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LA LETTERA -
Scritto da: Stefania - rachel73@libero.it
Spoiler per: la quinta stagione di Buffy / la prima e la seconda
di Angel.
Pairing: Angel/Kate
Summary: Anno 2061. Angel è
rimasto solo a Los Angeles, gli arriva una lettera che cambiera'
definitivamente la sua esistenza. Nella mia storia, tra Angel e
Cordelia, non c'e' mai stato niente e Connor non è mai
nato.
Disclaimer: i personaggi delle serie "Buffy" e
"Angel" appartengono a Joss Whedon, David Greenwolt, la WB
e la Fox, l'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende
violare alcun copyright.
Feedback: mi farebbero molto piacere,
grazie :-)
Dedico questa storia a Maria, una ragazza
straordinaria, la piu' grande delle amiche, che con la sua dolcezza,
la sua forza
e il suo coraggio mi è entrata nel cuore.
Ti voglio
bene.
PROLOGO
Los Angeles, anno 2061.
Varco'
il portrone dell'Hiperion che era quasi l'alba ormai,
i suoi passi
risuonavano lenti e regolari nel salone d'ingresso , rompendo
ritmicamente l'assoluto silenzio che da anni regnava nell'immenso
hotel e che da altrettanti anni faceva da triste compagno al
solitario vampiro.
Entro' in cio' che una volta era stato
l'ufficio della Angel Investigations e si lascio' andare esausto
sulla poltrona che dava sulla scrivania sempre in perfetto
ordine.
Chiudendo gli occhi, poggio' la testa all'alto schienale e
simulo' un sospiro che da troppo tempo non poteva fare, era esausto,
anche quella notte come faceva da decenni ormai, era uscito. Solo,
nelle tenebre.
E come ogni notte da decenni, solo, aveva
combattutto le forze del male e le aveva vinte.
Riapri' gli
occhi e di malavoglia osservo' la posta che da giorni giaceva
abbandonata in un'angolo della scrivania...
Poco dopo prese a
sfogliare con noncuranza le varie buste fino a che la sua attenzione
non fu catturata da una in particolare.
Corrugo' la fronte e mosse
le labbra come per dire qualcosa , ma dalle sue labbra non usci'
alcun suono.
La lettera , leggera e piccola non aveva alcun
mittente , ma nel retro, bianco e immacolato si potevano leggere due
sole parole, scritte a calligrafia piccola e regolare : " Per
Angel ".
Comincio' a gurdarla come ipnotizzato, incapace di
aprirla.
Passarono i secondi, passarono i minuti ma la lettera
rimaneva chiusa , nelle sue mani .
Era stupito, sconvolto e
sorpreso allo stesso tempo,
da quanto tempo non sentiva
pronunciare il suo nome? Tanto, troppo tempo ormai.
Chi mai poteva
avergli scritto? Tutte le persone che aveva amato erano morte in un
lento doloroso ordine straziandogli lentamente e inesorabilmente il
cuore e l'anima.
**********************************
Prima
c'era stato Doyle, il piu' grande amico che avesse mai avuto , che
per salvare lui e la donna che amava si era sacrificato morendo in un
modo orribile. Quanto aveva sofferto...
Otto anni dopo era venuto
il momento di quelli di Sunnydale. E forse, della sua perdita piu'
grande .
La bocca dell'iferno aveva deciso di riaprirsi un'ultima
volta, e questa volta non aveva risparmiato nessuno...a parte lui.
In
quel giorno erano morti lottando, tutti i primi amici - se cosi'
potevano essere chiamati - che aveva avuto tra gli umani e non. Era
morto Spike, che lottando fino alla fine era riuscito a ritardare
l'ennesima e decisiva fine del mondo quanto bastava per dare ad Angel
il tempo di arrivare in loro aiuto e infine, era morta Buffy Summers,
il suo primo amore, colei che lo aveva reso felice per la prima volta
dopo secoli.
Gli sembro' di ritornare istantaneamente indietro
nel tempo, in quel giorno dannato, quando l'aveva trovata
semiincosciente tra le macerie dei palazzi distrutti e in fiamme.
Ricordo' in un solo istante le ultime parole che gli disse prima
di spirare tra le sue braccia: " Salva il mondo Angel, fa cio'
in cui non sono riuscita io e...vivi, continua a vivere e lottare ,
fallo per te stesso, per il mondo...e per tutti coloro che ti
amano...addio."
Ricordo' anche le urla strazianti che
seguirono dopo, quando piangendo come un bambino la teneva stretta a
se' , cullandola come una bambina.
Fu solo grazie ad una visione
di Cordelia, una visione molto forte che le costo' quasi la vita, che
seppe ogni cosa, giusto in tempo per impedire al mondo di diventare
un'inferno, ma non abbastanza per salvare le loro vite. Perche' non
l'avevano avvisato, anche quella volta, come con Glory, nessuno gli
aveva detto nulla e di questo non riusci' mai a perdonarli, ne' loro,
ne' Buffy.
Cio' nonostante, aveva ascoltato le sue ultime parole
e aveva continuato a vivere , a lottare . Era caduto , ma grazie a
Cordelia, Wesley Gunn e Fred era riuscito a rialzarsi , fino a quando
a poco a poco non aveva perso anche loro.
Per i suoi piu' cari
amici, la morte era arrivata lenta, ma inesorabile, con l'andare
degli anni e la vecchiaia. Era stato orribile e tristissimo vedere
come il tempo man mano aveva logorato i loro volti giovani e i loro
corpi forti, facendone grottesche copie di cio' che erano stati una
volta, ma era comunque grato al destino per non averglieli portati
via prematuramente e per avergli fatto vivere tutto sommato, una vita
felice e completa , fino alla fine dei loro giorni.
L'ultima ad
andarsene era stata Cordelia dieci anni prima, che, ormai settantenne
lo aveva voluto accanto a se' fino all'ultimo in quel freddo letto
d'ospedale. Dolce Cordelia.
Poco prima di andarsene assurdamente
gli aveva detto piu' o meno le stesse parole di Buffy, con un'unica
eccezione: " ...Trova la redenzione Angel...e sii finalmente
felice. "
Con queste ultime parole se n'era andata anche lei
e lui era rimasto solo, con la sua guerra, il suo dolore e un mare di
ricordi.
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Gia',ora era
di nuovo solo, erano tutti morti...
No, non tutti,
forse...
Kate...
Un triste sorriso gli si dipinse sul volto non
appena ripenso' a lei. Ricordo' con incredibile malinconia il giorno
in cui la vide per la prima volta, seduta in quel locale, quel locale
che ora non c'era piu' e si stupi' di come ricordasse perfettamente
ogni suo lineamento,il suo volto, i suoi splendidi occhi color
ghiaccio. Ricordo' il modo indefinibile in cui lo faceva sentire ogni
volta che lo guardava, ogni volta che gli parlava...
Sentimenti ai
quali non era mai riuscito a dare un significato o una logica, ma che
avevano resistito per tutti quegli anni, perche' erano tornati a
galla anche ora, ora che , stava di nuovo pensando a lei.
Per
tutti quegli anni si era ininterrottamente chiesto, con una frenesia
quasi maniacale, dove fosse , se stesse bene e soprattutto, se fosse
viva . Il fatto di non poterlo sapere, di essere impotente, lo aveva
straziato, se possibile, piu' di ogni altra perdita che aveva
avuto.
Era svanita nel nulla tanti anni prima, senza un motivo,
senza una spiegazione, lasciandogli in cambio una grandissima pena e
un'inspiegabile senso di vuoto nel cuore, al quale non aveva mai
saputo dare un senso. O forse, non aveva mai voluto.
Non la
vedeva ne' aveva sue notizie da piu' di sessantanni ormai e quindi
non poteva averne la certezza, ma non restava che lei.
Kate...
Torno' al presente e alla lettera che da quasi
un'ora ormai teneva tra le mani . Lentamente l'apri' e ne estrasse il
semplice foglio bianco che conteneva. Comincio' a leggerne il
contenuto.
" Caro Angel,
finalmente, dopo un'intera
vita di indecisione e incertezza, mi ritrovo qui, a scriverti,
a
donarti una parte di me che per orgoglio o paura non ho mai avuto il
coraggio di darti.
Sono qui, le mie mani tremano mentre ti scrivo,
perche' ancora oggi ho paura, ho paura del momento in cui tu leggerai
questa lettera e saprai, saprai quanto ti ho amato.
Ma non potevo
fare altrimenti, la mia vita sta per finire e sento che non posso
andarmene, non prima di averti detto ogni cosa.
Sorrido al
pensiero di quanto il destino puo' essere dolce o crudele a seconda
dei casi...
Dolce, perche' mi ha permesso di conoscerti, di
vederti, notarti tra la folla, quella sera di tanti anni fa
e
crudele, perche' ha finito per farmi soffrire, allontanandomi da
te.
Ricordo ancora il tuo sguardo che incerto e imbarazzato si
poso' su di me nel momento esatto in cui ti rivolsi la parola, non
sapevo ancora chi fossi, cosa fossi, ma non mi importava, perche'
gia' sentivo dentro di me crescere un vortice di emozioni, emozioni
che via via si sono trasformate in amore, puro e totale, un amore
talmente dolce, talmente grande da spaventarmi, da chiudermi in me
stessa per paura che tu lo sentissi, che tu lo leggessi
nei miei
occhi che dal primo istante che hanno incontrato i tuoi non hanno
visto piu' nulla a parte te.
Mi sento cosi' stupida ora, perche'
mi rendo conto che ho sprecato una vita intera, una vita che forse
avrei potuto dividere con te, se solo avessi tentato, se solo la
paura di un rifiuto non fosse stata cosi' grande da soffocare anche i
miei sentimenti, allora forse avrei conosciuto la felicita' e sarei
morta felice e appagata.
Ma non è stato cosi' , ho
preferito andarmene, ho preferito cercare di dimenticarti , senza
alcun successo, perche' tu sei come un veleno Angel, tu solo sei in
grado di penetrare l'anima delle persone e renderle tue schiave,
schiave del tuo sguardo, delle tue labbra, del tuo corpo e del tuo
cuore.
Dolce Angel,
quanto ho desiderato poterti baciare, poter
essere stretta tra le tue braccia, poter ricevere il tuo amore che
sono certa mi avrebbe donato di nuovo la vita, mi avrebbe fatto
rinascere, rinascere in un nuovo mondo, un mondo dove non c'e' dolore
e dove per entrambi, non ci sarebbe piu' stata solitudine , mai
piu'.
Ricordo il giorno in cui mi salvasti la vita, reggendomi tra
le tue braccia solide e forti e ricordo ogni parola che mi dissi
dopo, con tutta la dolcezza, la lealta' e la comprensione della quale
eri capace.
Te ne saro' eternamente grata, sara' un dolce ricordo
che portero' con me fino alla fine.
Sono certa e ti ho conosciuto
abbastanza da poter sapere quanto hai penato, per il fatto di non
aver saputo piu' nulla di me, spero che potrai perdonarmi, non avrei
mai voluto sparire cosi' dalla tua vita e Dio solo sa quanto ho
sofferto, ma non sono stata in grado di lottare , contro i miei
sentimenti, contro la paura di manifestarli a te.
Sessantanni fa
mi sono trasferita in Florida , cercando di dare un senso alla mia
vita e cercando con tutta me stessa di farmene una nuova. Cinque anni
dopo conobbi James un uomo straordinario , un grande amico che dopo
due anni divenne mio marito. Mi ha amata, mi ha donato il suo cuore
come pochi potevano fare, non sapendo pero' che il mio apparteneva ad
un'altro, da sempre e per sempre. Apparteneva a te Angel. Dio mi
perdoni per questo, ma non sono mai riuscita ad amarlo, a dargli in
cambio il mio cuore perche' per quanto gli volessi bene, io
appartenevo a te completamente e perdutamente.
James è
morto un'anno fa portando via con se' anche l'ultima goccia di vita
che mi era rimasta.
Perche' non abbiamo mai avuto figli...ironia
del destino, ci abbiamo provato ma non è mai successo, ma io
sono grata a Dio di questo, perche' volevo che un figlio nascesse
nell'amore reciproco e non nell'inganno.
Perche' io ho ingannato
James, per tutta la vita, immaginando di trovare un'altra persona
accanto a me, ogni mattina al risveglio.
Dal giorno che è
morto, per un'anno intero ho cominciato questa lettera per poi
buttarla ,non avendo il coraggio di consegnartela.
Ma una
settimana fa, senza nemmeno accorgermene, sono salita su un treno e
sono venuta a Los Angles, so che sto per morire Angel, ma non potevo,
non volevo farlo, non prima di averti visto un'ultima volta.
E
oggi finalmente ti ho rivisto, e sono tornata indietro nel tempo, a
tanti anni fa quando quasi ogni notte ti incontravo nelle tenebre ,
quando la tenue luce della luna illuminava il tuo volto perfetto,
portando a sua volta la luce nel mio cuore. Ti ho visto tornare a
casa prima dell'alba , solo, triste , ma sempre bellissimo. Perche'
il tuo volto non è cambiato, i tuoi lineamenti sono rimasti
perfetti e dolci come quelli di un tempo.
Ho lottato per non
mostrarmi a te, ma come potevo? Come potevo lasciare che tu vedessi
il mio volto invecchiato? Non ne ho avuto la forza
Angel e questa lettera è per chiederti perdono, perdono per
averti dato un'altro peso, un'altro dolore sulle spalle, perdono per
non averti mai detto nulla, per essere sparita cosi' dalla tua vita.
E per dirti finalmente che ti amo Angel, e ti amero' sempre.
Ti
auguro di trovare al piu' presto la felicita' che da secoli insegui e
di viverla insieme a qualcuno che non ti lascera' mai. Addio mio
adorato, sii felice.
Kate.
Angel continuava a gurdare la
lettera ma ormai non leggeva piu' nulla...La sua vista era offuscata
da tutte quelle lacrime che da anni non piangeva , per quella donna,
per il fatto che seppe con certezza in quel preciso istante che in
realta' la sua piu' grande perdita era stata lei.
Era vero, Buffy
era stato il suo primo amore, ma non aveva mai capito che era Kate la
donna con la quale avrebbe dovuto dividere la sua vita e il suo
cuore. Era Kate il suo destino, la sua vera felicita'.
Rivide in
un solo istante i suoi sguardi che dietro una maschera di ghiaccio
celavano un mare di parole non dette ai quali per lunghi anni non
aveva mai avuto il coraggio di dare un senso, perche' la verita' era
che anche lui aveva avuto paura di amare, di essere amato, amato da
lei. E per questo si maledisse una volta ancora.
Aveva perso
l'amore della sua vita, l'unica grande vera occasione per essere
felice, per renderla felice.
E come se Kate fosse li', come se
potesse udirlo, osservando la lettera mormoro' piano:
"Anchio...ti
amo... Kate...ti prego, perdonami" dopodiche' strinse ancora
piu' forte il foglio che aveva tra le mani come se in questo modo
potesse impedire al tempo di scorrere e a Kate di andarsene, per
sempre.
Scoppio' in un pianto disperato, che non accennava a
fermarsi, un pianto fatto di ricordi, di mille parole non dette e di
rimorsi, per non aver voluto accettare allora cio' che il destino
aveva in serbo per lui .
E mentre la disperazione e la tristezza
superavano ogni limite decise che era venuto il momento di smettere
di lottare, di cercare una qualunque redenzione, perche' a questo
punto che senso avrebbe avuto tornare a vivere?
No, sarebbe stato
come morire una seconda volta, senti' che non avrebbe potuto
sopportarlo...
Lentamente apri' il primo cassetto della scrivania
e ne estrasse un paletto.
Chiuse gli occhi e mentre le lacrime gli
rigavano ancora il viso , se lo punto' al
petto...
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Improvvisamente
un 'accecante luce bianca gli si sprigiono' davanti immobilizzando la
mano che aveva sul petto.
Aveva gli occhi sbarrati , era stupito e
terrorizzato al tempo stesso perche' non riusciva a muoversi e non
sapeva cosa stesse accadendo, e fu in quell'istante che le voci
parlarono:
Per tutte le anime che hai salvato, non pretendendo
mai nulla per la tua,
per tutte le sofferenze che hai patito
nella tua triste esistenza,
per aver pagato con la solitudine e la
sofferenza tutte le tue colpe,
noi ti doniamo la redenzione dei
peccati, perche' tu possa finalmente vivere la tua vita,
provare
tutte le gioie di cui ti sei sempre privato ed avere finalemte la
felicita' che ti spetta
con la donna che ami.
"Aspettate!
Io non la voglio...la donna che amo, tutte le persone che ho amato,
non esistono piu', non ho piu' alcuna ragione per..."
Le voci
proseguirono la loro sentenza incuranti delle sue parole e dissero
infine:
Tornerai indietro nel tempo,in un giorno lontano,
dimenticando ogni cosa,
un tempo in cui non conoscerai
sofferenza, ne' solitudine,
un tempo in cui le sole cose di cui
sarai a conoscenza saranno l'amore e la felicita'.
Sii felice
anima persa ...e vivi! "
La luce lo investi'
completamente cancellando in un solo istante quel luogo e lui
stesso.
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EPILOGO
Los
Angles, 1999
Quella sera l'Oblique era stracolmo di gente ma
la ragazza bionda seduta al bancone noto' comunque il ragazzo
appoggiato li' poco distante da lei.
Era cosi' carino...se solo
avesse avuto il coraggio di rivolgergli la parola...
Dopo pochi
attimi si fece coraggio e gli si avvicino' piano.
"Ciao!
Sei...sei qui da solo?" disse incerta.
Il ragazzo si guardo'
intorno per essere certo che si fosse rivolta a lui e quando ne ebbe
la certezza , sorridendogli le rispose:
"ciao, beh, si', sono
qui da solo, questa sera pare che gli altri mi abbiano dato buca!"
La
ragazza sorrise soddisfatta.
"bene...ehm, cioe' volevo
dire...non importa, io sono Kate e tu? "
"Il mio nome è
William, ma tu se vuoi puoi chiamarmi Liam"
Disse
sfoderandogli un sorriso malizioso, mentre dentro di se' pensava che
quella ragazza era davvero carina, era stata un'ottima idea andare in
quel locale, quella sera.
-FINE-