DESTINY

AUTRICE:LITTLEDRU74

 

 

Coppia: Angel - Spike

Rating: NC-17

Spoiler: 5 stagione di ATS

Summary : Destiny come avrei voluto fosse andata in realtà.

Disclaymer: I personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Joss Whedon

Contiene scene di sesso omosessuali e violenza.

 

 

Capitolo I

 

Spike pov.

 

Ma che mi sta succedendo? Fino a qualche istante prima ero un fantasma capace di passare attraverso i muri ed ora sono qui, sul pavimento della Wolfram & Hart, con il naso sanguinante e un gran caos in testa.

Sono tornato corporeo, ma come è accaduto?

Ho capito! Deve essere stato quel pacco che ho ricevuto, quella luce che ne è fuoriuscita deve avermi finalmente reso come ero prima.

Angel, il mio Sire, è qui davanti a me che mi fissa incredulo, ma io credo sia piuttosto *dannato* disappunto quello che vedo nei suoi occhi.

Che non voglia che torni ad essere corporeo?

Forse pensa che una volta riavuta la mia tangibilità vada a rifugiarmi tra le amorevoli braccia della sua adorata cacciatrice.

Che idiota! Se solo sapesse…

Tocco il mio corpo per convincermi che quell’incubo è finalmente finito, la sola idea di essere evanescente, di non poter assaporare il sangue o una goccia del mio adorato bourbon era un supplizio.

Ora finalmente tutto ritornerà come prima.

Prima che l’amuleto bruciasse le mie carni.

Prima di essere costretto a vivere in questo maledetto posto.

Finalmente potrò fare quello che diavolo voglio senza dover darne conto a nessuno.

Angel continua a fissarmi mentre io lo sfioro con le mie mani, il suo corpo è proprio come lo ricordavo, freddo e muscoloso.

C’è qualcosa che mi attira verso di lui, che mi spinge a continuare a toccarlo.

Lui è seccato, si irrigidisce respingendomi.

“Spike! “esclama arrabbiato“Smettila di toccarmi!”

Sono deluso dalla sua reazione, ma che mi aspettavo? Che mi avrebbe buttato le braccia al collo e abbracciato, felice del mio ritorno alla non vita?

Lui era e continua ad essere un dannato egoista.

Probabilmente avrebbe voluto che fossi morto a Sunnydale.

Immagino che questi mesi siano stati un inferno, per lui.

 

La mia presenza gli ricorda costantemente che Buffy non è più sua e che ho salvato il mondo al posto suo.

Per cercare di rimediare e non fargli capire il mio stato d’animo afferro la tazza che ha in mano e la scolo tutta d’un fiato.

Angel mi fissa, so che è incazzato, ma non mi interessa.

Mi diverto un mondo a farlo arrabbiare e lui lo sa.

“È come ambrosia!” esclamò sorridendo quando quel sangue caldo mi scende in gola, mi sembra un’eternità da quando l’ho bevuto l’ultima volta.

Il mio Sire continua fissarmi senza dire una parola.

È pensieroso e alterato.

Charles ci raggiunge, lo abbraccio, felice di poter finalmente avere un contatto fisico con qualcuno e poi devo confessare che quel ragazzo non è male.

Lui e Fred sono le persone che mi mancheranno di più quando me ne andrò via da Los Angeles.

Certo, mi mancherà anche lui, il mio adorato Angel, ma il rapporto che ci lega è così forte che non si spezzerà neppure quando sarò lontano.

È resistito più di cento anni, e sono certo che qualche continente di distanza non potrà fare molta differenza.

Charles guarda Angel senza parole, non riesce a credere a quello che ha appena visto, io gli spiego che forse è dovuto ad un pacco che ho ricevuto, mentre non riesco a non fissare il mio Sire.

I suoi occhi tenebrosi mi incantano ogni qual volta mi perdo in essi. Così fieri ed autoritari.

Ancora non riesco a credere che sia a capo della Wolfram & Hart.

Ne ha fatta di strada da quando lo conosco, da quando era Angelus il flagello d’Europa il cui unico divertimento era torturare le sue vittime per poi massacrarle senza pietà.

L’ho sempre ammirato, desideravo essere come lui, ma, naturalmente, non gliel’ho mai detto.

Non gli ho mai confessato che avrei desiderato fosse stato lui a generarmi invece che Dru.

Amavo la mai dolce vampira bambina, con tutto me stesso, ma Angelus è stato colui che mi fatto diventare quello che sono adesso e che mi ha insegnato ad uccidere, a giocare con la mia preda, ad incutere paura e timore.

Senza gli insegnamenti di Angelus probabilmente a quest’ora sarei polvere, ucciso da una cacciatrice o forse da qualche altro potente vampiro.

È ad Angelus che devo tutto, non a Drusilla e per questo lo amo, più di quanto abbia amato qualcuno nella mia lunga non vita.

Lui, naturalmente, non immagina quello che provo e mai dovrà saperlo!

Non so come prenderebbe una notizia del genere e per esperienza personale, so che non ama le sorprese.

Lo squadro, ma non riesco a leggere nei suoi occhi.

A che starà pensando?

Forse a quando si libererà di me una volta per tutte.

Il mio cuore fermo da più di un secolo sanguina al pensiero che lui possa desiderare di allontanarmi.

Ma in fondo me lo aspettavo un comportamento del genere, per lui sono un rivale da sempre, prima con Dru, poi con Buffy.

Abbasso lo sguardo mentre lui e Charles discutono su cosa possa aver causato questo mio improvviso cambiamento e soprattutto questo caos di suoni intorno a noi, i telefoni e i computer di tutto l’edificio sembrano impazziti e loro affermano che i due eventi possano essere collegati fra loro.

Angel chiama Harmony e le chiede che stia accadendo.

Lei si avvicina ondeggiando i fianchi, è sempre una bella donna.

La osservo voglioso.

È così sensuale e poi è così tanto tempo che non scopo.

Ripenso a quanto ci siamo divertiti nel periodo in cui siamo stati insieme.

La bacio davanti a tutti attirandola a me poi con voce volutamente provocatoria dico “Capo, ce ne andiamo per un po’.”

Angel mi fissa furioso ed esclama “Permesso negato!”

Per un attimo mi sembra di scorgere un lampo di gelosia nei suoi occhi.

Mi rendo conto che non può essere, che è solo un suo modo di comportarsi.

Deve togliermi qualsiasi forma di divertimento, perché mi odia

Lo guardo con intensità, sfidandolo.

Non mi piace che mi dica quello che devo fare, mi pare di essere tornato indietro nel tempo quando affermava la sua supremazia.

“Non era una richiesta!” esclamo sorridendogli.

Harm mi respinge. Nel mio inconscio provo quasi sollievo, mi sono reso conto che non è lei che voglio, ma Angel, solo che purtroppo non potrà mai accadere.

Il mio Sire mi fissa con uno strano sguardo, non riesco a decifrare cosa provi, comincio quasi a temere che sia geloso della biondina.

E se lui provasse qualcosa per la sua segretaria?

No, non è possibile! E allora perché mi osserva così?

E perché Harmony mi sta allontanando?

Insisto con lei, che non demorde e mi grida “Toglimi le mani di dosso. Non penserai che ti riprenderò solo perché sei di nuovo corporeo?”

Sogghigno per nulla intimorito.

Devo averla e non mi interessa cosa dovrò fare per convincerla. Sono stato troppo tempo senza un corpo e voglio fare sesso.

Anche se non è quello in cui vorrei annegare.

Angel se solo tu sapessi quanto vorrei possederti…

Continuo nella mia farsa, e le faccio un complimento sulla gonna che indossa e lei increspa le labbra in un sorriso, poi si rivolge verso il suo capo e gli dice che verrà via con me.

L’ho convinta!

Esulto e senza lasciargli il tempo di replicare mi allontano con lei verso un luogo dove poter stare da soli.

 

 

Angel pov

 

 

Spike è davvero una maledizione divina!

Non bastava la mia anima a tormentarmi, doveva iniziare pure lui.

Mi ha inseguito per tutta la Wolfram & Hart chiedendomi un ufficio.

Ma se è solo un fantasma come può pretendere un ufficio?

Come vorrei che tornasse quello di prima!

So che per uno come lui deve essere dura non poter combattere, non essere in grado di fare nulla.

Non può nutrirsi né difendere le persone a cui tiene.

Solo qualche giorno fa ha aiutato Gunn che stava per essere ucciso da uno dei cyborg che ci avevano attaccato, ma gli ci è voluta tutta la sua concentrazione per poterlo colpire.

Questo non è lo Spike che conosco e che amo, il mio Childe… quanto vorrei tornasse il mio William

So di non essere stato io a generarlo fisicamente, ma alla fine la mia cara Drusilla ha solo compiuto il gesto.

Sotto tutti gli altri aspetti sono io il suo Sire.

Io gli ho insegnato ad affrontare la sua non-vita.

Tra noi c’è questo rapporto speciale, fatto di amore ed odio, che non si è assopito nonostante la lontananza e i grandi cambiamenti che abbiamo subito entrambi in tutti questi anni.

Non potrei mai dire a Spike queste cose, riderebbe di me.

Sono certo e mi rivolgerebbe quel sorrisetto strafottente che mi da tanto su i nervi, ma che lo rende terribilmente sexy.

Se solo…

Ah! Se solo sapesse quanto amo quelle labbra carnose, quella sua bocca da mordere e da baciare.

Sono costretto a rintanarmi qui nel mio studio per non pensare a lui, al fatto che sia accanto a me in ogni momento, ma così intoccabile.

Fred ha tentato in ogni modo di renderlo corporeo e ci sarebbe riuscita se non fosse stato per Pavaine.

Ha rovinato tutto, quel bastardo omicida.

Ed ora lui è costretto a restare così, in questa vita che non è vita.

Temo solo che se dovesse mai riuscire a ritornare quello di prima andrebbe via da Los Angeles, volerebbe in Europa da Buffy..

A volte desidero resti un fantasma per sempre solo per averlo qui vicino a me.

So di essere un egoista a pensarla in questo modo, ma non voglio perderlo, non ora che l’ho ritrovato dopo tanti anni….

Ma cos’è questo rumore assurdo contro la mia porta?

Dannazione!

Harmony sa che quando sono nel mio studio non voglio essere disturbato.

Raggiungo la porta e la spalanco.

Non riesco a credere a quello che vedono i miei occhi, Spike è steso al suolo con il naso sanguinante.

Che diavolo sta accadendo? Come è possibile che un fantasma sanguini?

E perché non ha attraversato la porta?

Mille domande si affacciano nella mia mente mentre lui mi fissa, con quei suoi bellissimi occhi azzurri nei quali brilla una luce ambigua mista tra lo spavento e gioia.

Si rialza e continua a guardarmi, poi si avvicina.

Che avrà in mente?

Indietreggio, ma lui e su di me, le sue mani gelide sfiorano il mio corpo “Posso sentire!”mormora.

Sento il suo tocco, dentro di me si propaga un calore, qualcosa che mi riporta al passato, ai primi tempi della sua vita immortale quando eravamo inseparabili.

Ed io cosa faccio? Lo respingo brutalmente.

Non vorrei, ma non posso farne a meno perché so che se non lo fermo, se non lo allontano immediatamente non so che accadrebbe.

Spike mi osserva divertito.

Certo, per lui tutto questo è solo un gioco.

Afferra la tazza con il sangue che mi ha preparato Harmony e la beve tutta d’un fiato.

È da Spike prendere quello che non gli appartiene senza neanche chiedere.

Il solito ragazzino viziato!

Non ha mai imparato a rispettarmi e non credo lo farò ora.

Ma non mi importa. Lo amo così com’è, con i suoi difetti ed il suo carattere capriccioso.

Piccolo William non sa quello che provo! Non immagina neppure i miei sentimenti per lui, non sa ciò che sento ogni volta siamo nella stessa stanza!

Tutto il resto sparisce e restiamo solo noi due!

Lo guardo ed il tempo si ferma, mi sembra di ritornare al 1880 quando io ero solo Angelus e lui il piccolo William, il mio dolce poeta.

Tutto è cambiato, niente è più come allora.

Ora ha un’anima, come me, del resto e ama Buffy, non c’è posto per me nel suo cuore.

Ah! Quanto vorrei provasse i miei stessi sentimenti!

Veniamo raggiunti da Gunn e Spike lo abbraccia con trasporto.

Un moto di gelosia invade tutto il mio essere.

Immagino gli sia affezionato.

Avrei voluto essere abbracciato allo stesso modo, ma in fondo l’ho respinto solo pochi istanti prima.

E poi, immagino mi ritenga responsabile del suo stato.

Ho portato io l’amuleto a Sunnydale.

È colpa mia se è morto e se, fino a qualche istante fa, era un fantasma.

Spike non sopporta di essere qui, in questo edificio, insieme a me.

Se avesse potuto avrebbe già lasciato la Wolfram & Hart, ma, per colpa del gingillo, è stato legato a questo luogo.

Un pensiero doloroso mi si affaccia improvvisamente nella mente: ora non ha più nulla che lo trattenga alla Wolfram & Hart.

Stringo i pugni e contraggo la mascella per la gelosia, ma cerco di restare calmo, non voglio che Spike si accorga di questo mio stato d’animo.

Intanto Gunn gli chiede spiegazioni sul suo cambiamento e Spike blatera di un pacco che ha ricevuto. Un pacco?

Ma chi è che manda posta ad un fantasma?

La faccenda non è chiara, scommetto che proviene da chi ha rimandato l’amuleto dal quale si è liberato Spike.

Nella sala i telefoni sembrano impazziti.

Che diavolo sta accadendo?

“Harmony!”chiamo la vampira bionda che è occupata a rispondere a numerose telefonate.

Lei si avvicina e noto un cambiamento in Spike, la fissa con desiderio, lussuria.

Non posso crederci, l’attirata a se e la sta baciando.

Lo guardo sconvolto. È di certo impazzito.

Harm lo respinge, un sospiro di sollievo esce dalle mie labbra.

Non lo vuole più, non dopo il modo in cui l’ha trattata, ma che si aspettava?

Non ha fatto che ignorarla per tutti questi mesi ed ora pretende di risolvere tutto con un bacio?

Spike non desiste, deve volerla davvero, vorrà ricordare i vecchi tempi.

Stupido ragazzino! Se solo sapesse quanto soffro, mentre le fa le fusa.

Mi guarda come se volesse vedere la mia reazione e dice ”Capo, ce ne andiamo per un po’!”

Sono furioso ed esclamo nella speranza di dissuaderlo “Permesso negato!”

Lui con quel suo solito sorrisetto strafottente dice “Non era una richiesta!”

Ma come osa prendermi in giro?

Se fossimo soli lo prenderei e gli dare una bella lezione come ero solito fare quando lui mi mancava di rispetto.

Purtroppo non posso.

Harmony si stacca da lui e gli urla qualcosa che non comprendo, sono troppo preso dai miei pensieri.

In un attimo Spike la convince a seguirlo, ed io e Gunn restiamo lì come due idioti mentre il mio piccolo William se ne va con la mia segretaria.

L’idea di loro due insieme mi fa morire.

Ma che posso fare?

Ormai è da tanto che non c’è posto per me nella sua vita e non posso fare nulla per cambiare questo fatto così doloroso.

Capitolo II

 

Spike pov

 

 

Quell’idiota di Angel! Non mi ha neanche fermato.

Ma perchè mi illudevo? Non gli importa nulla di me.

Ora sono qui con Harm, si sta togliendo gli abiti, è così bella, ma c’è qualcosa che…

Non so cosa mi prende.

Fino a qualche istante fa fremevo dal desiderio di stringere il suo corpo tra le mie braccia ed ora vorrei essere ancora un fantasma per poter sparire.

“Spikey.”mi chiama languida, so che non vede l’ora di essere cavalcata da me “Che stai aspettando?”

Io le sorrido e mi avvicino.

Ci siamo rintanati nell’ufficio di un avvocato che non avevo mai visto prima.

Sorrido, lo abbiamo cacciato dal suo stesso ufficio.

Spingo Harm contro la scrivania, le alzo la gonna e la accarezzo.

Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, a quando stavamo insieme.

È così bella! La sua pelle è come seta, ma perché allora mi sembra tutto sbagliato?

Perché sento che non dovrei essere qui ?

Cerco di pensare solo a lei, a questo momento che attendo da tanto, sono mesi che non ho un corpo.

“Harm ti voglio!”le sussurro in un orecchio prima di entrare in lei con una sola spinta.

Urla il mio nome, poi comincia a blaterare qualcosa, ma non l’ascolto.

La mia mente è altrove, penso a lui.

A cosa starà facendo. Immagino sarà impegnato, non avrà di certo il tempo di pensare a me che scopo.

Perché poi dovrebbe importargliene?

Per lui esiste solo il lavoro, non lo riconosco più.

Da quando ha iniziato a lavorare per la Wolfram & Hart Angel è un altro, sarà questo posto che lo sta cambiando e non mi piace.

Dannazione! Non riesco a credere che sono qui con una delle ragazze più belle che abbia mai avuto e che invece di godere appieno della mia prima scopata dopo mesi, l’unica cosa a cui riesco a pensare è che vorrei che al suo posto ci fosse Angel.

Sì. Desidererei che qui tra le mie braccia a gemere ci fosse lui.

Harmony mi dice qualcosa ma le sussurro di tacere, che voglio godermi questo momento, ma la realtà è ben diversa.

Voglio pensare di essere qui con lui: il mio adorato Sire.

In un istante tutto cambia! Sento improvvisamente un dolore lancinante al collo.

Ma che diavolo? Questa pazza mi ha appena dato un morso.

Urlo e cerco di staccarmi, ma lei continua ad affondare i denti nella mia carne.

Finalmente riesco ad allontanarmi e la fisso sconvolto.

Il suo volto è trasfigurato e ha gli occhi iniettati di sangue.

Mi dice delle cose assurde.

Esclama con rabbia e rancore che io non ho mai voluto lei, che l’ho solo usata e che in realtà voglio ancora la cacciatrice.

Quello che afferma non potrebbe essere più falso.

Nel mio cuore non c’è più posto per Buffy.

Lei non mi ha mai amato ed ora fa parte del mio passato.

 

Vorrei dirglielo, ma prima che possa aprire bocca cerca di aggredirmi di nuovo ed io non posso fare altro che colpirla con un pugno mandandola dietro la scrivania.

C’era qualcosa che non andava in lei.

Devo avvertire Angel!

Informarlo che qualcosa di maligno ha posseduto Harmony e forse tutto l’edificio.

Mi dispiace di averla dovuta picchiare, ma non potevo fare altrimenti. Ora mi preme solo correre da lui e dirgli tutto.

Con il collo sanguinante mi precipito in corridoio e lo vedo, Angel è davanti a me, ma non è solo, con lui c’è Eve.

Grande. Proprio quello che mi ci voleva!

Prima Harmony che mi morde come se fossi una preda qualunque ed ora anche lei.

Detesto quella sgualdrina.

Da quando lei e Angel se la sono spassata sul divano, durante la festa di Halloween, non perde occasione per restare da sola con lui.

Che puttana! Gli si struscia sempre contro come una cagna in calore e lo guarda come se non aspettasse altro che entrare nel suo letto.

E lui le sorride come un idiota. La gelosia mi brucia dentro.

Vederli nudi sul divano mi ha fatto morire.

Angel e la sua dannata maledizione! Anni a lamentarsi e ora scopa con la prima che gli capita a tiro.

E poi non mi fido di lei. C’è qualcosa di strano nel suo comportamento ed io raramente sbaglio.

Sono certo che sa qualcosa, che è al corrente di quello che mi è accaduto.

Quando sono rimasto chiuso in ascensore con lei ha accennato qualcosa.

Se avessi potuto le avrei torto il collo.

Angel mi fissa, stranamente sembra arrabbiato.

Forse perché gli ho soffiato la sua segretaria.

Eve ha uno strano sguardo negli occhi, sento che sta per dirmi qualcosa che non mi piacerà.

 

 

Angel pov.

 

 

Quel ragazzino idiota!

Ma come ha osato andarsene con Harmony?

Quell’oca senza cervello! Capisco che è la sua ex, ma non sopporto il pensiero che ora sia con lei

E nel mezzo della nostra discussione!

Ora sono qui nel mio ufficio con Fred e Gunn, non riescono a capire cosa possa aver causato quell’improvviso cambiamento in Spike.

È tornato corporeo grazie ad un pacco che ha ricevuto.

Non capisco chi possa averlo mandato. E per quale motivo era indirizzato a Spike.

Mille domande si affollano nella mia mente e sentimenti contrastanti dominano la mia anima.

Da una parte sono così felice che sia tornato finalmente il vampiro che era prima, il vampiro che amavo, ma dall’altra so che ora prenderemo due strade diverse.

Spike, il mio piccolo William, appena potrà prenderà la prima nave per l’Europa per tornare da Buffy.

Anche dopo il modo in cui lo ha trattato, per anni, vuole tornare da lei.

Quando l’ho vista l’ultima volta mi ha detto che Spike era nel suo cuore, che provava qualcosa per lui.

Se deciderà di partire dovrò rassegnarmi a trascorrere tutta la mia esistenza senza di lui, senza il mio adorato William.

Solo l’idea mi terrorizza.

Se poi penso che è chissà dove a spassarsela con Harmony!

La gelosia mi sta uccidendo.

Cerco inutilmente di scacciare dalla mia mente questo pensiero, ma è impossibile, soprattutto ora che Gunn sta riferendo a Fred tutti i particolari di quello che è accaduto negli ultimi minuti compresa la fuga di Spike ed Harmony.

La povera Fred è sconvolta da quella notizia.

Blatera qualcosa sul motivo per cui non l’abbiamo avvertita subito perché era da tanto che cercava di rendere corporeo Spike.

Sospetto, invece, che la nostra piccola Fred sia gelosa.

Ho sempre pensato avesse una cotta per Spike, ma come darle torto?

Chi non si innamorerebbe di lui?

Il dolce William, dal viso d’angelo, gli occhi blu come l’oceano, uno sguardo magnetico che è capace di catturarti e di leggerti fino in fondo all’anima e un corpo mozzafiato che io conosco fin troppo bene.

Quante volte è stato tra le mie braccia, con il viso poggiato sulla mia spalla e le mie mani che accarezzano il suo torace di seta.

Sospiro di piacere al ricordo.

È trascorso da allora più di un secolo da quelle notti che abbiamo trascorso insieme, ma a me sembra solo ieri.

Certo, nel suo cuore c’era Drusilla, la sua Sire, si arrabbiava quando lei stava con me, era geloso di noi, ma so che nonostante tutto tra noi c’è sempre stato un legame speciale.

Naturalmente Spike questo non lo ammetterebbe mai, neanche sotto tortura.

Sto ancora pensando al mio piccolo poeta quando sento la voce di Eve.

È appena entrata nella stanza e dalla sua espressione non porta buone notizie.

Siamo stati insieme una volta, durante la festa di Halloween organizzata da Lorne.

Certo, non ho raggiunto…diciamo così, la pura felicità, ma è stato comunque interessante.

Siamo stati interrotti dall’ingresso del gruppo al completo, compreso un incorporeo Spike.

Lui ha commentato la scena con un gesto della mano ed un sorriso compiaciuto.

Non sembrava dispiaciuto, ma poi perché avrebbe dovuto?

Non faceva che incoraggiarmi, mi ha fatto molto male la sua reazione.

A Spike non è mai importato nulla delle donne con cui sono andato a letto, l’importante era che non si trattasse di Dru o Buffy.

In quei casi diventava una belva.

Se penso che invece io, quando l’ho visto davanti a me, avrei voluto fuggire via.

Spiegargli il perché io e Eve fossimo finiti a fare sesso nel mio studio, ma non ho potuto.

Come se non bastasse, per lei è come se non fosse mai accaduto nulla.

Il suo comportamento distaccato comincia a darmi sui nervi e sospetto nasconda qualcosa.

Ha il viso tirato e le labbra tremano impercettibilmente.

Mi dice qualcosa sullo shan-su, sul fatto che l’esistenza di due vampiri con l’anima a Los Angeles ha rotto il fragile equilibrio che c’era prima e che bisogna risolvere il problema della presenza di Spike

Secondo lei è per colpa del mio Will se la Wolfram & Hart è nel caos più completo.

La scruto incredulo. Lei è a conoscenza di quello che è accaduto a Spike.

Questo vuol dire che i Senior Partners hanno qualcosa a che fare con il pacco mandato a Spike e probabilmente anche con l’amuleto.

Il gingillo che avrebbe dovuto essere tra le macerie di Sunnydale e che invece mi è stato recapitato in ufficio.

Non abbiamo mai scoperto chi l’avesse inviato, ma ora tutta la faccenda comincia a delinearsi con estrema chiarezza.

 

Fisso Eve in cerca di una spiegazione, ma lei afferma di non sapere altro, ma che la situazione potrebbe diventare pericolosa.

In quel momento veniamo raggiunti da un Lorne sanguinante.

Ma che diavolo sta accadendo?

Dice che c’è stato un omicidio e noi lo seguiamo alle fotocopiatrici.

A quanto pare un avvocato è stato ucciso senza movente ed anche Lorne è stato ferito.

Ora il colpevole giace in una barella legato perché sembra impazzito.

Secondo Eve tutto sembra portare ad un unico problema: Spike.

Ancora non credo a quello che mi dice, ma forse tutto questo potrebbe avere un senso.

E’ accaduto tutto subito dopo che lui è tornato corporeo, dopo il lampo di luce che sembra sia fuoriuscito dal pacco che gli era destinato.

Ci avviamo insieme lungo il corridoio, mentre l’unico pensiero che ho è trovare il mio piccolo William e spiegargli quello che sta accadendo.

E se lo vedessimo con Harmony?

Sento che non potrei resistere alla vista del mio bel vampiro con quell’oca bionda.

Eccolo!

Sta uscendo da un ufficio. Sembra stranito.

Ci vede, mi rendo immediatamente conto che non è contento della nostra presenza.

Harmony non è con lui, forse si starà rivestendo.

Solo il pensiero mi rende furioso, ma cerco di non darlo a vedere.

Spike ci squadra, ma il suo sguardo si ferma su Eve e non è di certo cordiale. Forse anche lui sospetta che nasconda qualcosa.

 

 

Capitolo III

Spike pov

 

 

Angel ed Eve mi raggiungono!

Lui è visibilmente seccato, mentre Eve mi informa che tutto quello che sta accadendo, compreso lo strano comportamento di Harmony, è dovuto al mio ritorno o meglio, al mio essere nuovamente corporeo.

Angel non dice nulla. È d’accordo con lei.

Lo sapevo!

Ha trovato il modo di dare nuovamente la colpa a me.

Sta parlando Eve, ma ne sono certo, le parole che escono dalla sua bocca sono state nutrite da Angel.

Fatico ad ascoltarla senza che la mia rabbia esploda.

Lei prosegue imperterrita, dice che la città non è abbastanza grande per due vampiri con l’anima.

Ne ho sentite di stronzate in tutta la mia vita, ma come questa mai.

Le rispondo che me ne frego, che la cosa non mi interessa minimamente.

Mi avvio verso l’ascensore.

Angel mi dice di restare.

Spero che sia perché gli mancherò, ma lui aggiunge che vuole il mio aiuto per cercare di risolvere la situazione.

A quelle parole sento il cuore che mi va in pezzi.

Vorrei piangere per la rabbia e la delusione per il suo comportamento così freddo ed indifferente.

 

Purtroppo è trascorso così tanto tempo dall’ultima volta in cui i miei occhi si sono riempiti di lacrime che ho quasi dimenticato come si faccia.

Angel mi insegue sempre tampinato dalla sua preziosa Eve che non lo perde un attimo di vista.

Mi fermo davanti all’ascensore e con finta indifferenza gli annuncio che prenderò la prima nave diretta in Europa.

Ho intenzione di andare da Buffy, almeno lei mi apprezza, non come il mio Sire che non vede l’ora di sbarazzarsi di me.

Alle mie parole cambia espressione, sul suo viso noto un velo di tristezza.

Credeva avrei fatto quello che desiderava. Certo, pensa esegua ogni suo comando.

Sbaglia di grosso.

Non è più il feroce Angelus e io non sono più il dolce ed indifeso Willy che tremava per le sue ritorsioni.

Ora sono Spike e anche se lo amo da morire me ne andrò lontano.

Non posso sopportare di restargli vicino senza poterlo toccare, baciare o fare l’amore con lui. Per questo preferisco partire per sempre.

Angel vede la mia risolutezza, sa che non cambierò idea.

Purtroppo quando mi fissa con i suoi occhi scuri, intensi e brillanti, come se avessero catturato la luce delle stelle non riesco a resistere.

“Resta. Ti prego.” mi sussurra

Senza che me ne renda conto annuisco e lo seguo nel suo studio, mentre Eve si reca a cercare qualcuno del dipartimento di Wes.

 

 

Angel pov

 

 

Spike è uscito da un ufficio in tutta fretta, ha una mano sul collo ed è visibilmente arrabbiato.

Che diavolo sarà successo?

Mi guarda; poi i suoi occhi di ghiaccio si posano su Eve.

Chissà perché, ma non sembra felice di vederci.

Sento il disprezzo in quello sguardo che ci lancia e non può neanche immaginare quanto questo mi faccia male.

Dopo attimi che mi sembrano infiniti, mi spiega cosa sia accaduto

Dice che Harmony si è comportata in modo strano, che l’ha aggredito, e che ha dovuto colpirla!

Povero il mio piccolo! Vorrei tanto poterlo abbracciare per farlo stare meglio, ma non posso.

A Eve non interessa nulla di tutto questo.

Comincia a raccontare quello che sta accadendo alla Wolfram & Hart.

Afferma che Los Angeles non è abbastanza grande per due vampiri con l’anima e che lui tornando corporeo ha alterato un equilibrio.

Spike mi scruta e con rancore dichiara che non gli interessa.

Si incammina sicuro di se per il corridoio.

E continua il suo discorso aggiungendo che andrà lontano da questa città e da me.

Partirà per l’Europa.

Sento il cuore che va in frantumi, il mio piccolo Will vuole andarsene per sempre.

Tornerà tra le braccia della sua adorata Buffy, la donna che ha spezzato il cuore ad entrambi.

Lo guardo sconvolto. Non posso farne a meno, non mi interessa quello che lui potrà pensare.

Non voglio che se ne vada.

Devo fare in modo che decida di restare, non può abbandonarmi!

Non ora che ho più bisogno di lui.

Lo seguo fino all’ascensore, mi volta le spalle, non ha nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi.

Deve proprio disprezzarmi.

Finalmente, dopo la sorpresa che mi ha reso impossibile proferire parola, riesco a dirgli che può anche aspettare a partire.

L’Europa sarà sempre lì.

Spike si volta a guardarmi, nei suoi occhi c’è una strana luce che non riesco a decifrare, poi aggiungo “Ho bisogno del tuo aiuto!”

La sua espressione cambia, si fa più dura, si volta nuovamente verso la porta dell’ascensore che si spalanca lasciando uscire Gunn.

Blatera qualcosa che non riesco a comprendere.

In questo momento, il mio unico pensiero è per lui, il mio dolce vampiro.

Lotto contro il desiderio di corrergli incontro, bloccarlo contro la parete per fargli sentire quello che provo.

Vorrei sentire le sue labbra sulle mie. Ma non posso.

Sospiro, se solo sapessi quello che prova per me!

Ma certo che lo so: disprezzo e rancore.

Come dargli torto? E’ vissuto nella mia ombra per anni, ha subito le mie angherie e ritorsioni.

L’ho tradito, portandogli via le donne che amava, prima Dru, poi Buffy.

Certo, la cacciatrice gli ha voluto bene a modo suo, ma non l’ha mai amato come invece ha amato me e questo non me lo potrà mai perdonare.

Sta per entrare nell’ascensore, tento l’ultima carta per fermarlo.

La mia voce è quasi un sussurro, ma alle sue orecchie di vampiro arriva chiara come acqua di fonte “Resta… Ti prego…”

Spike si volta, i suoi occhi si perdono nei miei e in quel momento è come se il cuore mi si fermasse una seconda volta.

Esistiamo solo noi due.

Le sue labbra si increspano in un tenue sorriso ed annuisce.

Non sono mai stato così felice.

 

 

 

Spike pov

 

 

Sono così confuso! Mi ha appena chiesto di restare.

Quale sarà il reale motivo? Solo per aiutarlo?

Oppure il suo è un ultimo disperato tentativo di tenermi lontano da Buffy.

Credo non abbia mai smesso di amarla.

La mia anima sanguina, gronda di disperazione, avvolta dai mille dubbi che ora mi perseguitano.

Quanto vorrei che il suo cuore appartenesse a me, un onirico desidero che mai potrà realizzarsi, e rimarrà celato dietro la mia bella maschera di indifferenza, anche se non so quanto ancora potrò resistere.

Fingere mi sta distruggendo, di nuovo pian piano.

È come se quel medaglione che mi ha bruciato fosse ancora qui e colpisse il mio petto.

La consapevolezza che mai e poi mai potrò averlo mi annienta ogni minuto di più.

Ora lo sto seguendo nel suo ufficio.

È pensieroso, non si volta neanche a guardarmi.

Forse non si è reso conto che sono dietro di lui.

Sospiro…chissà a cosa starà pensando il mio *angelo*.

Entra e mi infilo prima che chiuda la porta, prima che mi estrometta, di nuovo, dal suo mondo

È il suo modo di agire!

Io, reagivo a tutto questo tentando di fargli credere che il mio odio per di lui aumentasse ogni singolo istante, mentre l’unico sentimento che continuava ad alimentare il fuoco del mio cuore era amore.

Solo Buffy mi ha fatto dimenticare per un po’ questa mia ossessione per il mio sire.

“Spike.”sussurra quando si accorge della mia presenza “Non ho tempo per litigare.”

Ma chi vuole litigare? Se sapesse cosa vorrei in realtà.

Se solo potesse immaginare che vorrei assaporare le sue labbra, sfiorare la sua pelle e amarlo con tutto me stesso, seguendo finalmente il mio istinto.

“Voglio essere messo al corrente della situazione.”rispondo invece

“Non mi fido di quella…sgualdrina.” aggiungo riferendomi ad Eve.

Che posso inventare oltre queste banali frasi?

Che ti ho seguito per rimanere anche solo un istante solo con te?

Angel mi guarda, forse non gli piace il modo in cui mi riferisco alla sua amante.

Amante… solo la parola mi distrugge, mi fa venire voglia di spezzarle il collo e di succhiarle fino all’ultima goccia di sangue.

Purtroppo sarebbe inutile. Cosa ne ricaverei? Solo il disprezzo del mio Sire e questo non potrei proprio sopportarlo.

Se lui la vuole non posso certo impedirglielo, anche se lo farei…oh si. Eccome se vorrei farlo!!

“Che c’è?”gli chiedo con strafottenza quando mi accorgo che continua a tenere lo sguardo inchiodato su di me.

“Niente.”distoglie gli occhi e si dirige verso il tavolino.

Si versa del sangue.

Quel semplice gesto lo fa apparire di una sensualità incredibile.

Le sue movenze fluide, le sue mani che stringono il bicchiere.

Le ricordo bene quelle dita affusolate e gelide che tracciavano il mio corpo. Come posso dimenticarmene.

“Allora, le cose stanno così. Un avvocato è stato ucciso e quello che l’ha assassinato ha gli stessi sintomi di Harmony, occhi sanguinanti e aggressività.

Eve pensa che tutto questo sia causa tua, il fatto che tu sia tornato...corporeo.” lui parla, ma io ho ascoltato solo la metà delle parole che ha detto.

Sono talmente perso a osservare le sue iridi scure che non mi interessa altro.

Rifletto un secondo e tento di trovare una risposta che non possa fargli intuire che i miei pensieri erano altrove.

So solo che ha parlato di nuovo della sgualdrina con cui ha una storia, e che lei da tutta la colpa a me di ciò che sta accadendo.

O forse la verità non è proprio questa.

“Eve lo pensa?”gli chiedo con il dolore nel cuore “Oppure sei tu?”

Angel non risponde e questo è una conferma ai miei sospetti, una rabbia cieca si impadronisce di me al pensiero che lui possa credere una cosa del genere.

“Grandioso.” mormoro con un filo di voce

“Spike…”comincia a parlare. Mi avvicino minaccioso e lo aggredisco con le parole “No! Ora sentimi tu brutto…imbecille! Ne ho abbastanza delle tue recriminazioni! È colpa tua e lo sai, tutta la storia è solo colpa tua e di quel dannato amuleto!”

Sono furioso e le parole mi sfuggono dalle labbra senza controllo, è possibile che non capisca che tutto questo lo faccio perché lo amo e mi sento tradito, disperato, solo?

“Sai qual’è la verità Angel? Hai portato quel gingillo a Sunnydale per farti bello con la tua adorata cacciatrice, porgendole su un piatto d’argento la soluzione ai suoi problemi così da riconquistare il suo amore. Quel medaglione ci ha permesso di sconfiggere il primo, ma non dimenticare che mi ha incenerito e, chissà come, dopo qualche settimana è finito sulla tua scrivania. Comincio a pensare che forse questo era il tuo piano fin dall’inizio, sbarazzarti di me per avere via libera con Buffy.”

Ma che sto dicendo?

Lui mi fissa con gli occhi spalancati, forse sto andando troppo oltre, ma la rabbia mi acceca talmente che mi avvicino a lui e continuo a sputargli addosso tutte le cattiverie che mi vengono in mente

“Confessa Angel! Confessa che anche adesso stai pensando a come fare per liberarti di me! Ora che sono qui in carne ed ossa non sei più il solo vampiro con un’anima, non sei più il solo beneficiario della profezia che ti renderà umano. È per questo che vuoi sbarazzarti di me vero? Vorresti fossi ancora fantasma per avere via libera, ma per tua sfortuna non lo sono più!”

Angel è furibondo, mi afferra per il bavero dello spolverino e mi attira a se sibilando “Sei un idiota Spike! Come al solito non hai capito nulla!”

E che dovrei capire? Che dovrei pensare?

“Invece ho capito benissimo!”gli urlo incurante del fatto che i nostri visi sono talmente vicini da potersi sfiorare “Ma guardati! Ti disperi per un secolo a causa della maledizione, giuri amore eterno a Buffy, e poi scopi sul divano del tuo ufficio con la prima che ti capita a tiro! Cosa diavolo ci troverai in quella Eve devo ancora capirlo!”

Dovevo dirglielo, se stavo zitto ancora un po’ scoppiavo.

Quell’orrenda donna non è per lui! Anzi se fosse per me nessuno lo sarebbe.

Vorrei esserci solo io nel suo cuore.

“E tu con Harmony? Non posso credere che la prima cosa che hai fatto quando sei tornato come prima sia stato strusciarti addosso a lei e scopartela in ricordo dei vecchi tempi. Una Harmony che tu hai ignorato durante tutti questi mesi.”

Queste ultime frasi che ha pronunciato sembrano cariche di gelosia.

Ma non è possibile, forse gli faccio solo schifo, perché crede che il mio unico pensiero dopo essere tornato corporeo sia stato quello di farmi una donna.

“Chi mi scopo non sono fatti tuoi!” ma quello che vorrei dirgli è ben altro.

Angel mi colpisce all’improvviso, con forza ed io volo per la stanza andando a sbattere contro la parete.

Mi sanguina il labbro. L’asciugo con la mano.

Ma che gli è preso al mio Sire?

Gli ho detto cose peggiori e non ha mai reagito, perché mi colpisce per una sciocchezza?

Il suo comportamento mi spiazza questa sera, non lo capisco più.

Sono incredulo, ma anche arrabbiato, alzo il braccio per restituirgli il pugno, ma non ne ho la possibilità perché lui mi è addosso senza che me ne renda conto.

Mi afferra nuovamente per la giacca “Non azzardarti più a dire una cosa del genere!”

Ma di che sta parlando?

“Angel, ma cosa…”voglio capire dove intende andare a parare.

Sembra calmarsi e avvicina il viso al mio, sento il suo alito che mi solletica la pelle, è una sensazione bellissima.

Angel non farmi questo!

Il mio desiderio per lui sta crescendo a dismisura.

Devo controllarmi. Ma in questo istante penso solo alla sua bocca.

Vorrei fermare il tempo e restare per sempre così.

Avere almeno questo.

Sto ansimando, forse sarà la sua vicinanza.

Non ho bisogno di respirare ma il fiato è corto. Troppo corto.

Ho bisogno di aria.

I miei occhi sono fissi nei suoi.

Osservo le sue labbra imbronciate. Non ho mai visto niente di più bello.

Se solo sapesse quanto lo amo, quanto sono geloso di lui e di Eve, quella sgualdrina che non lo merita.

D’un tratto m’accorgo che il suo sguardo è cambiato.

Mi scruta con dolcezza.

Era da tanto che il mio Sire non mi guardava così.

Ah! Come vorrei sapere a cosa sta pensando, il mio dolce angelo della notte.

Sento che il suo animo è tormentato, ma non capisco cosa sia in realtà ciò che lo preoccupa.

Avvicina ancora di più il viso, le sue labbra sfiorano le mie come se volessero accarezzarle.

Mi sfugge un gemito, non riesco a credere stia accadendo, Angel, mi sta baciando.

Se il mio cuore potesse battere si fermerebbe all’istante.

La sua lingua sfiora prima uno e poi l’altro angolo della mia bocca.

Sta assaporando il gusto del mio sangue. È il paradiso, ne sono certo.

Si spinge lentamente dentro ed io lo accolgo. Sto sognando.

Avvolgo la mia lingua alla sua.

Sembra che Angel voglia divorarmi con i suoi baci, mi pare quasi desideri fondersi con le mie labbra tanto è arroventato questo gelido contatto.

È tornato il vampiro che amavo, il mio feroce Angelus.

Risento il suo sapore. Mi pare di rivivere il passato.

Lo attiro a me scostandogli la camicia ed accarezzandogli il collo.

Le mie mani scendono a sfiorargli i pettorali.

Geme, e questo è come un invito a continuare.

Gli strappo i bottoni con forza e poggio le mani sulla fredda pelle, mentre le nostre labbra non si staccano come se fossero incollate.

Vorrei non finisse mai.

Sento le sue dita che mi sfilano la maglia dai jeans e si insinuano sotto il tessuto.

Il cervello ha ormai smesso di funzionare.

Il mio corpo è puro fuoco liquido che aspetta solo di essere incendiato dal tocco del mio adorato Sire.

L’atmosfera è spezzata da un rumore incessante che proviene dall’esterno.

Angel si stacca e ansimando sussurra “Spike…”

“Angel.” sono un po’ contrariato che lui abbia messo fine a quel bacio

“Cos’è questo rumore?”mi chiede, prestando orecchio.

“Che importa mio Sire?” e chiudo gli occhi.

Il mio unico desiderio in questo momento è quello è di risentire nuovamente le sue labbra sulle mie, ma non accenna a muoversi.

“La porta, Spike!” esclama poi con la paura negli occhi.

Vorrei dirgli che non mi importa, che dovrebbe lasciarli bussare, ma lui si aggiusta la camicia allontanandosi senza neppure rivolgermi uno sguardo.

Sono incredulo, l’atmosfera idilliaca che si era creata tra noi si è dissolta come neve al sole.

Si vergogna! Non c’è altra spiegazione.

È imbarazzato per quello che è appena accaduto.

Una parte di me è morta in quest’istante.

Non avrebbe mai voluto baciarmi.

Perché l’ha fatto?

Ed io che mi illudevo che lui ricambiasse i miei sentimenti. Che stupido sono stato.

Mille dubbi affollano la mia mente.

Se non ci avessero interrotto cosa sarebbe accaduto?

Avremmo fatto l’amore?

Dio solo sa quanto avrei voluto.

E’ trascorso più di un secolo da quando il suo corpo ha sfiorato il mio ed il desiderio per lui non si è mai affievolito, anzi in questi ultimi mesi è aumentato talmente che mi sento impazzire solo al pensiero di averlo accanto a me… dentro di me.

Angel cerca di chiudersi la camicia, ma è inutile, i bottoni sono volati via.

Sorrido malizioso.

È stata colpa della mia foga, della mia voglia di toccarlo, di possederlo.

Impreca a bassa voce, poi si avvicina alla porta e gira la chiave.

Io sono ancora appoggiato alla parete e cerco di riprendermi da quel bacio che mi ha lasciato affamato.

Affamato di lui.

Mi lecco d’istinto le labbra, sento ancora il suo sapore.

È così inebriante.

Chiudo gli occhi e sospiro, ma in quel momento sento la voce di Eve.

Dovevo capirlo. E’ stata lei a rompere questo incanto e per questo la odio ancora di più.

Rivolgo lo sguardo verso la porta, ma Angel le è davanti e non posso vederla.

“Come mai la porta era chiusa a chiave?”chiede con quella sua voce stridula che detesto.

Angel non sa che rispondere, così mi avvicino e le rendo nota la mia presenza.

“Ah!”fa lei squadrandomi ”Eravate qui entrambi, vi ho cercato per tutto l’edificio.”

“Sì! Eravamo qui!”esclamo con decisione

Angel distoglie lo sguardo e questo gesto mi ferisce.

Si vergogna di quello che è accaduto tra noi e io ho il cuore in pezzi.

Stringo i pugni e serro la mascella, ma non voglio che capisca quanto sto soffrendo.

Non voglio che sappia quanto mi fa male vederlo così indifferente e distaccato.

Invece qualcosa è accaduto.

Se non avesse bussato alla porta la bambolina forse a quest’ora sarei ancora tra le braccia del mio dolce angelo.

Mi sento ferito!

Non posso restare, devo andarmene.

Allontanarmi da lui, da Eve che continua a scrutarci come se volesse carpire ogni nostro più piccolo segreto e da quella stanza che è stata testimone del nostro amore.

Almeno per quanto mi riguarda.

Amo Angel e credo che lo amerò per sempre.

Eve continua parlare, ma io mantengo il mio sguardo fisso sul mio Sire.

Quanto vorrei mi dicesse qualcosa, ma lui continua a tacere, ad ascoltare le cazzate della sua amante.

“Abbiamo trovato chi potrà dirci qualcosa in più dello Shanshu Angel.”gli sta dicendo lei.

Io ne ho abbastanza dei loro discorsi, li supero entrambi senza dire nulla e mi avvio verso il corridoio.

“Spike!” è lui che mi chiama ma io resisto, non voglio fermarmi.

So che mi sta seguendo, ma non mi fermo.

“Spike! Seguimi al dipartimento di Wes.” sibila.

Risuona alle mie orecchie come un comando, ma chi si crede di essere?

Non è il mio capo e non ho alcuna intenzione di sottostare.

“Fottiti!”reagisco

Mi raggiunge e mi blocca per un braccio, ma io mi divincolo e mi volto a guardarlo, sono furioso e lo sa.

“Lasciami Sire o sarò costretto a pestarti.”cerco di trattenere la rabbia ma da ogni mia parola si può capire che sono pieno di risentimento.

“Potrai farlo dopo ora dobbiamo risolvere questo pasticcio.”

Grugnisco e mio malgrado decido di seguirlo anche se non sopporto di stargli vicino, non dopo quello che è accaduto tra noi.

 

Capitolo IV

Angel pov

 

 

Entro nel mio ufficio e lui è dietro di me. La sua presenza mi rende nervoso.

Non perché non lo voglia ma solo ed esclusivamente perché non so quanto potrò trattenere il mio desiderio di lui.

Raggiungo la scrivania, ho bisogno di nutrirmi.

Prendo la bottiglia di sangue e me ne verso una tazza colma.

Spero che mi faccia calmare.

Eppure, mentre osservo le mie dita che stringono la tazza le vedo tremare impercettibilmente.

Lo so…il mio autocontrollo sta andando in frantumi.

Soprattutto ora che mi sta scrutando come volesse leggermi dentro.

Vorrei parlargli, chiarire, ma non ci riesco “Spike, non ho voglia di litigare.”

Come sempre dalla mia bocca escono parole che di sicuro non possono fargli capire quello che sto provando.

Ecco! Ora lui penserà che lo odio.

Beh , in fondo è la verità, lo detesto perché è stato con Harmony, ma non posso fare nulla per cambiare le cose.

Lo guardo intensamente quasi senza rendermene conto.

È così bello!

Si sta passando la mano tra i capelli.

Ah! Come vorrei essere io a farlo.

Vorrei toccargli quei folti ricci che lui ostina a tenere imprigionati con il gel, sfiorargli le labbra, sentire il suo sapore. Se mi concentro posso ancora ricordarlo.

Solo a guardarlo sento i pantaloni diventare troppo stretti.

Spero che non se ne accorga.

“Che c’è?”mi chiede improvvisamente

Si è reso conto che lo sto fissando, ed ora che mi invento?

“Niente.”mormoro, poi cerco di distrarlo parlandogli di quello che sta accadendo alla Wolfram & Hart.

Gli racconto dell’avvocato che è stato ucciso e che colui che l’aveva colpito a morte presentava gli stessi sintomi di Harmony.

Spike non sembra interessato.

Non riesco a capire cosa gli passi per la testa.

E pensare che in passato la sua mente era un libro aperto per me!

Ora mi sembra così distante.

Continuo a parlargli, gli dico che Eve crede che tutto quello che sta accadendo sia dovuto al suo ritorno.

Una strana luce anima i suoi stupendi occhi blu e mi fa quasi paura.

Non l’ho mai visto così.

Improvvisamente la sua voce, bassissima ma tagliente mi raggiunge come una sferzata in viso “È lei che lo pensa? O sei tu?”

Sono stranito.

Mi aggredisce furioso, forse il mio silenzio suona come una conferma ai suoi sospetti.

Se solo sapesse quanto è lontano dalla verità.

Le parole che escono dalle sue labbra mi feriscono.

Afferma che ho portato l’amuleto solo per riavere Buffy, e per liberarmi di lui.

Ma di che sta parlando? Questa accusa non potrebbe essere più falsa. Io ti amo Spike.

Sono quasi impazzito di felicità quando ho visto che era tornato corporeo, che era di nuovo il mio piccolo Will, il vampiro che amavo ed al quale ho insegnato tutto quello che so.

Come può accusarmi di volermi liberare di lui?

Sono rabbioso, potrei anche colpirlo in questo momento, ma cerco di controllarmi.

Spike, intanto, continua a urlarmi addosso tutto il suo disprezzo “Confessa Angel! Confessa che anche adesso stai pensando a come fare per liberarti di me! Ora che sono qui in carne ed ossa non sei più il solo vampiro con un’anima, non sei più il solo beneficiario dello shan-su che ti renderà umano. Per questo motivo che vuoi sbarazzarti di me vero? Vorresti fossi ancora fantasma per avere via libera, ma per tua sfortuna non lo sono più!”

A questo punto non ne posso più.

Come osa?

L’indignazione mi acceca, lo afferro per il bavero della giacca e gli urlo che non ha capito nulla, che non è così, ma lui non ascolta le mie parole.

Spike afferma di sapere quali sono le mie vere intenzioni

Ridicolo, neppure io so che voglio fare.

L’unica certezza è che lo desidero come non mai.

I nostri visi si sfiorano, i suoi occhi sono come l’oceano nei quale vorrei annegare.

Mi accusa di essere andato a letto con Eve.

È vero! Sono stato con lei, ma solo una volta.

Ma che ne sa lui perché l’ho fatto?

Non ne eravamo consapevoli. Lorne ci aveva detto di farlo.

È stata una specie di incantesimo.

Non provo nulla per quella donna. C’è solo il mio piccolo e dolce Will nel mio cuore.

Lui però è stato con Harmony. Ha fatto sesso con lei anche se non la sopporta

Glielo dico e lui mi urla che può fare sesso con chi vuole.

Questa ultima frase mi rende furibondo.

Lo colpisco con tutta la forza di cui sono capace mandandolo a sbattere contro la parete.

Me ne pento all’istante. Non avrei dovuto farlo, ma è stato più forte di me.

Spike è sconvolto, credo non si aspettasse da me una simile reazione.

Lui vorrebbe restituirmi il pugno, ma io lo precedo e gli sono nuovamente addosso.

È sorpreso ed anche impaurito. . .

”Angel, ma cosa…?”

La sua voce mi arriva diretta la cuore.

L’ira svanisce.

Il mio corpo preme contro il suo.

La bramosia di toccarlo è talmente forte che potrei impazzire se non lo facessi.

Voglio sentire, come un tempo, la sua pelle fredda.

Lo guardo intensamente. Le sue iridi si fondono con le mie.

Dal labbro sta uscendo un rivolo di sangue.

Sogno di passare la mia lingua su quel piccolo taglio e assaporare quel liquido inebriante

Vorrei fargli passare il dolore che probabilmente sta provando in questo momento.

Povero il mio piccolo!

Mi dispiace avergli fatto male, ma la gelosia mi stava accecando.

Se solo mi fosse concesso leggere i suoi pensieri...

Avvicino il viso al suo. Non posso più resistere.

Mi lascio andare. La mia lingua gli solletica le labbra, lecco il nettare porpora che sta imbrattando il suo mento.

Bacio prima un lato della bocca, poi l’altro.

Il suo sapore è intossicante.

Spike socchiude leggermente le labbra ed io ne approfitto per spingermi all’interno,.

La mia lingua si allaccia alla sua e comincia una lotta senza fine.

Lui geme, il bacio si approfondisce.

Diventa appassionato, famelico.

Vuole divorarmi.

Le sue mani mi accarezzano il collo, poi scendono lungo il torace.

I bottoni saltano via. Mi apre la camicia e mi sfiora con le dita.

Mi sfugge un gemito e lui continua nella sua dolce tortura.

Voglio sentire il contatto con la sua pelle.

Infilo le mani sotto la sua inseparabile maglia nera.

La sua pelle è come marmo! Quanto mi è mancata!

Sembra trascorsa un’eternità dall’ultima volta in cui ho potuto toccare il suo corpo perfetto come quello di un dio greco.

Potrei disegnarlo anche ad occhi chiusi, conosco ogni incavo, ogni neo o cicatrice.

Il mio poeta.

Il mio Will.

Continuo a baciarlo, a divorare la sua bocca.

Infilo le mani nei ricci biondi e lo attiro maggiormente a me.

Vorrei fare l’amore con lui, spingerlo sul divano e possederlo, come se tutti questi anni non fossero mai trascorsi.

Un rumore improvviso proveniente dall’esterno mi distrae.

Di cosa potrà trattarsi?

Metto fine al bacio “Spike…””la mia voce è quasi un sussurrò, mi manca il fiato.

Lui è stranito, credo sia confuso, non capisce il motivo del mio comportamento.

Non può neanche lontanamente immaginare quello che provo per lui.

“Angel.”mormora leccandosi le labbra.

Quel gesto mi eccita talmente che devo farmi forza per non assaltare nuovamente la sua bocca carnosa e gonfia per i miei baci.

È possibile amare così tanto? Il solo pensiero di averlo mi fa paura.

Credo che sarebbe in grado di darmi l’attimo di felicità che non posso provare.

Come con Buffy, forse anche di più.

Il rumore continua pressante e finalmente mi rendo conto che stanno bussando alla porta.

Maledizione! Chi può essere? E se fossero Gunn o Fred?

Non voglio ci vedano, non capirebbero! Non sarebbero pronti ad affrontare tutto questo.

“Spike bussano alla porta!”gli dico con la paura negli occhi

Lui mi borbotta che non gli interessa, sembra calmo.

La sua solita strafottenza! Mi fa impazzire quando si comporta in questo modo così sconsiderato.

Mi allontano senza guardarlo, ma so che sta seguendo ogni mio movimento.

Cerco di abbottonarmi la camicia, non voglio che mi vedano così, ma non ci riesco.

Ora ricordo, Spike li ha fatti saltare nella foga di sbottonarla.

Non è mai stato paziente quel ragazzo, ma io lo amo anche con i suoi difetti.

Forse sono proprio quelli a renderlo così irresistibile.

Mi avvio verso la porta cercando di inventare una scusa per giustificare lo stato del mio abbigliamento.

Se mi dovessero chiedere qualcosa dirò semplicemente che abbiamo litigato.

Spike non si è mosso, è ancora appoggiato alla parete.

So che sta continuando a guardarmi, credo voglia una spiegazione, ma questo non è il momento più adatto.

Apro la porta e vedo davanti a me Eve che sfoggia il suo solito sorriso ammaliatore.

Grandioso! Proprio lei ci voleva adesso, spero solo che non si accorga di nulla.

“Angel!”mi dice “Ti cercavo, ho trovato qualcuno del dipartimento di Wesley che può aiutarci con la profezia.”

“Bene. Ti raggiungo subito.”

Spike si è avvicinato.

Spero non dica nulla di compromettente, adora mettermi in imbarazzo davanti agli altri.

Fa capolino e scruta Eve, forse non pensava fossimo insieme “Ah sei qui! Vi cercavo entrambi.”

“Eravamo qui!” esclama con una voce profonda e sensuale

Nel tono in cui dice quelle due parole vi leggo malizia.

Stringo i pugni, forse vuole che lei sappia quello che c’è stato tra noi.

No! Non può essere così.

Non lo farebbe mai.

Lei intanto ci osserva intensamente.

Temo possa scorgere nei miei occhi la passione, l’amore che sto provando in questo momento per il mio vampiro biondo.

Mi ritrovo quindi ad abbassare la testa.

Non riesco a sostenere il suo sguardo indagatore.

Spike è sempre dietro di me. Sento il suo respiro sul mio collo.

Un brivido mi percorre la schiena, vorrei essere ancora abbracciato a lui e baciarlo.

Improvvisamente ci supera entrambi ed esce dalla stanza avviandosi lungo il corridoio.

Lo guardo, ma dove sta andando?

Ho paura. E se il mio comportamento lo inducesse ad andarsene da Los Angeles?

E se ora l’avessi perso per sempre? E tutto per un bacio che erano anni che desideravo dargli.

Ma che mi è preso?

Dannazione! Non me lo perdonerei mai se ora lui decidesse di partire e abbandonarmi.

Lo seguo lungo il corridoio “Spike.” lo chiamo.

Non si volta.

So che è furioso.

“Raggiungimi al dipartimento di Wes!” continuo

“Fottiti.” sibila con un filo di voce, ma purtroppo il mio udito di vampiro mi permette di sentirlo .

Provo un dolore in pieno petto. Oh mio dio! Cosa ho fatto? Ora mi detesta!

Lo raggiungo e lo blocco per un braccio.

Si divincola e mi dice furioso “Lasciami Sire! O sarò costretto a pestarti!”

Vedo il dolore impresso nei suoi occhi, forse non si aspettava una cosa del genere da parte mia.

Non ho programmato di baciarlo! E’ accaduto, ma non me ne pento.

Lo amo troppo e non credo riuscirò a celare i miei sentimenti a lungo.

Prima o poi Spike o qualcun altro scoprirà quello che provo ed in quel momento ci sarà la resa dei conti.

Sospiro e cercando di celare il mio stato d’animo gli dico “Potrai farlo dopo ora dobbiamo risolvere questo pasticcio.”

 

Mi guarda di traverso, poi senza replicare mi segue.

Ho vinto! Per il momento resta!

 

 

Spike pov

 

 

Quel bastardo! Ma chi si crede d’essere ?

Lo detesto quel…!

Dannazione!

Non so neanche come chiamarlo quel dannato del mio Sire!

Ora sono letteralmente fuori di me.

Riesce sempre a spiazzarmi con le sue azioni.

Mi ha baciato!

Non me l’aspettavo, non è da lui!

Angel è un musone tutto d’un pezzo.

Ah! Risentire le sue labbra sulle mie… il suo sapore…è stato inebriante, ma poi…

L’incanto tra noi si è dissolto non appena la sua adorata biondina è riapparsa…

Lo ha riportato alla realtà…al suo dovere.

Al nostro dovere…di risolvere la situazione.

Per questo ora sono qui alla guida della Viper che…ho preso in prestito…alla Wolfram & Hart.

No! Sghignazzo! In realtà è dal primo momento in cui l’ho vista ho deciso che sarebbe stata mia!

E poi il rosso dona di più a me che a Angel

Ne ha tante di auto. Non se ne accorgerà neanche che gliene ho presa una.

Devo sostituire la mia adorata De Soto e questo gioiellino mi sembra l’ideale.

Mi trovo in questo dannato nel deserto, diretto verso una specie di tempio nel quale è custodito il “Calice del perpetuo tormento”

Il nome non è molto rassicurante, ma ormai cosa ho da perdere?

E poi il sostituto di Wes ha detto che se un vampiro con l’anima berrà da quel calice diventerà umano!

Umano…non riesco a crederci.

Sarebbe grandioso poter sentire nuovamente il mio cuore battere...respirare e poter camminare finalmente alla luce del sole.

Angel voleva farmi credere che erano tutte chiacchiere senza fondamento!

È stato tutto il tempo a raccontarmi la storiella che questa profezia era solo una balla e che non dovevo farci affidamento.

Io invece ci voglio credere!

L’idea di potere avere finalmente una vita normale è troppo allettante per potermelo lasciare scappare.

Spero solo che quel linguista da strapazzo non ci abbia preso in giro.

Per adesso intorno a me non c’è nulla a parte la sabbia.

Nella mia mente c’è solo Angel.

Non dimenticherò mai la sua espressione quando ha temuto di essere sorpreso con me!

Era di puro terrore!

Il mio cuore si è spezzato in due nel vederlo allontanarsi.

Stronzo! Se penso che un secolo fa era lui ad implorarmi di baciarlo!

In realtà mi costringeva…ma…io non mi facevo pregare.

Mi faceva impazzire quando mi guardava con quelle pozze oscure, non potevo di certo resistergli.

E poi quella bocca…labbra carnose e rosse da mordicchiare, baciare, leccare.

Se solo mi fermo a pensare divento duro.

Come vorrei non fossimo stati interrotti!

A quest’ora staremmo scopando sul divano del suo studio.

Invece è arrivata Eve…quella sgualdrina!

Crede che Angel sia di sua proprietà!

Solo perché sono stati a letto insieme un paio di volte, ma non è così!

Il mio Sire non è di proprietà di nessuno!

Forse…appartiene a me, ma non lo ammetterà mai!

È troppo orgoglioso!

Può scordarsi che io implorerò ancora la sua attenzione!

Da ora in poi il mio unico pensiero sarà sottrargli il calice e diventare finalmente umano.

Ho salvato il mondo! Me lo merito per la miseria!

Sorrido e alzo il volume della radio.

Questa musica è un vero sballo!

I Sex Pistols stanno cantando una delle mie canzoni preferite.

Improvvisamente sento uno strano suono! Mi guardo intorno…

E’ il cellulare che ho preso in prestito!

Solo che non credo lo restituirò all’avvocato a cui l’ho sottratto.

Sghignazzo se penso alla sua faccia quando se n’è accorto. Ed Angel?

Lui sarà di certo furioso, ma non mi interessa!

Il cellulare è sul sedile accanto al mio.

Lo prendo e rispondo con tono strafottente “Pronto?”

Ma in realtà so già chi è! Non può che essere lui…il mio Sire.

“Mi hai preso la Viper!” mi urla furioso senza neanche salutarmi.

Sghignazzo! Voglio farlo arrabbiare, lo provoco “Ora è la mia Viper, amico!”

Continua a urlare cose incomprensibili, mi piace troppo la sua voce.

Ha un suono così caldo che mi fa venire i brividi lungo la schiena, mi eccita quando mi chiama con il mio nome umano, gli da una cadenza che mi fa sciogliere.

Ma devo smetterla di viaggiare con la testa. Lui non mi vuole. anzi, mi accusa di volere sempre prendere tutto come un gioco!

Mi dice che si tratta di una cosa seria, che delle persone stanno morendo, e che lo shan-su è una profezia e che non è destinata a me!

Ma che ne sa? Mica il manoscritto dice il suo nome?

Parla di un vampiro con l’anima che diventerà umano dopo aver superato molte battaglie, salvato il mondo etc…e io ho fatto tutto.

Sono bruciato per salvare il culo agli esseri umani.

Angel è sempre il solito presuntuoso arrogante!

Lo detesto quando si comporta in questo modo!

Vorrei proprio fargli vedere se la profezia è destinata a lui o a me.

“Ancora non puoi accettarlo? Hai vissuto la tua vita pensando di essere il predestinato, ma solo ora ti rendi conto che non lo sei e che a nessuno importa di te!”

Le parole mi escono come un fiume in piena, voglio punirlo per tutto quello che accaduto!

Però ad un tratto quello che dice mi spezza il cuore “Vorrei fossi ancora un fantasma!” ed è come se mi avesse strappato l'anima a morsi.

Sento un peso in pieno petto, non so che rispondere; per un attimo questa frase mi spiazza.

Deglutisco a fatica poi mi riprendo e furioso urlo “Ma non lo sono! Sono bruciato salvando il mondo ed ora sono tornato per davvero. Immagina perché? Perché io sono l’unico!”

Sono certo che dopo queste mie frasi lui è alterato, ma non mi importa.

Non dopo le cattiverie che mi ha sputato addosso in questi due minuti!

Voglio che soffra come sto soffrendo io! Mi ha fatto troppo male.

Io lo amo disperatamente, mentre lui mi detesta e vorrebbe che fossi ancora un fantasma.

“Spike non ho tempo per …” lo interrompo. È insopportabile per me sentire le cattiverie che gli escono dalla bocca. La rabbia mi sta divorando.

Devo mettere fine a questo supplizio.

Fingo che la linea sia disturbata, in fondo potrebbe essere anche vero, siamo nel deserto!

“Ti sto perdendo…”faccio dei versi “Non ti sento…”

E chiudo la comunicazione.

Figlio di puttana!

Ma come ha potuto gettarmi addosso tutte quelle cattiverie poche ore dopo esserci baciati.

Gliela faccio vedere io a quel finocchio del mio Sire, gli soffierò la coppa sotto il naso! Angel sconfitto da me. Che soddisfazione sarebbe!

 

 

 

Angel pov

 

Sono davvero furioso!

Spike! Ancora lui!

Riesce sempre a farmi impazzire con il suo comportamento da ragazzino capriccioso. È sgattaiolato fuori dall’ufficio di Sirk senza che ce ne accorgessimo!

Ma so benissimo dove sta andando.

È diretto al tempio nel deserto; vuole trovare il calice prima di me, per questo non ha detto nulla. Sapeva che glielo avrei impedito.

La speranza che tutto sarebbe cambiato tra noi, dopo quello che era accaduto nell’ufficio, è morta con questa fuga.

Vuole diventare di nuovo umano, abbandonarmi e correre dalla sua Buffy.

Se penso a quanto sono stato ingenuo a pensare che anche lui…

Spike resta un’egoista ed opportunista.

Lo avevo dimenticato. Pensa solo a se stesso!

Come se non bastasse si è portato via la mia Viper rossa.

Dannazione!

Era la mia preferita e con la sua guida spericolata posso solo immaginare cosa potrebbe accadere a quell’auto.

Devo raggiungerlo. È una corsa contro il tempo.

Devo sbrigarmi se voglio fermarlo prima che trovi il calice.

Sospiro e la mia mente non può fare a meno di tornare indietro di qualche ora, a quando eravamo da soli nel mio ufficio.

Ripenso alle sue labbra, al suo sapore, alla sua pelle fredda e liscia come il marmo.

Lui mi desiderava così come lo desideravo io.

Lo sentivo da come si avventava sulla mia bocca, come volesse divorarla.

Perché allora subito dopo è uscito dallo studio furioso?

Non credo di aver frainteso la situazione, mi voleva e se solo…

Ah, se non ci avessero interrotto! Eve ha scelto il momento peggiore per bussare.

Ha spezzato quel fragile incanto che si era creato tra noi.

Sembrava non fosse trascorso neanche un attimo da quando ci amavamo nell’appartamento londinese nel lontano 1880, quando Spike era ancora il mio dolce poeta, il piccolo William, giovane creatura ancora senza malizia, mentre io ero…Angelus, il flagello d’Europa.

Eppure è trascorso più di un secolo.

Siamo cambiati, abbiamo entrambi un’anima, ma i sentimenti per William sono rimasti intatti.

Cerco di non pensare a lui, ma è un’impresa impossibile!

Ho deciso, lo chiamo. Devo sapere dove si trova.

E poi voglio sentire la sua voce.

La sua eccitante voce. Ok Angel, non perderti in strane fantasie.

Lui non è tuo.

Eppure il suo sapore è ancora tra le mie labbra.

Come si può amare così tanto?

Certo, ho amato anche Buffy, ma con Spike è diverso.

Perché lui l’adoravo anche quando ero senza anima.

Non mi serviva la scintilla per provare questo sentimento quando era tra le mie braccia.

Ma ora basta, facciamo questa telefonata e vediamo dove diavolo è finito quel ladro da strapazzo.

Ha rubato anche un cellulare ad un avvocato!

Il suo è un vero talento. Se penso a quante cose portava via dai negozi senza che nessuno si accorgesse di nulla!

Compongo il numero ed aspetto. Mi risponde dopo diversi squilli.

La sua voce mi provoca un brivido…ora che gli dico?

“Spike mi hai rubato la Viper!” gli urlo prima che la mia mente possa mettere a fuoco un pensiero sensato. Dannazione!

Non volevo gridare, ma ormai è fatta!

Lui non reagisce, mi risponde con calma e strafottenza che ora l’auto è sua.

Certo! Come no! Dovrà passare sul mio corpo.

Mmmm! Meglio non pensare a questo altrimenti non so cosa potrebbe uscire dalle mie labbra. Respiro a fondo e cerco di contenere il desiderio.

Ma la mia virilità preme contro i pantaloni al pensiero di possederlo.

Non è il momento questo, la situazione è grave.

Detesto questo suo modo di fare, sembra che non gli importi nulla di nessuno.

“Spike ci sono persone che muoiono, questo non è un gioco!”esclamo

“Ed uno di noi lo fermerà! E vuoi sapere chi? Io!”mi dice

“Questa profezia non riguarda te!”

Spike continua dirmi che sono patetico, che non riesco ad accettare che non sono io il vampiro di cui parla la profezia.

Quasi non lo ascolto, le sue parole sono così fredde.

Sembra geloso, forse è per questo che vuole trovare il calice prima di me, è geloso di quello che ho. Spike vuole sottrarmi la maledizione per poter avere una rivincita su di me.

Questa consapevolezza mi sconvolge.

Vorrei non crederci, ma tutto mi fa pensare che sia così.

E mi fa male.

Spike intanto continua ad aggredirmi.

Poi dice una cosa che mi paralizza!

“Ancora non puoi accettarlo? Hai vissuto la tua vita pensando di essere il predestinato, ma solo ora ti rendi conto che non lo sei e che a nessuno importa di te!“

Non riesco a credere alle mie orecchie.

Questo significa che anche a lui non interessa nulla di me.

Il mio cuore si frantuma a quelle parole, ma serro la mascella e gli dico con cattiveria “Vorrei fossi ancora un fantasma!“

Non lo penso, ma in questo momento voglio solo ferirlo!

“Ma non lo sono!”esclama alterato, forse non se l’aspettava una frase del genere.

Dice che è bruciato per salvare il mondo e che ora è ritornato per sempre e che questo è accaduto perché è lui il vero prescelto!

E’ un illuso se davvero pensa una cosa del genere, ma io non ho la forza di replicare.

Gli dico che ho tempo per questo, ma Spike mi fa capire che non ha campo e che sta perdendo la linea, ma so che la realtà è un’altra. Non vuole parlare più con me!

Senza rendermene conto, ha chiuso la comunicazione ed io mi ritrovo a parlare con il telefono muto

“Idiota!” esclamo quando capisco che ha riattaccato.

Premo il piede sull’acceleratore desideroso di raggiungerlo al più presto.

Ho uno strano presentimento.

Capitolo V

 

Spike pov

 

 

La telefonata di Angel mi ha davvero reso furioso!

Ha detto delle cose che mi hanno profondamente ferito.

Non credevo mi disprezzasse al punto di desiderare che non fossi tornato dopo Sunnydale…che fossi morto.

Una lacrima scende lungo la guancia, ma la catturo velocemente.

Non voglio piangere…non per lui, ma…

Le sue parole mi rimbombano ancora nella testa e mi dilaniano…

Il mio Sire…l’unico uomo che abbia mai amato…

Sospiro e finalmente vedo il tempio davanti a me.

Sorrido! Sono finalmente arrivato! E prima del mio Sire…

Questa è la cosa che più mi fa piacere…raggiungere il calice prima di lui.

Dannazione! Non riesco a non pensare a lui…

Spero solo che una volta umano riuscirò a dimenticarlo…a vivere finalmente senza la sua costante presenza.

No! Non credo mi sarà mai possibile…non potrei… senza il mio adorato Sire…

Scendo dalla Viper e mi dirigo versoi l’entrata del tempio.

Spero solo che non crolli tutto! Non sembra essere molto stabile questo posto.

È davvero un luogo sinistro.

Intorno a me vedo statue, vasi ed altre cianfrusaglie.

Mi sembra quasi di essere in una tomba egizia.

Mi incammino per un lungo corridoio, ma non sono per nulla tranquillo, forse…

Forse lui è già qui! Sento di non essere solo.

È arrivato! Angel è qui, percepisco la sua presenza.

Il desiderio mi investe all’improvviso.

Quanto vorrei essere altrove…magari con lui…

Invece sono nel deserto, in questo posto abbandonato alla ricerca di un qualcosa che potrebbe anche non esistere.

Mi avvicino ad una specie di apertura, affaccia sul piano inferiore.

Lo vedo…è sotto di me…mi fissa.

Nei suoi leggo rabbia e cerco di immaginare quale sia il vero motivo del suo stato d’animo.

Pronuncia il mio nome…

“Spike!” ed io quasi vengo nel sentire il suono della sua voce.

È così calda, profonda e sensuale che mi fa tremare le gambe tanto che vorrei raggiungerlo.

Solo che non posso farlo…non ancora.

“Eccoci qui! Due eroi vampiri che competono per bagnare le proprie gole con una sorsata di luce!” dico con un sorrisetto sulle labbra.

“È questo che credi di essere Spike? Un eroe?” replica furioso.

Questa frase per me è come una pugnalata in pieno petto, per lui non sono un eroe? Ma come osa?

Ho donato la mia stessa vita per salvare Buffy e l’umanità dal Primo, ma a quanto pare non è abbastanza per lui…

Non gli interessa!

Certo! Lui è il grande Angel! Il solo vampiro con l’anima!

Colui che salva gli indifesi!

Che affronta le Apocalissi!

Invece io ero e resterò per sempre il solito William il sanguinario!

Spike l’egoista che pensa solo a se stesso!

Non sa quanto si sbaglia!

Sento la rabbia che pervade tutto il mio essere!

Le sue parole mi colpiscono fino in fondo all’anima e mi feriscono come se mi avesse colpito in pieno petto con un paletto dalla punta acuminata.

In fondo avrei dovuto aspettarmi una cosa del genere da Angel!

Nonostante il mio dolore cerco di fare finta di nulla e gli dico sprezzante “Ho salvato il mondo!”

Angel mi fissa per un attimo poi dice “Una volta! Riparliamone quando l’avrai fatto qualche altra volta!”

Lo detesto! Vorrei rompergli il naso! Perché mi tratta sempre come se fossi solo una nullità?

Non sono inferiore a lui e glielo dimostrerò!

Prenderò quel dannato calice prima di lui e finalmente capirà di cosa sono capace

“Abbiamo finito di chiacchierare amico! C’è una profezia da realizzare!” gli dico e senza attendere una sua risposta mi allontano.

La cosa sembra più facile a dirsi che a farsi!

Dove sarà?

Questo posto sembra un dannato labirinto!

Stranamente la mia mente ritorna alla prima volta che ho visto Angel!

Era ancora Angelus allora.

È accaduto qualche notte dopo la mia morte, Dru mi aveva portato nell’appartamento che divideva con lui e Darla.

Nel momento stesso in cui i miei occhi si sono posati su di lui ho capito che sarebbe stato parte di me ed infatti è stato così.

Era così bello…fiero…

Mi ha contemplato per un tempo che a me è sembrata un’eternità…

Si è poi avvicinato permettendomi di ammirarlo meglio.

Aveva un viso d’angelo, che di certo gli era valso il suo nome…Angelus.

Gli occhi erano due pozze scure nelle quali annegare…

E una bocca carnosa che sembrava essere fatta per baciare.

Ricordo che già allora provai una strana sensazione.

Naturalmente allora ero troppo ingenuo e puro per pensare che quello che provavo potesse essere desiderio, ma sentivo che c’era qualcosa che mi spingeva verso quell’uomo.

 

Naturalmente Angelus si è preoccupato fin dall’inizio di ricordarmi quale fosse il mio posto all’interno di quella strana famiglia.

Era lui che comandava, non potevo fare altro che obbedire.

Io amavo Dru…era la mia Sire e lui me l’ha portata via!

Li ho trovati a letto insieme!

Per me fu un colpo terribile!

L’ho affrontato, ma Angelus mi ha schernito!

Ha messo in chiaro che nulla in quella casa mi poteva mai appartenere!

Potevo andare a letto con Dru, ma restava di sua proprietà!

Questa cosa mi ha pesato per molto tempo, ma forse solo ora comprendo che non era di Dru che ero geloso, ma di Angelus.

Trovarlo a letto con Dru mi ha procurato un dolore immenso, quasi come quello che sto provando ora per le sue cattiverie.

Eccolo! È davanti al calice!

Dannazione! Lo ha già trovato.

La sua solita fortuna!

Lo raggiungo, Angelus è lì in piedi e non accenna a muoversi.

Che starà mai aspettando?

Quel vampiro per me è un vero mistero a volte.

In un attimo gli sono accanto.

Lui non mi rivolge neanche lo sguardo…

So che vorrebbe ignorare la mia presenza, ma non può, quindi senza neanche voltarsi mi dice seccato “Ed ora che cosa facciamo?”

Che idiota! Secondo lui che dovremmo fare?

Lottare per quel dannato calice che ora è li davanti a noi.

In fondo non è per questo che siamo venuti nel deserto del Nevada?

Non rispondo, ma decido che è giunto il momento di agire!

Anche perché dentro di me sento che sto per esplodere.

Lo colpisco in pieno viso con un pugno mandandolo al tappeto.

Sembra sorpreso del mio gesto.

Ribadisce che non c’è tempo per questo.

E allora che dovremmo fare per contenderci il calice?

Giocarcela a dadi?

Mi avvicino ed Angel dopo avermi lanciato un’occhiataccia di fuoco si alza in piedi e mi colpisce.

Ecco! Ora riconosco il mio Sire! Sarà un combattimento grandioso.

 

 

 

Angel pov

 

 

Spike deve essere già arrivato! Sento il suo odore, impregna questo luogo.

Come è inebriante! Mi riporta alla mente antiche immagini e questo basta ad eccitarmi.

Ora però devo cercarlo, anche se temo che invece sarà lui a trovare me!

È sempre stato così!

È sempre stato il mio William a rintracciarmi quando voleva!

Percorro velocemente questo lungo corridoio e mi ritrovo in un’enorme stanza polverosa, ma in che posto mi trovo?

Mi guardo intorno e finalmente percepisco la sua presenza.

È sopra di me. Si affaccia da una specie di piano sopraelevato e mi parla

“Eccoci qui! Due eroi vampiri!”

Io lo guardo e vedo che ha la sua solita espressione strafottente sul volto.

So che è risoluto a trovare il calice.

Non posso permetterglielo!

Gli rispondo con cattiveria anche se non è mia intenzione “E’ questo ciò che credi di essere? Un eroe?”

Lui mi fissa e risponde “Ho salvato il mondo!”

“Una volta! Riparliamone quando lo hai salvato parecchie volte!”

William sembra sorpreso dalle mie parole e indurendo il tono di voce dichiara “Abbiamo finito di chiacchierare amico! C’è una profezia da realizzare!”

Si allontana e sento che è furioso!

È furioso con me e mi dispiace.

Lo considero un eroe per il modo in cui si è sacrificato per salvare Buffy e per chiudere per sempre la bocca dell’inferno.

Allora perché continuo a ripetergli tutte queste cattiverie che non penso?

Lo seguo.

Percorro questi corridoi che mi sembrano eterni e con la mente ritorno al primo momento in cui i miei occhi di vampiro si sono posati sul suo volto.

Vivevamo a Londra in quel periodo e la piccola Dru lo aveva appena portato a casa dopo averlo reso uno di noi.

Si era lamentata per giorni interi che non aveva nessuno, che io e Darla la trascuravamo ed aveva deciso di prendersi qualcuno con cui trascorrere il tempo, un cucciolo che possa stare con lei.

Quando entrò nella stanza con William lo studiai a lungo prima che lui si accorgesse della mia presenza.

Restai folgorato dalla sua bellezza.

Un viso perfetto, con zigomi pronunciati, labbra rosse e carnose.

Mi sono avvicinato perdendomi immediatamente in due pozze blu senza fine.

L’ho schernito, ma in fondo non avevo ancora la mia anima a torturarmi.

Ero il feroce Angelus.

William mi fa guardato incuriosito e fiero, voleva fare buona impressione…

E devo ammettere che ci è riuscito.

Da quel giorno è diventato per me un’ossessione.

Lo desideravo! Smaniavo di possederlo.

Ed infatti stato mio! Certo! Più di una volta, ma sentivo che il suo cuore non mi apparteneva completamente.

C’era una cosa che me lo impediva ed era il suo amore per Dru.

William amava la sua Sire…

Dovevo allontanarlo da lei.

Feci in modo che lui ci trovasse insieme.

Si infuriò! Credo che in quel momento mi abbia odiato con tutto se stesso.

Ha cercato di ribellarsi, ma io non gliel’ho permesso.

Lo consideravo come il mio Childe! E doveva essere solo mio.

La gelosia per quel sentimento che provava per Dru superò ogni mio buonsenso.

Mi portò a ferirlo…

Lo umiliai credendo che lo avrei avuto per me, ma sbagliavo…

Scuoto la testa cercando di rimuovere quei ricordi per me troppo dolorosi e finalmente raggiungo la mia meta finale.

Il calice è su un piedistallo in una sala sotto di me.

Con un salto la raggiungo.

Non riesco quasi a credere che sia reale…

Che con pochi passi può essere finalmente mio.

Alle mie spalle un tonfo!

William è qui!

Non mi volto…

Sento che se lo guardassi anche solo per un istante negli occhi non potrei continuare…

Non potrei più andare avanti in questa lotta per la realizzazione della profezia.

Ora mi è accanto…

Il suo odore è così inebriante che mi sento duro per il desiderio.

È immobile accanto a me e fissa senza parlare il calice.

Come vorrei attirarlo a me e baciarlo come se non si fosse un domani

So che non posso.

Mi respingerebbe e so che non lo sopporterei…

Non di nuovo.

Finalmente parlo, non resisto più

Tutto questo silenzio e attesa, sono così snervanti.

“Cosa facciamo ora? “

Il mio dolce poeta sembra riflettere su questa mia domanda.

Alza gli occhi al cielo, poi senza neanche rivolgermi lo sguardo mi colpisce.

Un pugno in pieno viso che mi coglie alla sprovvista.

È forte il ragazzino.

Mi manda al tappeto e poi si avvicina minaccioso.

Sento che vuole a tutti i costi prendere il calice al mio posto.

Mi dice delle cattiverie che probabilmente merito visto il modo in cui l’ho sempre trattato in passato.

Ad un tratto mi alzo e lo colpisco…

Lo colpisco con un pugno ed gli dico che allora se proprio vuole faremo a modo suo.

Lo scontro decisivo può finalmente avere inizio.

Stranamente mi sento eccitato ed ansioso…

È come se attendessi da tutta una vita questo momento.

Lui mi scruta come se volesse leggermi dentro e nei suoi occhi scorgo una strana luce.

Credo che in realtà sia impaziente di combattere e di vincere…

 

 

Capitolo VI

 

Spike pov

 

 

Cominciamo a lottare!

Usiamo delle barre di metallo.

Questo combattimento mi eccita…

O forse è la vicinanza del mio Sire a provocare in me questo stato d’animo.

Nell’aria si sente il suono del ferro

Io faccio roteare la mia asta nell’aria e poi colpisco, ma riesce a intercettare il mio colpo con la sua e lo blocca.

È davvero forte e veloce.

Erano anni che sognavo un combattimento come questo, ma sento che la sua anima è tormentata.

Cosa sarà? Che sia davvero terrorizzato dalla possibilità che io riesca a batterlo?

No! Non riesco a crederlo! Lui il Flagello d’Europa non ha paura di nulla purtroppo.

Non ha di certo paura del suo Gran childe.

Devo ammettere che mi mette uno strano eccitamento l’idea di poterlo sconfiggere.

Non è mai accaduto.

Non sono mai riuscito ad avere la meglio su di lui…

Si…è accaduto.

Ma solo una volta, quando era tornato Angelus e con una spranga l’ho colpito durante la battaglia per impedire il risveglio di Acathla.

Sorrido al pensiero di Angelus a terra sanguinante, ma poi mi riprendo.

Lo amo troppo.

Non gli farei mai del male.

Non così tanto…almeno

Non più!

Sono talmente preso dai miei pensieri che abbasso per un attimo la guardia.

Angel mi colpisce ed io finisco contro un balcone mandandolo in frantumi.

Dannazione!

Mi sanguina il labbro e credo di essermi provocato un lungo taglio sulla guancia.

Bastardo! Vuole il gioco pesante? E lo avrà.

Comincio a colpirlo.

Gli sferro un pugno dopo l’altro e gli sputo addosso tutto quello che mi tengo dentro da oltre un secolo“Ora ti dirò perché non sopporti la mia vista!”

“Dillo al tuo terapista!” esclama Angel

Che bastardo! Osa anche prendermi in giro!

Continuo a prenderlo a pugni

“Ogni volta che mi guardi…vedi tutte le cose che ho fatto…le vite che ho preso…a causa tua! Drusilla mi ha generato, ma tu mi hai reso un mostro!”

“Non ti ho reso io un mostro Spike! Ho solo aperto la porta a quello che realmente sei!” mi dice senza guardarmi

A quel punto non ci vedo più dalla rabbia!

Lo colpisco con tutta la mia forza!

Ho deciso di non limitarmi.

Voglio fargli capire che non ho paura di lui!

Lui sembra stordito per il mio pugno.

Lo ha preso di sorpresa, ma io non ho intenzione di cedere!

Prendo una croce in legno che si trova abbandonata sul pavimento polveroso.

Dopo aver abbracciato la croce in quella chiesetta a Sunnydale la mia pelle riesce a resistere al contatto con questo oggetto così sacro.

Angel non lo sa e non immagina neanche di cosa sono capace.

Non sono più il vampiro che lui conosceva.

Sono cambiato e presto se ne accorgerà!

Lui si volta e senza che se ne renda neanche conto lo colpisco con l’oggetto sacro che stringo nelle mani facendolo volare contro un muro.

Deve essersi fatto molto male, ma a questo punto non mi interessa.

Voglio che si renda conto di cosa sono capace

Dalla bocca del mio Sire fuoriesce un fiotto di sangue.

Mi fissa per un attimo.

Stringo ancora la croce mentre le mie mani fumano

Strano…

Non sento quasi dolore.

Forse perché c’è qualcosa che mi ferisce e brucia più di una croce.

L’odio del mio Sire…

Continuo a parlare “Tu non hai conosciuto il vero me stesso! Troppo occupare a guardare il tuo riflesso…pregando ci sia al mondo qualcuno disgustoso quanto te…così tu potevi sopportare di vivere con te stesso. Guardami bene eroe! non sono per niente come te!” concludo fissandolo con occhi di brace

Angel alza lo sguardo, si tocca le labbra sporche di sangue e con estrema calma esclama

“No! Tu sei inferiore! Per questo Buffy non ha mai realmente amato… perché non eri me!”

Bastardo! Non riesco a credere a quello che sentono le mie orecchie.

Non resisto più!

Lo raggiungo! Lo afferro per la giacca e lo attiro a me.

I nostri visi sono così vicini che possono quasi sfiorarsi.

Lo fissò furioso e gli sibilo “Allora immagino pensasse a te ogni volta che scopavamo!”

Ora è furioso! Mi afferra e mi colpisce con forza!

Certo! Gli ho toccato la sua adorata Buffy!

Reprimo una smorfia.

Approfitta di questo mio momento di distrazione!

Mi lancia attraverso la stanza!

Atterro su dei pezzi di legno!

Che idiota! Ha rischiato di ridurmi in polvere.

Non è così fortunato!

Non si libererà di me così facilmente!

Mi alzo in piedi.

Il mio Sire mi raggiunge.

Ha il volto della caccia! Questo significa solo una cosa!

Ha finalmente deciso di fare sul serio.

Non aspettavo altro!

Mi trasformo a mia volta!

 

 

Angel pov

 

 

William è furioso!

Vuole ad ogni costo battermi!

Il suo più grande desiderio è mostrarmi quanto sia diventato più forte.

Farmi capire che può battermi, che non è più il dolce William che conoscevo.

Sbaglia. Per me lui resterà sempre il poeta che Dru portò nella nostra siute quella notte di tanti anni fa.

Quel ragazzino orgoglioso che mi fissava come se volesse leggermi dentro.

È più forte.

Questo non posso fare a meno di ammetterlo.

Forse è la determinazione a battermi che lo ha reso più potente.

Ha preso una barra di metallo e me ne lancia una identica.

Vuole fare sul serio.

Bene! Non aspetto altro!

Voglio dimostrargli che resto il suo Sire e che non può sconfiggermi.

Quando l’avrò battuto gli dirò tutto quello che non ho mai avuto il coraggio di confessargli.

Lo amo come non ho mai amato nessuno!

Il mio Childe preferito.

Will, il mio piccolo e dolce poeta.

Non gliel’ho mai confessato, ma adoravo le sue poesie.

Anzi, più di una volta, per ferirlo, gli ho detto che erano orribili.

Non ha più scritto da allora!

Una sera, quando era incorporeo e ci trovavamo nel mio ufficio, gliel’ho confessato.

Lui naturalmente non mi ha creduto.

Perché avrebbe dovuto?

Ora mi colpisce con tutta la forza di cui è capace.

Si avvicina pericolosamente al mio viso e, fissandomi con odio, esclama che questa volta non vincerò io!

Non accadrà mai!

Sulle sue labbra appare un sorrisetto maligno.

Rotea l’asta in aria e cerca di colpirmi, ma io intercetto il suo colpo.

Dannazione!

È davvero forte.

Colpisce di nuovo e questa volta mi fa sanguinare.

Nell’aria si sente il suono del ferro.

Ora combatto su serio.

Spike abbassa la guardi ed io lo mando a sbattere contro un balcone che finisce in mille pezzi.

Ora è furioso!

Si avventa su di me

Mi sputa addosso tutto il suo odio!

Mi confessa tutto quello che non ha mai avuto il coraggio di dirmi

“Ora ti dirò perché non sopporti la mia vista!” mi dice quasi sibilando

Io lo fisso incredulo, ma di che sta parlando?

Secondo lui io non lo sopporto, non riesco a credere alle mie orecchie.

Sono ferito e la mia lingua agisce prima che possa riflettere “Dillo al tuo terapista Spike!” esclamo

I suoi occhi diventano due fessure.

Ora la sua è pura furia.

Mi colpisce senza sosta sparando delle cose senza senso e poi dice una cosa che mi ferisce “Drusilla mi ha generato, ma tu mi hai reso un mostro!”

Allora è davvero questo ciò che pensa di me.

Mi considera il solo colpevole delle sue azioni e di quello che è diventato.

Ora sono incazzato anche io e voglio ferirlo “Non ti ho reso io un mostro Spike! Ho solo aperto la porta a quello che realmente sei!”

Ecco! L’ho detto! So che l’ho ferito con le mie parole, ma…me le ha strappate.

Sono stato costretto a farlo!

Nei suoi occhi leggo odio e rabbia!

Mi colpisce in pieno viso con un pugno.

Mi asciugo il sangue che fuoriesce dal labbro con un dito.

Mi volto verso di lui e in quel momento un oggetto pesante mi colpisce.

Non so neanche come, ma mi ritrovo contro la parete.

dannazione!

Non riesco ad alzarmi.

Il colpo che mi ha inferto è stato talmente potente da mandarmi a sbattere all’altra parte della stanza.

Alzo lo sguardo verso di lui.

Ha in mano una croce, la stessa con la quale mi sono bruciato prima la mano.

Spalanco gli occhi dalla sorpresa.

Riesce a tenerla tra le mani senza urlare dal dolore, ma come è possibile?

Questo significa che il piccolo Will è realmente cambiato.

Mi parla con disprezzo.

Non credevo dentro di lui ci fosse tanta rabbia repressa

Ricomincia a parlare “Tu non hai conosciuto il vero me stesso! Troppo occupato a guardare il tuo riflesso…pregando ci sia al mondo qualcuno disgustoso quanto te…così tu potevi sopportare di vivere con te stesso. Guardami bene eroe! Non sono per niente come te!”

Ora che ha detto tutto tace continuando a fissarmi

Sono deluso.

Ma in fondo mi aspettavo un trattamento del genere.

Durante tutta la sua esistenza non ho fatto altro che cercare di spezzarlo, di denigrarlo.

Sono disperato!

Il mio adorato Will mi disprezza.

Dentro di me sento talmente tanta rabbia che potrei anche esplodere.

Mi alzo in piedi e quasi senza rendermene conto esclamo “No! non sei come me! Tu sei inferiore! Per questo Buffy non ti ha mai amato… perché non eri me!”

Oh no! Cosa gli ho detto?

Perdonami Will! Non volevo.

In un attimo è su di me!

Mi afferra per la giacca e mi sussurra con cattiveria“Allora immagino pensasse a te ogni volta che scopavamo!”

Stronzo! Come osa ricordarmi che lui e Buffy hanno…

Il solo pensiero di loro due insieme mi fa impazzire.

Mi lacera dentro.

Il mio cuore sanguina.

Ringhio e lo lancio attraverso la stanza

Atterra su dei pezzi di legno!

Legno! Come ho fatto ad essere così incosciente?

Ho rischiato di ucciderlo. Sul serio questa volta.

Perdonami piccolo.

Vorrei correre da te e stringerti tra le mie braccia, ma so che non me lo perdoneresti mai

Sospiro per il sollievo!

Si è alzato in piedi.

Sta bene.

Mi si avvicina ed io senza accorgermene scivolo nel volto della caccia.

Ho capito che vuole farla finita con questo scontro.

Non si fermerà fino a quando non mi avrà battuto e non avrà conquistato il diritto allo Shanshu.

Anche lui si è trasformato e si avventa su di me.

Capitolo VII

 

Spike pov

 

 

Mi avvento su di lui, tra le mani ho un pezzo di legno appuntito.

non so se avrò mai il coraggio di usarlo.

Amo Angel.

Con tutta l’anima.

Voglio porre fine a questo stupido combattimento.

Non mi ha fatto che male…non un male fisico.

Sono un vampiro, adoro il dolore.

Il male di cui parlo l’ho provato nel profondo del mio cuore.

Angel è stato crudele, ma in fondo lo sono stato anche io.

Gli ho sputato contro cattiverie che mai avrei pensato di dirgli.

Non le pensavo.

Ora so che è stata la rabbia a scatenare dentro di me tutto questo rancore.

La rabbia di non essere amato da lui.

Ci affrontiamo di nuovo.

Angel è forte… dannatamente forte.

Lo trafiggo nel braccio con il pezzo di legno.

Lui lo estrae e mi fissa con i suoi occhi gialli di demone.

Se sapesse quanto amo quello sguardo.

Ora voglio farla finita!

Mi ha stancato questa farsa.

Cerca di colpirmi. Vuole trafiggermi.

Sono più veloce.

Con un calcio glielo faccio volare di mano e lo afferro al volo.

Angel è sul pavimento polveroso.

Io esito.

Lui mi guarda senza muoversi.

Sembra quasi aspetti il colpo decisivo che io non mi decido ad affondare.

Chiudo gli occhi e gli pianto il paletto nella spalla destra.

Sono un codardo!

Non sono capace di porre fine alla sua esistenza, ma come potrei?

Lo amo anche più di me stesso.

Lui grida e il suo viso ritorna bello e giovanile.

Mi fissa incredulo.

Forse pensava lo avrei colpito dritto al cuore.

Bastardo! Sono certo che se le posizioni fossero state ribaltate lui lo avrebbe fatto.

Avrebbe tolto la vita ad una delle sue creature.

Lo fisso per un attimo poi mi avvio verso il calice.

Ho vinto!

Appartiene a me ora!

Finalmente potrò ritornare umano.

 

 

 

Angel pov

 

 

Spike si avventa contro di me con un pezzo di legno appuntito.

Credo sia giunto il momento della verità!

Il migliore tra noi vincerà…la vita ed anche il calice.

Lui è più che mai deciso a uccidermi!

Lo leggo nei suoi occhi.

Dopo tutto quello che gli ho detto mi meraviglierei se non lo facesse.

Mi trafigge un braccio.

Dannazione!

Lo estraggo.

Sanguino.

Lottiamo per il possesso del paletto, poi lui con un calcio me lo fa volare dalle mani e riesce a prenderlo al volo.

Sento che sta per sferrare il colpo decisivo.

Vedo nei suoi occhi una luce.

Forse è soddisfazione quella che vi leggo.

Per la prima volta in tutta la sua vita è riuscito a battermi.

Ha avuto la meglio sul suo Sire.

Ora si libererà di me una volta per sempre e potrà anche ritornare umano.

Mi spinge per terra e in un attimo è su di me.

Sorride.

Indossa ancora la maschera della caccia.

Peccato.

Se proprio devo morire vorrei farlo mentre mi perdo nei suoi occhi blu profondi come l’oceano.

Lui esita a colpirmi.

Vuole prolungare la mia agonia.

Quando gli ricapita di avermi alla sua mercé, vuole godersi questo momento di gloria.

Mi scruta.

I suoi occhi intrappolano i miei, poi li chiude e mi trafigge in una spalla.

Dalle mie labbra fuoriesce un grido strozzato.

I miei lineamenti tornano quelli di prima.

Spike si alza e mi fissa per un attimo.

Si trasforma e ritorna l’uomo che amo.

Sussurra qualcosa che non capisco, poi si allontana per raggiungere il calice.

certo!

Quella è l’unica cosa gli interessi.

Quel dannato calice che è stata la causa di questo duello inutile.

Perché lottare quando tutto quello che vorrei fare è abbracciarlo e posare le mie fredde labbra sulle sue?

 

 

 

 

 

 

 

Spike pov.

 

 

Mi avvicino al calice.

Sto per afferrarlo con una mano, ma il mio Sire mi urla di aspettare.

Alzo gli occhi al cielo.

Ancora non si rassegna che non è per lui.

Poso nuovamente il calice sulla base.

Mi giro e lo guardo.

Sanguina da varie parti del corpo.

Si mantiene la spalla, deve fargli molto male.

Povero Sire.

Non avrei voluto colpirlo così forte, ma non mi ha lasciato scelta.

Nel momento in cui ha affermato di essere superiore a me non ci ho visto più dalla rabbia.

Non gli è bastato rinvangare la storia di Buffy, ha dovuto anche umiliarmi, dicendomi che sono inferiore a lui.

Mi ha ferito in tutti i modi più di quanto abbia fatto io con quel dannato paletto che ora giace da qualche parte su quel lurido pavimento in pietra.

“Spike.”sussurra ansimante “Aspetta.”

Io a stento ascolto quello che mi dice.

La mia mente è altrove.

Neanche io so di preciso a cosa sto pensando, una moltitudine di pensieri affolla la mia mente.

Angel mi dice che devo pensare bene a quello che faccio, che rischio di morire se questo calice non è destinato a me.

Io sorrido divertito.

Come se gli importasse qualcosa di quello che mi accade.

Il mio adorato Sire non aspetta altro di vedermi incenerire per potere essere l’unico vampiro con l’anima.

Se io sparisco avrà tutto.

Lo Shansu…Buffy…e chissà cosa altro.

Lo fissò per un attimo, poi prendo la mia decisione…

Prima di bere dal “Calice dell’eterno tormento” devo fare una cosa.

So che se non la faccio me ne pentirò per tutta l’eternità.

 

 

Angel pov

 

 

Ormai Spike è davanti al calice.

Lo guarda per un istante.

Forse non riesce a credere di avermi battuto…di essere riuscito ad ottenere la vittoria.

Mi viene quasi da sorridere ed in fondo…

Sì, in fin dei conti, sono contento per lui.

Lo ha desiderato più di me!

Mi sembra giusto che alla fine abbia ottenuto quello che voleva.

Per quanto mi riguarda, non ho mai fatto affidamento su questa profezia.

Fin da quando Wes me ne parlò più di cinque anni fa io non ho mai creduto che un giorno si sarebbe avverata.

Mi sento in dovere di avvertirlo.

Forse rischia la vita bevendo da quel calice.

E se fosse una sorta di trappola per togliersi dai piedi uno di noi due?

E se la Wolfram & Hart avesse architettato tutto questo solo per liberarsi di me?

Non potrei mai perdonarmelo se dovesse accadergli qualcosa per colpa mia.

Devo fermarlo!

Deve rendersi conto dei rischi a cui va incontro.

“Spike! Aspetta!” gli urlo.

Ma so già che non mi darà ascolto.

Sa essere un vero testone quando vuole.

Si volta e mi fissa.

I suoi occhi sembrano scrutarmi fino in fondo all’anima.

Sa che cercherò di fermarlo.

Mi conosce bene, il mio piccolo Will.

Gli dico che può essere pericoloso bere da quell’oggetto.

Non ne sappiamo nulla!

Sembra non ascoltare neanche le mie parole…come se la sua mente fosse distante chissà quante miglia.

Il mio cuore si frantuma in mille pezzi alla consapevolezza che lui stia pensando a Buffy e alla loro vita insieme.

Io continuo a parlare.

Cerco di rendermi conto se lui sia convinto o meno del passo che sta per fare

“Spike…questo non è un trofeo. Questo è un fardello…una croce…che devi sopportare…fino a quando ti ridurrà in cenere. Devi credermi. Lo so. Quindi chiedi a te stesso se è questo ciò che realmente vuoi.”

Ora lo sto quasi implorando, lui continua a fissarmi con quei favolosi occhi che mi fanno sempre tremare le gambe quasi come se fossi un adolescente alla prima cotta.

Spalanco gli occhi dalla sorpresa.

Spike ha posato la coppa senza staccare gli occhi dai miei.

Provo una strana sensazione.

Non è la prima volta che leggo quello sguardo.

Uno sguardo deciso, come se avesse programmato di agire, ma di cosa si tratterrà mai?

Capitolo VIII

 

Spike pov

 

 

Esito un attimo.

Il coraggio viene meno.

Ma che sto facendo? Perché sto esitando?

Il mio unico desiderio è risentire le sue labbra sulle mie.

Devo baciarlo di nuovo.

Se Eve, nel suo ufficio, non ci avesse interrotti, avremmo fatto l’amore e forse non ci troveremmo in questa situazione.

Il mio Sire mi guarda, potrei anche morire, bevendo da questo dannato calice, e sarei felice dato che, in quel caso, l’ultima cosa che avrei visto sarebbero stati i suoi occhi scuri.

Dio solo sa quando amo perdermi in quelle pozze senza fine.

Basta! Ho deciso!

Ho indugiato abbastanza.

In fondo, cosa ho da perdere? Non voglio avere rimpianti!

Il calice non mi interessa più! Il mio Sire è ciò che conta.

Angel e le sue labbra che vorrei baciare, mordicchiare, venerare.

Quasi senza che se ne renda conto sono su di lui.

Lui sgrana gli occhi, penserà voglia finire quello che ho cominciato, ma la realtà è ben diversa.

Quello che voglio da lui è ben altro.

Lo afferro per il bavero della giacca, proprio come ha fatto lui con me ore prima nel suo studio.

I suoi occhi sono come braci incandescenti.

Le sue labbra sono socchiuse per lo stupore.

L’irruenza con cui l’ho attirato a me sembra essere svanita.

La realtà è che ho paura…della sua reazione…della mia…

So che questa volta potrei anche non riuscire a fermarmi.

Potrei prenderlo qui, in questo tempio abbandonato…

Il desiderio che provo per lui mi sta consumando

Avvicino lentamente il viso al suo.

Sento il suo respiro affannoso.

Vorrei tanto sapere cosa prova.

Se il mio cuore potesse battere in questo momento mi esploderebbe nel petto per l’intensità delle emozioni che sto provando.

“Will…?”sussurra con un filo di voce.

Adoro quando pronuncia il mio nome umano. Anche se a lui ho sempre fatto credere il contrario.

“Sire.” gli dico e intrappolo le sue labbra con le mie.

Angel geme, di certo non si aspettava questo da me.

La mia lingua si spinge nelle profondità della sua bocca, solletica ogni punto.

Mio dio! Il suo sapore…così inebriante…così coinvolgente.

Un attimo e sono duro ed eccitato…

Lui mi mette una mano dietro la nuca e mi attira a sé

Sento la sua eccitazione…

Lo vuole anche lui…mi vuole.

Questa consapevolezza mi spinge a continuare

Divoro la sua bocca…le nostre lingue hanno ormai intrapreso una battaglia senza fine.

Una fortuna che entrambi non abbiamo alcuna necessità di respirare

Non ho alcuna intenzione di smettere di baciarlo.

Il mio adorato Sire…quanto ho atteso questo momento.

La mano dalla nuca si sposta lungo il mio collo.

È gelida, ma non so perché, mi infiamma,

Il mio corpo è incandescente…sembra attraversato da un mare di lava.

Ansimo…lo desidero come non ho mai desiderato nessuno

La mano di Angel continua a vagare.

Si sofferma sui pantaloni.

Mi sfila la maglia nera, ormai lacera dopo gli estenuanti combattimenti e mi sfiora con le dita.

Una sensazione magnifica…

Le sue carezze…

Proprio come allora…

Nulla è cambiato…ci siamo solo noi due…proprio come nel 1880, in quella stanza d’albergo.

Gli artiglio i capelli e lo attiro a me…gli mordo la lingua, assaporo il suo sangue

È come ambrosia…

Mi spinge contro la parete e sento il suo possente corpo schiacciato contro il mio.

Ha paura che mi possa tirare indietro all’ultimo momento.

Sciocco di un Sire…non ha ancora capito che nulla riuscirà a separarmi da lui?

Lo voglio talmente che quasi non riesco a ragionare.

“Sire.”sussurro con desiderio.

Mi fissa ed io non posso fare altro che perdermi nella profondità dei suoi occhi scuri come la notte.

“Ti voglio, Will!” esclama finalmente.

Non aspettavo altro.

Un sorriso increspa le mie labbra.

Mi avvento nuovamente su di lui.

Voglio divorarlo…fargli capire quanto lo voglia anche io.

“Stenditi!” mi ordina

Sistemo lo spolverino in modo da farci da coperta e obbedisco al suo ordine

Lui resta in piedi davanti a me.

Immobile. Contempla il mio torace scolpito e modellato da innumerevoli combattimenti.

Poi si inginocchia e lo sfiora con le dita

“Will…il mio poeta…il mio dio greco. Sapessi quanto mi è mancato tutto questo.” sussurra stendendosi su di me.

Socchiudo gli occhi.

Le sue parole sono come poesia per me.

Peccato che per lui sia solo puro desiderio sessuale.

Se solo mi amasse la metà di quanto lo amo io.

Non importa…a me basta essere suo anche se per un’ultima volta.

Gli faccio scivolare lungo le spalle la giacca di pelle e poi gli strappo con foga i bottoni della camicia di seta.

“Piccolo…è la seconda che mi distruggi in un giorno!” mi rimprovera.

Sorrido maligno e lui capisce che l’ho fatto apposta.

“Sei un demonietto, lo sai Will?” mormora posandomi un dito sulle labbra

Glielo mordicchio “Lo so, non è forse questo che ti piace tanto Sire?”

Sorride, mentre la mia lingua gioca con il suo dito “Sei davvero impertinente!”

Sento la mia erezione che preme dolorosamente, i jeans sono ormai diventati terribilmente stretti.

Angel mi bacia di nuovo, non mi stancherei mai della sua bocca e il suo sapore…è così inebriante.

Mi è necessario quanto il sangue.

La sua mano scivola tra le mie gambe.

Mi sfugge un gemito

Ormai sono al limite.

Sorride e sposta le sue labbra sul mio collo, lo mordicchia con i denti umani.

Intanto con la mano mi slaccia lentamente la cintura e i bottoni.

Infila la mano all’interno facendomi ansimare.

“Angel” sussurro, la sua mano gelida mi fa sciogliere.

“Piccolo, mi fai impazzire.”

Non resisterò a lungo se continua a sfiorarmi in quel modo

Accarezza la punta del mio membro con un dito, poi si ferma.

Mi lascio sfuggire un gemito di disapprovazione, lo fisso, i suoi occhi brillano.

Non resisto più!

“Ti prego” sussurro ormai allo stremo

“Mi preghi? E di cosa, piccolo?”mi chiede mentre un sorrisetto sadico appare sul suo volto, mi sembra quasi Angelus

“Toccami!” lo supplico quasi

Angel mi accontenta e ricomincia ad accarezzarlo lungo tutta la lunghezza.

“Ti piace Will?”

Annuisco, dalle mie labbra esce un sospiro

“Angel…Sire”

“Liam! Chiamami Liam!”

Lo guardo stranito, vuole che lo chiami con il suo nome umano.

“Liam!”ripeto non mi capita spesso di pronunciare questo nome, lui lo detestava.

La mano corre lungo la lunghezza facendomi gemere

Chiudo gli occhi, era da tanto che aspettavo questo momento

Se solo sapesse quanto lo amo e da quanto tempo desidero confessarglielo.

Ripeto senza sosta il suo nome “Liam”

Lui si ferma ed alza la testa.

Incontra il mio sguardo

Avvicina il viso al mio e mi bacia dolcemente

Lo guardo con intensità e, senza attendere oltre, gli slaccio i pantaloni

So quello che desidera.

Li abbasso insieme ai boxer.

Se ne libera, ora è nudo come me, nessun indumento ci separa.

Avevo dimenticato quanto fosse bello.

Lo bacio sulle labbra delicatamente, vorrei che questo momento durasse per sempre

Con la mano gli sfioro il ventre, ha messo su qualche chilo, ma non importa, per me è sempre bello

Scendo a toccargli il membro pulsante

Lo stringo in mano facendolo gemere.

Questo suono è poesia per le mie orecchie

Lo spingo supino capovolgendo le posizioni

Siedo a cavalcioni su di lui.

Gli sfilo la camicia ormai priva di bottoni e gli accarezzo il petto.

Mi sporgo in avanti e comincio a posargli lievi baci.

Voglio farlo impazzire.

Scendo con le labbra fino all’ombelico

Evito di proposito di sfiorare il suo membro.

Lui spinge i fianchi verso l’alto e mi supplica di dargli piacere.

Vorrei farlo soffrire ancora, ma poi decido di accontentarlo

Gli sfioro la punta con la lingua

“Will” geme ormai senza controllo

So fino a che punto portarlo prima che esploda

Lecco di nuovo assaporando il gusto salato del suo seme,

Senza attendere oltre lo lascio scivolare tra le labbra

Comincio a succhiarlo e leccarlo

Angel ansima

Lo prendo fino in fondo, dio solo sa quanto mi è mancato

Il mio Sire mi sta fissando, i suoi occhi scuri pieni di passione e desiderio.

I suoi gemiti mi spingono a continuare.

Le sue mani sono nei miei capelli, li accarezza, li stringe in una morsa fino a farmi male.

“Ti voglio!” esclama.

Alzo la testa e gli sorrido, non aspettavo altro

Mi stendo e lui è su di me.

Mi bacia sfiorando con la punta della lingua gli angoli della bocca.

Lo attiro maggiormente a me approfondendo il bacio.

Apro le gambe per facilitargli l’accesso.

Sento il suo dito freddo che mi solletica lentamente tra le natiche

Sono impaziente.

Mi penetra e si spinge dentro di me.

I miei occhi si incatenano ai suoi.

Mi accarezza una guancia con l’altra mano e si sofferma a delineare i contorni del mio viso.

Mi fissa con dolcezza, come vorrei sapere a cosa sta pensando in questo momento.

Aggiunge un secondo dito ed io fremo, ormai non posso più attendere oltre.

Voglio sentirlo dentro di me…riprovare quelle sensazioni mai dimenticate.

Sostituisce le dita con la punta del suo membro

Lentamente si immerge in me.

Chiudo gli occhi “Liam”

“Oh Will!” mormora conficcandosi completamente “Quanto mi sei mancato, dolce Will”

Comincia a muoversi ed io sono in paradiso.

Lo attiro a me e lo bacio mentre gli stringo le gambe ai fianchi per aumentare la penetrazione.

“Anche tu Liam! Sapessi quanto ho atteso questo momento!”

Aumenta il ritmo delle spinte e aumentano anche i miei gemiti

Sento che sto per raggiungere l’orgasmo

Liam continua a guardarmi

Ansima, sta per venire anche lui.

Quanto lo amo! Devo dirglielo! devo confessargli quello che provo

Voglio che sappia che lo amo.

Lo guardo un’ultima volta e con un’ultima spinta raggiunge l’orgasmo.

Io lo seguo dopo un istante “Ti amo Liam” sussurro con un filo di voce

Lui mi fissa incredulo, come avevo immaginato, non mi crede.

Come dargli torto? Dopo il modo in cui l’ho trattato.

Sono un idiota, non avrei dovuto confessarglielo, ora mi prenderà in giro.

Cerco di non fargli capire che sono deluso dalla sua reazione e sorrido

 

 

Angel pov

 

 

Non riesco a capirlo.

In una mano stringe il calice.

Perché esita? Non decide a bere.

L’attesa di conoscere la verità mi sta distruggendo.

È davvero destinata a lui la profezia?

Senza che me ne renda conto mi è addosso.

Ma che diavolo…?

Sembra una furia, ma che gli prende?

Vuole sbarazzarsi di me?

Mi afferra per il bavero della giacca.

Sono allibito, ma che ha in mente?.

Improvvisamente l’irruenza con cui mi ha attirato sembra essere svanita.

Il desiderio che provo mi sta consumando

Il respiro diventa affannoso quando il suo viso si avvicina al mio.

Se il mio cuore potesse battere in questo momento mi esploderebbe nel petto

“Will…”sussurro

Lui mi fissa con i suoi occhi blu, poi mi dice che sono il suo sire e mi bacia.

Dalle labbra mi scappa un gemito e lui ne approfitta per spingersi nelle profondità della mia bocca

Adoro il suo sapore, il suo sangue.

Mi mette una mano dietro la nuca e mi attira a sé.

Sono talmente duro che mi sento esplodere, lo voglio

Sembra volere divorarmi.

Il mio childe…ho desiderato baciarlo durante tutto il combattimento.

Lo accarezzo, la mia mano gli sfiora il collo, poi scende lungo il suo torace

Ansima.

Gli leggo il desiderio negli occhi.

La mia mano continua a vagare fino a quando non si ferma sui suoi jeans così stretti da lasciarmi intravedere la sua eccitazione attraverso la stoffa

Lo voglio talmente che quasi non riesco a ragionare.

“Sire.”sussurra senza staccare gli occhi dai miei

Devo dirgli che lo desidero, che voglio farlo mio.

È trascorso troppo tempo dall’ultima volta “Ti voglio, Will!”

Spike sorride e senza attendere oltre si avventa nuovamente sulle mie labbra.

Mi tiro indietro e gli sfilo la giacca di pelle e la maglietta nera.

“Stenditi!”

Lui butta lo spolverino sul pavimento polveroso e si stende come gli ho ordinato.

Lo contemplo, è perfetto. Come ho fatto ad andare avanti senza di lui, per oltre un secolo

Lo raggiungo sul pavimento e lo tocco “Will…il mio poeta…il mio dio greco. Sapessi quanto mi è mancato tutto questo.”

Socchiude gli occhi.

Come vorrei conoscere i suoi pensieri…se solo mi amasse.

Ho paura che la sua sia solo voglia di dimostrare la sua superiorità

Se solo mi amasse la metà di quanto lo ami io.

Non importa…a me basta amarlo ed essere suo anche se solo per una volta.

Comincia a spogliarmi. Il demonietto mi strappa i bottoni della camicia di seta. So che lo ha fatto di proposito.

Gli poso un dito sulle labbra.

Me lo mordicchia, la sua lingua gioca con il dito “Sei davvero impertinente!”

Lo bacio di nuovo, il suo sapore…è così inebriante.

Lo tocco tra le gambe

È duro come una roccia.

Geme

Gli mordicchio il collo mentre con la mano gioco con i bottoni dei suoi jeans.

Infilo la mano “Piccolo, mi fai impazzire.”

Gli accarezzo la punta con il pollice, poi mi blocco.

“Ti prego”

“Mi preghi? E di cosa, piccolo?”

“Toccami! Desidero che tu mi faccia godere!”esclama con gli occhi che gli brillano di passione

Sorrido e la mia mano ricomincia a muoversi “Ti piace Will?”

Non ne so il motivo, ma desidero compiacerlo

“Liam”geme

Mi fermo e dopo averlo guardato per qualche istante lo bacio

Nei suoi occhi vedo un lampo.

Improvvisamente si inginocchia ai miei piedi e mi slaccia i pantaloni

Li abbassa e io me li sfilo.

Fa scivolare la mano lungo il ventre

Dalle mie labbra fuoriesce un gemito.

Mio dio, avevo dimenticato quanto fosse bello sentire le sue mani sul mio corpo

Mi spinge a stendermi e siede su di me.

Scende con le labbra fino all’ombelico

Non resisto quando mi bacia in quel modo.

Alzo i fianchi, voglio sentire la sua bocca calda e finalmente mi sfiora con la lingua

“Will”

Lascia scivolare il mio membro tra le labbra e comincia a succhiarlo e leccarlo

Si sente solo il suono dei miei respiri e dei miei gemiti di piacere.

Lo fisso ormai al culmine, gli stringo i ricci fino a fargli male

“Ti voglio!” sussurro

Ecco! L’ho detto. Ora lo sa anche lui che lo voglio.

Mi sorride e si stende su di me

Lo bacio, la lingua gli sfiora gli angoli della bocca.

Apre le gambe e io lascio scivolare lentamente un dito tra le natiche

I miei occhi si incatenano ai suoi.

Gli accarezzo una guancia con l’altra mano, il mio Will, il suo viso così perfetto.

Spingo un secondo dito, lo sento fremere al mio tocco.

“Prendimi Liam, ti prego.”mi implora quasi “fammi tuo!”

È giunto il momento tanto atteso.

Mi spingo in lui fino a conficcarmi in profondità.

Chiude gli occhi e sussurra il mio nome.

“Quanto mi sei mancato, dolce Will”e comincio a muovermi prima lentamente e poi sempre con maggiore velocità, voglio farlo impazzire e fargli sentire quanto lo amo.

Mi attira a sé e mi bacia mentre mi stringe le gambe ai fianchi per aumentare la penetrazione.

“Anche tu Liam! Sapessi quanto ho atteso questo momento!”

Sento che sto per venire. Vorrei farlo durare più a lungo

Spingo un’ultima volta e mi riverso dentro di lui.

Spike raggiunge l’orgasmo subito dopo e mi sussurra “Ti amo Liam”

Lo fisso incredulo, non riesco a credere alle mie orecchie. Mi ama?

Deve essere frutto della passione, mi fa sentire cose che non sono vere.

Lui sorride, sapeva che avrei reagito in quel modo.

Capitolo IX

 

Spike pov

 

 

Non riesco a crederci.

Ho fatto l’amore con Angel!

Sì! L’amore, per me non era solo sesso quello che c’è stato tra noi.

Chiudo gli occhi, è ancora steso su di me e non accenno a muovermi.

È troppo bella la sensazione che provo.

Lui ansima, sento il suo sguardo.

Riapro gli occhi, mi perdo in quelle pozze scure che tanto amo.

Come vorrei sapere cosa ha significato per lui

È stato solo un modo di ricordare i vecchi tempi?

Oppure la volontà di ribadire la sua superiorità su di me?

Attendo che parli, ma si limita a fissarmi come se aspettasse una mia azione

Non so che dire

Temo di rovinare tutto…di dire qualcosa che possa indurlo a odiarmi…

Abbasso la testa e sospiro

A quel punto lui si muove

Si alza e comincia a raccogliere i suoi abiti, senza dirmi neanche una parola

Il mio cuore va in pezzi, ma che è accaduto?

Certo! Ha ottenuto quello che voleva.

Stringo i pugni.

Avrei dovuto aspettarmi una reazione del genere, ma non mi pento di averlo amato.

Temo solo di avere peggiorato la situazione…

Il silenzio tra noi è lacerante.

Mi alzo e raccolgo lo spolverino, porta ancora le tracce di quello che è accaduto.

Angel mi volta ancora le spalle mentre si riveste in silenzio.

A cosa starà pensando? Forse a qualche cattiveria da dirmi come quando era Angelus.

Faccio un profondo respiro e mi rivesto.

Non voglio fargli capire quello che provo…che sono deluso dalla sua reazione.

In fondo, sono Spike, il killer delle cacciatrici…William il sanguinario.

Nulla può ferirmi.

Cerco di auto convincermi, ma so che mi sto solo illudendo.

Il mio cuore sanguina.

Angel si volta, mi lancia un’occhiata fugace, poi dice “Hai vinto! Il calice ti appartiene!”

La sua voce è fredda e distaccata come se non gli importasse, ma so che gli brucia la sconfitta che ha subito.

Temo che sia un’altra sconfitta ciò che lo fa parlare in questo modo

Si avvia verso l’uscita.

“Aspetta!”urlo quasi senza rendermene conto, non voglio che se ne vada

Lui si blocca e si volta, sembra stanco, come se non volesse discutere.

A malincuore lo lascio andare.

Non saprei neanche cosa dirgli per indurlo a restare.

Sparisce dalla mia vista.

“Idiota…bastardo.”mormoro

Mi volto e dopo essermi vestito, indosso lo spolverino di pelle e mi avvicino al calice.

Lo afferro e senza pensarci bevo.

È solo acqua di fonte, ma che diavoleria è mai questa?

Lo sapevo! Era tutto un imbroglio! Scommetto che hanno inventato tutto per indurci a combattere.

Volevano metterci l’uno contro l’altro e…ci sono riusciti.

Ci siamo battuti…quasi fino all’ultimo sangue

Ci siamo amati e ora Angel mi disprezza.

Sono riusciti nel loro intento.

Una rabbia cieca di vendicarmi…di uccidere…mi pervade.

Come vorrei avere quella sgualdrina di Eve davanti per strapparle il cuore.

Scommetto che è stata una sua idea. Sa molto di più di quello sembra e è pericolosa…estremamente pericolosa.

Lascio cadere il calice al suolo e furioso corro verso l’esterno.

Devo tornare a Los Angeles. Devo avvertire Angel!

Strano che, ancora dopo il modo in cui è andato via, il mio primo pensiero sia per lui.

Sono una puttana dell’amore…un vampiro patetico.

Ma voglio uccidere senza pietà il responsabile di tutto questo.

Subirà la mia vendetta.

Nessuno può prendere in giro William il sanguinario.

 

 

Angel pov

 

 

Il cuore mi trabocca di felicità.

Sono tra le braccia del mio dolce William.

Sono in Paradico.

Abbiamo fatto l’amore…

Sembra non sia trascorso neanche un giorno dall’ultima volta

Ho rischiato di perdere nuovamente la mia anima quando ho…ma, per fortuna, non è accaduto.

Il mondo non avrebbe resistito a un’ennesima incursione di Angelus, il flagello d’Europa.

Will è sotto di me.

Ansima per l’intensità dell’orgasmo che deve averlo colpito.

Non posso fare a meno di ammirarlo…di delineare ogni tratto del suo viso perfetto

Voglio ricordare come è in questo momento.

Il mio poeta biondo dal volto d’angelo.

Lui mi guarda per qualche istante e poi distoglie lo sguardo

Abbassa la testa.

Questo suo gesto mi spezza il cuore.

Deve essersi pentito di quello che c’è stato tra noi.

Stringo i pugni.

Sento che sto per esplodere.

Devo andare via da questo luogo…da lui…

Mi alzo allontanandomi di qualche passo.

Raccolgo i miei abiti, ma sento i suoi occhi su di me…il suo sguardo mi brucia

Vorrei voltarmi e ritornare da lui, ma non posso

Non saprei cosa dirgli e temo che lui possa dirmi qualcosa di sarcastico

Non lo sopporterei, non in questo momento, non dopo quello che ho provato.

Mi rivesto velocemente, ho fretta di lasciare il tempi e di tornare a Los Angeles.

Mi volto per un’ultima volta e, fissandolo, gli dico con estrema durezza “Hai vinto! Il calice ti appartiene!”

Leggo incredulità nei suoi occhi

Immagino non creda che abbia accettato così facilmente la sua vittoria, in fondo lo merita, lo desiderava molto più di me.

Sto per lasciare la stanza quando la sua voce mi blocca.

Mi urla di aspettare.

Perché? Per quale motivo? Sospiro rassegnato, ora mi lancerà una delle sue cattiverie.

Mi volto e attendo.

Il vampiro biondo tace, sembra quasi che non sappia cosa dirmi.

Attendo qualche istante, poi mi dirigo verso l’uscita lanciando un’ultima occhiata al calice che avrebbe potuto ridarmi una vita.

Spike è ancora lì, senza parlare, mi fissa mentre mi allontano.

Raggiungo l’auto e immediatamente mi pento di non avergli detto che lo amo.

Sono un idiota!

Mi ha dichiarato il suo amore e io sono rimasto senza parole.

Perché non gli ho fatto capire che anche io provo lo stesso?

Ora, di certo, mi odierà per averlo lasciato in quel modo.

Decido di tornare indietro, ma poi penso che avrò modo di chiarire le cose con lui alla Wolfram & Hart.

Spike pov

 

 

Sono stato nell’ufficio di quel ciarlatano, ma l’ho trovato vuoto.

Deve essere scappato dopo che Angel si è diretto nel deserto.

Forse è stato meglio così. Se lo avessi trovato avrei rischiato di aggiungere un’ulteriore vittima alla lunga scia che tormenta la mia anima.

Mi precipito nel corridoio. Devo trovare Angel, rivelargli i miei timori

L’ultima cosa che vorrei fare è parlare con lui, ma non posso farne a meno.

Deve sapere che c’è qualcuno che trama nell’ombra.

Qualcuno che ha deciso di liberarsi di noi.

Entro in laboratorio e lui è lì, con Fred.

Lei lo sta fissando preoccupata.

Gli chiede il motivo di tutti quei tagli e lividi.

Che idiota! Inventa una scusa che non regge.

Le risponde che è caduto dalle scale! Ma a chi vuole darla a bere?

Mi viene da ridere.

Rendo manifesta la mia presenza.

Affermo che Sirk ha sgombrato l’ufficio e che è sparito senza lasciare traccia.

Racconto anche che il calice era solo una buffonata.

Non sono tornato umano, sono il solito vampiro.

Fred è senza parole, mentre immagino che Angel sia sollevato da questa notizia.

Certo, conserva ancora una speranza.

A me non importa, non più.

Può anche diventare umano per quanto mi interessa.

Angel non si volta neanche a guardarmi.

Che codardo! Non riesce a sopportare di avermi vicino.

Il mio cuore sanguina! Ho davvero rovinato tutto.

No! Non è vero! Ho agito come desideravo e non me ne pento anche se questo significherà perderlo.

L’ho avuto ancora! È stato mio per un’ultima volta.

In quel momento Charlie e Harm si risvegliano.

Sembra sia tutto a posto…finalmente.

Quella specie di virus che li aveva colpiti sembra svanito, ma ancora non sappiamo cosa lo abbia causato.

Entrambi non ricordano nulla.

Questa storia mi piace sempre meno.

Ho paura che presto le cose peggioreranno e noi non potremo fare molto.

Appare Eve. La rabbia che provo esplode.

L’aggredisco con le parole, le urlo che era tutta una messinscena, che in quel calice c’era solo acqua.

Lei mi guarda con il suo solito sorrisetto falso e afferma che non sa nulla di tutto questo.

Vuole che la seguiamo per conoscere tutti i dettagli e per informarci su quello che ha scoperto.

Entriamo nell’ufficio di Angel. Le siedo a debita distanza.

La detesto!

Non le credo!

Angel è silenzioso, poi Eve comincia a parlare.

Afferma che sono stati i Senior Partners a porre fine a tutto ma che non riescono a spiegare come sia cominciata.

Per quanto riguarda il calice del “perpetuo tormento” lei assicura che non sanno nulla.

A questo punto si alza annunciando che tornerà a casa a mettere qualcosa sul collo.

Sembra che Charles l’abbia aggredita.

Si vedono i segni delle dita sul collo, ha cercato di strangolarla

Peccato non ci sia riuscito, non sarebbe stata una grave perdita.

Come avrei voluto essere io a stringerle le mani attorno al collo.

Sono certo che non si sarebbe disperata se uno di noi due non fosse tornato dallo scontro.

La fisso con gli occhi come due fessure, mentre lei non mi degna neanche di uno sguardo.

Charles si alza per chiederle scusa, ma lei lo tratta con la solita freddezza che le compete.

Figurarsi. Crede di essere superiore a tutti, mas scoprirò cosa nasconde.

Dopo un attimo esce dalla stanza.

Mi alzo anche io l’aria è irrespirabile, la tensione può tagliarsi con il coltello e io non la sopporto.

Mi ci vuole un drink, forse chiederò a Charles si accompagnarmi.

Non mi va di ubriacarmi da solo, ma non voglio farlo neanche con Angel.

“Questo ex fantasma si va a prendere qualcosa da bere, che ne dici, Charlie, ti va di venire con me?”gli chiedo notando la sua aria abbattuta.

Lui respinge il mio invito e io mi allontano non prima di aver lanciato un’ultima occhiata a lui, il mio Sire.

Non si volta a guardarmi, come se non esistessi

Ma perché si sta comportando così? È freddo…distaccato.

Non riesce neanche ad immaginare quanto mi faccia male.

Devo uscire da qui! Non lo sopporto più.

Mi reco nel primo bar che trovo e ordino una bottiglia di whiskey, bevo direttamente, non mi serve il bicchiere.

Lo sento che mi scende lungo la gola.

Sì…erano mesi che non assaporavo una goccia di alcool.

Mesi in cui ero solo un’apparizione, ma tutto questo ormai è solo un ricordo.

La bottiglia è terminata.

Ne ordino una seconda, dimentico sempre che la mia costituzione di vampiro mi impedisce di ubriacarmi come vorrei.

Scoppio a ridere, che fregatura essere vampiri.

Vorrei bere fino a stordirmi, per non pensare a lui, all’unico uomo che non potrò mai avere.

Ho avuto il suo corpo, certo, ma non otterrò il suo cuore.

Non mi è mai appartenuto e non mi apparterrà mai.

Ora che anche la seconda bottiglia è vuota credo sia giunto il momento di tornare a casa.

A casa.

Ma cosa sto dicendo? Io non ho un posto dove andare.

Quando ero un fantasma queste cose non mi preoccupavano, ma ora è tutto diverso.

Rido di nuovo, immagino dovrò tornare alla Wolfram & Hart.

Stringo i pugni e prendo una decisione che forse condizionerà la mia vita da questo momento in poi.

Pago i miei drink e mi avvio verso l’uscita.

 

 

Angel pov

 

 

Entro in laboratorio, ma la mia mente è altrove.

Penso a Spike, al modo in cui sono andato via senza chiarire.

Fred è vicino a Gunn, è legato al lettino, ma è privo di sensi.

Dannazione! Deve essere stato infettato anche lui.

Non so come fare a risolvere questa situazione.

Fred mi fissa e mi chiede cosa mi è accaduto.

Mi guardo e ricordo la lotta che ho affrontato.

Rispondo che sono caduto dalle scale, ma non mi crede.

Improvvisamente sento la sua presenza alle mie spalle.

Mi irrigidisco, non mi volto.

Fred lo guarda e capisce quello che è successo e mi fissa arrabbiata.

Faccio finta di nulla, ho altro di cui preoccuparmi.

Spike racconta che Sirk è sparito e che quel calice era solo un a fregatura.

All’interno vi era solo acqua di fonte.

Povero, dopo quella lotta estenuante, non è riuscito a ottenere quello che bramava.

In quel momento Gunn e Harmony si risvegliano.

Sembra non ricordino nulla.

Aiuto Fred a liberarli dalle cinghie che li legavano ai lettini.

Sento lo sguardo di Spike sulla mia nuca.

Non mi volto.

Dopo un istante appare Eve con un sorriso sulle labbra.

Spike l’aggredisce, è davvero furioso.

Le riversa addosso tutta la sua rabbia e i suoi sospetti.

La ritiene responsabile di tutto e questa volta, sono d’accordo con lui.

Quella donna nasconde qualcosa e prima o poi avrebbe scoperto di cosa si tratta.

Lei assicura che non ha nulla a che vedere con quello che ha detto Sirk e che i Senior Partners hanno risolto il problema che affliggeva la Wolfram & hart.

Si avvia verso il corridoio e ci dice di seguirla nel mio studio.

Vuole spiegare quello che ha saputo.

Spike siede al tavolo, mentre io prendo una sedia e mi accomodo a una certa distanza da lui.

Gli do le spalle.

Eve parla, dice che non si sa cosa abbia causato il virus che ha contagiato anche Harmony e Gunn, ma che i Senior partnes hanno messo fine a tutto.

Si alza massaggiadosi il collo e annuncia che andrà a casa.

Io la ascolto a malapena, penso a cosa possa esserci sotto.

Gunn le si avvicina per scusarsi, ha cercato di strangolarla, ma lei gli dice che non deve scusarsi e poi sussurra che c’è ancora la questione dei due vampiri con l’anima da risolvere.

Parla a voce bassissima, ma non abbastanza per il mio udito da vampiro.

Scuoto la testa, da la colpa di tutto a Spike.

Non so che pensare.

Da quando è diventato corporeo nulla è più lo stesso.

Eve si allontana e Spike si alza annunciando che ha bisogno di un drink.

Invita Gunn a fargli compagnia.

Naturalmente non pensa nemmeno ad includermi.

Come dargli torto? Sono letteralmente scappato via dopo che mi ha dichiarato il suo amore.

Immagino quanto debba disprezzarmi.

Gunn declina l’invito e Spike si allontana senza aggiungere altro.

Una volta soli Gunn mi si avvicina.

Ha capito che qualcosa che mi turba.

Mi chiede cosa mi tormenta.

Se solo sapesse…

Non può neanche immaginare cosa agita la mia anima.

Non ha la minima idea cosa sia accaduto in quel tempio.

Gli rispondo soltanto che Spike mi ha battuto.

Sembra sorpreso dalle mie parola.

Alzo lo sguardo, i miei occhi sono spenti, senza vita.

Ripeto che mi ha sconfitto, per la prima volta, lo desiderava molto più di me.

Voleva vincere…dimostrarmi che non è più il poetucolo che Dru aveva portato in quella camera d’albergo, ma un maestro vampiro…un eroe.

Se fosse stato tutto vero ora sarebbe umano…al posto mio.

In fondo, ho sempre asserito che fossero un mucchio di bugie, ma…

Era bello pensare che un giorno…avrei potuto avere una vita normale.

Gunn cerca di consolarmi, ma è inutile.

Non può dire nulla che mi faccia sentire meglio.

Dice poi che ha bisogno di dormire dopo gli estenuanti avvenimenti di quella giornata da cancellare.

Lo lascio andare, desidero restare da solo, a pensare…a riflettere.

Penso a cosa starà facendo Spike.

Immagino stia annegando i suoi dispiaceri nell’alcool.

Sorrido. Vorrei poterlo fare, ma penso non risolverebbe nulla.

Starei meglio, per un po’ di tempo, ma poi…

Tutto quello che è accaduto mi ricadrebbe addosso come un macigno.

Decido che l’unica cosa che posso fare è discutere con Spike…chiarire.

Credo che una nottata di sonno mi chiarirà le idee.

Mi avvio verso l’ascensore

Salgo nella mia camera, devo farmi una doccia anche se non vorrei.

L’ultima cosa che vorrei fare è cancellare dal mio corpo l’odore del mio adorato Will, ma…

Sono pieno di polvere…sangue…sudore…

Entro nel bagno.

Forse l’acqua calda mi farà sentire meglio….

Capitolo X

 

Spike pov

 

 

Torno nell’edificio della Wolfram & Hart.

È deserto.

Sono quasi le due di notte.

Mi piace questo luogo quando non c’è nessuno in giro.

Quando ero un fantasma vagavo per i corridoi…era quasi come se mi appartenessero.

Percorro il corridoio che porta agli ascensori

Spingo il pulsante e attendo.

Le porte si aprono, entro nella cabina e spingo il pulsante che porta all’attico.

Sono più di 20 piani.

Non credevo fosse così lento questo aggeggio.

Dannazione! Sono impaziente.

Guardo il segnale in alto, mi sto avvicinando alla meta finale.

Finalmente le porte si aprono…

Sono nel lussuoso appartamento del mio Sire.

Non lo vedo

Entro nella camera da letto, lui non c’è, ma vedo sul letto matrimoniale il suo pigiama grigio.

Mi avvicino…

Lo sfioro con le dita…seta.

Adoro la seta…la immagino addosso a lui e sento che mi sto eccitando.

Sento il rumore dell’acqua.

È nella doccia.

Ecco ora ha smesso.

Respiro a fondo.

Ma perché sono così nervoso?

Sto diventando un finocchio rammollito.

Sento la sua presenza.

Eccolo! Deglutisco…porta solo un asciugamano legato sui fianchi.

Non mi ha ancora visto…sono celato dall’oscurità della stanza, ma…

Sono certo che ha percepito la mia presenza.

Sospira…si avvicina al letto…

Il suo corpo!

Non mi stancherei mai di contemplarlo.

“Spike!”esclama, ma non sembra seccato, anzi…sembra quasi che aspettasse di trovarmi lì “Che fai qui?”

Che idiota! Secondo lui? Che potrei mai fare nella sua camera nel cuore della notte?

“Dobbiamo parlare!”

Sospira. Sento che anche lui desidera chiarire le cose.

Siede sul letto.

“Spike…”

Io tremo…sento di sapere cosa sta per dirmi.

Stringo i pugni e lo blocco “Senti, Angel…quello che è accaduto…”ma non riesco a continuare.

Vorrei mentirgli…affermare che quelle parole sono state dettate dalla passione e che non le pensavo, ma…

Mi blocco.

Alza la testa…mi fissa con quei suoi occhi di brace.

Distolgo lo sguardo e decido di mentirgli, non posso rivelargli che lo amo, non dopo aver visto la sua reazione.

“Quello che è accaduto non ha nessuna importanza. Tu mi disprezzi e io…”deglutisco con forza e concludo “…io disprezzo te”

Angel si avvicina continuando a scrutare la mia espressione…

“Mi disprezzi?”mi domanda mentre un lieve sorriso increspa le sue labbra, sento che non mi crede.

In fondo… ha sempre capito quando mentivo

“Sì e lo sai.”la mia voce trema

“Allora ho immaginato tutto quello che mi hai detto nel tempio? È stato solo un frutto della mia mente?”

“Era la passione…in quel momento…avrei potuto urlare qualsiasi cosa”continuo a mentire, non posso fare altrimenti.

“Capisco!”mormora afflitto, sembra quasi deluso dalle mie parole.

Si alza dal letto e mi raggiunge piantandosi davanti a me “Sei davvero incredibile! Come al solito, non ho capito nulla!”

“Che intendi?”

“Se solo sapessi.”mormora quasi a sé stesso, ma il mio udito di vampiro riesce a percepirle.

“Che cosa? Se solo sapessi…cosa? Angel, è stato solo sesso…puro…selvaggio e animalesco.”

“Forse per te”mi confessa tristemente, ma che sta blaterando?

Se non fossi certo che non ha toccato neanche un goccio direi che è ubriaco.

Sta delirando. Immagino che tutta questa storia dello Shan-su lo abbia sfinito.

“Angel, ma di che stai parlando”

Scuote la testa e sospira “Vai via, lasciami solo!”

“Voglio sapere cosa ti sta accadendo. Non riesci a sopportare che sia più forte di te, vero?”

“Sei il solito idiota, Spike.!”mi dice arrabbiato “Non hai mai capito nulla! Testone!”

“Cosa dovrei capire?”

“Niente, non importa”mormora alzando la testa e fissandomi.

Nei suoi occhi vedo una luce che da tempo non scorgevo e capisco.

“Non riesco a crederci…”balbetto incredulo, se il cuore potesse ancora battere si fermerebbe in questo istante

Si volta come se non riuscisse a sostenere il mio sguardo indagatore

“Guardami!”gli ordino “Angel, voglio che tu sia sincero. Ne abbiamo passate tante.”

Il mio Sire si volta e mi perdo nei suoi occhi scuri “Ho provato qualcosa di inaspettato questa notte, nel tempio, Spike.”mi confessa e io sento il mio cuore ormai morto esplodere dalla felicità

Sta forse dicendo che ricambia i miei sentimenti?

“Qualcosa che credevo non avrei mai più provato. Per la prima volta dopo anni ero felice, in pace. Ho temuto di perdere nuovamente la mia anima.”

Lo fisso con la bocca aperta, non avrei mai creduto di udire queste parole dalle sue labbra.

“Stai mentendo!”lo accuso, ma nel mio cuore sento che invece è sincero.

“Vorrei fosse così. Spike, credi sia facile, per me rivelarti tutto questo?”

“Angel…Liam…non credevo che…”balbetto sfiorandogli una guancia, lottando con il desiderio di stringerlo a me.

Che idiota sono! L’ho trattato malissimo.

Si ritrae, ma io insisto, voglio che sappia che capisco cosa sta provando in questo momento “Liam…”

“Non ho bisogno della tua pietà!”sibila con gli occhi fiammeggianti

Stringo i pugni, mentre gli occhi mi diventano due fessure. Pietà? Ma che diavolo…? Lo colpisco prima che possa riflettere. Un pugno in pieno viso.

“Sei un brutto bastardo!”gli urlo furioso “Davvero pensi che possa provare pietà per te? Non mi conosci se credi questo, idiota che non sei altro!”e mi volto per celare le lacrime che lottano per uscire. Sono diventato proprio un finocchio. Piango come una femminuccia. Io, William the Bloody.

Tutta colpa sua e dell’amore malsano che provo nei suoi confronti.

Angel si porta una mano al naso sanguinante, sento il suo sguardo bruciante sulla mia schiena “Perché lo hai fatto?”mi domanda

Scuoto la testa, lo sapevo che non avrebbe capito “Ti saluto, Angel. Domani prendo la prima nave per l’Europa. Non ho più nulla che mi trattiene a Los Angeles.”sussurro

“Torni da Buffy?”mi domanda, nella sua voce un tocco di gelosia.

“Ne dubiti?”mento, non provo più nulla per la Cacciatrice, ma ormai che differenza fa?

Non replica. Stranamente non inveisce contro di me minacciandomi di stare alla larga dalla sua ex. La sconfitta deve averlo demoralizzato più di quanto pensassi.

Mi avvio verso l’uscita ma lui mi dice di aspettare “Spike! Non lasciarmi!”

Mi blocco nel sentire quelle parole, vuole che resti, ma perché? Non credo di farcela a stargli accanto senza dimostrargli quanto lo amo “Non posso, Angel.”

“Perché? Ma certo, che domande sono. Vuoi tornare dalla persona che ami.”mi dice con uno strano tono di voce

Un sorriso nervoso increspa le mie labbra. Io sono già con colui che amo e vorrei restarci per l’eternità, ma non sempre riusciamo ad ottenere quello che vorremmo.

“Spero che Buffy ti renda felice.”mi confessa.

“Angel, prima che vada via per sempre...”comincio sempre senza voltarmi

“Si, Will?”adoro quando pronuncia il mio nome umano

“Puoi dirmi quello che hai provato questa notte? È vero quello che hai confessato prima? Hai davvero temuto di perdere l’anima perché eri felice?”

Il mio Sire sospira, poi si avvicina, mi afferra per un braccio e mi costringe a voltarmi “Piccolo, ancora non hai capito che ti amo? Come non ho mai amato nessuno.”

Le sue parole mi rimbombano nelle orecchie “Mi ami? Angel, ma…”

“Ti prego, non dire nulla. Volevo confessartelo da tanto, ma non ne ho mai avuto il coraggio.”

Sulle mie labbra appare un sorriso, non riesco a credere a quello che mi sta dicendo. Il mio cuore trabocca di gioia.

“Liam, sono stordito. Se penso a quante volte ho desiderato udire queste parole dalle tue labbra.”

“Davvero? Credevo di aver capito che mi odi.”mi dice

“Non potrei mai odiarti. Sei il mio Sire…il mio amore…il mio tutto.”gli confesso perso nel nero dei suoi occhi

Anche lui sorride e mi attira a sé “Sei un piccolo bugiardo, Will. Avrei dovuto saperlo che avevi detto la verità questa notte nel tempio. Non hai mai mentito in quelle circostanze.”

“Perché non hai risposto che mi amavi anche tu? Quando ho visto allontanarti il mio cuore si è spezzato in mille pezzi.”non ho mai parlato in questo modo, sembro una femminuccia al suo primo amore, ma non mi importa. Angel mi ama e solo questo conta.

“Ho visto la tua espressione, ho creduto ti fossi pentito e che non pensassi davvero quello che mi avevi confessato.”

Sorrido e scuoto la testa, si è trattato solo di stupide incomprensioni, che hanno rischiato di lacerare sul nascere questa storia “Ora basta. È tutto finito, ormai.”gli dico accarezzandogli una guancia “Siamo insieme e questo è l’importante, Liam.”

“Will, sapessi quanto avrei voluto stringerti a me e quanto ti ho odiato quando sei andato via con Harmony.”

“E tu con Eve? Avrei voluto strapparle il cuore. Credevo l’amassi.”replico pensando a quanto c’ero stato male dopo averli sorpresi a fare sesso selvaggio sul divano.

“Era stata colpa di Lorne.”si giustificò “Aveva detto che tra noi c’era tensione sessuale e senza che me ne rendessi conto la stavo baciando e trascinando sul divano.”

“Le cose stanno davvero così? Non mi stai mentendo?”non voglio confessarlo, ma sono ancora geloso quando ci ripenso.

“Non potrei mai mentirti, amore. Non pensiamo più a Eve o a Harm.”mi sussurra avvicinando le labbra al mio viso.

La sua mano è dietro la mia nuca, mi sfiora leggermente con la lingua assaporando il mio sapore. Socchiudo gli occhi, questo è il vero paradiso. Ansimo e lui si spinge nella mia bocca rendendo questo bacio appassionato e rovente.

“Ti amo, Liam, da morire."gli dico quando ci stacchiamo per un istante, poi mi rituffo sulle sue labbra carnose e invitanti.

Assaporo fino in fondo i baci che ci scambiamo come se si trattasse del nutrimento più dolce. Il sapore del mio Sire, non me ne stancherei mai.

Una mano scioglie l’asciugamano, che cade sul pavimento con un leggero tonfo. Ora è nudo tra le mie braccia, finalmente sento di appartenere davvero a qualcuno.

Vorrei fare l’amore con lui…sentirlo mio…

Angel sembra leggermi nella mente perché mi fissa con una strana luce negli occhi…

È desiderio…

Mi vuole…mi desidera proprio come io desidero lui

Sento il cuore esplodermi in petto.

Lo attiro a me, sento la sua virilità premermi sulla coscia ancora fasciata dai jeans.

Sono eccitato e sento che lo è anche lui.

“Will”il suo è solo un sussurro, ma basta ad infiammarmi.

Mi perdo nei suoi occhi brucianti di passione e sorrido.

Lo spingo supino sul letto e mi siedo a cavalcioni su di lui.

“Sei solo mio”affermo

Sorride cacciando poi la lingua tra i denti “Lo sono sempre stato.”

Queste sue parole mi riempiono di felicità, da quanto tempo speravo di sentirgliele dire.

Ho sempre saputo che il suo vero amore era Buffy e ora sentire dalle sue stesse labbra che anche in quei momenti mi apparteneva mi fa esplodere di gioia.

“Anche io sono sempre stato tuo, Sire.”

“Per te sono solo Liam.”mi corregge

Annuisco e mi sporgo verso di lui intrappolando la sua bocca in un altro bacio

Angel capovolge le posizioni e mi spinge contro il materasso con il suo corpo massiccio.

Mi rivolge un sorrisetto maligno “Ora sei nelle mie mani, piccolo Will. Posso farti tutto quello che voglio.”

“E cosa stai aspettando? Un invito scritto?”lo prendo in giro

Lui non se lo fa ripetere e mi sfila lo spolverino dalle spalle, lo lancia lontano

“Ehi! Guarda che si rovina!”mi arrabbio, sa quanto tenga a quella giacca.

“Va in pezzi, tesoro. Dovresti cambiare abbigliamento. Sono trent’anni che la indossi.”

Alzo un sopracciglio, proprio lui viene a parlare di moda con me? Lui che ha buon gusto solo quando diventa Angelus? Preferisco non infierire e taccio lasciando che mi sfili anche la maglia nera.

Ora sono a torso nudo, sento il tocco delle sue dita gelide.

Un brivido mi percorre “Liam”gemo impaziente, ma ha deciso di farmi soffrire.

Sghignazza e mi fa cenno di tacere.

Ora lo riconosco. Sa come farmi impazzire, anche solo sfiorandomi, per ore e sembra averne tutte le intenzioni.

Obbedisco e mi abbandono tra le sue mani.

“Bravo, il mio piccolo”sussurra mentre mi slaccia la cintura e mi abbassa in jeans.

Niente biancheria.

Si lecca le labbra alla vista del mio membro eretto e io sento che sto per esplodere.

Voglio che mi tocchi, che sfiori la mia pelle ormai in fiamme.

“Liam, toccami, non resisto.”lo supplico.

“Così?”mi domanda quando la mano gelida si posa su di me e percorre tutta la lunghezza.

Ansimo, sento che non resisterò a lungo a questa tortura.

“Piccolo, sei così perfetto! Non mi stancherei mai di osservarti e sfiorarti.”mi dice con gli occhi che gli brillavano.

Si stende su di me e mi bacia trascinandomi in un abisso di emozioni.

Mi lascio andare e lo attiro maggiormente a me mettendogli una mano dietro la nuca.

La sua mano continua a accarezzarmi fino a farmi perdere la ragione.

Vengo con un urlo.

Apro gli occhi, lui sorride e si porta le dita alle labbra.

Assapora il gusto del mio seme “Delizioso”

Gli prendo la mano, me la porto alla bocca. Lecco anche io.

“Will, sei così…”si blocca, il desiderio gli impedisce di continuare.

“Così come?”lo provoco e gli afferro le natiche con le mani per attirarlo maggiormente a me.

Geme…il suo è quasi un ringhio.

Musica per le mie orecchie.

“Ti desidero…così tanto”mi confessa infilandomi un dito tra le natiche e spingendo a fondo.

Chiudo gli occhi, mi godo quella intrusione così piacevole “Ancora…di più!”

Aggiunge un secondo e poi un terzo dito.

Inarco la schiena, ma voglio sentirlo.

Angel mi legge nella mente e senza attendere oltre con una spinta si fa strada dentro di me.

Stringo le labbra per reprimere un grido per l’intrusione poi lui comincia a muoversi.

Si spinge in profondità aumentando il ritmo dei suoi movimenti.

Le mie gambe sono ormai sulle sue spalle.

“Liam”continuo a mormorare senza sosta mentre sento arrivare l’orgasmo che mi travolge con tutta la sua forza.

Urlo e raggiungo l’apice seguito da lui che si riversa dentro di me.

“Will”mi accarezza il viso “Ti amo. Avei voluto dirtelo la prima volta.”

“Sì, ma dato che sei il solito zuccone hai deciso di farmi faticare, non è vero?”lo prendo in giro ansimando.

Credo che non mi riprenderò molto presto dall’orgasmo stellare che mi ha travolto pochi istanti fa.

Anche Liam sembra molto provato.

Si accascia accanto a me e appoggia la testa sul mio petto.

In questo momento vorrei che il mio cuore potesse battere. Credo che palpiterebbe con ferocia per l’intensità delle emozioni che sto provando tra le sue braccia.

Faccio per muovermi, ma lui mi blocca stringendo un braccio intorno alla vita, credo abbia intenzione di tenermi in questo letto per tutta la notte.

Non che la cosa mi dispiacerebbe. Anzi…resterei per l’eternità tra le sue braccia.

Il mio Sire mi stringe con possessione e io sorrido “Non volevo scappare via da te.”preciso

“Non te lo avrei permesso, piccolo.”

Mi volto e lo fisso con un sorrisetto malizioso sulle labbra “Questa è la notte più bella di tutta la mia vita.”

“La mia è stata quella in cui Dru ti ha portato a me. Già allora sapevo che saresti stato mio per l’eternità.”mi confessa e io non posso fare a meno di spalancare gli occhi per quella sua ammissione

Liam mi stringe e mi poggia un bacio delicato sulle labbra gonfie, poi chiude gli occhi e si addormenta.

Chiudo a mia volta gli occhi e penso all’indomani. Come avrebbero reagito gli altri alla notizia? Avrebbero approvato il nostro amore o avrebbero cercato di far ragionare Angel? Avrebbero incolpato me di averlo sedotto? Sorrido, non mi interessa un fico secco di quello che pensa quel gruppo di umani.

Angel è mio e non ho intenzione di lasciare che loro mettano il becco in faccende che non li riguardano.

Sono sicuro che non si lascerà influenzare.

Mi ama e questa è l’unica cosa che conta

Lo guardo per un istante, così bello, fiero e virile e mi sento così orgoglioso che sia mio e che abbia scelto me.

Richiudo gli occhi e mi addormento felice.

 

 

 

Angel pov

 

 

Una doccia era proprio quello che mi serviva per eliminare il peso di quella giornata interminabile.

Torno in camera coperto solo da un asciugamano legato alla vita.

Appena entrato mi accorgo che qualcosa non va…

Non sono solo.

Spike! È qui. Per quale motivo?

Avevo deciso di parlargli, vero, ma non questa sera stessa.

Non ho la più pallida idea di cosa dirgli.

Sul letto ho lasciato il pigiama ma non lo indosso.

Sento il suo sguardo su di me…mi sta osservando.

Alzo gli occhi al cielo, poi parlo e dico il suo nome.

Sono stanco di attendere una sua mossa.

“Spike, che fai qui?”

“Dobbiamo parlare”risponde uscendo dall’oscurità

Ha bevuto.

Percepisco l’odore dell’alcool.

Dovevo capirlo che si sarebbe ubriacato dopo tutto quello che è accaduto.

Siedo sul letto e decido che è giunto il momento di confessargli tutto. Non posso aspettare oltre “Spike…”comincio a parlare, ma lui mi blocca.

Ha deciso di cominciare per primo “Senti, Angel…quello che è accaduto…”

Fremo, sento che non mi piacerà quello che sta per dirmi. Se lo conosco bene ora si rimangerà tutto. Negherà di amarmi.

Attendo che termini la frase

“Quello che è accaduto non ha nessuna importanza. Tu mi disprezzi e io…disprezzo te”

Lo sapevo.

Mi avvicino fissandolo. Non gli credo.

Stringe i pugni e la mascella è contratta.

Sta mentendo

“Mi disprezzi?”gli domando sorridendo

“Sì e lo sai.”

“Allora ho immaginato tutto quello che mi hai detto nel tempio? È stato solo un frutto della mia mente?”non riesco a non pensare che non stia dicendo la verità

Lui continua a giustificare le due parole “Era la passione…in quel momento…avrei potuto urlare qualsiasi cosa”

“Capisco!”mormoro, sono deluso, ho sbagliato a giudicarlo.

Mi alzo lo raggiungo “Sei davvero incredibile! Come al solito, non ho capito nulla!”

“Che intendi?”

“Se solo sapessi.”sospiro scuotendo la testa

“Che cosa? Se solo sapessi…cosa? Angel, è stato solo sesso…puro…selvaggio e animalesco.”ora il suo tono è aggressivo.

“Forse per te”mi lascio sfuggire

“Angel, ma di che stai parlando”mi domanda scrutandomi con i suoi grandi occhi blu.

Scuoto la testa e sospirando gli dico di andarsene, ma lui mi chiede cosa mi sta accadendo. Sente che mi sto comportando in maniera strana, poi aggiunge “Non riesci a sopportare che sia più forte di te, vero?”

Questo è davvero troppo. Lo fisso furioso e esclamo “Sei il solito idiota, Spike! Non hai mai capito nulla! Testone!”

“Cosa dovrei capire?”

Come potrebbe mai sapere quello che provo? Ho sempre fatto del mio meglio per celarglielo, per fargli credere che lo detesto. Rispondo che non ho nulla, che non importa, ma non mi crede.

Mi fissa per un istante e poi balbetta “Non riesco a crederci…”

Gli do le spalle, non riesco a sostenere il suo sguardo di fuoco.

“Guardami!”mi ordina “Angel, voglio che tu sia sincero. Ne abbiamo passate tante.”

Mi volto e lui mi fissa con un’intensità che mi fa tremare le gambe, poi gli confesso i miei sentimenti. Non riesco più a tenermi dentro tutto “Ho provato qualcosa di inaspettato questa notte, nel tempio, Spike. Qualcosa che credevo non avrei mai più provato. Per la prima volta dopo anni ero felice, in pace. Ho temuto di perdere nuovamente la mia anima.”

Spike mi guarda incredula, la bocca spalancata. Immagino non si sarebbe mai aspettato di sentirmi ammettere una cosa del genere.

“Stai mentendo!”

“Vorrei fosse così. Spike, credi sia facile, per me rivelarti tutto questo?”gli dico

“Angel…Liam…non credevo che…”balbetta sfiorandomi una guancia

Allontano il viso come scottato dal suo tocco, ma lui riprova a sfiorarmi “Liam…”

Questo suo comportamento mi fa infuriare, gli urlo che non ho bisogno della sua pietà!

Spike stringe i pugni, gli occhi mi diventano due fessure e prima che possa impedirlo mi rifila un pugno in faccia, poi urla “Sei un brutto bastardo! Davvero pensi che possa provare pietà per te? Non mi conosci se credi questo, idiota che non sei altro!”

Trattengo un gemito di dolore. Mi porto una mano al naso sanguinante. Ha colpito davvero duro, quell’idiota “Perché lo hai fatto?”

Si volta allontanandosi di qualche passo.

 

“Ti saluto, Angel. Domani prendo la prima nave per l’Europa. Non ho più nulla che mi trattiene a Los Angeles.”sussurra sempre voltandomi le spalle

Questa sua frase mi spezza il cuore, quello che più temevo si sta avverando. Mi abbandonerà per tornare da lei, dalla sua adorata Cacciatrice “Torni da Buffy?”gli domando mentre la gelosia mi sta facendo impazzire.

“Ne dubiti?”

Lo sapevo che la ama ancora, ma speravo che…

Sono un illuso.

Si allontana, sta pera andarsene, ma non posso permetterglielo “Spike!”spero di fermarlo “Non lasciarmi!”

Il mio Childe si blocca, poi mi dice che non può, che deve farlo.

“Perché?”gli domando mentre sento che tutto il mio mondo sta crollando “Ma certo, che domande sono. Vuoi tornare dalla persona che ami.”

Questa ultima frase la dico con un dolore in pieno petto, poi aggiugo “Spero che Buffy ti renda felice.”

Spike continua a darmi le spalle “Angel, prima che vada via per sempre...”

“Si, Will?”

“Puoi dirmi quello che hai provato questa notte? È vero quello che hai confessato prima? Hai davvero temuto di perdere l’anima perché eri felice?”

Certo che è vero, quello che abbiamo condiviso è stato importante, ho raggiunto la felicità rischiando di perdere l’anima e tutto per fare l’amore con lui.

Sospiro e lo raggiungo afferrandolo per un braccio e costringerlo a voltarsi

Mi perdo nei suoi occhi blu come l’oceano e gli rivelo “Piccolo, ancora non hai capito che ti amo? Come non ho mai amato nessuno.”

Ecco! Finalmente l’ho detto! Sospiro in attesa di sentire la sua risata o qualche battuta sarcastica, ma invece si limita a balbettare “Mi ami? Angel, ma…”

“Ti prego, non dire nulla. Volevo confessartelo da tanto, ma non ne ho mai avuto il coraggio.”

Spike sorride e mi dice “Liam, sono stordito. Se penso a quante volte ho desiderato udire queste parole dalle tue labbra.”

Cosa? Non riesco a credere alle mie orecchie. Questo significa che quello che mi ha detto nel tempio era vero, che mi ama? Lo fisso con gli occhi sgranati e gli dico che pensavo lui mi odiasse

Mi rassicura che non potrebbe mai odiarmi “Sei il mio Sire…il mio amore…il mio tutto.”

A questo punto sorrido, sento che sta dicendo la verità, che quello che prova è reale “Sei un piccolo bugiardo, Will. Avrei dovuto saperlo che avevi detto la verità questa notte nel tempio. Non hai mai mentito in quelle circostanze.”

“Perché non hai risposto che mi amavi anche tu? Quando ho visto allontanarti il mio cuore si è spezzato in mille pezzi.”mi confessa ferito

“Ho visto la tua espressione, ho creduto ti fossi pentito e che non pensassi davvero quello che mi avevi confessato.”gli dico giustificando le mie azioni.

“Ora basta. È tutto finito, ormai.”mi accarezza una guancia con dolcezza“Siamo insieme e questo è l’importante, Liam.”

“Will, sapessi quanto avrei voluto stringerti a me e quanto ti ho odiato quando sei andato via con Harmony.” deve sapere che sono geloso di quello che c’è stato tra lui e la mia segretaria

“E tu con Eve? Avrei voluto strapparle il cuore. Credevo l’amassi.”mi accusa. Dovevo capirlo che la detestava, ma non credevo fosse per questo motivo.

Gli spiego che ho fatto sesso con Eve solo perché me lo aveva detto Lorne, non perché provassi qualcosa per lei.

Spike sembra titubante, forse non mi crede del tutto, ma non può continuare a dubitare dei miei sentimenti per lui.

Lo amo.

“Le cose stanno davvero così? Non mi stai mentendo?”insiste

“Non potrei mai mentirti, amore. Non pensiamo più a Eve o a Harm.”gli sussurro mentre mi accingo a baciarlo mettendogli una mano dietro la nuca e sfiorandogli le labbra con la lingua. Il suo sapore, potrebbe anche farmi ubriacare.

Spike ansima e io ne approfitto per spingermi all’interno e rendendo questo bacio più passionale

“Ti amo, Liam, da morire."mi dice prima di impadronirsi nuovamente della mia bocca.

Con una mano slaccia l’asciugamano, posso sentire il suo desiderio, vuole fare l’amore con me e io non aspetto altro

Mi attira a sé, i jeans troppo stretti non riescono a nascondere il desiderio che prova per me.

Pronuncio il suo nome umano e lui mi spinge sul letto per poi sedere su di me

“Sei solo mio.”mi dice

Sono felice, sorrido cacciando la lingua tra i denti e gli confessi “Lo sono sempre stato.”

“Anche io sono sempre stato tuo, Sire.”replica

“Per te sono solo Liam.”adoro quando usa il mio vero nome.

Annuisce e mi bacia di nuovo.

Capovolgo le posizioni costringendolo contro il materasso e con un sorriso maligno gli dico “Ora sei nelle mie mani, piccolo Will. Posso farti tutto quello che voglio.”

“E cosa stai aspettando? Un invito scritto?”

Era proprio quello che volevo sentirgli dire. Gli sfilo lo spolverino dalle spalle e lo lancio dall’altra parte della stanza.

Lui si arrabbia per il modo in cui tratto il suo adorato ricordo, il souvenir che ha preso dalla seconda cacciatrice che ha ucciso.

Lo prendo in giro, sarebbe ora di buttarlo quel pezzo da museo, ma dall’occhiataccia che mi lancia non sembra molto d’accordo con le mie parole.

Gli tolgo anche la maglietta nera, non vedo l’ora di averlo nudo sotto di me sento. Lo sento gemere di piacere “Liam”.

Sghignazzo e gli faccio cenno di tacere, ho in mente alcune cose che mi piacerebbe fargli.

Obbedisce e sospira

“Bravo, il mio piccolo”

Termino di spogliarlo. È appetitoso, non posso fare a meno di leccarmi le labbra alla vista di quel corpo perfetto che da oggi in poi sarà solo mio.

“Liam, toccami, non resisto.”

Mi supplica e io decido di accontentarlo. La mia mano lo sfiora, la sua virilità è eretta e pulsante. La percorro lungo tutta la lunghezza. Lo sento ansimare

“Piccolo, sei così perfetto! Non mi stancherei mai di osservarti e sfiorarti.”

Mi stendo su di lui baciandolo con trasporto. Mi mette una mano dietro la nuca e mi attira a sé, credo non possa più aspettare e neanche io.

Continuo a toccarlo fino a quando non viene con un urlo.

La mia mano è coperta dal suo seme, me la porto alle labbra e lo assaporo“Delizioso”.

Spike spalanca gli occhi a quella vista, poi mi prende la mano e imita le mie azioni.

È così sexy che mi sento sul punto di esplodere “Will, sei così…”

“Così come?”

Mi afferra il sedere e mi attira maggiormente a me. Gemo e gli confesso che lo desidero, poi gli infilo un dito tra le natiche e spingendo a fondo.

Il mio adorato Will. Lo amo da impazzire. Lui chiude e sussurra “Ancora…di più!”

Aggiungo un secondo e poi un terzo dito, ma desidero essere dentro di lui.

Mi spingo in profondità e lui comincia a gemere senza sosta.

Nella stanza si sentono solo i suoni dei nostri gemiti e sospiri.

Mi muovo implacabile dentro di lui, mi porto le sue gambe sulle spalle e continuo a dargli piacere.

So che lo adora…adora il modo in cui mi spingo fino a dei punti mai raggiunti prima. Lo capisco dal modo in cui mi induce a continuare, ad amarlo con passione.

Raggiunge l’orgasmo con un grido soffocato e io lo seguo subito dopo.

Lui ha ancora gli occhi chiusi e io gli sfioro il viso sussurrandogli “Will, ti amo. Avei voluto dirtelo la prima volta.”

“Sì, ma dato che sei il solito zuccone hai deciso di farmi faticare, non è vero?”

Sorrido, poi vedo che è stanco e mi stendo accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto.

Spike si muove, dove vuole andare? Non gli permetterò di scappare via da me, non questa notte. È dedicata a noi. Gli cingo la vita con un braccio

“Non volevo scappare via da te.”sussurra per rassicurarmi, ma io non lo lascio.

“Questa è la notte più bella di tutta la mia vita.”mi rivela rendendomi l’uomo più felice del mondo.

“La mia è stata quella in cui Dru ti ha portato a me. Già allora sapevo che saresti stato mio per l’eternità.”gli confesso con estrema sincerità poi lo stringo con maggiore forza e gli poso un lieve bacio sulle labbra.

Chiudo gli occhi e mi addormento sognando la nostra vita insieme. Per la prima volta non ho paura di sognare perché so che quello che farò questa notte durerà per l’eternità, proprio c0me la mia vita insieme al mio adorato William.

 

 

THE END