IL PIANETA DEL CUORE



Sospirai, abbracciandomi e tremando.

Non c’era freddo, ma tremavo. Era estate, ed eravamo in California…

E lui non c’era.

Avevo sognato… avevo sognato tante volte di passare un’estate con lui, ma non ne avevamo mai avuto l’opportunità… nei miei sogni… nei miei sogni le nostre estati erano meravigliose. Io il giorno andavo al mare, poi, quando calava la sera, tornavo da lui. Io tornavo sempre da lui!

Lui mi avrebbe accolta e abbracciata, e incitata a raccontargli la mia giornata.

Sarebbe rimasto lì con un mezzo sorriso sulle labbra ad ascoltarmi… perché lui mi ascoltava sempre, prima… prima di andarsene. Prima di lasciarmi sola… sola…


Ehi, adesso come stai?


Perché quella domanda? Perché sempre quella domanda? Loro… lo volevano veramente sapere loro, come stavo io?! Io stavo da schifo! Angel se n’era andato! Come avrei potuto stare bene?!

Oh, sì… avevo salvato il mondo. Avrei ancora avuto una vita da vivere…

NON VOLEVO UNA VITA DA VIVERE!

Non… non avevo mai chiesto una vita da vivere. Avevo chiesto solo… Angel…


Tradita da una storia finita, e di fronte a te l’ennesima salita. Un po’ ti senti sola: nessuno che ti possa ascoltare e divida con te i tuoi guai.


Nessuno… riusciva a capirmi. Xander…

Starai meglio, Buffy! In fondo, che futuro potevate avere?! È un vampiro! E si è cibato di te!”

Willow…

Xander! Non dire così!… però davvero, Buffy, ti assicuro che presto passerà… non soffrirai certo in eterno… piano piano non ti importerà più, e ci rideremo insieme!”

Io non riderò mai di questo. Come… come riuscirei a ridere del dolore che sento? Del dolore che provo? Un giorno mi sentirò meglio… davvero? Ne sei sicura, Willow?



Mai! Tu non mollare mai! Rimani come sei… insegui il tuo destino, perché tutto il dolore che hai dentro non potrà mai cancellare il tuo cammino…


No, certo che non mollerò… cosa direbbe Angel di me se mollassi? Lui… lui si è impegnato così tanto per salvarmi la vita, per fare di me quel che sono… quel che sono è un po’ Buffy la Prescelta, un po’ Buffy la ragazza… e Angel. Angel è una parte di me… Angel è il mio amico… il mio amante… il mio maestro…


Allora scoprirai che la storia di ogni nostro minuto appartiene soltanto a noi.


Questa… sembra una cosa che mi direbbe Angel. Soltanto noi. Come suona bene questa parola… noi… ma può davvero ancora esserci un noi? Quando… quando guarderò ancora gli occhi di Angel… se guarderò ancora gli occhi di Angel… ci vedrò noi… o indifferenza?


Ma… se ancora resterai persa senza una ragione in un mare di perché, dentro te ascolta il tuo cuore, e nel silenzio troverai le parole, chiudi gli occhi e poi tu lasciati andare… prova ad arrivare dentro il pianeta del cuore.


Il cuore… io ho ancora un cuore? Pensavo che Angel fosse il mio cuore. Ora Angel non è più qui, con me… perché il mio cuore continua a battere? Fa male… fa solo male… non posso chiudere gli occhi. Se chiudo gli occhi mi viene in mente quando li ha chiusi lui… e poi la spada… e poi il vortice… e poi niente. Niente… avevo salvato il mondo… niente…


È difficile capire qual è la cosa giusta da fare se ti batte nella testa un’emozione, l’orgoglio che ti piglia, le notti in cui il rimorso ti sveglia per la paura di sbagliare.


Io, allora, lo sapevo qual era la cosa giusta da fare… allora la cosa giusta da fare era ucciderlo. E l’ho ucciso… anche se era difficile… anche se il mio cuore diceva “All’Inferno tutti quanti!” e invece all’Inferno ci è finito Angel…

E no… non c’è stata una singola notte in cui non ho pianto… in cui non ho strinto a me il mio anello, l’unico ricordo del mio amore…

e il mio amore è tornato da me.

Questa volta, Angel, non tornerai vero? Lo so quanto sei testardo…

Sei stupida Angel… uno stupido testardo irlandese… uno stupido generoso stupendo testardo irlandese…


Ma, se ti ritroverai senza stelle da seguire tu non rinunciare mai.

Credi in te, ascolta il tuo cuore, fa quel che dice anche se fai soffrire, chiudi gli occhi e poi tu lasciati andare, prova a volare oltre questo dolore.


Cosa dice il mio cuore? Dice di prendere il primo autobus per Los Angeles… ma so già cosa succederà lì, Angel. Ti conosco… ti conosco bene. O almeno questa è la mia illusione. Lasciami quest’illusione, Angel… lasciami credere che nessuno ti conosce quanto me… ma di una cosa sono sicura.

Nessuno ti ama, ti ha amato e ti amerà quanto me. Mai… nessuno può superare il mio amore. Forse sono presuntuosa, sì, lo sono… ma ti amo, lo sai?

Che sciocca… no che non lo sai. Se lo sapessi saresti qui!

Ma io te lo dicevo, Angel… non riesco a contare più tutte le volte che te l’ho detto. E tu… non ci hai creduto… neanche una volta.


Non t’ingannerai se ascolti il tuo cuore, apri le braccia quasi fino a toccare ogni mano, ogni speranza, ogni sogno che vuoi perché poi ti porterà fino al cuore di ognuno di noi.


Speranze… sogni… che significato hanno ora questo parole? Tu eri la mia speranza… tu il mio sogno… il mio cuore mi porta da te… se lo ascolto, mi dice un nome. Sempre solo un nome. Il tuo.

Il tuo, Angel. Sempre e solo il tuo!

Perché devi essere… così maledettamente difficile da dimenticare? Così meraviglioso… così cocciuto da non volertene andare dal mio cuore? Va via, Angel… va via, così starò meglio…

no… no, Angel, non andare. Resta.

Non mi importa se continuerò a soffrire così per sempre. In fondo… soffrire per sempre… in cambio di tre anni con te… ne vale la pena.


Ogni volta che non sai cosa fare prova a volare dentro il pianeta del cuore. Tu… prova a volare… dov’è il pianeta del cuore? Dentro il pianeta del cuore…


Lo sai, Angel? Io so dov’è il mio cuore. È con te.

Quindi, vedi, Angel… devi tornare. Devi tornare per restituirmi il mio cuore. Non dicevi che avresti fatto tutto per me?

Fa questo… in fondo non ti chiedo molto.

Per favore, torna da me. Ti amo.