TRAPPOLA


Pairing: Buffy/Angel

Rating: Per tutti

Genres: Action, One Shot


Timeline: cronologicamente questo racconto si snocciola dopo la quarta stagione di BtVS e la prima di AtS, non ha una collocazione precisa


Summary: La scooby gang e la fang gang combattono insieme per salvare il mondo



Angel schivò per un soffio la freccia scagliata dalla balestra, ruotando su se stesso e neutralizzando con un calcio l’avversario.

Si voltò verso Wesley: “Non devi colpire me! Se non la sai usare, mettiti a cuccia in un angolo!”

Evitò un colpo diretto al volto e ,torcendo il braccio del vampiro, lo immobilizzò e lo colpì rapidamente con un paletto.

Non ho mirato a te..!”

Mmm, magari se miravi a me, avresti colpito lui!!” Angel indicò l’ormai incenerito demone.

Sono semplicemente scioccato, non credevo che tu e Buffy vi sareste rimessi insieme e poi sono stato l’ultimo a saperlo....perché Cordelia sa sempre tutto prima di me??”

Angel evitò un altro calcio e affrontò i due avversari: “Ne parliamo un’altra volta, eh? Magari quando non sto affrontando da solo 5 vampiri!”

Non volevo deconcentrarti...è solo che..”

Angel respinse e colpì il demone che l’aveva buttato contro il muro: “Wesley! Ti dispiace stare zitto?!”

Il combattimento si concluse in breve tempo, proprio mentre Cordelia inchiodava lì vicino e sorridendo come se niente fosse esclamava: “Vi ho portato caffé e biscotti! Avete già finito!?”

Wesley afferrò grato la tazza di caffé che la bella ragazza gli porgeva: “La caccia è sempre esageratamente stressante, piantare paletti nel cuore dei vampiri è proprio una gran fatica!”

Angel cercò di ricordarsi se gli era sfuggito il momento in cui Wesley uccideva uno dei vampiri, o lo aiutava in qualsiasi altro modo mentre lo osservava pavoneggiarsi con Cordelia. Rinunciò a fare un sospiro, cosa che comunque gli era impossibile, e si chiese quale dei suoi peccati il sopportare quei due gli avrebbe fatto espiare....

Un passo noto e gradito lo sorprese alle spalle, e non ebbe bisogno di girarsi verso di lei per sapere che la cacciatrice era a Los Angeles. Quasi correndo Buffy li raggiunse ed osservando distrattamente la cenere in terra fece uno dei suoi luminosi sorrisi: “Caccia grossa, stasera!”. Gli saltò al collo schioccandogli un caldo bacio sulle labbra sotto gli occhi che la disapprovavano di Wesley.

Circondandole la vita Angel le chiese cosa ci facesse da quelle parti.

Vedere te non è un motivo sufficiente??” Sorrise con aria birichina “Ma non è quello per cui sono qui stasera...” Lo baciò di nuovo “Beh, non solo..”

Cordelia li guardò insofferente: “Se vi disturbiamo possiamo anche andarcene!!”

Buffy le rivolse un sorriso, non aveva nessuna voglia di raccogliere le sue preoccupazioni... “Giles e gli altri ci aspettano allo studio di Angel. Giles vi spiegherà tutto, è una cosa piuttosto complicata, combinazioni astrali e cose simili...alla fine però si risolve sempre tutto in un sacco di demoni che ci vogliono far fuori!” Storse il naso e si incamminò allegramente.

Hai portato tutta la banda! Che gioiosa riunione....avevi proprio bisogno della scorta??”

Buffy volse la testa senza fermarsi e fece un mezzo sorriso: “Sai com’è, Cordelia, non si fidavano molto di me....avevano paura che l’anima di Angel fosse in pericolo con me nei paraggi....non capisco proprio il perché..”

I loro sguardi si incontrarono ed Angel sorrise alla sua ragazza.

Sarà meglio sbrigarsi, Giles diventa impaziente e preoccupato quando ritardo!”

Si allontanarono rapidamente, lasciando nel vicolo le ceneri dei vampiri appena uccisi e senza accorgersi che qualcuno li osservava.

Qualsiasi cosa li aspettasse quella sera, Angel non ci pensava molto, vedeva solo il suo sorriso, i suoi occhi, i suoi movimenti. Aveva l’impressione di essere stato lontano da lei per dei mesi invece che per pochi giorni. Sembrava così felice, aveva una scintilla negli occhi che risplendevano sereni. Lui si sentiva in colpa, aveva l’impressione di oscurare la luce che lei emanava e di trascinarla con sé nelle ombre della notte. Era un amore che li consumava entrambi e lei avrebbe meritato molto di più, tutto, ma vivere senza di lei era peggio che morire e del resto lei stessa voleva restare con lui. Aveva provato ad andarsene da Buffy, ad allontanarla, a farsi dimenticare, ma era impossibile. Neppure l’inferno aveva potuto dividerli.

Buffy si sentì osservata da quello sguardo assorto che le penetrava l’anima, che poteva leggerle nel cuore. Cercò gli occhi di Angel, provando ad indovinare i suoi pensieri. Avrebbe voluto sollevarlo da tutto ciò che lo opprimeva, avrebbe voluto che condividesse con lei i suoi tormenti, avrebbe voluto fargli dimenticare tutto il suo dolore e le preoccupazioni e guarire le sue ferite. Ma non poteva. Angel si teneva tutto dentro e lei non poteva leggere i suoi pensieri. Non aveva potuto nemmeno con i poteri telepatici di un demone, perché non si riflettevano in lei. Ma tutto questo li univa ancora di più.


Dovrebbero essere già qui!” Giles misurava lentamente la stanza, attraversato da un’assorta impazienza. Una strana serie di confluenze indicava che sarebbe successo qualcosa di terrificante quella notte, ma non era riuscito a capire cosa. In un punto particolare della città convergevano forti energie negative che avrebbero permesso l’evocazione di terribili demoni o la rinascita di antichi e potenti vampiri.

Willow era tutta presa dalla consultazione dei suoi libri di magia, Xander e Oz discutevano sull’aspetto che avrebbero potuto avere i demoni da affrontare quella notte e Spike giocherellava con un paletto seduto con i piedi sulla scrivania.


Wesley e Cordelia entrarono impetuosamente, ridendo di una qualche sconosciuta facezia, seguiti da Buffy che si lamentava con Angel della severità del suo nuovo professore di antropologia tenendo il suo ragazzo sotto braccio con un’allegria che raramente dimostrava quando era lontana da lui. Era diventata un’altra da quando erano tornati insieme: non aveva mai combattuto i vampiri con tanto impegno, né studiato così scrupolosamente, né affrontato tutto con serenità e calma pari a quelle che aveva adesso. L’unica cosa che per anni l’aveva fatta soffrire era il motivo della sua forza e della sua felicità.

Bene siamo arrivati, come salveremo il mondo questa notte?”

Giles guardò la sua cacciatrice, era una forza della natura che non poteva essere arginata. Sorrise.

Abbiamo bisogno delle piante della città più antiche che esistano, dobbiamo trovare il punto in cui convergono le energie..” Giles si perse in una lunga spiegazione teorica di quello che sarebbe potuto succedere, mentre solo Angel riusciva in qualche modo a seguirlo e gli altri si scambiavano occhiate perplesse.

Buffy, dopo che Giles ebbe finito, si alzò con un salto: “Bene, adesso traduciamo per i comuni mortali. Se non ho capito male..”

Spike alzò una mano: “Anche per i comuni vampiri che si sono addormentati dopo le prime dieci parole!” Sfoggiò uno sfolgorante sorriso rivolto a Giles.

O.K. anche per i comuni vampiri...dobbiamo trovare un punto magico ed uccidere i demoni che saltano fuori di lì? Non c’è problema!” Buffy si incamminò verso la porta.

Giles sospirò: “Dovremmo impedire che saltino fuori. Ma comunque l’idea è quella che hai espresso. Al lavoro!”

Libri, carte, ingredienti per incantesimi, volumi di magia, antiche piante della città. In pochi secondi ognuno aveva un compito e tutti si erano messi all’opera.

Con un violento schianto e una nube di polvere Willow chiuse l’ultimo volume che doveva consultare: “Trovato! E’ una vecchia villa abbandonata ad est della città. Grande giardino, vicinanza piuttosto isolata, casa che cade a pezzi...un posto perfetto per evocare il signore dei demoni.”

Buffy la guardò perplessa: “Il signore dei demoni? Non uno qualsiasi?.....”

Beh qui dice che quando la luna sarà allineata secondo....è meglio lasciar perdere....stanotte. Sette vampiri che siano ciascuno sire di tre volte sette vampiri ed abbiano ognuno più di trecento anni, potranno richiamare, dall’antro più profondo degli inferi, il più potente di tutti i vampiri mai esistiti, che non ha bisogno di un corpo umano ma che è puro demone, mentre i loro iniziati formano attorno a loro cerchi concentrici e...”

Buffy sorrise: “direi che ne sappiamo abbastanza..” Storse il naso “Abbastanza per scappare dall’altra parte della terra...Benone, andiamo a ridurlo in cenere!”

Angel si diresse verso un armadio: “Le armi”

Vero, avremo bisogno dell’artiglieria pesante...sarà molto grosso?” Sorrise al suo ragazzo e soppesò fra le mani una balestra per poi cominciare a riempire una borsa. “Pronti?” Uscirono con decisione, in marcia come un esercito, agguerriti come ogni notte. Loro difendevano il mondo e il mondo dormiva ignorando la loro esistenza e la loro veglia.


Un misero quarto di luna illuminava di una luce fredda e sbieca un giardino selvaggio ed incolto. Immenso, dilatato da inquietanti ombre che si fondevano con gli alberi svettanti neri contro il cielo, sembrava un mare oscuro da cui le piante si innalzavano come pennoni di navi affondate. Lontano, nel centro, all’invisibile fine di un viale d’ingresso ormai invasi dalle erbacce e dai rovi si indovinava la pesante presenza della vecchia magione già traboccante di energie demoniache. Un cancello di ferro battuto troneggiava su di loro, arrugginito ed imponente, chiuso da molti giri di spesse catene. Chiudeva il mondo fuori da quell’isola scura.

Posticino accogliente, e io che pagavo l’affitto per chiudermi in un appartamento....anzi in una cantina.” Xander provò a smuovere il cancello, senza nessun risultato naturalmente: “Ho capito perché è disabitata, avevano problemi ad entrare da questo cancello!!”

Angel guardò con sufficienza il ragazzo, poi spezzò con un calcio le catene che tenevano chiuso il cancello. Spike batté una mano sulla spalla di Xander, facendogli fare un salto di qualche metro: “Non te le prendere....che ci vuoi fare ha sempre avuto manie di protagonismo, se non è il più bravo non è contento.....!” Ammaccato dalla pacca e rassegnato, Xander si accinse a seguire gli altri oltre il cancello, mentre Spike ridacchiava di un divertimento suo personale.

La notte più buia li inghiottì, fitta di un’oscurità innaturale e densa come caligine, permeata di poteri e di vibrazioni maligne.

Attraverso il giardino, un labirinto in cui il tempo e lo spazio sembravano annullati, arrivarono finalmente alla casa.

Un imponente portale di legno traforato dai tarli li introdusse in un ingresso maestoso che profumava d’altri tempi, di feste da ballo e di banchetti suntuosi. Adesso c’erano solo ragnatele.

Tesi come corde di violino, armi alla mano, Angel, Bufffy e Spike avanzavano in guardia mentre Giles e Willow srotolavano pergamene per guidarli al punto nevralgico della casa.

L’attacco scaturì dal silenzio dell’oscurità in un baleno.

Fu come se i loro nemici, parte della notte, si staccassero dalle tenebre che li circondavano per diventare reali ed affrontarli.

Una schiera troppo numerosa di vampiri li sorprese senza via di fuga.

Si difesero appena in tempo.

I nemici piombarono loro addosso come l’improvvisa eruzione di un tumultuoso vulcano.

Buffy, Angel e Spike circondarono gli altri per proteggerli dalla violenza dell’attacco. Ognuno di loro doveva tener testa contemporaneamente a numerosi vampiri. Era impossibile. In breve i colpi parati furono molti di meno di quelli ricevuti e dovettero cominciare a indietreggiare rapidamente verso l’unica via ancora sgombra: l’interno della casa.

Entrarono in una grande sala e riuscirono a fatica a chiudersi la porta alle spalle.

Presto, dobbiamo barriccarla. Angel, aiutami, Spike sposta qui quei mobili nell’angolo, dovrebbero tenerla chiusa per un po'.”

Spinsero i mobili contro la porta che si piegava scricchiolante sotto i colpi dall’esterno.

Angel diede una rapida occhiata intorno: una stanza circolare, nessun altra porta, scaffali di libri e finestre con pesanti inferriate: “Spostiamo quella libreria davanti alle finestre, potrebbero rompere i vetri con proiettili infuocati per incendiare la casa e costringerci ad uscire.”

Xander osservò preoccupato i due vampiri all’opera: “Fantastico, se chiudiamo tutte le vie d’uscita poi come facciamo a scappare?”

Spike lo guardò spazientito: “L’idea sarebbe di resistere fino all’alba..... loro se ne vanno e noi siamo salvi. O preferisci affrontarli? Tu apri la strada e noi ti seguiamo!”

Giles si guardò intorno, sembrava un’antica biblioteca o un laboratorio, ma c’era troppo buio per capire.....stese le carte sul pavimento: “Se i miei calcoli sono esatti, dunque noi siamo.....sì, noi siamo esattamente sul punto dal quale dovrebbe sorgere il signore dei vampiri.”

Si girarono tutti verso di lui.

Sta scherzando, ci hanno spinto loro qui, invece avrebbero dovuto tenerci lontani....giusto?” Buffy guardò Giles con aria interrogativa. L’uomo, sistemandosi gli occhiali sul naso, controllò di nuovo le pergamene: “In teoria dovevano tenerci lontani, ma forse.....è meglio rivedere il rituale, potrebbe esserci sfuggito qualcosa. Willow hai portato quei libri, quelli che non abbiamo avuto il tempo di tradurre?” “Sì, certo. C’è questo passo in cui è riportato il disegno da fare sul pavimento, la porta per aprire il passaggio. però qui non riesco a leggere c’è troppo buio e.... non capisco in che lingua è..”

Angel le si avvicinò rapidamente: “Lascia, io ci vedo benissimo, la parte precedente l’avete tradotta?”

Sì, è quella che dice dei sette siri e tutto il resto, ma da qui cambia tipo di scrittura....”

Il vampiro prese il libro sfogliando le pagine ingiallite assorto e con un’espressione di crescente preoccupazione sul volto: “Sono rune celtiche, è un linguaggio usato dagli antichi druidi per le loro magie...di solito la loro era magia bianca, ma, se non sbaglio, un gruppo di druidi si ribellò alle regole dei padri ed usò l’antico potere per evocare le forze del male...”

Willow lo guardò interessante: “E tu sai tradurre le rune celtiche...?”

Sì, non è molto difficile”

Waoh, fantastico, quando saremo fuori di qui me lo devi insegnare assolutamente!”

Buffy guardò l’amica stupefatta: “Will ti ricordi che siamo chiusi in una stanza circondati da centinaia di vampiri, con sotto i piedi l’accesso dimensionale da cui deve arrivare il loro capo.....non mi sembra il caso di entusiamarsi per quattro scarabocchi!!”

Sì...hai ragione, è solo che è talmente interessante....”

Angel chiuse il libro: “Brutte notizie. Il rito prevede il sangue di tre giovani donne che abbiano ucciso almeno un vampiro” Willow, Cordelia e Anya si guardarono preoccupate “E la morte entro l’alba della cacciatrice, perché quando il signore dei demoni sarà sorto, la nuova cacciatrice non si attiverà, e...e tre esseri umani di cui egli si dovrà cibare dopo la sua morte perché la successiva cacciatrice non si risvegli....ci hanno portato qui per ucciderci....!”

Cordelia li guardò stralunati: “Io non ho nessuna intenzione di morire! Non voglio morire con i capelli spettinati e il vestito strappato!!”

Bèeh tesoro, rassegnati! Bene, visto che io non c’entro, perché il rito non parla di vampiri morti, io me ne andrei. Avete qualcosa in contrario?...Poi non ditemi che non ve l’avevo detto, centocinquanta vampiri e noi siamo in nove, ma voi avete la mania di salvare il mondo...”

Stai zitto, Spike, devono ancora entrare, ci devono ancora prendere. Organizziamo un piano, come si resiste a un assedio?” La cacciatrice guardò con aria interrogativa Angel, ma prima che lui potesse dirle qualcosa, Spike riprese: “Trappola, questa è una trappola per topi, non un assedio; sapevano che tu te ne vai in giro col tuo branco di amici, hanno fatto due conti e ci hanno incastrati..! Non hanno neanche dovuto fare la fatica di cercare le vittime, una cacciatrice, tre donne che hanno ucciso un vampiro, tre esseri umani, tutto servito su un piatto d’argento!! Complimenti, siamo finiti nella tana del lupo....Ah, la porta cederà presto se vi può interessare!”

Angel si trattenne a stento, prima doveva farli uscire tutti sani e salvi di lì, poi se la sarebbe potuta prendere con Spike...Se fossero sopravvissuti entrambi...

Gli assalti alla porta si erano fatti meno frequenti. Xander le rivolse un’occhiata speranzosa: “Bene, sembra che si siano stancati...forse ci hanno rinunciato, siamo troppo forti per loro...che ne dite?”

Giles lo guardò distrattamente: “Che è un brutto segno, stanno escogitando qualcosa, un piano più efficace che tentare di sfondare la porta.”

Grazie di averci tirato su di morale, Giles!” Xander si avvicinò ad Anya e le cinse le spalle. La ragazza respinse un brivido: “E io che ci sarò venuta a fare con voi...non mi state neanche molto simpatici, d’altra parte siete gli unici amici che ho...ma morire con voi non mi consola per nulla, non voglio morire! Se spiego loro che sono stata un demone forse non mi uccideranno...ma chi voglio convincere?”

Cordelia si lasciò cadere a terra sedendosi sulle ginocchia: “Fantastico, morire con tutti voi! E pensare che io volevo fare la modella, non la segretaria di un vampiro con l’anima che difende gli innocenti...io non li conosco neanche gli innocenti! E poi quello stramaledetto potere di Doyle, sempre visioni a sproposito ma niente che ci informasse di stasera!!”

Il fantasma del mezzo demone sfiorò inutilmente la guancia della ragazza: “Non è colpa mia, Cordy: Le visioni non vengono a comando....anche se sarebbe comodo.” Si sentiva talmente impotente, mentre i suoi amici erano intrappolati, lui non poteva fare nulla. Nemmeno dar loro un consiglio, un aiuto di qualsiasi tipo.

Buffy guardò i suoi amici, praticamente la sua famiglia, riuniti in quella stanza senza via d’uscita: “Non moriremo stanotte. Si tratta solo di uscire di qui...e noi adesso lo troveremo. Dobbiamo mantenere la calma. Non vi lascerò morire qui, voi siete la mia famiglia e farò tutto quello che posso, anche l’impossibile, per salvarvi .”

Spike le rivolse un’occhiata di disapprovazione: “Fantastico, mi viene da piangere, sono molto commosso, adesso diamoci un ultimo abbraccio e diciamoci addio e poi uccidiamoci con le nostre mani per non cadere prigionieri del nemico...siete disgustosi...così...umani...”

Angel si avventò su di lui: “Forse noi non ne usciremo, ma se continui così, tu morirai di sicuro stanotte!” Il fantasma di Doyle si avvicinò rapidamente al suo amico: “Calmati, uomo. Non è il momento adatto per perdere le staffe. Maledizione, perché non puoi sentirmi, uomo? Perché non mi ascolti?”

Angel lasciò Spike, gettandolo a terra: “Nessuno morirà per mano di quei vampiri stanotte. Mentre io li distraggo e li tengo a bada il più a lungo possibile, Buffy vi porterà fuori da una delle finestre. Correrete all’uscita il più velocemente possibile e ve ne andrete in macchina. Tutto chiaro?”

Buffy, sconvolta, si rivolse a lui con violenza: “Chiaro un bel niente! Non è un piano, è un suicidio. Io resto con te se li vuoi affrontare!”

Buffy, è l’unico modo per portarli tutti in salvo. Non abbiamo tempo per discutere, e poi non puoi restare, loro vogliono te, faresti il loro gioco!”

Io non ti lascio, quindi non hai scelta. Hai due possibilità se vuoi mettere in atto questo piano. O moriamo insieme, o prima mi uccidi e poi li affronti.”

Doyle si mise le mani fra i capelli: “Non serve fare gli eroi, uomo! E tantomeno litigare con Buffy, credo sia l’unica persona più testarda di te! Se solo potessi fare qualcosa!”

Angel afferrò Buffy per le spalle: “Non sto scherzando Buffy, non lascerò che tu resti qui, dovessi farti portare fuori a forza!”

Lei lo fissò sfidandolo: “Provaci Angel, amore!”

Ti comporti come una ragazzina che non vuole capire, moriremo tutti se non facciamo qualcosa! Possibile che tu non possa accettare mai quello che decido? Non c’è altra scelta. Devi portarli via di qui, e salvarli!”

Giles sospirò: “Potreste rimandare i battibecchi a più tardi? Ci sarebbe una cosa molto più importante a cui pensare! Potremmo provare a fare un incantesimo o magari....”

Doyle si arrabbiò: “Basta, smettetela di parlare tutti insieme, stanno per entrare e voi non avete ancora un piano! Possibile, uomo, che lei ti faccia perdere la testa in questo modo? L’unica cosa a cui riesci a pensare è a come salvarla!”

Si volsero tutti verso di lui.

Tutti prontamente in guardia, con le armi in pugno.

Angel non credeva ai suoi occhi: Doyle, il suo amico, l’amico di cui non si era mai perdonato la morte, era in piedi di fronte a loro. Era lì a rimproverarlo di aver perso la calma, con lo stesso tono di sempre.

Cordelia si rialzò, non poteva essere vero. Doyle, Doyle che con quel bacio le aveva donato una parte di sè, Doyle che l’aveva amata in silenzio, Doyle che lei aveva capito troppo tardi.

Il mezzo demone si sentì osservato, improvvisamente i loro sguardi non gli passavano attraverso, lo vedevano. Lo vedevano!

Cordy? Angel? mi vedete? Mi vedete sul serio?”

Angel si diresse verso di lui per abbracciare l’amico, ma Doyle era solo aria.

Cordelia cercò di toccarlo, ma toccò solo l’aria.

Aria che aveva l’aspetto di un vecchio amico e di un amore mai confessato.

Lui sorrise: “Temo di essere sempre un fantasma....un fantasma visibile...è già un passo avanti! Sono davvero contento che mi rivediate, ragazzi!”

Mentre Angel, Doyle e Cordelia si salutavano, Buffy osservava incuriosita il mezzo demone che aveva visto una sola volta nello studio di Angel. Sapeva che il vampiro non si era mai perdonato la sua morte, e sapeva cosa vuol dire non riuscire a salvare una persona a cui vuoi bene. Sorrise: “Sono felice di rivederti Doyle, non avevamo avuto occasione di conoscerci molto!” Lui le rivolse uno sguardo perplesso, lei si sentì fuori posto: “Sono quella che gli fa perdere la concentrazione, ricordi?...Ci siamo visti una sola volta, ma ero troppo occupata a litigare con Angel per presentarmi....”

Certo che mi ricordo! E’ solo che è tutto così assurdo”

Cordelia strabuzzò gli occhi: “Lo vediamo perché siamo già morti....oh Dio sono già morta e non me lo ricordo!”

Doyle le sorrise dolcemente: “Non sei morta, Cordy! Te lo assicuro! Ma sarebbe il caso di evitare che ciò accada entro breve tempo.”

Spike era assolutamente esasperato: “Fantastico, adesso abbiamo anche un fantasma! Che fortuna così faremo prima a seguire il suo destino! Maledizione! E’ tutta colpa vostra se sono qui invece che essere in un bella cripta accogliente a succhiare delizioso sangue da un collo caldo!!”

Xander si rivolse arrabbiato al vampiro: “Nessuno ti ha mai obbligato a stare con noi! Sei liberissimo di andartene, fai una bella alleanza con un altro succhiasangue: lui uccide qualcuno e poi ti versa un po' di sangue in un bicchiere di brandy! Se resti, vuol dire che in fondo non ti dispiace!”

Spike si allontanò stizzito dal gruppo.

Will cominciava ad essere preoccupata: “Ragazzi, qualsiasi cosa succeda mi è piaciuto essere una strega ed anche far parte di questa banda. Però sarebbe bello rivedere il sole domattina..... senza offesa, Angel”

Wesley si allarmò notevolmente: “Pensate davvero che non ne usciremo vivi? Sono così giovane per morire...”

Giles prese il controllo della situazione prima che degenerasse: “Adesso smettiamola con questi discorsi, nessuno morirà e nessuno si sacrificherà per salvare gli altri” Lanciò un’occhiata ad Angel.

Doyle prese prontamente la parola: “Willow, tu e Giles farete un cerchio di protezione, in modo che non lo possano superare anche se sfondano la porta. Angel, in quel libro ci deve essere anche un formula per sigillare il passaggio in modo che non possa essere più riaperto: dovresti cercare di tradurlo. Buffy, Xander, preparate una croce il più grande possibile, potete rompere uno di quegli scaffali ed usarne le assi, poi mettetela davanti alla porta, se la sfondano li terrà a bada. Anya, Wesley, cospargete il perimetro attorno al cerchio di acqua santa, non cammineranno su della terra consacrata, o almeno ci penseranno su un po'...”

Si misero all’opera alacremente.

Buffy tese l’orecchio: stavano di nuovo caricando la porta. “Mi è venuta un’idea. Loro sono tutti all’interno della casa, giusto? Quando ero appena diventata la cacciatrice ho dato fuoco alla palestra della scuola per eliminare un grosso gruppo di vampiri...mi hanno espulso, ma non credo che se la prenderà nessuno se diamo fuoco a questo posto.”

Wesley la guardò scandalizzato: “E’ una casa di fine ottocento e questa biblioteca è piena di libri, probabilmente antichi e preziosi..”

Buffy non gli diede neppure retta: “ Bruceranno meglio se sono vecchi! Stavo dicendo che se riusciamo a stappare la grata di una finestra, noi possiamo uscire e dare fuoco alla casa. Che ne pensate?”

Angel si avvicinò a una finestra: “Possiamo provare, ma prima dovremmo sigillare il passaggio...” Assunse un’aria preoccupata “Ma per farlo è necessario usare il sangue di....di una cacciatrice”

Si fermarono tutti. Giles osservò il punto da cui avrebbe dovuto sorgere il signore dei demoni: “se noi ce ne andiamo potrebbero riuscire a portare a termine il rito, almeno in parte, ...ma è molto improbabile...d’altronde usare il sangue di Buffy è assolutamente da escludere...ma potrebbe essere pericoloso lasciare il passaggio semiaperto, ritengo che abbiano già iniziato il rito, è per questo che c’è una relativa calma..”

Buffy respirò a fondo: “Se serve il mio sangue ...io sono qui. L’importante è uscire da questo posto e poi è il mio sacro dovere... E poi non ne serve molto, vero?”

Angel rilesse velocemente alcune pagine del libro: “Qui parla di sangue che fluisce dal cuore...ma potrebbe essere una metafora...il cuore simboleggia il coraggio della cacciatrice che rischia la vita per combattere il demonio...Penso che il rito del sigillo possa essere eseguito con una coppa del tuo sangue”

Guardò preoccupato la sua ragazza “Ma ti indebolirà molto...”

Se non c’è altro modo...prima liberiamo la finestra dalla grata. Wesley, Spike, Xander, Anya, cospargete la stanza di benzina, ce n'è una tanica in quella borsa.”

Angel e Buffy strapparono a fatica la pesante grata dal muro, mentre Giles e Willow cominciavano il rito di sigillo.

La cacciatrice si portò nel punto centrale del cerchio e con un pugnale rituale si tagliò lungo un polso. Il sangue caldo, rosso scuro, denso, fluì impetuosamente a fiotti dalla ferita, gocciolando nella coppa e sul pavimento. La vista cominciò ad annebbiarsi e la stanza a girarle attorno. Angel la sostenne prontamente e Giles le fasciò il polso.

L’osservatore e la strega finirono il rito. La terra tremò, smossa nelle sue viscere.

I vampiri al di là della porta lanciarono un comune urlo di rabbia.

Furiosi si scagliarono contro la porta sfondandola.

L’unico pensiero uccidere. Uccidere quelli che avevano impedito il risveglio del loro signore.

Spike gettò un fiammifero, un sorriso diabolico sul viso scarno, mentre gli altri uscivano frettolosamente dalla finestra.

Buffy barcollò pericolosamente, Angel la sollevò da terra prendendola in braccio e la portò fuori.

Risistemarono la grata contro la finestra per impedire ai vampiri di uscire dalla casa che prendeva fuoco. Incominciò a bruciare come se fosse stata fatta di carta, un castello di carte.

Spike e Wesley andarono a barricare la porta principale.

Alcuni vampiri erano riusciti ad uscire.

Dovettero affrontarli.

Angel, senza mettere a terra Buffy, ancora stordita, ne atterrò uno con un calcio e Cordelia lo polverizzò.

Attraversarono di nuovo quel giardino spettrale, facendo il percorso all’inverso. Finalmente uscirono.

Solo allora si voltarono indietro a guardare l’immenso rogo.

Le urla dei vampiri li raggiungeranno come eco lontane.

Il fuoco lambiva e divorava piano anche il giardino di rovi.

Restarono ad osservare le fiamme guizzanti come creature vive che divoravano l’antica casa e tutto quello che era stata.

Il cielo era illuminato dalla luce di quel fuoco che si rifletteva in esso con bagliori e lampi inquietanti.

Erano salvi: bruciacchiati e un po' laceri, ma salvi.

Si guardarono sorridendo.

Era una bella notte serena, le stelle rilucevano nel buio e una brezza leggera smuoveva le foglie degli alberi.

Erano vivi per una notte ancora, fino alla prossima sfida.

E potevano tornare a casa.

Cordelia si girò verso il punto in cui Doyle si era fermato ad osservare il rogo, mentre quella luce ignea gli passava attraverso sottolineando la sua inconsistenza.

Ma Doyle non c’era più.

O meglio c’era ma loro non potevano più vederlo.

Wesley la riaccompagnò a casa, tutta assorta nel lamentarsi della serata, anche se in realtà pensava al mezzo demone. Al fatto che forse le era più vicino di quello che pensava e che non le aveva semplicemente scaricato addosso le sue premonizioni.

Willow, Anya e Xander decisero di andare a mangiarsi qualcosa...lo stress faceva venire fame! Passarono il resto della notte a ricordare tutte le volte che avevano rischiato la vita per combattere il male...

Giles e Spike tornarono a Sunnydale litigando per tutto il tragitto. Giles aveva da ridire soprattutto sulla guida “sportiva” di Spike....

Angel portò a casa sua una debolissima Buffy, che approfittando della sua condizione si faceva coccolare molto volentieri...

Doyle sorrise, tutti i suoi amici stavano bene, e l’avevano visto! Forse perché le alte sfere erano state più buone del solito...o forse perché l’aveva voluto così intensamente...

Uomo, sei irrimediabilmente innamorato...la ragazza ti ha proprio stregato...te la meriti un po' di felicità, Angel, magari non felicità perfetta, ma felicità...lascia che ti ami e non passare troppo tempo a preoccuparti nel buio dei tuoi pensieri...”

Uscì attraverso la porta per andare a vegliare suoi sogni di Cordelia.