UN BEL COMPLEANNO

AUTRICE:MARI VAMPIRE/THE SENTINEL

Era passato un anno da quando era successo e ancora Buffy non riusciva a capacitarsene. Erano tutti in biblioteca, era venuto persino suo padre e sua nonna a festeggiare il suo 18 compleanno. Tutti sembravano ansiosi di divertirsi e farla divertire, non capivano il dolore che la stava lacerando dentro. Era seduta in un angolo a ricordare il giorno più bello della sua vita, trasformato in un incubo da una stupida e inutile maledizione. Si era allontanata pian piano dai suoi amici e si era rinchiusa in se stessa, non si confidava più neanche con Willow, con cui si sfogava nei primi tempi, pensava solo e sempre a lui: Angel! La punzecchiava e torturava continuamente, era maestro in questo, ma lei ritornava ogni notte dove poteva vederlo; se non lo vedeva era come se gli mancasse l’aria, e a niente serviva la sua voce interiore che le diceva che era solo un assassino e la voleva solo uccidere. Xander le si avvicinò con sguardo severo e la fece trasalire:- Potresti almeno degnarci di uno sguardo! Smettila di fare la musona! E’ il tuo compleanno, tuo padre ha annullato gli impegni che aveva per venire e tutti noi ci siamo impegnati a farti questa festa, quindi potresti almeno far finta di divertirti, oh, ma forse il problema è un altro..(Xander assunse un tono sprezzante) Forse ti manca il tuo amante, vero? Vuoi forse che ci uccida tutti e? E per cosa, poi, per una sveltina?

Buffy non ci vide più dalla rabbia, prese di peso Xander e lo scaraventò dall’altra parte della stanza come fosse una palla. Xander finì a terra con un botto tremendo e Giles corse subito da lui per vedere come stava. Buffy piangeva sotto gli occhi increduli del padre e della nonna che non sapevano niente della Cacciatrice. Willow si avvicinò a quella che un tempo era la sua migliore amica:- Buffy, ti prego, non fare così, So che stai soffrendo ma…..Buffy si girò e si allontanò da loro, corse via piangendo. In biblioteca scese un silenzio di tomba che metteva i brividi. Joyce si fece coraggio e ruppe quel silenzio:- Buffy sta soffrendo molto, non potete fargliene una colpa.

Il suo ex marito la guardò confuso:- Mi dite che sta succedendo? Io non riesco a capire! Allora Joyce ,dopo aver avuto l’approvazione di Giles raccontò la storia della Cacciatrice e del vampiro, e di come un anno fa iniziò l’incubo. Joyce parlava piano, tenendo sempre gli occhi sul pavimento, non aveva il coraggio di guardare gli altri, finì il suo racconto e aspettò la reazione:- Io penso che nonostante tutto lei ne sia ancora innamorata, per questo soffre, sa che prima o poi dovrà ucciderlo. Non fu però il padre a parlare, bensì la nonna di Buffy, una signora austera dai capelli bianchi e dal sorriso enigmatico:- Buffy deve stare attenta, Angelus è pericoloso, ed è molto astuto con le parole, io lo conosco bene, non direttamente, ma ho trovato i diari della mia prozia tempo fa, parlavano di lui.

           

Un bel complanno (2° parte)

 

Buffy vagava per la città, pensando alle parole di Xander. Davvero pensava che lei sapesse cosa sarebbe successo un anno fa? Pensava davvero che a lei non importasse niente di loro? Era confusa e amareggiata. Per un anno aveva tentato di uccidere Angel, ma non ci era riuscita, l’unica cosa che riusciva a fare quando lo vedeva era ascoltarlo in silenzio, al massimo riusciva a mettere insieme due parole: ma non si avvicinavano mai più di tanto, e lei non riusciva quasi mai a guardarlo negli occhi. Era stanca e aveva freddo, quando alzò gli occhi si accorse di essere la dove sempre andava: al “Old Cemetery”. Dove sempre si incontravano. Buffy sorrise amaramente, quando era triste o succedeva qualcosa il suo primo impulso era sempre quello di correre fra le braccia di Angel, ma ora doveva smettere, o quella abitudine l’avrebbe portata alla morte. Si sedette sotto un vecchio olmo a riposare.

La nonna di Buffy aveva sorpreso Giles che aveva subito chiesto spiegazioni. L’aria era tesa e Joyce sembrava l’unica persona preoccupata più per Buffy, ma tacque e ascoltò le parole dell’ex suocera:- So cosa sta pensando, signor Giles, la mia prozia, la sorella della mia bisnonna, non era una cacciatrice, lei era del clan dei Kolvash, e si sposò con un uomo di un clan vicino, di cui non è scritto il nome, so soltanto che lui si chiamava Martino e che era di un clan molto potente e rispettato. Quando la mia prozia lo conobbe il clan era in lutto per la perdita della figlia del capo, la favorita e la più bella ragazza del clan. Il suo futuro sposo gli raccontò di Angelus e lei stessa assistette alla maledizione.

Giles si pulì gli occhiali e sospirò:- Ora capisco, quello che dobbiamo fare è chiaro. E’ un anno ormai che spero che Buffy uccida Angel, ma dato che lei non ne ha la forza, forse dovrei farlo io. Tutti rimasero in silenzio, mentre Giles apriva l’armadio delle armi e prendeva la balestra.

Buffy sentiva freddo, era seduta con le braccia strette alle ginocchia e la testa china, intorpidita dal sonno. Non sapeva quanto tempo era passato, forse delle ore, forse solo qualche minuto, sentì la presenza familiare e stranamente confortante di Angel e subito drizzò la testa, immediatamente vigile , il suo cuore iniziò a battere sempre più velocemente, si guardò intorno, ma non lo vide, sapeva che la stava osservando e si asciugò le lacrime che rigavano il suo viso:- Dai, avanti, vieni fuori, so che sei là! Oggi non mi va di giocare a nascondino. Non è giornata. Angel uscì dalle tenebre e si avvicinò piano:- Ciao my lover, buon compleanno! Non è un buon compleanno? Angel si inchinò di fronte a lei che fece per ritrarsi (ma dove? Non poteva scappare, neanche volendo non riusciva a muoversi, era troppo intorpidita, e forse non voleva) lui le accarezzò il viso. Era la prima volta che la toccava dopo tanto tempo, chiuse gli occhi, e due lacrime brucianti scesero sulle sue guance.

 

           

Un bel complanno (3° parte)

 

Xander sorrise avvicinandosi a Giles:- Bene! Era ora, mi permetta di venire con lei Giles! Voglio vederlo morire quel dannato vampiro. Willow e Joyce li guardarono preoccupate:- Voi pensate solo alla vendetta, non avete mai pensato ai sentimenti di Buffy, se uccidete Angel lei morirà, anche se forse non se ne rendono conto sono uno parte dell’altra! Joyce parlava a voce alta senza rendersene conto e iniziò a tremare. Willow la strinse a se e cercò di calmarla. Giles stava perdendo la pazienza:- Io volevo molto bene a Buffy, un tempo avrei fatto qualsiasi cosa per lei, ma ora basta: Angel va eliminato, ha fatto abbastanza danni.

Anche la nonna di Buffy, Anna, si avvicinò a consolare Joyce:- So che se affronterete Angel lui vi ucciderà. Sono molto confusa, vorrei che in quei diari ci fosse una soluzione, ma purtroppo non c’è niente che possiamo fare. L’unica che ha il potere di ucciderlo è Buffy, solo la Slayer può farlo! Giles si avvicinò ad Anna:- Ha quei diari con se? Forse le è sfuggito qualcosa.. Xander mostrava impazienza ma Giles gli fece cenno di aspettare. Presa la sua borsa Anna tirò fuori un vecchio libro in pelle tutto sgualcito:- Ecco, questo è il diario che parla di Angelus, ma non c’è molto, solo quello che vi ho detto.

Giles sfogliò i diari e a un tratto si fermò su un disegno:- O, mio Dio! Giles era bianco come un lenzuolo e fissava il disegno mentre gli altri lo esortavano a dire cosa c’era di tanto sconvolgente:- E’ uguale a lei! La mia Jenny! Tutti si avvicinarono a guardare il disegno, era davvero uguale a Jenny Calendar! Giles si dovette sedere:- Qua dice che era la veggente del clan e che era dotata di poteri straordinari, fu lei a maledire Angelus, strano, ho sempre pensato che fosse una vecchia maga ad aver maledetto Angelus, comunque si dice che si fosse invaghita di lui ma che la rifiutò e preferì la figlia del capo che trovarono morta poco dopo con i segni del vampiro sul collo. Kala (così si chiamava la veggente) suggerì al consiglio degli anziani la potente maledizione per punire Angelus per ciò che aveva fatto e il consiglio acconsentì.

Tutti erano rimasti ammutoliti nell’ascoltare quella storia. Xander dava segni di nervosismo e Giles annuì: - Più o meno è la storia che sapevamo. E’ ora di andare. Xander, prendi la spada e la croce, forza andiamo. Le tre donne (il padre di Buffy era rimasto in disparte) sbarrarono la strada ai due:- Veniamo anche noi, voglio stare accanto a mia figlia, qualunque cosa succeda! Giles allora le fece cenno di passare.

           

Un bel complanno (4° parte)

 

Angel le accarezzava il viso asciugando le sue lacrime, lei gli sorrise e gli prese la mano:- Perché? Dimmi Angel, perché non mi uccidi? Angel le sorrise e le si sedette accanto:- Io non ho mai voluto farti del male, volevo solo amarti e se ti ho offeso in qualche modo ti chiedo scusa. Buffy lo guardò con aria stupita :- Di certo non sei stato molto carino a dirmi certe cose dopo quello che c’è stato tra noi! Angel si alzò dandogli le spalle:- Si, hai ragione, ero confuso, all’improvviso mi sono accorto di non avere più le catene che mi imprigionavano da quasi un secolo, ho provato emozioni contrastanti e fortissime, avevo paura di quello che provavo per te e per questo ho cercato di soffocarle facendoti del male, e mi sono odiato per questo. Non so se potrai mai perdonarmi, io ti amo, ma per un demone non è facile. Vorrei poterti spiegare, le catene che avevo mi impedivano di essere ciò che sono, ero distrutto, volevo farla finita: poi ho incontrato te e la mia vita è cambiata. All’inizio non capivo, ma poi piano piano mi sono accorto di non poter stare senza di te, tu mi hai amato per quello che sono, ecco perché si è annullata la maledizione. Buffy, che restò seduta ad ascoltarlo senza fiatare sino a quel momento, lo interruppe:- Posso farti una domanda? Parli di catene che si sono spezzate, di una maledizione che ti ha distrutto! Era così penoso avere un’anima? Ora sei solo più crudele, io non posso dimenticare che sei un assassino, che hai ucciso anche dei bambini!

Ora fu Angel a guardarla con aria stupita:- Io, ucciso dei bambini? Ma.. Io non ho più toccato un essere umano da quando… da quando ti ho conosciuta! Angel sembrava ora dispiaciuto dalle parole di Buffy, che si alzò appoggiandosi all’albero per non cadere:- Xander mi ha detto che tu…. Si ammutolì di colpo e capì improvvisamente della stupidità delle sue parole. Sapeva quanto Xander odiasse Angel, gli avevano mentito, ecco tutto. Aveva dei dubbi, certo, ma non pensava che Giles potesse mentirle sino a questo punto solo per scopi personali; dicevano che l’avevano visto loro, e che dovevano fermarlo. Buffy a quel punto era confusa, ma si sentiva felice perché sapeva che Angel non mentiva glielo leggeva negli occhi, c’era solo una cosa che stonava :- Non hai detto tutta la verità Angel, tu hai ucciso la sig.na Calendar! E non capisco neanche il motivo per cui l’hai fatto.

Angel si avvicinò a Buffy mettendole il suo cappotto sulle spalle:- Stai tremando dal freddo! Comunque hai ragione, io ho ucciso Jenny Calendar, o Kala, se preferisci! E’ stata lei a maledirmi un secolo fa; Kala, del clan Swhans, un clan molto potente, lei era una strega con poteri straordinari, peccato li usasse per scopi oscuri, aveva circa 300 anni quando l’ho uccisa. E non me ne pento!

Buffy rimase a bocca aperta, la Calendar una strega? Sapeva però che Angel non stava mentendo e non lo interruppe nel suo racconto, si limitò a stringersi nel suo cappotto e fargli un cenno per proseguire, Angel sorrise e continuò:- Fu lei a maledirmi, sapeva che ero un vampiro e mi voleva, ma quando la rifiutai si infuriò e mi disse che avrei pagato caro il mio affronto. Qualche giorno dopo trovarono la giovane figlia del loro capo, e lei disse che ero stato io, aveva sul collo dei segni, inequivocabili secondo loro, mi trovarono e lei mi maledì, ma ti assicuro che la maledizione non aveva niente a che fare con la “cosidetta” anima. La maledizione consisteva nel torturarmi a suo piacimento con le anime dei morti, ma aveva un punto debole: se qualcuno mi avesse amato per quello che sono si sarebbe spezzata. Quando ti ho incontrata e tu mi hai amato la maledizione si è prima affievolita e alla fine si è spezzata. Kala e tornata quando ha sentito che la maledizione aveva perso forza, sperava che io non la rifiutassi, ma quando ha capito che io amavo te si è infuriata, quando poi la maledizione si è spezzata voleva maledirmi di nuovo, e questa volta sarebbe stato per sempre, i suoi poteri si erano triplicati! L’unico modo per ucciderla era strappargli il cuore e l’ho fatto! Mi spiace per Giles, e per gli altri, ma io non volevo passare un altro inferno solo perché l’avevo non l’amavo!

All’improvviso un rumore zittì Angel: tutti e due rimasero in silenzio, senza muovere un muscolo, senza fiatare, come avevano fatto mille altre volte, quando uscivano a caccia.

Un bel complanno (5° parte)

 

Delle ombre sbucarono all’improvviso e alla luce della luna Buffy vide sua madre e di seguito gli altri; Angel d’istinto ringhiò mostrando il suo vero volto, Buffy si mise davanti a lui:- Che fate qua? Non è il momento adatto per fare due passi!

Xander e Giles si avvicinarono tenendo le armi abbassate e nascoste nel buio:- Ma bene – disse Xander sarcastico – Guarda chi abbiamo qui! Vi abbiamo forse disturbato? Ci spiace molto! Buffy si avvicinò a Xander:- Xander, ascolta, so che non è vero che avete visto Angel uccidere! Lui mi ha detto… Xander scaraventò a terra Buffy ancora malferma sulle gambe, Angel si avvicinò a lei e fu allora che successe; Giles tirò fuori la balestra e scoccò la freccia, Buffy si lanciò contro Angel per proteggerlo, la freccia la colpì alla spalla e lei cadde fra le sue braccia. Angel la poggiò dolcemente a terra e si avventò, prima su Giles, gli tolse la balestra dalle mani e lo fece volare lontano, poi si diresse verso Xander che cercò di brandire la spada senza successo, lo prese a pugni scaraventandolo a terra, si mise sopra di lui pronto ad ucciderlo, ma ad un tratto si fermò, lo lasciò andare e corse da Buffy. Joyce e Anna cercavano inutilmente di fermare l’emorragia in atto, senza risultato, Buffy stava perdendo molto sangue ed Angel capì che doveva fare subito qualcosa: si guardarono per un attimo e poi Angel la mise a sedere prendendola fra le sue braccia, spezzò la freccia e la guardò, Buffy gli sorrise debolmente e lo baciò mentre Angel con un gesto deciso e veloce estrasse la freccia. Buffy strinse Angel con tutte le sue forze e poi svenne; lui le tamponò la ferita e presa fra le sue braccia sparì nella notte.

Al suo risveglio Buffy si ritrovò in un luogo familiare, ma non riusciva a capire dove, non riusciva ad aprire bene gli occhi per la troppa luce che la feriva, ma si accorse subito che Angel era la con lei e le teneva la mano: provò a tirarsi su e subito una fitta lancinante alla spalla le fece cambiare idea, Angel le sorrise:- Buongiorno, come va? Non hai fatto altro che borbottare… Buffy sorrise e riuscì ad aprire gli occhi senza essere investita dalla luce riconoscendo subito la camera da letto di Angel:- Ciao, ho dormito molto? La spalla mi fa un male cane, mi aiuti a sedermi? Angel l’aiutò a sedersi mettendole due cuscini dietro la schiena:- Vuoi qualcosa da mangiare? Ti preparo qualcosa, non sono un grande cuoco ma posso farti due uova o un sandwich, se preferisci, hai bisogno di mangiare per riprenderti!

Buffy scosse la testa:- No, magari più tardi, ma ho sete, posso avere dell’acqua? Angel le versò subito l’acqua, notando che Buffy guardava dietro di lui, si girò e sorrise, aveva dimenticato il regalo per lei. Era un pacco enorme con un fioccone rosso. Angel lo prese e lo mise sul letto:- L’avevo scordato. Questo è per te! Buon compleanno tesoro! Buffy guardava il pacco sbalordita e strappò la carta frettolosamente; rimase a bocca aperta:- Ma…. E’ un cassetto!! Angel rise di gusto:- Già, sempre che tu accetti di mettere la tua roba in camera mia……

Buffy abbracciò Angel e lo baciò sulla guancia e sulle labbra:- Si, certo! Ne sarò felice, molto felice.

Un bel complanno (6° parte)

 

- Fine! O perlomeno per adesso, ci sono alcune cose che dovrei sapere, prima della stesura completa. Spero che il racconto ti sia piaciuto sorellina perché è quello che mi ha raccontato la mamma, anche se alcune cose me le ha taciute, e vorrei pubblicarlo se tu sei d’accordo, magari potrei cambiare i nomi, tutti penseranno al solito racconto, non ti preoccupare!

- Dawn sedeva a gambe incrociate per terra intenta a mettere a posto il suo futuro libro. Buffy si alzò e andò a prendere due bicchieri di limonata:- Si, più o meno è andata così. Manca qualche dettaglio, ma va bene così secondo me, poi, sei tu la scrittrice, cosa vuoi sapere? Buffy porse la limonata alla sorella e si risedette sul divano. Dawn prese in mano carta e penna:- Per esempio se vedi ancora i tuoi amici, sempre che tu li consideri tali, e poi c’è la mamma e il papà, per non parlare di Giles, in fondo è sempre il tuo osservatore, insomma vorrei sapere in che rapporti sei adesso con loro! Buffy posò la limonata e si schiarì la voce:- Allora, vediamo, iniziamo dalla famiglia: papà dopo un paio di mesi ha superato lo shock, e pensa, non lo avrei mai creduto, si fanno certe chiacchierate al telefono con Angel! Gli è molto simpatico e non fa altro che chiedergli della sua vita! La mamma è invece più cauta, ma credo che abbia capito e sia felice per me. Tu stessa hai visto che qualche volta viene a trovarmi ed è molto gentile con Angel. Per quanto riguarda i miei amici, Willow è venuta spesso a trovarmi, stiamo cercando di riavvicinarci, anche se è passato un anno ci vorrà ancora del tempo, inoltre tutte e due siamo consapevoli che non sarà più come prima. Giles è venuto solo una volta, quando il consiglio voleva farmi fuori solo perché amo Angel, alla fine anche loro si sono rassegnati e mi lasciano in pace, io faccio il mio lavoro e loro fanno finta di non sapere. Infine Xander, mi dispiaceva per lui, sai ogni tanto viene a trovarmi, non vuole perdermi, e sinceramente neanche io lo voglio. Cerca di venire quando Angel è fuori, ma se si incontrano si salutano cordialmente e poi cordialmente si ignorano; lo sai che è stato Angel a dire a Xander di venire a trovarmi? Gli ha detto, in una delle poche volte in cui si sono parlati, che non vuole che per colpa sua io mi isoli dagli amici. Angel arrivò di soppiatto come suo solito facendole trasalire:- Non ti sei ancora cambiata? Dobbiamo uscire, ricordi? Il tuo compleanno, la cena…

- Buffy guardò l’ora:- Oh, mio Dio! Scusa amore, Dawn mi stava leggendo il suo nuovo racconto e mi è volata la serata, vado di corsa a farmi una doccia, mi cambio e sono subito da te!

- Angel e Dawn risero. Poco dopo Buffy scese con indosso un abito nero con la scollatura dritta, Angel prese le chiavi:- Ehi! Sei bellissima!- E così dicendo le diede un bacio sulla guancia- Andiamo, sarà un bel compleanno questo, te lo prometto. Poi Angel si rivolse a Dawn:- Chiudi tu casa, quando hai finito? Dawn fece di si con la testa e li salutò. Buffy ed Angel salirono in macchina; il viaggio durava da circa un’ora e Buffy iniziava a scocciarsi:- Ma allora Angel, dov’è questo posto si può sapere? Angel sorrise:- Manca ancora un pò, tranquilla, mi dai per favore il portafogli? Devo mettere benzina! Buffy frugò nel cassettino:- Qua, non c’è! Angel! Non dirmi che hai lasciato il portafoglio a casa! Io lo sapevo che non dovevo festeggiarlo il mio compleanno, ora dovremmo tornare indietro! Angel che intanto si era fermato era mortificato:- Tesoro, mi spiace, senti, torniamo indietro, prendo il portafoglio e ti porto in un posto più vicino così non dovremmo rifare tutta questa strada.

- Angel invertì la macchina e dopo aver dato un bacio a Buffy e averla un po’ consolata ripartì verso casa.

 

 

Un bel complanno (7° parte)

 

Fecero tutto il tragitto in silenzio, Buffy aveva lo sguardo basso a osservare le sue mani, quando arrivarono scese sbattendo la portiera della macchina, Angel la seguì in casa senza fiatare e accese le luci.

BUON COMPLEANNO!!

Si sentì gridare da un coro di voci festose: Buffy per poco non ebbe un infarto! Il salone era decorato da striscioni e palloncini e la tavola era imbandita di mille leccornie, ma la cosa più bella era vedere i suoi amici di nuovo insieme con lei, c’era persino sua nonna.

Buffy iniziò ad abbracciare e baciare tutti per ringraziarli. Sua madre e suo padre salutarono Angel mentre gli altri si tennero lontano da lui salutandolo con un laconico ciao. Dovevano aver fatto molta fatica per venire a casa di Angel e gliene ero grata. Angel si avvicinò e mi prese fra le braccia:- Allora, amore mio, piaciuta la sorpresa? Scusa se ti ho fatto fare il girotondo ma dovevano avere il tempo di preparare! Buffy era molto felice:- Si, amore! Sentite, volevo ringraziare tutti di essere venuti, ne sono felice, siete sempre i miei più cari amici e vi voglio bene, e tu sorellina la prossima volta avvertimi!

Tutti risero e iniziarono a sgranocchiare qualcosa. La festa stava andando molto bene, Buffy apriva i regali uno dopo l’altro; Joyce le aveva comprato un bel maglione verde, il padre un profumo francese introvabile, la nonna una bella agenda, Giles una sciarpa con dei guanti, Willow un libro e Xander un portafoglio in pelle. Angel si avvicinò al tavolo:- Allora la tagliamo la torta o la lasciamo qua per bellezza? Joyce stava andando ad aiutare Angel quando Buffy la bloccò:- Non manca qualcosa? Sbaglio o tu non mi hai fatto regalo? Dai cos’è? Lo sai che sto morendo di curiosità! Angel posò sulla torta le candeline e le accese:- Dovrai prima mangiare la torta, spiacente, il mio regalo non è ancora arrivato! Su vieni a spegnere le candeline. Buffy un po’ sconsolata si alzò e andò con la madre vicino al tavolo. Anche gli altri si avvicinarono, tenendo sempre d’occhio Angel che intanto era andato a prendere la macchina fotografica. Buffy spense le candele e gli fu cantata anche la canzone, intanto che Angel tagliava la torta:- Tieni Joyce passa la torta ai ragazzi. Tutti si sedettero a mangiare la torta e chiacchierare allegramente; Angel , io mio padre e mia madre da una parte, Willow e la nonna con Dawn e Giles con Xander da un’altra parte. A un certo punto bussarono alla porta ed Angel andò ad aprire:- Questo dev’essere il tuo regalo, Joyce per favore, copri gli occhi di Buffy, è una sorpresa. Joyce obbedì e aspettò con le mani poggiate a coprirle gli occhi. Quando Angel rientrò nel salone scese un silenzio di tomba e Buffy si preoccupò:- Ehi! Che succede? Perché questo silenzio? Così mi preoccupate! Angel sorrise mentre gli altri lo guardavano sbalorditi:- Ora puoi aprire gli occhi tesoro, è un regalo speciale!

Buffy aprì gli occhi e rimase a bocca aperta; Angel teneva in braccio una bambina piccola, era bellissima e aveva una tutina color pesca. Angel sorrideva alla bambina e la faceva giocare con la sua mano:- Si chiama Sarah e ha 5 mesi, i suoi genitori sono morti in un incidente stradale, lei è l’assistente sociale che l’ha portata – si girò verso la signora che aveva portato la bimba, una persona dai modi gentili che sorrise a Buffy – Certo, per adesso è solo un affidamento temporaneo, ma potrebbe diventare definitivo, ammesso che per te vada bene… Buffy prese in braccio Sarah e la cullò un po’:- Io… Non so cosa dire Angel, non potevi farmi sorpresa più bella! Certo che per me va bene, non potrei desiderare altro, lo sai! L’assistente sociale allora prese i moduli e li consegnò a Buffy per firmarli e riconsegnò Sarah a Angel che la faceva ridere a crepapelle sotto lo sguardo dei presenti ancora ammutoliti. Joyce fu la prima ad avvicinarsi ad Angel:- Be, io non so cosa dire, è un gesto che da te non mi aspettavo, intendo dire che non pensavo ti piacessero così tanto i bambini… Posso tenerla un po’ in braccio? Joyce aveva già preso a fare la nonna mentre Angel e Buffy accompagnavano alla porta l’assistente sociale e la ringraziavano. Stavano tornando in salone quando Buffy si bloccò: Angel si girò verso di lei e le diede un bacio:- Qualcosa non va? Buffy sorrise, aveva gli occhi lucidi:- Grazie, è davvero il più bel regalo che potessi farmi. Sono felice, adesso abbiamo anche una figlia, non potrei desiderare altro dalla vita.

Angel abbracciò Buffy e insieme ritornarono dagli altri che intanto facevano a gara per tenere in braccio Sarah.

Buffy riprese in braccio Sarah che stava sonnecchiando:- Devo ammettere che avevi ragione Angel, non mi aspettavo un così bel compleanno!

FINE

P:S:

(Finale scontato direte voi, vorrà dire che la prossima volta farò una carneficina…)

morsi

marivampire