QUANDO GLI ANGELI SONO CON NOI

AUTRICE:SPUFFISSIMA

 

PROLOGO

 

Buffy stava dormendo. O meglio, era priva di sensi. Con una bastonata sulla fronte, due uomini l'avevano fatta svenire, le avevano legato le mani e i piedi e l'avevano caricata in un furgone. Destinazione: un mercato di schiavi.

 

CAPITOLO 1

 

Dopo circa un'ora, i due uomini la svegliarono. La ferita alla testa aveva smesso di sanguinare, ma le faceva ancora male.

-Siamo arrivati-le disse uno di loro.

-C...chi siete voi?- chiese debolmente Buffy, ma senza avere risposta.

La presero per i capelli e la portarono al mercato, dove si stava svolgendo un' asta di schiavi.

Buffy osservò la scena. C'erano molti ragazzi, alcuni molto giovani, vestiti con degli stracci, coi capelli spettinati e sporchi. Senza contare i numerosi lividi che avevano sul viso. Veramente mal ridotti. A Buffy venne un brivido di terrore.

Intanto, uno a uno, tutti i ragazzi venivano chiamati e venivano consegnati al miglior offerente. Come se fossero oggetti. Ma dopotutto, gli schiavi sono oggetti. Di proprietà di chi li compra.

Buffy si domandò se quello fosse il suo destino. Finire all'asta come schiava. Uno dei suoi padroni la guardò e, senza volerlo, rispose alla sua domanda.

-Non finirai all'asta, abbiamo contrattato personalmente prima di venderti. Il tuo nuovo padrone dovrebbe arrivare a momenti.-

Ed infatti eccolo che arrivava.

"Parli del diavolo e spuntano le corna" pensò Buffy.

La ragazza lo osservò. Era un uomo alto, coi capelli di un biondo platino quasi irreali, gli occhi coperti da un paio di occhiali da sole. Indossava uno spolverino di pelle nera lungo fino ai piedi. Anche sotto, era vestito di nero, con la camicia leggermente aperta. Si avvicinò a grandi passi.

-E' lei?- chiese rivolto ai due uomini, indicando Buffy con un cenno del capo.

-Sì è lei. Bionda e carina, come aveva chiesto- rispose uno dei due.

L'uomo biondo tirò fuori delle banconote dal suo portafoglio e le porse ai due.

-Questo è quello che avevamo accordato-

-Perfetto! E' stato bello fare affari con lei signor Spike- dissero i due uomini, allontanandosi.

La ragazza li vide salire sul furgone con cui erano arrivati e sfrecciare via sull'asfalto, lasciandola "sola" in mezzo alla piazza col suo nuovo padrone, di cui sapeva solo il nome: Spike.

-Ma bene bene bene... vediamoti un po' passerotto- disse Spike con tono seducente, cominciando a girare in

 

Modificato da *Spuffyssima* - 26/10/2005, 21:45

 

 

-Ma bene bene bene... vediamoti un po' passerotto- disse Spike con tono seducente, cominciando a girare intorno a Buffy e a guardarla.

-Ce l'hai un nome?- le chiese, mentre continuava a guardarle il sedere.

-Buffy- rispose lei secca, mentre cominciava a scocciarsi.

Il nuovo padrone, questo Spike, già non le piaceva. La stava trattando da puttana.

-Lo sai Buffy...io e te andremo d'accordo...- disse lui, sempre con quel tono, mentre faceva scivolare il dito dentro la scollatura di Buffy. Lei gli diede uno schiaffo sulla mano con foga, costringendolo a tirarla via.

-Voglio dirle una cosa, signor Spike, io non sono mai stata una che si fa mettere i piedi in testa dalle persone, e non ho intenzione di cominciare con lei- sentenziò Buffy, con un tono severo che non ammetteva repliche.

Spike le tirò uno schiaffo in pieno viso, poi la prese per i capelli e la alzò quasi da terra.

-Stammi bene a sentire, qui comando io, e tu ubbidisci, che ti piaccia o che non ti piaccia. Chiaro?- esclamò lui, arrabbiatissimo.

La povera Buffy accennò un "sì", mentre cominciava a piangere per il dolore. Tutta la sua grinta era sparita.

-Adesso andiamo- le ordinò. Sempre tenendola per i capelli, la trascinò verso la sua macchina. Aveva una DeSoto nera. La spinse sul sedile, la legò e mise in moto la macchina.

Buffy intanto piangeva, stando attenta a non singhiozzare troppo rumorosamente. Nessuno l'aveva mai trattata così.

Spike le gettò un'occhiata dallo specchietto e si sentì strano. Non le piaceva vederla così.

"Ma cosa mi succede? Io non mi dovrei sentire così, lei mi ha provocato! Bah, sarà stanchezza..."pensò lui.

***************************

-No, caro mio, si chiamano sensi di colpa!- esclamò un angelo dai capelli rossi, dal Paradiso.

-Willow, tesoro, non pensi che siano troppo difficili questi due per noi?- le domandò il suo compagno.

-Certo Oz! Ma è per questo che sarà divertente! Sì insomma, noi siamo gli Angeli dell'Amore, il nostro compito è quello di far innamorare le persone!-

-Hai ragione, anche se mi sono sempre chiesto perchè non lo faccia Cupido...-

-Quando Cupido scaglia le frecce, è come un incantesimo, mentre se due li facciamo innamorare noi il sentimento è reale. Perchè noi in realtà li rendiamo solo consapevoli dei sentimenti che provano l'uno per l'altro!-

-E cosa ti fa pensare che questi due, nel profondo del cuore si amino?- chiese Oz, sospettoso e ironico.

-Il mio sesto senso...-

CAPITOLO 2

 

Dopo circa 10 minuti, Spike parcheggiò la macchina davanti alla sua casa.

Scese e fece scendere anche Buffy, che nel frattempo, non aveva smesso di piangere. La ragazza si guardò intorno e davanti a sé vide un enorme villa bianca, che sembrava quasi una reggia. Avrà avuto 4 o 5 piani.

Spike la prese ancora una volta per i capelli e la trascinò dentro.

-Sarò gentile con te, piccola stupida ragazzina, ti lascerò fare un giro per la casa invece di farti lavorare. Ma non combinare guai-la avvertì lui con tono minaccioso.

-Va bene signore. La ringrazio- disse timidamente Buffy.

Lui la lasciò andare e la ragazza cominciò a girare per la casa. Era davvero enorme.

"Merda, ma questo ce l'ha il cuore? E' un vero mostro!" pensò dentro di sè, massaggiandosi la testa.

Era immersa nei suoi ragionamenti quando una voce femminile la riportò coi piedi per terra.

-Ciao! Sei nuova di qui?-

Buffy si girò e si trovò davanti una ragazza mora, con gli occhi scuri e la pelle chiara.

-Sì... sono nuova...si capisce?-

-Abbastanza... io sono Faith! E tu?-

-Io sono Buffy, sono arrivata oggi. Tu da quanto sei qui?-

-Ho perso il conto... tre o quattro anni, se non di più...-

"Ed è ancora viva??" si domandò Buffy.

-E com'è lavorare qui? Lui...Spike...vi tratta bene?-

-Dipende! Vuoi venire a fare un giro per la casa? Così intanto ti spiego come va la vita qui-

-OK-

Le due neo-amiche si incamminarono.

-Allora ti dicevo... ah sì! Spike. Lui è un buon padrone, ti tratta bene. Ti da mangiare, ti da una stanza da letto tutta tua, se gli chiedi una pausa lui te la da.... Insomma, ti tratta da essere umano. Però devi stare attenta. Se entri nella sua lista nera ti puoi considerare morta. Ti renderà la vita un inferno.- spiegò Faith.

-Oh...fantastico...-balbettò Buffy. Ma Faith la sentì comunque.

-Che hai detto?-

-No...io, niente...è solo che...-

-Non mi dire che l'hai già fatto arrabbiare?!-

Buffy annuì leggermente.

-Oh merda! Perchè, che hai fatto per farlo arrabbiare?- chiese la mora incuriosita.

Buffy le raccontò tutto e non solo quello. Le due passarono il pomeriggio a parlare.

Erano più o meno le 19, quando una campanella suonò.

-Dobbiamo andare- annunciò Faith.

-Dove?-

-A mangiare. Quando suona la campanella significa che devi smettere quello che stai facendo e andare a mangiare. Vieni-

Faith accompagnò Buffy nella sala da pranzo. C'era un enorme tavolo e tutti gli schiavi si sedevano attorno. Buffy si sedette vicino a Faith e il più lontano possibile da Spike.

 

Finita la cena, tutti si alzarono dal tavolo, Buffy compresa.

Stava per uscire quando Spike le prese il braccio. Lei dentro di sè maledisse il fatto che Faith fosse dovuta andare in bagno.

-Che cosa desidera?-chiese sottovoce a Spike.

-Solo farti vedere la tua stanza-

Spike la accompagnò al secondo piano e le fece vedere una stanza.

-Ecco. Dormirai qui-

-L-la ringrazio-

Spike avvicinò il suo viso a quello di Buffy, guardandole intenzionalmente le labbra. Poi si spostò vicino al suo orecchio, leccandole e succhiandole il lobo. Sentì Buffy gemere lievemente e si fermò.

-Le nostre stanze sono vicine... se ti va puoi venirmi a dare un salutino stanotte...-le sussurrò con voce bassa e roca, che le fece venire i brividi.

Lui si staccò lievemente, le diede un leggero bacio sul collo e uscì dalla stanza.

Buffy si gettò sul letto. Sarebbe stato un duro periodo, quello.

 

CAPITOLO 3

 

Passarono i giorni. Buffy intanto aveva conosciuto nuove persone oltre a Faith: Tara, una ragazza che aveva sui 25 anni, coi capelli biondo scuro; Anya, anche lei sui 25 anni, coi capelli fin sotto le orecchie, biondi; Xander, il fidanzato di Anya, sui 30, coi capelli corti e neri e Angel, un ragazzo coi capelli castano scuro, sui 30 anche lui. Erano simpatici e con loro si trovava bene. Non aveva più avuto contatti ravvicinati con Spike da quando lui le aveva mostrato la stanza.

 

Quella sera, Buffy era distesa sul suo letto a leggere un romanzo, come tutte le sere, quando bussarono alla porta.

-Avanti...- disse lei distrattamente.

-Ciao passerotto, da quanto tempo che non ci si vede...-

Buffy a quella voce tentò di coprirsi con tutte le coperte disponibili.

-Cosa...cosa ci fa qui?- domandò Buffy, un po' impaurita.

Intanto Spike si stava avvicinando al letto sempre di più.

-Dammi del tu piccola...chiamami Spike...- disse seducente mentre si sedeva sul bordo del letto e cominciava ad accarezzarle la gamba, provocandole un brivido.

-N-no... ti prego...- balbettò Buffy, sempre più terrorizzata.

Spike si tolse la giacca che aveva addosso e si distese sul letto sopra di lei, con il viso a 2 centimetri dal suo.

-Vedrai...ti piacerà-

Detto questo cominciò a baciarla, mentre con i piedi scalciava via le coperte.

Dalla bocca scese al collo, mentre Buffy lo pregava di smettere.

Spike le alzò la maglietta del pigiama e scoprì che sotto lei non portava nulla.

Cominciò ad accarezzarle un seno con gesti lenti, mentre succhiava e mordicchiava il capezzolo, duro come il marmo.

Buffy intanto sospirava e gemeva. Ma contemporaneamente piangeva. Non voleva fare sesso con lui.

Quando Spike ritornò a baciarle la bocca, Buffy colse l'occasione al volo: gli morse il labbro inferiore, facendolo sanguinare.

Spike si tirò via e le diede uno schiaffo fortissimo.

-Ti pentirai di questo!-le urlò contro arrabbiato. Poi uscì dalla stanza, lasciando la povera Buffy mezza nuda che piangeva disperata. La sua vita era diventata un inferno.

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-No no! Non così!!!- urlò Willow con tono di rimprovero.

-Che cosa ti avevo detto io? Che non ce l'avremo mai fatta!- le disse Oz con tono tranquillo.

-Non è colpa mia se quell'uomo è un cretino! Non si trattano così le signore!- protestò arrabbiata l'angelo.

Poi però si calmò.

-Forza Oz, vediamo cosa si può fare per riparare all'errore...-

************************

-Non ci posso credere! Davvero Spike avrebbe fatto una cosa del genere?- chiese stupita Faith a Buffy.

-Sì ti giuro! Ieri sera è venuto in camera mia e mi ha quasi sedotto!- urlò sconvolta Buffy.

-Non capisco...- disse piano Faith

-Cosa?-

-Perchè lui voglia portare a letto te! Insomma... saremo in venti ragazze qui dentro, e lui prende di mira solo te! Gli hai fatto qualcosa?-

-Chi? Io? No, niente! E' stato lui a cominciare! Ti ricordi, quella volta al mercato?-

-Sì...me lo avevi detto...che lui ti voleva toccare e tu lo hai respinto... CI SONO! Lui ti vede irraggiungibile e quindi ti vuole- esclamò Faith e Buffy ci pensò su.

In effetti il ragionamento dell'amica non faceva una piega.

-So anche come potresti risolvere il problema-

-E come?- Buffy si stava incuriosendo.

-Vai a letto con lui! Una sera, in fondo non ti costa niente. E non puoi negare che lui sia carino! Gli togli la soddisfazione e lui ti lascia stare. Dico bene?-

-Certo... tutto giusto...ma io, veramente...-balbettò Buffy.

-Andiamo! Non mi dire che non ti sei mai concessa ad un uomo solo per una sera! Solo perchè ne avevi voglia! Senza amore! Se me lo dici non ci credo!-

Buffy ci pensò. In fondo Faith era sua amica, glielo poteva anche dire.

-Faith...io non mi sono MAI concessa ad un uomo...- balbettò Buffy ma con tono deciso.

-Cosa? Sei vergine?- chiese Faith, tra lo stupefatto e lo sconvolto.

La bionda annuì lievemente.

-Oh mio Dio tu sei...-

Non fece in tempo a finire la frase.

-Di che parlate ragazze?- la figura imponente di Spike era dietro di loro.

-Avete una valida scusa per non essere al lavoro?- disse alzando un sopracciglio.

-No...noi stavamo andando!- cercò di scusarsi Faith.

Buffy intanto era arrossita. Non aveva il coraggio di guardarlo in faccia dopo la notte precedente.

-Bene, ti credo Faith. Vai pure- le ordinò Spike.

Le due ragazze fecero per andare via, quando Spike prese Buffy per un braccio.

-Ho detto Faith! Hai per caso cambiato nome?- le chiese.

-N-no io... mi dica- disse Buffy senza alzare lo sguardo.

-Adesso tu vieni con me... io e te abbiamo un conto in sospeso- le sussurrò portandola via con sè.

Buffy intanto tremava. Sapeva cosa sarebbe successo adesso.

Spike la portò nella sua camera e chiuse la porta a chiave.

-Adesso io e te Buffy ci divertiamo...- le disse

seducente spingendola sul grande letto in mezzo alla stanza.

-N-no... per favore...-cercò di protestare Buffy, ma senza successo.

Spike prese a baciarla con passione. All'inizio Buffy cercò di opporsi, ma poi cambiò idea.

Dischiuse le labbra per lasciar entrare la lingua di Spike. Ormai aveva deciso, avrebbe seguito il consiglio di Faith: si sarebbe donata a lui, sarebbe andata fino in fondo. Ne valeva del resto della sua vita.

Pian pianino, Spike le tolse la maglietta e col la lingua le leccò i contorni delle coppe del reggiseno.

-S..Spike...-gemette Buffy.

Il ragazzo le tolse il reggiseno e, Buffy, vergognandosi, si coprì con le mani.

-No, non farlo...non coprirti...sei bellissima...-le sussurrò lui e le tolse le mani.

Spike chinò il capo e portò un capezzolo alla bocca,

cominciando a succhiare, leccare e mordicchiare. Buffy piantò le sue unghie nella spalla di lui, cercando di allontanarlo ed allo stesso tempo di avvicinarlo ancora di più, non riusciva più a ragionare coerentemente.

-Ti piace passerotto?- sussurrò soffiando intenzionalmente il suo alito sul capezzolo duro e teso di lei.

-Mmmmm- mugugnò Buffy chiudendo gli occhi e spingendo la testa all’indietro.

-Buffy, allora piccola ti piace?- continuò lui massaggiando un seno e riprendendo a succhiare prima uno, poi l’altro capezzolo di lei, ormai duri come cemento.

-Sì, si- gemette lei tra un sospiro e l’altro.

Spike sorrise continuando a leccarla, le vibrazioni si propagarono sul seno di lei che fu colta da un’ondata di piacere incredibile.

-Ohhhh…siiiii- gemette forte respirando irregolarmente e deglutendo a fatica.

Lui scivolò lentamente lungo il suo corpo e le sfilò i pantaloni.

-Allarga le gambe passerotto- le sussurrò con dolcezza all'orecchio. Buffy obbedì, ormai incapace di opporsi al suo volere. Lui sorrise ancora, adesso aveva libertà di movimento, tra le sue cosce.

Lentamente la bocca di lui scese verso il suo ventre, depositando una scia di piccoli baci. La mano tornò a serrarsi su un seno e ad accarezzare e stringere delicatamente. Buffy ansimò forte e gemette stringendo i denti, mentre la mano di lui tra le sue cosce si muoveva sempre più rapidamente e con decisione.

-Ancora- fece lei. Questa era l'unica parola che riusciva a dire.

-Sì piccola- bisbigliò lui mentre la sua bocca si posava sui suoi riccioli biondi e umidi. Con uno gesto le sfilò le mutandine e le lanciò dall'altra parte della stanza.

Buffy si irrigidì per alcuni istanti, cercando di sollevare i capo, poi però si tranquillizzò e ricadde sul lenzuolo, con la pelle rossa, accaldata e sudata.

-Tranquilla- le disse lui. Mentre con le mani le apriva le altre labbra e la sua lingua scivolava in lei avida di assaporarla e scoprirla.

-Ahhhhh!- gridò forte lei. Inarcandosi e tirando le lenzuola convulsamente.

Le dita di Spike massaggiavano velocemente il suo clitoride mentre la lingua guizzava dentro e fuori dal suo canale stretto e completamente bagnato.

-SPIKKKKKKE VENGGGGOOOOO- urlò lei.

A quelle parole, lui si fermò e si alzò.

-Noooo- protestò lei. -No ti prego continua non fermarti!-

-Che ti avevo detto ieri piccola? Che te ne saresti pentita di avermi morso il labbro. Mi ha fatto molto male- le ricordò lui con un sorriso arrogante, che nonostante tutto le fece venire un brivido.

Poi uscì dalla stanza, lasciandola nuda sul letto, ancora sconvolta e inappagata.

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-No, no, no, ma allora hai proprio il cervello fatto di merda!- urlò Willow, ora più arrabbiata che mai.

-Che linguaggio nobile Willow! Avanti, che ha fatto stavolta?- le chiese Oz, e lei si stupì che quel ragazzo potesse sempre essere così calmo.

-L'ha abbandonata sull'orlo dell'orgasmo! Ma si può essere più scemi? Tanto valeva non cominciare nemmeno!!-continuò l'angelo.

-OK, ma adesso abbassa la voce, siamo in Paradiso, non allo stadio!-

-Scusa, è che sono arrabbiata!- disse lei, tranquillizzandosi leggermente.

-Ma davvero...?!- commentò Oz sarcastico.

-Ah ah che ridere Oz, davvero- ribattè Willow ironica. -Ti dicevo che sono arrabbiata! Sembra che quell'uomo creda di avere a che fare con un pezzo di legno! E' una ragazza, ha un cuore e...degli ormoni!-

-Questo è vero, quello Spike non ci sa fare con le donne-

-Ma adesso sistemiamo noi le cose...-

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Buffy intanto si rivestì e lottò contro se stessa per non piangere.

La sua quasi-prima-volta era stata un vero disastro. Aveva sfiorato l'orgasmo, ma non lo aveva raggiunto. Non si sarebbe mai più lasciata sedurre da Spike. Mai più.

 CAPITOLO 4

 

Venne la sera. Spike si rigirava nel suo letto, tentando di addormentarsi. Ma senza riuscirci. Continuava a pensare a Buffy e a quello che le aveva fatto. Almeno con se stesso ammetteva che non era stato un gesto carino lasciarla inappagagta.

I pensieri correvano nella mente di Spike e dopo un ora di corse a destra e a sinistra per il letto, decise di andarla a trovare.

Scese dal letto e andò nella stanza di Buffy. Era tentato di entrare senza bussare, ma poi decise che dato che si doveva far perdonare, sarebbe stato meglio fare il gentiluomo.

Bussò.

-Vattene...chiunque tu sia VATTENE!- rispose una voce triste e singhiozzante, che lasciò Spike sorpreso.

Al diavolo le buone maniere! Decise di entrare.

La vide distesa sul suo letto che piangeva con un vecchio album di fotografie in mano.

A quella vista gli venne una fitta al cuore.

“Ma che mi succede? Non sarò mica in pena per quella stupida ragazzina!?”

-Sbaglio...o avevo detto di non entrare?- chiese Buffy singhiozzante ma arrabbiata.

Spike non rispose.

-Allora?-

-Che è successo?- chiese Spike premuroso.

-Non ho voglia di parlarne-

Spike le si avvicinò con calma e le si sedette accanto. Prontamente, Buffy si spostò.

-Tranquilla passerotto! Non ti ho fatto niente!- le disse lui sorridendo.

-No, certo... Se per te ‘niente’ significa sedurre e abbandonare a un passo dall'orgasmo allora sì, non mi hai fatto niente!- urlò lei incavolata. Poi scoppiò a piangere a dirotto, coprendosi il volto con le mani.

A Spike venne un'altra fitta al cuore nel vederla così. Se solo lei volesse spiegargli...

Si alzò, le andò accanto e la strinse a sè.

Buffy sentì una vocina dentro la sua testa che le diceva ‘corri via, mandalo a quel paese, tutto ma non restare lì!’, ma non la ascoltò. Ben sapendo che molto probabilmente aveva ragione. Tutto quello che voleva in quel momento era restare tra quelle braccia forti che la stringevano, che la consolavano.

Spike intanto era confuso. Erano anni che non abbracciava una persona, tantomeno per consolarla. In teoria avrebbe dovuto lasciarla lì a piangere, ma non ci riusciva.

-Non sono più figlia di nessuno...-sussurrò piano Buffy ad un certo punto.

Spike la guardò in faccia.

-Come?-

-Oggi pomeriggio... dopo quello che è successo tra noi... sono andata a fare una passeggiata...- iniziò a spiegare tra i singhiozzi.

Spike avrebbe dovuto chiederle cosa ci faceva a spasso fuori dall'orario di lavoro, ma ancora una volta ci passò sopra. E se ne chiese il motivo.

-...e ad un certo punto incontro mia madre. Lei mi chiede dove sono stata, e mi dice che è da quasi un mese che non mi vede. Io, mio malgrado, le racconto tutto, sperando in un po' di sua comprensione, che però non arriva. Lei mi tira uno schiaffo, mi dice che sono una figlia degenere e che non merito una famiglia. Poi mi urla contro ‘vattene Buffy, non voglio più vederti, tu non sei più mia figlia. Non voglio avere una sporca schiava in famiglia’ - pronunciò queste ultime parole con un nodo alla gola. Poi scoppiò a piangere di nuovo.

Spike intanto era rimasto ad ascoltarla in silenzio. Mentre la parte sopra della sua maglietta era quasi completamente bagnata dalle lacrime della ragazza.

Rimasero così per qualche minuto, fino a quando Spike si rese conto di quello che stava facendo.

“Sto consolando una schiava? IO sto consolando una schiava? Devo proprio stare male!” pensò, mentre si staccava da lei.

-Mi dispiace, rimettiti presto. Io vado- le disse con tono indifferente, mentre si ricomponeva e si avviava verso la porta.

Stava per uscire, quando si sentì tirare per la giacca.

-Che vuoi anco...- stava per chiederle scocciato e infastidito, ma si fermò quando la vide inginocchiata per terra, che piangeva disperata, mentre con una mano gli tirava la giacca.

-Ti prego non lasciarmi sola stanotte...- gli sussurrò piangendo.

A quelle parole lui non seppe resistere. Non poteva dormire sapendo che nella stanza a fianco c'era una ragazza che piangeva disperata in quel modo.

Si chinò e la prese tra le braccia. Mentre una lacrima solitaria scendeva silenziosa anche sul suo viso, senza una ragione logica.

Poi la prese in braccio e la distese sul letto, mentre lei ancora piangeva. Si stese al suo fianco e lei appoggiò la testa sul suo petto.

Spike cominciò ad accarezzarle i capelli, quei capelli che tante volte aveva tirato, mentre lei cominciava a calmarsi un po'.

-Riposa passerotto... sogna qualcosa di più bello di quello che hai...- le sussurrò dolcemente, baciandola sulla fronte.

Buffy si strinse ancora di più a lui, mentre si lasciava cullare dal sonno. Un sonno che presto prese anche Spike. Si addormentarono così, mentre fuori sorgeva l'alba.

*****************

-Bravo Spike...-sussurrò Willow.

-Avevi ragione...c'è qualcosa che li lega...- disse Oz.

-Si chiama Amore, Oz. E stanotte è davvero amore. Senza passione, senza desiderio, senza malizia, senza niente di tutto ciò. Amore allo stato puro. Due anime che si accarezzano l'una con l'altra e che si fondono assieme... Due corpi, un cuore...-

-Wow! E' farina del tuo sacco o l'hai letto da qualche parte?- chiese Oz scherzoso.

-Uffa, si capisce?- chiese un po' depressa la rossa.

-Sì, non è da te fare questi ‘discorsi esistenziali’- rispose Oz ridacchiando. -Tu sei più il tipo da scherzi e cose divertenti. Sei una che affronta la vita col sorriso, non una che annega in un bicchiere d'acqua-

-Ah perchè tu invece saresti Shakespear? Mister ‘riesco-a–trovare-il-doppio-senso-anche-in una-zucchina’?!-

-No ma è per questo che siamo una coppia!-

Entrambi risero.

*********************

Ormai era pomeriggio inoltrato quando Spike si svegliò.

“Abbiamo dormito un sacco! Per fortuna oggi è domenica!” pensò.

Era nella stessa posizione della sera prima, Buffy era ancora tra le sue braccia.

“Sembra più tranquilla” pensò con un sorriso. Si fermò ad osservarla. Era bellissima, così dolce, sembrava piccola e indifesa. Le baciò delicatamente la testa. Si sentiva un po' in colpa per quello che le era successo: se lui non l'avesse abbandonata, lei probabilmente non sarebbe uscita e non avrebbe incontrato sua madre. E adesso avrebbe ancora una famiglia.

Dopo circa 10 minuti si svegliò anche lei.Si stiracchiò lievemente e guardò in su.

-'Giorno Spike- salutò con uno sbadiglio.

-'Giorno passerotto. Allora, va un po' meglio?-

-Insomma, ma sicuramente meglio di ieri. Grazie per stanotte, mi ha consolato sapere che in fondo, al mondo non sono completamente sola-

-Non avrei mai potuto dirti di no. Nessun essere con un briciolo di anima avrebbe potuto farlo- le disse dolcemente con un sorriso.

Si fissarono negli occhi. Buffy non aveva mai notato quanto fossero belli quegli occhi. Erano blu, un blu intenso, molto raro.

Anche Spike osservava gli occhi di Buffy. Erano verdi, come due smeraldi.

Il ragazzo le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le accarezzò la guancia. Poi, vinto dalla tentazione la baciò. Un bacio dolce, a fior di labbra, che lei subito ricambiò.

Spike la strinse ancora di più a sè per approfondire il bacio e Buffy lo lasciò fare. Anzi, dischiuse la bocca per far passare meglio la lingua di lui.

Spike cominciò ad accarezzarle la schiena, con gesti lenti e sensuali, per poi stenderla e posizionarsi sopra di lei. La sentì irrigidirsi e si staccò.

-Buffy tutto bene?-

-Sì...è solo che...sappiamo tutti e due com'è finita l'ultima volta-

-Ma tu lo vuoi? Vuoi essere mia?-

Lei annuì piano.

-Allora rilassati... mi occuperò io di tutto...-

-Promettimi solo che andrai fino in fondo-

-Te lo prometto piccola- disse, e riprese a baciarla con passione.

Le sfilò la magiletta, lasciandola con il reggiseno. Iniziò a baciarle il collo, scendendo sempre di più. Con le mani intanto arrivò al gancio del reggiseno, che slacciò e tolse.

Cominciò a massaggiarle un seno, sfiorando con il palmo della mano il capezzolo duro ed eretto, mentre succhiava e leccava l'altro.

-Oddio, Spike...sì- mugugnò Buffy, in preda al piacere.

Con la lingua, tracciò una linea di fuoco tra i suoi seni, fino ad arrivare al bordo dei pantaloni. Con un unico gesto, glieli sfilò assieme alle mutandine, ormai bagnate dalla sua essenza.

Cominciò a baciarla con passione tra i riccioli biondi, mentre con un dito la penetrava.

-ah...ah..oh sìì- gemette Buffy ansimante. Stava quasi perdendo la capacità di parlare. Anche respirare era diventato difficile.

Lui le aprì le labbra e cominciò a succhiare il suo piccolo clitoride, quasi a volerlo staccare, mentre con la lingua disegnava dei cerchi intorno ad esso.

-Sì...SI..SPIKE STO VENENDOOO, SIII..- urlò Buffy, mentre veniva colta dagli spasimi violenti dell'orgasmo. Il suo primo orgasmo.

Spike tolse la testa dalle sue cosce e si spogliò velocemente. Era eccitato come poche volte, il suo cazzo gli faceva quasi male. O entrava in Buffy subito o moriva.

La ragazza intanto lo guardò imbarazzata, non aveva mai visto un uomo nudo in vita sua.

Spike appoggiò il suo cazzo all'entrata di Buffy, pronto per farla sua.

Lei avrebbe dovuto fermarlo, avrebbe dovuto dirgli che era vergine, avrebbe dovuto avvisarlo che era la sua prima volta, soprattutto dopo quello che le era successo solo pochi mesi prima, ma non lo fece. Non ci riuscì, ancora sconvolta per l'orgasmo.

-Passerotto, reggiti forte... sto per farti toccare il cielo con un dito- e detto questo, con una spinta violenta e poderosa, entrò completamente in lei.

Buffy urlò per il dolore e cominciò a piangere.

Spike a quella vista si portò una mano alla bocca, si stese su di lei e la strinse a sè.

-Piccola...me lo dovevi dire che eri vergine...- le disse lui dolcemente mentre le accarezzava i capelli.

“Adesso le passerà, tra qualche istante mi pregherà di continuare” pensò speranzoso tra sè.

Ma Buffy non accennava a smettere di piangere.

-Passerotto...non ti piace?- le chiese.

Lei avrebbe tanto voluto dirgli che le piaceva, avrebbe voluto invitarlo a continuare, ma non voleva peggiorare la situazione. Glielo aveva ordinato il medico di stare attenta.

-Ti prego Spike esci...- lo implorò Buffy, con le lacrime agli occhi.

Lui a malincuore eseguì. Si tirò fuori da lei e le si stese accanto.

Quella ragazza era davvero strana. OK, lui le aveva fatto male, ma ormai dovrebbe essere passato.

-Ti ho fatto così male?- le domandò.

-No...non è per questo...io...- la imbarazzava raccontare la verità.

-Che ti succede?- era seriamente preoccupato.

Buffy decide di fidarsi e di raccontargli tutto.

-Lo vedi? Esce sangue...- le fece notare lei tristemente.

-Sì, ma è normale la prima volta!-

-No, non è per quello...non solo. Sei mesi fa sono caduta dalla bici e questa mi è caduta addosso. Mi hanno portata all'ospedale e mi dissero che avevo, tra il resto, una ferita all'utero. Mi spiegarono che avrei potuto diventare madre, ma non a tempo breve. E che dovevo stare attenta a quello che facevo. Niente spaccate, niente salti pericolosi e...niente sesso violento, soprattutto la prima volta. Col tempo, forse...-

Spike rimase sbigottito. Accidenti, quella ragazza ne aveva passate di tutti i colori!

-Mi dispiace, io...-

-Non è colpa tua. Io avrei dovuto avvertirti!-

Spike la baciò sulla bocca.

-Ora ti dispiace se... sai... riproviamo?- propose lei, un po' imbarazzata.

Spike ne fu felice e, facendo attenzione, rientrò in lei. Cominciò a spingere delicatamente, fino a che non fu lei ad incitarlo a velocizzare il ritmo.

Ad ogni spinta il respiro si faceva sempre più difficile. Vennero insieme.

-Io propongo un altro giro!- disse entusiasta lei, dopo essersi ripresa.

-Ci sto...- disse lui, riprendendo a baciarla.

Quella notte lo fecero molte altre volte.

******************************

-Beh, che dire Willow, sembra che siamo riusciti nel nostro intento! Ora sono felici!-

-Non lo so Oz, c'è qualcosa che puzza...- disse Willow dubbiosa.

-Forse hai ragione...la puzza la sento anch' io...-

Si guardarono un istante negli occhi.

-LE PATATINE FRITTE!!- urlarono in coro.

Willow corse verso la friggitrice e trovò le patatine completamente bruciate.

-Hey guarda! Sono un tantino carbonizzate- notò Oz.

-Oh mio Dio, Oz, mi hai aperto gli occhi, ti giuro, da sola non l'avevo notato!- commentò Willow con tono sarcastico.

-Calmati... era solo un osservazione! Ok, forse un osservazione poco intelligente, ma pur sempre solo un osservazione!-

-Cambiando argomento...dicevamo dei biondini?-chiese Willow.

-Hanno passato la loro prima notte insieme, io ero soddisfatto, tu no. Ti tornano i conti, signora ‘Memoria-coi-Piedi’?-

-Spiritoso! Comunque c'è ancora qualcosa che puzza-

-Stavolta è impossibile, o cuciniamo le cose senza rendercene conto o...-

-E' puzza metaforica Oz!-

-Ah... e perchè pensi che ci sia qualcosa sotto?-

-Non lo so... ma sento che lui le spezzerà il cuore... E' come una specie di terzo occhio, che mi fa vedere il futuro...-

-Lo stesso terzo occhio che ti ha fatto capire che le patatine stavano bruciando?? Se è quello ti consiglio un oculista!- disse ridacchiando Oz. Willow in risposta gli diede un colpetto sulla testa.

CAPITOLO 5

 

Si era fatto giorno. Buffy si svegliò. Sorrise ricordando la notte precedente. Allungò una mano per toccare il corpo di Spike, ma le lenzuola erano fredde. Lui se n'era andato, ma aveva lasciato un biglietto. Lo aprì.

‘Mi sono dovuto alzare, scusa se ti ho lasciata sola,

Spike’

“Wow, che romantico!” pensò sarcastica Buffy.

In fretta si rivestì e scese di sotto. Erano quasi 2 giorni che non usciva dalla sua camera. Doveva raccontare tutto a Faith. Cominciò a cercarla, doveva dirle tutto o sarebbe scoppiata.

-Hey B, dove sei stata in questi giorni? E' da un po' che non ti vedo!-

-Oh cavoli Faith! Proprio te cercavo! Sapessi cosa mi è successo!-esclamò emozionata Buffy.

-E' qualcosa che ha a che vedere con Spike?-

-Sì!-

Faith lanciò un gridolino entusiasta.

-Avete fatto sesso? E dimmi, com'è? E' un bravo amante? Forza, voglio un resoconto dettagliato!-

Buffy raccontò tutto all'amica, escludendo il particolare del dolore lancinante e quello della famiglia che l'aveva rinnegata.

-Wow...ti invidio! E' il desiderio di tutte farlo con Spike e solo tu hai avuto l'onore! Non è giusto!-

-Lo so! Sono fortunata!-

-E ora che farete? Lo farete di nuovo o dimenticherete tutto?-

-Dimenticare?? Faith, ma dai i numeri? Voglio andare a letto con lui ogni notte della mia vita, anche quando sarò piena di rughe!-

-Oh oh...qualcuno qui si sta innamorando!-

-Cosa? Io? Innamorarmi di Spike?? Assolutamente no... no... forse... un pochino... ok, sì-

-Lo sapevo! Ti sei innamorata di Spike!!!- gridò Faith.

-Shhhh, abbassa la voce, vuoi farlo sapere a tutta la città?!-

-Scusa! Glielo dirai? Ti dichiarerai? Quando?-

-Io... non lo so... probabilmente...-

-Oh eccolo che arriva! Forza vai tigre!- disse Faith, spingendo l'amica verso Spike.

-Ciao Spike!-lo salutò Buffy.

-Ciao-

-Allora come va? Che fai oggi?-

-Senti Buffy, adesso non ho tempo, parliamo dopo, ok?- le disse lui, con un tono freddo e infastidito, che lasciò Buffy sconcertata.

-O...Ok. Ciao- lo salutò la ragazza, ma lui se n'era già andato.

-Allora che vi siete detti??- chiese Faith curiosa.

-Ha detto che non ha tempo adesso. Ma non importa, io ho in mente di dichiararmi stanotte! Correrò in camera sua, gli farò una sorpresa, gli dirò che lo amo e.... ah, faremo l'amore tutta la notte- disse Buffy con tono sognante, rapita dai pensieri.

-Buffy? Sei ancora con noi?- Faith la riportò con i piedi per terra. -Bel piano il tuo B. Pensò che Spike apprezzerà!-

Per tutto il giorno, Spike e Buffy si ignorarono. Ma presto scese la notte. Buffy, in camera sua, si preparava con cura davanti allo specchio. Aveva un vestito seducente, un buon profumo e i capelli in ordine. E anche il discorso preparato. Era emozionatissima.

Uscì dalla stanza e si avviò verso quella di Spike. Aveva le mani sudate e la gola secca.

Aprì delicatamente la porta, entrò nella stanza e urlò:

-SORPRESA! Sono venuta a dir...- ma la voce le morì in gola. Era partita con tanti buoni propositi, con l'intenzione di dichiarargli il suo amore e ora invece voleva solo piangere. Trattenne a stento le lacrime.

-Spike chi è quella?- domandò una voce femminile dietro le spalle del biondo.

-Una schiava Dru. Si chiama Buffy- rispose semplicemente Spike, rivolgendosi alla donna con cui stava facendo l'amore.

-E le schiave qui entrano in camera del padrone nel cuore della notte?- chiese ancora Drusilla.

-No infatti- rispose. -Allora che ci fai qui Buffy?-chiese alla bionda che intanto era rimasta ferma sulla soglia della porta a guardare l'uomo che amava che faceva l'amore con un altra.

-N...niente...i...io ho sbagliato porta, cercavo il bagno... Scusate il disturbo- disse Buffy e uscì.

Appena fuori dalla stanza scoppiò a piangere e corse via. Non aveva voglia di stare sola così andò da Faith. Appena la mora aprì la porta, vedendo Buffy in lacrime, capì cosa poteva essere successo e la fece entrare. Spiegò tutto all'amica che la consolò.

-Una donna... una mora... Drusilla... nel suo letto... lui non mi vuole Faith, lui vuole lei... e io che mi ero fidata di lui! Gli avevo aperto il mio cuore e lui ci ha sputato sopra!- spiegò Buffy, tra un singhiozzo e l'altro.

Faith la ascoltò e le permise di passare la notte da lei. Il giorno dopo Buffy avrebbe chiesto spiegazioni a Spike.

********************

-Oz... ti ricordi quando avevo detto che Spike aveva il cervello fatto di merda?-

L'angelo annuì.

-Bene... ora ritiro...-disse Willow tranquillamente. -QUELL'UOMO NON CE L'HA PROPRIO IL CERVELLO! HA UN NEURONE SOLO!- aggiunse poi arrabbiatissima, urlando.

-Un neurone solo dici? Come la particella di sodio nell'acqua Lete?-

-Esatto! Proprio quello che intendevo!- esclamò la rossa con un sorriso.

-Che ha combinato?-

-Dopo averla ignorata tutto il giorno è andato a letto con un altra e Buffy li ha sorpresi-

-Wow... che fortuna...-

Silenzio.

I due angeli si guardarono negli occhi.

-Oz fallo!- ordinò Willow, improvvisamente seria.

-Cosa? Ma sei impazzita? Willow, è una follia!- ribattè Oz, serio anche lui. Aveva perfettamente capito.

-Non mi importa Oz! Abbiamo promesso che saremo riusciti a far innamorare questi due e lo faremo! Andremo fino in fondo!-

-Non è mai capitata una cosa del genere nella storia degli Angeli dell'Amore!-

-Questo significa solo che i sottosviluppati mentali come il nostro platinato sono pochi! E comunque c'è chi l'ha fatto!-

-Ma per cause ben più gravi!-

-Oz! Ho detto che lo faremo e lo faremo! Adesso vai!-

-Accidenti Will, sei proprio cocciuta! E va bene, lo farò. Aspettami qui- cedette Oz.

-Bene!-esclamò Willow, soddisfatta di se stessa, mentre Oz si allontanava.

“Quei due finiranno insieme. Costi quel che costi” pensò l'angelo rosso.

********************

-Eccolo là Buffy! Mi raccomando, sii forte! Non lasciar trasparire alcuna emozione- la incitò Faith.

Buffy con coraggio si diresse verso Spike.

-Ciao passerotto! Allora? Cosa vuoi?- chiese Spike arrogantemente.

-Perchè sei andato a letto con quella?-

-Non mi sembra di doverti una spiegazione-

-Ma io e te... noi... la nostra notte... io credevo...- Buffy mormorava frasi disconnesse, stava per scoppiare a piangere.

-Credevi cosa? Che fosse una cosa seria? Buffy, è Drusilla la mia fidanzata!- le rispose lui.

-Se sei fidanzato... perchè sei venuto a letto con me?- chiese Buffy.

-Perchè? Perchè mi facevi pena! Sei stata solo la scopata di una notte! E tra l'altro, se vuoi la verità, non sei stata neanche tutto questo granchè! Dovresti esercitarti, lo sai?!- la prese in giro lui, crudelmente.

A quelle parole lei pianse. Questo era troppo. Si era illusa.

Corse via. E Faith, che aveva origliato, la seguì a ruota.

Spike invece sospirò. Poi continuò a fare quello che stava facendo.

 

-Buffy! Buffy aspetta!- urlò Faith raggiungendo l'amica. La afferrò per un braccio e la fece voltare.

-Faith... perchè la mia vita dve essere sempre così difficile?- pianse Buffy. -Io... io lo amavo! Voglio morire Faith, voglio morire! Perchè mi ha fatto questo? Perchè? Che cosa ho fatto io per meritarmelo??- si disperò Buffy. E Faith la consolò. Tutte le buone opinioni della mora su Spike erano cambiate. Come si poteva pensare che un uomo così potesse avere un cuore di pietra? Non lo sapeva. Ma era così.

****************

-Povera Buffy!- esclamò triste Willow. -OOOOOZZZZ! Dove sei finito? Ti sei perso?- urlò poi arrabbiata.

-Eccomi!-

-Che ti ha detto il Santo Protettore?-

-Che possiamo farlo!- esclamò soddisfatto Oz.

-SUL SERIO?- domandò Willow, sorpresa, ma felice.

-Sì! Gli ho spiegato la situazione, e gli ho chiesto se potevamo scendere sulla Terra come esseri umani, solo per aiutarli. Ha fatto un po' di storie, ma poi ha acconsentito! E mi ha anche detto che ha già provveduto a procurarci una casa, che poi è una stanza d'albergo, e tutti i soldi necessari per il tempo che staremo via-

-Fantastico!- esultò la rossa, abbracciando il compagno.

-Allora, andiamo?-

-Andiamo!-

I due angeli si presero per mano e saltarono giù dal Paradiso. La loro temporanea vita da esseri umani aveva inizio

-Su Buffy calmati... quello stronzo di Spike non ti merita!- disse Faith, cercando di consolare Buffy. -Vedrai... tra qualche giorno passerà tutto e lui ti chiederà scusa!- continuò con un sorriso, cercando di convincere la bionda. Anche se in realtà non convinceva nemmeno se stessa.

-Non è vero Faith... lui mi odia... mi detesta... sono una buona a nulla! Non sono neanche capace di fare sesso decentemente!- disse Buffy disperata.

-Ma non è vero B! E poi la prima volta che lo si fa, essendo appunto la prima volta, non si è mai dei campioni! E tra l'altro tu sai fare un sacco di cose! Sei bella, atletica, sei divertente, sai disegnare, sai ballare, mentre se mi ci metto io sembro un sacco di patate!-

-Sono bassa...-

-E allora? Sai come si dice, no? "Botte piccola, vino buono!"-

“Ma Drusilla è alta...”

“Avrà il vino disgustoso!”

Buffy accennò un sorriso.

“Dimmi Faith... che cos'ha lei che io non ho?”

“Ehm... Spike?” rispose l'amica con naturalezza, cercando di sdrammatizzare.

“No dai, sul serio... perchè lui dovrebbe volere lei al posto mio?”

“Questo non lo sapremo mai Buffy...”

“Sono così depressa, stufa di questa situazione! Vorrei non essere mai andata a letto con lui... vorrei non averlo trattenuto quella sera... vorrei non essere mai stata portata qui!”

“Hey senti ti va stasera di venire al Bronze con me? Lo chiederò io a lui, vedrai, mi dirà di sì!” propose Faith.

“Sì... mi piace come idea... mi distrarrò un po'!” accettò Buffy asciugandosi le lacrime.

*****************

“Eccoci arrivati Oz!” esclamò Willow con un sospiro, entrando in stanza.

“E' accogliente per essere una camera d'albrergo! Allora? Hai già dei piani?”

“Sì! Stasera Buffy e la sua amica Faith andranno al Bronze, un locale che c'è in città, io le raggiungerò e le conoscerò. Tu invece andrai da Spike e gli parlerai”

“Oh sì certo! E come? Vado là e gli dico ‘Ciao Spike sono Oz, vai da Buffy, chiedile scusa e dille che la ami’?” chiese sarcastico Oz.

“Ma certo che no! Inventati qualcosa, facci amicizia! Adesso per esempio è al supermercato, potresti raggiungerlo e scontrarti ‘accidentalmente’ con lui! Poi sai, una parola tira l'altra...”

“Penso che stasera me ne starò qui. Spike lo conoscerò domani. Tu invece come farai a conoscere Buffy?”

“Il bagno!”

“Il bagno hai detto?”

“Certo! Farò capitare qualcosa per il quale lei debba andare in bagno, poi la raggiungerò e troverò un argomento con cui attaccare bottone!”

“"Attaccare bottone"? Detto così sembra una minaccia!” ridacchio Oz.

“Ah ah, divertente Oz, molto divertente! Preparami la tomba perchè sto per morire dal ridere!” esclamò Willow, ironica.

Ma Oz continuava a ridacchiare. E contagiò anche Willow. Nel giro di pochi secondi la stanza si riempì d'allegria.

******************

CAPITOLO 6

 

Arrivò la sera.

Faith e Buffy si diressero al Bronze, il locale più frequentato della città.

“Wow...bello...” disse Buffy mentre si guardava attorno.

“Bello?? Non mi dire che non sei mai stata qui!” le domandò Faith leggermente sconvolta.

“Mia madre non mi lasciava uscire di sera...” ricordò con tristezza, mentre i suoi ochhi si inumidivano.

“Non importa! C'è una prima volta per tutto! Forza, andiamo a ballare!” esclamò Faith, trasciandola verso la folla.

Le due ragazze cominciarono a ballare a ritmo di musica, ondeggiando il bacino in modo sensuale, circondate da tre ragazzi.

Intanto, uno sguardo le fissava dall'oscurità.

 

Dopo una dozzina di balli si fermarono.

“Mi sto divertendo un sacco!” esclamò Buffy felicissima.

“Che ti dicevo? Che te la saresti spassata!”

“Vuoi qualcosa da bere?”

“No grazie! Io ritorno in pista!”

“Sei instancabile! Io bevo una coca e poi ti raggiungo!”

“Ok. Ciao B” la salutò Faith mentre scompariva tra le persone.

Buffy andò a prendersi da bere. Stava sorseggiando la sua coca quando all'improvviso qualcuno la urtò e il liquido finì sul suo vestito.

“HEY! Stai un po' attento!” urlò arrabbiata. Si girò per guardare in faccia il suo ‘rovina vestiti’. Anzi, la sua ‘rovina vestiti’. Era una ragazza dai capelli rossi.

“Oh scusa! Non l'ho fatto apposta!” si scusò la rossa.

Tutto secondo i piani, pensò.

“Vieni, ti accompagno al bagno. Se facciamo in fretta riusciremo a riparare all'errore e a salvare il tuo vestito”

Le due ragazze si avviarono verso i bagni. Buffy avrebbe dovuto essere arrabbiata con quella ragazza dai capelli rossi, dato che le aveva rovinato un vestito nuovo. Ma non ci riusciva. La ragazza era così simpatica, disponibile, gentile.

Sembra un angelo, pensò Buffy.

Entrarono nel bagno delle femmine.

“Ecco. Adesso strofinalo bene, prima solo con l'acqua, poi ci metti il sapone. E vai sempre nello stesso senso altrimenti non serve. Approposito come ti chiami?” chiese, come se non lo sapesse già.

“Mi chiamo Buffy. Tu?” rispose gentilmente.

“Willow”

Buffy strofinò per un bel pezzo, ma nel frattempo faceva conoscenza con Willow. Scprirono di avere molte cose in comune: stessa età, stessi gusti, stesse passioni.

“Hey, è venuto via! Grazie Willow!”

“Prego! Sai, sei simpatica! Ci dovremmo tenere in contatto!”

“Ottima idea!”

Le due si salutarono, ma si sarebbero riviste il giorno dopo.

*************

“Ciao Willow! Allora com'è andata?” le chiese Oz curioso.

“Bene! Buffy è simpaticissima! Mi dispiace che quel bastardo la faccia soffrire!” rispose lei rientrando in camera. “Le ho fatto credere di avere 20 anni! Non potevo certo dirle che ne ho 350!”

“Vedo che siete già affiatate!”

“Sì! Presto si aprirà con me, lo sento! Tu invece? Hai pensato riguardo a Spike?”

“Sì! Ho scoperto che tutti i venerdì il nostro platinato va a cavallo. Domani ci andrò anche io e lo conoscerò!”

“Tu? A cavallo? Ti ci vedo!!!” rise Willow.

“Grazie per la fducia!” le rispose sorridendo, lanciandole addosso un cuscino.

Per al seconda volta in un giorno, la camera si riempì di risate”

**************

La luce mattutina illuminava la camera di Buffy. Quella notte aveva dormito tranquillamente, dopo l'incontro con Willow al Bronze.

Si alzò e passò da Faith, dopo sarebbero scese insieme a fare colazione.

Bussò, ma non ottenne risposta. Bussò di nuovo e la chiamò.

“Faith...”

Decise di entrare. Appena entrò le venne da ridere. Faith era distesa sul letto a pancia in su, che dormiva, con uno strano cappello in testa e un orsacchiotto tra le braccia.

"Russa come una tromba" pensò Buffy mentre tratteneva una risata.

“Faith...” la chiamò dolcemente.

“Faith...”

“Ah... sono morta... ma respiro... sono una morta che respira... sono affogata... nel cioccolato... in una torta al cioccolato... il segreto... per fare una torta... al cioccolato... è il cioccolato...” balbettò Faith mentre dormiva.

Buffy non ce la fece più a trattenersi e scoppiò a ridere. Quello era davvero troppo.

Quella risata fece svegliare la mora, che fece un balzo nel letto.

“B?? Che ci fai qui?” le chiese assonnata e sorpresa.

“Ho bussato e non rispondevi, così sono entrata!”

“Ma che ore sono?”

“Le 8 e mezza passate, morta che respira” rispose la bionda, ridacchiando.

“Morta che respira??”

“L'hai detto tu!”

“Oh merda, parlo ancora nel sonno... Che altro ho detto?”

“Qualcosa che riguarda le torte al cioccolato...!”

“Fantastico! Beh, pazienza! Tu invece non hai ancora risposto alla mia prima domanda, che ci fai qui??”

“Sono venuta a prenderti per fare colazione!”

“Io non vengo, B! Mi prendo un giorno di riposo, sono troppo stanca!”

“E ci credo, ieri sera al Bronze hai ballato 5 ore di fila!”

“Brava, vedo che capisci! Quindi oggi starai da sola, perchè io dormirò. Approposito, puoi dirlo tu a...” stava per dire "a Spike", ma si fermò in tempo.

“...Agli altri” si corresse “che oggi non vengo?”

“Sì certo. Buon riposo Faith” rispose Buffy, che aveva perfettamente capito cosa voleva dire Faith in realtà.

“Ciao... ah Buffy??”

La bionda si voltò,

“Se usi quello che hai sentito stamattina per prendermi in giro, ti avviso che non la passi liscia!”

“Ok! Ciao”

“Ciao”

Buffy chiuse la porta e si avviò verso la cucina.

**************

Oz sbadigliò.

“'Giorno Willow”

“'Giorno Oz” e sbadigliò anche lei.

“Che fai oggi? Vai da Buffy?”

“Sì, stasera. Ma penso che oggi pomeriggio verrò con te a cavallo”

“Vuoi conoscere anche tu Spike?”

“No, ma non mi perderei per nulla al mondo lo spettacolo di te che vai a cavallo!” disse la rossa ridacchiando.

“Ah ah! Molto spiritosa! Guarda che io ci sono già stato a cavallo!”

“Certo Oz, tutti sono stati sul cavallino a dondolo quando erano piccoli!” lo prese in giro lei.

“Io avevo un pony quando ero piccolo!”

“Un pony... di legno?”

“No, un pony vero! E oggi vedrai come sono bravo a cavalcare!”

“E chi ha parlato di cavalcare?! E' già tanto se riuscirai a montare in sella!” sghignazzò Willow.

Oz le fece la linguaccia e le tirò un cuscino in faccia scherzosamente.

****************

Quando ebbe finito di fare colazione, Buffy si lazò per cominciare a lavorare. La cucina era deserta. Stava per uscire quando qualcuno le mise le mani sugli occhi.

“Chi sono?” le chiese con voce bassa e sensuale. “Ti do un indizio...” continuò, cominciando a leccarle il collo.

Buffy raggelò e allo stesso tempo si eccitò. Quella voce... quel gesto... quel modo di fare che solo lui ha...

“S...Spike...” sussurò Buffy, con le lacrime che le premevano dagli occhi.

“Din din din! Risposta esatta passerotto! Hai vinto un bacio!” le disse con voce roca. Le tolse le mani dagli occhi, la girò verso di sè e la baciò con passione. Una lacrima rigò il volto della ragazza.

Spike se ne accorse e si staccò. Le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con il pollice le asciugò la lacrima.

Ma Buffy non si fece incantare. Lei non era il giocattolo di nessuno.

“Tu non mi devi toccare! Vai da Drusilla a soddisfare i tuoi bisogni sessuali! E poi non ero io quella che non era capace? Scommetto che lei è più esperta di me! Sparisci!” gli urlò contro arrabbiata.

Spike annuì debolmente con la testa, la prese per le spalle, le diede un tenero bacio sulla fronte e se ne andò, lasciando Buffy sconvolta.

"Ma possibile che quell'uomo sia seducente e cattivo e un minuto dopo affettuoso e tenero??" pensò la ragazza confusa.

************

“OOOOOZZ! Ma per la miseria, quanto ci metti?? E' da tre quarti d'ora che sei in bagno! Sei andato giù per il buco del water??”

“No, adesso esco! Posso fare i miei bisogni in santa pace o no??” rispose il ragazzo da dietro la porta chiusa.

“Tre quarti d'ora per fare i tuoi bisogni?? Avevi la diarrea??”

“Mi sono anche fatto la doccia!” ribattè Oz mentre usciva da bagno.

“Scusa, fammi capire bene... prima ti lavi e poi... ti sporchi??”

“Già. Ti crea dei problemi?”

“No, ma è abbastanza strano” disse Willow mentre entrava in bagno.

“CHE ODORE OZ! Potevi anche aprirla la finestra!!” continuò una volta dentro.

“Aprila tu già che ci sei! Cambiando argomento... hai novità dal mondo Spuffy?”

“Spuffy??” chiese stranita la voce di Willow da dietro la porta del bagno.

“Sì! "Sp" di Spike e "uffy" di Buffy! L'ho inventato io! Ti piace?”

“Molto carino! Comunque sì! Stamattina lui l'ha fermata e l'ha baciata. Poi lei gli ha urlato contro delle cose del tipo "non toccarmi, vai da Drusilla, lei è più brava di me a letto..." e lui si è arreso. Le ha baciato la fronte e se n'è andato, lasciandola sconvolta a dir poco”

“Fantastico! Ho a che fare con un tipo...”

“Contorto??” gli suggerì la rossa.

“Esatto! Molto contorto!”

“E il tuo compito è quello di... scontorcerlo!” esclamò Willow con un sorriso, uscendo dal bagno.

“GIA' FINITO??” chiese Oz, con la bocca aperta e gli occhi fuori dalle orbite.

Willow ridacchiò.

“Se tu vai a rallentatore non è colpa mia...!”

******************

Buffy passeggiava per la casa. Non ne aveva voglia di lavorare. Passò davanti alla camera di Faith e la sentì russare. Quindi decise di non svegliarla.

Buffy pensava. Pensava alla sua vita, a Willow, a Faith, ma soprattutto a Spike. Quell'uomo che un giorno prima ti prende tra le braccia e ti consola e il giorno dopo ti tratta come se fossi un pezzo di formaggio ammuffito. Quell'uomo che prima ti picchia e poi ti asciuga le lacrime. Quell'uomo che prima tenta di sedurti e poi ti bacia la fronte. Quell'uomo che ti ama e ti odia contemporaneamente.

Buffy ne era innamorata. Ma il suo amore era sbagliato e se lo doveva far passare. Perchè lui era fidanzato. Perchè trattava le donne come oggetti. Perchè prendeva in giro e umiliava.

Ma lei lo amava. Perchè era disponibile. Perchè era dolce e gentile. Perchè era sensibile e sapeva consolare quando qualcuno ne aveva bisogno.

Tre buoni motivi per amarlo e tre per odiarlo. Quali ascoltare?

"Stasera ne parlerò con Willow. Speriamo che lei sappia darmi un consiglio" pensò sconsolata.

***************

“Willow, vieni??”

“No Oz, ho cambiato idea, resto qui! Vai tu a conoscere Spike!”

“OK! Allora io vado, altrimenti faccio tardi! Ciao!”

“Ciao!”

Oz si avviò verso il campo di equitazione. Quandò arrivò cercò Spike con lo sguardo e lo vide: stava prendendo un cavallo dal recinto. Era il momento giusto per "attaccare bottone", come diceva Willow.

“Anche tu adori i cavalli?” chiese Oz a Spike.

“Oh.. sì! Sono i miei animali preferiti! Hey ma... ci conosciamo?”

“No! Io sono Oz. Tu?”

“Spike. Sei nuovo qui vero? Non ti ho mai visto”

“Sì arrivato ieri da... Los Angeles!” sorrise Oz.

I due parlarono tutto il pomeriggio. Quella sera...

“Oh cazzo, è tardissimo! Scusa Oz, devo proprio andare!” lo salutò Spike.

“Hey... ci sentiamo domani, ti va?”

“Certo! Questo è l'indirizzo di casa mia. Ci si vede!” disse Spike, porgendo un foglietto di arta a Oz.

 

Dopo un po'...

“Eccomi Will!”

“Allora com'è il platinato mono”neurone?” chiese la rossa mentre si preparava per andare al Bronze.

“Simpatico! A me non è sembrato poi così stronzo!”

“Le apparenze ingannano! Ti ha detto qualcosa di Buffy?”

“No, niente! Comunque lo rivedo domani!”

“Ok. Io sto andando al Bronze, ci vediamo stasera quando torno”

“Quindi domani mattina, perchè non ho intenzione di aspettarti alzato!”

“Fa un po' come vuoi! Ciao”

“Ciao!”

Tbc…