WHERE IS MY LIFE



PROLOGO

Quella era una fredda mattina di inverno, molto fredda x gli standard della California, in effetti. Agghiacciante era anke la scena ke mi si presentava davanti:2 cadeveri, un uomo e una donna, abbandonati sull'erba gelida, nudi e con i corpi orrendamente martoriati da grossi tagli e lividi, evidentemente dissanguati; ma il particolare + raccapricciante era il segno lasciato sul collo di entrambi, all'altezza dell'aorta:i 2 erano stati markiati a fuoco, come se fossero capi di bestiame. Il simbolo era un grosso ed inquietante okkio felino, la pupilla sottile come quella dei gatti. Fui contenta di nn aver avuto il tempo di fare colazione.

-Agente Harris a rapporto!-disse una voce. Mi voltai:

-Ciao Xander, un bel buongiorno quello di stamattina-

-Bè, io e te x ora dobbiamo solo guardare e poi darci da fare x trovare i cattivi, pensa ki li dovrà esaminare quei corpi-

-A proposito di esami, dov'è Willow? Nn è ancora arrivata?-

-Ki, Willow, fare tardi? Sei diventata matta? Si vede ke stai ancora dormendo! Eccola là, è già arrivata tanto x cambiare!-

-Dopo le parlo. Noi ke sappiamo?-

-Le vittime sono Jake Spinnet e Lauren McGonnal. Sono stati trovati da 2 ragazzi ke stamattina stavano facendo futing nel parco-

-Tipi mattinieri, vero? Ke hanno detto?-

-Niente di importante, li hanno visti e subito ci hanno kiamati-

-Ok, e gli abitanti della zona? Nessuno ha sentito niente?-

-Niente. Ma è comprensibile, le abitazioni sono dall'altro lato del parco, ke è molto grande-

-Ok, x ora siamo a zero. Cerca di scoprire qualcosa su questi 2: famiglia, amici, lavoro, come si conoscevano, precedenti penali...il solito, insomma-

-Agli ordini, ci vediamo dopo-

Willow Rosenberg e Xander Harris sono i miei amici e lavoro con loro praticamente da sempre. Xander è un agente semplice, Willow invece è la responsabile del reparto scientifica e il suo aiuto è stato sempre determinante x risolvere i casi + difficili. Sperai ke potesse essere d'aiuto anke questa volta. Mi avvicinai a Willow, ke armata di pinse e guanti bianki, perlustrava la zona alla ricerca di indizi.

-Ehi, Buffy!! Ke brutta cera! Hai dormiti bene questa notte?-

-Si, anke se la sveglia è suonata prima del solito e nn ho avuto neanke il tempo di prendermi un caffè-

-Da quello ke ti aspettava direi ke hai fatto bene. Cordelia Chase, quella delle pubblike relazioni, si è sentita male, x fortuna si è allontanata prima di vomitare davanti a tutti-

-Ke ci faceva lei qui? Nn mi pare ke potesse stringere molte relazioni dato ke gli unici civili qui presenti sono morti-

-Era venuta a tenere a bada i giornalisti, sai km'è, questi casi suscitano scalpore-

-Nn riuscirà a tenere a bada Spike, almeno nn a lungo. Quello torna sempre all'attacco-

-Infatti a Spike ci pensi tu-

Spike, ovvero William Johnson, era uno dei giornalisti + ficcanaso di Los Angeles, tanto ke ormai al commissariato era di casa, anke se in fondo lo consideravo un amico e poi mi doveva un favore, xkè una volta l'avevo tirato fuori da un bel pasticcio.

Mi riconcentrai sulla scena del delitto.

-Causa della morte?-

-I tagli. Dalla rigidità dei corpi direi ke la loro è stata una morte molto lenta e dolorosa. L'assassino, o gli assassini, questo sta a voi dirlo, deve aver inflitto questi tagli e poi essere stato a guardare mentre i 2 xdevano sempre + energia-

-Cristo-

-E' agghiacciante, vero? Tieni conto ke questi sono tagli, si profondi, ma sempre tagli, il coltello nn è affondato subito nella carne, quindi deve essere stata una faccenda molto lunga. Lunga addirittura giorni-

-Quindi quelli ke li conoscevano devono aver notato la loro assenza-

-Esatto-

-Il simbolo sul collo è stato inciso prima o dopo la morte?-

-Posso azzardare un'ipotesi e dirti prima, ma avrò bisogno di ulteriori esami x esserne certa-

-Ora del decesso?-

-All'incirca 3 giorni, ma anke qui dovrai aspettare i risultati dell'autopsia-

-Capisco. Un ultima cosa: da quello ke mi hai detto credo ke questa nn possa essere la scena del delitto, vero? Insomma, kiunque sarebbe potuto passare e soccorrerli o almeno avvertirci-

-Esatto, era proprio quello ke stavo x dirti. I corpi sono stati evidentemente trascinati. Ci sono delle traccie sul terreno, inoltre da un primo esame ho riscontrato della polvere e qualke residuo di muffa. Ti consiglio di cercare un luogo kiuso e umido, magari una cantina-

-Perfetto, me ne ricorderò. Preziosa come sempre. Ora scappo-

-Ehi, aspetta!!-

-C'è altro?-

-Buffy va tutto bene?-

-Certo, xkè me lo domandi?-

-Tutti, nn solo io, ti vediamo un pò strana. Hai sempre un'aria sfinita...-

-E' ke sn un pò stanca. E' un momento di super-lavoro. Lo sai, mi lascio sempre coinvolgere dai vari casi-

-Questo xkè tu ci metti il cuore nel tuo lavoro, cerki davvero la verità. Dovremmo fare tutti così. Immagino ke anke questa volta sei decisa ad andare fino in fondo, vero?-

-Voglio scoprire ki è stato capace di compiere un simile scempio e ke significato ha quel simbolo-

-Sono sicura ke riuscirai a fare sia l'una ke l'altro cosa-

-Lo spero-

Xander si avvicinò a noi

-Mie care donzelle credo sia ora di smetterla con le ciance e iniziare a darci da fare sul serio. La rossa deve tornare alle sue provette da laboratorio e la bionda deve venire in commissariato a dare la caccia al nostro macellaio-

-Gentile come sempre, Xander-commentò Willow

-Nn ha tutti i torti-dissi io

-E' ora di andare. Xander mi daresti un passaggio? Sono venuta con la volante-aggiunsi

-Certo, ispettore. Willow, a dopo-

-Già, Willow, ci sentiamo-

-Ciao ragazzi-

Ci avvicinammo all'auto, ma prima di salire mi voltai di nuovo verso il parco. Già stavano trasportando via i corpi

Mi sentii improvvisamente svuotata, dopo tutto il lavoro ke noi facevamo, c'era ancora così tanta depravazione in giro...era proprio vero quello ke si diceva: ne metti dentro uno, e ne rispunteranno fuori altri dieci.

-Buffy?-la voce di Xander mi riscosse da quei tristi pensieri

-Si?-

-Tutto bene?-

-Voglio scoprire ki è stato capace di fare una cosa simile-

-Tutti lo vogliamo-

Era ora di tornare a lavoro.


CAPITOLO 1

Io e Xander arrivammo in commissariato, da lì lui subito andò in ufficio, gli avevo dato un bel pò di ricerke da fare. Scoprii di nn esserne pentita affatto:quando bisognava lavorare si doveva lavorare. Passai dal centralino e lì salutai Kate Lokley, giovane agente piuttosto inesperta, ma anke una brava ragazza.

-Buongiorno, ispettore-

-Buongiorno tanto x dire, suppongo-

-Fossi in lei nn mi lamenterei così presto-

-Perkè? Cos'altro bolle in pentola?-

-Il vice-questore la vuole in ufficio. Ha detto ke aveva delle novità-

-Ho capito, vado-

Così bussai alla porta dell'ufficio di Rupert Giles, il vice-questore (immagino si era capito)

-Ki è?-

-Buffy Summers-

-Ah, Buffy...entra, entra pure-

-Voleva parlarmi-

-Si, accomodati. Allora, prima di cominciare, ke cosa mi dici degli omicidi di questa mattina?-

-Poco- "Certo ke nn ho scoperto niente, se appena entro in commissariato tu mi kiami in ufficio e nn mi fai lavorare!!" pensai, ma mi limitai a dire:

-Ho detto ad Harris di controllare la vita privata delle vittime, poi kiederò a Faith di controllare i tabulati telefonici. Io intanto cerkerò di scoprirne di + su quell'incisione. Ha già letto il referto della scientifica?-

-Si, la dottoressa Rosenberg mi ha già consegnato il rapporto- Gli okki di Giles brillarono nel parlare di Willow, aveva sempre avuto un debole x la mia amica, sia xkè la considerava una professionista eccellente, sia xkè aveva un debole x le rosse. Inutile dire ke Willow ne era stata lusingata, ma nn aveva mai ceduto alle avance del suo superiore <Nn vanno mai bene le relazioni sul lavoro> era solita dire.

-Bene, vedo ke ti stai dando da fare. Perfetto, e ora passiamo al vero motivo x cui ti ho fatta kiamare-

"Era pure ora" pensai, ma lasciai sul mio viso un'espressione di educato interesse.

-Come ben sai la percentuale di delitti qui a L.A. è aumentata di molto in questi ultimi tempi, soprattutto delitti legati a sette satanike e affini. Tu e tutti gli altri colleghi state facendo un ottimo lavoro, però in questura hanno ritenuto necessario un aumento di personale-

Ebbi un brutto presentimento:

-Cioè?-

-Cioè a giorni arriverà un nuovo collega, collaborerà insieme a te x questa indagine, dato ke ha tutta l'aria di essere opera di qualke serial-killer-

Nn capivo xkè mi avesse kiamata apposta in ufficio x riferirmi una notizia di normale routine. Ultimamente erano arrivati molti nuovi agenti, nn capivo xkè uno in +, uno in meno, dovesse risultare a Giles una cosa così importante. Cercai di scoprirlo:

-Ah, e questo nuovo agente...ehm, com'è? Ha esperienza?-

-Viene da Washington, e si, è uno dei migliori, proprio x questo è stato mandato. Te l'ho detto ti aiuterà nelle indagini. E comunque nn è un agente. E' un commissario-

Ecco. Questo cambiava di MOLTO le cose. Un agente poteva essere come Xander, utile x ricoprire compiti ke potevano far perdere tempo prezioso; un commissario di certo nn si sarebbe messo a scartabellare i tabulati. Avrebbe partecipato alle indagini, anzi avrei dovuto prendere da lui. Questo nn era collaborare, avrei avuto di continuo un superiore alle costole, questo limitava di molto le mie possibilità di scoprire ki fosse il colpevole. Io avevo bisogno di lavorare da sola, nn volevo certo qualkuno a cui fare da inserviente.

-Lui è un commissario, io un ispettore. Nn collaboreremo, sarò io a prendere ordini da lui-gli feci notare, cercando di metterla il + gentilmente possibile, nonostante la mia irritazione

-Sono sicuro ke saprai farti valere-concluse Giles in tono conciliante

-Il nuovo commissario sarà qui tra 3 giorni. Spero ke gli offrirai tutta la tua collaborazione e gli darai tutto il tuo aiuto e il tuo appoggio x questa indagine-

-Sicuro, nn vedo l'ora di conoscerlo. Penso ke lavorando insieme arriveremo sicuramente a risultati migliori-

Era esattamente il contrario di quello ke intendevo fare.


In ufficio mi aspettava Faith Leahn. Anke Faith era ispettore, anke se prendeva ordini da me, mi piaceva molto xkè era una ragazza skietta e vivace, molto in gamba, anke se + propensa alle kiakkere ke al lavoro.

-Ehi, Bi! Iniziavo a preoccuparmi, ke voleva Giles? Sentire tutta la storia della tua vita?-

-No, veramente mi ha comunicato delle novità. Ci saranno dei cambiamenti qui in commissariato-

-Cioè?-gli okki di Faith brillavano impazienti, era sempre avida di notizie, soprattutto pettegolezzi

-A giorni arriverà un nuovo commissario, e io dovrò lavorare con lui-

-Wau, e nn si sa niente di lui?-

-Solo ke viene da Washington e a detta di Giles è molto bravo-

-A detta di Giles? Allora sarà sicuramente uno di quei vekki barbosi ormai prossimi alla pensione. Nn preoccuparti Bi, con tipi così, il caso lo risolvi tu di sicuro-

-Si, xrò dovrò fare quello ke dice lui-

-Ti conosco troppo bene, tu nn fai mai quello ke dicono gli altri. Al massimo glielo fai credere-

-Comunque credo sia ora di smettere di kiakkerare. Hai riscontrato qualcosa dai tabulati telefonici?-

-Niente di strano, normali telefonate tra amici, parenti e colleghi-

-Si sentivano spesso con qualkuno in particolare?-

-No, Xander ha controllato tutti i conoscenti. Tutti puliti-

-Sentiamoli comunque. Potrebbe saltar fuori qualkosa. Potrebbe trattarsi di un omicidio passionale, o di una vendetta, oppure x una questione di soldi. Ma nn credo ke sia nessuna di queste ipotesi. In effetti nn c'è nessuna ipotesi ke regga a parte quella dei serial-killer. Comunque vale la pena di tentare. E poi il serial-killer da qualke parte dovranno pure averlo conosciuto. Potremmo essere fortunati-

-Speriamo bene. Io vado, ci vediamo dopo-

Così rimasi sola ed accesi il computer. Ero molto curiosa di scoprirne di + su quell'okkio. Qualkosa mi diceva ke era di gatto, il mio istinto, forse. Mi fidavo molto del mio istinto, infatti consideravo il mio lavoro come qualkosa in cui avevi bisogno solo di fiuto, e nn tutti ce l'avevano. La logica serviva solo come trampolino di lancio, poi io seguivo un indagine come un cane sente l'odore della carne, tastando e odorando da tutte le parti in cerca di una pista giusta da seguire. Una volta ke avevo trovato la strada giusta, mi buttavo e seguivo solo quella. Le altre ipotesi le lasciavo a Xander e Faith solo x scrupolo. Nn avevo mai sbagliato fino ad ora.

Iniziai a cercare immagini di okki felini; finalmente scovai quella ke + si avvicinava a quella dei corpi, senza esitare cliccai sul sito e iniziai ad immergermi nella lettura.

Dopo un paio d'ore aveva scaricato materiale sufficiente a riempire un'intera enciclopedia. Era saltato fuori ke ancora tutt'oggi esistevano sette ke adoravano i felini, in particolare i gatti. L'ipotesi della setta mi sembrava la + convincente, ma la domanda era: come avevano fatto due persone apparentemente pulite e trasparenti come Jake Spinnet e Lauren McGonnal a finire in simili giri?.

Guardai l'orologio: erano già le 13,00; il momento della pausa pranzo di Down a scuola, ne approfittai x kiamarla, quella mattina avevo avuto solo il tempo di lasciarle un biglietto. Mia sorella andava ancora al liceo, x essere + precisi frequentava il terzo anno. Io e lei vivevamo da sole da quando i nostri genitori erano morti in un incidente d'auto. Down nn aveva ancora superato del tutto il trauma, anke se oramai era passato + di un anno. Facevo di tutto x comprenderla, anke se a volte risultava difficile anke a me andare avanti.

-Pronto?-

-Ehi, Down, piccola come stai?-

-Bene, xkè nn c'eri questa mattina?-

-Mi dispiace, ma ho avuto un'urgente kiamata di lavoro-

-Ok, comunque questo pomeriggio viene una nuova amica a casa. Mi piacerebbe fartela conoscere, le ho parlato molto di te-

-Nn so...nn credo ke sarò a casa prima delle nove-

-Ah, capisco-dal tono di voce si capiva ke era molto delusa. Ultimamente nn ero mai in casa, mi ripromisi ke in seguito avrei dedicato + tempo a mia sorella

-Mi dispiace, piccola-

-Fa niente, tanto ormai ci sono abituata-

-Dai, nn fare così. Ti prometto ke un giorno di questi avremo un pomeriggio tutto x noi x fare shopping a volontà!-cercai di consolarla

-Si, quando? Tra circa un milione di anni?-

-Down, ti prego. Neanke io mi diverto nel trascorrere tutte le mie giornate a lavoro-

-Immagino ke ora sono io ke devo consolare te-

-Down, su, nn litighiamo. Me la presenterai un altro giorno la tua amica. Ci vediamo stasera-

-Penso ke farò bene a nn aspettarti sveglia-

-Fai come vuoi-

Attaccai sospirando. Sembrava ke quel giorno nn me ne andasse una buona.


CAPITOLO 2

Faith bussò alla porta del mio ufficio: bene, era meglio ke ci fosse qualcosa a distrarmi.

-Allora Bi, ecco quello ke io e Xan abbiamo scoperto: entrambi erano sui 25 anni, entrambi lavoravano presso una società di telefoni, quindi erano colleghi di lavoro. Tra loro c'era una semplice amicizia, ma secondo la fidanzata di lui, (secondo Xander un tipetto piuttosto geloso) c'era dell'altro-

-E lei? Lei era fidanzata?-

-A detta dei suoi no. E nemmeno i suoi amici ne sanno niente, a parte un paio di amike ke ci hanno detto ke da come si comportava era probabile ke avesse un amante segreto-

-Jake Spinnet?-

-A questo punto direi ke è l'ipotesi + probabile, ma come dice sempre Giles...-

-"Nn bisogna mai escludere le altre piste"-conclusi io al posto suo. Questo era uno dei motti preferiti del nostro capo. Cercai di ricapitolare le idee:

-Dunque, mettiamo ke Spinnet e la McGonnal fossero amanti. Ki sarebbe la prima persona ad arrabbiarsi?-

-La fidanzata di Spinnet, immagino-

-Esatto, fatti dire cosa ha fatto esattamente negli ultimi 3 o 4 giorni e verifica i suoi abili-

-Buffy, è un lavoraccio. E poi ci sarà x forza qualke momento in cui deve essere stata da sola-

-Si, è quello ke mi auguro-

-Scusa?-

-Diciamo ke se io fossi il colpevole, provvederei da subito a trovare alibi ben studiati, ke poi starà a noi smaskerare. Una persona innocente, invece, ke nn si aspetta di essere coinvolta nelle indagini, nn ci pensa affatto, no?-

-E' un pò ingarbugliato, ma riesco a capire dove vuoi arrivare-

-Bene, tra l'altro dobbiamo vedere anke qualcuno dalla parte di lei: un uomo rifiutato, un ex, un ammiratore segreto...ce ne sono tanti-

-E anke questo immagino tocca a me e a Xander-

-Si, e questo nel caso si sia trattato di un omicidio passionale. Da quello ke hai scoperto ci sarebbero altri moventi?-

-No, nn mi pare. Erano 2 bravi ragazzi, di buona famiglia, cresciuti nella parte "bene" della città. Avevano soldi, erano ben voluti, un sacco di amici. Frequentavano sane compagnie, nn avevano vizi tipo il gioco, la droga o altro-

-Su questo nn ne sarei tanto sicura-disse Willow entrando

-Ciao Willow. Ke vuoi dire?-kiesi io

-Voglio dire ke ho i risultati dell'autopsia e ho riscontrato traccie di una massiccia dose di extasy su entrambi i corpi-

-Insomma nn erano tanto "x bene", vero?-kiesi io

-Bè, nn è detto. Dagli esami del sangue nn risulta ke ne facessero uso abitualmente, anzi, mi azzarderei a dire ke quella fosse stata la prima volta ke prendevano qualcosa di + forte del tabacco-interloquì Willow

-Mi sembra poco probabile ke un qualsiasi principiante, ke nn aveva neanke tirato un pò di maryana, la prima dose ke si prende è così forte-riflettei io

-Bè, magari avevano fatto baldoria e nei fumi dell'alcol nn hanno saputo regolarsi-ribattè Faith

-Willow, ci sono residui di alcol nel sangue?-

-Assolutamente no-

-Quindi nn avevano fatto baldoria. Comunque in questa storia c'è qualcosa di strano: da quello ke mi dite, mi viene da pensare ke nn erano consensienti nell'assumere sostanze stupefacenti, poi nn mi sembra ke ci siano motivi apparenti x giustificare la loro morte xkè, attenzione, se si fosse trattato di uno, magari ci era sfuggito qualcosa, forse qualke debito da pagarem o qualke problema di famiglia...ma qualkosa x uccidere entrambi?-dissi io

-Il delitto passionale?-propose Faith

-Ma anke in questo caso nn capisco cosa possa giustificare le modalità del delitto. Se si fosse trattato di un laptus magari i corpi sarebbero stati martoriati, ma magari con molti colpi, ma xkè i tagli? Credo ke la morte poi sarebbe stata dolorosa, ma abbastanza rapida. Invece nn sono stati inferti colpi mortali, solo tagli allo scopo di far soffrire. Poi c'è un altro interrogativo: xkè erano nudi?-continuai io

-Forse li hanno beccati a letto insieme-ribattè Faith, ormai piuttosto attaccata all'idea dell'omicidio passionale, era intrigata da storie del genere. Io xrò rimanevo convinta della mia idea. Mi rivolsi a Willow

-C'erano segni di rapporti sessuali su entrambi?-

-Su di lui no, su di lei si, ma nn credo fosse consenziente-mi rispose la rossa

-Quindi lei è stata anke stuprata?-

-Si-

-Ki è ke prova tutto questo odio da fare una cosa simile?-kiese Faith, esprimendo ad alta voce quello ke pensavamo tutte e tre. Io xrò avevo ancora un'altra questione da risolvere:

-Xkè quell'incisone di okkio di gatto? Ke rappresenta?-kiesi. Tutte e tre restammo in silenzio.


Nel pomeriggio mi concentrati di nuovo su sette e affini. Faith aveva ragione riguardo l'omicidio passionale, era molto probabile, ma io mi ero intestardita. Presto però mi resi conto ke nn avrei ricavato molto da lì, c'erano troppe varietà, troppe sfaccettature, ero ancora troppo sul vago x poter fare una ricerca x bene. Il problema era ke nn sapevo ancora io stessa cosa cercare. Decisi ke avrei potuto ottenere informazioni in un altro modo. Alzai la cornetta del telefono e composi un numero. Dopo un pò rispose una voce maskile ben nota:

-Pronto, William Johnson al vostro servizio-

-Spike, sono Summers-

-Ispettore!! Come mai questa sorpresa?-

-Ho bisogno di informazioni, magari mi potresti aiutare-

-Ah, mi dispiace ma proprio nn posso...questo è un momento di superlavoro, proprio nn ce la faccio...mi dispiace veramente, xrò proprio nn riesco a staccarmi dalla redazione...una notte di queste ho anke dormito lì!-

-Capisco. Peccato, xkè magari avrei potuto aiutarti nell'articolo sul duplice omicidio di stamattina...-

-Davvero?-kiese lui cambiando subito tono. Decidi di prendere tempo

-Bè, si...sai, devo risolvere il caso, e x farlo ho bisogno di informazioni-

-Ke informazioni?-

-Te lo dico quando ci vediamo-

Mi sembrava di vedere gli ingranaggi della mente di Spike a lavoro. Se lui mi dava le informazioni ke cercavo, avrei dovuto dirgli di ke genere erano, quindi avrebbe comunque avuto dei particolari in esclusiva sugli omicidi. Un bel pò di lavoro risparmiato. Nn poteva rifiutare, infatti...

-D'accordo. Quando ci vediamo?-

-Ci vediamo al bar dell'angolo della mia strada tra una decina di minuti-

-Ci sarò, bellezza-

Presi la giacca ed uscii dall'ufficio. Dopo 5 minuti ero lì e Spike mi stava aspettando puntuale come sempre. Devo ammettere ke anke lui, nel suo ramo, era molto professionale.

-Ciao bella. Accomodari pure-

-Grazie-

-Allora cosa vuoi sapere?-

-Voglio avere informazioni su club, ritrovi ke hanno a ke fare con sette e affini. In particolare quelle ke hanno a ke vedere con simboli di gatti, felini o animali in generale-

-Nn mi kiedi poco, dolcezza. Questi mica lo vanno a sbandierare dove si trovano-

Spike aveva sempre bisogno di essere un pò adulato prima di sbottonarsi del tutto. Così lo feci:

-Sono sicura ke xrò tu ne sai qualcosa. Andiamo, ad uno come te qualke voce deve sempre giungere all'orekkio-

-Nn fare la lekkina con me, detective-

-Ispettore di polizia, veramente-

-Quello ke vuoi, comunque con me nn attacca-

Invece si ke attaccava

-Allora?-

-Allora l'unica cosa ke posso dirti è di farti un giro x i bar di questa via- E mi segnò l'indirizzo su un foglio, poi continuò:

-Un consiglio: trucco un pò + pesante e giacca di pelle-

-Guarda ke io vado là come ispettore, nn mi devo mica confondere con le dark lady-

-Se gli mostri il distintivo nn ti diranno neake mezza parola-

-Ok, comunque tu promettimi di lavorarci su un altro poco. E' importante-

-Ha a ke fare con gli omicidi, vero?-

-Questo sta a te capirlo-

-Ok, ha a ke fare-

-Si, xrò cerca di nn far trapelare la notizia xkè prima di tutto nn so neanke io se è vera-

-Si, certo, stai seguendo una delle tue piste a "istinto"-

-Esatto-

-Allora sarà quella giusta. Ormai ti ho visto all'opera troppe volte-

-Si, comunque nn voglio metterli sull'avviso, altrimenti nn riuscirei mai ad entrare nella loro organizzazione-

-Credimi, nn sarebbe facile comunque. Capiranno subito ke 6 una poliziotta-

-Tu fammi provare-


Lo so, era un'idea balorda, infatti nn ci tenevo affatto ad infiltrarmi in uno di questi club. Nn sapevo neanke io xkè, ma nn volevo rivelare al commissariato quale pista stavo seguendo. Forse era di nuovo il mio sesto senso, ke fino ad allora nn mi aveva mai tradita, ma volevo tenere questa pista x me. Nn era x desiderio di gloria (all'epoca l'ultima cosa a cui pensavo era la carriera), ma a me piaceva lavorare da sola. Ecco xkè già odiavo il nuovo commissario senza averlo neanke visto. Mi avrebbe intralciato. Guardai l'orologio: erano le 19,30. Avevo il tempo di passare dal mio ragazzo prima di tornare a casa.

Riley Finn era il mio ragazzo, un veterinario, adorava molto gli animali, e questa era una cosa buona, anzi, abbastanza normale x la sua professione. Riley, xrò, nn dimostrava il suo affetto curando gli animali, ma partecipando attivamente a manifestazioni ambientaliste. Troppo attivamente. Ultimamente si era unito ad un gruppo ke nn mi convinceva molto, un gruppo ke spesso ci era stato segnalato x gli sviluppi violenti delle loro manifestazioni.

Andai all'ambulatorio:

-Ciao Janne, c'è Riley?-dissi rivolgendomi alla sua assistente

-Ciao Buffy, comunque no, nn c'è. Credo ke sia di nuovo da Forrest-

-Come immaginavo. Vabbè, grazie lo stesso-

-Di niente-

Mi recai così al clan di Forrest. X fortuna nn dovetti entrare, Riley stava uscendo in quel momento:

-Amore!! Ke ci fai da queste parti?-

-Ero venuta a cercare te. TU, piuttosto ke ci fai da queste parti?-

-Bevevo una birra tra amici-

-Ah, si?-

-Senti, nn credo ke ti debba dire esattamente quello ke faccio minuto x minuto. Nn sono mica uno dei tuoi indagati!!-

-No, infatti. Solo ke penso di sapere cosa facevi qui-

-Ah, si? E sentiamo, allora-

-Stavi progettando il prossimo sit-in-

-Si e allora?-

-Nn mi piacciono queste persone-

-Sai mamma, credo ke debbano piacere a me, nn a te-

-Nn sto skerzando, finirai x metterti nei guai-

-E' la mia vita, solo xkè hai un distintivo e una pistola nn significa ke puoi sempre sapere tutto di tutti. Nn sei infallibile, anke a te potrebbe capitare di sbagliare-

-Nn sto dicendo di essere infallibile!! Mi preoccupo x te-

Riley si addolcì

-Nn preoccuparti, so badare a me stesso. Sono adulto e vaccinato, me la caverò-

-Lo spero. Ora xrò devo andare-

-Sempre di corsa, vero? Ma nn ti fermi mai? E' da un sacco di tempo ke nn abbiamo una serata tutta x noi. Adesso cosa devi fare?-

-Devo correre a casa altrimenti Down mi ammazza, è tutto il giorno ke sono fuori. Poi devo di nuovo uscire x faccende di lavoro-

-Sempre lavoro, xkè nn ti prendi una vacanza?-

-Nn ora. In questo periodo proprio nn posso-

-D'accordo. Ma nn lo dico solo x me, ma anke x tua sorella. Nn ti rendi conto ke tu metti davanti sempre il lavoro invece ke le persone ke ami?-

-Senti, io nn mi sto divertendo, ok? Nn è colpa mia, ma nn sarei apposto con la mia coscienza se nn provassi a scoprire gli assassini ke ci sono in giro-

-Buffy, gli eroi nn esistono-

-Lo so. Nn sto cercanndo di fare l'eroina, solo di dare una mano a scoprire la verità. Forse hai ragione, esagero, ma il lavoro è diventato una parte di me-

Era vero, ma a volte ero contenta di poter dare la colpa al lavoro x le mie preoccupazioni, anke se spesso era solo una scusa. Ero alla disperata ricerca della serenità, una serenità ke avevo perso dalla morte dei miei. Infatti da quel momento avevo incominciato ad avere + successo nello svelare i delitti. Forse xkè mi sentivo + vicina alla morte, avevo sentito il suo peso sulla mia stessa pelle. Era x questo ke prendevo tanto a cuore le persone uccise, xkè sapevo ke voleva dire perdere una persona cara. Riley al momento della morte dei miei genitori mi era stato vicino, ma io nn avevo voluto essere consolata, avevo ingoiato le lacrime e tirato dritto, ma tutto mi sembrava + sfuocato, Riley e tutti gli altri ke mi circondavano li sentivo + distanti, distaccati. Nn ero felice, ma nn potevo dirlo a nessuno.


CAPITOLO 3

Saltai la cena e mi diressi al piano superiore x prepararmi alla serata. All'ultimo momento decisi di seguire il consiglio di Spike. Il mio abbigliamento consisteva in: anfibi neri, slcciati; pantaloni di pelle superaderenti, top nero ke copriva solo lo stretto necessario, o forse neanke quello con sopra uno spolverino con tanto di cappuccio, simile a quello di un boia ed infine uno zainetto nero laccato con un bel pò di borkie. Ora ero davvero una vampira!! Andai in bagno x dare gli ultimi rintokki al trucco (matita pesante, fondotinta bianco e rossetto nero). Mentre mi sistemavo vidi nello spekkio riflessa l'immagine di mia sorella. Mi sentii estremamente in colpa: di nuovo, a causa del lavoro, trascuravo mia sorella:

-Ke ci fai conciata così?-mi kiese

-Lavoro-

-Davvero? A me sembri pronta x un rave party-

-Lo sai benissimo ke nn andrei mai in giro conciata così se nn x una buona ragione-

-Sul serio? Nn credo di saperlo tanto bene, in fondo...ora nn so + ki sei-

-Ti prego, Down. Nn incominciare come al solito. E' una cosa importante, il mio lavoro è importante-

-Già, x te tutto è + importante di me-

-Io do una mano a scoprire la verità, quando la gente muore, io devo capire di ki è la colpa-

-Lascia stare, nn ci arriveresti comunque-

-Ascolta, Down. Ti prometto, anzi ti giuro, ke questo sabato usciremo insieme, anke se ci fosse una strage, ok?-

-Va bene-

Le diedi un bacio sulla guancia e la buona notte, ma uscendo di casa, vidi ke mi fissava ancora. Mi sentii un mostro.


Ormai erano le 1,45 ed il club ke mi aveva consigliato Spike iniziava a svuotarsi dei normali clienti e a popolarsi dei tipi + strani ke avessi visto. Erano loro quelli ke aspettavo. Ero rimasta in appostamento tutta la nottata, lottando contro il sonno, kiusa in makkina. In quel momento mi decisi a scendere. C'erano persone di tutti i tipi: quasi tutti con tanto di tatuaggi tribali, indumenti di pelle di tutti i generi, percing in tutte le parti del corpo, teski, ossa, bracciali e medaglioni, orekkie con una ventina di buki ciascuna. Ma la cosa ke mi scioccava nn era tanto l'abbigliamento decisamente inconsueto, ma piuttosto l'aria da dannati ke avevano: volti incavati, cerei, pallidi e stralunati, altri invece esibivano espressioni impertinenti e sprezzanti. Nn potetti fare a meno di sentirmi intimorita, da sola, in quel covo di punk; ma nessuno mi degnò di un'okkiata:ero una di loro. Capii subito ke dovevo fare una distinzione tra i semplici esaltati, ke erano lì xkè si sentivano grandi e alla moda, ma ke sostanzialmente nn avrebbero fatto del mare a una mosca, e quelli ke davvero usavano quel bar km territorio di reclutamento x gruppi e varie organizzazioni. Mentre mi esercitavo a riconoscere le persone la vidi: una ragazza con un tatuaggio identico a quello delle vittime sul collo. La seguii senza esitazioni. Era una ragazza piuttosto giovane, bionda, con un'espressione ke magari senza tutto quel trucco sarebbe potuta sembrare innocente. Vidi ke si univa ad un gruppo di ragazzi. Li studiai attentamente cercando di impremermi nella mente i loro volti. Uno del gruppo si accorse ke li stavo studiando e mi sorrise, facendomi segno di avvicinarmi. Probabilmente pensava ke ci stessi provando, se era un modo x entrare in contatto con il gruppo, glielo avrei lasciato credere. Gli andai vicino, notai ke anke lui e tutti gli altri avevano lo stesso tatuaggio.

-Bel tatuaggio-

-Grazie, nn sei l'unica ad averlo notato-

-Ke significa?-appena lo dissi mi morsi le labbra: nn volevo dare l'impressione di essere troppo interessata o avrebbe potuto insospettersi anke se nn avevo le prove ke quel gruppo fosse realmente collegato all'omicidio. Poteva anke darsi ke l'assassino lo avesse usato x mandarci fuori strada. In tal caso ci stava riuscendo benissimo. Ma il mio istinto mi diceva il contrario. Comunque il ragazzo mi rispose con un sorriso enigmatico:

-Significa molto + di quello ke sembra- Dovetti ammettere ke aveva un suo fascino e ke se fossi stata una ragazzina in cerca di emozioni, mi sarei anke potuta prendere una cotta. Mi resi improvvisamente conto ke dovevo sembrare molto + giovane di quello ke ero realmente e ke anke quelli ke mi circondavano avevano un'età indefinibile. Con un brivido pensai ke in fondo anke Down un giorno sarebbe potuta capitare in un posto del genere e allora subito mi ripromisi di passare + tempo con lei. Ma nn ebbi il tempo di indugiare oltre, infatti il mio interlocutore mi rikiamò all'attenzione:

-Lo so, può sembrare una risposta un pò enigmatica ma ti giuro ke è vero. Com'è ke ti kiami?-

Avrei giurato ke lo aveva fatto apposta x cogliermi di sorpresa, ma io ero nel gioco da troppo tempo x cascarci. Avevo già una risposta pronta:

-Sidney. Tu?-

-Billy. Vuoi ballare con me Sidney?-

-Xkè no?-

Iniziammo a ballare. La musica mi stordiva, inoltre sentivo un forte odore di sudore, alcol, fumo e anke erba. Sperai ke nn mi offrissero una dose: avevo bisogno di restare lucida, xrò nn potevo fare la figura della brava ragazza. Nn potevo semplicemente girare sui takki e andarmene, come avrei fatto in altre occasioni. Preferii nn pensarci.

-Nn ti avevo mai visto da queste parti, Sidney-

-C'è sempre una prima volta-

-Come mai sei venuta qui?-

-Anke questo è un segreto- Mi stavo abituando al suo modo di parlare, un miscuglio tra l'enigmatico, il filtrare e lo spirituale

-E tu? Sei di casa qui?-

-Diciamo ke qui conosco gente nuova-

-Come me?- Mi fissò a lungo

-Forse- e detto questo mi lasciò nel bel mezzo della pista, scomparendo tra la folla. Nn potei fare a meno di kiedermi se x "conoscere gente nuova" nn intendesse dire trovare nuovi componenti x la setta. Ora avevo la conferma ke almeno esisteva un gruppo con quel simbolo.


La sera dopo nn tornai al club, e neanke la successiva, nn volevo dare l'aria di essere troppo interessata, o facile da coinvolgere. Anke le indagini erano ad un punto morto, nessuna novità su tutti i fronti. Nn avevo parlato a nessuno della mia visita al club, anke xkè nn avevo ancora idea su quanto potesse andare avanti la faccenda. Si diceva ke i capi delle sette avessero l'abitudine di svolgere indagini sui potenziali novizi e questo nn potevo permetterlo, avrebbero scoperto subito ke ero della polizia, si sarebbero potuti avvicinare a mia sorella...

Due giorni dopo arrivò una novità. Brutta, purtroppo. Un altro cadavere. Un altro cadavere nudo, martoriato e con il markio a fuoco.

-Albert Incant, 42 anni, dirigente di una società di sofware. Incensurato e di ottima fama-elencò Xander

-D'accordo. Anke questa volta una persona apparentemente irreprensibile e un'altra volta un corpo brutalmente torturato-commentai io. Nn mi recai nemmeno da Willow: era evidente ke le modalità dell'omicidio erano le stesse dell'altra volta. Ormai ero + ke sicura ke nn c'entrasse nulla l'omicidio passionale, le unike strade aperte erano 2:o la setta, o un serial-killer. Io ero + propensa x la setta, soprattutto dopo la notte al club. Me ne ritornai in commissariato sconsolata dalla mole di lavoro da fare: dovevo assolutamente saperne di + di quel gruppo: ki erano, dove si incontravano, km uccidevano e soprattutto PERKE' uccidevano. Ma appena misi piede in ufficio, bussarono alla porta: era Kate.

-Ispettore, è arrivato il nuovo commissario. Desidera vederla nel suo ufficio. A lei e anke al detective Lehan-

-D'accordo, arrivo subito. Avvisa tu Faith-

Mi passai una mano tra i capelli: mi ero completamente dimenticata dell'arrivo del nuovo commissario. Di cattivo umore mi avviai verso il suo ufficio. Bussai

-Avanti-disse una bella voce profonda. Seduto dietro la scrivania c'era un bell'uomo alto, dai capelli scuri, corporatura muscolosa e okki nocciola. Bè dire ke era bello era un pò riduttivo:km minimo era bellissimo.

"E beno male ke doveva essere un vekkietto rincoglionito prossimo alla pensione" pensai tra me e me. Infatti il nuovo commissario doveva avere al massimo 4 o 5 anni + di me.

-Commissario Angelus Rich. Lei è l'ispettore...?-

-Summers- Ci stringemmo la mano.

-Si accomodi. Aspettiamo l'ispettore Lehan-

Poco dopo arrivò Faith e dopo le presentazioni si sedette anke lei. Capii ke Rich nn era il tipo ke si perdeva in convenevoli, andò dritto al sodo:

-Bene, noi dovremo lavorare su tutti i casi ke ancora nn sn stati risolti. Dunque lei, ispettore Leahn, si occuperà dei recenti borseggi avvenuti alle stazioni della metro. Lei ispettore Summers, si occuperà della recente rapina avvenuta in banca-

-Mi scuserà commissario, ma noi ci stavamo occupando dei casi di omicidi degli scorsi giorni-mi intromisi io. Lui mi guardò gelido:

-Di questi mi occuperò io-

-Ma...-

-Ispettore Summers. Le ho dato degli incariki. Voglio ke si occupi solo della rapina in banca, kiaro? SOLO della rapina in banca. Lo stesso vale anke x lei, ispettore Leahn. Ora scusatemi, ma ho da fare- Poi aggiunse con un qualcosa di skerno nel sorriso:

-Anke le rapine e i borseggi sono importanti, sapete? Ci aggiorniamo domani mattina. Se avete bisogno urgente di contattarmi, ho lasciato il mio recapito all'agente Locley. Buongiorno-detto questo uscì.

Io e Faith ci guardammo shockate: ma ki si credeva di essere quel bell'imbusto?

-Ti rendi conto ke ci ha praticamente escluse da qualsiasi caso di importanza rilevante?-mi kiese Faith incredula

-Da quello ke vedo abbiamo a ke fare con un rospetto ambizioso ke vuole tutto il merito x sè. Si faccia pure bello davanti ai superiori, ma nn mi escluderà dalle indagini, delle persone sono morte orrendamente e io voglio scoprire ki è o ki sono i respinsabili. Nn mi impedirà di indagare-dissi io convinta

-Già, è evidente. Peccato, xrò, era un così bel tipo...-

-Ora vomito-

-Dai, e poi di vede ke è intelligente. Sarà antipatico, ma solo con noi, credo. Scommetto ke quando vuole sa essere molto affascinante. Comunque stacci attenta-

-Perkè?-

-Ti può rendere la vita difficile, Buffy-

-Accidenti, kissà come deve essere una vita difficile-


(wip)