RICORDI



(prima parte)


"...una foglia per dimenticare, una spina per ricordare..."

La stanza era immersa in una penombra calda e avvolgente, soltanto la tenue luce di due candele a illuminare i loro volti, una candela rossa, l'altra bianca.

- "...non il potere del male, Ecate divina io invoco... e invoco Te, Athaniel angelo della memoria..."

Cantilenava, gli occhi semichiusi a intravedere un mondo meraviglioso e terribile nascosto ai pi. Un tepore lieve tutt'intorno.

- "...nessun male ne verr, cos scritto, cos sar nel tempo..."

Non era la sua voce allegra di ragazza a salmodiare, ma una voce molto pi profonda e concentrata, bassa e tranquilla. L'intero suo aspetto, eretto, quasi maestoso, infondeva timore, rispetto e fiducia. Non l'aveva mai vista cos sicura di se stessa e ancora una volta aveva provato un brivido di felicit nel saperla sua amica. Sicuramente la migliore.

- "...e una foglia per dimenticare, una spina per ricordare..."

Non era stato facile chiederle ci che da tempo aveva in mente per il bene di tutti; no: era stato tutt'altro che facile. Convincerla infine ad accettare era stata unimpresa che aveva richiesto tutte le sua armi morali. Era stata spietata, dura, ma sempre carica damicizia.

Aveva passato notti insonni cercando una risposta, cercando di capire se questo era davvero ci che voleva e la risposta si era insinuata, sofferta, nella sua mente tormentata... No, non era ci che realmente voleva, ma era ci che doveva esser fatto. Era giusto cos, ora ne era dolorosamente certa.

Per una volta non aveva voluto sentire nessun parere, nessun buon consiglio, anche perch sapeva bene che tutti si sarebbero opposti al "progetto", senza alcun dubbio n possibilit di appello, perch le volevano bene, erano i suoi amici, la Gang. Solo a lei, la sua migliore amica, aveva potuto, dovuto chiedere aiuto. Infine, finalmente e con dolore, laveva convinta. Si erano abbracciate strette prima di cominciare.

I suoi pensieri vagavano e cominciavano a dolerle le gambe che ormai da oltre quattro ore restavano immobili nella scomoda posizione del Loto. Era un incantesimo lungo, difficile.

Willow smise di salmodiare e avvicin i palmi delle mani alle fiammelle delle candele.

Buffy chiuse gli occhi proprio mentre le fiammelle si trasformavano per un istante in due piccole ma intense fiammate che avevano illuminato la stanza con una luce abbagliante, per quanto mistica e immateriale.

Si riaccese la lampada al centro della stanza.

L'incantesimo era terminato.


"Che sonno!... Ehi, che ci fa tutta questa cera sciolta sul pavimento?... Oh Buffy, ti avevo detto che quelle candele costano molto, dovevano servirmi per un incantesimo importante! E tu le hai sprecate cos!..."

Buffy sent un orribile brivido gelido percorrerle la schiena: l'incantesimo era riuscito. Da adesso e per sempre, era sola.

"Ma le hai accese tu, non ricordi?" disse Buffy cercando di dissimulare la profonda angoscia che la pervadeva e assumendo un'aria "naturale". Aveva le lacrime agli occhi, ma cerc di prodursi in uno dei suoi sorrisi migliori, un "Sorriso-alla-Buffy" buono per tutte le occasioni, ma non ingann Willow, la sua migliore amica.

"Buffy, che ti succede?..." domand Willow preoccupata. Buffy era ancora seduta per terra, nella posizione del Loto con le gambe che le formicolavano all'impazzata, ma non era quello a farla piangere. Willow le diede una leggera carezza sui capelli, chiedendole di nuovo

"..cos'hai? Stai piangendo...

Buffy si alz di scatto cercando di non barcollare: tutto le ruotava intorno, i pensieri si formavano nella sua testa in modo sempre pi confuso e il dolore aumentava. Si gett piangendo tra le braccia di Willow, stringendola forte come se quello fosse il loro ultimo abbraccio. La sua Migliore Amica...


Non sapeva se la lezione fosse stata interessante o noiosa perch non aveva seguito una sola parola, n scritto una riga di appunti. Buffy era sola, con i suoi pensieri.

Disse a Willow - la quale, invece, di quella prima lezione introduttiva ai corsi del Campus era parsa entusiasta - che doveva andare in biblioteca a consultare dei testi per meglio orientarsi riguardo la scelta degli esami. Ora riusciva a sorridere in modo convincente.

Le cost una fatica immensa, ma dopo aver tratto un profondo respiro, un sospiro in realt, varc lingresso della biblioteca.

"Cosa sta facendo, signor Giles?", disse Buffy sedendosi sulla scrivania e lanciando lo zainetto due metri pi in l.

"Beh, ecco... ho ispezionato, l'ambiente... Credo che la biblioteca di un college debba essere, come dire, adatta alle esigenze degli studenti, cos com'era quella del nostro ex liceo. Sembrer banale, ma evidentemente il mio predecessore non la pensava cos."

"Che intende dire?"

"Intendo dire... Sto facendo un elenco dei libri di troppo, ecco. Non capisco come siano potuti finire in questa biblioteca tutti questi testi assurdi! Senti: "Vampiri, Demoni, Portali Dimensionali", "Trattato di vampirologia"... oh, ecco qui: "La Bocca dell'Inferno", un testo scritto da un tale, un monaco di qualche secolo fa..."

"Ma... forse servono agli studenti di mitologia", disse Buffy scrutando attenta il volto assorto di Giles.

"Gli studenti hanno qui tutti i testi che servono loro, libri seri, che collocano i cosiddetti fenomeni paranormali nel giusto campo: quello dei disturbi mentali!", rispose Giles serio. "Ah, Summers: guarda un po' qui..." continu, chinandosi per prendere un polveroso volumone da sotto la scrivania. Lo poggi con un tonfo davanti a Buffy e una nuvoletta di pulviscolo li fece tossire. "...questo proprio divertente! "La Prescelta"... Me lo sono portato a casa ieri sera e l'ho sfogliato per quasi tutta la notte."

Il volto di Giles si trasform in un ghigno; abass la voce e disse: "Summers, non puoi nemmeno immaginare le sciocchezze contenute qui dentro - batt coll'indice sulla copertina di cuoio-... demoni, vampiri, mostri..."

"Spesso la gente crede a queste cose. Willow mi ha detto..." cominci a dire Buffy...

" Mi ascolti Summers: - la interruppe Giles - la signorina Rosemberg un'ottima studentessa e un habitu della biblioteca, e mi molto simpatica, ma quella sua passione per la cosiddetta stregoneria davvero assurda! Anzi, tu che sei una sua amica ("...la migliore!", pens Buffy trattenendo una smorfia di sofferenza) dovresti convincerla a lasciar perdere queste sciocchezze."

"Lo far signor Giles, ci conti".

"Allora, questo libro... ecco, senti: secondo una leggenda diffusa sia in Europa che nel Nuovo Mondo, esisterebbe in ogni epoca una prescelta, una ragazza all'apparenza normale, ma dotata in realt di poteri sovrumani"

Buffy non ascoltava pi. Non riusciva ad ascoltare il signor Giles che le raccontava, incredulo e divertito, la missione della Cacciatrice, la sua missione

"il cui compito sarebbe quello di combattere vampiri e demoni. "La Cacciatrice" sarebbe un nome pronunciato con terrore da tutte le schiere infernali!".

Giles rise; una risata solare, sincera. Buffy torn in s e non pot trattenere l'impulso a stringere i pugni fin quasi a farsi sanguinare i palmi. E sorrise.

Gli occhi di Giles, amichevoli e divertiti, incrociarono quelli di Buffy, stanchi, arrossati. Giles di colpo smise di sorridere e fiss Buffy negli occhi. Per un istante, un brevissimo istante quasi irreale, una sensazione di stupore lo invase, stupore e paura e sensazioni potenti ma indefinite; immagini velocissime e non decifrabili scorrevano nella sua mente, una devastante sensazione di dej vu... ma senza sapere di preciso che cosa avesse "gi vissuto", e quando, in che tempo... Si poggi la mano sulla fronte, sconvolto e affaticato.

"Signor Giles, si sente bene?", chiese Buffy alzandosi in piedi e avvicinandosi.

"S, s Summers, grazie, sto bene... Non so cosa mi abbia preso... Forse tutti questi libri pieni di idiozie mi hanno un po' suggestionato..."

"Dev'essere cos -si affrett a dire Buffy- forse dovrebbe andare a casa a riposare un po'... "

"No, ora va tutto bene!", rispose Giles nuovamente in s e si scopr a sorriderle con affetto, un affetto profondo, protettivo, come se interiormente la conoscesse pi di quanto egli stesso non sospettasse. Era solo una brava studentessa, gentile e che al liceo andava spesso a trovarlo in biblioteca...


Quando squill il telefono Buffy trasal.

"Allora stasera ci si vede al Bronze? Anya e io non mancheremo di sicuro! Che fai, pigrona, ci raggiungi? Non ti si vista molto, ultimamente." La voce dolce di Xander la rassicur, per un momento. Era felice con Anya, e lei con Xander. Meritavano serenit, erano i suoi amici. I suoi amici, tutti, erano le persone che amava di pi al mondo.

"Certo, verr. Ora mi aspetta un interminabile pomeriggio davanti allo specchio! Voglio essere carina e sexy... D ad Anya di tenerti stretto stasera, potresti non resistermi!"

Cos le cose sarebbero dovute andare, cos doveva essere la sua voce d'ora in poi, sorridente, un sostegno per i suoi amici, nessuna tristezza doveva assillarli, almeno non per causa sua.

"Buffy: mi fa piacere sentirti cos, allegra finalmente.

"S, cos. Sai, ho avuto un brutto periodo, ma passato. E passato per sempre... Rosso o nero?"

"Rosso o nero cosa?!" bofonchi Xander.

"Il vestito per stasera! Te l'ho detto che voglio essere carina." disse Buffy ridendo.

"Allora rosso! Vesti quasi sempre di nero!" rispose Xander, mentre la voce di Anya in lontananza lo chiamava con termini che Buffy non volle ascoltare. "Beh, allora ci si vede stasera, Buffy. Sarai una vera cacciatrice di uomini!"

Nel riappendere, Buffy strinse cos forte il telefono che quasi lo ruppe. Poi tir fuori da un minuscolo borsellino dorato che teneva in tasca un oggetto piccolissimo. Era una spina, una spina di rosa; se la avvicin al viso, la guard con sofferenza e pianse in silenzio.


L'incantesimo era perfettamente riuscito.


La mia ragazza preferita! esclam con affetto Joyce Summers ammirando la grazia con la quale la sua unica, adorata figlia si guardava allo specchio avvolta nel suo abito rosso. Solo, cara, dovresti mettere un po di trucco agli occhi ultimamente li hai cos arrossati. Buffy guard sua madre, finalmente serena e ignara di un mondo oscuro che tramava proprio sotto di loro, anche in quello stesso momento. Scacci il pensiero, cerc di farlo almeno, labbracci e le promise che non sarebbe rincasata troppo tardi, e che s, si sarebbe truccata un po'.

Camminava svelta lungo le strade male illuminate, verso il Bronze, stringendo mister punta come se questo potesse proteggerla dal gelo che le attanagliava l'anima. Svoltato un angolo un vampiro alto e affamato le si par davanti ruggendo, in quella che sembrava una macabra parodia di risata. Senza quasi deviare dalla sua strada, Buffy gli sferr un potente calcio al mento, lo trafisse col paletto, e in silenzio prosegu, non girandosi nemmeno a guardare il pulviscolo dorato che svaniva nell'aria.

Devi verso il cimitero di Sunnydale, le pupille dilatate, fredde. Davanti a un piccolo mausoleo vide due vampiri, maschio e femmina. Acceler il passo, quasi corse fino a raggiungerli; non diede loro il tempo di dire una parola: li schiacci come mosche polverizzandoli entrambi, dura, carica di odio. Era colpa loro, di tutti loro, schifosa gena infernale


Il Bronze era affollato. Buffy ci mise un po prima di trovare i suoi amici, che laccolsero con gioia. Erano tutti cos affettuosi come se covassero in un angolo recondito della loro mente la consapevolezza di doverle qualcosa. Le volevano pi bene del solito. Willow lavvolse in un abbraccio, Xander propose di festeggiare (cosa?, pens Buffy, ma non aveva voglia di domande quella sera; nessuna domanda) e corse al bancone per offrire da bere. Anya era lunica visibilmente a disagio, ma non si trattenne dal prenderle la mano e stringergliela, guardandola negli occhi.

Grazie disse Buffy grazie a tutti voi, ma le sue parole si persero nella confusione del Bronze: la band aveva attaccato col primo brano, una canzone fragorosa e malinconica, buona per ballare, accolta con un urlo dal pubblico che si lanci a riempire la pista.

Dov andata Buffy? chiese Willow tra il clangore delle chitarre elettriche, ma nessuno sent, n le rispose. La musica e la voglia di festeggiare avevano fatto perdere di vista la festeggiata.


Buffy chiuse a chiave la porta del bagno e si guard allo specchio.

A cosa mi serve essere carina?. Guardava nello specchio la sua immagine riflessa, il rimmel cominciava a colarle per le lacrime, la solitudine le trafiggeva il cuore con una spada di ghiaccio, una mano premuta sul petto per scaldare, sciogliere quella morsa allo stomaco, la disperazione, quella sensazione di morte. Ora nessuno pi sapeva, nessuno aveva mai saputo, nessuno avrebbe mai potuto sapere. Lincantesimo era perfettamente, assolutamente riuscito Non era quello che desiderava? No, non riusciva, non poteva convincersene, non era assolutamente quello che desiderava, anzi era la cosa che la faceva pi soffrire al mondo. Ora era sola. I pericoli che affrontava, la sua morte, avrebbero riguardato solo e soltanto lei, la Cacciatrice, la Prescelta. Niente pi che una sciocca leggenda, in fondo. La consapevolezza della sua scelta di non mettere mai pi a repentaglio la vita delle persone che pi amava, non leniva il dolore n arrestava il pianto. Una parte di lei non avrebbe mai pi potuto confidarsi n chiedere aiuto, nessuna spalla amica su cui riposare per un po. La sua battaglia di morte e oscurit doveva essere combattuta in solitudine. La morte non vuole compagnia. Buffy si accasci a terra perduta in un abisso di disperazione.


BuffyBuffy, sei l? La voce di Anya la costrinse a impostare un tono di voce il pi normale possibile: Un momento, ti apro rispose Buffy. Pochi istanti prima aveva tolto la spina dalla custodietta dorata. una foglia per dimenticare, una spina per ricordare Guardava lacqua del lavabo e immaginava la sua preziosa, maledetta spina correre gi per rivoli malsani, scivolare gi e gi per perdersi infine nel fiume e nel mare aperto, in mezzo a uneternit dacqua dove nessun essere mortale, divino o infernale avrebbe mai pi potuto recuperarla. Sarebbe stata la scelta giusta, quella definitiva, il suggello della sua solitudine, la porta chiusa per sempre. Willow si era infine lasciata convincere a tentare lIncantesimo della Dimenticanza solo a patto che Buffy accettasse la creazione di un antidoto. Non aveva potuto accettare lineluttabilit della scelta e pregando e scongiurando laveva costretta a prometterle di tenere sempre con s la spina, lantidoto prezioso, per poter spezzare la magia se ne avesse avuto motivato ed estremo bisogno. Buffy aveva giurato a Will che avrebbe tenuto sempre con s la spina e che lavrebbe usata solo se fosse stata in pericolo di vita e se laiuto dei suoi amici, di coloro che un tempo sapevano, avesse potuto salvarla. Mentre giurava sapeva di mentire, ma laveva fatto soltanto per placare la paura di Willow, per accontentarla in questa sua legittima richiesta.

Buffy fammi entrare! grid Anya continuando a bussare.

Buffy ripose in fretta la spina in tasca e apr la porta, il pettine in mano, un sorriso finto: Che c, bevuto troppa birra?

No. Volevo vederti. rispose Anya visibilmente agitata. Non so perch, coshai tu o cosho io, se stia succedendo qualcosa ma c un aria strana, che non capisco, non mi convince. Sto male Avevo bisogno di vederti, subito. Buffy evit di guardarla negli occhi. Non saprei dirti da quanto tempo prosegu Anya-, forse da mesi o da oggi soltanto, ma mi capita di sentirmi trascinare gi

Trascinare gi?

E una parte di me, di Xandertu, Willow, siete strani e anchio mi sento strana come se vi vedessi con altri occhi Come se fossi io ma non fossi pi ioo non fossi solo ioe una parte di me continua a sentirsi trascinata gi

Allora ragazze! Finito di incipriarvi il vostro inarrivabile naso? Ehi, c nessuno?. La voce di Xander e il bussare alla porta della toeletta delle signore fece precipitare nel silenzio Anya e Buffy.

Ra-gaz-ze!!! Volete perdervi la vostra canzone preferita? Coraggio, uscite o sar costretto a venire a preeendeeerviii.; disse le ultime parole con la voce camuffata da mostro.

Finalmente! Cominciavo a temere che mi avreste escluso per sempre dalla vostra vita!, esclam Xander sorridendo quando le ragazze uscirono dal bagno e strinse Anya a s trascinandola in pista a ballare.

Fuori il chiarore della luna illuminava la citt.


Will rovesci una coca addosso a un ragazzo timido e tutti risero del suo rossore. "Ehi, non il modo migliore di fare conquiste!" l'apostrof Xander ridendo. Tutti ridevano, chi davvero, chi fingendo soltanto. "E poi -prosegu- ti ricordo che sei gi impegnata". Appena terminata la frase tutti quanti sentirono un brivido di profondo disagio e si guardarono l'un l'altro come a cercare di comprendere da dove arrivasse quella strana, sgradevole sensazione. Anya divent terrea. Nessuno fiatava.

"E Oz?", chiese a un certo punto Xander, tanto per dire qualcosa, per sbloccare quell'imbarazzante, strano mutismo.

"Oz? -inizi a dire Will- Oz non so, non lo vedo da da"

"OZ! CRISTO SANTO!!!" grid improvvisamente Buffy. Tutti la guardarono, anche dai tavoli vicini. Era bianchissima e aveva il viso coperto da goccioline di sudore, la bocca spalancata in un pensiero pieno d'orrore.

"Buffy" cerc di dire Will avvicinandola.

"OZ!" disse di nuovo tra i denti Buffy e spintonando lontano Willow si volt precipitandosi fuori dal locale, correndo con quanto fiato aveva in corpo, urtando cose e persone, abbattendo due ragazzi grossi come armadi che, preoccupati, avevano cercato di trattenerla pensando si sentisse male


Fuori il chiarore della luna piena illuminava la citt


(fine prima parte)


RICORDI - seconda parte




Sono una cacciatrice, sono una cacciatrice si ripeteva Buffy correndo a perdifiato cristo, che stupida sono stata! . Non sapeva nemmeno in che direzione stesse correndo. Tutti i suoi sensi erano concentrati a individuare un segno, qualcosa qualunque cosa- che le indicasse dove potesse essere Oz in quel momento. Pareva un animale in caccia. una cacciatrice, mica un osservatoreno, solo unammazzavampiri, una sciocca, distratta ammazzavampiri!. Lacrime le bagnavano le guance, di rabbia e paura. Quella dimenticanza avrebbe potuto vanificare tutto. Non voleva che i suoi amici fossero in pericolo, mai pi.

LIncantesimo della Dimenticanza era stato fatto per agire su ogni ricordo di tipo soprannaturale, cancellandolo. Solo lei era stata protetta dalloblio, perch cos doveva essere. Lei era la Cacciatrice e la sua missione le era fin troppo chiara, dolorosamente chiara, senza possibilit di rifiuti o ripensamenti. Se lincantesimo aveva funzionato, e AVEVA funzionato!, Oz non si era certamente messo al sicuro, non si era incatenato o chiuso in cantina, nessuno avrebbe potuto avvertirlo. Forse il suo istinto, nel profondo forse Oz avr sentito che questa per lui era una notte particolare forse Buffy cercava di convincere se stessa con ipotesi improponibili. Si era fermata a prendere un po di fiato. Si sentiva forte, anche se confusa, perch da tempo aveva triplicato gli allenamenti, praticandoli in perfetta solitudine, ora che nessuno sapeva. Nessuno lavrebbe aiutata, per questo doveva essere ancora pi forte.

Vorrei solo essere abbracciata dalla mamma, tenuta stretta, pens Buffy. E si copr il viso con le mani. Passarono alcuni istanti nei quali il mondo sembr fermarsi. Poi un ululato riemp la notte.

Ogni sua molecola era in attesa, gli occhi stretti come fessure a scrutare il buio. Doveva capire la direzione da cui proveniva. Doveva. Di Oz, abbaia ancora una volta sussurr, e strinse i denti fino a farsi male. Il secondo ululato la colp come una frusta, vicino, chiaro. La bestia era a caccia, affamata.


Ma che le preso?! esclam Xander spaventato guardando verso luscita del Bronze. Dobbiamo andare. Subito., esclam Anya in preda a un evidente tremore. Che dici, amore? Dove dobbiamo andare? chiese dolcemente Xander. La voce di Anya parve un sussurro proveniente da un altro mondo: Da lei.

Willow sent una morsa attorno al cuore. S, corriamo, dobbiamo aiutarla. Qualunque qualunque cosa stia succedendo!. E andata di l indico sicura Anya. Camminarono svelti fuori dal locale


Era immobile. Tutto era immobile. Gir lentamente la testa. Non molto lontano le era parso di sentire uno scalpiccio, come di passi tra le foglie Era ferma da un po, ormai. Improvvisamente un vociare ansimante e confuso la fece voltare di scatto: No! esclam.

Buffy! Buffy!, era la voce di Willow che gridava spaventata, veniva verso di lei. E insieme a Willow cerano Anya e Xander. No, cazzo, no! sussurr la cacciatrice stringendo i pugni e colpendosi con rabbia le cosce. Andate via! Subito! grid rivolta verso di loro. Che succede? url Xander, continuando a correre verso di lei. Andate via ho detto!. Erano sempre pi vicini e per un istante pot vedere la faccia atterrita di Willow, poi le sue braccia spalancate e infine ud il suo grido: Buffy..attenta!.

Il ruggito esplose come un colpo di fucile. Buffy si volt di scatto in posizione di attacco, ma non riusc ad evitare il colpo che la bestia le sferr in pieno stomaco. Cadde a terra, rotolando velocemente per rialzarsi, stordita. Cristo santo! Ma un cane enorme! No, una specie di lupo rabbioso! url Xander. Non un lupo disse Anya con gli occhi rovesciati allindietro e una strana voce. Buffy guard il lupo mannaro che si preparava a sferrare il secondo attacco, annusando laria sembrava sogghignasse. Anya cadde a terra come fulminata. Willow piangeva, Xander era pallido come un morto ed era sul punto di avere una crisi isterica. Un pensiero orribile si form velocissimo nella mente della cacciatrice. LIncantesimo ha fatto tornare alla superficie la natura demoniaca di Anya!. Il lupo attacc di nuovo, stavolta deviando allultimo momento e dirigendosi verso Willow. No! Ho fatto troppi danni! Devo rimediare pens Buffy prendendo la bestia alle spalle e trattenendola per la vita un istante prima che potesse raggiungere Will. Il lupo si gir furioso e Buffy lo colp due volte, allo stomaco e al volto. Cadde rantolando, ma gi pronto ad attaccare di nuovo. Pi male che bene stava portando, quel maledetto incantesimo! I suoi amici erano ancor pi in pericolo cos, nellinconsapevolezza delle minacce che la Bocca dellInferno sfornava di continuo.

La belva si avvent contro di lei, che schiv laggressione e lo colp in mezzo alle scapole, ma non pot impedire che fuggisse tra gli alberi, certamente a preparare un nuovo attacco.

Buffy si rivolse ai suoi amici, distrutti e attoniti da ci che stava succedendo. Anya giaceva tra le braccia di Xander, che cercava di rianimarla. Chiamiamo la polizia! implor Willow tra le lacrime. No! Niente polizia. Non posso spiegarvi ora, devo inseguire il il lupo. Cosa facciamo? disse Willow con voce disperata. Chiamate Giles, subito ordin Buffy. Il signor Giles? Il bibliotecario? A questora di notte? Ma perch. E Anya? chiese Xander in preda al panico. Anya riapr gli occhi: Facciamo come dice lei, disse guardando fisso in viso la Cacciatrice. Un lungo brivido percorse Buffy nellincrociare gli occhi di Anya.

Dov il libro? chiese Anya senza staccarle gli occhi di dosso. Sapeva. LIncantesimo, per lei, era gi rotto. Era stata solo questione di tempo, poco tempo: lIncantesimo aveva agito in maniera imprevedibile su Anya, facendole riaffiorare poco a poco i ricordi demoniaci e di l a breve avrebbe raggiunto la piena consapevolezza di quanto era successo, di ci che stava succedendo. Cera ancora tanta confusione in lei e la sua parte umana lottava per avere il sopravvento. Ma una parte di Anya, quella pi oscura, sapeva, sentiva.

E nella biblioteca della scuola. Nascosto dietro lo scaffale della mitologia.

Presto, andiamo. Tu, Willow: chiama Giles, il signor Giles. ordin perentoria Anya.

I ragazzi si allontanarono ognuno col proprio fardello dangoscia, lasciando la Cacciatrice sconvolta, pensosa sui suoi troppi e imperdonabili errori di valutazione; giocare con la Magia era ancor pi potente e pericoloso l, sul bordo della Bocca dellInferno.

Pass solo un attimo e Buffy sent nuovamente un ululato in lontananza: Oz aveva gi percorso un po di strada. Non doveva e non poteva permettere che nessuno si facesse del male per colpa di Oz, o per colpa dellimperdonabile stupidit della Cacciatrice Si rimise a correre in direzione del lugubre latrato, perfettamente in forze, di nuovo lucida. A dopo le scuse, i problemi, i sensi di colpa. Ora cera solo una bestia da fermare e laria pungente della notte che le feriva il viso, al chiaro della luna piena.


Non riesco proprio a dormire stanotte pens Giles sorseggiando lennesima tazza di t. Forse dovrei bere meno t, o forse colpa di questa maledetta luna piena.. Squill il telefono. A questora? esclam ad alta voce con un mezzo sorriso. Non riceveva molte telefonate, non pi almeno. Da quanto non parlava al telefono? Perch lapparecchio gli risultava cos familiare e perch non si sentiva poi troppo sorpreso da quegli squilli a tarda ora? S? Chi parla? Signor Giles!, rispose una vocetta spaventata dobbiamo vederci subito, in biblioteca!. Ma chi parla? chiese Giles incuriosito, quasi deliziato in cuor suo da quellaccadimento che spezzava una triste monotonia che sentiva non appartenergli. Sono Willow la prego, questione di vita o di morte!. Signorina Rosemberg, qualsiasi cosa stia succedendo, non sarebbe forse opportuno avvertire la polizia? disse Giles senza troppa convinzione. Cominciava a sentirsi eccitato e il sangue gli scorreva pi velocemente in corpo. La prego, la prego abbiamo bisogno delle chiavi della biblioteca, signor Giles! Si tratta di di Buffy. Va bene, va benenon so neanchio perch, ma vengo subito. Evidentemente lamore per lo studio non ha orario. E poi tanto non riuscivo a prender sonno! concluse Giles, stranamente preoccupatosi al sentire il nome della signorina Summers. Willow dallaltro capo del filo aveva gi posato la cornetta. Si vest in fretta e prese lautomobile.

In pochi minuti raggiunse una delle entrate secondarie del college, dove i ragazzi lo stavano aspettando. Signor Giles!, le corse incontro Willow, felice di quella presenza inspiegabilmente rassicurante. Ha portato le chiavi della biblioteca? chiese Xander pallido. Oh, le chiavi! esclam Giles battendosi la mano sulla fronte. Nella fretta le ho dimenticate! Ma non sarebbe meglio trovarsi in un luogo pi appropriato e discutere della faccenda, qualunque essa sia?

Non c tempo sibil Anya guardandolo negli occhi, e Giles si sent rabbrividire. Chi era quella ragazza? Aveva la sensazione di averla gi conosciuta, tanto tempo fa. Forziamo lingresso disse Anya perentoria. Ma ma ragazzi, questo impossibile, un reato! Non potete farlo! Se davvero cos importante aspettatemi qui, vado a predere le chiavi, non ci metter molto, disse Giles sempre pi eccitato. Faccia presto per favore lo scongiur Willow mentre Giles rientrava in auto. Non c tempo. Forziamo lingresso. ordin Anya.

Un minuto dopo i ragazzi erano in biblioteca. Anya scagli lontano alcuni volumi che le impedivano di guardare dietro lo scaffale della mitologia. Finalmente trov un grosso quaderno rilegato in pelle rossa, chiuso da un fermaglio dottone. Lo diede a Willow, decisa, che lo guard sconvolta. E mio?, chiese con un filo di voce, tenendolo in mano come se scottasse. Cosa ci faceva qui dietro?, domand Xander. No. E il diario dellOsservatore. Lo so, lo sento. Leggi ora! disse Anya muovendosi a disagio, come se il muoversi le costasse fatica..

Si sedettero attorno al tavolo rotondo e accesero la lampada al centro di esso, mentre Xander spegneva la luce principale. Willow cominci a leggere, parola per parola.

Per ogni generazione c una Prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebreLei la Cacciatrice.

La lettura continu tra le lacrime silenziose di Willow e di Xander; Anya tremava e le loro mani erano unite, strette e gelide. I Ricordi affiorarono come foglie dorate da un lago nero, dolorosi, strazianti.


RICORDI parte terza-

Mentre guidava, Giles cominci a sentrisi strano Non che nellultimo periodo si sentisse particolarmente a posto, ma quella notte la sensazione era ancor pi vivida. Alleccitazione si stava sostituendo la paura. Paura di che cosa? Era quasi arrivato a casa, quando un lampo luminoso si stagli accecante tra i suoi occhi e la strada. La sua mente fu invasa da sensazioni indescrivibili, i Ricordi cominciarono ad accavallarsi, come se volessero ghermirgli la mente, portarlo gi verso lInferno Si copr il volto con le braccia come a voler fermare tutto quellassordante e spaventoso rumore bianco nella sua testa. Lauto sband andando a schiantarsi contro un albero. Per il contraccolpo Giles perse i sensi. Nessuno assist allincidente. La luna splendeva.

Ora si trovavano uno di fronte allaltra. Nel boschetto non si udiva un rumore, solo i loro respiri affannati. Oz prov a dire Buffy con un tono di voce rassicurante. Oz emise un basso ruggito non staccandole gli occhi di dosso. Oz non colpa tua ti prego Oz, cerca di ricordare dovresti essere al sicuro, ora c luna piena, non puoi stare fuori. Oz per un attimo guard in direzione della luna, sembrava stupito. Oz sussurr Buffy accennando un passo verso di lui. Il ruggito le fer le orecchie. Il lupo si scagli violentemente su di lei, puntando direttamente alla gola. Gli artigli della bestia le lacerarono giubbotto e maglietta, arrivando alla carne e facendola sanguinare. Col gomito piegato a cuneo Buffy tenne le fauci del lupo a distanza di sicurezza dalla sua gola, mentre con una ginocchiata e un colpo di taglio col braccio libero riusciva a districarsi. Okay, vedo che non vuoi ragionare. Mi spiace Oz, niente di personale! Con una capriola si allontan da lui quanto bastava per riprendere lo slancio. In una frazione di secondo lo colp al torace a piedi uniti, facendolo schiantare al suolo, ululante di dolore. Ci ho provato Oz, ma sembra proprio che tu voglia giocare pesante stasera! disse la Cacciatrice. Coraggio cagnolino, vieni a prendermi! La battaglia riprese furiosa e seppure Buffy avesse al momento la meglio, il sangue le scorreva da diverse ferite, fortunatamente nessuna di esse in punti vitali. Il lupo alternava prudentemente momenti di audacia animale a istintive tattiche difensive. Puntava alla gola della Cacciatrice, quello lobiettivo della bestia. Non sei stanco di giocare? disse Buffy dopo aver roteato sferrandogli un calcio Non voglio farti troppo male. Te lho gi detto: non colpa tua!. Bava e sangue scorrevano dalle fauci del lupo, dandogli un aspetto ancor pi terrificante.

Oz! un lupo mannaro! grid Willow assalita dai ricordi. Stringeva il quaderno di pelle rossa tra le mani. Oh Buffy, come hai potuto? Xander le si avvicin cingendole le spalle. Willow singhiozzava tremando forte. Lo so disse piano Xander- sto ricordando tutto anchio. Si gir verso Anya: sembrava pi serena, pallida come la morte, ma pi serena. Devesser stato terribile per te, amore le sussurr Xander. S. Terribile rispose piano Anya senza guardarlo negli occhi. Ora sono di nuovo me stessa. So chi sono, chi ero. E so che voglio stare con te, per sempre. Oz! Bisogna fare qualcosa! Potrebbero farsi del male, lui stanotte libero! strill Willow sconvolta. Aspettiamo Giles, sugger Xander. No disse Anya. Stanotte la Cacciatrice sola. Ha bisogno di noi, di nuovo come un tempo e come sempre. Anche Oz ha bisogno di noi.. Si alzarono e si avviarono in fretta verso la notte. Xander stringeva forte le mani delle ragazze.
Nessuno era in giro, nessun rumore turbava la notte. Dove ci dirigiamo? chiese Willow asciugandosi le lacrime, sentendo un po della magica energia farsi strada nel suo cuore. In quella direzione rispose Anya sicura. Sono laggi, al boschetto. Stanno combattendo. Andiamo, presto!. Oz Buffy pens Willow; e fece un sospiro profondo.

La lotta, fino a quel momento, pareva non avere vinti n vincitori. Buffy frenava i colpi, non potendo dimenticare che sotto quel ferino essere mostruoso cera Oz, ed era soltanto sua la colpa di quella situazione. Era pi portata a combattere che a ragionare e non aveva pensato, in tutti i momenti di sofferenza alla fine dei quali aveva deciso di chiedere a Willow di praticare lIncantesimo della Dimenticanza, a quali conseguenze tutto ci avrebbe portato. LIncantesimo si era infine rivelato unarma a doppio taglio, soprattutto per Anya e Oz. Soprattutto per Oz Nessuno ricordava, nessuno poteva sapere che quella sera e in tutte le notti di luna piena Oz avrebbe dovuto essere rinchiuso dietro robustissime sbarre, per impedirgli di nuocere, per evitare che uccidesse o che potesse essere abbattuto come un animale selvaggio. Che sciocca Cacciatrice aveva il mondo Il lupo dal canto suo non era pi abituato a combattere e il suo istinto bestiale, seppure in qualche modo felice di quellinaspettato momento di libert, gli suggeriva estrema prudenza. Annusava la notte desiderando la gola dellumana bionda, desiderando sangue e libert e corse senza fine in foreste fredde. Ulul alla luna, feroce. Balz in avanti come volesse ingoiare il mondo! Buffy fu lenta nella difesa e cadde a terra schiacciata dalla forza che la bestia sembrava aver improvvisamente ritrovato. Batt pesantemente la schiena al suolo. Il lupo le era sopra, la sua bava le colava sul seno. Ma che schifo! esclam. Con un poderoso colpo di reni tir in su le gambe e con la punta degli stivaletti colp alla nuca Oz, che rugg di dolore, ma non lasci la presa. Istintivamente cerc invece di ripararsi la nuca; Buffy approfitt proprio di quel momento per assestargli un doppio pugno al mento. Stavolta laveva fatto inferocire su serio! Fu colpita da unartigliata alla coscia sinistra e per un istante sent una lama di dolore trapassarle il cervello. Oz si avvent nuovamente alla gola della Cacciatrice. Questa volta le era vicinissimo, pericolosamente vicino. Buffy poteva sentire il suo respiro animale farsi sempre pi vicino. Non aveva scelta: tir fuori il paletto.
No! E Oz! Un fascio di luce e la voce disperata di Willow interruppero per unistante il combattimento. Gli occhi del lupo si fecero sottili mentre, giratosi, guardava con aria interrogativa le tre persone sopraggiunte al boschetto, una delle quali puntava verso di lui la luce di una torcia elettrica. Potevano sembrare due amanti sorpresi dai guardoni, la Cacciatrice sdraiata sulla schiena, la bestia sopra di lei, come fossero stati interrotti sul pi bello Buffy quello Oz disse piangendo Willow. Lo so rispose Buffy e un istante dopo sent Oz che lafferrava per i capelli facendole battere duramente la nuca al suolo. Un ululato di vittoria diretto verso il cielo squarci la notte. La bestia si batt pi volte il petto, ruggendo verso glintrusi, minaccioso e feroce. Poi, si volt a contemplare voglioso la gola dellumana distesa, inerte, sotto di lui.
Non ne vale la pena pens confusa Buffy. In un microsecondo decine di pensieri disordinati le attraversarono la mente. Stava per perdere i sensi. Sarebbe la fine di tutto una liberazione. Un torpore lugubre la stava catturando sussurrandole le delizie del riposo, della fine della sua non-vita. Perch non era una vita vera, quella della Cacciatrice. Non rapporti normali, non feste spensierate e lacrime per amori infranti, solo minacce e uccidere, bugie e segreti, ronde notturne, amanti vampiri , vampiri nemici, mostri e Bocca dellInferno, paletti nascosti e tombe piene solo di polvere prima o poi un vampiro o un demone o qualche altra creatura infernale avrebbe avuto la meglio su di lei, e unaltra Cacciatrice sarebbe allora apparsa per proteggere il mondo dalla minaccia dei non morti e lei avrebbe potuto riposare, lei che era una non-viva riposare per sempre in pace

FERMO!
La voce potente di Giles risvegli tutti dallo stato di angosciosa attesa. Fermo, te lordino! Fermo, bestia feroce! La luna non vuole questo! Fermati!
Giles era apparso allimprovviso dal lato opposto a quello su cui si trovavano i ragazzi, brandendo un grosso libro consunto dal tempo, con leffigie di un lupo mannaro sormontato da un simbolo mistico inciso sul cuoio della pesante copertina. Sangue gli colava dalla fronte e aveva gli occhiali rotti e la giacca strappata. Ma la sua voce era potente e imperiosa. Il lupo, dimenticatosi per un momento di Buffy, rugg verso di lui.
Spirito della Bestia, giunta lora per te di vagare lontano prosegu Giles. Era un incantesimo antico e potente quello che stava recitando e il lupo latrava orrendamente sentendo la terribile minaccia gravare nellaria. Willow fece un passo avanti. Aveva il viso e gli occhi concentrati e sembrava essere sparita dai suoi lineamenti ogni traccia di paura. Il suo potere di Strega era tornato, insieme coi ricordi: doveva soltanto seguirlo e sentirne la forza che la pervadeva.
Prosegu insieme a Giles la recitazione dellincantesimo. Una nuvola pesante copr la luna e il lupo mannaro ulul di disperazione, sentendo avvicinarsi la sconfitta. Willow e Giles proseguirono la recitazione dellincantesimo in un silenzio opprimente, rotto soltanto dai guaiti spaventati di Oz.
Il lupo ulul unultima volta e fece un tremendo balzo con tutta la dose di forza che sentiva rimanergli. Si alz di scatto lasciando Buffy libera e corse via tra gli alberi. Oz! grid Willow interrompendo la recitazione. Willow! Continua a recitare. E quasi giorno, Oz non far male a nessuno, lo ritroveremo tra poco, non lontano da qui!. Terminarono la recitazione salmodiando allunisono, rivolti alla Luna. Lacrime rigavano il volto di tutti.

Buffy riprese il controllo dei suoi sensi. Si alz lentamente. Sbatt i palmi delle mani tra loro, poi fece per pulirsi sommariamente dal terriccio e dallerba. Il silenzio era greve. La Cacciatrice evitava lo sguardo degli altri. Si sentiva in preda a una terribile confusione e aveva lanima e la gola strette da una morsa. Una tenue luce azzurrina cominciava a dipingere il cielo, sconfiggendo le ombre della notte.
Sent un singhiozzo. Ne sent altri tre. Alz il viso e guard prima nella direzione di Giles, poi in quella dei ragazzi. Tutti piangevano. Si abbatt in ginocchio al suolo, disperata. Quanto dolore aveva provocato!

Il primo a muoversi nella sua direzione fu Giles. Le si avvicin, singinocchi accanto a lei e le prese il capo tra le mani. Buffy finalmente ebbe il coraggio di guardarlo. Dovrei prenderti a schiaffi disse Giles trattenendo le lacrime. Buffy lo abbracci stretto, singhiozzando forte.
I ragazzi ora erano tutti vicini, uniti. Si abbracciavano.
Lacrime e sangue si mischiavano sul volto della Cacciatrice. Lacrime e sangue. E Amore: quello dei suoi amici. Era quello il suo destino.


RICORDI: EPILOGO

Allora, chi vuole del succo darancia? chiese Joyce allegra. Io! rispose Xander alzando la mano come se fosse a scuola. Gli altri risero. Non avrebbe del t? domand Giles mettendosi a posto gli occhiali sul naso. Ah, del t, ma certo! Corro a prepararlo. Appena Joyce fu in cucina Buffy disse, rivolta a Willow: Oz? Oh, sta bene rispose la ragazza- un po stanco e ammaccato, ma sta bene.Dormir un bel po.Dice che gli dispiace tanto. Buffy abbracci Will, la sua migliore amica, sussurrando commossa: Dispiace tanto anche a me. Chiacchierarono a lungo, scherzando e sorseggiando le bevande preparate da Joyce.
Mi raccomando! Domani c la scuola, non fate troppo tardi!, disse Joyce guardando lorologio. Buonanotte signora Summers, stia tranquilla Buffy in buone mani! rispose Xander, cingendo Buffy per le spalle. Ehi! Sono gelosa! lo apostrof Anya e tutti risero di nuovo. Buona notte ragazzi, buona notte signor Giles cantilen Joyce salendo le scale.
Chi vuole ancora dei pop corn? chiese Buffy sorridendo e alzandosi dal divano. Buffy, vieni qui. Siediti. disse Willow improvvisamente seria. Buffy si sedette di nuovo. Le spiegazioni e le scuse erano gi state fatte. Giles si alz in silenzio e spense la luce. Xander e Anya si disposero in modo da formare, insieme a Willow, Giles e Buffy, un cerchio. Willow tir fuori dallo zainetto una candela rossa e una bianca e le accese. Tutto fu silenzio per qualche minuto, infine Willow cominci a recitare unincantesimo. A un certo punto sinterruppe e, guardando Buffy fissamente negli occhi, le chiese Ora dammela. Buffy cap. Senza rompere il cerchio tir fuori dalla tasca dei jeans un minuscolo borsellino dorato. Ne estrasse la spina, la diede a Willow. Anya tir fuori da un astuccio nero una foglia e anche lei la consegn a Willow. La giovane Strega prosegu a recitare, poi pose i due piccoli oggetti sulle fiammelle delle candele.
Tutto era durato pochi minuti. Xander riaccese le luci e qualcuno propose di guardare un vecchio film della Hammer: Dracula. Tra le risate di tutti la quiete si pos lieve sulle loro anime, mentre i colori fuori moda del film illuminavano i loro sorrisi e il loro amore.

FINE