V4


Buffy Anne Summers si stiracchiò davanti allo specchio, ancora assonnata dato l’orario presto. Si era appena trasferita in quella nuova città, Sunnydale, e già sentiva di detestarla.

Non proveniva da una famiglia particolarmente ricca, ma sua madre volevano il meglio per lei, per cui l’avevano iscritta al più prestigioso Liceo Privato della Nazione, quello di Sunnydale per l’appunto. Per questo si era trasferita lì con sua madre, che aveva trovato un lavoro in una galleria d’arte lì vicino.

Andare in una scuola prestigiosa non era mai stato il suo sogno. Certo, lì ci sarebbe stata una piscina privata della scuola, campi da tennis, aule di informatica e tante altre strutture che avrebbero potuto rendere più piacevole il suo soggiorno… ma semplicemente non le piaceva. Il suoi compagni di scuola sarebbero stati sicuramente un gruppo di snob con la puzza sotto il naso, categoria di persone che detestava con tutto il cuore.

La sua divisa – perché ovviamente era stata costretta a portarla, come se non fosse una cosa tremendamente antiquata! – era di colore azzurrino, con un orrendo cravattino bianco al collo… nervosamente cercò di nasconderlo, o almeno di trovare un modo per renderlo meno detestabile.

Scese per colazione con aria funerea, in contrapposizione con l’umore decisamente gaio della madre, che sembrava eccitata come una bambina.

- Sono sicura che ti divertirai da matti, tesoro! Guardati bene intorno, perché stasera quando torni telefoneremo a Dawn e le racconteremo tutto, va bene? Ora vado, non fare tardi! -

Buffy addentò un fetta biscottata, dando un’occhiata all’orologio della cucina.

- Oh… oh… mamma, sono in ritardo! – esclamò con ancora la bocca piena, afferrando la cartella e uscendo di corsa.


- Questa città è tremendamente noiosa – sbadigliò la bionda ragazza accavallando le gambe.

- E questa scuola lo è ancora di più – rincarò la dose una morettina dai capelli lunghi e la carnagione pallida seduta al suo fianco. Un ragazzo seduto di fronte a loro su una sedia lanciò alle ragazze un’occhiata esasperata.

- Non comincerete a lamentarvi di prima mattina, vero? – chiese in risposta al broncio delle due. Di fianco a lui, un ragazzo biondo cercò di mitigare gli animi sorridendo incoraggiante.

- Su, Angel, le ragazze hanno solo espresso un’opinione… -

- Come l’hanno espressa tutte le altre mattine! -

La mora sorrise.

- Oggi arriverà una ragazza nuova – disse con fare profetico. Il biondo si avvicinò a lei, inarcando le sopracciglia con fare ansioso.

- Come fai a saperlo, Dru? Hai avuto una visione? -

Angel si alzò e gli diede uno scappellotto dietro la nuca.

- No, idiota! – lo rimbeccò con acidità. – L’ha detto il preside alla riunione dieci minuti fa! -


La ragazza strinse a sé il voluminoso libro, osservandosi ansiosamente intorno.

Xander!”

Dove… dove diavolo era?! Perché l’aveva lasciata sola?!

- Rossa! – una voce maschile ben conosciuta la fece girare, reprimendo un brivido.

- Sp-Spike – balbettò facendo un passo indietro e sbattendo la schiena contro gli armadietti. Dietro al ragazzo biondo comparvero i suoi compagni.

Se c’era qualcuno che dettava legge in quella scuola, quello non era certo il preside… erano loro. Belli, ricchi e dotati di un senso dell’umorismo certe volte sadico, il V4 erano i ragazzi più venerati e invidiati della scuola.

- Giusto la secchiona che ci serviva! – esclamò Darla ridendo.

- Tu sai il nome della nuova ragazza, Rosenberg? – domandò Angel con impazienza.

- La-la nu-nuova ragazza? – balbettò ancora Willow. Perché… quei ragazzi… le facevano così tanta paura? Semplice, perché lei era la feccia di quella scuola. Non era ricca, per niente… stava lì solo grazie a una borsa di studio. Se in altre scuole quella poteva sembrare una cosa di cui vantarsi, lì no. Lì era una maledizione… lì, o eri ricco, o eri niente.

Spike si lasciò scappare una risata in risposta ai suoi balbettii agitati.

- Ragazzi, ma non vedete che così la spaventate? – disse sarcasticamente, avvicinandosi a lei. Con violenza la spinse contro l’armadietto, ignorando le sue deboli preteste.

- Ora ascoltami bene. Non abbiamo tempo da perdere. Devi solo dirci il nome della nuova ragazza… nient’altro. E poi potremo finalmente stare più lontano possibile da te e dai tuoi patetici amici -

- Buffy… Buffy Summers. – una voce alle loro spalle li fece voltare. Una ragazza dai lunghi capelli biondi, lisci e che parevano una cascata d’oro colato sulle sue spalle li stava fissando battagliera. Gli occhi verdi scintillavano d’ira, mentre li fissava con cipigli rabbioso incrociando le braccia al petto.

Darla rise gettando la testa indietro.

Un’eguale luce di sfida scintillo negli occhi di Spike, che si voltò facendo qualche passo avanti verso di lei. Willow, senza più la pressione del suo corpo solido sul suo, sospirò di sollievo.

- Abbiamo una nuova, stupida ragazzina qui, non è vero? – domandò facendo schioccare le nocche delle mani. – Forse dovremmo darti una lezione, per imparare che devi portare rispetto. Non è vero, Angel? – si voltò leggermente verso il compagno, cercando di leggere l’approvazione nei suoi occhi.

Angel stava fissando la scena, mentre una strana ansia gli stringeva il petto. Perché diavolo quella ragazzina si era impicciata?

O era molto coraggiosa, o veramente stupida. Una persona… interessante.

- Interessante… - mormorò leggermente. Lanciò un’occhiata dura a Spike, per poi afferrare Darla per la vita.

- Ora basta. Ce ne andiamo – ordinò seccamente. Drusilla scivolò velocemente al fianco di Spike, afferrandogli le braccia e trascinandolo via.

Buffy fissò sconvolta il quartetto andarsene. Poi voltò lo sguardo verso la minuta ragazzina dai lunghi, liscissimi capelli rossi, che ancora tremava appena, appoggiata all’armadietto.

- Tutto bene? – domandò gentilmente. La rossa scosse la testa vigorosamente.

- Tu… tu sei pazza! – rispose Willow. Buffy, che si aspettava quantomeno un ringraziamento, la fissò risentita.

- Beh, perché? -

- Hai… in pratica hai sfidato i V4! -

- Ah, sì? – replicò Buffy in tono annoiato. – Che nome da sfigati -

Willow scosse ancora la testa, incredula.

- Allora, cosa ci fanno qui queste due belle ragazze? Will, hai una nuova amica? -

Buffy si ritrovò di fronte un ragazzo dagli occhi e capelli scuri, che sorrideva gentilmente.

Il sorriso morì sulle labbra del ragazzo non appena lei si girò per guardarlo e sorridergli a sua volta.

- I-il mio nome è… Xander – deglutì rumorosamente. – Xander Harris. E-e sono onoratissimo di fare la tua conoscenza -

Una fitta di gelosia passò per i begli occhi di Willow fissando il ragazzo. Ma chi era quella ragazza bionda?! Era appena arrivata e… e Spike che di solito tormentava solo lei aveva preso a tormentarla, e Xander che di solito parlava solo con lei aveva preso a parlarle… un attimo! Non è che forse… era gelosa?! Di Xander era okay, ma… di Spike?!

Willow fissò sconvolta la scena di fronte ai suoi occhi.

- Il mio nome è Buffy Summers. E non ho intenzione di accettare i soprusi di quei quattro idioti! –


(wip)