TI AMO

AUTHOR:JOE

 

 

Come una furia, la piccola Dawn entro nella cripta di Spike urlando come un ossessa sprizzava gioia da tutti i pori. “Spike dove sei?” Il vampiro al piano di sotto sospira sconsolato, era arrivato alla conclusione che non gli era concesso dormire di giorno come tutti i normali vampiri da quando aveva la disgrazia di conoscere la cacciatrice, e quanto pare buon sangue non mente ora ci si metteva anche la sorellina a buttarlo giù dal letto. Con un enorme sospiro si alza e va al piano superiore. “Spike spero di non averti svegliato” Il vampiro con la sua solita ironia risponde, “ma che dici tesoro, come tutti i giorni mi stavo preparando ad andare a prendere un po di sole al mare” Dawn un po’ imbarazzata si scusa e mette su il broncio, sapendo che Spike non le sapeva resistere quando faceva il visino mortificato, “oh al diavolo briciola su dimmi tutto tanto non riuscivo a prendere sonno” in un attimo torna il sorriso sul viso della ragazza, era riuscita a fregarlo ancora una volta, Spike sempre più sconsolato pensa, signore e signori ecco a voi William il sanguinario il terrore di tutti i continenti, colui che ha ucciso due cacciatrici che si fa prendere in giro da una mocciosa di diciassette anni. Quindi si siede sulla sua poltrona preferita si versa una buona dose di whisky e la guarda con aria interrogativa. Sul viso della ragazza compare un lieve rossore “ non crederai mai a quello che mi è successo oggi alla fine della prima lezione nel corridoio mi si è avvicinato il capitano della squadra di football e mi ha chiesto se volevo uscire con lui, ma ti rendi conto lui è il ragazzo più ambito della scuola sono invidiata da tutte le mie amiche, e ora cosa faccio che vestito mi metto come mi trucco le scarpe la borsa” il vampiro allibito la blocca “ ehi ehi frena, vuoi farmi credere che tu mi hai buttato giù dal letto perché hai un appuntamento con un bamboccio che prende a calci una palla, e non sai cosa metterti io sono un vampiro non uno stilista per tenneger, io le devo mangiare le mocciose come te non vestire” Dawn lo guarda con aria stizzita e controbatte: “non mi sognerei mai di svegliarti per un vestito da te ho bisogno di un grosso favore” la ragazza si blocca non sa come continuare il suo viso è in fiamme, Spike la guarda con aria interrogativa mentre sorseggia il suo whisky, “io ho bisogno che tu, cioè io pensavo di chiederti, naturalmente se non hai niente di meglio da fare” “senti briciola taglia corto e sputa il rospo” lei chiude gli occhi e tutto di un fiato lancia la bomba “ ho bisogno che tu mi insegni a baciare” per poco Spike non si strozza con il suo whisky la guarda con aria sconvolta non sa che pesci prendere “stai scherzando vero vuoi forse vedermi morto se lo viene a sapere la cacciatrice in meno di due secondi mi ha ridotto in un mucchietto di cenere” “ e chi dice che lei lo debba sapere” risponde Down, Spike sempre più in difficoltà non sa come uscirne fuori, quando la porta viene letteralmente scardinata da un calcio della cacciatrice “Spike devi aiutarmi, Dawn non è ancora rientrata da scuola le sue amiche non l’anno vista” quando si volta e la vede “Dawn cosa ci fai qui ti ho cercato ovunque mi hai fatto prendere un accidenti quando imparerai a essere più responsabile la devi finire di fare di testa tua io non posso passare il mio tempo a preoccuparmi per te e uccidere vampiri senza offesa Spike, anch’io vorrei avere una vita privata uscire, fare spese, passare del tempo con Angel ma tra loro, indicando Spike e te e già tanto se riesco a fare qualche ora di sonno gradirei che ogni tanto tu ti ricordassi che esisto e di avvertirmi quando non torni a casa, e ora vuoi dirmi che ci fai qui ? Spike la guarda con terrore “niente è che passavo da queste parti e ho pensato di fare un saluto a Spike era giorno e non pensavo tu ti preoccupassi scusami” Baffy sospira “ok va bene, ne riparliamo a casa andiamo, ciao Spike” e si avviano all’uscita. Spike si risiede nella poltrona tirando un grosso sospiro di sollievo ma cosa gli e preso a quella mocciosa se non fossi già morto mi avrebbe fatto perdere dieci anni di vita, mentre e perso nei suoi pensieri rientra correndo Dawn per prendere lo zaino che aveva dimenticato Spike la guarda con aria sospettosa, ma lei fa finta di niente, poi ci ripensa e sulla porta si volta e con aria di sfida gli dice “non finisce qui Spike, preparati per la prima lezione, naturalmente se non hai paura di fare una brutta figura con una ragazzina sai pensavo che questa tua indecisione sia dovuta al fatto che tu non ci sappia cosi fare con le donne” ed esce dalla cripta con arroganza. Spike ripresosi dalla sorpresa si fa prendere da un motto di rabbia e scaraventa il bicchiere contro il muro, mocciosa viziata te la faccio passare io la voglia di sfidarmi come osi dire che non ci so fare con le donne preparati perché non te lo scorderai tanto facilmente questo bacio. ricordati piccola non pestare la coda al can che dorme, e mentre si avvia al piano di sotto con un sorriso cattivo pensa, sai tesoro la lezione si potrebbe anche evolvere a qualcosa di più di un bacio. Dawn giunta a casa si precipita in camera e si chiude dentro, e ripensa alle brutte parole dette a Spike scusami non volevo essere offensiva con te ma purtroppo c’è in gioco la mia reputazione a scuola, non voglio fare la figura dell’imbranata con tutte le amiche , non sai quanto mi sia costato dirti quelle cattiverie, prometto che quando tutto sarà finito ti chiederò scusa e mi farò perdonare da te. La mattina dopo mentre era in cucina che fa colazione, Dawn tutta eccitata racconta del suo appuntamento a Buffy e Angel i due la guardano con tenerezza, mentre esce di casa correndo Down si volta e urla “buffy non ti preoccupare se dopo la scuola non torno subito a casa ho da fare un sacco di cose questo pomeriggio”. Buffy e Angel si guardano con aria indulgente e sorridono, poi Baffy con voce leggermente triste dice a Angel “ la mia sorellina sta crescendo” “Buffy è normale ha diciassette anni tu alla sua età eri già una cacciatrice avevi un notevole carico di responsabilità sulle tue spalle” poi con aria maliziosa gli dice “tu alla sua età avevi già fatto l’amore. Lei deve dare ancora il suo primo bacio”. Lei sorride e si siede sulle sue gambe e lo bacia con passione. “ già hai proprio ragione che dici se prima di prendermi sulle mie spalle i problemi del mondo saliamo su di sopra e…….”Dawn dopo la scuola si avvia alla cripta di Spike ignara che quel giorno sarebbe cambiata la sua vita. Questa volta entra con molta calma e lo chiama, Spike dal nulla compare alle sue spalle “ciao piccola, pronta per la prima lezione?” Dawn sussulta per lo spavento e si volta di scatto trovandosi il viso del vampiro a pochi centimetri dal suo, imbarazzata fa un passo indietro ma si ritrova con le spalle al muro, Spike con un sorriso beffardo la blocca appoggiando le mani contro il muro. “allora signorina vediamo se ho paura di te” Dawn si fa prendere dal panico e cerca di scappare, ma Spike la respinge verso la parete e avvicina il viso al suo e gli sussurra “che succede non volevi che ti insegnassi a baciare?” nel mentre con dito inizia a percorrere il contorno del suo viso, quando arriva a sfiorargli il contorno delle labbra, Dawn sussulta il suo viso e in fiamme e con voce incerta balbetta "ascolta forse non è una buona idea non voglio più farlo” il vampiro gli mette un dito sulle labbra e dice “schhh rilassati lascia fare tutto a me” poi lentamente avvicina il suo viso, Dawn è nel più totale panico ma non si ribella e come ipnotizzata da i suoi occhi, giunto a un soffio dalle sue labbra si blocca e riprende a sfiorarla con il dito lentamente scende sul collo lei e percorsa da mille brividi il respiro gli si è fatto affannoso Spike sorride soddisfatto e sulle labbra gli sussurra “ vedo che la mia bambina apprezza”. E gli sfiora le labbra, poi con le braccia le circonda la vita la sospinge verso il suo petto e inesorabile gli cattura le labbra. Dawn è sconvolta mai e poi mai avrebbe pensato che un bacio gli procurasse quelle sensazioni, con le mani si aggrappa alle sue spalle non ha più equilibrio le gambe non la sorreggono, quando Spike si stacca è come imbambolata non riesce a fiatare, lui si avvicina al suo orecchio e gli sussurra “lezione finita, facciamo un po’ di ripetizioni, o va bene cosi?” spaventata dalle sue emozioni lo spinge e fugge fuori dove sa di essere al sicuro protetta dai raggi di sole. Nella sua cripta Spike si versa un bicchiere di whisky e si siede sulla poltrona con uno strano sorriso sul viso, la piccola Dawn lo aveva sorpreso, quel miscuglio di paura e passione, già passione la ragazzina ne aveva da vendere, ancora non se ne rendeva conto bastava solo che qualcuno gliela facesse venire fuori. “ok Spike basta con questi pensieri andiamo a riposare per oggi non dovrebbe venire più nessuno” si alza e si avvia al piano di sotto, purtroppo non riesce a prendere sonno, nonostante si sia divertito a spaventare la piccola, si sente un po’ in colpa, purtroppo ogni tanto la sua parte demonica prevale, con un sospiro si ripromette che alla prima occasione gli chiederà scusa. Dawn una volta fuori, corre a perdi fiato fino a casa, entra e si precipita come una furia in camera sua. Buffy la chiama, non avendo ricevuto risposta preoccupata sale in camera, “Dawn tutto bene?” La ragazza si volta, e con il viso rigato dalle lacrime si getta tra le braccia della sorella, “tesoro che succede” Dawn non risponde continua a piangere, è delusa non si aspettava un simile comportamento da Spike, si è sempre fidata di lui, perché l’ha voluta umiliare cosi, poi si riscuote dal torpore e con voce incerta cerca di tranquillizzare la sorella “Buffy non è niente scusami non volevo farti preoccupare e che oggi è stata una giornataccia, se non ti spiace andrei subito a letto non ho voglia di scendere a cena.” Buffy la guarda con aria preoccupata, ma non insiste. Rimasta sola si stende sul letto, e si addormenta abbracciata al cuscino. Purtroppo il suo sonno non è tranquillo, in sogno rivive la scena col vampiro, si sveglia di soprassalto ansimando, è tutta accaldata con strano languore, “ oh signore che mi sta succedendo non posso pensare a Spike in quel modo” intanto una vocina dentro gli sussurra perché no Dawn è normale, è bello sexy, e bacia da dio, basta cosa vado a pensare bello sexy bacia da dio sono forse impazzita. Con uno scatto si alza dal letto, silenziosamente scende in cucina, apre il frigo ed inizia frugare dentro, racimolato un misero tramezzino, e una lattina di coca, e si va a sedere sul divano, Dawn è tormentata, non sa spiegarsi la sua reazione in fin dei conti a mente fredda si rende conto che in fondo se l’era cercata, non doveva provocarlo in quel modo, lo conosceva, su certi argomenti Spike era molto suscettibile, comunque la cosa che la faceva star più male era la sua aria sprezzante davanti al suo imbarazzo, mentre è persa nei suoi pensieri sente qualcuno che bussa alla finestra, sussulta vedendo che si tratta di Spike. Oh mio dio e ora che faccio? con passo incerto va ad aprirgli la porta, Spike le sorride dolcemente, “senti briciola io sono venuto per chiederti scusa, so che il mio comportamento è stato inqualificabile, non so cosa mia sia preso, cioè lo so, sono tremendamente permaloso e me la sono presa per il fatto delle donne io non voglio che tu sia arrabbiata con me ti prego accetta le mie scuse, sei l’unica persona che in questa città mi ha accettato subito senza condannarmi per il mio passato, e mi fa star male sapere che sei arrabbiata con me ti prego perdonami” egli porge la mano, Dawn guarda la sua mano in silenzio, poi alza lo sguardo e nota che Spike è veramente mortificato, si sente rassicurata e con gioia gli si butta tra le braccia, “non devo perdonarti niente, sei tu che devi perdonare me, sono io che ti ho sfidato, tu avevi già rifiutato e io per ottenere quello che volevo ho detto quelle cattiverie mettendoti con le spalle al muro, in fin dei conti non potevi certo fare una figuraccia ” e gli sorrise, i due si siedono sul portico e parlano per più di un ora ridendo e scherzando come se niente fosse successo, nel salutarla Spike gli dà un bacio sulla fronte e dopo un ultimo sorriso, si allontano con quella sua camminata strafottente. Dawn lo guarda allontanarsi, e rientra in casa, si appoggia alla porta e sospira, poi si avvia in camera sua non accorgendosi che Angel dal piano di sopra ha visto e sentito tutto. Angel ritorna in camera con una strana espressione sul viso. Buffy alza la testa e con aria assonnata “tutto bene Angel ?” “si tesoro non preoccuparti”, si corica e abbraccia la sua Buffy, lei con un sospiro si riaddormenta, invece lui stenta a riprendere sonno ha una strano presentimento, e mentre guarda il suo amore che dorme si augura con tutto il cuore di sbagliarsi. Il giorno dopo passa tranquillo, alla sera tutti insieme decidono di fare una rimpatriata al bronze, ridono e scherzano ricordando i tempi passati, Dawn , si sta annoiando, non volendo con quei discorsi il gruppo l’ha esclusa, si alza e va a fare un giro per il locale, camminando in un sotto scala intravede lo spolverino di Spike con un grosso sorriso si precipita a salutarlo giunta davanti si blocca, il sorriso gli muore sulle labbra, il vampiro non si accorge nemmeno della sua presenza, è troppo preso da quello che sta facendo con la bella ragazza, dal movimento dei loro corpi Dawn intuisce quello che stanno facendo, con il viso in fiamme si allontana e ritorna dal gruppo. Nel tragitto di rientro mentre Buffy e Angel ridono e scherzano scambiandosi effusioni, Dawn dietro ripensa alla scena a cui ha assistito, e viene assalita da un motto di gelosia quella puttana come osa fare quelle cose con il mio Spike, la ragazza si blocca scioccata da i suoi pensieri, oh dio sono impazzita cosa mi prende è normale che lui faccia certe cose, la cosa non mi deve riguardare, certo dall’espressione che aveva lei deve essere davvero bravo, “Dawn falla finita”, Baffy e Angel si fermano e la guardano Dawn si rende conto di aver dato voce a quel suo ultimo pensiero, rossa in viso li supera e prosegue verso casa. Giunta a casa da la buona notte a Buffy e Angel e va in camera sua. Baffy la osserva mentre sale le scale con aria preoccupata, “quella ragazza inizia davvero a preoccuparmi in questi giorni è sempre distratta, parla da sola senza rendersene conto, Angel che devo fare?” lui la guarda e sospira “ non so che dirti sarà un periodo di stress, la scuola, il suo appuntamento che si avvicina” a Baffy gli si illumina il viso “ giusto tesoro il suo appuntamento, se non avessi te non so come farei pensi che dovrei andare a parlargli?” “non so se in questo momento otterresti qualcosa fai passare un po di tempo e se vedi che continua, prova a farla confidare” lei annuisce, “forse hai ragione, su dai andiamo anche noi a letto, sono stanchissima.” Il giorno del famoso appuntamento era giunto, Spike non lo rivedeva dalla sera del Bronze, e Dawn si era convinta che tutte quelle sensazioni erano solo frutto della sua fantasia, il bacio l’aveva sconvolta, ma era altrettanto convinta che sarebbe stato sconvolgente riceverlo da qualsiasi altro, era il suo primo bacio, poi certo Spike non l’aveva aiutata, comunque ora basta con questi pensieri mi devo preparare, sono tremendamente in ritardo, non so cosa mettermi aiuto, disperata chiama la sorella, Buffy non riesce a trattenere un sorriso quando la vede cosi nervosa, e la cosa la fa arrabbiare di più, “ se sei venuta qui per prendermi in giro te ne puoi anche andare” “accidenti come siamo permalosi oggi!” dopo una dura lotta Buffy riesce a convincerla ad indossare un paio di jeans con un top, i capelli decidono di lasciarli sciolti, finito anche il trucco Buffy fa un passo indietro e la guarda con aria soddisfatta, sospira la commozione l’assale, “Dawn sei bellissima…… ok ora basta con queste smancerie scendiamo tra un po arriva.” I due ragazzi escono, prima vanno al cinema, dopo a fare un giro in macchina Dawn e felicissima, non si aspettava fosse cosi simpatico, persa nelle chiacchere Down non si accorge che lui è uscito dalla città, quando se ne rende conto sono fermi in un luogo appartato. Lui la guarda con una strana espressione, gli sorride, è un po’ impacciata “allora Dawn ci diamo da fare?” lei all’inizio non capisce bene cosa intenda dire, pensa ad un bacio, purtroppo però lui non è di questa idea e gli si salta a dosso, Dawn e terrorizzata cerca di liberarsi ma il suo peso la schiaccia, inizia a dimenarsi a urlare, lui la bacia con violenza inizia a frugare sotto il suo top, Dawn urla con quanto fiato a in corpo, ma purtroppo li non la può sentire nessuno, e questo lui lo sa, ride con cattiveria “ urla quanto ti pare chi vuoi che ti venga ad aiutare in questo posto isolato, pensavi davvero di potertela cavare con un semplice bacio non ho intenzione di perdere la mia scommessa per colpa di una ragazzina ” Dawn è sconvolta non poteva credere alle sue orecchie per lui era solo una scommessa come poteva essere stata cosi idiota da pensare di interessargli, con tutte le forze cerca di respingerlo, esasperato gli molla uno schiaffo facendole sanguinare il labbro la ragazza è scioccata non reagisce più lui ne approfitta e tenta di sbottonargli i pantaloni, Dawn si riscuote e con tutta la forza della disperazione gli molla una ginocchiata tra le gambe, il ragazzo e piegato in due dal dolore, Dawn ne approfitta per scendere dalla macchina e fuggire corre con quanto fiato ha, corre corre ma non sa dove andare piange disperata Buffy dove sei aiutami, quando in lontananza intravede le luci della città, con gioia si precipita in quella direzione. Giunta in città un pianto di sollievo l’assale, quando si calma si avvia verso casa poi ci ripensa si guarda e in condizioni pietose, il top è strappato e le lascia mezzo seno scoperto, ha i jeans mezzi sbottonati, il labbro continua a sanguinagli dolorosamente. Ci pensa un po su e si avvia verso il cimitero, lo attraversa di corsa per paura di incontrare qualche vampiro e si precipita nella cripta di Spike, entra e si chiude la porta alle spalle, lo chiama ma non riceve risposta, disperata si raggomitola sul divano e lascia sfogare tutta la tensione. Dopo un ora giungono alla cripta Spike e Clem di ritorno da una partita a poker, all’inizio Spike non la vede, quando si accorge di lei “ ehi briciola che ci fai qui non avevi il tuo famoso appuntamento stasera?” non ricevendo risposta si avvicina, quando gli vede il viso tumefatto si precipita a i suoi piedi la chiama gli chiede cosa sia successo, poi nota il suo top strappato i suoi jeans mezzi sbottonati, si volta verso Clem e gli urla “corri a chiamare la cacciatrice e dille di venire da me” poi si rivolta verso Dawn e la guarda angosciato gli chiede cosa sia successo, lei non risponde e tutta raggomitolata che trema, ha lo sguardo perso nel vuoto, Spike gli accarezza dolcemente i capelli, lei ha una reazione inaspettata inizia ad urlare, a scalciare “ lasciami ti prego non voglio mi fai male, Buffy aiutami ti prego aiutami” e scoppia in lacrime. Nel frattempo giungono Buffy e Angel avvertiti da Clem, quando Buffy vede la sorella in quelle condizioni per poco non sviene, si avvicina “ Dawn tesoro” lei alza il capo e la guarda con uno sguardo allucinato e mormora “Buffy perché non sei venuta io ti chiamavo ti chiedevo di aiutarmi ma tu non sei venuta perché?” Buffy è come impietrita calde lacrime scendono sul suo viso “ Dawn ti prego perdonami, oh mio dio che ti hanno fatto” si siede vicino a lei e l’abbraccia, il suo esile corpo sussulta, ma riconoscendo le braccia della sorella piano piano si rilassa. Spike guarda la scena la sua Dawn, è entrata nella sua vita come un uragano, gli ha offerto la sua amicizia senza riserve non giudicandolo, e lui che ha fatto in cambio? Niente proprio niente lei chiedeva aiuto e tu dov’eri Spike, a fare una stupida partita e bere, oggi doveva essere uno dei giorni più belli, il suo primo appuntamento e invece e stato il giorno del dolore, “quel bastardo pagherà con la vita quello che ti ha fatto” il suo viso si tramuta in quello della caccia ed esce dalla porta come una furia. Angel lo rincorre e lo blocca “ dove credi di andare Spike?” si volta come una furia e mostra il suo ghigno peggiore al suo sire “Angel levati dai piedi vado a uccidere quel bastardo ma prima dovrà urlare dovrà chiedere pietà pregarmi di risparmiarlo e io gli riserverò la stessa pietà che lui ha avuto con la mia briciola cioè niente” Angel cerca di farlo ragionare con le buone, poi esasperato lo colpisce facendolo finire a terra se lo carica sulle spalle e lo riporta alla cripta. Quando Buffy vede rientrare Angel con sulle spalle Spike lo guarda con aria interrogativa, “ l’ho fermato stava correndo come una furia a uccidere quel bamboccio, non ha voluto sentire ragioni con le buone e quindi sono stato costretto, allora che facciamo Clem tu porti Dawn e io Spike, non mi fido a lasciarlo qui potrebbe riprovarci quando si sveglia.” Tutti insieme si avviano verso casa giunti Angel lega Spike ad una sedia per essere più tranquillo, Buffy fa portare Dawn in bagno, una volta rimaste sole riempie la vasca spoglia la sorella , l’esile corpo è pieno di lividi, con dolcezza la fa entrare nella vasca e con una spugna inizia a lavarla con delicatezza, Dawn non reagisce è come una bambola, Buffy inizia a farsi prendere dalla disperazione la supplica la prega di dirgli qualcosa, arriva persino a scrollarla ma niente, continua a guardare di fronte a se, tra le lacrime la fa uscire, l’asciuga, la porta nel letto, dopo averle rimboccato le coperte la guarda con angoscia e si avvia al piano di sotto. Giunta al piano di sotto si getta tra le braccia di Angel e lascia sfogare tutta la sua disperazione “avevo promesso alla mamma che l’avrei sempre protetta da qualsiasi cosa, invece non ne sono stata capace cosa direbbe se fosse qui, Angel sono distrutta non so cosa sia più giusto, sai mi sono rammaricata quando sei riuscito a fermare Spike in cuor mio speravo che lo uccidesse per quello che ha fatto a Dawn.” Angel l’abbraccia e cerca con tutto il suo amore di consolarla “è normale tesoro non ti devi sentire in colpa hanno toccato la persona a cui sei più attaccata, io sono convinto anzi straconvinto che per lei daresti anche la vita se fosse necessario. Ti prego solo di non sentirti in colpa nessuno poteva prevedere una simile cosa.” Nel mentre Spike riprende i sensi, ancora intontito cerca di ricordare, poi a fior di labbra sussurra un nome Dawn, la rabbia lo riassale cerca con tutte le forze di liberarsi ma non ci riesce, frustato inizia a urlare, giungono di corsa Buffy e Angel, allarmati da quelle urla, “liberami come hai osato farmi questo, figlio di puttana liberami da queste maledette corde” Buffy si avvicina e cerca di calmarlo, senza esito “Buffy liberami come puoi rimanere li impassibile hai visto cosa a fatto a tua sorella, bisogna fargliela pagare a quel bastardo non la può passare liscia” Buffy è combattuta è tanta la voglia di fargliela pagare, Angel se ne accorge e prontamente la trascina via, tra le imprecazioni di Spike giunto di nuovo davanti a Spike Angel lo affronta con severità “ sei sempre il solito Spike quando inizierai a far funzionare quel tuo stupido cervello, se accadesse qualcosa a quel ragazzo, a chi pensi darebbero la colpa, tutto il liceo sapeva che lui si doveva vedere con Dawn, lei e piena di tumefazioni, farebbero due più due idiota” Spike sembra calmarsi dopo la ramanzina, “ ma lui non la può passare liscia” “ stai tranquillo te lo posso garantire non la passera liscia, ma tutto questo a suo tempo” quindi si volta e raggiunge Buffy in camera. Spike è perso nei suoi pensieri quando dalla scala vede scendere Dawn, e pallidissima sembra quasi sia morta, Spike angosciato la osserva dove è finito lo scintilllio dei suoi occhi la sua gioia, “Dawn dove vai?” lei si volta e lo guarda, poi lentamente si avvicina, si siede sulle sue gambe e appoggia la testa alla sua spalla, calde lacrime bagnano la sua maglietta, ogni lacrima lo ferisce come una lama, vorrebbe stringerla per consolarla ma le corde glielo impediscono “ehi piccolina calmati è tutto apposto ci sono io qui con te non ti può succedere niente” “Spike dove ho sbagliato? Sono proprio una stupida come potevo anche solo pensare di piacere a un tipo come lui ero solo una scommessa con i suoi amici, sai doveva scoparsi la stupida verginella” Spike è sconvolto da quella rivelazione “sai ho sempre sognato la mia prima volta come qualcosa di bello di speciale, sono proprio una cretina, aspetta Dawn che prima o poi arriverà il tuo principe che ti porterà via con il suo cavallo, ma quale principe dovevo fare come le mie amiche alla prima occasione dovevo farlo almeno non sarebbe successo niente stasera, pensavo che un bagno mi avrebbe aiutato, ma non è servito a niente mi sento così sporca, e ho paura che questa sensazione non sparirà nemmeno con mille bagni” Spike è impietrito si rifiuta di credere che sia la sua Dawn ad aver detto quelle cose, ce una domanda che lo tormenta ma non sa come farla, poi prende il coraggio a due mani “ senti Dawn lui ti ha” “no” Spike tira un sospiro di sollievo, “Dawn senti se solo sento uscire ancora dalla tua bocca idiozie di questo genere ti giuro che ti riempio di schiaffi , non devi nemmeno pensarle certe cose, tu sei speciale, sei la persona a cui voglio più bene qui, se sono cambiato e grazie a te tu mi hai insegnato ad amare di nuovo, ad aver fiducia nel prossimo, tu hai riportato la gioia l’allegria nella mia non vita, tu mi hai sempre detto che ti fidi di me, allora fallo ancora una volta, ti prego ascoltami la prima volta deve essere speciale, con una persona a cui vuoi bene, e che ti vuole bene, devi continuare a sognare il tuo principe e vedrai che prima o poi arriverà le mie non sono parole retoriche, non rovinare tutto per colpa di un idiota tu devi avere il più bel ricordo di questo avvenimento, ti prego promettimi che non farai l’idiozia di andare con il primo che ti capita.” Dawn ha ascoltato tutto il suo discorso in silenzio lentamente alza il capo e fissa i suoi occhi e con sorriso amaro gli risponde “Spike il tuo è stato un bel discorso ma mi dispiace io non credo più a tutte quelle cose, non ti prometto proprio niente perché direi solo una bugia”. Si alza lo guarda un’ultima volta e si avvia in camera sua, Spike la chiama le chiede di aspettare, ma lei ormai non l’ascolta più si è richiusa nel suo mondo.

Cap 2

 

 

Il vampiro è sconvolto la guarda con impotenza, vorrebbe corrergli dietro, per farla ragionare ma ci sono sempre quelle maledette corde che lo inchiodano alla sedia. Mille domande affollano la sua mente, perché si comporta cosi, quello che gli è successo non può aver scatenato un simile tormento, lei covava quelle sensazioni nel suo animo da tempo, e nessuno l’aveva capito, compreso lui. Spike sente qualcuno alle sue spalle si volta di scatto sperando di trovarci Dawn, invece si trova davanti una Buffy in lacrime

B. “lei non può davvero pensare quelle cose, signore cosa gli hanno fatto”

Spike cerca di tirarla su di morale, decide di non renderla partecipe delle sue sensazioni, infondo si poteva sbagliare. Buffy libera il vampiro dalle corde facendosi promettere che non avrebbe torto un capello al ragazzo, e gli permette di tornare nella sua cripta.

Giunto nella sua cripta Spike si lascia cadere sulla poltrona, con una mano afferra la bottiglia di whisky e gli da una grossa sorsata, il liquore gli brucia la gola mentre va giù, non riesce a togliersi dalla mente le parole di Dawn, ha il terrore che lei faccia qualche stupidaggine, intanto fuori sta’ spuntando l’alba, Spike riprende la bottiglia e con aria stanca si avvia al piano di sotto, si scola tutta la bottiglia è ubriaco perso quando si lascia cadere sul letto, nonostante sia ubriaco fradicio il suo ultimo pensiero prima di addormentarsi non è rivolto alla sua cacciatrice, ma a un dolce uragano di ragazza, Dawn ti prometto che tornerà tutto come prima.

Buffy decide di non far tornare Dawn a scuola, fino a quando i suoi lividi non fossero scomparsi, quando chiamano le sue amiche, gli dice che è partita per una settimana per andare a trovare suo padre a Los Angeles. La settimana passa lenta, con Dawn chiusa in camera che esce solo per i pasti, e una Buffy sempre più vicina a una crisi di nervi, ad aggravare la situazione ci si erano anche messi dei strani malori, che la coglievano all’improvviso, la cacciatrice si era indebolita ogni notte la ronda era sempre più faticosa, un paio di volte se l’era vista brutta, per fortuna che nei paraggi c’era sempre Spike che la tirava fuori dai guai.

B. “grazie Spike se non ci fossi stato tu, penso che stasera sarei stata il suo spuntino”

S. “non c’è di ché cacciatrice, comunque non ti illudere l’ho fatto solo per mio interesse, è un mio privilegio uccidere cacciatrici, e nessun’altro può prendere il mio posto, comunque ti do un consiglio vai da un bravo dottore a farti vedere, cosi non puoi andare più avanti.”

Spike volta le spalle per andarsene, fa un paio di passi e poi si blocca.

S. “briciola come sta?”

Buffy lo osserva, prontamente risponde, apprezza l’interessamento del vampiro, sa che gli è costato fatica fare quella domanda, per un minuto ha dovuto abbandonare la sua maschera da duro, e questo Buffy lo ha apprezzato.

B. “fisicamente sta decisamente meglio, i lividi sono quasi spariti, e il taglio sul labbro si è rimarginato, quello che mi preoccupa è il suo stato d’animo, continua a rimanere chiusa nel suo silenzio, a questo proposito ti volevo chiedere di venire a trovarla, tu sei l’unico con la quale a parlato quella sera, lei è molto affezionata a te io credo la tirerebbe su di morale vederti.”

Spike sempre di spalle riassume la sua aria da duro.

S. “vedrò di trovare un po’ di tempo per venire a trovarla, ma non ti prometto nulla, ci vediamo cacciatrice.”

Il vampiro riprende a camminare, e scompare nelle tenebre. Buffy lo osserva allontanarsi, e pensa chissà come mai vuole sempre fare la parte del cattivo, ormai lo avevano capito anche i muri che aveva un debole per Dawn, lei riusciva sempre a fargli fare quello che voleva, era una marionetta nelle sue mani, era sicura che se fosse stato necessario avrebbe dato la sua vita, anzi la sua non vita per lei.

Cap 3

 

 

 

Spike giunge alla sua cripta, va al frigo e prende un po’ di sangue, si guarda attorno con agitazione, si sente osservato,, spiato, braccato da quando gli hanno messo quel maledetto chip non si sente più al sicuro. Poi con una risata isterica dice:

S “Spike ti stai proprio rammollendo, e questo perché hai iniziato a frequentare quella mocciosa”

Con un gesto di stizza prende il suo spolverino ed esce velocemente. Giunge a casa di Buffy, si ferma sotto la finestra di Dawn, intravede una fievole luce, con agilità si arrampica sull’albero, arriva di fronte alla finestra, guarda all’interno, e la vede, è stesa sul letto che legge, la scruta nei minimi particolari, come gli aveva detto la cacciatrice, le sue ferite erano quasi guarite, era rimasta solo quella sul labbro. Dawn cerca di concentrarsi sul libro ma non ci riesce è inquieta, tempo fa quando si sentiva così gli bastava andare da Spike e il sorriso gli tornava sulle labbra, lui sapeva sempre cosa dire per tirarla su di morale. Dawn si blocca, e con amarezza pensa a lui, da quella sera non si era più fatto vivo, si chiedeva il perché, proprio ora che aveva più bisogno di lui era scomparso. Sapeva di averlo deluso con le sue parole, ma non ci poteva far niente, purtroppo quelle sensazioni erano ancora lì che la tormentavano. Si alza con nervosismo inizia a camminare per la stanza, si ferma davanti la finestra e guarda fuori. Spike sussulta cerca di riconquistare terra il più velocemente, ma purtroppo lei lo aveva già visto. Si affaccia alla finestra e lo chiama.

D. “Spike che ci fai qui ?”

Lui risale su era tremendamente imbarazzato per essere stato scoperto.

S. “sai passavo da queste parti ho visto la luce accesa e ho pensato di salire per vedere come stavi”

Dawn sorride è contenta di rivederlo.

D. “ ti va di entrare a fare due chiacchere.”

Spike non sa che fare, al diavolo in fondo me l’ha chiesto anche Buffy di venire a trovarla. Con un salto entra, non era mai stato in camera sua con curiosità si guarda attorno, le pareti sono piene di poster di rock star, il letto è colmo di pupazzi ci sono vestiti sparsi ovunque, sorride divertito, sembrava che in quella camera fosse appena passato un uragano. Dawn nota la sua espressione e si affretta a replicare.

D. “ Scusa il disordine, non aspettavo visite, hai beccato uno dei rari giorni in cui la camera è in disordine.”

Con agitazione cerca di riesumare una sedia sepolta dai vestiti.

S. “e io che pensavo che la mia cripta fosse un marasma, in confronto a questa camera è super ordinata.”

D. “ti ho detto che non capita quasi mai di averla in queste condizioni, la vuoi finire di guardarti attorno con quell’aria soddisfatta.”

Spike continua a sorridere gli piace guardarla quando si arrabbia, il suo viso prende colore, e i suoi occhi mandano scintille.

S. “Ok, dai non te la prendere lo sai che mi piace farti arrabbiare, è che sono felice di scoprire che la signorina tutta perfettina, è una comune mortale.”

Nella stanza scende un silenzio imbarazzante, i due si guardano di sott’occhio, nessuno ha il coraggio di parlare per primo, infondo il loro ultimo incontro non era stato dei migliori.

Spike si avvicina, con un dito gli accarezza la guancia.

S. “ Come stai piccola?”

Dawn chiude gli occhi e con la guancia cerca il contatto con tutta la mano, la sua mano è gelata ma quel gesto gli scalda il cuore. Dio quanto gli era mancato. Con uno scatto si butta tra le sue braccia.

D. “ora va benissimo, sapessi mi sei mancato da morire, sei l’unico che mi ascolta, che mi capisce, senza sputare sentenze, avevo paura che non saresti più tornato a cercarmi, dopo quello che avevo detto.”

Spike la scosta un pochino e la guarda con uno strano sorriso, per rompere la tensione dice:

S. “ti va di fare una marachella?”

Mentre dice queste parole, tira fuori dal suo spolverino un paletto. Dawn lo guarda stupita non riesce a capire cosa voglia fare.

S. “ti va di andare a far fuori qualche vampiro, sai a me aiuta molto riesco a sfogare tutta la rabbia che ho dentro.”

Dawn lancia un gridolino di gioia, Spike prontamente gli chiude la bocca.

S. “schh vuoi che tua sorella ci scopra”

D. “scusami, allora andiamo?”

E si avvia verso la finestra. Spike la blocca e con ironia gli dice:

S. “i vampiri li vuoi uccidere con il paletto o dalle risate”

Dawn si guarda il pigiama con aria imbarazzata, si precipita all’armadio tira fuori un paio di pantaloni con un maglione nero, si cambia velocemente e si lega i capelli.

D. “così va meglio?”

Spike si volta e la guarda con aria di approvazione.

S. “perfetta, andiamo”

Silenziosamente scendono dall’albero, giunti in strada corrono verso il cimitero.

Cap 4

 

 

Giunti al cimitero Dawn aspetta con trepidazione il suo primo vampiro, aveva bisogno di sfogare la sua rabbia l’aveva repressa per troppo tempo, non poteva certo sfogarsi con i suoi cari, Spike come sempre l’aveva capita e le aveva trovato la soluzione giusta. Mentre aspetta la sua prima vittima si mette a osservarlo, è comodamente appoggiato ad un albero mentre fuma la sua solita sigaretta, lo scruta da capo a piedi, è bello da togliere il fiato, non si stupiva se lo vedeva spesso in dolce compagnia, la ragazza non riusciva a capacitarsi che un tempo potesse essere stato malvagio. Mentre è persa nei suoi pensieri

S. “sono di tuo gradimento? È dieci minuti che mi stai mangiando con gli occhi”

Dawn sussulta il suo viso è in fiamme.

Stupida ti fai sempre scoprire, nel mentre cerca di riprendere un contegno decente, e con ironia risponde.

D. “ma quanto siamo megalomani il tuo ego è alle stelle, non penserai davvero di essere l’uomo più sexy sulla faccia della terra, ero solo concentrata nei miei pensieri e casualmente il mio sguardo era posato su di te.”

Si volta con aria stizzita, e imperterrita gli da le spalle, Spike la guarda con aria divertita.

S. “non il più sexy, ma uno tra i più sexy, c’è ne pochi al mio livello, modestamente, ho fatto divertire tante signorine, in giro per il mondo nell’ultimo secolo,.”

Dawn è allibita va bene essere modesti, narcisisti ma lui era fuori ogni limite, si volta per controbattere e vede, che Spike è piegato in due dalle risate, in quel momento si rende conto che l’ha presa in giro sta’ per trattarlo male quando Spike gli urla:

S. “Attenta alle tue spalle”

Dawn si volta e si trova davanti un vampiro che sta per aggredirla, prontamente lo schiva gli molla un calcio che lo fa stramazzare a terra, Spike gli lancia il paletto, lei lo prende al volo e lo riduce in polvere, è gasatissima non pensava di riuscire a fare quello che Buffy fa tutte le sere da anni si volta verso Spike esultante.

D. “hai visto sono riuscita ad ucciderlo in men che si dica, da come ne parla Buffy sembra sia una cosa pericolosa, e molto faticosa.”

Spike bruscamente gli fa rimettere subito i piedi per terra.

S. “ non ti sentire un super eroe quello era un vampiro appena rinato quindi debole senza esperienza, se fosse stato uno con esperienza, saresti diventata la sua cena senza sapere come sia potuto succedere.”

Finita la ronda i due si riavviano verso casa, Dawn e tutta eccitata nella nottata è riuscita a far fuori tre vampiri, Spike la guarda indulgente per tutto il tragitto non ha chiuso bocca nemmeno un secondo, era troppo eccitata per l’accaduto. Giunti davanti casa, la gioia della ragazza sparisce, subentra la solita angoscia, Spike se ne accorge la guarda dispiaciuto, pensava di essere riuscito, a fargli dimenticare i suoi problemi. L’aiuta a risalire in camera, mentre sta per andarsene , sente che la ragazza sta piangendo, si avvicina gli solleva il mento e con una dito gli asciuga le lacrime.

S. “perché piangi, pensavo fossi stata bene stasera”

D. “sono stata benissimo e per un po’ ho dimenticato tutto, sai tra qualche giorno devo tornare a scuola, ho tanta paura di affrontare i miei compagni ma soprattutto di rivedere lui, io non so cosa possa aver detto, Spike e se poi mi prende in giro davanti a tutti, io penso che ne morirei.”

Dolcemente Spike l’abbraccia e cerca di rassicurarla.

S. “senti Dawn, io non posso garantirti che le tue paure sono infondate, però penso che se lui ha un minimo di intelligenza ti eviterà per non peggiorare la sua situazione non è che abbia fatto una bella figura con il suo comportamento. Comunque se così non fosse fammelo sapere che ci penso io, non sono più bravo a mordere, ma sono il numero uno nello spaventare la gente.”

Dawn sorride, è grata al vampiro per la sua premura.

S. “mi auguro che quel sorriso sia di gratitudine, e non che dubiti delle mie capacità di terrorizzare la gente”

Il sorriso si fa più grande, e con aria birichina gli risponde.

D. “non mi permetterei ma di dubitare delle tue capacità, incuti terrore solo a guardarti”

Spike assume un aria offesa, gli volta le spalle e si avvia verso la finestra, la quasi scavalcata quando si sente afferrare per un braccio, si volta e vede il volto di Dawn preoccupato, gli sorride rassicurante, e gli strizza l’occhio, il viso della ragazza si distende, Spike gli da un piccolo buffetto sullo guancia e si volta, ma viene bloccato un'altra volta, la guarda con aria interrogativa, Dawn e persa nei suoi occhi, d’impulso si avvicina e gli sfiora le labbra.

D. “Grazie di tutto Spike, buonanotte”

Spike è impietrito quel bacio l’aveva sconvolto, perché l’aveva fatto? stava per chiederglielo ma si blocca.

S. “ notte briciola, a presto”

Da quella sera Spike e Dawn si vedono di nascosto per andare a fare la ronda, i due fanno finta di niente, Spike era arrivato alla conclusione che quel bacio era solo frutto della sua gratitudine. Dawn invece si rimprovera quel gesto, aveva rischiato di rovinare l’amicizia con il vampiro. Solo che per la ragazza più passava il tempo e il sentimento di amicizia cambiava in qualcosa di più profondo, la sua vicinanza le faceva provare nuove sensazioni, i suoi sogni notte dopo notte erano sempre più caldi, si svegliava ansimando con uno strano languore, dopo era difficile riprendere sonno si rigirava nel letto frustrata, in qualche maniera doveva porre rimedio a quella situazione.

Cap 5

 

 

 

I giorni passavano con monotonia il rientro a scuola era stato meno traumatico del previsto, si evitavano a vicenda, a parte qualche battutina idiota di qualche ragazzo le cose erano andate lisce, come da previsione di Spike. Già Spike con il rientro a scuola i loro incontri si erano notevolmente diradati, ma questo non faceva certo migliorare le cose, di notte i sogni erano sempre pronti a tormentarla, e ogni volta che si vedevano cercava sempre più insistentemente un contatto fisico, avvolte aveva il terrore che lui leggesse il desiderio nei suoi occhi.

I malori di Buffy andavano via via peggiorando, i capogiri la coglievano all’improvviso mettendola in serio pericolo quando era di ronda. Dopo varie insistenze da parte di tutti si era convinta ad andare da un dottore.

Fuori dall’ambulatorio,

D. “Buffy la vuoi finire di fare la bambina devi fare solo una visita medica sembra che tu stia per andare al patibolo, te ne rendi conto che non puoi andare avanti così”

B. “Non essere ridicola Dawn non ho paura di una visita, tanto so già che mi dirà che mi devo mettere a riposo che solo questione di stress, solo che questo non è possibile, i vampiri non vanno in letargo per far piacere alla cacciatrice, e questo tu lo sai benissimo.”

Nel mentre giunge l’infermiera.

“Prego signorina si accomodi i risultato degli analisi sono pronti il dottore l’attende nel suo studio.”

Buffy si alza e con Dawn al seguito entra nell’ambulatorio, si siede e con apprensione guarda il dottore.

“allora signorina, i risultati degli analisi dicono che va tutto bene i suoi malori sono solo dovuti dal suo stato”

Buffy prontamente lo interrompe

B. “lo so tutto è causato dallo stress devo prendere la vita con più calma rallentare i ritmi e via dicendo”

Il dottore la guarda con disapprovazione e replica.

“se è così brava nel curarsi da sola non c’era bisogno che venisse da me, comunque le comunico che la diagnosi è sbagliata, molto più semplicemente lei signorina si deve mettere a riposo perché aspetta un bambino.”

Alla notizia le due ragazze Per poco non cadano dalla sedia.

B. “dottore lei si sbaglia la cosa non è possibile”

“ mi dispiace signorina ma i risultati parlano chiaro, forse per lei questa gravidanza non è gradita, all’incirca è di due mesi, quindi volendo è ancora in tempo per interromperla, ci pensi e mi faccia sapere, per ora le auguro buona giornata.”

Le due ragazze escono dalla stanza ancora frastornate, non sono nemmeno uscite che Dawn aggredisce la sorella.

D, “come ai potuto fare una cosa di questo genere, sarebbe questo tutto l’amore che provi per Angel, si può sapere con chi cavolo l’hai tradito?”

Buffy la guarda furiosa.

B. “come osi solo pensare che possa averlo tradito, io non mi spiego la cosa, ti prego Dawn credimi, e ora come faccio a dirlo a Angel lui non mi crederà mai, perché non posso avere una vita tranquilla, con lui deve andare sempre qualcosa storto. Io non sopporterei di perderlo un’altra volta”

Dawn guarda la sorella in lacrime, gli sembra troppo spaventata per non crederle.

D. “senti ora calmati, andiamo a parlare con Willow e Tara e vediamo se loro ci possono aiutare a sbrogliare questo mistero.”

Il più velocemente possibile giungono a casa delle due ragazze, Willow e Tara quando vedono la loro amica in quello stato si preoccupano.

W. “Buffy che succede il dottore ti ha detto qualcosa di grave”

T. “Non farci stare in pena, ti prego parla, hai qualche grave malattia?”

Buffy guarda le due amiche angosciata.

B. “Io vi giuro che non so come sia potuto succedere, il dottore mi ha detto che sono incinta, e non fate quelle facce stupite lo so anch’io che un vampiro non può procreare, una cosa è certa io Angel non l’ho tradito.”

Willow e Tara si guardano in maniera strana, e scoppiano a ridere.

W. “non ci posso credere Tara, la nostra magia ha funzionato”

Buffy e Dawn sono allibite dalla notizia, in men che si dica la cacciatrice si riprende e diventa una furia.

B. “Come avete osato fare una simile magia senza chiedere prima se io e Angel eravamo d’accordo, vi rendete conto che avete rischiato si mandare all’aria il nostro rapporto con le vostre azioni, e se ora lui non credesse a questa cosa.”

Le due streghe la guardano mortificate non avevano considerato questa ipotesi quando avevano fatto l’incantesimo.

B. “ ora voi due venite con me a casa, e fate in modo di essere credibili, perché se disgraziatamente, lui non vi credesse, e mi lasciasse, considerate la nostra amicizia conclusa, per sempre, Willow da te non me lo sarei mai aspettato, tu c’eri quando mi ha lasciato la prima volta, e hai visto quanto ho sofferto, non sopporterei un simile dolore due volte”

Cap 6

 

 

Era calato un pesante silenzio nel tragitto da casa delle streghe a quella di Buffy, ognuna di loro era persa nei propri pensieri, le due streghe erano spaventate all’idea che Angel non credesse alla storia dell’incantesimo, e studiavano la versione più credibile, Buffy era distrutta, più volte durante il tragitto gli era balenata l’idea di interrompere la gravidanza senza dire niente a Angel , non avrebbe sopportata un altro suo abbandono, ma poi pensava a quella creatura che portava in grembo, anche se era stato concepito tramite una magia era pur sempre il frutto del loro amore. Infondo al gruppo c’era Dawn quasi alla disperazione , se disgraziatamente Angel non avesse creduto all’incantesimo, quasi sicuramente Spike sarebbe tornato alla carica con sua sorella, lui diceva che gli era passata, ma lei aveva notato la tristezza nei suoi occhi quando la guardava insieme a Angel.

Il gruppetto giunge dinanzi alla casa, la paura regna tra di loro.

D. “ senti Buffy, io preferisco andare a fare un giro, se non hai bisogno di me ci vediamo più tardi.”

B. “no tesoro puoi andare, anzi è meglio che tu non assista a questa scena.”

Dawn si avvia per strada senza una meta, dopo un bel po’ di cammino decide di andare a trovare Spike. Giunta alla cripta, esita non sa se entrare a raccontargli tutto, o ritornare su i suoi passi, poi si fa coraggio e bussa, dall’interno non proviene nessuna risposta, gia che stupida era giorno sicuramente era a dormire, si volta per andarsene fa qualche passo, ma ci ripensa ed entra, si avvia al piano di sotto e lo trova addormentato, lo osserva per un tempo interminabile, stanca di aspettare in piedi il suo risveglio in silenzio si avvicina al suo letto e gli si corica vicino, piano piano la stanchezza l’avvince e si addormenta.

Intanto a casa di Buffy sta per scoppiare il putiferio.

A. “Ciao tesoro, come è andata, che ti ha detto il dottore?”

Buffy evita il suo sguardo, è rigida come un blocco di marmo vuole parlare ma dalla sua bocca non esce nessun rumore, Willow la guarda angosciata, quando aveva fatto la magia non pensava a pesanti conseguenze, il suo voleva essere un regalo speciale, pensava che un bambino sarebbe stato il completamento della loro felicità, la strega si avvicina all’amica e l’abbraccia, poi si fa coraggio e spiega a Angel quello che lei e Tara hanno fatto.

Finito il racconto Willow tira un grosso respiro, e guarda il vampiro con ansia, Angel osserva le tre ragazze imbambolato, il racconto di Willow la completamente tramortito, si avvicina a Buffy l’afferra con violenza per le spalle e con rabbia mista al dolore gli urla.

A. “Come hai potuto farmi questo, dicevi di amarmi più della tua vita, balle le tue erano solo balle, ma di che mi stupisco, sei solo una puttana ti sei fatta mettere incinta, e pretendi che io creda a questa patetica storia dell’incantesimo, toglimi una curiosità da quando ci siamo rimessi insieme, con quanti altri uomini hai scopato scommetto che non sai nemmeno chi e il padre, per me e come se tu fossi morta non esisti più, non azzardarti a ricercarmi, mi dispiace solo per questa creatura che ha la sfortuna di averti per madre”

Buffy sussulta da tanta cattiveria alza il viso bagnato dalle lacrime lo fissa supplichevole, ma è talmente tanta la rabbia di Angel che non coglie la supplica del suo sguardo, con violenza la spinge contro il muro e se ne va sbattendo la porta.

Buffy è sconvolta si accascia nel pavimento il suo corpo è scosso da i suoi singhiozzi, le due streghe si precipitano da lei, ma Buffy con voce gelida le blocca

B. “Sparite dalla mia vista prima che faccia qualche gesto inconsulto, vuoi due avete chiuso con me, avete distrutto la mia vita non azzardatevi più ad avvicinarvi a me e Dawn, potrei anche uccidervi, e ora sparite"

W. “ Buffy ascolta troveremo una soluzione te lo prometto, proverò a riparlare con Angel cercherò di farlo ragionare”

Buffy si alza spalanca la porta e gli urla di sparire. Spossata dagli avvenimenti dell’ultima ora si trascina in camera e si accuccia in un angolo della stanza si abbraccia le ginocchia e finalmente da sfogo a tutto il suo dolore .

Cap 7

 

 

Nel mentre alla cripta Spike si sveglia, sente una presenza accanto si volta e vede Dawn addormentata, involontariamente sorride gli scosta una ciocca di capelli dalla guancia, e la osserva, chissà cosa era venuta a fare, pensa subito a qualcosa di grave, ma no cosa vado a pensare se fosse così mi avrebbe svegliato, poi stanco di aspettare il suo risveglio, e troppo curioso di sapere il motivo della sua visita, delicatamente la sveglia.

S. “Briciola sveglia, che ci fai qui e successo qualcosa?”

Dawn si sveglia di soprassalto, come un fulmine si alza e si precipita alle scale Spike la blocca per un braccio e la guarda preoccupato.

S. “Dawn cosa succede?”

D. “Buffy, devo andare da lei, mi sono addormentata come una stupida, speriamo si sia risolto tutto per il meglio, se così non fosse non mi perdonerei mai di averla lasciata da sola”

Spike la guarda confuso non aveva capito nulla di quel discorso.

S. “Briciola ora calmati e raccontami tutto, cosa succede a Buffy.”

Una Dawn in lacrime gli racconta tutta la storia, tranne il finale visto che non lo sa nemmeno lei.

S. “come cavolo sono riuscite quelle due a fare quel incantesimo, a quanto ne so io è quasi impossibile che riesca, non posso crederci Buffy e Angel avranno un bambino.”

Questa ultima affermazione era velata di malinconia, Spike vede tutte le sue speranze sfumare, ma questa sensazione sparisce subito, viene assalito da Dawn.

D. “Spike tu conosci questo incantesimo, forse lo conosce anche Angel e mi sono preoccupata per niente.”

Ma purtroppo Spike fa sfumare questa sua speranza.

S. “mi dispiace ma non credo che lui lo conosca, io ne sono venuto a conoscenza per caso, una volta tanti anni fa mentre parlavo con un potente stregone, lui mi accennò di questo incantesimo, e delle difficoltà per la sua riuscita.”

Dawn a quella notizia si precipita a casa con al seguito Spike, giunti a casa si precipitano dentro, Dawn e terrorizzata la casa e silenziosa al piano di sotto non c’è nessuno, con angoscia si avvia al piano superiore, entra in camera di Buffy, quando gli si prospetta la scena di sua sorella rannicchiata in un angolo per poco non sviene, si avvicina a lei e l’abbraccia.

B. “Dawn finalmente pensavo che anche tu mi avessi abbandonato.”

E con tutta la forza della disperazione stringe a se la sorellina.

Spike osserva la scena in disparte, vedere Buffy in quelle condizioni lo addolorava, doveva trovare subito Angel e farlo ritornare su i suoi passi, gli avrebbe parlato dell’incantesimo spiegato della sua esistenza, in silenzio si volta e se ne va. Una volta per strada si rende conto, che non sa da dove iniziare le ricerche , mentre cammina senza destinazione si mette a pensare alla faccenda, se Angel non tornava forse per lui ci poteva essere qualche speranza, con un sorriso amaro cancella subito quel pensiero, dove tornare con i piedi perterra, Buffy non lo avrebbe mai amato nemmeno se Angel fosse sparito dalla faccia della terra, e di questo se ne doveva fare una ragione.

S. “forza Spike mettiti a lavoro se passi tutto il tempo a pensare non cavi un ragno da un buco, per prima cosa vado a fare una visita alle due streghe se sono, diventate così potenti forse mi possono aiutare a rintracciarlo”

 

CAPITOLO 8

 

Mentre Spike si avvia a casa di Willow e Tara, Dawn aiuta sua sorella ad alzarsi, la conduce al letto e la fa sedere.

D. “ su calmati dimmi cosa è successo”

Tra un singhiozzo e l’altro gli racconta la scena. Dawn e sconvolta non credeva possibile che Angel fosse capace di tanta cattiveria, nel limite del possibile.e cerca di tranquillizzare la sorella

B. “come fai a dirmi di stare tranquilla, tu non hai visto la sua faccia, mi sembrava di avere a che fare di nuovo, con Angelus, ho avuto quasi paura che arrivasse ad alzare le mani su di me, tanta era la sua rabbia”

D. “vedrai che troveremo una soluzione anche a questo, Spike mi ha detto che lui ha sentito parlare di questo incantesimo, quindi basta rintracciarlo e farlo parlare con lui, poi se non fosse convinto delle sue spiegazioni gli porteremo le prove.”

B. “di quali prove stai parlando”

D. “ è semplicissimo Buffy, Willow e Tara avranno pur preso quel incantesimo da qualche libro, non credo si ostinerà a non crederci dopo averlo visto, a proposito che fine hanno fatto perché ti hanno lasciata qui da sola?”

B. “le ho cacciate fuori di casa, gli ho detto di non farsi più vedere, e che la nostra amicizia era finita per sempre, Dawn non mi guardare così, posso anche credere che loro erano armate dei più buoni propositi, ma si devono rendere conto che non possono giocare cosi con la vita altrui, devono capire che la magia non è sempre buona, io non biasimo la reazione di Angel, tu per prima mi hai aggredito dopo averlo saputo, ora mi credi solo perché Spike ti ha detto che lui conosce questo incantesimo, non ti stò rimproverando la mancanza di fiducia, io sarei stata la prima a non crederci, se qualcuno me l’avesse detto”

D. “senti ora pensa a riposare un pochino, vedrai che dopo una bella dormita ti sentirai meglio”

Intanto Spike con le due streghe stavano preparando un incantesimo per rintracciare Angel, si erano disposti a cerchio, Willow e Tara recitavano parole in una lingua antica, Spike le osservava con aria scettica, per me queste due non ne capiscono niente, vanno a culo speriamo che da quel cerchio, non esca un demone.

W. “Spike smettila di disturbare con i tuoi pensieri negativi, se non ti fidi te ne puoi andare”

Il vampiro sbuffa contrariato, ma te guarda se uno non può avere una sua opinione, che viene subito sbranato, Willow apre gli occhi e lo guarda severamente, Spike abbassa il capo imbarazzato, l’incantesimo procede a rilento le due ragazze faticano a rintracciarlo, dopo vari tentativi dal loro cerchio si sprigiona una luce, e dal nulla compare Angel, guarda i tre sorpreso

A. “come cavolo avete fatto a portarmi qui?”

W. “tu ora stai zitto e ascolti quello che ha da dirti Spike, se non sarai ancora convinto ti faremo vedere il libro da cui abbiamo preso l’incantesimo, non avevi nessun diritto di aggredire Buffy in quel modo, dovevi almeno farci finire, invece di rivoltarti come una bestia, mi domando se la parola fiducia per te ha qualche senso”

Angel cerca di replicare ma viene bloccato subito.

T. “ non hai sentito quello che ha detto Willow ora fai parlare noi”

Spike racconta del suo incontro con lo stregone, dopo le due ragazze gli mostrano il libro, l’espressione di Angel muta man mano che le prove gli vengono mostrate da arrabbiata diventa mortificata e spaventata allo stesso tempo, c’era la possibilità che Buffy non gli perdonasse la sua sfiducia, un bambino non ci poteva credere, non gli era mai passata per la testa questa idea, visto la sua condizione di vampiro.

S. “ quando torni con i piedi per terra ci sarebbe da andare a chiedere scusa a una certa signorina ”

A. “Si certo hai ragione, speriamo solo, che voglia ascoltare le mie scuse, comunque ragazze ricordatevi in futuro, di chiedere il permesso prima di fare questo genere di incantesimi, con il vostro gesto avete rischiato di rovinare il nostro rapporto.”

T. “ su questo hai tutte le ragioni, e ti promettiamo che non useremo più la magia a scopo personale”

I due vampiri raggiungono casa di Buffy, Angel entra con la pena sul cuore, Dawn sentendo dei rumori in soggiorno si affaccia dal piano superiore, quando vede Angel si precipita al piano di sotto e gli si butta tra le braccia,

D. “Angel sei tornato dio ti ringrazio, non sopportavo più di vedere Buffy in quelle condizioni, ti prego vai subito da lei.”

Il vampiro esita, poi si fa coraggio e si avvia al piano superiore.

Dawn si volta verso Spike e lo guarda orgogliosa,

D. “Spike grazie di averlo riportata a casa, ti vorrei chiedere scusa”

Il vampira la guarda stupito

S. “scusa? E di cosa?”

D. “Io ho dubitato di te, ho pensato che tu avresti approfittato di questa situazione, per tornare alla carica con mia sorella”

Spike la guarda offeso da quella affermazione, non ha certo intenzione di confermare le sue paure, nemmeno sotto tortura avrebbe ammesso di averci pensato.

D. “su non essere arrabbiato con me, sono troppo felice, ci pensi diventerò zia, zia Dawn però suona bene, sai un po la invidio deve essere stupendo, sentire una nuova vita che cresce dentro di te."

Spike la guarda scandalizzato, da dove cavolo gli vengono fuori queste idee.

S. “senti un po non ti sembra che sia ancora presto per avere certi pensieri, sei ancora una bambina"

Dawn lo guarda risentita.

D. “Sai Spike mi sono stufata di essere considerata piccola, se non l’avessi notato sono cresciuta, ho quasi diciotto anni, e anch’io ho le necessita, i sogni, i desideri di una qualsiasi ragazza della mia età, e in tutte questo naturalmente è compreso anche il sesso, e falla finita di fare quella faccia inorridita”

S. “ti diverti sempre a prendermi in giro, e io ci casco sempre, che stupido”

Dawn lo interrompe lasciandolo di sasso.

D. “sei proprio un idiota, ti garantisco che non ti sto prendendo in giro te ne accorgerai, buona notte”

Detto questo si volta e si avvia in camera, lasciando uno Spike a bocca spalancata.

Cap 9

 

 

 

Nei giorni successivi tutti erano presi, nel far riconciliare Buffy con Angel quest’ultimo si era convinto della paternità dopo che gli avevano sbattuto tutte quelle prove in faccia, purtroppo i problemi non erano finiti, si era aggiunto quello della cacciatrice momentaneamente fuori servizio, su questo punto Angel non transigeva per il resto della gravidanza si doveva mettere a riposo, non avrebbe permesso che la sua donna e il suo bambino corressero qualche rischio, in poche parole Rupert si doveva arrangiare, dal canto suo Buffy era mortificata però anche lei non se la sentiva di mettere a rischio suo figlio. Dawn seguiva tutta la faccenda in disparte, in primo momento non si voleva intromettere, poi una sera nell’ennesima discussioni, di chi poteva prendere il posto di Buffy momentaneamente, butta li la sua idea.

D. “ io pensavo che potrei prendere io il suo posto, infondo sono la sorella della cacciatrice non che la chiave, con non so ancora quali poteri, all’inizio potrebbe aiutarmi Angel per la ronda e gli allenamenti”

Ma venne interrotta da una Buffy furente

B. “Non se ne parla nemmeno tu non farai la cacciatrice sei impazzita io non posso vivere con l’angoscia che ti succeda qualcosa, l’argomento è chiuso, troveremo un’altra soluzione.”

Le due sorelle si fronteggiavano con astio.

D. “ sai che ti dico Buffy, mi hai stancato sono stufa di avere la vita controllata da tutti tranne che da me, questa volta si fa a modo mio, l’osservatore non sei tu se lui pensa che posso sostituirti lo farò, ti avverto non ti azzardare ad influenzarlo.”

Detto questo esce sbattendo la porta, sul portico si ferma tira un lungo respiro, cercando di riprendere il suo autocontrollo, si siede stanca non ne poteva più era mai possibile che qualsiasi coso dicesse o facesse era sempre sbagliata, come ora voleva solo aiutare il signor Giles lo vedeva in tremenda difficoltà, era solo un modo per ricambiare tutto l’aiuto e l’affetto che in quegli anni aveva dato sia a lei che a quell’ingrata di sua sorella.

S. “ehi se continui a pensare così intensamente tra un po’ vedremo uscire del fumo dalla tua testa”

D. “ lascia perdere Spike non è serata, vedo che la puntualità non è il tuo forte”

 

S. “che è successo? L’aria all’interno si è fatta troppo pesa”

D. “ dire pesa è dir poco, se arrivavi cinque minuti prima mi trovavi alle prese in un scontro diretto con Buffy, sai inizio veramente a stancarmi, tutti devono dirmi quello che è giusto per me “

Spike si avvicina e gli si siede accanto, alla ragazza gli giunge un profumo di donna, ecco a cosa era dovuto il suo ritardo aveva un appuntamento, dalle sue labbra spunta un sorriso amaro quella sera non c’era una cosa che fosse andata per il verso giusto, era talmente tanta la frustrazione che scoppio a piangere. Spike cerca di abbracciarla per dargli un po di conforto ma lei lo scosta bruscamente, Spike la guarda stupito da quel gesto, Dawn si asciuga le lacrime con rabbia, non voleva la sua pietà non sapeva che farsene.

D. “Non toccarmi, non so che farmene della tua pietà”

S. “ascolta piccola, vedrai che risolveremo anche……”

Ma venne interrotto da una Dawn furente la parola piccola era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Gli si avvicina furente e gli sferra un pugno in pieno viso che ,lo fa cascare per terra.

D. “te lo vuoi infilare in quella tua zucca vuota che non sono più la tua piccola sono cresciuta, non esiste più la ragazzina che veniva da te per farsi raccontare storie paurose e ne rimaneva impressionata”

Il gruppo attratto da quei rumori si precipita fuori, e rimangono stupiti nel trovare Spike per terra con un labbro sanguinante, il signor Giles guarda prima la ragazza furente e poi il vampiro ancora steso, poi il suo sguardo si riposa su Dawn. Poi si rivolge a Buffy con aria seria.

G. “ mi dispiace Buffy, ma se l’offerta di tua sorella è ancora valida intendo accettarla, la porterò per un breve periodo in Inghilterra dal consiglio degli osservatori, e se a loro dopo il periodo di prova andrà bene sarà la cacciatrice che ti sostituirà in questo periodo”

Dawn non da a sua sorella nemmeno il tempo di replica.

D. “mi faccia sapere solo il giorno della partenza, per il resto gli prometto che mi impegnerò affinché il consiglio non rimanga deluso”

B. “vedo che ormai non posso più fare o dire nulla, visto che non interessa a nessuno ma si ricordi signor Giles se dovesse succedere qualcosa a Dawn la verrò a cercare personalmente e la pagherà molto cara.”

Detto questo si volta e rientra in casa, il gruppo è ammutolito dagli ultimi avvenimenti, nessuno ha il coraggio di dire qualcosa quindi in silenzio ognuno torna a casa propria.

Dawn guarda con gratitudine l’unica persona che finalmente l’ha trattata da adulta e ha avuto fiducia in lei.

Cap 10

 

 

I primi giorni Buffy tratta sua sorella con freddezza, non aveva digerito molto la sua disobbedienza, poi piano piano nel vedere Dawn così risoluta si rassegna e inizia a dargli consigli utili, le giornate per Dawn sono diventate impegnative la mattina a scuola, il pomeriggio in palestra per allenarsi, arriva alla sera che è sfinita mangia un boccone e crolla sul letto, con tutti quegli impegni, non ha nemmeno più il tempo di pensare a Spike. Il giorno della partenza si stava avvicinando, e con esso aumentava il nervosismo, il consiglio aveva stabilito che la permanenza di Dawn in Inghilterra, come minimo doveva essere di un mese, questa notizia aveva un po scoraggiato la ragazza, un mese gli sembrava un eternità.

La sera prima della partenza, tutti insieme avevano organizzato una festa a sorpresa per Dawn e il signor Giles, i due erano visibilmente commossi da quel gesto.

Dawn aspetto Invano tutta la sera che Spike venga a salutarla, ma lui non si presenta.

. Quando tutti se ne vanno, le due sorelle si mettono a riordinare la casa, Buffy ogni tanto osservava di nascosto sua sorella, aveva notato che a un certo punto della sera si era rabbuiata, stanca di vederla in quelle condizioni la prende per mano e la fa sedere sul divano.

B. “Dawn che succede, hai avuto qualche ripensamento? Se non te la senti più non sei obbligata a partire, sono convinta che il signor Giles capirà.”

La ragazzina fa cenno di no con la testa, poi con voce esitante chiede alla sorella

D. “io volevo chiederti se Spike è stato invitato a questa festa”

Buffy la guarda dispiaciuta, allora era questo il motivo della sua tristezza.

B. “Si, stamani sono andata alla cripta per avvertirlo, ma lui ha declinato l’invito, ha detto che aveva un altro impegno, mi dispiace Dawn”

D. “non preoccuparti aveva dato per scontato che gli avrebbe fatto piacere salutarmi invece mi sbagliavo, su dai finiamo di risistemare, così andiamo a riposare, domani mi attende un lungo viaggio”

Riordinata la casa le due ragazze si ritirano nelle proprie stanze. Dawn entra nella sua stanza, e guarda le sue valige con apprensione, negli ultimi giorni si era domandata varie volte se aveva fatto la scelta giusta, un mese è lungo non era mai stata così a lungo fuori casa, tira un lungo respiro e cerca di infondersi un po di coraggio, poi con salto si butta sul letto.

Intanto nella cripta Spike sembra un leone in gabbia, cammina avanti indietro nervosamente, perché mai aveva rifiutato l’invito, la sua piccolina partiva e lui non era nemmeno andato a salutarla, forse aveva paura di ricevere un altro rifiuto, nel l’ultimo periodo la loro intesa si era incrinata, qualunque cosa dicesse, per lei era sempre sbagliata, la prendeva coma una cosa personale, non accettava più i suoi gesti d’affetto, le sue battute, prima, nei momenti meno impensabili se la trovava in mezzo ai piedi, forse come diceva lei si doveva inculcare nella sua testa che era cresciuta, e quindi non aveva più questa esigenza di stare con lui di sentire le sue stupide storie.

È tarda notte quando il vampiro decide di andarla a salutare, si arrampica sul solito albero ed entra nella camera, in silenzio si avvicina al letto e si siede, la guarda con tenerezza, delicatamente con un dito gli sfiora una guancia, poi dopo un’ultimo sguardo si alza, posa sul comodino un biglietto con sopra un fiore, e se ne va.

Il mattino dopo Dawn viene svegliata dal suono infernale della sveglia con irritazione la spegne, nel ritirare la mano le sue dita sfiorano il fiore, come un fulmine si siede sul letto e guarda il biglietto con sopra il fiore, nervosamente si allunga e li prende, con mani tremanti apre il biglietto e legge il contenuto, sorride felice, il messaggio conteneva poche parole:

“in bocca al lupo, ci vediamo tra un mese. Spike”

Dawn lo ripiega con cura, e lo infila in una valigia, è felice che sia venuto a salutarla, anche se come sempre l’ha fatto a modo suo.

Buffy si affaccia alla porta e la sollecita, a prepararsi dovevano essere all’aeroporto entro un’ora, velocemente si veste da un ultimo sguardo alla sua camera, prende le valige e scende. All’aeroporto c’era tutta la banda per salutarli, l’altoparlante annuncia l’imbarco del loro volo, le due sorelle si abbracciano un’ultima volta.

B. “mi raccomando stai attenta e per qualsiasi cosa chiamami, mi mancherai da morire”

D. “non ti preoccupare andrà tutto bene, vedrai che un mese passa veloce devi solo prenderti cura di te e del mio nipotino, ti voglio bene.”

Dopo gli ultimi saluti I due prendono posto nell’aereo, il signor Giles la guarda preoccupato e gli chiede

R. “tutto bene Dawn?”

D. “ è tutto ok, non si preoccupi”

Poi guarda fuori dal finestrino, l’aereo inizia a muoversi con apprensione stringe tra le mani il fiore di Spike, abbassa lo sguardo su di esso e pensa: puoi contarci si vediamo tra un mese.

Cap 11

 

 

Giungono in Londra piovosa il viaggio era stato stancante, Dawn aspetta i bagagli sempre più depressa sente molto la nostalgia di Sunnydale, ed è sempre meno convinta di aver fatto la scelta giusta. Ritirati i bagagli si avviano all’uscita , ad attenderli c’è una macchina mandata dal consiglio. Nel tragitto per le vie di Londra, la ragazza guarda rapita gli enormi palazzi antichi, si volta verso Giles per chiedergli di che epoca fossero, ma si blocca, l’uomo è visibilmente commosso, era tanto tempo che non tornava nella sua cara vecchia Inghilterra, la ragazza si rincuora, e pensa che se avesse fallito nel suo compito, almeno aveva fatto felice il signor Giles.

La loro destinazione è un vecchio palazzo nelle campagne londinesi, Dawn scende dalla macchina contrariata non si aspettava di rimanere relegata per un mese in un lugubre palazzo, lontano dalla città.

Li fanno accomodare in un salone, dopo qualche minuto davanti a loro si siedono diverse persone di una certa età, che scrutano la ragazza.

O.1 “ben tornato Rupert, ti trovo bene, vuoi fare le presentazioni”

G. “ grazie, allora lei è Dawn la sorella minore della cacciatrice”

Nel mentre che il signor Giles continua con i convenevoli Dawn si guarda attorno si sente osservata, fino a che scruta in angolo, un uomo che la fissa, i loro sguardi si incontrano, la ragazza rimane colpita dalla freddezza dei suoi occhi, un senso di paura l’assale, lui si accorge delle sue sensazioni e gli sorride soddisfatto, si volta contrariata e cerca di concentrarsi su quello che dicono, gli vengono poste diverse domande, alla quale risponde prontamente, la ragazza nota che nonostante abbia risposto a tutte le loro domande, non sono molto convinti di lei, prima di congedarsi Dawn gli chiede un favore

D. “volevo chiedervi se potevo usare un vostro telefono per chiamare mia sorella, per avvertirla che sono arrivata è va tutto bene.”

Inaspettatamente la risposta non arriva dal gruppo davanti a lei, con arroganza si fa avanti l’uomo che prima la osservava in disparte.

R. “non credo proprio sia possibile, durante la tua permanenza qui non avrai nessun contatto con l’America, sarà Rupert a dare notizie a i tuoi famigliari, e se le condizioni non ti vanno bene puoi prendere il primo aereo e tornartene a casa.”

Dawn lo guarda allibita, ma come osava trattarla in quel modo

D. “ Signor Giles, cosa significa che non posso parlare con Buffy, chi è lui per dare questi ordini?”

R. “Scusami piccola non mi sono presentato, io mi chiamo Robert, ah mi dimenticavo, sarò io a decidere se sei idonea a sostituire la cacciatrice, hai tempo un ora per sistemare le tue cose, ci vediamo in palestra”

Detto questo si volta e lascia la stanza senza che lei possa replicare.

Nella sua stanza disfa le sue valige con rabbia, e inveisce contro il povero Giles

D. “come osa quello li a dirmi quello che posso o non posso fare, pensa di mettermi paura con la storia che sarà lui a decidere se sono idonea, se non se ne fosse accorto sono io che ho fatto un favore a loro a offrimi volontaria, non è che ci siano tutte queste ragazze che muoiono dalla voglia di combattere vampiri”

Il signor Giles le risponde dispiaciuto

G. “Dawn cerca di calmarti, tu non sai una cosa, se dovesse succedere che non gli vai bene Buffy sarà costretta a riprendere il suo ruolo di cacciatrice, lei è la prescelta, è la regola dice che potrà abbandonare il suo ruolo solo in caso di morte, tu conosci la storia della cacciatrice uccisa da Spike a New York? lei chiese di essere esonerata, per poter crescere suo figlio senza fargli correre rischi, a lei questo privilegio non gli fu concesso, ti devo confessare che sono rimasto stupito che abbiano accettato la mia proposta, mi dispiace dirtelo ma il favore l’hanno fatto loro a noi.”

Giles fatta quella confidenza esce dalla stanza sulla porta gli dice che sarebbe ripassato dopo un ora per accompagnarla in palestra.

Dawn era rimasta impietrita da quelle rivelazioni, si sentiva un notevole carico di responsabilità sulle sue spalle, il suo fallimento equivaleva far tornare sua sorella sul campo di battaglia, con grossi rischi per lei e suo figlio.

Finito di sistemare le sue cose si stenda sul letto, esausta dal viaggio e da tutte quelle rivelazioni, allunga la mano verso la valigia e prende il bigliettino di Spike, con tristezza se lo stringe al petto, quello era l’unica cosa che gli era rimasta di tutti i suoi affetti, lo stringeva a se come fosse il tesoro più grosso al mondo.

Le sue giornate erano scandite da duri allenamenti, il suo corpo era pieno di lividi, questo però non faceva altro che aumentare la sua determinazione, anche Robert l’aveva notato e incominciava a stimare quella esile ragazzina che non si lamentava mai, sorbiva silenziosamente ogni genere di trattamento.

Piano piano il loro rapporto era cambiato, tra di loro era nato un rapporto di complicità, lei aveva iniziato a fidarsi di lui, non lo guardava più con ostilità. Erano passati dieci giorni dal suo arrivo, Dawn iniziava ad accusare la stanchezza non c’era stato nemmeno un giorno di riposo, ma non si lamentava per paura di essere rispedita in America, Robert se ne era accorto quindi alla fine del undicesimo giorno la ferma prima che esca.

R. “aspetta volevo dirti che domani non c’è bisogno che venga”

Sentendo quelle parole a Dawn gli gela il sangue, credeva di eseguire ogni ordine, nel migliore dei modi c’è la stava mettendo tutta per non deluderlo, si volta e con voce incrinata dal pianto

D. “ non puoi mandarmi via sono passati pochi giorni, dal inizio del mio allenamento, ti prego mettimi ancora alla prova ti prometto che migliorerò”

Robert la guarda sorpreso, aveva completamente frainteso il senso della sua frase.

R. “Dawn ma che dici, hai capito male non ti voglio rispedire in America, ho solo pensato di darti un meritato giorno di riposo, sei molto affaticata e in questi ultimi giorni non stai rendendo come si deve, domani hai tutto il giorno a tua disposizione puoi fare quello che ti pare, hai anche il mio permesso per andare a fare un giro a Londra.”

Dawn lo guarda imbarazzata, per essere giunta a conclusioni affrettate, lui si avvicina la prende per mano e la fa sedere vicino a se.

R. “ti va di fare due chiacchiere? per prima cosa vorrei che tu iniziassi a prendere questa cosa con più calma, non pensare che io non mi sia accorto dei tuoi progressi, ammetto che la prima volta che ti ho visto ho pensato che avresti fallito, invece sei stata una grande sorpresa, stai dimostrando di avere stoffa come cacciatrice, mi domando da dove viene tutta questa determinazione.”

D. “io non so cosa dire, scusami per la mia reazione, quando hai detto quelle parole mi è crollato il mondo addosso, la mia non è cocciutaggine io vorrei che tu capissi le mie motivazioni, questa è la mia occasione per fare qualcosa per Buffy, lei si è sempre presa cura di me, da quando la mamma è morta, quando gli assistenti sociali mi volevano portare via da lei non ha esitato ad abbandonare gli studi per trovarsi un lavoro, per qualsiasi problema io avessi, anche il più stupido lei era li per me.”

Robert l’ascolta con attenzione, quella ragazzina iniziava ad incuriosirlo, era sempre più convinto, che non era solo per Buffy, che si era imbarcata in quella missione.

Cap 12

 

 

 

Il suo giorno di riposo lo aveva completamente dedicate a se si era fatta accompagnare a Londra, la mattina era andata a vedere i posti più famosi della città, il pomeriggio era andata a fare spese, dal parrucchiere, e per ultimo si era tolta uno sfizio, che minimo gli sarebbe costato una settimana di punizione quando Buffy glielo vedeva, era tornata a casa nel tardo pomeriggio, Robert aveva ragione gli ci voleva proprio questo giorno di riposo, si era ricaricata era pronta a ricominciare più determinata che mai. Dopo la cena si era stesa sul divano davanti al camino, aveva avuto la possibilità di infrangere il regolamento e telefonare a casa, ma non lo aveva fatto si domandava il perché, sicuramente non gli sarebbe ricapitata un’altra occasione, forse aveva paura di farsi prendere troppo dalla malinconia nel risentirli.

Come tutte le sere il suo pensiero va a Spike, sfila il bigliettino dalla tasca dei jeans e lo stringe a se, dio quanto gli mancava, una delle sue speranze nel partire era dimenticarlo ma non ci riusciva, quel bigliettino con poche parole era l’unico conforto che gli era rimasto. Era talmente presa da i suoi ricordi che non senti arrivare Robert, quando se ne accorse ormai era troppo tardi per nascondere il foglio, con un gesto rapido glielo sfila di mano

R. “questo cos’è”

Dawn disperata cerca di riprenderlo, ma lui è più veloce e se lo infila in tasca,

D. “ ti prego ridammelo, è l’unica cosa che ho, per sentirmi meno sola in questo posto”

R. “mi sembrava di aver detto nessun genere di contatto con Sunnydale, lo riavrai indietro il giorno della tua partenza, e con questo il discorso è chiuso”

Dawn lo guarda allontanarsi, prima disperata poi incazzata, perché doveva sempre rovinargli tutto, aveva mantenuto la promessa e non aveva chiamato casa, cosa caspita voleva ancora da lei, il suo viso era bagnato dalle lacrime, anche il suo ultimo conforto gli era stato tolto.

Robert esce nel portico e si siede, sfila il foglio e lo legge, rimane interdetto da quello che c’è scritto, perché si era così disperata per riavere indietro quel biglietto, quando legge il nome del mittente rimane sorpreso, Spike non poteva essere quello Spike, con cura lo piega e se lo rimette in tasca, che cosa c’era tra di loro in qualche modo lo doveva scoprire.

Il giorno dopo mentre stanno facendo allenamento Robert inizia con le domande

R. “Spike, è il tuo ragazzo”

Dawn rimane talmente sorpresa dalla domanda che il calcio appena sferrato la fa volare a terra, aveva tutto il sedere indolenzito per la botta, e gli risponde in malo modo.

D. “primo non sono affari tuoi, secondo il tuo compito e valutare le mie capacità, quindi torniamo ad allenarci.”

R. “su questo hai ragione, comunque devo aver indovinato visto il colore del tuo viso, sei rossa come un peperone”

D. “ non hai indovinato un bel niente, siamo solo amici, ora sei soddisfatto, vogliamo ricominciare con gli allenamenti”

Ma Robert non ha nessuna intenzione di chiudere il discorso.

R. “no non sono soddisfatto, vediamo un po’ non è il tuo ragazzo giusto, ma hai una bella cotta per lui, giusto? E naturalmente questo lui non lo sa giusto?”

Nel mentre che gli pone le domande gli si ferma davanti, e sfila il biglietto dalla tasca, mettendolo davanti al suo viso, la ragazza cerca di prenderlo, ma lui è più veloce lo nasconde dietro la schiena,

R. “prima voglio le risposte alle mie domande, poi riavrai il biglietto”

Dawn lo guarda con odio ma non si abbassa al ricatto

D. “vuoi la risposta alle tue domande, prima no, seconda no, e ora ridammi il foglio”

Robert la guarda con disapprovazione

R. “lo sai che a me non piacciono le bambine bugiarde, quindi il biglietto lo tengo io, possiamo continuare gli allenamenti, visto che non intendi dirmi la verità”

Dawn rincomincia ad allenarsi con rabbia, perché tutto il mondo se la doveva prendere con lei, non era giusto.

Come tutte le sere dopo cena va a sedersi davanti al camino, tira su le gambe appoggia il mento alle ginocchia, e come sempre si fa prendere dalla malinconia, ogni sforzo per non piangere è vano, sente dei passi alle sue spalle, velocemente si asciuga le lacrime e cerca di riprendere un contegno.

R. “ non riesci a prendere sonno?”

D. “no, mi piace stare qui davanti, a guardare il fuoco, mi rilassa e mi aiuta a distendere i nervi, è l’unico momento della giornata tutto mio”

Gli si siede accanto, e cerca un modo per fare la pace, forse era stato troppo invadente, e se le sue supposizioni erano esatte, per lei non doveva essere facile quella situazione.

R. “volevo dirti che gli allenamenti procedono bene, sei una ragazza in gamba spero che tua sorella si renda conto di che fortuna abbia”

D. “ti sbagli sono io la fortunata, tu non conosci Buffy, lei ha sacrificato molto nella sua vita, quello che sto facendo io è niente.”

R. “mi piacerebbe che tu rispondessi a questa domanda, mi basta un si o un no, non voglio spiegazioni, e solo per lei che sei venuta qui?”

Dawn esita, poi con filo di voce sussurra

D. “no”

Robert la guarda con tenerezza, sfila il biglietto dalla tasca e glielo porge.

R. “questo è tuo, buonanotte”

Si alza e si appresta a uscire, ma sulla porta Dawn lo ferma

D. “ Grazie, non puoi immaginare quanto sia importante, per me riaverlo indietro, mi infonde coraggio, mi fa sentire meno sola, grazie ancora Robert e buonanotte a domani.”

Cap 13

 

 

Da quella sera l’argomento Spike non era più stato menzionato, Dawn apprezzava quella discrezione, i momenti più difficili erano passati , la preparazione era a buon punto, e i due avevano instaurato un ottima intesa si capivano al volo, una sera l’aveva persino portata a Londra, prima a cena e poi in un locale alla moda, si era divertita da matti, per una sera aveva dimenticato tutto e tutti, non si aspettava quel lato di Robert lo aveva sempre giudicato un bacchettone rompiscatole, ma si era dovuta ricredere. La sera cenavano insieme, e dopo si sedevano davanti al camino a parlare.

R. “allora come ti senti? Il giorno del rientro si avvicina”

Come sempre tira su le gambe e vi appoggia il mento, quella semplice domanda l’aveva innervosita, più si avvicinava il giorno e meno si sentiva pronta.

D. “vorrei dirti bene, ma non è così, non riuscirò mai a sostituire Buffy non mi sento all’altezza, ho paura di fallire nel mio compito, forse ho voluto dimostrare qualcosa che non c’è, con il risultato di deludere tutti.”

R. “ascolta, ti fidi di me? Se ti dico che sei pronta devi credermi e vedrai che farai tutto tranne che deludere tutti, è normale il tuo nervosismo questo ti fa rimanere con i piedi per terra, e ti aiuta a non commettere errori”

Nonostante le parole di conforto di Robert, Dawn non riesce a tranquillizzarsi, lui lo nota e ne è contrariato, la prende per mano e la trascina fuori.

R. “ ora vieni con me, andiamo a fare la tua prima ronda”

Dawn cerca di liberarsi dalla sua morsa ma non ci riesce, gli urla di lasciarla, non si sente ancora pronta ad affrontare quella prova, e quella sera meno che mai, ma lui non sente ragioni e continua a trascinarla,

R. “siamo arrivati questo il tuo paletto buona ronda ci vediamo più tardi a casa”

Detto questo sparisce nella notte, la ragazza cerca di raggiungerlo, ma non ci riesce, il suo viso e solcato dalle lacrime, il terrore si è impadronito di lei, gira su se stessa cercando di ricordare da dove erano venuti, ma purtroppo non riesce ad orientarsi. Cade in ginocchio disperata

D. “ Robert dove sei? Ti prego torna da me voglio tornare a casa”

V. “ciao piccolina che ci fai tutta sola, lo sai che non è prudente girare tutta sola nella notte, potresti fare cattivi incontri”

Con un sorriso cattivo tramuta la sua faccia in quella della caccia, la ragazza lo guarda spaventata si alza in piedi e stringe convulsamente il paletto, i suoi sensi sono in allerta, cerca di ricordare tutti gli insegnamenti di Robert, intanto sopra un albero Robert segue gli avvenimenti pronto ad intervenire in caso di bisogno, i due si fronteggiano, all’improvviso il vampiro gli si scaglia contro, con prontezza lo schiva gli molla un calcio in pieno petto che lo fa stramazzare al suolo.

V. “ complimenti ti ho sottovalutata pensavo di farti fuori velocemente invece sai il fatto tuo, molto bene sarà molto più eccitante alla fine morderti.”

I due girano in tondo studiandosi, poi il combattimento riprende, volano calci pugni, poi all’improvviso alle spalle della ragazza compaiono altri vampiri in men che si dica è circondata, la disperazione la fa agire si scaglia contro un vampiro dopo un po’ di scaramucce lo riduce in polvere, in questo modo riesce a farne fuori diversi ma sono troppo e inizia a stancarsi, dall’albero Robert se ne accorge e prontamente interviene

R. “bisogno di una mano?”

Dawn lo guarda con gioia ora si sente più tranquilla, riacquista grinta, e come una furia ricomincia il combattimento, polverizzando vampiro su vampiro, alle sue spalle Robert fa altrettanto, ma il numero non accenna a diminuire, presa dal combattimento la ragazza non si era accorta del cambiamento del suo osservatore, quando anche l’ultimo vampiro è polverizzato Dawn si volta tutta soddisfatta, ma il sangue gli si gela vedendo il volto di Robert.

D. “oh mio dio tu sei un vampiro, fermo non ti avvicinare o ti riduco in polvere, ora mi spiego come mai non ti ho mai visto fuori, la palestra nel seminterrato senza finestre, il tuo rifiuto nelle belle giornate ad allenarci fuori, quale è il tuo scopo rendermi forte per poi uccidermi, così da poterti vantare di aver fatto fuori una cacciatrice.”

R. “Dawn calmati lascia che ti spieghi, io sono un vampiro al sevizio del consiglio degli osservatori il mio compito e istruire quelli come te, ti prego credimi, chiedi al signor Giles lui ti potrà confermare quello che ti ho appena detto”

D. “ vuoi farmi credere che lui era al corrente del fatto, e mi ha tenuto all’oscuro, come ha potuto fare una simile cosa”

Detto questo con il viso in lacrime scappa verso casa, si precipita in camera, chiusasi la porta alle sue spalle si lascia cadere sul letto e da sfogo a tutta la tensione accumulata.

Il giorno dopo non si presenta agli allenamenti, rimane chiusa in camera tutto il giorno. A pomeriggio inoltrato stanco di aspettare che lei si presenti agli allenamenti, con rabbia decide di andarla a prelevare direttamente in camera sua, senza tanti convenevoli spalanca la porta ed inizia con la predica.

R, “ dicevi di essere disposta a tutto pur di aiutare tua sorella, e per questo ti ammiravo, ma vedo che ti è bastato molto poco per mandare tutta la tua gratitudine a quel paese, chi se ne frega di tutti i sacrifici di Buffy, sai che ti dico se non importa a te lei, non me ne devo certo preoccupare io, puoi prendere il primo aereo e tornartene a casa, e Buffy ritorna al suo ruolo di cacciatrice, bambino o non bambino.”

Si volta e si appresta ad uscire con la speranza di averla spaventare con le minacce su Buffy, infatti Dawn lo blocca sulla porta

D. “aspetta non puoi dire sul serio, Buffy non puo tornare sul campo di battaglia sarebbe troppo pericoloso per lei e il bambino”

Robert si volta e guardandola negli occhi gli dice

R. “non sono io che la fa tornare a combattere, ma se tu ti rifiuti di fare il tuo dovere non c’è altra soluzione, se cambi idea io sono in palestra.”

Detto questo se ne va.

Cap 14

 

 

Gli allenamenti erano proseguiti, in principio con astio da parte di Dawn, ma poi piano piano aveva rincominciato a fidarsi di lui, il suo corsa di cacciatrice era giunto alla fine con esito positivo, il giorno del rientro era vicino, e la ragazza non stava più nella pelle, tra non molto avrebbe riabbracciato i suoi cari, ma soprattutto avrebbe rivisto Spike, il suo tentativo di dimenticarlo non era riuscito, ma questo non l’aveva scoraggiata, in fondo poteva essere rimasta legata ad un ricordo, e il rivederlo non gli avrebbe procurato, quella fastidiosa frustrazione, di averlo li e non poterne usufruire per placarla, la ragazza sorrise maliziosamente, se solo Spike sapesse le sue fantasie ne suoi confronti stramazzerebbe in terra per lo sciok, se lo immaginava inorridito la sua piccolina che aveva certi pensieri e cosa più scandalosa su di lui, il suo sorriso si tramuta in risata. Intanto alle sue spalle Robert la osserva perplesso.

R. “mi vuoi spiegare cosa ti fa ridere”

Dawn sobbalza per lo spavento non lo aveva sentito arrivare, il suo viso è in fiamme cerca di riprendere un contegno, e con voce acida gli risponde

D. “qualche volta protesti evitare di arrivarmi alle spalle di soppiato, la cosa inizia a irritarmi, ridevo ripensando a una barzelletta, ora se mi vuoi scusare devo finire di preparare le valigie.”

Detto questo si alza e si precipita in camera.

Il viaggio di rientro gli era sembrato interminabile, ad attenderli all’aeroporto c’erano Buffy e Willow il resto della banda li avrebbe raggiunti la sera a casa, per festeggiare il loro rientro e dare il ben venuto a Robert. Giunti a casa Dawn si precipita dentro lascia cadere le valigie a terra, dio quanto gli erano mancate quelle quattro mura, intanto dalla cucina si affaccia Angel.

A. “ ben tornata terremoto, non vieni a salutami?”

Dawn non se lo fa ripetere due volte, con un gridolino di gioia gli si fionda tra le braccia.

D. “ciao cognatino non sai quanto mi sei mancato”

Angel la stringe a se con tenerezza finalmente era tornata in quel mese si era sentita tanto la sua mancanza, la casa sembrava vuota senza la sua chiassosa allegria. Dopo un resoconto della sua permanenza in Inghilterra Dawn si ritira nella sua camera per rinfrescarsi e cambiarsi, lasciando i due ai preparativi della festa. Dopo un oretta scende per dargli una mano. Uno ad uno arrivano tutti Robert viene presentato a tutta la squadra, che lega con lui all’istante, Anya non gli toglie gli occhi di dosso, si avvicina a Buffy e gli dice

A. “ certo che tua sorella ha un gran bel osservatore, invece a te hanno dato il signor Giles, fossi in te farei un reclamo al consiglio”

B. “che ci vuoi fare, a lei quello bello a me quello rompiscatole, non sai quanto mi stinga la cosa, ho anche chiesto subito spiegazioni a Giles per questa differenza, dovevi vedere la sua faccia, mi ha tenuto il broncio per tutto il tragitto dall’aeroporto a casa.”

Le due ragazze scoppiano a ridere, e dopo un ultima occhiata a Robert ognuna ritorna dal proprio compagno. Sono in cucina quando scoppia il putiferio, Dawn e china dentro il frigorifero intenta a cercare roba per i tramezzini,

C. “Dawn Sammers cosa accidenti è quell’affare sul tuo fondo schiena? Non ho commentato il tuo percing al naso ma questa non la passi liscia, come hai potuto farti un tatuaggio, e tu Angel invece di stare li a ridere dille qualcosa”

A. “su dai calmati, non la fare così lunga e una cosa che va di moda, sono tante le ragazze che se lo fanno, se lo vedesse Spike lo troverebbe molto sexy.”

Viene interrotto da una Buffy sempre più arrabbiata

B. “ io ti chiedo di rimproverarla e tu mi dici che Spike lo troverebbe sexy, deve solo provarci a trovare qualcosa di sexy su mia sorella, in un attimo lo riduco in un mucchietto di polvere”

intanto alle loro spalle si sente

S. “ cos’è che troverei sexy?”

D. “Spike”

Dawn si fionda tra le sue braccia alla velocità della luce, (si abbarbica stile polipo) il vampiro fatica a scrollarsela di dosso.

S. “ehi vacci piano se continui a stringermi così, rischi di rompermi qualche costola”

Poi la stringe di nuovo a se, dio quanto gli era mancata, questo mese gli era sembrato interminabile, l’unico lato positivo era non essere svegliato in pieno giorno, ma di questo non gli importava niente, l’importante era che fosse tornata. Dawn era persa nel suo abbraccio, ora poteva dire di essere tornata a casa.

Cap 15

 

 

 

I due si staccano dopo un lunghissimo abbraccio, Spike la osserva il suo look aveva subito notevoli cambiamenti, si domandava che fine avesse fatto la ragazzina da i lunghi capelli, oltre all’aspetto esteriore cosa altro aveva cambiato questo viaggio? In un istante sgombra la testa da quelle domande non sa il perché ma la cosa lo innervosisce, , almeno per ora non voleva sapere. Si volta verso Buffy e con la sua solita sfrontatezza gli chiede.

S. “allora cacciatrice la tua sorellina si è fatta qualcosa, che potrebbe ridurmi in un mucchietto di cenere, lo sai vero che amo il pericolo posso vederlo?”

Buffy sta per replicare, ma un Angel sempre più divertito la precede, si avvicina a Dawn, la fa voltare, mostrando il tatuaggio a Spike, il vampiro inarca il sopracciglio, poi con un sorriso malizioso si rivolge a Angel

S. “ è proprio vero Angel, mi conosci molto bene, lo trovo molto sexy”

Viene interrotto da una Buffy in piena crisi nervosa,

A. “ fatela finita, non mi sto divertendo per niente, io cerco di mantenere dei principi in questa casa, e voi non mi aiutate con il vostro comportamento, e tu fai un altro commento su mia sorella e ti riduco per davvero in polvere”

Spike alza le braccia in segno di resa, Dawn era felice quando aveva fatto il tatuaggio non aveva pensato alla possibilità che a Spike potesse piacere. Nel mentre si affaccia alla porta Robert, preoccupato dalla lunga assenza dei tre

R. “Dawn tutto bene?”

Spike come un fulmine si volta lo afferra, per il bavero e lo sbatte contro la parete

S. “cacciatrice ti stai rammollendo è un vampiro, cosa cavolo ci fa a giro per casa tua?”

Dawn si precipita in soccorso di Robert, afferra Spike per le spalle e lo scaraventa nella parete opposta.

B. “sei forse impazzito, come ti permetti di trattare così un nostro ospite, lui è Robert il mio osservatore, e per tua informazione lo sappiamo che è un vampiro, chiedigli immediatamente scusa”

Spike è senza parole si solleva, Dawn lo aveva letteralmente scaraventato contro la parete con una forza spropositata.

S. “ scusa non volevo essere scortese, piacere io sono Spike”

E gli porge la mano, Robert la stringe e si presenta a sua volta, quindi lui era il famoso Spike finalmente era riuscito a conoscerlo, Buffy interrompe i suoi pensieri facendo trasferire il gruppo in salotto. Durante la serata Robert si avvicina a Dawn e la stuzzica,

R. “quindi l’ossigenato sarebbe quello che ti ha fatto perdere la testa?”

La ragazza diventa paonazza, fa finta di non aver sentito la domanda, ma Robert non ha nessuna intenzione di lasciar cadere il discorso e continua a prenderla in giro

C. “falla finita, tu pensi di sapere tutto invece non hai capito niente, io e Spike siamo solo amici”

R. “certo, solo perché pensi che lui ti vede come la sua piccolina, se ti dimostrasse un minimo di interesse in quel senso faresti salti di gioia, e poi il tuo viso parla da solo sei rossa come un peperone.”

Poi si avvicina al suo orecchio e gli sussurra

R. “scommetto che smani dalla voglia di farci sesso”

Se possibile il viso della ragazza diventa più rosso, quella affermazione l’aveva spiazzata, non sapeva come uscirne fuori, era talmente in difficoltà che non replico perché era sicura che ogni suo tentativo di negare sarebbe stato vano.

Intanto in un angolo della stanza Spike osserva la scena , con la mascella contratta dalla rabbia, la sua testa è affollata da mille domande, perché Dawn è cosi rossa cosa cavolo gli sta sussurrando all’orecchio, e soprattutto c’era qualcosa tra i due oltre al rapporto di cacciatrice e osservatore.

Cap 16

 

 

Dawn ha preso ufficialmente il posto di Buffy, solo ora si rende conto di quanto sia faticosa la vita della cacciatrice, la mattina la scuola, il pomeriggio gli allenamenti, e la sera la ronda, era un’impresa riuscire a ritagliare un po di tempo per se stessa. Era talmente presa da i suoi pensieri, che non si accorge del vampiro alle sue spalle, in una frazione di tempo si ritrovo stesa a terra con il vampiro pronta a morderla, cerca di raggiungere il paletto con la mano ma non ci riesce è troppo distante, cerca di respingerlo con tutte le sue forze, ma non riesce a far forza e completamente schiacciata dal suo peso, con la forza della disperazione riesce a toglierselo di dosso raggiunge il paletto e lo trafigge, stremata cade in ginocchio, la paura l’assale c’era mancato poco, quell’attimo di distrazione gli stava per costare la vita, con le gambe tremanti si rialza e si avvia verso casa, all’uscita del cimitero si blocca si volta, e di impulso si avvia alla cripta di Spike, giunta dinanzi si blocca davanti alla porta, non sa che fare non lo aveva più rivisto dalla sera della festa, tutto era cambiato la malinconia l’assale, quanto gli mancavano i tempi in cui si rifugiava nella sua cripta per farsi raccontare le storie di terrore, un sorriso amaro increspa le sue labbra, con tutti i ragazzi sulla faccia della terra, proprio di lui si doveva prendere una cotta, con rassegnazione si volta per andarsene, fa un passo e si blocca lui era davanti a lei d’istinto si irrigidisce, lui se ne accorge e fraintende la cosa.

S. “ ciao briciola, te ne vai senza salutare il vecchio Spike, non è molto carino da parte tua”

D. “scusa è tardi, non voglio che Buffy si preoccupi”

mentre gli passa di fianco Spike l’afferra per un braccio e la blocca

S. “ quanta fretta non sarà, che è il tuo osservatore ti sta aspettando ?”

Dawn lo guarda sorpresa, ingenuamente gli risponde la sua inesperienza non gli aveva fatto notare che la domanda era stata posta con malizia,

A. “cosa centra Robert? Come ti ho detto è tardi e Buffy mi aspetta”

S. “Robert, quanta confidenza, dimmi Dawn fino dove arriva questa confidenza ?”

Dawn è sempre più confusa non capisce dove Spike voglia arrivare, cerca di aggirarlo ma lui gli si pone davanti bloccandogli il passaggio. Sono una diffrante all’altro, il vampiro la guarda rapito solleva una mano per scostargli una ciocca di capelli dal viso, le sue dita indugiano sulla sua guancia, la ragazza trema a quel contatto, il suo corpo e percorso da mille brividi, deglutisce a fatica, lo sguardo di Spike indugia sulle sua labbra, sembra volerle divorare, cattivi pensieri affollano la sua mente, con voce brusca la riporta alla realtà

S. “E meglio che tu torni a casa, prima che sia troppo tardi”

Dawn si desta da quello stato di torpore, delusa si precipita a casa.

Spike la guarda sparire nella notte, ancora un attimo e l’avrebbe baciata, quella ragazzina gli stava facendo perdere la ragione.

 

 

17

 

Dawn era molto arrabbiata con Spike, non capiva il suo comportamento, non aveva nessun diritto dI mandarla su di giri, per poi scaraventarla dentro una doccia fredda, questa volta non l’avrebbe passata liscia gli doveva delle spiegazioni. La mattina dopo si alza presto, aveva passato una nottata da cani si prepara e scende di sotto a fare colazione, Buffy e Angel la guardano stupiti la domenica mattina era un impresa farla alzare, diventava una belva se qualcuno si azzardava a svegliarla.

A. “ Dawn tutto bene? Ti ricordi che oggi è domenica?”

B. “si lo so che giorno è devo sbrigare delle faccende”

Buffy la guarda, preoccupata, la ragazza assume un aria scocciata non sopportava di essere sotto esame solo perché si era alzata presto.

B. “scusa il mio non voleva essere un rimprovero, siamo solo meravigliati tutto qui, non c’è bisogno che sia così permalosa, posso sapere cosa devi fare?”

C. “niente di particolare è una faccenda privata, non riguarda il mio ruolo di cacciatrice, e quindi non ti devi preoccupare.”

Detto questo finisce la colazione li saluta ed esce di casa, diretta alla cripta di Spike.

Durante il tragitto la sua sicurezza viene meno, la sua spavalderia è andata a farsi benedire, infatti giunta davanti alla sua porta esita, cerca di trovare mille scuse per rimandare il confronto, è mattina e lui sicuramente dormiva non era carino svegliarlo, poi non poteva certo entrare e chiedergli perché la sera prima stava per baciarla e si era tirato indietro all’ultimo momento, poi all’improvviso viene assalita da un motto di rabbia, tira un calcio alla porta e la fa aprire con un gran fracasso, al diavolo se dormiva gli doveva delle spiegazioni e gliele avrebbe date. Al piano di sotto Spike viene svegliato da quel fracasso, non poteva crederci Buffy era tornata in azione non avrebbe imparato mai le buone maniere, si alza si mette i suoi jeans e imprecando sale al piano di sopra.

S. “noto che la maternità non ti ha reso più delicata, cosa mai è successo di cosi grave da sfasciarmi la porta, una nuova apocali… , Dawn sei tu”

Il vampiro si blocca nel vederla, è a disagio, e per mascherarlo assume la sua solita aria strafottente, questo la manda ancora più in bestia.

S. “ che succede piccola sei caduta dal letto e hai pensato di svegliare tutta la città, per solidarietà nei tuoi confronti”

Detto questo si siede nella sua poltrona, senza staccargli gli occhi da dosso, facendo aumentare l’ira della ragazza, Dawn stringe i pugni con tutta la sua forza, come osava prendersi gioco di lei, in quel modo, lo avrebbe preso volentieri a schiaffi, fino a togliergli dal viso quel espressione sarcastica, ma per il momento opta per le parole.

D. “ sai che ti dico sei un grandissimo stronzo, vai a prendere in giro qualcun altro ”

Spike inarca il sopracciglio, e continua a sfotterla, sapeva perché era andata lì quella mattina, ma non aveva nessuna intenzioni di dargli spiegazioni.

S. “eh no così non va bene dove sono finite le buone maniere, non sono certo qui a disposizione di chi mi vuole insultare, l’ho fatto capire a tua sorella e sarà bene che lo impari anche tu, che succede il tuo caro osservatore ti ha fatto arrabbiare e tu te la rifai con me”

D. “la devi finire di mettere sempre in mezzo Robert, lui non centra niente in questa faccenda, è l’unico che in questo periodo mi è stato vicino, e mi tratta da adulta a differenza di tutti voi, prima di sputare una sentenze mi ha messo alla prova, quindi prima di nominarlo sciacquati bene la bocca, è meglio di te mille volte.”

Spike si alza di scatto, infuriato l’afferra per le braccia scuotendola, la sommerge di domande, in quel preciso momento era in preda alla gelosia, alla sola idea che Robert abbia fatto con lei certe cose lo fa imbestialire, nessuno doveva osare toccarla.

 

 

18

 

Dopo un attimo di incredulità, Dawn lo spinge contro la parete, la rabbia gli fa dire degli spropositi, che fanno infuriare ancora di più Spike, i due incominciano a lottare, la lotta è alla pari nessuno prevale sul altro, quindi il vampiro cerca di distrarla con le parole

S. “niente male sei diventata davvero forte, avevi ragione ha fatto un ottimo lavoro il tuo osservatore”

Dawn non si lascia ingannare, ha capito che la vuole distrarre per fargli abbassare la guardia, questa volta avrebbe vinto lei, e parte al contrattacco con le parole

D. “puoi dirlo forte, è un ottimo maestro, e non solo nel arte del combattimento”

Queste poche parole spiazzano il vampiro che abbassa la guardia, quel poco che basta perché Dawn lo scaraventi a terra, si mette a cavalcioni sopra, premendo il paletto nel cuore per renderlo inoffensivo.

D. “allora Spike hai ancora voglia di fare il prepotente? Vedi le cose cambiano non si può sempre vincere.”

S. “certo sono bravi tutti a vincere cosi, facendomi credere chissà che cosa, le tue allusioni erano tutte bugie”

D. “e chi telo dice che sono bugie”

S. “bugiarda, tu non puoi aver fatto quelle cose”

Dawn assume un aria ironica e continua a sfotterlo, questa era la tattica giusta per ottenere qualcosa da lui.

D. “intendi dire che non poso aver fatto sesso, se ti fa piacere crederlo fai pure, ma ti conviene infilarti in quella zucca vuota, che la tua piccolina non c’è più, e con il crescere le cose cambiano”

Dawn è proprio soddisfatta, e riuscita a batterlo sia sul piano fisico, ma la soddisfazione più grossa era vederlo, così sconvolto per la sua falsa rivelazione, purtroppo non aveva la sua esperienza, e con un piccolo stratagemma si ritrova dall’altra parte della stanza senza sapere come sia potuto succedere, si accorge di aver perso il paletto, cerca di recuperarlo ma Spike è più veloce, e glielo mostra trionfante .

S. “ che succede non esulti più? pensavi di avermi battuto invece la cosa si è ribaltata, ricordati, con un vampiro non fare mai l’errore di pensare di averlo sconfitto fino a che non lo riduci in polvere, questa è la regola numero uno, dovrebbe avertela insegnata il tuo caro Robert.”

Dawn incominciava a perdere la sua sicurezza si trovava con le spalle al muro la porta era dal altra parte e Spike si avvicinava lentamente sbarrandogli la strada, con scatto cerca di aggiralo, ma viene di nuovo scaraventata contro la parete.

S. “quanto fretta già te ne vai, non è molto carino da parte tua prima mi butti giù dal letto mi dai dello stronzo e te ne vorresti andare via come se niente fosse, forse non ti sei accorta di questo piccolo particolare ora sono io che comando e uscirai da qui quando lo vorrò io”

Ormai era giunto di fronte a lei appoggia le mani al muro bloccandola del tutto, sul suo viso c’è un sorriso cattivo, come la sera precedente i suoi occhi sono fissi sulle sue labbra, lentamente abbassa la testa fino a catturargliele, Dawn è sconvolta, ha paura cerca di liberarsi ma lui la stringe ancora di più, gli da un piccolo morso sul labbro inferiore, il dolore gli fa aprire la bocca e lui ne approfitta, invadendola con la sua lingua, ormai la ragazza è persa si aggrappa al suo collo, rispondendo al bacio, lentamente gli sfila la maglietta dai pantaloni e inizia ad accarezzargli la schiena, Dawn trema a quel contatto freddo, cerca di respingerlo con non molta convinzione, intanto lui abbandona le sue labbra per scendere verso il collo, torturandolo con piccoli morsi la ragazza geme, il suo respiro si è fatto affannoso

D. “Spike ti prego, smettila”

Ma il vampiro non sembra di quel avviso, le sue mani dalla schiena scendono verso i fianchi e risalgono verso il suo seno inizia a tormentargli un capezzolo, ma non è soddisfatto tutti quei vestiti, lo irritano vuole sentire la sua pelle contro la sua con gesti rapidi gli sfila la maglietta con il reggiseno, la scosta per ammirarla, Dawn imbarazzata cerca di coprirsi con le mani, lui sorride a quel gesto, le prende la mano e la trascina al piano di sotto, quando vede il letto Dawn si blocca la paura l’assale cerca di liberare la mano per fuggire, ma lui con l’altra mano gli cinge la vita, e ricomincia a baciarla, Dawn miseramente capitola, lentamente la sospinge verso il letto la fa stendere, si toglie i pantaloni e la raggiunge, e ricomincia con la tortura passa da un seno all’altro poi inizia a tracciare una scia di baci vino all’ombelico, si ferma un attimo e risale a catturargli le labbra, con le mani gli sbottona i pantaloni e glieli sfila, erano rimaste solo le mutandine a dividerli, quando gli infila una mano per accarezzarla spaventata serra le gambe e cerca di liberarsi

D. “ no, fermati non voglio ti prego Spike io ….”

Spike gli posa un dito selle labbra

S. “schh ti fidi di me?”

D. “no”

Spike sorride, con una mano rincomincia a torturargli il seno, strappandogli un gemito, la sua bocca prende il suo posto, il piacere gli fa schiudere le gambe e il vampiro ne approfitta, per introdurvi la mano, quelle carezze gli tolgono il respiro, abbandona i seni e ricomincia la discesa con le labbra per sostituire la mano con esse, Dawn muove i fianchi per aver un maggior contatto con la sua bocca, Spike la porta al limite e si ferma, tra le proteste della ragazza, risale a catturargli le labbra con bacio mozza fiato, e con una spinta vigorosa entra in lei, dalle labbra di Dawn esce un grido di dolore, Spike si blocca all’istante, è impietrito la guarda sconvolto cerca di ritirarsi ma lei lo blocca circondandolo con le gambe

S. “perché mi hai lasciato credere, Dio cosa ho fatto”

Ma questa volta è lei che lo zittisce posandogli un dito sulle labbra

D. “ti prego Spike non ora, non fermarti ”

Lo attira a se e lo bacia con trasporto, lentamente inizia a muoversi, dalle labbra del vampiro esce un gemito, il ritmo va via via aumentando fino al raggiungimento del orgasmo, di entrambi

 

Tbc..