con me? Una volta voi mi disprezzavate..."

"Io-io.....è la prima volta che ti vedo vestito così, stai-stai bene! Dovresti metterlo più spesso" Disse Anya

Tara, Willow e Dawn si scambiarono sguardi increduli e divertiti.

 

Willow si fece avanti con uno strano ghigno dipinto sul viso, Anya era troppo impegnata a posare gli occhi altrove per poter rispondere.

 

"Spike....tu sei uno di noi! Abbiamo sbagliato molte volte con te"

"Calma....io però sono sempre un vampiro"

"Certo...."

"Si, ma ve lo ricordate vero? Io sono CAT-TI-VO!"

"Siiii certo che ce lo ricordiamo....apri la bocca!" disse Willow sorridendo ed infilando un biscotto tiepido nella bocca di Spike.

"Forse è meglio che tu vada a vestirti, stanno arrivando Xander e Giles" disse Tara dando un occhiata di intesa ad Anya.

 

Xander e Giles attraversarono la porta carichi come muli.

Pizze, birre, sangue....

Spike li raggiunse poco dopo

"Ma cosa c'è una festa stasera? O di solito è sempre così per voi?"

"E' che..... siamo felici che tu e Dawn stiate bene"

Spike avvolse la vita di Dawn col suo braccio, la tirò verso di sè e le diede un bacio sulla fronte.

Le voleva bene da sempre.

Forse perchè lei era stata l'unica che lo aveva sempre trattato in maniera speciale....si, era iniziato tutto così, lo ricordava bene.

Lo sguardo di Spike cadde sui fiorellini azzurri.

Un ulteriore conferma.

Era proprio così, lei non aveva mai pensato a lui come ad un mostro....

"Grazie Briciola" disse in un sussurro.

 

Si sedettero tutti intorno al tavolo

Giles prese un cartone e lo passò a Spike che allontanò le mani come se questo potesse fargli del male

"Ma...che fai?"

"Abbiamo preso una pizza anche per te.....aprila"

"Ma io non ho mai mangiato una pizza, io sono un vampiro!! grrrr grrr grrr ricordate? disse muovendo la testa e le mani

Io bevo sangue!...vedete? ho già qui la mia tazza bella piena!"

 

"Si,ma devi ammettere che come vampiro sei un pò particolare...fumi sigarette, bevi birra, bevi superalcolici, mangi biscotti al cioccolato......forse potrebbe piacerti anche la pizza, almeno aprila"

Ci pensò un attimo

"Beh....l'odore sembra buono"

Spike aprì il cartone e tutti allungarono il collo per curiosare

L'aspetto era un pò particolare

"L'abbiamo fatta fare apposta per te...la pizza del vampiro!!!" Disse Xander

"Beh....direi che potrei assaggiarla...."disse Spike entusiasta

Non era abituato alle sorprese, e tantomeno al fatto che qualcuno si prendesse la briga di farlo star bene.

 

Gli vennero in mente le parole di Drusilla.

"Troppo umano"

Ripensando a quell'episodio si accorse che quella frase gli dava un pò meno fastidio del solito....

Nonostante ciò lui ERA e RIMANEVA un vampiro!

Lo ripetè a sè stesso all'infinito, proprio come un mantra.

Un VAMPIRO, un VERO BASTARDO, il più CATTIVO DI TUTTI.....il più PERICOLOSO!!

Ora si che si sentiva meglio....

 

Finita la cena, Dawn salutò tutti ed andò a dormire.

 

Rimasero tutti in silenzio per qualche minuto.

Giles inclinò la testa e con gesto lento si tolse gli occhiali.

Prese il fazzoletto dalla sua tasca, ed iniziò a lucidare le lenti con molta pazienza e meticolosità.

Era un gesto tipico di Giles, il cui significato simbolico non era mai sfuggito a nessuno di loro, era giunto il momento della verità....

           

Contenuto latente

 

Pochi minuti dopo....

 

Giles inspirò profondamente un attimo prima di inforcare gli occhiali.

La cartella rossa che Anya teneva fra le mani doveva contenere qualcosa di importante, e Spike, non era sicuro di voler conoscere il suo contenuto.

 

Avrebbe voluto gridare, e parlare a tutti del suo sogno.

Di come si era sentito quando l'aveva vista.

Ma cos'è un sogno? La proiezione di un desiderio inconscio, un sorso di sangue mal digerito, una compensazione allucinatoria dell'azione reale, o un mezzo di comunicazione incompreso?

I sogni hanno il potere di condizionare la tua giornata.

Al risveglio ti senti arricchito o svuotato, da quel che vedi e che provi, quando le caratteristiche dell'esperienza cosciente diurna sono notevolmente alterate.

Spike si sentiva condizionato, ed estremamente arricchito.

Solo, non ne capiva il motivo......

Era solamente perchè l'aveva vista?

Certo l'aveva vista, ma un pesce l'aveva trascinata via con sè!

Non era uno di quei sogni in cui tutti i tuoi desideri prendono forma....

Ma allora, perchè si sentiva così?

 

"Spike ti vedo assente...."

"Uh.....si, no...va tutto bene."

Willow sorrise

"Beh, è normale sentirsi così, questo è il tuo primo giorno.....da quando...si, va beh, sai che voglio dire"

 

Spike si morse un labbro e chiuse gli occhi

"Io l'ho sognata....."

"H-hai sognato c-chi?" chiese Giles cautamente

"Buffy, ho sognato Buffy!"

"Ed era un bel sogno?" chiese Willow, occhi spalancati e bocca aperta

"Io, non saprei.........era un sogno stranissimo, non ricordo molto"

 

Giles si alzò in piedi.

Iniziò a passeggiare avanti e indietro tormentandosi il mento.

"Cosa dice signor Giles, posso iniziare?" chiese Anya

Giles si fermò a guardarla e poi annuì con la testa

La cartella rossa era in mezzo al tavolo, Anya la prese.

 

"Lei era......aveva gli occhi grossi....."

"Spike....che ti succede, sembri sconvolto!" disse Willow preoccupata

Il rosso spiccava fra le bianche dita di Anya, che tiravano l'elastico della cartella con decisione.

"E poi....quell'uomo, la rana"

Spike era come in trance

Giles si avvicinò

"Spike, forse non ti va di parlare di quello che sta succedendo a Dawn?"

"Parlava.....io non capivo....ma poi si...." Spike si mise le mani fra i capelli come per spremersi forte la testa.

Tara si alzo in piedi allarmata

"Ma non capite? Sta rivivendo il suo sogno......lasciatelo parlare"

 

"Veramente toccherebbe a me parlare" disse Anya alzando una mano

"Ho fatto una ricerca molto accurata, e non mi sono nemmeno fatta pagare gli straordinari!!"

"Anya per favore..." disse Xander alzando gli occhi al cielo

"Ma io non me li sarei fatti pagare, l'ho fatto per aiutare....però ora tocca a me parlare, VERO signor Giles?"

"Dopo Anya......dopo!" rispose Giles distratto dallo strano comportamento di Spike

 

Tara si avvicinò a lui

"Continua, cos'altro vedi?"

"La sabbia.......tanta tanta sabbia"

Tara si rivolse agli altri

"Riconosco questo suo comportamento, a me successe la la stessa cosa quando morì mia madre"

"Quando si perde una persona cara, la si vorrebbe sognare sempre........" disse Giles tristemene

"Infatti è normale sognare una persona che non c'è più, perchè ti manca. Il sogno di Spike è solo un modo per compensare questa mancanza "

"No,non è così Xander.....credetemi, questo non è un sogno qualsiasi" rispose Tara

"E gli occhi.......grossi, grossissimi" Spike aveva gli occhi lucidi

"Perchè dici che non si tratta di un sogno qualsiasi?" chiese Xander

"Ti sembra simbolico? E' questo quello che intendi dire Tara?"

"Non è solo questo signor Giles. Quando morì mia madre, iniziai a sognarla......ma in una maniera strana"

"Buffy....non andare via. Non riesco a muovermi con tutta quest'acqua...."

"Lo vedete? Non è in sè.....si comporta come mi comportavo io ogni volta che la sognavo"

"Ogni volta?" domandò Willow "questo vuol dire che ti è accaduto più di una volta?"

"Si, succedeva sempre...."

"Ma ora tu non hai più questo problema. Beh...almeno, io non me ne sono mai accorta"

"E' andato avanti finchè non ho capito il significato di quei sogni. Erano indicazioni precise."

"Quindi se ora non hai più quel problema....."

"Si Xander, ho seguito le indicazioni per arrivare a capire quello che dovevo fare"

"E come lo hai scoperto?" chiese Willow

"C'è voluto tanto tempo perchè capissi il significato di ciò che vedevo. Mio padre credeva che fossi un'invasata e, quando entravo in questa specie di trance, si infuriava come una bestia spaccando tutto quel che gli capitava davanti.

Mi succedeva ogni giorno. Ormai ero terrorizzata dall'idea del risveglio."

"Dev'essere stato tremendo......" disse Willow accarezzandole i capelli dolcemente

Tara annuì

"Anche se il sogno mi lasciava una bella sensazione dentro, le reazioni violente di mio padre mi portarono ad aver paura di ogni cosa.

Quando mi ripendevo dallo stato di trance lo sentivo urlare, gridava che ero pazza, che ero posseduta, che ero un demone come mia madre".

 

"Volevo toccarla........ma non ci riuscivo, solo la rana nelle mie mani"

"Cosa facciamo, prendiamo appunti?" Chiese Anya

"Spike sta dicendo cose senza senso....la rana? Non gli avrà fatto male la pizza?" disse Xander

"No, non sono cose senza senso. Spike ha bisogno di aiuto, dello stesso aiuto che ho ricevuto io quando ne ho avuto bisogno. Mi riconosco in pieno nel suo atteggiamento, me lo hanno raccontato in tanti.....

Non avete notato come era stranamente sereno dopo essersi svegliato?"

"Si, ma mi sembra normale, dopo tutto quello che ha passato un attimo di serenità doveva pur arrivare" disse Xander

"E poi io gli ho fatto i biscotti al cioccolato!" disse Anya convinta

"Certo certo, e sicuramente era sereno anche perchè Dawn stava bene.....ma "quella" serenità gli era stata donata dal sogno"

"E' stato così anche per me. La migliore amica di mia madre fu l'unica ad accorgersi di quello che mi stava accadendo, perchè in minima parte stava accadendo anche a lei"

 

"Non brucia......"

"Non si capisce davvero di cosa stia parlando" disse Xander

 

"Forse con l'ipnosi potremmo capire qualcosa di più......" disse Giles

"Era quello che stavo per dire, perchè anch'io ho trovato la mia strada grazie all'ipnosi."

"L'ipnosi su un vampiro? E da chi gliela facciamo praticare, da Dracula? Non possiamo mica chiamare uno qualsiasi e spiegargli con chi ha a che fare!! E poi se regredisse di centocinquant'anni, come potremmo giustificarlo?" disse Xander

 

"Non ci sarà bisogno di giustificare Spike per quello che dirà. Lo ipnotizzerò io..." disse Giles

 

"I fiori...sono tutti per terra, non so se devo raccoglierli...." La voce di Spike rotta dal pianto

 

"Non sono fiori, sono troppo scuri, e la forma è strana" disse Willow

 

Tutti si voltarono a guardarla

           

Stati alterati di coscienza

 

 

"Willow! Cosa stai dicendo?"

"Si, non sono fiori.....sono scuri e....."

"Ma che sta succedendo, è andata in trance anche lei?" Chiese Xander un pò spaventato

 

Spike di colpo scoppiò in violento pianto portandosi le mani sul viso

Tara prontamente lo abbracciò e lo tenne stretto fra le sue braccia

"Ma che diavolo succede? Qualcuno me lo vuole spiegare?"

 

Willow sembrava ammutolita

 

"E' un pianto catartico" disse Giles sottovoce

"Si, succedeva anche a me, ogni volta."

"Accade quando si rivivono eventi traumatici, è una scarica emozionale"

"Quindi secondo voi avrebbe ragione Tara!! Non avete pensato al fatto che magari si comporta così solo perchè rivedere Buffy lo rende triste? Mica tutti quelli che sognano o piangono vanno ipnotizzati!!"

 

Anya lo guardò incuriosita "Xander tu hai paura....."

"Si è vero, Xander diventa nervoso e fa un sacco di domande quando ha paura di qualcosa, lo faceva anche da piccolo" disse Willow ridacchiando

 

"Ma tu non eri in trance?"

"No Xander, non ero in trance..."

 

Tara si voltò a guardarla

"Ci sei riuscita di nuovo?"

"Si, come il giorno in cui Buffy è morta...."

"Hai comunicato telepaticamente con lui!" Disse Anya

"Questa volta è stato un pò diverso, io ho fatto delle domande a Spike, ma invece che risposte verbali ho ottenuto risposte visive. Solo che non ho visto un granchè, il contatto è durato troppo poco"

 

Giles tirò fuori dalla sua tasca la sua cipolla d'argento e guardò l'ora.

"A questo punto direi di andarcene tutti a letto, domani mattina dobbiamo andare con Dawn per le analisi"

"E quello che dovevo dire io non lo dico più?" Chiese Anya delusa

"Rimandiamo tutto a domani per favore. Il discorso di Anya, l'ipnosi, etc."

Giles sembrava essere molto stanco

"Ha ragione, è meglio riposarci, domani potrebbe essere una giornata molto difficile...."

"Esattamente. Buonanotte, ci vediamo domani mattina"

Giles si allontanò massaggiandosi la fronte

 

"Preferirei che Spike dormisse con me, tu Will potresti dormire di là con Dawnie, almeno avremo tutti la situazione sotto controllo"

 

Si augurarono la buonanotte ed ognuno di loro si avviò nella propria stanza.

Spike pareva un pò sperduto, Tara lo prese per mano e lo portò in camera da letto.

Nel silenzio della notte si sentivano solo due voci bisbigliare.

Tara stava spiegando a Spike cosa gli era successo, e come avrebbero affrontato il problema.

 

La notte passa sempre in fretta quando l'indomani, ad aspettarti, ci sono solo un mucchio di problemi.

Dawn, Tara e Willow salirono in macchina con Giles per avviarsi verso il laboratorio del dottor Duncan.

Gli altri dormivano ancora.

Ma non Spike.

 

Di nuovo quel sogno, quasi uguale a quello precedente, ma con qualcosa in più.

Ancora quella strana sensazione, ma questa volta molto più intensa, la sentiva scorrere sul suo corpo come l'acqua che stava scorrendo sulla sua pelle nuda sotto la doccia.

Una sensazione di vitalità e di eccitazione percorreva ogni centimetro della sua pelle, permettendo ai suoi mediatori chimici di trasmettere gli impulsi diretti alle sue terminazioni nervose.

Era come sentire le sue labbra accarezzare i punti più caldi del suo corpo, invece era solo la sua mano......

 

Arrivato in cucina aprì il frigo, doveva nutrirsi.

Le tazze di sangue erano in basso, si chinò per prenderne una.

Prese quella con scritto "Kiss the librarian" pensando che mai aveva visto in vita sua una collezione di tazze così stupidamente dedicate ai bibliotecari.

"Anya, cosa stai facendo?"

"Xander non ti avevo sentito arrivare" disse Anya confusa

Spike si girò "Ehi, io non avevo sentito nessuno dei due entrare in cucina, dormito bene?"

"Si grazie" risposero in coro

"E tu?" Chiese Xander

"L'ho sognata di nuovo, ma non ricordo molto..."

Non poteva dire altro.

Come poteva dire loro che si sentiva come se i loro corpi si appartenessero?

Lo avrebbero preso per pazzo, ma era così che si sentiva.

Dannatamente parte di lei.

 

"Spike ti dispiace se ti lasciamo solo per qualche minuto?"

"No, no fate pure....."

 

Xander tirò Anya per un braccio e la portò nella loro camera da letto

"Ma dico, sei impazzita? Cosa credi di fare?"

"Ma che dici???"

"Ti ho vista....Spike era seminudo davanti al frigo, e tu gli guardavi il....il....."

"Io....io.....non ho fatto niente di male" aspettavo solo di poter prendere quello che mi serviva dal frigorifero.

"No, tu eri lì come ipnotizzata....gli...gli guardavi il SEDERE!"

"Ma io....."

"Anya dimmelo subito, non ti vado bene perchè non sono abbastanza demoniaco? Il mio didietro non è abbastanza sexy perchè troppo umano?"

"Ma no....."

"Vedi? Non mi rispondi nemmeno!!!!!! Cosa devo fare per piacerti? Farmi succhiare il sangue come faceva Riley?"

"Riley?!? Per favore Xander....Riley era un CRETINO!!"

"Eh....si a voi demoni noi umani sembriamo tutti cretini!!"

"E allora tu? Ti vedo sai come guardi Willow certe volte!!! Cosa ho io che non va? Sono troppo poco umana secondo te?"

"Will è una mia amica!!"

"Seeee una tua amica....ma se è a causa sua che Cordelia ti ha mollato ed ha chiamato me per vendicarsi!!"

"Si, ma poi io e Will siamo rimasti solo amici ed io....io mi sono innamorato di te....."

"Non so se devo crederci...." disse Anya imbronciata

"Anya, io non vedo altro che te, tu sei l'unica persona che io abbia mai amato così...."

"Mmmm...sembri sincero...."

"Lo sono..." disse Xander guardandola dritta negli occhi

"Allora se è vero stringimi forte..."

 

"Ragazzi volete che vi suoni il violino?" Disse Spike con un sorrisetto maligno, rimanendo appoggiato con una mano allo stipite della porta

"T-tu hai ascoltato tutto?" Urlò Xander

"Noooo....solo che dalla cucina, ad un certo punto, ho sentito Anya gridare che Riley era un cretino e volevo darle il mio sostegno morale" gli sguardi di Anya e di Spike si incrociarono complici

"Ma perchè ce l'avete tutti con Riley? A me non dispiaceva, era un bravo ragazzo"

"Oooh Xander per piacere, non sei tu che stai parlando ma il SOL-DA-TINO che c'è in te......e poi c'è un altro motivo per cui ti sentivi moooolto solidale con lui, giusto?" Disse Spike sogghignando

 

"E' vero, Buffy non si è mai innamorata nè di te, nè di lui. Ha ragione Spike, non ne eri geloso perchè ti eri reso conto che non sarebbe mai stato un concorrente per te. Alla fine ti faceva pena perchè riuscivi a metterti nei suoi panni"

 

"Ma che diavolo dici? Io non ti capisco Anya, prima mi fai una scenata di gelosia per Will e poi ti metti a parlare di questa cosa con una freddezza incredibile!"

"Si, perchè questo non mi da fastidio......" Rispose Anya con sufficienza

 

"Per forza non le dà fastidio...il solo nominare quel cerebroleso di Riley, rende tutta la situazione ridicola"

"E' vero Spike! Peccato che non fossi stato dei nostri quella volta che al cimitero ha fatto ciuff ciuff" disse Anya muovendo il braccio piegato ad angolo e facendo su e giù col pugno chiuso

"Ciuff ciuff?" Disse Spike mimando il gesto divertito

"Beh....devo ammettere che quella volta ho pensato anche io che Riley fosse un idiota" aggiunse Xander ridacchiando

"Eravamo al cimitero a fare il solito giro di controllo quando ad un certo punto è andato avanti da solo lasciando me, Anya e Will un pò più indietro.

Si è nascosto dietro ad una lapide e, mentre noi sgranocchiavamo patatine, Riley di colpo si mette a fare questo strano gesto......ciuff ciuff, ma la cosa più sconvolgente era la serietà con cui lo faceva."

 

"Sarà stato uno di quei segnali che gli avranno insegnato quei poveri pazzi dell'Iniziativa e, comunque, lui era il giusto soggetto per farne parte. Riley era un bamboccio, un perfetto idiota con l'intelligenza di un'ameba...." disse Spike accendendosi una sigaretta

"......desiderabile quanto un attacco di colite"

 

Da fuori si udì il rumore di un'auto.

"La macchina del signor Giles! Sono arrivati!!" Gridò Anya

Corsero tutti e tre vero l'ingresso.

 

La porta si aprì prima che potessero farlo loro

"Sono umana!!" Gridò Dawn felice

"Woooow cinque a due per noi!!" disse Xander prendendola in braccio

 

"Quindi con le analisi è andato tutto bene?" Chiese Spike

"Benissimo, e non abbiamo nemmeno dovuto usare l'incantesimo, vero Tara?"

Tara annuì sorridendo

 

"Briciola.... oltre ad essere umana, stai anche bene?"

"Si che sto bene Spike, il dottore ha detto che è stato solo un episodio di sonnambulismo associato ad una forte disidratazione"

"Il dottor Duncan ha ammesso di non aver mai visto un caso del genere, ma i valori di tutte le analisi sono nella norma, la pelle è tornata quella di prima, quindi a parer suo Dawn è perfettamente in salute" aggiunse Giles soddisfatto

 

"Finalmente una bella notizia" disse Spike abbracciando Dawn

 

"Spike, a proposito di notizie, come è andata stanotte? Tara mi ha detto che hai dormito piuttosto serenamente...."

"Si mi sembra di aver dormito bene, ma l'ho sognata di nuovo......purtroppo non ricordo molto, anche se mi sembra che il sogno si differenziasse per qualche particolare che al momento mi sfugge proprio, non so come spiegarlo, è una sensazione....."

 

Dawn pareva turbata

"Cosa c'è Briciola?"

"No, niente. Tara mi ha raccontato di quello che ti è successo ieri....."

"Sto bene, non devi preoccuparti." Disse Spike accarezzandole il viso

 

"Anya chiudi il negozio per piacere"

"Ma....signor Giles, si rende conto di quello che mi sta chiedendo? Questo negozio non riuscirà a pagarsi le spese rimanendo sempre chiuso!!"

"Anya, per cortesia, fai come ti dico......."

"Quest'uomo non conosce il valore dei soldi......." Disse Anya brontolando

 

"Perchè le fa chiudere il negozio?" Disse Xander quasi isterico

"Perchè voglio ipnotizzare Spike, adesso. Anche Tara mi ha consigliato di farlo prima che gli venga un altra crisi, quindi lo faremo adesso. Te la senti Spike?"

"Si, prima lo facciamo, meglio è. Però prima vado a vestirmi"

 

"Signor Giles non scherzi con queste cose....."

"Con quali cose? Ma che problemi hai Xander....l'ipnosi ti terrorizza così tanto? Poi dimentichi che io non sto facendo un esperimento su Spike, ho una lunga esperienza in questo campo"

"No, non sto dicendo che lei non sia esperto, ma......potrebbero esserci dei rischi, no?"

"A che tipo di rischi ti riferisci? Rischi per Spike?"

"Che carino, ti preoccupi per lui....."

"NO, no Anya, io mi preoccupo per noi!!! Se "quello" regredisce ad un tempo in cui non aveva il chip....che diavolo può succederci? Signor Giles, almeno teniamo dei paletti a portata di mano...."

 

"Xander....a parte il fatto che non è mia intenzione farlo regredire a quel livello, ricordati che il chip è comunque sempre presente nella sua testa. Tranquillizzati, io voglio solo fargli rivivere ciò che ha visto in sogno"

"Io comunque il paletto lo prendo lo stesso, non mi fido"

"Va bene Xander, se questo ti fa stare meglio, prendilo. Ma non ti servirà a niente, sotto ipnosi la persona è totalmente inerme"

"Esatto, una persona, ma un vampiro?"

"E' la stessa cosa...."

 

Spike raggiunse gli altri.

Giles lo fece accomodare nella poltrona più comoda che avesse.

 

"Spike sei mai stato ipnotizzato prima d'ora?"

"No, mai...."

Non poteva sentirsi più a disagio di così, lo si vedeva dall'espressione dei suoi occhi.

Non era paura, ma il fatto che qualcuno potesse mettere a nudo quell'anima che non aveva, lo infastidiva parecchio.

Le persone che ora erano intorno a lui le aveva disprezzate, odiate, derise, ingannate.

Ma ora non era più così.

Aveva fatto e pensato tante di quelle cose nella sua vita, chissà cosa ne sarebbe saltato fuori.

E dopo questa esperienza cosa sarebbe cambiato nelle vite di tutti loro?

 

Comunque non poteva e non voleva sfuggire a questa cosa.

DOVEVA farlo, doveva farlo per Buffy.....questo lo faceva sentire come se lei fosse ancora viva.

 

"Cosa mi succederà Giles?"

"Non ti succederà niente di pericoloso. L'ipnosi è soltanto uno stato alterato di coscienza.

Cercherò di spiegarti brevemente quello che ti farò fare, sarà un percorso che faremo insieme. Lo scopo è quello di arrivare nei punti più reconditi della tua mente e di cercare le informazioni che al momento ti mancano.

Ti farò procedere attraverso fasi progressive di rilassamento, finchè ad un certo punto sarai in grado di esplorare le pieghe della tua mente, ed estrarre le informazioni che vi sono nascoste."

 

"Quindi è come quando controllo lo schedario del negozio..." Disse Anya

"Più o meno, diciamo che l'idea si avvicina molto"

 

"Ora però vorrei il silenzio assoluto. Se credete di non farcela vi pregherei di allontanarvi, è un'operazione molto delicata che richiede tranquillità"

Si sedettero tutti sui divani senza far rumore.

Xander col paletto fra le mani.

 

Giles accese il registratore.

 

"Spike iniziamo con un esercizio molto semplice. Inclina leggermente la testa all'indietro in modo che guardi verso l'alto. Poi prova a roteare in su gli occhi fin dove ti è possibile"

 

Spike obbedì alle parole di Giles

Portò indietro la testa e roteò gli occhi il più possibile.

Giles lo osservò e notò che era riuscito a rotearli al punto da mostrare una buona parte di cornea bianca sotto ogni iride.

Un buon segnale di ricettività all'ipnosi.

 

Ora tira due o tre bei respiri profondi e poi raccontami quello che ricordi del primo sogno. Racconta semplicemente quello che ti ricordi adesso.

 

Spike seguì le istruzioni e respirò profondamente.

"Ricordo molta sabbia ed una luce strana.

Per terra c'erano dei fiori, fiori scuri......mmm un ombra, un ombra grossa...

Poi da lontano ho visto Buffy.....questo me lo ricordo bene...

Quando si è avvicinata c'era anche una rana....

Non mi ricordo nient'altro......a parte il fatto che di colpo eravamo circondati dall'acqua, ed un pesce l'ha portata via.

 

"Va benissimo Spike, è più che sufficiente. Adesso dimmi cosa fai per rilassarti di solito? Voglio dire c'è qualcosa che ti rilassa mentalmente e che non ti faccia pensare. In pratica quando vuoi liberarti la mente e sei stanco di pensare cosa fai?

"Io leggo...."

"Ma è qualcosa che ti rende felice?"

"Mmmmm......mi rilassa. Però ascoltare la musica o cantare mi svuota davvero la mente, mi rende felice e mi trasporta in luoghi fantastici"

"Benissimo, allora adesso chiudi gli occhi ed appoggia le braccia sulle gambe e prova a sentire nella tua mente una di quelle canzoni, rivivi la melodia, fatti trasportare in uno dei tuoi luoghi segreti.

Immagina di camminare nel luogo in cui ti troverai.

Rilassati e cammina.

 

La pelle di Spike iniziava a rilassarsi, lo si vedeva dagli occhi e dagli angoli della bocca.

Giles lo guidò nel suo cammino attraverso una serie di esercizi sensori.

 

"Concentrati sulla sensazione delle tue scarpe sui tuoi piedi"

..................................

..................................

"....delle calze sulla tua pelle"

..................................

..................................

"...del tessuto dei tuoi vestiti sul tuo corpo"

..................................

..................................

"...delle mani sul tessuto dei pantaloni"

..................................

..................................

"...delle tue labbra"

..................................

..................................

"...del tuo naso"

..................................

..................................

...dei tuoi capelli"

 

 

Giles passò poi agli esercizi muscolari.

 

"Stringi più che puoi le dita dei piedi"

..................................

..................................

"Ora allentale"

 

Giles lo guidò lungo il suo corpo coinvolgendo ogni fascia muscolare.

Poi ripartì dalle dita dei piedi e ricominciò a salire.

Questo serviva a liberare i muscoli da ogni tensione, in modo che la mente fosse più predisposta al rilassarsamento e al riposo.

Il respiro di Spike diveniva sempre più lento e profondo.

 

"Ora senza aprire gli occhi solleva la mano sinistra e portala davanti al viso, e tienila sospesa"

"Rimani così e pensa al luogo in cui stavi camminando"

 

"Ora avvicina molto lentamente la mano al tuo viso"

"Lentamente, molto lentamente" il tono della voce di Giles si faceva sempre più calmo

"Lentamente......"

"Quando la tua mano toccherà il tuo viso ti sentirai completamente rilassato e cadrai in uno stato di profonda ipnosi"

 

La mano di Spike si avvicinò al naso e nel momento in cui lo toccò, la sua testa si piegò in avanti e le sue spalle si afflosciarono.

La mano ricadde sulla gamba.

 

"Spike ora sei completamente rilassato, così tanto che le tue braccia non pesano niente, sono leggere come piume"

Spike non si mosse

Era buon segno

 

Bene ora prenderò un palloncino gonfiato con l'elio e legherò il filo al tuo polso sinistro.

"Ecco lo sto legando, il palloncino è ben legato al tuo polso"

"Spike, ora lo lascio andare"

 

Il braccio di Spike si sollevò finchè non si raddrizzò del tutto.

Giles attese trenta secondi.

Il braccio di Spike non mostrava segni di stanchezza

 

"Bene, adesso prendo un paio di forbici e taglierò il filo"

Giles prese le forbici e le fece scattare rumorosamente sul filo immaginario.

Il braccio di Spike ricadde in grembo

 

Benissimo Spike, ora ti senti rilassatissimo.

Molto ma molto rilassato, e niente e nessuno ti disturba.

Ora visualizza il luogo in cui la musica ti ha portato, cammina e arriverai in un giardino fantastico, tutto è verde ed i fiori sono profumati, ce ne sono tanti.

Ascolta gli uccelli che cantano.

E' tutto così tranquillo, non eri mai stato in un luogo così tranquillo prima d'ora.

Una grande sensazione di pace e di benessere.

In mezzo al giardino c'è una casa con una porta.

E' la porta di un ascensore.

E' una porta antica, è di legno scuro ed è tutta intarsiata.

Ogni cosa intorno a te è bellissima.

La porta si apre e tu entri nell'ascensore perchè sai che quello è il modo per arrivare nella tua stanza speciale.

Solo tu puoi scendere fin là, e quando ti trovi nella tua stanza ti senti in uno stato di pace e di totale tranquillità.

Guarda la pulsantiera, da lì puoi vedere che sei al numero 10, e tu devi scendere alla tua stanza che si trova al numero 1.

Spike, ora devi spingere il pulsante.

L'ascensore comincia a scendere, e ad ogni piano ti senti sempre più rilassato.

 

Giles mise un braccio in posizione orizzontale davanti al viso di Spike.

Poi cominciò ad alzarlo e ad abbassarlo, alternando i movimenti.

Il braccio messo fra la luce e le palpebre di Spike avrebbe accresciuto la sua sensazione di discesa.

 

"Spike, stai scendendo. Sempre più in basso....sei al nono.....ottavo....settimo........sesto........quinto....quarto.....

.....terzo......secondo........ecco, sei al primo.

La porta si apre e tu puoi finalmente entrare nella tua stanza speciale.

Sei arrivato Spike e ti senti perfettamente in pace."

 

Ora Spike guarda davanti a te, c'è una poltrona.

E' la poltrona più comoda che tu abbia mai provato in vita tua.

Siediti e fonditi con lei.

Sciogliti con lei.

 

Davanti a te c'è un televisore.

In mano hai un telecomando.

Questo non è un televisore qualsiasi, e questo è un tlecomando speciale.

Puoi decidere di guardare tutto quello che vuoi su questo televisore.

puoi ingrandire le immagini o rimpicciolirle, puoi cambiargli anche i colori ed anche sovrapporle.

Puoi fermarti, tornare indietro, riguardarle o mandarle avanti.

 

Tu puoi fare tutto ciò che vuoi, Spike.

Adesso accendilo, e ciò che vedrai sarà tutto quello che hai visto nei tuoi sogni.

 

Accendi il televisore Spike. E' acceso adesso?

           

Sphoeroides Spengleri

 

Dopo quasi un'ora Spike finalmente rispose alla domanda di Giles

 

"Spike, il televisore è acceso adesso?"

"Sssi"

 

"Bene, Spike, molto bene, continua così....adesso torniamo al tuo sogno, raccontami quello che hai visto"

 

"Sto camminando, ma non so come sono arrivato fin qui......è pieno di sabbia, come in un deserto. Si è un deserto. Fa un caldo incredibile e la luce non è molto forte, è come se stesse nascendo il giorno, infatti non mi dà fastidio. Per essere un deserto è molto strano perchè vedo come dei canyon, vedo degli alberi, ma mi sembra che siano di due tipi diversi.....ci sono anche dei ruscelli. E'davvero davvero strano come deserto.......

Sto quasi per calpestare qualcosa, sembrano fiori....ma guardandoli bene non lo sono...mi sembrano... sono....sono... funghi, si.... e sono sparsi per terra.

Ma quando tiro su la testa non mi trovo più nel posto di prima.

Davanti a me c'è una montagna e poi......non capisco"

 

"Spike, ricorda che hai il telecomando, puoi tornare indietro, fermare la scena, ingrandirla, andare al rallentatore, puoi fare quello che vuoi"

 

"La montagna.....c'è qualcosa....sembrano due occhi, sssi...sono due occhi!"

"Questi occhi, ti sembrano animali o umani?"

....................................

....................................

".......Umani"

 

"Bene, ora continua"

 

"C'è un uomo per terra, è disteso....si muove a scatti, ha le convulsioni, poi si ferma di colpo. E' immobile, come se fosse morto"

 

"Io lo guardo e poi continuo a camminare perchè so che devo andare avanti.....

Buffy!!!! E' lì davanti a me, ma è puttosto lontana... mi viene incontro....è bellissima, lei mi manca da morire......io....io....sono confuso......tutti i miei pensieri fatti in passato mi vengono in mente.....vorrei dirle tante cose ma tutto accade così in fretta ed io non so nemmeno se riuscirei ad articolare una parola"

 

"Vai benissimo Spike, continua...."

 

"Buffy si avvicina ed ha un qualcosa in mano.......è una rana! E di colpo mentre la guardo vedo che i suoi occhi diventano sempre più grandi, ma grandissimi......davvero enormi, troppo grandi.....troppo..

 

Poi mi giro perchè sento un rumore, ma non capisco......mi sembra che sia il rumore dell'acqua, ma non è l'acqua del ruscello....qui siamo di nuovo in un altro posto.

A me sembra il mare."

 

"Guardalo bene Spike..."

 

"Si, si è il mare perchè ora ne sento anche l'odore.......ma poi non so come, ci ritroviamo tutti e due sott'acqua. Io ho paura ma riesco a respirare.

Buffy si mette a parlare, mi dice qualcosa......"

 

"Spike, hai sempre il telecomando ricordi? Puoi alzare il volume se vuoi...."

 

"Si, ora la sento meglio e capisco quel che dice....dice che se vogliamo farlo arrivare dobbiamo usare il suo nome, dice che è l'unica maniera."

 

"Ascolta bene Spike....

 

"Dice che non dobbiamo cercarlo noi, dobbiamo farlo arrivare"

 

"Dice nient'altro, Spike?...."

 

"No, però mi fa vedere la sua mano, indossa l'anello che le ho regalato io quando Willow fece quell'incantesimo, quello in cui volevamo sposarci....."

 

"Vai avanti...."

 

"Ora se lo sta togliendo...si, se lo toglie e me lo dà....e parla, sta parlando ma non la sento bene...sta....sta dicendo....'devi riportarmelo'"

 

"Come faccio a riportartelo...Buffy??? Rispondi"

 

"Ma lei, lei non mi risponde e continua.....

dice ancora dell'altro...ma non capisco...."

 

"Ascolta bene Spike, usa il telecomando....."

 

"C'è l'acqua....è acqua salata....molto salata....lei sta parlando....dice 'la prima volta mi ha resa più forte....ora ho bisogno che tu mi riporti l'anello'"

Buffy mi strappa l'anello dalle mani e lo butta via.......'Cercalo!'"

 

"E tu cosa stai facendo Spike?"

 

"Io non so dove cercarlo.....ma mentre penso a questo lei afferra la coda di un pesce stranissimo e se ne va via insieme a lui...."

 

"Torna indietro Spike, osserva bene tutto..."

 

"Lei mi sorride.....poi va via con quello strano pesce....."

 

"Perchè è strano Spike, cos'ha di diverso dagli altri pesci? Fai uno zoom su di lui, guardalo bene e descrivimelo"

 

"E'....gonfio, ha una strana faccia...e non capisco se sia striato o se ha delle punte"

 

Giles si diresse verso uno scaffale e prese un libro, poi ritornò da Spike

 

"Adesso dimmi cosa hai visto nel sogno più recente, che differenze hai trovato?"

 

Una lunga pausa e poi Spike ricomincia a parlare

 

"Io sto sempre camminando nel deserto c'è un aquila in cielo ferma sulla testa di Buffy...lei sposta una mano e parla......dice "Ti bon ange".....poi sposta l'altra mano e dice "Gros bon ange".....ora unisce le due mani....."

 

"Continua...."

 

"Vicino a Buffy c'è un corpo disteso...ha le convulsioni.

Buffy lo indica.....l'aquila si posa su di lui.....poi si posa sulla spalla di Buffy e di colpo gli occhi che erano sulla montagna spariscono."

 

"Si, Spike, stai andando benissimo...vai avanti..."

 

"Buffy prende l'aquila e la fa volare via, poi dice 'cercala, ma non da solo'.....

Io....io...le parlo...

 

'Buffy devo cercare tutte queste cose, ma non da solo...."

 

"Dovete cercarla ma non da soli.....l'aiuto lo troverete in ciò che unisce e divide i popoli"

 

"Buffy...non capisco...."

 

"Una di queste ne comprende due...quindi ne userete 3"

 

"Spike vedi o senti nient'altro?"

 

"No........nient'altro...le stesse cose dell'altra volta, ma niente di diverso"

 

"Nei prossimi giorni voglio che tu ripensi a tutto quello che hai visto nel sogno, e se dovesse venirti in mente qualcos'altro devi dirmelo, capito?"

 

"Si, lo farò"

 

"Benissimo, ora conterò alla rovescia partendo da 5 e mentre lo farò sentirai il tuo corpo riprendere forza e svegliarsi sempre di più finchè non dirò 'uno', e allora sarai completamente sveglio.

Ti sentirai come se avessi dormito per otto ore, fresco e pieno di energia. Resterai sveglio per tutto il giorno e quando stanotte andrai a letto non avrai problemi ad addormentarti"

 

"Si, va bene..."

 

"Cinque......quattro....tre.....due.....uno!"

 

Spike guardò Giles

 

"Tutto bene? Ho detto qualcosa di......"

 

"Si Spike, tutto bene....è andato tutto benissimo.

Ti ricordi di cosa abbiamo parlato?"

 

"Si, più o meno ricordo qualcosa....."

 

"Bene..."

Giles si voltò e prese il libro che aveva posato sul tavolo.

Lo aprì, cercò una pagina e poi lo mise davanti a Spike.

 

"Dimmi, è questo il tipo di pesce che hai visto?"

 

"Si, si è proprio questo!" rispose Spike

 

L'espressione di Giles si fece preoccupata

 

Gli altri non riuscivano più a stare seduti sul divano e si alzarono

"Possiamo parlare?" chiese Willow

 

"Si, certo...."

 

"Signor Giles, la vedo preoccupata...pensa anche lei quello che penso anche io?"

 

"Temo di si Willow.....questa volta ci troviamo davanti ad un qualcosa che va oltre le nostre capacità!"

 

 

Il cibo degli dei

 

"Fugu..."

"Si, Willow.....proprio quello"

 

Xander si avvicinò spaventato

"Ma si può sapere di che diavolo state parlando? Parlate in codice o cosa?

 

Tara gli toccò un braccio

"Xander è un pò complicato da spiegare in due parole..."

 

"Si....certo io sono l'idiota del gruppo, vero? Non spieghiamolo a Xander che sta succedendo qualcosa di terribile, tanto non capirebbe!!E' TROPPO IDIOTA!!"

 

Giles gli pose una mano sulla spalla

"No, Xander non è assolutamente così. Abbiamo tutti molta stima di te, lo sai.... Il problema è che nemmeno noi ne sappiamo poi così tanto. L'unica cosa che oserei dire è che probabilmente abbiamo a che fare col Vodu"

 

"Coosa? VODU??? Magia nera?" Urlò Xander "E' con questo che abbiamo a che fare? Ma perchè tutte le disgrazie della terra le attiriamo come calamite? E poi scusate... Willow e Tara s-sono streghe, no?"

 

Si voltò verso di loro con gli occhi spaventati

"Voi sapete che fare giusto? E poi p-perchè dobbiamo fare qualcosa....che sta succedendo?"

 

Giles si massaggiò la fronte, poi guardò Xander....

 

"Il Vodu non è magia nera. Questo è quello che la maggior parte delle persone erroneamente crede. Il Vodu è una religione, e come tale va rispettata. Ricordatelo Xander.."

 

"Una religioooone? Ma scusi non è quello delle bamboline con gli spilloni conficcati ovunque? Ti ammazzano con quelle cose lì!!"

 

Giles scosse la testa

"Xander, ti sembrerà strano, ma la bambolina con gli spilli è di derivazione Europea"

 

"Ma mi prende in giro?"

 

"No...."

 

"Ci racconti tutto signor Giles...." Disse Anya eccitatissima

 

"Certo, lo farò, ma prima dobbiamo assolutamente trovare qualcuno che ne sappia più di noi, anche per poter decifrare il sogno. In alcuni punti mi lascia un pò confuso....."

 

"L'ideale sarebbe un antropologo....." Disse Willow arrotolando una ciocca di capelli fra le dita

 

"Era proprio quello che volevo dire....però non è semplice vista la situazione..."

 

"Io un idea ce l'avrei.."

 

"Dimmi Tara....

 

"Sia io che Will abbiamo frequentato diversi corsi di Antropologia. Quindi, se noi uniamo tutto il materiale raccolto a quel che pensiamo di aver capito, potremmo rivolgerci ad uno dei nostri insegnanti"

 

Willow annuì convinta

"Tara ha ragione....potremmo farlo con una scusa qualsiasi...tanto in quei corsi si vede davvero di tutto. Anzi ora controllo col pc tutte le schede dei professori, così magari possiamo scegliere quello che ci sembra il più adatto a questo compito"

 

"Buona idea Will!"

 

"E volendo potrei controllare anche quelle delle altre università.....si, farò così"

 

Willow si sedette davanti al computer e gli altri si misero dietro a lei per curiosare sul monitor.

Digitò una sequenza di codici ed entrò facilmente nei database delle università. Per un hacker come lei era semplice come bere un bicchiere d'acqua.

 

"Scusi signor Giles, ma lei si è dimenticato di una cosa..." Disse Anya mostrando la cartellina rossa

 

"No, Anya...però diamo precedenza alle cose più importanti"

 

"Ah....quindi io avrei buttato via, gratis, il mio tempo per una cosa che non è importante" disse imbronciata

 

"No, Anya" rispose Giles pazientemente "Anche il tuo lavoro è stato importante, ma prima dobbiamo scoprire altre cose...forse tutto questo potrebbe addirittura aiutarci a capire meglio quello che hai scoperto tu..."

 

"Ah! Wow! Allora va bene...." Il sorriso le tornò sulle labbra

 

Willow scorse velocemente alcune schede finchè ad un tratto sobbalzò sulla sedia col dito puntato sul monitor

 

"Lui, lui è la persona adatta!! Mio Dio......è stato allievo di Wade Davis!!! Si, dobbiamo rivolgerci a lui assolutamente"

 

Giles si avvicinò al monitor tenendo fermi gli occhiali con due dita

 

"Wade Davis.....m-ma è-è perfetto....più di così non potremmo volere! Questa sì che è fortuna..."

 

"Ok....signor Giles, ora tocca a me parlare! Lei ha ipnotizzato Spike nello stesso identico modo in cui un tipo dell'Fbi fa in un libro di Michael Connely....ora mi tira fuori il Vodu, poi Wade Davis.....ma non è che lei fra libri e film viaggia un pò troppo con la fantasia?"

 

Giles sorrise

 

"Si Xander....ho letto anche io quel libro....ma è la tecnica che viene spiegata normalmente nei corsi universitari. Devo confessare che in quel libro è riassunta talmente bene che ogni tanto la uso come modello.....in realtà vi sono diversi modi per ipnotizzare qualcuno...."

 

"Ok e allora cosa mi dice del Vodu? Cosa ha a che fare con tutto questo?"

 

"Di questo ne parleremo ora..."

 

"E Wade Davis, non è un attore?"

 

"No.....Xander" disse Giles trattenendo con difficoltà una risata

 

"Wade Davis è un famosissimo antropologo. E'diventato famoso per essere riuscito a tornare da Haiti, VIVO, e con una polvere speciale nella valigia"

 

"Cocaina?" Disse Xander allibito "Ma è pieno di gente che gira con la cocaina in valigia!!"

 

"No....niente cocaina. Qualcosa di molto più potente di una semplice droga"

 

Si spostarono tutti in direzione del tavolo

 

"Preparò il caffè? chiese Anya

 

"Si, grazie....sarà una giornata molto lunga, ne avremo bisogno!"

 

Si sedettero tutti tranne Dawn

 

"Io vado un pò a riposare, a meno che tu non abbia bisogno di me....stai bene vero?"

 

"Si, Briciola...Giles mi ha mandato solo un pò indietro nel tempo. Ora vai a riposarti" le rispose sorridendo

 

Giles prese le tazze e le posò sul tavolo,Anya portò il caffè caldo e fumante.

Per Spike invece, era giunta l'ora di accendersi un altra sigaretta.

 

Giles iniziò a parlare

 

"Spike...da quello che ci hai raccontato sono emersi elementi che conducono in alcune direzioni, ma anche altri che personalmente non riesco a decifrare.

Io ho registrato tutto, Will e Tara hanno preso appunti"

 

Poi guardò anche gli altri

 

"Qualsiasi associazione può essere importante, quindi, qualsiasi cosa vi venga in mente interrompetemi."

 

"Andiamo in ordine cronologico"

Giles accese il registratore....

Ad un certo punto lo fermò.

 

"Spike....il deserto che ci hai descritto è un pò anomalo, giusto? Hai parlato di canyon, alberi e ruscelli"

 

"Si, esatto...."

 

"Ecco, io ho avuto una strana sensazione fin dalla tua prima descrizione. L'unico deserto di questo tipo che io conosca è il deserto di Sonora. Un deserto particolare proprio per la varietà di piante ed animali che riescono a sopravvivere al clima arido, al caldo torrido e alle fulminee inondazioni che lo caratterizzano".

 

"Ma non è da queste parti?" chiese Xander

 

"E' un pò da tutte le parti...si estende dal nord del Messico fino all'Arizona"

 

"Cos'altro sai di questo deserto?" chiese Spike

 

"So che è battuto costantemente dal sole rovente, ma anche da brevi e devastanti nubifragi...eppure, contro ogni apparenza, questo ambiente ha una esuberanza biologica che sembra sfidare tutte le leggi della natura."

 

"E dei ruscelli e dei canyon che mi dice?"

 

"Si vi sono anche canyon e ruscelli..."

 

Tara si alzò

"Cerchiamo qualcosa sulla fauna e la flora che lo caratterizzano, dev'esserci un motivo per cui Spike ha sognato il deserto di Sonora e non un altro deserto qualsiasi"

 

"E' vero, deve esserci un motivo ben specifico..."

 

"Forse facciamo prima con internet che coi libri"

Willow si buttò di nuovo sul computer

 

Giles sospirò

"Si....forse col computer si fa prima.."

 

"Ok, voi continuate pure. Io vi ascolto anche se faccio la mia ricerca..." disse Willow

 

Giles riprese a parlare

"Quindi, supponendo di aver individuato il luogo, c'è un altra cosa che sono certo di aver riconosciuto...

Parlo delle 2 frasi che ad un certo punto ti dice Buffy...nel secondo sogno, ricordi?"

 

"Si, quando muove le mani e poi le unisce..."

 

"Esatto...dice "Ti bon ange" e "Gros bon ange" e poi unisce le mani"

 

"Si...fa proprio così" aggiunse Spike mimando il movimento di Buffy

 

"Questo ci porta dritti dritti ad Haiti, ed il pesce poi ce ne darà conferma"

 

"Si spieghi meglio..." disse Xander

 

"Si, ma per poterlo fare devo prima raccontarvi una storia.."

 

"Spike...cosa c'è? Perchè guardi quella pianta in quel modo?"

 

"Hey Spike..rispondimi!!"

           

Teonactl

 

"Quella pianta....io-io ricordo qualcos’altro...."

"Rilassati Spike e prenditi tutto il tempo..."

"Io, non ricordo molto...è simile...non è uguale, ma la sua consistenza mi ricorda quello che ho visto nel sogno"

"Beh....questa è una s-semplice pianta grassa...un piccolo cactus..."

Spike scosse la testa

"Non ricordo nient’altro.......mi dispiace..."

"Va benissimo Spike, vedrai che poi più tardi ti verrà in mente" disse Tara

 

"Io vado!"

Willow si alzò di scatto

"Vado a parlargli e lo porto qui!"

 

Giles si voltò a guardarla con uno sguardo interrogativo

"L’antropologo! Vive non lontano da qui”

"Ah....si c-certo....ma non credi che sia meglio t-telefonargli prima?”

"No, signor Giles...io vado, se no ce lo perdiamo!”

Willow prese le chiavi della macchina ed uscì di corsa

 

Anya si alzò in piedi sorridente, si diresse verso il tavolo e prese fra le mani la cartella rossa

"Adesso posso parlare signor Giles?"

Giles storse la bocca come in una smorfia

"Anya s-scusami ma non è il momento giusto...manca anche Willow ed il tuo ora sarebbe...sarebbe un lavoro sprecato non credi?"

 

Giles sapeva che la parola "sprecato" stava ad Anya come "bibidibodibibù" stava a Cenerentola, una parola magica che con Anya funzionava sempre.

 

Spike seguì con sguardo attento il movimento delle mani di Anya che posavano la cartella sul tavolo, mentre i suoi pensieri si intersecavano fra di loro formando un puzzle senza significato.

La sensazione che provava era quella di essere lui la chiave di tutto questo.

La chiave, il tramite, il mediatore....una sola di queste cose o tutte insieme?....ma di cosa?

La chiave per aprire il mondo che imprigionava Buffy?

Il tramite per arrivarci?

Il mediatore fra il bene ed il male?

Il collante fra il nuovo e il vecchio mondo di Buffy.....o il punto di rottura di un mondo senza confini?

Il punto di forza o il punto debole?

 

Il baricentro.

 

La voce squillante di Anya interruppe i deliri mentali di Spike

"Signor Giles, prima stava dicendo qualcosa a proposito del Vodu....continui per favore"

"Si, volevo raccontarvi di Haiti e della sua religione...ma forse dovremmo aspettare un pò e vedere se Willow per caso fosse riuscita a ....."

 

"Venga a vedere signor Giles!!"

"Che succede Tara?"

"Ho fatto una ricerca dettagliata sul deserto di Sonora, ci sono degli elementi che possono essere riconducibili al sogno di Spike"

Tara prese il foglio che aveva appena stampato e lo porse a Giles che lo lesse con evidente curiosità

 

"Signor Giles ha ancora quella vecchia lavagna?"

"Oh....s-si Tara, prendila pure è nel magazzino"

"Ti aiuto io a portarla qui" disse Xander raggiungendola

Pochi minuti dopo Tara e Xander trasportarono nella stanza una grossa lavagna montata su quattro piccole ruote.

 

"Tara vuoi spiegare tu per favore quello che hai trovato sul deserto di Sonora?" disse Giles passandole i gessetti

 

"Volentieri"

 

Xander, Anya, Giles e Spike si sedettero sui divani

Tara appese alla lavagna un foglio raffigurante una mappa, si schiarì la voce ed iniziò a spiegare, segnando poi sulla lavagna tutti i punti salienti

 

"Come possiamo vedere da questa mappa, il deserto di Sonora si estende per circa 310.000 Km dal sud-est della California attraverso la parte meridionale dell' Arizona, spingendosi poi a sud fino a Sonora, in Messico. Quindi le zone in cui cercare gli elementi del sogno di Spike, dovrebbero essere queste tre, o almeno una di queste."

 

Il gesso strisciava sulla superficie della lavagna...

Tara scrisse California-Arizona-Messico.

 

"Uno degli abitanti di questo deserto è il rospo indigeno Bufo alvarius, e nonostante il genere Bufo comprenda ben più di duecento specie di rospi...... il Bufo alvarius è l'unica specie che vive esclusivamente nel deserto di Sonora."

 

"Si, nel mio sogno c'era una rana........Buffy l'ha fatta saltare nelle mie mani....però ripensandoci bene poteva essere un rospo...."

 

"Poi cercheremo delle foto e le confronteremo con quello che ricordi del tuo sogno" disse Giles

 

"Ma come fa un rospo a sopravvivere in un deserto, non c'è un caldo infernale? E poi i rospi non stanno in acqua?" chiese Xander

 

"E' semi-acquatico e deve restare nelle vicinanze di una fonte sicura d' acqua per poter sopravvivere...e nel deserto di Sonora vi sono fiumi e ruscelli, di conseguenza i loro canali di scolo costituiscono il loro habitat preferito...."

 

"L'ACQUA!!........c'era tanta acqua nel sogno...." era come se Spike guardasse ad uno schermo immaginario, i suoi occhi erano attenti.

 

Tara continuò

".....fra l'altro lo stile di vita semi-acquatico di questo rospo ha coinciso piuttosto bene con i progressi dell' uomo civilizzato"

 

"Non mi dire che l'uomo è intervenuto anche lì...." chiese Xander

 

"Eccome! Più di un migliaio di anni fa, gli indiani Hokokam cominciarono a deviare il corso del fiume Gila per irrigare il suolo arido. Quindi, l' umidità dei terreni desertici, fornisce al Bufo alvarius una nicchia stabile nell' ecosistema"

 

"Ma questo rospo è l'unico abitante del deserto?"

 

"No Anya, non è l'unico, ma questo è quello che secondo me ha a che fare col sogno di Spike"

 

"Ok...il rospo ha forse a che fare col sogno di Spike....ed ora che lo sappiamo?"

 

"Ora andiamo avanti cercando di capire a cosa ci può portare tutto questo..."

 

La porta si aprì rumorosamente

"Siamo arrivati!!"

Tutti si voltarono

Willow sorrise soddisfatta, e con una mano indicò la persona alla sua destra

"Vi presento il professor Beagley....Stephen Beagley"

 

Giles si avvicinò allungando la mano per presentarsi

"Mi dispiace per il disturbo, sono certa che Willow avrà insistito molto...."

"No no nessun disturbo...non ha nemmeno avuto bisogno di insistere, noi antropologi non resistiamo davanti ad occasioni simili" disse sorridendo

Gli altri si alzarono per presentarsi a loro volta

"Ho letto nel suo curriculum che è stato allievo di Wade Davis.....dev'essere stata un'esperienza interessantissima"

"Allievo e poi assistente...quindi non abbiate paura di parlarmi di cose a cui nessuno potrebbe credere"

"Beh....in effetti, mi sembra proprio la persona giusta, sono felice che abbia accettato di darci una mano professor Beagley" Giles appariva più rilassato

"Certo che vi darò una mano, solo a patto che mi chiamiate Stephen"

Giles annuì sorridendo

 

"Cosa stavate facendo?" chiese Willow guardando la lavagna

"Tutti i punti descritti da Spike fanno pensare al deserto di Sonora, ed ora Tara ci stava spiegando qualcosa riguardo alla sua fauna"

 

Stephen si avvicinò alla lavagna e lesse dapprima a voce bassa

"Californa-Arizona-Messico.......Bufo alvarius....IL ROSPO PSICHEDELICO!!"

 

Spike sgranò gli occhi

Xander fece lo stesso

"Un rospo psichedelico? C-cioè anni settanta?"

"No Xavier" rispose Stephen ridacchiando

"Ehmmm...Xander... il mio nome è Xander!"

Anya lo guardò divertita

 

"Stephen intendi dire che quel rospo è-è una DROGA?" disse Willow

"Esattamente"

 

"Una droga? Cosa c'entra col mio sogno?" disse Spike confuso

Stephen aprì la sua borsa e tirò fuori un libro

"Dimmi Spike è questa la "rana" del tuo sogno?"

 

 

"S-si......è molto simile....."

 

"Vada avanti, ci racconti del rospo!!" disse Anya eccitata

"Ci sarebbe da fare dei soldi ad allevarli!!"

Xander le diede una gomitata

 

"Questo rospo ha delle ghiandole in grado di secernere un tipo di veleno estremamente allucinogeno, che può essere utilizzato in diversi modi. Alcuni leccano direttamente il rospo, ma altri fanno esiccare le secrezioni ghiandolari del rospo e poi le fumano"

 

"Leccano il rospo?? Ma che schifo!!!" gridò Xander

 

"Ma cosa c'entra tutto questo col mio sogno? E a cosa servirebbe?" chiese nuovamente Spike

 

"Ancora non lo so....io direi di esaminare ogni elemento il più velocemente possibile, pensando alle applicazioni di questi in un momento successivo....lei che ne pensa Giles?"

 

"Sono d'accordo......e poi noi siamo nelle sue mani!!"

 

Stephen prese il cancellino e pulì la larga lavagna da ogni scritta

"Willow mi ha fatto leggere la trascrizione della seduta di ipnosi di Spike....c'è qualcos'altro che dovrei sapere?"

Willow scosse la testa

 

"Bene, allora andiamo in ordine cronologico....la prima cosa che Spike vede nel suo sogno è la SABBIA.

Questo è un elemento tipico del deserto o della spiaggia, ma siccome Spike in questo punto del sogno dice che non c'è il mare, noi supponiamo che si tratti di un deserto.

Altro elemento importante è la LUCE....Spike infatti dice che non è nè giorno nè notte....e quando si verifica una situazione simile? Pensateci bene..."

 

Si guardarono negli occhi a vicenda, a tutti venne in mente la stessa cosa

"All'alba!........oddio Briciola" disse Spike quasi spaventato

 

"Briciola?" chiese Stephen

"Ehhmmm questo forse fa parte delle cose che mi sono dimenticata di raccontare......"

"Bene, me lo racconterai dopo Willow....quel che conta è che per voi tutto questo abbia un significato"

"Ce l'ha eccome, se ce l'ha!!!" disse Giles preoccupato..

 

"Andiamo avanti.......Spike a questo punto del sogno vede una MONTAGNA con degli OCCHI UMANI sopra.....questo è tipico dello sciamanesimo.....infatti subito dopo lui vede un CORPO DISTESO, prima IMMOBILE e poi con crisi CONVULSIVE".

 

"Alcuni sciamani vanno in cerca dell'anima persa di una persona entrando in stato di trance, e questo può essere sia immobile che convulsivo. Se parli con uno di loro ti dirà che sono gli occhi quelli che vanno in cerca dell'anima, ed il punto migliore per poterlo fare è mettere gli occhi su una montagna, perchè da lì puoi vedere tutto."

 

"Oddio....l'anima!!" gridò Willow spaventata dal fatto che il sogno di Spike stesse iniziando a prendere una forma fin troppo comprensibile per lei.

 

Spike era ammutolito e spaventato dai propri pensieri, ma allo stesso tempo una forte speranza gli era ormai entrata in circolo e si stava impossessando di tutto il suo corpo

 

"Un altro elemento importante del sogno sono i sono fiori scuri, che in realtà poi erano FUNGHI.....giusto Willow?"

"Si, nella risposta telepatica di Spike io ho visto chiaramente dei funghi strani"

Tu Spike sei d'accordo?

"Si, li ho visti anche io quando ero sotto ipnosi"

"Bene sapreste descrivermi come erano questi funghi?"

Willow prese un gessetto e disegnò un fungo con una base sottilissima ed allungata....

 

"Immaginavo.......Psilocybe!!"

"teonactl" , il cibo degli dei dell' antico Messico,

Stephen prese di nuovo in mano il suo libro, sfogliò alcune pagine e mostrò loro una foto

 

 

"Si sono proprio questi!!" urlarono Spike e Willow indicando la foto

"Di cosa si tratta?"

 

"Sono funghi psicoattivi" rispose Tara con tono sicuro

Willow si voltò a guardarla

"Li hai provati vero?" le chiese Stephen

"Si...."

"Anche io....."

Tara e Stephen si sorrisero come se stessero condividendo qualcosa di importante e a Willow questa sensazione non piaque per niente.

Era una sensazione stupida lo sapeva, ma non sopportava di sentirsi esclusa dal mondo di Tara, nemmeno per un momento.

 

Tara si avvicinò a Willow e guardandola dritta negli occhi, le accarezzò i capelli

 

"Hai capito a cosa stiamo andando incontro vero?"

"Si Tara......Buffy vuole tornare"

 

Spike chiuse gli occhi

 

 

           

Sinestesie

             

 

Xander si avvicinò a loro

"Co-cosa state dicendo? Buffy.....è morta" disse malinconicamente

 

L'antropologo si avvicinò a loro

 

"Xander devo ancora spiegarvi alcune cose, sono certo che dopo capirai anche tu..."

 

Spike non riusciva a mantenere la calma.

Aveva bisogno di conferme. SUBITO

Passò una mano sul suo viso, si alzò, e si avvicinò a Stephen.

 

"Tu credi sia davvero possibile? Intendo dire...che Buffy ritorni" la sua voce era quasi un sussurro

 

Che strana cosa la paura, indefinibile a parole.

Era lei che gli impediva di guardare Stephen dritto negli occhi.

Aveva sempre creduto di esserne immune, invece, da quella maledetta notte era entrata dentro di lui, prima strisciando in silenzio, poi espandendosi in ogni sua cellula, come un cancro che divora ogni cosa senza pietà.

 

Paura di vivere.

Ma soprattutto paura di credere.

 

Una sensazione che si rinnova senza avvisarti, e che ti tiene compagnia proprio quando vorresti essere solo.

 

Stephen inspirò profondamente

"Non lo so Spike, è ancora presto per dirlo...."

 

"Preparo del caffè" disse Anya un pò preoccupata

 

"Si, un attimo di pausa è proprio quello che ci vuole...io intanto preparo dei sandwich per tutti, ci attende una lunga giornata" aggiunse Giles

 

Tara e Willow si allontanarono abbracciate, i rossi capelli di Willow spiccavano sulla spalla di Tara.

 

Spike accese una sigaretta, aspirandola come se questa potesse portarlo via da tutto.

 

Si soffermò a guardare il fumo.

Gli piaceva guardarlo assumere le più svariate forme.

Era come guardare le nuvole alla luce del sole.

Da quanto tempo non le vedeva....

Passarono alcuni minuti, durante i quali riuscì finalmente a liberare la propria mente da ogni pensiero.....

Sopravvivenza.

 

All'improvviso sentì una mano posarsi sulla sua spalla, poi Stephen si sedette vicino a lui

"Spike...Willow mi ha detto tutto di te, o almeno credo...."

Spike annuì, poi si voltò a guardarlo

................

 

"Ma tu non hai paura di me?"

 

"No"

 

Non si aspettava quella risposta così sicura, e questo lo irritava non poco.

Odiava questa sensazone.

La odiava con tutte le sue forze.

Lo faceva sentire poco credibile come vampiro,

e questo non riusciva ad accettarlo.

 

Sentiva di essere diventato la caricatura di sè stesso, si odiava per l'amore che provava per Buffy, per l'affetto che provava per Dawn, per il rispetto che provava per Giles e per la gratitudine che provava per gli altri.

Si odiava, ma non poteva farci niente.

 

Persino Stephen gli piaceva...

Ma cosa gli stava succedendo?

A volte gli piaceva persino essere così.

Forse era quella la schizofrenia di cui si parla tanto?

 

"DAVVERO non hai paura di me?"

 

"Certo che ho paura, come ho paura di ammalarmi o come ho paura di avere un incidente stradale...non per questo non vivo più o non esco più di casa"

 

Una bella risposta, decisa e sensata.

Si, quel tipo stava iniziando a piacergli....e poi gli serviva, per ritrovare Buffy.

Questo suo ultimo pensiero lo rincuorò, era ancora l'egoista di sempre, stava usando Stephen.

 

Anya, Xander e Giles ritornarono con caffè, biscotti e sandwich

Ognuno di loro prese qualcosa da mangiare, Spike aprì il frigo e, con disinvoltura, prese la sua tazza di sangue.

 

Stephen si sedette sul tavolo

 

Tutti si fecero attenti quando iniziò a parlare

 

"Ricapitolando, abbiamo:

- un deserto, quello di Sonora.

- una luce che sembra essere quella dell'alba, e che su Spike non ha effetti letali.

Avete anche parlato di una certa Briciola, ma poi approfondiremo il discorso.

Abbiamo poi:

- una montagna con degli occhi umani sopra, ed un corpo disteso, prima immobile e poi con crisi convulsive. Questi due punti ci fanno capire che avremo a che fare con lo sciamanesimo, di conseguenza con la ricerca dell'anima di qualcuno."

 

"Quella di Buffy" disse Willow emozionata

"Esatto"

 

"Altro elemento chiave sono i funghi allucinogeni.

Casualmente i migliori si trovano in Messico, e guarda caso il deserto di Sonora passa ANCHE attraverso il Messico."

 

"Tutto sta prendendo forma" disse Tara chiudendo gli occhi

 

"Abbiamo poi il rospo "psichedelico" che STRANAMENTE vive nel deserto di Sonora."

 

"Tutto questo è SPAVENTOSO!!!Oltre al fatto che non ci capisco più nulla" disse Xander

 

Stephen sorrise e scese dal tavolo.

Si avvicinò alla lavagna, prese il gesso, e scrisse:

Deserto di Sonora- Briciola- Sciamano-Anima- Funghi Allucinogeni- Rospo Psichedelico

 

Si pulì le mani sui pantaloni e tornò a sedersi sul tavolo, poi diede un'occhiata veloce ai suoi appunti e ricominciò a parlare.

 

"Torniamo al sogno e spiegatemi perchè quando ho nominato l'alba avete avuto tutti una strana reazione...chi è Briciola?"

 

"Briciola è il soprannome che le ho dato, in realtà si chiama Dawn ed è la sorellina di Buffy" disse Spike

 

Giles si sentì in dovere di spiegare molto di più

"Dawn non è la sorella naturale di Buffy......"

 

Dopo aver ascoltato il lungo racconto di Giles,

Stephen sembrò voler fare ordine nella sua mente, e quando aprì bocca per riprendere il suo discorso, Giles lo interruppe bruscamente.

 

"C'è un altra cosa di cui dobbiamo parlare prima di andare avanti"

 

Guardò prima Spike e poi fece un cenno ad Anya

 

"Prendo la cartella?"

"Si Anya, ora tocca a te......"

 

Anya prese finalmente la cartella rossa, la aprì, e tirò fuori diversi fogli

 

"Ecco, qui ci sono i conti di tutte le nostre spese, comprese quelle dell'acqua da bere. Ricordate che il giorno in cui Dawn è sparita era anche il giorno in cui Spike voleva lasciarsi morire sotto i raggi del sole?"

 

Tutti annuirono, e Stephen ascoltò attentamente.

Spike trattenne il respiro.

 

"Ricorderete anche la anormale quantità di acqua che quella ragazzina ha ingurgitato!!E sicuramente ricorderete anche che il dottor Duncan aveva detto che questa non era la prima volta che le capitava un episodio simile, lo si vedeva dalla sua pelle, giusto?"

 

"Esatto..... ma dove vuoi arrivare?" Chiese Spike pensieroso

 

Anya si voltò verso di lui

 

"Spike, noi consumiamo un certo quantitativo d'acqua ogni giorno, e come tutti sapete, io faccio i conti di tutte le spese che sosteniamo, FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO!!Il signor Giles lo sa benissimo che io non mi faccio sfuggire niente." disse compiaciuta

 

"Si Anya, lo sappiamo......per favore vai avanti....." disse Giles

 

"Il dottore aveva ragione, ed anche noi, quando dicevamo che Dawn aveva mentito. Quella non era la prima volta che le succedeva.....ma la terza!!"

 

"E tu come fai a saperlo, scusa?"

 

"Perchè per altre 2 volte è stato consumato lo stesso quantitativo esagerato di acqua....qui c'è tutto, anche la data dei 2 giorni in cui sono sparite tutte quelle bottiglie"

 

Spike le strappò I fogli di mano, diede un occhiata, poi si rivolse a tutti

"Queste 2 date vi dicono qualcosa?"

Tara annuì, si alzò, e si allontanò...

Pochi minuti dopo ritornò con un piccolo quaderno nero fra le mani

"Ho dei sospetti riguardo ad una di quelle date, ma dovrò controllare meglio....."

"Allora rimandiamo questo punto a più tardi" disse Giles

 

"Va bene" rispose Spike guardando Stephen

 

"Bene, tornando al sogno, un altra cosa che Spike ricorda sono gli occhi esageratamente grossi di Buffy...questo è tipico nell'assunzione di alcuni tipi di droga. Si possono verificare iperestesie, aumento di intensità dei colori o di un certo tipo di sensibilità, ma anche l'amplificazione sonora è dovuta a quello."

 

"Io ricordo che era come se fossi in grado di odorare i suoni e di odorare i colori...i colori poi erano davvero incredibili."

 

"Esatto, sinestesia"

 

"E poi gli occhi di Buffy non posso scordarli, erano grossi, ma molto espressivi....."

 

"Molto espressivi??....in che senso Spike?"

 

"Non saprei....aveva lo sguardo....pieno di...di stupore, ecco!"

 

Stephen saltò giù dal tavolo, aprì la sua borsa, tirò fuori un altro libro, e lo sfogliò velocemente

 

"Spike ti sembrava che Buffy fosse in un certo qualmodo meravigliata?"

 

"S-si direi proprio di si, perche?"

 

"Dimmi se hai mai visto questa pianta in uno dei tuoi sogni?"

 

 

 

"Si, si, era una cosa simile..."

 

"Ecco perchè la mia pianta grassa ti ricordava qualcosa.." disse Giles

 

"E' lei....La pianta che rende gli occhi meravigliati...il Peyotl"

 

Xander guardò Stephen quasi spaventato

"Perchè fai quella faccia?"

 

"Perchè stiamo per intraprendere un cammino da cui potremmo non tornare indietro..."

 

 

 

 

 

Vévé

             

 

Xander si guardò attorno intimidito

"E....e siete tutti d'accordo...p-per fare questa cosa?"

 

Giles annuì

"Io sono pronto a qualsiasi cosa..."

 

Stephen intervenne

 

"E' ancora presto per stabilire davvero a cosa andremo incontro, lo capiremo solo continuando ad esaminare tutti gli elementi in nostro possesso...."

 

"Si, ma tu hai detto che potremmo non tornare più indietro da questa cosa, quindi è-è pericolosa...." disse Willow

 

"Si, pericolosa è la parola giusta"

 

"Ma noi abbiamo già salvato il mondo...." disse Willow sgranando gli occhi e tirando su le spalle

 

"Lo so.....ma scalare il monte più alto del mondo non ti impedisce di farti male salendo un gradino....."

 

"Quindi quello a cui stiamo per andare incontro sarebbe tecnicamente più semplice del 'salvare il mondo' ma più pericoloso? Ma daai Stephen cosa può esserci di più pericoloso?" Chiese Xander

 

"Le conseguenze"

 

"C-cioè vuoi dire che anche se riuscissimo nell'impresa, potremmo subire delle conseguenze...come dire......"

 

"Irreversibili"

 

"Irreversibili" ripetè Xander quasi sottovoce

"PERCHE'? Perchè sempre noi!!!Siamo perseguitati da una maledizione vero??"

 

"Calmati Xander...."

 

"Ma come faccio a calmarmi, viviamo in una città che è un incubo!! Nelle altre città hanno....che ne so.....7 topi per abitante, ad Amsterdam 5 biciclette per abitante....a Sunnydale invece abbiamo 20 mostri pro capite!! Le sembra normale??? E noi ci becchiamo anche quelli degli altri!!!"

 

"Si, in effetti Sunnydale è un pò particolare..." ammise Giles

 

"Lei la definisce solo UN PO' particolare una città in cui l'abitante medio è un vampiro o un demone?"

"Abbiamo più lapidi che alberi!!!!"

Xander iniziò a muoversi in maniera scoordinata

 

Willow riempì un bicchiere d'acqua e glielo diede

"Bevi, così ti calmi un pò e la smetti col solito 'ballo di San Vito'" disse sorridendo

Willow conosceva le reazioni di Xander più di qualsiasi altra persona

 

Questi erano i momenti in cui Spike si sentiva un estraneo in mezzo a loro.

 

Stephen invece sembrava sentirsi a casa propria, si comportava come se facesse parte del gruppo da sempre, e gli altri sembravano provare lo stesso nei suoi confronti.

Strano, loro erano sempre stati così selettivi...

Erano senza dubbio tutti affascinati dal suo modo di parlare, di raccontare le cose. Era in grado di rendere interessante anche il più semplice degli argomenti.

 

Stephen si schiarì la voce e continuò...

 

"Abbiamo visto che nel sogno di Spike ad un certo punto c'è un cambio di scena....dal deserto si passa al mare.

L'acqua è ovunque, sopra sotto e tutto intorno, Spike è sott'acqua

Buffy gli dice "Il suo nome per farlo arrivare"....il nome di CHI può esserci utile? Pensiamoci bene. E per far arrivare COSA?

 

"Dovremo fare molte ricerche sui nomi..." disse Giles

 

"Si ma il nome non può essere un nome qualsiasi, cioè DEVE essere qualcosa di cui noi siamo a conoscenza...giusto Stephen?"

 

"Si Tara, io direi di si. Questi sogni hanno lo scopo di mandare messaggi comprensibili."

 

"E' sicuramente il nome di una persona...ma di chi?" disse Tara

 

"Proviamo ad inserire tutti i nomi che ci vengono in mente in un programma che ho nel pc....lui elaborerà i dati e fra le migliaia di risposte che ci darà, potremmo forse trovare quella che cerchiamo" Willow si alzò di scatto e si catapultò verso il computer.

 

Digitò velocemente qualcosa sulla tastiera, aprì il programma, ed inserì i nomi completi di tutti loro.

 

"Quali altri nomi pensate dovrei inserire?"

 

"Tutti quelli che ti vengono in mente Will....amici e nemici, vivi, morti e non-morti, vicini o lontani che siano"

 

"Ok...tutti quelli con cui Buffy è venuta a contatto da quando ha messo piede a Sunnydale"

 

"Esattamente" disse Giles

 

Willow aprì l'archivio della sua mente ed inserì tutti i dati a sua disposizione.

Gli altri la aiutarono a ricordare.

Lavorò per un'ora circa...dopodichè tornò a sedersi sul divano.

 

"Puoi continuare Stephen, ho fatto tutto"

 

"Benissimo!!Tornando al sogno...Spike vede al dito di Buffy, l'anello che lui stesso le aveva regalato. Giusto?"

 

"Si, è proprio così..." rispose Spike

 

"Lei vuole che lui glielo riporti.

Qualcuno ha idea di dove si trovi quell'anello?

Oppure lo indossava quando...."

 

"No, Buffy lo ha indossato solo il giorno in cui gliel'ho regalato, poi finito l'incantesimo tutto è tornato come prima fra di noi, eravamo di nuovo nemici....."

 

"Quindi te lo ha restituito..." disse Stephen guardando Spike

 

"No, non me lo ha restituito....." rispose Spike rendendosi conto che quella era la prima volta in cui si chiedeva il perchè lei non glielo avesse mai sbattuto in faccia...

 

"Qualcuno di voi lo ha mai più visto? Non so, magari lo indossava saltuariamente.."

 

"No, direi che non lo ha più indossato...io..io la vedevo tutti i giorni" rispose Giles

 

"Allora bisogna cercarlo!" disse Tara

 

"Lo farò io, ma prima voglio chiedere a Dawn se lei ne sa qualcosa..." disse Spike

 

Giles si alzò, andò dietro al bancone e tornò con una lavagna più piccola, la montò su un cavalletto ed iniziò a scrivere

"Non possiamo dimenticarci nulla"

e scrisse:

- Dawn (acqua)

- Anello Buffy

 

"Ecco in questa lavagna scriveremo le cose da fare, Stephen continua pure........"

 

"Ok....a questo punto Spike vede uno strano pesce giusto?"

 

Prese di nuovo uno dei suoi libri

 

"E' questo il pesce che hai visto?"

 

 

 

"Si, è simile....ne avevo già visto uno nel libro di Giles"

 

Stephen guardò Giles compiaciuto

 

"B-beh....s-si....io non sono un antropologo, ma qualcosina la so anche io" disse Giles abbassando lo sguardo ed arrossendo leggermente in viso.

 

"Temo che tu sappia più di quanto voglia farci credere caro Giles" disse Stephen sorridendo

"Avrai già parlato loro di Haiti e del Vodu..."

 

"Non in maniera dettagliata......ma ho parlato loro dei miei sospetti, quindi ti sarei davvero grato se tu ce ne parlassi, e poi tu sei un esperto soprattutto per quanto riguarda Haiti...."

 

"Ti ringrazio. Si, in effetti devo ammettere che avendo avuto la fortuna di lavorare con Wade Davis, la parola Vodu mi è piuttosto familiare...." Disse sorridendo

 

"Ma è vero che non si tratta di "magia nera"?

 

"Si Xander, il Vodu non è "magia nera", ma è una vera e propria religione. Una religione nata dopo che i colonizzatori strapparono gli africani dalle loro terre, ed è senz'altro il culto di possessione più noto, anche se spesso in senso negativo, perchè l'immagine che viene presentata dai media è distorta, ma anche falsata e torbida"

 

"Quindi il vodu non è negativo?" Chiese Wilow

 

"No, infatti... se proprio vogliamo andare fino in fondo e considerare qual'è il corpus delle credenze voduiste, nulla è più lontano da concetti di negatività come questa religione.

E' una religione che offre all'individuo soluzioni e risposte precise, sia a livello ideologico che pragmatico."

 

"Ma allora tutte le cose che vediamo nei film? Zombie e bamboline con gli spilloni non mi sembrano cose positive......." Disse Xander

 

"Infatti anche se a volte può apparire come un controsenso, le stesse credenze nella stregoneria, negli zombi, etc... hanno una loro ragione. Questa ragione si fonda principalmente sulla necessità di isolare la negatività entro limiti circoscritti e ben riconoscibili, in modo da poter poi predisporre le opportune contromisure, per poterla vincere o comunque ridurla entro termini accettabili."

 

"Non capisco....e non capisco nemmeno cosa c'entri tutto questo col pesce palla!!" Chiese Xander

 

"Tempo al tempo......." Rispose Stephen

 

"Se dovessi veramente racontarvi tutto su Haiti e la loro religione dovrei parlare ininterrottamente per mesi interi, quindi mi limiterò a raccontarvi in generale di cosa si tratta, approfondendo solo i punti che potranno esserci utili"

 

Stephen bevve un pò d'acqua e ricominciò a parlare

 

"Quando l'uomo bianco trovò nel mercato degli schiavi una fonte di ricchezza, gente di razze diverse provenienti dall'Africa ( Malgasci, Ibo, Dahomey…) venne schiavizzata in terre straniere.

 

"In quali terre oltre ad Haiti?" Chiese Willow

 

"Haiti, Brasile, Cuba........."

 

"Quindi le isole Caraibiche ed il Sudamerica?"

 

"Esatto Tara, e la maggior parte degli schiavi haitiani proveniva dal Dahomey, di norma venivano scelti per le loro caratteristiche fisiche"

 

"Sbarcati in queste terre vennero costretti a ricevere il battesimo, in poche parole la religione dei bianchi.

 

"Così dovettero convertirsi?"

 

"E' un pò più complicata di così.....

 

"Spiegati meglio......."

 

"La religione africana è una religione animista, i loro dei risiedono negli alberi, nei laghi, e nelle montagne. Non possedendo un iconografia, come invece possiede la religione Cattolica, gli schiavi furono costretti a trovare un mezzo alternativo per poter mantenere il loro culto"

 

"Un mezzo alternativo? Sono davvero curioso....."

 

"Si Xander...diciamo che gli schiavi, pur adeguandosi alle abitudini locali, continuarono a meditare vendetta e voglia di rivincita, così mettendo in comune i loro riti e raccogliendo insieme tutte le divinità africane, crearono il Vodu"

 

"Ma perchè si chiama Vodu?"

 

"Penso che Giles possa spiegarvelo, giusto?" Disse Stephen sorridendo

 

"Beh....io....s-si.........so che sull'origine della parola ci sono diversi pareri, ma-ma pare che derivi dalla parola "Vadu" che in dialetto Fons significa Dio"

 

"Esatto Giles, sapevo che non mi avresti deluso"

"Grazie Stephen" disse Giles aggiustandosi gli occhiali

 

"E come fecero a mettere in atto il loro metodo alternativo?"

Questa volta fu Anya a fare la domanda

 

"Come vi ho detto prima, questi schiavi al loro sbarco venivano battezzati e destinati ai diversi lavori. La domenica invece venivano costretti ad assistere alla messa....ma un giorno iniziò a verificarsi uno strano fenomeno"

 

"Che fenomeno?"

 

"Gli schiavi si misero a danzare, come erano soliti fare per celebrare i loro dei, davanti all'altare della Chiesa. Per loro, l'unica maniera per poter riacquistare la loro identità , per i bianchi, uno strano e divertente modo di assistere alla messa.

I bianchi non si resero conto che quello era invece l'inizio di una nuova religione."

 

"E poi come andò a finire?" Xander era sempre più curioso

 

"In pratica non possedendo un iconografia, decisero di adottare quella dei colonizzatori, sostituendo ognuno dei loro dei con uno dei "Santini" della Chiesa Cattolica."

 

"Geniale!!!Facci un esempio pratico..."

 

"Si, ma prima devo dirvi che questo sincretismo che si è creato ha preso diversi nomi a seconda della località in cui si è formato. Diciamo che si è evoluto in maniera simile, ma si è differenziato sotto molti altri punti di vista. Per esempio, ad Haiti si chiama Vodu, in Brasile invece prende diversi nomi a seconda della località, infatti prende il nome di Macumba a Rio de Janeiro e di Candomblè a Bahia o a Sao Paulo, a Cuba invece prende il nome di Santeria.

Sono tutti culti in cui il tratto fondamentale è lo stato di trance e la possessione, ma hanno tutti caratteristiche e modalità differenti".

 

"Ma la Macumba...non è una maledizione?"

 

"No Xander....è lo stesso discorso del Vodu....è un culto afroamericano, chiaramente con caratteristiche 'particolari'"

 

"Ma cosa centra il Cattolicesimo col Vodu?"

 

"C'entra perchè i primi schiavi vennero battezzati, quindi per loro il battesimo assume il significato di iniziazione al Vodu. Di conseguenza per essere voduisti occorre innanzitutto essere battezzati, quindi Cattolici. Una frase ricorrente è:'Ad Haiti l'80% è cattolico ed il 120% Voduista.' Questo per far capire quanto la religione sia importante per loro. Basano tutta la loro vita, fin dalla nascita, sul culto dei propri dei."

 

"Tornando all'esempio dei "Santini" ne farò uno moderno affichè vi possiate capire come queste religioni siano in continua evoluzione. In Brasile per es Obaluayé o Omulu', dio del vaiolo, delle pestilenze e delle malattie, oggi è considerato il dio dell'AIDS. E' connesso con ogni genere di malattia, cura, cimitero, suolo o sottosuolo. Ed è sincretizzato con S. Lazzaro, questo perchè nell'iconografia S. Lazzaro è coperto di piaghe.

 

"Ahhh quindi loro hanno sostituito i loro dei con i Santi a seconda delle caratteristiche?"

"Esatto Xander!"

 

"E' una storia interessantissima, ma cosa c'entra col sogno di Spike?"

 

"Ora ci arriviamo Xander. Tornando agli haitiani il discorso è molto più lungo ma cercherò di spiegarvi in breve le cose fondamentali. Fin da picoli gli haitiani vengono educati al culto dei loro dei, cioè i Loa."

 

"Esiste anche il Dio del Cattolicesimo che però è considerato il "Buon Dio" cioè colui che ha creato il mondo, e la cosa si ferma lì. Per il resto tutti gli altri dei non sono nè buoni nè cattivi, infatti, per l'haitiano non esiste la concezione buono/cattivo...gli dei hanno sempre bisogno di offerte e se non li si accontenta possono vendicarsi."

 

"Fin dall'infanzia l'haitiano ha sentito parlare di vampiri, lupi mannari, stregoni, spiriti maligni e sette segrete, i cui membri praticherebbero sacrifici umani e persino il cannibalismo. Storie incredibili di morte e di sangue."

 

"Mmmmm sto iniziando a pensare che ci sia gente che forse sta peggio di noi.....una seconda Sunnydale" commentò Xander soddisfatto

 

"Ma allora per loro non c'è differenza fra il Cristianesimo ed il Vodu?" Chiese Anya

 

"No, invece esiste una netta differenza fra i due sistemi religiosi.

Il Vodu provvede ai bisogni e alle necessità materiali della vita terrrena, ottenibili anche grazie a ricorso alla stregoneria, mentre il Cristianesimo si occupa del destino ultraterreno di ciascun individuo una volta concluso il ciclo biologico di ogni essere umano."

 

"Ma è interessantissimo, mi piacerebbe saperne molto di più" disse Xander

 

"Allora ti consiglio di leggere "The Serpent and the Raimbow".....è scritto come un romanzo ma è frutto delle ricerche di Wade Davis....e ne hanno fatto anche un film" disse Willow eccitata

 

"Il film me lo ricordo, avevo visto solo il pezzo finale e non avevo capito un granchè....ecco perchè Wade Davis mi sembrava il nome di un attore!!! Quindi il film è tratto da una storia vera...." disse Xander

 

"Si, esattamente. Comunque, se siete interessati, vi consiglio di leggere anche 'Passage of Darkness' che è il libro scritto nel 1988, due anni dopo aver scritto 'The serpent and the Raimbow'"

 

"Grazie, li cercherò al più presto, mi interessa davvero questo argomento..."

"Posso darteli io Xander......" disse Giles

"Davvero? Grazie signor Giles!!!"

 

"Ma-ma....ora che ci penso tu-tu hai lavorato con lui!! E da quello che ho capito le sue ricerche sono state importantissime...che fine ha fatto, e quanti anni ha?"

 

"Si, le sue ricerche sono state importantissime....inoltre ha contribuito a rivalutare l'immagine di una studiosa di colore che intorno agli anni '20 aveva fatto gli stessi studi sul Vodu...."

 

"Perchè l'ha rivalutata, in che senso?"

 

"Nessuno le aveva creduto, e fu considerata pazza. Per quanto riguarda il mio maestro...beh ha solo 48 anni ed il National Geographic lo tiene su un piatto d'argento. Ha affrontato di tutto nella sua vita rischiando la morte svariate volte, e tutto in nome della ricerca"

 

"Che uomo incredibile!!" Disse Anya con occhi sognanti

"Beh adesso non esagerare coi tuoi entusiasmi, è solo un ricercatore...." Disse Xander

 

Stephen sorrise

 

"Io ho visto una puntata di X-Files in cui parlavano del Vodu....Scully si graffiava con una pianta, poi c'era uno al cimitero che parlava in francese, ma un francese diverso dal solito....ah si e faceva dei disegni strani con una polvere bianca...si si....davvero una bella puntata!!" disse Anya contenta

 

"I disegni si chiamano Vévé e sono fatti con una farina speciale detta farine.

I Vévé simbolizzano il particolare Loa che viene onorato nella cerimonia, ma servono anche sia come posto in cui riporre le offerte per il Loa, che come simbolo magico che evoca il Loa interessato.

Il resto della farine viene sparso dal Houngan o dal Bokor verso i quattro punti cardinali"

 

"Cosa sono gli Houngan e i Bokor?"

 

"Eh...ogni tanto dimentico di spiegarvi qualcosa...." disse Stephen spostando la lunga ciocca bionda dal suo viso

 

"Intanto dovete sapere che l'attività più redditizia ad Haiti è possedere un Santuario. Grazie alle numerose offerte fatte ai Loa, il Sacerdote vive più che degnamente....ma diventare Sacerdote o Sacerdotessa cioè Houngan o Mambo, non è molto semplice. Occorre studiare tantissimo....devono studiare tutto quello che studierebbe un prete della religione Cattolica, più tutto quello che riguarda la loro religione"

 

"Bella fregatura....."

 

"E si Xander, e proprio a causa di queste difficoltà, in genere, chi non passa gli esami per diventare Houngan, di solito diventa Bokor, e cioè un fattucchiere....opera quindi per il male".

 

"Parlami ancora dei....come si chiamano quei disegni?" disse Anya

"Vévé....ora te ne faccio vedere alcuni"

Stephen prese un piccolo libro dalla sua borsa, lo sfogliò e poi lo mostrò ad Anya

 

"Ecco questo è un Vévé...dedicato a Legba che è uno dei principali e più riveriti Loa....guardiano, ma anche apritore del passaggio"

 

Tutti si alzarono per guardare il disegno

 

 

 

"Ma...ma....io....io ho visto una cosa simile vicino alla tomba di Buffy gridò Xander spaventato

 

Stonature

             

 

"Xander, ne sei certo?" Chiese Stephen

 

"Sisisi....sono sicurissimo!! Era una cosa simile..."

 

Giles lo guardò sorpreso

"Perchè non ce ne hai mai parlato?"

 

"Non lo so......io...io un giorno sono andato da solo alla tomba di Buffy..."

 

"Si questo lo capiamo, lo abbiamo fatto tutti...." Disse Giles abbassando la testa

 

"Ma perchè non l'hai detto??" Gridò Willow

"Io...io ero triste ed avevo bisogno di parlare con lei, così sono andato al cimitero e quando sono arrivato alla tomba ho notato un disegno fatto con della polvere bianca...io ho creduto che fosse un omaggio a Buffy..."

 

"Ma questo quando è accaduto?" Chiese Stephen

"Il giorno dopo la sepoltura....."

 

"Ma perchè non ne hai parlato a nessuno di noi? Anya tu lo sapevi?" Disse Willow nervosa

 

"No, io non ne sapevo nulla......"

 

"Non ne avevo parlato con nessuno perchè credevo fosse un pensiero gentile da parte di qualcuno che le voleva bene...e poi mi è passasto di mente, c'erano altre cose a cui pensare...che ne sapevo io che poteva essere una cosa importante !!!"

 

"Ma Xander ormai dovresti sapere che i simboli servono sempre a qualcosa NO?" gli occhi di Willow luccicavano di rabbia

"Si ma non tutti sono maghi o stregoni, a volte un simbolo serve anche solo ad esprimere amore!!"

"Ma non questi!!"

 

"Ragazzi calmatevi, tanto non serve a niente litigare...." Disse Giles cercando di allontanarli con entrambe le mani

 

Stephen aveva cambiato espressione

 

"Adesso è importante capire QUALE Vévé hai visto Xander...."

Prese il libro e glielo diede

Giles si avvicinò

"Guarda queste figure, se preferisci puoi andare in un'altra stanza, ma per favore cerca di ricordarti quale di questi Vévé hai visto..."

 

"Ma-ma sembrano tutti uguali!!!"

 

"No Xander noterai che sono diversissimi, ti prego è molto importante..."

 

Spike si voltò verso di lui, le mascelle contratte, lo sguardo tagliente

 

"Si, si va bene....vado nell'altra stanza eh?"

 

Xander si allontanò col libro in mano

 

"Willow a che punto siamo con la ricerca del nome?" Chiese Giles

 

"Ora guardo..."

 

Willow si alzò, si diresse verso il computer e si sedette.

Controllò i risultati della sua ricerca facendo scorrere le pagine sul monitor, fermandosi solo ogni tanto.

 

"Mi conviene stampare tutto, qui c'è troppa roba da leggere!!"

 

"Ma si capisce già qualcosa secondo te?" chiese Giles

 

"Ho diviso la ricerca in diversi gruppi, ma ci vorranno ore per leggere tutto"

 

"Ok allora facciamo così....più tardi mentre Spike andrà a cercare l'anello, tu controllerai il contenuto dei fogli che stai stampando. Nel frattempo andiamo avanti con l'analisi del sogno"

 

"Forse è meglio chiamare Xander, magari potrebbe esserci di nuovo utile. E poi il disegno può cercarlo mentre Will e Spike sono occupati, così ottimiziamo il tempo" disse Anya

 

"Hai ragione, forse è meglio che finiamo tutti insieme l'analisi del sogno di Spike...poi casomai penseremo al Vévé....potrebbe venirgli in mente qualcosa nel frattempo.."

 

Anya andò a chiamare Xander e pochi minuti dopo tornarono ad ascoltare Stephen

 

"Riprendiamo il discorso di Haiti...

Ma soprattutto parliamo di z...."

 

"ZOMBIE? Haiti è dove ci sono gli zombie vero? Una volta avevo un fidanzato che...."

 

"Anya ti prego, non ci interessa dei tuoi EX: Troll, demoni, vampiri o zombie che siano...LASCIA PARLARE STEPHEN!! Scusala ti prego...."

 

"Comunque Anya ha ragione, ad Haiti si "fabbricano" zombie."

 

"E vengono tutti da Haiti? Anche quelli che abbiamo qui a Sunnydale??"

 

Stephen sorrise

"Non lo so...quel che volevo dire è che ad Haiti gli zombie sono una realtà e non una semplice fantasia."

 

"Ahhh ma noi non ci preoccupiamo mica.....qui a Sunnydale la fantasia non esiste, qui tutto è reale.

Qualsiasi cosa abbia la parvenza di un incubo in questa città maledetta corrisponde alla realtà!!

A proposito, gli zombie nascono così o lo diventano?"

 

"Ora ci arriviamo Xander...."

 

"Innanzitutto dovete sapere che, per quanto riguarda il concetto umano, i voduisti pensano che questo sia il risultato dell'unità e dell'armonia tra diverse forze:

il corps cadavre, il n'âme, il z'étoile, il ti bon ange, il gros bon ange.

 

"Tradotto in parole comprensibili???"

 

"Il 'corps cadavre' è il corpo in sè stesso, fatto di carne e sangue.

 

Il 'n'âme' è lo spirito che permette ad ogni singola cellula di funzionare e che, al sopraggiungere della morte, inizia a passare piano piano dal 'corps cadavre' alla terra, per cui la graduale decomposizione del cadavere è appunto il risultato di questo lento trasferimento di energia...un processo che dura 18 mesi.

 

Il 'z'étoile' invece è lo spirito, che non risiede nel corpo, ma nel cielo. In pratica è la stella individuale del destino. Più brillante sarà la stella più brillante sarà il destino della persona.

 

Il 'Ti bon ange' (il piccolo angelo buono) e il 'Gros bon ange' (il grande angelo buono) sono invece le due anime che ognuno ha in sè."

 

"Ma sono le 2 frasi che Buffy ha pronunciato nel suo sogno!! E poi univa le sue mani.....forse voleva dirci di unire le due cose!"

"Esatto Spike, vedi che tutto inizia ad avere un senso?"

 

"Le due anime...." sussurrò Willow

 

"Il 'gros bon ange' rappresenta la forza vitale che entra nel corpo dell'individuo al momento del concepimento, e che lo abbandona quando la morte sopraggiunge per tornare da Dio, e diventare di nuovo parte dell'energia che alimenta la vita.

 

Il 'ti bon ange' invece è il responsabile della personalità, del carattere, e della volontà.

 

"E con gli zombie che succede perdono una sola anima o tutte e due? Certo che ad Angel un'anima di scorta avrebbe fatto comodo" disse Xander ridacchiando

 

Spike lo fulminò con lo sguardo

 

"Scherzavo...scherzavo...."

 

"La conseguenza di questa doppia concezione dell'anima è che gli zombi ad Haiti possono

essere di 2 tipi: uno è lo Zombi Astral o Zombi Ti Bon Ange, l'altro è lo Zombi Jardin o Zombi Corp Cadavre.

Ma non vi starò a spiegare le differenze se no facciamo notte. Nel caso servisse riprenderemo il discorso quando capiremo meglio il significato del sogno"

 

"Ma come si diventa zombie, cioè come si può trasformare una persona in zombie?"

 

"Ci si rivolge ad un Bokor. Questo somministra alla vittima, di solito per uso topico, un "veleno" una polvere "magica" dalla preparazione molto complessa e dagli svariati ingredienti, anche piuttosto macabri, che induce uno stato di morte apparente"

 

"Catalessi?"

"Si"

"Ma come è possibile?"

"Grazie a due elementi: l'importantissimo lavoro del Bokor, che è senza dubbio efficace dal punto di vista rituale, ed una potentissima sostanza: la tetrodotoxina, che è l'ingrediente base..."

 

"Tetrodotoche?"

 

"Tetrodotoxina. E' contenuta nel pesce palla. Conosciuto anche come Fugu"

 

"Ma non è quello che mangiano in Giappone?"

 

"Esatto...esistono poche persone al mondo in grado di cucinare il fugu. Mangiarlo è una specie di roulette russa...non sai mai se uscirai in posizione verticale dal ristorante"

 

"Dopo aver pagato un conto astronomico, vero?" chiese Anya interessata

 

"Certo...che gusto c'è a morire se non si paga anche abbastanza?" rispose Stephen sorridendo

 

"Ma come funziona questa sostanza nella zombificazione?" chiese Willow

 

"La tetrodotoxina rallenta le funzioni vitali a tal punto da ingannare e far dichiarare morto un individuo, anche da parte di preparatissime ed efficienti équipes mediche"

 

"Ma chi può essere così malvagio da voler zombificare qualcuno? Lo fanno sicuramente per sfruttarli....."

 

"No Xander è un discorso piuttosto complesso. In realtà la zombificazione è un processo sociale, non un'attività criminale e casuale.

Infatti la vittima non è un innocente indifeso, ed il Bokor non agisce senza il consenso dell'intera comunità in cui essa vive. La zombificazione è una sanzione sociale, è una pratica per rafforzare l'ordine e non per distruggerlo; è un procedimento che ad Haiti è patrimonio di speciali organizzazioni che operano segretamente.

 

"Cioè Società Segrete?"

 

"Esatto. Le società segrete hanno uno specifico ruolo politico e sociale e la loro funzione è positiva perchè aiutano i bisognosi e le loro famiglie e, quando puniscono, colpiscono solo chi è colpevole di aver trasgredito il codice della Società"

 

"Ma per esempio quali sono i comportamenti punibili?" Chiese Anya preoccupata

 

"M-ma cosa c'entra tutto questo con Buffy? non starete mica pensando che sia stata zombificata e punita per qualcosa?"

 

"Xander dobbiamo ancora analizzare bene il sogno prima di poter dire qualcosa...."

 

"Si ma quali sono i comportamenti punibili?" ripetè Anya irritata

 

"Scusami Anya....beh tra i comportamenti punibili vi sono l'eccessivo arricchimento a spese della famiglia o di dipendenti, la diffamazione della Società, il danneggiare materialmente o moralmente qualcuno, il rubare la donna di un'altro...."

 

"Io non voglio andare ad Haiti!!! Non ci andiamo vero??" chiese Anya a Xander

"Beh...col rapporto morboso che hai tu coi soldi forse non è il posto giusto in cui andare in viaggio di nozze..."

 

"Ecco...appunto!! Ok ora puoi continuare...."

 

"Grazie Anya. In definitiva ad Haiti queste Società Segrete tutelano in qualche modo quei diritti, e contribuiscono a risolvere quei problemi, che la legge ufficiale non è in grado di garantire ed affrontare"

 

"Si ma che c'entriamo noi con gli haitiani?"

 

"Non lo so....non ancora almeno. Quel che vi posso dire è che un individuo può essere zombificato o come punizione per un torto compiuto a danno di altri, o come sacrificio per compensare un dio per i beni ricevuti, o perchè qualcuno ha bisogno di un corpo da sfruttare come forza lavoro"

 

"Ommioddio.....noi.....noi non abbiamo mai controllato se il corpo di Buffy è ancora lì....e se qualcuno l'avesse zombificata per sfruttarla?" gridò Xander

 

"Io non c'ero ma da quel che so il volo che ha fatto dalla torre l'avrebbe uccisa comunque, o no?" disse Stephen

 

Giles smise di respirare per un attimo

 

"Il corpo era intero quando....."

 

Spike si alzò in piedi

 

"Dobbiamo andare subito a controllare!!! Ha ragione Xander qualcuno potrebbe aver fatto qualcosa a Buffy!!!"

 

"No, non ce n'è bisogno...è ancora lì" rispose Willow abbassando gli occhi

 

Tutti si voltarono verso di lei

 

"Il corpo è ancora lì..."

 

"E tu come fai a saperlo?"

Lo sguardo di Spike le pesava addosso come un macigno

 

"Io...io...mi sono presa cura di lei..."

 

"In c-che senso?" chiese Giles preoccupato

 

"Io...al liceo ero brava in chimica, ricordate?"

 

"Certo che lo ricordiamo......"

 

"Bene......più avanti sono riuscita ad otterere un unguento che....come dire...non permetteva ad un corpo di-di subire il processo di putrefazione"

 

"Stai scherzando? Avresti potuto fare un sacco di soldi se l'avessi brevettata!!" Disse Anya

 

"Esisterà già qualcosa di simile, credo..." aggiunse Xander

 

"Io....io l'ho ottenuta quando mi ero già dedicata alla magia. Ricordi Xander quell'uccellino che cadde dal nido?"

 

"Si, quello che facevi dormire nel cotone!! Willow non usciva più di casa pur di stargli accanto"

 

"Esatto...ma le mie cure non furono sufficienti, così due giorni dopò l'uccellino morì. Io ero convinta di riuscire a salvarlo, invece niente...

Era piccolissimo.....forse troppo piccolo per poter sopravvivere. Era ancora senza piume, e quando morì io non volevo che il suo corpo...si, insomma.."

 

"Tu hai provato l'unguento su di lui?" chiese Xander incredulo

 

"Si, ed ha funzionato.."

 

"L'hai ottenuto con un incantesimo?" chiese Tara

"No, assolutamente no....chimica pura."

 

"Perchè non ne hai mai parlato con nessuno?"

 

"Ho pensato di tener nascosta l'esistenza dell'unguento per poterlo integrare con la magia in caso di bisogno. Infatti l'ho usato su Buffy..."

 

"T-tu l'hai usato su Buffy????" urlò Spike

 

"Cioè vuoi dire che il corpo non si sta decomponendo?" Chiese Giles cautamente

 

"Esatto. Il corpo rimane intatto....Buffy è intatta in ogni sua cellula....come anche quello di Joyce"

 

"Joyce??? Ommioddio" disse Xander mettendosi le mani fra i capelli

 

Giles si alzò in piedi

"Scusatemi....lo so che ormai nulla dovrebbe più sconvolgermi...ma questa cosa...."

 

"Anche io sono preoccupato" disse Stephen

 

"Perchè siete preoccupati? Ho solo protetto il corpo di Buffy"

 

"Si Will.....ma a che scopo? Cosa avevi intenzione di fare.....o meglio, cosa hai già fatto?" disse Spike avvicinandosi pericolosamente a Willow

 

Willow si tirò indietro, lo sguardo spaventato

"Spike, ti ricordo che t-tu hai aiutato Dawn con l'incantesimo per la resurrezione di Joyce"

 

I lineamenti di Spike si contrassero ed i suoi pugni si serrarono stretti

 

"Si Willow, ma TU le hai fatto avere il libro!!! E poi ricordi come è andata a finire la resurrezione di Joyce? DEVI SMETTERLA DI GIOCARE CON LA VITA E LA MORTE!!"

Spike stava per stringere la sua mano attorno collo di Willow quando Giles lo fermò.

 

"Lo capisci vero che questo cambia tutto? Con il tuo intervento potresti aver interferito su quello che il sogno ci chiede di fare" Disse Stephen molto duramente

 

"Will perchè non ne hai parlato nemmeno a me?"

"Tara...io....volevo..."

 

Giles la interrupe

"E' inutile recriminare adesso. Cerchiamo una soluzione invece di litigare"

 

Spike aprì il frigo con un calcio

prese la sua tazza e si diresse verso Willow, la afferrò per i capelli e portandole la testa in avanti le fece quasi infilare il naso dentro la tazza

 

"Lo vedi strega da quattro soldi? Sangue di porco!!!"

 

Le tirò la testa indietro e la guardò dritta negli occhi

 

"La prossima volta, a costo di farmi scoppiare la testa, userò la tua giugulare come una cannuccia ed invece di sangue di porco berrò il TUO di sangue WILLOW!!"

 

Spike lasciò andare Willow con uno strattone

 

"Spike ha ragione, anche se i suoi modi di spiegare le cose sono un pò ehm.. particolari...." disse Giles

"Non sappiamo ancora se il tuo intervento sia stato nocivo o meno, ma in ogni caso avresti dovuto parlarcene."

 

"Si, ha ragione signor Giles.....mi dispiace.."

 

"Ora Willow vorrei sapere se sei intervenuta anche con qualche incantesimo..."

"No, non l'avevo ancora fatto..."

 

"Quindi ne avevi l'intenzione?"

"Si..."

 

Spike accese una sigaretta, la vena del suo collo si inturgidì

 

"Io invece....beh, io avrei bisogno di sapere quali sono le sostanze che compongono l'unguento." disse Stephen

 

"Willow se glielo dici potresti rimetterci dei soldi........tu potresti metterlo in commercio, senza offesa Stephen, ma è lei che ha scoperto la formula, io direi di preparare un accordo scritto pe....."

"ANYA STAI ZITTA" urlò Xander

 

"Ma perchè sei così nervoso oggi?"

 

"Non ti preoccupare Anya, non ho nessun problema a rivelare gli ingredienti dell'unguento.....non ho mai pensato di lanciarlo sul mercato...."

Willow prese un foglio, vi scrisse qualcosa sopra e lo diede a Stephen

"Ecco, è tutto qui"

"Grazie Will.....e grazie della fiducia, perchè Anya non ha tutti i torti...."

Willow annuì con la testa

 

"Cosa state facendo?"

"Dawn!! Scusaci ti abbiamo svegliato....abbiamo fatto troppo rumore?"

"No no...ho dormito tantissimo!!"

 

Stephen si avvicinò a lei e Dawn lo guardò incuriosita.

Giles fece le presentazioni, e brevemente le raccontò cosa stava accadendo.

 

Dawn non parve molto meravigliata alla fine del racconto.

 

"Cosa ne dite di fare una pausa?"

"Si Giles, io e Dawn andiamo a cercare l'anello" disse Spike guardando fuori dalla finestra, il sole era ormai quasi tramontato

 

"Io controllo i risultati della ricerca fatta dal computer"

 

Giles si avvicinò a Tara e ad Anya

"Voi due controllate se le date corrispondono" disse sottovoce indicando con l'indice della mano destra il taccuino nero di Tara

 

"Ed io che faccio?" disse Xander

"Tu devi guardare i Vévé......te ne eri già dimenticato?

"Ehmmm...no-no"

 

Stephen si fermò per un attimo

strappò il libro dalle mani di Xander, scorse velocemente alcune pagine e gli mostrò una figura

 

"Xander, guarda bene questo disegno e dimmi solamente se puoi escludere al 100% che la figura che hai visto vicino alla tomba di Buffy fosse questa"

 

"Ma non volevi sapere quale avevo visto?? Ora vuoi sapere quale non ho visto???"

 

"Si, esattamente"

 

"Ma sono tutte uguali!!"

 

"No Xander sono tutte diverse, ma questa è diversissima da tutte...ti prego guardala bene"

 

Xander prese il libro fra le sue mani e guardò attentamente la figura...

 

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Casa Summer

 

Spike e Dawn aprirono la porta

 

"Ora che ti ho raccontato tutto mi devi aiutare Dawn....dobbiamo trovare quell'anello!!"

"Io non l'ho mai visto...."

"Si ma te l'ho descritto talmente bene che non ti puoi sbagliare.....da che parte iniziamo, dalla sua stanza?"

"Si, io penso che sia nella sua stanza"

 

Salirono le scale di corsa, ma arrivati davanti alla porta si fermarono

Dawn si fece coraggio ed aprì la porta

Spike entrò nella stanza silenziosamente, le immagini di Buffy gli passavano davanti....

 

"Hai detto che dobbiamo fare presto no? Allora aiutami a svuotare questi cassetti"

 

"Si...si , scusami ma..."

 

"Lo so Spike, fa lo stesso effetto anche a me...."

 

 

La sicurezza di Dawn era spaventosa, Spike ne era colpito

 

Presero un cassetto a testa e lo svuotarono sul letto di Buffy

 

*****************Qualche ora dopo....*****************

 

"Abbiamo guardato ovunque, dove potrà essere?" chiese Dawn

 

"Qui in mezzo alle sue cose non c'è" disse Spike camminando avanti e indietro.

 

Con le mani si massaggiò la testa la sentiva scoppiare...

mosse il collo più volte per rilassarsi, gli occhi puntati in alto...qualcosa di impercettibile....ancora un movimento del collo....qualcosa stonava.

 

"E quello cos'è?"

"Cosa??" disse Dawn

"Il lampadario!!!"

Spike prese la sedia e vi salì sopra

In mezzo al ferro battuto del lampadario spiccava il suo anello d'argento"

 

"L'ho trovato!! C'è attaccato qualcosa..."

Dawn saltò dalla gioia

Spike scese dalla sedia incredulo, tenendo l'anello fra pollice e indice.

 

"Cos'è?" chese Dawn

"Non lo so, è un foglietto arrotolato"

 

Spike lo aprì

 

 

           

Viaggio nel Sè

 

Le mani di Spike si muovevano incerte.

 

Srotolò il foglietto con cura, anche se la fretta di leggerlo glielo avrebbe quasi fatto strappare.

La sua calligrafia...

Si rese conto solo in quel momento di non averla mai vista prima di allora.

 

"Spike cosa c'è scritto, dimmi?" chiese Dawn allungando il collo per vedere meglio

 

"E' per me" rispose in tono basso

"...per Spike"

 

Dawn sgranò gli occhi

"Leggi a voce alta, ti prego!!"

 

< Vai a New Orleans, cerca il "Black Coffee". E' aperto solo di sera. Prendi una chitarra e canta quella canzone che cantasti il giorno in cui distruggesti il tuo strumento preferito. Qualcuno ti contatterà.

Buffy >

 

Ancora incredulo Spike rilesse le poche righe contenute nel foglietto.

 

"Devi partire subito!" disse Dawn

 

"Io...non capisco...."

 

"Cosa non capisci?"

 

"Come faceva lei a sapere della canzone e...... della chitarra rotta?"

 

"Forse è capitata lì in quel momento....e quando ha visto che spaccavi la chitarra non è entrata.....

Ma tu perchè l'hai spaccata?"

 

"Non ho voglia di parlarne!"

 

"Comunque vedrai che è come dico io...." disse Dawn

 

La spiegazione di Dawn non lo aveva convinto per niente, ma non era il momento adatto per lasciarsi andare a questo tipo di pensiero.

 

Infilò l'anello al dito, il foglietto in tasca, ed insieme a Dawn si avviò verso il Magic Box.

 

"Perchè fai quella faccia...non vuoi andare a New Orleans? Eppure dovrebbe piacerti, è la città dei morti, dei vampiri...e"

 

"Non è per quello! Non capisco che senso abbia andare fino a New Orleans e mettermi cantare una canzone!! Mi sembra un'idiozia!"

 

"Spike, se Buffy te lo ha chiesto ci sarà un motivo no?"

 

"Si ma io mi sento dannatamente idiota in questo ruolo!!"

disse contraendo le mascelle

 

Dawn sorrise

Spike no. Non ne aveva alcuna voglia.

 

"Devo chiamare Angel!!"

Urlò Spike quasi sfondando la porta del negozio

 

"Che succede?" chiese Giles

Spike tirò fuori il foglietto dalla tasca e glielo diede.

 

Giles lo aprì incuriosito, mentre gli altri si avvicinarono per poter leggere meglio.

 

Giles fece un ampio respiro. Ripiegò il foglietto e lo restituì a Spike.

 

"Ormai non ci meravigliamo più di nulla, giusto? Quale altra ASSURDA cosa potrà mai capitarci...una pianta parlante ci spiegherà come salvarci la vita?" disse Xander gesticolando e camminando avanti e indietro.

 

"Se la pianta parlante ce lo dicesse, sarebbe molto gentile da parte sua, no? Cosa ci sarebbe di male? Questo non deve innervosirti..."

 

"ANYA!! Ma come fai a dire certe cose???"

 

"Beh..le piante non sono mica CONIGLI!!!!!"

 

"Ok ho capito: CI RINUNCIO!!" disse Xander rassegnato

 

"Devi partire subito, ti cerco un volo per domani sera" disse Willow

 

"No...ho bisogno di Angel, non posso rischiare"

 

"Ti serve la Gemma di Amara vero?" disse Tara

 

"Esattamente. Con gli aerei non si sa mai....se dovessi capitare in mezzo ad uno sciopero l'unico mezzo di locomozione che mi rimarrebbe sarebbe l'aspirapolvere!!E poi, avrei più libertà di movimento.Il problema è....."

 

"Se Angel si fida a darti la gemma?"

 

"Appunto..." disse Spike preoccupato

 

"Lo chiamo io!" disse Willow

 

"No, ci penso io......tu cerca un aereo per Spike"

 

Willow si diresse verso il suo pc alla ricerca dei voli in partenza da Los Angeles e diretti a New Orleans.

 

Qualche minuto dopo, Giles abbassò la cornetta del telefono.

"Non risponde nessuno....nemmeno Cordelia"

"Ha provato sul cellulare?"

"Tutti spenti"

"Anche Wesley?"

"Si"

 

Spike e Giles si scambiarono uno sguardo veloce

 

"Io vado a Los Angeles!" disse Spike

 

"Ti accompagno in macchina"

 

"Grazie Giles...dammi il tempo di prendere ciò che mi serve e poi partiamo subito!"

 

Spike prese la sua borsa di cuoio nero e la riempì velocemente. Non gli servivano molte cose, ma non sapeva quanto tempo si sarebbe fermato.

 

Qualche minuto dopo raggiunse gli altri.

"Sono pronto.....Briciola vieni qui...."

La strinse forte a sè

"Tornerò presto"

Dawn annuì

 

Willow si avvicinò a lui

"Tieni....tieni il mio cellulare"

 

Spike lo respinse quasi spaventato

"No, non lo voglio!!"

 

"Ti prego....prendilo come un mio modo per chiederti scusa.."

 

"Will non è a me che devi chiedere scusa. E comunque io non ho la minima idea di come si usi un cellulare..."

 

"E' semplice!!"

 

"Willow!! Ma dove si è mai visto un vampiro col cellulare?? E' orribile....è una cosa da film di serie B!!"

 

"Invece la macchina, la moto e la chitarra sono cose da vampiro, vero?"

 

Spike guardò al cielo sbuffando e muovendo la testa

 

"Spike! Willow non ha tutti i torti, è meglio che tu abbia un cellulare con te per ogni evenienza." disse Giles

 

"Ti insegnerò io ad usarlo mentre andremo a Los Angeles"

 

"Xander hai intenzione di venire con noi?"

 

"Si!! Dobbiamo convincere Angel, e più siamo meglio è! Angel sa quanto io sia diffidente, se vedrà anche me si fiderà di certo".

 

"E' vero, Xander potrebbe aiutarci a convincerlo"

disse Spike tirando su la borsa

"Angel non è un tipo facile....quello piuttosto che darmi la Gemma di Amara preferirebbe frantumarla in mille pezzi!!!"

 

"O-ok allora noi andiamo...

Stephen, fai come se fossi a casa tua...immagino che ci vedremo domattina"

 

"Si Giles, rimango ancora un pò. Ci sono ancora molte cose da fare." disse sorridendo

 

Giles prese il taccuino nero di Tara

"Non dimenticatevi di questo"

Anya e Tara si guardarono ed annuirono

"Ora ci mettiamo al lavoro...."

 

Giles e Spike uscirono dal negozio

Xander diede un bacio ad Anya e raggiunse la macchina.

 

********************

LOS ANGELES

 

Spike aveva ormai imparato ad usare il cellulare, ed Angel continuava a non rispondere al telefono.

 

Giles posteggiò l'auto nelle vicinanze del parco, la casa di Angel era lì di fronte a loro in tutta la sua maestosità.

 

Il pensiero di Spike andò automaticamente alla sua cripta...una fogna, in confronto alla casa di Angel.

Un ex hotel che si distingueva per la sua particolare architettura.

Probabilmente di inizio secolo, l'Hyperion era ormai diventato il luogo in cui Angel trascorreva la maggior parte del suo tempo.

 

Si avvicinarono all'ingresso

Le luci erano tutte spente.....

 

"Cosa facciamo ora? Aspettiamo Angel qui fuori o in macchina?"

 

Spike guardò Giles

 

"Semplice Xander....entriamo!"

"M-ma S-Spike....sei impazzito?"

"No..non sono impazzito" un luccichìo balenò nei suoi occhi

 

"Calmati Xander, siamo in grado di aprire una porta...."

"M-ma signor Giles....lei è...."

"Ho aperto più porte di quanto tu possa credere...." disse con voce calma

 

Xander notò che era proprio nei momenti in cui usava quel tono calmo e sicuro che Giles gli appariva più inquietante.

 

"Io non ne voglio sapere niente!! Se arriva la polizia ci arresta , e se invece dovesse arrivare Angel...io non voglio neanche pensarci!!"

 

"Stai tranquillo, Angel capirà..."

ancora quel tono pacato e sicuro

 

"Io comunque vado in macchina!"

 

"CHE uomo coraggioso sta per sposare la NOSTRA Anya!!!"

 

"Spike non ti azzardare a..."

"Ooohhh se no cosa mi fai? Mi GRAFFI TUTTO??"

 

"Smettetela! Non è certo il momento di litigare....Spike ha ragione, se sei venuto per aiutarci DATTI da fare!!"

 

"Ma signor Giles lei da che parte sta? Se non l'avessi vista camminare alla luce del sole inizierei ad avere dei dubbi..... "

 

"Xander tu guarda se arriva qualcuno...."

 

Spike aprì la borsa e tirò fuori una piccola torcia nera

 

"Ma guarda cosa mi tocca fare....il palo!!! Il palo ad un vampiro e ad un nonsopiùchecosa"

 

"Smettila di brontolare!"

 

"Signor Giles....e se la serratura fosse "Watcher-proof" che facciamo?

"In tal caso la sfonderò a calci"

Spike guardò Giles compiaciuto

 

"Bene!! Preferisco la galera all'ira di Angel"

 

Giles si mosse con mani esperte e Spike lo aiutò.

Dopo pochi minuti la serratura cedette.

 

Aprirono la porta delicatamente e si fecero strada con la torcia finchè non trovarono un interruttore.

 

Rimasero tutti colpiti dalla grandiosità del luogo.

 

"Angel si tratta bene eh?" disse Xander

 

Spike si sentì a disagio guardando quelle finestre così alte, quelle colonne, quella scala......

Un'illuminazione impeccabile che metteva in risalto i chiaroscuri dell'ambiente.

 

Spike si sentì infelice, incompleto.

Quella che stava vivendo non era la vita che lui desiderava.

Non era per desiderio di possesso di beni materiali che si sentiva così.....

Il suo disagio aveva radici più profonde.

 

Giles si guardò intorno

"Avete idea di dove guardare? Io non sono mai stato qui prima d'ora..."

 

"Questo posto è enorme....ci vorranno giorni!!" disse Xander

 

"Guardiamo ovunque! Io vado su"

 

"Spike!!! Aspetta....e se Angel avesse la gemma con sè? A questo non avevamo pensato!"

 

"Non lo sapremo mai se non controlliamo" e dicendo così salì di corsa le scale facendo muovere il lungo cappotto di pelle nera

 

La ricerca di Spike non diede risultati positivi. Nella stanza di Angel la gemma non c'era, e neppure in tutti gli altri posti in cui aveva cercato.

Tornò giù di sotto.

Trovò Giles e Xander seduti sul divano, sul viso un'espressione rassegnata.

Anche Spike si sedette.

 

Era quasi giorno, e per Spike sarebbe stato impossibile affrontare il viaggio di ritorno.

L'idea di passare una giornata intera chiuso nella casa di Angel non lo entusiasmava particolarmente.

 

Ad un tratto il suo sguardo si illuminò.

 

"C'è ancora una cosa che possiamo fare!"

 

"Cosa? Ormai abbiamo setacciato ogni posto...." disse Giles

 

"No...noi abbiamo usato metodi di ricerca sicuramente diversi. Voi avete solo CERCATO"

 

"Perchè cosa avremmo dovuto fare scusa????" disse Xander

 

"Guardare, solo guardare!Osservare tutto ciò che è a portata di mano"

 

"Ho capito cosa vuoi dire Spike...HAI RAGIONE!!!"

 

"No...no....spiegatemi io non ho capito un tubo!!"

 

Giles strinse con entrambe le mani le braccia di Xander

"Devi solo guardare....senza spostare niente. Se vedi qualcosa di strano, qualcosa che ti sembra fuori posto, DILLO, ok?"

 

"Beh...di cose strane qui dentro ce ne sono parecchie....MA STRANO IN CHE SENSO?"

 

"Non so...anche qualcosa di quasi impercettibile..."

 

"Come quella specie di lampada assurda?"

 

"No, intendevo nei particolari. Anche se devo ammettere che quella lampada nel suo insieme è piuttosto vistosa. Credo sia un pezzo di antiquariato.

Angel ha sempre amato circondarsi di cose belle e preziose."

 

"Sarà anche un pezzo di antiquariato ma ha un difetto grosso come una casa!! Una parte è venata di nero, mentre il resto no.."

 

Spike sgranò gli occhi

Prese il grosso cilindro verde dal tavolo e lo scrutò con attenzione

"Ma che ti prende Spike?"

"La gemma di amara è verde, con striature nere!!"

 

"Oddio, non dirmi che Angel ha costruito da sè quella lampada!!"

 

"Tutte quelle pietre verdi servivano solo a confondere la vista della gemma allora....."

 

"Esatto!!"

 

"Angel ha smontato la pietra dall'anello..."

Spike guardò dentro il cilindro

"C'è una candela piatta dentro...accendiamola!"

Tirò fuori dalla tasca il suo accendino ed accese la candela

Le pietre verdi incastonate fra loro si illuminarono, donando alla stanza un'aspetto particolare

Tutti ne rimasero incantati...

 

Spike la rigirò fra le sue mani cercando di capire la giusta posizione della gemma. Angel aveva fatto davvero un bel lavoro.

 

Solo una cosa stonava all'interno

"Il piattino che regge la candela non è dello stesso materiale del....."

 

"Del che?" chiese Xander

 

Spike soffiò all'interno per spegnere la candela.

La tolse dalla sua base e, con una pinza, smontò tutto finchè ogni pezzo fu ben visibile.

 

"L'anello!!" disse Xander

"Si....ora non ci rimane altro che staccare la gemma dal resto e rimontare la pietra"

 

"Come farai?"

 

Xander non fece quasi in tempo a formulare la domanda che Spike aveva già frantumato la lampada e tolto la la gemma dalla sua nicchia.

 

"Ho io l'attrezzo giusto per incastonare bene la gemma nell'anello!"

Giles aprì la sua borsa e si occupò con delicatezza del gioiello.

 

"Ma signor Giles....lei in passato che lavoro faceva? Il ricettatore...il ladro?"

 

"No Xander, niente di così avventuroso...semplicemente lo squartatore."

Le sue labbra si allungarono in un sorriso enigmatico

 

"Ehm....va bene sto zitto" disse Xander muovendo entrambe le mani

 

Un'ora dopo la Gemma di Amara aveva ripreso la sua forma originale, ed alla luce del sole i tre si avviarono verso l'aereoporto....

 

Spike acquistò un biglietto di sola andata, salutò Giles e Xander e si mise in fila per il controllo dei bagagli.

Aveva solo un bagaglio a mano che dovette far passare sotto i raggi X.

 

Consegnò loro il cellulare.

Willow si era così raccomandata:"Non farlo passare sotto i raggi X o sotto il metal detector"

Se mai fosse accaduto qualcosa a quel cellulare, la streghetta avrebbe usato contro di lui la sua arma più potente: la lingua!! E lui non aveva nessuna voglia di ascoltarla nei suoi monologhi...o per meglio dire, nei suoi soliloqui.

 

In cuor suo sperava che non gli aprissero la borsa. Non che avesse cose strane dentro, a parte alcune sacche di sangue, è che non gli piaceva essere controllato. Tutto lì.

 

Uno strano uomo gli chiese di passare sotto il metal detector che, puntualmente, ululò imbestialito.

 

Guardarono il suo passaporto e lo squadrarono dalla testa ai piedi

"Lei è inglese...."

"Si..."

"Capisco....anfibi con la punta in acciaio vero? Ecco perchè suona!!! Ci succede spesso con voi Britannici" disse ridendo insieme ai suoi colleghi

 

"Vada pure" disse gentilmente lo strano uomo, accompagnando la frase con un gesto della mano.

 

Spike ancora sorpreso prese il cellulare, il suo passaporto,la sua borsa, e si avviò in direzione dell'imbarco.

 

"Questi Inglesi, tutti Punk!!!"

Spike sentì la frase da lontano e non potè trattenersi dal sorridere soddisfatto.

 

Salito a bordo un hostess lo accompagnò al suo posto mostrandosi più gentile del dovuto.

Lo aiutò a sistemare la borsa e lo fece accomodare vicino al finestrino.

Spike tirò giù la tendina. La mancanza di riflesso sul vetro avrebbe potuto far incuriosire qualcuno, e lui, non era certo in vena di spiegazioni.....

 

Era stremato. Appoggiò la testa sulla poltrona e si lasciò andare, si addormentò quasi immediatamente.

Trenta minuti dopo, l'aereo decollò.

 

Quando si svegliò l'aereo era già in fase di atterraggio. Aveva le cinture allacciate, non ricordava di averlo fatto.

 

L'atterraggio fu dolce.

Spike prese la sua borsa e si avviò verso l'uscita.

L'hostess gli sorrise guardandolo dritto negli occhi.

"Buona permanenza......"

Spike la guardò incuriosito.

 

Uscito dall'aereoporto prese un taxi e si fece portare ad Uptown.

Erano secoli che non metteva piede a New Orleans.

 

Arrivato ad Uptown volle farla tutta a piedi.

Un percorso dentro la musica era quello di cui aveva bisogno, lui che della musica era sempre stato innamorato.

I suoni per le strade si facevano sempre più forti.

La musica cajun la faceva da padrona in quella zona.

I due violini e la fisarmonica si alternavano, la voce dell'uomo estremamente nasale...il triangolo e la chitarra acustica completavano il tutto.

Lamenti in un francese antico...frasi di angoscia e di disprezzo per un'amore perduto.

 

Una bellissima ragazza di colore si avvicinò a Spike, lo prese per mano e, avvicinando il suo corpo a quello di lui, lo coinvolse in una danza da far girare la testa.

 

Di nuovo quella strana sensazione.....l'aveva già provata 3 volte in meno di un giorno.

Non riusciva a capire cosa fosse.

 

Lungo la strada era tutto un alternarsi di gente che suonava e che ballava

Non gli pareva vero.....

Buffy, senza saperlo, gli aveva fatto davvero un bel regalo obbligandolo ad andare a New Orleans.

 

Attraversò il Garden District fra le case in stile Vittoriano e, camminando in direzione del Quartiere francese, si chiese se era il caso di procurarsi una stanza in cui dormire.

 

La musica lo rapì nuovamente cancellando tutti i suoi pensieri.

 

Jazz....lo si poteva respirare nell'aria!

Il Quartiere Francese si distingueva dagli altri per la sua particolarità.

Il ferro battuto dei balconi delle case rivestiva i muri come un largo ricamo, mentre i sassofoni davano la giusta colonna sonora a quel momento indimenticabile.

Un mosaico di colori, suoni, odori , sapori e sensazioni che non aveva mai provato in nessun'altra parte del mondo.

Il Mississipi davanti agli occhi......

Sunnydale era ormai lontana anni luce.

 

****************

SUNNYDALE

 

"Buongiorno Signor Giles, dormito bene?"

"Si Anya, grazie...notizie di Spike?"

"No, nessuna per adesso"

 

"Ho preparato la colazione per tutti, fra poco dovrebbe arrivare anche Stephen!"

 

"Bene. Ieri poi siete andati avanti con la ricerca?"

 

"Si, poi Stephen le spiegherà. Io e Tara invece abbiamo controllato le date....è proprio come sospettavamo"

 

"Oddio...." Giles si passò una mano fra i capelli

 

"Ora toccherà a Dawn"

 

 

           

Pain 4 pleasure

             

 

Giles venne interrotto dall'arrivo degli altri, poco dopo anche Stephen si unì al loro tavolo.

 

"Ma era proprio necessario alzarsi all'alba?" disse Xander sbadigliando

Nessuno rispose.

 

Consumarono velocemente la loro colazione e si misero subito al lavoro, stavano finalmente arrivando al punto della situazione.

 

"Dawn....vorremmo parlarti" disse Giles evidentemente imbarazzato

"Cosa è successo?" rispose preoccupata

 

"Eviterò i giri di parole. Noi...noi vorremmo che tu ci dicessi p-perchè ci hai mentito"

Dawn scosse la testa, poi si guardò intorno, quasi come alla ricerca dell'intervento di qualcuno.

 

Tara prese in mano il suo taccuino nero e si avvicinò a lei

 

"Dawnie" disse stringendole una mano

"Continuare a negare complica solo le cose. Quello che ti è successo l'altra volta ti era già successo altre due volte, abbiamo le date. E per la precisione è sempre accaduto di mattina."

 

Le pupille di Dawn sembrarono allargarsi a dismisura

 

"E' stato per Spike vero?" le chiese con voce calma

"S-Si...." rispose abbassando la testa

 

"Non aver paura noi vogliamo solo aiutarti, ma tu devi spiegarci qualcosa di più, perchè nessuno di noi ha capito di cosa si tratti esattamente"

 

Dawn annuì, affondò le mani nelle tasche dei suoi pantaloni e, dondolando col corpo avanti e indietro, iniziò finalmente a raccontare tutto.

 

"Anche io ho sognato Buffy..."

"Perchè non lo hai mai detto?" disse Willow mostrando tutta la sua irritazione.

 

Tara si voltò verso di lei.

Con un gesto della mano le fece capire che non era il giusto attegiamento da adottare, dopodichè si rivolse a Giles

 

"E' molto simile a quello che era successo a me e all'amica di mia madre...."

 

Giles si morsicò il labbro inferiore

"Continua Dawn"

 

"Io ho fatto sempre lo stesso sogno fin da quando Buffy si è gettata giù dalla torre..."

 

"Tutte le notti?"

"Si tutte le notti. Lei mi diceva di proteggere Spike perchè io ero l'unica in grado di poterlo fare, e dovevo proteggere lui, perchè LUI era l'unico in grado di riportarla indietro"

 

Tutti si guardarono perplessi

 

Willow parve offesa. Possibile che nessuno avesse più bisogno della sua magia?

 

"In che modo puoi aiutare Spike? Noi abbiamo capito che le tue sparizioni avevano a che fare con lui solo perchè io ho l'abitudine di scrivere un diario. Le tue "stranezze" combaciavano proprio con le tre volte in cui Spike ha tentato di annientarsi...."

 

"Io invece ho l'abitudine di fare i conti ed i conti in quei tre giorni non tornavano...troppa acqua consumata in sole 24 ore!!" disse Anya con tono accusatorio

 

Dawn inspirò profondamente

"Io riesco ad a-attenuare la luce del sole"

 

"COOOSA? Ma tu non hai poteri.... e in che modo ci riusciresti?" chiese Willow

"Con la luce del tramonto, l'energia...cioè dando tutta me stessa"

 

"Non capisco..." disse Xander

"Cioè, tu sei energia e fin qui ci siamo...ma sei umana!! Hai anche fatto le analisi..."

"E poi era mattina...era sempre mattina quando tu sei sparita!!Cosa c'entra il tramonto?" urlò confuso

 

"Un'attimo di calma, o non ci capiremo mai nulla...lasciamo parlare lei" disse Giles

 

Dawn tirò su le maniche della maglia e tolse i bracciali di cuoio da entrambe i polsi...

Due tagli, due tagli non ancora perfettamente cicatrizzati

Due solchi frastagliati.

 

Tara le prese le mani per guardare meglio quelle due "cicatrici" che nessuno aveva mai notato prima d'allora.

 

Tara faceva fatica a parlare

 

"Oh Dawnie...tu..."

 

*****************************

 

NEW ORLEANS

(La notte prima)

 

Il lungo cappotto di pelle nera scomparve velocemente fra una stradina buia e l'altra, illuminato solo da luci giallognole che prendevano corpo quando il fumo dei locali, scontrandole, donava loro una particolare tridimensionalità.

 

Il "Black Coffee" era chiuso.

 

Spike aveva voglia di bere qualcosa di forte, si infilò nel primo locale che trovò, subito dopo aver attraversato la strada.

 

Era strana l'atmosfera che regnava in quella città, era come se la paura fosse l'unità di misura di qualsiasi cosa.

A lui questo piaceva molto.

 

Infilò la mano in una tasca dei pantaloni e si guardò intorno.

Una cappa di fumo denso avvolgeva le persone mentre la voce di Tom Waits riempiva tutti gli spazi sia fisici che mentali.

 

Well, the smart money's on Harlow

and the moon is in the street

the shadow boys are breaking all the laws

and you're east of East St. Louis

and the wind is making speeches

and the rain sounds like a round of applause

 

Le dita di Spike sfiorarono qualcosa, affondò ancora di più la mano fino ad afferrare un pezzo di carta piegato.

Era un bigliettino, un nome ed un numero di telefono erano scritti a penna.

 

Napoleon is weeping in the Carnival saloon

his invisible fiance is in the mirror

the band is going home

it's raining hammers, it's raining nails

yes, it's true, there's nothing left for him down here

 

Perplesso, ordinò qualcosa da bere.

Infilò la mano nella tasca del cappotto per cercare le sigarette, dopodichè, accendendone una si sorprese a sorridere.

Gli piaceva trovarsi lì, in quel luogo.

 

Fece un ampio respiro e, mentre il suo petto si gonfiava, ripensò ad uno stupido telefilm visto qualche tempo prima.

Non ricordava il titolo, ma ricordava il fatto che i vampiri venivano presentati come esseri non respiranti e privi di circolazione sanguigna.

 

-Che idiozie...- pensò

-E pensare che alcuni di loro oltre a far sesso, fumavano pure!-

 

Spike scosse la testa pensando a quanto triste sarebbe stata la sua vita se le scemate di quel telefilm fossero state vere...

Rabbrividì all'idea di trascorrere un'eternità senza i suoi vizi e senza circolazione sanguigna...

Niente sesso e niente sigarette.

No, non era certo la vita per lui!

Piuttosto si sarebbe impalettato da solo e addirittura sotto la luce del sole.

 

 

And it's Time Time Time

And it's Time Time Time

And it's Time Time Time

that you love

And it's Time Time Time

 

Strinse il bicchiere fra le mani.

Le sue vene si gonfiarono.

 

And they all pretend they're orphans

and their memory's like a train

you can see it getting smaller as it pulls away

and the things you can't remmeber

tell the things you can't forget that

history puts a saint in every dream

 

Tirò fuori il foglietto dalla tasca per guardarlo di nuovo.

Si chiedeva come potesse essere finito lì.

Il suo pensiero andò immediatamente alla ragazza che lo fece ballare per strada...

 

Well she said she'd stick around

until the bandages came off

but these mamas boys just didn't know when to quit

and Matilda asks the sailors are those dreams

or are those prayers

so just close your eyes, son

and this won't hurt a bit

 

Chiuse gli occhi anche lui.

Aveva tutto il diritto di riprendersi indietro la sua vita, anche se Buffy stava per tornare.

Ripensò a quella splendida ragazza, ai movimenti sinuosi del suo corpo.

Al suo viso vellutato, color cioccolato.

 

And it's Time Time Time

And it's Time Time Time

And it's Time Time Time

that you love

And it's Time Time Time

 

Che importava se lui era quello che era, e lei era una semplice ragazza che ballava per strada con tutti?

Almeno per una notte avrebbe assaporato qualcosa di diverso...

Chiuse il foglietto fra le dita e bevve un sorso di Whisky

 

Chiuse gli occhi di nuovo, non sapeva resistere alla musica, era quella la sua vera morte.

 

Well, things are pretty lousy for a calendar girl

the boys just dive right off the cars

and splash into the street

and when she's on a roll she pulls a razor

from her boot and a thousand

pigeons fall around her feet

so put a candle in the window

and a kiss upon his lips

till the dish outside the window fills with rain

just like a stranger with the weeds in your heart

and pay the fiddler off till I come back again

 

And it's Time Time Time

And it's Time Time Time

And it's Time Time Time

that you love

And it's Time Time Time

 

Aveva un modo tutto suo di pensare all'amore, prese il cellulare dalla sua tasca e compose il numero di Shanja.

Quello infatti era il nome della ragazza.

 

Lei lo raggiunse dopo un ora.

 

"Ciao Spike, ti ho fatto aspettare un pò" disse sorridendo

 

"...Shanja?" disse Spike decisamente perplesso.

 

"Si, proprio io" rispose decisa e divertita

 

Non aveva mai visto quella ragazza prima d'allora.

Era di una bellezza inquietante.

 

"Non ti ricordi di me, vero?"

"Decisamente no....mi dispiace" disse Spike corrugando la fronte ed accendendosi l'ennesima sigaretta

 

"Ci siamo conosciuti in volo...ti ho anche allacciato la cintura di sicurezza mentre dormivi"

"Tu???"

 

"Si, immagino che senza la mia divisa da hostess ti sia difficile riconoscermi"

 

Spike la squadrò dalla testa ai piedi

Stivali alti e vestitino di pelle nera la facevano apparire diversissima da quella ragazza in uniforme e quasi senza trucco che aveva visto sull'aereo...

 

Anche i capelli sembravano diversi, forse perchè erano sciolti.

I riflessi violacei dei suoi capelli scuri sembravano accentuarsi ogni volta che muoveva la testa.

Non erano lunghissimi, superavano di poco la metà del suo collo bianchissimo, creando un contrasto che non si poteva fare a meno di ammirare.

Le ciocche parevano avere lunghezze irregolari

Piccole piume in cui avrebbe voluto affondare le sue lunghe dita.

 

Per un attimo si ritrovò a pensare a quanto Buffy potesse apparire insipida ed ordinaria di fronte ad una come Shanja.

Erano certamente diverse.

Molto diverse.

 

"Andiamo via di qua...questo posto è triste" disse lei muovendo sapientemente i suoi tacchi a spillo in direzione dell'uscita

 

Spike la seguì in una stradina buia.

Le strade erano bagnate, ed il suono dei loro passi si amplificava man mano che le strade si facevano deserte.

 

Ad un tratto Shanja si fermò davanti ad una porta e suonò il campanello.

La pesante porta di metallo si aprì ed una musica ad altissimo volume fuoriuscì violentemente dal locale.

Un ragazzo col torso interamente tatuato li fece entrare

Shanja fece strada, e Spike potè notare che proprio sulla nuca, dove finiva la lunghezza dei suoi capelli, spuntavano due palline di metallo argentato.

Una a destra ed una a sinistra.

La barretta era totalmente infilata nella carne.

 

Spike era come incantato.

 

Quel surface lo eccitava da morire, come d'altronde la maggior parte dei piercing.

 

Shanja spostò un tendone di velluto nero, le sue unghie lunghissime a punta squadrata avevano lo stesso riflesso scuro dei capelli.

 

Spike si trovò come catapultato in un altro mondo.

Un mondo più simile al suo.

Un inferno di plastica.

 

Il locale era molto buio a la musica gli ricordava maledettamente la sua adorata Londra.

Era molto tempo che non pensava più al suo passato.

Sunnydale aveva imprigionato la sua mente in una gabbia da cui non si era mai reso conto di voler evadere.

 

Sorrise soddisfatto, sentendosi come tornato a casa, nel girone dei dannati.

 

Chi non possiede un vero inferno se lo costruisce.

E questo era ben costruito.

 

Centinaia di corpi tatuati, scarificati, vestiti di pelle, forati da piercing, bruciati dai branding, coperti di latex, si strusciavano contro un muro o contro un'altro corpo ancora.

 

Il Dj dominava dall'alto.

Otto gigantesche JBL fungevano da monitor

 

La mano affusolata accarezzava i solchi del vinile che scorrevano sotto la puntina, l'orecchio posato sulla spalla costituiva il ponte fra i suoi mediatori chimici e la e la sua mano.

 

Spike sentì i bassi invadergli lo stomaco

Una sensazione davvero forte.

 

Il Dj muoveva i cursori del mixer con movimenti decisi.

Era come se potesse ucciderti o manipolare il tuo corpo con uno solo dei suoi gesti.

Libero di sfondare i woofer o libero di sfondarti il cervello.

Era lui che decideva.

Una gerarchia simile a quella del suo mondo, o perlomeno, simile a quello che una volta era stato il suo mondo.

Prima di Sunnydale.

 

Shanja si voltò verso di lui, i suoi occhi scuri sembravano penetrarlo.

Si avvicinò alle labbra di Spike, mentre la musica divorava ogni pensiero.

Le luci erano ormai quasi inesistenti

Le labbra carnose di lei sfioravano le sue...

 

Spike la afferrò per i capelli e, tirandole la testa indietro si ritrovò ad indugiare sul suo collo, prima di baciarla con un trasporto che non provava da lungo tempo.

 

Improvvissamente, lei lo prese per le spalle e lo sbattè contro il muro con una forza spropositata.

Spike fu colto di sorpresa, in maniera negativa.

 

Aveva la stessa forza di Buffy, e lottava esattamente come lei.

 

Spike assorbiva i suoi colpi incredulo

Che stupido era stato!

 

Shanja era una cacciatrice.

 

Le ghiandole di Spike furono in grado di secernere più droghe endogene in quei pochi secondi che in tutta la loro esistenza.

Era passato da uno stato di eccitazione ad uno di shock, ed ora era in trappola.

Tradito dagli ormoni, sedato dalle endorfine, scosso dall'adrenalina.

 

I pensieri si accavallarono in poche frazioni di secondo traducendosi in gesti di difesa.

Il maledetto chip gli avrebbe fatto scoppiare il cervello, ma doveva assolutamente uccidere la cacciatrice.

 

Lottarono come due bestie affamate, nessuno ci fece caso...

In un luogo come quello qualsiasi omicidio sarebbe passato inosservato.

 

Spike avrebbe ucciso la sua 3° cacciatrice.

E non era solo per salvare la propria vita, ne aveva proprio voglia.

Aveva voglia di uccidere.

 

Spike riuscì a buttarla a terra e a salire sopra di lei tenendola ferma col peso del suo corpo e con le mani.

 

Strano, notò che il chip non gli aveva dato fastidio...

 

Fu proprio questo pensiero a tradirlo.

 

Shanja infatti, approfittando del momentaneo calo di attenzione, con uno scatto fulmineo riuscì a liberarsi dalla stretta facendo volare Spike a terra.

 

Possibile che Shanja fosse anche più forte di Buffy?

Le sue mani e le sue gambe sembravano d'acciaio.

 

Ricominciarono a lottare senza un attimo di tregua.

Erano entrambi instancabili.

Ognuno impegnato a lottare per la propria sopravvivenza.

 

Spike riuscì a prenderla in pieno nello stomaco, ma lei che pareva non sentire nulla, con un calcio lo atterrò definitivamente.

 

Spike cercò di reagire, ansimante, lottava col corpo e col cervello.

Doveva liberarsi dalla sua presa o lei lo avrebbe ucciso.

Chiuse gli occhi per l'enorme sforzo che stava compiendo

ma fu troppo tardi...

 

 

 

 

I denti di lei affondarono taglienti nella sua carne, Spike potè sentire la sua vena pulsare, e tutta la sua esistenza gli parve solo un ricordo lontano.

 

Spike la lasciò fare, si lasciò andare in preda ad un'incredulo senso di annientamento di tutti i possibili pensieri razionali.

 

Intossicato da troppe emozioni.

 

Non sapeva a quali conseguenze potesse portare una cosa simile, sapeva solo che non era più necessario combattere.

Shanja non era una cacciatrice, ma una vampira.

 

Preso dal vortice della passione, Spike la spinse con violenza contro il muro di fronte a lui, si sentiva forte come non mai.

 

Questa volta fu lei ad essere sorpresa.

Le vittime di solito non reagivano così, anzi le sue vittime di solito non reagivano proprio!

 

Lui baciò le sue labbra sporche di sangue, e lei confusa, si lasciò andare.

La prese in braccio e la fece sdraiare su una cassa...i bassi gli divoravano lo stomaco regalandogli piacere.

Con una mano tirò su il vestito fino a scoprirle la pancia, con l'altra le scoprì un fianco, la sua pelle bianca splendeva di luce propria contrastata da tutto quel nero, affondò finalmente i suoi denti nell'arteria femorale.

 

La sua mano sinistra si mosse per aggrapparsi verso il fianco opposto, scontrando un altro piercing, quello dell'ombelico.

 

Spike bevve incredulo il sangue di Shanja.

Il chip sembrava non dare segni di vita, e lui, continuava a nutrirsi come impazzito.

Poi alzò la testa, la sua mano sopra la pancia di lei.

Qualcosa aveva colpito la sua attenzione...

 

Lei si irrigidì per un attimo, sopresa dalla reazione di Spike.

 

Tirò su la testa.

 

Spike avvicinò il suo anello al banana ring che Shanja aveva all'ombelico.

La pietra che vi era incastonata era identica alla sua gemma di amara, solo molto più piccola.

 

Entrambi, noncuranti di quel che tutto questo avrebbe potuto causare, continuarono a nutrirsi a vicenda senza fare domande.

Furono l'uno il cibo dell'altro.

 

Poi, si diedero alla caccia.

 

 

******************************

 

SUNNYDALE

h 8

 

"Io chiamo Spike, non può lasciarci così senza notizie!! Ieri notte avrà sicuramente incontrato la persona del Black Coffee..." disse Willow nervosamente

 

"Che ore sono a New Orleans adesso?" chiese Xander ancora assonnato

 

"Ci sono 2h di differenza, laggiù adesso dovrebbero essere le 10" rispose Giles

 

"Beh, allora visto che noi siamo già in piedi da un paio d'ore, svegliamo Spike! Non è giusto che lui se la dorma tranquillamente mentre noi siamo già tutti svegli!!!" disse Xander convinto

 

"Ok io lo chiamo" disse Willow prendendo il cellulare di Tara

 

Compose il numero più volte, ma inutilmente.

 

"Niente da fare...non risponde!! Eppure sono già più di 5 minuti che lo faccio squillare..."

 

"Gli è successo qualcosa..." disse Dawn preoccupata

 

"Non è il caso di allarmarsi così. Sicuramente è andato a dormire tardissimo ora che non deve temere la luce del giorno. Intanto noi andiamo avanti col lavoro." disse Giles

 

"Hey qualcuno di voi ha visto il mio cellulare? Magari Spike ha chiamato sul mio!"

 

"Anya non mi dire che hai perso anche questo! E poi perchè diavolo avrebbe dovuto chiamare sul tuo??"

 

"Mah così...potrebbe aver avuto dei problemi con gli altri numeri ed aver provato col mio no?"

 

"Anya, hai provato a guardare dentro la cassa?" disse Giles ridacchiando

 

"E' vero!!! L'avevo messo lì dentro mentre facevo i conti!!" rispose Anya contenta

 

Controllò sul display

"No, nessuna chiamata " disse delusa

 

Giles bevve una sorsata di tea

 

"Ragazzi, oggi sarà una giornata piena. Dovremo fare tutto il fattibile di modo che, quando Spike sarà di ritorno, tutto sarà pronto."

 

Giles si tolse gli occhiali e si sfregò gli occhi

 

"Anche se non abbiamo ancora ben chiaro il fatto di come dovremo agire per far tornare Buffy, abbiamo già una vaga idea di quel che ci serve, giusto?" disse Giles guardando Stephen

 

"Esatto. Oggi andrò da Don Miguel,il mio amico sciamano, senza il suo aiuto non potremo mai farcela, lui ci procurerà anche i funghi allucinogeni ed il Peyote.

Poi andremo nel deserto di Sonora per i rospi.

Staremo via un paio di giorni credo...Willow vuoi venire con noi, così ci dai una mano?"

 

"I-io....io veramente"

 

"No no!!Willow ha una paura tremenda delle rane...vengo io con voi!" disse Xander

 

"Si, grazie Xander, è-è meglio che vada tu. Le rane mi fanno uno strano effetto...e-e poi devo ancora finire di leggere tutti i risultati della ricerca che il computer ha fatto sui nomi"

 

"Oh si, quello è molto importante!" disse Stephen

 

"Come mai state via così tanto?" chiese Anya sospettosa

 

"Per la raccolta dei rospi. Dovremo farlo di notte perchè è il momento di raccolta migliore..."

"Xander io direi che potremmo partire adesso. Metti in borsa anche una torcia ed un sacco di stoffa"

 

"Ok" disse Xander dirigendosi verso la sua stanza

 

"E noi che facciamo?" disse Dawn

"Noi dobbiamo parlare un pò. Vorrei che mi spiegassi esattamente cosa ti succede quando...beh...quando usi la tua energia per salvare Spike" disse Giles

 

"Io non mi sento di parlarne adesso. Mi scusi Signor Giles ma sono molto preoccupata per Spike e vorrei andare in camera mia" le mani le tremavano

 

"Va bene" disse Giles comprensivo

 

Dawn scappò verso la sua stanza con gli occhi lucidi,

Tara la seguì.

 

"No, voglio stare da sola! E' tutta colpa vostra se gli è successo qualcosa, lo avete mandato a New Orleans da solo...sono l'unica a cui interessa davvero qualcosa di lui!!"

 

"No Dawn, non è come credi. Anche noi teniamo molto a Spike e sono certa che non gli sia successo nulla di male. Comunque se senti il bisogno di rimanere sola io me ne vado..."

 

Dawn annuì in silenzio.

 

Tara raggiunse gli altri giusto in tempo per salutare Stephen e Xander.

 

"Ragazzi io ho una marea di fogli da controllare...il computer ha trovato molti nomi che potrebbero significare qualcosa, che ne dite di dividerci il compito?"

 

"Giusto,così andremo più veloci" disse Giles

 

"Io intanto preparo il caffè e poi vi do una mano"

 

"Si grazie Anya"

 

Willow prese i fogli dalla stampante e ne diede una parte a ciascuno di loro.

 

Qualche ora dopo i fogli scartati erano molti, niente pareva esser compatibile con quello che stavano cercando..."Il suo nome per farlo arrivare"

 

Il cellulare di Tara squillò

Sul display appariva il nome di Willow

"E' Spike!!"

 

Tara rispose immediatamente

 

"Spike finalmente!!!!!"

"SPIKE!!"

"Spike non ti capisco, non capisco una parola di quello che dici..."

"SPIKE!!!!"

 

Tara chiuse la comunicazione scuotendo la testa

 

"E' caduta la linea. Ora provo a richiamarlo"

 

"Si, magari è lui che non ha ancora dimestichezza coi cellulari. Avrà toccato qualcosa che non doveva." disse Giles

 

"Accidenti, è spento! speriamo che richiami presto. Beh comunque almeno sappiamo che sta bene" disse Tara sorridendo

 

"OMMIODDIO" gridò Willow

"Che succede?"

"OMMIODDIO NON E' POSSIBILE!!!"

 

"IL NOME IL NOME!!!!"

"Willow ma che ti prende, hai trovato il nome a cui si riferisce Buffy nel sogno??"

 

"Willow, sembri spaventata...cosa hai letto, fammi vedere!!!"

disse Giles strappandole il foglio dalle mani

 

"E' XANDER!" gridò Willow

 

"Xander? Xander COSA????" Anya era spaventatissima

 

"Dannazione...." sussurrò Giles

 

"Cosa ha trovato il computer?" chiese Tara preoccupata

 

Giles lesse a voce alta

"Xander LaVelle Harris"

 

"Si questo è il suo nome e allora????" urlò Anya

 

"Anya non è un semplice nome e cognome, ma bensì l'anagramma di :relax and hell arrives " *

 

*(Rilassati e l'inferno arriva)

 

Tutti si guardarono ammutoliti

 

"Io non so esattamente cosa questo possa voler dire, ma temo che Xander possa essere in pericolo o che possa rappresentare un pericolo per gli altri, soprattutto in un posto come il deserto di Sonora. Quel rilassati non so in che maniera vada inteso..."

 

"Xander non è mai rilassato, è sempre nervoso, è perennemente agitato non c'è pericolo!" disse Anya cercando di tranquillizzare più se stessa che gli altri

 

"Si è vero, fin da piccolo io l'ho sempre visto molto agitato, nervoso...non l'ho mai visto rilassato" aggiunse Willow

 

"Appunto per questo sono preoccupato, se assumesse anche per sbaglio un qualsiasi tipo di droga che lo aiutasse a rilassarsi non so cosa potrebbe accadere..."

 

"Dobbiamo avvertirlo, o almeno avvertire Stephen!" disse Tara prendendo il cellulare

 

Non riuscì però a fare la telefonata perchè in quell'istante il suo telefonino squillò, ed il nome di Willow apparve nuovamente sul display

 

"Spike non posso stare al telefono adesso, è una situazione di emergenza, ti chiamo io fra poco!!"

 

"NO NO NO, non sono Spike, non chiudere ti prego!!"

 

"Ma...chi parla?"

 

"Ti prego non chiudere! Hanno cercato di uccidermi e Spike è stato rapito." urlò dall'altra parte una voce femminile con la voce rotta dal pianto.

 

Continua…………..