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TEMPO (Buffy/Angel) - Caratteristiche

July 11 2003 at 1:34 AM

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Tempo

 

Autore: Karin (karintbr@libero.it)

Dedicato a: Buffy e Angel

Spoilers: per gli italiani, da “Grave” fino alla fine della settima stagione (SPOILER DI CHOSEN) nonché per tutte le stagioni di ATS.

Disclaimer: beh, si sa l’idea del racconto è mia ma i personaggi e tutto il resto appartengono a Joss Whedon e della Mutant Enemy. (c’è chi mette Berlusconi con la sua distruttiva Italia1 io dico i bip, biiiiip, bip, bip, biiiiiiip e per questo non li nomino nemmeno!). Per quanto riguarda alcuni personaggi sono di mia ideazione, come ad esempio Steve e Katrin. Anche tutti i cognomi mai sentiti sono opera mia.

Distribuzione: dappertutto a patto che io lo sappia!

Rating: Per ora nessuno!

TEMPO

AUTRICE:KARIN

Autore: Karin (karintbr@libero.it)

Dedicato a: Buffy e Angel

Sommario: Katrin e Steve arrivano, rispettivamente, a Los Angeles e a Sunnydale per chiedere l’aiuto di Angel e Buffy. Devono svolgere un importante compito. Quale? E perché chiederanno proprio ai nostri beniamini di aiutarli?

Spoilers: per gli italiani, da “The Body” fino alla fine della sesta stagione. Spoilers per il gran finale della sesta stagione, e per l’inizio della settima, nonché per tutte e tre le stagioni di ATS.

Disclaimer: beh, si sa l’idea del racconto è mia ma i personaggi e tutto il resto appartengono a Joss Whedon e della Mutant Enemy. (c’è chi mette Berlusconi con la sua distruttiva Italia1 io dico i bip, biiiiip, bip, bip, biiiiiiip e per questo non li nomino nemmeno!). Per quanto riguarda alcuni personaggi sono di mia ideazione, come ad esempio Steve e Katrin. Anche tutti i cognomi mai sentiti sono opera mia.

Feedback: molto gradito!

Distribuzione: dappertutto a patto che io lo sappia!

Rating: Per ora nessuno!

I Capitolo

Una Nuova Vita

“Come una fenice:

dopo la fine, la rinascita”

Galway , 13 marzo 2004 – ore 23:00 circa

Buttò giù l’ultimo bicchiere di whisky. Era la prima volta che beveva del whisky irlande-se, non era male. Non era, però, la prima volta che si ubriacava. Buffy uscì da quel vec-chio locale tipico irlandese e s’incamminò nel buio.

 

Los Angeles, 21 maggio 2003 – ore 18:45 circa

Dawn – Io mi fermo qui con papà!

Buffy – Cosa? Credevo che saresti venuta con me! E l’idea di affittare un appartamento qui a Los Angeles?

Dawn – Papà ha detto che anche tu puoi rimanere

Buffy – Non se ne parla!

Dawn – Dai, Buffy! Non fare la permalosa, è solo che hai perso il tuo lavoro e non hai la piena sicurezza di prendere un appartamento!

Buffy – (con tono alterato) Cosa vuoi dire, guarda che sono riuscita a risparmiare un piccolo gruzzoletto… OK è veramente piccolo… ma per iniziare come acconto per un af-fitto e passare un mesetto può andare!!!

Dawn – Comunque ho detto che io sarei rimasta!!

Buffy – (arrabbiata) Fai quello che vuoi, allora… io seguirò la mia di strada, e se tu non vuoi farne parte, OK, ma poi non venirmi a cercare!!!

E Buffy prese le sue poche cose e uscì dalla casa di suo padre per non tornarci più.

 

Stava vagando completamente sola… c’era poca gente che girava a quell’ora, tutta gen-te normale, niente vampiri, né demoni.

 

Los Angeles, 22 maggio 2003 - ore 10:30 circa

Bussarono alla porta della camera d’albergo e Willow andò ad aprire.

Willow – Buffy! Entra!

Buffy – No, grazie! Ho riflettuto e ora che posso vivere una vita normale, me la godo, quindi voglio andarmene da qui, sono venuta per salutarvi!

Willow – Cosa? Te ne vai? Dove?

Buffy – Non lo so, ancora! Ovunque vada, ci andrò da sola, e non voglio far sapere a NESSUNO dove andrò!

Willow – (rattristandosi) Quindi non ci vedremo più!

Buffy – Dubito Willow, dubito fortemente! Prima o poi dovrai evitare qualche apocalis-se… e la Cacciatrice vicino alle apocalissi c’è sempre!

Willow sorrise per un attimo poi la sua faccia si rattristò di nuovo

Willow – Ma ora siete in tante!

Buffy – Ma io rimango comunque La Cacciatrice… l’originale, quindi fidati!

Buffy fece a Willow uno dei suoi sorrisi rassicuranti

Buffy – Xander?

Willow – Non è qui, è fuori, lo vuoi aspettare?

Buffy – E’ meglio di no, dato che non è un addio definitivo puoi salutarmelo tu, digli che dovevo proprio andare.

Così dicendo Buffy abbraccio Willow

Buffy – (sorridendole) Arrivederci Willow!

Willow – Arrivederci Buffy!

Willow si fidavi della sua migliore amica e se lei diceva che non era un addio, poteva stare certa che non lo era… ma non riuscì a trattenere una lacrima che le scivolo giù. Buffy la notò, gliela asciugò e se ne andò sorridendole.

 

Era più di mezz’ora che vagava barcollando per la città… per la città… per Galway

 

Los Angeles, 22 maggio 2003 – ore 16:30 circa

Signorina – Destinazione?

Buffy – Galway!

La signorina dopo aver immesso i dati nel computer e aspettato che fosse stampato il biglietto lo porse a Buffy dicendo il prezzo. Buffy pagò e poi si diresse per il check-in, mentre si dirigeva guardò il suo biglietto. Galway… GALWAY… aveva proprio chiesto Galway… Galway: la città di… come poteva aver chiesto Galway? Era lì, lì per cambiare il biglietto… ma poi che figura ci faceva? E poi per dove? Non aveva una meta ben pre-cisa se fosse tornata a cambiare il biglietto non avrebbe saputo che dire… ma perché aveva detto Galway? Era proprio soprappensiero quando aveva detto la destinazione! Ma ormai era andata. Galway: dove era nato… non l’aveva neanche salutato… forse la stava cercando… forse no.

 

Era arrivata a un cimitero abbandonato… era arrivata dove voleva lei… la vide… si avvi-cinò

 

“Beloved Son” (Amato Figlio)

 

Una pietra, una lapide… lei aveva scelto di venire a Galway… solo per quella lapide… per capire… per sapere di più. Lei lo sapeva solo che non lo aveva mai ammesso… fino a quel momento.

 

Los Angeles, 21 maggio 2003 – ore 4:00 circa

I 2 erano in silenzio, all’improvviso Angel interruppe

Angel – Ho un figlio… o meglio, avevo un figlio

Buffy fu sconvolta da quella frase… non riuscì a dirgli niente. Angel continuò

Angel – Era figlio mio e di Darla

Buffy – Darla?

Buffy era ferma al ’99 non sapeva tutto quello che era accaduto, e Angel gli lo raccontò arrivando fino alle ultime cose… fino a Connor.

Buffy non sapeva cosa dire, non sapeva cosa pensare…

 

***

 

Los Angeles, 15 gennaio 2004 – ore 17:15 circa

Alfred era entrato nella stanza di suo figlio. Il figlio, appena lo senti entrare, nascose quello che aveva in mano sotto i libri di scuola

Alfred – Che cosa stai nascondendo?

Connor – Niente!

Alfred – I tuoi soliti album da disegno, vero? Lo sai benissimo che non voglio che disegni! Disegnare non porta a niente!

Alfred prese per la spalla di Connor e lo girò in modo che suo figlio lo guardasse negli occhi

Alfred – (alterato) Non voglio vederti disegnare, che sia l’ultima volta, mettitelo in testa è chiaro?

Connor – Si, papà!

Poi Alfred prese l’album da disegno nascosto sotto i libri e se ne andò

Alfred – Questo brucerà nel camino!

Connor iniziò a piangere in silenzio.

 

Los Angeles, 17 ottobre 2003 – ore 22:30 circa

Connor era tornato un attimo di sotto per prendersi un bicchiere d’acqua. Passo vicino alla porta del soggiorno. I suoi stavano parlando.

Alfred – Mi domando veramente se Connor sia nostro figlio?

Wendy – Come puoi dire una cosa del genere Alferd. LUI è nostro figlio.

Alfred – Wendy, guardalo, tutti in famiglia siamo negati con il disegno e lui vede solo quello, e non parliamo del baseball: in casa tutti siamo grandi fan del baseball ma lui non può vederlo, a lui piace il basket!

Wendy – Ma questo cosa significa!

Alfred – E poi fisicamente, a chi assomiglia?

Wendy – A te, tesoro?

Alfred – Non dire stupidaggini. Non mi assomiglia affatto, i miei capelli sono assoluta-mente neri, lui ce lì ha castani e poi gli occhi, in casa si hanno gli occhi verdi-grigi o ca-stani non azzurri.

Connor era sconvolto, non poteva sentire alle sue orecchie, gli era passata la sete, cor-se di sopra e s’infilò a letto. Pianse.

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – ore 0:00 circa

Le campane suonarono la mezzanotte. Buffy era lì da un quarto d’ora e fissava la lapi-de. Allora si mise la mano destra in tasca e tirò fuori un libricino senza titolo… non l’aveva mai aperto, dentro era scritto quello che lei aveva sempre voluto sapere.

 

Galway, 23 maggio 2003 – ore 14:30 circa

Buffy aveva preso i suoi bagagli e si diresse all’uscita dell’aeroporto. Chiamò un taxi.

Taxista – Dove desidera andare signorina?

Buffy – Ehm… non saprei, non conosco la città. Mi porti verso il centro!

Che forte accento irlandese che aveva… anche lui doveva aver avuto quell’accento lì.

Taxista – Ottima idea. E venuta in una delle più belle contee dell’Irlanda, sa? Galway è il porto d'imbarco verso le isole Aran e il punto di partenza per un'escursione nel Con-nemara. Le isole sono veramente fantastiche, glielo dice uno che c’è stato. E poi se la deve proprio fare una gita nel Connemara, il paesaggio è a dir poco meraviglioso, sa? Ma se dice di vedere solo Galway le dirò che ci sono dei posti molti interessanti e asso-lutamente da conoscere. Per esempio la chiesa di St. Nicholas risale al 1320. E' il mo-numento più prestigioso di Galway ed è anche la più grande chiesa parrocchiale medie-vale d'Irlanda. Il Lynch's Castle era la residenza di città della famiglia Lynch. L'edificio risale al XVII secolo. I Lynch erano la più famosa famiglia dei 14 clan che si spartivano il potere. Lo Spanish Arch è ciò che rimane delle mura difensive della città, fatte distruggere da Cromwell. Il nome deriva dal fatto che le navi lo dovevano attraversare quando scaricavano merci provenienti dalla Spagna.

Buffy – Interessante!

Buffy stava mirando la cittadina mentre il taxista le raccontava

Taxista – Claddagh è un villaggio di pescatori che ormai fa parte della città. Dal paese prende il nome il Claddagh ring. L'anello ha un cuore incoronato racchiuso tra due mani. Se lo porta al dito in modo che la punta sia rivolta verso il suo cuore, significa che è sposata o impegnata. Se invece il cuore è rivolto verso la punta del dito, vuol dire che siete in cerca dell'anima gemella. Il Claddagh ring venne impiegato come fede nuziale alla metà del XVIII secolo in gran parte della regione del Connaught.

Buffy - Il mio ex-fidanzato era di queste parti conosco il Claddagh ring.

Taxita - Oh! E lo ama ancora? Per questo è venuta qui?

Buffy – (seccata) Non mi va di parlare del mio ex!

Taxista – Mi scusi, forse sono stato troppo invadente. Comunque la bellezza di Galway risiede soprattutto nella sua atmosfera, giovane e vivace. La città è, infatti, sede di una delle migliori università dell'isola. È dunque una cittadina davvero deliziosa, con le sue strade strette, i buoni ristoranti, i pub animati. Inoltre, qui si tengono numerosi festival: l'Arts Festival in luglio, l'A.T. Cross Literature Festival in aprile, le Galway Races ancora in luglio, il Festival delle Ostriche della Baia in settembre, solo per citare i più conosciu-ti .

Buffy – Ma lei è un cicerone che trattiene i turisti o un taxista?

Il taxista rise

Taxista – Sa, me lo chiedono in molti. Ma vede il mio tragitto è sempre aeroporto-città e molti passeggeri sono turisti e mi chiedono informazioni sulla città, allora ho imparato a raccontare la città e i posti da visitare. Solo con chi è di qui sto zitto, generalmente lo capisco dall’accento, in ogni modo chiedo sempre da che parte dell’Irlanda proviene così so se partire in quarta con il mio racconto o meno.

Buffy – Ah, ho capito! Mi sa dire un alberghetto dove posso pernottare. Sa niente di co-stoso. A detto che c’è un’università? Mi piacerebbe prendere l’università da queste parti, e mi sa dire se c’è anche una scuola superiore da queste parti?

Taxista – Certo, è una professoressa?

Buffy – No, non ho la laurea, ma sono una consulente scolastica

Taxista – Strizzacervelli?

Buffy – NOOO! Non mi piace essere chiamata così, non lo sono, amo solo aiutare gli a-dolescenti a superare le loro crisi!

Taxista – Altruista?

Buffy – Eh, si… è il mio più gran difetto!

Taxista – L’università è vicino all’University Road, è un po’ distante da qui. Questa che vede di fronte a lei è la Shop Street, proseguendo dritto si passa la High Street. Qui troverà tutto quello che le occorre. Anche un alberghetto per pernottare. Per le scuole superiori qui a una grande scelta, ma molte sono religiose, femminili e maschili, veda lei !

Buffy – La ringrazio, è stato molto gentile!

Buffy pagò il taxista e scese dall’auto. Galway era veramente una cittadina carina.

 

Liam, nato da Margaret e Kristian Paul Athy il 22 marzo 1727 a Galway,…

Una settimana e sarebbe stato il suo compleanno. L’aveva mai festeggiato il suo com-pleanno? E se si, come? Non l’aveva più festeggiato da quando era morto?

 

“1727-1753”

 

Era morto nel 1753. Lui non lo festeggiava più da quell’anno. Buffy continuò a leggere:

Gli Athy erano una tra le 14 famiglie più potenti di Galway. Liam era così cresciuto viziato e nullafacente. Passava le notti ad ubriacarsi e a corteggiare donne. Finché una notte, esattamente la notte tra il 25-26 marzo 1753, incontrò Darla che lo vampirizzò.

Buffy smise di leggere. Aveva avuto un figlio con lei. Connor. Mentre stava fissando an-cora la lapide si rese conto che aveva un immesso desiderio di conoscere quel ragazzo, di conoscere suo figlio. Ma come, come poteva?

 

***

 

Los Angeles, 16 gennaio 2004 – ore 1:20 circa

Connor aveva preso il suo zaino e vi aveva cacciato le poche cose essenziali che gli sa-rebbero occorse, contò i soldi che aveva, poi fu pronto ad andare, zaino in spalla e sce-se giù per la finestra.

Se ne andò senza mai voltarsi.

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – ore 1:00 circa

Il vento era forte quella sera, le scompigliava i capelli. Alla luce della luna Buffy inizio a piangere.

 

Galway, 23 maggio 2003 – ore 22:15 circa

Un urlo nella notte. Buffy corse verso la direzione da cui proveniva l’urlo, un vicolo buio. Era una ragazza attaccata da 2 vampiri. Buffy prese il paletto che aveva nel giacca e trafisse il primo vampiro. La ragazza, allora, sferzò un calcio poderoso all’altro vampiro buttandolo a terra. Buffy non si fece scappare l’occasione e in un attimo il vampiro di-venne polvere.

Buffy si voltò verso la ragazza e la fissò. Una cacciatrice.

Kathleen – Grazie! Mi hai salvato la vita.

Kathleen non aveva neanche 17 anni, carina ma non troppo, occhi chiari capelli rossi, nell’oscurità si vedevano solo i riflessi. Portava una salopette con una maglia scura.

Buffy – Tu sai chi sei?

Kathleen – Kathleen Blake ?

Buffy – No, volevo dire, tu sai di essere una cacciatrice?

Kathleen – Che cosa sarei, io?

Buffy – Le cacciatrici uccidono i vampiri, i demoni e tutte le forze del male. N’esistono tante e tu sei una di loro.

Kathleen – Vampiri? Demoni?

Buffy – Quelli che ti hanno assalito erano dei vampiri. I vampiri sono più forti e agili de-gli umani, e per combatterli occorrono combattenti altrettanto forti e agili, per l’appunto le cacciatrici. Tu sei forte, più forte di un umano.

Kathleen – Scusa dammi un solo motivo per crederti?

Buffy – Ho trafitto quei due con un paletto e sono diventati CE-NE-RE e le loro facce si sono DE-FOR-MA-TE quando ti hanno attaccata.

Kathleen – OK! Mi hai convinta! E tu come sai tutto questo?

Buffy – Sono una cacciatrice anch’io, da sette anni ormai!

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – ore 1:30 circa

Steve , un ragazzo alto, snello di 19 anni, capelli tinti di un biondo naturale, corti, con gli occhi verdi, indossava una camicia bianca, sotto una giacca aperta che faceva da completo ai pantaloni, e le scarpe, nere come il completo; stava vagando per le strade quasi deserte di Galway. Dopo un lungo camminare arrivò ad un pub.

Il ragazzo ordinò un whisky dopodiché si sedette ad un tavolo ad ascoltare la musica. Il locale era abbastanza pieno di gente, e questo non gli dispiaceva soprattutto perché così poteva fare nuove conquiste: un dongiovanni per dirla tutta!

Ad un tratto il suo cellulare squillò.

Steve – Pronto?

Katrin – Allora, l’atterraggio com’è andato?

Steve – il tuo, sorellina?

Katrin – Ma cos’è questo frastuono, non sarai in un pub o in qualcosa del genere?

Steve – Perché?

Katrin – Ma è mai possibile che tu non pensi sempre a divertirti? Lo sai che abbiamo un compito importante da s…

Steve riattacco, non sopportava le continue lamentele della sorella, e il fatto che avesse 1 anno meno di lui lo faceva irritare ancora di più, sembrava sua madre… anzi sua ma-dre non era così, sua madre era dolce e sensibile, lo amava moltissimo.

 

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – ore 2:00 circa

Buffy smise di piangere e s’incamminò verso casa

 

Galway, 23 maggio 2004 – ore 23:00 circa

Kathleen – Dei loschi ceffi mi hanno aggredita!

Sam – Cosa?

Patricia – Che cosa? Stai bene bambina mia?

Kathleen – Oh, si! Buffy mi ha salvato la vita, è intervenuta in mio soccorso!

Sam – Dio sia lodato! (Rivolto a Buffy) Qualsiasi cosa, puoi chiederci qualsiasi cosa, ti saremo eternamente grati! La nostra bambina!

E Sam abbracciò sua figlia

Buffy – No, guardi, non ho proprio bisogno di niente!

Kathleen – Come no? Non mi hai appena detto che ti sei arrivata dall’America proprio oggi e non hai un posto dove dormire?

Buffy – E’ vero, ma non è un problema ne troverò uno! Non preoccuparti!

Sam – Non se ne parla!

Patricia – Cara, questo cottage che tu vedi serve per ospitare i turisti quando vengono qui a visitare la contea di Galway, noi siamo i proprietari, abbiamo tante stanze e tu puoi prenderne una senza tante preoccupazioni.

Buffy – No guardi, ho intenzioni di fermarmi qui un bel po’ non mi occorre una stanza per un paio di settimane, mi occorre un alloggio fisso!

Sam – Appunto, fermati! Vogliamo che tu viva con noi!

Buffy – No, guardi, ora vado!

Kathleen – Non mi puoi lasciare così dopo quello che mi hai detto!

Buffy guardò Kathleen fissò negli occhi e si ricordò di lei agli inizi della sua carriera di cacciatrice.

Buffy – OK! Mi avete convinta, ma ho i bagagli in albergo e dovrei andarli a prendere!

Sam – Ti accompagno!

 

Entro dalla porta del retro. Entrò ed era in cucina.

Kathleen – Hai fatto tardi! Vampiri?

Kathleen era seduta dietro al tavolo. Mangiava del gelato.

Buffy – No, volevo rimanere un po’ sola!

Kathleen – Non mi hai mai raccontato la tua storia!

Buffy – E’ molto brutta!

Kathleen – Sono uscita con Whitney stasera, sai!

Buffy – Non lo mai visto!

Kathleen – Con mio padre e mio fratello, è meglio farlo girare al largo!

Buffy rise di gusto

Buffy – Basta che il ragazzo non sia un vampiro ed è tutto OK!

Kathleen – Perché? Tu sei stata con un vampiro?

Buffy – Due, ora ti spiego… Il primo era fantastico, provvisto d’anima, e mi ha mollata; il secondo… si è fatto dare l’anima per dimostrarmi il suo grande amore per me!

Kathleen – E perché non sei stata con il secondo!

Buffy – Da quel che so è morto, per salvare il mondo da un’apocalisse! E poi in realtà io amo entrambi, il primo e il secondo, ma il secondo mai come il primo! E per questo che sono venuta qui, per ricercare le radici del mio primo amore!

Kathleen – E se il secondo non fosse morto? E comunque se il primo ti ha mollata per-ché fare tutta questa tiritera, perché venire!

Buffy – Non lo so! Non lo so! Ne so quanto te!

Kathleen – E questi vampiri, erano due vampiretti o qualche vampiro importante?

Buffy – Hai letto il libro che ti ho dato su i vampiri d’Europa?

Kathleen – Tutto d’un fiato!

Buffy – Angelus e Spike, non ti dice niente?

Kathleen le andò di storto il cucchiaino di gelato che stava mandando giù

Kathleen – Ho capito bene?

Buffy – Ehm, benissimo! Infatti ti ho detto: mai innamorarsi di un vampiro!

 

***

 

Los Angeles, 14 marzo 2004 – ore 1:30 circa

Katrin aveva il sangue che le ribolliva nelle vene, come poteva quello screanzato pensa-re in un momento così alle donne… avevano un’importantissima missione da compiere e lui non poteva far il dongiovanni… lo faceva già normalmente, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, 365 giorni all’anno… 366 in quelli bisestili.

Alla fine tirò un grosso sospiro e cercò di non pensarci… ora c’erano cose più importanti cui pensare

 

***

 

Los Angeles, 14 marzo 2004 – ore 2:30 circa

Dopo lungo vagare Angel era riuscito a trovare Clasth, un demone abbastanza ripu-gnante che aveva seminato morte per più di un mese, doveva essere fermato, non esi-stevano compromessi! Era nei pressi di un vecchio magazzino abbandonato alla perife-ria di Los Angeles. Doveva stare attento a come agiva, sapeva che il suo punto debole era un talismano incastonato nella corazza che indossava.

Avanzo piano, piano nell’ombra: il demone era da solo e questo era un vantaggio.

Angel riuscì ad arrivargli dietro alla schiena. A questo punto prese la scure che gli aveva dato Gunn.

Angel – Clasth!

Il demone si voltò di colpo e Angel riuscì a colpire il talismano al primo colpo. Una luce nera proveniente dall’amuleto abbagliò entrambi e quando scomparve Angel poté scor-gere, per terra, un cumulo di cenere nera con sopra il talismano rotto. Angel lo finì di rompere con il piede.

Un applauso ruppe il silenzio. Angel si voltò di scatto dalla parte da cui proveniva il suo-no. Gli apparve di fronte una ragazza sui 18 anni, aveva gli occhi verdi e i capelli casta-ni lisci raccolti in una capigliatura molto semplice con dei ciuffi liberi davanti al volto. Portava un completo nero: camicia attillata e gonna lunga fino ai piedi che lasciava tra-vedere degli stivali color nero. Il suo trucco era molto lieve, ma le risaltava la tenera carnagione chiara.

Angel – E tu chi saresti?

Katrin – Katrin

Angel – Perché ho la vaga sensazione che tu mi conosca.

Katrin non rispose subito. Guardava Angel in un modo molto intenso, che sorprese il vampiro. Angel vestiva con dei jeans e una camicia bianca con sopra una giacca di pelle nera.

Katrin – Abbiamo bisogno di te!

Angel – (Esterrefatto) Avete???

Katrin – Esatto! Ti devo spiegare molte cose…

Angel – Dove?

Katrin – Anche qui se vuoi!

Angel – Ti ascolto!

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – ore 2:30 circa

Buffy – Meglio che vada a letto! Domani alle 10 ho un impegno.

Kathleen – Notte!

Buffy – Notte! Vai a letto anche tu!

Kathleen – D’accordo, capo!

 

Galway, 28 giugno 2004 – ore 21:10 circa

Buffy – E’ passato un mese da quando sono qui!

Kathleen – Un mese e cinque giorni!

Buffy – Si… Ho deciso che sarò io a farti da guida dato che nessun osservatore è venuto da te!

Kathleen – E puoi farlo?

Buffy – Chi meglio di me può farlo. So come ti puoi sentire meglio di uno osservatore!

Kathleen – E’ vero!

Buffy – Allora è deciso sarò la tua osservatrice!

 

***

 

Los Angeles, 14 marzo 2004 – ore 3:00 circa

Katrin – Tanto tempo fa esisteva una cacciatrice ed esisteva anche un ragazzo, entram-bi si amavano profondamente anche se non si erano mai rivelati i loro sentimenti. Un brutto giorno il ragazzo fu vampirizzato… e divenne uno dei vampiri più malvagi mai conosciuti. La cacciatrice affranta cercò di non pensarci in alcun modo e di svolgere il suo impegno nei migliori dei modi, ma è ovvio che il vampiro non la lasciava vivere. La donna stufa, cercò un incantesimo che potesse ridare la vita al suo amato… e lo trovò, ma il vampiro accortosi dei suoi piani la precedette, le rubò il libro dove vi era custodito questo sortilegio e poi senza esitazione la uccise.

Angel – Che storia triste…

Katrin – Quel libro ora è in mano mia

Angel – E allora?

Katrin – Quell’incantesimo non riporta solo in vita il vampiro, ma anche tutte le persone che ha ucciso… oltre tutto ha una piccola nota: il vampiro che ritorna in vita non perde-rà la sua demoniaca forza, né l’agilità, ma perderà l’immortalità

Angel – E perché esisterebbe un incantesimo così potente?

Katrin – Era una strategia alternativa alle cacciatrici… o almeno così si dice, io non sono a conoscenza di tutto, ma dubito che a te non interessi quest’incantesimo!

Angel – Mi stai ricattando?

Katrin – Se tu mi aiuterai… potrei farti avere questo prodigioso libro

Angel – Ma se io non voglio il libro

Katrin lo fisso intensamente, più di prima

Katrin – Andiamo, ti dirò perché ci occorri durante il cammino

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – ore 3:00 circa

Steve prese l’agenda che aveva in tasca arrivo alla pagina di sabato 14 marzo e lesse: 10:00 – Storiografo – South Park, entrata Grattan Road

Steve – (pensando ad alta voce) Bene, bene! Domani sarò uno storiografo! Carina co-me idea!

 

***

 

Los Angeles, 14 marzo 2004 – ore 3:15 circa

Angel segui Katrin fino a che non arrivarono di fronte ad una fabbrica abbandonata. Il cancello sbarrava la via ai due ma Katrin senza tanti scrupoli ruppe senza fatica il luc-chetto arrugginito. Angel non fece alcun commento, ma si capiva che quella ragazza aveva una forza da cacciatrice.

Angel – Mi vuoi dire dove mi stai portando?

Katrin – Vedrai!

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – ore 3:30 circa

Buffy non riusciva a prendere sonno.

 

Galway, 26 maggio 2003 – ore 10:20 circa

Buffy era seduta dall’altra parte della scrivania del preside della Moneenageisha Community College .

Preside – Lei è fortunata, sig.na Summers, il consulente scolastico ha lasciato il suo im-piego 2 mesi fa e non siamo ancora riusciti a trovare un sostituto! Può iniziare anche domani!

Buffy – La ringrazio!

 

Fissava la pila di libri che era sopra la scrivania.

 

Galway, 17 agosto 2003 – ore 10:20 circa

University College of Galway

Gentile sig.na Summers,

La volevamo informare che ha passato l’esame d’ingresso del corso di storia per en-trare nella nostra università. Le lezioni inizieranno il 1° settembre 2004 .[…]

 

Dopo un lungo rigirarsi si addormentò.

 

***

Los Angeles, 14 marzo 2004 – ore 3:30 circa

Angel e Katrin erano entrati nei sotterranei di quell’immensa fabbrica. Non si vedeva molto, o almeno Katrin, poco esperta com’era del buio, vagava quasi alla ceca. Angel abituato com’era si diede un’occhiata intorno, erano in un enorme stanzone senza mo-bili, c’era molta polvere dappertutto, ragnatele si tutte le misure si trovavano anche nei punti più impensati.

Katrin si avvicinò al muro interno

Katrin – Andiamo!

Angel – Dove?

Katrin – Seguimi!

Angel – Ma c’è il muro!

Katrin - Ti porto a casa mia! E casa mia è in un’altra dimensione, e ci puoi andare solo passando per questo muro!

Angel non fece ulteriori domande e passò attraverso il muro seguita da Katrin

Katrin – Ops!

 

II Capitolo

Gioco del Destino

“crudele senza limiti…

… e impossibile da riscrivere”

Galway, 14 marzo 2004 – ore 10:10 circa

Buffy era andata all’appuntamento ed era riuscita ad avere ciò che voleva.

 

Galway, 4 marzo 2004 – ore 10:00 circa

Buffy era nel South Park . L’appuntamento era al entrata del parco, l’entrata di Grattan Road. Lo storiografo era già lì

Buffy – Sig. Morris?

Storiografo – Sig.na Summers,(porgendole la mano) Buongiorno!

Buffy – Ho bisogno che mi faccia una ricerca!

Storiografo – Si, certo! Ma venga intanto incamminiamoci!

Così dicendo iniziarono a camminare lungo il parco

Storiografo – Che cosa vuole sapere?

Buffy – Voglio sapere tutte le informazioni sulla famiglia Athy

Storiografo – non sarà difficile era una delle 14 famiglie più importanti di Galway.

Buffy – Vorrei sapere, in modo dettagliato, dal 1700 al 1775!

Storiografo – Guardi la famiglia Athy è abbastanza grande, non era solo qui a Galway

Buffy – A me interessa solo la parte di famiglia residente a Galway

Storiografo – In questo caso la ricerca è molto dettagliata non dovrei avere tanti pro-blemi a trovare ciò che mi chiede, penso che in 10 giorni riesca a trovare tutto, e co-munque lei è fortunata: in questo periodo ho poco lavoro, quindi posso dedicarle molto tempo.

Buffy – Ne sono felice!

Storiografo – Allora, l’appuntamento è sempre lo stesso tra 10 giorni, alla stessa ora!

Buffy – La ringrazio, tra 10 giorni… e poi è il 14… sabato: mi va molto bene perché non lavoro e non devo andare all’università! Per il pagamento?

Storiografo – Mi pagherà quando le consegnerò la ricerca, il prezzo l’avevamo già pat-tuito?

Buffy – Si certo! Via telefono!

Storiografo – Arrivederci!

Buffy – La ringrazio! Arrivederci!

 

Steve la vide e quando fu sola, corse da lei.

Steve – Buffy Summers! Mi chiamo Steve e ho bisogno di parlarle

Buffy lo guardò, mise la ricerca del Sig. Morris dentro alla sua borsa, piegata in 2. La borsa era piccola e la ricerca fuoriusciva per metà.

Buffy – Come conosci il mio nome?

Steve – So chi sei! Tu sei La Cacciatrice, l’originale!

Buffy – L’originale? (sorrise) E’ vero!

Steve – Mi occorre il suo aiuto!

Buffy – L’avevo intuito. Mi dia del tu… e parli pure apertamente, l’ascolto!

Steve – Le darò del tu solo se la cosa sarà reciproca!

Buffy rise

Buffy – Avanti, parla!

Steve – Mia madre è in grande pericolo. Io e mia sorella siamo venuti qui per chiedere aiuto. Vedi… sediamoci

E Steve indico una panchina poco distanti. Buffy e il ragazzo andarono a sedersi

Steve – Io e mia sorella abbiamo sempre vissuto con i nostri nonni. Non abbiamo mai visto nostro padre o almeno si da quel che so, ma l’abbiamo visto quando io avevo un anno e mia sorella era appena nata, quindi non ce lo ricordiamo perché subito dopo e sparito. Poi nostra madre sotto suggerimento dei nostri nonni, intendo quelli paterni, ha aspettato un anno in modo che mia sorella potessero essere allattata. Poi anche nostra madre se ne andata…

 

***

 

Galway, 26 marzo 1753 – 3:40 circa

Angel – (urlando a Katrin)Attenzione!

E si butto verso di lei per spingerla lontana dalla strada, per evitare che la carrozza la investisse. Il cocchiere neanche si fermò, continuò la sua strada insultando in irlandese Angel e Katrin.

Katrin – Grazie!

Angel – Fa più attenzione

Katrin – Ma dove siamo finiti?

Angel – Scusa, ma non dovresti saperlo tu?

Angel si alzò e si guardò un po’ intorno.

Angel – Non è possibile!

Katrin – Cosa?

Angel – Siamo nel 1753!

Katrin – (allarmata) Cosa? Aspetta ho un orologio magico datomi da un’amica di mia madre che ci darà il giorno in cui siamo capitati, comunque non era mia intenzione por-tarti qui.

Katrin guardò il suo orologio da polso.

Katrin - siamo il 26 marzo del 1753, esattamente le 3 e 47! Avevi ragione siamo nel ‘700!

Angel – Hai detto il 26 marzo?

Katrin – Si, perché?

Angel corse via di scatto arrivò all’incrocio, poco più avanti e si fermò. Katrin lo seguì dopo poco.

Katrin – Allora che cosa c’è?

Angel – Aspetta, non mi ricordo dove portano tutte queste vie!

Katrin – Frena! Spiegami!

Angel – Siamo nel 1753 a Galway!

Katrin – Forte!

Angel – Non è il momento, Katrin! Perché mi hai portato nel ‘700?

Katrin – Te l’ho già detto: non era mia intenzione! Forse è meglio che ti spiego un po’ di cose!

Angel – Si forse è meglio!

Katrin – Prima spiegami perché sei così allarmato

Angel – Siamo tornati alla notte in cui mi hanno vampirizzato!

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – 10:40 circa

Buffy – Capisco! Bene, allora chiamerò anche Kathleen così ci darà una mano!

Steve fece una faccia a dir poco sconvolta

Buffy – Qualcosa non va?

Steve – Kathleen?

Buffy – Certo! Io sarò anche “La Cacciatrice, l’originale” ma è risaputo che due sono meglio di una!

Steve – (perplesso) Se lo dici tu!

Buffy – Allora andiamo!

Buffy e Steve s’incamminarono verso la casa di Buffy

 

***

 

Los Angeles, 12 febbraio 2004 – 05:10 circa

Connor si sveglio di colpo. Fu esattamente in quel momento che capì. I suoi incubi era-no solo i suoi ricordi riaffiorati alla mente.

 

***

 

Galway, 14 marzo 2004 – 12:00 circa

Steve, Buffy e Kathleen erano in un vecchio vicolo di Galway.

Steve – Per aiutarmi dovrete passare questa porta! E una porta tra più dimensioni!

Buffy - Mi manca un pezzo!

Steve – Si, lo so: è il pezzo che mi sono astenuto di dire!

Steve oltrepasso il muro,al suo passaggio di formarono delle onde a testimonianza della porta. Le due cacciatrici si guardarono e poi assieme oltrepassarono la porta.

 

***

 

Galway, 26 marzo 1753 – 5:40 circa

Porto di Galway. Angel e Katrin si erano nascosti in un edificio che faceva da magazzino per le scorte.

Katrin – Regola n° 1 per viaggiare nel tempo: Se si viaggia nel passato non modificare nulla oltre al necessario… del genere guardare ma non toccare!

Angel la fissava

Katrin – Non puoi fare niente! E’ andata così: non puoi cambiare, perché se lo fai cam-bierai la storia di molte, molte persone!

Katrin si voltò un attimo per prendere qualcosa da mangiare, in quel magazzino c’era parecchia roba. Quando si rivolto il vampiro era sparito.

 

***

Los Angeles, 06 marzo 2004 – 22:50 circa

Whistler era in un vicolo buio del centro di Los Angel. In un angolo rannicchiato su se stesso Connor. Era sporco e puzzava. Il Cantastorie lo fissava

Whistler – Tale e quale a tuo padre! Se non ti si mostra la strada non la vedi neanche con il cannocchiale!

Connor lo fissava

Connor – (con voce fievole) Che cosa vuoi dire?

Whistler – Quello che ho detto mio caro! Vieni con me ti spiegherò un po’ di cose…

 

***

 

Galway, 14 marzo 1753 – 12:00 circa

Buffy – Ma dove siamo finiti, nel passato?

Buffy, Kathleen e Steve erano arrivati nel lontano 1753.

Steve – C’è stato uno sbaglio fenomenale!

Kathleen – Che significa?

Buffy e Kathleen guardarono Steve con aria arrabbiata.

Steve – Non portatemi rancore, siamo sempre a Galway. (guardando l’orologio che por-tava al polso) Stesso giorno solo nel 1753!

Buffy cambiò improvvisamente espressione.

Kathleen – Era qui che ci volevi portare, dunque!

Steve – Al contrario… io volevo portarvi nel futuro!

 

***

 

Galway, 9 marzo 2004 – 10:00 circa

Whistler aveva accompagnato Connor di fronte all’università. Erano nascosti sopra un albero. Connor era ancora trasandato.

Whistler – Guarda!

Buffy stava passeggiando nel viale che portava all’uscita. Connor la fissava mentre camminava. Era molto elegante: indossava un completo marrone, giacca e pantaloni; sotto la giacca aperta si vedeva una bellissima camicetta di seta. Truccata con un lieve trucco.

Una ragazza le si avvicinò. Connor protrasse l’orecchio per ascoltare meglio.

Compagna – Buffy! Come mai così elegante?

Buffy – Devo andare a un appuntamento.

Compagna – Un bel ragazzo?

Buffy – Magari! Macche! Ho deciso che mi compro una casetta, devo incontrare il pro-prietario. Mi sono vestita così per fare bella figura. La casa è fantastica, mi ha mostrato il depliant Patricia, la madre della famiglia in cui vivo ora!

Compagna – Non ti trovi bene lì?

Buffy – Si, certo! Ma molte volte mi sento di troppo ed è giusto il momento che cambi. Guadagno bene con il lavoro che faccio e una casa me la posso permettere!

Compagna – Beh, allora, buona fortuna!

Buffy la ringrazio e la saluto poi partì sulla sua bicicletta

Whistler – Bella?

Connor – (guardando Buffy) Molto!

Whistler – Sarebbe così affettuosa…

Connor - (guardando ancora Buffy) Si!

Whistler – … Una mamma perfetta!

Connor – (guardando Buffy che voltava l’angolo in fondo alla strada) Ah, ah! (voltandosi verso Whistler) Cosa? No!

Whistler lo guardò ma non disse nulla

 

***

 

Galway, 26 marzo 1753 – 8:40 circa

Anna andò ad aprire la porta. Al di fuori due amici della famiglia Athy. Entrambi tetri in volto.

Amico1 - Possiamo parlare con il tuo padrone?

Anna – Certo! Accomodatevi!

Amico2- Preferiremmo stare qui!

Anna non replicò e andò a chiamare il sig. Athy

Sig. Athy – Peter, Oliver! Che bello vedervi!

Amico1 – Siamo venuti per portarvi funesti notizie!

Sig. Athy – Che dite?

Amico2 – Vostro figlio, Liam, è morto!

Sig. Athy – (sconvolto) Cosa?

Angel avvolto nella sua coperta trovata nel magazzino nascosto nell’ombra ascoltò tutta la conversazione.

 

***

 

Galway, 14 marzo 1753 – 12:07 circa

Buffy ascoltava senza prestare molta attenzione a ciò che aveva appena detto Steve

Buffy – Devo andare!

Buffy corse via da quella stradina. Corse più veloce che poteva, ma poco a poco si ac-corse che tutti la stavano guardando e capì che erano i vestiti che indossava a incuriosi-re tutte quella gente allora rallentò e andò in un vicolo stretto dove non cera nessuno, e si calmò.

 

***

 

Galway, 14 marzo 1753 – 12:30 circa

Steve e Kathleen si guardarono negli occhi increduli e poi rincorsero Buffy cercando di raggiungerla. Da lì sene dovevano andare presto se no avrebbero reso le cose ancora più complicate.

 

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Galway, 14 marzo 1753 – 12:30 circa

Connor – Ma dove siamo capitati?

Whistler – Ehm… bella domanda ragazzo!

Connor, in ordine, indossava dei jeans con una camicia bianca a maniche lunghe sopra di essi e un giubbotto sempre di jeans sopra. Quella mattina era uscito per farsi una passeggiata, era in Claddagh Quay quando vide Buffy e decise di seguirla. La vide parlare con lo storiografo e poi con Steve. La segui fino a casa per chiamare Katrin e poi vide i tre ragazzi sparire nel muro. A quel punto era corso dal Cantastorie e gli ave-va raccontato cosa aveva visto, successivamente assieme decisero di seguirli per vede-re dove erano andati a finire. E’ così si erano ritrovati anche loro erroneamente nel pas-sato.

Connor – Cosa facciamo?

Whistler – Intanto usciamo da questo vicolo e vediamo dove siamo finiti!

Così facendo Whistler uscì fuori e vide dove erano capitati immediatamente tornò da Connor

Whistler – Ragazzo mio, siamo in un bel pasticcio!

Connor – Perché?

Whistler – Siamo nel passato! Direi nel ‘700 sempre a Galway

Connor – Forte!

Whistler – Ecco questo è giusto la parola che non utilizzerei in questo momento, sai?

Connor vide se l’apertura nel muro era ancora aperta, lo era.

Connor – Possiamo sempre tornare indietro!

Whistler – Prima bisogna vedere dove si sono cacciati i tre disgraziati!

 

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Galway, 27 marzo 1753 – 1:40 circa

Angel era tornato indietro al magazzino. Katrin nel frattempo per cercarlo era uscita e aveva girato il porto. A quell’ora il porto era completamente deserto Katrin, quando vi-de qualcosa di scuro, si diresse sicura. Quando fu vicina riuscì a riconoscere Angel nell’oscurità

Katrin – Disgraziato! Dobbiamo andare, e tu vaghi per la città! Andiamo il posto da do-ve siamo atterrati qui è poco distante!

Angel la seguì senza dire nulla. Quel giorno che non aveva mai visto, ora l’aveva visto e non riusciva a non pensare a tutto quello che aveva fatto da quel maledetto giorno fino a ora.

Katrin nel buio perse un po’ la bussola mentre Angel nella sua città natale andava dirit-to verso il postola cui da lì potevano tornarsene nel loro presente

 

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Galway, 14 marzo 1753 – 12:30 circa

Buffy aveva preso un vestito messo ad asciugare, era uno di quei vestiti da popolana, non dava certamente nell’occhio. Mentre si vestiva si rese conto di avere ancora la bor-setta con dentro i documenti dello storiografo. Non sapeva bene cosa fare dei suoi ve-stiti, un paio di jeans e una camicetta di color rosso, e della sua borsa. Stava vagando con tutta la roba in mano tra le stradine semi buie per non farsi notare quando vide una borsa buttata a terra era molto maltrattata e aveva un buco non molto grande da una parte, ma Buffy la prese e ci mise le sue cose. Poi la prese in modo che la parte visibile fosse quella meno malconcia. Così si mise a vagare per la cittadina, era diversa ma non meno intrigante.

 

***

 

Galway, 14 marzo 1753 – 12:30 circa

Steve e Kathleen avevano completamente perso le tracce della Cacciatrice. E più anda-vano più si rendevano conto che tutti gli osservavano per il loro strano abbigliamento. Così anche loro si nascosero e cercano di trovare qualcosa perché passassero inosser-vati.

Kathleen – Ma che le è preso?

Steve – Sei tu quella che la conosce meglio!

Kathleen – Ma cosa vuoi che ti dica questo suo comportamento è a dir poco senza paro-le!

Steve – Che facciamo?

Kathleen – Ritorniamo dove eravamo, ci siamo allontanati di molto. Buffy quando vorrà ritornare ci troverà lì nei pressi. Che dici può andare?

Steve – Complimenti, non avrei pensato di meglio? Per il mangiare come facciamo i miei soldi non vanno affatto bene e avrei una certa fame!

Kathleen – Intanto torniamo in dietro e poi vedremo, che dici!

Steve fece cenno di si e insieme tornarono indietro

 

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Los Angeles, 14 marzo 2025 – 01:05 circa

Black Angel e Black Lady avevano seminato morte anche quella notte, solo per il gusto di farlo. Dark Death era stata molto chiaro nei loro riguardi, dovevano trovare ciò che gli aveva chiesto Steve e Katrin e portarglieli. In modo tale che la sua vendetta fosse ancora più saporita. Non dovevano torcergli neanche un capello se no avrebbero fatto compagnia ai due ragazzi. Per il resto potevano uccidere quanta gente volevano, che si mettesse nel loro cammino o meno!

 

Continua…