NEVER LEAVE ME

Di Sonia Cantinieri                                                                          

 

Soggetto: Spuffy                                                                             

 

Limite d’età: Per tutti

 

Mese di produzione: Novembre-Dicembre 05                               

 

Riassunto: In queste pagine ho voluto cambiare alcune scene della serie con il mio modo romantico, ricreando fatti e luoghi attraverso la mia visione della storia tra Spike e Buffy, dove quest’ ultima  non riesce a dimenticare l’addio tra di loro…

 

Sperando che vi piaccia e che siate clementi questa è la mia prima fan fiction che parte dall’ultima serie con dei flash-back. sonia.c@hotmail.it   

 

 

 

 

 

Prologo

 

Era passato quasi un anno da allora ma Buffy non riusciva ancora a farsi una ragione…in lei riecheggiavano sempre quelle parole “No…non è vero ma grazie per averlo detto!”come poteva aver creduto che erano solo falsità? Come poteva pensare che lei non l’aveva mai amato? Avrebbe voluto gridarglielo…gridare la sua rabbia per non essere stata creduta…lui si era sacrificato per dimostragli ancora una volta il suo amore lasciandola sola con il dolore di chi non aveva potuto ricambiare.

 

Si alzò lentamente dal letto per raggiungere la finestra, di fuori era cosi buio…amava l’oscurità viveva ormai per veder calar il sole…per poter essere più vicina a lui…è strano come per amore si possano desiderare le tenebre!

 

Vedeva la sua immagine riflessa sul vetro accorgendosi di quanto fosse cambiata da all’ora…non era più la ragazza vivace di un tempo pronta per le battaglie più difficile; la sua anima aveva perso la voglia di lottare! Aveva bisogno di Spike, dell’unica persona capace di capirla veramente. Ricordò quella sera in cui la trovò sui gradini della sua vecchia casa fissando il vuoto cercando di farsi forza per affrontare la morte della madre e lui senza parlare si sedé accanto appoggiando lievemente la mano sulla sua spalla restando così in silenzio. E quella volta quando fu lei ha provare la morte…per la prima volta si rese conto di quanto c’era in realtà di umano in lui…sapeva cosa si provava a ritornare dall’aldilà, la frustrazione che le invada il cuore per esser stata strappata via da quel luogo magico, dove tutto era così tranquillo, senza preoccupazioni di dover affrontare il male. Non incolpò i suoi amici per averla riportata indietro, loro non poteva sapere…avevano bisogno di lei, specialmente Dawn la sua piccola sorellina e…in fondo lei era ancora l’unica cacciatrice…

 

 

 

Ricordi…momenti vissuti…sofferti, che fanno ormai parte del tuo passato…che sono lì nel grande magazzino che è la mente…organizza,decide a tua insaputa quando è il momento di farli riaffiorare. Per farti del male? Per farti sorridere?Gioire?Piangere?Non si saprà mai di questo strano meccanismo che in un attimo è capace di riportarti indietro…di far girare all’inverso le lancette dell’orologio della tua vita…

 

 

 

1 Capitolo

 

No, non era possibile…non era vero, quel corpo disteso lì davanti a lui; l’espressione del suo volto ora sereno…i suoi lunghi capelli biondi che ricadevano sull’asfalto…”No, non puoi averlo fatto?Non puoi essertene andata via così…!”senza rendersene conto si ritrovò in ginocchio con la vista completamente appannata dalle lacrime che gli rigavano il volto, contratto in una morsa di disperazione; la prese stringendola forte a se,cullandola,spostando con cura i capelli ribelli dal suo viso pregandola di svegliarsi di aprire quei suoi occhi color smeraldo e ritrovarsi come in una sorta di trance a ripetere”Non ti ho salvato…non ti ho salvato!” E solo in quella assurda notte gli altri capirono l’uomo innamorato che era in Spike.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 capitolo 2  parte

 

Un urlo riecheggiò nella notte in una piccola e umida cripta dove un vampiro distrutto dall’impotenza di dover andare avanti malediceva la morte per non averlo preso con lei in quella lotta contro Glory. Solo quelle quattro mura potevano sapere cosa avveniva realmente in quegli attimi di desolazione, quando per rabbia Spike frantumava tutto ciò che trovava, quando si sedeva li con gli occhi fissi alla porta ad attendere che lei la spalancasse con il suo fare irritato per qualcosa che lui aveva commesso; viveva attimi di frustrazione e attimi in cui tutto il suo corpo diventava inerme senza neanche la forza di respirare. Come ogni notte attraversava il cimitero per farsi largo tra le tombe, con il suo fare silenzioso sino ad arrivare lì di fronte a quel marmo così freddo, di fronte a quella cruda realtà che inesorabilmente gli veniva sbattuta in faccia ogni qual volta leggeva il  nome di Buffy stampato a fuoco nella lapide. Si lasciava cadere lì come un macigno pronto a sistemare l’ennesime rose bianche che lo accompagnavano ad ogni visita notturna e con profondi respiri cercare di trattenere il nodo alla gola restando lì a fissare il vuoto!

 

Spike:“Sto provando sai? Ogni giorno da quella notte sto provando ad andare avanti e a mantenere la promessa che ti feci…resto vicino a Dawn proteggendola ma lei è forte e vive per te come gli avevi chiesto…mentre io resto fermo a quel giorno e…ti salvo! Ogni notte nei miei sogni rivivo tutto facendo sempre cose diverse riuscendo a salvarti!”

 

Il vento gli sfiorò il volto dandogli come la sensazione di una carezza mentre una lacrima cercava di farsi spazio, ma si ricordò dell’incontro avvenuto con Willow nel pomeriggio quando gli confidò che forse anche lei provava qualcosa per lui, non amore si era precipitata a precisare lei ma un sentimento nuovo che l’aveva spinta a dargli quel lieve bacio quando lui le confidò che sarebbe morto piuttosto che rivelare a Glory chi era la chiave e quest’ultima c’era quasi riuscita. Si innalzò infuriato a quel ricordo prendendo a camminare nervosamente “Come puoi avermi fatto questo? E’ cacciatrice?Io credevo che il tuo fosse un gesto di gratitudine, e invece vengo a sapere che forse poteva esserci una possibilità? Ti prendi gioco di me anche dall’aldilà” fumava una sigaretta dietro l’altra, come faceva quando si appostava sotto albero sperando di vedere la sua immagine dalla finestra e ora…stava litigando con lei…lei che non c’era più…lei che gli aveva strappato tutto il suo essere, che lo aveva cambiato senza rendersene conto di quanto l’amore può rendere pazzo l’uomo o il vampiro che restava in lui. Si voltò dirigendosi verso la cripta senza sentire una debole voce che lo chiamava.

 

 

 

1 Capitolo 3 parte

 

L’oscurità nera e forte ricopriva Buffy opprimendola ma ad un tratto…un respiro…aveva ripreso a respirare si era sentita spingere nel suo corpo,l’aria viziata e i polmoni faticavano a prendere ossigeno...[dove mi trovo?] Cercava di muoversi ma lo spazio era ristretto si sentiva come in gabbia, le mani cominciarono a tastare qua e là fino a quando una consapevolezza là colpì duramente terrorizzandola a tal punto da restare immobilizzata, era in una bara…in un istante ripercorse il momento della sua morte e quando riuscì a trovare la forza per spingere il legno sopra di lei sentì una voce e il cuore le prese a correre all’impazzata…era lui![Devo urlare…] pensò, cerco di tirar fuori tutta l’aria che aveva in corpo ma ne uscì un debole sibilo”Spike!” cominciò a tremare era nel panico e lui se ne era andato, non era riuscito a sentirla. Non poteva finire così…con tutta la forza che trovò diede dei pugni sopra la sua testa fino a sentire la terra che le cadeva sopra,fino a sentire l’aria fresca della notte. Riuscì ad uscire a fatica ritrovandosi distesa sul prato cercando di raccogliere l’energia necessaria per mettersi in piedi, si sentiva debole e le gambe non avevano abbastanza forza per sorreggerla…come poteva riveder il cielo? Come poteva stringere di nuovo l’erba,sentire il suo respiro, il suo cuore?Si guardò intorno poi la vide lì cosi grande, fredda con il suo nome, si osservò le mani livide,piene di sangue che le facevano un male, un male terribile…era tornata!

 

 

 

1 Capitolo 4 parte

 

Spike non faceva che rigirarsi nel letto, non riusciva a chiudere occhio, pensava a come sarebbe stato se lui fosse stato diverso,forse lei avrebbe potuto amarlo?...eppure qualcosa aveva provato , già ma cosa?Allontanò da sé le coperte sedendosi sul ciglio del letto prendendo la testa tra le mani cercando una sola ragione per continuare a sopravvivere.

 

Buffy non sapeva con esattezza quanto tempo le ci volle per arrivare, si adagiò al muro cercando di riprendere un po’ di fiato,sperando solo che lui ci fosse. Non aveva idea del motivo che l’aveva spinta lì, forse per sentirsi al sicuro? Forse perché lui era stato da lei?O perché aveva bisogno di lui…? Con un ultimo sforzo prese la maniglia e aggrappandosi ad essa la tirò giù riuscendo ad aprire a rilento l’uscio…

 

Spike percepì un rumore, qualcuno stava cercando di entrare; si alzò lentamente velandosi nel buio strisciando verso la porta…quando la vide lì ferma completamente ricoperta di fango affannata, con lo sguardo disperato di chi cerca una risposta,di chi cerca un aiuto a dimenticare cosa significasse tornare in vita.

 

Serrò gli occhi un istante come per cercare la lucidità di poter affrontare la delusione che aveva in serbo di nuovo per lui il fato…quell’immagine era solo nella sua testa…ma la udì, la sua voce,lieve quasi percettibile…che lo chiamava. Senza rendersene conto la ritrovò li davanti a lui ad un solo passo; riuscì a sollevare la mano piano senza spostare l’aria per paura che lei si volatilizzasse fino a toccare il suo viso così caldo…fino a perdersi in quel mondo privato che erano i suoi occhi. La sentì tremare, singhiozzare fino a sentirla rifugiata tra le sue braccia chiedendo solo tra un sospiro e l’altro l’aiuto di cui aveva bisogno in quel momento. Riuscì a sentire il profumo inebriante della sua pelle e tenendola stretta a sé scivolarono gradualmente in terra senza mai parlare, guardarsi,solo così stretti l’uno nella braccia dell’altro.

 

Quando la crisì iniziale passò Spike la prese in braccio con dolcezza per poggiarla sul letto ricoprendola con una soffice coperta sdraiandosi accanto a lei e ora proprio in quel momento quando sentì il suo respiro caldo sul suo volto i muscoli si rilassarono lasciando spazio alla gioia che provava,lasciando spazio a piccole lacrime che scendevano silenziose.”Dimmi che non sto sognando…ti prego…” erano sussurri le sue parole,le sembravano così lontane…e le sue carezze la facevano sentire così bene, ma non si sentiva ancora di parlare,aveva paura di quello che l’attendeva e di quello che gli avrebbe potuto confidare, così con un lieve movimento si avvicinò di più fino a sentire le sue labbra sulla fronte e il suo aroma…Dio come era bello stare tra le sue braccia…non se ne era mai resa conto…non aveva fatto altro che attaccarlo,insultarlo senza capire in fondo che la sua era solo paura di ciò che stava iniziando a provare per quel angelo biondo. “Mi sembri così piccola ora…non ti preoccupare Buffy ti proteggerò io d’ora in poi…nessuno mai ti farà più del male…nessuno mai potrà farmi riprovare il dolore della tua perdita” e lo aveva fatto!

 

Le ore passarono inesorabili e solo dopo tutto questo tempo Spike si accorse delle ferite sulle mani di Buffy…le prese per guardarle da vicino e scivolando via da lei le disse “Mi dispiace non me ne ero accorto…prendo del disinfettante e delle bende…”Era giunto il momento,doveva trovare il coraggio di chiederglielo “Quanto?”non uscì altro dalla sua bocca ma vedere Spike irrigidirsi capì che lui sapeva a cosa si riferisse.”147 giorni ieri…” era tornato e ora stava medicando le sue mani…[147] lasciò distendere le spalle e sospirando gli rispose “Sono tanti giorni…”Sapeva che non riusciva ad andare avanti e come poteva? Per lei tutta quella situazione doveva risultare surreale ma soprattutto dolorosa così le prese il volto tra le mani e con dolcezza le disse “Vedrai tesoro che tra poco ti sentirai meglio…con il nostro aiuto e il nostro affetto le cose si risolveranno” Tesoro! L’aveva chiamata proprio così! Si sentiva sciogliere ad ogni suo tocco fino a sentire di doversi liberare”Io…io ero…non so,non ne capisco molto di queste cose…ma credo di aver conosciuto il paradiso!Un luogo dove non esisteva né tempo, né spazio, dove mi sentivo amata al sicuro, senza più dover affrontare dolore,paura, lotte ed ora sono qui…di nuovo all’inferno!”Lui sgranò gli occhi…cosa aveva fatto Willow?O era sicuro che ci fosse il suo zampino, l’avevano riportata indietro senza neanche chiedersi se questo l’avrebbe resa felice, senza chiedersi in quale luogo era convinti di averla portata via dall’inferno.”Sai purtroppo io non posso capirti fino in fondo…si ho avuto le tue stesse ferite, ho provato cosa significhi scavare la terra per uscire fuori dalla tomba…ma io…non ero…non sono…”. No non voleva che si sminuisse in quel modo non importava chi fosse stato in passato ora lui era diverso “Ti ricordi cosa mi hai detto l’ultima volta che ci siamo visti da soli a casa mia? Che ti trattavo come un uomo! Ed è quello che sei! Non potrò mai ringraziarti abbastanza per quello che stai facendo e…per tutte le volte che mi hai tenuto compagnia la notte…!”abbassò lo sguardo si era sbilanciata e sentì Spike restare sorpreso “Grazie a te…per essere venuta da me…ma cosa intendi dire per…?”Buffy si spinse vicino alla sue labbra e mentre prese a baciarlo gli rispose “Ogni notte per 147 giorni non so spiegarti il perché ma ti sentivo vicino a me!” Spike”Buffy…io…ti amo!” Lo sapeva ma non riuscì a rispondergli…!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci sono istanti nella vita in cui ti trovi a sentire la voce del cuore che ti sussurra le parole che sono lì dentro di te, ma…si bloccano in gola per paura che liberandole possano risultare sgraziate,rompere l’incantesimo, così resti in silenzio sperando che con lo sguardo, con i baci lui possa capire realmente quanto conti per te….

 

 

 

2 Capitolo

 

Un lampo distolse Buffy dai suoi ricordi e prendendo la vestaglia uscì sul balcone sperando che una boccata d’aria fresca le potesse far bene…ammirò le luci che ricoprivano la città stringendo sempre più forte la ringhiera fino ad avere le mani bianche. Non avrebbe mai immaginato di trovarsi lì a L. A. e a distanza di tanto tempo sentire ancora così tanto la sua mancanza! Un soffio di vento le aprì di scatto la vestaglia riaffiorando in lei uno di quei ricordi spiacevoli che fanno ancora tanto male. Aveva tentato di abusare di lei…l’uomo che tanto amava aveva cercato di farle del male di fargli provare cosa significasse essere usati! Non poteva biasimarlo, quella notte fu speciale, magica ma…non poteva permettere che lui entrasse dentro di lei come aveva permesso ad Angel, così quando riacquistò sicurezza ritornò ad essere la solita cinica, prepotente che decideva solo lei quando era il caso di stare insieme e lui dopo l’ennesimo dolore aveva deciso che era il caso di fargliela pagare nel modo più brutale che conosceva…ma l’amore che provava nei suoi confronti riuscì solo a farlo sentire inutile decidendo di andare via, eppure ricomparve dopo tanto tempo portando dentro di sé il più grande dono d’amore che un uomo possa fare….

 

 

 

“Spike vuoi dirmi che diavolo ti succede?…Sei impazzito o cosa?” era tormentato lo vedeva, non riusciva a dire che frasi sconnesse, girovagava nella chiesa buia delle volte rivolgendosi a lei e delle volte…”Non mi va di stare dietro ai tuoi stupidi giochetti…facciamola finita…vuoi rispondere?”S.”Ho cercato di trovarla naturalmente…la scintilla…il pezzo che mi avrebbe completato, che mi avrebbe reso adatto” Buffy indietreggiò sbattendo contro il muro e guardandolo attentamente capì cosa gli stava accadendo. Successe anche ad Angel, tutte le anime delle persone che in quegli anni aveva ucciso ora erano lì nella sua mente che lo attaccavano, che gli gridavano…”Vai…vai all’inferno!Senti che mi dicono Buffy, le senti le voci?” B.”Perché Spike?” si avviò verso la croce e voltandosi verso di lei”Perché un uomo fa quello che non dovrebbe? Per lei,per essere suo,per essere quel tipo d’uomo che mai sarà…per essere un tipo d’uomo che lei guarderà con perdono…” Quelle parole le entrarono dentro con una tale violenza…aveva fatto tutto questo per lei,perché lo potesse amare, perdonare ed invece restò lì ad osservarlo piangendo in silenzio chiedendosi perché aveva il terrore di dirgli quello che provava realmente!

 

 

 

2 capitolo 2 parte

 

Il sole stava sorgendo e tra un po’ la casa si sarebbe svegliata con tutti i suoi abitanti così Buffy decise di rientrare e prepararsi ad affrontare un’altra giornata.

 

Willow “Qualcuno dovrebbe andare a chiamarla, altrimenti farà tardi a lavoro” prendendo una fetta di torta. Dawn “Vado io tanto ho scordato il cappotto” Buffy spuntò da dietro l’angolo stampando un bacio sulla guancia della sorella”Ma come siamo premurose questa mattina eh? Sono già pronta per andare devo solo passare al supermercato a prendere delle cose,Xander puoi accompagnare tu Dawn a scuola?” la guardò sorridendo facendo cenno con il capo “OK allora a stasera…Ciao” Will si accorse del medaglione in terra Buffy non doveva essersene resa conto non si separava mai da quel oggetto da quando tornò a Sunnydale per riprenderlo dalle macerie così lo raccolse cercando di capire anche solo un po’ di quanto fosse difficile per lei guardarlo senza pensare a lui!Xander “Will tutto bene?Mi sembri su un altro pianeta?”W.”Ora ricordo…Xander, Dawn datemi una mano…forza abbiamo poco tempo”disse correndo verso il ripostiglio gettando tutto per aria X.”Ehi ti sei scordata che devo accompagnarla a scuola?” Willow.”Su per un giorno che salta non c’è problema sarà un nostro segreto” Dawn anche se non capì quale fretta c’era e per che cosa era felice di essere di aiuto e di saltare una giornata di sole lezioni.”Ok allora cosa cerchiamo?”Will sfogliava velocemente ogni libro di magia e senza alzare il viso disse”Una formula o una leggenda che giri intorno a questo amuleto poi al momento giusto vi spiegherò ogni cosa”

 

 

 

Nel frattempo…

 

“Signorina…signorina mi scusi?” Buffy si scostò dalla cassa per andare a sentire l’ennesimo cliente”Si, posso aiutarla?” l’uomo un tipo strano anche se vestito elegantemente aveva l’aria di non essere lì per caso e glielo fece pensare il nervosismo con cui le si rivolgeva ”Volevo…Volevo sentire qualche profumo!”Buffy senza guardare la vetrina davanti a sé prese la prima boccetta che le capitò tra le mani “Se mi dà il polso le faccio sentire la fragranza!” l’uomo scosse il capo rispondendo “Mi…Mi dispiace ma ho una specie di allergia…può farlo lei per me?” Oh era stanca tra un’ora avrebbe chiuso il negozio così con un piccolo sforzo sorrise e girando il palmo in su l’uomo notò la sua cicatrice e fu certo che era lei.”Si prendo questo” Fece un pacchetto e nel consegnarglielo lui restò un attimo ad osservarla poi uscì dalla porta [che strano tipo] pensò, poi tornò a fissarsi la mano e con il dito seguì la linea della cicatrice…Era stato nel loro ultimo incontro che lei riuscì a dirgli che lo amava, proprio quando capì che era la sua ultima possibilità, proprio lì quando le loro mani s’intrecciarono e i loro occhi pieni di dolore si persero l’uno nell’altro, lei aveva trovato la forza di abbandonarsi e ora non le restava che quel segno che l’avrebbe sempre ricordato il loro addio.

 

 

 

2 capitolo 2 parte

 

Willow “Uffa sono sicura che è qui da qualche parte!”

 

X”Will sono ore che cerchiamo,sono stanco morto e poi tra non molto arriverà Buffy” stiracchiandosi un po’”Aspettate ragazzi forse ho trovato qualcosa!”Willow si alzò dalla sedia x andare vicino a Dawn e scorrendo velocemente con lo sguardo la pagina rispose”Si brava ci siamo è questo…mmm non abbiamo molto tempo Xander prendi questi ingredienti e tu Dawn candele bianche” non avevano ancora chiaro quello che stava accadendo ma decisero di dare retta alla loro amica affrettandosi a preparare il tutto.

 

“Ade…dio della morte ti invoco in nome di un amore forte che tu solo puoi ricongiungere…ascolta o Ade questi miei pensieri…”La stanza illuminata solo dalle candele improvvisamente emanò un bagliore accecante restringendosi nell’amuleto circondato da segni magici, Xander e Dawn si cercarono con lo sguardo, cosa stava accadendo?Willow emise un urlo agghiacciante accasciandosi in terra e tutto sembrò tornare alla normalità.”Will ti senti bene?”era svenuta per lo sforzo e ora si trovava circondata da occhi preoccupati che la fissavano in cerca di una risposta “Ti ricordi quano abbiamo riportato in vita Buffy?Beh diciamo che è una cosa del genere solo meno facile visto che si tratta di un vampiro”Rimasero a bocca aperta guardando al centro della stanza forse pensando di trovarlo lì ma vi era solo quello strano oggetto.

 

Dawn si alzò dal divano e camminando avanti e indietro cercò di formulare un discorso logico”Vediamo se ho capito…noi non abbiamo fatto che cercare oggi un incantesimo per riportare indietro Spike? E perché tutta questa fretta?Non è possibile se fosse così lui dove è ora?” Will prese l’amuleto rispondendo “Perché avevamo bisogno di questo per farlo e perché non sarebbe stato possibile dopo il primo anniversario della sua morte, ora lui è qui da qualche parte ma lo vedremo solo quando sarà a lei a desiderarlo più di così non sono riuscita ad ottenere…” X- “E’ pazzesco io quello non l’ho mai sopportato e ora ti ho aiutato anche a farlo tornare indietro!Sto diventando vecchio” Si guardarono intorno bisognava sistemare prima che lei rientrasse così si misero a lavoro fino a quando un “Sono a casa…C’è qualcuno?” Xander uscì dalla cucina con un pezzo di pane in bocca farfugliando qualcosa riguardo alla cena che era quasi pronta. Mangiarono sforzandosi di essere naturali come se non ci fosse nessun segreto e quando si lasciarono per la buona notte Will seguì Buffy in camera rimanendo sulla soglia”Buffy ti è caduto questo oggi” poggiandolo sul comò.”Oh non me ne ero accorta grazie sarei diventa matta se non l’avessi trovato”l’ho risistemò sulla collina mettendolo al collo, Will le sorrise sperando che potesse tornare ad essere felice in breve tempo.”So che significa per te! Ora è meglio che vada a dormire buona notte Buffy”chiudendo la porta. Quanto le voleva bene,  le era sempre rimasta vicino senza di lei in tante occasioni non ce l’avrebbe mai fatta. Si spogliò infilandosi sotto le coperte…tra un po’ l’avrebbe raggiunto come ogni notte! “Ciao cacciatrice!” aprì gli occhi a rilento vedendo una sagoma nera di fronte al suo letto sentendosi gelare al suono di quella voce”Spike sei tu?” si avvicinò lentamente illuminato dal candore della luna con il suo solito sorriso un po’ beffardo ma così dolce “Sto sognando vero?” S-“dipende da te amore!”. Si tirò su allungando la mano verso quella di lui ritrovandosi come per uno strano gioco del destino nella stessa posizione di quando si lasciarono, la stretta si faceva sempre più debole fino a scomparire insieme a lui”No…aspetta”Come da una settimana ormai si svegliava di soprassalto completamente sudata, il viso sommerso di lacrime e l’angoscia che le serrava il cuore…[Cosa dipende da me?Volerti qui? Continuare a soffrire?…Cosa Spike?Cosa?] s’incamminò verso il bagno infilandosi sotto la doccia sperando che l’acqua portasse via con sé tutto il dolore e la frustrazione che aveva dentro l’anima.

 

Willow la sentiva urlare ogni notte ormai,ma non poteva rivelargli cosa stava accadendo, il desiderio doveva venire da lei, doveva essere pronunciato dalle sue labbra, dal suo cuore…sperava solo che avvenisse in fretta, le faceva male vederla sempre più distrutta la mattina cercando di capire cosa stesse succedendo. “Ciao Buffy anche stanotte hai avuto lo stesso sogno?” prese una tazza di caffè e voltandosi verso l’amica sorrise annuendo con il capo. Dawn entrò nella stanza silenziosa cercando di fare in fretta per non incontrare gli occhi della sorella era difficile mantenere un segreto specialmente con lei che era tutto ciò che le restava della famiglia.”Ehi Buongiorno! Sei un po’ schiva in questi giorni, va tutto bene?” D-“Eh? Si si tutto ok, sai un po’ di test e interrogazioni mi tengono sulle spine,tutto qui! Io vado a stasera!” Buffy non fece in tempo a rispondergli che la vide uscire con Xander. Sospirando pensò che era normale nella fase adolescenziale, anche lei a volte sfuggiva agli altri e pensandoci bene si accorse di farlo ancora”Credo sia arrivato il momento di andare a lavoro buona giornata Will!” uscendo dalla porta si accorse di una figura nascosta dietro un albero e fingendo di nulla s’incamminò come se nulla fosse. La figura si muoveva lenta restando a debita distanza con la certezza che lei non lo notasse ma ad uno svincolo un pugno diretto sul naso gli fece capire che non era poi così.”Come inseguitore siamo un schifo vero?” L’uomo ancora dolorante le urlò “Ma sei pazza Buffy potevi rompermi il naso? Che bisogno c’era?” Riconobbe quella voce ma come poteva essere lì a L. A. “Wess? Sei proprio tu?” W-“Si certo se ho ancora il mio volto” Buffy sbuffò voleva anche avere ragione”Ma non lo sai che le cacciatrici non s’inseguono? Si rischia sempre” Aiutandolo ad alzarsi “Che ci fai qui?” W-“Beh veramente dovevo controllare che tu stessi bene!” B-“Continua sento puzza di Angel!” Wess le racconto di come entrò a lavorare per Angel, della W&A e della imminente lotta che stava per scatenarsi finendo con un “Vedi lui era preoccupato per te pensava che forse loro potessero prendersela anche con la prescelta e mi ha mandato a controllare “Buffy s’infurio esigendo di vedere subito il suo ex capendo che anche l’uomo della profumeria era un suo mandate.

 

 

 

3 capitolo

 

Nel frattempo proprio nello studio di Angel si cercava di trovare un piano per battere la W&A con tutti i mezzi a loro disposizione quando la porta si spalancò entrando Buffy come una furia seguita da un dispiaciuto Wess che sercava di nascondere il nervosismo.

 

Senza preoccuparsi dei presenti sbatté le mani sul tavolo guardando Angel fisso negli occhi “Di nuovo? Come devo fartelo capire che non ho bisogno di una balia? Devi smetterla di fare così se vuoi che continuiamo a parlarci in futuro!” Angel rimase sorpreso dalla sua ira si è vero già una volta s’arrabbiò perché lui la seguiva nell’ombra ma questa rabbia lo spiazzò “Intanto sono felice anch’io di vederti, e poi cerca di trattenerti non mi sembra proprio il caso di fare una piazzata del genere” solo allora si accorse che non erano soli nella stanza e con un po’ di rossore sulle guance disse “Scusatemi ma…”Wess la interruppe portando fuori tutta la gang capendo che era meglio lasciarli soli “E comunque sono io a non vederti da quasi un anno tu invece non fai che spiarmi lo sai che non voglio!Diavolo se vuoi sapere qualcosa vieni a chiedermelo?” Angel si scostò dal tavolo cercando di fermare tutte quelle emozioni. Quanto gli era mancata e questo lei lo sapeva eppure “Hai ragione ma questa volta non potevo fare altrimenti se mi avessero visto con te forse loro…”B-“Loro cosa? Mi avrebbero ucciso? Tanto una in più una in meno!” A-“Non mi piacciono questi discorsi lo sai che preferirei…”B-“No non continuare! Tanto lo sappiamo che poi non si andrebbe avanti lasciamo le cose così ok?” Lei…lei che avrebbe pagato oro per stare di nuovo con lui ora era lì che lo guardava con affetto, ma il suo cuore era schiavo di qualcun altro. Angel rimase a fissarla per qualche secondo poi riuscì a chiederglielo “Ancora lui vero?” rimase spiazzata e a malincuore annuì sapendo di ferirlo. Ci fu un lungo silenzio poi Buffy si tolse la catenina andando verso di lui e aprendogli la mano gli consegnò l’amuleto “Credo che questo ora possa essere utile a te, forse potrà aiutarti ma fai attenzione” lui si guardò la mano poi con un sussurro le disse “So cosa significa per te e della cicatrice, ma speravo che dopo tutto questo tempo” Buffy s’irrigidì ma cercò di sembrare calma “Come fai a saperlo?” poi traendo le sue conclusioni si diede la risposta da sola”Già nei pedinamenti ti avranno riportato che lo indosso sempre…e” Angel continuò “Per la cicatrice lo so tramite Giles, sai è felice ora in Inghilterra” Gia aveva provato a vivere lì a L.A. ma non riuscì a resistere più di due mesi e così tornò nella sua città promettendo che sarebbe tornato presto e Buffy si chiedeva se l’avrebbe mai fatto! “Ora devo andare scusami…ci…ci vediamo presto!” Lo lasciò lì a fissare la finestra senza una risposta ma quando sentì chiudere la porta Angel avrebbe voluto seguirla per dirle di non andarsene, di amarlo ancora come una volta ma sapeva che sarebbe stato inutile ora , così restò lì immobile a rimpiangere tutte le volte che aveva rovinato tutto. Buffy si sentiva morire dentro aveva ceduto tutto ciò che le restava di lui e per cosa? Per uno stupido senso di colpa lo aveva dato ad Angel. Una lacrima gli scivolò sul viso e sistemandosi il cappotto si avviò per la strada di casa bisbigliando “Vorrei tanto averti qui…non potrai mai sapere quanto a volte  desideri tornare indietro!”

 

 

 

N 3 capitolo 2 parte

 

Wess l’aveva vista andar via ma non riusciva da andare da lui sapeva quanto dolore stava provando ora così decise di lasciarlo solo ancora per un po’ quando…vide un bagliore passare attraverso la serratura e preoccupato spalancò la porta trovandosi di fronte ad una scena inverosimile! Angel era stato scaraventato dall’altra parte della stanza con l’intento di rialzarsi e i suoi occhi non riuscivano a credere a ciò che stavano vedendo…in mezzo alla stanza completamente nudo Spike era raggomitolato come un bambino e quando si svegliò urlò dalla paura cercando di capire dove si trovasse e cosa gli era successo! Si alzò in piedi e rendendosi conto di essere nudo,prese la prima cosa che gli capitò tra le mani per coprirsi e solo allora vide Angel “Cosa…Spike sei proprio tu?” lui si guardò intorno cercando di capire se era solo un sogno oppure no, come poteva essere di nuovo sulla terra?”Si almeno credo” Angel si avvicino prendendo il suo capotto e tirandoglielo disse “Copriti non sei un bello spettacolo!” disse tra la rabbia e il sarcastico [Che diavolo di scherzo è questo] pensò. Wess avvicinandosi a Spike disse”Tu eri morto?”S-“Beh ti ringrazio x avermelo ricordato…sai non me ne ero accorto! Comunque tu sei l’unico qui che può capire cosa è successo!”Angel ebbe l’impressione di trovarsi in una realtà parallela niente gli sembrava vero…e per di più ora avrebbe perso per sempre Buffy. Wess percorreva avanti e indietro la stanza fino a quando corse verso la libreria, aveva avuto un’intuizione e prendendo il libro tra le mani si mise a cercare la pagina esatta…e poi con il suo fare inglese disse “Ecco ho trovato…mi ricordavo qualcosa del genere! C’è un capitolo su quel medaglione dove si racconta che solo la forza di un amore potente più della morte può dare ad una strega il potere di riportare in vita un…non morto attraverso l’arma che lo ha ucciso!” continuando a leggere sbiancò sussurrando “l’amore di una cacciatrice…” in quel momento Spike ebbe il vuoto sotto i piedi “Possibile? Allora era vero?”Angel non capì a cosa si riferisse ma per lui fu un bel colpo aveva ora più che mai la prova di quanto lei lo amasse. Sedendosi guardò Wess cercando di apparire calmo “Credi sia stata Willow a fare l’incantesimo?” Wess ancora assorto nella lettura rispose “Credo di si, anche se vi è specificamente scritto che la cacciatrice non deve essere a conoscenza dell’incantesimo il quale si verificherà solo attraverso un suo desiderio dettato dal cuore…”cosi finendo chiuse il libro.S-“Lei ha desiderato che tornassi in vita? Dove è ora?Devo andare da lei subito!” Si guardò intorno cercando una risposta ma vide nello sguardo di Angel che la cosa non gli faceva a fatto piacere “Cosa c’è che ti dà tanto fastidio? Che lei abbia scelto me invece del vampiro buono” Angel scattò in piedi perdendo la ragione “Posso eliminarti quando voglio lo sai vero? Credi che lei ti ami solo perché in un momento di infelicità a desiderato che fossi qui?Che ne sai forse è solo senso di colpa?” Spike gli andò in contro sbattendolo con le spalle al muro stringendo con la mano il collo di Angel urlando tutto il dolore e la rabbia che aveva dentro “Sei tu ad essere uno stupido, hai avuto la tua possibilità e come è finita? Che te ne sei andato lasciandola sola…e ora che lei ama qualcun altro ti fa rabbia? Io sono morto per lei…sei solo un bastardo!” allentò la presa ringhiando “Dimmi dove si trova” Angel si liberò del tutto  dalla presa e passandogli accanto “Già sei morto per lei e chissà  forse rivedendoti il tuo sacrificio cadrà ai suoi occhi!”

 

Wess pensò che era troppo doveva fermarli quei due “Ora basta! Angel se Cordy si risvegliasse dal coma che faresti la lasceresti per tornare da Buffy solo per un tuo capriccio di rivalsa? Non credi sia il caso di farla finita anche tu ora ami un’altra donna non intestardirti solo…”Angel lo fermò con lo sguardo,aveva parlato troppo ma aveva detto il giusto, solo per non perdere la priorità su Buffy, solo per rabbia aveva quasi dimenticato che ogni giorno era da Cordelia a sperare che lei tornasse  e questo era semplicemente ciò che aveva fatto Buffy in tutto questo tempo, così guardò Spike sussurrando “Wess dagli dei vestiti e accompagnalo da Buffy” Spike non chiese che cosa fosse successo a Cordelia e tra loro preferì ringraziarlo per aver capito e seguendo Wess sperò che anche lui potesse tornare ad essere felice in fondo la capiva.

 

 

 

 

 

 

 

4 capitolo

 

“Ciao, non riesci a dormire?” L’aveva trovata lì rannicchiata sul divano a fissare le luci dei grattacieli “Ti ho preparato un tè caldo” appoggiandolo sul tavolino di fronte a lei B-“Sai…oggi ho visto Angel e non è stato come mi sarei aspettata…credevo che avrei provato e invece…”aveva un nodo alla gola era difficile andare avanti; Will le s’inginocchio davanti prendendole le mani cercando di fargli forza “Mi manca da spezzarmi il fiato…non c’è la faccio più, vorrei solo smettere di pensare, ricordare…ho bisogno di uscire un po’” si alzò prendendo il capotto e davanti all’uscio sommessamente disse “Grazie!” chiudendo la porta dietro le sue spalle. Will prese a guardare la tazza di tè fumante soprafatta dalla voglia di correrle incontro x dirle di desiderare, che solo così avrebbe ripreso a vivere! Ma sapeva che non poteva rivelargli nulla così mentre si dirigeva verso la propria camera qualcuno bussò alla porta [forse ha dimenticato le chiavi!] pensò ma quando aprì l’uscio si sentì venir meno, era lì davanti a lei “Spike sei tornato! Ha funzionato!” Lui gli sorrise rispondendo “ Questo grazie a te e ti abbraccerei se potessi, ma devi invitarmi ad entrare…” W-“Oh si hai ragione entra entra!” Appena poté toccarla si abbracciarono senza far caso che quel gesto fu il loro primo contatto fisico.S- “ Dov’è lei?”.

 

 

 

Il parco era invaso dal freddo della notte, i suoi passi riecheggiavano sull’asfalto umido ricoperto di foglie secche, guardava all’insù sperando di poter vedere qualche stella ma le luci della città glielo impedivano. Si fermò a sedersi sulla sua solita panchina gelida guardando il lago che rispecchiava l’immagine del piccolo ponte che attraversava ogni giorno per recarsi a lavoro, vedeva i suoi respiri formare nuvole bianche e prese a  sfregarsi le mani rendendosi conto di quanto fosse stata sciocca a non prendere i guanti ma…quella conversazione con Willow le stava facendo male, non avrebbe potuto continuare stava rischiando di trovarsi in preda ad una crisi di pianto e non voleva che la sua amica la vedesse così, lei che un tempo era stata la sola ed unica cacciatrice che non si poteva permettere di uscire allo scoperto con i sentimenti si ritrovava ora con la tanto desiderata vita normale che le comportava però avere debolezze. Il suo modo di essere era stato annientato da quell’amore folle che provava verso un vampiro, ma che lei reputava un uomo…migliore di qualsiasi altro perché lui aveva conosciuto cosa significasse morire, amare, dare e avere il dolore più crudele che si possa sopportare, eppure decidere di redimersi per essere perdonato e amato da lei. Ed ora lei sperava solo che i suoi pensieri, i suoi ricordi, le parole mai dette volassero via con il vento per essere portati in quel luogo lontano dove riposava il suo amore. Spike aveva sceso di cosa le scale temendo che l’ascensore fosse troppo lento per aiutarlo ad arrivare in fretta da lei. Will gli aveva spiegato la strada per arrivare al parco ma la paura di perdersi,di non riuscire a trovarla gli bloccava la mente. Avanzava rapidamente in mezzo alla gente senza mai voltarsi per chiedere scusa quando urtava qualcuno,non gli importava di apparire maleducato ora la sola cosa che aveva in testa era correre da lei. Si ritrovò senza sapere bene come in quella distesa verde, rallentò il passo guardando ovunque potesse fino a quando la vide, era chiusa a riccio, per il freddo con la sciarpa  che l’avvolgeva fino a lasciarle solo il naso fuori per respirare, i suoi occhi fermi di fronte a lei assorta chissà dove. Era rimasto paralizzato all’idea di dover proseguire, terrorizzato a tal punto che le gambe gli tremavano, come poteva riguardare i suoi occhi, sentire il suo profumo, la sua pelle senza morire di felicità? Il destino lo aveva già messo di fronte a questa scena ma quella volta era stato lui a subire la sorpresa ora invece…mentre i piedi cominciarono a muoversi lenti pensava a quanto era strana la vita che gli dava una seconda possibilità di poter essere felice con l’unica donna che abbia veramente amato in quasi due secoli di esistenza.

 

Buffy aveva deciso che era giunto il momento di tornare a casa sicuramente Will era andata a dormire così lei poteva rifugiarsi al sicuro e al caldo nella sua stanza, ma il rumore delle foglie secche che venivano calpestate la misero in allerta, di certo il parco di notte non era un luogo sicuro ma lei sapeva come cavarsela così chiuse gli occhi per concentrarsi meglio sui movimenti del presunto assalitore e facendo un breve respiro…il cuore le si fermò,il suo profumo…non poteva essere…perché la vita le si accaniva contro da darle sempre più dolore, stava forse impazzendo? Lui si era fermato lì accanto a lei ma non riusciva a parlare, la guardava respirare ad adagio con gli occhi serrati [forse…] pensò [ mi ha visto arrivare? No, non può essere non si è mai voltata!] non sapeva come affrontare quella situazione, doveva parlare? Toccarla? Attendere? Ma…improvvisamente senza accorgersene l’aveva avvolta in un abbraccio, l’aveva tirata su prendendola tra le braccia con il suo viso stretto al petto…

 

Buffy si sentì strattonare ritrovandosi immersa dal calore di un torace e in un abbraccio che le toglieva il fiato…non riusciva a muoversi…era bloccata dalla paura di ritrovarsi in un sogno e che guardando il suo volto, tutto si dissolvesse…

 

Spike capiva finalmente cosa significasse la felicità, ora tenendola tra le sue braccia si trovò in paradiso…le prese leggermente il viso,fece in modo di guardare i suoi occhi ma si accorse che li teneva ancora chiusi “Ti prego amore guardami solo così sarò sicuro di essere vivo” Era lì davanti a lei, i suoi occhi color cielo che le sorridevano e allora capì che non stava sognando. Si aggrappò a lui con tutta la forza che aveva in corpo inondandolo di lacrime e suppliche di non lasciarla mai più…

 

Quando si ritrovò a specchiarsi nei suoi occhi vide tutto l’amore che lei in quel anno di assenza gli aveva donato e la paura che lui potesse andarsene. Quando Buffy lo strinse forte cercò di non piangere per darle modo di sfogarsi in braccia sicure ma alle sue suppliche non riuscì a resistere e con le lacrime che gli rigavano il volto gli sussurrò all’orecchio “Non ti lascerò mai più sola…lo prometto” Rimasero così senza muoversi per darsi il tempo di raccogliere tutte le emozioni che invadevano il loro corpo, per ritrovarsi mano nella mano a camminare verso casa accompagnati dai fiocchi di neve che cadevano leggeri e silenziosi su di loro…

 

Il mondo sembrava essersi fermato, i rumori della città sparire come per incanto in quella stanza che un tempo aveva raccolto sfoghi di dolore ma che ora si riscaldava del loro amore.

 

I movimenti erano lenti, le mani,le labbra tremanti ad ogni tocco, si perdevano nei loro gesti che con dolcezza andavano a riscoprire i loro corpi che per tanto tempo erano stai divisi, la tenerezza di Spike nel spostarle i capelli accarezzandole il viso quando erano diventati una cosa sola fecero capire a Buffy quanto alla fine era stata fortunata per aver trovato nel percorso della sua difficile vita un uomo che sapeva amare davvero che l’avrebbe amata all’infinito.

 

Le lenzuola seguivano i movimenti dei loro corpi che si muovevano come in una danza proibita, al ritmo dei loro respiri affannati,di quelle parole non dette che aleggiavano nell’aria come piume al vento. La stanza divenne un luogo magico,sicuro,amato… per la prima volta fecero l’amore senza quella passionalità rude che permetteva di sfogare i dissapori delle loro vite, senza quella voglia di farsi del male solo per paura di lasciarsi andare, nel loro atto non vi era solo l’unione di due corpi ma di due anime sole che per magia si ritrovarono ad essere unite per sempre.