STORIA DI UNA VAMPIRA


Littledru74


Rating: NC-17

Spoiler: Nessuno

Storia: Alexa è una ragazza inglese che viene vampirizzata da Spike nonostante Angel avesse cercato di impedirglielo. Lei inizialmente lo ama, ma ben presto si rende conto che nel cuore del vampiro c’è un’altra, Drusilla, e decide di lasciarlo. Spike la costringerà a tornare con lui, ma cosa accadrà quando Drusilla si ammalerà e quando Angel perderà l’anima ed andrà a vivere con loro?




Capitolo I


Il mio nome è Alexa, sono una vampira e vorrei raccontarvi la mia storia immortale. Sono nata e cresciuta vicino Londra, una cittadina di poche migliaia di abitanti ed ho vissuto lì fino all’età di diciassette anni quando i miei genitori decisero di separarsi ed io mi trasferii con mia madre a Londra. Per me i primi tempi furono davvero difficili, non conoscevo nessuno e le mie compagne d i classe inizialmente mi trattavano con indifferenza perché non ero nata in città, ma poco alla volta impararono a conoscermi e le cose cambiarono anche se non riuscii mai ad inserirmi fino in fondo.

Tutto accadde una sera che mi ero trattenuta a scuola dopo l’orario perché avevo le prove di uno spettacolo di teatro. Era già buio, era arrivato l’inverno e faceva buio presto, non mi sentivo al sicuro a camminare da sola per quelle strade e per di più, avevo la spiacevole sensazione che qualcuno mi stesse seguendo. Accelerai il passo e svoltai l’angolo e mi fermai per sentire se era vero che qualcuno fosse dietro di me o se per caso era solo frutto della mia immaginazione.

Restai in attesa, ma non sentii nulla e mi convinsi che l’avevo solo immaginato.

Stavo quasi per ricominciare a camminare quando sentii una mano sulla spalla e sentii il sangue gelarmi nelle vene, per poco il mio cuore non smise di battere. Mi voltai di scatto stringendo in mano il libro più pesante che avevo pronta a colpire<<Lasciami!>>urlai e colpii con forza tenendo gli occhi chiusi.

<<Ahia! Ma che…!>>fece una voce.

Io riaprii gli occhi e vidi davanti a me un ragazzo molto alto, con gli occhi e i capelli scuri, vestito di nero, che si massaggiava il naso e mi guardava con una strana espressione.

<<Chi sei?>>gli chiesi brandendo ancora la mia arma.

<<Ma che diavolo ti è preso? Colpire così qualcuno così all’improvviso!>>esclamò lui seccato.

<<Mi hai fatto morire di paura!>>esclamai furiosa<<Seguirmi in questo modo.>>

<<Mi sembrava di aver visto qualcuno dietro di te.>>rispose cercando di giustificarsi.

<<Ah! Davvero? Scusa!>>feci sentendomi in colpa per averlo colpito.

Lui abbozzò un sorriso e mi si avvicinò così potei vederlo meglio, era davvero un bel ragazzo. Doveva avere sui ventisette anni, con i capelli corti e dei profondi occhi scuri come la notte, mi attraeva molto, ma decisi di stare in guardia, poteva aver mentito anche se non mi sembrava un rapinatore o violentatore.

<<Scusami ancora per averti colpito!>>gli dissi assumendo un’aria triste<<Ti fa molto male?>>gli chiesi poi cercando di sfiorargli il naso, ma lui si scansò.

<<No!>>fece tirandosi indietro.

<<Mi dispiace che ti faccia così male da non poter essere neanche sfiorato.>>gli dissi preoccupata.

<<Hai una bella forza sai per essere così gracilina.>>disse poi cercando di evitare di rispondere

Le sue parole mi fecero arrossire, aveva una voce calda e rassicurante che mi fecero sentire immediatamente a mio agio in sua compagnia.

<<Non mi hai ancora detto il tuo nome!>>gli dissi cercando di non sembrare troppo sfacciata

<<Angel!>>rispose guardandosi intensamente.

Era un nome strano, ma mi piaceva ed io porgendogli la mano gli dissi<<Io sono Alexa.>>

Lui me la strinse e sentii che la sua mano era gelida, ma la presa era salda e sicura.

<<Abiti nei paraggi?>>gli chiesi con curiosità

<<Si, qui vicino!>>rispose a disagio<<Ora devo andare, ciao, sta attenta.>>e si allontanò senza lasciarmi il tempo di replicare.

<<Ciao.>>mi limitai a dire.

Mi avviai verso casa pensando che forse quel ragazzo aveva qualcosa misterioso, ma che in fin dei conti ne era valsa la pena di trattenermi oltre l’orario a scuola.

Trascorrevano le settimana e mi dimenticai completamente di lui anche perché ero talmente assorta nello studio ed occupata con le prove dello spettacolo per poter pensare ad un ragazzo incontrato solo una volta e che poteva aver detto anche solo menzogne per cercare conquistare la mia fiducia.

Arrivò la sera dello spettacolo ed ero emozionantissima, mi tremavano le mani e non riuscivo a ricordare quasi nessuna delle mie battute, mia madre era certamente in platea ed io non volevo deluderla, aveva fatto di tutto per prendersi la serata libera per venire a vedermi. Spiai da dietro il sipario e la vidi, anche lei era emozionata, poi diedi un’occhiata alla sala e vidi che era gremita, il panico mi assalì, non mi ero mai esibita davanti a tutte queste persone. Stavo per chiudere il sipario per andare a prepararmi quando, in fondo alla sala, appoggiato al muro c’era Angel con la stessa giacca di pelle della sera in cui l’aveva visto. Lo guardai incredula, ma che ci faceva li? Come sapeva che dove trovarmi? Ma che stupida! Doveva essere venuto per qualche altra ragazza.

Visto alla luce non mi sembrava più così bello, anzi, aveva gli occhi piccoli e quei capelli pettinati in avanti con troppo gel, ma aveva ugualmente del fascino.

<<Ehi Ale!>>mi chiamò Rachel, la costumista<<Che ci fai ancora qui? Tra cinque minuti si alzerà il sipario.>>

<<Vengo!>>dicssi allontanandomi.

Lo spettacolo riuscì benissimo, senza intoppi ed io riuscii anche a ricordare tutte le mie battute senza dover ricorrere al suggeritore. Mia madre era entusiasta, non aveva fatto altro che applaudire fino a che le sue mani non erano diventate completamente rosse.

<<Sei stata grandiosa Alexa! Sono così orgogliosa di te!>>fece poi quando la raggiunsi dopo essermi cambiata.

<<Sei sicura che non sembravo ridicola? Il vestito era troppo grande e poi un paio di volte sono stata sul punto di dimenticare le battute.>>

<<Sei stata grande!>>esclamò entusiasta, gli occhi le brillavano.

<<Ha ragione tua madre!>>esclamò una voce alle nostre spalle<<Sei stata molto brava!>>

Entrambe ci voltammo e davanti a noi c’era Angel che ci fissava con un sorriso.

<<Che ci fai qui?>>gli chiesi.

<<Sono venuto a vedere un’amica!>>rispose, io avevo qualche dubbio, ma non volli indagare oltre anche perché non mi importava minimamente del perché fosse lì, ma del fatto che si fosse intromesso in un discorso tra me e mia madre.

<<Lo conosci Alexa?>>mi chiese mia madre.

<<Mi scusi signora!>>esclamò lui visibilmente imbarazzato<<Non volevo intromettermi. Ho conosciuto sua figlia un po’ di tempo fa!>>disse poi lanciandomi uno sguardo molto intenso.

<<Lui è…>>dissi<<Angel>>

<<Si. Angel!>>concluse stupito che non avessi detto subito il suo nome<<Sei stata brava questa sera. Piacere di averla conosciuta signora. Ora però devo andare.>>

<<Angel!>>lo chiamai<<Aspetta!>>e lo raggiunsi prima che potesse sparire di nuovo.

Lui si voltò e mi guardò con una strana espressione, sembrava voler fuggire via da me, ma non ne capivo il motivo.

<<Perché scappi sempre via? Sei un tipo davvero strano, sai?>>

<<Mi dispiace se ti ho dato questa impressione.>>rispose abbozzando un sorriso.

<<Volevo chiederti se ti andava di venire a prendere qualcosa con noi.>>gli chiesi<<Sai per festeggiare.>>

Angel sembrò sorpreso di quell’invito, non se lo aspettava, ma poi accettò con entusiasmo.

<<Sei solo? Chi è l’amica che sei venuto a vedere?>>gli chiesi poi.

Lui divenne serio e rispose<<Ho mentito! Sono qui per vedere te.>>

<<E perché?>>feci sorpresa da quella rivelazione.

<<E’ un segreto!>>rispose con fare misterioso<<Non riuscirai a farmelo rivelare mia cara.>>

Io lo guardai con sospetto, ma chi mai era in realtà? Non riuscivo a comprendere chi fosse e come mai non l’avessi mai visto in giro nonostante lui avesse detto di abitare vicino casa mia, doveva aver mentito su molte cose, ma decisi di indagare.

Eravamo in un bar quasi di fronte a casa mia, seduti ad un tavolino tutti e tre quando improvvisamente Angel divenne preoccupato ed ansioso e notai che guardava continuamente oltre la mia spalla come se avesse visto qualcosa o qualcuno che lo infastidiva. Mi voltai e vidi una coppia di ragazzi seduta al tavolo dietro al nostro, lui era di una bellezza quasi sfacciata, con i capelli ricci biondo platino e gli occhi azzurri. Indossava una giacca di pelle lunga fino ai piedi mentre la ragazza era minuta, capelli neri lunghi ed occhi scuri, era davvero molto bella. Il ragazzo, che doveva avere l’età di Angel si voltò verso di me e mi fissò lanciandomi un sorriso languido che mi fece arrossire, ma come si permetteva di fare il filo ad un’altra mentre era in compagnia della sua ragazza? Ma forse quella non era la sua ragazza, forse erano solo amici. Lui era davvero bello, da mozzare il fiato ed io non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso.

<<Angel li conosci quelli?>>gli chiesi con il cuore che mi batteva all’impazzata.

<<Li conoscevo!>>rispose con una smorfia<<Gente poco raccomandabile, soprattutto lui.>>

<<Ah!>>feci provando una fitta nel petto<<Lei è la sua ragazza? Davvero molto bella!>>

<<Si, Drusilla.>>rispose con una nota di amarezza, sembrava che soffrisse a parlare di lei, doveva esserci stato qualcosa tra loro.

Mia madre era intenta a bere la sua cioccolata e non prestava caso alla nostra conversazione, ma improvvisamente sembrò accorgersi del cambiamento d’umore del ragazzo perché alzò la testa dalla tazza e lo guardò aspettando una sua parola che però non arrivò mai, Angel si era come ammutolito.

<<Forse è meglio che andiamo mamma!>>esclamai improvvisamente<<Domani sarà una giornata faticosa.>>

<<Ciao Angel!>>disse mia madre<<Mi ha fatto piacere conoscerti.>>

<<Aspettate! Vi accompagno!>>esclamò Angel

<<Grazie, sei gentile!>>disse lei mentre io prendevo la giacca e lanciavo un’occhiata al ragazzo biondo che non aveva smesso di fissarci.

Il mio cuore continuò a battere anche dopo che loro erano scomparsi dalla nostra vista, per me era stato un colpo di fulmine, ma sapevo che avrei dovuto dimenticarmi di lui perché era irraggiungibile.



La sera dopo mi recai in un locale con alcune compagne di classe per festeggiare il successo dello spettacolo. Sedemmo a un tavolo ed ordinammo delle birre, poi Sharon, che era diventata la mia migliore amica, mi chiese<<Ieri ti ho vista insieme ad un bel ragazzo. Chi era? Ti sei fidanzata e non hai detto nulla alla tua migliore amica?>>

<<Cosa? Fidanzata? No!>>

<<E allora chi era quel bel ragazzo alto con i capelli neri?>>insisté lei.

<<Angel? Un ragazzo che ho conosciuto qualche settimana fa.>>risposi senza alcuna emozione nella voce.

<<Sembra molto più grande.>>disse Sharon interessata.

<<Si, ma non so di preciso quanto abbia.>>le dissi riflettendoci su seriamente.

<<Io l’ho trovato davvero affascinante.>>

<<Per me invece è un tipo strano.>>dissi ripensando a come si era comportato le volte che ci eravamo incontrati.<<E poi ho la brutta sensazione che mi segua, me lo trovo sempre dappertutto.>>

<<Ah!>>sospirò la mia amica<<Come vorrei essere seguita da uno così.>>

<<Ma dai! Non dire assurdità!>>le dissi<<Invece ieri ho visto un tipo davvero affascinante, sapete lui…>>e mi bloccai, il mio sguardo si posò su qualcosa o meglio su qualcuno, il ragazzo biondo che avevo visto la sera precedente era appena entrato nel locale ed era solo, senza la sua ragazza.

Era ancora più bello di come lo ricordavo, non si accorse immediatamente della mia presenza perché era occupato a guardarsi intorno, sembrava stesse cercando qualcuno, poi i suoi occhi si posarono su di me e sulle sue labbra apparve un piccolo sorriso, doveva avermi riconosciuto, ma subito dopo distolse lo sguardo e si allontanò tra la folla.

<<Alexia? Ma che c’è?>>fece la mia amica Rachel.

<<No, niente.>>dissi, decisi che non avrei parlato loro di lui, volevo tenermelo per me<<Volete nulla? Io mi prendo un’altra birra.>>e mi diressi verso il banco con la speranza di rivederlo, ma chi volevo prendere in giro? Non avrebbe mai degnato di uno sguardo una ragazzina come me.

Mi avvicinai al bancone, avevo la testa altrove e per poco non andai a sbattere contro qualcuno che sedeva a pochi centimetri da me.

<<Ehi! Fa attenzione!>>esclamò seccato<<A momenti facevi versare la birra!>>

<<Mi scusi!>>feci io voltandomi ed il mio cuore sembrò fermarsi, lui era davanti a me che mi fissava con quegli stupendi occhi azzurri.

<<Allora? Sei cieca?>>continuò lui alterato.

<<S-Scusami!>>ripetei balbettando<<Non stavo attenta.>>

<<Ho visto.>>disse fissandomi come se volesse leggermi nella mente<<Ma noi non ci siamo già incontrati?>>mi chiese dopo avermi scrutato per qualche istante.

<<Non ricordo.>>mentii

<<Si, ieri. Tu eri con Angelus in quel bar.>>disse<<Mi meraviglia che una ragazza come lo te lo conosca.>>disse con una smorfia.

<<Angelus?>>feci sorpresa, perché lo chiamava in quel modo?<<Io pensavo si chiamasse Angel!>>

<<Si, vero. Angel! Allora?>>

<<Si, l’ho conosciuto qualche settimana fa.>>risposi<<Ma in realtà,ci siamo visti solo due volte.>>

<<Ah!>>fece continuando a fissarmi con quel sorrisetto, mi faceva sentire a disagio quel suo modo di fare.

<<Perché mi fissi in questo modo? Cosa ho di strano?>>gli chiesi seccata.

<<Niente, anzi.>>rispose con un sorriso languido che mi fese arrossire, nessuno mi aveva guardato in quel modo e poi lui era ormai mi entrato dentro e pensare che potesse anche solo trovarmi attraente mi rendeva felice, ma , allo stesso tempo, ansiosa.

<<Ora scusa, ma devo tornare al mio tavolo!>>dissi cercando di sembrare il più naturale possibile, ma sapevo che la mia era un’impresa persa in partenza.

<<Aspetta!>>mi dice con voce sensuale, ma dura, sfiorandomi con la mano fredda il braccio in un modo che mi fece sussultare.

<<Perché?>>gli chiesi mentre le gambe mi tremavano per l’emozione.

<<Non ti va di ballare con me?>>mi chiese ed a quel punto il mio cervello smise di funzionare e senza rendermene contro mi ritrovai sulla pista da ballo stretta a lui che si muoveva con sensualità attirandomi a se e stringendomi tra le sue braccia.

Non capivo nulla, sapevo solo che ero avvinghiata al ragazzo più bello che avessi mai visto, ma stranamente mi sentivo come se lo conoscessi da sempre. Lui mi stringeva con decisione e teneva una mano dietro la schiena e nonostante lui avesse le mani di ghiaccio, mi sentii invadere da un’ondata di calore e le gambe cedettero per un attimo e se lui non mi avesse trattenuto forse sarei caduta.

<<Grazie!>>sussurrai senza guardarlo<<Non mi hai ancora detto il tuo nome.>>gli disse.

<<E’ importante?>>mi chiese fissandomi.

<<No!>>risposi senza rendermene conto<<Non lo è!>>

<<Ma tu ed Angel avete una specie di storia?>>mi sussurrò in un orecchio.

<<No!>>esclamai decisa<<Te l’ho detto che ci siamo visti solo due volte.>>

<<Hai intenzione di metterti con lui?>>

<<Ma che domande sono?>>feci sorpresa che a lui interessasse così tanto la sua vita sentimentale<<Non credo debba interessarti!>>e mi liberai dal suo abbraccio.

<<Accidenti! Non credevo fossi così permalosa.>>

<<Tu neanche mi conosci e mi fai domande sulla mia vita privata.>>gli dissi arrabbiata, ma anche incuriosita dal suo modo di fare<<Ed ora scusami, ma devo tornare dalle mie amiche.>>

<<Peccato.>>disse sfiorandomi la mano con le dita<<Mi sarebbe piaciuto trascorrere la notte con te.>>

<<Cosa?>>feci guardandolo sconvolta, ma per chi mi aveva preso?<<Non sei degno neanche di una risposta. E poi cosa penserebbe la tua ragazza sapendoti in cerca di altre?>>

<<Chi ha detto che debba saperlo?>>rispose fissandomi con desiderio.

<<Hai sbagliato ragazza!>>esclamai furiosa, si era rivelato un vero idiota, che delusione.

<<Ma dai! Non te la prendere!>>esclamò scoppiando a ridere mentre il mi allontanavo da lui sconvolta<<Scherzavo!>>ma io non lo ascoltai e raggiunsi il tavolo al quale erano sedute le mie due amiche e dopo averle salutate presi la borsa e corsi fuori, non ce la facevo a restare in quel locale un minuto di più.

Restai qualche minuto appoggiata al muro, dovevo riprendermi dall’aver scoperto che aveva ragione Angel a dire che era un ragazzo poco raccomandabile, poi decisi di incamminarmi verso casa. Ben presto sentii dei passi alle mie spalle, ma ero troppo abbattuta per quello che era accaduto per farci molto caso e quindi non mi accorsi che qualcuno si stava avvicinando fino a quando non sentii una voce che mi chiedeva di fermarmi.

Vi voltai e c’era lui davanti a me, mi aveva seguito, ma per quale motivo? Mi allarmai e se avesse cercato di farmi violenza? No, un tipo come lui non aveva necessità di costringere una ragazza stare con lui.

<<Che vuoi ancora?>>gli chiesi diffidente<<Ti ho detto che no…>>ma lui alzò le braccia in segno di resa e mi fece segno di ascoltarlo<<Credo abbiamo cominciato nel peggiore dei modi, possiamo voltare pagina e tornare indietro?>>

<<Che intendi?>>

<<Prima di tutto voglio chiederti scusa, non volevo offenderti. Era uno scherzo.>>rispose sorridendo.

<<Perché dovrei crederti?>>

<<Perché è la verità, ma se non vuoi farlo ti capisco.>>disse lui.

<<Va bene, ti perdono. Ora però è tardi, devo andare.>>

<<Io sono Spike!>>esclamò mentre mi allontanavo sorridendo, era un ragazzo davvero strano, ma mi piaceva da morire, non potevo farci nulla.

<<Alexa!>>gli urlai prima di sparire dietro un vicolo.

Il giorno dopo Sharon mi chiese il motivo per cui ero scappata in quel modo, ma io le mentii, le dissi che mi ero ricordata che non potevo tornare tardi a casa, ma lei capì che era una bugia perché mi aveva vista parlare con Spike. Spike, ora posso finalmente chiamarlo per nome.

<<Dai dimmelo! Era carino quel biondino!>>mi disse con gelosia<<Ma dove li trovi?>>

<<E’ amico di Angel.>>

<<Potremmo fare un’uscita a quattro.>>mi propose.

<<Sei impazzita? No! E poi Spike ha la ragazza.>>risposi rendendomi finalmente conto che lui non era libero, aveva una ragazza.

Provai una fitta nel petto, una sensazione mai provata e fu allora che capii, ero innamorata. Innamorata follemente di Spike, di un perfetto sconosciuto che avevo visto solo due volte, non era da me comportarmi in quel modo, avevo davvero preso la testa.

<<Che peccato! Ma non mi hai ancora detto il perché sei scappata.>>mi chiese Sharon guardandomi.

<<Mi ha detto una cosa che non mi è piaciuta, ma non mi va di parlarne.>>risposi seccata.

<<Ti ha fatto qualche proposta? Dai dimmelo! Sono la tua migliore amica, se non ne parli con me!>>

<<E va bene!>>esclamai esasperata<<Si, mi ha chiesto di trascorrere la notte con lui.>>

<<Cosa? Davvero? Ecco perché eri così sconvolta!>>esclamò con gli occhi fuori dalle orbite<<Anche io lo sarei stata!>>

La guardai, avevo qualche dubbio, Sharon non aveva di certo la fama della santarellina nella nostra scuola e la maggior parte delle dicerie su di lei erano vere, me l’aveva confermato lei stessa quindi non credo proprio che la proposta di Spike l’avrebbe sconvolta più di tanto, infatti un istante dopo mi chiese<<Non sei stata tentata d’accettare? Era un così bel ragazzo!>>

<<Neanche per sogno!>>esclamai indignata<<L’avevo appena conosciuto, non sapevo neanche il suo nome!>>

<<E poi sapevo che aveva la ragazza, l’avevo visto con lei la sera precedente. Una ragazza davvero bella.>>dissi tristemente, non potevo di certo competere con lei.

<<Tu lo sei di certo di più Ale!>>esclamò lei con un sorriso<<Non devi buttarti giù in questo modo. E poi lui mi sembrava molto interessato a te e non solo lui, prendi anche Angel.>>

<<Forse hai ragione! E’ solo che non riesco a capire che cosa possano trovare in una ragazzina come me. Hanno quasi trent’anni e potrebbero avere qualsiasi donna.>>

<<Forse vogliono te!>>concluse con malizia<<Che cosa romantica! Sembra quasi un film, due ragazzi che lottano per conquistare il tuo cuore!>>fece con un sospiro.

<<Dai, non esagerare.>>dissi<<Non posso crederci, sarebbe troppo irreale.>>volevo cercare di restare con i piedi per terra, ma la prospettiva era allettante anche se Angel non aveva suscitato nel mio cuore le emozioni che invece mi aveva suscitato Spike, soprattutto quando avevo ballato stretta a lui. Quel momento non l’avrei mai dimenticato in tutta la mia vita.


Capitolo II


Quella sera tornai a casa prima del solito, ero talmente stanca che avevo deciso di andare immediatamente a letto, ma mentre stavo per entrare vidi qualcuno appoggiato al muretto, era Angel, ma che voleva a quest’ora? Mi avvicinai a lui e gli chiesi seccata<<Che ci fai qui?>>

<<Ti aspettavo Alexa!>>rispose con voce calda<<Volevo parlarti.>>

<<E di cosa?>>

<<Vuoi farlo qui fuori?>>mi chiese, era chiaro che voleva entrare, io ero titubante, mia madre non era in casa e lui avrebbe potuto cercare di aggredirmi, ma poi mio malgrado gli dissi<<Entriamo allora.>>

Angel mi seguì in casa ed io non sapevo cosa dirgli, mi sentivo a disagio, non avevo mai fatto entrare nessun ragazzo prima d’ora, ma fortunatamente fu lui a parlare per primo<<Mi dispiace d’essere piombato qui, ma c’era una cosa che volevo dirti.>>

<<Non potevi aspettare domani? Sai di giorno sarebbe stato più appropriato.>>gli dissi indicandogli la poltrona per sedersi, se ne stava impalato davanti alla libreria.

<<Vedi, io non esco molto di giorno. Mi piace la vita notturna.>>mi disse abbassando la testa.

Io lo guardai stupita, che aveva voluto dire? A pensarci bene io l’avevo incontrato sempre di sera ed era molto pallido come se non prendesse il sole da molto tempo.

<<Infatti non hai l’aria di chi sta molto al sole.>>gli dissi scherzando<<Che volevi dirmi Angel?>>

<<Ti sembrerà strano quello che ti dirò, ma devi credermi.>>

Mi avvicinai e sedetti accanto a lui, di certo non voleva dichiararmi il suo amore ma sembrava qualcosa di molto serio.

<<Ho ragione di credere che tu sia in pericolo.>>disse all’improvviso.

Senza rendermene conto scoppiai a ridere, ma davvero pensava gli avrei creduto?

<<Sono serio Alexa. Devi credermi.>>

<<E chi sarebbe che vuole farmi del male?>>gli chiese ridendo.

<<Questo non posso dirtelo, ma sappi che c’è qualcuno che segue tutti i tuoi spostamenti.>>continuò con un’espressione estremamente seria.

<<Oltre te?>>feci.

<<Colpito!>>esclamò abbozzando un sorriso<<So che per te è difficile crederci, ma è la verità. Voglio solo che tu stia attenta.>>

<<Ma tanto ho te come guardia del corpo, non è vero?>>

<<Io terrò gli occhi aperti ma mi raccomando, fa attenzione.>>mi disse fissandomi.

<<Angel, vuoi dirmi chi sei in realtà? Sento che mi stai nascondendo qualcosa.>>

<<Diciamo che hai ragione, ma non è ancora il momento che tu sappia, ma presto ti dirò tutto.>>

<<E se non fossi d’accordo? Se c’è qualcosa che mi riguarda ho il diritto di sapere.>>dissi arrabbiata, ma chi diavolo credeva di essere?

<<Hai rivisto Spike, vero?>>mi chiese

<<Cosa? Mi spiavi?>>feci alzando la voce, ma come osava pedinarmi e spiare ogni mia mossa?

<<Ho sentito il suo odore su di te!>>esclamò stranamente serio<<Cosa hai fatto con lui?>>

<<Questi non sono affari tuoi.>>dissi indignata

<<Devi evitarlo Alexa! Non è il tipo adatto a te.>>mi disse

<<Ma davvero? E quale sarebbe il mio tipo? Tu?>>gli chiesi, ero davvero arrabbiata con lui.

<<Alexa, ti prego, ascoltami. Spike è pericoloso, io so di cosa è capace.>>

<<Non devi impicciarti negli affari miei e poi l’ho incontrato per caso!>>risposi

<<Per caso? Non credo proprio! >>esclamò scoppiando a ridere<<So cosa ha in mente quel bastardo!>>

<<Dimmi la verità Angel!>>esclamai avvicinandomi<<Tu ce l’hai con lui perché ti ha portato via la ragazza? Che ti credi? Ho visto come la guardavi l’altra sera.>>

<<Si, Dru è stata, come dire, importante per me.>>

<<Ed ora che sta con Spike lo detesti!>>dissi cercando di comprendere il motivo del suo comportamento, che bisogno aveva di inventare tutto questo?

<<Non è solo per questo Alexa! Lui ha fatto delle cose che…>>ma io lo interruppi, non riuscivo a restare impassibile mentre lui parlava male del ragazzo di cui era terribilmente innamorata.

<<Basta!>>esclamai<<Sono rimasta qui a sentire tutte le tue assurdità, ma ora basta

<<Ci è già riuscito, vero?>>fece lui fissandomi con uno strano sguardo.

<<Ma di che stai parlando? Non voglio più sentire nulla!>>

<<E’ già riuscito a circuirti! Non posso crederci.>>disse abbassando la testa.

<<Ehi! Nessuno mi circuisce, capito? Ma per chi mi hai preso?>>

<<Mi dispiace, non volevo.>>ma io l’avevo già spinto verso la porta, non sopportavo più neanche la sua presenza.

<<Esci! Mia madre sarà qui a momenti e non voglio che ti trovi qui.>>gli dissi aprendo la porta d’ingresso.

<<Mi raccomando, fai attenzione.>>mi disse prima di uscire dalla mia casa.

<<Che stronzo!>>esclamai una volta sola<<Ma perché capitano sempre a me i tipi così?>>

Salii al piano superiore, entrai nella mia stanza desiderosa di stendermi e dormire per non pensare a quello che Angel mi aveva detto che, anche se non volevo ammetterlo, mi aveva turbato, ma soprattutto per non pensare a Spike, al suo sguardo e alle sue dita che sfioravano il mio corpo mentre ballavamo.

Mi spogliai velocemente e mi infilai sotto le coperte scivolando immediatamente in un sonno profondo, ma non sapevo che sarebbe stata la notte che avrebbe dato inizio al mio cambiamento e soprattutto alla fine della mia vita attuale. Lui venne da me, ero addormentata da qualche ora quando sentii che non ero sola nella stanza, ma che c’era qualcuno accanto a me. Aprii gli occhi allarmata e lo vidi nonostante la stanza fosse avvolta nell’oscurità, era lì inginocchiato davanti accanto al letto e mi guardava.

<<Mio dio!>>esclamai sconvolta<<Ma che ci fai qui?>>

<<Ciao passerotto.>>mi disse con sensualità.

<<Come hai fatto ad entrare?>>gli chiesi mettendomi a sedere in mezzo al letto.

<<Dalla finestra, era semiaperta. Sei un vero splendore.>>mi disse scrutandomi come se volesse spogliarmi con lo sguardo.

<<Esci subito!>>dissi coprendomi con le coperte, indossavo una camicia da notte molto corta ed i due bottoni davanti erano aperti, si intravedeva la curva dei miei seni.

<<Davvero è questo ciò che vuoi, Alexa?>>mi chiese avvicinando il viso al mio.

Io tremavo ed il mio cuore batteva talmente forte che sembrava dovesse esplodere da un momento all’altro e lui lo sapeva che io mi sentivo in questo modo perché sorrise e mi accarezzò una guancia, la sua mano era fredda come l’ultima volta che mi aveva sfiorato, ma che cosa strana, anche quella di Angel lo era sempre.

<<Perché sei qui Spike?>>gli chiesi certa di conoscere già la risposta

<<Non ti sembra abbastanza evidente?>>fece lui continuando a sfiorare il mio viso<<Sono qui per te.>>

<<Spike, io non…>>ma lui mi impedì di terminare la frase poggiandomi un dito sulle labbra.

<<Shhhh! Non parlare.>>e scostò la coperta mostrando le mie gambe nude lasciate scoperte dalla camicia da notte.

Spike mi accarezzò una gamba con la punta delle dita mentre mi baciava il collo, sentii una vampata di calore attraversarmi tutto il corpo, non riuscivo a credere che stesse accadendo realmente. Lui era accanto a me e mi baciava, mi toccava ed io pensavo a quanto sarebbe bello fare l’amore con lui. No, non potevo, era la mia prima volta, non potevo farlo con uno che conoscevo appena, ma sapevo che non sarei riuscita a fermarlo, o piuttosto, a fermarmi perché lo volevo.

<<Spike.>>sussurrai mentre la sua mano risaliva lungo la coscia fino ad arrivare al bordo della mia biancheria di cotone facendomi fremere, era la prima volta che un ragazzo mi toccava in quel modo.

<<Lasciati andare passerotto.>>mi sussurrò in un orecchio<<Vedrai che ti piacerà quello che voglio farti.>>

Infilò una mano negli slip ed iniziò a muoverla avanti ed indietro mentre io gemevo non riuscendo a resistere al piacere che le sue carezze mi davano, poi portò il viso al collo ed a quel punto sentii come una puntura, mi stava mordendo.

Gemetti e chiusi gli occhi, era una sensazione fortissima quella che provai in quel momento, sentii prima un forte dolore, poi un grande piacere che mi invadeva completamente, ma dopo un attimo lui si fermò e scostò le sue labbra dal mio collo. Fu allora che riaprii gli occhi e lo vidi che mi fissava, con le labbra sporche di sangue, gli occhi gialli, sembrava un demonio, era spaventoso, ma io stranamente non ne fui terrorizzata. Lo fissai per un attimo e gli toccai il viso mostruoso, lui mi sorrise e poi si ritrasformò tornando ad essere il ragazzo che mi piaceva tanto<<Ma tu chi sei?>>gli chiesi perdendomi nell’azzurro dei suoi occhi.

<<Il tuo domani!>>rispose lui baciandomi con passione e stendendosi su di me.

Lo desideravo, sentivo in bocca il sapore del mio stesso sangue, ma non mi importava, volevo solo lui, volevo sentire il suo corpo stretto al mio e le sue mani che mi sfioravano.

<<Oh Spike!>>sussurrai mentre lui mi accarezzava tra le gambe.

<<Domani notte tornerò da te mia dea.>>mi disse in un orecchio.

<<Te ne vai?>>feci delusa.

<<Si. Devo!>>esclamò guardandomi intensamente con i suoi profondi occhi blu<<Ma domani se vorrai potrai venire con me.>>

<<Con te?>>gli chiesi sorpresa.

<<Ti piacerebbe diventare come me?>>mi chiese poi sfiorando con il dito la ferita che mi aveva procurato con i denti.

<<Io voglio stare con te!>>esclamai quasi senza rendermene conto, ero come ipnotizzata da lui.

<<Se diventerai come me potrai.>>mi disse con voce calda.

<<E Drusilla?>>gli chiesi.

<<Dru è una cosa diversa. Lei è colei che mi ha creato, lei mi ha reso quello che sono ora, tu invece sarai una mia creatura. Tra noi ci sarà un rapporto speciale.>>disse sfiorandomi con audacia e strappandomi un gemito.

<<Oggi Angel è stato qui.>>gli dissi<<Mi ha detto di stare lontana da te.>>

<<Davvero?>>fece leggermente turbato<<E’ sempre il solito quello! Tu che vuoi fare? Vuoi dargli retta?>>

<<Dovrei?>>gli chiesi, ero talmente eccitata dalle sue carezze e dalla sua vicinanza da non riuscire quasi a ragionare.

<<Tu che ne dici?>>disse baciandomi nuovamente e spingendo il suo corpo sul mio.

<<Io direi di no.>>risposi stringendo le gambe ai suoi fianchi, i suoi jeans strisciavano contro la mia biancheria eccitandomi ulteriormente ed anche lui sembrava lo fosse perché ansimava.

<<Spike!>>gemetti.

<<Ora devo andare!>>esclamò mandando in pezzi il mio cuore, come avrei resistito un giorno intero senza vederlo?

<<No! Mio signore, non andartene.>>

<<Tornerò domani notte.>>mi disse alzandosi ed avviandosi verso la finestra<<Aspettami mia dea.>>e sparì nell’oscurità.

<<Mio dio!>>esclamai rendendomi improvvisamente conto di tutto quello che mi era accaduto, avevo accettato di seguire un ragazzo che avevo appena conosciuto. Ragazzo? Lui non era un ragazzo, era qualcosa che non riuscivo a definire, qualcosa che mi terrorizzava, ma che allo stesso tempo mi attraeva.

Se avessi accettato di seguirlo probabilmente sarei diventata come lui ed avrei cominciato una nuova vita, ma avrei dovuto lasciare tutto, mia madre, i miei amici, la scuola, come avrei detto a mia madre che volevo andarmene? Quella notte non riuscii più a chiudere occhio, troppe emozioni si erano susseguite in poche ore, prima Angel che mi avvisava di un pericolo e che mi metteva in guardia da Spike, poi il ragazzo dei miei sogni che si intrufolava nella mia stanza nel cuore della notte e mi chiedeva di scappare con lui, stentavo quasi a credere che fosse accaduto realmente.

Il mattino seguente mi convinsi di avere sognato la venuta di Spike e tutto quello che era accaduto, ma poi mi specchiavi e li vidi, lì sul mio collo c’erano due segni rossi che mi dimostrarono che non avevo sognato e che era tutto vero e che quella notte avrei dovuto scegliere se restare nella mia casa o seguire Spike dovunque mi avesse voluto portare.

<<Alexa sei sveglia?>>mi chiamò mia madre dal corridoio.

Fui presa dal panico, che avrebbe detto se avesse visto i segni sul collo? No, non potevo permettere che li vedesse, così presi un foulard dal cassetto e lo avvolsi intorno al collo poi risposi<<Puoi entrare mamma, sono sveglia.>>

Mia madre entrò e mi trovò davanti allo specchio che cercavo di pettinare i miei ricci ribelli, poi alla fine rassegnata li lasciai così com’erano, era un’impresa impossibile domarli.

<<Stai bene anche così tesoro!>>mi disse avvicinandosi a me ed abbracciandomi<<Carino questo foulard, dove l’hai trovato?>>

<<Era in fondo ad un cassetto.>>risposi cercando di sembrare il più naturale possibile, ma avevo paura che potesse capire la verità.

<<Mi piace, è una bella tonalità di azzurro.>>mi disse stampandomi un bacio sulla guancia.

<<Si, è vero.>>dissi meccanicamente, la mia mente era altrove.

<<La colazione è pronta.>>

<<Vengo subito.>>le dissi mentre scendeva al piano di sotto.

Mi guardai nuovamente la ferita, la sfiorai con le dita e mi dissi che ero stata una stupida a lasciarmi andare a Spike che probabilmente era un vampiro, ma allora esistevano davvero? Io ero sempre stata attratta da queste cose, ma non avevo mai pensato esistessero realmente. Ma come aveva fatto ad entrare? I vampiri non potevano entrare se non invitati e fu allora che mi venne un dubbio atroce, se fosse stata lei ad invitarlo? Scesi di corsa in cucina e le chiesi se era venuto a trovarmi qualcuno e lei rispose<<Si, è venuto un ragazzo biondo. Mi ha detto di essere un tuo insegnante.>>

<<Oh!>>sussurrai sconvolta.

<<Ho fatto male a farlo entrare?>>mi chiese notando la mia espressione.

<<Cosa? No, non preoccuparti.>>risposi pensierosa.

<<Devo ammettere che era strano per essere un insegnante. Aveva l’aria di un dark, sai tutto vestito di nero, all’inizio mi ha fatto un po’ impressione, ma poi mi ha detto che era il tuo insegnante di recitazione ed allora l’ho fatto entrare.>>

<<Si, non preoccuparti.>>le dissi mangiando del pane tostato, poi prima di uscire per andare a scuola le dissi<<Ti voglio bene mamma.>>sapevo che forse sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei vista.

<<Anche io tesoro.>>e mi sorride con dolcezza, lei non sapeva quanto ero combattuta nel mio cuore.




La giornata trascorse lenta, fremevo perché arrivasse la notte per rivederlo, ma ero anche attanagliata dal terrore di quello che mi aspettava, avrei dovuto fare una scelta che avrebbe cambiato tutta la mia esistenza e non sapevo ancora quale sarebbe stata.

Sharon aveva capito che in me c’era qualcosa di strano, ma non osava chiedermi nulla ed io le ero grato per questo, non avrei saputo cosa risponderle.

Tornata a casa mia madre non c’era, come sempre era a lavoro, così potei scriverle due righe, avevo deciso, sarei andata via con Spike quella stessa notte se lui me l’avesse chiesto. Ero certa di provare qualcosa per lui, ma non ero sicura invece dei suoi sentimenti per me, le cose che mi aveva detto sul suo rapporto con Drusilla e su quello che avremmo avuto io e lui in futuro non le avevo comprese fino in fondo.

Scrissi una breve lettera a mia madre, mentii naturalmente, le dissi che andavo in America per cercare di sfondare nel cinema, ci avrebbe creduto, lei sapeva quanto adorassi recitare.

Aspettai con ansia l’oscurità che mi avrebbe portato il mio principe, era così che l’avrei chiamato d’ora in poi perché era così che lo consideravo, un principe, ma non arrivò. Era notte fonda quando gli occhi mi si chiusero ed i sensi mi abbandonarono e senza accorgermene scivolai in un sonno profondo, lo sognai, sognai che era venuto da me e che mi prendeva in braccio per portarmi in una grande villa in campagna dove però c’era anche lei, la sua Drusilla che lo allontanava da me. Mi svegliai in preda al panico e con l’angoscia che mi attanagliava lo stomaco. La stanza era immersa nell’oscurità ed io ero sola, era solo un sogno, ma sembrava talmente reale.

Improvvisamente sentii un rumore e poi la finestra si aprì e vidi un’ombra scura fare irruzione nella mia stanza, era lui, più bello che mai. Si avvicinò al letto, io ero seduta in mezzo al letto e lo guardavo come ipnotizzata.

<<Ciao passerotto.>>mi dice sedendo accanto a me<<Mi stavi aspettando?>>mi chiese impadronendosi delle mie labbra, il suo fu un bacio avvolgente, passionale che mi impedì quasi di respirare, poi ponendo fine a quel bacio mi guardò con un sorriso e disse<<Ti sono mancato, vero? Lo capisco dal modo in cui hai risposto al mio bacio.>>

<<Si, è vero. Mi sei mancato Spike.>>risposi arrossendo.

<<Ne ero certo, soprattutto dopo questo.>>disse toccando la ferita con le dita<<Questo ti avvicina a me.>>

<<Spike che farai ora?>>gli chiesi timorosa.

<<Tu cosa vuoi che faccia?>>mi chiese sfiorando la scollatura della mia maglia facendomi sussultare<<Vedo che ti sei addormentata vestita, questo mi fa capire che hai intenzione di venire con me.>>

A quel punto gli sorrisi ed annuii, ero certa, quella era la prima volta che mi sentivo realmente sicura di una mia decisione anche se probabilmente non mi rendevo ancor conto di cosa avrebbe comportato.

<<Ti voglio Alexa!>>mi sussurrò poi con un filo di voce<<E tu mi vuoi?>>

<<Si Spike. Ti voglio! Solo che io non…>>ma lui mi posò un dito sulle labbra e mi disse<<Lo so. Non preoccuparti.>>

Io lo guardai stupita, come aveva capito che per me era la prima volta? Ma certo, lui doveva essere talmente esperto che l’aveva capito al primo sguardo che ero inesperta.

<<Lasciati andare mia dea. Vedrai che ti farà impazzire.>>mi disse sfilandomi la maglia e baciandomi attraverso il reggiseno<<Mi piace da morire il tuo corpo.>>

Spike mi slacciò il reggiseno e continuò a baciarmi prima un seno, poi l’altro senza tregua strappandomi un gemito dopo l’altro<<Oh si!>>e chiusi gli occhi abbandonandomi a lui.

Lui mi baciò ancora, prima sulle labbra, poi scese a sfiorare il collo soffermandosi sulla ferita continuando a scendere lungo il petto fino a fermarsi a baciare il mio ventre e con la lingua fece dei piccoli cerchi intorno all’ombelico, era davvero incredibile quello che mi stava facendo provare. Improvvisamente sentii una piccola puntura sulla pancia,mi aveva morso e con la lingua si affrettò a leccare le gocce di sangue che erano uscite dai piccoli fori<<Com’è dolce il tuo sangue, così inebriante, non vedo l’ora di berlo.>>

Queste parole mi spaventarono e sussultai, ma Spike sembrò non accorgersene o, forse, non volle perché continuò a mordicchiare la ferita e succhiare ed io, nonostante fossi in preda all’estasi, riuscii a dire<<Tu è solo questo che vuoi da me, vero? Il mio sangue.>>

Spike si bloccò ed alzò lo sguardo<<No! Non è solo il tuo sangue Alexa!>>esclamò, adoravo come pronunciava il mio nome<<Io voglio te!>>

<<Perché?>>chiesi perdendomi nei suoi occhi.

<<Sei bella e sensuale e so che saresti una vampira stupenda!>>rispose sostenendo il mio sguardo<<Io ti insegnerei tutto quello che so, diventeresti un’assassina scaltra e priva di scrupoli e vedrai che ti divertirai!>>

<<E se non volessi?>>

Lui sorrise e disse<<Ora non dipende più da te! Hai già fatto la tua scelta quando mi hai detto che accettavi di seguirmi.>>ed infilò una mano nei pantaloni cominciando a muoverla sulle mie parti più nascoste mandandomi in estasi entrando in me con un dito facendomi urlare<<Si, so che ti piace!>>fece continuando a spingere aggiungendo anche un secondo dito.

<<Oh si! Ancora Spike!>>

<<Mi vuoi dentro di te? Vuoi sentirmi muovere dentro di te?>>mi chiese abbassandomi i pantaloni e slacciandosi i suoi.

Lo guardai ed arrossii violentemente, non indossava biancheria intima ed io ero terribilmente imbarazzata, Spike se ne accorse e sorrise divertito<<Puoi anche guardare, io non mi scandalizzo passerotto!>>mi disse con strafottenza<<Che ne pensi?>>

Io non risposi, ma mi arrabbiai per il suo comportamento e mi pentii di essermi lasciata andare a lui. Spike non sembrò accorgersene, era troppo occupato a toccarmi e questo non fece che peggiorare il mio umore, non si interessava minimamente alle mie necessità, ma era talmente sensuale e mi faceva talmente impazzire quello che mi stava facendo da essere tentata a perdonargli tutto. Lui intanto continuava a torturarmi con le sue carezza fino a quando non mi guardò con desiderio e sfiorando la curva del collo con le dita mi chiese<<Sei pronta per quello che voglio farti tesoro? Vedrai che ti piacerà!>>e appoggiò le labbra affondando i denti nella mia carne.

Io urlai, il dolore fu più forte di quello della notte precedente, ma ben presto il dolore lasciò il posto al piacere anche se ben presto sentii le forze venir meno e con le braccia cercai di allontanarlo da me, ma fu tutto inutile, lui mi stringeva con forza e non aveva nessuna intenzione di smettere. Sentii che stavo per morire e chiusi gli occhi aspettando il momento in cui la vita mi avrebbe abbandonato, ma in quel momento lui si staccò da me e dalla giacca cacciò un coltello e si procurò una ferita sul petto dal quale il sangue uscì copioso. Mi attirò a se e mi disse<<Bevi tesoro.>>ed io obbedii senza replicare, bevvi come lui mi aveva ordinato.

Sono trascorsi quasi vent’anni da quella notte, ma ancora posso sentire il sapore del suo sangue sulla lingua e la sensazione che provai subito dopo. Sentii che stavo per perdere conoscenza e che sarei morta perché non riuscivo a respirare, ma lui mi accarezzò il viso e mi disse<<Non preoccuparti mia dea. Il dolore passerà presto.>>e mi guardò cambiare.

Improvvisamente lui si voltò seccato, qualcosa aveva attirato la sua attenzione, un rumore fuori la finestra. Si alzò dal letto dove giacevo ancora senza vita e si avvicinò, ma subito dopo indietreggiò, qualcuno aveva fatto irruzione nella stanza.

<<Che diavolo fai tu qui Spike?>>

<<Sono stato invitato!>>rispose<<Piuttosto tu Angel, perché sei qui ?>>

<<Per impedirti di farle del male! Non ti permetterò di renderla come te!>>esclamò lui avvicinandosi minaccioso al vampiro biondo.

<<Mi sembra un po’ tardi per questo mio caro.>>gli disse voltando lo sguardo verso di me distesa sul letto.

<<Sei un vero bastardo Spike!>>urlò Angel<<Perché l’hai fatto?>>

<<La volevo!>>rispose con un ghigno<<Non ci sei riuscito!>>

<<Me la pagherai anche per questo Spike!>>esclamò Angel trasformandosi.

<<Ma davvero? Sei solo un perdente Angel!>>fece lui colpendo l’altro vampiro con un pugno.

<<Ed ora che farai Spike?>>gli chiese Angel.

<<Che diavolo vuoi dire con questo?>>fece lui con sospetto.

<<Ora che l’hai resa un mostro cosa farai?>>

<<Questi non sono affari tuoi.>>rispose Spike sorridendo.

<<Dru lo sa? Sa che stai per portare a casa colei che la sostituirà?>>

Spike divenne una furia e senza replicare gli si avventò contro mandandolo a sbattere contro la parete e sferrandogli una serie di pugni, poi gli disse<<Ciò che ti secca è che da quando sei diventato un paladino dei deboli Dru non ti ha più degnato di uno sguardo, vero? Ammettilo Angel! Non ti va che stia con me!>>

<<Ti illudi soltanto! Dru è una mia creatura, se volessi tornerebbe senza farsi pregare nel mio letto.>>gli disse l’altro con cattiveria.

<<Bastardo!>>fece colpendolo con forza<<Non azzardarti a toccare Dru o giuro che ti ammazzo!>>

Angel scoppiò a ridere e gli disse con cattiveria<<Non mi fai paura Spike! Non mi hai mai battuto e non credo ci riuscirai mai!>>

<<Vuoi vedere?>>esclamò lui furioso puntandogli il dito contro, fremeva all’idea di ammazzarlo una volta per tutte, ma c’era qualcosa che lo bloccava.

<<E con lei che intendi fare?>>chiese poi Angel voltandosi verso di me.

<<Ti ho già detto che non sono affari tuoi, ma se proprio vuoi saperlo, credo mi divertirò molto con lei.>>rispose Spike con lussuria nella voce<<E’ una ragazza focosa e piena di sorprese. Anzi, credo sia arrivato il momento di andare, quindi…>>e con un calcio mandò Angel dall’altro capo della stanza.

<<Spike no! Non puoi portarla via!>>fece lui tentando di alzarsi, ma il vampiro biondo gli si avvicinò e lo colpì con un calcio in pieno viso facendogli perdere i sensi.

<<Dannato! Come vorrei poterti fare fuori!>>esclamò Spike guardandolo con odio, poi si diresse verso il letto dove giacevo ancora priva di vita e mi prese in braccio<<Da oggi in poi comincia per te una nuova vita mia dea!>>ed uscì dalla finestra diretto verso la nostra dimora.


Capitolo III


Non posso dire quanto tempo restai priva di sensi, ma quando mi risvegliai notai che era giorno perché un raggio di sole filtrava da una fessura nel muro. Io ero stesa su un grande

letto a baldacchino con lenzuola di seta nera, non ricordavo nulla tranne l’immagine di Spike steso su di me che mi baciava, ma ora lui non c’era ed io mi sentivo male senza di lui, mi mancava da morire. Ma che era accaduto? E dove si trovava?

Scesi dal letto e mi resi conto che indossavo un abito lungo di seta nera che mi fasciava il corpo come se fosse stato fatto apposta per me. Feci scorrere le mani sul tessuto e feci un sorriso, Spike che avrebbe detto vedendomelo addosso? Di certo gli sarebbe piaciuto come mi stava, avrei voluto vedermi, ma non c’erano specchi nella stanza.

Ero ancora in contemplazione del mio vestito nuovo quando sentii la sua presenza alle mie spalle, ma non mi voltai, volevo che fosse lui a raggiungermi.

<<Ciao passerotto! Ben alzata, come ti senti?>>mi chiese con voce sensuale.

<<Dov’eri? Mi sei mancato Spike!>>

Lui mi raggiunse velocemente e lo sentii dietro di me, era davvero potente l’attrazione che sentivo nei suoi confronti, potevo sentire il suo desiderio, mi voleva almeno quanto io volevo lui.

<<Davvero ti sono mancato?>>mi disse sfiorandomi i capelli con le labbra ed infilando le dita tra i miei ricci.

<<Si. Speravo di trovarti vicino a me, ma cosa è accaduto?>>

<<Non te lo ricordi?>>mi chiese baciandomi il collo<<Ti ho reso come me mia dea.>>

<<Davvero?>>feci voltandomi<<Io non mi sento diversa Spike.>>

<<Ci vuole tempo.>>disse attirandomi a se<<Ti piace? Lo sai che ti sta divinamente?>>

<<Mi piacerebbe vedere come mi sta.>>

<<Da oggi in poi ti sarà impossibile tesoro. Noi non ci riflettiamo negli specchi, dovresti saperlo.>>mi disse parlando come se si stesse riferendo ad una bambina.

<<Spike mi manca mia madre!>>esclamai improvvisamente<<Non ho potuto salutarla.>>

<<Vedrai che presto non sentirai più la sua mancanza. Ora non parliamo più di queste inezie. Tu lo sai che ora sono il tuo sire, vero?>>

Io mi voltai e lo fissai senza capire, non avevo la minima idea di quello che stesse dicendo e soprattutto cosa significava che lui fosse il mio sire.

<<Io sono il tuo sire e questo significa che tu mi appartieni.>>disse guardandola con desiderio<<Tu ora sei mia Alexa!>>

<<Tua?>>feci con un sorriso<<E questo che significa Spike?>>

<<Che posso fare di te ciò che voglio!>>rispose sfiorando con le dita il vestito<<E sai cosa voglio ora?

<<No!>>mentii, sapevo esattamente cosa voleva, era lo stesso che volevo anche io da quando i miei occhi si erano posati sui suoi quella sera al bar.

<<No? Che bugiarda che sei.>>mi disse attirandomi maggiormente a se<<Voglio fare l’amore con te in un modo che tu non hai mai neanche sognato.>>

Io non dissi nulla, ma chiusi gli occhi quando lui mi abbassò la lampo del vestito e mi accarezzò la pelle della schiena con sensualità lasciando poi cadere il vestito sul pavimento e contemplando il mio corpo nudo.

<<Sei una dea!>>mi sussurrò in un orecchio e mordicchiando il lobo.

Io scoppiai a ridere e l’abbracciai, lo volevo da morire, non mi era mai capitato di desiderare così tanto qualcuno e glielo dissi rendendolo felice.

<<Ora basta parlare!>>esclamò prendendomi in braccio e portandomi verso il letto.

Mi posò sulle lenzuola di seta e cominciò a spogliarsi mentre io lo guardavo impaziente, non volevo più aspettare.

<<Vieni da me mio Sire!>>gli dissi facendogli cenno con un dito.

Spike fece un sorriso lussurioso e mi raggiunse sul letto dopo essersi tolto la maglia, indossava solo i jeans.

<<Sapessi come ho atteso questo momento!>>dissi mentre lui mi baciava una gamba risalendo lungo la coscia e fermandosi sul centro del mio piacere usando anche la lingua.

Chiusi gli occhi per godere appieno dei suoi baci che cominciavano a farsi più sensuali, si spinse più in profondità strappandomi un urlo, stavo per esplodere dal piacere, ma lui sembrava non stancarsi mai.

<<Oh si!>>gemetti infilando le dita nei suoi capelli e tirando con forza da strappargli un lamento.

Spike a quel punto cominciò a risalire sul mio corpo baciandolo in ogni punto soffermandosi sul mio seno e mordendo un capezzolo con forza, poi alzò la testa e fissò con desiderio il mio collo sul quale erano ancora visibili i punti rossi del suo precedente morso. Sentii il suo sguardo su di me e riaprii gli occhi sorridendogli.

<<Posso?>>fece avvicinando il viso.

Io non risposi ma scostai i lunghi capelli e l’attirai a me, desideravo sentire i suoi denti nella mia carne, ma ancor di più avrei desiderato sentire il suo sangue affluire in me e Spike lo capì dal mio sguardo e mi disse<<Non preoccuparti passerotto! Dopo toccherà a te! Sarà il tuo primo pasto.>>

<<E sarà il più dolce!>>aggiunsi.

Assunse il suo volto demoniaco e mi morse prima con delicatezza, poi i suoi canini affondarono profondamente nella mia carne lacerandola. Io gridai, ma Spike non si fermò, continuò a bere per qualche minuto e per me era un piacere senza fine, mi sentivo sua completamente. Improvvisamente smise di bere e guardandomi con il volto da vampiro mi porse il collo<<Nutriti mia dea!>>mi disse<<Ne avrai bisogno!>>

Senza rendermi conto scivolai nel volto della caccia e mi avventai su di lui mordendolo con forza, avevo fame e solo in quel momento me ne resi realmente conto.

<<Fai piano piccola! E’ la prima volta e potresti fare indigestione.>>

Mi staccai da lui e lo baciai sulle labbra, lo desideravo da morire e lui lo capì dal modo in cui lo baciai, con passione come se volessi divorarlo. Spike si spinse maggiormente contro di me, i nostri corpi erano uno contro l’altro mentre io continuavo a baciarlo e a toccarlo da sopra i jeans. Lui era estremamente eccitato ed io potevo sentire la pressione della sua erezione contro la mia coscia.

<<Ti voglio!>>mi sussurrò tra un bacio e l’altro.<<Oh Spike!>>gemetti<<Ti prego, prendimi. Non posso più aspettare.>>

Il mio Sire terminò di spogliarsi e si stese nuovamente su di me sfiorandomi il seno con il palmo della mano, poi scese ad accarezzarmi tra le gambe strappandomi un gemito, ci sapeva davvero fare con le donne e per un attimo provai una fitta di gelosia nei confronti di tutte le donne che aveva accarezzato e con le quali aveva fatto l’amore.

Spike mi aprì maggiormente le gambe ed entrò in me con una spinta poderosa, repressi a stento un grido e chiusi gli occhi mentre lui cominciava a spingere con forza.

<<Dai tesoro! Vieni con me, segui i miei movimenti.>>

Io riaprii gli occhi e mi persi nella profondità del suo sguardo, ero felice, per la prima volta nella mia vita sentivo che quello era il mio posto.

Spike continuava a muoversi in me implacabile ed io ero sull’orlo dell’orgasmo<<Si Spike! Continua.>>

<<Oh Alexa!>>gemette e venne in me con un’ultima spinta.

<<Oh Spike!Sarà sempre cosi?>>gli chiesi accarezzandogli il petto bianco e freddo come il marmo.

<<Anche meglio dolcezza! Oggi mi sono trattenuto perché era la tua prima volta, ma…>>

<<Vuoi farmi morire di curiosità Spike, che intendi che ti sei trattenuto?>>

<<Lo scoprirai presto.>>rispose con un lampo di lussuria negli occhi.

<<Uffa!>>dissi facendo con il broncio.

<<Sappi che il piacere che hai provato ora non è nulla in confronto a quello che proverai quando stimolerò tutti i tuoi punti più sensibili!>>mi disse accarezzandomi tra le gambe e penetrandomi con un dito cominciando poi a spingere in profondità.

<<Oh si!>>gemetti<<Continua!>>

<<Sei davvero birichina, non ne hai ancora abbastanza, vero?>

<<Spike!>>fece una voce femminile<<Che fai?>>

Il mio Sire alzò la testa e si voltò, ma poi riconoscendo Drusilla sorrise e le disse<<Stavo istruendo la mia nuova creatura tesoro.>>

<<Vedo!>>e si avvicinò con passo felino mentre Spike smise di toccarmi e si scostò lievemente da me cosa che mi diede molto fastidio e glielo feci capire fissandolo con disappunto, ma chi si credeva di essere per trattarmi in questo modo?

Io mi ritrassi a sedere seccata, lui sembrava un altro ora che c’era lei nella stanza con noi, e provai rabbia e gelosia per il modo in cui la guardava, con adorazione ed amore, capii immediatamente che il loro era un rapporto speciale.

<<Dru, lei è Alexa.>>disse lui con un sorriso<<Sapessi, è stupenda!>>

La ragazza bruna mi guardò solo per un attimo, poi concentrò nuovamente la sua attenzione su Spike e gli chiese<<Tesoro vuoi venire di la?>>

<<Non vedi che è occupato?>>feci io con cattiveria, non tolleravo il modo in cui mi trattava, non mi aveva quasi degnato di uno sguardo ed io già sentivo di detestarla per il potere che aveva sul mio Sire.

Drusilla mi lanciò un’occhiataccia, ma io sostenni il suo sguardo, non avevo certo paura di lei<<Per me non lo è mai!>>esclamò la vampira.

<<Ma davvero?>>feci sempre più arrabbiata<<Spike ora sta con me e tu dovrai aspettare!>>

<<Non parlare così a Dru!>>esclamò Spike seccato.

<<E perché non dovrei? Lei non si è neanche degnata di rivolgermi la parola e come si permette di piombare qui mentre noi due…>>

<<Basta! Non fare la bambina!>>continuò lui.

Drusilla a quelle parole scoppiò a ridere e la rabbia si impadronì di tutto il mio essere, come osava ridere di me? E Spike perché non interveniva? Le permetteva di trattarmi così? Lo odiai e glielo dissi, gli sputai addosso tutto il mio disprezzo<<Ti odio Spike! Sei un bastardo! Ti detesto per quello che mi hai fatto? Mi hai condannata ad un’eternità di infelicità e questo non te lo perdonerò mai!>>conclusi in lacrime<<Vattene! Esci!>>gli urlai furiosa, ma probabilmente lo ero più con me che con lui perché glielo avevo lasciato fare, gli avevo permesso di farmi una cosa del genere.

Spike mi fissò con rabbia, ma sapeva che forse non avrebbe potuto dire o fare nulla per calmarmi così decise di andarsene ed uscì seguito da Drusilla che mi lanciò uno sguardo trionfante.

Una volta sola misi sottosopra la stanza, ero davvero furiosa, volevo andarmene, non sopportavo di restare il quel luogo un minuto di più. Decisi che sarei andata via, lontano da lui anche se solo il pensiero di non averlo più vicino a me mi faceva stare male, mi sentivo soffocare, ma l’idea di vederlo sempre con Dru mi faceva impazzire e preferivo continuare a vivere senza Spike piuttosto che subire ogni volta questo genere di umiliazioni.

Raccolsi il mio vestito e dopo averlo indossato uscii dalla porta senza preoccuparmi di celare la mia fuga, non mi importava nulla se Spike capiva che stavo andando via, ma lui era troppo impegnato per accorgersene e in tutta la villa non c’era nessuno quindi non ebbi alcuna difficoltà a lasciare quel luogo.



Camminai per ore prima di raggiungere il centro, Spike mi aveva portato fuori città. Non sapevo dove andare, non potevo di certo tornare a casa, non come ero diventata, avrei potuto fare del male a mia madre anche perché stavo morendo di fame e sapevo che presto avrei dovuto cacciare per nutrirmi. Realizzai che era meglio trovare una preda prima di decidere cosa fare o dove andare. Mi guardai intorno, non c’era molta gente in giro anche se i negozi erano ancora aperti. Finalmente vidi un ragazzo molto carino con i capelli neri e gli occhi chiari fermo davanti ad una vetrina di articoli sportivi e con fare disinvolto mi avvicinai<<Ciao.>>

Lui si voltò e mi guardò inizialmente con diffidenza, poi mi sorrise e ricambiò il saluto<<Ciao. Lo sai che sei davvero molto bella? Come mai in giro da sola?>>

<<Vuoi farmi compagnia tu?>>gli chiesi sorprendendomi della mia sfacciataggine e guardandolo con desiderio.

<<Certo tesoro.>>rispose accarezzandomi una guancia<<Dove ti porto?>>

<<Decidi tu!>>risposi avvicinandomi a lui e mettendomi sottobraccio.

<<Io saprei dove andare dolcezza!>>esclamò baciandomi il collo<<Hai freddo? Poco male, vorrà dire che ti scalderò io.>>

Io mi voltai a guardarlo e gli sorrisi, era proprio ciò a cui pensavo, il suo sangue mi avrebbe scaldato. Lui mi portò in un vicolo molto buio e mi spinse contro il muro, sapevo cosa voleva da me e così lo assecondai.

<<Cosa intendi fare?>>gli chiesi fingendomi sorpresa.

<<Vedrai tesoro. Ti farò divertire!>>rispose spingendo il corpo contro il mio e baciandomi con passione.

<<Non so neanche come ti chiami.>>

<<Dean!>>rispose stringendosi a me e infilandomi una mano nei jeans<<E tu?>>

<<Alexa!>>

<<Che bel nome!>>esclamò prima di baciarmi.

Io lo lasciai fare per qualche minuto, poi sentii che non potevo più aspettare, la fame era diventata insopportabile così, mentre lui stava per sbottonarsi i pantaloni, io velocemente scivolai nel volto della caccia e mi avventai sul suo collo. Sentii il suo sangue affluire in me e mi sentii immediatamente rigenerata, era caldo e dolce, diverso da quello di Spike, naturalmente, ma ugualmente delizioso ed inebriante. Lo prosciugai in fretta, non ebbe neanche il tempo di gridare, perse i sensi e la vita l’abbandonò subito dopo ed io senza pensarci troppo lasciai cadere il suo corpo al suolo.

<<Spero sia stato bello anche per te!>>gli dissi lanciandogli un bacio ed allontanandomi senza voltarmi.

Mi sentivo bene, il sangue di quel ragazzo mi aveva davvero rinvigorito, ma c’era qualcosa che mi mancava, desideravo qualcosa ma inizialmente non riuscivo a capire cosa, poi finalmente realizzai, era Spike che mi mancava. Cosa avrei fatto senza il mio Sire?

Sedetti su una panchina e piansi perché avevo permesso a Spike di rendermi un demone e perché ora senza di lui mi sentivo perduta, cosa avrei fatto? Ero ancora in preda alla disperazione quando sentii una presenza avvicinarsi, era un vampiro, lo percepivo. Alzai la testa speranzosa, speravo fosse Spike, ma sbagliavo, non era lui, ma Angel, si Angel era un vampiro come avevo sospettato ed era lì davanti a me che mi guardava con tristezza.

<<Che ci fai qui Alexa?>>mi chiese sedendo accanto a me<<Credevo fossi tra le braccia di Spike.>>

<<Angel? Ma tu come sai che…?>>feci sconvolta.

<<Me lo ha detto lui.>>rispose<<Ma perché sei qui?>>

<<Me ne sono andata!>>risposi con rancore nella voce.

<<Ah! Ho capito!>>esclamò sedendo accanto a me<<Dru ha rivendicato la sua proprietà su Spike, non è vero?>>

Io lo fissai per qualche istante poi scoppiai in lacrime e lui mi strinse a se, sapeva esattamente cosa stessi provando in quel momento<<Mi dispiace, io…>>

<<Lo so.>>dissi<<Mi avevi avvertito di stargli alla larga ed io non ti ho creduto. Sono stata una vera stupida a non darti retta.>>

<<No, non era questo che volevo dirti.>>disse facendomi alzare il viso ed asciugandomi le lacrime con un dito<<Io capisco cosa provi, ma presto starai meglio, ti passerà.>>

<<Ma Spike è il mio Sire ed io l’amo!>>dissi in preda alla disperazione.

<<Lo so. Mi maledico per non essere riuscito ad impedirgli di farti del male.>>

<<Non è colpa tua Angel!>>dissi colpita dal suo atteggiamento, non sembrava quasi un vampiro, c’era qualcosa di diverso in lui.

<<Tu non sei come lui!>>esclamai guardandolo con attenzione.

<<No, lo ero.>>rispose<<Degli zingari mi hanno maledetto restituendomi l’anima ed ora cerco di fare del bene, ma non sempre ci riesco.>>disse guardandomi intensamente.

<<Deve essere stato terribile, mi dispiace!>>

Angel mi stringeva ancora a se ed io mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, poi improvvisamente mi staccai da lui ed alzandomi dalla panchina gli dissi<<Ora devo andare.>>

<<E dove?>>mi chiese.

E fu in quel momento che mi resi conto di non avere un posto dove andare, ero sola al mondo. Lo guardai e lui capì il mio stato d’animo<<Andiamo Alexa!>>mi disse prendendomi per mano<<Ti porto a casa mia!>>

<<No, non posso.>>dissi debolmente, perché in realtà desideravo riposare anche se era ancora notte.

<<Dai, non fare i capricci, un po’ di riposo ti farà bene.>>e mi condusse nel suo appartamento che si trovava con mia sorpresa ad un isolato da casa mia.

Era accogliente, con una camera da letto, un piccolo salotto, un angolo cucina che non penso avesse mai usato ed un bagnetto. Angel mi disse che se volevo potevo farmi la doccia ed io ne approfittai, non c’era niente di meglio di una doccia bollente per rilassarsi.

Restai quasi mezz’ora sotto l’acqua cercando di non pensare a Spike e soprattutto di non pensare a lui e a Drusilla insieme, ma non potevo togliermi dalla mente il modo in cui la guardava, mi faceva impazzire sapere quanta influenza aveva su di lui. Angel mi aspettava seduto in poltrona e quando mi vide arrivare mi guardò con apprensione, doveva essere molto preoccupato.

<<Come ti senti ora Alexa?>>mi chiese facendomi segno di sedere sull’altra poltrona.

<<Meglio.>>risposi, ma lui sapeva che mentivo.

<<Credo dovresti riposare qualche ora.>>mi disse alzandosi dalla poltrona e venendo ad inginocchiarsi davanti a me<<Alexa, dimmi la verità, ti manca ancora, vero?>>

Non risposi immediatamente, ma poi abbassando la testa annuii, il richiamo di Spike era talmente forte da rendermi quasi impossibile restare rinchiusa in quella casa.

<<Capisco, ma penso tu debba fare ciò che ti senti, quindi se vuoi tornare da Spike io lo capirò.>>

<<No!>>esclamai.

<<Mi fa piacere!>>disse stringendomi una mano nelle sue.

Io alzai lo sguardo e vidi che mi fissava con uno strano sguardo, ma che gli prendeva?

<<Angel.>>sussurrai e lui avvicinò il viso al mio sfiorandolo con le labbra.

<<Oh Alexa!>>mi sussurrò con voce dolce<<Come avrei voluto risparmiarti tutto questo! Ho cercato di fermarlo, ma era tardi.>>

<<Non è colpa tua Angel! Devo biasimare solo me stessa per essermi lasciata abbindolare da lui.>>

<<Fa sempre così! Quando vuole qualcosa se lo prende.>>

<<Parli di Drusilla?>>

<<Non solo di lei.>>rispose alterato<<Ma non mi va di parlarne, scusa.>>e si allontanò da me voltandomi le spalle.

<<Scusa se ho toccato questo argomento così doloroso.>>gli dissi raggiungendolo e mettendogli una mano sulla schiena e lui a quel contatto si irrigidì.

<<Angel.>>

Lui si voltò ed io mi persi nell’oscurità dei suoi occhi, tanto che senza accorgermene mi ritrovai tra le sue braccia.

<<Alexa>>mi sussurrò prima di posare le labbra sulle mie e baciarmi prima con dolcezza e poi con crescente passione.

Inizialmente ricambiai il suo bacio, poi mi resi conto che era sbagliato e mi allontanai da lui<<No! Non posso, scusami.>>

<<Scusami tu, non avrei dovuto!>>esclamò visibilmente turbato.

<<Ora se non ti dispiace ho bisogno di riposare.>>gli dissi

<<Ti accompagno, vieni.>>e mi indicò una porta semiaperta.

<<Potrei dormire sul divano Angel, non voglio toglierti il letto.>>

<<Sono abituato a dormire in posti peggiori, non preoccuparti.>>mi disse sorridendo, era davvero gentile, così diverso dal mio Spike.

<<Allora grazie.>>ed entrai chiudendomi la porta alle spalle.

Ripensai al bacio che mi aveva dato, così dolce, ma allo stesso tempo così passionale che l’aveva turbata, ma perché l’aveva fatto? Angel provava davvero qualcosa per lei? Mi stesi sul letto completamente vestita e mi addormentai profondamente.


Capitolo IV


Angel attese pazientemente il mio risveglio ed era quasi il tramonto quando uscii dalla stanza e lo raggiunsi. Mi accolse con un sorriso e mi chiese se avevo riposato bene, lui indossava una camicia bianca e dei pantaloni di pelle, sembrava pronto per uscire, invece io indossavo ancora il vestito che Spike mi aveva regalato.

<<Mi fa piacere che sia riuscita a riposare.>>mi disse prendendo una tazza dal tavolo e porgendomela.

<<Cos’è?>>chiesi prima di portarla alla labbra.

<<Sangue di maiale!>>rispose ed io feci una smorfia, doveva essere disgustoso, ma alla fine ne bevvi un sorso e trovai che era meno brutto di quanto avessi pensato.

<<Non è terribile, ma forse è perché ormai ci sono abituato.>>disse lui sorridendo.

<<Stavi uscendo?>>gli chiesi

<<Si, ho qualcosa da fare, ma se vuoi resto.>>mi disse

<<No, me la caverò, non preoccuparti.>>

<<Per quel bacio io…>>disse per giustificarsi, ma io lo bloccai e gli dissi<<Non preoccuparti Angel, non hai alcun bisogno di scusarti.>>

<<Non vorrei che pensassi che voglio approfittare della situazione perché non è così.>>disse avvicinandosi.

<<Non l’ho mai pensato Angel!>>gli dissi sincera, non mi era neanche passato per la mente che potesse essere capace di una cosa del genere.

<<Non potrei mai farlo!>>mi disse fissandomi con intensità.

<<Lo so.>>feci ricambiando lo sguardo<<So che non ne saresti capace Angel.>>

<<Se ti ho baciato è perché sentivo di farlo. Tu mi piaci molto, mi sei sempre piaciuta.>>

Io lo guardai stupita, che intendeva con sempre? Angel si accorse della mia espressione e cercò di spiegarmi cosa aveva voluto dire con quelle parole<<Si, erano mesi che ti seguivo perché sapevo che Spike aveva delle mire su di te, ma era soprattutto perché mi piacevi e non volevo che lui ti facesse questo.>>concluse stringendo con forza i pugni.

<<Mi dispiace non averti dato retta, ma ero accecata dall’amore.>>feci abbassando la testa

<<Non fartene una colpa, forse sarebbe accaduto ugualmente.>>mi disse<<Lui ha un forte potere di persuasione, ti avrebbe convinta che era la cosa migliore oppure ti avrebbe morso con violenza. Io so di cosa è capace!>>

<<Da quanto lo conosci, Angel?>>gli chiesi curiosa

<<Da troppo. Da sempre direi.>>rispose con una smorfia<<E per anni siamo stati una famiglia, io, lui, Darla e Dru.>>

<<E poi cosa è accaduto?>>

<<Ho riavuto l’anima e tutto è cambiato.>>rispose diventando triste.

<<Mi dispiace.>>

<<Sono trascorsi quasi novant’anni.>>disse alzando le spalle<<E’ una cosa passata. Ora ti lascio per qualche ora da sola, ma torno presto.>>

<<Starò bene anche se non voglio abusare ancora della tua ospitalità, potrei partire per l’America.>>

<<Aspetta il mio ritorno, poi deciderai con calma.>>mi disse avvicinandosi a me e sfiorandomi una guancia con le labbra, provai un brivido a quel contatto.

<<Ciao Angel.>>gli dissi guardandolo con gratitudine, mi aveva davvero aiutato portandomi a casa sua, ma sapevo che non sarei potuta sfuggire per sempre, lui mi avrebbe trovato e cosa avrei fatto nel caso in cui Spike mi avesse trovato?

Avrei avuto la forza di respingerlo o sarei tornata senza fiatare tra le sue braccia? Non potevo permettere ad Angel di correre dei rischi inutili solo per tenermi lontano da lui, sarei dovuta partire, allontanarmi il più possibile dall’Inghilterra. Una volta sola mi guardai un po’ intorno, era davvero un bell’appartamento, poi la mia attenzione si concentrò su una piccola libreria e mi avvicinai, c’erano molti libri alcuni dei quali avevo studiato a scuola. Gli piaceva molto la letteratura francese perché c’erano romanzi di Flaubert, Camus, Rimbaud, ma anche libri di poesie che dall’aspetto consunto dovevano essere molto vecchi, forse alcuni risalivano addirittura all’epoca in cui erano stati scritti. Realizzai che per quanto ne sapevo Angel poteva anche aver avuto modo di incontrare gli stessi autori e pensai a quanto doveva essere stata affascinante la sua vita anche se si trattava sempre di un vampiro. Mi riproposi di domandargli qualcosa sul suo passato, ero realmente curiosa di sapere il più possibile su di lui e su come poteva essere vivere attraverso i secoli come aveva fatto lui.

Finii di sorseggiare il mio sangue che, dopo aver assaggiato quello umano, mi pareva alquanto disgustoso, ma avevo fame e non avevo intenzione di uscire a caccia con il pericolo che Spike potesse percepire la mia presenza. Stavo per tornare in camera da letto a riposare qualche altra ora prima del ritorno di Angel quando avvertii una strana sensazione, fuori la porta c’era qualcuno, era lui, lo sentivo, avvertivo la presenza del mio Sire e mi sentii invadere da un calore e desiderio mai provati prima. Lui sentiva che io mi trovavo in quella casa e sentivo la sua rabbia, l’idea che fossi andata a rifugiarmi da Angel doveva averlo imbestialito. Non avevo il coraggio di muovermi o emettere alcun suono, volevo che andasse via, l’odiavo per il modo in cui mi aveva trattato, ma allo stesso tempo desideravo che mi stringesse tra le braccia e che ribadisse nuovamente la sua proprietà su di me.

<<So che sei lì dentro!>>urlò, era davvero furioso<<Alexa! Vieni fuori!>>

<<Spike vattene!>>

<<Tu tornerai con me a casa!>>fece risoluto<<Non puoi comportarti in questo modo! Come hai osato andare da Angel?>>

<<Voglio restare con lui!>>esclamai quasi senza rendermene conto, ma feci il più grande errore della mia vita a dire questa frase perché lo fece arrabbiare maggiormente e senza aggiungere un’altra parola colpì la porta con un calcio sfondandola.

Io urlai, sembrava davvero una furia, aveva negli occhi una strana luce ed i pugni chiusi, mi guardava con rabbia, poi finalmente parlò<<Tu cosa? Tu sei mia e non resterai un minuto di più con quel bastardo!>>

<<No Spike! Questa volta non farò come vuoi tu!>>esclamai risoluta, ma le mie gambe tremavano, l’attrazione per lui era molto forte<<Non dopo il modo in cui mi hai trattata!>>

<<Perché che ho fatto?>>chiese angelico.

<<Mi hai abbandonata per andartene con lei e mi hai trattato come una cosa. Ti detesto!>>

<<Mi sembra di averti soddisfatto abbastanza, se non sbaglio!>>disse con lussuria.

<<Sei un vero porco! No! Resterò con Angel, lui almeno mi apprezza!>>

Quelle parole lo colpirono come un pugno in pieno viso perché cambiò espressione e si avvicinò a me scrutandomi<<E con questo che vorresti dire?>>

<<Quello che ho detto!>>risposi indietreggiando.

<<Sei stata con lui?>>mi chiese afferrandomi<<Si, sento il suo odore su di te. Sei stata con lui!>>e mi strattonò con forza.

<<Lasciami! Non sono affari tuoi con chi vado a letto!>>urlai schiaffeggiandolo e questo lo rese ancora più furioso, mi colpì facendomi cadere per terra.

<<Come hai potuto scopare con lui? Tu sei mia!>>urlò in preda alla collera.

<<No! Non sono tua! Ed ora vattene!>>feci quasi in lacrime.

<<Ora basta!>>esclamò precipitandomi su di me ed afferrandomi con forza<<Andiamo! Non voglio sentire più nulla.>>

<<No! Lasciami Spike!>>urlai continuando a colpirlo, ma lui sembrava non avvertire i colpi.

<<Ora verrai con me ed Angel non lo vedrai più!>>mi disse con rabbia<<Anzi, me la pagherà anche per questo quel dannato.>>e mi prese in braccio portandomi fuori la porta.

<<Spike ti prego, voglio restare qui!>>feci in lacrime<<Tu hai già Drusilla, non hai bisogno di me.>>ma lui mi zittì con un bacio, non voleva sentire più nulla da me.

Lo desideravo, ma non volevo dargliela vinta, avrebbe penato prima di poter avere nuovamente il mio corpo.

Mi portò fuori, c’era la luna piena ed io mi incantai a guardarla prima che lui mi facesse entrare nella sua auto e partisse a tutta velocità verso la nostra dimora.

Arrivammo alla villa e lui mi trascinò in camera da letto tenendomi per un braccio, sapevo che mi avrebbe rinchiuso lì dentro per evitare una mia fuga e che probabilmente avrei dovuto vivere come una prigioniera per qualche giorno e questo mi faceva fremere di rabbia, detestavo quel suo modo d’agire.

<<Spike lasciami! Ora mi hai qui smettila di fare il prepotente!>>feci cercando di liberarmi dalla sua stretta.

Lui mi guardò con desiderio e disse<<Non credo sia quello che tu vuoi.>>

<<Quello che voglio è che mi lasci in pace!Ti detesto!>>esclamai cercando di resistere all’irrefrenabile desiderio di baciarlo<<Tornatene dalla tua Drusilla!>>

Lui mi fissò arrabbiato e mi attirò a se con violenza<<Perché sei stata con Angel? L’hai fatto per farmela pagare, vero?>>

Io non risposi e Spike prese il mio silenzio come una conferma ai suoi sospetti e mi schiaffeggiò, non riusciva a tollerare che l’avessi tradito con colui che più odiava al mondo. Mi dispiaceva avergli mentito ed avergli fatti credere di avere fatto l’amore con Angel ma avevo sperato che in questo modo lui mi avrebbe lasciato andare invece avevo peggiorato solo la situazione ed ora non potevo più tornare indietro, non mi avrebbe mai creduto se gli avessi detto che io ed Angel ci eravamo scambiati solo un bacio.

<<Me la pagherà per essere stato a letto con te!>>esclamò con gli occhi lampeggianti di collera<<Lo ucciderò in un modo orribile.>>

<<Non azzardarti a toccarlo!>>

<<Ma davvero? Più parli così più mi viene voglia di ammazzarlo quel cane!>>fece sbattendomi contro la parete e spingendo il corpo contro il mio<<E poi cosa potresti fare per fermarmi tesoro?>>

<<Dai Spike ora sono qui con te, non c’è alcun bisogno di fare del male ad Angel.>>gli dissi cercando di calmarlo.

<<No! Angel deve soffrire!>>esclamò furioso<<Ma a lui penserò poi!>>disse accarezzandomi un braccio.

<<Lasciami!>>esclamai cercando di respingerlo<<Non voglio!>>

<<Non credo lo farò! Ho troppa voglia di te.>>disse spingendosi maggiormente contro di me.

Anche io avevo voglia di lui, ma volevo resistere perché sapevo che se avessi ceduto poi lui avrebbe avuto per sempre il controllo su di me.

Spike mi strappò il vestito con violenza e mi fissò con desiderio<<Mi vuoi anche tu, vero?>>

<<N-No.>>sussurrai, ma il mio corpo diceva il contrario e lui se ne rese conto

Mi allargò le gambe con decisione strappandomi anche la biancheria, aveva deciso di fare sesso con me in modo violento, poi si sbottonò i jeans e senza aspettare mi penetrò con decisione alzandomi le gambe e portandosele ai fianchi in modo da entrare più in profondità e cominciò a spingere con forza.

<<Dimmi, lui ti ha fatto godere così?>>mi chiese aumentando il ritmo delle sue spinte.

<<Spike!>>gemetti chiudendo gli occhi<<Non chiedermelo!>>

<<No? Io invece voglio che tu me lo dica Alexa.>>

<<N-No Spike! Non mi ha fatto godere come fai tu!>>risposi mentre lui continuava a muoversi implacabile dentro di me.

Lui fece un sorriso maligno e mi costrinse a voltarmi con il viso contro il muro per poi entrare nuovamente in me. Io urlai, era la prima volta che lo facevamo in quel modo ed era particolarmente violento, ma nonostante questo a me piaceva, desideravo che continuasse a muoversi dentro di me.

<<Ti piace vero tesoro?>>fece portando il viso al mio collo e baciandolo con ardore<<Ti piace farlo così?>>

<<Si, Spike.>>gemetti

<<Non mi lascerai più?>>

<<No! Non ti lascerò più mio Sire.>>gli dissi in preda all’orgasmo.

<<Tu mi appartieni e non tollero che cerchi piacere altrove!>>esclamò trasformandosi e mordendomi con violenza, voleva ribadire nuovamente il suo dominio su di me bevendo il mio sangue.

<<Oh si!>>gemetti stringendomi a lui e infilandogli le dita tra i capelli per portarlo a mordermi più forte<<Non lo farò amore mio. Non ti lascerò!>>mi lasciai scappare.

Spike si bloccò, di certo lo aveva turbato il modo in cui l’avevo chiamato, ma dopo un attimo ricominciò a spingersi dentro di me senza tregua mandandomi in estasi. Come avevo pensato di poterlo abbandonare? L’amavo e stare con lui era tutto ciò che volevo in quel momento.

<<Dai vieni con me!>>mi sussurrò sul punto di raggiungere l’orgasmo

<<Oh si!>>gemetti mentre lui veniva in me con un grido soffocato.

<<Alexa giurami che non mi costringerai a venirti a cercare di nuovo!>>mi disse con serietà prima di prendermi in braccio e portarmi sul letto.

<<Te lo giuro, ma Angel potrebbe venire a cercarmi.>>

<<Deve solo azzardarsi a venire nei paraggi.>>disse con rabbia.

Io lo guardai sconvolta, non volevo che Angel potesse correre dei rischi venendo a cercarmi, ma non volevo neanche sfidare l’ira di Spike tornando da lui.

Lui intanto si riabbottonò i jeans e mi guardò con una strana espressione, come se fosse riuscito a leggere nella mia mente<<Non dirmi che ti preoccupi per quella specie di mezzo vampiro?>>fece prendendomi in giro

<<Perché lo odi così tanto?>>

<<Tra di noi ci sono delle faccende insolute, ma presto lui avrà quello che merita.>>rispose con rabbia, doveva proprio odiarlo.

<<Spike dimmi perché odi Angel?>>gli domandai nuovamente,volevo sapere.

<<Non ho voglia di parlare di lui ora passerotto!>>rispose guardandomi languido<<Sai che sei davvero favolosa in quella posizione?>>mi disse.

Io ero sulle lenzuola di seta completamente nuda appoggiata sui gomiti e le gambe erano leggermente aperte, sentivo che lui era di nuovo eccitato e che aveva ancora voglia di me, così lo invitai a raggiungermi sul letto. Spike si liberò dei vestiti e venne da me desideroso di fare di nuovo l’amore con me.




Gli anni trascorrevano velocemente senza che io potessi pentirmi della decisione che avevo preso. Spike era sempre presente e premuroso nei miei confronti e aveva fatto in modo che diventassi una vampira spietata e scaltra anche se continuavo a conservare un po’ della mia umanità proprio come il mio Sire. Avevamo girato quasi tutta l’Europa seminando morte e distruzione ovunque fino al giorno in cui Drusilla aveva supplicato Spike di portarla a visitare Praga adducendo la scusa che quando era viva aveva sempre desiderato vederne la cattedrale.

<<Ma tesoro>>le disse lui con voce dolce<<Non ti trovi bene qui a Vienna?>>

<<Si, ma io voglio vedere Praga Spike.>>gli disse come se fosse una bambina capricciosa<<Ti prego.>>

<<E va bene!>>esclamò stringendola a se<<Domani sera partiremo per Praga.>>

Io lo guardai disgustata, era davvero incredibile il modo in cui lei lo convinceva ad esaudire ogni suo piccolo desiderio e come lo plagiava. Drusilla batté le mani e con un sorriso esclamò<<Spikey sei la mia dolcezza! Non è sempre un amore Alexa?>>mi chiese poi avvicinandosi a me che ero sprofondata in una poltrona davanti al camino acceso intenta a leggere un libro<<Si Dru, lo è!>>risposi voltandomi a guardare il mio Sire che invece non aveva occhi che per lei. Provai una fitta di gelosia e stizzita mi alzai per ritornare nella mia stanza senza degnare loro di uno sguardo, impazzivo al pensiero che lei veniva sempre per prima nel suo cuore.

<<Dove vai Alexa?>>mi chiese Dru facendo il broncio, ma non le risposi e chiusi la porta dietro le mie spalle, non li sopportavo più.

Dopo un attimo sentii Drusilla ridere e poi solo gemiti e sospiri, stavano facendo l’amore in salotto ed io mi sentii invadere da una rabbia cieca, ma perché dovevo essere costretta a sopportare tutto questo?

Ed in quel momento per la prima volta dopo quasi dodici anni pensai ad Angel e a cosa poteva aver pensato non trovandomi più, ero stata talmente presa da Spike e dal nostro rapporto che il pensiero di un altro uomo non mi aveva mai nemmeno sfiorato, ma il desiderio di avere qualcuno che mi amasse sinceramente e che mi considerasse l’unica era diventato insopportabile.

Spike venne da me quella sera per avvertirmi di fare le valigie perché saremmo partiti per Praga la sera seguente ed io approfittai dell’assenza di Drusilla per parlargli<<Spike, ma perché assecondi ogni suo capriccio?>>gli chiesi, ma mi guardò stupito, per lui doveva essere normale fare quello che il suo Sire gli chiedeva<<Non ti capisco tesoro.>>

<<Ci troviamo bene qui a Vienna, perché dobbiamo partire?>>

Si avvicinò e sedette sul letto accanto a me, io poggiai la testa sul suo petto, mi piaceva molto quella posizione<<Sai com’è Dru!>>disse con voce dolce<<A volte è come una bambina, ma vedrai che ti piacerà anche Praga.>>

<<Trovo che sia assurdo partire così all’improvviso solo perché Dru ha deciso che vuole visitarne la cattedrale!>>gli dissi facendo il broncio ed accarezzandogli un braccio<<Mi piace tanto stare qui!>>

<<Tesoro, cerca di sopportare.>>mi disse facendo scendere la mano lungo il mio corpo e soffermandosi tra le mie gambe<<Resteremo lì pochi giorni e se farai la brava ti regalerò qualcosa di grazioso.>>concluse infilando la mano nei miei jeans ed accarezzandomi attraverso la biancheria intima.

<<E’ inutile che cerchi di convincermi con la promessa di un regalo, non riuscirai a farmi cambiare idea, trovo assurdo partire così all’improvviso.>>

<<Io voglio che Dru sia felice!>>

<<Si certo!>>esclamai con rabbia<<Naturale che tu lo voglia!>>

<<Sei gelosa? Lo sai che voglio che entrambe siate felici.>>

<<Non è vero! Dru viene per prima, ed anche oggi…>>ma mi bloccai, mi faceva ancora

male ricordare.

Lui mi fissò divertito, aveva capito a cosa mi stessi riferendo, ma fece finta di niente e disse<<Oggi cosa passerotto?>>

<<E’ inutile che tu faccia il santarellino Spike, ho sentito benissimo te e lei oggi! Vi siete dati da fare.>>esclamai con tono geloso.

<<Ero certo che stessi ascoltando!>>mi disse languido continuando a torturare la mia femminilità ed io iniziai a gemere, non riuscivo a ragionare quando lui mi toccava in quel modo, ma subito dopo lo guardai e con voce seccata dissi<<Lei godeva ad alta voce, non potevo non sentire!>>

<<Ci ho messo più enfasi sapendo di avere un pubblico.>>mi disse con lussuria nella voce.

<<Sei davvero impossibile Spike!>>esclamai arrabbiata da quella sua affermazione, ma anche terribilmente eccitata dal suo tocco<<Ti detesto quando fai il bastardo. Non ce la faccio più a sopportare questa situazione!>>e mi scostai da lui

<<Che situazione?>>

Gli lanciai un’occhiataccia e cercai di alzarmi dal letto, ma lui mi bloccò per un braccio<<Dove vai?>>

<<Non riesco più a vivere nella stessa casa con te e Dru Spike!>>esclamai risoluta<<Ho deciso, vado via!>>

<<Cosa? Non esiste!>>fece lui guardandomi torvo.

<<Tu non hai bisogno di me Spike!>>dissi esasperata da quella situazione<<Perché non mi lasci andare via?>>

<<E chi te lo ha detto che non ho bisogno di te?>>

<<Lo capisco da me, tu vuoi solo Dru e devo ammettere che non mi interessa!>>esclamai in collera, detestavo che lui mi costringesse a restare con lui contro la mia volontà.

Spike mi strinse il braccio con forza e disse<<Io sono il tuo Sire e non puoi trattarmi così! Non parlarmi con questo tono Alexa, non lo tollero!>>

<<E che vuoi farmi? Picchiarmi? Costringermi a restare contro la mia volontà?>>feci cercando di liberarmi, ma la sua era una morsa d’acciaio.

<<Se proprio vuoi che usi le maniere forti lo farò!>>esclamò con un lampo maligno negli occhi.

<<Questa volta non mi convincerai a restare Spike!>>dissi risoluta<<Sono stufa, sarei dovuta allontanarmi da te anni fa. Sono stata una stupida a pensare di vivere sotto lo stesso tetto con te e Drusilla.>>

Lui mi fissò con una strana espressione, non credeva gli avrei mai parlato in quel modo<<E con questo che vorresti dire?>>

<<Voglio dire che me ne vado!>>risposi liberandomi dalla sua stretta.

<<No!>>urlò saltando giù dal letto e bloccandomi l’unica via d’uscita.

<<Spike togliti di mezzo.>>

<<Tu non andrai da nessuna parte!>>esclamò afferrandomi.

<<Lasciami!>>

<<Perché vuoi rovinare tutto?>>mi chiese stringendomi a se.

<<Io voglio solo vivere la mia vita in santa pace e di certo non posso farlo con te!>>dissi<<Tu mi tratti come se fossi il tuo giocattolino sessuale con cui divertirti quando ne hai voglia ed io questo non posso sopportarlo! Voglio qualcuno che mi ami davvero!>>

<<Qualcuno come Angel vero?>>fece lui con rabbia<<Pensi non abbia capito che è da lui che vuoi tornare?>>

<<Non c’entra Angel Spike!>>dissi<<Ma se proprio vuoi saperlo lui mi ha detto che mi ama.>>mentii sperando che sentendo queste parole potesse convincersi a lasciarmi andare.

<<Non posso credere che dopo tutti questi anni tu possa pensare ancora a lui!>>disse furioso.

<<Ti ho detto che non si tratta di Angel, ma se è così che vuoi pensarla, fai pure, non mi importa. Voglio solo che mi lasci andare via.>>

<<No! Tu resterai con me perché tu mi appartieni e poi ho bisogno di te Alexa!>>esclamò

<<Spike ti prego.>>dissi sul punto di cedere<<Tanto lo so che non è vero!>>

<<Si, è vero.>>

<<Sei un bastardo, ti detesto!>>esclamai quasi in lacrime per la rabbia<<Hai il potere di farmi impazzire.>>

<<Ed è anche per questo che ti piaccio, vero passerotto?>>disse mordendosi le labbra dal desiderio<<Solo io so di cosa hai bisogno, non puoi andartene!>>

A quel punto lo guardai con altrettanto desiderio, non potevo negare che c’era una parte di me che voleva restare con lui e fare l’amore in modo selvaggio, ma la mia parte più razionale mi diceva di scappare il più lontano possibile da lui e non sapevo quale sarebbe stata a vincere in questa lotta.

<<Mi piace quando ti arrabbi! Sei così sexy!>>esclamò poi attirandomi a se e baciandomi con passione.

<<Per te sono solo un diversivo Spike!>>gli dissi mostrandomi imbronciata volevo capisse che non ero felice di quella situazione<<E questo mi fa davvero infuriare!>>

<<Shhhhhh!>>disse spingendomi con decisione verso il letto<<Ora ti faccio passare tutto!>>

<<Davvero? Credi di esserne capace?>>

Spike non rispose e sorridendo con malignità mi baciò nuovamente ed io mi lasciai andare tra le sue braccia, non riuscivo a resistere quando mi baciava in quel modo.


Capitolo V


La notte successiva partimmo per Praga dove Spike aveva programmato di fermarsi solo un paio di giorni giusto per permettere alla sua Drusilla di visitare il centro storico e la cattedrale. Io avevo sempre pensato che ai vampiri non fosse permesso entrare in luoghi consacrati, ma nel momento in cui varcammo l’ingresso della maestosa cattedrale mi resi conto che non era vero e che non c’era nulla che impediva ad un vampiro di entrare in chiesa per ammirarne le meraviglie. Era davvero imponente ed io restai a bocca aperta mentre Dru trascinava Spike attraverso le navate per contemplarne le alte colonne e le magnifiche vetrate istoriate tipiche del Gotico.

<<Oh Spike! Guarda, non è tutto meraviglioso!>>rideva Dru ed io invidiavo la sua spensieratezza e quella sua allegria.

<<Si amore mio!>>le diceva<<Goditelo, era quello che volevi da tanto.>>

Guardai Spike era felice e provai una fitta di invidia, ma perché non potevo essere felice anche io come loro?

<<Spike io vado a fare un giro, ho un certo languore.>>gli dissi mentre uscivamo dalla chiesa, volevo stare sola per un pò, ma lui mi disse<<Porta anche Dru, io ho qualcosa da fare.>>

<<Come vuoi!>>dissi e ci incamminammo per le vie del centro storico che a quell’ora della sera era insolitamente deserto, ma dove erano finiti tutti gli abitanti?

Dru era dietro di me e camminava silenziosa, la visita alla cattedrale l’aveva appagata talmente che ora non proferiva neanche una parola, ma in fin dei conti io e lei non avevamo molto di cui chiacchierare.

<<Mi sa che questa sera non troviamo nessuno.>>le dissi rassegnata, ma Drusilla mi guardò con aria stralunata e disse<<Sbagli! Qualcuno c’è.>>

<<Dove?>>le chiesi ricordando che lei aveva un dono particolare e che a volte le capitava di vedere il futuro, ma in quel caso non riuscivo a capire come avesse potuto percepire la presenza di un essere umano prima di me.

<<Io non sento…>>ma mi bloccai, c’era davvero qualcuno ed era molto vicino.

<<Si tratta di un bambino Alexa!>>esclamò la vampira bruna con un sorriso.

<<Ma non è solo!>>aggiunsi io avvisandomi verso un vicolo buio.

Raggiungemmo il posto dove avevamo percepito la presenza delle due prede e ci trovammo davanti una donna molto giovane con i capelli biondi e vestita di stracci che teneva per mano una bambina anch’essa bionda ed estremamente magra, dovevano vivere in mezzo alla strada. Vedendoci comparire così all’improvviso la madre ci fissò con un’espressione spaurita e strinse con maggiore forza la mano della figlia, poi parlò, ma io non capii cosa avesse detto, non capivo la sua lingua.

Drusilla si avvicinò alla bambina e con voce dolce le disse<<Hai fame piccola? Se vieni con noi ci saranno tante cose da mangiare per te.>>

La bambina si strinse alla madre e la guardò intimorita, forse questo era dovuto anche al fatto che non capiva quello che lei le stesse dicendo.

Drusilla allungò le braccia, sperando che la piccola potesse in quel modo fidarsi di lei e la guardò con un sorriso<<Come ti chiami piccola?>>le chiese poi.

Lei non rispose ma si staccò dalla madre e si avvicinò a Dru che continuava a sorriderle, mentre io mi avvicinavo alla donna pronta ad agire nel caso avesse cercato di scappare.

<<Vieni piccola! Vedrai che starai bene.>>disse Drusilla una volta che la bambina fu tra le sue braccia mentre sua madre la guardava con un’espressione piena di gratitudine perché credeva fosse qualche straniera facoltosa che avrebbe potuto offrirle un po’ di denaro.

Drusilla strinse la bambina in un abbraccio e sprofondò il viso tra i suoi capelli ed dopo un attimo la bambina emise un piccolo gemito, l’aveva morsa ed ora le stava prosciugando la vita e fu allora che accade una cosa inaspettata, sua madre si rese conto di quello che stava accadendo a sua figlia e cominciò a gridare con tutto il fiato che aveva nei polmoni, poi si precipitò su di lei per cercare di strappare la bambina dalle sue grinfie, ma io la bloccai e con un gesto le spezzai il collo, ma ormai era tardi. Feci appena in tempo a rendermi conto di quello che stesse accadendo che fummo circondati da una moltitudine di persone accorse al richiamo d’aiuto della donna. Eravamo in trappola, il vicolo non aveva via d’uscita, Drusilla lasciò cadere il corpo senza vita della bambina al suolo e guardò la folla che si era radunata che vedendo il suo aspetto demoniaco cominciò ad urlare e brandendo dei bastoni si avventò su di noi urlando frasi a noi incomprensibili. Drusilla strillò ed indietreggiando si avvicinò a me sussurrandomi<<Spike non è con noi! Non ci troverà. Il mio tesoro non ci troverà.>>

<<Non preoccuparti Dru! Ci troverà! Lui lo fa sempre.>>

La folla ci raggiunse e cominciò a colpirci senza tregua con bastoni e pietre, sembrava impossibile che quasi alla fine del ventesimo secolo un popolo potesse essere ancora così arretrato, sembrava si fosse fermato al medioevo. Ricordo ancora il dolore che provai quando una pietra mi colpì in piena fronte facendomi perdere i sensi mentre Drusilla urlava senza sosta il nome del suo Spike.

Non so per quanto tempo restai priva di sensi, ma quando mi risvegliai stava per albeggiare e stranamente mi resi conto di essere viva, perché non ci avevano colpito con dei paletti? Perché non ci avevano uccise? Mi voltai verso Dru e lei era ancora svenuta ed aveva il volto completamente ricoperto di sangue. Mi avvicinai e cercai di risvegliarla, sembrava grave, ma dov’era Spike? Lo chiamai<<Spike!>>urlai poi cominciai a singhiozzare, perché lui non era con noi quando più avevamo bisogno di lui?

Finalmente arrivò, ci aveva cercato ovunque ed era disperato, ma non appena vide cosa era accaduto accorse con lo sguardo sconvolto e gli occhi lucidi<<Bloody hell!>>esclamò<<Ma cosa è accaduto?>>

<<Ci hanno aggredite Spike! La folla!>>risposi tremando<<Dru non risponde, io…>>e scoppiai a piangere.

<<No tesoro, non piangere.>>mi disse guardandomi con dolcezza<<Vedrai che andrà tutto bene.>>e sollevò Drusilla senza sforzo<<Torniamo in albergo Alexa, sta per sorgere il sole ed è pericoloso, poi Dru ha bisogno di cure ed anche tu.>>

Era vero, avevo male dappertutto, mi avevano davvero ridotto in condizioni pessime, ma era soprattutto Drusilla a destare le preoccupazioni di Spike.

Una volta in albergo medicò prima Drusilla e poi anche me, ma le mie erano ferite abbastanza superficiali.

<<Mi dispiace Alexa! Non avrei dovuto lasciarvi da sole. E’ stata tutta colpa mia.>>disse con le lacrime agli occhi<<E’ tutta colpa mia.>>

<<No Spike!>>gli dissi<<Non è colpa tua, sarebbe potuto accadere ugualmente.>>

<<Ma che diavolo è accaduto? Perché vi hanno aggredite?>>

<<Dru ha ucciso una bambina e la madre ha chiamato aiuto. Senza che ce ne rendessimo conto siamo state circondate da una folla inferocita armata di pietre e bastoni.>>

<<Mio dio! E’ un vero miracolo che siate ancora vive.>>disse stringendomi a se.

<<Si.>>

<<Dru sta molto male, ma sono certo si riprenderà presto.>>concluse poi, ma negli occhi gli leggevo preoccupazione e dolore.

Dopo alcune ore finalmente Drusilla riprese i sensi e questo tranquillizzò Spike che aveva vegliato al suo capezzale fino al suo risveglio mentre io ero andata a riposare nella mia stanza. Lei guardò il suo Childe con dolcezza e gli sorrise<<Alexa l’aveva detto che ci avresti trovate.>>

<<Oh Dru! Non so che avrei fatto se vi avessero uccise. Voi siete tutto quello che ho!>>le disse con gli occhi lucidi.

<<Spike tesoro, ho avuto tanta paura.>>disse lei con voce infantile.

<<Appena ti sarai rimessa lasceremo l’Europa, andremo in California e lì nessuno farà caso a noi.>>

<<Io mi sento tanto debole ed ho male dappertutto.>>

<<Ti passerà presto.>>le disse accarezzandole un braccio e stringendo una mano tra le sue<<Vedrai che in un paio di giorni starai bene e potremo partire.>>

<<Alexa come sta?>>gli chiese poi realizzando improvvisamente che non era nella stanza con loro.

<<Bene.>>rispose<<E’ ferita lievemente, non preoccuparti. Ora riposa.>>

<<Sapessi come era bella quella bambina Spike ed il suo sangue era così dolce.>>disse chiudendo nuovamente gli occhi.

<<Ora dormi tesoro.>>

Trascorse una settimana ma Drusilla non migliorava, era sempre stanca e a stento riusciva a lasciare il letto per qualche ora. Spike era estremamente preoccupato per questa sua condizione e con me era diventato estremamente freddo e scostante perché tutte le sue energie erano focalizzate su Drusilla e sulla ricerca di una cura a quella che sembrava essere una malattia incurabile ed io restavo sempre nella mia stanza a leggere, non mi andava di stare vicino a Spike che era sempre intrattabile.

Eravamo ancora in Europa centrale quando ci giunse voce che il Maestro dell’ordine di Aurelius era stato sconfitto dalla cacciatrice in carica e che nonostante avesse solo sedici anni era molto forte.

Spike, che durante la sua esistenza aveva ucciso due cacciatrici, venne preso dall’entusiasmo e decise che presto saremmo partiti per Sunnydale, cittadina costruita sulla Bocca dell’inferno, centro di ogni attività negativa. Voleva uccidere la sua ennesima cacciatrice, ma ciò che gli premeva era trovare un modo per restituire l’antico vigore alla sua Drusilla ed era certo che lì l’avrebbe trovato.



Finalmente dopo due settimane Dru si è ristabilita abbastanza da poter viaggiare ed abbiamo preso una nave diretta in America dato che con l’aereo non c’era modo di evitare i raggi del sole.

I primi tempi a Sunnydale furono abbastanza duri, Spike era ossessionato dalla cacciatrice, era certo che uccidendola Drusilla sarebbe stata meglio. Io avevo cercato di fargli capire che era impossibile, ma lui era stato irremovibile e mi aveva intimato di tacere tanto che non avevo potuto fare altro che assecondarlo.

Una sera, qualche giorno prima della notte di San Vigio, patrono dei vampiri, Spike ed alcuni uomini avevano fatto irruzione nel liceo di Sunnydale uccidendo alcuni insegnanti e scontrandosi con la cacciatrice, una certa Buffy, che era riuscito a sconfiggerlo e a costringerlo alla fuga.

Spike era furioso, lui William il Sanguinario battuto da una ragazzina che per giunta si era fatta aiutare dai suoi amici e dalla madre che aveva avuto l’ardire di colpirlo con un’ascia, Dru l’aveva consolato, avevano fatto l’amore per tutto il giorno mentre io chiusa nella mia stanza non potevo fare a meno di ascoltare i loro gemiti. A me non importava se Spike faceva l’amore con Drusilla, ormai il mio cuore si era inaridito come lo era il suo interesse per me, veniva da me sempre più di rado da quando eravamo a Sunnydale, restava sempre con il suo Sire, soprattutto quando non si sentiva bene, cosa che negli ultimi tempi accadeva sempre più di frequente.

Una sera uscii a caccia da sola perché Dru aveva avuto una delle sue crisi ed era svenuta, il centro della città era pieno di ragazzi, tutti riuniti tra il Bronze e il cinema dato che era venerdì sera. Optai per il Bronze, c’era più possibilità di fare un buon pasto e poi c’era come una forza misteriosa che mi spingeva in quel locale.

Entrai, era la prima volta che ci mettevo piede, Spike aveva incontrato la cacciatrice in quel luogo e l’aveva osservata ballare con i suoi amici e poi aveva assistito ad un suo scontro per poter costatare le sue capacità. Mi appoggiai al bancone ed ordinai una birra, ma non la bevvi, ero troppo presa a guardarmi intorno in cerca di una probabile preda.

Improvvisamente sentii una presenza familiare nella sala e voltai la testa verso le scale che portavano alla balconata, era lì, mi fissava, si era accorto di me. Era impossibile che fosse a Sunnydale, ma come poteva essere possibile? Lui sorrise e mi si avvicinò<<Ciao.>>disse con voce calda e sensuale<<Sapevo di trovarti qui.>>

<<Angel!>>sussurrai con un filo di voce, la sorpresa era stata grande<<Ma che ci fai qui?>>

<<E’ una lunga storia, tu piuttosto?>>

<<E’ stata un’idea di Spike venire a Sunnydale.>>risposi perdendomi nella profondità dei suoi occhi<<Sai per cercare di guarire Dru.>>

<<L’ho immaginato quando l’ho visto al liceo un po’ di tempo fa.>>

Lo fissai incredula, si erano incontrati e Spike non mi aveva detto nulla? Ma certo, di cosa mi meravigliavo? Era logico che Spike non mi avesse parlato della presenza di Angel a Sunnydale, aveva avuto troppa paura che potessi decidere di andarmene di nuovo.

<<Spike non mi ha detto nulla.>>dissi

<<Non mi meraviglia.>>

<<Mi dispiace Angel!>>feci poi all’improvviso.

<<Hai fatto ciò che sentivi, non devi scusarti.>>

<<No, non è come credi, io…>>ma lui non mi diede il tempo di terminare la frase perché mi posò un dito sulle labbra per impormi il silenzio.

<<Non dire più nulla Alexa! Ti trovo bene, sei uno splendore.>>

Gli sorrisi, era gentile come al solito, ma in lui c’era qualcosa di diverso, mi avvicinai e lo capii di cosa si trattava, sul suo corpo c’era l’odore di una donna, un’umana.

Non potevo crederci, il suo cuore apparteneva ad un’altra e senza rendermene conto provai una fitta di gelosia nel petto.

<<Chi è Angel la donna che ha preso il tuo cuore?>>gli chiesi guardandolo.

Lui mi fissò per un attimo, poi abbassò la testa e rispose<<Si chiama Buffy!>>

<<Cosa? Intendi quella Buffy? Buffy la cacciatrice?>>feci sconvolta da quella rivelazione.

Angel sembrava imbarazzato, poi annuì, ero senza parole, come poteva stare con colei che massacrava senza pietà i suoi simili? Non riuscivo a crederci.

<<Lo so che non puoi approvare, ma…>>

<<All’amore non si comanda.>>conclusi<<Angel se non lo faccio io, chi ti può capire?>>gli disse con gli occhi lucidi

Mi sorrise e delicatamente mi prese una mano<<Tu non sei felice!>>esclamò<<Quella luce che c’era nei tuoi occhi e che tanto amavo è sparita.>>

<<No, ma che dici. Certo che sono felice.>>mentii<<Perché non dovrei esserlo?>>

<<Forse perché Spike non ti tratta come vorresti? Dimmi perché non è con te?>>mi chiese stringendo la mia mano con maggiore forza.

<<E’ con Dru. Lei sta male.>>risposi.

<<Alexa tu meriti di meglio. Lo so che non sono affari miei ma tu devi cercare di reagire altrimenti ben presto ti renderai conto di aver sprecato un’esistenza.>>e detto questo lasciò andare la mia mano e si allontanò tra la folla.

Una volta sola piansi, non perché ero gelosa del suo rapporto con la cacciatrice, ma perché Angel aveva ragione, non ero felice e ben presto mi sarei pentita di come avevo lasciato che Spike manipolasse la mia vita. Lasciai il locale senza cenare, il mio stomaco si era chiuso e poi volevo tornare alla nostra dimora, c’era qualcosa di cui avrei dovuto discutere con lui.

Arrivai nell’edificio che da qualche mese era diventato la nostra casa e mi precipitai da Spike, doveva spiegarmi molte cose. Lui era seduto sulla poltrona intento a leggere un libro che qualche sera prima aveva rubato dalla biblioteca dell’Osservatore della cacciatrice e non mi sentì arrivare.

<<Spike.>>gli dissi avvicinandomi

<<Ciao tesoro, vieni.>>mi disse con una strana dolcezza nella voce<<Sei uno splendore, dove sei stata?>>mi chiese prendendomi per mano e facendomi sedere sulle sue gambe.

<<Al Bronze.>>risposi cercando di trovare le parole per riferirgli del mio incontro con Angel.

<<E ti sei divertita?>>

<<Ho fatto un incontro interessante Spike.>>gli dissi con rancore

<<Davvero? E chi?>>mi chiese alzando lo sguardo dal libro.

<<Non lo immagini?>>feci fissandolo alterata.

Lui capì a chi mi stessi riferendo e cambiò espressione, non riusciva a credere a quello che stessi dicendo.

<<Si Spike. Ho incontrato Angel!>>esclamai<<Davvero pensavi che non l’avrei visto prima o poi? Sunnydale è una città piccola.>>

<<E che ti ha detto?>>mi chiese preoccupato<<Menzogne immagino.>>

<<Perché mi hai tenuta nascosta la sua presenza in città?>>

<<Perché credi sempre a tutto quello che ti dice?>>fece alterato.

<<Rispondimi Spike!>>esclamai risoluta.

<<Non volevo lo sapessi.>>rispose

<<Avevi paura che potessi scappare ancora?>>feci alzandomi dalle sue ginocchia, ma lui mi bloccò per un braccio e mi costrinse a sedere di nuovo.

<<E’ dalla parte della cacciatrice Alexa!>>esclamò furente<<L’aiuta a sterminarci.>>

<<L’ama!>>gli dissi.

<<Davvero? Questo non me lo sarei mai aspettato! Te lo ha detto lui?>>

<<Non ce n’è stato bisogno, l’ho capito.>>risposi triste.

<<Dalla tua espressione capisco che non ti fa fatto piacere!>>disse abbozzando un piccolo sorriso.

<<Non sono affari tuoi Spike!>>esclamai seccata.

<<Ancora non ti è passata? Dopo tutti questi anni ancora pensi a lui?>>fece arrabbiato.

<<Spike lascia perdere! Voglio solo che tu mi dica la verità. Perché non volevi sapessi che Angel era in città?>>

<<Avevo paura che lui ti convincesse a lasciarmi!>>rispose abbassando lo sguardo.

<<Forse sarebbe il momento per me di farlo, non credi?>>dissi fissandolo risoluta.

<<Cosa?>>fece sconvolto<<Vuoi andartene?>>

<<Spike sarebbe la cosa migliore per entrambi. Tu e Dru stareste meglio senza di me.>>

<<A proposito, ci siamo, stiamo per decifrare il manoscritto che contiene il segreto per la sua guarigione.>>disse elettrizzato

<<Grandioso.>>feci senza entusiasmo.

<<Perché vuoi lasciarmi? Credevo fossimo una famiglia.>>

<<Tu e Dru siete una famiglia. Io sono il terzo incomodo e non voglio più!>>dissi cercando di farglielo capire in tutti i modi.

<<Che ti ha detto? Ti ha convinto lui?>mi chiese con rabbia.

<<No! Lui mi ha detto solo che non gli sembravo felice.>>

<<Ed è la verità? Non sei felice?>>fece preoccupato.

Io abbassai la testa e lui capì che era vero, non ero felice lì con loro<<Non pensavo stessi male insieme a noi.>>

<<Non sono felice Spike!>>esclamai<<Tu mi ignori, Dru vive in un mondo tutto suo, sto sempre sola. Come potrei mai essere felice?>>

<<Mi dispiace averti trascurato.>>disse mordendosi le labbra<<Se vuoi possiamo rimediare anche subito.>>e posò il libro sul pavimento.

<<No Spike! Non puoi mettere le cose a posto con un po’ di sesso.>>gli dissi rendendomi conto delle sue intenzioni.

<<Io credo di si.>>mi sussurrò baciandomi il lobo dell’orecchio e mordicchiandolo con i denti.

<<Spike ti prego, smettila.>>dissi cercando di resistere alla tentazione di lasciarmi andare.

<<Oh Alexa. Mi dispiace di averti trascurato, ma la ricerca della cura per Dru…>>disse, ma io non lo lasciai finire, lo allontanai e mi alzai dalla poltrona, aveva ancora parlato di Drusilla. Era una vera fissazione per lui e questo mi faceva impazzire.

<<Ed ora che ti prende?>>fece lui sorpreso.

<<E me lo chiedi anche? Ma non ti rendi conto di quello che mi stai facendo? Continui sempre a parlare di lei! Dru è sempre nei tuoi pensieri Spike!>>feci alzando la voce<<Anche quando stai per fare l’amore con me. E’ di questo che parlavo! Non posso essere felice con te.>>conclusi scoppiando a piangere, era da tanto che le trattenevo.

Lui mi guardava incredulo e fu solo in quel momento che lui si rese conto di quello che stavo provando realmente e mi disse con espressione triste<<Mi dispiace! Non pensavo stessi così male!>>

<<Spike sono anni che mi sento così! Tu eri troppo preso da te stesso e da Dru per poterti fermare un attimo a pensare a come potessi sentirmi io a vederti fare l’amore con lei o a leggere nei tuoi occhi amore sincero nei suoi confronti. Una amore che per me non proverai mai.>>conclusi tra le lacrime.

<<Mi spiace Alexa, io…>>

<<Ora non importa Spike! Non mi importa più nulla tanto non provo più niente per te! Ami Dru? Bene! A me non interessa, per me sei solo colui che mi ha dannato per l’eternità e se mai ho provato dell’amore per te in passato ora è svanito, non esiste più!>>e detto questo gli voltai le spalle e senza aggiungere altro ritornai nella mia camera lasciandolo solo.

<<Dannazione!>>esclamò Spike furioso<<Angel me la pagherà cara anche per questo!>>

e scaraventò una lampada contro il muro.


Capitolo VI


Nei giorni successivi cercai di evitare il mio Sire il più possibile mentre lui era occupato a cercare di tradurre il manoscritto di Du Lac che conteneva la cura di Drusilla, con l’aiuto di Dalton, uno sei suoi scagnozzi che in vita era stato un traduttore, ma fu solo con l’aiuto di Drusilla stessa che Spike scoprì che il manoscritto era scritto in codice e che era necessaria una chiave per decifrarlo.

Dopo aver recuperato la chiave, una croce d’oro, gli ci vollero poche ore per conoscere il testo della cura, ma non mi mise al corrente del suo contenuto e a me d’altro canto, non interessava minimamente.

Restai nella mia stanza mentre Spike degli impartiva ordini ai suoi uomini, era estremamente eccitato e questo un po’ mi incuriosiva così feci capolino dalla porta semiaperta e lo vidi, era in piedi in mezzo alla stanza e sorrideva, era così bello che sentii una fitta nel petto al pensiero che non mi amava e che non avrei mai avuto il suo cuore.

Improvvisamente avvertì il mio sguardo e si voltò<<Passerotto, vieni qui dal tuo Sire, ci sono novità tesoro.>>mi disse allungando la mano e facendomi segno di raggiungerlo.

<<Che accade Spike?>>gli chiesi avvicinandomi<<Qualcosa che dovrei sapere?>>

<<Una cosa fantastica tesoro, ma per ora non voglio parlartene.>>

<<Riguarda la cura per Dru?>>

<<Si.>>rispose con gli occhi che gli brillavano dall’emozione<<Abbiamo decifrato il testo e questa notte eseguiremo il rituale che le ridonerà forza.>>

<<Cosa?>>feci incredula<<Oh Spike, ma è fantastico!>>finsi, non mi interessava nulla di quel dannato rituale.

<<Dru tornerà quella di sempre finalmente!>>esclamò abbracciandomi.

<<Dov’è?>>

<<E’ nella sua camera.>>rispose con un sorriso maligno<<Ma non è sola.>>

Lo guardai stupita, ma di che stava parlando, non riuscivo a capire di chi stesse parlando.

<<Saprai tutto al momento opportuno!>>mi disse con uno strano sorriso che non prometteva niente di buono.

<<Che stai combinando Spike? Ti conosco, mi fai paura quando hai quello sguardo.>>

<<Non voglio che tu lo sappia Alexa!>>confessò infine.

<<Perché?>>

<<E’ meglio così. Se lo sapessi potresti fare qualcosa per impedire il rituale ed io non posso permetterlo.>>

<<E perché dovrei impedirlo?>>feci stupita che lui potesse considerarmi capace di fare una cosa del genere.

Spike non rispose ed io cominciai a sospettare che potesse trattarsi di qualcosa che riguardava anche me.

<<E meglio che non continui a far domande tesoro, tanto non ti dirò di più.>>

<<Ma sarà per stanotte?>>chiesi

<<Si e spero che quella dannata cacciatrice non ci metta i bastoni tra le ruote!>>esclamò poi con rabbia<<Riesce sempre a rovinarmi tutto!>>

<<Perché dovrebbe farlo?>>

<<Dammi retta, sono certo che cercherà di impedire il rituale.>>disse risoluto.

<<Ora vado a fare un giretto, è da poco tramontato il sole, ho bisogno di camminare.>>gli dissi voltandomi, ma lui mi bloccò e mi fissò con serietà per qualche istante come se volesse leggere nel profondo della mia mente, poi lasciò la presa e mi disse<<Torna presto Alexa!>>

<<Certo!>>esclamai nervosa, mi dava sui nervi il suo comportamento.

Uscii all’aria aperta e sospirai, avevo un brutto presentimento, sentivo che stava per accadere qualcosa di terribile e capii cosa dovevo fare, parlare con la cacciatrice, era l’unica che poteva dirmi cosa diavole stesse accadendo.

Mi avviai verso il centro della città, dovevo saperne di più di quella storia e non mi importava se avrei dovuto abbassarmi a chiedere notizie alla donna che aveva preso il cuore di Angel. L’unico intoppo era che non avevo la minima idea di dove cominciare a cercarla, poi ricordai che il suo osservatore era il bibliotecario del liceo di Sunnydale e che quindi c’erano molte probabilità di trovarla lì.

Arrivai al Sunnydale high ed entrai da una finestra, le luci erano accese nel corridoio e sentii delle voci provenire dalla biblioteca, era vero, la cacciatrice doveva trovarsi lì. Spiai e vidi che nella stanza c’erano parecchie persone, sei o sette. Ebbi paura, e se mi avessero attaccata? Come avrei fatto a difendermi?

Aprii la porta e feci il mio ingresso, attirando la completa attenzione di tutti i presenti soprattutto dell’unico ragazzo presente che mi guardò come se non avesse mai visto una ragazza.

La ragazza che era seduta accanto a lui, una brunetta molto bella e sofisticata mi lanciò una strana occhiata e poi mi chiese<<E tu chi sei? Che ci fai qui a quest’ora?>>

<<Prima che possiate passare all’attacco vorrei farvi sapere che non ho intenzione di aggredirvi.>>dissi alzando le braccia.

<<Sei una vampira?>>chiese l’unico adulto nella stanza, un uomo sulla quarantina con gli occhiali.

Io annuii e mi avvicinai lentamente<<Non sono qui per combattere, ma per parlare con la cacciatrice.>>

E a quel punto una ragazza bionda si fece avanti e si avvicinò a me incrociando le braccia<<Eccomi!>>>esclamò<<Ora vuoi dirmi chi sei e perché mi cercavi?>>

<<Mi chiamo Alexa e Spike è il mio Sire.>>

Nel sentir nominare Spike la ragazza e tutti i presenti cambiarono espressione e lei mi guardò con le lacrime agli occhi, sembrava triste e disperata

<<Spike?>>

<<Immagino tu lo abbia incontrato!>>le dissi.

<<Per mia disgrazia si.>>disse la cacciatrice<<Dov’è quel bastardo?>>

<<Tutto a tempo debito.>>

<<Senti bella, non abbiamo tempo da perdere!>>esclamò lei arrabbiata<<Questa sera lui praticherà il rituale per donare forza a Drusilla e non ho tempo per le chiacchiere.>>

<<Quindi lo sai?>>le chiesi sorpresa.

<<Certo che lo so ed ora tu mi dirai dove lo praticherà.>>

<<Perché ti interessa tanto fermare il rituale?>>

<<Per prima cosa se Drusilla dovesse guarire sarebbe una preoccupazione in più per me e poi….>>ma si bloccò e dagli occhi le sgorgarono grosse lacrime<<E poi ha rapito qualcuno a cui tengo.>>concluse.

A quel punto cominciai a capire e la rabbia si impadronì di tutto il mio essere, ma volevo esserne sicura così le chiesi sperando ardentemente di sbagliare<<Non si tratterà per caso di un vampiro di nome Angel?>>

La ragazza impallidì ed anche i suoi amici si lanciarono degli strani sguardi, poi lei mi fissò e sconvolta mi fece<<Tu conosci Angel? Ti prego dimmi se sta bene.>>era davvero disperata.

Allora era per questo che Spike non aveva voluto mettermi al corrente del rituale ed aveva asserito che avrei cercato di interromperlo. Che bastardo!

<<Il rituale richiedeva la presenza del sire di Drusilla in una chiesa sconsacrata in una notte di luna nuova.>>mi disse Buffy<<Ed il suo Sire è…>>

<<Angel!>>conclusi al suo posto<<E’ lui il sire di Drusilla.>>

<<Ti prego, se sai qualcosa dimmelo. Voglio salvare Angel.>>era davvero disperata

<<Spike non mi ha detto molto del rituale perché sapeva che non avrei approvato.>>

<<E perché mai?>>mi chiese sorpresa.

Io abbassai la testa e poi dissi<<Conosco Angel da anni.>>

<<Ah!>>fece la cacciatrice gelosa del mio comportamento.

<<So solo che si svolgerà questa notte in una piccola chiesa sconsacrata vicino al cimitero di Renfield. Che intendi fare?>>le chiesi.

<<Intendo impedirgli di sacrificare il mio ragazzo!>>rispose risoluta.

<<Lo ucciderai?>>le chiesi con la pena nel cuore, sapevo di avere condannato Spike a morte certa, ma non potevo fare altrimenti.

<<Diciamo che non mi dispiacerà se accidentalmente uno dei miei paletti dovesse colpirlo.>>disse abbozzando un sorriso.

<<Io ti prego di non farlo!>>le dissi fissandola negli occhi, non potevo permetterglielo.

<<Non posso prometterlo! Ha rapito il mio ragazzo e vuole ucciderlo!>>esclamò con rabbia.

<<Allora puoi capire cosa provo!>>le dissi con gli occhi lucidi.

Buffy mi guardò e si rese conto del mio stato d’animo e capì quanto doveva essermi costato recarmi da lei e tradire l’uomo che amavo.

<<D’accordo!>>esclamò poi<<Ma se dovesse darmi filo da torcere…>>

<<Grazie!>>le dissi riconoscente, ma lei si era già voltata verso i suoi amici ed aveva rivolto a loro tutta la sua attenzione<<Ragazzi andiamo! Prendete le armi>>esclamò rivolta ai suoi amici<<E speriamo solo di fare in tempo.>>

Io approfittai di questo suo momento di distrazione per sgusciare fuori dalla biblioteca, dovevo tornare da Spike prima che potesse sospettare qualcosa.

Lui era in camera mia quando rientrai, era furioso, lo capii dal suo sguardo e non appena mi vide scattò in piedi e mi chiese furioso<<Dove sei stata?>>

<<Spike ma che ti prende? Sono andata a fare un giro.>>

<<Non ti credo Alexa! Te lo leggo negli occhi che stai mentendo.>> e si avvicinò afferrandomi per un braccio<<Te lo ripeto, dove sei stata?>>

<<Spike mi fai male!>>esclamai<<Lasciami!>>

<<Alexa, sto per perdere la pazienza! Dove sei stata?>>

<<Ahia!>>gemetti quando lui mi storse il braccio dietro la schiena.

<<Vedo che ti piacciono le maniere forti! Bene!>>esclamò trascinandomi verso il letto.

<<Ti detesto!>>

<<Non ti credo più ormai! Lo ripeti da troppo tempo, se fosse vero te ne saresti andata da un pezzo o mi avresti polverizzato come Angel ha fatto con Darla.>>mi disse sorridendo<<Tu mi desideri e non puoi concepire la tua esistenza senza di me.>>

<<Non è vero!>>mentii<<Non dopo quello che ho scoperto!>>

A quelle parole il suo sguardo si indurì di nuovo e mi fissò con rabbia<<Che vuoi dire? Dove sei stata?>>

Sostenni il suo sguardo per qualche istante poi risposi<<Non lo immagini?>>

<<Non puoi averlo fatto!>>esclamò urlando<<Non puoi essere andata da lei, da colei che mi vuole morto!>>

<<Dovevo sapere Spike!>>

<<Volevi salvare Angel! Questa è la sola verità!>>esclamò schiaffeggiandomi<<Non posso credere che tu possa aver fatto questo a me.>>

Era davvero sconvolto, non l’avevo mai visto in quello stato<<Va bene!>>disse poi lasciandomi ed allontanandosi<<Volevi andartene? Bene! Sei libera di fare ciò che vuoi, non ti trattengo più!>>

<<Che intendi dire?>>gli chiesi incredula.

<<Hai sentito bene, puoi andartene.>>e detto questo uscì dalla stanza senza voltarsi<<Io non sopporto neanche di averti vicino.>>

Una volta che fui sola provai dei sentimenti contrastanti, da una parte ero felice di potermi rifare una vita lontano da questo posto, ma dall’altra ero disperata perché Spike ora mi odiava perché avevo messo a repentaglio la riuscita del rituale e sapevo che non mi avrebbe perdonata facilmente. Lacrime scendevano dalle mie guance mentre facevo le valigie e lasciavo quell’edificio dimenticandomi che quella sera stessa la cacciatrice avrebbe fatto irruzione nella chiesa di S. James per impedire il sacrificio di Angel e che probabilmente avrebbe messo fine all’esistenza del mio adorato Sire.

Uscii dalla fabbrica senza una meta, non sapevo dove andare ed ero disperata, non avrei dovuto tradire in quel modo Spike, ma cosa avevo in mente? Piansi al pensiero che lui ora mi disprezzava per quello che gli avevo fatto, sarei voluta andare alla chiesa, ma sapevo che era tutto inutile, che avrei mai potuto fare contro la cacciatrice? Stavo per recarmi alla stazione degli autobus quando realizzai che non potevo andarmene senza sapere se Angel era stato liberato e se Spike era riuscito a salvarsi così ritornai sui miei passi e mi recai alla chiesa di S. James. Entrai con circospezione, ma non si vedeva nessuno, poi sentii la voce di Spike che urlava contro qualcuno e capii che la cacciatrice doveva aver fatto irruzione e mi precipitai in quella direzione

<<Combatti cacciatrice!>>urlò Spike furioso dell’intrusione<<Facciamola finita.>>

Spiai da dietro una tenda e vidi vicino all’altare Dru ed Angel legati, il rituale doveva essere ancora in pieno svolgimento, poi c’era Spike che lottava con Buffy poco distante ed infine gli amici della cacciatrice che sterminavano gli uomini di Spike.

Avevo le lacrime agli occhi a vedere il mio Spike in pericolo, Buffy era forte e il pensiero che potesse perdere contro di lei mi faceva impazzire, desiderai la morte per il modo sconsiderato con cui avevo agito. Spike le sferrò un pugno in pieno viso e la cacciatrice finì sul pavimento ansimante per il colpo ricevuto. Sorrisi, lui aveva avuto la meglio su di lei, ma invece di darle il colpo di grazia si diresse verso Dru, la liberò dalle corde che la legavano ad Angel e dopo averla presa in braccio la portò via dicendole<<Spero ti basti tesoro! Dobbiamo andare ora!>>

Angel cadde a terra privo di sensi ed io gemetti al pensiero che potesse essere morto e mi lasciai sfuggire<<Oh dio! E’ morto!>>ma immediatamente fu raggiunto da Buffy che accertò che non fosse troppo tardi ed infatti lo vidi muoversi e pronunciare il suo nome così mi rassicurai che il rituale non l’avesse ucciso.

Spike, intanto aveva approfittato della distrazione di Buffy era scappato fuori dalla chiesa con Drusilla e dopo essermi accertata che Angel fosse in buone mani andai via anche io.




Trascorsero due mesi ed io non avevo più messo piede nell’edificio della fabbrica, né avevo rivisto Spike o Drusilla. Avevo vissuto in una camera di motel per qualche giorno, poi avevo affittato un appartamento usando i soldi di qualcuna delle mie vittime, non era un posto lussuoso, ma almeno ero libera di fare quello che volevo.

Una sera decisi di recarmi al Bronze, era da tanto che non mi godevo una serata distensiva senza pensare alla caccia ed avevo tutta l’intenzione di divertirmi.

Entrai nel locale e come sempre era affollato di ragazzi, a volte invidiavo la loro spensieratezza, mi ricordavano come ero io alla loro età. Ordinai da bere e restai a bere in piedi appoggiata ad una colonna guardando gli altri ballare e sorseggiando lentamente il mio drink. Ero immersa nei miei pensieri quando sentii una presenza familiare alle mie spalle, sconvolta e sorpresa, mi voltai e davanti a me c’era Angel.

<<Angel!>>urlai abbracciandolo con foga<<Stai bene! Sapessi come sono stata in pena per te.>>

<<Ciao tesoro, sto bene. Anzi, credo di non essere mai stato meglio ed ora che ti ho visto…>>mi disse sorridendo<<Ti trovo in splendida forma.>>

<<Mi sento bene.>>

<<Lo vedo, sei raggiante anche se secondo me ti manca qualcosa.>>mi disse prendendomi per mano e costringendolo a seguirlo in un angolo appartato del locale.

<<Cosa? Ma Angel ti vedo così diverso, non sembri neanche più lo stesso.>>gli dissi notando una strana luce nei suoi occhi.

<<Non ho più un’anima che mi affliggeva! Ora sono libero, come lo sei tu lontana da Spike.>>mi disse con un sorriso maligno.

Lo guardai incredula, non riuscivo a credere a quello che mi stesse dicendo, aveva davvero perso l’anima? Ma come era accaduto?

<<Angel ma come è accaduto?>>

<<Un attimo di felicità!>>rispose<<Sai Buffy, mi ha fatto raggiungere l’estasi e bang! La maledizione si è compiuta.>>

<<Non sei più il vampiro che conoscevo quindi.>>feci affascinata da quella sua nuova personalità che di certo non avrei tardato a conoscere meglio.

<<No! Ti dispiace?>>fece lui portandosi la mia mano alle labbra e baciandola.

<<Perché dovrebbe?>>

<<Perché hai lasciato Spike?>>mi chiese poi.

<<Mi ha mandato via lui.>>risposi provando una fitta nel petto al ricordo di lui che mi diceva di andarmene e poi si allontanava da me senza voltarsi.

<<William è sempre stato un perdente, ma meglio per me e peggio per lui, non trovi?>>fece attirandomi leggermente a se.

Io arrossi al suo sguardo, era davvero impudente, sembrava volesse spogliarmi con gli occhi<<Lui ha Drusilla e poi non poteva perdonarmi di averlo tradito.>>

<<Tradito? E con chi?>>

<<Ho detto alla cacciatrice dove si sarebbe svolto il rituale.>>risposi abbassando la testa.

<<Ma davvero? Allora lo devo a te se sono qui, vediamo? Cosa potrei fare per ringraziarti?>>rifletté seriamente.

<<Niente, che vorresti mai fare? E poi c’è un’altra cosa che non ti ho mai detto.>>

<<E cosa? Deve essere qualcosa di importante a giudicare dal tuo sguardo.

<<Si.>>dissi perdendomi nella profondità dei suoi occhi scuri.

<<Dimmi Alexa!>>disse stringendomi maggiormente a se.

<<Quella notte quando non mi hai trovato più a casa tua…>>dissi e lui mi baciò il collo<<Vedi io non…>>

<<Tu cosa?>>mi chiese continuando a riempire il mio collo di baci appassionati.

<<Vedi io…non volevo…>>mi era impossibile continuare, lui era così sensuale ed il modo in cui le sue labbra sfioravano la mia pelle mi faceva tremare le gambe.

<<Cosa non volevi?>>fece scendendo a baciare l’incavo della spalla con le labbra gelide e provocandomi un brivido di piacere.

<<Non volevo andarmene.>>riuscii finalmente a dire.

<<E allora cosa è successo tesoro?>>mi chiese accarezzandomi il viso con la punta delle dita e guardandomi con ardore, nei suoi occhi c’era passione.

<<S-Sp…>>balbettai senza riuscire a finire di pronunciare il suo nome perché lui mi chiuse la bocca con un bacio.

Fu un bacio pieno di fuoco, così diverso da quello che mi aveva dato anni prima, lui mi voleva, desiderava sentire il contatto del suo corpo con il mio. Io risposi con trasporto a quel bacio, poi mi ritrassi e lo fissai aspettando una spiegazione al suo gesto, ma Angel si limitava a guardarmi senza parlare.

<<Perché l’hai fatto?>>gli chiesi toccandomi le labbra con le dita.

<<Tu sei così bella Alexa! Ti ho desiderata dal primo momento in cui i miei occhi si sono posati su di te una sera in cui tu eri affacciata alla tua finestra e guardavi le stelle, solo che non volevo cedere. Tu eri un’umana e dovevo proteggerti da Spike!>>

<<Non sapevo che tu mi avessi spiato per tutto quel tempo!>>feci sconvolta da quella confessione<<Perché non mi hai detto che provavi questi sentimenti?>>

<<Ero un idiota! Colpa della mia anima, ma fortunatamente quel vampiro non esiste più!>>esclamò con un ghigno<<Io non ho nulla in comune con quel vampiro patetico e te ne renderai conto molto presto tesoro.>>

<<Spike e Dru lo sanno? Sanno di questo tuo cambiamento?>>

<<Certo. Sono stati felici di accogliermi nuovamente nella loro famiglia.>>rispose con un sorriso<<E poi in fin dei conti sono il Sire di Dru, lei mi ama.>>

<<E Spike? Anche lui ne è stato entusiasta?>>gli chiesi scettica, quei due credevo si odiassero, ma a quanto pare Spike odiava solo il vampiro con l’anima.

<<Si, anche lui è stato felice di accogliermi alla vecchia fabbrica.>>rispose fissandomi come se aspettasse una mia reazione.

<<Quindi tu vivi con loro?>>gli chiesi alquanto sconvolta da quelle dichiarazioni.

<<Basta domande. Che ne diresti di pensare ad altro?>>fece accarezzandomi il braccio con tocchi leggeri e sensuali.

<<E cosa avresti in mente Angel?>>gli chiesi con voce languida.

<<Non lo immagini?>>mi disse poggiando le sue labbra sulla mia guancia e sfiorandola con delicatezza e poi scendendo sul collo e leccandolo con la punta della lingua.

Io arrossii, era così sensuale quello che mi stava facendo, ma io volevo resistere, non mi andava di concedermi immediatamente a lui anche se non c’era niente che me lo impediva.

<<Angel, ma che ti prende? Ti sembra questo il modo di comportarsi?>>

<<E’ la tua vicinanza che mi impedisce di ragionare Alexa.>>mi disse cingendomi i fianchi con le braccia<<Mi ecciti da morire.>>

A quelle parole lo guardai incredula, era così diverso, l’Angel che conoscevo un tempo non avrebbe mai avuto il coraggio di provarci in un modo così spudorato<<Mi piace questo tuo nuovo aspetto.>>sussurrai

<<E non hai ancora visto nulla dolcezza!>>esclamò stringendosi a me, potevo sentire la pressione del suo corpo virile sul mio.

<<Ed immagino tu non veda l’ora di mostrarmelo, vero?>>

<<Come lo hai capito?>>mi disse con un sorrisetto maligno.

<<Angel!>>esclamai con rimprovero<<Non posso.>>e mi allontanai di qualche passo da lui.

<<E perché mai? Cosa te lo impedisce?>>mi chiese e fu in quel momento che mi resi conto che aveva ragione, non c’era nulla che mi frenava nello stare con lui e che una storia con Angel forse era proprio quello che mi serviva per dimenticare Spike.

<<Alexa io ti voglio! E non ho intenzione di accettare un tuo rifiuto.>>

Io intanto lo guardavo soffermandomi sulle sue labbra così sensuali e sul suo collo che avrei desiderato baciare e mordere per scoprire quanto potesse essere dolce anche il suo sangue come quello del mio Sire. Angel dovette accorgersene perché scoppiò a ridere e disse<<Visto il modo in cui mi guardi credo che non abbia intenzione di rifiutarmi, dimmi se sbaglio tesoro.>>

<<Non sbagli!>>sussurrai avvicinandomi.

Angel mi attirò a se e mi spinse contro il muro, non voleva aspettare di arrivare a casa per fare sesso con me, lo capivo dalla foga con cui mi baciava, ma io desideravo un posto più adatto<<Andiamo da me! Questo non mi sembra il luogo adatto!>>

Lui non replicò, ma mi fissò con un sorriso e, prendendomi per mano, mi trascinò fuori dal locale e mi fece salire sulla sua auto nera decappottabile.

<<Stupenda!>>esclamai<<E’ nuova?>>

<<In un certo senso!>>rispose con un sorriso maligno e capii che doveva appartenere ad una delle sue vittime.

Senza aggiungere altro mise in modo diretto verso il mio motel.


Capitolo VII


Arrivammo di corsa al Motel in cui alloggiavo, Angel era impaziente e lo ero anche io, lo desideravo da morire. Lui scese dall’auto e mi saltò addosso stringendomi a se e infilando una mano sotto il vestito per accarezzarmi con ardore strappandomi un gemito<<Angel, entriamo. Stiamo dando spettacolo!>>dissi alzando lo sguardo e notando ad una finestra due uomini che ci guardavano.

<<Lasciamoli guardare, non mi importa!>>esclamò per nulla disturbato dall’idea di essere osservato da estranei.

<<Dentro staremo più comodi.>>gli sussurrai e lui mi sorrise con una strana luce negli occhi.

Presi la chiave e la girai nella serratura facendolo entrare in quella modesta stanza nella quale vivevo da qualche tempo, ma Angel non era interessato all’arredamento della stanza o a quanto fosse lussuosa, il suo unico pensiero era strapparmi i vestiti e fare sesso in modo selvaggio.

<<Alexa.>>mormorò avvicinandosi mentre io indietreggiavo verso il letto<<Dove vuoi scappare?>>

<<E chi ti dice che io voglia scappare?>>feci sdraiandomi sul letto.

<< Mi fai impazzire, sei un demonio!>>esclamò mordendosi le labbra ed avvicinandosi lentamente al letto.

<<Angel!>>

<<Angelus!>>mi corresse lui stendendosi su di me.

<<Già! Ora sei Angelus!>>feci accarezzandogli la guancia con un dito.

<<Si Angelus!>>esclamò alzandomi il vestito e accarezzando con la punta delle dita il mio ventre accarezzando intorno all’ombelico e sfiorando il bordo degli slip di seta.

Infilò la mano nella mia biancheria e cominciò a muovere la mano con decisione strappandomi un grido di piacere dopo l’altro, chiusi gli occhi e mi lasciai andare alle sue carezze che diventavano sempre più profonde facendomi gemere.

<<Oh si, continua.>>

<<Voglio farti dimenticare quell’insulso damerino con cui hai vissuto negli ultimi quindici anni mia cara!>>le disse spogliandomi velocemente e attirandomi a se in modo che potessi sedere su di lui<<Ripeti! Spike non è alla mia altezza!>>

<<Spike, lui non è…>>ma non riuscii a terminare la frase perché Angelus entrò in me ed io cominciai a muovermi su di lui in modo da sentirlo fino in fondo

<<Non è?>>fece ansimando e stendendosi mentre io continuavo a muovermi sempre più velocemente.

Io gemevo dal piacere e ben presto i ruoli si capovolsero e lui si ritrovò steso su di me spingendo con forza<<Dai tesoro, dimmi che ti piace.>>

<<Oh si! Mi fai impazzire, continua.>>

<<Dimmi che lui non ti faceva godere così!>>continuava a ripetere mentre io ero quasi giunta al culmine del piacere.

<<Si.>>sussurrai chiudendo gli occhi.

Angelus mi alzò le gambe e se le portò ai fianchi per potersi spingere più a fondo facendomi emettere dei piccoli mugugni, poi venne in me ed ansimante si stese accanto a me senza restando ancora dentro di me. Io lo baciai sulle labbra e gli chiesi alquanto sorpresa<<Non mi hai morso, perché?>>

<<Volevi essere morsa?>>fece divertito.

<<Spike lo faceva sempre.>>

<<Lui era il tuo Sire, gli serviva per marcare il suo territorio, per sancire che eri una sua proprietà!>>mi disse guardandomi con desiderio mentre io facevo il broncio, mi sarebbe piaciuto assaggiare il suo sangue.

<<So a cosa stai pensando Alexa!>>mi disse poi con un sorriso<<Se vuoi puoi farlo, ma ad una condizione.>>

<<Quale?>>chiesi baciandogli il petto e portando la mano tra le gambe e sentendo il suo membro ancora dentro di me, lo sfiorai e lui gemette<<Quale condizione?>>

<<Anzi due. Per prima cosa dopo che tu avrai morso me io farò lo stesso.>>

<<E qual è la seconda?>>gli chiesi continuando a toccarlo in modo da farlo ansimare.

<<Dobbiamo farlo mentre scopiamo!>>esclamò prendendomi la mano e portandomela sopra la testa ed appoggiandola contro la spalliera del letto, per poi ricominciare a spingersi dentro di me.

<<Oh Angelus! Ancora? Sei un demonio!>>gemetti.

<<Si, sono un demonio ed ora fallo! Voglio sentire il tuo sangue affluire in me.>>

Mi trasformai e affondai i lunghi canini nella carne del collo, immediatamente sentii il suo sangue sulla lingua, in gola e bevvi. Improvvisamente mi fermò e mi costrinse a staccarmi da lui<<Ora è il mio turno!>>e trasformandosi si avventò sul mio collo, ma prima di spingere con forza i denti, mi leccò la pelle con la lingua per sentirne il sapore ed io chiusi gli occhi per il piacere, poi finalmente mi morse continuando a fare l’amore.

Io urlai, si spinse in profondità e dopo il dolore iniziale sentii un immenso piacere invadere completamente tutto il mio essere<<Oh si, continua.>>

Facemmo l’amore tutta la notte e solo all’alba fummo sazi uno dell’altra e fummo sopraffatti dal sonno e dalla stanchezza. Mi accoccolai sul suo petto e chiusi gli occhi, facevo sempre così con Spike, a quel pensiero provai una piccola fitta nel petto, l’avevo tradito. Mi sentivo davvero come un’adultera, ma perché? Noi non stavamo insieme e poi non pensavo lontanamente che Angelus potesse volere una storia seria. Lentamente scivolai in un sonno profondo e dormii per molte ore e quando mi risvegliai era quasi l’alba e lui era sparito, mi domandai se l’avrei più rivisto, poi mi riaddormentai abbracciando il cuscino.




Angelus quella notte tornò alla vecchia fabbrica e trovò Spike alzato, era perso nella lettura di un libro di poesie. Il vampiro bruno lo guardò per un istante, poi fece una smorfia e gli si avvicinò<<Ma guardalo il nostro poeta, ancora non ti è passato il vizio di leggere questa roba? Sei un vampiro o una donnicciola?>>fece con disprezzo.

Spike alzò lo sguardo dal libro e lo fissò, poi senza rispondergli riabbassò la testa e continuò la sua lettura, ma Angelus a quanto pare aveva voglia di provocare il vampiro biondo perché sedette accanto a lui sul divano e dopo aver riflettuto per qualche secondo disse<<Non indovinerai mai chi ho incontrato ieri sera al Bronze!>>

<<No, ma temo che tu stia per dirmelo.>>fece Spike seccato<<Anzi, fammi indovinare, la tua ex?>>

<<Buffy? No, purtroppo, ma ci sei andato vicino.>>disse Angelus mordendosi le labbra.

<<Dai dimmi chi hai incontrato e falla finita con questi giochetti!>>esclamò esasperato<<Lo sai che mi irritano.>>

<<Alexa!>>rispose fissandolo, voleva vedere la sua reazione<<Un vero schianto, sai?>>

Spike alzò la testa e lo fissò con una strana espressione, Angelus lo capì che era furente e questo lo divertiva così continuò a parlare<<Sai abbiamo ricordato i vecchi tempi, era da tanto che non la vedevo. Avevo ancora la mia vecchia personalità allora. Devo ammettere che ha apprezzato molto questa mia nuova personalità!>>concluse mordendosi le labbra e guardandolo con fare provocatorio.

<<Cosa intendi?>>gli chiese con gli occhi lampeggianti d’ira.

<<Secondo te? Me la sono scopata!>>esclamò con cattiveria, sapeva che questo l’avrebbe mandato su tutte le furie ed infatti Spike scattò in piedi e l’afferrò per la camicia<<Tu cosa? Come hai osato farlo?>>

Angel scoppiò a ridere e disse<<Perché? Mica è tua?>>

<<L’ho creata io!>>

<<E con questo?>>fece Angelus<<Tu l’hai cacciata ed ora che vorresti fare? Impedirle di stare con qualcun altro?>>

Spike non rispose, ma abbassò lo sguardo, ricordava ancora quando l’aveva trovata a casa sua e lei gli aveva confessato di essere stata con Angel e ricordava quello che aveva provato perché era lo stesso dolore che stava provando ora.

<<Anche Dru è una mia creatura! E poi ricordi quello che ti ho detto sulla proprietà?>>

<<Bastardo!>>esclamò Spike nel sentir nominare la sua Dru e colpendolo con un pugno<<Prima mi ti sei approfittato di Dru ed ora anche di Alexa, sei un verme! Avrei dovuto ucciderti quando ne ho avuto l’occasione!>>

<<Ma dai Spike vecchio mio. Noi siamo amici!>>fece l’altro<<Dobbiamo condividere tutto.>>

<<Non credo proprio Angel! Azzardati ad avvicinarti ancora Dru e giuro che ti elimino con le mie mani.>>disse Spike lasciando la presa e scaraventandolo sul divano.

<<Ora ho Alexa! Lei è così focosa!>>esclamò con un ghigno<<Non credo che avrò bisogno di Dru…per il momento.>>concluse con un sorrisetto maligno.

<<Lo vedremo!>>esclamò Spike mentre Angelus si allontanava soddisfatto e si chiudeva nella sua stanza<<Alexa sei tornata da lui alla fine!>>sussurrò con un filo di voce.

<<Spike tesoro.>>fece una voce femminile alle sue spalle<<Che fai?>>

Era Drusilla, indossava una camicia da notte lunga quasi fino ai piedi ed i capelli erano sciolti sulle spalle, era davvero stupenda e Spike non poté fare a meno di fissarla con desiderio<<Nulla amore, stavo per raggiungerti.>>

Lei lo fissò con rimprovero, sapeva che stava mentendo<<Spike, non c’è bisogno che mi dici bugie, ti ho sentito discutere con Angelus. Anche le pareti hanno orecchie e so che parlavate di Alexa.>>gli disse avvicinandosi ed accarezzandogli una guancia<<Non ha saputo resistere al suo fascino, vero?>>

<<Drusilla per favore, non ho voglia di parlarne.>>disse cercando di mantenere il controllo davanti a lei, non voleva farle capire quanto stesse male in realtà per quella situazione, ma lei lo sapeva. Drusilla sapeva sempre come lui si sentisse, era una parte di lui.

<<Ancora ti manca? Dopo tutto quello che ha fatto? Si è alleata con la cacciatrice, ti ha tradito!>>fece lei mantenendo sempre la sua solita calma.

<<Non mi manca Dru!>>esclamò.

<<Ma sei geloso che il paparino se la sia portata a letto.>>gli disse con il tono di una bambina.

<<Non sono geloso! E’ che conosco il modo di fare di Angelus!>>esclamò Spike<<La farà soffrire, la userà e poi la lascerà!>>

<<Per essere uno a cui non interessa nulla di cosa accade ad Alexa mi sembri molto apprensivo!>>disse Drusilla con tono indagatorio.

<<Smettila Dru! Detesto quando fai la gelosa! Sai che amo solo te mia bruna divinità.>>disse prendendole la mano e attirandola a se con forza.

<<Spike! Che hai in mente?>>fece Drusilla maliziosa.

<<Secondo te?>>

<<Ma dai, c’è paparino nella stanza accanto!>>disse lei

<<E con questo?>>fece Spike alterandosi<<Meglio, gli faremo sentire di cosa siamo capaci tesoro.>>

La ragazza non replicò e lui la prese in braccio e la condusse nella loro stanza che era adiacente a quella di Angelus.

Io trascorsi i successivi due giorni senza ricevere notizie di Angel e senza vederlo, ero certa però che prima o poi sarebbe riapparso nella mia vita ed infatti la terza sera lui bussò alla mia porta.

<<Angelus! Che ci fai qui?>>feci sorpresa di trovarmelo davanti nel cuore della notte nel cuore della notte, era ancora più affascinante con la giacca di pelle e i pantaloni anch’essi di pelle che lo rendevano irresistibile.

<<Non lo immagini?>>fece fissandomi con desiderio.

<<Dai entra.>>lo invitai desiderosa di trascorrere del tempo con lui.

Angelus entrò nella spoglia camera e per la prima volta si guardò intorno e notando lo squallore del luogo in cui vivevo disse<<Non dovresti restare un minuto di più in questo posto tesoro, è orribile!>>

<<Lo so, ma per ora va bene!>>dissi alzando le spalle, ma che gli importava dove abitavo?

<<No!>>sbottò lui <<Non va bene! Andiamo, prendi le tue cose e vieni con me.>>mi disse avviandosi verso l’armadio.

<<Dove?>>chiesi stupita.

<<Alla vecchia fabbrica, dove se no?>>fece lui stupito della mia domanda.

<<No! Io da lui non torno!>>esclamai<<E poi sai che è stato lui a mandarmi via, cosa ti fa pensare che mi rivoglia accanto?>>

<<Spike deve essere l’ultimo dei tuoi pensieri tesoro!>>esclamò risoluto prendendo una borsa e posandola sul letto per permetterle di riempirla con le sue cose<<Tu verrai lì per stare con me e non con lui.>>

Io lo fissai a bocca aperta, ero incredula, non riuscivo a credere a quello che mi stesse dicendo, lui voleva davvero vivere con me? Non sapevo cosa dire, ma prima che potessi rispondere mi attirò a se e mi baciò con passione.

<<Vieni a vivere con me Alexa!>>mi sussurrò in un orecchio<<Ti voglio sempre accanto, mi sei entrata dentro!>>e cominciò a torturarmi con piccoli baci sul lobo dell’orecchio.

<<Angelus, ma è una follia! Non funzionerà!>>gli dissi cercando di mantenere il controllo del mio corpo che già cominciava ad abbandonarsi ai suoi baci.

<<Almeno avremo provato!>>mi disse e questo abbatté tutte le mie riserve e sussurrai<<Va bene! Verrò con te.>>ma me ne pentii subito, sapevo che la convivenza non sarebbe stata facile.




Raccolsi tutta la mia roba, pagai l’albergo e seguii Angelus alla vecchia fabbrica. Spike e Dru non c’erano ed io feci un sospiro di sollievo, avrei rimandato di qualche ora il nostro incontro, non ero pronta. Angelus mi guardò e notò immediatamente il mio nervosismo, così mi venne vicino e mi abbracciò con ardore<<Non preoccuparti! Fregatene di lui.>>mi disse prima di baciarmi.

<<Come sta?>>gli chiesi poi.

<<Come deve stare? E’ sempre il solito Spike.>>rispose con un tono quasi ironico<<Ma ora non mi va di parlare di lui, non è un argomento interessante.>>

<<Davvero? E di cosa allora?>>

<<Non lo immagini?>>fece lui spingendomi verso il divano e stendendosi su di me<<Ho voglia di te mia sensuale vampira.>>

<<Oh Angelus!>>mormorai prima di perdermi nei suoi baci.

Lui infilò la mano sotto la mia gonna e mi accarezzò le gambe con passione, per poi risalire fino agli slip strappandomi un gemito, ma subito dopo avvertimmo due presenze alle nostre spalle ed un colpo di tosse.

Angelus si voltò e vide che davanti alla porta c’erano Spike e Drusilla che ci fissavano, il vampiro bruno fece un sorrisetto maligno e si alzò riaggiustandosi i vestiti permettendomi di vedere gli intrusi ed impallidii.

<<Spike, Dru.>>mormorai imbarazzata, la mia gonna era sollevata mostrando completamente le gambe nude.

<<Ciao Alexa!>>mi salutò Dru con un sorriso, mentre Spike mi fissava con un’espressione indescrivibile.

<<Sono felice siate qui ragazzi!>>esclamò improvvisamente<<Ho una notizia da darvi.>>e si avvicinò a me per prendermi per mano.

Io sentivo lo sguardo di Spike su di me e temetti che non avrei resistito a lungo, era furioso, lo sapevo, sentivo la sua rabbia.

<<Che notizia?>>fece Dru contenta<<Riguarda voi due?>>

Spike a quelle parole fulminò la sua compagna con un’occhiataccia e poi rivolse la sua attenzione su Angelus che mi teneva per la vita e mi stringeva a se.

<<Alexa verrà a vivere qui con me!>>annunciò improvvisamente.

<<Cosa?>>esplose Spike<<Senza consultarmi? Devi essere impazzito!>>

<<Perché? Questa ormai è anche casa mia Spikey!>>

<<Io invece la penso diversamente. Sei solo un ospite in questa casa e non puoi decidere chi deve venire a viverci senza parlarne con me prima.>>

<<Hai ragione Spike!>>mi intromisi<<Anche io la penso in questo modo, ma sai lui aveva tanta fretta!>>e mi strinsi maggiormente a lui.

<<E’ vero!>>esclamò Angelus mordendosi il labbro.

<<Ma dai Spike tesoro.>>fece Dru<<Sarà bello riavere Alexa, sarà come ai vecchi tempi.>>

Spike si voltò di scatto verso di lei e la fissò furioso, poi il suo sguardo si addolcì ed esclamò<<Va bene, resta.>>e, dopo aver preso Drusilla per un braccio, si ritirò nella loro stanza senza aggiungere nulla.

Angelus mi guardò sorridendo e mi disse<<Hai visto? Non c’era di che preoccuparsi.>>

<<Ma stai scherzando? Non hai visto come ha reagito? Era furioso.>>feci io arrabbiata.

<<E con questo? A me non importa.>>

<<Io invece credo che a te importi. Non avrai mica fatto tutto questo solo per ingelosirlo?>>gli chiesi insospettita dal suo modo di fare.

Lui non rispose, ma poi mi baciò ed esclamò<<Mi piace farlo arrabbiare!>>

<<Sei un vero demonio!>>esclamai mentre lui mi spingeva verso la camera da letto che da quella notte avrei diviso con lui.

<<Vedrai questa notte! Sapessi cosa ho intenzione di farti tesoro.>>disse con lussuria e chiudendosi la porta dietro le spalle.

La notte trascorse in fretta anche se Angelus aveva deciso di non darmi tregua, facemmo l’amore per ore e lui più volte mi fece male spingendomi ad urlare, ma ero certa che lo facesse perché voleva farsi sentire da Spike e questo mi faceva stare male.

Era mattino inoltrato quando Angelus si addormentò ed io sgattaiolai fuori dal letto, avevo voglia di uscire da quella camera, mi intrufolai in sala da pranzo e sedetti ad una delle alte sedie che si trovavano intorno al tavolo. Sospirai tristemente, ero certa che tornare in quel luogo non era stata una idea felice e cominciai a sospettare che Angelus me lo avesse chiesto solo per farla pagare a Spike o per fargli un dispetto. Mi sentii usata e frustrata per quella situazione e mi presi la testa tra le mani e piansi in silenzio.

<<Che ci fai qui?>>fece una voce alle spalle, era Spike.

Io alzai la testa, mi asciugai gli occhi e lo guardai, era mezzo nudo, indossava solo i jeans ed era bellissimo come lo ricordavo, provai una fitta di dolore pensando che una volta era mio.

<<Ciao.>>mi limitai a dire.

<<Ti sei allontanata da lui? Non ti ha dato tregua vero?>>fece lui con risentimento nella

voce.

<<Ci hai sentiti?>>gli chiesi tristemente.

<<Si, è stato inevitabile.>>rispose abbassando la testa<<Vedo che siete molto uniti.>>

<<Spike senti io…>>cominciai, ma lui non mi fece continuare e disse<<Non mi devi alcuna spiegazione, io ti ho cacciato ed ora stai con lui.>>

<<Non sarei dovuta venire, ma Angelus ha così insistito dopo aver visto il Motel in cui vivevo.>>

<<Ha fatto bene.>>disse<<Alexa, sono felice di riaverti qui!>>

Spike mi fissò con i suoi profondi occhi azzurri e io mi sentii sciogliere, quanto mi era mancato quello sguardo<<Dici sul serio? Credevo mi odiassi.>>

<<Ero solo deluso, ma ho capito il motivo per cui l’hai fatto. Non potevi permettere che uccidessi Angel.>>

<<Non è stato solo per questo, vedi io...>>

<<Non abbiamo alcun bisogno di rivangare il passato, Dru sta bene di nuovo ed anche Angel. Poi ora tu ed lui state insieme quindi è tutto a posto, non trovi?>>fece continuandomi a fissare ed io con la pena nel cuore non potei fare a meno di annuire anche se sapevo che niente sarebbe andato più a posto.

<<Come mai non sei tra le sue braccia?>>mi chiese poi fissandomi con un sorrisetto forzato.

<<Avevo voglia di riflettere!>>risposi<<E tu? Come mai non sei a letto?>>

<<Dru sta dormendo ed io mi sentivo solo.>>rispose sedendo accanto a me.

<<Capisco.>>

<<Mi sei mancata sai Alexa? Davvero!>>mi disse posando una mano sulla mia.

<<Anche tu Spike mi sei mancato, sapessi quanto sono stata male per quello che ti avevo fatto.>>gli dissi con le lacrime agli occhi, ma non volevo dirgli che ero stata alla chiesa di S. James, avrebbe potuto innervosirlo.

<<Oh tesoro.>>mi sussurrò stringendomi la mano, ma io sfilai la mano dalla sua e mi toccai i capelli, mi innervosiva essere toccata da lui, mi riportava alla mente tante sensazioni. Scostai i capelli dal collo e mi accorsi che lui aveva cambiato espressione, fissava con insistenza il mio collo con rabbia e non ne capivo il motivo, che aveva di strano? Poi improvvisamente mi toccai e capii, Spike aveva visto i segni del morso che mi aveva dato Angelus e dal modo in cui li guardava non sembrava contento. Io lo fissai per un attimo poi abbassai lo sguardo, ma lui mi disse<<Vedo che ti ha morso.>>

<<Si.>>

<<E’ una cosa seria allora.>>disse perdendosi nei miei occhi verdi.

Io non risposi, non sapevo cosa dire, provavo qualcosa per Angelus, ma non era il sentimento profondo che provavo per Spike.

<<Così sembra!>>ammisi alla fine decisa a dimenticarlo, non volevo più soffrire pensando a lui e mi convinsi che con Angelus sarei riuscita a dimenticarlo, ma sapevo che non sarebbe stato facile.

<<Ah!>>fece Spike<<Sono felice per te, ma sappi che Angelus non è quello che sembra, lui…>>ma si bloccò, Angelus era apparso davanti a noi e ci fissava.

<<Che sta succedendo?>>fece avanzando<<Spikey ti sta infastidendo?>>

<<No!>>risposi mentre Spike lo guardava torvo<<Parlavamo.>>

<<Ricordavate i vecchi tempi?>>fece lui sarcastico<<Che cosa dolce.>>

<<Già!>>disse Spike<<I vecchi tempi.>>

<<Andiamo tesoro.>>disse Angelus trascinandomi via lasciando Spike<<Perché te ne sei andata? Avevo voglia di sentire il tuo corpo accanto al mio.>>concluse voltandosi verso l’altro vampiro che ci guardava andare via.

<<Dannato! Come osa prendermi in giro davanti a lei? Lo detesto quel bastardo.>>esclamò il vampiro una volta solo nella stanza.

Intanto io mi ero sfogata con Angelus, non tollerava il modo in cui trattava Spike e glielo dissi<<Perché ti comporti così? Ti diverte tanto sbandierare a tutti i venti le nostre performance? Credi non lo sappia cosa vuoi fare?>>

<<Ma di che stai parlando?>>chiese con aria angelica.

<<E non trattarmi come una stupida Angelus!>>esclamai alterata<<Lo so cosa hai in mente ed è ignobile da parte tua.>>

<<Ma dai, non prendertela!>>mi disse<<Ci piace scherzare.>

<<A me non sembra che lui avesse l’aria di divertirsi Angelus!>>gli dissi arrabbiata<<Voglio che tu mi dica la verità! Mi hai portata qui per fargliela pagare o perché tieni a me?>>

<<Ma è ridicolo! Perché avrei dovuto farlo? Alexa Spike è l’ultimo dei miei pensieri quando sono con te.>>esclamò guardandomi sorridendo.

<<Davvero?>>feci non molto convinta ma decisi di lasciar perdere per il momento.

<<Che ne diresti di…?>>fece lui baciandomi sul collo.

Io scoppiai a ridere e mi lasciai andare tra le sue braccia.







Capitolo VIII


I giorni trascorrevano veloci alla fabbrica, io e Angelus continuavamo a dividere la stessa camera ed io cominciavo a provare un sentimento profondo nei suoi confronti pur continuando ad amare Spike o almeno credevo fosse amore.

Angelus era un periodo che sembrava distratto e distante, sembrava lontano da me anni luce ed io cominciavo a pensare che avesse qualcosa in mente, ma decisi di non preoccuparmi e di fare finta di niente almeno per un po’ fino a quando una notte mentre stavamo per uscire a caccia mi disse<<Ieri notte ho rivisto Buffy!>>

Io lo fissai sconvolta, sapevo cosa aveva significato per lui fino a quando non aveva perso l’anima e sentire dalle sue labbra che l’aveva rivista mi faceva male, ma non dissi nulla e lasciai che lui continuasse con il suo racconto.

<<Lei è stata molto sorpresa di vedermi! Erano settimane che le nostre strade non si incontravano. E’ stato eccitante rivederla!>>disse poi mordendosi un labbro.

Provai una leggera fitta di gelosia nel sentirlo parlare in quel modo e gli chiesi acida<<Che è accaduto? Avete ricordato i vecchi tempi?>>

Lui mi guardò e sorrise malizioso<<Sei gelosa? Alexa non dirmi che sei gelosa della cacciatrice.>>

<<Dovrei?>>feci scrutando la sua espressione.

<<Ma dai? E’ una ragazzina e poi mi vuole morto, non sono più il suo fidanzato.>>mi disse abbracciandomi.

<<Non la desideri?>>gli chiesi appoggiando la testa al suo petto<<E’ carina e poi è stata già tua.>>

<<In realtà ciò che desidererei fare con lei sarebbe una bella lotta per poi piantarle i miei lunghi canini nella candida carne, ma se devo proprio essere sincero me la porterei di nuovo a letto per farle capire cosa si prova a stare con un vero uomo.>>

<<Capisco! E come mai ti sei lasciato sfuggire questa occasione?>>gli chiesi sempre più arrabbiata.

<<Avevo fretta di ritornare da te.>>rispose malizioso.

<<Davvero?>>

<<Certo.>>disse baciandomi sul collo<<Senti piccola, io questa sera non vengo con te a caccia, sono stanco.>>

<<Ma Angelus!>>feci seccata<<Io volevo trascorrere la serata con te.>>

<<La trascorrerai con me!>>esclamò Spike raggiungendomi<<Verrò io, Dru ha detto che non ha fame. Quella ragazza mi preoccupa, spero non si stia ammalando nuovamente.>>

<<Torneremo presto Angelus!>>gli dissi uscendo seguita da Spike.

Spike mi camminava accanto ed era stranamente silenzioso, non era da lui, doveva esserci qualcosa che lo preoccupava.

<<Allora? Sputa il rospo Spike! Cosa c’è che ti turba?>>gli chiesi fermandomi.

<<Non è niente.>>

<<Non hai la faccia da niente.>>gli dissi in ansia, non l’avevo mai visto così.

<<E’ per Dru, mi preoccupa.>>disse finalmente<<La sento sempre più distante.>>

<<Non me ne sono resa conto, forse è vero che si sta ammalando di nuovo.>>gli dissi non molto convinta.

<<E se non mi amasse più come prima? E’ dal ritorno di Angelus che è cambiata.>>

<<No! Non è così!>>esclamai<<Lei non ti tradirebbe!>>

<<E perché? L’ha già fatto! Non mi stupidirebbe affatto, in fondo Angelus è il suo Sire!>>

<<Non pensarci più Spike!>>gli consigliai<<Almeno per qualche ora.>>e lo condusse verso il Bronze.

Il locare era meno affollato del solito e c’erano numerosi tavoli liberi, ma i due vampiri scelsero un divanetto appartato, era da tanto che non riuscivano a parlare da soli.

<<Non vedo nessuna vittima interessante questa sera tesoro.>>mi disse sedendo pesantemente accanto a me<<Dove sono tutte le dolci e formose ragazze di Sunnydale?>>commentò contrariato.

<<Nei loro lettini tra le braccia di Morfeo. Domani c’è scuola, è tardi per le ragazze che piacciono a te.>>gli dissi alquanto gelosa del suo commento.

<<Mamma mia come siamo acide questa sera!>>mi disse abbozzando un sorriso<<Non sarai mica gelosa! Sono solo prede.>>

<<Ma che gelosa? Di che stai parlando?>>feci voltandomi a fissarlo.

<<Alexa stavo scherzando!>>mi disse sorridendo<< Ma che hai? Non ero io ad essere depresso? A me sembra che tu stia peggio di me, che ti ha fatto adesso?>>mi chiese deducendo che si trattava di Angelus.

<<Chi?>>feci distrattamente.

Spike mi lanciò un’occhiataccia ed io, rassegnata, risposi<<Ieri ha rivisto la cacciatrice. So che non dovrei essere gelosa, ma lui l’amava.>>

<<Angel l’amava, Angelus non è in grado di amare nessuno.>>disse con cattiveria.

Io lo guadai con rimprovero, ma lui sembrava convinto delle sue parole<<E’ inutile che ti faccia illusioni Alexa! Io conosco Angelus, lui ama avere potere sulle persone! Sentire che gli appartengono. Lo ha fatto con Dru quando l’ha vampirizzata e dopo, quando…>>ma si bloccò, doveva fargli male ricordare che la sua Dru l’aveva tradito<<Per non parlare di quello che sta facendo a te.>>

<<E che mi starebbe facendo? Tra noi fila tutto liscio.>>gli dissi

<<Si certo. Ed io mi sono convertito al sangue di maiale!>>esclamò sarcastico<<Credi non me ne sia accorto? Lui ti trascura, non è più così focoso come prima!>>

<<Ma tu che ne sai Spike?>>feci alterandomi.

<<Vedi, io…>>

<<Non posso crederci!>>esclamai sconvolta<< Ma come osi origliare nella nostra camera da letto?>>ero davvero furiosa, ma soprattutto perché non sopportavo che lui sapesse che io ed Angelus non facevamo più sesso da giorni.

<<Diciamo che non ce n’era bisogno, vi sentivamo, io e Dru.>>rispose<<Sono alcuni giorni che non lo fate, vero?>>

<<Non credo siano affari tuoi!>>esclamai alzandomi di scatto, ma lui mi prese per mano e mi disse<<Scusami, è solo che non voglio che tu soffra…ancora.>>concluse con voce dolce.

Mi voltai a guardarlo, Spike mi fissava teneramente stringendo la mia mano, in quel momento mi sembrò che il tempo fosse tornato indietro a quando eravamo solo io, lui e Dru e Spike mi amava. Sembrava trascorso un secolo, invece erano trascorsi solo alcuni mesi e tanto era accaduto da allora, avvenimenti che lo avevano portato a cambiare i suoi sentimenti per me.

<<Siedi!>>mi disse ed io obbedii quasi senza rendermene conto, aveva ancora potere su di me.

<<Credo che voglia la cacciatrice!>>dissi abbassando la testa

<<Ne è ossessionato.>>disse Spike<<Ma devo dire che anche io lo ero, ma della cacciatrice in generale, non di una in particolare.>>

<<Lui è ossessionato da Buffy e non si fermerà fino a quando non avrà ottenuto quello che brama.>>concluse il mio Sire.

<<Che ne diresti di dedicarci alla nostra cena?>>gli chiesi sentendo i crampi allo stomaco<<Io avrei già adocchiato la preda adatta.>>e gli indicai un ragazzo sui diciassette anni con i capelli castani con una blusa blu e i jeans appoggiato ad una colonna.

<<Sai cosa fare!>>mi disse mentre mi avvicinavo a lui.

<<Ciao.>>gli dissi con un sorriso.

<<Ah ciao.>>fece lui fissandomi come se fossi un fantasma<<Lo hai piantato? Mi sembra sia un po’ troppo grande per te se non sbaglio.>>

<<Si, e poi era noioso.>>

<<Non ne dubito.>>disse lui lanciando un’occhiata verso il divanetto, ma era vuoto, Spike era sparito.

<<Ti va di fare due passi?>>gli chiesi timidamente.

<<Certo, se vuoi ti accompagno a casa, sai le strade non sono molto sicure.>>

<<Grazie, sei gentile.>>

<<Ma tu non sei di queste parti, vero? Hai un accento inglese.>>mi disse mentre ci avviavamo fuori.

<<Si, mi sono trasferita da qualche mese, ma ho viaggiato molto.>>

<<Non ti ho mai vista, che scuola frequenti?>>

<<Nessuna per adesso.>>risposi, quel ragazzo mi tempestava di domande ed io invece non aspettavo altro che assaggiare il suo dolce sangue.

<<<Ma dove stiamo andando?>>mi chiese quando girammo in un vicolo senza uscita.

<<Da nessuna parte!>>risposi trasformandomi.

Il ragazzo gridò ed indietreggiò dal terrore<<Sei un vampiro? Ti prego, non uccidermi.>>

<<Sento l’odore della paura, è così inebriante!>>esclamai.

<<Si, lo sento anche io!>>esclamò Spike uscendo dall’oscurità<<E sapessi come è eccitante!>>ed afferrò il ragazzo con entrambe le mani per tenerlo fermo.

Io mi avvicinai e con una mano gli inclinai il capo scoprendo il collo, sentivo il sangue pulsare nelle vene, e non potevo più aspettare così affondai i lunghi ed affilati canini nella carne e subito dopo sentii il sangue che affluiva in me.

Spike lo teneva fermo e mi fissava con desiderio, lo invitai a nutrirsi con me e lui si unì a me. Ero eccitata come non mai, il sangue caldo, la presenza di Spike accanto a me rendeva difficile controllare ciò che provavo e soprattutto le mie azioni, lo desideravo e lui lo capì.

Lasciò cadere a terra il corpo senza vita del ragazzo e mi fissò con desiderio, mi voleva.

<<Alexa!>>sussurrò spingendomi contro il muro.

<<Si Spike?>>gli chiesi fingendo di non aver capito le sue intenzioni e lui per tutta risposta si appoggiò a me con tutto il suo peso<<Cosa ti prende?>>

<<Ti voglio! Ora!>>esclamò ritrasformandosi.

Gli sfiorai il volto con le dita, era così bello e desiderai baciarlo, ma avevo paura che se avessi fatto l’amore con lui non avrei mai potuto tornare da Angelus. Spike mi guardava con dolcezza e desiderio e nel momento in cui gli sfiorai le labbra con le dita lui me le baciò, poi mi portò la mano alla vita e mi attirò a se<<Spike no.>>sussurrai senza troppa convinzione<<Non è possibile!>>

<<Perché? Alexa noi ci apparteniamo.>>

<<Non sarebbe giusto, pensa a Dru.>>gli dissi continuando a sfiorargli il volto.

<<Alexa io voglio fare l’amore con te, tutto questo sangue mi sta dando alla testa e non credo potrò resistere a lungo.>>mi disse infilando una mano nella scollatura della mia camicetta.

<<Spike tu non sai quanto vorrei…>>e mi bloccai, Spike mi stava alzando la gonna per poi infilare la mano<<Oh!>>gemetti a quel contatto.

<<Cosa dicevi? Cosa vorresti?>>fece lui sfiorando il bordo delle mie mutandine di seta nera<<Seta! L’adoro, tu sai come farmi impazzire!>>esclamò mordendosi le labbra e cominciando a muovere la mano mandandomi in estasi.

<<Ah! Oh si!>>

<<Vedi? Non puoi resistermi, tu mi vuoi quanto io voglio te e nulla potrà cambiare questa realtà!>>esclamò accarezzandomi con decisione, sentivo le gambe piegarsi, mi faceva impazzire e lui lo sapeva. Spike sapeva dove toccarmi per indurmi a dirgli di si e a lasciarmi andare a lui.

<<Oh Spike! Dai continua!>>feci chiudendo gli occhi<<Si, ti voglio!>>

<<Oh Alexa!>>mi sussurrò mentre si sbottonava i jeans.

Infilai una mano nei suoi jeans e cominciai a muoverla prima lentamente e poi con maggiore decisione, Spike gemeva ed intanto mi abbassava gli slip per avere un più facile accesso alle mie zone più nascoste.

<<Prendimi! Voglio sentirti dentro di me Spike!>>esclamai quasi urlando per il piacere che mi davano le sue carezze.

<<Lo sapevo che mi volevi!>>mi disse alzandomi le gambe e portandosele alla vita, io mi strinsi a lui con forza ed entrò in me cominciando a spingere.

<<Oh si! Spike!>>

<<Dai tesoro muoviti insieme a me!>>mi sussurrava spingendomi contro il muro ed aumentando il ritmo.

<<Sapessi quanto mi è mancato tutto questo mio Sire.>>dissi prima di raggiungere l’orgasmo seguita da lui.

A quelle parole Spike mi guardò e sorrise, non si aspettava che gli avrei detto una frase del genere e ne era visibilmente felice, ma io me ne ero già pentita, che sarebbe accaduto una volta tornati a casa? Sapevo che non avrebbe mai lasciato Drusilla, troppo forte era il sentimento che li legava ed io mi stavo affezionando ad Angelus anche se ciò che provavo per Spike era qualcosa di completamente differente e di potente.

<<Davvero ti è mancato?>>mi chiese con una strana luce negli occhi.

Io distolsi lo sguardo e lui capì<<Non preoccuparti! L’hai detto in un momento dipassione, non parlavi sul serio.>>ma sembrava deluso.

<<Spike io…>>cercai di giustificarmi, ma lui mi fece cenno di tacere<<Non mi devi alcuna spiegazione tesoro, ti capisco e poi anche se fosse stato vero, cosa sarebbe cambiato? Nulla! Quindi tanto meglio così.>>e si allontanò per riaggiustarsi i vestiti.

Io lo guardai con gli occhi lucidi, l’amavo come il primo giorno, ma non potevo, non volevo illudermi ancora, lui non sarebbe mai stato mio e non mi avrebbe mai amato nel modo in cui io volevo essere amata.

<<Lo dirai a Dru?>>gli chiesi una volta sulla strada del ritorno<<Le racconterai di questa cosa tra noi?>>

<<Dovrei?>>fece voltandosi a guardarmi con i suoi profondi occhi azzurri.

<<Credevo che non avessi segreti per lei.>>

<<E tu?>>mi chiese fissandomi intensamente<<Lo dirai ad Angelus? Se deciderai di farlo preparati a subire la sua ira.>>

<<Credi non capirebbe?>>gli chiesi abbozzando un sorriso.

Lui scoppiò a ridere ed esclamò<<Se parli in questo modo vuol dire che non lo conosci mia cara. Angelus detesta essere tradito e, più di tutto, detesta essere preso in giro, sarebbe capace di qualsiasi cosa per fartela pagare. Credimi, lo so per esperienza, sa essere molto crudele ed io non voglio che ti renda la vita un inferno per colpa mia.>>mi disse stringendomi una mano.

<<Non so se riuscirò a fingere Spike!>>gli dissi preoccupata<<E se dovesse capirlo?>>

<<Non preoccuparti, non accadrà!>>esclamò baciandomi sulla fronte e stringendomi a se teneramente<<E se dovesse accadere affronteremo la sua ira.>>concluse poi alzando le spalle ed abbozzando un sorriso, ma temevo che in realtà fosse davvero preoccupato per un’eventuale reazione di Angelus alla scoperta di quello che c’era stato tra noi.




Era presto quando tornammo alla fabbrica, sapevo che Angelus avrebbe sentito l’odore di Spike e che sarebbe andato su tutte le furie, ma conoscevo il modo per calmarlo. Spike camminava accanto a me pensieroso, forse rifletteva anche lui su come placare le ire di Drusilla che a differenza di Angelus aveva il dono della premonizione ed era più difficile nasconderle qualcosa o mentirle.

<<Spike se ne accorgeranno!>>gli dissi prima di entrare.

Lui mi guardò e mi accarezzò una guancia<<Non preoccuparti.>>

L’edificio era silenzioso, non c’era nessuno, dovevano essere tutti a caccia, era ancora presto per ritirarsi.

<<Ma dove sono Angelus e Dru?>>fece Spike in ansia, lo era sempre quando si trattava di lei ed io provai un pizzico di gelosia nei suoi confronti.

<<Forse riposano.>>gli dissi cercando di rincuorarlo, ma lui non mi ascoltava, era troppo preoccupato.

Improvvisamente sentimmo dei rumori come cigolii e dei lamenti, ma sembravano più sospiri e gemiti, mi si ghiacciò il sangue nelle vene e tremai. Spike mi guardò con gli occhi pieni di sgomento e poi si precipitò verso la camera di Drusilla spalancando la porta con violenza, non eravamo per niente preparati allo spettacolo che ci apparve davanti agli occhi, Angelus e Dru avvinghiati in un abbraccio che facevano sesso sul grande letto a baldacchino di ottone che lei divideva con Spike.

<<Dru ma che diavolo!>>fece Spike alla vista della sua amata tra le braccia di un altro.

<<Oh no!>>riuscii solo a dire sconvolta, ma, allo stesso tempo, sollevata, non avrei dovuto più giustificare la mia scappatella con Spike.

Ero comunque rimasta senza parole, come una stupida mi ero sentita in colpa per averlo tradito ed ora mi rendevo conto che a lui non importava nulla di me. Mi sentii come quando Spike aveva preferito Dru a me, la notte in cui mi aveva reso immortale, per la seconda volta ero stata tradita, ma non mi sarei lasciata dominare ancora, ero più forte di allora.

<<Spike tesoro.>>disse Dru sempre con la sua solita calma mentre Angelus ci guardava sorpreso, ma anche alquanto divertito.

<<Bastardo!>>esclamò Spike avventandosi contro il suo rivale<<Questa volta ti uccido!>>

<<Ma smettila William!>>esclamò Angelus con disprezzo<<Sai che non sei mai riuscito a battermi.>>

<<Non chiamarmi così!>>fece lui furioso colpendo l’altro vampiro con un pugno in pieno viso e mandandolo a sbattere contro il comodino<<Sei un verme, ma ora la faremo finita una volta per tutte.>>

<<Spike ti prego, non farlo!>>feci.

<<Alexa, tesoro, falla ragionare tu questa testa calda.>>mi disse Angelus.

<<Testa calda?>>ripeté Spike sempre più furioso<<Te lo faccio vedere io chi è la testa calda!>>esclamò afferrando Angelus e cercando di colpirlo, ma lui fu più veloce e gli assestò un pugno in pieno stomaco facendolo piegare dal dolore.

<<Angelus basta! Lascialo stare!>>feci spaventata.

<<Sei un bastardo figlio di puttana! Perché? Non ti è bastato prendermi lei?>>fece Spike puntando il dito verso di me<<Volevi anche Dru?>>

Il vampiro bruno scoppiò a ridere e rispose<<Lei non è mai stata tua. Dru mi apparterrà sempre, è una mia creatura come Alexa apparterrà a te.>>

<<E con questo che vorresti dire?>>fece Spike guardandolo con odio.

<<Che anche se Dru continuerà ad essere la tua compagna sarà sempre legata a me.>>rispose<<Chiedilo a lei.>>e si voltò verso la vampira bruna che li fissava senza parlare ed attese, finalmente lei esclamò<<Lui è il mio paparino e io lo amo, ma tu sei la mia dolcezza, il mio tenero Spike!>>rispose candidamente.

Spike la fissò sconvolto, non riusciva a credere a quello che la sua amata gli stesse dicendo, poi senza aggiungere altro lasciò andare Angelus e si diresse fuori. Io lo seguii con lo sguardo mentre si precipitava fuori, poi sentii il motore della sua De Soto che si metteva in modo e realizzai che in quel momento aveva bisogno di restare solo.

<<Alexa!>>mi disse Angelus, ma io non l’ascoltavo, pensavo a Spike, a quello che doveva aver provato e stavo male<<Anche tu ci sei rimasta male?>>mi chiese avvicinandosi mentre Dru ritornava a letto, quella donna era talmente succube di Angelus che prima di renderla un demone l’aveva resa folle da non rendersi conto della gravità della sua azione.

<<Alexa, parlami.>>mi disse lui prendendomi un braccio con forza<<Detesto quando fai così.>>

Alzai la testa e lo guardai, i miei occhi erano colmi di lacrime e di rabbia, come aveva potuto farmi questo? L’odiavo per il modo in cui mi aveva trattato, per il modo in cui usava tutti, non riuscivo neanche a trovare le parole per manifestargli tutto il mio disprezzo.

<<Tu sapevi quanto fosse forte il rapporto che mi legava a lei! Perchè reagisci in questo modo?>>esclamò mentre io continuavo a fissarlo.

<<E secondo te solo per questo dovrei accettarlo? Dovrei fare finta di niente? Sorridere come se nulla fosse accaduto?>>feci furiosa, davvero credeva che tutto sarebbe tornato come prima?

<<Si, credo di si!>>disse alzando le spalle.

<<Scordatelo Angelus!>>esclamai liberandomi dalla sua stretta<<Già una volta ho permesso a qualcuno di sottomettermi e di farmi accettare il suo tradimento, ma non accadrà di nuovo. Scordati che le cose tra noi possano tornare come prima!>>e lo schiaffeggiai con forza.

<<Per adesso!>>esclamò lui continuando a sorridere con cattiveria<<Ma presto cambierai idea e tornerai da me.>>

Lo guardai con aria di sfida, ma lui era sicuro di se e sicuro di ciò che avrei fatto io e questo mi mandò su tutte le furie e desiderai ucciderlo con le mie mani.

<<Ammettilo Alexa! Tu sei debole e tornerai presto tra le mie braccia!>>esclamò con un ghigno.

<<Non contarci bastardo figlio di puttana! Anzi, me ne andrò immediatamente da qui!>>esclamai fuori di me dalla collera.

<<E’ quasi giorno Alexa! Dove vuoi andare?>>fece lui, ma io non l’ascoltai e feci per allontanarmi ma Angelus mi afferrò per un braccio ed io furiosa lo colpii, non riuscivo a stare nella stanza con lui un secondo di più<<Lasciami! Resterò nella mia stanza fino al tramonto e poi me ne andrò, ma non voglio vederti!>>esclamai guardandolo con disprezzo.

<<Alexa, ma dove vai? Non ci lasciare!>>esclamò Drusilla con voce angosciata<<Mi mancherai molto se te ne andrai e mancherai anche a William!>>

Sentire il suo nome mi procurò una fitta nel petto, il suo sguardo ed il suo dolore non li avrei mai dimenticati e sapere che ora era fuori con l’alba che si avvicinava mi straziava, ma non avrei potuto fare nulla fino al tramonto, ero bloccata in quella casa con quel mostro di sadismo che era Angelus senza possibilità di scappare, ma non avrei cambiato idea, mi aveva ferito con il suo comportamento e non l’avrei perdonato.

Lanciai loro una rapida occhiata e poi mi allontanai di corsa chiudendomi nella mia stanza dove diedi libero sfogo alle lacrime.

Restai tutto il giorno seduta in mezzo al letto a piangere, la borsa con le mie cose era pronta da ore, ma giaceva abbandonata sul pavimento accanto alla porta perché non riuscivo a trovare il coraggio di varcare quella porta per andare via per sempre.

Spike era sparito da ore ed ero tremendamente preoccupata per lui, nella stanza accanto c’era Drusilla che riposava mentre quel demonio di Angelus non sapevo dove fosse e neanche mi interessava, mi aveva davvero ferito il suo comportamento e non volevo vederlo più.

<<Basta!>>esclamai alzandomi dal letto<<Non posso comportarmi sempre da vittima, devo reagire. Ricomincerò daccapo altrove e mi lascerò tutto questo alle spalle.>>

Presi la giacca, raccolsi la borsa e varcai la porta della mia stanza, la sala da pranzo era deserta e così anche il resto della casa, doveva essere appena tramonto il sole ed Angelus doveva essersi recato a caccia con gli uomini di Spike. Feci un sospiro di sollievo, non avrei potuto sopportare un altro confronto con lui.

Lasciai l’edificio della fabbrica a piedi, non mi interessava quanto fosse lontano dal centro di Sunnydale, volevo allontanarmi il più possibile da quel luogo che non mi aveva causato altro che sofferenza.

Raggiunsi in breve tempo il centro della città e poi mi diressi verso la stazione degli autobus, sarei andata a San Francisco o a Los Angeles, non volevo più restare nella Bocca dell’inferno, detestavo quella città. Sfortunatamente era chiuso lo sportello che vendeva i biglietti per una pausa ed avrei dovuto attendere per comprare un biglietto. Sedetti su una panchina ed attesi pazientemente.




Spike intanto era tornato alla fabbrica dopo aver smaltito la rabbia ed esssersi scolato numerose bottiglie di whisky e l’aveva trovata pressoché deserta. Barcollando si era recato nella stanza di Dru, voleva delle spiegazioni più esaurienti da lei che non appena lo vide davanti la porta gli corse incontro abbracciandolo.

<<Smettila Dru!>>esclamò cercando di restare impassibile<<Dobbiamo parlare di quello che è accaduto.>>

La ragazza fece il broncio e lo guardò dispiaciuta<<Ma di cosa vuoi parlare Spike?>>

<<Di cosa? Di te e Angelus! Tu sei stata con lui.>>disse lui sconvolto dal modo di agire della sua amata.

<<Ah! Di quello!>>fece distratta<<Mica era la prima volta.>>ammise candidamente.

<<Cosa?>>esclamò Spike furioso<<Che intendi che non era la prima volta?>>

<<Che io ed Angelus lo facciamo da mesi.>>rispose<<Credevo lo sapessi.>>

<<Cosa? E perché avrei dovuto saperlo? Quel bastardo!>>esclamò furibondo

<<E poi anche tu sei stato con Alexa, credevi non avrei capito?>>fece lei guardandomi con i suoi grandi occhi scuri<<Ancora adesso sento il suo odore su di te Spike,sei tutto impregnato di lei.>>

<<E’ stato solo una volta e non conta, tu invece sono mesi che mi menti e che tu ed Angelus ridete alle mie spalle, questo non riesco proprio a tollerarlo Dru.>>

Lei mi fissò per un attimo poi disse con lo sguardo perso nel vuoto<<Tu ami lei! Lo vedo, il tuo futuro è con lei.>>

<<Ma di che stai parlando? Con lei chi?>>fece Spike cercando di capire cosa volesse dire con quelle parole.

<<Alexa!>>mormorò<<Tu l’ami, ma lei ora non c’è più, è andata via.>>

<<Cosa?>>fece lui sbarrando gli occhi per la sorpresa<<E’ andata via? Non è possibile!>>

<<Si, ha avuto una brutta discussione con Angelus, lui le ha detto davvero delle cose cattive Spike.>>gli disse con espressione dispiaciuta<<Alexa era in lacrime, lo ha schiaffeggiato ed ha detto che se ne sarebbe andata al tramonto.>>

<<Oh no! Devo impedirglielo!>>esclamò Spike precipitandosi fuori dalla stanza diretto verso la mia.

Spalancò la porta ed entrò ma la trovò vuota, i cassetti del comò e dell’armadio erano aperti e non c’era più nulla, io l'avevo svuotati di tutte le mie cose. Spike si mise una mano alla fronte, l’emicrania lo stava uccidendo, aveva davvero toccato il limite con l’alcool, ma doveva pensare, riflettere.

<<Dove può essere andata?>>esclamò in preda alla disperazione.

Intanto Drusilla lo aveva raggiunto e lo guardava con rassegnazione vedendolo così disperato per la mia fuga.

<<Vedi? Avevo ragione su tutto Spikey!>>fece toccandogli un braccio<<Tu ami Alexa ed il tuo posto è con lei.>>

Spike si voltò a guardarla, lacrime le rigavano le guance, sapeva di averlo per sempre<<Ma che stai dicendo Dru?>>fece lui sempre più sconvolto.

<<Corri da lei Spike!>>gli disse<<Ad Angelus penso io.>>

<<Angelus è l’ultima delle mie preoccupazioni Dru, credimi. Dov’è andata, lo sai?>>le chiese lui

<<No! Deve essere andata via mentre dormivo.>>mormorò<<Sai? Anche lei ti ama! Ti ha sempre amato.>>

<<Non lo credo Dru, mi dispiace doverlo ammettere ma non è così!>>esclamò lui prima di sparire dalla sua vista.

<<Ti sbagli tesoro! Lei ti ama e lo scoprirai presto.>>

Spike corse all’auto e senza indugiare un attimo mise in moto e si diresse a tutta velocità verso la città, non sapeva dove andarmi a cercare, ma doveva trovarmi, aveva capito di non volermi perdere.

Arrivò al motel in cui vivevo prima di trasferirmi alla fabbrica con Angelus, ma non avvertì la mia presenza nelle vicinanze. Si voltò per ritornare all’auto, stava quasi per rinunciare quando annusando l’aria riuscì a percepire il mio odore e capì da dove proveniva, la stazione degli autobus.

<<Eccoti!>>esclamò soddisfatto<<Finalmente ti ho trovato!>>

Io ero seduta su una panchina da più di un’ora, l’autobus per San Francisco sarebbe partito a momenti, era questione di minuti e finalmente avrei detto addio a Sunnydale. Presi la mia borsa e mi alzai per mettermi in fila, c’erano molte persone che come me volevano lasciare questa città infernale, ma mi bloccai, avvertivo la sua presenza, il mio Sire era nelle vicinanze.

Mi voltai e lui era lì che mi fissava, ma come aveva fatto a trovarmi? E soprattutto perché era venuto a cercarmi?

<<Spike>>sussurrai, se il mio cuore avesse potuto battere mi sarebbe esploso nel petto dall’emozione di vederlo davanti a me.

<<Alexa dove vai?>>mi chiese avvicinandosi.

<<A San Francisco!>>risposi<<Lì potrò ricominciare, ma perché sei qui?>>

<<Dru mi ha detto che te ne eri andata.>>rispose con voce dolce<<Mi dispiace che tu abbia dovuto vedere…>>ed abbassò la testa, aveva gli occhi pieni di lacrime.

<<Lo so, ma forse è stato meglio averlo scoperto, non credi?>>

<<Erano mesi che scopavano alle mie spalle! Riesci a crederci?>>fece lui con la voce rotta dal pianto.

<<Cosa? Non è vero! Non è possibile!>>esclamai sconvolta.

<<Ma sai che ti dico?>>fece Spike<<Non importa!>>

<<Ti ammiro Spike, non avrei saputo perdonare Dru come tu hai fatto!>>gli dissi abbozzando un sorriso

<<Perdonato?>>ripeté con lo sguardo perso nel vuoto.

<<Io non voglio più vedere Angelus! Mi ha fatto troppo male!>>esclamai risoluta.

<<Ne sei innamorata?>>

Io lo guardai e vidi che piangeva, ma che gli stava mai accadendo? Non l’avevo mai visto in questo stato e poi perché piangeva se aveva risolto le cose con Drusilla?

<<Spike ma che hai?>>feci avvicinandomi a lui e prendendogli il viso tra le mani<<Si sistemerà tutto vedrai.>>

<<Rispondimi!>>esclamò fissandomi serio<<Ne sei innamorata?>>mi chiese quasi urlando.

<<No Spike! Non lo amo, non l’ho mai amato. Credevo di provare amore per lui, ma non era vero, stavo solo ingannando me stessa.>>

Lui a quel punto sorrise e mi strinse con forza a se<<Oh Alexa! Lo sapevo! Sapevo che non potevi amare quel bastardo!>>

<<Spike! Ma che fai?>>feci sorpresa da quel gesto così imprevedibile.

<<Non partire, ti prego. Non voglio che tu vada via!>>

<<Devo farlo! E poi non c’è più nulla che mi trattenga a Sunnydale!>>gli mentii con la pena nel cuore, qualcosa c’era, lui, ma non potevo dirglielo.

<<Capisco!>>disse abbassando lo sguardo.

<<Spike io…>>mi faceva troppo male mentirgli, ma non sarei riuscita a sopportare di vivere ancora sotto lo stesso tetto con lui e Drusilla, preferivo non vederlo più.

Dall’altoparlante una voce annunciò la partenza del mio autobus, era arrivato il momento degli addii, sentii le lacrime salirmi agli occhi, ma non potevo piangere, non davanti a lui.

<<Addio Spike!>>mormorai con un filo di voce<<Spero solo che non mi dimenticherai.>>e mi voltai per andarmene, ma lui mi prese la mano e la strinse.

<<No! Non ti lascerò andare via questa volta Alexa!>>esclamò<<Già una volta ho fatto l’errore di mandarti via, non accadrà di nuovo!>>

Io lo guardai, piangeva, lui, William il Sanguinario, il flagello d’Europa, stava piangendo e per me, non riuscivo a crederci, ma ero felice.

<<Spike ma…>>

<<Io ti amo Alexa!>>esclamò<<E non voglio che tu sparisca dalla mia vita.>>

<<Tu cosa?>>feci io incredula, forse avevo capito male.

<<Io ti amo.>>ripeté sorridendo.

<<E Dru?>>

<<Dru ha capito che ti amavo e mi ha lasciato libero. Mi ha detto lei di correre da te.>>rispose attirandomi a se, era così bello essere di nuovo tra le sue braccia.

<<Davvero?>>

<<Si e mi ha anche detto che tu mi ami!>>esclamò con un sorriso maligno<<E’ vero?>>ed alzò il sopracciglio.

Io abbassai lo sguardo, era da tanto che aspettavo questo momento ed ora che era finalmente giunto tremavo come una scolaretta davanti al suo primo amore.

<<Tesoro, guardami.>>disse alzandomi il viso con un dito<<Tu mi ami?>>

Io lo guardai, mi persi nella profondità dei suoi occhi azzurri e senza esitare gli dissi tra le lacrime<<Spike io ti ho sempre amato! Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto in quel bar a Londra e non ho mai smesso anche se continuavo a ripetere a me stessa che non dovevo farlo perché tu appartenevi a Dru. Quando mi hai cacciato mi è crollato il mondo addosso, non potevo credere che mi avessi allontanato da te.>>

<<Ed io non potevo credere che mi avessi tradito per salvare Angel!>>esclamò Spike<<Ma ora è acqua passata, non ti lascerò scappare. Tu sei mia e voglio che tu resti per sempre al mio fianco amore.>>e mi baciò.

<<Ma che bel quadretto romantico!>>fece una voce alle nostre spalle.

Spike mise fine al bacio e si voltò, era Angelus che ci fissava sprezzante, con quel suo solito sorriso arrogante che mi aveva fatto sempre impazzire, ma che ora mi faceva venire voglia di dargli un pugno.

<<Angelus che ci fai qui?>>fece Spike guardandolo con rabbia.

<<Dru mi ha detto che eri corso a cercarla, non ci ho messo molto a capire dove potevate essere.>>

<<E perché ti sei preso la briga di venire?>>gli chiesi con indifferenza<<Non abbiamo più nulla da dirci Angelus! Quindi è meglio che te ne vada.>>

<<No!>>esclamò con rabbia<<Non ti permetto di trattarmi in questo modo!>>e si avvicinò minaccioso.

<<Non azzardarti a toccarla!>>esclamò Spike bloccandolo con il braccio.

<<Cosa credi di fare?>>fece lui con un ghigno<<Fermarmi?>>

<<Se mi costringerai a farlo si.>>

<<Ma non farmi ridere! Andiamo Spike torna da Dru e lasciaci in pace.>>

<<Il mio posto è con Alexa!>>esclamò lui<<L’ha capito anche Dru.>>

<<Lei non sa quello che dice e questo dovresti saperlo.>>

<<E per questo è te che deve ringraziare Angelus e la tua crudeltà.>>fece Spike arrabbiato

Lui scoppiò a ridere e disse<<Non ho intenzione di giustificare le mie azioni, bamboccio.>>

<<Ora basta!>>esclamò Spike furioso<<Come ti permetti di parlarmi così? Ho già sopportato troppo a lungo le tue angherie! E’ giunto il momento di farla finita.>>

<<Che intendi Spike?>>feci spaventata, cosa aveva intenzione di fare? Voleva per caso lottare contro di lui?

<<Non temere Alexa, non farà nulla! Ha troppa paura di cimentarsi contro di me!>>disse Angelus scatenando la furia di Spike che gli si avventò contro e lo colpì con forza al volto e poi continuò a tempestarlo di calci e pugni, ma Angelus non aveva nessuna intenzione di soccombere sotto i suoi colpi e lo attaccò con un pugno e poi con una gomitata nelle costole che lo fece gemere dal dolore.

<<Basta!>>urlai mentre tutti i passeggeri dell’autobus si sporgevano per vedere cosa stesse accadendo.

<<Lei mi ama e non tornerà con te!>>urlava Spike continuando a colpire il suo avversario.

<<Alexa deve stare con un vero uomo!>>esclamò a sua volta Angelus con un ghigno.

<<Basta! Smettetela!>>continuavo ad urlare in lacrime<<Vi odio! Basta!>>e scappai via, non riuscivo a sopportare la vista di Angelus e Spike che lottavano tra loro.

<<Alexa!>>urlò Spike accortosi della mia fuga<<Hai visto che hai fatto? E’ solo colpa tua se è scappata!>>

<<No, tua e voleva fuggire via da te che non l’amerai mai realmente. Amerai sempre e solo Dru, lei è il tuo Sire.>>

<<L’amore che mi lega ad Alexa è qualcosa che tu non potrai mai capire Angelus, niente a che vedere con l’amore che mi legava e che probabilmente mi legherà a Dru.>>disse Spike fissandolo con rabbia<<Ora sarà meglio che te ne vada, devo raggiungere la donna che amo prima che sia tardi!>>e lo colpì con un pugno talmente forte da mandarlo a sbattere contro l’autobus.

<<Va bene! Corri, va da lei, non mi interessa!>>esclamò Angelus asciugandosi il sangue che gli fuoriusciva dal la bocca<<Siete degni uno dell’altra.>>concluse con disprezzo.

Spike lo fissò per un attimo poi si voltò e corse via nella direzione in cui mi aveva visto scappare, sentiva il mio odore e si rese conto che non dovevo essere andata molto lontano ed infatti mi vide seduta per terra, appoggiata ad un muro, in lacrime, con la testa tra le gambe e mi si avvicinò. Non lo sentii arrivare, ero troppo sconvolta per accorgermi della sua presenza.

<<Amore.>>mormorò inginocchiandosi davanti a me<<Perché sei fuggita in quel modo?>>

Nel sentire la sua voce calda alzai la testa e lo vidi, mi sorrideva con dolcezza e sul viso cominciavano a formarsi vistosi lividi causati dai colpi di Angelus.

<<Spike.>>sussurrai tra le lacrime<<Sei qui? Stai bene? Ed Angelus?>>gli chiesi in ansia.

<<Non preoccuparti di lui, non ti tormenterà più!>>rispose prendendomi il volto e baciandolo.

<<Che vuoi dire? L’hai…?>>

<<No, non l’ho ucciso anche se avrei voluto.>>mi disse stringendomi a se teneramente.

<<Oh Spike, ho avuto paura che di perderti.>>feci circondandogli le spalle con le braccia<<Non so che avrei fatto se ti avesse ucciso.>>

<<Non è accaduto tesoro!>>mi disse<<Non ti lascerò mai, non ti libererai facilmente di me.>>

<<Spike io ti amo e non voglio che tu mi lasci.>>gli dissi piangendo.

<<Non lo farò! Non ti lascerò, ti amo troppo per poter concepire la mia vita immortale senza di te.>>mi disse prima di baciarmi.

<<Ti amo Spike!>>sussurrai tra un bacio e l’altro.

<<Partiamo! Andremo dove vuoi tu!>>mi disse sorridendo.

<<Davvero?>>feci felice.

<<Si, gireremo tutti i continenti se vuoi.>>

<<Torniamo in Inghilterra!>>esclamai<<Torniamo dove ci siamo conosciuti!>>

Lui mi guardò per un attimo, poi annuì e disse<<Rivivremo il nostro primo incontro amore.>>

<<Oh Spike! Sono felice!>>esclamai stringendomi a lui.

<<Anche io tesoro.>>disse facendomi alzare e conducendomi all’auto.

Sono trascorsi alcuni anni da quel giorno, io e Spike siamo tornati in Inghilterra, a Londra per la precisione dove abbiamo ritrovato il bar in cui si incontrammo la prima volta e dopo aver girato nuovamente tutta l’Europa ci siamo stabiliti lì nella stessa città che è stata testimone della nascita del nostro amore e lì continueremo a vivere fino alla fine delle nostre esistenze continuando ad amarci come il primo giorno.



THE END