VERA FAMIGLIA

Autore: Kit

 

 

Disclaimer: I personaggi qui riproposti non mi appartengono (a parte Aurora e i demoni Gracelork) e non sono usati a fini di lucro. [Ok, magari se non cestinate il racconto mi fate un favore, eh! Buon divertimento.N.d.A.]

 

 Buffy sedeva sulla sponda del letto, dondolandosi un po' e ripensando agli ultimi avvenimenti di quei giorni. Il test era risultato positivo...

 

No, niente malattie di sorta o nuovi pericoli, per fortuna era solo un test di gravidanza. Sulle prime non aveva voluto dire nulla a Spike,perché s'immaginava che avrebbe potuto fare chissà quale sciocchezza, ma quando ormai ne era più che sicura aveva deciso di dirgli la verità.

 

Ricordava ancora la faccia del vampiro, che aveva bevuto quasi tutta la bottiglietta di liquore che si portava sempre dietro in un sorso e poi si era inginocchiato ringraziando il santo protettore dei vampiri, una sorta di missionario vampirizzato nella foresta equatoriale di cui si raccontava in certe cronache di vampiri che Giles sicuramente possedeva.

 

"Diventerò padre!!No, non ci posso credere... davverodavverodavvero?"

 

aveva chiesto guardando la donna dei suoi sogni e quando Buffy aveva annuito quello aveva esclamato un forte <<yahoo!>> che l'aveva sorpresa non poco.

 

 

 

Eh,sì, ne erano successe di cose dall'ultima volta che aveva affrontato un demone e chiuso temporaneamente la Bocca dell'Inferno con un incantesimo di Willow realizzato con polverine magiche mischiate al suo sangue...

 

Mentre tanti pensieri le affollavano la mente, Spike(che ora si faceva chiamare William come ai vecchi tempi) entrò nella stanza con un mazzo di rose rosse.

 

"Dimmi che ti piacciono."disse mettendogliele sotto il naso.

 

Buffy sorrise.Quel vampiro stava davvero diventando pazzo, non avrebbe dovuto dirgli che aspettava un figlio da lui...

 

"di' qualcosa."ordinò Spike, con il solito poco tatto.

 

"Devo vomitare...scusami un momento."disse scappando a velocità supersonica verso il bagno.

 

Spike pestò con il piede sul pavimento. "Maledizione!Possibile che non le va bene nulla?Lo sapevo che erano meglio i cioccolatini,stupida fioraia affarista!"

 

Dopo un po' la pallida futura madre era tornata e aveva trovato Spike seduto sul pavimento a gambe incrociate con in grembo i fiori: li guardava con una certa tristezza,sicurissimo che fossero la causa di tutti i mali della sua pseudo-moglie.

 

Buffy gli si avvicinò, inginocchiandosi accanto a lui. "Amore, sono stupende."disse baciandogli la guancia con dolcezza.

 

"S-sul serio?Allora perché...?"

 

"Perché tutte le donne incinte vomitano, è normale.Mia madre aveva messo il letto in corridoio per far prima quando aspettava me!"

 

"Divertente,non lo avrei mai immaginato. Beh, non so quanto servirà, ma in cripta ho una sputacchiera..."

 

"Dove?non l'ho mai vista."

 

"Perché era la preferita di Angel quando aveva la fissa con le gomme da masticare. Siccome ai vampiri non si addice molto,quando c'era qualche sottoposto la sputazzava lì."

 

"Che schifo!Non mi ha mai detto nulla."

 

"Beh,per forza, masticava te..."

 

"Un'altra battuta del genere e giuro che nostro figlio sarà orfano di padre!"

 

I due genitori non avevano perso l'abitudine di punzecchiarsi come ai vecchi tempi e spesso i ragazzi della Scooby gang si chiedevano che razza di figlio sarebbe nato da una coppia così strampalata. Willow aveva detto che non ci sarebbero stati grossi problemi, perché le rune che aveva consultato non avevano rivelato alcuna anomalia nel futuro del nascituro perciò tutti dovevano stare tranquilli.

 

 

 

Il tempo sembrò passare piuttosto velocemente, tra una litigatina e l'altra,un mazzo di fiori e una raccolta dettagliata di libri sui bambini fornita da Giles.

 

 

 

La Cacciatrice fu portata in ospedale.

 

Tutti si erano riuniti nel corridoio, fuori dalla sala parto dove avevano portato Buffy.

 

Il parto doveva essere regolare secondo gli esami fatti e quindi si decise per l'assistenza alla ragazza senza cesareo.

 

Le urla della quasi-madre straziavano Spike che guardava tutti disperato.

 

"Che succede?Che le fa quel bastardo?Ehi, non deve guardarla in quel modo!Ehi, dico a te!Come osi guardare la mia ragazza in quel modo?Guarda,bastardo, che sono l'unico autorizzato a guardarla tra le gambe!"

 

Giles gli venne vicino e gli mise una mano su una spalla. "Calma, è autorizzato anche lui. Deve controllare che tutto vada bene e che il bambino nasca dalla parte giusta. Secondo i manuali, almeno..."

 

"MA...ma non fa nulla!La fa soffrire e basta!Maledetto!Quanto lo vorrei sgozzare..."disse battendo i pugni sul vetro della stanza.

 

Buffy si voltò verso di lui e gli sorrise affaticata, poi ricominciò a spingere.

 

Una volta che tutto fu terminato, il dottor Griffith  fu lieto di annunciare che una bellissima femminuccia in buona salute era venuta al mondo.

 

Spike non stava più nella pelle.

 

"E' il padre?"chiese il dottore squadrando dall'alto in basso quel losco figuro dall'abbigliamento curioso.

 

"La madre no di certo,lei che dice?Allora?Com'è?Sta bene?Ha i denti aguzzi? E gli occhi?"

 

Willow si affrettò ad intervenire. "Lo scusi dottore, è il primo figlio che fa. William?I neonati non hanno denti aguzzi. Quelli umani almeno no."bisbigliò poi.

 

Il vampiro la guardò sconsolato: ma che bella figura aveva fatto!Ora tutti si sarebbero presi gioco di lui!!il vecchio Spike che sta al mondo da almeno 200 anni e non sa com'è fatto un bambino appena nato!E dire che aveva sgozzato milioni di levatrici!Non poteva chiederlo,prima di squartarle? Accidenti...

 

 

 

Assieme a Giles e agli altri si recò poco dopo nella stanzetta dov'era stata messa Buffy. La ragazza era sdraiata in un letto bianco d'ospedale con la neonata tra le braccia, nata con un parto regolare e adesso profondamente addormentata accanto alla mammina.

 

Spike si avvicinò piano piano e baciò Buffy sulla fronte. La ragazza sbatté gli occhi e poi sorrise, indicando con lo sguardo la piccolina. "Ecco qua un'altra piccola Cacciatrice tutta per te. Contento?"

 

"Non sai quanto. Tu stai bene? "

 

"Abbastanza."

 

"Fa male?"

 

"cosa?"

 

"Beh, quando...quando...sì, insomma, hai capito.Ti si sentiva gridare e ho creduto che..."

 

Buffy lo guardò quasi divertita. "Non dirmi che ti imbarazza parlare di parti, con tutti gli squartamenti a cui hai assistito."

 

"Beh, ma nessuno di quelli aveva in pancia il mio erede."

 

"Oooh,ma sentilo!Allora dovrei essere onorata?"

 

Spike le fece una smorfia da finto offeso.

 

Willow e Tara si avvicinarono. "Com'è carina! "dissero all'unisono.

 

Spike guardava ancora la frugoletta con curiosità: sua figlia!Chi avrebbe detto che un giorno sarebbe diventato padre?Avere un figlio da una Cacciatrice! Straordinario! Mentre questi pensieri gli si affacciavano alla mente,uno molto più triste fece il suo ingresso: il Consiglio! Il Consiglio degli Osservatori avrebbe potuto...

 

Si diresse a passo spedito verso Giles che era rimasto in disparte. "Senti un po', Osservatore, non è che adesso i tuoi amici si aspettano di venire qui per battezzarla a dovere?Quando ero nelle caverne dell'Iniziativa ho sentito storie orribili sulla sorte dei mezzosangue."

 

Giles scosse la testa. "Non lo permetterò. Per Buffy sarebbe un trauma. In ogni caso non credo che si facciano vivi, Buffy non dipende più dal Consiglio."

 

Spike trasse un respiro di sollievo, nonostante non avesse affatto bisogno di respirare per vivere, poi si diresse verso il letto di Buffy.

 

Willow, Tara, Xander e Anya erano tutti intorno a lei e si congratulavano a turno.

 

"Ehi, Xander, questa bella bambina si sentirà sola senza un compagno di giochi"-- disse Anya al marito - "quand'è che facciamo un figlio anche noi?"

 

"Ti dispiacerebbe rimandare il discorso a quando potrò mantenerlo?Già sposare un demone è stata una tassa!"

 

Tutti risero, persino Buffy,mentre Anya gli dava un scappellotto ricordandogli che lei era pur sempre un demone della vendetta e che doveva stare attento a quello che diceva .

 

La Cacciatrice pareva ancora un po' affaticata e Spike le prese una mano, attento a non staccare le flebo.

 

I ragazzi e anche Giles dissero che la lasciavano per non stancarla troppo , ma Spike rimase.

 

"Io...sono così felice che quasi mi viene da piangere....mi hai rovinato, Cacciatrice..."disse con un filo di voce.

 

Buffy lo guardò dolcemente. "Non sono stata io ad innamorarmi per prima,razza di sciocco. Tra poco la porteranno via per fare altri esami che secondo il dottore sono necessari, non vuoi salutare tua figlia?"

 

Il vampiro annuì e la baciò delicatamente sulla fronte, mentre la bambina apriva gli occhi e gli sorrideva.  "La prima della  mia famiglia vampiresca a poter vedere il sole senza problemi. La chiameremo Aurora, come la luce che da tempo non vedevo.Benvenuta all'inferno,piccola."

 

 

 

 

 

Gli anni passarono in perfetta tranquillità, tra una visita degli Scoobies, una cartolina di Dawn dall'Europa dove era andata a studiare dopo l'ennesimo crollo del liceo e qualche vampirello imprudente che si avvicinava troppo alla Cacciatrice.

 

Spike era diventato il nuovo guardiano del cimitero, dopo aver dissanguato il precedente di nascosto ed aver così eliminato la concorrenza. Il suo chip si era ormai arrugginito ed era stato tolto del tutto, così adesso rimaneva un vampiro con un'anima e resistente alla luce del sole per non si sa quale miracolo africano ma con la scaltrezza e la spacconeria di sempre.

 

Sua figlia cresceva felice e tranquilla, ignorando cosa si nascondesse nella viscere della città, ma sapendo distinguere da lontano un miglio un vampiro da un essere umano.

 

 

 

***

 

 

 

Durante i primi giorni di Settembre, Willow e Tara ricevettero dei segni mistici e con l'aiuto di Giles riuscirono ad interpretarli e a scoprire l'imminente calata di alcuni demoni Gracelork, famosi perché nominati in uno dei tanti libri dell'Osservatore e particolarmente dediti a pratiche occulte.

 

Secondo un'antica legenda ogni 100 anni nasceva un essere umano in bilico tra bene e male, a cavallo tra il mondo umano e quello delle tenebre ed era considerato il vincolo necessario per scatenare l'inferno sulla terra. Nel nostro caso,appunto, per facilitare la riapertura della Bocca dell'Inferno ad opera dei demoni Gracelork e far risorgere a nuova vita i nemici dell'umanità eliminati finora con grande sforzo da Buffy e compagni .

 

Purtroppo per la Cacciatrice quell'essere eletto era Aurora e urgeva nasconderla in un luogo sicuro e protetto mentre loro combattevano.

 

Eh, si fa presto a dire sicuro!Come se Sunnydale pullulasse di luoghi sicuri!!

 

 

 

Buffy era seduta davanti alla tv,accesa sul canale delle partite e accanto a lei dormiva sua figlia, rannicchiata contro il suo fianco: Aurora adorava il baseball.

 

La Prescelta sospirò,accarezzando la testa della sua bambina. "Sono davvero preoccupata. Giles dice che arriveranno presto."

 

Spike si sedette accanto alle sue donne, circondando le spalle della sua compagna con un braccio attento a non schiacciare il loro piccolo tesoro.

 

"La proteggeremo come abbiamo sempre fatto. Non sarà più difficile delle altre volte, amore.Ti assicuro che non sono diventato ciò che sono per farmi portare via quello che ho faticosamente costruito."

 

Buffy gli rivolse uno sguardo malinconico. "Buon per te,ma io sono sicura che lo sarà, invece. Sai bene che dopo la maternità parte dei miei superpoteri si è affievolita. Non è come impalare un vampiro, questi demoni sono pericolosi."

 

Spike le sorrise,accarezzandole una guancia. "Beh, anch'io lo ero e guarda come mi hai ridotto. Riusciresti a domare un mastino infernale con un semplice calcio,baby."

 

Buffy abbozzò un sorriso. "Non fare l'idiota, non è il momento. "

 

"come vuoi.La portiamo nella sua stanza, adesso?"chiese lui accennando alla piccola.

 

"Sì, forse è meglio. Non voglio che si abitui a bivaccare su un divano come facevi tu a tempi delle scommesse con Clem."

 

"Erano bei tempi e poi non bivaccavo,scommettevo e basta. E non era colpa mia se avevo un televisore che riusciva a prendere le corse dei cavalli su quella rete alle quattro del mattino."

 

"Sì, sì, come no."

 

Buffy prese in braccio la bambina e la portò al piano di sopra, nella sua stanzetta. Le mise il pigiama con cautela, attenta a non svegliarla e poi la infilò sotto le coperte,dandole il bacio della buonanotte e scendendo poi di sotto.

 

 

 

Spike intanto aveva spento la tv e si stava versando una birra.

 

"Ne vuoi un po'?"

 

Buffy scosse la testa. "No, i miei problemi non vanno giù con l'alcool. "

 

Spike bevve un sorso e poi le si avvicinò. "Davvero?che succede, vuoi tornare in paradiso e mollarci tutti?"

 

"NO!"

 

"Bene, allora non sono problemi seri."

 

"Scemo."

 

"Stupida."

 

"Idiota, quanto sei deficiente."

 

"Fa parte del mio fascino, baby."

 

"Fascino?Ma ti sei visto?"

 

"Spiacente, per  mia sfortuna sono un vampiro e non posso riflettermi in  uno specchio."

 

Si guardarono seri per un po' e poi risero. Ultimamente le loro liti erano sempre più imbecilli.

 

Spike la prese per la vita e la baciò con passione. "risolverò i tuoi problemi come ho sempre fatto,amore."Detto questo le passò un braccio sotto le ginocchia e la sollevò da terra,scortandola cerimoniosamente in camera da letto.

 

La sistemò sulle lenzuola di un letto fatto e profumato e si distese accanto a lei tenendola stretta a sé. Le accarezzò dolcemente la schiena e le disse di  guardarlo negli occhi.

 

"La proteggeremo.Forse non sarà facile come dici, ma io e te non siamo esseri qualunque e se ne accorgeranno. "

 

Buffy sospirò e si appoggiò contro di lui. "Ho paura, William, paura come non ne ho mai avuta.Quando dovevo proteggere Dawn, sapevo che ce l'avrei fatta, che lei non sarebbe mai stata in pericolo con me nei paraggi ma... ma anche se sono riuscita a salvarla è stato un trauma per lei affondare Glory. Aurora è molto più piccola di Dawn e io temo di non riuscire a proteggerla abbastanza."

 

"Dai demoni?"

 

"Non solo. Dal mondo. E' difficile accettare il nostro mondo come lo consociamo noi.Io ho dovuto sprofondare due metri sotto terra per capire cosa significasse vivere e sono dovuta resuscitare per essere costretta ad accettarlo così com'era. Se lei...se...se per caso questi demoni la trovassero e la prendessero se lo ricorderebbe per tutta la vita e odierebbe noi e il posto dove l'abbiamo fatta nascere. Dawn odiava la Bocca dell'inferno e per un  po' di tempo ha odiato anche me."

 

Spike le sorrise. "Buffy, sinceramente, tu credi che una bambina di appena quattro anni si faccia tutti questi problemi? In ogni caso lei ha fiducia in te e in me,quindi faremo del nostro meglio per proteggerla ed insegnarle a difendersi da tutto quello che non somiglia ad una Cacciatrice o ad un vampiro con l'anima.non so tu, ma io ci metterò tutto quello che ho per farlo.Ti fidi di me? "

 

Buffy lisciò la camicia del vampiro,guardando il tessuto. "Sei suo padre. Che razza di madre sarei se non mi fidassi di te? "

 

Spike la strinse a sé con più convinzione. "Se fossi vivo darei la vita per te.Per voi. Se solo potessi vedere quanto ti amo probabilmente ti accecheresti."

 

La baciò sul naso.

 

"Qualunque cosa accada, dovresti sapere che io sono qui, sono minaccioso e tu sei mia. E che detesto quelli che passeggiano sul mio territorio senza permesso."

 

Buffy alzò di più la testa verso di lui,leggermente stupita da una discorso tanto bello quanto estremamente complesso da capire, data la logica del vampiro. "Cioè?"

 

Spike la baciò sulle labbra e le sorrise con amore negli occhi. "Cioè, se qualcuno che non sia uno dei tuoi amici falliti si avvicina a te o alla mia bambina io lo stritolo, anima o no. Vi proteggerò io,fidati. Sono già passati quattro anni e ce la siamo cavata a meraviglia, Buffy. Insieme. E continueremo a farlo. Chiaro? "

 

Buffy gli restituì il bacio. "Ok, presidente, bel discorso da elezione.Nel frattempo facciamo qualcosa di piacevole o mi parli delle torture del XIX secolo da infliggere al futuro fidanzatino di Aurora?"

 

"non sarebbe male ma credo di avere un'alternativa migliore."

 

"Perfetto.Tirala fuori."

 

Quella notte passò assai piacevolmente per i due amanti e il giorno li sorprese abbracciati teneramente sotto le lenzuola come in uno dei tanti film di James Bond. Ok, non che al vampiro dispiacesse, ma sia chiaro che lui la licenza di uccidere ce l'aveva da molto prima...

 

 

 

Verso le cinque,un orribile incubo svegliò Aurora e la bambina si guardò intorno alla ricerca di qualcosa che la potesse consolare, ma la stanza poco illuminata non le diede la sicurezza che sperava e non funzionò neanche con il suo orsacchiotto preferito, che sembrava la guardasse con aria minacciosa, così decise di piombare nella stanza dei suoi genitori e implorare che la tenessero lontana dal mostro verde che aveva sognato.

 

Scese dal letto scalza e si avviò nella camera poco distante dalla sua,dove Buffy e Spike erano persi nei sogni più belli.

 

Il rumore insistente dei piedini nudi sul pavimento mise in allerta i sensi di Spike, che aprì gli occhi e fece appena in tempo a rendersi presentabile prima di vedere la figlia con espressione tristissima ferma sulla porta.

 

Le sorrise dolcemente. "Cosa c'è, piccola? Entra."

 

"Un mostro cattivo e verde mi voleva mangiare. Poi ho aperto gli occhi e ero qui, ma Bubi mi guarda male e io ho ancora paura."

 

Spike aprì le braccia e la invitò ad accomodarvisi in mezzo. "Mmmh,cattivo Bubi.Vieni da papà, adesso mandiamo via tutti i mostri."

 

L'abbracciò stretta stretta e la bambina ricambiò l'abbraccio.

 

"Allora, dimmi com'era questo mostro."

 

"Verde e... e grosso, grosso tanto così."fece la piccina aprendo le braccia come per significare un'enormità.

 

Spike le accarezzò la testa. "Non importa quanto è grosso, tu fagli uno sgambetto.Ci cascano tutti, lo sai?"

 

Aurora sgranò gli occhioni, come se avesse scoperto l'uovo di Colombo. "Uuh, davvero?"

 

"Certo, ci puoi contare,io l’ho fatto un sacco di volte. Vuoi dormire qui,ora?"

 

La bambina annuì.

 

"Furbacchiona. Non farci l'abitudine,però."disse sdraiandosi un po' più verso la sponda del letto e facendole posto.

 

Aurora, felice come non mai, si sdraiò fra i due nel lettone e dopo un po' riprese a dormire placidamente dando le spalle al padre e afferrando un lembo della camicia di Buffy.

 

Spike però non si riaddormentò, ma rimase a pensare: certo, la descrizione era alquanto fantasiosa e poteva essere anche attribuita a qualche cibo pesante, ma lui conosceva abbastanza i demoni Gracelork e per l'appunto erano proprio grossi e verdi...

 

 

 

Qualche ora dopo, Buffy aprì gli occhi, trovandosi sua figlia praticamente appiccicata e gli occhi gialli di Spike che la fissavano senza realmente vederla. Occhi gialli, occhi da vampiro, occhi da predatore. Era molto tempo che non lo vedeva così: quando era in quello stato, con ancora sembianze umane ma con quello sguardo terrificante, significava che stava estendendo al massimo tutti i suoi sensi di Maestro della notte e probabilmente demarcando mentalmente il suo territorio.Era una cosa molto faticosa se fatta di giorno,Buffy lo aveva imparato tempo prima della nascita di Aurora,quando con l'aiuto di Giles lui le aveva spiegato alcune cose sui vampiri che potevano essere trasmesse alla discendenza come anche restare sopite e risvegliarsi nei pronipoti.

 

"William?"

 

Gli occhi del vampiro la misero a fuoco e un dito gelido le si posò sulle labbra. "Shh. Sono qui, li sento. Sono tanti, troppi. Di giorno non oseranno attaccare la mia città, ma sono in giro."

 

Buffy rabbrividì e circondò protettivamente sua figlia con le braccia, stringendosela al petto. "Dove sono? "

 

Lui respirò fitto ( non ne aveva bisogno, ma l'ossigeno facilitava la concentrazione...). "Vicini. "

 

Poi, così com'erano venuti, gli occhi gialli lasciarono il posto ai soliti occhi azzurri, dello stesso azzurro di quelli di Aurora e si posarono sulla Cacciatrice con dolcezza.

 

"Cosa possiamo fare?"gli chiese preoccupata Buffy.

 

"Avvertire Giles per prima cosa. E poi metterla al sicuro."

 

Buffy annuì. "Gli telefoni tu? Io ho un koala attaccato alla camicia ."disse indicando la figlia.

 

Spike sorrise. "Ok, faccio io, prendetevela comoda voi due. Ha fatto un brutto sogno povera piccola."

 

"Come lo sai?"

 

"Me lo ha detto lei quando è venuta qui."

 

Buffy strinse le labbra per esprimere il suo disappunto. "Ma bravo, perché non mi hai svegliata?Ti prendi sempre tutto il merito!Per queste cose c'è bisogno dei baci della mamma, lo sanno tutti! "

 

"Ti saresti agitata e le avresti messo più paura di quella che aveva . Ha sognato un Gracelork, anche se non sapeva che fosse uno di loro."

 

"Coooosaaa?"-Buffy la guardò con gli occhi sbarrati e poi spostò lo sguardo su Spike.- "Ma non è possibile!Non sa neanche come sono fatti!E non sa che stanno venendo qui."

 

 "Amore, è figlia di due esseri fuori dal comune. Abituati." Lui le si avvicinò e la baciò sulla bocca,poi si alzò dal letto e lasciò lì la sua compagna per andare a telefonare a Giles.

 

Nel frattempo la Cacciatrice accarezzava la testa del suo tesoro e si sforzava di pensare ad un luogo abbastanza sicuro per nasconderla da quei demoni malvagi.

 

Si staccò dalla bambina e si vestì, poi aprì il cassetto per controllare che tutti i paletti fossero appuntiti e nel farlo notò una piccola cosa che credeva di aver riposto molto più lontano: un anello Claddah.

 

 

 

 

 

"Sì, sì, ho capito,Giles, va bene, saremo lì appena dopo colazione.Cosa?No, Xander non ce lo voglio, Anya è più pratica per certe cose. Ciao."

 

 

 

Spike riattaccò e si trovò dietro la sua ragazza, il che lo fece spaventare non poco perché non se lo aspettava.

 

"Buffy!Accidenti che ci fai qui dietro dietro?Mi hai fatto prendere un colpo."

 

"al tuo povero cuore inesistente?Mi sembra difficile per uno morto. Comunque,  credo di aver trovato la soluzione."disse porgendogli un bigliettino.

 

Spike lo osservò, lo annusò e poi la guardò con una certa rabbia malcelata. "NO!Non se ne parla, non coinvolgerò LUI in questa faccenda!Riguarda la mia famiglia, riguarda noi!Sii ragionevole e abbandona l'idea."

 

"No, TU sii ragionevole. E' l'unico posto abbastanza lontano da qui e lui è l'unico che può proteggerla nel caso...insomma,se andasse male qui."

 

Spike la guardò malissimo,realmente offeso. "Così tu credi che io stia qui a fare la bella statuina e che solo Mr. Muscolo sia l'eroe della serie? Sveglia!Sai cosa ha fatto?Lo sai?Ha preferito abbandonare suo figlio ad una vita mortale invece che insegnargli a vivere nel modo in cui era nato!E' un codardo smidollato!E' a questo gran genio  che dovrei affidare Aurora?Ti rendi conto, Buffy?Tu decisamente hai qualche problema."

 

Lo guardò dritto negli occhi, con aria di sfida. "Anche tu.Sono di nuovo incinta."

 

Spike si ammutolì. "M-ma che dici?"

 

"Il figlio di Angel,no? Lo porto in grembo."

 

"C-co-cooooosaaaa?"

 

"Ah-ha!Ci sei cascato!"rise lei.

 

"Tu mi preoccupi seriamente..."

 

Buffy gli sorrise malignamente. "Se non posso avere ragione devo tormentarti in qualche modo, no?E poi sei tu quello convinto che sia il mio amante,come se non sapessi cosa può succedergli se solo ci pensa."

 

Spike strinse i denti."E' stata la cosa più spregevole che tu abbia mai fatto dacché ti conosco."

 

"Uuuh, quante storie!Ok, scusa. Era uno scherzo. UNO. SCHERZO. Va bene?Non è di Angel. E' tuo, tutto tuo, caro il mio signore del male! Soddisfatto?Ora lo sai."

 

"Come?"

 

"Non ti va bene neanche così?Sei incontentabile. Vuoi vedere la striscia? Doveva essere una sorpresa, ma abbiano litigato e mi è scappato. Come al solito hai rovinato tutto, adesso non è più una sorpresa.Cattivo papà."disse atteggiando al bocca a broncio, con quell'espressione che Spike adorava.

 

"Io...ma sei sicura?magari la striscia sbaglia."borbottò il vampiro

 

"Sbaglia?Al ventesimo tentativo?Non credo."

 

"Sono desolato.Immagino che me la farai pagare."

 

Buffy diede un'alzata di spalle, come per dire che ormai il gioco era fatto, punto e basta. "Sicuro.Comunque su con la vita, magari stavolta è un maschio."

 

"Buffy!"

 

"Guarda che è vero, potrebbe anche essere un maschio. Attualmente è un grumo indefinito di cellule ed esternamente neanche si vede contando che in questi ultimi anni ho messo su qualche chilo, ma magari c'è un piccolo demonio qui dentro."-disse indicandosi la pancia e poi assumendo un'espressione furbetta.- "O magari un'altra deliziosa Cacciatrice.Sarebbe due a zero per me!Forte! "

 

"Non scherzare,sarebbe un incubo.Come farei a sopportare tre cacciatrici in casa?Perderei la reputazione!Non oso pensare a quando crescerà Aurora."

 

"Bene, l'hai voluta,lo racconterò a tutto il mondo demoniaco. Anzi, lo racconterò ad Anya, che è praticamente la stessa cosa che gridarlo nella Bocca dell'Inferno. Così impari ad essere odioso! Tiè! " Buffy gli fece una linguaccia e lui si mosse per rincorrerla, ma la ragazza s'infilò in cucina e gli lanciò contro del pepe.

 

Spike starnutì per cinque minuti consecutivi senza smettere.

 

"Ti odio, sappi che ti odio."le disse dopo l'ultimo starnuto.

 

Buffy rise."No, IO ti odio!IO sono la cacciatrice e tu sei un vampiro con la passione per la birra e per il sesso e tutti i tuoi discorsi mi hanno fatto dimenticare di prendere le necessarie precauzioni oltre all'aglio. Sei un pessimo padre e un pessimo vampiro.Sei un pessimo tutto,vergognati.Ti detesto con tutta me stessa."

 

Spike le si avvicinò, approfittando della concentrazione di Buffy sul caffè che stava preparando, riuscendo ad imprigionarla tra le sue braccia.

 

"Presa. Anzi, prese."

 

"Uuh,allora temi sul serio che sia una femmina?"

 

"Spero di no.Qualunque cosa sia,sarà terribile e rompiscatole come te e affilerà paletti e spezzerà il cuore dei vampiri, proprio come la mamma."

 

Buffy si voltò e gli prese il viso tra le mani, strizzandogli le guance per fargli fare la bocca stretta.  "Io non spezzo il cuore a nessuno, io spezzo le ossa. Vedi di ricordatelo e sii più gentile verso la madre del tuo secondogenitum. "

 

"Secondogenitum?che è ‘sta cosa?"

 

"E' neutro. Visto che non sappiamo ancora cos'è. Adesso baciami e facciamo pace o il futuro tesorino nascerà litigioso come te."

 

"Neanche per idea.Potresti pensare ad Angel mentre lo faccio."

 

Buffy gli dette una palettata sulla testa con la paletta per girare il bacon. "Dillo ancora e faccio i bagagli. "disse mollandogli la faccia.

 

Spike la baciò appassionatamente e le impedì di scappare,mentre una fettina di bacon si anneriva allegramente in padella.

 

 

 

Aurora si svegliò nel grande letto dei suoi genitori e seguì l'odore di bruciaticcio e il richiamo dello stomaco fino in cucina, dove trovò Spike e Buffy che si baciavano.

 

Li guardò attentamente e poi si avvicinò,tirando sua madre per la gonna.

 

I due si staccarono e si accorsero che la bambina era lì. "Ciao.Posso avere anch'io baci-baci?"chiese innocentemente.

 

Buffy guardò il suo compagno e poi prese in braccio la sua piccolina. "Certo tesoro, quanti ne vuoi."disse baciandole la guanciotta paffuta.

 

Spike le abbracciò e posò le sue labbra sull'altra guancia del suo scricciolo, scompigliandole i capelli con la mano.

 

"Dopo andiamo al negozio di Giles. Se stai buona ti comprerò la candela arcobaleno che ti piace tanto, ma solo se sarai una brava bambina e non romperai nulla come l'ultima volta.Me lo prometti?"

 

Aurora annuì a suo padre.

 

Buffy gli sorrise dolcemente. "La stai viziando."

 

Lui le lanciò uno sguardo subdolo. "Vuoi una candela anche tu? "

 

"Vorrei un marito, ma suppongo che sulla Bocca dell'Inferno sia chiedere troppo."disse Buffy posando a terra sua figlia  con aria sognate e rimettendosi a cuocere altro bacon.

 

Spike sospirò, pensando all'anello che aveva nascosto in macchina. 'prima o poi ce la farò, giuro. Dopo il demone. Sì, te lo giuro baby,avrai quello che meriti.E' solo che se così bella, che a volte temo che mi dirai di no...sei una che tiene alla libertà, Cacciatrice e...e se sapessi, me la faccio sotto a chiederti di sposarmi...'

 

 

 

 

 

 Il Magic Shop era poco affollato come al solito, ma gli immancabili della Scooby Gang erano seduti ai posti di combattimento pronti a divorarsi montagne di volumi sui demoni Gracelork pur di aiutare Buffy e la sua piccina.

 

Aurora, dal canto suo, si comportò egregiamente pensando al suo agognato premio e Willow si meravigliò di come non muovesse neanche un muscolo.

 

Buffy gli spiegò che Spike le aveva promesso una regalino e così il mistero fu svelato.

 

Tara disse che era un bel gesto, che avrebbe sicuramente occupato la  mente della bambina mentre loro cercavano i mostri che avrebbero potuto dilaniarla con un giro di artiglio per riaprire la Bocca dell'Inferno.

 

Cercarono per tutta la mattina e Aurora si annoiò moltissimo a sentire i grandi che parlavano di cose strane, ma aveva promesso e  non si mosse dalla sua seggiolina, continuando pazientemente a disegnare.

 

Buffy odiava gli asili della zona e così non l'avrebbe mandata là fin quando non fosse stato strettamente necessario,poco prima che andasse a scuola.

 

Alla fine, Willow annunciò di aver trovato qualcosa di interessante: un incantesimo capace di sviare le percezione dei Gracelork e impedendo l'intercettazione di Aurora da parte delle loro antenne in modo da dare il tempo agli altri di ucciderli.

 

Purtroppo servivano degli altri ingredienti oltre a quelli presenti al Magic Shop.

 

"Che ti serve, Will?"chiese Buffy.

 

"Terra del cimitero,una goccia di sangue di Spike e una tua e della polvere di vampiro. Me ne procurate un po'?"

 

"Consideralo fatto.Ci andiamo io e Xander.Me la deve pagare per essere qui senza il mio permesso. Andiamo,falegname."disse Spike.

 

Xander lo seguì senza replicare, perché aveva capito che il vampiro aveva bisogno di parlare e che era di sicuro un discorso da uomini. Dopo aver vissuto con lui per un po', Xander aveva imparato a conoscerlo oltre che ad ammettere che Spike era un ottimo cuoco.

 

I due si avviarono verso il cimitero armati di paletta da spiaggia e sacchetto porta-ingredienti, nonché paletti a profusione per polverizzare i vampiri necessari per l'incantesimo.

 

"Ehi,signore delle tenebre, che ti frulla per la testa?Ho capito, sai, che stai pensando a qualcosa. Dai, dillo al vecchio Xander."

 

Spike gli lanciò un'occhiataccia. "Senti un po', non parlarmi come fossimo amici solo perché abbiamo diviso la stanza come due bravi omosessuali discreti."

 

"Uuuh, come se il tuo stupido fondoschiena avesse delle attrattive per me!Anya è la sola di cui amo ogni centimetro."

 

Spike rise. "Già, saresti troppo scemo per metterti contro un demone della vendetta, anche se...ora che ci penso lo hai già fatto una volta, quando quella bella bruna è venuta a trovarti."

 

"Cordelia?Ormai è storia vecchia, non è mai stata storia per lei, in realtà. E in ogni caso non stiamo più insieme per colpa tua. Comunque, dato che ti faccio il sacro piacere di essere qui con te tra i tuoi amici succhiasangue, potresti anche dirmi cosa angoscia il tuo cuoricino senza battito."replicò Xander imitando l'accento londinese del vampiro.

 

Spike sospirò. "Forse hai ragione, te lo devo per la tua condizione miserabile. Bene. Voglio sposare Buffy."

 

Xander ammutolì e fece appena in tempo a conficcare un paletto nel cuore del vampiro che lo stava per attaccare prima che questo lo mordesse. Poi, scrupolosamente, raccolse la polvere con la sua fidata paletta. "Tu vuoi...Buffy?Spike, vuoi davvero che io muoia?Mi odi così tanto?No, perché detto tra noi, mi spezzerei in due piuttosto che farti da testimone. "

 

Spike scosse la testa, raccogliendo la terra. "Uhmpf, sei proprio idiota. Non voglio che tu mi faccia da testimone, voglio che tu mi spieghi come si fa.Voglio dire, la parte della prima notte di nozze la so a memoria, ma il resto...cerca di capire, un vampiro non si sposa tutti i giorni e dato che tu sei riuscito a sposare un demone...Beh, dove sta il trucco? "

 

Xander finì di riempire il sacchetto e lo chiuse con un nodo, sospirando. "Trucco?Non c'è nessun trucco. E a proposito del resto... Quale resto?Non c'è un resto, basta ce tu non perda l'anello e il gioco è fatto. O dice sì o dice no. Puoi chiederle di sposarti in ginocchio fino a farti sanguinare le gambe se dal tuo punto di vista è più romantico. Per conto mio no, ho ancora le cicatrici, ma ad Anya piaceva e mi ha fatto fare tutto il corridoio in quel modo."

 

Spike rise. "Sei veramente spassoso. Ecco perché non vi ho uccisi tutti quando ne avevo la possibilità..."

 

 

 

Al Magic Shop.

 

Buffy stava illustrando per mezzo di un grafico le linee d'azione e facendo dei punti con il pennarello dove i suoi amici si sarebbero dovuti posizionare.

 

"Dunque, Anya e Giles resteranno qui.Siete abbastanza forti e confido in voi per quel che riguarda Aurora. Io e Spike,Xander , Willow e Tara, andremo al liceo. Il progetto è quello di andare lì e farli fuori in tempo per pranzo."

 

Giles la guardò stupito. "Per pranzo, tesoro?"

 

"Ho preparato un delizioso sufflé . Se ci metto di più si stufa e si ammoscia e William odia quel tipo di cose.Cerchi di capirmi."

 

"Oh, certo, immagino che la tua ricetta si offenderebbe se impiegassi di più."sospirò il povero Osservatore,disarmato dalla logica strampalata della sua pupilla: stare con Spike le aveva fatto male...

 

 

 

Finalmente i due cavalieri tornarono al negozio e fornirono gli ingredienti a Willow, che mischiò il tutto in una ciotola con pestello annesso producendo una pasta strana a cui diede le sembianze di una mini Aurora.

 

"Axara dinghom maahaaarinn.Agos, tul togòs!!"disse la strega e in quello stesso istante la bambola di terra brillò per poi ritornare un comunissimo fantoccio.

 

"Bene, ci siamo quasi. Ora, Spike, fatti fare un taglietto e dammi una goccia del tuo sangue."

 

Il vampiro ubbidì, porgendo il dito a Willow che completò l'opera anche con quello di Buffy.

 

"Fatto. Adesso possiamo andare. Tara le porse la borsa con i paletti e s'incamminarono verso l'uscita, mentre Aurora li guardava confusa.

 

Buffy tornò indietro per salutare la figlia. "Amore, abbiamo da fare,adesso. Tu fai un po' compagnia a Giles e Anya, va bene?"

 

"Perché?"

 

"Perché..."-Buffy si guardò in giro- "Perché là fuori ci sono dei mostri cattivi e tu li devi proteggere. Posso fidarmi? "

 

La bambina annuì. "Ma...Se lo faccio dopo potrò avere la mia candela?"

 

Buffy sorrise. "Certo, Aurora. La più grossa. Corromperò papà. Ci stai?"disse baciandola affettuosamente sulla fronte.

 

"Va bene, ma torna presto. Potrebbero avere paura, mamma."

 

Buffy la strinse a sé e promise di tornare presto,dicendo che le voleva bene e che era una bambina straordinaria.

 

 

 

 

 

Il liceo di Sunnydale era apparentemente vuoto.Perfetto, erano arrivati in anticipo, quei deludenti mostriciattoli ancora non c'erano....

 

Buffy e la sua Gang entrarono nell'edificio e s'incamminarono verso la biblioteca, quando Spike si fermò.

 

Buffy lo vide annusare l'aria e poi rivolgersi verso di lei con espressione adirata."Ci hanno fregato, accidenti."

 

"Che vuoi dire?"

 

Il vampiro accennò la biblioteca, dove un intero esercito di Gracelork si preparava ad attaccare.

 

Willow li guardò male. "Ci stavano aspettando a quanto pare. Bene, ragazzi, il mio incantesimo ha funzionato,sentono l'odore del mio fantoccio."

 

Gli altri si prepararono a combattere e Buffy tirò fuori trionfante la sua ascia preferita, ripescata per l'occasione dall'armamentario del negozio di Giles.

 

"Si balla,belli!Anzi, brutti. Siete quanto di più lontano ci sia dal mio attore preferito."disse la cacciatrice che improvvisamente aveva riguadagnato fiducia nelle sue capacità.

 

Spike s'impegnò a fondo per sbaragliare gli avversari e lo stesso fecero gli altri.

 

Willow e Tara si presero per mano e fecero un incantesimo per indebolire ulteriormente i demoni.

 

Buffy ne decapitò almeno una dozzina con la sua ascia e Xander...beh, Xander si nascose come al solito, tremando con una spada tra le mani.

 

"Willow, cosa devo fare per ridurli in poltiglia?Questi si riformano non appena li stendo!"disse Buffy leggermente seccata.

 

"Il punto debole non è la testa."disse Spike. "Forse...ehi, funziona!hanno qualcosa tra le gambe anche loro! "

 

"La finezza non sai neanche dove sta di casa tu, eh?"

 

"Non volevi un punto debole, amore?"

 

"Quello è il TUO punto debole. Mi rifiuto di calciare queste amebe nelle parti basse."

 

Willow soppresse le risa e indicò un punto in mezzo alla schiena. "Colpiscili, dritta alla meta."

 

Buffy conficcò la sua ascia tra le scapole del mostriciattolo che aveva davanti e funzionò.

 

"Grande!Una volta capito il trucco...Sei un mito, Willow."

 

Dopo un po' con tanta fatica e il 'prezioso' aiuto di Xander, i demoni furono debellati.

 

I cavalieri del bene tornarono al Magic Shop affaticati e soddisfatti: anche l'ennesima catastrofe era stata debellata.

 

 

 

Al negozio, Aurora aspettava i suoi genitori e il suo premio, finendo di colorare i ritratti di Giles e Anya, costretti a stare in posa per lei tutto il tempo.

 

Quando vide la madre aprire la porta, la piccina gli si buttò tra le braccia, mostrandole i disegni.

 

"Guarda mamma!Sono zio Rupert e Zia Anya."spiegò indicando i due scarabocchi al centro del foglio, uno con gli occhiali e uno con delle strane righe viola sul viso.

 

Xander spiò il disegno da dietro le spalle di Buffy. "Ehi, però!Non so Giles, ma Anya è identica! Specie quando fa il demone."

 

Tutti entrarono, ad eccezione di Spike, che sembrava sparito.

 

Giles si congratulò con la squadra d'azione e con la Cacciatrice, spiegando come sua figlia avesse costretto lui e Anya a restare fermi buoni e tranquilli seduti sulla sedia per farsi ritrarre.

 

Buffy sorrise al pensiero che una semplice bambina era riuscita a fare stare ferma la iperattiva Anya e comprò alla figlia la candela che le era stata promessa, lasciando il resto al demone come indennizzo.

 

Una volta avuto il suo premio, Aurora si guardò intorno e chiese dov'era suo padre.

 

Buffy gettò un'occhiata per il negozio, ma non lo vide.

 

"Dov'è andato?Era con noi quando siamo usciti dal liceo....Ehi, gente ho perso il mio vampiro."

 

Xander vide la porta aprirsi . "Non credo che sarebbe così facile. Eccolo lì."

 

Aurora gli corse incontro, buttandogli le braccia al collo. "Papà!Guarda!"

 

Spike le sorrise. "Bellissima,tesoro, veramente bellissima. Comunque io ho qualcosa di ancora più bello. Per la mamma. Andiamo."

 

Si avvicinò a Buffy, con la bambina ancora in braccio.

 

Buffy gli sorrise. "Dov'eri?Mi farai afflosciare il soufflé."

 

"Al diavolo il tuo sufflé, Cacciatrice."

 

Giles espresse la sua simpatia con un sorrisetto: per una volta era d'accordo con Spike.

 

Il vampiro posò a terra la bambina, poi guardò Xander, che aveva capito tutto e aveva fatto cenno agli altri di allontanarsi da Buffy.

 

La ragazza lo guardava incuriosita: aveva una faccia strana e preoccupante,povero Spike.

 

Lui si schiarì la gola e gli si piazzò davanti, ad un centimetro dal naso.

 

"Dunque, tanto per cominciare io non so da dove cominciare."

 

Buffy lo guardò sempre più preoccupata. "Ma che hai?"

 

Spike si frugò in tasca e ne estrasse le sue sigarette, le guardò e le rimise dentro. Ah, ecco, era l'altra tasca. Dannazione, che figura!"

 

"Ehm...come dire... quanta gente che c'è qui."

 

"William, ma che hai?Quei demoni ti hanno iniettato qualcosa di velenoso? "

 

"No. Chiudi quella boccaccia e stammi a sentire. "

 

Giles lo guardava ed era sicuro che il vampiro tremasse. Non capì bene, ma Xander gli fece segno di tacere.

 

Spike sospirò: perché non riusciva a dirlo?Accidenti, dannato anello,dannato matrimonio!e tutti quelli che lo guardavano come fosse pazzo!

 

"A-andiamo a casa."disse prendendo per la mano compagna e figlia e trascinandole via.

 

 

 

"Ma che gli è preso?"chiese Anya.

 

Xander sorrise. "Sta per farsi del male. Del resto anch'io ho rischiato, sposando un demone."

 

"Evviva."disse Tara. "Che bello. Lo dicevano le carte che qualcosa oggi sarebbe successo, qualcosa di bello. Quando ho visto la profezia temevo di aver sbagliato tutto e invece...beh, che bello."

 

 

 

 

 

 

 

Spike guidò come un matto, giungendo a casa in quasi dieci minuti invece che con il solito quarto d'ora.

 

Una volta rientrati tutti, al riparo dagli sguardi curiosi degli Scoobies, Spike si accinse a compiere l'impresa titanica che lo spaventava più di tutti.

 

"Devo fare un discorso importante, Buffy." avvertì.

 

Buffy si sedette sul divano, mente la figlia correva in camera a giocare con la sua candela spenta.

 

"Cosa devi dirmi di tanto urgente?"

 

"E' una cosa molto importante. Io... io vorrei prendermi cura di te, di Aurora e del futuro figlio che nascerà e che ora sta diventando qualcosa nella tua pancia. Vorrei che foste orgogliosi di me e vorrei farti felice."

 

Si sedette accanto a lei, prendendole la mano e baciandola.

 

"Io SONO felice, William. E tu stai facendo esattamente quello che hai detto un minuto fa."

 

"Non hai capito. Io intendo REALMENTE felice. So che...che c'è una cosa che desideri da tanto, da quando avevi almeno dieci anni o meno o..non lo so.Però so che la vuoi e se tu lo volessi ancora,vorrei che fosse con me."

 

Buffy lo guardò stranita, posandogli una mano sulla fronte. "Amore, ma stai bene?"

 

Spike sospirò: ci aveva provato diverse volte davanti allo specchio, ma era stato difficile dal momento che non si vedeva e con la foto della sua Buffy era venuto molto meglio che con quella vera.

 

"Mi stai facendo preoccupare, William."

 

"No, niente di grave. Solo che...che non lo so fare. Dannazione che figura."

 

"Non capisco."

 

Spike si guardò la mano dove aveva scritto il suo bel discorso, ma sfortunatamente si era cancellato.

 

"Sono proprio sfortunato, non ricordo come si fa a dirlo."

 

"Come si fa cosa?"

 

"Beh, hai presente quando uno...uno ama un altro?"

 

"Stai tentando di dirmi che sei gay?"chiese Buffy stupita.

 

Spike assunse un'espressione disperata. "Come puoi anche solo pensarci?"

 

"Lo hai detto tu.<<quando uno ama un altro>>. A me suona leggermente gay, poi fai tu."

 

Spike la guardò male. "Ma allora mi odi proprio, eh?"

 

"No.Continua pure il tuo discorso e fammi capire come stanno le cose. Possibilmente prima che il mio povero soufflé diventi immangiabile,amore."

 

Il vampiro si frugò in tasca e finalmente le sue dita trovarono il piccolo cofanetto che conteneva l'anello. Sorrise e respirò nonostante non ne avesse bisogno.

 

"Dunque, stammi bene a sentire, perché non te lo ripeterò una seconda volta. Io...so che non sono esattamente il tuo ideale e che potendo avresti preferito una bella chiesetta a Los Angeles e il nostro amico con le spalle larghe, comunque...se ti accontenti io ti sposerei."disse mettendole sotto il naso un delizioso anello luccicante.

 

Buffy gli sorrise dolcemente e lo abbracciò stretto. "Ti amo, William."

 

"Ehi, sì o no?"

 

"Sì."

 

Il vampiro la strinse forte  a sé. "1 a 0,Angie, piscialletto d'un vampiro coglione!"borbottò.

 

"Hai detto qualcosa?"

 

"Solo che sono felice di averti tutta per me per sempre,baby."

 

Le infilò l'anello e la baciò appassionatamente.

 

"Il mio soufflé!"esclamò d'un tratto la  futura sposa indicando la sua opera d'arte che si stava sgonfiando.

 

Spike rise. "Oh, al diavolo il tuo soufflé, amore. Grazie al cielo non è scoppiato come l'altro in cui avevi messo un kg di lievito."

 

"Ti odio William Shelby, ti odio con tutta me stessa.Uno di questi giorni diventerai polvere!"

 

Spike la guadò sempre ridendo. "Aaah,ecco, questa è la mia donna.Mi fai impazzire,Buffy!"