LA PROFEZIA

Autrice:  notte82

Rating: nc-17

Disclaimer: solo i nomi appartengono a Joss, tutto il resto fa parte della mia immaginazione

Note: nessuna in particolare, questo è il mio primo esperimento di ff vampiresca, spero di non offendere nessuna delle scrittrici veramente impegnate in questo genere.

 

Prologo

 

Due occhi nocciola scrutavano il cielo notturno

-Hai visto… è la terza sera di luna rossa..- l’uomo si passò una mano fra i capelli castani, la fronte era corrucciata per la preoccupazione, il suo corpo massiccio era teso mentre continuava ad osservare il mondo al di fuori della finestra della sua piccola casa

-La profezia è chiara.. al terzo giorno di luna insanguinata la bestia tornerà per uccidere … e credo proprio che si stia per avverare… posso sentire la scia di sangue che sta lasciando sul suo cammino…lei sta arrivando … dobbiamo mettere in salvo i piccoli..- l’uomo abbracciò la donna al suo fianco

- Anya.. è arrivato il momento… dobbiamo separarli.. prepara le bambine… io porterò Wesley e Cordelia fuori dal bosco a casa di Oz.. lui li proteggerà .. aspettatemi … e se per caso.. – l’uomo non riuscì a terminare, sarebbe stato troppo doloroso dire “dovessi morire” - ..sai cosa fare…- la donna si strinse più forte all’uomo, al suo uomo

-Xander.. ci ritroveremo.. vado a salutare i nostri figli prima…- stava per allontanarsi dall’abbraccio di Xander, quando lui la strinse più forte e la baciò, entrambi sapevano cosa significava quel bacio. Lei lo guardò dritto negli occhi umidi. Lui annuì triste.

 

-Wesley.. Cordelia.. svegliatevi piccoli..- I due bambini dormivano beati dividendo lo stesso piccolo letto, lui abbracciava la sorellina per proteggerla anche dai possibili incubi. Gli occhietti della piccola Cordelia si aprirono pigri

-Mamma… io ho sonno..- la bambina brontolò

-Lo so.. ma ora papà vi porterà in paese, dallo zio Oz che vi racconterà una bellissima storia.. non siete contenti..- la piccolina abbracciò la madre stretta, la mano della donna accarezzò i morbidi boccoli della sua bambina

-E tu non vieni mamma..- domandò il piccolo Wesley facendo brillare i suoi occhi azzurri, consci già del loro destino

-No.. io starò qui con le vostre cuginette..- il bambino annuì e abbracciò la madre. Un abbraccio di amore e consapevolezza.

 

Pochi minuti dopo erano sul calesse assieme al padre

-Xander… - lui la guardò, aveva gli occhi carichi di lacrime

-Ti amerò sempre… - Anya sorrise tristemente

-Anche io .. per sempre…- Xander diede il via al cavallo e il calesse iniziò a percorrere il sentiero che portava fuori dal bosco. La piccola si strinse al fratello mentre entrambi salutarono la madre con la mano. Anya guardò i suoi figli un’ ultima volta prima di rientrare in casa asciugandosi le lacrime ribelli che avevano lasciato i suoi occhi dolci. Cordelia apprese in un momento che quella era l’ultima volte che avrebbe visto sua madre

-Wesley non mi lasciare .. mai ..- il mano del fratello si mosse delicata sulla testolina di Cordelia -.. promettimelo..- aggiunse con voce tremante la piccola

-Farò del mio meglio per essere sempre al tuo fianco …- gli occhi di Cordelia si chiusero, non era la risposta che si aspettava, ma era tutto ciò che Wesley poteva darle, e lo sapeva.

 

Rimasta sola Anya vestì le piccole bambine che, per tutto il tempo, avevano dormito beate. Osservava quanto fossero belle, una aveva i capelli color del fuoco, la pelle candida, la sua aurea era rosa tenue, era pura magia, l’altra aveva capelli color oro e occhi verdi come smeraldi, la sua anima pura brillava come un diamante illuminato dal sole. Una era la chiave, l’altra la guardiana che l’avrebbe protetta. Sua sorella era morta per salvare le sue figlie, lei avrebbe fatto di tutto per salvarle a loro volta e con loro, anche la sua famiglia.

 

-Speriamo solo che Xander si sbrighi.. la sento così vicina.. non riuscirò a proteggervi sola per molto tempo..- improvvisamente la porta sbatté

-Bene bene… strega… allora è vero che custodisci tu le piccole…- Anya si voltò di scatto e si ritrovò di fronte la creatura, l’angelo caduto, i suoi capelli biondi cadevano morbidi sulle spalle, gli occhi di ghiaccio la scrutavano divertita mentre le labbra sorridevano cattive. Anya pronunciò una qualche formula scomparendo assieme alle due bambine

-Non credere che basti così poco Anyanka… sento l’odore della tua paura… essere madre ti ha indebolito…- le zanne bianche della creatura scintillarono mentre rideva degli sforzi di Anya di portare in salvo le piccole.

 

Un urlo quasi disumano si espanse per il bosco, poi dei pianti di bambine

-Anyanka mi sto stancando… ormai non puoi più fare nulla … loro saranno mie…- Anya cullava le due piccole creaturine cercando di calmarle, il sangue che le usciva dal costato era tanto, doveva fare qualcosa al più presto

-Posso ancora fare questo…- Anya richiamò le sue ultime forze e pronunciò una piccola filastrocca così che le bambine sparirono

- Maledetta… non credere.. le ho trovate una volta ..le troverò una seconda.. – si avvicinò ad Anya che guardò con terrore gli occhi gialli e le zanne del suo aggressore, poi si avventò sul collo della donna e ne succhiò tutto il sangue. Finito il suo pasto, il volto della donna tornò quello di un angelo

- Vi ritroverò piccole… e vi ucciderò…- si pulì la bocca rossa di sangue e poi sparì nella notte.

 

Ore più tardi un urlo di dolore squarciò il silenzio del bosco, Xander piegato sul corpo della moglie piangeva disperato

-Amore… perché …- dopo un ultimo bacio sulle labbra gelide e violacee di Anya, Xander strappò un piccolo amuleto dal suo collo e lo indossò. Poco dopo l’uomo sparì per incanto.

Capitolo 1

 

Diciassette anni dopo

 

-Elisabeth, bambina mia.. sei bellissima…- Joyce ammirava la figlia nel suo abito nuziale

-Grazie madre..- rispose pacatamente la figlia guardandosi allo specchio. Le sembrava un brutto incubo, mai nella sua vita avrebbe desiderato sposarsi con uno sconosciuto, lei sognava di sposarsi per amore come accadeva nei libri che tanto amava leggere. Ma la sua cara amica Tara ne era la prova, i sogni non esistono. Tara si era sposata con Lord Liam Angel O’Connel per volere dei genitori di entrambi, ora era schernita dall’intera nobiltà perché tradita dal marito con ogni “donna di facili costumi” che si presentava nel sobborgo di Sunnydale. La sua dolce Tara era sempre rinchiusa nella sua immensa villa per la vergogna, lei era il suo unico contatto con la vita. Ora, dopo che tanto aveva sperato in un matrimonio diverso, doveva sposare il rampollo dei Darcy, William James , il giorno del suo diciassettesimo compleanno. Lei non conosceva questo ragazzo, se non per i pochi racconti che il marito di Tara ne faceva e, per le parole usate da quel meschino di Liam, lui sembrava un povero ragazzo incompreso, a volte le faceva anche tristezza

-Tesoro mio.. avanti metti il velo e scendiamo, la carrozza ci attende.. il tuo sposo aspetta all’altare…- Elisabeth annuì, era sempre stata una ragazza diligente, non avrebbe mai deluso i propri genitori. Indossò il velo, i suoi occhi erano coperti dal tulle e solo la sua bocca rosata era visibile.

Il viaggio in carrozza fu molto silenzioso, non aveva alcun che da dire, dopo tutto. Elisabeth si incantò a guardare il paesaggio fuori dal finestrino. Le ombre degli alberi cominciavano a calare lasciando il posto al buio della notte. Non capiva perché avessero scelto di celebrare il matrimonio dopo il calar del sole. La piccola chiesa di Sunnydale, a causa del matrimonio, era ghermita di personaggi che Elisabeth non aveva mai visto, la famiglia Darcy era molto in vista, anche se inglesi, il loro nome in America era conosciuto per il grande impero che avevano costruito, i loro commerci erano spaziati nei secoli in vari settori, anche se il più importante era il trasporto marittimo, erano la compagnia più grande al mondo e possedevano le navi più veloci e potenti del tempo. Forse anche questa loro fortuna aveva convinto i suoi genitori ad un matrimonio con William.

 

Elisabeth iniziò ad attraversare la navata, vide la sua amica Tara sorriderle per incoraggiarla, accanto a lei il marito e una giovane donna vestita di nero, nessuno dei due volse lo sguardo verso di lei, continuarono a fissare la croce che pendeva sull’altare. Elisabeth volse lo sguardo verso l’altare e lì fissò lo sguardo al suo sposo, ma l’unica cosa che riuscì a vedere durante l’attraversata furono i suoi capelli castano chiaro legati con un laccetto bianco e le sue spalle larghe. Lui non accennò a girarsi nemmeno una volta. Giunse al suo fianco e finalmente lui puntò lo sguardo su di lei. Le sollevò il velo e furono in grado di vedersi per la prima volta. I suoi occhi verdi scoprirono che era un giovane attraente, nonostante gli occhialetti da intellettuale e l’aria goffa. Nello sguardo dimostrava tutti i suoi soli diciannove anni e l’incertezza per quello che stavano compiendo.

La cerimonia giunse al temine senza che Elisabeth se ne rendesse conto. Era il momento del bacio. Il suo primo bacio. Il giovane William si avvicinò incerto poi depose delicatamente le labbra su quelle di Elisabeth. Lei sentì la morbidezza delle sue labbra e sorrise. Non pensava potesse essere così dolce un bacio. Lui si staccò appena, incuriosito dalla curva dolce che le labbra di Elisabeth avevano preso e la guardò negli occhi. Lo guardavano gentili così le sorrise a sua volta. Dolcemente lui le prese il braccio e lo legò al suo, poi attraversarono la navata sotto gli occhi dei parenti e della popolazione di Sunnydale accorsa.

Salirono in carrozza, uno di fronte all’altro. Dal finestrino salutarono i genitori con la mano e poi William diede un colpetto al tettuccio come cenno al cocchiere di partire.

Il silenzio nella carrozza regnava imperturbato, l’imbarazzo era tanto. Entrambi non avevano il coraggio di guardarsi, poi William alzò lo sguardo e vide la piccola figurina che gli sedeva di fronte

-Siete molto bella Elisabeth..- Elisabeth alzò la testa di scatto, la voce di William era dolce e calda, non se n’era resa conto in chiesa, non che avesse prestato molta attenzione ai giuramenti, non erano nemmeno stati scritti da loro. Guardò i suoi occhi azzurri, nonostante il buio della notte avesse preso il sopravvento, brillavano. Elisabeth sorrise

-La ringrazio William.. ma forse dovremmo darci del tu e non del voi.. dopo tutto siamo marito e moglie..- William annuì

-Elisabeth … posso farti una domanda? – lei annuì tranquilla

-Perché mi avete sposato..?- lei abbassò lo sguardo

-Perché i miei genitori me lo hanno chiesto…- William si sedette accanto a lei. Lei sentì la tensione salire, era la prima volta che si trovava a parlare con un uomo sola, senza uno chaperon, e per lo più lui si era seduto accanto a lei. Nella ristrettezza della carrozza poteva anche sentire il profumo di muschio che William portava, la gamba di lui sfiorò la sua, nonostante il pomposo abito da sposa che le avevano fatto indossare, ed Elisabeth pensò a come quelle gambe da uomo potessero essere senza gli abiti, fu un considerazione breve, di un secondo, ma le sue guance si imporporarono di rosso. William non sembrò accorgersene

-Allora perché non ti sei opposta.. non mi conoscevi nemmeno..- Elisabeth nervosamente iniziò a giocare con il merletto dell’abito

-Non potevo dare un dispiacere hai miei genitori..-William annuì

-Anche tu come me sei troppo buona per opporti al loro volere… capisco..- Elisabeth guardò il ragazzo

-Tu.. tu non volevi sposarmi?- William rimase sorpreso

-No..- Elisabeth lo guardò con occhi sgranati -…aspetta.. tu sei veramente bella.. ma non ti conosco.. io ho sempre pensato di innamorarmi e poi di sposarmi..- Elisabeth gli prese una mano senza accorgersene

-Se può consolarti anche per me era lo stesso…- William le sorrise e strinse la manina di Buffy. Solo in quell’istante si accorse del gesto che aveva istintivamente compiuto. La sua testa diceva di lasciare quella presa, ma la sensazione di calore che sentì, la convinse che quello era il posto giusto per la sua mano

-Ma perché i vostri genitori mi hanno voluta come vostra moglie?-domandò curiosa poco dopo

-Perché Angelus e “lei” gliel’hanno suggerito… o meglio .. imposto..- Elisabeth lo guardò confusa, non conosceva nessun Angelus, e poi chi era questa misteriosa “lei”

-Chi?..-William prese un forte respiro

-Liam O’Connel.. lui ha menzionato la vostra grazia e bellezza ai miei genitori.. e dato che loro mi ritenevano incapace di trovare moglie, hanno pensato a te.. mi spiace.. dovrai odiare tutto questo..- Elisabeth gli accarezzò la guancia

-Assolutamente.. voi siete rimasto imprigionato dai voleri degli altri com’è successo a me… - William le sorrise. Elisabeth provò un brivido nel vedere quel sorriso dolce, era una sensazione piacevole mai provata.

 

Arrivarono a quella che sarebbe stata la loro casa da quel giorno. William domandò se Elisabeth si sentisse più a suo agio in una camera tutta sua e lei accettò riconoscente. Passarono la loro prima notte di nozze a parlare, a conoscersi, seduti davanti il fuoco della biblioteca.

 

I giorni e le notti successive passarono veloci e i due giovani diventarono buoni amici. Avevano in comune l’interesse per la lettura di romanzi. William era affascinato dalla vitalità di Buffy, come piaceva chiamarla a lui, nel modo in cui una falena è attratta dalla luce.

Capitolo 2 (prima parte)

 

Castello O’Connel

 

-Angelus.. quando ti deciderai a liberarti di quella stupida di tua moglie..- lui guardò la donna completamente nuda sdraiata sul suo letto, la pelle color latte risaltava per via delle candele accese sparse per la stanza, le sorrise con un ghigno soddisfatto

-Perché mi piace farla soffrire.. è così divertente vedere la gente schernirla…- nel mentre che parlava Angelus si avvicinò al letto- .. Darla.. ho sete.. usciamo..- lei sorrise facendo brillare i canini

-Ho una sorpresa per te.. – si alzò dal letto indossò la vestaglia e suonò una campanellina. Dopo poco alla porta della stanza bussarono

-Avanti..- Angelus si ritrovò ad ammirare due ragazze. La prima aveva i capelli lisci e corvini, gli occhi violetti, le labbra sottili, la pelle liscia e bianca, il suo corpo era magro, ma sodo. L’altra ragazza, più bassa della prima, aveva i capelli castani e leggermente mossi, gli occhi bruni e grandi, la pelle rosata, le labbra sporgenti, era magra, ma più formosa della sua compagna, infatti il seno gonfio sporgeva leggermente dalla veste da cameriera e i fianchi pieni erano avvolti dal tessuto

-Angelus.. che fai.. non ti prendi cura delle nostre ospiti..- le due ragazze si guardarono incerte

-Padrone.. ha bisogno dei nostri servigi?- il sorriso maligno di Angelus si allargò e si avvicinò alle due cameriere

-Siete nuove.. come vi chiamate..- la più piccola delle due guardò Angelus dritto negli occhi, come se nel suo in coscio volesse sfidarlo

-Ci ha assunte oggi la Signora ..- rispose l’altra ragazza timidamente-.. io sono Drusilla.. lei è Faith..- Angelus annuì non spostando lo sguardo da Faith

-E cosa sareste disposte a fare per mantenere il vostro lavoro?- domandò curioso, mentre con una mano iniziò a giocare con una ciocca dei capelli di Faith

-Di tutto padrone.. abbiamo bisogno del vostro compenso per vivere..- rispose sempre Drusilla timorosamente

-Cara.. Drusilla… hai detto di chiamarti..- la ragazza annuì -..vieni qui.. avvicinati..- titubante Drusilla si avvicinò. Faith non aveva mai abbassato lo sguardo da Angelus, lui si stava riempiendo i polmoni morti dell’odore di rosa della giovane ragazza di fronte a lui. Si leccò le labbra appena il suo sguardo cadde sui suoi seni. Faith rimase immobile, non cercò nemmeno di coprirsi. Un dito gelido di Angelus passò lungo il bordo del suo vestito, si stava eccitando a vedere quella ragazza così orgogliosa

-Angelus.. caro.. credo che Drusilla abbia bisogno di te..- Angelus non si voltò, ma Faith scorse l’amica adagiata debolmente sul ventre di Darla, il suo respiro era debole. Poi notò le labbra rosse di sangue della padrona, il suo viso sfigurato e le zanne bianche e lunghe. Faith iniziò ad indietreggiare

-No.. piccola .. tu non vai da nessuna parte… sei mia… stanotte..- con uno scatto Faith uscì dalla stanza ed iniziò a correre, Angelus dietro di lei.

-Angelus.. va a caccia..- affermò sorridente Darla, poi chinò lo sguardo su Drusilla, i suoi occhi violetti sorrisero

-Che cos’hai piccola umana…- Drusilla debolmente le accarezzò una guancia

-Vedo nei tuoi occhi .. vedo l’azzurro del cielo che hai abbandonato.. vedo l’oscurità … la battaglia è ancora lontana.. – Darla indurì lo sguardo

-Sei una veggente?- Drusilla iniziò a ridere debolmente

-Mi chiamano pazza..- Darla si morse un labbro che iniziò a sanguinare

-Bevi mia piccola Drusilla… - dolcemente si abbassò sul volto di Drusilla e la baciò. La ragazza rimase impietrita del gesto, poi sentì il sangue spargersi sulla sua bocca e iniziò a baciare Darla di risposta, succhiando sempre più il labbro sanguinante. Quando fu abbastanza, Drusilla perse i sensi e la vita, e Darla iniziò a coccolarla di carezze

-Piccola veggente … sarai la mia porta sul futuro…- il sorriso di Darla si aprì e i suoi occhi azzurri dardeggiarono di pagliuzze color oro

 

Dopo molto che percorreva i corridoi del grande castello, Faith si girò e non scorse più la sagoma dell’uomo, o mostro, che la stava inseguendo. Si appoggiò ad una colonna per riprendere fiato, poi una mano le cinse la vita e un’altra la bocca. I suoi occhi si spalancarono per lo spavento. Angelus era davanti a lei, il volto sfigurato in quello del mostro

-Te l’ho detto che saresti stata mia..- aprì una delle stanze che davano sul corridoio dove si erano fermati. Era un piccolo salotto, Angelus adocchiò un divano e vi sdraiò Faith

-Ora io e te ci divertiamo..- gli occhi di Faith erano pieni di lacrime, ma lei cercava di trattenerle- .. piccola..i tuoi occhi sono lucidi.. forse non ti piaccio…- il volto di Angelus tornò normale -.. ora va meglio vero..- Faith non riusciva a parlare -.. voglio sentirti pronunciare il mio nome per tutta la notte .. Angelus.. dillo..- dalla bocca di Faith non uscì alcun suono -.. DILLO..- Faith sgranò gli occhi e prese un respiro profondo

-Angelus..- pronunciò infine sicura

-Perfetto..- lui iniziò a baciare il collo bianco prestando attenzione alla sua vena pulsante, il suo demone aveva fame, ma lui voleva aspettare, leccò il collo fino all’orecchio

-Mi piace il tuo profumo Faith.. le rose sono il fiore che preferisco, belle ma pungono.. e tu pungi Faith..- ormai Faith sapeva che aveva poco da vivere, ma non avrebbe mai dato soddisfazione a quel mostro di vederla cedere alla paura

-Sì.. pungo..- lui non si aspettava una sua risposta, questo lo accese maggiormente

-Bene.. a me piace essere punto ..- Faith guardò gli occhi di Angelus luccicare dalla lussuria. Faith raccolse con la lingua alcune delle lacrime che erano scivolate sulle labbra senza accorgersene. Angelus raggiunse la sua lingua. Faith chiuse la bocca, ma Angelus continuò a far vagare la sua lingua fredda sulle sue labbra carnose. Nonostante non volesse cedere facilmente, a Faith piaceva quella sensazione, lasciò lentamente le labbra aprirsi e Angelus si insinuò. Il bacio fu carnale e passionale, le loro lingue duellarono, mentre le loro mani cercarono di liberarsi dagli indumenti. Faith sentì il corpo freddo di Angelus schiacciarsi contro il suo caldo, stranamente le piaceva

-Non credevo che ti saresti arresa… eri così fiera in quella stanza.. prima..- la punzecchiò lui

-Io non mi sto arrendendo.. – così dicendo ribaltò le posizioni ritrovandosi sopra il corpo muscoloso di Angelus. Lui rimase stupito, solo Darla riusciva a controllarlo. Lei riprese a baciarlo, lui l’abbracciò stretta e si mise seduto con lei sopra le gambe. I loro sessi si lisciavano ad ogni movimento. Una mano di Angelus scivolo lungo il corpo di Faith, accarezzò i suoi seni, facendo indurire i capezzoli, poi scese dolcemente verso il clitoride di Faith e iniziò a torturarlo delicatamente. Non avevano mai smesso di baciarsi, lei prese il membro duro e gonfio di Angelus in mano e cominciò a pomparlo, il liquido pre-coito bagnò le sue dita che giocavano con la sua punta sensibile. Angelus si stacco dalle labbra gonfie di Faith

-Ti voglio…- la voce roca di Angelus accese maggiormente Faith. Lui la portò nuovamente sdraiata sotto il suo corpo e poi con un’unica spinta entrò in lei

-Ahhh..- solo in quel momento Angelus capì che la ragazza sotto di lui era vergine e questo non fece che aumentare la sua voglia di lei, il sangue verginale impregnò le sue narici, sentiva il suo demone scalpitare per uscire, ma riuscì a dominarsi. Non attese che le pareti di Faith si abituassero a lui, iniziò a pompare godendo della sua stretta e bagnata cavità. Faith respinse nuovamente le lacrime di dolore, e cominciò ad accompagnare le spinte di Angelus.

-Allora ti piace il dolore…- Faith lo guardò negli occhi

-No… - rispose lei semplicemente, Angelus aumentò le spinte, andando sempre più a fondo. Faith iniziò a sentire piacere

-Allora stai godendo..- Faith sorrise tristemente

-Sì..- rispose debolmente. Un sorriso compiaciuto si formò sulle labbra di Angelus. Pompò dentro il corpo caldo di Faith fino a quando non sentì le sue pareti stringersi convulsamente, a quel punto abbassò il volto e iniziò a succhiare uno dei suoi seni e con una mano raggiunse il nocciolino nascosto fra i ricci di Faith e completamente bagnato dalla sua stessa rugiada

-Ah.. sì.. sì..- Faith non riusciva a controllarsi, strinse con le mani il capo di Angelus facendolo più vicino al suo seno gonfio, lui iniziò a morderle un capezzolo e ad aumentare le carezze del suo clitoride

-Ahhhhhhhhhh…. Sìììììì..- nello stesso istante in cui Faith raggiunse l’orgasmo, Angelus si trasformò, il capezzolo che aveva fra le labbra venne infilzato dai suoi canini luccicanti e iniziò a succhiare il sangue dolce della sua amante. Faith sentì il dolore del morso, ma persa nel piacere, si abbandonò a quella che pensava fosse la più dolce delle morti.

Capitolo 2 (seconda parte)

 

Quando aprì gli occhi Faith era debole, ma ancora viva, si guardò attorno e vide Angelus nudo davanti a lei fissarla

-Non mi hai uccisa..- Angelus si avvicinò

-Perché dovrei…- lei lo guardò sorpresa

-Perché è quello che fai..- lui la prese in braccio e la portò in bagno, la vasca era già piena d’acqua

-Devi lavarti..- Faith guardò il sangue fra le sue cosce e annuì. Lui la fece scendere lentamente dentro la vasca

-Grazie..- Angelus sorrise ed entrò nella vasca insieme a lei. Faith rimase sorpresa a fissarlo

-Non crederai che ti lasci.. sei mia.. – lei sospirò e prese una delle saponette accanto la vasca, ma lui la fermò

-No.. questa è per te..- le porse una saponetta, il suo odore era alla rosa. Lei iniziò ad insaponarsi, mentre lui si appoggiò con la schiena al bordo della vasca ammirando i movimenti delle mani di lei sul suo corpo. Nel sciacquarsi Faith notò due forellini sul suo capezzolo, li accarezzo con un dito e poi proseguì fino a giungere fra le sue cosce, provava un leggero dolore, ma nulla in confronto a quello che era stato l’inizio. Il desiderio di Angelus cresceva nel vederla così disinibita davanti a lui, quando fu troppo si avvicinò a lei e la baciò. Lei ricambiò immediatamente, poi lui le morse un labbro e alcune gocce di sangue scivolarono sulle sue labbra. Lui succhiò voracemente, poi prese di peso Faith e la fece accomodare sulle sue gambe. Faith sentì il suo membro duro, si staccò da lui e lo guardò negli occhi, le pagliuzze d’oro erano già visibili, il demone stava fremendo. Lei si alzò leggermente e si impalò sulla durezza di Angelus

-Ah.. sì- disse lui con sollievo. Faith iniziò a cavalcarlo prima piano perché potesse abituarsi alla durezza di lui, poi sentì le mani di Angelus stringere il suo sedere e a sollevarla di peso per poi ricacciarla sul suo pene duramente. La sensazione fu fortissima

-Angelus.. oh..- un sorriso malvagio si formò sulle labbra di Angelus, che continuò il movimento fino a quando non sentì venire Faith. La testa della ragazza ricadde sulla sua spalla, la vena del collo era ben visibile e gonfia, il demone di Angelus prese il sopravvento e morse Faith. Angelus sentì il sangue della ragazza scivolargli lungo il palato, era caldo, dolce, un nettare prezioso. Faith sentì le forze venire meno

-Angelus ..uccidimi.. ti prego..- quelle parole destarono Angelus, si staccò da lei. Lei era svenuta per la mancanza di troppo sangue. Angelus si alzò dalla vasca con il corpo tiepido e debole di vita di Faith e l’accompagnò di nuovo nel salotto, la distese sul divano e le si pose accanto, abbracciandola.

 

 

Piccolo paesino nei pressi di Sunnydale

 

-Wesley … Wesley ?…- Cordelia vagava per il bosco da una buona mezzora per cercare il fratello, la notte era calata da troppo tempo e lui non era tornato a casa nemmeno per la cena. Le sue esplorazioni nel bosco iniziavano ad essere troppo lunghe. Cordelia sapeva che incontrava una donna, ma non riusciva a comprendere perché non volesse che anche lei la conoscesse

-Cordelia.. che fai qui .. è molto pericoloso per te ..- Cordelia lo guardò torva

-Certo .. e per te no?..- Wesley scosse il capo

-Io sono un ragazzo posso difendermi ..- Cordelia alzò un sopracciglio

-Certo .. trasformando il tuo assalitore in un gattino come l’ultima volta?…- Wesley si incamminò indispettito verso la loro casa - … dai.. non fare l’offeso … era un bel gattino … - Wesley si girò a guardare la sorella

-Smettila di prendermi in giro …- Cordelia lo raggiunse e lo abbracciò da dietro

-Non te la prendere.. lo sai che sei la persona più importante del mondo per me.. ho paura quando esci la notte … cosa vai a fare .. o chi vai a incontrare ..?- Wesley sospirò

-Cordelia … non posso ancora dirtelo …- Cordelia si staccò bruscamente e raggiunse casa. Wesley la guardò allontanarsi dispiaciuto.

-Wes… perché non vuoi dirglielo.. – Wesley girò il capo

-Perché non voglio che si senta ancora più sola … - la giovane donna si avvicinò

-Lo sai .. lei si sente già sola.. trascorri le tue ore con me .. e poi lei sa già tutto …– Wes guardò gli occhi castani e profondi della sua amata

-Lo so .. ma ..- la mano della ragazza arrivò alla sua bocca facendolo tacere

-Io me ne vado .. chiamami quando avrete bisogno di me … - Wes annuì, sapeva che sarebbe giunto il momento

-Perché non rimani con me ..- tentò un’ultima volta

-Perché non posso… non dovevo nemmeno avvicinarmi a te …- Wes si avvicinò alla sua bocca rosa e la baciò leggera

-Non ti dimenticherò .. mai ..- la donna sorrise

-Lo farai invece …- Wesley si allontanò da lei

-Non cancellare i miei ricordi … non voglio dimenticarti …- il sorriso dolce di lei fu l’ultima cosa che Wesley vide, il mantello stellato avvolse la sua bella dea facendola sparire nel silenzio del bosco. Minuti dopo Wesley era sdraiato accanto a Cordelia, la stringeva a sé per procurarsi un po’ di calore, un po’ di affetto

-Tornerà … vedrai …- Wesley sorrise, sapeva che la sorella avrebbe capito, nonostante i suoi silenzi, che si era innamorato

-L’amo…- rispose lui tristemente

-Cerca di non dimenticarla .. e lei tornerà .. vedrai ..- Wes annuì e si addormentarono abbracciati.

 

Il mattino li trovò ancora abbracciati, Wesley sorrise al nuovo giorno sperando di rivedere il suo amore

-Cordelia.. svegliati .. debbiamo andare in paese .. dobbiamo iniziare a prepararci per il viaggio..- Cordelia si alzò pigramente e sorrise al fratello

-Wes.. tornerà .. lo so.. lo sento ..- il fratello l’abbracciò stretta

-Grazie sorellina… ora sbrigati .. – Cordelia sbuffò e seguì il fratello, sapeva che prima o poi qualcuno glielo avrebbe portato via.

 

Castello O’Connel

 

Faith si svegliò al mattino con Angelus accanto, le tende erano state tirate per impedire che raggi del sole troppo diretti lo colpissero. Sentiva tutti i muscoli farle male. Si chiedeva perché fosse ancora viva, guardò Angelus, sapeva che stava fingendo di dormire perché senza accorgersene lui aveva stretto maggiormente l’abbraccio attorno alla sua vita

-Perché non mi hai uccisa?- domandò triste

-Perché non meriti di morire..- lei rimase spiazzata

-Angelus… devo chiederti una cosa..- lui si alzò leggermente in modo da poterla guardare negli occhi

-Dimmi..- lei si morse un labbro nervosamente

-Vuoi rendermi come te?- domandò infine

-No- rispose lui secco

-E allora cosa vuoi da me?- lui si chinò e la baciò

-E’ così brutto stare con me..- lei sospirò

-Io non ti amo..- Angelus rise

-Nemmeno io..- lei lo guardò fisso

-E’ scritto nelle stelle.. tu amerai da mostro più che da uomo..- lui rimase sorpreso delle sue parole

-Chi sei..- Faith sorrise

-Non lo so.. - Angelus stava per ribattere, ma un colpo alla testa gli fece perdere i sensi

-Andiamo..- Faith non riconobbe la voce di una ragazza. Si vestì in fretta e seguì la piccola sagoma incappucciata fino alla porta d’uscita sul retro del castello

-Scappa .. cerca di arrivare alla tenuta Darcy per il solstizio d’estate.. fino ad allora nasconditi..- Faith cercò il volto della sua salvatrice, ma era troppo ben nascosta

-Chi sei?- sentì la ragazza fremere perché uscisse in fretta dal castello

-Io sono la guardiana … tu la veggente..- Faith sussultò

-Io non sono matta come Dru..- la ragazza incappucciata si fece più vicino

-Sì.. lo sei da quando sei nata.. hai solamente negato il tuo essere fino a stanotte perché l’oscurità ti ha avvolto.. ora va.. e ricordati .. il solstizio d’estate..- Faith annuì e si incamminò sempre più veloce, allontanandosi dal castello. Quando fu abbastanza lontana si girò e vide un alone nero circondare il castello

-Il male è in quella casa..- riprese a camminare, ma una voce sussurrò nella sua testa

- Mi hai amato … per poco ma lo hai fatto .. come io ho amato te.. sarò per sempre il primo e tu la prima… per questo ti troverò e ti ucciderò..- Faith sgranò gli occhi e guardò nuovamente indietro, non vide nulla, poi nella sua testa presero forma le parole

-Quando mi troverai .. conoscerò già l’arma che ti sconfiggerà… - sentì solo una risata. Riprese il suo cammino, doveva trovare riparo fino al solstizio d’estate, e solo una persona sarebbe stata in grado di accettarla.

Capitolo 3 (prima parte)

 

Tenuta Darcy

 

-William..William.. vieni dai.. si sta benissimo..- William ammirava, nascosto dietro un libro, Elisabeth danzare nell’acqua del fiume. Per tutto l’inverno aveva domandato di poter andare a nuotare nelle acque del fiume della loro tenuta e così, appena il sole era diventato abbastanza forte da scaldare, William, si era lasciato convincere ad accompagnarla

-Buffy..passerotto.. prenderai un malanno..-Buffy sorridente tornò verso la riva e lo raggiunse sotto l’albero che lo riparava dal sole e gli permetteva la lettura. Lui rimase estasiato nel vedere le forme giovani del corpo della ragazza. La sottoveste che aveva usato come costume si era incollata al corpo come una seconda pelle e poteva intravedere i capezzoli duri per l’acqua fredda. I capelli bagnati le incorniciavano il viso, le guance si erano arrossate come le labbra. Il suo corpo tremava

-Buffy… hai freddo.. piccola.. vieni ..-William si alzò, si tolse la giacca e l’appoggiò sulle sue spalle, all’allargò le braccia e la strinse a sè per scaldarla. William sentì il petto di Buffy schiacciarsi contro il suo. Era maturata molto da quando si erano sposati, a breve avrebbe fatto i diciotto anni, e il suo corpo era ormai quasi adulto. William sentiva che il suo corpo, già più compiuto, reagiva alla bellezza di Buffy, e questo lo metteva a disagio. Doveva muoversi da quella posizione, non voleva rischiare che Buffy se ne accorgesse

-Buffy andiamo a casa- si allontanò per slegare il suo cavallo, mentre Buffy raccoglieva il suo vestito

-Lo hai sgualcito tutto..- asserì il ragazzo

-Non importa.. me ne hai regalati così tanti che potrei cambiare abito ogni ora.. William mi vizi lo sai?..- William sorrise dolcemente, montò sul suo fedele cavallo e le allungò una mano per farla salire. Lei si accucciò fra le sue braccia sentendo il corpo sodo e caldo di William. Quanto avrebbe voluto che anche lui si fosse tuffato nelle acque del fiume, lei avrebbe visto finalmente le sue forme mascoline, ogni volta che pensava a William aveva voglia di conoscerlo biblicamente, sapeva che questi non erano pensieri adatti a una donna, ma dopo tutto lui le era entrato dentro, sentiva piccoli brividi ogni volta che la guardava, e quando credeva che lei non lo vedesse, leggeva nei suo occhi un luccichio che la lasciava accaldata. Quando la toccava avrebbe voluto che fosse per prenderla come una marito dovrebbe fare con la propria moglie. Ma William era sempre corretto con lei, aveva paura che fosse ancora troppo piccola, quanto si sbagliava.

Con passo calmo, William guidava il fedele destriero fra gli stretti viottoli del boschetto della loro tenuta. Buffy appoggiò la testa al petto di William, bagnandogli la camicia con i suoi capelli ancora umidi

-Spero tu non prenda un malanno così bagnata..- Buffy si girò a guardarlo negli occhi. Era così diverso senza gli abiti eleganti che lo rendevano troppo impettito, ma lui che si ostinava a indossare, e senza gli occhiali che gli nascondevano gli occhi azzurri come il cielo. Il suo volto illuminato dal sole era perfetto, gli zigomi pronunciati, le labbra carnose e la pelle liscia dopo la barba. Ormai era un uomo fatto

-Ci sei tu a scaldarmi..- William guardò gli occhi verdi e grandi di Buffy e provò la forte esigenza di baciarle le sue labbra carnose e rosse. La sua sensualità stavano facendo impazzire i sensi di William, si era innamorato di lei piano, conoscendola giorno dopo giorno, ma non sapeva se lei provava lo stesso sentimento, nel suo in coscio sosteneva di essere troppo impacciato e timido per Buffy.

 

Buffy si asciugò e si cambiò svelta, quella sera avrebbero festeggiato il compleanno di William, voleva essere bellissima per lui. Uscì dalla sua stanza per andare a bussare a quella del marito, ma nessuno rispose, lui era ancora nel suo bagno. Curiosa di scoprire il corpo maschile senza abiti, o meglio, il suo corpo, chiuse la porta della stanza e si avvicinò a quella del bagno. Cercando di fare la massima attenzione nel creare meno rumore possibile, socchiuse leggermente la porta dietro cui c’era William. Buffy rimase a bocca aperta. Lui era in piedi completamente nudo, si strofinava i capelli, che ormai portava sempre corti, lasciandoli leggermente lunghi sulla fronte per permettere qualche onda di capriccio di formarsi. Buffy non immaginava che il corpo di un uomo potesse essere così bello, ma pensò che solo quello di William fosse così perfetto: le spalle larghe, le braccia e le gambe muscolose, il busto scolpito e il suo sesso. Buffy sentì le guance in fiamme e un leggero pizzichio nel basso ventre. Voleva di più di quella visione, voleva poter toccare il suo corpo. Lui, ignaro di essere spiato si portò alla finestra e rimase in contemplazione del cielo che si stava oscurando. Buffy poteva vedere solo il suo fondoschiena sodo e la schiena liscia e muscolosa. Aprì la porta piano, e si incamminò verso il centro del bagno. Si tolse gli abiti rimanendo solo con la piccola sottoveste, contemplandolo ancora un po’, si decise e fece scivolare le spalline dell’indumento: la sua curiosità andava oltre la semplice visione di un corpo maschile, lei aveva bisogno di sfiorare il corpo di William con il suo, aveva bisogno di William. Si avvicinò e gli accarezzò le spalle. Lui si irrigidì. Si girò leggermente e vide Buffy in tutta la sua bellissima nudità. Non era più una bambina, ora ne era certo

-Buffy, ma cosa..- Lei come ipnotizzata passò le dita su ogni centimetro di pelle di William. Il respiro del ragazzo aumentò di intensità

-Hai un corpo meraviglioso William… vorrei poterlo sfiorare con il mio…- William la guardò con occhi carichi di desiderio, un desiderio che forse Buffy ancora non sapeva di provare, ma sapeva che qualcosa in lei si stava movendo, e la stava bagnando piacevolmente

-Buffy .. se facciamo quello che tu hai appena detto.. io.. non so se potrò controllarmi dal renderti mia…- Buffy chiuse gli occhi, la sensazione provata nel sentire la voce roca di William le aveva dato i brividi. Ora sapeva perché era lì nuda davanti a lui

-William.. rendici completi… amami…-

capitolo 3 (seconda parte)

 

-William.. rendici completi… amami…- William rimase sorpreso, non sapeva come muoversi, aveva paura fosse sbagliato. Poi fu lei a fare il primo passo, gli accarezzò la guancia e le labbra, successivamente si alzò sulle punte per cercare di raggiungere la bocca di lui. William si abbassò e la baciò. Buffy non si ricordava che quell’unico loro bacio fosse stato così intenso, ma sentiva che questo era giusto, questo era la passione che tanto aveva sognato e immaginato leggendo i suoi libri. La lingua di William domandò gentilmente il permesso di invadere la bocca di lei solleticandole il labbro inferiore. Lei senza esitazione dischiuse la bocca. L’invasione che ne derivò fu anche più piacevole. Le loro lingue iniziarono a danzare come se quello fosse il loro fine ultimo. William circuì la vita sottile di Buffy facendola più vicina al suo corpo. Poté sentire le forme perfette dei suoi seni schiacciarsi sul suo petto. Le mani di Buffy iniziarono a vagare per il corpo di lui, fino a quando non sentì il sesso di lui premerle. Si staccò e guardò il membro eretto e duro di William. Lui stava per dirle qualcosa, ma fu nuovamente sorpreso da lei che accarezzò rapita la sua asta

-E’ bello.. non pensavo potesse essere così… Tara mi ha sempre detto che era volgare.. che il corpo degli uomini era volgare…- alzò lo sguardo verso quello di William- .. ma il tuo è bellissimo… credo di amarlo..- William sorrise e le accarezzò una guancia

-Anche il tuo è bellissimo.. Elisabeth..- Buffy socchiuse gli occhi, la voce sensuale di William l’aveva accarezzata lì dove nemmeno lei sapeva cosa stesse accadendo. Mentre assaporava questa bellissima sensazione, William riprese a baciarla. Buffy allacciò le braccia dietro il suo collo cercando un contatto sempre maggiore. Poi William la alzò dal sedere e meccanicamente lei circuì la sua vita con le gambe. Ora poteva sentire il membro di William accarezzarle il bacino. Senza sapere come, riuscirono ad arrivare al letto di William, lui riempì di baci ogni angolo del corpo fresco di Buffy, i respiri di risposta che ne traeva erano una musica dolcissima. William baciò i seni gonfi e i capezzoli duri, scese con una mano fra le cosce di Buffy e iniziò ad accarezzarla intimamente. Lei sussultò di sorpresa, facendo arretrare William

-No.. continua.. era bello…- William la baciò e continuò a torturarle il clitoride gonfio. Poi piano inserì un dito nella cavità calda e bagnata di Buffy. Lei emise un gridolino di piacere. Quando la sentì ancora più rilassata e persa nelle sue carezza, lui aggiunse un altro dito e discese con la bocca al clitoride. Buffy non sapeva nemmeno cosa stesse succedendo, sapeva solo che quello che William stava facendo al suo corpo era meraviglioso, per cui non poteva che essere giusto farlo

-William.. William… oddioo.. oh.. che succede.. oh… cresce… cresce…. Continua…oh.. sì ..Willliaaaammmm..- Buffy ebbe il suo primo orgasmo senza saperlo. William assaporò la sua dolcezza fino a quando non sentì le mani di lei cercarlo, lui alzò lo sguardo e vide la bellezza che Buffy era. I capelli sciolti sul suo cuscino, la bocca arrossata e gonfia per i baci e gli occhi verdi lucidi

-Baciami William…- lui risalì piano il suo corpo ancora ansante e la baciò con tutta la passione che aveva . Lei sentì un sapore strano, e capì che era il suo sapore. Continuarono a baciarsi, fino a quando Buffy non sentì il membro duro di William sulla sua coscia. Si staccò e guardò verso di esso

-William.. – non disse nulla di più, iniziò ad accarezzarlo, vide gli occhi di lui chiudersi e il suo respiro farsi ansimante

-William … ho bisogno di te..- William spalancò gli occhi, le sorrise e le diede un bacio

-Sei sicura… farà male all’inizio..- Buffy annuì

-Tu non puoi farmi del male…- William la baciò mentre si portava fra le sue gambe. Con una mano iniziò ad accarezzarle il clitoride per rilassarla. Poi iniziò a penetrarla. Sentì Buffy irrigidirsi

-Vuoi che smetta?- domandò preoccupato

-No.. ti prego no..- William con dolcezza la penetrò tutta, sentì la sua barriera rompersi, ma per attutire il dolore non aveva mai smesso di accarezzarla. Quando fu tutto dentro, aspettò che Buffy si abituasse all’intruso. Sentì Buffy muovere il bacino, segno che era pronta, così iniziò a pompare piano dentro e fuori. Quando il ritmo assunto era troppo poco per entrambi, William aumentò. Buffy sentì che voleva di più di lui, alzò il bacino per permettere una maggiore entrata, William sentiva che sarebbe venuto dopo poco. Con una mano cercò il suo clitoride gonfio e lo accarezzò, aumentò le spinte rendendole più forti e profonde. Buffy urlava di piacere. La sua bocca era così invitante, rossa, gonfia e umida che William la baciò e fu in quel momento che entrambi raggiunsero il piacere. Le pareti di Buffy si strinsero sempre più attorno al suo membro e il piacere li travolse. Gli occhi di entrambi si spalancarono per la bellissima sensazione. William continuò a muoversi in lei per un po’, poi si accucciò al suo seno

-William… è stato bellissimo…- William sollevò lo sguardo

-… Elisabeth.. io .. mi sono innamorato di te..- Buffy lo guardò e sorrise

-William… se quello che sto provando non è amore non so cosa possa essere…- William la baciò delicatamente

-Allora mi ami? Ami un buffone come me?- Buffy lo guardò dritto negli occhi

-William… se c’è una cosa che ho imparato da quando sono tua moglie è che tu non sei un buffone… sei una persona splendida… dovrò ringraziare chi ha deciso che tu saresti stato mio.. e sì.. William.. io ti amo…- così dicendo Buffy baciò William.

Per la prima volta dormirono nello stesso letto, anche se furono poche le ore di sonno, il tempo maggiore lo passarono amandosi completamente.

 

Castello O’Connel, stesso tempo

 

-Mia cara adoro quello che mi fai..- Angelus era appoggiato al muro a pantaloni calati mentre la ragazza dai capelli color dell’oro succhiava voracemente il suo pene gonfio. La donna iniziò a leccare la sua punta e a solleticare i suoi testicoli, lui portò le mani sul suo capo facendole prendere tutto il suo membro in bocca. Lei sorrise leggermente poi cominciò a succhiarlo e a leccarlo fino a quando non sentì il seme di Angelus scenderle in gola

-Darla… sì.. - lei si levò in piedi e lo baciò

-Angelus… cucciolo mio.. devi darmi ciò che voglio ora..- lui la guardò senza capire

-Devono morire..- Angelus la guardò negli occhi azzurri adornati di pagliuzze color oro

-Darla … come sei impaziente.. al solstizio manca ancora …- Darla si svestì e si sdraiò sul letto completamente nuda. In quel momento Drusilla entrò nella stanza

-Paparino.. anche Drusilla vuole giocare..- Angelus si avvicinò alla ragazza dai capelli corvini

-E a che gioco vuoi giocare- Drusilla si avvicinò a lui, con un unghia graffiò la carne del petto liscio e bianco di Angelus, qualche goccia di sangue uscì e la lingua di Dru le raccolse. Una mano di Angelus accarezzò il capo della vampira, quando lei si staccò improvvisamente

-Vedo che lei sta arrivando..- i suoi occhi violetti, per un attimo diventarono nero pece, ma fu solo un attimo -.. prima però Drusilla vuole scopare..- Angelus rimase interdetto dalle parole di Drusilla, poi la prese per un braccio

-Chi sta per arrivare ?- Drusilla accarezzò il volto duro di Angelus

-Non lo so.. le stelle mi parlano quando loro vogliono.. però lei è bella.. e ti amerà.. e tu vorrai morire per lei – Angelus scaraventò la piccola Drusilla sul letto e si trasformò nel demone

-Piccola nessuno potrà uccidermi.. e ora taci..- circondò il collo liscio e bianco di Drusilla con una mano e la schiaffeggiò con quella libera. Dru sorrise, mentre un rivolo di sangue colava dal labbro inferiore

-Fammi male.. ti prego… - le mani di lei cercarono il membro di Angelus, che si gonfiò immediatamente. Lui dimenticò le parole della giovane vampira, le alzò la gonna e le strappò i mutandoni e la penetrò con un’unica spinta. Nel mentre Darla, era rimasta in silenzio preoccupata delle parole della sua veggente, doveva stare attenta o il suo amato childe avrebbe preferito la sua rivale. Si avvicinò ai due amanti, doveva cercare di trattenere Angelus nel suo mondo, e l’unico mezzo che conosceva era il piacere della carne e la forza dell’immortalità. Con una mano scese lungo il collo di Drusilla, i suoi seni piccoli erano stati liberati con violenza dal corsetto così iniziò a massaggiare le punte erette, mentre la sua bocca cercò quella di Angelus. Lui ricambiò il bacio, poi continuò a spingere duramente nella vampira mora, portandola al piacere. Lui non ancora sazio girò Drusilla così che potesse avere una visuale del suo sedere sodo, e sbatte nuovamente dentro di lei senza gentilezza. Nel mentre Darla si portò sotto i loro corpi ansanti e con la bocca cominciò a lavorare il clitoride gonfio e delicato di Drusilla e il pene di Angelus che usciva ed entrava velocemente dal corpo della vampira mora.

 

Un ora dopo erano tutti e tre sdraiati sul grande letto matrimoniale, Drusilla poggiava la testa sul petto di Angelus, con una mano gli accarezzava i pettorali, mentre Darla concedeva il proprio sangue a suo childe, che beveva voracemente dal suo collo bianco, come un bambino al seno

-Anche io..- la voce di Drusilla fu un sussurro, ma arrivò all’orecchio di Darla, che si piegò e la baciò, poi concesse anche a lei il suo sangue rigenerante

 

-Angelus … inizieranno a muoversi presto … devi trovarle e ucciderle.. - Angelus sospirò

-Va bene.. domani chiamerò William al castello..- Darla lo guardò senza capire -..voglio che diventi uno di noi..-

-Ma perché?- lui sorrise malignamente

-Perché lei deve uccidere quelli come noi.. e se il suo amato è uno di noi.. beh.. – Darla si avvicinò

-Bravo il mio cucciolo..- Angelus la prese fra le braccia e la baciò

-Le stelle dicono che siete degli stupidi..- Angelus si staccò dal suo sire e schiaffeggiò Drusilla

-Paparino perché picchi la tua piccola?- domandò lei ingenuamente

-Perché mi dai dello stupido- lei rise

-Oh… ma io parlavo con le stelle ..- Darla si avvicinò

-Lasciala perdere Angelus.. tu devi proteggere me.. capito.. non ascoltarla..- Angelus annuì, rimanendo dubbioso. Iniziava ad essere stanco di questo pressare continuo della sua sire, sapeva di doverla proteggere, ma non capiva la sua continua insistenza a non abbandonarla e a pensare solo alla sua esistenza.

Capitolo 4

 

Villaggio di Sunnydale

 

Faith stava vestendosi per intraprendere il viaggio verso la tenuta dei Darcy, come le aveva detto quella misteriosa ragazza quel giorno. Da quella notte non era più riuscita a dormire, i fori sul collo non si rimarginavano, così come quelli sul seno, ormai ogni mattina trovava la propria veste macchiata di sangue. Si era chiesta più volte perché sanguinasse, ma l’unica risposta che riuscì a darsi era che lui la richiamava a sé, che nella notte il contatto che avevano avuto tornasse a vivere. Finita la sacca, che si sarebbe portata per il viaggio, uscì e vide il suo salvatore, colui che l’aveva nascosta per quelle settimane. Lo conosceva da anni, la sua altezza imponete e il suo corpo muscoloso la facevano sentire ancora una bambina. Le sue mani grandi stavano accarezzando dolcemente il suo cavallo, i suo capelli castani brillavano al sole, ma la particolarità di quel ragazzo erano i suoi occhi tanto espressivi, solo in un’altra persona gli aveva visti

-Riley io sono pronta, grazie del tuo aiuto- il ragazzo si girò e la guardò negli occhi, poi iniziò a gesticolare

-Aspetta.. vai piano o non capisco..- Faith aveva cercato di imparare il più in fretta possibile il linguaggio del ragazzo, muto dalla nascita. Lui le accarezzò una guancia e ripetè lentamente i gesti

-No .. non se ne parla.. tu non verrai con me- così dicendo lo scansò per salire sul cavallo. Lui la fermò e cominciò a parlarle a gesti

-Riley .. io non so cosa mi succederà.. non voglio che tu venga coinvolto.. come tua sorella.. – il volto di Riley si indurì e le parlò nuovamente

-No.. tu non vieni con me.. non ho bisogno che tu mi protegga..- lui strappò la benda sul collo di Faith - .. dammela ..- lui le prese il volto fra le mani -.. non guardarmi così… non cederò .. – lui la guardò poco convinto e le disse qualcosa nel suo linguaggio silenzioso, sul momento lei non rispose poi sospirò

-No.. non lo amavo allora .. non lo amo ora.. è il fascino dell’oscuro.. – lui gesticolò nuovamente

-Va bene .. vieni..- lui salì immediatamente a cavallo

-Ma non ti porti nulla con te?- lui mostrò la sacca agganciata alla sella

-Come facevi a sapere che avrei ceduto..- lui sorrise e le allungò la mano. Lei la prese e Riley la fece accomodare fra le sue braccia - .. Riley … ho paura… - lui le girò il volto e le diede un timido bacio sulle labbra, i suoi occhi erano la sua voce, lei sorrise dolcemente

-Andiamo.. mio cavaliere..- lui diede un piccolo colpetto al cavallo e iniziarono il loro viaggio per raggiungere la tenuta dei Darcy

 

Tenuta Darcy, notte

 

-William, amico mio, scusami se ti disturbo a notte inoltrata .. ma ho bisogno di aiuto..- William guardò l’amico dispiacendosi per lui, perché immaginava cos’era venuto a chiedere

-Come posso aiutarti?- Liam lo guardò negli occhi

-Aiutami risollevare i miei affari.. ho fatto alcuni investimenti sbagliati.. e o perso molto al gioco con gente poco raccomandabile … sono quasi sul lastrico.. solo tu potresti prestarmi la cifra di soldi che mi serve per rimettermi in sesto … ti restituirò tutto..- William annuì

-Angel.. sei mio amico.. te li presterò volentieri.. pagherai i tuoi debiti e farai nuovi investimenti, ma verrò in città con te… mi accerterò che tu non commetta errori.. – Liam abbracciò l’amico ringraziandolo del suo buon cuore.

 

William non poteva nemmeno immaginare quale grande sorpresa nascondeva il suo amico.

 

Era sempre stato così, sin da piccoli, Liam era il più grande di 5 anni, ma il più maturo era sicuramente William. Ora avrebbe dovuto dirlo a Buffy

 

-E così mi lasci sola… per quanto tempo..- William guardò gli occhi verdi di Buffy bagnarsi

-Non lo so… Buffy.. vado solo in città per qualche tempo..ci terremo in contatto.. e poi se ti senti sola perché non inviti la tua amica Tara qui a trascorrere il tempo con te..- Buffy annuì

-Mi mancherai..- William sentì un tuffò al cuore. L’abbracciò stretta e le diede un leggero bacio sulle labbra. Quella notte si amarono senza riposo, entrambi sapevano che ogni minuto rimasto prima della partenza di William era un peccato sprecarlo dormendo. Al mattino William si svegliò presto, Buffy era rannicchiata sul suo petto. Lui sciolse delicatamente l’abbraccio in cui erano stretti e le sfiorò le labbra

-E’ già ora..- sussurrò Buffy

-Sì…-Buffy aprì gli occhi per incontrare quelli azzurri di lui

-Ti amo William.. torna presto da me…- William la baciò

-Ti amo Elisabeth… tornerò da te il più presto possibile..- Buffy sorrise triste e lasciò il marito partire, entrambi ignari di ciò che sarebbe accaduto.

 

Dopo qualche giorno di solitudine, Elisabeth ricevette la gradita visita della sua cara Tara

-Tara.. finalmente sei venuta a trovarmi.. non ci speravo più..- Elisabeth abbracciò affettuosamente l’amica ritrovata

-Elisabeth.. sono felice di vederti.. mi sei mancata anche tu.. spero non ti disturbi, ma ho voluto che la mia cameriera personale venisse con me..- Buffy si accorse solo in quell’attimo di una ragazza alle spalle dell’amica, i suoi capelli rossi sembravano fuoco e la sua pelle era di un color rosa pallido e liscia da sembrare quella di una bambola di porcellana, sentiva che quella ragazza era speciale, le dava un senso di famigliarità

-Assolutamente..- Buffy si avvicinò alla ragazza-..come ti chiami?- la ragazza fece un timido inchino

-Mi chiamo Willow Rosenberg, Signora Darcy- Elisabeth le sorrise

-Piacere di conoscerti Willow… Tara, ora ti mostro la camera che ho fatto disporre per te, intanto mi adopero per far preparare la stanza per Willow così..- Tara la interruppe

-Veramente preferirei che Willow dormisse in stanza con me.. sono abituata ad averla vicino alla villa .. mi fa sentire meno sola.. – a Buffy pianse il cuore a quelle parole, quanta solitudine doveva provare la sua cara amica

-Certo, c’è un comodo divano per stanotte, ma provvederemo a far portare un lettino per le prossime notti.. - Tara annuì riconoscente -.. mi spiace solo che William non sia qui.. ma arriverà..- aggiunse Buffy triste, non notò lo sguardo di intesa delle due ragazze, loro sapevano dove fosse William. E soprattutto cosa gli stava accadendo.

A cena le due amiche parlarono di quello che erano stati i loro mesi lontane l’una dall’altra. Si ritirarono abbastanza presto, Tara era stanca del viaggio.

 

 

La stanza che Buffy aveva fatto preparare per l’amica era molto grande e confortevole, arredata con cura, ogni piccolo e grande oggetto era stato scelto con attenzione perché mostrasse al meglio la carta verde lavorata con arabeschi giallo oro che ricopriva le pareti e sul grande letto a baldacchino, posto al centro della stanza, la trapunta risaltava per gli stessi colori.

Tara vide il volto pensieroso di Willow riflesso nello specchio

-Come ti senti?…- Willow sospirò, mentre aiutava la sua amica e padrona a svestirsi dell’abito elegante

-Non lo so.. quando l’ho vista ho capito che era lei.. ho sentito il suo potere.. anche se credo ci sia qualcosa in lei di diverso...ma per ora non voglio dirle nulla .. la spaventerei.. lo scoprirà solo quando sarà il momento… per ora dobbiamo proteggerla da Angelus e Darla..- Tara, si girò e abbracciò stretta Willow

-Willow… tu sai perché hanno trasformato William..- Willow scosse la testa

-Spero solo di aver compiuto l’incantesimo giusto.. oppure avremo un pericolo in più a cui far fronte..-

Capitolo 5 (prima parte)

 

A tarda notte William tornò a casa. Arrivò in camera, si spogliò della giacca pesante e si slacciò il cravattino, rimanendo con la camiciola aperta in modo che si intravedesse il petto bianco e liscio, poi si levò gli stivali e le calze rimanendo a piedi nudi. Guardò in giro per la camera poi trascinò senza sforzo una poltroncina vicino al letto dove Buffy dormiva tranquilla e rimase ad osservare il suo sonno calmo. Passò un’ora, poi si decise ad avvicinarsi a lei, si sedette sul letto, dandole spalle. Il leggero spostamento del materasso svegliò Buffy, che sgranò gli occhi e riconobbe immediatamente il suo William

-William.. sei tornato.. – lui poté sentire la gioia di Buffy nella sua voce

-Taci…- William non le aveva mai parlato così freddamente

-William.. ma..- lui si girò e Buffy si ritrovò a guardare William come fosse la prima volta, aveva un qualcosa di diverso che non riusciva a spiegarsi - .. William che cos’è successo? .- lui non rispose, si avvicinò a lei arrivando a pochi centimetri dal suo volto

-Ho voglia di te… Buffy… hai un odore così buono…- Buffy era spaventata ed eccitata allo stesso tempo, la voce di William era calda e intensa, le sue labbra mentre aveva parlato avevano sfiorato le sue. William fece scivolare la sua lingua fuori e leccò il labbro inferiore di Buffy

-.. ho voglia di assaggiarti tutta… Elisabeth… voglio godere del tuo miele dolce …- Buffy socchiuse gli occhi, il respiro le stava aumentando per l’emozione e l’eccitazione, non pensava che il suo timido poeta potesse essere anche così passionale, così diverso

-William… cosa vuoi fare..- lui alzò il suo volto con un dito e lei si trovò ad ammirare i suoi occhi cristallini, si passò la lingua sui denti e sorrise malizioso

-Secondo te … Elisabeth …- lui si avvicinò all’orecchio di Buffy e iniziò a morderlo dolcemente

-.. voglio scoparti fino ad farti urlare di smettere… farti mia mille volte… e ancora di più.. voglio sentirti urlare il mio nome mentre ti porto in paradiso … voglio che tu sia mia .. solo mia… - Buffy non aveva mai sentito William parlare così, non sapeva cosa stava succedendo, ma non ebbe il tempo né di pensarci né di reagire perché lui la baciò. Buffy sentì le labbra fredde di William sulle sue, ma non vi fece attenzione, perché la lingua di lui aveva già preso possesso della sua bocca. Le piaceva, questo modo così diverso di fare l’amore piaceva a Buffy, sentiva il suo corpo acceso e approfondì il baciò, duellando con la lingua di lui. Quando l’aria era poca lo allontanò, lui in quell’istante si tolse gli abiti rimanendo completamente nudo alla vista di Buffy. I suoi occhi erano lucidi dalla passione, William si avvicinò e le strappò la piccola camicia da notte e poi iniziò a baciarla dalla punta dei piedi fino alle labbra. Si avvicinò all’orecchio di Buffy come aveva fatto in precedenza e con una mano giocava con i capezzoli eretti e duri mentre con l’altra raggiunse il suo centro e iniziò ad accarezzarla

-Come vuoi che ti faccia impazzire Elisabeth? .. vuoi che siano le mie lunghe dita .. o vuoi che la mia lingua ti porti al piacere … dimmelo .. o preferisci che sia il mio pene desideroso di amarti ..- Buffy non poteva rispondere, le carezze, i baci, le parole di William la stavano ubriacando. Le labbra fredde di William scesero verso i seni gonfi e li baciò: prima dolcemente, poi iniziò a mordicchiare il capezzolo duro dell’uno e poi dell’altro seno. La mano di William non aveva mai abbandonato la cavità umida di Buffy

-Amore mio .. come sei bagnata …- William scese dolcemente lungo il corpo di Buffy e raggiunse la sua mano. Con la lingua iniziò a giocherellare con il clitoride, mentre Buffy si agitava per cercare aria e stringeva convulsamente le lenzuola stropicciate. Un’intensità tale non l’aveva mai provata, era come se William la portasse all’attimo prima del piacere assoluto e poi la spingesse lontano. Sentiva la lingua di lui entrare nella sua cavità, era così fredda e lei così calda che era impossibile non trovare sollievo, mentre allo stesso tempo quel movimento dentro fuori la stava facendo impazzire. Le mani di lui raggiunsero i seni e giocarono con le punte

-Wi.. William .. oh oh … ti prego .. io …ah…- William si staccò improvvisamente lasciando Buffy sconvolta

-No…- furono le uniche parole che riuscì pronunciare un’ansante Buffy. William sorrise diabolico mentre si perdeva nel verde luminoso degli occhi di Buffy, poi inserì due dita dentro di lei facendola urlare e chinò nuovamente il volto cominciando a leccare e a giocare con il clitoride gonfio

-Sì .. sì .. sì … oh .. sìììì Williammmm….- lui pompò ancora, nonostante l’orgasmo avesse già colpito Buffy, poi con la lingua raccolse tutti gli umori dolci che erano fuoriusciti

-Come sei buona Elisabeth …- Buffy cercò con le mani il volto di William, che risalì verso il volto di lei

-Baciami William …- lui sorrise e l’accontentò, un bacio dolce, dopo tanti passionali e intensi. Buffy sentì i suoi liquidi sulle labbra di William. Nella sua mente passarono le immagini di ciò che lui le aveva appena fatto, e si ritrovò nuovamente eccitata. Con una mano cercò il sesso di William e lo circondò. Era duro e dalla punta usciva già un po’ di rugiada. Iniziò a pomparlo piano, a volte semplicemente sfiorandolo, voleva torturarlo come lui aveva fatto con lei

-Elisabeth … sì … ho bisogno di te …- Elisabeth sorrise e accompagnò il pene di William alla sua entrata

-Anche io ho bisogno di te ..- William la penetrò piano, incatenando i suoi occhi azzurri con quelli verdi di lei. Iniziarono a fare l’amore piano, dolcemente, accarezzandosi, esplorando con le mani e con le labbra ogni centimetro di pelle raggiungibile senza staccarsi. Ma poi la voglia e il desiderio presero il sopravvento e le spinte di William aumentarono, lei, troppo presa dal piacere, riusciva solo a stringere i glutei sodi di lui chiedendo di più, voleva che sprofondasse in lei sempre con maggior foga. William sentì le pareti calde di Buffy stringersi, sapeva che il suo orgasmo stava arrivando, con una mano scese verso il suo clitoride gonfio e lo accarezzò per farle provare un piacere assoluto, la baciò con dolcezza

-Ti amo…- le disse con voce roca, poi sprofondò il volto nell’incavo del suo collo

-Anch’io ti amo Williammmm…. -Buffy raggiunse un potente orgasmo, sentì William morderla sul collo aumentando il suo piacere e poi lui venire. Lui continuò a pompare in lei per po’, poi si accoccolò sul suo corpo mantenendo il volto nascosto fra i suoi capelli. Solo quando sentì che Buffy si era addormentata, si levò da lei portandosi al suo fianco, una goccia di sangue scendeva libera sul collo bianco di lei, con un dito lui la raccolse, chiuse gli occhi e lo leccò. Quando li riaprì rimase a contemplare Buffy tranquillamente addormentata. Si alzò da letto e coprì le finestre con le tende. Si ricoricò a letto e strinse Buffy a sé

-Come farò ora…mi odierai quando lo saprai..- per tutta la notte William la osservò, solo all’alba si riuscì ad addormentare. Nello stesso istante Willow sorrise mentre dormiva, l’incantesimo era riuscito, Angelus aveva creato un vampiro con l’anima.

 

Il giorno dopo Buffy aprì gli occhi e si ritrovò stretta da William. Sentiva il suo corpo nudo e freddo aderire alla sua schiena. Si liberò dall’abbraccio del marito e si girò a contemplarlo. Si accorse di un piccolo taglio sul sopracciglio sinistro, glielo accarezzò dolcemente e glielo baciò. William non si mosse, sembrava morto. Lo coprì con il lenzuolo, e si avvicinò alla sua bocca sfiorandola con le sue labbra

-Amore mio.. devi essere molto stanco…- si alzò lasciandolo giacere nel grande letto solo. Si lavò con l’acqua tiepida che le era stata portata nel bagno, guardandosi allo specchio notò due piccoli forellini sul suo collo, li accarezzò con le dita e sorrise pensando al morso che William le aveva dato la notte precedente quando avevano fatto l’amore, forse quelli erano i segni. Si vestì silenziosamente per non svegliare William e, dopo aver messo un foulard per coprire il segno d’amore lasciatole sul collo, si diresse alla camera dell’amica, desiderosa di farle visitare il suo meraviglioso giardino, fino al fiume e anche per raccontarle della sua notte con William.

Appena Buffy uscì dalla stanza William spalancò gli occhi azzurri adornati di pagliuzze d’oro

-Come sei pura .. Elisabeth…- prese un profondo respiro, anche se in realtà non ne aveva alcuna necessità, poi chiuse gli occhi e si riaddormentò.

capitolo 5 (seconda parte)

 

Buffy bussò piano alla porta della stanza di Tara, ma non sentì risposta, potè distinguere però la voce dell’amica e di Willow. Decise di entrare, credendo non l’avessero sentita. Appena aprì abbastanza la porta da vedere l’interno della stanza, davanti a lei trovò un’immagine sconosciuta. L’amica giaceva nuda fra le braccia della sua cameriera, anch’essa nuda. Willow era con la schiena appoggiata alla spalliera del letto matrimoniale, una sua mano accarezzava il capo di Tara dolcemente, spostando qualche ciocca di capelli biondi che ricadevano sulla sua fronte, mentre l’altra mano danzava davanti i loro occhi. Buffy sentì poi la voce di Willow, stava recitando una strana cantilena che accompagnava i movimenti della sua mano e poco dopo apparve una bellissima rosa rossa che la ragazza passò su tutto il corpo dell’amante. Buffy rimase impietrita per qualche secondo poi si girò per uscire, ma sbadatamente colpì il tavolo facendo cadere un vaso. Il rumore della ceramica che si infranse sul pavimento fece sobbalzare le due ragazze

-Elisabeth…- Tara arrossì e cercò il lenzuolo per coprire la sua nudità e quella di Willow

-Tara.. scusa.. io.. credevo foste sveglie.. e poi la rosa.. io.. forse è meglio che vada…- Buffy richiuse la porta e scese velocemente le scale ritirandosi in salotto. Non credeva a quello che aveva visto, non solo l’amica era abbracciata a una donna, ma anche quella rosa apparsa all’improvviso. Persa nei suoi pensieri non si accorse che Willow era entrata nella stanza

-Signora Darcy…- Buffy sussultò e la guardò ad occhi sgranati - .. signora Darcy.. mi spiace dell’accaduto.. se vuole che me ne vada lo capisco..- Buffy sorrise alla dolcezza della ragazza

-Willow .. io non voglio che tu te ne vada.. sei mia ospite come Tara… solo..io.. non capisco..- Tara raggiunse le due ragazze in quel momento

-Cosa non capisci Buffy.. che mi possa essere innamorata di Willow perché è una ragazza.. perché tradisco mio marito come lui l’ha sempre fatto… cosa non capisci..- Buffy rimase sconvolta dall’atteggiamento rabbioso di Tara, non era mai accaduto che le parlasse così

-Tara.. io ti voglio bene come ad una sorella.. e se Willow ti rende felice non sarò certo io a impedirvi di stare assieme…- Tara abbassò lo sguardo, colpevole di aver aggredito l’unica persona che avesse capito il suo sentimento

-Scusami Elisabeth..- Buffy si alzò dal divanetto e abbracciò l’amica

-Io so quando ti ha fatto soffrire il matrimonio con Liam… sono felice che ora tu sia serena…- Tara sorrise

-Grazie Elisabeth..- Buffy annuì

-Quello che non capisco è.. è .. la rosa.. come hai fatto.. tu.. hai fatto apparire la rosa dal nulla.. o forse c’era e io non l’ho vista… - Willow si avvicino timidamente a Buffy

-Signora Darcy.. non esiste un modo giusto per dirglielo.. ma .. vede.. io.. io sono una strega..- Buffy sgranò gli occhi

-E’.. è impossibile.. le streghe non esistono.. sono invenzioni.. – Willow si fece coraggio e recitò una qualche formula in una lingua sconosciuta e al centro della stanza apparve un piccolo gattino bianco

-Oh.. – fu l’unica cosa che Buffy riuscì a dire

-Elisabeth.. se vuoi che ce ne andiamo noi..- Buffy la fermò, raccolse in gattino e le fece qualche coccola

-Voi rimarrete qui con me… a patto che nessuno sappia di voi e del .. dono.. sì.. del dono di Willow.. –

-Elisabeth .. grazie..- Buffy sorrise mentre continuava a coccolare il micetto

-Siete mie amiche … come lo chiamiamo? Che ne dite di bianca?- Tara e Willow annuirono, e riconoscenti abbracciarono stretta Buffy. Appena si ritirò, Willow si fece pensierosa

-Amore mio.. cosa succede..- Willow aprì gli occhi diventati bianchi

-Stanno procedendo tutti per la via.. posso vederli… arriveranno presto.. la famiglia si sta per ricongiungere contro il maestro e i suoi discepoli – finito di parlare gli occhi della piccola strega tornarono grandi e luminosi come sempre, Tara l’accarezzò dolcemente

- Stanno arrivando.. e dovrai spiegare a Buffy il suo destino..- Willow annuì

 

Non lontano dalla Tenuta Darcy

 

-Wesley.. sei sicuro che io sarò in grado.. – il fratello sbuffò

-Cordi.. è nel tuo destino.. tu placherai l’ira del figlio.. che secondo i miei studi è Liam Angel O’Connel.. ora noto come Angelus..- Cordelia alzò un sopracciglio

-Ma non è che in uno dei tuoi studi …che non ho mai capito perché le tue magie le chiami studi.. lasciamo stare… non è che dicono come devo sconfiggerlo.. no perché se è un bambino io non ne ho il coraggio… mentre se è un demone non so da dove iniziare.. mentre se è un vampiraccio io non lo tocco… non mi piacciono i paletti...mentre se..- Wesley fermò la cascata di parole della sorella

-Cordelia buona .. quando sarà il momento saprai quello che devi fare… ora cerchiamo di raggiungere i Darcy…- Cordelia annuì e seguì il fratello

-Wes… ma l’hai più vista da quella notte?…- Wesley fermò improvvisamente il suo passo, così che Cordelia gli arrivò contro

-No… e non credo si farà più vedere… lei era venuta solo per insegnarmi quello che so … e ora …- Cordelia abbracciò da dietro il fratello

-Wes… io credo che lei tornerà …- Wes si sciolse dall’abbraccio

-Non voglio più parlarne, fa troppo male Cordelia… ora devo andare a vanti con quella che è la nostra missione… non c’è tempo per queste cose… andiamo …- il ragazzo riprese a camminare, mentre Cordelia lo osservò per un po’, notando come le sue spalle larghe si erano leggermente incurvate e le sue mani si fossero chiuse a pugno. Cordelia sospirò e dentro di sé prego che quella donna misteriosa tornasse a far brillare suo fratello, perché la sua paura più grande è che senza la sua guida sarebbe caduto dalla parte del male.

Capitolo 6 (prima parte)

 

Castello O’Connel

 

-Maledizione.. è tutta colpa tua .. sei uno stupido…- Darla urlava, i suoi capelli si muovevano nervosamente assieme al suo corpo, i suoi canini scintillavano mentre parlava

-Darla.. calmati.. – Angelus era comodamente sdraiato sul letto

-Come osi tu.. guarda cos’è successo con la tua brillante idea..– Angelus si alzò e la raggiunse

-Finiscila Darla ... William ha un’anima … e allora … tanto sarò io a combattere vero.. la profezia parla chiaro.. stai morendo..- Darla guardò il suo amante e compagno

-Tu.. cosa stai dicendo.. – Angelus si avvicinò

-Non capisci… la piccola strega che ha dato un’anima al caro William mi ha anche illuminato su alcune cose quella notte… ora so che sei troppo vecchia… ho capito perché mi hai creato.. perché quando sarebbe giunto il giorno, tu saresti stata troppo debole per affrontare entrambe le salvatrici.. così una tocca a me .. vero Darla..- gli occhi di Darla si tinsero di pagliuzze d’orate, ma non scatenò l’ira del suo demone, perché, purtroppo, Angelus aveva ragione

-Angelus.. tu sei mio figlio.. ti ho creato perché mi aiutassi.. se berrò il sangue delle due salvatrici potrò tornare ad essere l’angelo che ero.. il maestro mi ha tratto in inganno.. mi ha fatto conoscere la bellezza dell’oscurità.. aiutami…– si avvicinò a lui come un felino, iniziò a togliergli la camicia e a leccargli il petto muscoloso

-Darla.. smettila… non mi incanti più… io ti servo solo come arma per i tuoi scopi… quando li avrai raggiunti di me non saprai che fartene… e io che credevo potessimo essere una famiglia come mi hai sempre detto …- Angelus si allontanò da lei - …preparati e avverti Drusilla che stanotte partiremo .. si avvicina il giorno ...- dopo di che uscì lasciando Darla sola, per la prima volta.

 

Nella notte una carrozza completamente nera correva per le vie per raggiungere al più presto la sua meta

-Paparino … io ho fame…- Angelus guardò Drusilla

-Presto saremo arrivati al villaggio.. lì potrai cenare mia cara..- Drusilla sgranò gli occhi

-No.. qui ora .. fermiamoci.. lo sento.. dobbiamo fermarci..- Angelus vide lo sguardo di Drusilla, serio. Bussò al cocchiere e gli ordinò di fermarsi

-Io non capisco.. fra poco sarà l’alba.. e non abbiamo ancora mangiato..- Angelus guardò con disprezzo la sua sire

-Io vado a fare un giro..- si allontanò lasciando stupita Darla

-Paparino io posso andare di là…- Angelus annuì alla richiesta di Drusilla

 

Dopo molto che camminava, Angelus scorse un piccolo ruscello, e il canto di una ragazza lo guidò lungo la riva e poi fino ad un piccolo laghetto. Angelus rimase incantato dalla bellezza che aveva di fronte. Lei era alta, i capelli lunghi e mossi, le labbra carnose, il corpo sinuoso. Piano si avvicinò, cercando di non fare rumore per non spaventarla, lei cantava assorta una canzone in una lingua strana, a lui sconosciuta. Era incantato, poi la ragazza si girò e lo vide, ma non si spaventò

-Signore.. lo sapete che non è bene spiare una ragazza..- Angelus non aveva parole, lei rimaneva di fronte a lui, nuda, i soli capelli che le coprivano leggermente i capezzoli duri per l’aria della notte, poteva anche intravedere i peli ricci che ricoprivano il suo centro. Lei si avvicinò alla riva si asciugò con un telo bianco, si mise una camicia da uomo allacciando solo due bottoni e una paio di culottes

-Io mi chiamo Cordelia.. voi chi siete?..- Angelus le si avvicinò

-Mi chiamo Liam O’Connel… ma chiamatemi Angelus..- Cordelia ebbe un sussulto, quello di fronte a lei era il suo avversario, almeno secondo il fratello

-Voi siete Angelus..- lui aggrottò le sopracciglia

-Sì.. mi conoscete?- Cordelia si avvicinò a lui, con una mano tocco il suo petto proprio sul cuore. Poco dopo sorrise tristemente

-Siete delusa .. sono un vampiro..- Cordelia lo guardò negli occhi, non voleva credere che quegli occhi fossero cattivi, così, ascoltò solo quello che il suo cuore le diceva. Si alzò sulle punte e lo baciò. Angelus rimase sorpreso, poi passò un braccio attorno alla vita sottile della ragazza e la strinse a sé.

 

-Paparino ha trovato lei.. o lei ha trovato lui.. non saprei..- Darla era esasperata

-Smettila piccola stupida.. – Drusilla si girò verso la sua sire con il volto mutato in quello del demone

-Non parlarmi così… tu non avrai mai il piumaggio bianco.. rimarrai per sempre scura…- Darla guardò la sua veggente, doveva sperare che Angelus sconfiggesse almeno una delle due salvatrici, o sarebbe morta. Poco dopo Angelus riapparve fra i fitti rami del bosco

-Angelus.. finalmente..- lui non degnò di uno sguardo il suo sire, risalì sulla carrozza e ripresero il loro cammino. La sua bocca bruciava, l’accarezzò con una mano e sorrise mentre guardava fuori dalla piccola finestrella, leccò le sue labbra e sentì il sapore di Cordelia. Doveva rivederla.

 

-Wes .. credi all’amore a prima vista?..- Wesley guardò con gli occhi blu lucenti la sorella

-Chi hai incontrato Cordi?- domandò sospettoso

-Il mio nemico … colui che amo..- Wes guardò la sorella mentre si metteva nel suo giaciglio provvisorio per quella notte, la coperta le nascose il corpo sinuoso e tremante ancora dalla passione per il bacio appena ricevuto. In cuor suo, Wesley sperava fosse giusto lasciarla avvicinare così all’oscurità, sapeva cos’era successo in passato a chi aveva fatto lo stesso

capitolo 6 (seconda parte)

 

Tenuta Darcy

 

Buffy dormiva profondamente quando sentì una mano fredda accarezzarla delicatamente la guancia, aprì gli occhi e si trovò quelli blu di William

-Amore.. amore mio.. sei tu… ma cosa ti è successo.. hai dormito per tutto il giorno e poi al tramonto sei sparito..- Buffy lo strinse a se, ma lui si sciolse quasi subito dall’abbraccio - ..William.. che succede.. dove sei stato..- William indietreggiò

-Buffy.. non posso restare- Buffy si alzò da letto e lo raggiunse

-Che dici? Non capisco.. – William prese la mano di lei e la portò al suo petto. Non c’era battito

-Com’è possibile?…- domandò Buffy

-Buffy devo andarmene.. Ti amo..- Buffy non perse tempo e gli strinse un braccio

-Tu non vai da nessuna parte.. spiegati..- William chiuse gli occhi e li riaprì incontrando quelli lucidi di Buffy

-Angelus.. lui mi ha reso un mostro… però una ragazza .. aveva i capelli color del fuoco e la voce di un angelo, lei .. lei mi ha fatto un incantesimo e io.. non so.. da quella notte sento il desiderio di bere da ogni persona, ma anche il rimorso per averlo fatto o semplicemente per aver pensato di farlo.. – Buffy guardò il marito, l’uomo che amava, piangere, istintivamente si toccò il collo

-Te li ho fatti io.. l’altra notte.. – Buffy sgranò gli occhi

-Perché?- William abbassò il capo

-Perché sentivo che dovevo …- Buffy annuì, poi si ricordò della descrizione della ragazza

-William.. la ragazza di cui mi hai parlato aveva i capelli rossi, giusto?- William annuì solamente - .. vieni con me- Buffy guidò William fino alla stanza di Tara e bussò, un timido avanti diede il permesso ai due di entrare. Appena William vide Tara e accanto a lei la ragazza dai capelli rossi sgranò gli occhi

-Tu.. tu.. ma come.. cosa..- Willow si alzò immediatamente e guardò William negli occhi

-C’è l’hai .. l’incantesimo ha funzionato..- Buffy guardò Willow seriamente

-Willow.. ti prego.. ora devi spiegarmi ..- Willow guardò Buffy negli occhi e annuì

- Forse è meglio se ci sediamo..- Buffy prese la mano di William e lo guidò al divano della stanza di Tara

-Allora.. inizio dal principio, in particolare devo porti una domanda .. Elisabeth.. tu sai di essere stata adottata?- Buffy abbassò il capo

-Sì.. lo scoprii a 7 anni.. – William le strinse la mano e lei lo ringraziò con uno dei suoi sorrisi dolci

-Bene.. forse quello che non sai è che tu hai una sorella.. me..- Buffy sgranò gli occhi

-Come.. tu .. sei.. – Willow sorrise e annuì

-Ma perché non sei cresciuta con me? Perché i miei genitori non hanno adottato anche te ?..- Willow la fermò

-Loro non lo sapevano.. nemmeno io .. fino a quando nostro zio non è venuto a cercarmi e a raccontarmi la storia della nostra famiglia…- Buffy si accigliò

-La storia della nostra famiglia? Willow.. io non capisco se sto sognando o meno.. – Willow si sedette accanto a Buffy e le prese la mano non occupata da William

-Elisabeth.. te la senti di continuare.. per me possiamo anche ..- Buffy strinse forte la mano della sorella ritrovata

-Continua.. se è un sogno voglio saperne la fine..- Willow annuì

-Allora .. nostra nonna non era una ragazza come tutte.. lei era un angelo .. aveva rinunciato al paradiso per amore di nostro nonno.. purtroppo colui che si fa chiamare il maestro lo uccise una notte .. la stessa notte in cui nostra madre e nostra zia vennero al mondo… dalla disperazione, Darla, così era il nome umano di nostra nonna, lasciò le sue figlie crescere con dei vicini per andare alla ricerca del maestro.. voleva vendetta .. quando trovò il maestro, fu soggiogata dal suo fascino oscuro e cadde nella sua trappola .. un demone si impossessò di nonna.. divenne un vampiro.. ma con l’anima.. straziata fece un patto con il maestro e con chi come lui aveva poteri superiori.. l’avrebbero fatta tornare angelo del paradiso se fosse riuscita a bere il sangue della chiave e della sua guardiana.. ma queste non era altro che le sue figlie.. riuscì ad uccidere nostra madre e poi nostra zia, ma non erano più loro la chiave e la guardina.. i loro poteri erano passati alle loro figlie.. cioè a me e a te..- Buffy era senza parole

-Non posso crederci..- si alzò dal divano e si avviò verso la porta della stanza per uscire

-Buffy.. può essere solo la verità..- Buffy si arrestò sentendo la voce di William, si voltò per guardarlo

-Come può essere vero.. io cosa sarei.. e nostra nonna.. io .. io non capisco..- Willow si alzò per raggiungerla, ma Buffy indietreggiò

-Elisabeth .. è la verità .. io e te siamo dotate di un potere immenso.. io sono destinata a proteggerti fino a quando non ucciderai Darla..- Buffy iniziò a scuotere la testa, William si alzò e la raggiunse

-Buffy.. guardami..- lei alzò lo sguardo per trovare quello del marito

-Hai visto cosa sono diventato.. e sono stati Angelus e .. Darla.. – Buffy aprì la bocca, ma non ne uscì nessun suono

-Elisabeth.. Darla verrà a cercarti .. a cercarmi.. vuole tornare ad essere un angelo.. però non siamo sole.. esistono un altro guardiano e un'altra chiave .. o salvatrice.. i nostri cugini .. i figli di Anyanka e Xander Harris … vedi … la nostra è una leggenda scritta su tutti i libri di magia.. la storia dell’angelo caduto.. e della sua stirpe.. abbiamo dalla nostra altre tre persone ad aiutarci.. – Buffy era sempre più confusa

-Come tre.. ma se hai detto che sono due i cugini..- Willow sorrise

-Sì.. ma esistono le veggenti.. le forze dell’essere non vogliono che Darla abbia la meglio, così hanno donato a due ragazze dei poteri di veggenza .. purtroppo una è caduta nelle mani di Darla.. ma l’altra sono riuscita a metterla in salvo.. lei ci dirà il futuro cosa rivela.. sempre che riesca a resistere al richiamo di Angelus..- Buffy rimase ad ascoltare quest’ultima particolare rivelazione, poi si girò e si portò vicino alla porta, la aprì di poco e si fermò

-Come si chiamavano i nostri veri genitori?- domandò quasi sussurrando

-Jennifer e Rupert Giles..- Buffy annuì

-E perchè tu hai saputo tutto questo e io no..- Willow sospirò piano

-Perché la persona che mi è venuta a raccontare tutto questo è riuscita a rintracciare solo me..- Buffy a quel punto uscì dalla stanza e si ritirò nella sua, troppe cose a cui dover credere ciecamente.

 

Nella stanza di Tara regnò il silenzio per qualche minuto dopo l’uscita di Buffy

-Willow.. perché mi hanno reso così ..- Willow, che era rimasta a fissare la porta chiusa da dov’era uscita la sua sorella, si girò per guardare William

-Non lo so.. probabilmente pensavano di indebolire Elisabeth rendendoti uno di loro .. ma io ho cercato l’incantesimo dell’anima.. tu ti senti strano per che ospiti la tua anima e un demone.. – William sospirò e si diresse anche lui fuori da quella camera

-Grazie ..Willow-

-Prego .. William…-

Capitolo 7

 

-Cordelia .. svegliati.. dobbiamo riprendere il cammino – Cordelia pigramente si alzò e si stirò i muscoli ancora addormentati per la nottata faticosa nel bosco

-Wesley .. manca ancora molto..- Wesley sospirò

-Forse un giorno e mezzo di viaggio, probabilmente dovremo dormire un'altra notte nel bosco..- Cordelia annuì e cominciò a prepararsi per le ore di viaggio che l’attendevano.

Verso sera, i due fratelli, sentirono delle voci e dei passi di cavallo

-Fermiamoci e nascondiamoci- Cordelia annuì e si nascosero dietro dei cespugli alti e folti. Dopo poco un cavallo nero procedeva per il sentiero, sopra di esso una ragazza mora con la pelle rosa candido e un ragazzo che l’abbracciava stretta

-Riley… quanto manca ancora alla tenuta.. io non mi sento più le chiappe..- Riley sorrise all’affermazione di Faith, cosa che fece anche Cordelia nascosta, Wes cucciò la sorella che a sua volta rispose spingendolo nel sentiero ai piedi del cavallo nero

-E tu?..- Wesley guardò Faith e Riley, mentre Cordelia usciva dal nascondiglio

-Mi correggo.. e voi chi siete? E perché eravate nascosti?- Wesley schiarì la voce

-Il mio nome è Wesley e questa è mia sorella Cordelia, ci siamo nascosti per paura che foste ladri.. e voi due?- Faith scese dal cavallo aiutata da Riley che poi la seguì

-Io mi chiamo Faith e lui è Riley.. e non siamo dei ladri..- Cordelia si avvicinò a Faith e le sfiorò la benda sul collo

-E’ stato lui.. vero?- Wesley guardò Faith arrossire, non sapeva se dall’imbarazzo o dalla rabbia, mentre Riley si girò di scatto come se il fatto che Cordelia avesse notato quella benda l’avesse scottato

-Sì.. ma tu come fai a saperlo..chi siete?- Wesley si avvicinò e slacciò la benda così che potè notare i due forellini sul collo di Faith

-Quando ti ha morso ieri sera? Sono ancora aperti..- Cordelia si incupì e abbassò lo sguardo, non riusciva a pensare che lui l’avesse tradita

-No.. sono passate settimane da quando è successo.. ma non mi si rimarginano mai..- Cordelia alzò lo sguardo

-In che senso non ti si rimarginano?- Faith sospirò

-Non lo so.. ogni notte sento la sua voce nella mia testa.. e alla mattina è come se qualcuno mi avesse succhiato sangue..- Cordelia annuì

-Ormai è tardi, ci accamperemo qui.. ma dovrete spiegarmi voi chi siete- Wesley guardò Cordelia aiutare Riley preparare il fuoco e i giacigli per la notte, quasi volesse estraniarsi dalle ultime notizie su Angelus

-Io sono il guardiano e lei è la salvatrice.. stiamo andando dalle nostre cugine .. e tu credo di sapere chi sei.. – Faith lo guardò con un sopracciglio sollevato

-Chi sei?? E chi è lei? E chi sono io?- Wes alzò gli occhi al cielo

-Sono il guardiano, il detentore della magia, mentre mia sorella è la chiave che distruggerà il male , ma finché non sarà il momento della battaglia lei non avrà il potere per farlo.. mentre tu sei la veggente..- Faith trasalì

-Hai detto veggente.. un’altra persona mi ha chiamato così.. la stessa che mi ha detto di essere alla tenuta dei..- Wesley non la lasciò terminare

- ..Darcy per il solstizio… lo so.. lei era mia cugina Willow.. appena arriveremo la incontrerai, e incontrerai anche l’altra salvatrice..- Faith annuì, ancora un po’ frastornata

Per tutta la sera Faith si lasciò incantare dalle parole di Wesley, sui suoi poteri di veggente e su altre piccole notizie di magia

-Io vado a fare una passeggiata- annunciò Cordelia dopo cena

-Cordi .. è pericoloso.. rimani qui .. ti prego..- Cordelia era già sparita fra la boscaglia

-Quella ragazza… - Faith sorrise e poi il suo sguardo cadde verso Riley. Era triste. Si alzò lasciando Wes accanto al fuoco e si sedette accanto a Riley

-Che cos’hai?- domandò. Riley si levò in piedi e si inoltrò nel bosco. Faith non si arrese, lo seguì

-Riley .. fermati.. Riley .. accidenti.. – gli prese un braccio e lo fermò. Aveva gli occhi lucidi, ma non piangeva, il suo sguardo era fiero, non voleva che lei vedesse che stava male

-Riley .. dimmi che cos’hai..- lui abbassò lo sguardo sulla figurina davanti a lui e iniziò a gesticolare

-Riley… io.. come puoi pensare anche lontanamente che tu non sarai più parte della mia vita..- lui iniziò a muovere le mani, ma poi Faith lo bloccò

-Riley.. non hai motivo di preoccuparti di Angelus.. – lui sospirò forte

- Posso chiederti una cosa .. – Riley annuì

-Ti piaccio.. – la domanda sorprese il ragazzo che annuì semplicemente

-Allora perché non mi baci.. ogni notte sogno noi due mentre facciamo l’amore.. è l’unica cosa che mi tiene lontana da Angelus..- Riley si stupì di quella rivelazione, raccolse fra le sue grandi mani il visino di Faith e le sfiorò le labbra. Faith sorrise e allacciò le braccia attorno al collo di Riley, poi lo richiamò a se baciandolo pienamente. Il ragazzo aprì la bocca e Faith la invase con la sua lingua. Lui cercò di ribattere alla passione di Faith, ma era troppa, poteva solo seguirla in quello che era il loro primo bacio d’amore.

 

-Sei qui.. lo so.. ti sento … - Cordelia parlava fra gli alberi, sicura che qualcuno la potesse sentire

-Come fai a saperlo..- una voce calda e sensuale le rispose, lei accennò un sorriso

-Perché ti sento ..- Angelus si avvicinò alle spalle di Cordelia, le cinse la vita facendola aderire al suo corpo e posò un bacio delicato sulla sua spalla leggermente nuda

-Angel..- lui si allontanò come scottato

-Non mi devi chiamare così..- lei si voltò e lo guardò negli occhi

-Perché?- domandò semplicemente

-Perché Angel è morto.. ora sono Angelus..- Cordelia abbracciò stretto Angelus

-I nomi non hanno alcuna importanza.. ora voglio solo stare con te..- Angelus rimase colpito

-Tu vuoi stare con me?- lei annuì semplicemente

-Ho conosciuto Faith..- Angelus chiuse gli occhi nel sentire il nome di quella ragazza dagli occhi da cerbiatta - .. so che l’hai amata..- lui trasalì

-No.. non l’ho amata.. è stata solo .. non lo so.. un’esperienza..- Cordelia alzò il viso per vedere gli occhi del suo amore

-Davvero tu non l’hai amata?..- lui chiuse gli occhi

-Forse per un’ istante, quando ci siamo uniti.. – Cordelia si staccò da lui

-Va da lei allora..- Angelus la riprese per un braccio e la schiacciò contro il suo petto

-Ma io non l’amo.. io voglio te.. – Cordelia rimase colpita da quelle parole, ma non voleva dare soddisfazione al vampiro che la stringeva

-E perché allora ogni notte la chiami a te…?- la domanda era uscita come un soffio

-Non lo so.. forse perché sapevo che mi avrebbe condotto a te..- Cordelia lo guardò dritto negli occhi

-Mi vuoi?- Angelus guardò quella donna fra le sue braccia

-Sì..- rispose tranquillamente lui. Lei sorrise e si allungò sulle punte dandogli un leggero bacio sulle labbra. Lui sentì il calore delle labbra carnose di Cordelia, e per la seconda volta si sentì bruciare. La lingua di lei accarezzò la bocca di lui, Angelus sorrise al gesto sensuale della ragazza poi aprì le labbra e fece scivolare fuori anche la sua lingua. Appena la fredda lingua di Angelus incontrò quella di Cordelia, lei si ritrasse

-Hai paura… ieri notte non la pensavi così..- Cordelia arrossì al ricordo

-Devo andare.. o mi verranno a cercare..- Angelus annuì e lasciò la presa sulla vita sottile della ragazza

-Quando potrò rivederti?- Cordelia accarezzò una sua guancia

-Non lo so..- Angelus la guardò triste

-Non mi piace come risposta..- lei sospirò

-E’ la verità.. non lo so.. ma spero presto.. buona notte … Angel..- lui stava per contraddirla, ma Cordelia stava già tornando verso il piccolo bivacco

 

-Riley.. forse è meglio tornare..- Riley annuì e baciò le labbra arrossate e gonfie di Faith. Era da più di un’ora che si erano nascosti per dedicarsi a coccole dolci, ora era notte fonda e il giorno dopo avrebbero fatto tanta strada. Stavano percorrendo la strada mano nella mano, poi Riley intrappolò Faith fra il suo corpo muscoloso e il tronco di una grossa quercia, la baciò appassionatamente, con desiderio. Faith ricambiò immediatamente. Riley alzò il corpo leggero di Faith così che lei potè legare le gambe al bacino di lui. Rimasero così per molto tempo

-Riley.. – lui le sorrise e percorse con una mano tutto il corpo di Faith, le dita di lui giocarono con i capezzoli duri , ma poi un rumore catturò la loro attenzione. Velocemente cercarono la fonte del rumore. Era lui, Angelus, si stava nutrendo di un cerbiatto, il rumori che avevano udito i due amanti erano gli ultimi mugolii prima della morte del povero animale. Quando il pasto fu completato, Angelus mutò il volto in quello dell’essere umano, si asciugò le labbra e rimase immobile

-Rosa… - Faith udì bene quella parola - … non preoccuparti.. sei libera.. avevi ragione … ora dalla tua parte hai un’arma che potrebbe distruggermi …- Faith rimase stupita

-Sì… l’amore…- rispose Faith sussurrando, poi prese la mano di Riley e lo condusse dai loro compagni di viaggio. Angelus rimase a sentire il profumo di rosa ed eccitazione che Faith aveva lasciato nell’aria. Il ricordo di lei stava sbiadendo grazie alla venere che aveva incontrato, la sua innocenza e sensualità lo stavano facendo impazzire, forse non tutto era perduto dell’Angel di un tempo.

Capitolo 8

 

Buffy aveva dormito poco per tutta la notte. Le parole di Willow le continuavano a torturare la mente. Aveva sentito William entrare nella stanza e stringerla al petto, lei si era aggrappata a lui. Aveva pensato potesse essere stato tutto un sogno, ma il fatto che fosse abbracciata al marito vivo, ma senza un cuore che batte, doveva far considerare alla possibilità che lei fosse realmente quello che la sua ritrovata sorella le aveva raccontato. Solo verso l’alba si era addormentata e con lei William. Solo verso l’ora di pranzo Buffy riemerse dal sonno

-Sei sveglia.. ti sento..- Buffy sorrise

-Sì.. sono sveglia…- William accarezzò le braccia bianche di Buffy

-William.. tu sei un vampiro con l’anima..- William sospirò

-Sì..- Buffy si levò seduta

-E io sono una specie di arma contro Darla, chiunque lei sia...- William sorrise e annuì

-William .. ho paura..- lui l’abbracciò stretta e le baciò il capo

-Baciami..- William sfiorò le proprie labbra con quelle calde di Buffy. Lei approfondì il bacio e si portò a cavalcioni su William. Il bacio diventava sempre più intenso, Buffy iniziò a muoversi sensualmente sopra William, sentì la sua durezza contro il suo sedere. William con uno scatto la portò sotto di sé, e percorse tutto il suo corpo con le mani, accarezzando ogni centimetro del corpo caldo di Buffy

-Come sei bella… il tuo odore … mi fa impazzire…- Buffy fermò William e lo fece sdraiare, poi si portò nuovamente sopra di lui. Gli occhi di lei si persero in quelli ornati di lui. In quell’istante Buffy capì che tutto ciò che era successo doveva essere verità e non sogno

-Fai l’amore con me..- lui rimase stranito

-Buffy.. sei sicura di volermi comunque nel tuo letto?- lei sorrise

-Se ho accettato questa pazzia è solo per poter stare con te per sempre..- lui sorrise

-Buffy.. ti amo..- lei si tolse la camicia rimanendo nuda davanti a lui

-Ti amo … William..- lui accarezzo con una mano i seni gonfi, le dita fredde di William fecero rizzare i capezzoli già ricettivi di Buffy. Le piccole mani di Buffy sollevarono la camicia di William e la tolsero poi slacciarono i pantaloni di lui rivelando il membro gonfio. Intanto William non aveva smesso di torturare i capezzoli di Buffy, quando fu completamente nudo, calò le labbra su uno di essi e iniziò a giocare con la punta rigida. Buffy sentiva la lingua fredda di William stuzzicare il suo capezzolo, la sensazione era diversa e piacevole, unì le mani sul capo di William e lo portò più stretto al suo petto

-Sì.. che bello.. ancora..- William giocava con l’uno e l’altro seno, sentiva i movimenti del bacino di Buffy, doveva possederla. Si staccò con disappunto di Buffy, ma lei non riuscì a controbattere perché si ritrovò imprigionata fra il corpo di William e il materasso. Iniziò a riempire di baci il suo corpo bollente, concentrando l’attenzione sulle punte ancora ricettive dei suoi seni, poi scese piano verso il centro di Buffy. Con due dita la penetrò improvvisamente, lei sobbalzò dalla sorpresa e dal piacere provato per quella intrusione

-Buffy.. che buon profumo che hai ..- lei guardò William mentre abbassava il capo sul suo nocciolino gonfio e iniziava a leccarlo voracemente. La sensazione della fredda lingua di William sulla sua pelle sensibile e bollente fece perdere il controllo a Buffy

-Sì.. sì.. William.. – lui iniziò a leccare il clitoride di Buffy mentre pompava le sue lunghe dita dentro e fuori il suo canale bagnato. Il calore interno di Buffy era così delizioso è eccitante, e la dolcezza di lei invadeva il suo palato piacevolmente

-Sai di miele amore mio..- Buffy guardò William con gli occhi lucidi di passione

-William… sì… sì..- lui aumentò i movimenti sentendo le pareti di lei stringere convulsamente le sue dita

-Oh sìììì….- Buffy venne e William leccò ogni centimetro del piacere della sua amante. Quando la sentì rilassata, risalì lungo il suo corpo posando piccoli baci qua e là

-Stringimi William ..- lui si distese e abbracciò Buffy da dietro, schiacciando il suo corpicino tremante per il desiderio contro il suo massiccio. Buffy sentiva le dita leggere di William sul suo braccio, sorrise e si girò per guardarlo. I suoi occhi non erano mai stati così belli, lo baciò dolcemente portandosi sopra il suo corpo

-William..- lui guardò la sua amata Buffy scendere fino il suo sesso voglioso e la sua bocca piena chiudere la sua carne

-Oh.. Elisabeth…- lei giocò con la punta del suo pene e la sua lingua, facendolo impazzire. Improvvisamente Buffy accolse quanto più possibile del sesso di William nella sua bocca. Lui sobbalzò per la sorpresa e per il piacere. Poteva sentire il caldo della bocca di lei avvolgerlo, la sua lingua leccarlo, mentre Buffy dolcemente aveva iniziato a muoversi su e giù con il capo

-Elisabeth.. Elisabeth..- le mani di William iniziarono ad accompagnare i movimenti del capo di Buffy

-Oh.. sto per venire.. amore mio.. oh oh …- più lui cercava di allontanarla per non riversare il suo seme nella sua bocca, più lei succhiava maggiormente facendolo godere di più

-Elisabeth… vengoooo..- con un ultimo gemito William si lasciò andare e Buffy ingoiò tutto ciò che lui poteva darle. Continuò a succhiare e leccare fino a quando non sentì William chiamarla, si staccò e guardò gli occhi pieni di piacere del suo amato William

-Ti voglio..- furono le uniche parole che William pronunciò prima di portare sotto di sé Buffy ed entrare in lei con un’ unica spinta. Inizia così la loro danza d’amore. Lui che spingeva in lei e lei che lo legava a sé con le gambe. Quando le pareti di lei diventarono strette, William accarezzò il suo clitoride con una mano e Buffy non riuscì a resistere e venne

-Vieni con me .. William.. vieni con me..- la sua era una preghiera che William non aveva intenzione di mantenere, continuava a pompare in lei, sempre più profondamente. Buffy stringeva le coperte per il troppo piacere, si arcuò creando una penetrazione migliore, William sorrise nel vedere il suo volto carico di lussuria

-Elisabeth… vieni.. – la voce sensuale e calda di William accarezzarono Buffy, lei spalancò gli occhi e vide quelli azzurri di lui luccicanti di pagliuzze d’oro. Lei mosse il capo di lato, mostrando il suo collo liscio a William

-Mordimi.. William..- lui rimase sorpreso

-Io .. non posso..- Elisabeth lo guardò negli occhi

-Mordimi.. ora.. o non sarò più tua..- William abbassò il capo per non mostrare a lei il suo volto deformato nel demone, poi leccò il punto dove già aveva assaggiato il sangue dolce di Buffy

-William.. ora… sì.. – lui affondò i canini nella carne di Buffy che in quel momento venne, stringendo il membro di William fra le sue calde pareti

-Sìììì.. vieni con me.. ti prego..- William deliziato dal sangue di Buffy, dall’odore del suo “miele” e dalla sua voce roca e sensuale rilasciò il proprio sperma

-Amore.. sì.. vieni.. sììì..- Buffy sentì il getto di William invaderla, mentre la sua lingua leccava il punto dove aveva preso il suo sangue. Lei si mosse e prese il suo volto fra le mani

-No.. non guardarmi..- ma lei lo fermò dal nascondersi, vide il demone che era in lui. Sorrise e baciò la sua bocca deformata e colorata del rosso del suo stesso sangue, ne sentì il sapore metallico e le piacque. Si staccò da lui

-Ti amo..- William tornò ad avere il suo volto e gli occhi si riempirono di lacrime - .. perché piangi amore mio..-

-Perché non so come tu possa amarmi nonostante quello che divento… nonostante quello che sono…- lei sorrise

- William.. tu sei lo stesso.. altrimenti non ti preoccuperesti per me e mi avresti succhiato via la vita..- lui si asciugò due lacrime salate

-Dormiamo un po’ ora.. sono stanca…- lui annuì e posò il capo sul suo ventre. Sentì il cuore di Buffy leggero. Non sentì però un altro battito ancora più leggero, quello di una nuova vita che stava prendendo forma nel ventre di Buffy.

capitolo 8 (seconda parte)

 

-Wesley quanto manca ancora..- Cordelia era esasperante, anche la pazienza infinita del fratello era seriamente compromessa in quei giorni di viaggio

-Cordelia.. mancherà cinque minuti in meno rispetto prima..- rispose stanca Faith, ma Cordelia non la stava ascoltando

-Eccola.. tenuta Darcy.. – Cordelia esultò felice, mentre anche lo sguardo dei suoi compagni di viaggio si illuminava

-Allora andiamo..- suggerì Faith avanzando insieme a Riley sul loro cavallo nero. Proseguirono sul sentiero per una buona mezzora prima di arrivare al portone d’ingresso, Wesley si avvicinò e bussò. Dopo poco una ragazza dai lineamenti dolci aprì il portone

-Buon giorno … desiderate?- Wesley guardò incerto la ragazza, gli ricordava qualcuno, in particolare i suoi capelli rossi

-Mi chiamo Wesley Harris, questa è mia sorella Cordelia ..- Wesley non terminò di parlare, la giovane ragazza lo abbracciò stretto

-Si..signorina…- l’impacciato Wesley era diventato rosso dall’imbarazzo, mentre la sorella rideva della situazione

-Wesley.. io sono Willow…- lui sgranò gli occhi azzurri

-Tu sei.. – a quel punto ricambiò l’abbraccio, poi si staccò e raggiunse l’altra sua cugina. Cordelia la strinse forte, anche se quasi non aveva nulla della neonata che la sua mente ricordava, a parte i capelli di fuoco e la pelle di porcellana, un qualcosa dentro di sé la spingeva a credere fermamente che lei fosse parte della sua famiglia

-Siete arrivati.. finalmente.. – dopo essersi ricomposti Willow notò Faith e le sorrise dolcemente

-Allora sei venuta… - Faith la guardò senza capire, poi il suo tono di voce colpì la sua memoria. I suoi occhi marroni si allargarono al ricordo della fanciulla del castello

-Sei tu… tu mi hai portato via dal castello…- Willow annuì sorridendo

-Grazie…- sussurrò Faith mentre scendeva da cavallo seguita da Riley -... lui è Riley .. la mia guardia del corpo…- spiegò scherzosamente Faith, mentre Riley chinò il capo arrossendo leggermente -… è il mio uomo…- aggiunse infine Faith in un sussurro, Riley fece scattare il volto per guardarla negli occhi, sorridevano, allora le strinse la vita con un braccio, godendosi quel momento di felicità che lei gli aveva donato con quella dichiarazione

-Piacere Riley .. entrate.. mettetevi comodi.. intanto io vado a chiamare Elisabeth ..- Willow fece entrare i quattro ragazzi nell’immensa villa e li fece accomodare nel salotto più grande mentre lei andava a chiamare gli abitanti della casa.

 

Willow raggiunse la stanza di Tara ed entrò come una furia

-Tara sono arrivati!!- la sua gioia era immensa e traspariva sul suo volto come nella sua voce

-Willow sono felice .. devi chiamare Elisabeth.. anche se credo che non sarà facile..- Willow guardò Tara e sorrise, le schioccò un baciò pieno sulle labbra

-Vai giù a conoscerli.. io intanto cerco di svegliare i due piccioncini..- Tara annuì e uscirono dalla stanza.

 

-Elisabeth.. Elisabeth ..- Willow aveva bussato più volte, ma nessuno aveva risposto, ora cercava invano di chiamare la sorella -.. Elisab..- Dalla porta apparve William, con solo un lenzuolo attorno alla vita. A Willow si colorarono di rosso le guance

-Dimmi rossa.. che succede?- Willow cercò di concentrare lo sguardo sugli occhi azzurri di William e non sul suo corpo nudo, mentre lui accortosi dell’imbarazzo di Willow non nascose un ghigno seducente e si passò la lingua sui denti con fare divertito

-So…sono arrivati i nostri cugini .. e… e anche la veggente.. non è che Buffy potrebbe venire giù a conoscerli..- William annuì

-Ora provo a svegliare Buffy... ti dona il rosso Willow…- Willow sgranò gli occhi e si allontanò velocemente, mentre William chiudeva la porta dietro le sue spalle

-William.. chi era..- lui si avvicinò al letto, dove Buffy giaceva ancora nuda

-Era Willow.. ha detto di riferirti che sono arrivati i vostri cugini e la veggente.. devi scendere per conoscerli..- Buffy si alzò sedendosi sul letto

-William.. baciami..- lui obbedì, si impossessò delle labbra di Buffy voracemente, mentre con le mani accarezzava il corpo tiepido di lei prestando attenzione a ogni piccolo punto erogeno. Quando William sentì il fiato corto di Buffy si staccò

-Passerotto .. devi andare.. o non riuscirò a trattenermi dal farti mia ..- lei sorrise, mentre intravedeva negli occhi di William quella luce d’orata che ormai faceva parte della sua persona

-Ora scendiamo.. perché tu verrai con me...- lui sorrise, ma il suo stomaco brontolò

-Che cos’hai?- domandò preoccupata Buffy

-Nulla.. è che sono 3 giorni che non mangio..- lei corrugò la fronte

-Ma.. perché .. la cucina è piena..- lui sorrise all’ingenuità di Buffy e le diede un piccolo bacio sulla punta del naso

-Ho bisogno di sangue.. quello che bevo da te è troppo poco.. e non riuscirei mai a succhiare sangue da un’altra persona..- Buffy si morse leggermente un labbro per l’ingenuità che aveva dimostrato

-Potresti bere quello degli animali.. – William annuì triste - .. amore… vedrai che la nostra vita sarà perfetta ..- lui iniziò a rivestirsi

-E come.. io vampiro.. e tu.. beh.. tu che dovresti uccidermi…- lei si alzò dal letto e lo abbracciò stretto da dietro

-Non pensare nemmeno a queste cose.. tu sei il mio compagno per la vita.. e così sarà per sempre.. se solo te ne andrai da questa casa verrò a cercarti e ti colpirò finchè non mi dirai che tornerai con me…- William sorrise

-Va bene.. io ti starò sempre vicino.. ora vestiti.. ci stanno aspettando..-

 

Capitolo 9

 

-Angelus.. perché non dormi.. è giorno.. dovresti riposare..- Angelus non si girò nemmeno continuò a fissare la tenda della finestra della camera in cui avevano trovato alloggio. Darla e Drusilla avevano massacrato quasi tutti gli uomini della locanda che avevano trovato nascosta nel bosco, e Angelus si sentiva stomacato dall’odore forte di sangue e dalle urla disperate di chi ancora era prigioniero delle sue due compagne

-Vai a letto Darla..- lei si avvicinò

-Non puoi uscire sotto la luce.. moriresti..- Angelus la guardò con disprezzo

-Lo so.. cosa credi.. grazie a te non posso più godere delle bellezze del mondo a pieno..- Darla si sentì offesa

-Non la pensavi così quando ti ho trasformato.. quando hai bevuto il mio sangue e mi ha scopato per tutta la notte.. per tutti questi anni ti sei divertito ad essere quello che sei ora.. – Angelus le prese il collo stringendo fino quasi spezzarlo

-Taci.. se io sono qui è perché hai bisogno di me e della mia forza.. e rimango solo per il legame profondo che hai con me.. sire…- Darla sgranò gli occhi sentendo con quanto dispregio aveva pronunciato quelle parole - .. ora so perché hai alimentato tanto la mia crudeltà in questi anni.. perché fossi pronto per il giorno in cui tu avrai bisogno di essere difesa.. mi fai schifo.. e se mai riuscirò a salvarti dopo dovrai solo avere paura di me.. perché io verrò ad ucciderti..- Angelus lasciò il collo di Darla, lei indietreggiò leggermente e iniziò a massaggiarsi lì dove c’erano impresse le dita del suo childe rabbioso

-Ma.. Angelus.. come puoi parlarmi così..- Angelus rise

-Vado a riposare .. Darla..- Angelus si diresse alla sua stanza e la lasciò sbalordita nel mezzo della camera, si girò a guardare la porta dietro cui era sparito il suo diletto, ma la vista si stava offuscando. Portò una mano sui suoi occhi e per la prima volta dopo tanti anni lacrime scesero lungo le sue gelide guance

-Ho sbagliato tutto… ma ora non posso tornare indietro.. voglio solo la pace .. e riuscirò ad ottenerla – si asciugò in fretta le lacrime, si aggiustò il vestito ed uscì dalla camera. Un’ora più tardi tornò, la sua bocca rossa, i capelli sciolti, l’abito slacciato e strappato

-Mammina è andata a pranzo senza la sua piccola..- Darla guardò Drusilla

-Vado a letto.. Drusilla… riposati anche tu..- Drusilla si avvicinò a Darla e le accarezzò una guancia

-Presto troverai riposo eterno … - Darla sorrise

-Sì .. piccola mia ..- prese per mano la sua veggente e si ritirarono entrambe per il riposo diurno.

capitolo 9 (seconda parte )

 

Buffy e William arrivarono nel soggiorno dove tutti gli ospiti erano stati accomodati, regnava un vociare sconnesso che disturbava il silenzio a cui la coppia era abituata. William si bloccò improvvisamente sentendosi un estraneo, ma Buffy gli strinse la mano e lo incoraggiò a seguirlo

-Salve.. io sono Elisabeth … Elisabeth Darcy.. e lui è mio marito William Darcy..- la voce di Buffy arrivò alle spalle dei nuovi ospiti, tutti si girarono ad osservare la coppia. Wesley si schiarì la voce e si alzò, seguito dalla sorella e poi da Faith e Riley

-Piacere.. io sono Wesley, loro sono mia sorella Cordelia, Faith e Riley- Buffy strinse la mano di Wesley, così come William, mentre quando si trovò di fronte la bella Cordelia non riuscì a trattenere un caloroso abbraccio. Dopo le presentazioni si riaccomodarono tutti sui grandi divani, era il momento di conoscersi veramente, di scoprire tutti i segreti di questa famiglia a cui Buffy aveva scoperto appartenere.

Elisabeth potè così conoscere com’era avvenuta la sua separazione dalla sorella e della storia dei suoi cugini, cresciuti in terre lontane insieme al loro zio Oz

-Io .. io avrei una domanda..- Buffy si alzò dal gruppo in modo da concentrare tutta l’attenzione su di sé

-Elisabeth chiedi pure- la incoraggiò Wesley

-Come posso sconfiggere qualcuno se non so nemmeno come fare..- Cordelia rise e tutti la guardarono straniti

-Scusate.. è che quando lo chiedo io a Wes, lui mi dice che lo saprò quando sarà il momento.. voglio proprio vedere che cosa dici stavolta fratellone..-Wes lanciò un’occhiata di fuoco alla sorella e poi si girò verso Buffy

-Effettivamente Cordelia ha ragione.. nessuno ha notizia di quale sia il vostro potere… si narra solo che ne verrete a conoscenza solo il giorno della battaglia… - Buffy sospirò

-Ora potrei fare una domanda io… perché siamo completamente al buio in questa stanza?- domandò Cordelia ingenuamente

-Perché io sono un vampiro..- rispose William triste. Wesley scattò in piedi e si allontanò da William, cercando la croce che portava sul petto. Il giovane vampiro lo osservava incuriosito mentre le sue narici si allargavano sentendo l’odore di paura e agitazione che stavano sconvolgendo il ragazzo

-Elisabeth.. tu permetti ad un demone di rimanere qui?- domandò Wes

-Certo.. anche perché lui non è un demone.. è mio marito.. il mio William..- Wes si avvicinò a Buffy e le cinse le spalle con le mani

-I vampiri sono esseri senz’anima .. non possono amare…- Cordelia si sentì piccata dal commento del fratello, lei credeva fermamente che i vampiri provassero amore, dopo tutto ne aveva la prova in Angelus

-Lui ha un’anima..- esclamò Willow avvicinandosi a Wesley e Buffy

-Come .. sei riuscita nell’incantesimo..- Willow sorrise ed annuì

-Quindi tu sei posseduto dal bene e dal male allo stesso tempo.. hai il libero arbitrio..- William lo guardò torvo, mentre abbandonando il suo stato di confusione e panico si avvicinava a lui osservandolo come fosse una cavia. Wes iniziò a toccargli il petto con un dito, quasi a voler sentire la presenza della sua anima, William di risposta alzò un sopracciglio e fece un ghigno storto mostrando la punta di un canino. Wes arretrò leggermente, mentre William si allontanava avvicinandosi a Buffy

-Io non farò mai in modo che il demone prenda il sopravvento .. io ..io..- William cadde a terra improvvisamente e Buffy si piegò su di lui

-William.. William… - Wesley si avvicinò e guardò il giovane vampiro

-Da quanto tempo è stato trasformato?- domandò serio

-Da qualche giorno ..- Wes annuì

-E che voi sappiate… ha mangiato? diventare vampiro richiede uno sforzo enorme, e di conseguenza deve nutrirsi tanto ..-

-Non lo so… credo che dopo essersi trasformato sia tornato da me.. ha bevuto solo da me..- Wesley guardò Buffy inorridito - .. non guardarmi come se fossi matta.. mi ha preso poco sangue.. infatti ora è qui privo di sensi… Wes, mio marito è buono.. William è la persona più importante per me.. non posso lasciarla morire ..- Wesley annuì

-Dobbiamo farlo mangiare… o meglio bere.. avete degli animali..- Buffy annuì - .. Bene.. dovrà bere il loro sangue .. – portarono William sul divano e Wes, aiutato da Riley, sgozzarono un maiale per prenderne il sangue. Tutte le ragazze si allontanarono, le sole grida di sofferenza dell’animale erano bastate a farle inorridire, solo Buffy non venne scossa, anzi rimase accanto a William

-Buffy dobbiamo fagli sentire l’odore del sangue, dopo lo berrà, il suo istinto non lo tradirà vedrai..- Buffy annuì a Wes, prese il bicchiere pieno di quel liquido rosso e ancora caldo e lo portò all’altezza della bocca e del naso di William. Inizialmente dovette incoraggiarlo a berne dei piccoli sorsi, ma quando il dolce sapore scese lungo la gola, la voracità del demone prese il sopravvento bevendo ingordamente.

-Stai meglio amore..- William, in quel momento era come un bambino, prosciugava ogni bicchiere leccando via anche le gocce sul fondo, per non perdere nulla di quel liquido rivitalizzante

-Sto meglio … grazie.. a tutti..- William alzò lo sguardo anche verso Wes e Riley, che annuirono

-Forse è meglio se ci andiamo a sistemare… tu William dovresti essere più o meno in forze.. ma ti conviene andare a caccia stanotte .. devi bere ogni giorno … o non riuscirai a vivere.. e poi avremo bisogno della tua forze di vampiro..- William annuì e i due ragazzi sparirono lasciandolo solo con Buffy. Lei sorrise

-Perché ridi?- lei passò un dito sul suo labbro superiore

-Avevi i baffi…. Come un bimbo…- lui abbassò il capo vergognoso - .. William ora stai davvero meglio?..- William si alzò in piedi e la prese in braccio

-Direi proprio di sì- lei sorrise e si incamminarono verso la loro stanza

 

A notte, dopo che Buffy si fu addormentata, William uscì dalla casa alla ricerca di qualcosa da mangiare, non accorgendosi dell’ombra scura che varcò la soglia di casa sua. Il vampiro salì le scale velocemente, si soffermò a sentire ogni odore, sorrise quando si trovò davanti alla porta dove il profumo di rosa era forte, ma proseguì fino a quando non sentì quello femminile che stava cercando. Il canto che arrivava attraverso la porta fu la conferma che era davanti alla porta giusta. Non bussò, entrò e ammirò la schiena di Cordelia che giaceva nuda in una tinozza, lavandosi delicatamente, il profumo alla vaniglia del sapone che stava usando si era espanso in tutta la stanza

-Vedo che non cambi abitudini.. mi spii sempre..- lui rimase sorpreso che l’avesse udita

-Come fai a sapere che sono io?- lei si alzò, rimanendo sempre di spalle e avvolse il suo corpo attorno ad un telo

-Non lo so.. ti sento anche quando sei lontano..- lui si avvicinò a lei e le toccò una spalla umida e calda. Lei provò dei brividi su tutto il corpo dovuto al contatto fresco che si era creato

-Cordelia.. ti voglio..- lei si girò a guardarlo

-Perché?..- lui si sorprese

-Non lo so.. ma so che ti voglio.. – lei si allontanò

-Non sarò mai tua.. lo sai?- Angelus sentì la rabbia crescere

-Sì .. sarai mia ..- la prese di peso e la portò sul letto, Cordelia tentò di urlare, ma lui le tappò la bocca con un bacio

-Lasciami .. – lui la guardò serio

-No… ti voglio…- lei iniziò a tremare, non dalla paura, ma dalla passione con cui le parole di Angelus l’accarezzavano. Cordelia sentì il telo aprirsi, chiuse gli occhi e un brivido percorse tutto il corpo. Guardò Angelus che la accarezzava dolcemente, le sue mani si mossero e cercarono il corpo freddo del vampiro, lo spogliarono piano della giacca e della camicia. Cordelia si perse a contemplare il corpo muscoloso di Angelus, il suo sguardo era penetrante e buio come la notte

-Cordelia.. ho bisogno di te..- quelle parole, pronunciate con dolcezza infinita, scaldarono il cuore di Cordelia

-Sono qui per te..- furono le sole parole che lei riuscì a dire, prima che Angelus le catturasse la bocca in uno dei loro baci che non lasciavano tempo di prendere respiro. La lingua di Angelus lottava con quella di Cordelia, le sue punte erette si strusciavano sul petto di lui ad ogni movimento, creando una frizione gradevole. Lui stava impazzendo, riuscì a liberarsi dei pantaloni e sfregò il pene gonfio e duro sulla coscia di Cordelia. Lei sentì il liquido pre coito inumidirla, e la sensazione del suo corpo freddo fra il suo caldo la stavano accendendo maggiormente. Angelus fece scivolare una mano verso il clitoride gonfio e ci giocò facendo provare un piacere completamente nuovo a Cordelia. Le dita di lui si bagnarono del liquido di lei, ne sorrise

-Dimmi che ti piace..- lei spalancò gli occhi per incontrare quelli scuri e lucidi di lui

-Sì..- lui inserì delicatamente un dito nel suo caldo e verginale canale

-Ohh… sì..- lui sorrise

-Dimmi che ti piace.. dillo.. dì mi piace Angelus.. – lei non riusciva a respirare, lui continuava a pompare dentro e fuori, aveva aggiunto un secondo dito, e Cordelia era in preda al piacere più grande

-Mi piace.. mi piace.. Angel.. mi piace..- lui rimase turbato, l’aveva chiamato Angel

-Dillo ancora ..- le sussurrò in un’ orecchio leccandoglielo e spingendo sempre più a fondo le sue fredde dita

-Angel mi piace… - riuscì a dire lei, lui fu accarezzato dalla sua voce carica di passione e piacere

-Ora ti farò impazzire amore mio…- Angelus calò sul suo corpo e leccò il suo nocciolino gonfio. Cordelia saltò leggermente per la nuova sensazione, ma poi si lasciò andare alle ondate di piacere che la sua lingua e le sue dita le facevano provare. Sentì le sue pareti stringersi attorno alle dita di Angelus

-Sì… sì… - riusciva solo a chiedere di più

-Oh.. sì… sento .. cresce.. sì ..sì sììììììì- Cordelia venne e Angelus allungò la mano libera per chiuderle la bocca per evitare che i suoi urli svegliassero qualcuno della casa. Lui continuò a leccare e pompare fino a quando Cordelia non fu esausta e il suo dolce miele era terminato. Angelus si portò sopra di lei e la baciò

-Ti è piaciuto?- domandò, sapendo già la risposta

-Niente male.. – rispose lei, facendo sorridere lui

-Sapessi cos’altro ho in mente- Cordelia alzò un sopracciglio e sentì il pene di Angelus lì dove poco prima c’era il suo volto

-Angel..- Angelus guardò la venere fra le sue braccia

-Cordelia… - Angelus iniziò a spingere dentro di lei mentre con una mano accarezzò nuovamente il clitoride, voleva provocarle meno male possibile, e questo stupì se stesso, che questa ragazza l’avesse realmente cambiato. Lei chiuse gli occhi e si morse il labbro inferiore, il dolore, il piacere, la paura, la voglia per la novità, tutte questi sentimenti si mischiavano fra loro

-Angel… ah..- il membro di lui era completamente dentro di lei, la sua verginità era stata infranta

-Cordelia… io ..- lei aprì gli occhi, calde lacrime volevano trovare sfogo, lei lo baciò

-Angel .. continua..- lui dolcemente iniziò a pompare dentro e fuori, quando il dolore fu superato dall’estremo piacere, Cordelia arcuò la schiena e strinse i bicipiti tirati di Angel

-Ah.. sì .. sììì.. sììì.. ancora.. sì..- Cordelia era presa dal piacere più assoluto, Angel sentiva che non avrebbe resistito a lungo, accarezzò nuovamente il clitoride di lei facendo aumentare le strette convulsive delle sue pareti

-Cordelia… non resisto.. vieni per me… ti prego.. vieni con me…- lei conficcò le unghie nella carne del suo amante e con un urlo chiuso dalle labbra di Angelus venne seguita da lui. Il suo seme la invase tutta, sentiva quel fresco dentro di sé, e pensò che sarebbe morta se lui non avesse più fatto l’amore con lei. Lui posò il volto fra i suoi capelli accanto al suo bianco collo, le sue vene pulsavano incessantemente come se stessero danzando

-Fallo..- la voce di Cordelia arrivò a Angelus come una supplica

-Sei sicura?- lei si sporse più a lui. Lui cominciò a muoversi nuovamente dentro di lei, il suo pene ancora duro strusciava le pareti calde di lei

-Ah.. ancora… continua..- lui sorrise e cominciò un ritmo lento, per Cordelia era una tortura

-Di più .. di più..- lei si aggrappò ai glutei sodi di lui e lo schiacciò dentro di sé, voleva quanto più possibile del suo amante vampiro. Angelus rimase sorpreso della voglia della sua dea, cominciò a spingere sempre più profondamente

-Sìì.. sìì.. – sapeva che Cordelia stava per avere il suo terzo orgasmo, con un altro bacio attutì i suoi urli di piacere, poi continuò a pompare dentro e fuori fino a quando non sentì che stava raggiungendo l’apice, a quel punto mutò il volto e dolcemente morse un seno bianco latte di Cordelia. Entrambi con quel contatto raggiunsero il piacere, lei sentì il suo sangue fluire via mentre il seme di Angelus la invadeva per la seconda volta. Lui si staccò dopo poco, lecco i due puntini che si erano formati lì dove i suoi canini l’avevano lacerata

-Fatti guardare..- lui mostrò il suo volto da demone, lei portò la lingua sulle labbra sottili e la lasciò scivolare dentro fra i canini appuntiti. Gocce di sangue uscirono dalla sua bocca, la sua lingua si era tagliata, ma non le importava, anzi approfondì il bacio, lui si ritrasformò nell’essere umano e la baciò completamente

-Ti piace il sapore del sangue?- domandò lui incerto

-Non lo so… - gli occhi di lei gli suggerirono una cosa che lui non credeva possibile, si tagliò leggermente un polso, lei guardò il sangue fluire, con la lingua leccò via il rivolo rosso, stava per succhiare la sua linfa, lui lo sapeva

-Che sta succedendo qui?- la voce di William arrivò forte, Cordelia allontanò le labbra dal polso di Angelus e guardò l’altro vampiro trasformarsi

-Vattene.. non sei il ben venuto- Angelus rise a quelle parole

-Non credo che tutti la pensino come te.. William…- William guardò la bella Cordelia nuda sotto il corpo massiccio di Angelus, le labbra di entrambi rosse di sangue

-Cordelia.. ma ..- lei guardò William

-William.. va bene.. lo voluto io come l’ha voluto lui… vai da Elisabeth… Angel non farà del male a nessuno di noi..- Angelus si sentì morire a quelle parole, lui avrebbe dovuto uccidere tutte le persone in quella casa fra pochi giorni, e anche Cordelia, era il motivo per cui era stato creato

-Angelus.. è vero.. tu non ucciderai nessuno?..- domandò molto dubbioso William

-Devo andarmene..- si alzò e la sensazione di freddo provata staccandosi dal caldo corpo di Cordelia fu come un colpo al cuore, che anche se morto, in quei giorni sembra

va battere

-Come… perché.. dove vai..- Cordelia si era coperta con le lenzuola, una macchia rossa al centro di esse testimoniavano la loro unione

-Scusa.. devo andarmene finchè è notte..- Cordelia si alzò e gli cinse un braccio

-No.. puoi restare qui.. con noi.. con me..- lui la guardò negli occhi, senza accorgersene stava piangendo - .. Angel.. non andartene..- lui strattonò il braccio e si rivestì dei pantaloni e della camicia poi lasciò la stanza di Cordelia e scivolò nella notte

-Perché..?- Cordelia era avvilita, William si avvicinò piano per darle conforto

-Non toccarmi .. esci… lasciami sola..- William si bloccò

-Cordelia..- lei lo guardò negli occhi, non traspariva nessuna emozione

-Esci… perché sei venuto.. lui .. noi.. vattene…- William si diresse alla porta, stava per chiuderla e lasciarla, ma si fermò un’ istante a guardare la forma piccola di Cordelia mentre rannicchiata su se stessa stringeva le lenzuola e toccava con dita tremanti la macchia rossa

-Scusa.. – furono ultime parole di William prima di lasciarla sola. Cordelia scoppiò in un pianto silenzioso mentre ricordava la sua prima volta d’amore.

Capitolo 10

 

-Elisabeth.. Elisabeth..- Buffy si svegliò e ritrovò gli occhi azzurri di William tristi

-Amore mio.. che succede?- William sospirò

-Prima quando sono tornato ho avuto la sensazione che ci fosse un altro vampiro in casa… così ho seguito il mio istinto.. o poteri.. o non lo so.. e ho trovato Cordelia con Angelus..- Buffy sgranò gli occhi

-Ma lei come sta.. le ha fatto del male..- William scosse il capo

-No.. io ... ho visto Liam innamorato .. – Buffy alzò un sopracciglio dubbiosa - .. Buffy .. hanno fatto l’amore .. e quando sono entrato ho chiesto lui se era vero che non ci avrebbe fatto del male .. come sosteneva Cordelia..- Buffy accarezzò una guancia a William

-E lui cos’ha risposto?- William appoggiò maggiormente la guancia su quella di Buffy, accompagnando la carezza

-Lui è scappato .. e ora Cordelia piange.. e io mi sento in colpa..- Buffy sorrise

-Hai chiesto scusa?- William annuì - .. Allora non ti preoccupare.. capirà che tu l’hai fatto perché credevi che fosse in pericolo.. ora però andiamo a chiamare Wesley.. magari Cordelia ha bisogno di qualcuno vicino..- Buffy si alzò dal letto e indossò la sua vestaglia da camera e uscì insieme a William. Arrivarono davanti alla stanza di Wesley e bussarono piano, ma si accorsero che la porta era aperta e la camera vuota. William si concentrò per sentire il suo odore, ma poi la voce mascolina del ragazzo riempì le orecchie del vampiro

-Vieni..- William portò Buffy fino alla stanza di Cordelia, lì c’era Wes che la stava coccolando

-Cordi.. tranquilla.. vedrai che passerà .. per lui è tutto nuovo .. – Cordelia tirò su con il naso

-Ma anche per me..- Wes sorrise

-Vedrai che il tuo amore per lui verrà ripagato.. porta pazienza sorellina..- Cordelia si rannicchiò maggiormente nelle braccia del fratello - .. potete tornare a letto.. mi occupo io di Cordelia.. grazie ..- William e Buffy rimasero senza parole, erano sicuri che Wesley e Cordelia non si fossero accorti del loro arrivo, ma poi il giovane ragazzo si girò a sorridergli riconoscente della loro premura e i suoi occhi azzurri brillarono nella notte come stelle. William e Buffy tornarono nella loro stanza silenziosamente e si addormentarono abbracciati, mentre Wes coccolava la sorella poco lontano da loro.

 

-Paparino.. dove sei stato.. mi sei mancato..- Drusilla completamente svestita ballava nella stanza come posseduta. Angelus semplicemente si chiuse nella sua camera

-Cosa gli è successo..?- domandò a voce alta Darla nascosta nell’ombra

-Sento l’odore di lei.. il paparino ha conosciuto una dea… - Darla sussultò a quelle parole, se fosse possibile, il suo cuore sembrò fermarsi. Il suo pupillo la stava tradendo

-No… lui è leale..- rispose Drusilla, come se la domanda che Darla si era posta era stata fatta a voce alta. Soddisfatta della risposta della sua veggente, Darla si ritirò nel suo letto, anche se non era stanca, ma sentiva l’alba avvicinarsi. Si addormentò con le risate di Drusilla che le riempivano le orecchie. Drusilla continuò a ballare sola nel centro del piccolo soggiorno della stanza

-Paparino è leale .. paparino è leale..- Drusilla si bloccò e si gettò a terra gambe aperte e braccia aperte - .. paparino è leale .. con chi ama…- si rannicchiò a posizione fetale e pianse per quello che aveva visto.

 

Al mattino Faith si alzò e, pronta come ogni mattina, andò in bagno per asciugarsi le gocce di sangue che ogni giorno fuoriuscivano dai piccoli fori, marchio della sua prima notte, ma con sua grande sorpresa né sangue né fori erano presenti, sorrise allo specchio e si diresse immediatamente da Riley. Velocemente attraversò il corridoio e bussò alla porta di Riley con foga. Un molto assonnato Riley aprì la porta e Faith come una furia entrò

-Riley .. è finita.. non ci sono più quei maledetti.. niente più sangue .. niente .. capisci?..- Riley non riusciva a guardare Faith, era uscita dalla camera con solo le culotte e una camiciola aperta, il suo seno era generosamente offerto alla sua vista. Faith si accorse del suo strano comportamento

-Riley .. ma cos’hai?..- Lui indicò semplicemente. Faith chinò lo sguardo e vide uno dei suoi rosei capezzoli -.. ah.. ops..- si coprì con la camicia – ora puoi anche guardare …- lui si girò, e le disse a gesti di uscire

-Ma perché.. io.. scusa.. non credevo di turbarti tanto..- lui esasperato la sollevò di peso, la portò fuori dalla camera e chiuse la porta. Faith incrociò le braccia

-Ma che cosa .. – non capiva il comportamento di Riley, stava per ritornare nella sua stanza, ma poi tornò indietro, aprì la porte piano ed entrò in punta di piedi. Riley era seduto sul letto dandole le spalle, vedeva il suo busto scoperto, e il suo profilo turbato. Si avvicinò piano fino al letto di lui, ci salì piano, ma il movimento del materasso fecero rizzare il capo di Riley che si girò. Faith gli fece “ciao” con una manina, mentre lui si cercò di alzare, ma lei lo fermò

-Riley .. che succede?..- lui cercò di nascondere la crescente eccitazione che aveva avuto vedendo le sue nudità, e Faith finalmente si rese conto del problema. Sorrise compiaciuta e lo costrinse a risedersi accanto a lei, poi con una mano coprì il suo membro duro attraverso il tessuto dei pantaloni. Riley voleva allontanarsi, ma la voce di Faith lo bloccò

-Riley … fa l’amore con me.. – lui la guardò negli occhi, voleva leggere se era veramente quello che voleva. Quello che lesse lo fece alzare e spogliare, rimanendo nudo davanti a Faith senza vergogna. Lei allargò gli occhi alla vista del corpo nudo di lui, poi sentì la mano leggera di lui accarezzarle la guancia e il suo sguardo le suggerì di alzarsi, lui la spogliò di quei pochi vestiti, sfiorò i capezzoli duri, quei capezzoli che innocentemente poco prima l’avevano acceso, toccò il ventre piatto e il noccolino fra i suoi ricci folti e scuri. Faith arcuò la schiena e si aggrappò alle braccia di Riley, lui sorrise, con una mano sfiorò una sua guancia arrossata

-Riley….- Faith aveva la voce roca dal desiderio, lui si chinò e le sfiorò le labbra con le sue, Faith si portò sulle punte e lo baciò pienamente. Lui lasciò il caldo centro di Faith e l’abbracciò stretta, lei sentì il pene duro di Riley schiacciarsi contro il suo ventre, sorrise e lui si staccò confuso. Lei si morse il labbro inferiore già leggermente gonfio e guardò in basso cercando di far capire il motivo del suo sorriso

-Guardami Riley..- lui guardò la piccola ragazza davanti a lui, le sue forme perfette lo invogliavano a scorrere la mano avidamente su tutto il corpo, assaggiando con la bocca ogni centimetro della pelle rosata di Faith e immergendosi nel suo centro caldo. Perso nei suoi pensieri non vide la mano di Faith muoversi e cingere il suo pene duro. Faith iniziò a pompare piano, mentre con l’altra mano sfiorava la punta umida . Riley sentì le bellissime sensazioni che Faith gli stava facendo provare, avrebbe voluto urlarglielo, ma purtroppo non poteva, allora le accarezzò la guancia, lei sorrise, poi lo baciò, succhiò il suo labbro inferiore, leccò il suo collo e scese giù a raggiungere le sue mani. Riley sentì la bocca calda di Faith avvolgerlo, la sua lingua leccarlo piano e le mani giocare con i suoi testicoli gonfi. Le labbra di Faith iniziarono a chiudersi attorno alla punta e a succhiare, le mani iniziarono a pomparlo. Il ritmo che Faith aveva instaurato stava aumentando, Riley accarezzò il suo capo, iniziò a giocare con le sue ciocche brune, fino a quando non sentì il suo pene ingoiato dalla sua calda bocca, a quel punto, senza farle male, strinse la testa di Faith, lei si eccitò per la sensazione di potere che stava esercitando Riley. Sentì il bacino di lui accompagnare i suoi movimenti. Dopo poco, Riley cercò di allontanare il capo di Faith, sentiva che stava per cedere al piacere, ma lei non si fece spostare, continuo a leccare succhiare e giocare con il membro pulsante di Riley fino a quando il seme caldo di lui non scese giù per la sua gola. Faith continuò a leccare e succhiare nonostante Riley non avesse più nulla da offrirle, il ragazzo cercò il letto per sedersi, le gambe gli tremavano, dolcemente accarezzò il viso di Faith che lasciò il pene di lui e cercò le sue labbra. Si baciarono pienamente, Riley sentì il suo sapore e sorrise sulle labbra gonfie di lei

-Ti è piaciuto?- domandò Faith insicura, Riley sorrise e annuì. Faith continuò a dagli piccoli baci svolazzanti, poi Riley la fece accomodare sulle sue gambe, le sue ginocchia appoggiate al letto sfatto e il suo centro contro il suo membro. Le mani di Riley vagarono per la schiena nuda di Faith poi scesero lungo il petto per arrivare ai seni gonfi, le punte stavano cercando attenzione e lui abbassò la bocca e li baciò e succhiò. Lei aveva aumentato il respiro e poté sentire il pene nuovamente duro e pronto di Riley

-Biricchino… - guardò in basso fra i loro corpi e sorrise sorpresa - .. ma come fai ad essere già..- lui non la lasciò terminare, si impossessò delle sue labbra. Faith iniziò a muoversi e Riley accompagnava i suoi movimenti con le mani. Lei si levò leggermente in alto, prese il pene di lui in una mano e molto lentamente si impalò su di lui. Entrambi chiusero gli occhi per la forte sensazione che gli invase. Rimasero immobili a godere del momento di completezza per qualche istante guardandosi negli occhi ora aperti, poi lei iniziò a muoversi su e giù lentamente, seguendo il ritmo che Riley le suggeriva con le sue mani strette sui suoi fianchi. Il ritmo dopo un po’ divenne troppo lento per entrambi, Faith accelerò i movimenti, poi Riley riuscì ad alzarsi con lei legata ai suoi fianchi e la distese sul letto, rimasero a contemplarsi per un po’, poi lui iniziò a spingere in lei, con lunghe e profonde spinte. Faith si aggrappò alle sue braccia forti, mentre Riley aumentava la velocità. Le pareti di lei stringevano convulsamente il pene gonfio di lui, Riley sapeva che sarebbe durato ancora poco, con una mano cercò il clitoride di lei, dopo qualche carezza una piccola mano di lei lo raggiunse e prese il suo posto. La visione di lei che si toccava mentre lui spingeva in lei lo stava portando all’orgasmo ancora più in fretta, si impossessò delle sue labbra e iniziò a battagliare con la sua lingua. Dopo poco Faith si staccò e gettò la testa indietro, Riley sentì il suo orgasmo bagnarlo maggiormente, Faith smise di toccarsi e si aggrappò alle spalle di lui, conficcando le sue unghie nella sua carne. Lui non voleva smettere di spingere, la visione di lei lo stava riempiendo

-Riley .. vieni con me.. – poco dopo Faith ebbe un altro potente orgasmo, questa volta Riley sentì l’urlo liberatorio di Faith e venne anche lui, riempiendola del suo seme. Continuò a spingere in lei per un po’, fino a quando esausto si accoccolò sul suo seno

-Riley… è stato… perché non l’abbiamo fatto prima …- Riley sorrise e alzò il capo per baciarla - .. io ne ho voglia ancora…- lui la guardò stupito, ma il suo membro rispose immediatamente alla richiesta di Faith, infatti lo sentì rinvigorirsi - .. e mi sembra che qualcuno abbia voglia come me…- lui si morse un labbro e con una spinta improvvisa la penetrò

-Ahhh..- Faith sentì come mille carezze interne, era ancora sensibile dei suoi orgasmi, e quello che stavano per fare l’avrebbe fatta impazzire , lo sapeva, ma lo voleva con tutta se stessa. Portò Riley sotto di sé e iniziò a cavalcarlo, lui impasto i suoi seni e pizzicò i suoi capezzoli duri fino a quando non vennero nuovamente. Quella mattina nessuno dei due lasciò la stanza.

 

-Wesley… lui tornerà da me .. vero?..- il fratello guardò Cordelia, ancora rannicchiata nel suo letto

-Cordi.. cerca di dormire .. - lei annuì e chiuse gli occhi

-Come riesci a non mostrare quanto soffri per lei …- Wesley chiuse gli occhi e sospirò

-Non lo so … forse mi sto scordando di lei…- Cordelia spalancò gli occhi e lo abbracciò da dietro

-Non credo… ti è entrata dentro … cerca solo di non farti più male da solo di quello che ti fa la sua assenza…- Wes si alzò dal letto della sorella

-Cordi … sono fatti miei … tu pensa al tuo bel vampiro che ti ha mollato dopo averti avuta…- gli occhi di Cordelia si velarono di lacrime, lui non le aveva mai parlato così -.. scusami … non è da me parlare così… non so cosa mi sia preso …- Cordelia si ridistese sul suo grande letto

-Per essere una persona di cui ti sei dimenticato ti fa ancora soffrire tanto per parlarmi così …- sentenziò lei, ancora leggermente piccata

-Sì… ma un uomo deve pur difendersi …- rispose il ragazzo chinando il capo e allungando una mano per prendere quella della sorella. Lei sentì le dita del fratello intrecciarsi con le sue

-Wesley .. torneranno… siamo troppo speciali perché le persone si dimentichino di noi … perché loro si dimentichino di noi …- Wes annuì

-Vorrei avere sempre il tuoi ottimismo … - Cordelia sbuffò leggermente

-Beh .. io non vorrei mai avere il tuo pessimismo … torneranno …- poco dopo Cordelia si addormentò e Wes uscì dalla sua camera e raggiunse gli altri nel grande soggiorno

-Dobbiamo iniziare a prepararci.. il giorno è vicino..- non salutò nessuno, le sue parole uscirono determinate

-Wes.. come sta Cordelia?..- lui guardò William, il suo sguardo sinceramente preoccupato

-Si riprenderà.. – William annuì - .. allora.. dobbiamo iniziare a studiare i nostri nemici e a imparare quelle che sono le nostre armi..-

-Wesley.. ma io non so nemmeno cosa sono.. cosa significa che sono la salvatrice..- Wes sospirò

-Non ne ho idea.. vedete.. l’ultima volta Darla non è stata sconfitta, ma perché il potere era racchiuso in voi.. lei si è preparata tutti questi anni per sconfiggervi.. per riuscire a ritornare quello che era.. ma non ha considerato che il tempo passava anche per lei.. per questo ha creato Angelus.. lui l’aiuterà.. – Faith si alzò

-Ma io cosa centro in tutto questo.. – Wes sorrise

-Tu devi vedere.. tutto qui..- Faith alzò un sopracciglio

-Non capisco.. – Wes sospirò e si avvicinò a lei, pose una mano sui suoi occhi per impedirle di vedere

-Faith.. respira.. e ascolta il tuo cuore .. cosa ti dice…- Faith inizialmente non sentì nulla a parte il battito del suo cuore, poi una voce lontana la chiamava, la voce diventava più forte, delle immagini iniziarono ad invadere la sua mente

-No.. fermi.. no..- iniziò a dimenarsi, ma Wes la teneva ferma contro il suo petto - .. no… noooo..- l’urlo terminò con la perdita di sensi di Faith

-Faith.. riprenditi..- gli occhi marroni di Faith si aprirono piano e incontrarono quelli azzurri di Riley e dietro quelli luminosi di Wes

-Cos’era.. che cosa ho visto..- Wes alzò le spalle

-Io non lo so .. racconta quello che hai visto.. le tue sensazioni.. – Faith chiuse gli occhi e prese un profondo respiro

-C’era sangue.. tanto.. ho sentito il pianto di un bambino.. ma non era ancora nato.. ho visto una donna.. un demone dagli occhi di ghiaccio… cercava sangue.. ma qualcuno la fermava.. lo so .. ho sentito che la fermava.. ma poi dell’altro sangue.. e ancora … - Faith piangeva e tremava, Riley l’abbracciò stretta

-Faith.. hai visto quella che potrebbe essere la battaglia… ma non capisco il bambino.. sei sicura? – lei annuì, nessuno vide Buffy portare la mano al ventre

-Wes… io devo sapere come fare a sconfiggere Darla…- Wesley si girò a guardare Buffy

-Non lo so.. il tuo potere come quello di Cordelia si manifesterà solo quando sarà il momento..- Wes guardò dispiaciuto Buffy

-Ho capito.. ma fino ad allora qualcuno dovrà insegnarmi a combattere..- Wes annuì

-Wesley .. anche io voglio dare una mano..- esclamò William

-William.. la tua forza ci sarà utile.. ma dovrai accelerare i tempi di apprendimento dei tuoi poteri.. o non servirai a nulla …- William annuì piccato dall’ultima affermazione di Wes, ma forse aveva ragione. Riley richiamò l’attenzione annunciando che anche lui voleva aiutare, ma non poteva fare altro che dare una mano negli allenamenti o costruire armi particolari, lui era solo un semplice fabbro. La stessa sera iniziarono gli allenamenti, notarono tutti la stranissima forza e determinazione che Buffy mostrava. Dopo solo quattro ora Wes e Riley non riuscivano a competere con la sua potenza

-Elisabeth.. dacci tregua..- riuscì a dire un Wes molto sudato, stanco e livido

-Va bene.. possiamo riposarci per qualche minuto- rispose lei. I due ragazzi si sdraiarono sui divani del salotto appoggiati alla parete, ormai il salotto era diventata una piccola palestra. William aveva invece passato le ore nel bosco affinando i suoi istinti da vampiro e, ovviamente, cenando. Quando rientrò vide Buffy di spalle, stava guardando un punto fisso mentre si accarezzava l’addome. William pensò si fosse fatta male, si avvicinò a lei da dietro e cercò di toccarle una spalla, ma non riuscì nemmeno a capire quello che stava succedendo che fu scaraventato dall’altra parte della stanza da Buffy

-William.. eri tu.. scusa..- Buffy si precipitò a soccorrerlo, William indietreggiò e ad occhi sgranati osservava la sua piccola

-Buffy… ma come..- lei sollevò le spalle

-Ti ho fatto male?- domandò preoccupata

-No.. ma tu.. sei migliorata devo dire … - Buffy sorrise imbarazzata, mentre con un mano si accarezzava ancora il ventre, cosa che non sfuggì a William - .. ti sei fatta male ?..- Buffy seguì lo sguardo di William e allontanò la mano dal suo addome, alzò gli occhi verso quelli azzurri di lui e mentì

-Nulla.. mi sono fatta male.. ma sta passando..- se solo lui avesse immaginato cosa realmente stava succedendo

Capitolo 11 (prima parte)

 

-Angelus.. svegliati.. passi le giornate a poltrire- Angelus si girò di scatto trovandosi Darla inginocchiata sul suo letto. Con una semplice spinta la scaraventò a terra

-Vattene.. hai camera tua e la povera Drusilla da torturare ..- Darla si rimise in piedi, sistemò il vestito sgualcito dalla caduta e si ravvivò i capelli. Angelus non la degnò nemmeno di uno sguardo, Darla cercò di mantenere un contegno e uscì dalla camera, ma il suo cuore fermo e gelido sentì un colpo duro: il suo pupillo ormai l’odiava. Appena uscita dalla stanza vide Drusilla completamente assorta dalla sua piccola Miss Edith

-Drusilla.. dobbiamo sbarazzarcene..- Drusilla si girò a guardare la sua sire i suoi occhi violetti scintillavano d’oro

-No.. lei è mia.. tutta mia…- Darla le sia avvicinò

-Ma mia piccola Dru.. ormai Miss Edith è morta.. è 2 giorni che la pettini e basta..- Drusilla guardò la ragazza morta che giaceva sul loro divanetto

-Ma .. lei mi parla .. mi dice che siamo dei mostri.. allora io sono gentile con lei così mi perdona.. – Darla esasperata alzò Drusilla dalla sua posizione

-Tu.. stupida.. non senti l’odore di marcio che questo corpo emana… non ti ha riempito le narici fino la nausea.. a me sì- Drusilla guardò la sua vittima

-Lei dice che tu sei cattiva… gli angeli non possono essere cattivi.. per questo tu non balli più fra le stelle…- Darla indurì lo sguardo e accennò i canini a Drusilla

-Fai sparire Miss Edith.. o lo faro io..- Drusilla si liberò della stretta della sua sire e incominciò a danzare trascinandosi il corpo della ragazza -….sei pazza… mia piccola Dru.. sei pazza…- Drusilla rideva e ballava

-Lasciala in pace… almeno così soffre meno… - Darla sapeva già che Angelus era alle sue spalle con lo sguardo di chi giudica

-Io… vado in paese… - Darla uscì dalla camera, il tramonto era ormai terminato, e la notte, forse, le avrebbe portato qualche gioia, o almeno un pasto caldo.

 

Angelus guardò la luna e gli sembrò di vedere la sua amata Cordelia

-Lei si sarebbe donata a me.. senza ripensamenti.. e io.. sono scappato..- gli occhi di Angelus si chiusero per ricordare il volto di Cordelia mentre la stava possedendo

-Tu l’ami… vero… non puoi mentire a Drusilla.. è bella.. lo so… ma devi scegliere quale dei due angeli salvare… quello morto .. o quello terreno…- Angelus ascoltò Drusilla senza interromperla, le sue parole gli sembrarono tanto strane quanto sagge

-Drusilla.. tu che vedi .. cosa devo fare.. qual è la mia strada..- lei sorrise

-Mille volte le carte parlano .. la fortuna .. gira.. sei tu che scegli il tuo destino… - Angelus non la comprendeva più

-Cosa.. Dru .. non capisco..- lei si avvicinò a lui e gli prese il volto fra le mani

-Solo il tuo cuore morto ti indicherà la via.. ascolta il tuo demone.. ascolta l’angelo che sei.. e scegli..- Angelus stava per chiederle ulteriori spiegazioni, ma gli occhi di Drusilla dardeggiarono d’oro -.. La piccola pazza veggente ha fame… e poi stasera forse il principe verrà a prendere la principessa… - così dicendo uscì dalla camera, lasciando Angelus solo.

 

Casa Darcy

 

-Willow… potresti venire con me.. ho bisogno di chiederti una cosa..- la ragazza si alzò dalla sua poltroncina facendo vibrare leggermente i lunghi capelli color del fuoco, depose il libro di magie che Wes le aveva consigliato di leggere e seguì la sorella nella sua camera

-Che succede Elisabeth..- Buffy si posò sul letto e guardò Willow

-Credo di essere incinta… - Willow sgranò gli occhi

-Ma.. è impossibile.. William è.. è un vampiro..- Buffy sorrise all’ingenuità di Willow

-Willow.. lui non è sempre stato un vampiro… credo di essere di tre mesi...- Willow si mise seduta accanto a Buffy

-Questo complica tutto… tu non potrai combattere.. potresti uccidere il bambino..- Buffy negò con il capo

-Io combatterò con tutti voi.. non si discute.. tu però dovrai cercare una qualche magia che mi protegga maggiormente… non posso permettermi di perderlo … e poi non so che fare.. lo devo dire a William..-

-Dirmi cosa…- Willow si alzò di scatto e si avvicinò a William

-Niente di importante ..- affermò la ragazza. William allargò le narici e strinse la mascella cercando di contenere lo scalpitio di sentimenti che si stavano scatenando dentro di lui

-Buffy.. lo so che mi stai nascondendo qualcosa.. dimmelo …- Buffy sospirò

-Nulla.. William.. non mi sento molto bene..- William annuì e si girò verso Willow

-Ci potresti lasciare?- Willow annuì ed uscì dalla camera. Appena la porta si chiuse William si avvicinò a Buffy

-Cos’hai?..- Buffy sorrise

-Nulla.. sarà la stanchezza..- William annuì facendo intravedere la sua poca certezza

-Riposati… vuoi che ti faccia compagnia?..- lei annuì. Si sdraiò nel grande letto e accanto a lei William. Lui la strinse a sé, la sua mano sfiorò il ventre di Buffy e fu lì che ebbe la sua risposta: cresceva una bambino nel suo ventre

-Di quanto è?.. è.. è mio?..- domandò incerto. Buffy rimase immobile per un po’ poi capì che non poteva nascondergli una cosa così importante

-Di tre mesi circa.. e .. certo che è tuo..- William prese un lungo respiro, nonostante non ne avesse necessità - .. credevi che potessi amare qualcun altro…?- aggiunse Buffy leggermente piccata

-Io.. Buffy.. sei così bella e meravigliosa che non credo tutt’ora che tu sia mia…- lei sorrise all’insicurezza del marito

-Sono tua.. e tu sei mio…- William posò un leggero bacio sulle labbra rosa di Buffy e poi sul suo ventre

-Ti proteggerò.. e proteggerò la tua mamma… te lo prometto… - Buffy sorrise e accarezzò il capo del marito, lui si distese nuovamente e strinse nuovamente Buffy a sé -.. nessuno vi farà mai del male.. – Buffy sospirò e si accoccolò in quel abbracciò così caldo nonostante il corpo freddo di William

-Lo so… riposiamo ora .. – si addormentarono stanchi e pensierosi per il domani.

 

-Wesley dove stai andando … - domandò Cordelia alle spalle del fratello

-Volevo fare un giro nei paraggi.. tutto qui ..- Cordelia si avvicinò

-Non è qui… lo sentirei… puoi stare tranquillo…- Wes annuì

-Comunque uscire per un po’ da queste mura non mi farà male… - Cordelia chiuse gli occhi

-Cosa non mi hai ancora detto Wes… cosa ci nascondi…- gli occhi del fratello scrutarono il cielo

-Cordelia… di a Willow che può utilizzare i miei libri … io ora devo andare… prenderò in prestito il cavallo di William.. credo che non obbietterà.. – Wes lasciò la sorella sulla soglia della porta. Cordelia osservò l’eleganza con cui montò il bel cavallo bianco e lo diresse verso il bosco

-Stai attento.. torna da me… anche tu … - Cordelia sapeva che ormai il loro destino si stava compiendo, ma la speranza era l’ultima a dover morire

 

-Dovrei essere arrivato.. il luogo è questo … lo ricordo bene …- Wes legò il bel destriero bianco ad un’ albero e varcò la soglia di quello che sapeva essere la sua casa d’infanzia, ora trasformata in una locanda di ubriaconi

-Sei il principe .. sei venuto a salvare la principessa… - Wes si girò di scatto, nell’ombra la figura di una ragazza si muoveva verso di lui

-Chi-chi sei?..- a pochi passi da lui Drusilla fissò lo sguardo violaceo a quello azzurro di Wesley

-Sono colei che sei venuto a salvare… portami via.. – Wesley allungò una mano e sfiorò il volto gelido di Drusilla. Lei si schiacciò sulla mano calda di Wes, coccolandosi in quel poco tepore

-Portami con te … - Wesley annuì e la guidò verso l’uscita, ma pochi passi dopo un dolore lo colpì al collo. Le sue ginocchia cedettero, sentiva il peso del corpo della vampira sulla sua schiena, stranamente, quel bacio mortale non faceva più male. Iniziava a provare un certo piacere. Si sdraiò sul pavimento, il respiro iniziò a decelerare

-Non morire.. principe.. non puoi morire.. devi portarmi in salvo…- Drusilla accarezzò la guancia che stava perdendo calore. Wesley fissò i suoi occhi a quelli gialli di Drusilla, lei si morse la lingua e poi lo baciò facendogli assaporare il gusto metallico del suo sangue e di quello della vampira. Poi Drusilla si alzò portandosi di peso anche Wesley e lo condusse proprio al suo cavallo

-Ora andiamo via … - Wesley vide solo il cavallo allontanarsi di qualche passo poi svenne.

capitolo 11 (seconda parte)

Wesley aprì gli occhi, si sentiva debole, ma era meglio che essere morti. Era sdraiato su terriccio e muschio, sentiva l’odore del bosco

-Ti sei svegliato principe?..- Wesley girò il capo verso la voce, quella voce che già l’aveva ingannato

-Perché non mi hai ucciso?..- domandò severo. Drusilla di avvicinò e gli accarezzò la guancia

-Non posso ucciderti… io ti amo … - Wes scaccio la mano gelida di Dru dal suo volto e cercò di alzarsi – Non scappare .. non lasciare la piccola Drusilla sola…- Wesley la guardò negli occhi

-Cosa vuoi da me?- Drusilla sorrise e iniziò a battere le mani come una bambina con una bambola nuova

-Voglio che mi porti al tuo castello e mi sposi … io.. io voglio avere tanti bambini… tutti con gli occhi color del mare come i tuoi.. e non devono essere pazzi… come me…- Wes chiuse gli occhi, era preoccupato per se stesso, la vampira di fronte a lui era incomprensibile, o meglio pazza, ma era preoccupato anche per lei. Quella creatura della notte voleva solamente vivere una favola, ironicamente come tutte gli umani

-Non puoi… sei un vampiro …- Gli occhi viola di Dru si tinsero d’oro

-Lo so sai… lo so che l’angelo nero mi ha reso cattiva … ma io non voglio esserlo .. io voglio cullare il mio amore .. non il suo cuore morto …- Wesley non la capiva, più parlava, più le risultava incomprensibile

-Come ti chiami?- domandò, cercando di partire dalle domande più semplici per risalire alla vera storia della creatura di fronte lui

-Drusilla…- rispose lei cercando la mano di lui da stringere. Wes la lasciò fare – Mio fratello è felice … vedo i suoi occhi innamorati in quelli di Faith… vedo che tu conosci chi sono … vedo che tu hai paura .. vuoi conoscere anche più di quello che ti è concesso sapere… la curiosità ti spingerà alla morte.. ma sarai felice dopo … la principessa ti renderà felice … - Wesley ormai era rassegnato, non riusciva ad interpretare quello che Drusilla gli comunicava, nel suo animo sapeva che sarebbe morto, non sapeva se per mano sua o di qualcun altro, ma la sua fine sarebbe giunta.

 

-Darla.. dov’è Drusilla..?- la voce di Angelus era bassa e nervosa

-Non lo so… è sparita da ore… farneticava sull’arrivo di un principe dagli occhi di cristallo… probabilmente è in cerca di qualcuno da far ammattire…- la vampira terminò con una risata lieve

-Vado a cercarla.. – Darla circondò un braccio del suo amato childe

-Rimani con me… è tanto che non mi abbracci… - Angelus si liberò dalla stretta gelida della mano della sua sire

-Forse perché non voglio … - così uscì dalla porta inoltrandosi nella notte, cercando Drusilla, anche se il suo cuore fermo lo portò molto più lontano, verso il calore di un corpo addormentato.

 

-Drusilla… Drusilla … fermati .. ti prego .. non correre…- la vampira si bloccò e si girò verso Wesley, che affannato cercava di raggiungerla

-Wesley…che nome particolare hai principe..- Wes la guardò stupito continuando ad avvicinarsi

-Come … come sai il mio nome ..?- Dru sorrise, i denti appuntiti brillarono per la luce lunare

-Perché le stelle mi parlano di te .. – le rispose lei tranquillamente

-Capisco… - Drusilla si avvicinò a Wesley, che nel mentre si era seduto su un tronco

-Principe… ma cosa vuol dire amare?… le voci che parlano ad Angelus gli dicono di amare.. ma cosa significa?..-Wes alzò un sopracciglio

-Non sei mai stata innamorata prima di diventare vampiro…- lei sorrise

-No.. io sapevo già che avrei avuto un principe.. ma lui non era ancora arrivato ….invece ora..- lo sguardo di Dru si incastrò in quello di Wes

-Invece ora…- cercò di spingerla a continuare lui, ma fu inutile, lei si allontanò

-Andiamo.. devo riaccompagnarti a casa … e tu mi devi salvare dalla dama nera…- Wes si alzò pesantemente e la seguì, nella sua testa ancora più dubbi di prima.

 

Casa Darcy

 

-Che stai facendo… perché sei qui?..- la voce di Faith era dura e fredda

-Rosa… il tuo profumo non è cambiato…- lei si avvicinò al tronco di quercia dove Angelus era appoggiato

-Non mi hai risposto.. perché sei tornato qui .. potrei ucciderti..- così dicendo alzò la mano destra dove stringeva un paletto di legno, lui la scrutò, era ancora la bella e orgogliosa ragazza a cui aveva strappato la verginità e che aveva amato per una notte intera, con l’unico intento di possederla, non di ucciderla come tutte le sue vittime fino a quella notte

-Non voglio fare del male… sono solo venuto a fare una passeggiata… tutto qui… ora me ne vado..- Faith guardò il vampiro bruno, ricordava ancora bene il suo sguardo la notte che l’aveva amata da demone passionale, e ora sembrava solo triste e senza vita. Angelus alzò lo sguardo verso una finestra appena illuminata e sorrise amaramente. Lei capì, cercava Cordelia, abbassò la mano

-La porta sul retro rimane sempre aperta… non capisco come mai nessuno pensa a chiuderla la notte …- così dicendo rientrò al castello dalla porta appena accennata , mentre Angelus la seguì con gli occhi ringraziandola mentalmente dell’invito ad entrare. Aspettò di essere sicuro di se stesso e poi si avventurò all’interno del castello. Salì le scale piano, respirando quell’unico odore di fresco e pulito che caratterizzavano la sua adorata amante. Arrivato al piano vide Faith dietro le spalle possenti di quello che doveva essere il suo uomo, odorava del suo corpo, lei fece finta di non vederlo e trascinò con un bacio caldo quel corpo massiccio dentro una camera, chiudendo la porta rumorosamente dietro di loro. Sorpasso quella stanza ove sentiva le risate dolci e amorevoli di Faith e giunse alla porta di Cordelia. Rimase lì a fissare il pomello d’orato non sapendo se entrare o bussare. Poi la porta si spalancò rivelando il suo angelo

-Sapevo che eri qui…. Ti ho visto dalla finestra… perché sei tornato … per farmi soffrire ancora..- Angelus indurì lo sguardo per la voce gelida di Cordelia. I suoi occhi si posarono sui suoi occhi e videro le lacrime salate rigare il bel viso di Cordelia

-Non piangere… amore … io … scusami …- non aspetto alcuna risposta da Cordelia, si allontanò con grandi passi, doveva fuggire finchè gli era possibile.

Sentì una mano piccola stringergli il braccio

-Non abbandonarmi nuovamente… ti prego…- Angelus chiuse gli occhi -.. rimani qui con me … - quelle parole lo ferirono più di una lama, lui sapeva che non poteva accontentarla, lui doveva tornare dall’odiata sire, proteggerla, uccidere per lei l’amore della sua non-vita e, probabilmente, vita

-Devo andarmene .... dimenticami.. – Cordelia si portò davanti al corpo freddo di Angelus

-Tu rimarrai qui con me….-

-Non posso …- Cordelia strinse la mascella e i pugni

-No… tu sei mio…- con una forza che nemmeno sapeva di avere colpì il volto di Angelus, facendolo cadere. Fu tutto così veloce che nemmeno lei si rese conto di nulla, quando vide Angel sdraiato sul pavimento, gli si affiancò

-Angel.. amore .. che ti succede ..- lui si allontanò da Cordelia

-Co-come hai fatto.. chi sei .. perché hai questa forza..- lei rimase a osservarlo

-Cosa stai dicendo.. io.. non ho fatto nulla..- Angelus le prese la mano con cui l’aveva colpito

-Guarda..- sulle nocche erano presenti tracce di sangue, lo stesso che stava scendendo dal labbro di Angelus

-No.. io … sono un mostro.. mi spiace …- si alzò velocemente cercando di richiudersi in camera, ma la porta venne bloccata

-Fammi entrare …- la voce di Angelus era categorica, lei ubbidì, lasciò scivolare dentro il vampiro, chiudendo la porta subito dopo il suo passaggio

-Io.. ho paura … cosa sono .. cosa sto diventando … - Angel l’abbracciò stretta

-Tu sei l’arma che è stata creata per sconfiggere me e la mia sire… ma non sei sola … ne esiste un’altra come te .. vero..?..- Cordelia annuì semplicemente

-Cordelia… io non voglio ucciderti.. per cui sarai tu a farlo.. sconfiggendomi in questa assurda battaglia a cui siamo destinati ..- Cordelia si allontanò di scatto da Angelus

-No.. io non ti ucciderò .. non posso farlo..- lui cercò di riportarsela stretta fra le braccia, ma lei continuò a sfuggirgli

-Tu lo farai… puoi farlo … - lei iniziò a negare con il capo

-Se tu dovessi morire .. io morirei con te …- lui guardò gli occhi seri e determinati di Cordelia e annuì

-Dormi con me .. passa la vita con me …- Cordelia chiuse gli occhi

-Mi ami come io amo te ?…- domandò titubante

-No… - Cordelia spalancò gli occhi ed incontrò il sorriso più dolce che avesse mai potuto vedere - .. io ti amo più di quello che un essere umano può provare.. più di quello che un essere senz’anima come me può desiderare … io ti amo Cordelia…- lei gli si gettò fra le braccia e cercò le sue labbra in un bacio d’amore.

 

-William.. che succede .. perché non sei a letto … ?- William si alzò dalla poltrona su cui era seduto e si sdraiò a letto accanto a Buffy

-E’ tornato Angelus… lo sento … è di là con Cordelia… - Buffy annuì

-Non credo le possa fare del male… penso ne sia innamorato … -William annuì

-Elisabeth… quanto tempo abbiamo ancora prima del solstizio…- Buffy si stupì della domanda

-Due giorni se conti stanotte… perché?..- William l’abbracciò stretta

-Perché voglio essere pronto per uccidere quella serpe di Darla… e perché non vedo l’ora di godere della mia famiglia…- così dicendo accarezzò il ventre di Buffy, che accompagnò la mano fredda di lui con la sua

-Sarai un padre meraviglioso amore mio…- William chiuse gli occhi

-Un padre… un mostro vorrai dire… - Buffy si girò di scatto per guardarlo in volto

-Tu non sei un mostro… sei meraviglioso.. mettitelo in testa … tu sei perfetto così come sei..- William sorrise amaro

-Come posso essere perfetto quando la notte uccido dei poveri animali per nutrirmi e se quando facciamo l’amore ho il desiderio di morderti per riuscire a completare il mio piacere… sono un mostro Elisabeth …- Buffy schiaffeggiò la guancia bianca di William che la guardò sorpreso

-Sei uno stupido … lo capisci che dentro di te non è cambiato nulla… sei la persona che eri anche un mese fa … William ti amerei anche se succhiassi via la vita… tu sei la mia vita .. non osare mai più dire che sei un mostro… amore mio .. tu mi stai rendendo madre …non sai la gioia che provo .. e la paura allo stesso tempo.. – William abbracciò stretta Buffy

-Ti amo Elisabeth… proteggerò te e la nostra famiglia .. te lo prometto…- Buffy strusciò il volto rigato dalle lacrime sulla camicia bianca di William

-Non vedo l’ora che tutto questo sia finito… voglio tornare al lago e nuotare libera mentre tu mi guardi dalla riva… non sai quante volte ho visto i tuoi occhi fissarmi nascosti da qualche libro … - William allontanò leggermente Buffy dal suo petto

-Vedrai che presto potremo rifare tutto questo…- Buffy annuì debole, consapevole che forse non tutto era così semplice come pensarlo

Capitolo 12

 

“Sta arrivando ... vi ucciderà tutti ... la sua sete è grande .. coem la sua disperazione ... morirete ... morirete.... morirete.. morirete.... morirete... ...- Faith continuava a parlare nel sonno agitandosi. Riley si precipitò fuori dalla camera ed entrò in quella di Willow e Tara. Le due ragazze lo guardarono spaventate, non comprendevano quasi nulla dei suoi gesti, così alla fine Riley sollevò Willow come fosse un fuscello e la portò da Faith.

Il corpo della bella mora era sollevata dal letto, gli occhi spalancati e bianchi fissavano un punto indefinito

-Faith … mi senti …- tentò la strega, mentre Riley si era avvicinato preoccupato.

 

Passarono due ore, ma Willow non riuscì a far rinvenire Faith da quello stato catatonico. Si erano riuniti tutti nella stanza per aiutare Willow con la loro forza vitale. Anche William aveva accettato la presenza di Angelus fra loro, sembrava una grande famiglia riunita attorno a uno dei suoi componenti. La piccola strega era esausta, tutti i suoi poteri non erano serviti a nulla

-Willow.. perché non provi con qualche incantesimo di Wes.. magari lì trovi qualcosa…- la voce di Cordelia era dolce, ma anche preoccupata. La testolina rossa di Willow annuì e si diresse silenziosa verso la camera di Wesley. Cercò fra le tante carte del cugino qualcosa che potesse aiutarla

-Wi-willow… cerca di riposarti un po’.. anche se trovassi la soluzione, ora saresti troppo stanca per fare un incantesimo ..- Willow sorrise alla sua dolce compagna

-Tara .. se non riesco nemmeno a capire cosa sta succedendo a Faith che speranze abbiamo di vincere …- Tara accarezzo i capelli di Willow e le sfiorò la guancia con le labbra. Poi iniziò a leggere anche lei fra le mille parole dei quaderni di appunti di Wesley, doveva esserci qualcosa

-Willow.. e questo?..- domandò Tara speranzosa. Gli occhi di Willow iniziarono a studiare le parole inizialmente in modo distratto, ma più la lettura procedeva più si faceva aperto il suo sguardo

-Forse … potrebbe.. funzionerà..- la rossa si alzò di scatto con la formula in mano e corse giù dalle scale, non si coprì nemmeno, uscì con la leggera camiciola si seta e i piedi scalzi, doveva entrare dentro il bosco, doveva arrivare al cuore del bosco e iniziare il richiamo.

 

-Io ti invoco Mònake ... o dea solitaria .. vieni a me .. ascolta il mio richiamo .. Mònake.. Io ti invoco Mònake ... o dea solitaria .. vieni a me .. ascolta il mio richiamo .. Mònake.. Io ti invoco Mònake ... o dea solitaria .. vieni a me .. ascolta il mio richiamo .. Mònake.. Io ti invoco Mònake ... o dea solitaria .. vieni a me .. ascolta il mio richiamo .. Mònake.. - Willow passò un’ora fra le frode degli alberi e gli arbusti, cercando di richiamare Mònake, poi quando ormai pensava di non essere in grado di fare più nulla, si accasciò al suolo, e iniziò a piangere. Dopo poco, un lupo bianco la raggiunse, solleticò con la lingua le sue guance cariche di lacrime. Sul momento Willow rimase interdetta, poi, la bestiola si accucciò accanto a lei e un rumore di passi catturò l’attenzione della strega. Davanti a lei una sagoma incappucciata, il mantello sembrava fatto di cielo stellato, e la sua altezza era imponente rispetto la piccola rossa. Willow si alzò in piedi e cercò di raggiungere la sagoma, ma il lupo la fermò bloccandosi davanti a lei

-Sei tu che mi hai invocato?..- la voce soave giunse come una carezza a Willow

-Sì.. ho.. abbiamo bisogno del tuo aiuto Mònake.. – la figura si avvicinò a Willow con passo leggero

-Chiamami Mònake.. e portami dalla veggente.. sta soffrendo troppo…- Willow la guardò stupita -.. credevi non sapessi leggere il tuo cuore?..- così dicendo avvolse nel suo mantello stellato Willow e tutto fu buio.

 

-Tara.. ma Willow non ci sta mettendo troppo.. è fuori nel bosco sola da più di un’ora .. io..- le parole di Buffy morirono nel momento in cui una dolce canzone iniziò a diffondersi per le stanze del castello. Le due ragazze si guardarono stupite e corsero in camera di Faith. Tutti i componenti della casa rimasero immobili a guardare la visione che stava cantando. Era alta i suoi capelli castani con ciocche ramate, gli occhi erano di verde bosco e con delle punte d’oro, la veste che indossava era indescrivibile, le copriva il corpo, ma allo stesso tempo era perfettamente visibile la sua beltà

-Willow.. ma cosa..- la rossa fece segno di fare silenzio a Buffy, mentre la bella donna continuava il suo canto verso Faith. Riley non aveva abbandonato un secondo il capezzale della sua amata, le stringeva la mano e le accarezzava la guancia arrossata. Ormai tutti erano ipnotizzati da quella voce melodiosa, poi il corpo di Faith si alzò di scatto

-Nooooooo….- l’urlo della veggente era agghiacciante, ma almeno era la prova della sua tornata fra loro

-Faith.. – tutti corsero al suo capezzale, ma lei scansò tutti e si diresse a grandi passi verso Buffy

-Tua figlia.. lei … lei deve essere pronta .. lei ucciderà il male … devi … devi proteggerla.. lei è la chiave di tutto .. – Buffy strinse terrorizzata le braccia attorno al suo corpo mentre altre braccia più forti l’avvolgevano. Gli occhi di Faith, sbarrati dal terrore, guardarono quelli gelidi di William

-Proteggile.. fino alla morte… o lei tornerà…- queste furono le ultime parole di Faith, prima di svenire fra le braccia pronte di Riley.

 

-Qualcuno potrebbe spiegare cosa sta succedendo.. io non capisco più nulla …- la voce di Cordelia spezzò il silenzio che si era creato. Faith era rinvenuta, ma non aveva voluto parlare con nessuno a parte che con Riley

-Ve lo spiegherò io ..- iniziò Willow, ma la sua voce fu tagliata da quella di Mònake

-No.. lo farò io … - Cordelia chiuse gli occhi, lei sapeva di chi stava parlando

-Tu … sei tu …- Mònake annuì semplicemente

-Ma lui non è più qui … è..- Mònake non la lasciò terminare

-So dov’è … tornerà …- Cordelia la guardò leggermente preoccupata

-Dimmi che non succederà nulla a mio fratello…- la sua assomigliava più a una supplica, piuttosto che una richiesta

-Non posso dirti nulla… avete una veggente a cui fare le domande… io sono qui solo perché non eravate in grado di liberarla dalla visione ... nessuno di voi è pronto a quello che affronterete… ma il vostro cuore lo è … – tutti si guardarono preoccupati, mentre Cordelia si alzò e si avvicinò alla finestra, magari lui sarebbe arrivato di lì a poco

– Allora.. spiegaci chi sei …- la voce di Angelus uscì molto fredda, e gli occhi di Mònake da verdi diventarono bianchi

-Tu dovresti solo tacere.. se non fosse per la purezza che ti ha accolto fra le sue braccia ti avrei già ucciso …- il vampiro moro si accomodò su una sedia, non senza sfidare con lo sguardo quello bianco di Mònake

-Elisabeth… devi cercare di proteggere tua figlia… se Darla non venisse sconfitta nemmeno questa volta lei dovrà portare a termine la tua missione… - Buffy abbassò lo sguardo, mentre William l’abbracciò stretta

-Noi ce la faremo …- rispose William sicuro

-Lo so .. ma non dovrete avere pietà di nessuno … dovrete uccidere persone care… - così dicendo si girò verso Cordelia, che nonostante non vedesse Mònake, sorrise contro il vetro, sapeva che era diretta a lei quella affermazione

-Io .. non ucciderò mio fratello … nemmeno se fosse per salvare la mia vita..- Mònake stava per ribattere, ma venne interrotta da Angelus

-Lo farò io .. – Cordelia si girò di scatto

-No .. tu non lo farai…- Angelus alzò le spalle

-Preferisco il tuo odio alla tua morte..- Cordelia sospirò e lasciò la stanza

-Vado a vedere come sta.. – Mònake fermò Willow

-Lasciala stare … è in grado di pensare con la propria testa… ora .. io sono qui solo per aiutarvi .. c’è troppo poco tempo perché voi impariate ad essere capaci della vostra arte.. e la Bestia sta scalpitando.. sente che il momento è vicino ..- Buffy si strinse le braccia all’addome, un brivido di paura le attraversò il corpo

-Perché tutto questo a me .. a noi ..- così dicendo si voltò verso William

-Il vostro è un destino importante.. dovreste esserne orgogliosi ..- continuò Mònake

-Orgogliosi .. che orgoglio può esserci nella morte.. nel darla o nel riceverla? Domandò Cordelia tornata fra loro- Mònake abbassò lo sguardo e sospirò

-Siete stanche lo capisco .. domani parleremo.. ora devo riposare anche io …- così dicendo sparì, il lupo bianco invece rimase accoccolato vicino Willow, che lo coccolava con qualche timida carezza.

 

Prima di coricarsi Willow e Tara accompagnarono il lupo in giardino, lo guardarono allontanarsi fra la boscaglia, ma poi sentirono delle voci

-Drusilla.. vuoi fermarti .. – Drusilla si girò verso Wes sorridente

-L’alba è vicina.. la sento .. dobbiamo ripararci mio principe .. oppure moriremo ..- Wes scosse la testa ed esausto cominciò a seguire la piccola vampira

-Eccoci arrivati al tuo castello principe…- Wes non si era nemmeno reso conto che Drusilla l’aveva condotto al castello dove tutti erano riuniti

-Tu non puoi entrare qui Drusilla… lo capisci … - Drusilla si trasformò nel demone

-Tu non mi vuoi?.. io sono la tua principessa tu mi devi portare nel castello..- le urla di Drusilla erano acute e stridule, Wesley non capiva come potesse essere cambiato così in fretta il suo umore

-Wesley che succede?- domandò Willow che aveva raggiunto il cugino per aiutarlo

-Nulla .. torna dentro ..- Willow si affiancò a lui

-No.. ti aiuto ..- Wes negò nuovamente con il capo

-Willow torna dentro … - nessuno dei due si accorse dell’improvviso scatto di Drusilla. Le sue narici si erano dilatate, avevano sentito un odore così dolce che non riuscì a resistere. Scrutò dietro le spalle di Willow e vide Tara, sorrise

-Principe mi hai salvato…- Wesley piegò il capo mentre Willow domandava con gli occhi una qualche spiegazione, che però lui non sapeva dare. Drusilla iniziò a danzare come posseduta, muoveva le braccia come fossero fuscelli nel vento, i suo occhi erano fissi alla luna, la veste nera e leggera sembrava una nuvola attorno al suo corpo magro

-Drusilla … cosa …- le parole di Wes si persero, mentre la vampira bruna, continuando a danzare, fissò lo sguardo a quello di Tara e utilizzò i suoi poteri per immobilizzarla. Tara cercò di muoversi o di urlare, ma non riusciva

-Wes.. ma cosa sta facendo … dobbiamo fermarla…- Drusilla bloccò improvvisamente la sua danza, i suoi canini ben esposti e la fronte increspata facevano supporre che avrebbe attaccato, ma né Wesley né Willow avevano capito chi era la sua vittima. La velocità della vampira non fu nemmeno scorta dai due cugini, solo Tara vide la sua assassina avvicinarsi, avvertiva la sua voce nella testa, le ripeteva che sarebbe morta per salvare lei. Infine Tara sentì il corpo di Drusilla su di lei, i denti affilati le si conficcarono nella gola bianca, potè sentire la sua carne squarciarsi, il dolore non fu così forte, non tanto quanto la consapevolezza di lasciare Willow senza salutarla.

Il tempo sembrava essersi fermato, ma poi la realtà colpì Willow e Wes

-Noooooo…- Willow venne fermata dalle braccia possenti di Wesley

-Drusilla fermati … fermati…- nulla riuscì a placare la sete della vampira, i lunghi capelli neri coprivano il volto bianco di Tara, mentre le mani magre accarezzavano le guance. Wesley lasciò il corpo di Willow che corse da Tara senza preoccuparsi della vampira, lui invece se ne preoccupò

-Drusilla.. ma che cosa hai fatto?…- la vampira si girò, il suo volto tornato normale e le labbra rosse

-Lei era pura … ora anche io sono pura come lei principe?..- Wes si avvicinò e la fece alzare

-No… non lo sei …- Drusilla allargò gli occhi violetti

-Perché no?… - Wes spostò lo sguardo su Willow che accarezzava dolcemente le guance e le labbra violacee di Tara

-Principe.. perché io non sono pura?..- Wes non riuscì mai a trovarle una risposta, la vampira si polverizzò sotto i suoi occhi

-Cordelia…- gli occhi di Cordelia erano duri e tristi, le lacrime le stavano bagnando il volto

-Come hai potuto portarla fino qui …- Wesley abbassò il capo, ma poi la prese per un braccio e la fece girare

-Perché invece Angelus non è un pericolo?- Cordelia strattonò il braccio liberandosi della stretta

-Lui non è un pericolo .. e tu lo sai …- Wesley la guardò per qualche secondo negli occhi e poi annuì -.. è tornata … e non so quanto sarà felice del tuo comportamento … almeno ti è piaciuto farti mordere da questa pazza ?..- domandò con disprezzo

-E’ .. è tornata…- gli occhi di Wesley si allargarono

-Rispondimi…- Wesley rimase in silenzio

-Mi è piaciuto com’è piaciuto a te e a Elisabeth … e a tutta la nostra famiglia … Cordelia … noi siamo segnati .. noi vogliamo l’oscurità tanto quanto la luce …- Cordelia annuì e si allontanò, ma prima di scomparire dentro il castello si girò verso Wesley

-Sono felice che tu non sia parte dell’oscurità …- Wesley annuì, poi si girò a contemplare Willow

-Mi spiace .. io non sapevo … io non potevo ..- Willow si alzò cercando di portare Tara con sé, Wes si avvicinò per aiutarla, ma lei lo respinse

-Ce la faccio … ti prego lasciami sola con lei …- Willow trascinò il suo corpo e quello di Tara fin dentro il castello, mentre Wes la seguiva distanziato.

 

-Nooooooooooo….- Darla urlava presa dal più forte dei suoi attacchi di solitudine. Aveva distrutto tutto il mobilio che le era passato fra le mani

-Mi hanno abbandonata tutti .. i miei figli … tutti …ma mi vendicherò … la bestia è tornata … - lo sguardo di Darla si indurì, non si era resa conto di essere rimasta sola la notte precedente, all’alba si era addormentata convinta che i suoi pupilli tornassero da lei, ma invece era sola a combattere questa battaglia per la sua vita. Si vestì con il più vistoso degli abiti, quella notte avrebbe ucciso talmente tante persone che la notte successiva sarebbe stata pronta ad affrontare tutti i suoi nemici.

Capitolo 13

 

-Wesley … cosa ti è successo?…- la voce della sua dea lo accarezzò piano

-Sei tornata… lo sai quanto mi sei mancata?..- Mònake si avvicinò alle sue spalle

-Quando mi hai invocata tempo fa non era il mio momento di apparire… lo sapevi .. ma la tua curiosità ci ha spinto oltre … volevi conoscere così tante cose… non so ancora perché le forze dell’essere hanno permesso che ci incontrassimo… - Wes si alzò dal letto e si trovò di fronte il suo amore

-Non ho mai ringraziato tanto la mia curiosità… mi ha fatto conoscere te … - Mònake sospirò abbassando lo sguardo

-Wes.. io ..- lui la baciò senza lasciarla parlare, troppe volte aveva ceduto alle sue parole e troppe volte si era trattenuto. Mònake non riuscì a frenarsi, anche lei strega di alto livello non poteva trattenersi, un sentimento va oltre la ragione e oltre la magia, e questo li avrebbe messi in pericolo, lei lo sapeva. Quando si staccarono Wes non aprì gli occhi, aveva il terrore di perderla

-Rimango .. Wesley sono qui per rimanere… l’altra notte sono stata io a far arrivare a Faith la visione.. era inutile che rimanessi a guardarvi … avete bisogno della mia magia …- Wes sorrise

-Mi perdonerai …- Mònake chiuse gli occhi

-Per aver cercato di conoscere cos’è l’oscurità?.. l’ho già fatto .. – Wesley aprì i suoi occhi e incontrò quelli luminosi di lei

-Non so cosa mi ha spinto a farlo …- Mònake sorrise

-La tua curiosità .. e la pazzia di Drusilla… vedi .. lei voleva morire e l’unico modo era quello …- Wesley inclinò il capo

-Stai dicendo che Drusilla voleva morire e l’unico modo era venire qui ? …- Mònake annuì

-Drusilla prima di tutti ha capito quanto il lato oscuro possa essere pericoloso… per questo lei voleva far parte delle stelle come le definiva lei … e l’unico modo per lei era morire …- Wesley annuì ancora incerto

-Mi spiace che però la sua liberazione sia stata la morte di una persona innocente come Tara…- Mònake si strinse a Wes, nascondendo il volto nel suo petto

-Forse è meglio che lei non abbia visto la sua Willow diventare quello per cui è destinata…- Wes sussultò

-Che cosa intendi dire? Tu sai cosa succederà domani Mònake…- lei negò con il capo

-Non lo so … ma so il potere che è racchiuso dentro ognuno di voi, lo posso sentire … e lei domani lo mostrerà .. Wes… devi cercare di non farla cedere alla magia nera …- Wesley annuì e strinse maggiormente Mònake al suo petto

-Sono così felice di riaverti fra le mie braccia che quasi non vorrei arrivasse domani, vorrei fermarmi in questo istante… vorrei poterti amare tutto il giorno come la prima volta che ti ho visto…- Mònake allontanò leggermente il capo in modo da vedere gli occhi cristallini di Wesley

-Io vorrei che fosse già tutto finito e tu fossi finalmente libero di essere mio…- Wes sorrise e le sue gote si pitturarono di un leggero rosso - .. ora diventi timido ?..- domandò lei con una punta di malizia. Lui annuì con il capo, poi si abbassò verso il suo volto e sfiorò le sue labbra dolcemente

-Andiamo a letto …- suggerì Mònake

-Hai tuoi ordini mia dea… mio amore … mia Mònake …- lei sorrise mentre si sdraiava sul letto soffice e Wes la raggiungeva coricandosi sopra di lei.

 

-Willow… come ti senti …- la piccola strega aveva pianto tutto il giorno sul corpo senza vita di Tara, ma nonostante le lacrime l’aveva lavata e vestita, le aveva sciolto i capelli e intrecciate alcune ciocche con dei delicati fiorellini azzurri e rosa, aveva dato un leggero colorito alle guance e alle labbra e infine aveva legato le sue mani con una piccola coroncina di rose

-Willow.. non hai mangiato per tutto il giorno … - Willow si girò a osservare la sorella

-Elisabeth … come farò senza di lei …- Buffy si piegò sulle ginocchia e abbracciò la sorella

-Willow … pensa che domani punirai la persona che ha portato tutto questo … cerca di focalizzare l’attenzione su questo …- Willow annuì debolmente, mentre Buffy la cullava nel suo abbraccio

-Wesley dov’è?..- domandò la strega

-In camera sua con Mònake …- Willow annuì

-Devo parlargli …- Buffy aiutò Willow a rialzarsi, la ragazza si piegò e sussurrò qualcosa all’orecchio di Tara e poi uscì dalla stanza andando a raggiungere quella di Wes.

 

-Vedrai che ce la farà … supererà anche questo…- la voce di William era dolcissima, Buffy si girò verso di lui, nascosto dietro l’ombra della porta

-William .. sono preoccupata per lei .. e anche per noi .. come faremo a sconfiggere la Bestia domani … è bastato così poco a uccidere Tara…- William si avvicinò a Buffy

-Lei non aveva potere contro Drusilla… noi sì … e poi non permetterò a nessuno di toccarvi …- così dicendo accarezzo il ventre di Buffy, che aggiunse la sua mano piccola a quella di lui

-Buffy ce la faremo …- lei annuì e sospirò

-Vado a riposare .. domani sarà una giornata lunga…- William annuì, la lasciò uscire dalla stanza e poi si diresse verso la camera di Cordelia. Bussò fermamente e attese risposta. Ad aprirgli si presentò Angelus

-Che vuoi?..- domandò brusco

-Ho bisogno del tuo aiuto- Angelus lo guardò sorpreso

-Tu hai bisogno di me per cosa?..- William deglutì e prese un profondo respiro nonostante non ne avesse bisogno

-Devi insegnarmi a essere un vampiro … voglio essere talmente spietato domani che Darla avrà paura di me … lo so che mi hai sempre considerato un pivello… ma non lo sono … ho bisogno di proteggere la mia famiglia …- Angelus alzò un sopracciglio

-E a me cosa ne viene …- William alzò gli occhi al cielo

-Lasciamo perdere .. ho sbagliato a venire a chiederti aiuto..-

-No.. lui ti aiuterà..- sentenziò Cordelia da dietro le spalle di Angelus

-Cordelia .. io ..- lei lo guardò dritto negli occhi

-Mostrami che non sei il mostro che tutti pensano… aiutalo .. lo so che in cuor tuo vuoi..- Angelus indietreggiò stizzito

-Io non ho un cuore …- Cordelia si avvicinò

-Tu hai un cuore .. sei talmente assorto nel non volerlo che non lo senti nemmeno… e io non parlo del cuore fisico Angel .. – Angel la guardò, il coraggio di quella ragazza e l’amore che provava per lui era così forte

-Va bene .. ti aiuterò…- uscì dalla stanza velocemente e William ringraziò con lo sguardo Cordelia e seguì Angelus.

 

Willow rimase davanti alla porta di Wesley per qualche minuto contemplando quello che voleva dirgli, poi busso piano. Wes aprì poco dopo, indossava solo i pantaloni e la camiciola era aperta facendo intravedere il suo corpo mascolino. Willow sorrise, dietro hai suoi occhialetti da intellettuale, Wesley, era un uomo

-Willow.. co..come stai?..- domandò lui titubante

-Non bene Wesley .. volevo chiederti chi era quel mostro che ha ucciso la mia Tara?..- Wes abbassò leggermente il capo e chiuse gli occhi

-Si chiamava Drusilla… era l’altra veggente.. quella di cui vi ho parlato .. era al servizio di Darla e..- Willow iniziò a scuotere il capo

-So chi era Wes… volevo sapere per te chi era.. perché l’hai portata qui .. era per te quello che Angelus è per Cordelia?..- Wes negò

-No.. era solo … curiosità .. non posso definirla in altro modo …- Willow sgranò gli occhi

-Quindi la mia Tara è morta per la tua curiosità di conoscere un vampiro ?.. io ho perso il mio amore per questo?..- Willow iniziò a colpire il petto di Wes, mentre lui per calmarla l’abbracciava stretta

-Willow mi spiace .. non credevo nulla di quello che è successo io … - Willow aveva ricominciato a piangere mentre le sue braccia si erano abbandonate debolmente lungo il suo corpo

-Lei è morta … io sono senza il mio amore …- Willow si accovacciò al pavimento seguita da Wes che la stringeva sempre più a se

-Piccola Willow… lei è felice … tu devi superare tutto questo per tornare a vivere…- le parole di Mònake risultarono così insensate che Willow ebbe uno scatto di rabbia, si alzò e la guardò dritta negli occhi

-Ma tu cosa ne puoi sapere? .. – domandò nervosa

-Io posso vedere … - rispose lei gentilmente. Willow la guardò per qualche secondo

-Tu .. tu puoi vedere cosa?..- Mònake posò una mano sulla fronte di Willow e una luce la investì. Poco dopo Willow cadde a terra priva di sensi

-Mònake .. cosa ..- la strega guardò Wesley preoccupato

-Portala nel suo letto … io ti aspetto …- Wesley si caricò Willow sulle braccia e l’accompagnò alla sua stanza lasciandola dormire. Il suo volto era sereno e sorridente, come se Tara fosse accanto a lei. Mònake era rimasta appoggiata allo stipite della porta

-Mònake cosa hai fatto?..- domandò lui mentre si avvicinava, ma la strega non rispose, cadde svenuta.

 

-Mònake .. Mònake amore riprenditi…- gli occhi di Wesley erano così luminosi che quasi abbagliarono Mònake al suo risveglio

-Wes..- lui l’abbracciò stretta

-Ma che succede .. spiegami …- la ragazza sorrise debolmente

-Ho dato a Willow la possibilità di salutare Tara… ora lei sta passeggiando con lei nell’Eden …- Wes si staccò leggermente in modo da poterla guardare negli occhi

-Mònake .. è vietato …- la ragazza sorrise

-Lo so ..- Wes piegò il capo di lato

-Ti toglieranno i poteri …- Mònake chiuse gli occhi

-Non mi importa .. sono qui con te …- Wes sospirò e le sfiorò le labbra

-Sei speciale …- lei negò con il capo

-No .. tu mi rendi speciale… ora .. possiamo riposare?..- Wes annuì e si coricò accanto a Mònake, abbracciandola stretta in modo che lei si appoggiasse al suo petto

 

 

-William .. sei proprio un pivello … non riesci nemmeno a colpirmi … e non sto nemmeno cercando di difendermi …- dopo quattro ore di allenamenti, William era pieno di tagli, graffi e lividi che fortunatamente si stavano pian piano rimarginando

-Ce la farò … devo farcela…- Angelus sorrise

-Io non posso aiutarti .. ti ho insegnato in poco tutto ciò che ho imparato in anni che sono un demone … ora devi farcela tu … - così dicendo gli si scagliò contro, ma per la prima volta William riuscì a prevedere le sue mosse e lo scaraventò contro un tronco

-Maledizione… ce l’ho fatta…- esclamò William felice, ma la sua gioia terminò presto perché Angelus partì in contrattacco

-Finalmente ora possiamo combattere cucciolo…- lottarono per tutte le ore rimanenti della notte, William riuscì a raffinare le sue doti più in quella notte che in quelle precedenti da solo, forse non era stato un male che ci fosse Angelus con loro a combattere.

-Sento l’alba vicina…- affermò William mentre si appoggiava, accanto ad Angelus, su un tronco

-Dobbiamo tornare dentro …- aggiunse il vampiro moro incamminandosi zoppicando. Sulle labbra di William si formò un sorriso

-E’ inutile che sorridi … ti ho conciato male anche io …- esclamò Angelus

-Lo so.. ma tu eri l’esperto e sei ridotto tale e quale a me …- rispose fiero William mentre raggiungeva Angelus

-Non vantarti troppo … - William alzò le spalle -.. sei stato bravo .. domani Darla sarà molto in difficoltà…- aggiunse poi, lasciando il giovane vampiro senza parole, ma felice di questa notizia

Capitolo 14 (prima parte

 

L’ultimo dì prima del giorno della profezia passò lento per le prime ore della giornata, solo dopo il mezzodì la quiete venne turbata

-Wesley … Wesley corri … - le urla di Willow fecero accorrere tutta la casa, per la seconda volta Faith era caduta in una visione, non riusciva più a uscire da quello che il suo occhio profetico stava trasmettendole

-Era da un po’ che la vedevo strana … poi è caduta … non ha ancora detto nulla da quando è così … Wes.. devi aiutarmi …- Wesley iniziò a scrutare le pupille bianche di Faith

-Mònake .. tu non puoi …- cercò di suggerire Willow, ma la donna abbassò il capo

-Mònake non ha più poteri .. dovremo cavarcela da soli …- asserì Wes mentre caricava Faith e la trasportava sul divano

-Dov’è Riley?..- domandò il ragazzo non vedendolo accanto alla veggente

-Non lo so .. – Wesley inizio a recitare qualche formula che potesse guidarlo nella mente di Faith, ma era come se lei non volesse coinvolgerlo in quello che stava accadendo dentro di lei. Willow si unì con la sua magia, ma non ci fu nulla da fare. Dopo molti tentativi si sedettero accanto a lei e solo in quel momento si resero conto che Riley era dietro di loro, una maschera di rabbia aveva preso posto del suo sguardo gentile. Si avvicinò al corpo di Faith e accarezzo le sue guance ancora più arrossate dallo sforzo che stava vivendo. Appena il corpo di Faith sentì la delicata carezza di Riley, lei si destò

-Riley …- il ragazzo l’abbracciò stretta

-Faith ..- sia Willow che Wes rimasero stupiti

-Io .. ho visto sangue … stanotte la bestia si è sfamata … ha rigenerato molto dell’antico potere.. non tutti noi ce la faremo … Riley … - Faith guardò il ragazzo negli occhi -.. devi andartene …- il ragazzo si alzò di colpo, Faith lo seguì faticosamente

-Sei in pericolo … tu … tu non puoi difenderti …- il ragazzo le fece capire che nemmeno lei poteva

-Lo so .. ma io servo a loro … posso entrare nella mente della bestia cercando di capire cosa vuole fare … devi andartene amore mio …- Riley annuì e lasciò la stanza. Faith cadde sul pavimento tremante

-Dobbiamo farcela … - fu il suo ultimo sussurro prima di svenire fra le braccia di Wes che si era inginocchiato in suo soccorso.

 

Riley lasciò il castello senza salutare nessuno, lasciando una piccola rosa bianca sul cuscino accanto a Faith.

 

-Mancano poche ore al tramonto … come vi sentite?..- domando Elisabeth cercando di non rendere troppo evidente la sua paura

-Come potremo mai sentirci … io non vedo l’ora che sia domani …- rispose Cordelia, che tesa giocherellava con la punta di un paletto

-Cordelia cerca di non farti male …- le raccomandò il fratello, lei di tutta risposta lanciò il paletto a pochi centimetri dal suo volto, conficcandolo nella stoffa del divanetto su cui era seduto

-Cordi …- cercò di ammonirla Angelus, ma Wes gli intimò di tacere, in quel momento la ragazza si stava proiettando su quella che sarebbe stata la notte più lunga della sua vita

-Si è svegliata ..- esclamò Faith improvvisamente, era riuscita a entrare nei sogni di Darla e ora poteva vedere con i suoi occhi

-Faith .. esci dalla sua testa … - le suggerì Mònake preoccupata per la fragilità mentale ed emotiva di Faith. Probabilmente Faith aveva visto troppe cose della bestia, Mònake si meravigliava che fosse ancora capace di ragionare razionalmente, ma forse era proprio per la sua forza che l’avevano eletta veggente

-Dobbiamo prepararci … ci siamo tutti?…- domandò Wes

-Manca solo il pivello …- Elisabeth colpì Angelus sul naso

-Non possiamo cercare di andare d’accordo per i tempo che rimane e conservare le energie per quando arriverà Darla- la voce di William arrivò da dietro le spalle di Angelus

-Tu .. da dove arrivi ..- William sorrise beffardo

-Sono sempre stato qui .. – rispose

-Ma..- William si avvicinò all’orecchio di Angelus

-L’allievo ha superato il maestro … - Angelus indurì la mascella

-Mai… - rispose Angelus indispettito

-Basta.. è qui …- sentenziò Faith. Tutti si guardarono un ultima volta poi si divisero così come avevano stabilito, in modo da prendere Darla da più punti, quello che non si aspettavano era di vedere un esercito di vampiri dietro di lei, la notte precedente aveva generato tanti figli quanti potessero bastare per stancare le due rivali.

Cordelia fu la prima a vederla, cavalcava come un’amazzone, i lunghi capelli biondi sciolti non mostravano il suo volto, indossava solo una sottoveste leggera, i piedi erano nudi e il cavallo era senza sella e redini, nonostante tutto procedeva ai suoi comandi tranquillamente

-Sei pronta ?..- domandò Angelus dietro di lei

-Devo esserlo ..- rispose Cordelia, mentre con un gesto si strappò la lunga gonna per avere più agilità nei movimenti e si raccolse i capelli in una lunga coda per impedirle di non vedere da ogni lato

-Non esitare mai Cordelia.. mai …- fu l’ultimo suggerimento di Angelus prima che i primi vampiri attaccassero. Con stupore di Angelus, Cordelia riusciva a destreggiarsi bene

<<alle tue spalle>> la voce di Faith rimbombò nella testa di Angelus, che si voltò ritrovandosi due grossi vampiri da dover uccidere.

 

Faith aveva raggiunto una piccola altura da dove riusciva a vedere gran parte del castello, per cui poteva suggerire a chi stava combattendo pericoli che loro non vedevano. Accanto a lei Wesley e Willow si stavano preparando per un incantesimo di imprigionamento per Darla, se Elisabeth e Cordelia non fossero riuscite a sconfiggerla almeno l’avrebbero intrappolata.

 

-Forse dovremmo andare ad aiutare Cordelia e Angelus…- William fermò Buffy per un braccio

-No.. dobbiamo coglierla da dietro come abbiamo deciso … non si aspetta questo .. almeno spero ..- Buffy sospirò e si accarezzò il ventre. A William non sfuggì il gesto

-Ce la faremo ..- cercò di tranquillizzarla lui, ma Buffy scosse la testa

-E’ tutto assurdo .. io non so cosa devo fare … io .. io vorrei che mi avesse ucciso prima così da non dover affrontare tutto questo …- William l’afferrò per le spalle

-Cosa stai dicendo … Buffy … tu devi combattere … non puoi mollare ancora prima di cominciare …- Buffy sorrise sconfitta

-E per cosa?…- William le accarezzò la guancia

-Per noi .. – Buffy si specchiò negli occhi azzurri di William -..per la nostra famiglia…- Buffy sospirò

-Ho paura di non farcela .. Cordelia è molto più forte .. Faith è stata capace di imparare tante cose con la sua sola forza di volontà .. e io .. non lo so .. non mi sento ..- William posò due dita sulla bocca di Buffy

-Tu ce la farai… tu sei forte … sei la donna più forte che io abbia mai conosciuto … mi sono innamorato di te per tutto ciò che sei … non farmi pensare che la persona che eri non esiste più…- Buffy chiuse gli occhi rimanendo in silenzio per qualche minuto

-Elisabeth … io credo in te … - lei sorrise e aprì gli occhi

-Senza di te sarei morta …andiamo …- Buffy iniziò a camminare seguita da William. Arrivarono ad un bivio e lì si diedero un leggero bacio a fior di labbra con la promessa di rivedersi di lì a poco.

 

<< Faith .. sono pronta ..>> Buffy comunicò con la ragazza aspettando il segnale per uscire e prendere Darla di sorpresa

-Non credo però che si aspetti questo …- la voce della vampira era alle spalle di Buffy

-Co.. come fai ad essere qui e …- Darla sorrise

-Non credi che nel tempo abbia maturato i miei poteri … vi ho ingannati .. quella che credete di aver visto è solo una proiezione nella vostra mente… - Darla sorrise mentre si mostrava in tutta la sua orrenda bellezza

<< Faith .. è un trucco .. lei è qui …>> Darla colpì Buffy facendola andare a sbattere contro un tronco

-Hai comunicato con la tua veggente che sta succedendo?… tanto nessuno ti salverà.. berrò da te e la profezia si avvererà .. e sarò libera …-

-Non credo ..- Buffy alzò il viso per incontrare gli occhi di William

-William … così ti chiami … se no ricordo male Angelus ti chiamava pivello … o peggio …- William strinse la mascella e si avvicinò a Darla-..credi di spaventarmi … - Darla sorrise leggermente facendo vedere maggiormente i suoi denti appuntiti

-No.. – rispose William sicuro

-Allora cosa vorresti fare?..- domandò lei curiosa e divertita

-Io nulla …- Darla lo guardò piegando il capo poi sentì un dolore forte al costato, si guardò e vide un paletto conficcato nel suo fianco. Sorrise e se lo strappò via con una mano

-Piccola ti sei già ripresa?.. – domandò Darla voltandosi verso Buffy

-Non sono mai stata più in forma – rispose lei sicura

-Vedremo…- rispose Darla assottigliando gli occhi e avvicinandosi minacciosa.

capitolo 14 (seconda parte )

 

-E’ una trappola …- esclamò Faith riprendendosi dallo stato di trance in cui era entrata

-Cosa?..- domandò Wesley avvicinandosi a lei

-Elisabeth mi ha comunicato che è un trucco … lei sta combattendo sola …- Wesley senza ragionare si precipitò giù dalla collinetta per avvertire la sorella

-Wes.. no..- Mònake si precipitò dietro di lui per impedirgli di immergersi in quella bolgia di vampiri senza protezione

-Mònake torna da Willow e Faith …- Wesley gli urlò dalla sua posizione avanzata, ma la ormai semplice ragazza non si fermò, lo raggiunse e gli prese la mano. Wes scosse la testa

-Sei una pazza…- cominciarono a correre assieme, ma poco dopo si trovarono accerchiati. Mònake fu strappata dalla stretta di Wes, lui cercò di avvicinarsi per aiutarla, ma tre vampiri iniziarono a colpirlo. Non riusciva nemmeno a parlare e a formulare qualche incantesimo

-Nooo…- la voce di Mònake fece girare Wesley verso la sua direzione, vide un vampiro tenerla stretta mentre un altro le aveva strappato la veste per avere maggiore accesso alla vena pulsante del collo

-Fermi ..- cercò di urlare Wes, ma un calcio raggiunse il suo stomaco, seguito da altri in più punti dell’addome e della faccia. Non riusciva a vedere Mònake, il sangue gli stava annebbiando al vista, ormai il dolore era stato superato dalla disperazione di non essere in grado di salvare Mònake

-Non riesci a vedere cosa stanno facendo alla tua donna …- sputò fuori con cattiveria un vampiro, che dopo poco lo alzò di peso e stringendogli i capelli guidò il suo capo verso Mònake. La ragazza era ancora viva, i vampiri che la imprigionavano stavano giocando con il suo corpo e il sangue che fuoriusciva dal suo corpo fragile. Leccavano le gocce della sua linfa lasciando scivolare la lingua sul suo corpo ormai completamente nudo. Wes cercò di focalizzare l’attenzione sugli occhi di Mònake e quando vide che stava guardandolo e sorridendo cercando di tranquillizzarlo un moto di rabbia lo fece reagire. Colpì il demone che lo stava trattenendo e riuscì a sfuggire agli altri due raggiungendo Mònake. Si sdraiò sul suo corpo nudo cercando di proteggerla dai due mostri che si stavano divertendo con lei

-Wesley …- la voce di Mònake era fievole, lui la guardò negli occhi e sorrise mentre un vampiro cercava di dividerli senza riuscirci. Il giovane stregone era preso alla sua Mònake, non l’avrebbe mai lasciata. Iniziarono a partire raffiche di calci e pugni sul corpo di Wes, ma lui sembrava non accorgersene. Improvvisamente Mònake perse i sensi e Wes si sentì morire, doveva portarla in salvo e curare le ferite che gli avevano imposto

-Wesley … vieni …- il ragazzo non si era nemmeno accorto che i vampiri avevano smesso di colpirlo, Angelus li aveva salvati. Wes si alzò e prese il corpo di Mònake fra le braccia

-Angel … grazie …- il bruno vampiro si accorse che Wes l’aveva chiamato Angel, ma non disse nulla, li scortò verso la collina dove Faith e Willow avevano anche loro cominciato a combattere dato che una decina di vampiri le avevano raggiunte. All’arrivo di Angel i vampiri si concentrarono su di lui, ma non ebbero fortuna, trovando la morte eterna dopo poco

-Willow .. dobbiamo aiutarla …- Wesley era talmente concentrato su Mònake che non si interessava più alla battaglia

-Wes.. dobbiamo combattere … - la voce di Mònake era stata una carezza all’anima di Wesley

-Hai avvertito Cordelia?..- domandò Faith secca

-No.. ci hanno attaccato..- rispose Wesley

-Avvertito di cosa?..- domandò Angel

-Quella che vediamo laggiù non è la bestia… ci ha teso una trappola … in realtà è nel bosco .. Elisabeth sta combattendo con lei ora ..- Angel annuì

-Andrò io a riferirglielo … voi cercate di rimanere vivi …- Angel sparì dopo poco.

 

 

-Sei forte ragazzina… non credevo … mi ricordavo della piccola bambina che ho visto quel giorno di anni fa in chiesa… - le venne a memoria che Darla era addirittura presente al suo matrimonio

-Non bisogna mai dare giudizi prima di conoscere una persona … - Buffy assesto un pugno al bel viso da mostro di Darla. Il sangue della bestia era sulle sua mani e sui suoi abiti

-Ragazzina mi hai già stancato …- la vampira si avvicinò con passo sicuro e poi sparì lasciando Buffy sconvolta

-Dov’è … dove si è cacciata?…- William iniziò ad annusare l’aria per cercare di catturare il suo odore

-Vieni …- prese la mano della sua amata e iniziarono a correre verso il fulcro della battaglia

 

-Cordelia… - la ragazza si girò di scatto

-Angel.. dov’eri sparito?…- domandò mentre riprendeva fiato

-Non ce la faremo … sono in troppi e … siamo rimasti in pochi …- Cordelia sgranò gli occhi

-Angel .. cosa … Wes… mio fratello …- Angel abbassò lo sguardo

-Non è vero .. lui deve essere vivo … - Cordelia iniziò a dirigersi verso la collina dove Wes doveva essersi rifugiato

-Cordelia.. non è un bello spettacolo… fidati di me .. dobbiamo prima sconfiggere … il nemico …- Cordelia non ascoltava una sola parola, il suo obiettivo era cambiato, voleva solo stringere il corpo del suo caro fratello

-Angel … se lui è morto io non vivrò …- Angel la abbracciò da dietro

-Vuoi morire … allora fallo con classe …- Cordelia si irrigidì fra le sue braccia

-Che cosa stai dicendo?.. Angel…- il volto del vampiro moro mutò, le zanne bianche strusciavano sul collo liscio di Cordelia

-Vieni nel mio mondo … arrenditi …- Cordelia cercò di muoversi, ma la stretta di Angel era forte

-Piccola illusa … finalmente avrò quello che voglio …- Cordelia chiuse gli occhi e respirò forte

-Angel … non puoi essere tu … io ti conosco … sei diverso …- il vampiro si irrigidì per un secondo, poi riprese ad odorare il profumo della pelle di Cordelia e a solleticare la vena pulsante con la lingua

-Ferma maledetta!!!- Cordelia aprì gli occhi e si trovò di fronte Angel

-Ma.. cosa …- Angel si avvicinò e colui che la teneva stretta inizio a trascinarla lontano

-Cordelia … cerca di usare la tua forza … liberati … - Cordelia scrutò gli occhi del vampiro di fronte a lei

-Angel … ma – capì che era imprigionata da Darla. Una rabbia improvvisa la colse

-Tu maledetta … mi hai spezzato il cuore dicendomi che mio fratello era… non posso nemmeno dirlo…- Darla non mutando la forma stringeva maggiormente la presa sulla ragazza

-Chi ti dice che non sia comunque la verità?…- domandò la bestia

-Io … l’ho appena visto …- lo sguardo di Angel era confortante e le sue parole erano una carezza sulle ferite

-Maledetto .. ti ho dato tutto e tu così mi ripaghi …- la presa di Darla allentò leggermente, e fu quello il suo errore. Cordelia riuscì a liberarsi agilmente e a correre fra le braccia del vero Angel

-Tutto bene ?..- le domandò premuroso

-Ora sì …- Cordelia guardò con disprezzo Darla

-Ti ucciderò lo sai?- affermò con determinazione la ragazza

-Vedremo … ero né tu né la tua compagna avete fatto molto

-Sicura …- la voce di Buffy era dietro alle sue spalle, William era accanto a lei

-Che bella rimpatriata … manca qualcuno?…- domandò sarcastica, mentre tornava nella sua forma bestiale

-Noi …- era la voce di Wes. Gli occhi di Cordelia si inumidirono leggermente vedendolo livido, ma salvo. Al suo fianco Willow , Faith e Mònake

-Ora che che siete tutti presenti provate a fermarmi …- con un gesto della mano richiamò i suoi schiavi vampiri che iniziarono ad avvicinarsi

-Ora!- urlò Mònake, mentre Willow e Wes iniziarono a erigere una barriera protettiva lasciando i vampiri al di fuori di essa. Come dei posseduti senza ragione iniziarono a picchiare sulla muro magico

-Siete più furbi di quello che pensavo … ma questo non mi impedirà di fare questo …- con un altro gesto e parole demoniache comunicò ai suoi servi di allontanarsi e spargesi per uccidere chiunque incontrassero

-Ci hai sottovalutato Bestia…- esclamò Willow. Chiuse gli occhi e iniziò a inspirare ed espirare sempre più forte e veloce. Mònake strinse la sua mano destra mentre Wes la sinistra. Una forte luce apparve dal cielo scuro della notte, colpì Willow che cadde al suolo priva di sensi, ma allo stesso tempo i vampiri morirono uno a uno, alcuni come foglie secche si polverizzarono al passaggio di volate di vento improvvise, altri cadevano e, come risucchiati dall’interno del loro corpo, sparivano. Wes e Mònake continuarono a stringere le mani di Willow

-Wes resisti … - gli sussurrava mentre con la mano libera accarezzava la testa rossa di Willow

-Che sta succedendo?…- esclamò sorpresa Darla

-Le tue certezze di vittoria stanno crollando?..- domandò sarcastica Faith

-Zitta maledetta …- la bestia si scaraventò velocemente verso la veggente indifesa. Faith chiuse gli occhi, sapeva già cosa le sarebbe successo. Ma nulla accadde, solo un urlo di Darla di rabbia. Quando aprì gli occhi, Faith vide Riley fra il suo corpo piccolo e quello di Darla

-Riley …- Faith vide il volto di Darla sfregiato e ustionato. Riley, si voltò e incontro gli occhi grandi e sorpresi di Faith. Il ragazzone aveva gettato sul voto della bestia acqua santa. Non le importò di nulla, abbracciò il suo Riley

-Perchè sei qui, è pericoloso…- Lui la strinse forte

< non potevo lasciarti … ti amo…> la voce di Riley risuonò nella sua testa, alzò lo sguardo e sorrise

-Ti amo anche io zuccone…- rispose dolcemente Faith

-Basta con tutte queste smancerie… mi sto stancando …- Darla iniziò la sua trasformazione, se vista da vampiro era mostruosa, nessuno poteva immaginare ciò che sarebbe diventata quella notte. I capelli biondi e lucenti, diventarono gretti e crespi , la sua statura si elevò di un metro, mentre il corpo dimagrì lasciando posto ad un’ossatura deforme, gli occhi diventarono grigi, mentre dalla bocca uscirono due lunghe zanne dalla parte superiore e due più piccole dalla parte inferiore. Per ultimo dalla schiena uscirono delle ossa lunghe, segno delle lunghe ali che un tempo erano ricoperte di piume bianche, ora cadute lasciando posto solo al loro scheletro scarno e nero

-Siete ancora così sicure di vincere …- esclamò con voce al di sopra di note udibili a orecchio solo umano. Riley si piegò trafitto dal fischio della sua voce

-Riley … Riley …- destino non migliore tocco a una ormai umana Mònake

-No.. Mònake…- Wes si stacco dal contatto con il corpo di Willow

-Wes… la sua voce …- Wes annuì mentre nervosamente cercava un qualche incantesimo utile a farli stare meglio, a farla stare meglio

-Oh che peccato due di voi si stanno arrendendo e io non ho ancora fatto nulla …- nuovamente un fischio doloroso trafisse Riley e Mònake. Wes vide qualche goccia di sangue uscire dall’orecchio destro della sua amata. La strinse a sé e poi pronunciò la formula che finalmente aveva trovato nella sua memoria. Sia Mònake che Riley si ritrovarono a non sentire nulla

-Riley .. Riley …- il ragazzo guardò Faith con occhi grandi, e le sorrise

-Non sente .. ha funzionato …- Wes annuì a Faith

-Basta .. non sopporto più tutto questo …- la bestia incalzò verso il gruppo di giovani, quando un forte vento la invase, come un turbinio, cercò di non perdere l’equilibro, ma poi venne sbattuta contro un albero. Wes si girò verso il corpo di Willow, che riprese vita piano

-Willow …- provò a chiamarla. La ragazza si alzò in piedi e lo squadrò

-Dobbiamo ucciderla…- esclamò prima di mettersi accanto a Buffy e Cordelia – che la battaglia inizi…- tutti rimasero a fissare la strega mentre la bestia tornava a incalzare verso di loro con passo lento e pesante. Buffy e Cordelia combatterono senza esitazioni, mentre impotenti gli altri le fissavano. Willow per proteggerle scagliava fulmini, mentre Wes iniziò a preparare l’incantesimo nel caso avessero dovuto solo imprigionarla.

-Siete forti… - esclamò mentre un rivolo di sangue nero le impastava le labbra. Continuarono a combattere per ore, mentre nessuno poteva aiutarle

 

-Angel … la senti …- lui annuì

-Faith … noi dobbiamo … - Faith aggrottò le sopracciglia senza capire. Poi William indicò un punto distante

-Andate …- esclamò convinta. I due vampiri senza farsi notare dalla bestia si nascosero nel castello

 

-Ormai non riuscite più a seguirmi … i vostri battiti sono così accelerati.. i vostri respiri pesanti .. siete stanche … ho vinto ..- sorrise soddisfatta mentre Willow stancamente cercò di lanciarle un fulmine, senza successo

-Willow…- chiamò Buffy, ma la strega cadde a terra priva di sensi -.. Willow …- Buffy corse al suo fianco, i capelli erano diventati bianchi e la pelle era fredda

-Ha usato tutta la magia che aveva in corpo .. siete sole … - la voce di Darla era canzonatoria. Colpì Cordelia mandandola a sbattere contro una muro del castello, mentre si avvicinava a Buffy

-Cordelia …- Wes corse a vedere come stava

-Wes… sto bene … -Wes annuì

-Guarda…- indicò il punto che i due vampiri avevano mostrato a Faith e lei annuì

-.. santo cielo… Buffy …- Darla l’aveva sollevata dal suolo e sorrideva mostrando i canini e la lingua nera

-E così … siamo due in questo corpicino … sarà anche più piacevole ucciderti … - Buffy si dimenava preoccupata per il tesoro che portava in grembo

-Devo andare …- esclamò Cordelia alzandosi con rinnovata energia.

Colpì Darla alla schiena dando il tempo a Buffy di liberarsi e mettersi al suo fianco

-Dammi la mano e seguimi…- Buffy annuì

-E’ arrivata?..-

-Sì…- Buffy sorrise

-Sei ancora viva …- urlò cattiva la bestia, prima di correre incontro alle due ragazze. Tutto avvenne in un secondo, Buffy e Cordelia si spostarono lasciando che i raggi della nuova alba colpissero il mostro

-Nooooooooooo…- furono le ultime parole della bestia prima di morire sparendo in una pozza nera, mentre il sorriso dei vincitori si allargava.

 

 

 

 

Capitolo 15

 

Un anno dopo

 

-Sei sicura Elisabeth …- la ragazza annuì, mentre dava un bacio alla sua piccola Dawn

-Non posso vivere senza di lui …- Willow annuì, mentre legava i suoi capelli ancora bianchi

-Non torneranno più rossi ?..- domandò ingenuamente Buffy

-No… troppa magia quella notte … - lei annuì cullando la piccolina fra le sue braccia

-William lo sa quello che vuoi fare?… e poi … non so se sarà in grado di ..- Buffy scosse la testa

-Willow ti prego … andrà tutto bene .. lo so …- lei annuì

-Come vuoi…-

 

-William … hai mai pensato a me come vampira?…- William si girò nel letto guardando la sua Buffy

-Cosa?… no…- lei si abbracciò al suo corpo freddo

-Io sì …- lui si irrigidì -… William io non potrei vivere senza di te … ho chiesto un favore a Willow… ha accettato .. ma ora devo chiederlo a te … - William si alzò di scatto dal letto

-Io non farò nulla di quello che la tua testolina sta pensando…- indispettita Buffy lo raggiunse ponendosi di fronte a lui

-Se non lo farai tu lo chiederò a Angel…- la mascella di William si strinse tanto che Buffy potè sentire il rumore dei sui denti

-Non osare… - Buffy con lo sguardo fiero si allontanò e si diresse verso la porta

-Io oso quello che voglio … ora vado da Angel … sarà felice di poter usufruire del mio corpo e ..- non riuscì a terminare di parlare, William la caricò di peso e la spinse contro il materasso

-Tu sei mia lui non deve toccarti neanche con il pensiero … nessuno deve farlo …- gli occhi di William erano luccicanti d’oro

-Allora fallo tu …- William si staccò da lei

-Non pensi a Dawn .. lei resterà sola..

-Quando Dawn avrà 16 anni non potrà spiegare nulla di tutto quello che ci riguarda…- William accarezzò una guancia di Buffy

-E quando anche tu sarai come me cosa cambierà …- Buffy abbassò lo sguardo

-Saremo assieme … sarà più facile tutto …- William annuì

-Devo pensarci … - Buffy lo abbracciò stretto

-Decidi in fretta … comunque io ho deciso .. o tu o un altro … ma io diventerò un vampiro …- William guardò gli occhi verdi di Buffy

-Sei sicura … nulla sarà più come prima …- Buffy annuì

-Nulla è come prima …- gli rispose appoggiando una mano sul suo petto

-Già … e Willow quando sarebbe pronta per …- Buffy sorrise

-Anche ora … basta avvertirla…- William annuì

-Allora sarà meglio che tu le dica qualcosa… perché se sei decisa a divenire come me sarò io a trasformarti…- Buffy annuì e uscì velocemente dalla camera.

 

 

Un mese dopo

 

-Mònake … Mònake …- era da un ora che Wes cercava sua moglie fra i boschi

-Wes.. siamo qui …- rispose lei, mentre cullava un piccolo fagottino fra le mani

-Dove sei stata?… state tutti bene?..- domandò preoccupato

-Wes calmati .. sono andata a fare una passeggiata, Dawn aveva bisogno di un po’ d’aria e poi l’ho portata a fare una breve visita dai suoi genitori …- Wes annuì mentre prendeva la piccola dalle sue mani

-E voi come state?..- domandò mentre faceva dolci facce buffe alla piccolina che stringeva fra le braccia

-Meravigliosamente…- rispose Mònake passandosi una mano sul ventre pronunciato -.. Wes… ho la strana sensazione che avremo due gemelli …- nonostante i suoi poteri le fossero stati tolti dalle forze dell’essere, Mònake continuava ad avere visioni sensoriali

-Mònake spero tu ti stia sbagliando.. come possiamo far crescere tre bambini piccoli … Elisabeth e William non potevano scegliere qualcun altro a cui affidare Dawn …- Mònake scoppiò a ridere

-Ma se vivi per quella bambina come se fosse tua … smettila di brontolare … vedrai che sarà facilissimo …- rispose dolcemente Mònake mentre si allungava su Wes per sfiorargli la bocca con un bacio a piene labbra

-Ehilà!! Piccioncini!!!- la voce di Faith fece sobbalzare i sue giovani sposi

-Faith, Riley!!- Mònake abbracciò i due ragazzi

-Come sta la quasi mamma?- domandò Faith gentilmente

-Bene … e voi due .. niente matrimonio in vista?…- Riley alzò le spalle mentre Faith negò con il capo

-Non sono ancora pronta… so che voglio stare con lui per sempre… ma c’è tempo … - Mònake sorrise mentre sentì che una vita stava crescendo dentro Faith

-Ma..- Faith la guardò ad occhi sgranati

< è una sorpresa … Riley non lo sa … ti prego non dire nulla …> Mònake annuì e invitò tutti nella loro piccola casetta.

 

-Smettila .. non sei affatto divertente …- Cordelia mise il broncio mentre Angel le si avvicinò come un felino

-Dai… stavo scherzando .. – Cordelia lo colpì forte sul viso e mostrandogli i canini affilati

-La prossima volta pensaci due volte prima di fare apprezzamenti su Elisabeth e il suo corpo …- Angel si massaggiò la mascella dolorante

-Cordelia come puoi solamente credere che io desideri Elisabeth quando solo per te sono cambiato … quando solo per te ho chiesto l’anima indietro …- Cordelia sorrise, mentre Angel l’abbracciò stretta

-Ho bisogno di te amore mio …- le sussurrò sulle labbra prima di baciarla

 

-Credo che è meglio aspettare ad entrare … ne avranno per un po’ …- Elisabeth guardò William

-E cosa facciamo noi nel mentre … possibile che non riescano a stare nella loro stanza a … a…- William si avvicinò

-A fare l’amore … non lo so … però … il tempo io saprei come passarlo … - Elisabeth alzò un sopracciglio mentre i bottoni del suo vestito venivano aperti dalla mano abile di suo marito

-Che cosa hai in mente?…- chiese lei mentre le labbra di William scendevano sul suo seno scoperto

-Di amarti per molte ore … e farlo per il resto dell’eternità …- Elisabeth sorrise

-Anche io William… ti amo…- William alzò lo sguardo e incontro gli occhi sempre verdi di Buffy

-Ti amo mia dolcissima Buffy …- sussurrò William prima di catturarle le labbra in una bacio d’amore.