UN MARITO DA AMARE

AUTRICE:SPUFFY

“ Sì pronto, ciao mamma, come và? “ il rumore e la musica coprivano la voce al telefono “ cosa?.tornare adesso? ma… come? Perché? Mamma domani è Halloween ed io ed Angel festeggia….” Buffy fece silenzio.

 

“ Come? Cosa? No! sei una bugiarda, non è vero! “ le lacrime scivolarono sulle sue gote pallide, mentre gli occhi si sgranavano nel vuoto e il respiro diventata affannoso in cerca di aria.

 

“ Non ti credo, voglio parlare con lui, fammi parlare con lui. Adesso! Basta smettila “ cominciò ad urlare scalciando contro la parete accanto al telefono.

 

“ NO!!! “ urlò prima di riattaccare il ricevitore. Nella stanza era calato il silenzio, tutti la guardavano preoccupati ed un po’ stupiti.

 

“ Buffy baby che succede? “ un ragazzo moro, alto e possente le si fece incontro con aria costernata.

 

“ Mamma…mamma…dice che….Angel stringimi, ti prego” Non riuscì a terminare la frase che scoppiò in un pianto dirotto.

 

“ Buffy “ Willow, una ragazzina dalla figura minuta, carnagione chiara e i capelli di un rosso fuoco, le corse accanto. “ Cosa è successo? “

 

“ Papà, papà! “ continuava a ripetere lei senza curarsi degli altri.

 

In quel momento la porta si spalancò e la direttrice fece il suo ingresso.

 

“ Buffy seguimi per favore “ la sua voce fu gentile e lo sguardo caldo. Buffy fu scossa un brivido.

 

Nel silenzio dello studio, rotto solo dal rumore monotono del pendolo, Buffy si sedette sulla sedia ed attese.

 

“ Buffy, tesoro…” iniziò lei guardandola di sott’occhi.

 

“ No “ ribadì cocciuta lei “ non lo dica “ alzò le mani come a volersi proteggere da quella parole che facevano troppo male.

 

“ Oh, mi dispiace immensamente piccola “ le lacrime ripresero a cadere, Buffy non poteva più sfuggire alla verità.

 

 

 

***

 

 

 

L’aereo atterrò alle 14,15 come previsto, all’aeroporto l’autista l’aspettava come sempre.

 

“ Salve, condoglianze Signorina “ le disse guardandola addolorato.

 

Lei annuì con un cenno del capo ed entrò in macchina.

 

I suoi occhi verdi incontrarono quelli azzurri di lui. Un uomo che sembrava avere sui trent’anni era seduto sul sedile posteriore della vettura. Capelli di un biondo ossigenato molto appariscente, occhi di un azzurro intenso e lineamenti marcati ma gentili. Indossava una t-shirt nera, un paio di jeans dello stesso colore, e uno spolverino di pelle nera sgualcito. Aveva l’aria preoccupata e tesa.

 

“ Ciao Amore “ sussurrò inclinando il capo da un lato.

 

“ Zio Spike “ urlò lei saltandogli al collo tornando a piangere e a singhiozzare.

 

“ Su Buffy, avanti. “ cercò di consolarla, accarezzandole i capelli dolcemente e baciandole la nuca.

 

“ Mi spiace tesoro “ la strinse forte a se.

 

“ Perché? Perché non me lo avete detto? Io vi odio! “ continuava a mormorare lei tra i singulti.

 

“ Tesoro, è stato tuo padre a non volerlo “ trasse un profondo sospiro e continuò “ voleva che tu lo ricordassi com’era prima della malattia “.

 

Sentì la stretta di Buffy rafforzarsi attorno al suo collo, mentre si rilassava sul suo petto.

 

Spike chiuse gli occhi e aspirò il suo odore di vaniglia e di rugiada. La sua Buffy era tornata a casa finalmente, e lui nonostante tutto ne era felice.

 

Arrivarono alla villa un’ora dopo. Per tutto il tempo era rimasta stretta a lui che le mormorava frasi gentili e senza senso, ma che le davano tanto calore.

 

La macchina si arrestò e per un attimo Buffy esitò, rimanendo abbracciata a lui. Spike attese che fosse lei a staccarsi da lui. Infine lei sollevò il capo e lo fissò negli occhi. Spike abbozzò un lieve, dolce sorriso e Buffy in risposta gli fece una smorfia tra il triste e il rassegnato. Mano nella mano entrarono in casa. Sua madre Darla, una donna molto sofisticata ed attraente la stava aspettando, seduta in salotto. Era splendida nel suo abito nero, i capelli raccolti sulla nuca in una elaborata acconciatura e lo sguardo freddo e distante.

 

“ Oh Buffy cara vieni qui dalla mamma “ distese le braccia in attesa.

 

Buffy strinse per un secondo la mano di Spike e poi andò da sua madre.

 

Darla e Spike si scambiarono uno sguardo severo e poi si sedettero sul divano.

 

“ Voglio vederlo “ disse Buffy in un fil di voce.

 

“ No cara, tuo padre ha lasciato precise disposizioni in merito “ ancora uno sguardo indirizzato a Spike che in quel momento si era acceso una sigaretta ed in silenzio guardava le due donne, come fosse in attesa.

 

“ Non gli ho detto nemmeno che… che…. “ Buffy non riusciva a parlare.

 

“ Non temere tesoro “ la voce calda di lui le accarezzò l’orecchio “ lo sapeva “.

 

Buffy lo guardò con riconoscenza e lui si irrigidì leggermente, aspirando nervosamente il fumo dalla sua sigaretta.

 

“ Buffy se non te la senti…domani “

 

“ No io verrò “ disse decisa la ragazza. Lo sguardo di lui non si era staccato per un attimo dal corpo minuto ed esile della ragazza. La carnagione color del miele e gli occhi di un verde brillante che le illuminavano l’intero viso, facendo risaltare ancora di più il rosa delle sue labbra morbide.

 

“ Buffy ma…”

 

“ Io verrò “ il tono di Buffy era quello che aveva quando aveva già deciso.

 

La madre sospirò e si versò da bere.

 

“ Vado a letto “ disse Buffy con voce affranta e si soffermò per qualche istante davanti alla porta dove era suo padre. Gli occhi si inumidirono di nuovo e poi lentamente con il capo chino salì per le scale.

 

Spike e Darla rimasero ancora un po’ in piedi in silenzio.

 

“ Resti qui questa notte Spike? “ chiese Darla.

 

“ Sì certo “ rispose pronto lui.

 

“ Domani sarà una lunga giornata “ i due si scambiarono ancora una volta quello sguardo come se fossero a conoscenza di un segreto.

 

“ Buona notte “ disse lei esitando un momento ed indugiando con lo sguardo sulla figura rigida di lui.

 

“ Notte Darla “ rispose lui con voce secca.

 

Era l’alba Buffy non aveva chiuso occhio. Sapeva che di lì a poco la casa si sarebbe riempita di gente, tutti amici del padre, ma lei non se la sentiva di incontrarli, non era ancora pronta. Si alzò dal letto. A piedi nudi e ancora in pigiama, attraversò il corridoio lentamente. E senza bussare si intrufolò nella stanza di Spike. Lo aveva fatto mille volte quando era più piccola, ed oggi sentiva il bisogno della sua stretta confortante e calda.

 

“ Spike sei sveglio “ sussurrò mentre gli si stendeva accanto. Lui non rispose, il viso sprofondato nel cuscino.

 

“ Spike “ mormorò di nuovo lei, facendoglisi più vicina e posandogli una mano sulla spalla. Lui sollevò il capo ed aprì gli occhi di scatto.

 

“ Cosa sta succ…” la frase rimase nell’aria, mentre il suo sguardo si perdeva in quello triste di lei. “ Buffy cosa stai facendo qui? “ le domandò con voce alterata.

 

“ Ti spiace se resto un po’ prima di andare al…” non riuscì a dirlo. Gli occhi le si riempirono di lacrime.

 

“ Oh non piangere tesoro “ il suo tono si addolcì “ vieni qui amore “ le disse prendendola tra le braccia e stendendola accanto a lui.

 

“ Se n’è andato e mi ha lasciata sola “ mormorò tra le lacrime.

 

“ St…tesoro ci sono io con te “ le disse dolcemente, posandole piccoli baci sulla fronte.

 

“ Io non voglio che…” la voce era rotta dal pianto.

 

“ St...amore, passerà vedrai “

 

Senza rendersene conto Buffy si addormentò mentre lui la cullava teneramente. Più serena, anche se ancora molto addolorata si risvegliò che il Sole era alto. Spike era in piedi vestito che la guardava.

 

“ Ciao “ le disse sorridendole lievemente.

 

“ Ciao “ rispose lei.

 

“ E’ ora “ disse lui in tono grave, tornando serio.

 

“ Si lo so “ Buffy si stropicciò gli occhi e si alzò. Il giorno più triste della sua vita aveva inizio.

 

 

 

CAPITOLO 2

 

 

 

La cerimonia fu semplice e sobria, come aveva voluto suo padre. Alla fine la gente pian piano scemò, abbandonando il prato, ancora umido per la recente pioggia. Darla e Spike continuavano a scambiarsi sguardi penetranti. Entrambi con il passare delle ore sembravano più nervosi e tesi. In silenzio guardavano Buffy ritta davanti alla lapide del padre. Non piangeva, ma a guardarla così piccola, stretta nelle sue fragili spalle, faceva tenerezza.

 

Darla tirò un sospiro impaziente “ su andiamo tesoro, torniamo a casa “.

 

Buffy continuava a non muoversi, come non volesse rassegnarsi a lasciar andare suo padre.

 

“ Piccola “ la chiamò lui con dolcezza “ andiamo “. Si avvicinò a lei e le posò le mani delicatamente sulle spalle.

 

“ Vieni “ le sussurrò in un orecchio, mentre Buffy continuava a rimanere immobile, incapace di staccarsi da quella zolla di terra smossa.

 

Lentamente Spike la tirò via e la condusse alla vettura, spesso lei si voltò a guardarsi indietro, come se ancora sperasse che suo padre potesse spuntare e andarle incontro con il suo solito sorriso indulgente e pieno di amore.

 

In macchina, il silenzio calò pesantemente sui tre. Darla contorceva le sue mani in gesti nervosi, e guardava prima Spike e poi Buffy. Lui invece guardava Buffy o il vuoto, come assorto nei suoi pensieri. Mentre lei guardava fuori dal finestrino, ma l’unica cosa che riusciva a vedere tra le lacrime che si accumulavano nei suoi occhi, ma che si rifiutavano di cadere, era il volto di suo padre.

 

Quando varcarono la soglia, il silenzio li investì e li gelò, e Buffy fu allora tristemente consapevole che non avrebbe più rivisto suo padre. Era stanca.

 

“ Buona notte, io mi ritiro “ disse a voce bassa, incamminandosi verso le scale.

 

Spike lanciò, a Darla, uno sguardo che non ammetteva repliche e questa, dopo aver rilasciato un profondo sospiro disse “ Buffy tesoro… dobbiamo parlare di qualcosa di importante “. Entrambi attesero con il fiato sospeso la risposta di Buffy.

 

“ Cosa? “ domandò Buffy con sguardo interrogativo.

 

“ Vieni in salotto, staremo più comodi…”

 

Gli occhi di Buffy incontrarono quelli scuriti e intensi di Spike, che era rimasto in silenzio, e un vago cattivo presentimento le strinse la bocca dello stomaco.

 

“ Va bene “ disse sommessamente. Un attimo dopo erano tutti seduti in salotto, l’aria era pesante era opprimente.

 

“ Allora cosa succede? E’ da quando sono arrivata che sembrate così strani…” Lo sguardo di Buffy passava da Spike a Darla, in cerca di una spiegazione.

 

“ Buffy, tuo padre…ha lasciato una cosa per te. Voleva che l’avessi subito dopo il suo….” Darla si fermò osservando il volto addolorato della figlia.

 

“ Che cosa? “ domandò lei ansiosa ed allo stesso tempo allarmata.

 

“ Una lettera….le sue ultime volontà “ sbuffò la madre e senza tanti complimenti le passò la busta che aveva appena preso dal cassetto dello scrittoio del marito.

 

Buffy l’aprì con trepidazione e cominciò a leggerla. Il suo sguardo passò dal triste al dolce ed infine all’incredulo nell’arco di cinque minuti. Man mano che procedeva nella lettura.

 

“ Cosa vuol dire questo? “ domandò interrogativamente quasi sorridendo incredula, mentre il tono della sua voce saliva.

 

“ Hai letto no? E non guardarmi così, non sono io che ho voluto così. “ Darla alzò le spalle e forse per un attimo dentro di se sperò che la figlia non ascoltasse quello che il padre le diceva in quella lettera. Ma il bisogno di denaro prevalse.

 

“ Questa non è sua, Papà non avrebbe mai…” le lacrime ripresero a scendere copiose lungo il suo viso.

 

“ Mi spiace, ma le ha scritte davanti a me ed al suo avvocato Buffy.”

 

“ Ma perché? “ chiese con un groppo in gola.

 

“ Per il tuo bene, sai come era fatto sempre a preoccuparsi per la sua piccola principessa “ nella voce di Darla una punta di rabbia ed invidia verso la figlia, che era sempre stata la prima nel cuore di suo marito.

 

“ Si ma questo è semplicemente assurdo …” Buffy scosse il capo come a voler scacciare anche il solo pensiero.

 

“ Beh…tuo padre ha voluto evitare che tu facessi colpi di testa e così ha chiesto a…Spike, di provvedere a te sino a che non compirai la maggiore età. “

 

“ Ma non è necessario che…”

 

“ Buffy è tuo padre che ha stabilito le regole. Lui ha pensato che fosse meglio così “

 

“ Non penso ci sia bisogno di questo. Sposerò Angel molto presto e tutto sarà sistemato…”

 

“ No Buffy! Non capisci? Perderemo tutto se tu non fai come dice la lettera “

 

“ Ma io non posso, io amo Angel. Non possiamo lasciare le cose come stanno? Io resto qui a casa sino a che…”

 

“ No Buffy! “ la voce calda e profonda di lui le giunse come una carezza lungo il corpo. “ E’ stato deciso così. Ora tu puoi accettare o meno…dipende da te se dare ascolto a tuo padre oppure… “ sorseggiò lentamente il drink che si era versato e guardò Buffy con un’aria indecifrabile.

 

“ Ma non potremmo continuare come sempre, tu ti prenderesti lo stesso cura di me…”

 

“ No Buffy, io sono appena rimasta vedova e tu sei una ragazza e…No Buffy! “

 

Darla rispose risoluta, dopo aver ricevuto un'occhiata decisa di Spike.

 

“ Io chiamo Angel “ Buffy si precipitò al telefono e compose il numero che conosceva a memoria.

 

“ Ciao Amore sono io “ Spike rigido sul divano ascoltava attentamente, senza staccarle gli occhi di dosso.

 

“ Senti qui è successa una cosa assurda! Vogliono che io sposi mio Zio, e che resti con lui sino a che non diventi maggiorenne. Ti rendi conto Zio SPIKE! “ Esclamò e cercò di spiegare in poche parole quello che era accaduto e concluse …

 

” Ho detto loro che io e te ci sposiamo e che penserai tu a me “ nella risposta di lui l’illusione di una ragazza innamorata si infranse contro la realtà.

 

“ Come? Cosa? Ma…Angel …” Buffy abbassò il capo rassegnata, gli occhi chiusi, Angel non era il principe azzurro, come aveva pensato.

 

“ Va bene, ho capito. Ciao, si ti chiamo presto “ sbatté il ricevitore con violenza. Mentre Spike si rilassava sulla poltrona, un leggero sorriso compiaciuto gli attraversò le labbra.

 

“ Allora? “ domandò Darla sulle spine.

 

“ Dice che…che lui non può. Il college, i suoi genitori, Io sono ancora minorenne e che … secondo lui è ….è…” non riusciva a proseguire. Angel le aveva detto che forse era meglio così. In questo modo avrebbe avuto la sua rendita e loro si sarebbero sposati in seguito.

 

“ Bene quindi è deciso mi pare “ la voce di Spike più che una domanda era una affermazione.

 

“ Ah Buffy, te l’ho già detto una volta mi pare: Io non sono tuo Zio “

 

Buffy non rispose, e lui continuò sempre fissandola.

 

“ Ci sposeremo entro dieci giorni, il tempo di preparare i documenti. Dove ti piacerebbe andare in luna di miele passerotto? “ le fece un lieve sorriso.

 

“ All’inferno “ rispose lei e corse su in camera.

 

“ Ah bene “ Darla si versò da bere “ tu e mio marito dovete essere impazziti “ mandò giù il gin tutto in un fiato.

 

“ Forse “ mormorò lui guardando su per le scale. “ Vado a parlarle “

 

” Non ti ascolterà “ rispose lei mentre lui saliva lentamente le scale.

 

" Dannazione Spike, dovevi essere mio adesso " mormorò mandando giù un altro bicchiere.

 

 

 

  CAPITOLO 3

 

 

 

Stesa sul letto, con il braccio davanti agli occhi, Buffy piangeva disperatamente, suo padre era morto e le aveva lasciato quella specie di testamento in cui le chiedeva di sposare Spike e di restare con lui sino al compimento della maggiore età. ‘ Quindici mesi ‘ pensò con sgomento.

 

“ Papà perché mi hai fatto questo? “ mormorò ad alta voce.

 

“ Passerotto “ la sua voce bassa e sensuale la fece sobbalzare dal letto.

 

Tante volte erano stati da soli in una stanza, avevano condiviso il letto facendo a cucinate e dandosi calci e pugni. Ma adesso, per una strana ed incomprensibile ragione, sia lui che lei si sentivano a disagio.

 

“ Cosa vuoi? “ chiese in tono acido. Davanti a lei non c’era più lo ‘ Zio ‘ complice e compagno di scorribande, ma un perfetto sconosciuto, che di lì a dieci giorni, come lui stesso aveva detto, sarebbe diventato suo marito.

 

“ Amore ascoltami… “ ma lo sguardo freddo e risentito di lei, lo fecero esitare per qualche momento.

 

“ Non voglio ascoltare nulla! “ disse tra i denti, stringendo le lenzuola tra le mani “ io non ti sposerò né adesso né mai. “ Girò il capo come a voler rafforzare la sua affermazione.

 

Spike sospirò, sapeva che non sarebbe stato facile convincerla, ma lui aveva l’asso nella manica, come sempre d’altronde in tutte le partite che giocava.

 

Si avvicinò lentamente a lei e si sedette sul bordo del letto.

 

“ Va bene, faremo come vuoi tu. Domani stesso chiamerò Rupert, si occuperà lui di tutto. “

 

Buffy lo guardò sospettosamente e chiese con voce atona “ Di cosa? “

 

Lui la guardò stupito “ Come di cosa? Di tutto: la vendita della casa, della società, la disdetta della tua iscrizione al college …. e credo dovrai trovarti un lavoro “

 

Buffy sgranò gli occhi incredula “ Ma…”

 

Questa volta fu lui che non le fece terminare la frase.

 

“ Tesoro, tuo padre è stato chiaro: se mi sposi avrai diritto alla tua eredità, altrimenti…” La osservò per vedere la sua reazione alle sue parole, e poi continuò.

 

“ Se tuo padre ha deciso questo in punto di morte “ sottolineò l’ultima frase, ben sapendo l’effetto che avrebbe sortito sulla piccola Buffy “ avrà avuto le sue buone ragioni “.

 

Buffy tirò su col naso e guardò Spike di sott’occhi, ritenendolo responsabile di tutto.

 

“ E’ per Angel vero? Non voleva che io e lui stessimo insieme, lo so. Ma io lo sposerò, nessuno me lo impedirà. Né tu, né mia madre “ strinse i pugni alzandoli in direzione di Spike.

 

“ Amore, non guardarmi così. Siamo sempre andati d’accordo io e te….e credo che per altri quindici mesi non sia poi una cosa così…dura da sopportare. In fondo tra noi non cambierà quasi nulla “ la sua voce si incrinò nel pronunciare le ultime parole, mentre il suo sguardo si faceva più intenso.

 

Buffy presa dallo sgomento aveva abbassato il capo e non si accorse di nulla.

 

Spike prese la mano di lei nelle sue e cominciò a giocherellare con le sue dita. Buffy ne fu inspiegabilmente infastidita. Infine continuò…

 

“ E poi…te lo ha detto anche lui se non sbaglio…. “ Spike colpì ed affondò.

 

Era vero lo stesso Angel le aveva detto che forse era meglio che sposasse suo zio per poi, raggiunta la maggiore età e finito il college, riprendere la loro relazione.

 

Buffy sospirò e singhiozzò ancora, tenendo sempre il capo chino. Era tutto deciso e lei non poteva farci nulla, o forse non voleva farci nulla. Perché in quel momento in cui tutto il mondo e le sue certezze erano crollate, l’unica persona che le infondeva sicurezza e calore era proprio Spike.

 

“ E va bene “ sussurrò, senza riuscire ad alzare lo sguardo.

 

Un sorriso disteso si dipinse sulle labbra di Spike.

 

“ Bene amore come vuoi “ disse senza mostrare particolare entusiasmo. Si sporse verso di lei e le baciò teneramente una guancia, sollevandole il mento con le mani.

 

“ Adesso però smetti di piangere tesoro, non lo sopporto lo sai “ con i pollici le asciugò le lacrime, carezzandola dolcemente. Buffy chiuse gli occhi e si abbandonò al suo tocco lento e gentile. Quando le sue mani si fermarono, li riaprì e per un attimo rimasero occhi negli occhi, immobili. Il respiro di lui le alitava sulle labbra. Una sensazione di inquietudine ed agitazione l’assalì. Aprì la bocca per dire qualcosa ma non ci riuscì. Un lampo brillò, oscuro, negli occhi impossibilmente blu di lui, per spegnersi subito dopo.

 

“ Allora adesso dimmi dove vuoi andare in Luna di miele? “ le domandò dolcemente.

 

“ Non lo so, ma tanto è un matrimonio finto, non ha senso fare una Luna di Miele. Quella la fanno le coppie per stare da soli nella loro in…ti…mi….tà  “ Buffy arrossì come mai in vita sua, sotto lo sguardo impenetrabile di lui.

 

“ Non è un matrimonio finto Buffy “ disse indispettito.

 

“ Hai capito cosa voglio dire “ sbuffò lei “ non è come se sposassi Angel “

 

La mascella di Spike si contrasse leggermente, ma non disse nulla. Lui era un bravo giocatore, molto paziente.

 

“ Questo è sicuro “ rispose con una sfumatura ironica nella voce.

 

“ Zio Spike tu dovresti conoscerlo, è un ragazzo così in gamba, intelligente, bello e dolce e…”

 

Il lineamenti di lui divennero improvvisamente duri, le lasciò la mano e si alzò di scatto dal letto.

 

“ Non lo metto in dubbio passerotto. Adesso vado a dare la buona notizia a tua madre. E Buffy ti ho detto mille volte di non chiamarmi più ‘ Zio ‘, non voglio doverlo più ripetere “ disse con un tremito di rabbia nella voce e senza darle il tempo di replicare uscì dalla stanza.

 

 

 

“ Allora? “ domandò ansiosa Darla, guardandolo attentamente.

 

“ Ha accettato! Diventerà mia moglie “ sospirò mentre accettava il drink che lei gli aveva preparato.

 

“ Grandioso “ rispose sarcasticamente, ridendo istericamente.

 

“ Chiamo Rupert, perché si occupi di tutto “ e si attaccò al cellulare, voleva che tutto fosse pronto al più presto, prima che lei potesse cambiare di nuovo idea.

 

“ Già… ma per quanto tu possa affannarti, lei ama Angel e alla fine tornerà da lui, non riuscirete a separarli “ sospirò cercando di convincere se stessa, che quella fosse la verità.

 

 

 

***

 

 

 

Il cellulare squillò incessantemente per alcuni minuti prima che Buffy rispondesse.

 

“ Si chi è? “ seduta sul letto, ancora mezza addormentata Buffy cercava di mettere a fuoco la sveglia per vedere che ora fosse.

 

Le 04.30 Am. Ancora notte.

 

“ Willow! Ciao “ il viso le si illuminò per un breve istante, poi si accigliò.

 

“ Hai saputo, davvero? “ una smorfia disgustata si dipinse sul viso.

 

“ No, non è una bugia “ il suo respiro pesante riempì la stanza.

 

“ Will ti prego, non metterci anche tu, per favore…” roteò gli occhi, seccata. Nella lettera il padre le aveva proibito anche di far parola della ‘ clausola ‘ pertanto, non poteva dire niente la verità nemmeno alla sua migliore amica.

 

“ Willow, è una lunga storia…. Beh si hai ragione non tanto lunga, ma è complessa. Prima o poi ti spiegherò tutto “ con le mani cominciò a giocherellare nervosamente con il lembo del lenzuolo.

 

“ Si, sto bene, non ti preoccupare. No, non credo che tornerò lì in collegio “ le lacrime tornarono a riempirle gli occhi.

 

“ Si grazie, ci sentiamo presto. Mi manchi anche tu, ciao a presto “ chiuse la comunicazione e si asciugò gli occhi con la manica del pigiama.

 

Di malavoglia si alzò dal letto e si chiuse in bagno. L’acqua calda scorreva sulla sua pelle, di lì a poche ore sarebbe stata la moglie di William Darcy. Aveva letto quello che avevano scritto i giornali su di lei, ed era schifata da tutto quanto. L’avevano soprannominata ‘ l’incantatrice di Sunnydale ‘ in quanto era riuscita ad accalappiare il partito più invidiato dello Stato. Tutte si chiedevano come avesse fatto lei una ‘ ragazzina insignificante ‘ a farlo capitolare. Improvvisamente Buffy si trovò a domandarsi il perché lo Zi… cioè Spike lo stesse facendo. Scese di sotto che erano le 7. Entrambi erano seduti in soggiorno a fare colazione, in silenzio. L’aria era gelida, per un momento a Buffy quella non sembrò nemmeno più la sua casa. Lui era intento a leggere il giornale con un sorriso compiaciuto sul viso, sicuramente si trattava di uno degli articoli sull’evento dell’anno.

 

Accortisi della sua presenza, Spike mise il giornale da parte e si alzò in piedi sorridendole allegramente.

 

“ Ciao amore “, per la prima volta in vita sua, essere chiamata così la fece infuriare.

 

“ Non chiamarmi così, mi chiamo Buffy, non lo sopporto “ rispose a denti stretti, mentre sedeva al suo posto.

 

Spike rimase sorpreso per un attimo, ma poi tornò a sorriderle e si sedette come nulla fosse.

 

“ Dormito bene? “ le domandò cautamente.

 

“ Sì “ fu la risposta secca di lei. Non aveva voglia di parlare con lui, di chiacchierare, di fingere che nulla fosse cambiato.

 

“ Allora cara, hai deciso cosa vuoi come regalo di nozze? “ le domandò la madre cercando di stemperare l’atmosfera.

 

“ Vorrei un sonnifero tanto potente che mi facesse dormire per i prossimi quindici mesi, sino al giorno del mio compleanno “ sbottò lei sorseggiando il suo caffè latte.

 

La madre non disse nulla, nervosamente addentò una fetta biscottata integrale.

 

Spike continuava a guardarla, senza dire nulla, e questo la rendeva ancora più nervosa ed irritabile. Sino a che non resistette più e sollevando lo sguardo, lo fissò in quello di lui e gli domandò a brucia pelo.

 

“ Perché lo stai facendo ‘ Zio ‘ Spike “, volutamente lo chiamò Zio, sapendo che a lui dava fastidio. “ Perché hai accettato di sposarmi? Di appoggiare questa ridicola farsa? “ gli occhi di lei scintillarono, mentre il viso si accendeva di rabbia. Era semplicemente stupenda.

 

Spike non era impreparato, anzi si era chiesto come mai lei ancora non glielo avesse domandato. E sollevando leggermente il sopracciglio, nel suo solito modo arrogante e strafottente rispose con calma.

 

“ Per diverse ragioni, primo perché me lo ha chiesto tuo padre, e secondo perché voglio evitare che tu faccia sciocchezze passerotto “ un sorriso beffardo si allargò lentamente sul suo viso, mentre si sedeva più comodamente sulla sedia.

 

“ Angel è un ragazzo eccezionale e mi ama tantissimo “

 

Il volto di Spike si incupì e con sarcasmo le rispose cinicamente “ Ti ama così tanto che ti ha consigliato di sposare un altro “

 

Buffy arrossì violentemente, e per alcuni momenti rimase impietrita.

 

“ Tu non lo conosci, tu non sai nulla di…”

 

Spike adirato, le rispose a voce bassa e sottile “ Io so solo una cosa, che se tu fossi la mia donna, non permetterei a nessuno nemmeno di pensare di sposarti. Piuttosto verrei qui a prenderti per portarti via con me. Al diavolo eredità e denaro ” L’ espressione di lui era diventata indecifrabile e terribilmente seria.

 

Un silenzio teso ed imbarazzato riempì la stanza. Buffy si alzò di scatto, rovesciando la sedia dietro di se.

 

“ Ti ODIO “ urlò e corse via in preda alla rabbia ed alla frustrazione, perché Spike aveva detto la verità, era questo che il suo Principe azzurro avrebbe dovuto fare, ed invece… Angel non l’aveva fatto.

 

 

 

CAPITOLO 4

 

 

 

La cerimonia era stata semplice e riservata, nessun invitato, solo la famiglia, ossia Darla. Il posto una piccola chiesetta, fuori città.

 

Buffy era stata nervosa per tutto il tempo, aveva sbagliato nel pronunciare alcune frasi, ed era arrossita quando il prete aveva detto: “ adesso può baciare la sposa. “

 

Spike si era sporto verso di lei, gentilmente le aveva sollevato il mento con una mano ed aveva posato un leggero bacio sulle sue labbra.

 

“ E’ fatta amore “ le aveva sussurrato, con una nota di soddisfazione nella voce.

 

Buffy gli aveva risposto con una smorfia seccata ed aveva ringhiato tra i denti

 

“ ti ho già detto di non chiamarmi mai più così. “

 

Lui aveva sorriso ed aveva risposto divertito, “ come vuoi passerotto. “ Buffy aveva sbuffato ed aveva raggiunto sua madre che era seduta in prima fila.

 

“ Andiamo! “ aveva detto impaziente.

 

Insieme erano arrivati alle macchine. Buffy stava per salire in quella di famiglia quando la mano di Spike la trattenne per un braccio.

 

“ Tesoro dove vai? La nostra macchina è là “ e le aveva indicato la sua De Soto nera.

 

“ Ma “ Buffy stava per replicare quando lui la interruppe.

 

“ Amore siamo sposati adesso, davanti a Dio e davanti al ‘ Mondo ‘ “ sorrise divertito, “ devi venire in macchina con me. “ Senza aspettare risposta si incamminò verso la vettura trascinandola con se.

 

“ Accidenti “ aveva borbottato lei, mentre lui le apriva lo sportello e la invitava gentilmente ad entrare.

 

Si incamminarono lungo il Viale. Buffy non vedeva l’ora di tornare a casa, al sicuro nella sua camera. Quando la macchina oltrepassò la villa e proseguì la sua corsa.

 

“ Ehi ma che fai? Abbiamo passato casa “ Buffy era arrabbiata.

 

“ Cosa? “ domandò lui guardandola di sfuggita, per poi tornare a fissare la strada davanti a lui.

 

“ Casa, hai passato la mia villa “ disse lei incrociando le braccia al petto.

 

“ Si appunto, la TUA casa “ riprese lui. “ Ma vedi, la NOSTRA casa è dietro la collina, laggiù “ con la testa indicò un punto davanti a loro.

 

“ Cosa? “ urlò Buffy, colta alla sprovvista.

 

“ Amore, ci siamo appena sposati, dobbiamo avere il nostro nido d’amore “ Spike cercò di rimanere serio, ma era chiaro che si stava divertendo un mondo ad irritare Buffy. Che non sapendo cosa controbattere si morse il labbro inferiore e guardò fuori, pregando che i mesi volassero.

 

“ Siamo arrivati passerotto “ la voce calda e sensuale di lui la ridestò dai suoi pensieri. Si guardò attorno, curiosa e indispettita. Saltò giù dalla macchina senza aspettare che lui le aprisse lo sportello e lo attese sotto il portico.

 

La casa era una piccola villetta, su un piano. Con un portico ampio, delimitato da una ringhiera in ferro battuto lavorata e da un colonnato, semplici colonne in pietra squadrate. Lui aprì la porta, facendo girare la chiave lentamente. Il che esasperò ancora di più Buffy. Stizzita fece un passo avanti per entrare, ma fu subito bloccata dal braccio di lui che le sbarrò la strada.

 

“ No, amore aspetta….la tradizione “ disse inarcando il sopracciglio nel suo modo così irritante.

 

“ Che cos…? “ Buffy non riuscì a finire la frase che si ritrovò tra le sue braccia. Lui la sollevò di peso e la portò dentro, ridendo. Buffy arrossì come mai in vita sua.

 

“ Mettimi giù “ gli intimò guardando dappertutto tranne che suo marito.

 

“ Agli ordini mia Dea “ continuò a ridere lui divertito.

 

“ Smettila di fare l’imbecille “ borbottò lei, lisciando il vestito. Improvvisamente si sentì osservata. Alzò lo sguardo ed incontrò i suoi due occhi impossibilmente blu che la fissavano. Stretta nel suo vestito color avorio, era un incanto.

 

“ Sei bellissima amore “ le disse lui con voce più bassa e profonda. Buffy arrossì ancora confusa.

 

“ Questa è la nostra casa? “ domandò interdetta, guardando il piccolo cottage.

 

Appena entrati vi era una stanza quadrata di media grandezza, con un divano enorme davanti al camino e grandi librerie tutt’attorno. Da un arco laterale si intravedeva la piccola cucina, con il tavolo e quattro sedie. E dietro il divano di fianco alla porta vi erano le scale che conducevano al piano di sopra.

 

“ Posso vedere la mia camera? “ chiese sarcasticamente.

 

“ Si certo, vieni “ disse lui indicandole le scale.

 

Buffy salì esitante. Le scale conducevano ad un piccolo corridoio, dove si affacciavano tre porte. Lui le fece strada.

 

“ Questo è lo studio….beh ora la tua stanza “ la guardò in attesa della sua reazione. Buffy spalancò gli occhi sconcertata.

 

“ Quella è la mia stanza….e questo è il bagno “

 

“ Ma….cosa c’è sei andato al risparmio sulle stanze? “ domandò sardonicamente.

 

“ Ah, no Buffy è che….” Esitò una frazione di secondo e poi continuò “ questa è la mia casa, la casa di UNO SCAPOLO, non eri prevista TU. “

 

“ Bene, allora che ne dici se passiamo ad un piano B, e ci trasferiamo nella mia confortevole villa? “

 

“ Nah, con tua madre? “ dondolò il capo in diniego. “ Senti, piccola. Siamo una coppia di sposini in Luna di miele, agli occhi del mondo. Quindi dobbiamo vivere da soli, non con Madre al seguito. E poi…io devo lavorare, e tutto quello che mi serve è qui. “  Il tono che aveva usato non ammetteva repliche.

 

Buffy guardò sgomenta la sua stanza e poi spalancò gli occhi e disse

 

“ Un solo bagno? Un solo bagno? “ ripeteva scioccata.

 

“ Già “ rispose lui rassegnato alle sue lamentele.

 

“ Io non voglio stare qui! E’ troppo…troppo….” Non riusciva a trovare il termine adatto per definire il posto.

 

“ Intimo? “ suggerì lui fissandola.

 

“ Sì esattamente “ nello stesso istante in cui pronunciò le parole Buffy andò in fiamme ed abbassò lo sguardo “ voglio dire che…è troppo …piccolo per me e per …Non mi piace va bene? “ bofonchiò alla fine incespicando sulle parole.

 

“ Andrà bene per noi vedrai “ cercò di rassicurarla lui.

 

Lei lo guardò torva, non era affatto sicura che le cose sarebbero andate bene.

 

“ Su ora andiamo di sotto, ho fame e tu? “

 

“ Sì “ rispose in un sospiro lei e lo seguì di sotto.

 

Appena entrata in cucina, Buffy fu sorpresa dal constatare di quanto fosse accogliente quella stanza, a casa sua non ci era quasi mai entrata. Era fatta in muratura, solo le ante dei vari stipiti erano fatti di legno. Vi era un grande forno a legna posto di lato alla grande vetrata sotto la quale era stata sistemata una panca ricavata dal legno di quercia, coperta da grossi cuscini di stoffa colorata. Buffy si sentì a disagio, non sapeva cosa fare, come muoversi.

 

“ Siediti piccola “ le disse dolcemente lui indicandole la panca. Buffy fece cenno di si con il capo e si sedette. Si guardò a lungo intorno e infine il suo sguardo fu catturato dalla figura snella ed elegante di Spike, che con calma ed estrema padronanza si muoveva tra i fornelli.

 

“ Ma non hai domestici? “ domandò, improvvisamente conscia del silenzio che li circondava.

 

“ No! “ rispose secco lui, “ qui non ci è mai venuto nessuno prima di te….” La guardò distrattamente e tornò ad armeggiare con uova e pane.

 

“ Beh, non ti ci vedo come uomo di casa “ sorrise beffardamente “ io pensavo che tu vivessi in quel lussuoso appartamento a Los Angeles ”

 

Lui scrollò le spalle e dopo averle lanciato uno sguardo perplesso disse “ Si ci andavo quando restavo a dormire in città “ sembrava a disagio. Lei fece cenno di sì con il capo e poi senza riflettere aggiunse “ La tua garconniere, ci portavi la ‘ fidanzata ‘ di turno “ Buffy sorrise, per poi rimanere di sale incontrando lo sguardo teso di lui. Spike sospirò pesantemente “ Buffy ascolta, volevo parlarti di questa…”

 

“ Ehi Zio Spike, guarda che non mi devi dire nulla. Sono fatti tuoi le donne che ti porti a letto o meno. A me non interessa “ Buffy stava giocherellando con un cuscino, quando gelò nel sentire la voce sferzante di lui.

 

Dopo averle lanciato uno sguardo carico di rabbia aveva sibilato “ Buffy! Ti ho detto di non chiamarmi mai più Zio, “ i suoi occhi lampeggiavano di rabbia e di frustrazione. “ E non voglio che parli in quel modo, “ era furioso, come forse Buffy non lo aveva mai visto.

 

“ Scusa “ disse abbassando lo sguardo e stringendo nervosamente il cuscino tra le mani. “ Ma prima noi…”

 

“ Si Buffy, PRIMA, ora non più, le cose sono diverse “ la sua voce era tornata quasi normale.

 

“ Tu hai detto che non sarebbero cambiate “ mormorò abbattuta.

 

Spike, tirò un altro sospiro, “ beh, un po’ si “ ammise posando la mano chiusa a pugno sul bordo del lavandino.

 

“ Perché? È tutto stupido, sbagliato, io voglio tornare a New York da Angel, non voglio stare qui “ Buffy era balzata in piedi, le braccia sollevate, le mani strette a pugno “ e non voglio mangiare il tuo stupido cibo “ ed era corsa di sopra. Aveva iniziato a frugare nella sua borsa ed aveva preso il cellulare. Di corsa schiacciò il tasto memoria e la chiamata partì.

 

“ Ciao, sono io. “ mormorò picchiettando nervosamente la punta delle scarpe contro la sedia accanto alla finestra. “ Mi manchi da morire, amore. Sono in un maledetto cottage. E’ tutto così orribile, così assurdo, ti prego…”

 

“ Su baby, avanti, fatti coraggio pochi mesi e poi sarai di nuovo libera e ricca “ la voce dall’altro capo era bassa e sensuale come lei la ricordava.

 

“ Tu che stai facendo? “ domandò ansiosa.

 

“ Sto guardando una tua foto “ rispose lui.

 

“ Davvero? “ chiese lei sorridendo.

 

“ Ah, ah “ rispose lui mentre allo specchio si metteva in posa per osservare i suoi pettorali scolpiti.

 

“ Angel…quando pensi ci potremo vedere? Perché non vieni qui? “

 

“ Si certo bambolina, ma non sarà meglio che prima ne parli con lo Zio? “

 

“ No perché? A lui non darà fastidio, e poi sarà impegnato con la sua nuova futura ex fiamma “ disse a mezzo sorriso, ripensando alla scenata di poco prima.

 

“ Okay, allora domani chiamo i miei, e mi organizzo per fine trimestre “

” Tra due mesi? Ma io pensavo domani “ Buffy rispose delusa.

 

“ Piccola, non posso in questo momento, lo sai. C’è il campionato, gli esami e poi tra poco è l’anniversario dei miei, e mia madre non mi permetterà mai di mancare. Su abbi pazienza caramellina “

 

“ Va bene, “ sospirò lei

 

“ Bene, bacino pallina, ci sentiamo “

 

“ ti amo a domani. E chiamami ….” Ma lui aveva già chiuso.

 

Buffy lanciò il cellulare sul letto e si sedette sulla sedia prendendosi la testa tra le mani, “ Stupido “ Angel le mancava tantissimo, troppo.

 

“ Tutto bene? “ lei sollevò di scatto la testa, lui era davanti a lei in piedi che la fissava con quel suo sguardo indecifrabile, come volesse leggerle nell’anima.

 

“ Ho bussato, ma non mi hai sentito, eri al telefono “ la sua voce divenne dura nel pronunciare le ultime parole.

 

“ Si, tutto bene “ lei si era messa dritta. Le mani in grembo strette.

 

“ Mi spiace per prima piccola, non volevo arrabbiarmi, “ iniziò lui gentilmente.

 

“ Era così bello prima, perché doveva cambiare tutto? Perché lui…lui….” Buffy spalancò gli occhi. “ ….è morto “ disse in un fil di voce, e per la prima volta prese coscienza che suo padre era morto. Calde lacrime tornarono a bagnarle le guance arrossate.

 

“ Oh amore, mi spiace tantissimo davvero “ Spike si sedette accanto a lei e la strinse forte al petto. Lei si aggrappò a lui, tante cose erano cambiate e ancora sarebbero cambiate, eppure lei sperava che quello che lei e Spike avevano sempre avuto non cambiasse mai.

 

“ Mi sei mancata da morire lo sai? “ le sussurrò lui baciandole la fronte ed accarezzandole il capo.

 

“ Anche tu, tanto “ bofonchiò lei affondando il capo nel suo torace protettivo.

 

Spike tirò un sospiro di sollievo e chiuse gli occhi per un attimo inalando il suo odore di vaniglia e di fiori di campo.

 

“ Che ne diresti di andare a mangiare il mio stupido cibo adesso? “

 

Lei sorrise nel suo petto e fece cenno di si con il capo.

 

“ Ma davvero sai cucinare? “ domandò ancora scettica lei.

 

“ Certamente amore, roba da leccarti i baffi, non potrai più farne a meno vedrai. “

 

Lui si alzò la prese per mano ed insieme scesero di sotto.

 

 

 

CAPITOLO 5

 

 

 

“ Era davvero buonissimo Spike “ esultò lei portando l’indice sulla guancia e facendo una rotazione con la mano.

 

“ Grazie “ disse lui stiracchiandosi sulla sedia.”

 

“ Che si fa adesso? “ domandò lei guardandosi intorno.

 

“ I piatti? “ disse lui ironicamente alzandosi.

 

“ Oh, uff “ bofonchiò lei. Mentre prendeva il suo piatto e lo affiancò davanti al lavandino.

 

“ Io lavo tu asciughi, okay? “

 

“ Va bene “ Buffy si guardò attorno un po’ spaesata. “ Scusa, con cosa asciugo? “

 

“ Lì accanto al lavandino amore “

 

In silenzio cominciarono a lavare i piatti, solo il rumore dello scorrere dell’acqua riempiva la stanza.

 

“ Con questo abbiamo finito “ disse lui passandole il piatto, le loro mani si sfiorarono, e una scintilla di elettricità statica, si sprigionò facendoli sobbalzare.

 

Gli occhi di lui divennero scuri ed impenetrabili, mentre lei divertita cominciò a ridere forte. E lanciandogli uno sguardo malizioso, diresse il getto d’acqua verso di lui. Bagnandolo. Gli occhi di Spike si spalancarono prima per la sorpresa e poi per qualcos’altro, di non ben definito.

 

“ Ah, vuoi la guerra? Allora avrai la guerra piccola mocciosa “ e strappandole di mano il soffione glielo puntò contro bagnandole il viso ed i vestiti.

 

“ Ahhhhh noooooooooo, “ urlò Buffy. “ Così non vale “ e con le mani cercò di coprirsi. Gli lanciò un cuscino contro, e cominciò a correre attorno al tavolo. Lui le corse dietro.

 

“ Tanto ti prendo, questo lo sai vero “ rise lui spostandosi da un lato all’altro, cercando di intuire la direzione in cui lei si sarebbe lanciata.

 

“ Vedremo ZIETTO “ mostrò i denti lei.

 

“ ZIETTO, ora vedrai “ Un balzo e lei fu in trappola, le afferrò per i fianchi, tirandola giù.

 

“ Presa “ gridò bloccandola sul pavimento con il proprio peso. “ Chi è lo ZIETTO adesso eh? “ chiese con aria di sfida, poi un ghigno divertito attraversò il suo viso. “ Se non sbaglio, qualcuno qui soffre il solletico “

 

“ No, non puoi farlo! “ urlò lei spalancando gli occhi.

 

“ No? “ le fece eco lui.

 

Con le mani cominciò a solleticare i fianchi di lei in modo sensuale.

 

Buffy chiuse gli occhi per il ridere e cominciò a dimenarsi violentemente sotto di lui, contorcendosi e spingendo i fianchi verso di lui per cercare di disarcionarlo. Gli occhi di Spike divennero due fessure, mentre le sue mani si muovevano sempre più carezzevolmente sulla pelle di lei. Buffy si lasciò sfuggire un gemito di frustrazione, e Spike si morse il labbro inferiore.

 

Buffy ansimava, in preda agli spasmi e Spike osservava il rapido sollevarsi e riabbassarsi del suo petto, al ritmo dei suoi ansiti.

 

 “ Basta ti prego “ mormorò lei con voce roca.

 

Le mani di Spike si serrarono sui suoi fianchi. “ Ti arrendi? “ le domandò beffardo.

 

 “ No mai “ ribatté lei cercando di spingerlo via, ma fu tutto inutile. Lui schiacciò ancora di più il suo corpo contro quello di lei e riprese a solleticarla. Mentre anche il suo fiato diventava corto, e il respiro accelerato.

 

Buffy gemette più forte, quasi urlò. E lui ebbe un brivido lungo la schiena, mentre un rigonfiamento duro e teso, premeva contro la tela dura dei suoi jeans neri.

 

“ Allora ti arrendi? “ domandò a voce bassa e roca.

 

“ Si, mi arrendo “ disse lei ansimando. I loro occhi si incontrarono. E il sorriso sulle labbra di Buffy svanì, nel guardare confusa l’espressione strana e imperscrutabile di lui. Lentamente il viso di lui si chinò su quello di lei. Sempre più vicino, mentre i suoi occhi si incollarono alle labbra di lei. Buffy sentì lo stomaco contrarsi, e il cuore perdere qualche colpo. Il suo volto continuava ad avvicinarsi sempre più…

 

Buffy rimaneva immobile a fissare i lineamenti di lui, tesi e dolci allo stesso tempo. Anche lei fu attraversata da un brivido caldo. Le loro labbra erano a pochi centimetri e…..il campanello suonò ripetutamente.

 

“ La porta! “ urlò lei, liberandosi dalla sua presa e sollevandosi immediatamente in piedi.

 

“ Ehi Spike ci sei? “ una voce dal portico, li riportò bruscamente alla realtà. Lui si sollevò leggermente, sospirando.

 

“ Si ho sentito “ disse lui seccato, “ vado io. “ Si passò una mano tra i capelli ed andò ad aprire.

 

“ Ehi ma che succede qui? “ una voce femminile irruppe nel soggiorno.

 

La testa di Buffy fece capolino dalla cucina.

 

“ Ciao Joyce “ disse lui.

 

“ Tu devi essere Buffy, “ domandò la donna guardandola attentamente.

 

“ Piacere di conoscerti piccola “ sorrise dolcemente e poi guardò Spike.

 

“ E’ davvero incantevole Spike “ Joyce fece un cenno con il capo e poi si diresse con sicurezza in cucina.

 

“ Oh, uhm. Buffy era interdetta.

 

“ Buffy lei è la nostra vicina “

 

“ Oh, piacere “ Buffy sorrise.

 

“ Vi ho portato le provviste, immagino che voi piccioncini vogliate starvene da soli per un po’ “ e ammiccò a Spike.

 

“ Beh, noi veramente noi…” stava per replicare Buffy, quando due braccia forti si serrarono attorno alla sua vita e la strinsero in un soffocante abbraccio. La schiena di lei aderì completamente al petto di lui.

 

Le labbra di lui si posarono sul suo collo all’altezza dell’attaccatura delle spalle. Buffy sussultò mentre il cuore tornava a battere all’impazzata.

 

“ E’ stata gentile Joyce non è vero amore? “ mormorò lui posando ripetutamente le sue labbra lungo il collo di lei, tracciando una scia di fuoco.

 

“ Eh? Cosa? Si davvero gentile “ ripeté Buffy socchiudendo gli occhi.

 

“ Beh…sarà meglio che vada adesso, ero passata solo per questo. “ Rapidamente Joyce arrivò alla porta “ arrivederci ragazzi. “ Salutò ed uscì.

 

Nessuno rispose al saluto. Il respiro di Buffy era affannato mentre la stretta di lui si faceva più intensa, e le sue labbra più voraci. Buffy improvvisamente spalancò gli occhi sconvolta. “ E’ andata via, basta fingere “ disse incerta, staccandosi da lui.

 

“ Già, fingere “ replicò lui inarcando il sopracciglio. “ Senti Buffy io…” non finì la frase. Il cellulare di lei suonò. “ Angel, “ urlò. “ Scusami Spike “ e si precipitò di sopra. Spike rimase a fissare le scale e sospirò pesantemente. L’espressione tesa e cupa.

 

 

 

CAPITOLO 5

 

 

 

Buffy tornò di sotto con un sorriso stampato in volto. Sembrava felice. La cucina era stata riordinata, e di Spike nemmeno l’ombra. Buffy si guardò intorno perplessa.

 

“ Spike?! “ lo chiamò, una, due volte. “ Mah…” alzò le spalle e tornò di sopra. I suoi vestiti erano ancora umidi, sentiva il bisogno di fare una veloce doccia.

 

Canticchiando aprì l’acqua e la regolò ad una temperatura tiepida. Si diede un’occhiata allo specchio e cominciò a spogliarsi. Un po’ in imbarazzo guardò il suo corpo riflesso, per un breve istante e poi si girò e tolse la biancheria intima. Con un saltello si infilò nella doccia, lasciando che l’acqua le accarezzasse il corpo. Poi senza alcun avvertimento o avvisaglia, i ricordi la sommersero, la voce del padre che la chiamava dal grande terrazzo, mentre lei si nascondeva dietro le grandi querce del parco. Il suo sorriso dolce quando lei gli correva incontro e si accoccolava tra le sue braccia. Le serate a giocare ai pirati, lei, suo padre e Zio Spike. Poi ripensò ad Angel, quanto le mancava, anche se era arrabbiata con lui, lei lo amava da morire. Si lasciò scivolare sul fondo della doccia e si rannicchiò, nascondendo il viso tra le mani e cominciò a singhiozzare. Sentì improvvisamente un  leggero picchiettare alla porta.

 

“ Tutto bene Buffy? “ Dalla sua stanza lui l’aveva sentita andare in bagno e aprire la doccia, aveva chiuso gli occhi cercando di mantenere la calma, e poi l’aveva sentita piangere. Era rimasto per qualche istante fermo al centro della stanza, indeciso sul da farsi e poi era uscito dalla sua camera ed aveva raggiunto la porta del bagno. Quanto avrebbe voluto stringerla tra le braccia e dirle che ….. no non poteva dirle niente, non adesso.

 

Buffy spalancò gli occhi e saltò in piedi, scivolando sulla superficie bagnata, ma evitando di cadere reggendosi alla parete. “ Si tutto bene “ urlò cercando di avere un tono naturale, e poi tirando su con il naso. Chiuse l’acqua e si avvolse nel suo accappatoio di paperino. Ebbene si aveva 17 anni ma era una patita di Paperino, e collezionava praticamente tutto del povero sfigato papero.

 

Spike esitò, la mano stretta sulla maniglia ed un prepotente desiderio di entrare e ….al diavolo tutto il resto. Invece chinò il capo e tirò un profondo sospiro. Chiuse gli occhi per un istante e lasciò andare la maniglia.

 

“ Okay, fa presto piccola, ricorda che anche il tuo coinquilino ha bisogno di usare il bagno “ le disse con voce allegra.

 

“ Si esco subito “ Buffy si affrettò ad infilare le sue pantofole e si avviò alla porta.

 

Lui era nel mezzo del corridoio quando sentì la chiave della porta girare. Si girò e la guardò restando praticamente senza respiro.

 

Avvolta nel suo accappatoio infantile, i capelli bagnati che le cadevano sul viso e sulle spalle. Il viso ancora umido e piccole gocce le bagnavano le labbra.

 

“ Scusa “ mormorò lei, gli occhi ancora arrossati per il pianto, mentre raggiungeva la sua stanza. Lui le sorrise, e infilò le mani nella tasca dei jeans, tremavano dalla voglia di accarezzare la sua pelle nuda, umida che profumava di latte di mandorla.

 

“ Bene “ si guardò intorno un po’ incerto ed infine si diresse mestamente verso il bagno. Buffy era ferma lì davanti alla porta della sua stanza che lo guardava.

 

Poi un rumore di passi felpati sul parquet e due braccia che lo stringevano forte dalle spalle. Spike sussultò. Rimase immobile in attesa, senza saper bene cosa fare. Sentì le lacrime di lei bagnargli la t-shirt, sospirò e lentamente senza sciogliersi dall’abbraccio si girò verso di lei, che affondò il viso nel suo petto, mentre il corpo veniva scosso da forti singhiozzi.

 

“ Passerotto “ sussurrò lui serrando le sue braccia attorno all’ esile corpo di Buffy, mentre il suo profumo lo inebriava.

 

“ Ti prego “ mormorò lei, supplichevole, e il cuore di Spike cedette. Avrebbe sempre vinto lei, non aveva scampo, non l’aveva mai avuto con lei.

 

“ St….sta tranquilla amore è tutto okay “ e senza aggiungere altro la sollevò tra le braccia e la portò in camera sua. Buffy gli cinse il collo con le braccia e affondò il capo nel suo collo. Aspirando l’odore deciso e virile della sua pelle.

 

La distese sul letto e lentamente si sfilò la t-shirt, infine si stese accanto a lei, attirandola a se e facendola accoccolare tra le sue braccia. La testa posata sul suo petto. Lei chiuse gli occhi, e tirò un profondo sospiro, mentre i singhiozzi scemavano, sul suo petto.

 

Lei sollevò lo sguardo, pieno di lacrime e sprofondò in quello di lui.

 

“ Ti voglio bene Spike “ gli disse a mezza voce, mentre continuava a tirare su con il naso. La bocca di Spike si aprì e richiuse un paio di volte, mentre gli occhi percorrevano avidamente il suo viso contratto in una smorfia che la rendeva particolarmente dolce e desiderabile.

 

“ Anche io passerotto “ le disse con una nota di amarezza nella voce, ma Buffy non la percepì. Lei gli sorrise lievemente e poi tornò a posare il capo sulla sua spalla.

 

“ Posso restare così con te questa notte? “ gli domandò innocentemente.

 

La mano di Spike che le carezzava la schiena con dolcezza, si fermò bruscamente. La mascella si contrasse e gli occhi scintillarono cupamente.

 

“ Buffy…” lei si strinse maggiormente a lui, come avesse paura che lui la lasciasse e ancora una volta si arrese. “ Si amore va bene “ un sussurro roco e spezzato dall’emozione.

 

“ Grazie Zi…ehmm Spike “ si corresse Buffy muovendo leggermente il capo.

 

Spike strinse ancora di più la presa mentre la rabbia per alcuni brevi istanti fu chiaramente visibile nei tratti del suo viso. Per poi trasformarsi in dolcezza e comprensione non appena la sentì tirare ancora su con il naso.

 

 

 

Il Sole era appena sorto quando Buffy si svegliò. Si stiracchiò leggermente e si sentì prigioniera, stretta da due braccia possenti. Davanti a lei pelle liscia, morbida e calda. Con una mano accarezzò lentamente il corpo su cui era pigramente adagiata. Questi si mosse emettendo un sommesso grugnito compiaciuto. Buffy sollevò lo sguardo e scrutò il viso dell’uomo che dormiva profondamente sotto di lei. I capelli scomposti sul viso, i lineamenti rilassati e marcati. Il sopracciglio leggermente alzato, su cui spiccava la cicatrice, che si era fatto, a causa sua, anni prima. Il mio Spike, pensò lei tra se e se, sorridendo piano. Sollevò una mano e lentamente gli accarezzò il sopracciglio, ferito, poi scivolò sullo zigomo sporgente e sulla linea della guancia. Sino a raggiungere il mento. E poi le sue dita si mossero da sole e tracciarono lentamente i contorni delle labbra, accarezzando la sua pelle morbida. La bocca di lui si dischiuse leggermente e le mani continuarono ad accarezzarla con delicatezza. Il capo di lui si mosse impercettibilmente e premette sulle sue dita, in un bacio gentile che a Buffy fece venire i brividi. Sentì i muscoli di lui tendersi, si stava svegliando. E d’istinto, ritirò subito la sua mano. Cercando di assumere un’aria assonnata e normale.

 

Lui aprì gli occhi e incrociò quelli di lei, che subito li abbassò facendoli passare di sfuggita sulle sue labbra per poi perdersi al di là della sua testa, nella parete.

 

“ Buongiorno amore. Dormito bene? “ Le domandò senza mollare la presa su di lei, e a dire il vero lei non aveva tutta questa fretta di sciogliersi da quell’abbraccio caldo e confortevole.

 

“ Si grazie “ balbettò lei, strofinandosi gli occhi. E senza pensarci posò le sue labbra su quelle di lui, per un breve e fugate bacio. Come avevano sempre fatto. Un languore le attraversò le membra facendole accelerare il battito del cuore. Fece per ritrarsi, la sua vicinanza cominciava ad essere pericolosa, quando sentì la stretta di lui farsi più intensa.

 

“ Resta ancora “ le chiese tra il supplichevole e l’ordine.

 

“ Devo ancora cambiarmi…sono ancora in accappatoio “ mugolò lei. Cercando di non pensare alle sue mani strette sulla sua schiena, alle sue labbra a pochi centimetri dalle sue. E soprattutto ai suoi dannati occhi puntati su di lei.

 

“ A me non da fastidio “ un luccichio nei suoi occhi.

 

Buffy per un attimo rimase confusa. Gli occhi incatenati, incapaci di separarsi, i respiri mescolati tra loro. Le labbra dischiuse ma incapaci di articolare suono. Il silenzio teso e di attesa attorno a loro. E poi la sua testa che si sollevava verso di lei, che sgranava gli occhi per lo stupore. ‘ sta per baciarmi? ‘ si chiese con un tremito. E abbandonandosi alla sensazione di calore che il suo sguardo le trasmetteva, chiuse gli occhi sporgendo leggermente le sue labbra in attesa di incontrare quelle di lui…..DRINNNN …..DO…..DO….DO……il suo cellulare squillò, era Angel, la suoneria era White flag di Dido, la loro canzone. Gli occhi si spalancarono allarmati e sconcertati osservando il volto serio di lui.

 

“ Angel “ urlò. Velocemente si sciolse dall’abbraccio e corse via.

 

“ Maledizione “ imprecò lui, emettendo un profondo sospiro di frustrazione ed affondando il capo nel cuscino e stringendolo tra le braccia. “ Dannato cellulare, dannato Angel, dannazione a tutti “ Sbuffò ripetutamente.

 

‘ Pazienza Spike, abbi pazienza….la pazienza è la virtù dei forti ‘ si ripeté, poi guardò in basso e vide il rigonfiamento pronunciato nei suoi jeans. Roteò gli occhi sollevando il capo seccato “ Maledizione! “ tornò ad imprecare, alzandosi e dirigendosi rapidamente verso il bagno, dove lo aspettava una doccia fredda.

 

 

 

Capitolo 6.

 

 

 

La giornata trascorse tranquillamente, nel silenzio più imbarazzato che Buffy avesse mai osservato in vita sua. ‘ Ma cosa mi è preso, stavo per farmi baciare da lui, da ZIO Spike! E’ sicuramente lo stress, il fatto che mio papà, che lui non ci sia più ‘ pensò Buffy mentre si dondolava sull’altalena in giardino guardando verso la strada. Spike chiuso nello studio, non riusciva a lavorare. Tutti i suoi pensieri correvano a Buffy, ai suoi occhi, alle sue labbra morbide come petali di Rosa. Ai suoi capelli soffici e al suo odore di buono, che lo assaliva ogni volta che si avvicinava a lei. E al suo piccolo corpo premuto contro il suo. Era sicuro, era dannatamente sicuro che se quel dannato cellulare non avesse squillato, forse adesso….forse. sospirò sfinito dal continuo pensare e ripensare alla stessa cosa. Si alzò e cominciò a camminare furiosamente per la stanza, come una tigre in gabbia. Aveva solo quattordici mesi e 2 giorni adesso per … per ottenere quello che voleva. Balle, queste erano balle e lui lo sapeva, ma voleva far finta fosse così. Sbuffò e andò alla finestra. Lei era lì seduta con lo sguardo crucciato. ‘ Sta pensando a lui ‘ si disse mentre la rabbia si impadroniva di lui. Al solo pensiero di lui che la baciava, di lui che la toccava di lui e lei che…’ Basta, falla finita Spike ‘ scrollò il capo, cercando di scacciare via i cattivi pensieri, ma non ci riuscì.

 

Il telefono squillò ripetutamente, Spike seccato andò a rispondere. Cominciava sul serio ad odiare quei dannati apparecchi rumorosi.

 

“ Si pronto cas….ah sei tu Darla “

 

“ Buffy? È qui fuori…vuoi che te la chiami? ….ah….quando? devo chiedere a lei se…” i suoi occhi si accesero di rabbia mentre ascoltava la voce dall’altro capo del telefono.

 

“ Non sono un cagnolino Darla “ disse sarcasticamente “ ma di certo devo chiedere a MIA MOGLIE cosa ne pensa, prima di darti una risposta “ tagliò corto.

 

“ Ti richiamo, si ciao “ e riattaccò.

 

Restò qualche secondo a guardare l’apparecchio e poi uscì per raggiungere Buffy.

 

“ Ehi amore! “

 

“ Smettila di chiamarmi così Spike “ sbuffò Buffy senza guardarlo.

 

“ Ha chiamato Darla “ esitò scrutando la sua reazione.

 

“ Cosa voleva? “

 

“ Invitarci a cena da lei…ci sono alcuni amici “

 

“ Beh…non saprei, io “ Buffy era davvero indecisa sul da farsi. La prospettiva di passare un’altra serata da sola con lui davanti al camino, la rendeva nervosa. E d’altro canto, passare la serata a casa con estranei…e dover recitare la parte della mogliettina non l’attirava per nulla. Storse il naso.

 

“ Cosa dobbiamo fare? “ chiese guardandolo incerta.

 

“ Beh, sono venuto qui per chiedere a te cosa dobbiamo fare amore. Per me va bene tutto quello che decidi tu. “

 

Angel di solito decideva tutto lui: Chi frequentare, chi evitare, i posti dove andare. Tutto. Buffy sorrise, le piaceva l’idea di avere la libertà di scelta.

 

“ Non mi spiacerebbe vedere un po’ di gente, “ disse alla fine dopo attenta riflessione.

 

“ Allora vai a prepararti “ le sorrise dolcemente.

 

“ Okay “ mugugnò lei e rientrò in casa. Mentre lui si soffermò a guardare il tramonto oltre la collina. Pregustando già il piacere che avrebbe provato nello stringere tra le sue braccia Buffy, nel baciarla ed accarezzarla. Sorrise divertito, mentre si alzava e rientrava in casa anche lui.

 

In macchina Buffy parlò poco, era nervosa.

 

“ Su passerotto, vedrai andrà tutto bene amore.”

 

“ Già, si andrà tutto bene “ ripeté lei poco convinta, mentre la macchina si fermava davanti all’ingresso di casa Summers.

 

“ Bentornata Signora “ la salutò il domestico sorridendole “ Signore. “ fece un cenno del capo verso Spike.

 

“ Ciao Steve. Sono arrivati tutti? “

 

“ Si, da poco, vi stanno aspettando “

 

Spike prese la mano di Buffy si incamminò a passo sicuro verso la sala, da dove provenivano risate e brusiì di voci sommesse.

 

Aprì la porta e il silenzio piombò nella stanza per una frazione di secondo.

 

“ Ben venuta piccola mia “ disse Darla raggiungendo la figlia e dandole due baci sulle guance.

 

“ Spike caro “ anche a lui toccò lo stesso trattamento.

 

Spike sorrise a metà, e poi si fece serio quando vide alcuni volti familiari tra gli ospiti. Fissò Darla, con la mascella serrata e i pugni chiusi.

 

Darla sorrise soddisfatta, mentre Buffy sbiancò alla vista di più di una ‘ ex – fidanzata della settimana ‘ di suo Zio.

 

“ Ciao Mamma “ mormorò non sapendo bene cosa fare e come comportarsi.

 

“ Su venite, voglio presentarvi ad alcuni amici. Tu di certo li conoscerai Spike.

 

 Questa è Fred Arcker, o per meglio dire, la Dottoressa Arcker. “ Una donna dal fisico slanciato, praticamente perfetto, i lunghi capelli castani, che scendevano a cascata sulle sue spalle strette e dritte. Gli occhi immensi, che avevano un’espressione dolce e seria insieme. Buffy era a bocca aperta, era un incanto.

 

“ Questa è l’avvocato Lialah Morgan. “ Accanto a lei un’altra bellezza mozzafiato, alta, magra. Vestita con rigore ed eleganza. Era di una bellezza più fredda e rigida di quella dolce e sensuale dell’altra.

 

“ Beh, Harmony è la figlia del nostro Governatore. “ Darla senza staccare gli occhi di dosso a Spike aveva introdotto la terza donna presente in sala. Alta, statuaria. Tutta curve. Capelli biondissimi che le arrivavano al sedere, sodo. Era una bomba sexy, che sprizzava erotismo da tutti i pori.

 

“ Questa è mia figlia… “ Darla fece una breve pausa “ Buffy. “

 

“ Piacere, Buffy “ dissero le tre a turno, squadrandola dalla testa ai piedi.

 

“ Oh Darla, e a me non la presenti? “ Una voce alle spalle fece gelare Spike, che istintivamente strinse la mano di Buffy, quasi a farle male.

 

“ Ma certo mia cara. Buffy lei è Drusilla Parker….credo tu la conosca, di fama. “

 

Era lei, Drusilla Parker, pittrice Dark, che Buffy ammirava.

 

“ Piacere “ mormorò lei imbarazzata. Tutti indossavano abiti da sera, mentre Buffy aveva scelto un semplice jeans e una maglietta bianca, con la scritta Run Run Bumpkin. Un regalo di Angel.

 

Dru le lanciò uno sguardo freddo e severo.

 

“ Ciao Buffy, bella la maglietta. Davvero…Originale “

 

Poi come lei non esistesse, l’aveva spinta da parte, costringendola a lasciare la mano di Spike, si era strinta a lui, sussurrandogli

 

“ Ciao Tesoro. E’ tanto tempo che non ci vediamo…troppo. Non ti sembra? “

 

“ Dru “ Spike si spostò leggermente. “ Vedo che non sei cambiata “ sorrise.

 

“ Tu invece a quanto pare…sì “ e indirizzò un fugace sguardo verso la ragazzina bionda che era lì vicino a loro, e non sapeva cosa fare o dire.

 

“ Già “ sospirò lui avvicinandosi a Buffy.

 

“ Dimmi Buffy, cosa hai fatto per incast….volevo dire per riuscire a sposare Spike Darcy “

 

“ Io…beh…niente. Ha fatto tutto lui “ disse ingenuamente Buffy, imbarazzata.

 

“ Cosa? Ma davvero? “

 

“ Sì “

 

Spike mantenne la calma. “ Sarà meglio andarci a sedere tesoro “ le disse mettendosi alle sue spalle e cingendole la vita con le braccia, in modo protettivo.

 

“ Si. Okay “ rispose semplicemente lei. Chinando il capo.

 

Le ragazze erano sconcertate. Si chiedevano come quella ragazzina, così minuta, per niente femminile fosse riuscita a prendere all’amo uno come Spike.

 

Lui le prese la mano e la scortò al tavolo. Doveva evitare che lei restasse da sola con loro. Non voleva che le raccontassero cose di lui. Cose che lui voleva dimenticare, che voleva lei non sapesse. Ma come temeva, Darla aveva sistemato i posti in modo che Dru, Harm, Lilah, Fred si trovassero molto vicine a lui, Buffy alla sua destra invece si trovò accanto Riley Finn. Un ragazzone alto e muscoloso. Il tipico bravo ragazzo studioso, serio, di buona famiglia, che tutte le mamme sognano per le loro figlie.

 

“ Ciao, io sono Riley “ le sorrise lui un po’ impacciato.

 

“ Ciao, Buffy “ ricambiò il sorriso lei.

 

“ So che studi scultura, sai è anche la mia passione. “

 

“ Oh davvero? “ gli occhi di Buffy scintillarono.

 

Buffy si sentì per la prima volta, in vita sua, a disagio. Osservò senza farsi notare le mise elaborate e sofisticate delle altre donne sedute al tavolo. E lei si sentì il brutto anatroccolo della situazione. Per fortuna Riley sembrava aver intuito il suo stato d’animo e faceva di tutto per metterla a suo agio.

 

Intenta a discutere di arte e sculture rinascimentali, Buffy non si accorse delle occhiate contrariate che Spike le rivolgeva di tanto in tanto.

 

“ Oh povero Spikey “ cominciò Lialah, tagliente come una lama. “ A quanto sembra la tua adorabile mogliettina trova più interessante parlare con quel ragazzino, piuttosto che con te che sei suo marito… ma d’altronde è anche lei una ragazzina.. “ sorrise affettatamente.

 

Buffy sentì quella frase e qualcosa dentro di lei ribollì. Con la coda dell’occhio vide Lilah allungare il braccio e cingere le spalle di Spike. Lo stomaco si rivoltò, e le sue mani si strinsero attorno alle posate in acciaio. Con fare naturale si girò verso di lei con un largo sorriso stampato sulle labbra.

 

“ Si vede che a Spike piacciono le ragazzine invece che le mummie imbalsamate. “ Lo disse con una voce candida e morbida, ma le parole ebbero l’effetto di una frustata.

 

“ Oh… come siamo permalose “ rise Fred, lisciandosi i capelli con la mano.

 

Buffy istintivamente si avvicinò al marito e posando un braccio sulla sua spalla vi accoccolò su la testa, come a rivendicarne la proprietà. Spike era confuso e sorpreso per la reazione di Buffy.

 

L’odore di lei lo investì in pieno confondendolo ancora di più.

 

“ io credo che il discorso sia un altro…” intervenne Harm, con uno scintillio nello sguardo. “ Dì la verità, faccia da santarellina, cosa gli fai per tenerlo legato a te? Guarda, a noi puoi confessarlo, tanto non c’è nulla che noi e il tuo caro maritino non abbiamo fatto “ un sorriso perfido si accese sulle sue labbra.

 

Buffy si irrigidì [I]‘ oddio, ma che sto facendo… lui è Zio Spike. Sto…sto…facendo una scenata per lui! Lui che non ha mai rispettato una donna che non è mai stato fedele. E che probabilmente non vede l’ora di riportarsi a letto una di loro ODDIO è STATO CON TUTTE LORO!. ‘[/I] Sentì il disgusto prendere il sopravvento.

 

Scrollò la testa e guardando Spike con la coda dell’occhio rispose freddamente “ Io non sono come voi. Lui è adulto e vaccinato e può fare quello che crede della sua vita. Io non lo trattengo. “

 

Si allontanò da lui e riprese a conversare fittamente con Riley.

 

Spike ebbe un moto di rabbia, la mascella si serrò e per un attimo valutò l’ipotesi di prendere a pugni quel bamboccio e di trascinare Buffy subito a casa, per farle vedere una volta per tutte quanto fosse adulto … i suoi pensieri furono interrotti da Fred.

 

“ Freddina la mogliettina non trovi Dru “ La donna bruna era rimasta in silenzio per tutto il tempo, ad osservare la scena. Con espressione indecifrabile.

 

“ E’ una ragazzina, è ovvio che si comporti così “ disse secca, con un tono sprezzante.

 

Buffy sentì il sangue salirle alla testa. Il cellulare di Spike suonò ripetutamente.

 

“ Scusatemi aspettavo una chiamata da Londra. “ Disse alzandosi. Si chinò verso sua moglie e le disse con un tono di voce più basso e sensuale “ Torno subito amore. " Le diede un leggero bacio sulle labbra e poi uscì dalla stanza. Buffy era rimasta immobile, un brivido lungo la schiena e il sapore di lui sulle sue labbra.

 

“ Bene che ne dite di un po’ di Champagne? “ disse Darla, sorridendo.

 

Tutti approvarono e fu portata una bottiglia di Champagne prodotto nel vigneto di una delle tenute Summers.

 

“ Annata fantastica il 1959 " disse Darla facendo dondolare il bicchiere davanti al suo viso.

 

Il cameriere si fermò al posto di Buffy che stava per rifiutare, quando…

 

“ No, lei non ha ancora l’età per bere “ disse Dru sorridendo maliziosamente.

 

“ Invece si. George “ disse lei sollevando il mento in aria di sfida e porgendo il bicchiere.

 

“ Ma…” il cameriere stava per obiettare. Buffy gli mise il bicchiere davanti con uno sguardo determinato e truce.

 

Lui lo riempì e si allontanò scuotendo il capo. Lei esitò un momento con la bocca poggiata sul bordo del vetro freddo.

 

“ Guarda che non devi dimostrare niente, piccola “ disse Fred, con un sorriso divertito sul viso. Buffy bevve tutto d’un sorso. E la testa cominciò a girarle immediatamente. Mentre si  sentiva leggera e stranamente euforica.

 

“ Tutto bene? “ le domandò Riley, preoccupato.

 

“ Sì, mai sttacta meglio “ bofonchiò Buffy, i cui occhi divennero lucidi, mentre un’ondata di calore la soffocava.

 

“ Fa caldo! “ sentenziò, allargandosi la scollatura della maglietta.

 

Fred, Harm e Dru si guardarono sorridendo.

 

“ Ma lo sai che hai degli occhi intensi Riley? “ disse avvicinando il viso a quello di lui e posando la fronte contro la sua. “ Hai 4 occhi davvero profondi come quelli del mio ragazzo “ mugugnò, mentre un sorriso sciocco si allargava sul suo viso e gli occhi vacui si spalancavano.

 

“ Io…veramente “ Riley sembrava imbarazzato, ma anche compiaciuto da quelle attenzione della bella biondina.

 

“ In vino veritas “ sorrise Fred.

 

La mano di Buffy si posò sulle labbra di Riley e le accarezzarono, “ St…..non parlare. Tanto loro non capirebbero cosa è l’abside “ un sorriso furbo e complice si dipinse sul viso di lei, mentre gli faceva l’occhiolino.

 

In quel momento Spike tornò nella sala, e il suo sangue si gelò nelle vene, mentre una rabbia furiosa si impossessava di lui. Buffy era avvinghiata a quel bamboccio, gli sorrideva e lo toccava. I suoi occhi si chiusero in due fessure, l’espressione indecifrabile. Un lampo d’ira attraversò lo sguardo quando vide il braccio di Riley che circondava le spalle di lei. Di sua moglie.

 

Appena lo vide Riley ritirò il braccio, cercando di allontanarsi dalla ragazza. Questo mandò ancora di più su tutte le furie Spike che con passo rapido raggiunse il suo posto e si fermò in piedi alle spalle di Buffy.

 

“ Cosa è successo? “ domandò con malcelata rabbia nella voce.

 

“ Non so…” Riley era imbarazzato “ Lei ha…” non riuscì a finire la frase. Buffy scoppiò in una risata divertita e gli scompigliò i capelli con una mano “ così sei più carino “ disse divertita.

 

Spike la strattonò per un braccio e la costrinse a voltarsi dalla sua parte.

 

“ Hai bevuto? “ chiese furibondo.

 

“ Sìììì “ gridò lei eccitata. “ Era buonissimo “

 

“ Maledizione “ ringhiò voltandosi verso Darla. “ L’hai fatta bere? Lo sai che le fa questo effetto “ disse esasperato.

 

“ Mi spiace mio caro, ma sei tu ad avere la responsabilità su di lei adesso. “ Darla scrollò le spalle e guardò sua figlia ubriaca.

 

“ Ma io sto benissimo Zio “ disse lei sorridente. Spike era al limite oramai.

 

“ Andiamo a casa Buffy. Alzati “ le prese un braccio e la tirò leggermente per allontanarla da quel dannato Riley, le stava appiccicato come una piattola.

 

“ No, è ancora presto. Voglio restare ancorra e voglllio un altro po’ di quellllo schammpagnee “ continuò guardandosi intorno in cerca del cameriere.

 

“ Ho detto andiamo a casa. Non hai l’età per bere Buffy “ disse secco.

 

“ E’ quello che ho detto io “ subito gli fece eco Dru. “ Su Spike, metti a letto la mocciosa e torna da noi….così rinvanghiamo i bei vecchi tempi “ Dru lo guardò in modo strano, che non sfuggì a Buffy nonostante tutto le girasse intorno.

 

“ Ho detto no “ urlò cercando di liberarsi dalla sua stretta. “ Io non sono una ragazzina “ cercò di esclamare, ma ne venne fuori una frase biascicata tra i singhiozzi. Con una mano prese il bicchiere di Riley e se lo portò alle labbra.

 

Spike glielo strappò di mano, facendolo cadere e frantumare in mille pezzi.

 

“ Smettila di fare la bambina Buffy e andiamo a casa “ disse tra i denti, serrando la stretta sul braccio di lei.

 

“ Io non vengo da nessuna parte. Vai tu se vuoi “ sbuffò cercando di sedersi di nuovo.

 

“ Buffy, non farmelo ripete. Tu verrai a casa con me, con le buone o con le cattive “ il suo sguardo si fece duro e determinato.

 

Buffy spalancò gli occhi per la sorpresa. “ Toglimi le mani di dosso “ urlò strattonando il braccio per liberarlo dalla presa di lui.

 

“ Tu…tu non puoi darmi ordini, “

 

“ Ho detto andiamo a casa “ replicò lui con calma apparente.

 

“tu….ti odio “ gli urlò.

 

Poi con gli occhi pieni di lacrime aggiunse in un sussurro

 

“ Angel non mi grida mai “

 

Spike, sentì lo stomaco contorcersi mentre lei pronunciava quell’odiato nome.

 

La rabbia di lui svanì in un secondo, mentre chinava il capo da un lato e la guardava con dolcezza.

 

“ Buffy io…” lei non gli diede il tempo di dire altro, corse via.

 

Tirò un profondo sospiro e chinò il capo per qualche secondo.

 

“ Perché l’hai sposata Spike? “ gli chiese Harm. “ Lei è così…acida…fred..”

 

“ Taci Harm, non una parola di più su di lei o …” la fissò di sbieco. Con uno sguardo che non ammetteva repliche.

 

“ Buonanotte “ disse distrattamente, mentre di corsa usciva dalla sala per raggiungere Buffy.

 

“ Buffy, Buffy fermati “ Buffy era corsa via, per la strada buia.

 

Imprecò mentalmente e salì in macchina, partendo a tutta velocità. Quando le fu di fianco, rallentò e la chiamò dal finestrino aperto.

 

“ Buffy Sali in macchina avanti “ ma Buffy continuava a camminare a passo spedito, rapidamente lungo il viale. Come se lui non esistesse.

 

“ Buffy smettila di fare la ragazzina e Sali in macchina “ cominciò ad alterarsi lui. Ma lei non lo ascoltava.

 

“ Buffy “ la chiamò di nuovo alzando la voce.

 

“ Sta lontano da me. E quando tutta questa storia sarà finita, non voglio vederti mai più in vita mia. Mai più, scordati della mia esistenza come io farò della tua “ Buffy era inviperita, tutta la rabbia, lo stress e la frustrazione accumulato in quel periodo era esploso in lei per effetto di un bicchiere di champagne.

 

“ Buffy “ la sua voce si era fatta bassa e calda, con una punta di disperazione, all’udire le parole di lei.

 

Lei non rispose ed accelerò il passo.

 

“ Ora basta “ disse e con uno scatto in avanti la superò e parcheggiò la macchina in diagonale, sbarrandole la strada.

 

Buffy fece per aggirare l’ostacolo ma lui fu più rapido. Uscì dalla vettura e le si parò davanti.

 

“ Buffy avanti non fare così, Sali in macchina, questa strada è pericolosa al buio “ cercò di tenere a freno la rabbia.

 

“ Va al diavolo “ urlò lei “ Se mio padre fosse qui, lui adesso prenderebbe a calci il tuo sedere “ e nuovamente cercò di superarlo, ma lui le strinse le braccia con le mani.

 

“ Buffy Sali in macchina, non te lo ripeterò di nuovo “ disse a denti stretti.

 

“ Lasciami “ ringhiò lei, lanciandogli uno sguardo furibondo. E lo strattonò cercando di liberarsi dalla sua stretta.

 

Spike strinse ancora di più e poi sospirò. La sollevò tra le braccia e la spinse dentro la vettura seguendola. Buffy cercò di uscire dall’altra parte ma lui la trattenne prontamente per un braccio.

 

“ Lasciami “ urlò lei in preda alla rabbia e all’alcool e cominciò a scalciare e dimenarsi, per liberarsi.

 

“ Dannazione Buffy “ la tirò verso di se, al posto del guidatore, bloccandola tra il volante e il suo corpo. Con un braccio la tenne ferma stretta al suo torace e con l’altra rimise in moto la macchina.

 

“ Lasciami, toglimi le tue luride mani da dosso “ Buffy continuò a divincolarsi per alcuni minuti, completamente ignara della reazione che causava in lui.

 

‘ Maledizione, maledizione ‘ ripeteva Spike dentro di se, mentre la sentiva premere con il suo piccolo corpo caldo contro di lui. Il suo odore tutto intorno, su di lui. Il suo viso accaldato dall’alcool e arrossato dalla rabbia. I capelli scompigliati ed il suo respiro affannato, come durante un amplesso amoroso.

 

Si sentì morire, quando sentì il bacino di lei premere contro di lui. Mentre anche il suo respiro diventava irregolare e spezzato dal desiderio e sentiva qualcosa di duro premere contro la tela dei suoi jeans chiedendo di uscire e di entrare nel corpo caldo e morbido della ragazzina bionda semi distesa su di lui. Dopo un po’ Buffy si stancò e si calmò, era inutile la stretta di lui era troppo forte. cercò di scostarsi da lui con il capo, ma lui glielo impedì stringendola ancora di più a lui.

 

“ Mi spiace per prima, ma tu non devi bere Buffy, ti fa star male dopo “ disse a voce bassa mentre la sua mano raggiungeva il viso di lei e lo accarezzava dolcemente.

 

Lei si scostò, mentre il suo respiro si regolarizzava. Lui le baciò il capo e poi partì, ma questa volta andò lentamente. Quella vicinanza con la sua Buffy gli piaceva troppo per desiderare che finisse presto. Buffy cercò ancora di liberarsi, ma non ci fu verso, più lei si divincolava più la stretta diventava serrata attorno al suo corpo, ansimante e accaldato.

 

“ Buffy tutto bene? “ le domandò lui con voce roca, mentre cercava di riacquistare un po’ di controllo sul suo corpo.

 

“ Lasciami “ mormorò lei, mentre si abbandonava su di lui stremata, ma anche piacevolmente coccolata dal corpo caldo e protettivo di lui.

 

Sorrise tra se lui sentendola emettere un profondo sospiro e rilassarsi tra le sue braccia. Purtroppo il tragitto durò pochi minuti. Mentre lui avrebbe voluto tenerla così per sempre.

 

Spense il motore e aprì lo sportello. Sospirando pesantemente. Buffy saltò giù come in fuga e corse in casa. Spike chiuse distrattamente la macchina e la inseguì.

 

“ Buffy dobbiamo parlare, fermati “ le disse mentre entrava in casa. La vide correre di sopra e anche se non poteva vederla sapeva che stava piangendo. Il suo cuore perse qualche colpo, maledicendosi per la sua reazione e per averla lasciata sola.

 

“ Buffy non scappare “ corse su per le scale, arrivò davanti alla porta giusto il tempo per vederla sbattere e sentire il rumore della chiave girata nella toppa.

 

Strinse la maniglia e la girò ripetutamente “ Buffy apri, dobbiamo parlare. Non fare la bambina “ ma dall’altra parte non giunse nessuna risposta. Solo il click dello stereo che si accendeva e la dannata canzone di Dido che partiva.

 

Spike poggiò la fronte contro la porta e aprì la bocca per dire qualcosa.

 

“ Amore per favore aprimi, non voglio che tu sia arrabbiata con me “ mentre lo stava dicendo la musica cessò e ci fu silenzio tutto attorno.

 

Spike aprì gli occhi, sperando che lei avesse capito finalmente. Aprì di nuovo la bocca per parlare, ma fu gelato dalla risata di lei.

 

“ Ciao Amore. mi manchi da morire Angel, qui è tutto terribile, noioso. Sono tutti VECCHI e STUPIDI. Ti prego vieni, potremmo passare due o tre giorni insieme. Ti prego, ti prego, ti prego. “ diceva lei al telefono, alzando la voce da gattina.

 

Il sangue affluì rapido alla testa, la mano si strinse a fare male sulla maniglia, mentre gli occhi si chiudevano per cercare di mantenere un briciolo di razionalità e non sfondare la porta, spaccare quel dannato cellulare e fare l’amore con lei, e ancora e ancora, sino a che l’unico nome che lei ricordasse fosse il suo. Si allontanò di scatto dalla  porta, non voleva ascoltare più neanche una parola.

 

“ Stronza “ mormorò e scese di sotto prima che il poco self control che gli era rimasto andasse in pezzi.

 

 

 

CAPITOLO 7

 

 

 

Chiusa nella sua stanza Buffy ripensò alla serata appena trascorsa e si disse che era stata una sciocca a comportarsi in quel modo, che Spike poteva fare quello che voleva e portarsi a letto chi voleva. Tra pochi mesi lei sarebbe stata maggiorenne e libera. Sarebbe tornata a New York da Angel e finalmente avrebbe coronato il suo sogno d’amore. Al telefono lui le aveva promesso che presto sarebbe venuto a trovarla. Abbracciò il suo Mr. Ciccio, e chiuse gli occhi. Proprio in quel momento si ricordò che era stato proprio Spike a regalarglielo quando aveva 6 anni. Sbuffò e scacciò via dalla mente l’immagine di Dru avvinghiata a lui. “ Angel, quanto mi manchi “ si disse nella speranza di addormentarsi.

 

 

 

“ Ohi…” Buffy scese le scale, con passo pesante ed un terribile mal di testa.

 

“ Ciao passerotto. Tutto okay? “ le domandò lui guardandola preoccupato.

 

“ Sì, più o meno “ lei si portò le mani alle tempie.

 

“ Buffy dobbiamo parlare “ disse lui con tono serio.

 

“ Non c’è nulla di cui parlare Zi….Spike “ sospirò forte lei, chiudendo gli occhio.

 

“ Mi spiace per ieri sera, ma credo che tutta la tensione, la situazione…abbiano contribuito a quello che è successo. Mettiamoci una pietra sopra e andiamo avanti con questa cosa sino alla fine…cercando di non ucciderci a vicenda “

 

L’aveva detto con tono così determinato e calmo che Spike per un attimo pensò di non avere davanti a se la solita, piccola, irragionevole, cocciuta ma adorabile Buffy.

 

“ Poi sai…Angel mi manca moltissimo “ Spike a quelle parole strinse i pugni nelle tasche, il viso teso.

 

“ Buffy…ascolta…non volevo alzare la voce ieri…” il suo tono era diventato basso, quasi una carezza per lei.

 

“ Sì lo so Spike “ annuì lei con il capo. I loro occhi si fissarono in silenzio. E poi lei gli corse tra le braccia.

 

“ Ti voglio bene Spike, ti prego non roviniamo tutto, tra noi. Ti prego. Mi sei rimasto solo tu adesso “

 

‘ Ecco questa è la mia piccola, testarda, capricciosa, fragile e adorabile Buffy ‘ pensò lui mentre la circondava con le sue braccia e la stringeva più forte che poteva al petto.

 

“ St…tesoro, tra noi le cose non cambieranno mai. Te lo prometto “

 

“ Okay “ si calmò lei mentre chiudendo gli occhi inalava il suo odore caldo e dolce.

 

“ Va meglio? “ le chiese baciandole la nuca.

 

Lei fece cenno di si con il capo. “ Amici? “ domandò a mezza voce.

 

“ Sì, Amici “ sospirò lui, scuotendo leggermente il capo.

 

 

 

“ Oh che scena romantica…i due piccioncini che tubano “ una voce familiare fece sobbalzare Buffy. Che si voltò di scatto.

 

“ Anya “ urlò correndole incontro. “ Che ci fai qui? Come sei arrivata, quando? Perché? “

 

“ Wow, calmati sorella “

 

“ Non ci posso credere, sei venuta sola? “ Una punta di speranza nei suoi occhi.

 

“ Ah, ovvio che no “ sorrise lei.

 

“ Ehi ragazzi, come butta? “ Xander fece la sua apparizione sulla porta.

 

“ Xand, anche tu “ Buffy era raggiante di gioia.

 

Gli abbracciò diverse volte prima di riaversi dalla sorpresa.

 

“ Ehmm….mmmm…” un borbottio alle spalle, le ricordò la presenza di Spike.

 

“ Oh, ragazzi, lui è mio marito Spike “ lui le cinse i fianchi da dietro e la strinse.

 

“ Salve ragazzi, è un piacere conoscervi “

 

“ Anche per noi. “ disse Xand guardandolo sospettoso “ Buffy, quando abbiamo saputo che ti sposavi per poco non ci veniva un infarto. Tutto così improvviso “

 

“ Eh, sì “ Spike sorrise beffardamente “ non poteva resistere al mio fascino “

 

disse divertito.

 

“ Falla finita Spike, “ ringhiò lei. “ Quanto vi tratterrete? “ chiese Buffy.

 

“ Sino a che non ci sbattete fuori “ rispose Xander sorridendo perfidamente.

 

“ Sono così felice siate venuti. Mi siete mancati così tanto “ Buffy era felice i suoi occhi brillavano. E Spike rimase incantato a guardarla. Era raggiante.

 

“ La mia Buffy “ sospirò mentre si passava una mano tra i capelli. Poi i suoi occhi si dilatarono e un sorriso demoniaco apparve sul suo viso….

 

Anche lui divenne raggiante.

 

 

 

***

 

 

 

“ E Willow? “ domandò lei un po’ delusa.

 

“ Beh…lei verrà più in là. Sai è sotto esame “

 

“ Si dimenticavo. “ Buffy abbassò il capo, pensando che in quel periodo, quando era al college era tempo di esami, e tutti erano in fibrillazione.

 

Una punta di nostalgia la colse. Spike intuì, subito. E senza esitare la strinse tra le braccia “ Andiamo amore? “ Buffy si ridestò dai suoi pensieri e sorrise.

 

“ Si certo. “

 

“ Bene ragazzi che ne dite di sistemarvi comodamente di sopra? “

 

Spike sorrise, accattivante.

 

“ Oh certo, grazie mille “ Anya era davvero euforica, le erano sempre piaciuti i cottage e questo sembrava particolarmente accogliente.

 

“ Su seguitemi. “

 

Solo quando erano di sopra, Buffy si domandò ‘ dove avrebbero dormito i suoi amici ‘ e la risposta non tardò ad arrivare, quando Spike aprì la porta dello…DELLA SUA STANZA!!!!! Buffy spalancò gli occhi e aprì la bocca per dire qualcosa, ma Spike l’ammonì con uno sguardo. Buffy tacque.

 

“ Adesso cambiatevi, mettetevi comodi. Noi vi aspettiamo di sotto. Ah se trovate le cose di Buffy in giro…è una cosa normale, a lei una stanza sola non basta “ Sorrise sorgnone Spike, mentre le cingeva la vita con le braccia.

 

“ Si grazie amico “ Xander si sedette sul letto ad una piazza e mezzo che era sotto la finestra e si dondolò soddisfatto della morbidezza. Mentre Anya si guardava intorno curiosa. Buffy sorrise plasticamente in attesa che la porta fosse richiusa. E non appena lo fu, si girò di scatto verso Spike cominciò

 

“ Ma che ti è saltato in ment…..”

 

“ Passerotto calmati avanti “

 

“ Calmarmi? Calmarmi? Mi dici dove vado a dormire io adesso? “

 

“ Amore…ma è semplice…Nella ‘ Nostra ‘ stanza. La stanza di una felice coppia di sposini “ il sorriso divertito di lui si allargò sul suo viso.

 

“ Co….m….e? “ Buffy era basita, lo fissava ad occhi spalancati, incapace di dire qualsiasi cosa. “ Ma…ma…..non ci sono…due let….ti….nella….stan…..za…” Disse alla fine imbarazzata, guardando oltre Spike.

 

“ Beh…quello che c’è è abbastanza grande per entrambi “ l’espressione divenne diabolica, e il sopracciglio inarcato arrogantemente.

 

“ Co..sa….io e…te…..nel…looo…..stes….Oh mio Dio “ mormorò balbettando.

 

“ Non possiamo farlo “ disse secca.

 

“ Perché? “ chiese lui curioso.

 

“ Non starebbe bene io ..” Buffy non riusciva a concepire nemmeno l’idea di dormire con lui adesso, eppure sino a qualche anno prima spesso avevano condiviso, letti, sacchi a pelo e divani.

 

“ Tu sei mia moglie, e il posto di una moglie è nel letto con suo marito “ disse lui tra il serio ed il beffardo.

 

“ Si ma, il nostro è un caso…particolare “ Buffy sudava freddo, e sapeva che non c’era altra via d’uscita alla situazione.

 

“ Su amore, di cosa hai paura? “ le chiese provocantemente “ non dirmi che hai paura di me….”

 

“ No, certo che no “ Mentre la sua coscienza le diceva ‘ Sì, Sì, paura, pericolo. Situazione pericolossissima. Fuggire a gambe levate. ‘

 

“ Bene allora…” Spike scrollò le spalle e tornò di sotto, lasciandola in preda alle sue paure e reconditi pensieri.

 

Il pranzo fu particolarmente piacevole, Buffy era particolarmente allegra, e questo faceva stare bene anche Spike, che si sentiva meno teso.

 

“ Allora, dimmi Spike…come hai fatto a convincere ‘ Ciuco ‘ Buffy a sposarti, così su due pieidi? “ Xander lo fissò ed attese, in realtà in lui vi era un po’ di invidia. Aveva amato Buffy sin da quando l’aveva vista al college, ma erano diventati amici e lei non ne aveva voluto sapere di barattare la probabile duratura e salda amicizia, con una burrascosa e forse breve, relazione. Aveva sempre avuto da ridire su tutti i ragazzi di Buffy, o erano troppo alti o troppo bassi. Troppo magri o troppo grossi. Troppo stupidi o secchioni. Troppo seri o troppo frivoli. Mai uno che andasse bene. Poi era arrivato Angel e non c’era stato nulla da fare. Buffy era partita per lui. Ormai si era quasi abituato all’idea che lei prima o poi, in un lontano futuro potesse sposarlo… e poi lei faceva questo colpo di testa con uno sconosciuto.

 

Spike rispose con calma “ Beh…io e Buffy ci conosciamo da anni, ho avuto la fortuna di essere amico di suo padre, quando ci siamo rivisti…” il tono si fece leggermente più basso. Mentre tristi ricordi riaffioravano alla mente di entrambi. “ E’ stato come una folgorazione. Ho resistito qualche giorno e alla fine le ho chiesto di uscire, ci siamo baciati al chiaro di Luna ed io ho capito che era la donna per me. Il giorno dopo le ho chiesto di sposarmi. E lei mi ha detto di Sì. “

 

Buffy fece una smorfia pensando ‘ Che storia assurd…..’

 

“ Ohhhhhhhh che romantico, vero tesoro? “ Anya aveva gli occhi lucidi e un sorriso ebete sul viso.

 

‘ Eh??? Romantica? ‘ Buffy non poteva crederci. Guardò Xander per vedere la sua espressione crucciata tipo ‘ questo non me la conta giusto, cosa c’è sotto…’

 

e invece lui sorrideva e guardava Spike quasi con ammirazione. ‘ Che cavolo di dimensione era quella? E dove erano finiti i veri Xander e Anya? ‘

 

“ Beh, questo io lo chiamo un uomo deciso. Buffy hai fatto un’ottima scelta “

 

Diede un grosso morso al suo hamburger.

 

“ Oh….sì, romantico…” Bofonchiò Buffy senza avere il coraggio di guardare Spike.

 

Il pomeriggio volò tra gli album di foto di Anya, e tutti i pettegolezzi dettagliati da dormitorio di college. Ogni ora che passava Buffy diventava più agitata, mentre Spike sembrava più euforico.

 

L’orologio a pendolo del soggiorno batté le dieci. Xander si stiracchiò sul divano. Il viaggio era stato faticoso e lui non era mai stato un campione di resistenza.

 

“ Bene se non vi spiace, io sono in riserva. Sarà meglio che vada a ricaricarmi con una buona notte di sonno “ Guardò Anya con intenzione.

 

“ Sì giusto…una buona notte di sonno e orgasmi “ disse lei con naturalezza.

 

Spike la guardò scioccato, mentre Buffy rossa come non mai in vita sua. Si affrettò ad intervenire.

 

“ Sì è meglio andare a dormire. “ Le mani sudavano e lei sentiva mancarle l’aria.

 

“ Si anche io non vedo l’ora di mettermi a letto oggi…” La voce di Spike era stata così bassa e profonda che aveva fatto venire i brividi a Buffy. Il suo sguardo bruciava sulla pelle di lei, mettendola ancora più a disagio.

 

Lentamente salirono le scale. Buffy sentiva il respiro di suo marito alle spalle e lo sguardo fisso su di lei. Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata.

 

Xander aprì la porta della stanza.

 

“ Beh  buonanotte “ dissero in coro lui e Anya.

 

Buffy si ricordò di qualcosa improvvisamente e avvicinandosi alla porta della stanza disse “ un attimo “ entrò, prese il pigiama e Mr. Ciccio ed uscì rapidamente. “ Sapete li dimentico sempre in giro “ sorrise nervosamente.

 

“ Buona notte a domani ragazzi “ Si girò e il suo sguardo incrociò quello del marito. Appoggiato allo stipite della porta con la schiena, il capo inclinato da un lato e le mani posate pigramente sulla cintura dei jeans. Le sorrideva mentre una luce divertita gli attraversava lo sguardo.

 

Sbuffò e si avviò verso la camera da letto. Oltrepassò la soglia con riluttanza, senza guardarlo. Mentre lui faceva un cenno di saluto con il capo a Xander e Anya. Si staccò dalla porta ed entrò nella stanza richiudendosi la porta alle spalle.

 

“ Finalmente soli amore “ la sua risata divertita la immobilizzò.

 

Il respiro di Buffy si fece irregolare sentendo il frusciare dei vestiti alle sue spalle. ‘ Si sta spogliando, si sta spogliando. ‘ Inghiottì con difficoltà e cercò di calmare il suo cuore che sembrava impazzito. Poi raccogliendo tutto il coraggio che aveva si voltò lentamente……

 

Senza guardarlo disse tutto d’un fiato “ Da che parte dormi tu? “

“ Al centro “ rispose lui con un sorriso diabolico.

“ Oh…ehm….sarà meglio che vada in bagno a cambiar….”

“ Eh? Buffy si presume tu sia mia moglie, e che io ti abbia vista nuda, quindi dovresti cambiarti qui e non in bagno. “ Lui sembrava divertirsi un mondo per quella situazione imbarazzante ed assurda.

“ Ma…ma….io…” Buffy aveva i nervi a fior di pelle e la sua vicinanza, il suo sguardo che le accarezzava la pelle, facendola infiammare. ‘ Oh mio Dio, oh mio Dio. Che mi sta succedendo. Perché? ‘ Buffy non riusciva a capire cosa stesse accadendo, ma dalla sera della famosa cena, qualcosa era rapidamente ed inspiegabilmente cambiato in lei. Ora guardava l’uomo che era suo marito con occhi diversi, e questo la confondeva. Stentava addirittura a credere che in passato avessero avuto tanta confidenza, da dormire insieme stretti, stretti.

“ Dannazione “ Borbottò lei nascondendosi dietro la tenda e cominciando con difficoltà a cambiarsi. Spike si sedette sul bordo del letto e scrollò il capo divertito.

“ Sei proprio una bambina Buffy, lo sai questo vero? “

“ E tu sei vecchio…Zi…”

“ Taci Buffy “ improvvisamente il suo tono era diventato serio e risentito.

La testa di Buffy fece capolino dietro la coltre di tende.

“ Stavo scherzando…” disse guardandolo preoccupata “ e poi lo sai da te che non è così visto il successo che hai con le donne “ tornò dietro la tenda e si morse il labbro. Questa frase adesso non la faceva più ridere. Anzi le dava enormemente fastidio pensare a lui a letto con un’altra o che baciava un’altra.

“ Buffy…falla finita adesso “ Spike sembrò ancora più arrabbiato di prima.

‘ Non lo capirò mai ‘ si disse lei facendo spallucce e uscendo da dietro la tenda.

Il sorriso sarcastico di Spike si spense sul suo viso, mentre i suoi occhi si scurivano per il desiderio e la sorpresa.

Buffy con indosso il suo pigiamino celeste era una visione. Così infantile e così dannatamente sexy. Se solo non fosse stato un gentiluomo, le sarebbe saltato addosso. L’avrebbe sbattuta sul letto e l’avrebbe scopata sino a farla miagolare. Il respiro si mozzò in gola al solo pensiero di lei sotto di lui eccitata ed accaldata che gemeva e si contorceva per il piacere. Un desiderio intenso di strapparle di dosso, quel pigiama si fece strada nella mente di Spike. ‘ Controllati, controllati. Resisti ‘ si ripeteva senza sosta.

Con un balzo Buffy si lanciò nel letto, facendolo sussultare. Lui la raggiunse e si mise dal suo lato.

“ Spengo la luce? “ le chiese con voce interrotta dal respiro irregolare.

“ Sì. Buona notte “ gli disse frettolosamente lei girandosi dall’altra parte “

Spike sospirò e chiuse gli occhi quando….

 

 

Tonf, tonf, tonf

“ Oh…sì avanti stallone, cavalcami, avanti “

tonf, tonf, tonf….

Piccole grida sommesse, gemiti e rumori di testata del letto sbattuta contro il muro cominciarono ad udirsi dalla stanza accanto.

Buffy strinse gli occhi e si raggomitolò ancora di più su se stessa, sperando la finissero presto.

‘ Oh cazzo, ci stanno dando dentro ‘ pensò Spike lanciando uno sguardo alla figura di Buffy stesa al suo fianco. ‘ Cazzo, cazzo, finitela o tutto andrà a puttane ‘

 

“ Oh….si, tutto dentro, ancora impalami amore “

 

‘ Oh dannazione, Sta buono tu. ‘ Spike guardò in basso dove il suo membro si muoveva freneticamente, puntando dritto verso il sedere di Buffy.

Il suo demone venne alla luce e gli sussurrò cattivi pensieri.

‘ E’ a pochi centimetri da te. Basta che le circondi le spalle e l’attiri a te. Chiudila in una morsa d’acciaio. Abbassale quei ridicoli, ma così sexy pantaloni di pigiama, e ficca il tuo cazzo dolorante in lei. E datti pace.

‘ Basta, sta zitto. Non posso, non così ‘ mormorò lui tra se e se.

Mentre i rumori della stanza accanto non accennavano a diminuire.

Sollevò il cuscino e affondò la testa sotto di esso, sperando di attutire quei dannati gemiti.

“ Prendi Anya, questa e questa, così impari a non essere puntuale ragazzina cattiva. E ancora questa “

“ Ohhhh….siiiii “

“ Ora su bambina vai a succhiarlo avanti. E’ tutto tuo “

 

‘ Oh Buffy, piccola mia. Bella, dolce e testarda. Dimmi che vuoi anche tu ti prego. ‘ La piccola rosea bocca di lei su di lui. La sua pelle profumata…’ Oh cazzo fatela finita. ‘

Buffy nel suo angolo sudava freddo. Quei ‘ rumori ‘ scatenavano in lei sensazioni sopite. Lui che le posava una mano sulla spalla, che la costringeva a girarsi e che voleva stare con lei.

L’attirava a se e l’accarezzava voglioso, prima di avventarsi su di lei come in predatore affamato.

‘ Ehi ma che cavolo ti è saltato in mente Buffy? VIA. CATTIVI PENSIERI, VIA ‘

Tirò un profondo sospiro, e per la prima volta in vita sua il suo ultimo pensiero non fu per Angel…ma per Suo Zio. ‘ Oh che Dio mi aiuti “ pensò mentre scivolava lentamente nel sonno.

Spike spalancò gli occhi, era accaldato, ed affannato. Un dannato sogno erotico. Sentiva ancora la sua erezione che premeva contro il suo pigiama, di solito dormiva nudo ma che era stato costretto ad indossarlo visto ce c’era Buffy.

Già Buffy. Guardò in basso e la vide raggomitolata contro il suo fianco. Le mani posate attorno al suo petto e il viso schiacciato contro il suo torace. Una vampata di calore lo assalì. Le sue mani si posarono gentilmente sui fianchi di lei. Mentre i suoi occhi indugiavano sul profilo delle labbra che era ben visibile nella penombra della stanza. Le sue labbra si abbassarono per catturare quelle di lei.

La voleva così disperatamente, aveva così bisogno di lei, del suo corpo caldo.

Le sfiorò leggermente ' morbide e calde, come ricordava. '

Un gemito sommesso uscì dalla bocca di lei e lui si preparò ad approfondire il bacio, ma lei si mosse e mugugnò qualcosa tra i denti. Si stava svegliando. Spike si ritrasse con un profondo sospiro, mentre lei spalancava gli occhi.

Rimase per un attimo sorpresa guardandosi attorno, realizzando infine che nella stanza accanto c’erano Xander e Anya e che lei era a letto con Spike.

‘ Ohhhhhhhhh NEL SUO LETTO ‘

“ Ciao passerotto “ la sua voce apparentemente calma e tranquilla la fece sobbalzare.

“ Ciao Spike “ mugugnò lei.

“ Sarà meglio alzarsi “ disse lui e saltò giù dal letto. Non voleva che Buffy lo vedesse in quello stato di profonda eccitazione, almeno sino a quando non lo avesse implorato di darglielo, allora lui l’avrebbe fatto volentieri. Un sorriso sognatore apparve sul suo viso, mentre gli occhi si accendevano.

' Buffy ' respirò profondamente.

" Vado a fare una doccia " le disse guardandola di sfuggita. Ancora raggomitolata pigramente nel suo letto. Il viso assonnato e lo sguardo immenso. " Ne ho proprio bisogno. "

Un'altra notte così e al diavolo gentilezza, calma e rispetto. Non avrebbe resistito e avrebbe fatto l'amore con lei, volente o nolente. Per l'espiazione e il perdono...ci avrebbe pensato dopo.

 

 

 

CAPITOLO 8

 

 

 

“ Senti Spike, Anya ed Xander vorrebbero vedere i posti qui attorno, non sono mai stati tanto lontani dalla città e beh…a quanto pare Anya adora queste cose e vorrebbe fare un’escursione. A te non dispiacerebbe se io….”

 

Buffy stava parlando attraverso la porta del bagno, cercando di sovrastare il rumore dell’acqua che scorreva.

 

Attese qualche secondo, quando era quasi convinta che lui non avesse ascoltato, la porta si spalancò e uno Spike gocciolante, i capelli umidi, coperto solo da un’ asciugamano in vita fece la sua apparizione.

 

“ Sarà un piacere amore e poi ci divertiremo, questi posti sono davvero stupendi. “ Con passo sicuro si diresse verso la stanza e Buffy lo seguì a ruota.

 

“ Ma non c’è bisogno che tu venga con noi, va bene anche se…”

 

“ Come? Io verrò con voi amore, siamo appena sposati, in Luna di miele. Dove vai tu passerotto, vado anche io “

 

Buffy tirò un profondo sospiro, non avrebbe cambiato idea.

 

“ Va bene, fa come vuoi “ scrollò le spalle girandosi, guardare il suo petto nudo aveva uno strano effetto su di lei. Lui sembrò accorgersene, perché un lieve sorriso gli attraversò le labbra.

 

“ Buffy cosa c’è? “ le domandò con voce profonda.

 

“ Niente, è solo che… “ Buffy esitò sbuffando.

 

“ Sembra che tu non abbia mai visto un uomo nudo … “ la scrutò attentamente. Buffy come punta sul vivo si girò di scatto.

 

“ Certo che l’ho visto “ borbottò a denti stretti, mentendo.

 

Spike socchiuse gli occhi, sospettoso. E poi con un gesto repentino e plateale fece scivolare via la asciugamani, restando nudo come il giorno in cui era nato.

 

“ Ohhh....mmmm “ Buffy spalancò gli occhi, che non volevano staccarsi dal suo pene semi eccitato ed emise un gemito.

 

Spike rabbrividì al suono della sua voce roca e sorrise divertito, inarcando il sopracciglio con fare arrogante.

 

“ Ti piace quello che vedi passerotto? “

 

Buffy si ridestò, rendendosi conto di stare fissando spudoratamente il suo….il suo…. “ Oh, porco “ urlò e corse via per le scale, con il volto in fiamme e il cuore che le batteva all’impazzata

 

Nervosamente si aggirò tra i fornelli, mentre l’immagine del suo grosso

 

‘ enorme ‘ e….non l’abbandonava un momento. Le mani sudavano e il sangue pulsava velocemente nelle vene.

 

“ Cosa c’è Buffy? Qualcosa non va….sembri…sembri…accaldata, “ disse Anya scrutandola attentamente.

 

“ Certo che sto bene, mai stata meglio in vita mia. Pressione regolare, pulsazioni anche, sana come un cavallo “ sorrise nervosamente, tornando ad armeggiare con toast e burro.

 

“ Eccomi qui. Buongiorno a tutti “ la sua voce calda alle spalle, molto vicina, la fece sobbalzare. Ed infine il suo cuore si fermò quando sentì le sue mani serrarsi sulla sua vita e le sue labbra posarsi delicatamente sul suo collo, per tracciare una scia di piccoli sensuali baci lungo il collo.

 

“ Profumi di buono Buffy Ann Darcy “ mormorò annusandola in modo sensuale e molto, molto eccitante.

 

“ Oh…è il…bagnoschiuma “ si schernì lei balbettando.

 

“ Oh, no passerotto, sei tu che sai di buono. Ti mangerei “

 

“ Su siediti Spike, ci sono ospiti …. “ mormorò Buffy cercando di liberarsi dalla stretta, anche se nel profondo del suo cuore sperava che lui la tenesse ancora stretta a se.

 

“ Oh non preoccuparti per noi Buffy. Noi non badiamo a queste cose. Anche se…. A dire il vero mi sono un po’ meravigliata di tutto quel silenzio nella vostra stanza questa notte. “

 

“ Anya “ esclamò stupita e adirata Buffy.

 

“ Beh, siete in Luna di miele e pensavo che ci avreste dato dentro…” lanciò un occhiata compiaciuta a Spike poi proseguì. “ Lui sembra un tipo caldo, da orgasmi multipli “

 

“ Anya “ questa volta intervenne Xander un po’ risentito per quell’apprezzamento fatto ad un altro uomo.

 

“ Oh dai Xand, tu sei una categoria a parte e lo sai…cuccioletto mio “

 

“ Oh ora cominciamo a ragionare “ le sorrise lui compiaciuto.

 

“ Beh…amore….dimmi…sono un tipo da orgasmi multipli come dice Anya? “

 

Spike sorrise, stringendo di più la presa su di lei.

 

“ Io, io…. Non sta bene parlare di queste cose “ sentenziò alla fine con una smorfia seccata in viso, e con una spinta si liberò della stretta di Spike, mentre gli lanciava uno sguardo omicida.

 

“ Sapete com’è…è timido il mio passerotto “ Spike rise divertito, mentre prendeva posto al tavolo.

 

Buffy portò il pane imburrato e la marmellata. Si voltò per tornare verso la credenza quando, le gambe di Spike la bloccarono, intrappolandola.

 

“ Pago pegno “ disse sorridendo.

 

“ Non fare lo stupido Spike “ Buffy era imbarazzata.

 

“ Pago pegno “ ripeté lui deciso a non mollare.

 

“ Cosa vuoi? “ sbuffò lei guardando con la coda dell’occhio Anya e Xander che sembravano divertirsi per gli scherzi idioti di Spike, che la mettevano in imbarazzo.

 

“ Mmm….vediamo….ah sì…” i suoi occhi brillarono “ Te?. “ Buffy arrossì.

 

“ Smettila “ ringhiò.

 

“ Un bacio, amore per questa volta mi accontento di un bacio “

 

“ Ma….Spike, “ protestò debolmente, mentre il cuore non ne voleva sapere di calmarsi.

 

“ Vieni qui Buffy “ e senza dire altro le afferrò un braccio con la mano e l’attirò su di se. I loro sguardi si incatenarono, mentre Buffy si sentì mancare. Il suo viso era a pochi centimetri, Buffy chiuse gli occhi in attesa, abbandonandosi. Le labbra di lui toccarono lentamente quelle di lei. Una sensazione di calore e di debolezza assalì Buffy. Mentre le mani di lui scivolarono lungo i suoi fianchi e le cinsero le spalle per avvicinarla più che poteva. Le ginocchia di Buffy cedettero e lei finì seduta sulla coscia di Spike. Emise un gemito sommesso nella bocca di lui, che si tese per il piacere. La lingua di lui premette sulle sue labbra chiedendo di entrare. Buffy cercò di resistere, ma il respiro cominciò a mancarle. Così si arrese e lasciò che lui la conquistasse ed esplorasse senza pietà.

 

Le braccia di lei cominciarono lentamente ad accarezzargli il torace muscoloso.

 

Quando finalmente sembrò stanco si allontanò quel poco che gli consentì di respirare. Mentre la sua fronte rimase premuta contro quella di lei.

 

“ Pegno pagato “ disse sorridendole dolcemente ed accarezzandole la guancia con un dito.

 

“ Uhmmmm….” Mugugnò lei confusa, mentre gli occhi erano inchiodati alle labbra di lui.

 

“ Mmmm…passerotto, qualcosa mi dice che vorresti pagare un altro pegno, o sbaglio “ sorrise compiaciuto.

 

“ Ti sbagli “ si riprese Buffy, e velocemente si liberò dalla sua stretta e tornò verso la credenza. Respirando irregolarmente e con gli occhi lucidi.

 

“ Ecco cosa intendevo, decisamente un tipo da orgasmi multipli “ Anya esclamò ormai convinta.

 

‘ Dio ti prego, falla tacere, o non rispondo di me ‘ disse tra se mentre con un profondo sospiro tornò al tavolo e si sedette, sotto lo sguardo indagatore di tutti i presenti.

 

 

 

***

 

 

 

“ Accidenti, moscerini dappertutto “ Anya continuava ad agitare le mani convulsamente attorno a se. “ Questo non lo dicono nelle guide turistiche “ continuava a lamentarsi, mentre proseguivano lungo il sentiero.

 

“ Alla tua amica, non sembra poi piacere così tanto la natura “ sorrise lui guardandola di sbieco, con un’espressione indecifrabile.

 

“ Già “ Per tutto il tragitto era rimasta in silenzio, evitando accuratamente di incrociare il suo sguardo. L’aria ormai era tesa tra loro.

 

“ Buffy per prima…” iniziò lui dolcemente, con tono sommesso.

 

“ Non voglio parlarne, so che era tutta una finta “ cercò di tagliar corto lei.

 

“ Quel bacio non era poi così finto passerotto “ sorrise lui. Deciso ad andare sino in fondo.

 

“ Non è vero “

 

“ Mi hai baciato passerotto, non negarlo “

 

“ Non è vero, stavo recitando “

 

“ Balle “

 

“ Smettila, Spike “

 

“ Altrimenti? “ chiese lui divertito.

 

“ Sei un bugiardo. “

 

“ Vogliamo provare ancora? “ chiese improvvisamente serio, inclinando il capo da un lato e bloccandole il passo.

 

I suoi occhi lucenti e scuriti dal desiderio.

 

Buffy cercò di dire qualcosa ma le parole le mancarono. Mentre lui chinava il capo per raggiungere le sue labbra.

 

‘ Chissà quante donne avrà baciato? ‘ si chiese mentre le sue labbra erano pericolosamente vicine. Un senso di nausea e di rabbia la pervasero.

 

“ No, sei uno stupido. “ Urlò secca lei, indietreggiando. Gli lanciò uno sguardo carico di rancore e disse con voce sottile e piena di disprezzo “ Io non sono una delle tue fidanzate della settimana. “ e senza aspettare replica, corse via.

 

Gli occhi di Spike si intristirono, un sospiro amareggiato uscì dalle sue labbra.

 

“ Buffy, aspetta. Amore, ascoltami… “ la chiamò lui correndole dietro.

 

“ Guardali si rincorrono come fossero dei bambini “ disse Anya indicandoli.

 

“ Secondo me qualcosa non quadra, “ Xander era sospettoso.

 

 

 

“ Buffy fermati “ le intimò Spike, afferrandola per un braccio.

 

“ Lasciami “ Buffy tremava, mentre sentiva una sensazione di rabbia, assurda, che le faceva contorcere le budella.

 

“ Cosa ti prende piccola? Perché sei scappata? “

 

“ Perché?? Tu mi chiedi il Perché? “ Buffy roteò gli occhi, mentre le labbra le tremavano. “ Mi hai costretta a questa farsa di matrimonio, mi hai portata qui in questo posto dimenticato da Dio e…e ….mi metti in imbarazzo davanti ai miei amici. “ strinse i pugni.

 

Spike socchiuse gli occhi e la fissò attentamente, conosceva bene Buffy Summers e sapeva per certo che non gli stava dicendo la verità.

 

“ Non è per questo…avanti Buffy dimmi di cosa hai paura “

 

Buffy fece una smorfia e sbuffò. “ Io non ho paura di niente “ disse cercando di sembrare sicura.

 

Spike continuò a fissarla attentamente. “ Hai paura di me?! “

 

“ Di te? No “ rispose secca.

 

“ Allora hai paura di te stessa “

 

Buffy mosse confusamente le labbra per dire qualcosa, ma fortunatamente per lei fu interrotta.

 

“ Finalmente ti ho trovato dolcezza “

 

La voce sottile di Dru, fece sobbalzare entrambi. Spike si accigliò, non avrebbe voluto essere interrotto proprio in quel momento.

 

“ Sono forse in ritardo? “ E si avvicinò a lui, posandogli le braccia sulla spalla.

 

Spike rimase immobile, fissando Buffy.

 

Dal canto suo Buffy era preda di un attacco di gelosia acuta. Odiava quella strega bruna, dagli occhi violetti come non aveva mai odiato nessuno.

 

“ Avevate un appuntamento vedo…” Buffy incrociò le braccia al petto e la sua voce si fece dura e sarcastica.

 

“ Buffy…” cercò di dire lui ma lei non voleva ascoltarlo.

 

“ Ho forse interrotto una lite in famiglia? “ Disse sorridendo perfidamente Dru.

 

“ Famiglia? Lite? Ah….questa è bella “ Buffy era furibonda. “ Davvero divertente. “ Fissò Spike con disprezzo. “ Bene, credo di essere di troppo qui. Divertitevi, e a non rivederci mai più. “ e riprese la sua corsa.

 

Spike era confuso, ed indeciso sul da farsi, fu Dru a decidere per lui.

 

“ Gelosa la ragazzina a quanto vedo “

 

“ Cosa? Gelosa? “ Spike sembrò essere come colpito da un fulmine a ciel sereno. Dru aveva ragione, Buffy era gelosa. Gelosa di lui. Fissò Dru per un istante e poi sorridendo le disse “ Grazie “ e corse via. Lasciandola attonita.

 

“ Buffy aspetta “

 

A sentire nuovamente la voce di lui alle spalle, Buffy che aveva rallentato la sua corsa, si sentì braccata e riprese a correre attraverso gli alberi.

 

Spike era sempre più vicino e lei aveva un presentimento.

 

“ Buffy “ la raggiunse di nuovo lui, bloccandole il passo.

 

“ Vattene via! “ Urlò lei esasperata.

 

“ Amore vieni qui…” cercò di prenderle le mani ma lei si tirò indietro. Si girò di scatto e perse l’equilibrio, inciampò in un ramo e cadde rovinosamente per qualche metro lungo la discesa. Spike la raggiunse subito per aiutarla.

 

“ Amore tutto bene. ti sei fatta male? “ Buffy aveva graffi su tutto il corpo e sulla guancia destra. Una sbucciatura al ginocchio e un taglio sul fianco, dovuto da un ramo appuntito sporgente dall’albero che aveva frenato la sua corsa.

 

“ Ahioo “ gemette mentre allontanava le mani di Spike. “ Faccio da sola “ mormorò. Ma Spike non l’ascoltò.

 

“ Aggrappati a me Buffy “ e la sollevò tra le braccia. “ Ti porto a casa per  medicare la ferita. “

 

“ Mettimi giù ti ho detto. Faccio da me, tu vai pure al tuo ‘ appuntamento ‘ con quella stupida strega “

 

Spike sorrise divertito e un po’ compiaciuto. Strinse tra le braccia la sua Buffy e tornò a casa, seguito da Anya ed Xander preoccupati.

 

Buffy si sentiva a disagio, ma anche protetta e felice tra le braccia di lui.

 

“ Non è niente, non temete. Io porto di sopra Buffy e le disinfetto le ferite, torno subito. “ Senza dire altro, Spike salì le scale, raggiunse la loro camera e depose Buffy sul letto. Le sistemò il cuscino e poi andò in bagno a prendere la cassetta del pronto soccorso.

 

“ Eccomi qui “ disse sedendosi accanto a lei e preparando il necessario per pulirle le ferite.

 

Senza parlare cominciò ad accarezzarle la pelle lacerata, vicino ai graffi ed alle ferite. Mentre i suoi occhi cercavano quelli di lei.

 

Passò l’ovatta imbevuta di disinfettante sui vari tagli e Buffy strinse i denti per il dolore.

 

“ Brucia “ mormorò, mentre una lacrima spuntava dalle ciglia.

 

Lui le accarezzò il viso e le diede un bacio sulla fronte.

 

“ Su piccola, ora passa “

 

E poi, rimasero immobili uno di fronte all’altro. Buffy sentiva il suo cuore battere furiosamente nel suo petto. Le sue carezze, le sue mani, era soggiogata dalla sua vicinanza. Buffy lo desiderava, e questo la terrorizzava.

 

“ Buffy…tu non sei la mia ragazza della settimana “ disse lui sommessamente, inclinando il capo. Lo sguardo si fece più intenso e penetrante. Lei non rispose, arrossì e lui continuando a fissarla si allungò su di lei. Poggiando le mani sul letto, da ogni lato e la scrutò dritta negli occhi, come cercasse qualcosa.

 

“ Uhmmm “ gemette Buffy nervosamente mentre le labbra di lui cercarono quelle di lei.

 

“ No ti prego “ mormorò ma le labbra si sporsero in attesa del suo tocco e gli occhi si chiusero.

 

Si sfiorarono, accarezzarono e sussurrarono parole d’amore, ma ben presto per Spike non fu più sufficiente. Premette contro la sua bocca, forzandola ad aprirla per farlo entrare e il bacio divenne intenso e coinvolgente.

 

“ Oh passerotto, sapessi quanto ti voglio. Mi fai impazzire “ sussurrò, continuando a baciarla e ad accarezzarla sempre più sensualmente.

 

“ No io…” Buffy esitò, ma il tocco di lui esperto e sconvolgente le impedirono di continuare con le proteste. Le braccia di lei circondarono le spalle di lui e lo attirarono ancora di più a se. “ Spike “ gemette mentre inarcava i fianchi contro il bacino di lui.

 

“ Wow…” farfugliò mentre sentiva lei che si muoveva convulsamente sotto di lui, provocandolo con lenti movimenti circolari in corrispondenza del suo pene, ormai duro a fare male.

 

Le mani di lui scivolarono su tutto il corpo di lei. Era calda ed eccitata.

 

“ Oh Buffy, così dolce, così calda e…” con un movimento rapido infilò la mano nei jeans di lei sfiorandole la femminilità “ e….bagnata “ continuò con respiro irregolare.

 

“ Spike, oh Dio Spike “ mormorava lei in preda al piacere.

 

“ Si passerotto, tutto quello che vuoi “ mugugnò mentre le sue carezze erano diventate insopportabili. La mano di lui scivolò sotto la camicia e cercò subito il suo seno, con il pollice sfregò le piccole punte rosate, che subito si tesero.

 

“ Sei bellissima, “ gemette con voce bassa e roca, scostò i lembi della camicia mentre le labbra si chiudevano su un capezzolo e cominciavano a succhiare, avide di lei.

 

La mano di lui si mosse sulla femminilità di lei ormai zuppa, sempre più rapidamente. Buffy era senza fiato, ansimava e gemeva rumorosamente.

 

Spike cominciò a sussurrare all’orecchio di lei frasi volgari ma molto eccitanti.

 

“ La tua figa è morbida e calda. Amore voglio riempirti tutta del mio sperma “ Buffy rabbrividì, mentre sentì le mani di lui armeggiare con i suoi jeans.

 

" Il mio cazzo a voglia di te amore, io ho voglia di te amore "  mormorò lui mentre continuava a baciare e succhiare prima uno, poi l'altro capezzolo ormai duri come pietre ed arrossati.

 

Con l’ultimo briciolo di lucidità Buffy, lo allontanò da se. Era in lacrime.

 

“ Passerotto, non devi aver paura, io non ti farei mai del male.”

 

“ Non voglio “ disse in un bisbiglio.

 

Lui la fissò con intensità

 

“ Non è vero, tu mi vuoi. “

 

La mano di lui continuava ad accarezzare la sua fessura, ormai gonfia di desiderio. Buffy sapeva che aveva ragione, lei lo voleva ma non era giusto. Lei amava Angel, oppure no?

 

Le parole uscirono da sole

 

“ Io voglio Angel “

 

Spike gelò e si fermò, mentre la rabbia e la cieca gelosia, lo assalirono.

 

 

 

Capitolo 9

 

 

 

“ Buffy, stavi pensando a lui mentre…? “ gemette Spike, lo sguardo adirato e amareggiato.

 

“ Maledetto! Ti prego Buffy non fermarmi, non ora “ il suo respiro era affannato e la voce resa roca dal desiderio ma si poteva percepire anche la rabbia.

 

“ Non voglio “ disse lei in un sussulto, irrigidendosi, mentre cominciava a piangere.

 

“ Dannazione, qual è il tuo fottuto problema! “ ringhiò allontanandosi da lei prima di perdere definitivamente il controllo.

 

Buffy si rannicchiò sotto le coperte e cominciò a singhiozzare.

 

“ No, piccola ti prego. Smettila, non sopporto di vederti piangere. Scusami. “ Spike si sentiva frustrato e dannatamente inappagato.

 

Si stese sul letto e si coprì il volto con un braccio, sperando di riuscire a calmarsi. Non seppe dire quanto tempo fosse passato, ma dalla stanza accanto si udirono i tipici rumori….

 

Spike cominciò a sudare freddo ‘ No decisamente questo non aiuta ‘ pensò mentre sentiva nuovamente crescere in se il desiderio per Buffy. Si alzò di scatto, e si voltò verso di lei.

 

“ Buffy tesoro, “ si avvicinò a lei ed infilò la mano nel suo top, accarezzandola delicatamente.

 

“ Lasciami “ Sbottò lei ritraendosi. Gli occhi di lui brillarono. Seccato e deluso si alzò in piedi, si passò una mano nei capelli ed infine disse guardando le sue spalle rigide, scosse dai singhiozzi.

 

“ E va bene…come vuoi tu “ indossò lo spolverino ed uscì frettolosamente dalla stanza.

 

Buffy lasciò le lacrime correre sul suo viso. Lei voleva Angel era fidanzata con Angel, non poteva averlo dimenticato così presto. Oppure si?

 

 

 

***

 

 

 

Seduto al bar Spike mandava giù un bourbon dopo l’altro.

 

“ Ehi…” lo salutò Dru appiccicandoglisi addosso. “ Solo, soletto??? “

 

gli sorrise lasciva. E Spike aveva così bisogno di una donna che lo desiderasse.

 

“ Già mormorò “ mentre mandava giù un altro bicchiere.

 

Dru gli posò una mano sui genitali e li accarezzò ripetutamente, facendolo gemere dal piacere. Spike non allontanò la mano di lei.

 

“ Vuoi che ti faccia compagnia? “ gli chiese secca. Lo sguardo fisso in quello di lui, non lasciava dubbi su quello che gli stava offrendo.

 

Spike esitò, ma nella sua mente le parole di lei riecheggiarono come una stilettata “ VOGLIO ANGEL. “

 

Si alzò e pagò le consumazioni distrattamente. Strinse il braccio di Dru, e disse tra i denti, con rabbia “ Si andiamo “ e rapidamente guadagnò l’uscita del locale.

 

Mezz’ora dopo…

 

“ Wow, sei stato…fantastico tesoro. “ sorrise soddisfatta lei, mentre tirava giù il suo vestito, lacerato in diversi punti e sgualcito.

 

“ E’ come se non lo facessi da molto tempo…troppo “ lo fissò con attenzione e seppe di aver colto nel segno.

 

“ Oh…la mogliettina ti manda in bianco? “ ghignò divertito.

 

“ Poveretta…quella stupida non sa cosa si perde. Non è facile trovare un cazzo come il tuo lo sai Amore “

 

Spike si accigliò e poi rispose con calma apparente “ Non una sola parola su di lei Dru. “ lo sguardo divenne freddo e leggermente triste.

 

“ Oh…come vuoi amore, dopo quello che mi hai fatto questa notte, non ti negherei nulla “ sorrise maliziosamente.

 

“ Al diavolo Dru “ sbuffò lui rialzandosi dal letto ed indossando la camicia rapidamente.

 

“ Se è come questa notte…al diavolo ci andrei sempre allora.

 

“ Fa come ti pare. Addio “ senza voltarsi corse via nelle prime luci dell’alba. Buffy si sarebbe svegliata con lui al suo fianco.

 

Entrò nella stanza senza far rumore, si sfilò la camicia ed i pantaloni e si infilò sotto le coperte.

 

“ Amore, mi spiace per prima. “ allungò la mano per stringerla a se, mentre il rimorso per quello che aveva fatto lo stava soffocando.

 

Raggelò. Il posto era freddo e di Buffy nessuna traccia.

 

“ Buffy? “ la chiamò. Poi si guardò intorno circospetto. I suoi occhi si spalancarono per il terrore. Era andata via portando con se, Mr. Ciccio.

 

“ Non può essersene andata. Non può “ si ripeté meccanicamente, mentre la paura di averla persa gli impediva di ragionare.

 

Tirò un profondo sospiro e prese il telefono. Doveva ritrovarla, ad ogni costo.

 

 

 

“ Si fammi sapere appena hai notizie, grazie Rupert “ riattaccò il telefono e andò di filato in bagno a farsi una doccia.

 

‘ Maledizione, ma che mi ha preso, che idiota che sono…’ sospirò pesantemente sollevando il capo per ricevere in viso un getto di acqua fredda. Aveva bisogno di schiarirsi le idee.

 

Più tardi, in cucina con una tazza di caffè in mano, Spike si muoveva nervosamente, guardando il telefono.

 

‘ Avanti squilla ‘ ripeteva. In quel momento Anya fece il suo ingresso.

 

“ Buongiorno a tutti…” si guardò intorno e da attenta osservatrice intuì.

 

Spike era scuro in volto. Di sopra quando era passata davanti alla sua camera, aveva sbirciato ed aveva visto che Buffy non c’era, e non era nemmeno in cucina.

 

“ Dov’è Buffy? “ chiese subito con tono allarmato.

 

“ Non lo so “ sbottò Spike, nervoso.

 

“ Ah…avete litigato? “

 

Spike la fissò senza risponderle.

 

“ Se l’è filata…immaginavo che non potesse durare “ scrollò le spalle.

 

“ Cosa vuoi dire? “ domandò Spike interessato.

 

“ Beh che questo non potesse durare…vedi….tu sei supersexy, figo da paura…e Buffy è Buffy. Ossia il tipo che quando si trova davanti un uomo deciso e innamorato…invece di saltargli addosso….beh….“ Anya lo guardò incerta e poi proseguì.

 

“ Scappa “ sorrise imbarazzata.

 

“ L’unico che l’aveva letteralmente fatta partire, che riusciva a farle fare quello che voleva era An….” non finì la frase, un lampo d’ira aveva attraversato lo sguardo di Spike.

 

“ Angel ma certo “ Spike disse tra i denti e si diresse al telefono rapidamente. Stava per sollevare la cornetta quando squillò.

 

“ Pronto…si. Trovato qualcosa? Come pensavo…grazie Rupert “

 

Riattaccò.

 

“ E’ andata da lui vero? “ Anya lo guardò consapevole.

 

“ Sì “ Spike era rimasto immobile.

 

“ Beh cosa fai? Non vai a riprenderla? “ Anya attese, se come aveva pensato Spike era perdutamente innamorato della moglie, Angel avrebbe passato il più brutto quarto d’ora della sua vita.

 

“ Tu cosa credi? “ disse lui guardandola di sbieco. “ Voi fate come se foste a casa vostra, io e Buffy torneremo questa sera stessa “ e prendendo le chiavi della macchina uscì velocemente dal cottage diretto all’aeroporto.

 

 

 

***

 

 

 

“ Amore, sorpresa “ urlò Buffy aprendo la stanza del dormitorio.

 

L’allegria sul suo viso svanì in un secondo. Gli occhi si spalancarono per la sorpresa e poi per il dolore.

 

“ Angel… Cordelia “ mormorò ancora con il sorriso smorto sulle labbra.

 

“ Oh cazzo Buffy! “ Angel si coprì come meglio poté.

 

“ Angel…” Lo sguardo ferito di Buffy si posò sul suo ragazzo.

 

“ Buffy senti…non è come. “ Cordelia tossì ripetutamente.

 

Angel abbassò il capo per qualche secondo e poi lo rialzò.

 

“ Okay, è come pensi. Io e Cordelia stiamo insieme da un po’…”

 

Calde lacrime cominciarono a scendere sul suo viso.

 

“ E quando avevi intenzione di dirmelo? “ domandò lei ancora incredula.

 

“ Volevo trovare il momento adatto “ mugugnò lui in imbarazzo.

 

“ Ecco perché non potevi venire da me…perché Tu….” singhiozzò lei.

 

“ Mi spiace, Buffy “ riuscì solo a dire, mentre Cordelia evitava accuratamente di guardare la sua ormai ‘ ex-amica ‘.

 

“ Io ti amavo….” Buffy continuò a fissare Angel incapace di accettare la realtà.

 

“ Buffy senti….” Si avvicinò lui e cercò di posare la sua mano sulla spalla di lei, ma Buffy si tirò indietro. “ No, non toccarmi. Mio padre aveva ragione “ sussurrò e senza dire altro, lanciando uno sguardo carico di disprezzo su entrambi, si girò e richiuse la porta alle sue spalle.

 

Girovagò per il campus per un tempo indefinito ed alla fine andò da Willow.

 

“ Buffy “ gridò felice una ragazzina dal corpo esile e minuto, e dai capelli rosso fuoco che aveva aperto la porta.

 

“ Ciao Will “ il tono abbattuto di Buffy, fece preoccupare l’amica.

 

“ Buffy è successo qualcosa? “ le domandò in apprensione.

 

“ Tu lo sapevi vero? Tutti lo sapevate…di Angel e Cordelia? ” Buffy la guardò mentre riprendeva a piangere.

 

“ Oh…” Willow abbassò la testa per un secondo evitando il suo sguardo. “ Mi spiace Buffy, avevo sospettato qualcosa, ma non potevo dirtelo per telefono, in fondo potevo sbagliarmi. Io…mi spiace. “

 

“ Cosa faccio adesso? “ la guardò Buffy come si aspettasse che lei avesse la risposta.

 

“ Cosa vuoi dire? E dov’è tuo marito? “ Willow sembrava confusa.

 

“ Oh Willow se tu sapessi….” Buffy le gettò le braccia al collo e le raccontò tutto….

 

 

 

“ Ah…Lo sapevo. Lo dicevo io che c’era qualcosa sotto….” Riflettendo per qualche secondo poi aggiunse “ Davvero una brutta faccenda questa…decisamente ASSURDA “ esclamò.

 

“ E la cosa terribile e che mi piace uno lì. “

 

“ Ti piace un ragazzo che non è Angel? “ Willow sembrava sconvolta.

 

“ Si un tipo arrogante, antipatico e prepotente. Con dei capelli orribili “

 

“ Oh…posso ridire che è una BRUTTA FACCENDA QUESTA? “

 

“ Si puoi “ Buffy sospirò.

 

“ Buffy torno subito, vado al piano di sotto a chiamare Tara, così finalmente la conoscerai anche tu. “

 

“ Tara? “ Domandò curiosa Buffy.

 

“ Sì, beh…la mia ragazza, se così posso dire “ Willow sorrise orgogliosa.

 

“ Oh..wow….certo…ti aspetto “ Buffy sorrise a metà mentre nella mente, mille pensieri si accavallavano.

 

Dopo alcuni istanti qualcuno bussò alla porta.

 

Buffy si alzò ed andò ad aprire.

 

“ Sì? “

 

Buffy rimase attonita ed indietreggiò di qualche passo.

 

“ Ciao passerotto. “ Spike era dritto in piedi davanti a lei, con un' espressione per niente amichevole.

 

“ Cosa…”

 

“ Ma come ti è saltato in mente di fare una cosa tanto stupida Buffy? andartene di casa, senza dire una parola a nessuno … accidenti “

 

“ Io…” Buffy abbassò il capo e riprese a singhiozzare.

 

“ No, ti prego passerotto non piangere. “ si addolcì subito lui.

 

Inclinò il capo e rimase a fissare l’esile figura stretta nelle spalle, scossa dai singulti, che stava in piedi davanti a lui, con il capo chino.

 

“ Buffy amore vieni qui “ la strinse tra le braccia e le baciò la fronte. “ Su smetti di piangere. Lo sai che non mi piace “

 

“ Mi spiace, io non volevo, è solo che io…ieri io…”

 

“ Stt… è tutto a posto. Non è successo niente. Ora torniamo a casa. Vuoi? “ le domandò ansioso.

 

Lei fece cenno di si con il capo e lui sorrise silenziosamente. La strinse più forte e poi insieme scesero di sotto e andarono all’aeroporto.

 

Per le spiegazioni c’era tempo. Durante il viaggio, Buffy dormì con il capo posato sulla spalla di lui. Mentre teneva la mano di lui stretta nelle sue, come avesse paura di perderlo. Spike sospirò e chiuse gli occhi, avrebbe potuto perderla. ‘ Non accadrà mai più. Mai ‘ si disse. L’aereo atterrò in piena notte a Sunnydale. Erano di nuovo a casa.

 

 

 

***

 

 

 

Si sedette sul letto, era stanca e abbattuta.

 

“ Allora come sta il tuo ‘ Angel ‘ “  domandò lui freddo.

 

“ Bene, mai stato meglio “ disse lei, evitando di guardarlo.

 

“ Willow “ mormorò, ricordandosi improvvisamente di essersene andata senza avvertire l’amica.

 

Guardò di sbieco Spike e timorosa gli chiese “ Posso fare una telefonata? “

 

Spike si accigliò per qualche secondo, pensando ad Angel, ma poi sospirando fece cenno di sì con il capo. Buffy compose il numero.

 

“ Ciao Will, sono io. …… si lo so perdonami. Sono a Sunnydale. Spike è venuto a riprendermi “ disse con una smorfia contrariata.

 

Spike la guardò seccato. Buffy girò la testa. Spike roteò gli occhi ed uscì abbattuto.

 

“ Si sto bene, non ti preoccupare “ mormorò e poi riattaccò.

 

I giorni che seguirono, furono difficili per tutti. Spike era diventato taciturno, spesso lei lo sorprendeva a guardarla, ma difficilmente le rivolgeva la parola. Anya e Xander, continuavano a darci dentro come conigli, rendendo impossibile il sonno ai loro vicini di stanza.

 

 

 

“ L’aria è tesa, da un momento all’altro la situazione si farà incandescente “ aveva detto Anya un giorno ad Xander.

 

“ Già lo penso anch’io “ aveva replicato lui, addentando il suo hamburger.

 

“ Forse dovremmo far distrarre Buffy, magari un po’ di Shopping le farà bene “

 

Xander strabuzzò gli occhi “ A chi a te o a lei Anya? “

 

“ Cosa stai cercando di insinuare Xander Harris? Che io sfrutterei la situazione in cui versa una mia amica per approfittarne biecamente? “

 

Anya sembrava offesa, forse perché Xander aveva colto nel segno.

 

“ Tesoro io non avrei saputo dirlo meglio “ sorrise lui.

 

“ Uffa, perché nessuno mi comprende “ si lamentò lei.

 

Nel pomeriggio ne discussero con Buffy ed alla fine decisero che il giorno successivo sarebbero andate insieme ad Xander a fare compere.

 

Xander borbottò contrariato, ma sapeva bene che quando si trattava di shopping non aveva voce in capitolo.

 

 

 

***

 

” Pronto? “ Spike rispose al telefono, sentendosi a disagio per quell’improvviso silenzio nella sua casa.

 

“ Oh, ciao Willow. No Buffy è fuori a fare shopping con Anya e Xander “

 

“ Sono preoccupata per Buffy, Spike. “

 

“ Oh…Sai lo stress del matrimoni….”

 

“ So tutto “

 

“ Tutto? “ Spike sembrò sorpreso.

 

“ Sì. Del patto, del finto matrimonio. Tutto “

 

“ Ah, capisco…”

 

“ Spike so che tu tieni molto a Buffy ed è per questo che ti chiedo di stare attento a lei. Non è un bel momento questo “

 

“ Mmmmm….davvero…”

 

“ Beh trovare il tuo ragazzo, oramai EX ragazzo, a letto con una delle tue migliori amiche. E sapere che loro stanno insieme e che tu sei stata scaricata, non è la cosa più allegra del mondo “

 

“ A n g e l e B u f f y, si sono lasciati? “ un ghigno involontario apparve sul viso di Spike.

 

“ Ma la cosa che mi preoccupa di più, non è questa…ma il fatto che Buffy ora è fragile e che potrebbe fare qualche cosa di avventato. “

 

“ Tipo? “

 

“ Mi ha detto che le piace un tipo, che ha conosciuto lì. “

 

Spike con rabbia e frustrazione pensò subito a Riley. La sua immagine riflessa nello specchio era un fascio di nervi.

 

“ Ah…e chi è? “ chiese titubante.

 

“ Non me lo ha detto, ma ha detto che è un tipo Antipatico, Arrogante e Prepotente “

 

Spike si accigliò, come faceva Buffy a conoscere così bene Riley?

 

“ Ah ed ha detto anche che ha dei capelli orribili. “

 

Spike rimase immobile fissando la sua immagine riflessa.

 

‘ Capelli orribili, ha detto capelli orribili come ....’ Spike improvvisamente si sentì l’uomo più felice del mondo.

 

" Non ti preoccupare Willow, Buffy non farà sciocchezze, con nessuno. "

 

' Eccetto me ' disse tra se e se ormai perso dietro i suoi pensieri.

 

Si sedette ed attese, presto Buffy sarebbe tornata e questa volta non gli sarebbe sfuggita.

 

 

 

***

 

 

 

“ Oh che magnifica giornata “ Anya disse eccitata. Xander la seguiva guardandola torvo, con le mani piene di pacchi e pacchettini.

 

“ Già fantastica “ brontolò.

 

“ Su non fare così, ammettilo che è piaciuta anche a te la nostra piacevole passeggiata “

 

“ Piacevole! “ urlò. “ Correre da un negozio all’altro, aspettare seduto su una sedia per ore mentre ti provi ridicoli abiti ed accessori. E mandare in rosso la carta di credito? … questa non è la mia idea di una piacevole passeggiata “ Disse Xander lasciandosi cadere sul sofà e posando i pacchi sul pavimento.

 

“ Sono esausto “ sospirò.

 

“ Ciao Spike. “

 

“ Salve “ Spike rispose, restando in piedi con le spalle poggiate alla porta della cucina, fissando Buffy intensamente.

 

Buffy sobbalzò e si girò lentamente verso di lui.

 

Incrociò i suoi occhi e subito li distolse. C’era qualcosa nel suo sguardo che la rendeva nervosa.

 

“ Ciao amore “ disse lui con tono sensuale e Buffy balbettò un confuso ‘ ciao ‘ in risposta.

 

“ Beh io vado a cambiarmi. Ci vediamo dopo “ Buffy si affrettò verso le scale.

 

Sul volto di Spike si disegnò un sorriso divertito mentre la guardava salire le scale velocemente.

 

“ Mmmm….io e Buffy dobbiamo parlare, “ disse guardando Anya e Xander.

 

“ Non ci aspettate, fate come foste a casa vostra “ e la seguì di sopra.

 

Aprì lentamente la porta, Buffy stava togliendosi i pantaloni, e sobbalzò vedendoselo davanti. “ Ehi, non si usa bussare dalle tue parti? “ Chiese seccata. Lui non rispose, continuò a guardarla.

 

“ Cosa c’è? “ Buffy era confusa ed imbarazzata.

 

“ Niente, passerotto “ sorrise.

 

“ Posso cambiarmi? “ gli chiese incrociando le braccia al petto.

 

“ Certo, “ ma non accennò a muoversi.

 

Buffy roteò gli occhi.

 

“ Come va con Angel, Buffy? “ domandò lui a bruciapelo.

 

Buffy si agitò ancora di più.

 

“ Bene, tutto okay. “ disse torcendo le mani.

 

“ Ah. Bene! “ rispose lui guardandola scetticamente.

 

“ Cosa? “ chiese lei con una punta di rabbia nella voce.

 

“ Ha chiamato Willow “ disse guardandola fisso.

 

“ Ah…e cosa voleva? “ domandò timorosa.

 

“ Sapere come stavi “ continuò lui come nulla fosse.

 

“ Mmmm “ Buffy non rispose e cercò di evitare il suo sguardo.

 

“ Era preoccupata per te “

 

“ Per me….” Buffy cominciò a sudare freddo.

 

“ Per Angel “

 

“ Oh…abbiamo avuto un battibecco “ mentì lei.

 

“….Lo hai trovato a letto con una tua amica “ Spike inclinò il capo e la fissò in attesa.

 

“ Ah…beh sai com’è, solite cose, liti tra fidanzati. Le solite cose….ma adesso è…“ lui la interruppe.

 

“ Finita? Lei mi ha detto che vi siete lasciati “

 

Il silenzio divenne imbarazzante.

 

“ Oh…uhmmm…” Buffy non sapeva cosa rispondere. Sospirò profondamente e alla fine si arrese “ Sì è finita. “

 

“ Mi spiace “ disse lui senza convinzione nella voce.

 

“ Oh sì immagino..” Buffy rispose sarcastica. “ Ora posso cambiarmi “ chiese esasperata.

 

“ Ma….Willow… non era preoccupata per questo…” continuò lui senza far caso alle sue proteste.

 

“ Oh…” Buffy era sempre più agitata.

 

“ Teme che tu possa fare un colpo di testa in questo momento…”

 

“ Colpo di testa? “ lo guardò stupita lei.

 

“ Visto che ti piace un tipo qui “ sussurrò lui, lo sguardo divertito.

 

“ Un tipo…q…u…i….” ‘ Oddio, oddio ora che mi invento. Dannata boccaccia di Willow ‘ pensò Buffy in preda al panico…..’ Riley ‘ suggerì la sua mente.

 

“ Oh sì un tipo….Riley “ Buffy disse cercando di apparire sicura.

 

“ Già un tipo….antipatico…” disse lui guardandola interrogativamente. Facendo un passo verso di lei, mentre lei indietreggiava.

 

“ Beh, Riley a volte lo è “ mormorò lei impacciata.

 

“ Arrogante? “ continuò lui inarcando il sopracciglio. E facendo un altro passo verso di lei.

 

Buffy indietreggiò ancora.

 

“ Oh…sì, sì è arrogantissimo “ Buffy cominciò a sentirsi agitata e confusa.

 

“….Prepotente …?? “ Lo sguardo di Spike divenne severo. Mentre si avvicinava ancora a lei.

 

“ Oh beh sai …”

 

“ Ti ha fatto per caso qualcosa? “ le chiese lui in tono serio.

 

“ Oh no lui è dolce, gentile e ….”

 

“ Non era arrogante? Antipatico e prepotente? “

 

“ Oh…beh sai le cose che dicono le donne “ cercò di rimediare Buffy.

 

“ Ah…già e tu sei una ‘ donna ‘? “ le chiese lui fissandola intensamente.

 

“ Oh…Io…..sì, cioè, beh…forse. Insomma cosa vuoi? Sto bene “ Buffy era sempre più confusa e nervosa.

 

“ Mmmm….può essere….ma c’è una cosa che non mi convince “ disse secco avvicinandosi ancora a lei, che fece un altro passo indietro e urtò la parete.

 

“ Ch…e…..co….sa…? “ domandò incerta.

 

“ Ha detto che ha dei capelli orribili “ disse in un bisbiglio, ormai vicinissimo a lei.

 

Buffy si sentì morire, voleva darsela a gambe, e fissò la porta.

 

“ Non pensarci nemmeno, non arriveresti alla maniglia “ le disse lui divertito.

 

“ Oh…i suoi capelli sono, sono…orribili “ disse lei balbettando, cercando di convincerlo.

 

Lui posò le sue mani su entrambi i lati e avvicinò il viso a quello di lei, fissandola negli occhi.

 

“ Forse, ma mai orribili come i miei “ sussurrò mentre si chinava su di lei per cercare le sue labbra.

 

Buffy spalancò gli occhi, quando sentì le labbra di lui toccare le sue. Il cuore cominciò a battere all’impazzata mentre inclinava la testa all’indietro per cercare di evitare il contatto.

 

La mano di lui scivolò dietro il suo collo e l’attirò a se. La sua lingua forzò le sue labbra, costringendole ad aprirsi per farlo entrare. Buffy gemette, socchiudendo gli occhi, mentre l’altra mano di lui le circondò la vita e l’attirò a se più che poté in modo da farla aderire completamente a lui.

 

“ Passerotto “ mormorò sulle labbra di lei prima di approfondire il bacio e divorarla.

 

Ansimanti si separarono.

 

“ E così sarei…antipatico, arrogante e prepotente? “

 

Buffy abbassò lo sguardo.

 

“ E soprattutto avrei dei capelli orribili? “ lui la fissò contrariato, ma anche divertito.

 

“ Sì. “ urlò lei, “ sei stupido. Un playboy da strapazzo. Vai dalle tue sciacquette e lasciami in pace. “

 

Spike sorrise e disse sicuro, in un sussurro “ No “

 

Buffy fu attraversata da un brivido caldo.

 

“ Spike “ gemette lei cercando di calmarsi e razionalizzare la cosa.

 

“ Amore “ sussurrò lui tono sensuale.

 

“ Anya e Xander ci… “ Lui tornò a baciarla. “ aspet….” Altro bacio sempre più intenso. “ tano “ la frase si perse nelle labbra di lui avide ed affamate di lei.

 

Lei cominciò a muoversi contro di lui, mentre con le mani gli cingeva il collo e ricambiava il suo bacio appassionatamente.

 

“ Buffy “ gemette lui.

 

“ Ti prego, io…io….” Buffy era allarmata.

 

“ St….” le disse lui sfregando il suo naso contro quello di lei.

 

Le accarezzò la schiena lentamente, tenendola vicina a se.

 

Buffy chiuse gli occhi quando sentì la mano di lui scivolare lungo i suoi fianchi e infilarsi tra le cosce, accarezzandola attraverso il tessuto ruvido dei jeans.

 

“ Uhmmm… “ gemette lei.

 

Spike sorrise guardando il viso di lei che era contratto in una smorfia di piacere.

 

La sollevò tra le braccia e andò verso il letto. La distese delicatamente sulle lenzuola, seguendola. Buffy spalancò gli occhi.

 

“ Spike, ti prego “ si sollevò a sedere, lo sguardo spaventato e confuso.

 

Con un dito lui le sollevò il mento e la costrinse a guardarlo. Era al limite della sopportazione, la desiderava da morire.

 

“ Buffy, mi vuoi? “ la sua mano scivolò sul suo collo e sul suo seno, accarezzandolo sensualmente, mentre Buffy era in preda ad emozioni mai provate prima.

 

“ Oh, Spike “ ansimò lei mentre le dita di lui sfregavano le sue punte tese.

 

“ Mi vuoi? “ ripeté lui avvicinando le labbra all’orecchio di lei.

 

Buffy arrossì e poi annuì con il capo. Spike sorrise soddisfatto, mentre la spingeva di nuovo supina sul letto.

 

‘ Oddio, oddio! Cosa sto facendo? ‘ Urlò la mente di Buffy a se stessa. Quando una sensazione di calore intenso attraversò le sue gambe sino alla sua femminilità e un fiotto di liquido vischioso le bagnò le mutandine.

 

La sua attenzione tornò a Spike, alla sua mano che era risalita sinuosamente lungo la sua gamba e le aveva accarezzato l’interno coscia con estrema lentezza. Le sue dita si erano soffermate a giocare con il bordo delle mutandine ormai inondate della sua essenza.

 

Alzò gli occhi ed incontrò il viso compiaciuto di Spike ed i suoi occhi accesi di desiderio. “ Tutto bene amore? “ un sorriso malizioso increspò le sue labbra morbide. Mentre la sua mano scivolava nelle mutandine.

 

“ Oh …” gemette         Buffy cercando di ricordare quando Spike le avesse sfilato i Jeans. Lo sguardo di lui si fece più intenso e scuro sentendola così bagnata e gonfia. Massaggiò delicatamente il suo clitoride, eccitandosi alla sola vista di lei che si contorceva ed ansimava sotto di lui per il piacere.

 

Con l’altra mano raggiunse i bottoni della camicetta e cominciò a sbottonarli uno ad uno, sempre fissandola intensamente. Voleva cogliere sul suo viso ogni emozione. Spostò i lembi del tessuto, sfiorando il suo reggiseno, tracciando i contorni delle sue piccole e tornite coppe con la punta delle dita.

 

Buffy inconsciamente si inarcò contro la mano di lui, che premette leggermente sul clitoride mentre disegnava piccoli cerchi attorno ad esso. Buffy gemette più forte. Respirava sempre più affannosamente contraendo leggermente i fianchi ad ogni fitta di bollente e bagnato piacere che lui le dava.

 

La mano di lui si infilò sotto il sottile cotone del reggiseno e strinse il seno di lei, mentre con il pollice ne sfregava la punta. Buffy spalancò gli occhi e si lasciò sfuggire un piccolo gridolino. Lui sorrise soddisfatto, mentre sollevava il suo reggiseno, senza sbottonarlo, e liberava i suoi due tondi e sodi seni, i cui capezzoli si ergevano fieri e imploranti. Spike non si fece pregare, chinò il capo e ne portò uno alla bocca, cominciando a succhiare e leccare come un bambino. Buffy piantò le sue unghie nella spalla di lui, cercando di allontanarlo ed allo stesso tempo di avvicinarlo ancora di più, ormai incapace di ragionare razionalmente tanto intense erano le emozioni ce lui stava scatenando in lei.

 

“ Ti piace amore? “ sussurrò soffiando il suo alito caldo sul suo capezzolo duro e teso. “ Mmmmm “ mugugnò Buffy chiudendo gli occhi e spingendo la testa all’indietro.

 

 

 

“ Buffy, allora piccola ti piace? “ continuò lui accelerando i movimenti della mano e riprendendo a succhiare prima uno, poi l’altro capezzolo di lei, ormai duri come marmo.

 

“ Sì, si “ gemette lei tra un ansito e l’altro.

 

Spike rise continuando a leccarla, le vibrazioni si propagarono sul seno di lei che fu colta da un’ondata di piacere incredibile. “ Ohhhh…siiiii “ gemette forte respirando irregolarmente e deglutendo a fatica.

 

“ Si piccola mia, così “ mormorò Spike. “ Allarga le gambe amore “ le ordinò con dolcezza. Buffy obbedì, ormai incapace di opporsi al suo volere. Lui sorrise ancora, adesso aveva libertà di movimento, tra le sue gambe.

 

Lentamente la bocca di lui scese verso il suo ventre, depositando una scia di piccoli baci. La mano tornò a serrarsi su un seno e ad accarezzare e strizzare delicatamente. Buffy ansimò forte e gemette stringendo i denti. Mentre la mano di lui tra le sue cosce si muoveva sempre più rapidamente con decisione.

 

“ Oh…no, no….Dio…Dio… ti prego “ disse Buffy tra i denti, aggrappandosi con le mani alle lenzuola e stringendole convulsamente.

 

“ Non Dio passerotto, ‘ Spike ‘ “ la riprese lui ghignando compiaciuto e eccitato.

 

“ Ti prego, ti prego Spike “ fece lei correggendosi, ma senza capire a fondo quello che diceva.

 

“ Così va molto meglio “ bisbigliò lui mentre la sua bocca si posava sui suoi riccioli biondi e umidi. Con uno strattone lacerò le mutandine e le scagliò lontano.

 

Buffy si irrigidì per alcuni istanti, cercando di sollevare i capo, ma lui strizzò una tetta più intensamente e lei ricadde sul lenzuolo, madida di sudore ed accaldata.

 

“ Giù “ le ordinò lui ridendo. Mentre con le mani le apriva le altre labbra e la sua lingua scivolava in lei avida di assaporarla e scoprirla.

 

“ Ahhhhh! “ gridò forte lei. Inarcandosi e tirando le lenzuola convulsamente.

 

Le dita di Spike massaggiavano velocemente il suo clitoride mentre la lingua faceva dentro e fuori dal suo canale stretto e completamente bagnato.

 

Era pronta per lui, ma lui voleva portarla ancora più in là, ancora più all’estremo.

 

“ Grrr…ti prego “ gemette lei girando il capo da un lato ed affondando il viso nel cuscino, per impedirsi di urlare per il piacere.

 

Lui continuò sempre più veloce, sempre più a fondo, mentre con l’altra mano stringeva a turno i seni di lei, quasi a farle male.

 

“ Basta, basta… non resisto più “ esclamò lei sconfitta e ormai tremante.

 

La mano di lui lasciò i suoi seni e accarezzandola scivolarono via, sino ai suoi pantaloni. Li sbottonò e tirò giù la lampo. Buffy spalancò gli occhi e boccheggiò rendendosi conto di quello che lui stava facendo.

 

“ No “ disse in tono allarmato, cercando di chiudere le gambe, ma lui la tenne ferma con la sua mano e con la testa, e cominciò a lappare il suo nettare succhiando avidamente il suo clitoride, facendo scivolare di quando in quando la sua lingua attorno al suo centro e poi succhiando e pompando.

 

“ Mmmmmmmmmmmm……ahhiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii “ gemette lei contorcendosi e spalancando le gambe più che poteva, in un chiaro invito a continuare. Spike gemette succhiandola e lei si inarcò verso la sua lingua senza pudore e controllo. Lei lo guardò incredula e lui alzò lo sguardo verso di lei in modo malizioso, continuando in quello che stava facendo.

 

“ Vuoi che ti scopi con la mia lingua amore? vuoi che ti succhi fino a farti venire? “ le chiese parlandole volutamente sporco.

 

Buffy arrossì violentemente e distolse lo sguardo, imbarazzata.

 

Spike inarcò il sopracciglio e allontanò la sua testa dalla femminilità di lei.

 

“ Ohhh “ protestò debolmente lei, cercando di recuperare l’aria.

 

“ O vuoi che ti scopi con le mie dita, cominciò a massaggiarla intensamente, sempre fissandola. Buffy continuò a tacere, e a non guardare verso di lui.

 

“ Forse…no? “ chiese lui interrompendo il movimento, bruscamente.

 

“ Noooooooooo “ miagolò lei, inarcandosi per seguire la sua mano che si era allontanata da lei.

 

“ Si o no? “ chiese lui beffardamente, accarezzandole le labbra esterne.

 

“ Si, oh si “ gemette lei.

 

“ Sì cosa? “ chiese lui…divertendosi.

 

“ Si…si….”

 

“ E poi….? “ lui la fissava eccitato.

 

“ Scopami Spike, scopami ti prego, adesso. Non resisto, continua ti prego “

 

Buffy ansimava e con un gesto alquanto inatteso ed eccitante portò le sue mani sulla nuca di lui e lo spinse contro la sua femminilità, che sembrava stesse per esplodere.

 

“ Con piacere amore “ la sua testa affondò tra le sue cosce, mentre con le mani le divaricò le gambe più che poteva, e la dolce agonia riprese.

 

“ Oh, sì così. Spikeeeeeeeeeeeeeeeeee! “ urlò lei mentre veniva scossa da spasmi violentissimi, e la sua essenza si riversava sulla lingua di Spike, inondando la sua bocca avida. Il primo orgasmo di Buffy la colpì con una violenza e potenza insostenibile. “ Ahhhhhhh “ Si inarcò sollevando i fianchi dal letto. Spike con una mano la tenne giù. “ Uhmmmmmmmmm, mmmmmm “

 

“ Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì “ urlò e poi ricadde stremata ed appagata sulle lenzuola bagnate.

 

Spike sollevò il capo e la fissò con occhi penetranti. Era duro come mai in vita sua, vederla in preda all’orgasmo lo aveva fatto quasi venire. Buffy giaceva abbandonata, ad occhi chiusi, sul letto sfatto, cercando di normalizzare il suo respiro.

 

Con un gesto impaziente lui sfilò via la camicia e lentamente si fece strada tra le sue cosce, sfregando il suo corpo con quello di lei. Qualcosa di duro e umido urtò la coscia di Buffy che immediatamente riaprì gli occhi per vedere il viso di lui chinarsi su di lei e le sue labbra schiantarsi contro le sue, imprigionandola in un bacio intenso e violento.

 

“ Sei bellissima amore “ sussurrò lui continuando a baciarla, mentre una mano scivolava lungo i fianchi di lei e tornava a lavorare in mezzo alle cosce di lei.

 

“ Vuoi che ti scopi ancora? Vuoi che ti scopi con il mio cazzo? “ Spike era eccitato e inebriato dall’odore della pelle sudata di lei e deliziato dei suoi umori appena succhiati avidamente.

 

“ Oh…” un lampo di terrore attraversò gli occhi di Buffy, che arrossì. “ No, io…” Buffy esitò e cercò di divincolarsi dalla stretta di lui.

 

“ Ho bisogno di scoparti amore, il mio cazzo ha bisogno di te. “ Lentamente sfregò il suo pene contro l’apertura di lei, di nuovo completamente bagnata.

 

“ Mmmmm “ gemette lei, ansimando. Poi riprese il controllo e tornò a divincolarsi. “ Io….” Deglutì a fatica, cercando di respirare.

 

Un dito di lui si insinuò lentamente tra le sue pieghe calde e umide e lei gemette in una smorfia di piacere e dolore insieme.

 

“ Ahi…” sospirò, gettando il capo all’indietro.

 

Spike si fermò e la fissò attentamente. Lei cercò di sfuggire i suoi occhi ma lui la costrinse a guardarlo.

 

Aveva gli occhi lucidi per il desiderio e per la paura.

 

“ Oh Buffy, amore “ gemette. Spike aveva capito, e una espressione di orgoglio e di felicità si dipinse sul suo viso. La sua Buffy era vergine, lui era il primo. E sarebbe stato l’ultimo, pensò mentre le accarezzava dolcemente il viso.

 

“ Amore sta tranquilla, non ti farò male. Ti prometto che ti piacerà “

 

Buffy scosse il capo negativamente, “ No, No. Non voglio “ disse incerta, mentre le sfuggiva un gemito al sentire il dito di Spike pompare dentro e fuori di lei.

 

Lui si sollevò leggermente su di lei. Buffy si irrigidì istintivamente e guardò in basso. “ Oh, Mio Dio “ esclamò senza rendersene conto, spalancando gli occhi sorpresa. Lui aveva un cazzo enorme già quando era assopito, pulsante e vivo era qualcosa di mostruosamente grosso. Così grosso e duro. Poi sentì la risata di lui divertito e compiaciuto. “ Ti piace quello che vedi amore? “ le chiese con un tono basso e sensuale che la fece rabbrividire.

 

“ Oh…” cercò di dire lei, ma lui la tacitò riprendendo a baciarla con ardore.

 

“ Adesso amore, giù. Lascia fare al tuo Spike “ mormorò succhiandole il labbro inferiore e posizionandosi sopra di lei.

 

 

 

La liberò degli ultimi indumenti e finalmente furono pelle contro pelle. Gli occhi di lei erano lucidi ed il respiro era affannato. Spike la fissò intensamente, mentre avvicinava il suo membro alla sua entrata. Sentì il corpo di Buffy tendersi e diventare rigido. Le sorrise dolcemente, accarezzandole una guancia. Doveva distrarla, evitare che pensasse a quello che stava per farle. Le baciò dapprima le labbra morbide e poi le guance, scivolando lentamente verso il collo invitante. Mentre con la mano continuava a sfregare il suo clitoride ormai gonfio e duro.

 

“ Spike “ la voce spaventata ma anche eccitata di Buffy, lo faceva impazzire.

 

“ Amore non ti preoccupare, stai tranquilla. “ Le mormorò mentre la sua bocca scendeva sui suoi seni e riprendeva a succhiarli avidamente. Questa volta però con lo scopo di portare Buffy ad un punto di non ritorno che abbassasse le sue difese. E ci riuscì pienamente, Buffy ansimò, gemette e si inarcò verso di lui. Spike alzò lo sguardo su di lei e sorrise, senza smettere di succhiarla avidamente e lussuriosamente. Fece scivolare un dito nella sua figa per vedere se era pronta per lui, lo era. Si mosse lentamente su di lei per non attirare la sua attenzione. Con una mano ed una gamba le allargò ancora le cosce. Buffy inarcata contro di lui ad occhi chiusi, persa nelle sensazioni che la sua bocca e la sua lingua le stavano dando, non si accorse di nulla. Continuò a gemere ed ansimare sussurrando frasi senza senso

 

“ Oh…sììì, no….ti prego…ba…ahhhhh….sta…..oh, oh, oh….mmmmmm. Oddio, ti prego aiutami. Spike, Spike “ strinse i denti, per soffocare le urla ed i gemiti incontrollati che le sfuggivano dalle labbra.

 

Con la mano Spike guidò il pene all’entrata della femminilità di Buffy, e cominciò a farlo scivolare dentro di lei. Buffy spalancò gli occhi ed emise un mugugno di protesta “ Noooooo. “ Le braccia di lui rapide si serrarono attorno al corpo di lei, intrappolando le braccia di lei sui fianchi. Buffy cercò di divincolarsi, ma lui strinse la presa, e cercò di tenerla ferma, mentre la penetrava.

 

Buffy ansimò e cercò di spingerlo via, ma inarcandosi verso di lui gli offrì un’angolazione più comoda per entrare in lei più profondamente, e lui ne approfittò e affondò più che poté. Calde lacrime scivolarono sulle guance di lei. “ Ahiiiiiiiiii, mi fai male, basta “ miagolò continuando disperatamente a lottare, senza successo, per liberarsi dalla stretta di lui.

 

“ Amore rilassati, io farò passare il dolore, te lo prometto. Sta calma e lasciati andare “ Spike era immobile in lei, aspettava che i muscoli della vagina si rilasciassero e gli consentissero di muoversi senza farle troppo male. Il respiro di entrambi era corto ed irregolare, quello di lei per la sensazione di invasione mista al dolore e quello di lui per lo sforzo che stava facendo per non cominciare a muoversi. Era eccitato da morire e non vedeva l’ora di farla sua.

 

“ Lasciami “ gemette lei restando rigida. Spike, la baciò intensamente, togliendole il poco fiato che le era rimasto e poi riprese a succhiare e lappare i suoi capezzoli. Sapeva che presto avrebbe ceduto e si sarebbe arresa al suo assedio. Buffy ansimò cercando di muoversi per liberarsi. Mentre lacrime di frustrazione le rigavano il volto. “ Ti prego, basta, lasciami “ gemeva e implorava. Spike non l’ascoltava, portò di nuovo la mano in mezzo ai loro corpi e cominciò ad accarezzarle il clitoride, Buffy urlò esasperata, mentre sentiva il suo corpo cedere alle attenzioni ed attacchi di Spike.

 

“ Ti supplic……… “ non riuscì a terminare la frase, i suoi muscoli si rilassarono e modellarono attorno al cazzo pulsante di Spike e lui tirando un profondo respiro di sollievo e soddisfazione, cominciò lentamente a muoversi in lei. Dentro, bacio, fuori, bacio e così via. “ Ah, uhhhh, mmm, ohhhh, “ Buffy gemeva disperata, mentre il dolore pian piano si stava stemperando in qualcosa di ancora indefinito, ma travolgente.

 

Spike strinse i denti e cercò di tenere a freno il suo pene, ma suo malgrado cominciò a spingere sempre più forte e velocemente in lei, per trovare appagamento.

 

“ Amore, oh Buffy…così calda, bollente e bagnata per me “ gemette affondando il viso nel collo di lei ed inalando il suo buon odore.

 

“ Io…ohhhh mio Dio, che succede? “ chiese lei ingenuamente.

 

“ Stai godendo amore. Il mio cazzo sbattuto in te, ti sta facendo godere “

 

Spike non riuscì a trattenere la sua lingua. Buffy lo fissò arrossendo, mentre una strana luce eccitata le attraversò lo sguardo. E Spike seppe che quel linguaggio la eccitava e le piaceva.

 

“ Oh piccola, ti piace vero? Dimmelo “ le intimò mentre si spingeva violentemente dentro e fuori di lei.

 

Buffy strinse i denti, e lui ripeté la domanda, mentre stringeva i capelli di lei a pugno nella sua mano, senza farle male.

 

“ Di che vuoi il mio grosso e duro cazzo dentro di te. Dimmelo. “

 

Buffy arrossì ancora, ma non distolse lo sguardo.

 

Lui le lasciò andare le braccia e lei si avvinghiò letteralmente a lui. Avvolse le gambe attorno ai fianchi di lui, spingendolo più vicino a lei, invitandolo a penetrarla ancora di più. Spike sorrise ed attese “ dillo Buffy “ le ordinò poggiando la sua fronte contro quella di lei. Buffy sentiva il suo odore su di lei, dentro di lei. La pelle accaldata e sudata, il suo respiro che le accarezzava il viso. E le spinte di lui che la facevano sussultare e sbattere contro il materasso. Mentre il letto cigolava e sbatteva furiosamente contro la parete.

 

“ Siiiiiiiiiiiiiiiiiii. “ urlò non riuscendo più a trattenersi. “ Voglio il tuo grosso, enorme e duro cazzo dentro di me. Scopami! “ ansimò per lo sforzo, mentre i fianchi si contorcevano in spasmi violenti, che le spinte di lui sempre più rapide ed intense le provocavano.

 

“ Si, Buffy così, dillo ancora amore. Dimmelo “ gemette lui ormai prossimo a venire.

 

“ Scopami, scopami. Ti prego ancora più forte “ Buffy socchiuse gli occhi e affondò la testa sulla sua spalla, baciandogli il collo.

 

“ Vieni amore, vieni per me. bagnami. Ti prego “ Buffy sospirava e miagolava come una gattina in calore “ Vengo, vengo, oddio. Mai, mai così “ Buffy sprofondò nell’estasi totale, ed in preda al piacere più totale ed appagante gli morse il collo.

 

Un brivido attraversò il corpo di Spike. “ Anche io sto venendo amore anche io. Arggggggggggggggg “ Riuscì a dire ansimando e poi la riempì del suo seme caldo e copioso. Buffy fremette quando sentì il suo getto violento scorrere in lei.

 

“ Oh…. “ gemette ansimando e rilasciandosi sulle lenzuola. Spike continuò a spingere ancora in preda agli spasmi del coito. E poi crollò su di lei, completamente appagato e svuotato.

 

Ci vollero alcuni minuti prima che entrambi si riprendessero.

 

Un sorriso soddisfatto e dolce attraversò le sue labbra quando sollevando il capo, vide l’espressione ancora estasiata sul volto della sua Buffy.

 

“ Ti è piaciuto amore? Non ti ho fatto molto male visto? “ Le baciò le labbra con ardore. Si mosse leggermente su di lei, e lei pensando volesse lasciarla, volesse uscire da lei, lo strinse più forte a se. Spike sussultò e la fissò intensamente. Il sorriso svanì sulle sue labbra. Il suo cazzo ancora profondamente infilato in lei, era di nuovo duro e pulsante.

 

Mosse leggermente il bacino e lei rispose gemendo e seguendo il suo movimento con il suo.

 

Lui sorrise perfidamente e si sollevò un po’, in modo da fare uscire il suo membro quasi tutto e poi lo sbatté violentemente in lei.

 

“ AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH “ urlò lei.

 

“ Ancora? “ domandò lui con voce sensuale e calda.

 

Buffy annuì con il capo, non riuscendo ad articolare suono.

 

E Spike si tirò di nuovo fuori, sollevando il bacino ed affondò ancora con più violenza in lei. Lei piantò le sue unghie nella spalla di lui e gemette “ Ancora, più forte “ Gli occhi di Spike brillarono, era stupenda così eccitata per lui. Fu più che sufficiente come invito a continuare. Iniziò a muoversi rapidamente e violentemente su di lei, portandola ad urlare. Rideva divertito, adorava sentirla urlare per lui. La sua piccola Buffy, pensò. Nemmeno nei suoi sogni più spinti, aveva mai immaginato che lei reagisse così alle sue carezze ed al suo amore.

 

“ Vuoi fare l’amore con me Buffy? “ Il suo tono divenne improvvisamente, serio, anche se sempre sensuale e caldo. Il movimento seppur sempre intenso e coinvolgente divenne qualcosa di più profondo ed intimo. Buffy lo guardò dritto negli occhi, come volesse leggere cosa lui provasse per lei in quel momento.

 

“ Sì, fa l’amore con me “ disse in un soffio, sporgendo le labbra, in un chiaro invito a baciarle. Spike le sorrise con tenerezza e amore, e poi le sue labbra si posarono dolcemente su quelle di lei, che le socchiuse per accoglierlo dentro di se. Entrambi gemettero all’unisono l’uno nella bocca dell’altro.

 

Spike chiuse gli occhi. Lui stava facendo l’amore con Buffy. Questo era il solo pensiero, che in quel momento attraversava la sua mente, e lui era felice, come mai in vita sua.

 

 

 

L’orgasmo li investì, facendoli urlare e gemere. Spike a malincuore uscì da lei, non voleva farle male. Si lasciò cadere accanto a lei ed incrociò le mani sulla nuca e respirò a fondo.

 

Buffy si raggomitolò e gli diede le spalle. Nella sua mente tanti dubbi e paure si erano insinuati in quei pochi istanti in cui l’aveva lasciata.

 

“ Passerotto? “ la chiamò lui.

 

Lei non rispose, restò immobile e Spike si accigliò intuendo che qualcosa non andasse.

 

“ Buffy amore vieni qui, “ le chiese dolcemente, aveva bisogno del contatto con il suo corpo caldo.

 

Buffy si girò e si rannicchiò contro di lui, posando la testa sul suo torace. Senza guardarlo.

 

 “ Ti senti bene? “ le chiese, preoccupato.

 

“ Si “ mormorò lei, il tono triste.

 

Spike passò il braccio attorno a lei e la strinse a se.

 

“ Cosa c’è dimmelo amore “ le intimò.

 

Buffy sospirò e sempre evitando di guardarlo gli chiese.

 

“ Adesso sono anche io una delle tue ex fidanzate della settimana? “ la voce bassa e incerta.

 

Spike rimase per qualche attimo in silenzio a fissarla.

 

“ Buffy, tu non sarai mai, capito? Mai! L’ex ragazza della settimana. Tu sei la mia piccola Buffy, sei mia moglie amore. “ Disse sicuro, guardandola intensamente.

 

Lei sollevò il capo e lo scrutò, dubbiosa, poi un lieve sorriso apparve sulle sue labbra e gli saltò al collo.

 

“ Hey “ rise Spike, mentre lei gli sommergeva il viso di baci e carezze.

 

“ Amore “ le sussurrò lui all’orecchio, mordicchiandolo delicatamente.

 

“ Spike…io…beh..io...come è stato? “ domandò impacciata arrossendo.

 

Spike rise divertito e disse a voce bassa “ Sei stata perfetta, sei perfetta Summers…sei perfetta per me “ strofinò la sua guancia contro quella di lei. Mentre la vedeva sorridere soddisfatta.

 

Gli occhi le si accesero di una luce intensa e maliziosa. Lui girò i suoi e sospirò.

 

“ Oh ma sei insaziabile amore “ rise affondando il viso nel collo di lei e mordicchiandoglielo.

 

Gli occhi di lei si posarono sul suo membro, ora già semi indurito tra le sue gambe. Arrossì, e poi domandò tutto d’un fiato.

 

“ Quantotempocivuole? “ distolse lo sguardo.

 

Spike inarcò il sopracciglio e senza preavviso le prese una mano e la poggiò sul suo membro.

 

“ Oh…” mormorò lei sorpresa per il gesto.

 

“ Accarezzalo amore così. “ Fece scivolare la mano di lei lungo la sua asta già rigida e questa si innalzò fiera e sempre più imponente.

 

“ Ma…ma….” Buffy spalancò gli occhi fissando il cazzo di lui che ormai era praticamente di nuovo fremente e pronto.

 

“ Continua piccola, così…più veloce amore “ sospirava lui inarcandosi verso la mano di lei.

 

Buffy eseguì eccitata per tutto quel potere che aveva tra le mani.

 

Poteva farlo infiammare solo toccandolo.

 

“ Oh…non fermarti ti prego “ gemette lui estasiato.

 

Buffy lo fissò in volto. Gli occhi chiusi un lieve sorriso sul viso e una smorfia contratta di piacere e quasi dolore insieme.

 

Sul suo viso apparve un sorriso perfido e poi il suo capo affondò tra le cosce di lui.

 

“ Oh merda “ urlò lui sollevandosi di scatto e fissando Buffy. Lei era praticamente accucciata tra le sue cosce, con entrambe le mani teneva fermo il cazzo e con la bocca lo stava leccando e sfregando delicatamente sulle labbra.

 

Buffy ricambiò lo sguardo timoroso e si sollevò a sua volta.

 

“ Mi spiace, io non volevo, pensavo. Ho letto…io credevo che …. Mi spiace “ disse velocemente, terminando la frase con un tono affranto e deluso.

 

“ C … o … s … a …? “ Spike sgranò gli occhi, in preda a spasmi di agonia.

 

“ Scusa “ disse lei sommessamente.

 

“ Amore continua ti prego “ mugugnò lui mentre le mani si posavano sulla nuca di lei e la spingevano contro il suo cazzo bisognoso di quello che lei gli stava facendo. “ Succhialo amore, è tutto per te. Succhia il mio cazzo “

 

“ Ma…” disse lei ancora incerta sul da farsi, ma lui non le lasciò finire la frase. Che spinse il suo membro nella bocca calda e umida di lei “ Succhialo amore, succhialo per me “

 

Buffy tornò a circondare il membro di Spike con le mani e a succhiarlo avidamente, nella sua bocca bollente. Spike gemeva e ringhiava senza più controllo oramai.

 

“ Oh si, piccola così. Succhialo per bene. Sei così calda, così morbida. Prendilo tutto in bocca amore. Tutto sino in gola. Voglio riempirti la bocca del mio latte caldo. “ Premeva le sue mani sulla testa di lei accompagnandola ed un po’ forzandola nei movimenti su di lui.

 

Buffy si eccitò al sentirlo parlare in quel modo  e cominciò a succhiare più forte e veloce. Il suo Spikegalippo, pensò divertita, mentre attorcigliava la lingua attorno al prepuzio e poi risucchiava profondamente, ingoiando il suo liquido pre coito.

 

“ Oh Cristo Buffy, mi farai morire così “ ringhiò tra i denti, mentre la incitava ad accelerare i movimenti sul suo cazzo pulsante.

 

“ Buffy sto venendo. “ L’avvertì, non voleva lei lo prendesse in bocca se non era convinta.

 

“ Oh cazzo, cazzo, cazzo “ ansimò, gettando la testa indietro. “ Buffy se non smetti subito ti verrò in bocca “ disse sinceramente, non osando sollevare il capo. Se l’avesse guardata mentre si muoveva su di lui, mentre lo risucchiava nella sua piccola bocca. “ Ma cazzo come faceva a prenderlo tutto così come stava facendo, con quella piccola bocca? “ si chiese, sul punto di impazzire per il piacere che lei gli stava dando senza vergogna.

 

“ Buffy “ gemette ed urlò insieme, mentre un piccolo fiotto di liquido fuoriuscì da lui e scivolò nella bocca di Buffy. “ Buffy, “ ansimò esausto per lo sforzo che doveva fare per non venire. “ Se non lo molli subito….grrrr….ti scoperò la bocca. “ Lei ebbe un brivido lungo la schiena e di riflesso risucchiò profondamente il suo cazzo in bocca, accarezzandogli le palle gentilmente e strizzandole.

 

“ Buffy! Vuoi che ti scopi la bocca? Vuoi che OH MIO DIOOOOOOOOOOO “ Non terminò la frase, un getto violento e potente, invase la bocca di lei. Buffy aprì gli occhi e guardò in alto verso Spike, che sembrava in preda all’estasi più totale. Gemeva come un ragazzino e si contorceva in spasmi di piacere intenso. “ Buffy, Buffy che mi hai fatto, Oddio Buffy la tua bocca, la tua bocca oddio è meglio di una figa. Buffy non smettere ti prego, continua. Ancora, ancora. Succhialo tutto “ Si portò un braccio a viso, cercando di controllare il suo respiro, paurosamente accelerato.

 

In preda agli ultimi spasmi, Spike si lasciò cadere sulle lenzuola. Alcuni minuti dopo, finalmente riuscì a riaprire gli occhi e a guardare dinnanzi a se. Buffy era ancora accucciata, in una posizione davvero eccitante, tra le sue cosce, e guardava il suo cazzo, semi rilassato. Accarezzandolo teneramente.

 

Spike era sconvolto. Quella ragazzina lo aveva sconvolto.

 

“ Buffy “ la chiamò con voce calda e sensuale che accarezzava.

 

“ Com’è carino, quando è a riposo “ mormorò lei divertita.

 

Lui inarcò il sopracciglio e domandò maliziosamente “ anche nell’ altro modo…mi sembra che non ti dispiaccia “

 

Buffy arrossì leggermente e poi disse sinceramente “ Sì quando è duro e grosso è … mi fa un po’ paura ma mi eccita da morire “

 

“ E ti piace succhiarlo con la tua bocca vero? “ le chiese lui sorridendo.

 

Lei fece cenno di si con il capo e continuò, “ Beh, non sapevo se potevo, dovevo farlo….io non l’ho mai….” Lo guardò con occhi vergognosi “ uff. Lo sai “ si accigliò leggermente. Poi dopo un attimo di indecisione disse sicura " Adoro il tuo cazzo Spike "

 

 

 

Spike spalancò gli occhi, lui adorava quella ragazzina.

 

“ Sei stupenda amore, io adoro te “ le disse tirandola accanto a se e baciandola con passione.

 

Buffy rispose con tutta se stessa a quel bacio pressante ed intenso. Poi come ricordandosi improvvisamente, gli chiese a bruciapelo, diventando seria.

 

“ Tu non mi lascerai come papà vero? “

 

“ No mai “ rispose lui, diventando a sua volta serio.

 

“ Spike, tu non mi tradiresti mai vero? “ gli chiese. “ Tu non sei andato con nessuna da quando…” lo guardò con speranza e attesa.

 

Lui non poteva deluderla, non poteva dirle che era dovuto andare a letto con Dru perché non resisteva più a non toccarla, a non stringerla a non fare…. Sospirò e mentì.

 

“ No mai amore, mai. Io sono tuo amore, tutto tuo “ inarcò il sopracciglio in un chiaro invito ad un bis. Buffy sorrise soddisfatta e si strinse a lui.

 

Il suo cazzo era di nuovo ritto ed bisognoso di attenzioni e a Buffy un altro bel ghiacciolo, non dispiaceva. Così guardandolo maliziosamente si lasciò scivolare di nuovo tra le sue cosce, lui le allargò prontamente per lei e sorrise compiaciuto. Attese impaziente di sentire lei che si fotteva la bocca sul suo cazzo divinamente.

 

Il letto tornò a cigolare sotto le spinte di Spike e i gemiti e le urla riempirono ancora la stanza e il piccolo cottage.

 

“ Oh santo cielo! “ Sbottò Anya verso Xander, “ Quell’uomo è un robot. “ Entrambi sospirarono. Lei per l’invidia lui per la rabbia.

 

 

 

Capitolo 10

 

 

 

Lentamente si stiracchiò nel letto, rigirandosi e allungando pigramente le braccia, mentre un sorriso soddisfatto gli piegò le labbra all’insù. La mano toccò le lenzuola fresche. Di lei nessuna traccia. Spalancò gli occhi in preda all’inquietudine. Si guardò intorno, niente, lei non era lì. Un tuffo al cuore e in un balzo fu fuori dal letto. Indossò i suoi jeans e a piedi nudi, correndo andò di sotto. Il fiato sospeso e le orecchie tese in ascolto. Ma tutto era silenzio in casa.

 

 “ Dannazione, mi sono addormentato “ mormorò accigliandosi, mentre la paura e l’insicurezza crescevano di pari passo in lui. Le ho fatto male? Si è pentita? Si è spaventata? Perché? Mille dubbi attraversarono la mente di Spike.

 

Andò in cucina, e si guardò intorno, poi il suo cuore sobbalzò ed il respiro sollevato fece tornare l’aria nei suoi polmoni, quando la vide. Seduta sugli scalini del portico, che si guardava in giro tranquilla.

 

Rimase immobile a fissarla. Il Sole mattutino le illuminava il volto e faceva scintillare i suoi capelli biondi, ancora spettinati. La sua pelle morbida e liscia che poche ore prima lui aveva accarezzato e baciato aveva un colore ambrato. Il sorriso tornò sulle sue labbra mentre lentamente si avvicinava alla portafinestra.

 

“ Ciao amore “ mormorò.

 

Buffy si girò e gli sorrise incerta “ Ciao Spike “ distolse immediatamente lo sguardo e tornò a fissarlo verso l’orizzonte.

 

“ E’ bellissimo qui “ sospirò assaporando il silenzio e la pace del posto.

 

“ Già, è per questo che ci vengo per riposarmi “ si sedette accanto a lei, senza smettere di guardarla. Lei non rispose.

 

“ Tutto okay? “ le domandò lui trattenendo il respiro, in attesa della sua risposta.

 

“ Sì “ annuì lei con il capo mentre con le braccia si tirava le ginocchia al petto. Così rannicchiata appariva così piccola ed indifesa, che lui aveva sempre l’impulso di stringerla a se e di proteggerla con tutto se stesso.

 

Spike allungò la mano e le accarezzò una guancia, lei inclinò il capo e la premette contro per approfondire il contatto.

 

Lui sorrise “ Perché ti sei alzata? “ un tono di preoccupazione nella sua voce.

 

“ Volevo sgranchirmi un po’ “ rispose lei senza guardarlo.

 

“ Mmmm “ Spike era dubbioso. L’incertezza tornò rapidamente a farsi sentire e così la paura. Sfregò le mani sui jeans e si accorse che erano sudate.

 

“ Buffy …ascolta, lo so che io sono ….e che tu…o dannazione  “ imprecò. La sua mente era andata al solo pensiero che adesso lei fosse pentita e disgustata. La sua voce tremava come le sue mani, mentre incespicava le parole.

 

“ St… “ gli disse lei voltandosi a guardarlo e posandogli un dito sulle labbra.

 

“ Sta zitto Spike “ gli prese il volto tra le mani e le sue labbra, calde e umide, si posarono su quelle di lui, chiedendogli un bacio.

 

Spike spalancò gli occhi mentre il suo cuore accelerava il suo battito. Impiegò qualche secondo per registrare quello che stava accadendo e poi ripresosi dallo stupore, con le braccia circondò le esili forme di lei stringendola a se. La sua lingua scivolò nella bocca di lei e iniziò la sua lotta per il predominio, mentre lei gemeva sommessamente, provocandogli brividi di piacere lungo la schiena. Rapidamente il suo membro premette contro i jeans, lui la spinse verso la colonna al lato della piccola scalinata, e premette il suo corpo eccitato e accaldato contro quello di lei.

 

Buffy con una mano posata sul torace muscoloso di lui lo allontanò.

 

“ Ciao Anya “ sorrise alzandosi in piedi e allontanandosi rapidamente.

 

Spike ancora confuso era rimasto seduto a guardarla rientrare in cucina, il respiro corto e lo sguardo acceso di passione e desiderio.

 

Anya rabbrividì al solo guardarlo. Quell’uomo sprizzava sesso da tutti i pori.

 

Spike sorrise forzatamente e si alzò in piedi, cercando di nascondere l’evidente eccitazione nei suoi jeans. Entrambi seguirono Buffy in cucina.

 

“ Vai di là “ gli intimò lei gentilmente “ Oggi abbiamo cucinato io ed Anya. “ Gli sorrise.

 

‘ Ha cucinato per me ‘ sorrise lui lasciandosi cadere pigramente sul divano, da dove poteva osservarla.

 

Dopo poco arrivò Xander. “ Salve gente “ disse sfregandosi le mani, e odorando il buon aroma che proveniva dalla cucina.

 

Si sedette di fronte a Spike e cominciò a sfogliare il giornale, che ogni giorno Spike si faceva consegnare a domicilio.

 

“ Vediamo...borbottò “ grattandosi il  mento.

 

Anya andò di sopra a farsi una doccia veloce mentre Buffy apparecchiava la tavola.

 

Spike continuava a guadare la sua splendida piccola donna, con un sorriso sciocco stampato in volto, sino a quando i suoi occhi si sbarrarono increduli e la bocca si spalancò muta.

 

Buffy si era piegata leggermente in avanti, la sua minigonna di jeans si era sollevata e …. Lei era completamente nuda sotto. Le sue natiche bianche si innalzavano insolentemente verso di lui. Spike era allibito, senza fiato e senza parole. Il cuore impazzito e con un desiderio incontrollabile di saltarle addosso e di scoparla fino a morirne, lì su quel dannato tavolo.

 

Xander lo fissò leggermente preoccupato. Spike era pallido, la fronte madida di sudore e gli occhi strabuzzati.

 

“ Tutto okay Spike? “ domandò Xander agitando la mano davanti ai suoi occhi.

 

“ Oh si. Tutto okay “ si riprese lui deglutendo a fatica.

 

“ Oh…bene “ Xander riprese a leggere, mentre lui non mollava la piccola biondina per un attimo. Lei si girò a guardarlo con un sorriso diabolico in viso e gli fece l’occhiolino. Spike gemette frustrato, costringendosi a restare seduto sul divano, con il suo cazzo dolorante che premeva impazzito contro i suoi, ormai stretti, jeans.

 

“ Su venite a tavola, il pranzo è pronto “ la sua voce squillante riecheggiò nella stanza.

 

“ Era ora! “ disse allegramente Xander “ Ho una fame da lupi. E tu Spike? “

 

“ Non puoi immaginare quanta … “ disse tra i denti, mentre si sedeva.

 

Xander affondò il capo nel piatto e non lo rialzò più.

 

Mentre lui continuava a guardare lei indaffarata a preparare le ultime cose.

 

‘ Oh merda ‘ mugugnò roteando gli occhi per poi tornare a guardarla sculettare davanti a lui in modo palesemente provocante.

 

“ Eccomi qui “ arrivò anche Anya e Buffy prese posto accanto e Spike.

 

Lui riluttante distolse lo sguardo. Non avrebbe resistito ancora molto, lo sentiva.

 

“ Cosa c’è Spike? Non ti piace quello che vedi? “ C’era un doppio senso non tanto velato nella sua frase.

 

“ Oh, mi piace eccome passerotto “ rispose lui facendo scorrere lo sguardo lussuriosamente sul corpo di lei.

 

“ Bene, “ rispose lei allegramente “ Buon appetito “

 

Era a metà quando, sentì qualcosa di morbido e di.. ‘ Cazzo Buffy, questo è sleale ‘ pensò lui, sentendo la mano di lei, scivolata furtivamente sotto il tavolo, accarezzarlo attraverso i jeans.

 

“ Caz….” Sobbalzò. Anya e Xander lo fissarono interrogativamente, mentre il suo viso si contorceva in una smorfia curiosa, di dolore e di piacere insieme.

 

“ Qualcosa non va? “ chiese Xander mentre tornava a posare il viso nel piatto. Anya fissò attentamente Spike e poi vide il braccio di Buffy…I suoi occhi si spalancarono per un momento prima di girovagare altrove, imbarazzati. Quei due non avevano proprio pudore pensò.

 

Spike finì in fretta e si alzò dalla sedia come punto da una tarantola e andò a sistemarsi sul divano in soggiorno. Borbottando parole incomprensibili.

 

Xander invece decise di fare il Bis. Anya e Buffy seguirono Spike in soggiorno.

 

Anya in fondo era divertita ed eccitata da quella strana situazione e voleva vedere come andava a finire.

 

Buffy sicura andò verso il divano lo sguardo fisso sul cazzo di Spike. Lui si agitò, lei lo stava puntando, senza vergogna Cristo Santo. Con un movimento sciolto e rapido si sedette sulle ginocchia di lui. Posando la schiena sul suo petto. Spike la circondò con le braccia e le posò un bacio sulla spalla all’attaccatura del collo. Soffermandosi per qualche istante per inalare il suo profumo.

 

Chiuse per un attimo gli occhi e poi gemette disperato. Buffy aveva cominciato a muovere il bacino proprio sul suo “ Big bad “, premendo, sfregando, ondeggiando su di lui.

 

“ Buffy “ gemette più forte, ormai senza più badare ad Anya, che con un misto di eccitazione e di invidia osservava la coppia di ricci davanti a lei.

 

“ Si Spike “ disse tranquillamente lei “ Forse ti do fastidio? Vuoi che mi alzi? “ chiese innocentemente voltandosi a guardarlo. Lui non rispose, aveva perso l’uso della parola. Un altro lento movimento circolare e poi lei fece il gesto di alzarsi. Le mani di lui si serrarono sui fianchi di lei e la spinsero di nuovo giù facendola cozzare, contro il suo cazzo ormai duro e fremente.

 

“ Oh “ gemette lei questa volta, spalancando gli occhi e trattenendo il fiato.

 

“ Io ed Anya andiamo a rassettare “ disse rapidamente alzandosi e cercando di allontanarsi.

 

Spike ghignò, e da preda divenne predatore, il suo istinto animalesco venne a galla. Balzò in piedi e le afferrò il braccio con la mano, trattenendola.

 

“ Eh no. Amore! “ esclamò serio “ Hai voluto giocare con il fuoco….” Un sorriso beffardo e compiaciuto gli illuminò il viso e gli fece scintillare in modo perverso gli occhi. “ Ed ora Brucia passerotto “ con uno strattone la tiro a se e la baciò violentemente. Anya spalancò la bocca e gli occhi in uno sguardo di pura gelosia.

 

“ Spike “ cercò di dire Buffy nella bocca di lui, ma Spike era sordo a tutto adesso. L’unica cosa che sapeva era che il suo cazzo dolorante voleva Buffy e l’avrebbe avuta.

 

“ Andiamo “ intimò lui trascinandola via come una furia. “ Spike, ci sono ospi…”

 

Con una spinta Buffy finì contro la parete che affiancava le scale. Il corpo di lui premuto contro il suo. Il bacino che si muoveva sfregandosi attraverso il tessuto dei jeans, contro la sua figa già bagnata, facendole sentire quanto impellente fosse il suo desiderio di lei. La mano di lui stretta sul seno e la sua bocca avida schiacciata sulla sua che le rubava l’aria.

 

“ Ohhhh…” fu la sola cosa capace di dire, quando le labbra di lui si staccarono dalle sue.

 

Lui non disse niente, le lanciò solo uno sguardo, carico di lussuria e passione, che incenerì ogni sua resistenza all’istante. Poi la trascinò di sopra.

 

 

 

Xander entrò in soggiorno in quel momento e disse disgustato “ è un vero maiale Spike. “

 

Anya lo fissò e poi rispose “ Hai ragione Xander un vero ‘ Animale ‘ “ i suoi occhi dilatati e il respiro affannato.

 

 

 

***

 

 

 

Appena chiuse la porta dietro di se, Spike le fu addosso, tirò e lacerò il top di lei. Scoprendole i seni bianchi e già tesi per lui.

 

“ Allora vediamo cosa c’è qui per me “ Ringhiò lui teso ed incontrollabilmente eccitato.

 

“ Prima di sotto mi sembra di aver visto….mmmm, che Bad Girl sei Amore “ mugugnò mentre le tirava su la minigonna ed affondava la sua mano tra le cosce di lei, raggiungendo la sua figa pulsante e già bagnata.

 

“ Allora amore, cosa mi hai chiesto prima? Ah si … se mi piaceva quello che vedevo giusto? “ una scia di baci sul collo di lei accompagnò la frase.

 

“ Sì mi piace amore, da morire “ sussurrò mentre due dita affondarono in lei, facendola urlare per il piacere improvviso e facendo ridere lui soddisfatto, di potersi vendicare.

 

“ Mai stuzzicare il ‘ Big Bad ‘ passerotto, o poi dovrai vedertela con lui ….

 

Rise prendendo la mano di lei e portandosela sui pantaloni.

 

“ Oh, non lo sapevo. E cosa farà adesso mi punirà? “ un sorriso malizioso apparve sul viso di lei, mentre gli occhi brillarono eccitati.

 

“ Esatto amore, e vedrai che punizione esemplare, una che non ti scorderai più “ Il viso di lui assunse un’espressione demoniaca e Buffy fremette di paura ed eccitazione insieme. “ Sono pronta “ disse fintamente seria e costernata.

 

Lui serrò le sue mani sulle natiche di lei e le strizzò quasi a farle male.

 

Buffy gemette “ Oh Spike “ chiudendo gli occhi.

 

“ Si puniscimi, puniscimi adesso “ un brivido le attraversò la schiena, mentre respirare diventava difficile.

 

“ Puoi contarci amore “ le sussurrò lui spingendola verso il letto.

 

 

 

“ Ma…ma…” Balbettò lei un po’ intimorita dai suo modi decisi.

 

“ St….adesso a quattro zampe sul letto amore. “ Un sorriso divertito sul suo viso.

 

Buffy lo guardò intimorita e lui le fece l’occhiolino.

 

“ Obbedisci amore su, “ le posò le mani sulle spalle e la fece girare verso il letto, poi la fece piegare e Buffy ricadde sul materasso, puntando le mani in avanti per sostenersi.

 

“ Ohw “ gemette lei eccitandosi.

 

Era esattamente nella posizione in cui lui la voleva.

 

“ Brava così passerotto “ lui portò le mani sulle cosce di lei e lentamente sollevò la sua minigonna sino ai fianchi, facendola sospirare.

 

Quando le sue natiche furono nude davanti a lui, le accarezzò e prese tra le mani palpandole voglioso.

 

Buffy sentì le sue cosce bagnarsi, mentre spingeva il sedere contro di lui. Spike le cinse i fianchi con un braccio. Lasciò scivolare la mano tra le sue cosce e le allargò le gambe.

 

La premette contro di se e con un movimento lento e sensuale cominciò a sfregare il suo pene gonfio, attraverso i jeans contro il sedere di lei.

 

“ Senti cosa mi fai? Lo senti amore? “ Spike chiuse gli occhi godendo del momento mentre Buffy arrossì e gemette insieme, desiderosa che lui le desse di più.

 

La mano di lui accarezzò i riccioli di lei, già bagnati per lui.

 

“ Uhm, devo dedurre che non sei solo tu a fare un ‘ certo effetto ‘ amore “ un ghigno divertito risuonò nella stanza, mentre le sue dita, allargarono le sue piccole labbra alla ricerca del suo centro del piacere e cominciarono a massaggiarlo con delicatezza, evitando attentamente la parte più sensibile.

 

Buffy cominciò a grugnire spingendosi verso la mano di lui. Lui sorrise e riprese a massaggiarle le natiche e lei si spinse verso l’altra mano. Cominciando un convulso dondolio in avanti ed indietro tra le sue mani, che la eccitavano e la facevano agonizzare senza appagarla.

 

“ Spike! “ esclamò lei frustrata, mentre proseguiva il suo movimento alla ricerca di un maggior contatto con lui.

 

“ Zitta, bambina cattiva, devi essere punita “ le disse ridendo mentre con la mano le schiaffeggiava dolcemente e ripetutamente una natica, facendola arrossare lievemente.

 

“ Spike ti prego, farò la brava, sarò buona, per favore “ mugugnò ansimando.

 

Spike posò un ginocchio sul bordo del letto e si piegò con il busto sino a che la sua faccia non fu a pochi centimetri dal suo culo tremante. Fece scivolare la lingua lungo le sue labbra tenute ancora con le dita e poi la infilò dentro la figa di lei dandole piccoli colpetti veloci.

 

“ Ah! “ ringhiò Buffy divaricando le gambe più che poteva e spingendosi verso la sua lingua calda e veloce.

 

“ Ti piace amore? “ rise lui, mentre la sua lingua lavorava rapidamente dentro e fuori di lei, spingendola a contorcersi su di lui ed a mordersi il labbro inferiore.

 

“ Ohi…ah….siiiii “ gemette lei chinando il capo in preda agli spasmi. Mentre i suoi liquidi copiosi scivolavano lungo le cosce bollenti.

 

Spike rapidamente si chinò a leccarli, mentre Buffy rabbrividiva di piacere e spalancava gli occhi osservandolo leccare ingordo.

 

Lui sollevò leggermente il capo e la fissò intensamente, Buffy boccheggiava e i suoi occhi eccitati e pieni di lussuria gli dicevano chiaramente che lo voleva e subito.

 

“ Amore….questo è solo l’inizio “ Un dito di lui si infilò nelle sue pieghe, facendola quasi urlare. E iniziò a pompare dentro e fuori, portandola subito in alto, per poi farla precipitare, quando lui lo tirò fuori con un brusco gesto.

 

“ Noooooooooo “ gemette lei cercando di muoversi arrabbiata. Ma lui mise le sue gambe in mezzo a quelle di lei e la tenne ferma per i fianchi.

 

“ Ah, ah, amore… non puoi sfuggire al tuo destino, devi scontare la tua pena, e la sconterai. “ Buffy sentì la lampo dei jeans di lui abbassarsi e il pene liscio e durissimo premere contro le sue natiche facendola bagnare all’inverosimile.

 

“ Ohhhhhhhhhhhhhhh ti pregoooooooooo “ si lamentò lei, mentre lacrime di frustrazione premevano contro i suoi occhi.

 

 

 

 

 

“ Ti prego…mmm… mi piace amore. Dillo ancora per me “ Spike sorrideva malignamente mentre continuava a sfregare sempre più velocemente il suo cazzo contro la figa di lei.

 

“ Spike, si ti prego. Ti prego! “

 

“ Dimmi passerotto, cosa è che vuoi esattamente? “ con un gesto rapido quanto improvviso, Spike le infilò nuovamente un dito nella sua apertura, facendola gemere e contorcersi.

 

“ Ahiiiii “ miagolò lei per la sorpresa.

 

“ Allora…non mi hai ancora risposto passerotto “

 

“ Voglio te, te. “ Disse concitatamente, mentre accompagnava i movimenti sempre più rapidi delle dita di lui, con il suo sedere.

 

“ E come mi vuoi amore? “ ghignò lui coprendola con il suo corpo e raggiungendo il suo orecchio con le labbra. Le posò un lieve bacio sul lobo sussurrandole la frase, e poi la morse leggermente.

 

“ Ahu…” ansimò lei, in preda al piacere.

 

“ Non lo so “ bisbigliò lei ormai senza più seguire lucidamente le parole di lui.

 

“ Amore… come non lo sai? “ lui sembrava divertirsi, mentre la prendeva scherzosamente in giro.

 

“ Ma…ti prego, non lo so, non lo so. “ Implorò lei, affannandosi sempre di più. La pelle madida di sudore e le cosce umide della sua essenza.

 

“ Sembravi così…sicura di sotto…” le mormorò lui.

 

Disperata ed eccitata Buffy gli afferrò la mano con la sua e la allontanò dalla sua figa, sospirò esasperata e si girò con uno scatto del busto.

 

Spike rimase spiazzato e perdendo l’equilibrio, finì steso sul materasso.

 

Lei si mise su a cavalcioni e come una furia, gli serrò le gambe sui fianchi e afferrato il suo pene con le mani, cominciò a fare su e giù con un movimento rapido ed in crescendo.

 

“ Owww…Buffy….oh cazzo! Buffy “ Spike riversò il capo all’indietro mentre mordeva convulsamente il labbro inferiore.

 

“ Bello, bello il mio cazzo. Tutto mio amore. Lo voglio “ Buffy mormorava in preda al desiderio cieco di lui, sembrava impazzita.

 

Spike era sbigottito. Il viso di lei arrossato, gli occhi scintillanti di desiderio le labbra semidischiuse su cui passava ripetutamente la lingua, leccandole. Un gesto provocante ed eccitante insieme.

 

“ Oh Dio Buffy, sto venendo “ Spike sollevò il capo e le serrò i polsi, fermando il suo movimento convulso.

 

“ Ferma passerotto. Ferma “ ansimò, sollevandosi a sedere sul letto.

 

“ No, “ protestò debolmente lei, gli occhi ancora accesi. Lo sguardo confuso e voglioso puntato dritto sul suo cazzo.

 

Spike fu attraversato da un brivido di puro piacere. Buffy lo voleva, da morire.

 

“ Cazzo, fai pure amore, fammi quello che vuoi. “ Disse arrendendosi.

 

Le lasciò le mani e tornò a distendersi sul letto. Buffy sorrise trionfante. Si liberò degli vestiti e spogliò anche lui rapidamente. Poi accucciandosi tra le gambe cominciò a leccare il pene di Spike, ormai teso allo spasmo.

 

“ Oh si piccola, così. “ Mormorava lui, senza più difese, ormai in completa balia di quel piccolo demonio.

 

“ Il mio grosso, grossissimo cazzo duro come acciaio “ disse lei arrossendo accarezzandolo tra le mani. Nonostante la eccitasse quel linguaggio la imbarazzava allo stesso tempo. E questo lo faceva impazzire.

 

“ Buffy cosa mi hai fatto? Cosa? Dio, potrei morire per questo “ sorrise lui socchiudendo gli occhi, mentre la lingua di lei giocherellava con la punta del suo cazzo, disegnando piccoli cerchi attorno e poi picchiettando sul foro che si trovava all’estremità.

 

Un gemito roco uscì dalle labbra di Spike, mentre il liquido pre coito scivolava lungo il glande, prontamente leccato dalla lingua agile e vogliosa di Buffy.

 

Spike ansimò.

 

Lei sollevò il capo per osservare Spike, quando fu certa che lui la stesse guardando, si passò la lingua sulle labbra, e guardandolo maliziosamente disse con fare sensuale e infantile allo stesso tempo “ Buonnooo. “

 

Spike spalancò la bocca ripetutamente, ma le parole non gli uscivano tanto era sconvolto ed eccitato a quella visione.

 

E poi per poco non morì quando lei si fiondò su di lui e ingoiò il suo cazzo, quasi per intero, nella sua umida, calda, bollente bocca. Spike perse letteralmente il controllo del suo corpo. Con una mano si aggrappò alla spalliera del letto e con l’altra premette gentilmente il capo di lei su di lui.

 

“ Oh sì, succhiamelo Buffy. Prendilo tutto in bocca. Fammi venire, amore. Fatti scopare dal mio cazzo. “

 

Lei sorrise tra se e accelerò i movimenti, portando il suo cazzo dentro e fuori dalla sua bocca, tenendo ben serrate le labbra attorno in modo da non perdere mai il contatto con la sua pelle liscia e umida.

 

“ Oh più veloce, amore, ancora. Ancora “ ripeteva lui stringendo convulsamente la mano alla spalliera e tra i capelli di lei, stando ben attento a non farle male.

 

“ Succhia il mio cazzo. Dio…sto venendoooo. Vengo Buffy, vengo… “ urlò, mentre si abbandonava agli spasmi violenti ed incontrollati dell’orgasmo più intenso che avesse mai avuto in vita sua.

 

“ Grrrr…ohhh….mmmmm “ piccoli grugniti e gemiti di piacere riempirono la stanza. Il seme caldo che riempiva la bocca di Buffy, la sensazione più intensa della sua vita.

 

“ Ingoia amore, è tutto per te. Ti piace vero? “ sorrise lui, abbandonandosi sulle lenzuola bagnate.

 

Buffy risucchiò con la lingua e la bocca tutta la sua sborra ed ingoiò avida, godendo nel sentirlo ancora gemere di piacere.

 

Infine con dispiacere lo lasciò andare e sollevò il capo a fissarlo dritto negli occhi, appagati e sorridenti di lui.

 

Spike era ancora duro, e quel suo modo di guardarlo tra la leonessa e la gattina lo faceva davvero impazzire.

 

“ Vieni qui amore “ le disse allungando una mano. Lei la prese e lui l’attirò a se, facendola accoccolare al suo fianco. Le accarezzò teneramente i capelli e poi le diede un delicato bacio sulle labbra.

 

“ Ti amo Buffy “ le disse serio.

 

Lei lo fissò e poi rispose “ Anche io “ un lieve rossore le coprì le guance.

 

Lui sorrise e poi il suo sguardo divenne malizioso, e il sopracciglio si inarcò pericolosamente.

 

“ Che ne diresti di un bel bis amore? “ lei stava per aprire la bocca e protestare, che adesso era il suo turno, quando si ritrovò con la testa in mezzo alle gambe di lui. Per un attimo rimase confusa.

 

“ Ehi…ma…”

 

Poi sentì la lingua premere contro il suo clitoride e leccare e lappare senza sosta. Spalancò gli occhi e gemette, la sua figa era sulla faccia di lui. Allargò le gambe in modo da facilitargli il compito.

 

“ Stavi dicendo amore? “ chiese lui interrompendo….

 

“ Con….ti… nu …a….” rispose in preda agli spasmi. “ Non fermarti ti prego “

 

“ Mmmm….si ma io non sento niente…” si lamentò lui, ridendo.

 

Buffy sbuffò contrariata e poi prese il pene, ancora duro di lui tra le labbra e cominciò a succhiare di nuovo.

 

“ oh…adesso va decisamente meglio “ mugugnò lui soddisfatto mentre affondava nuovamente il capo tra le cosce ben tese e divaricate di lei.

 

Entrambi cominciarono a gemere sommessamente mentre la bocca di lei era riempita del cazzo di lui e quella di lui immersa nella figa di lei.

 

Era solo l’inizio…

 

 

 

Capitolo 11

 

 

 

I movimenti divennero convulsi ed entrambi vennero l’uno nella bocca dell’altro. Appagati si stesero sulle lenzuola, Buffy raggiunse il suo petto e adagiò il capo sulla spalla di lui.

 

“ Mi farai impazzire “ mugugnò lui, baciandole ripetutamente la fronte.

 

Lei non rispose, semplicemente sorrise felice.

 

Rimasero alcuni minuti abbracciati in silenzio, accarezzandosi con dolcezza. Poi lui si alzò in piedi e la tirò su con una mano.

 

“ Ora di nuovo a quattro zampe, diavolo di donna!”

 

“ Eh, cosa? “ Buffy lo guardò dubbiosa.

 

“ La punizione amore, hai già dimenticato? “ e con un movimento deciso la fece finire a pancia in giù.

 

“ Solleva il culo amore, “ le intimò ridendo. Lei obbedì esitante.

 

“ Spike io…”

 

“ St…silenzio amore. “ la mano di lui cominciò a massaggiare energicamente il clitoride e Buffy si eccitò subito.

 

“ Oh sì “ sussurrò emettendo piccoli lamenti e gemiti di piacere.

 

“ Lo vuoi ancora vero amore? Ancora e ancora, non ne sei mai sazia vero? “

 

“ Sì, ancora e ancora, ti prego Spike “

 

Se solo tre giorni prima gli avessero detto che lui e Buffy avrebbero fatto l’amore, lui non ci avrebbe mai creduto ed ora era lì in piedi dietro di lei che le stava facendo cose che non avrebbe forse nemmeno mai immaginato.

 

“ E il tuo Spikey te lo da amore  non preoccuparti “ le afferrò i fianchi con le mani e la tenne ferma, mentre sbatteva il suo cazzo violentemente dentro di lei, da dietro.

 

“ Ohhhhhhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii “ urlò lei inarcandosi.

 

“ Prendi amore, “ spinta “ prendi questo “ altra spinta, “ ancora e ancora “ altra spinta.

 

Buffy stringeva le lenzuola tra le mani mentre gemeva e si contorceva sotto le spinte violentissime di suo marito.

 

“ Ti prego “ ansimò ormai prossima all’orgasmo. Le urla e i gemiti avevano riempito il cottage. Per un istante pensò che non avrebbe mai avuto più il coraggio di guardare Xander ed Anya in viso. Ma poi il cazzo di lui sbatté sempre più violentemente e a fondo in lei, e il suo cervello non fu più in grado di pensare, ma solo di godere.

 

“ Scopami più forte, Spike. Più forte “ gli urlava facendolo eccitare portandolo  ad aumentare intensità e violenza delle spinte. Sino a che entrambi non furono scossi da un tremito e travolti dal piacere.

 

“ Oh sìììììììììììììììììì “ gemette lei urlando.

 

“ Sì, ecco amore ecco “ rispose lui ansimando e spingendo convulsamente dentro di lei. Mentre il suo seme caldo la riempiva.

 

“ Amore è stato meraviglioso “ le sussurrò lui mentre si lasciava cadere sulle lenzuola pesantemente.

 

“ Mmmm….” Mugugnò lei accoccolandosi, vicino a lui.

 

“ Devo dedurre che ti è piaciuto amore? “ sorrise lui sfregando la punta del naso contro la fronte di lei.

 

“ Non potrò più guardare in faccia Anya e Xander “ miagolò lei, affondando il viso nel suo petto, la pelle ancora sudata e accaldata.

 

“ Ah…amore, non è colpa mia se tu sei così…*rumorosa* “ ghignò lui divertito.

 

“ Ehi… “ protestò lei, ma non finì la frase che si ritrovò stesa sotto di lui, imprigionata dal suo corpo possente. Le mani serrate sui polsi di lei la tenevano giù immobilizzata.

 

“ Lasciami Spike “ protestò debolmente lei, mentre sentiva il bacino di lui muoversi su di lei lentamente e la sua eccitazione premere contro di lei.

 

“ La….scia….ohhhhh “ gemette lei mentre lui sfregava il suo pene contro la sua apertura già di nuovo bagnata per lui.

 

“ Dicevi amore? “ sogghignò lui, infilando lentissimamente la punta in lei e muovendosi piano, facendola eccitare.

 

“ Io…nien….te non ho det…to nien…te! “ balbettò lei inarcandosi verso di lui, implorando una penetrazione maggiore.

 

“ Oh…siamo già impazienti vedo…” continuò a prenderla in giro lui, mentre lei sospirava per la frustrazione.

 

“ Ahhhh “ lanciò un piccolo urlo, quando le dita di lui cominciarono a scorrere sulle sue labbra e a massaggiare energicamente il suo clitoride.

 

“ Cosa c’è passerotto? Non riesci a reggere tutto questo? “ le domandò lui accelerando il ritmo delle sue mani su di lei.

 

“ Io…io…ohhhh ioooooo “ Buffy ansimava e si muoveva aritmicamente sotto di lui, accompagnando i suoi movimenti.

 

“ Si tu? “ Spike sorrideva, la sua età ed esperienza gli davano un certo vantaggio su di lei, ed era così bello portarla all’estasi, e vederla in preda al piacere.

 

“ Ohhhhh….” Buffy ormai era incapace di parlare, poteva solo gemere avvinghiarsi a lui e morderlo.

 

“ Ohiiii “ gemette lui guardando il suo braccio. Buffy lo aveva morso con forza.

 

Lasciandogli dei segni rossi.

 

“ Non * fermarti “ gli ordinò spingendosi verso di lui e afferrandogli la mano con la sua.

 

Spike la guardò dapprima stupito e poi compiaciuto.

 

“ Certo amore, per me è un vero piacere “ e riprese ad accarezzarla con lascivia mentre il suo membro continuava a sfregarsi contro la sua femminilità già pronta a riceverlo.

 

“ Spike “ supplicò lei guardandolo con occhi appannati di desiderio.

 

Spike sorrise e con un’unica spinta violenta ed improvvisa la penetrò in profondità.

 

“ Ah “ gemette lei per il dolore ed il piacere.

 

Le labbra di lui cercarono quelle di lei, sollevò il busto facendo pressione sul materasso con le mani e poi cominciò a muoversi senza sosta. Violentemente su di lei che gemeva e urlava ormai senza più controllo.

 

“ Spike si ancora, ancora ti pregooooooooooooooo! Non smettere “ diceva tra i respiri affannati ed i gemiti.

 

“ Si amore, te ne darò ancora, ancora ed ancora. Fino a che non sarai esausta, sino a che non mi implorerai e dirai ‘ basta ti prego sono distrutta ‘ “ Spike ringhiò mentre le spinte diventavano sempre più veloci ed intense.

 

Buffy cercò di fermarlo con le braccia e lui le afferrò i polsi e la tenne giù, mentre continuava a fare dentro e fuori da lei con violenza e rapidità.

 

Ogni spinta le andava sempre più in profondità, il calore di lei lo avvolgeva. La sua essenza scivolava giù lungo le cosce.

 

Avvitò le sue gambe attorno ai fianchi di lui e lo strinse a se, mentre veniva scossa da ondate di piacere bollente.

 

Spike respirò a fondo e cominciò a spingere a più non posso, le urla di lei divennero più acute, la voce roca e rotta dall’emozione.

 

“ Oddio, vengo, vengo, sto venendo ti prego basta, ti pregooooooooooo! Spike!!!! “ le mani di lei si contorsero, cercando di liberarsi dalla stretta di lui. Che continuava a spingere senza tregua ed a tenerla giù bloccata sotto di lui.

 

“ Sììììììììììììììììììììììì ecco prendiiiiiiiiiiii “ urlò lui venendo in lei con violenza. Il seme caldo e vischioso la invase riempiendola totalmente.

 

“ Sìììì, Spike “ gemette lei lasciandosi andare sulle lenzuola, respirando affannosamente, il corpo ancora tremante ed indolenzito

 

Spike affondò il capo nella spalla di lei, incapace di muoversi, rimase a godersi la strettezza del canale di lei e il suo calore umido.

 

Lei lo strinse ancora di più a se con tutto il corpo e chiuse gli occhi cercando di normalizzare il respiro.

 

Dio quell’uomo era un demonio pensò. Il suo demonio, un sorriso apparve sul viso appagato e compiaciuto.

 

 

 

Era tarda mattina ….facevano sesso da quasi 48 ore ininterrottamente. Buffy si svegliò controvoglia. Era distrutta, sentiva di non essere in grado di alzarsi da quel letto, ma sapeva anche che se ci fosse rimasta, Spike avrebbe ripreso con la sua dolce tortura, e l’avrebbe di certo uccisa.

 

“ Ho Fame, che ne dici di scendere a fare colazione? “

 

Spike la guardò con un sorriso arrogante e soddisfatto in viso. Inarcò il sopracciglio scrutandola meglio “ Ti ho distrutta vero? Hai paura che ricominci a ballare dentro di te confessa!? “

 

Buffy sbuffò e cercò di mostrarsi sicura “ Non è così, ho fame “ protestò.

 

Lui le prese la mano e con uno strattone se la portò sul suo cazzo già duro.

 

“ Divora questo baby “ le disse sadicamente.

 

Buffy spalancò gli occhi e ritrasse la mano rapidamente.

 

“ Ho det….to che ho f…a….m….e “ balbettò arrossendo, mentre con uno scatto balzò giù dal letto, come una preda che cerca di sfuggire il suo predatore.

 

“ Ah, piccola…quanto ancora hai da imparare…” disse lui ironicamente, canzonandola.

 

“ Finiscila “ rispose lei mettendo il broncio, mentre coprendosi con un lenzuolo si avviava verso il bagno.

 

Con un balzo le fu alle spalle, le mani di si serrarono improvvisamente sui fianchi di lei, proprio poco prima che raggiungesse la porta e l’attirarono con quasi violenza contro il petto di lui.

 

I loro corpi premuti l’uno contro l’altro, Il respiro di lei già corto ed ansimante. Il battito del cuore accelerato. Le membra tremanti.

 

“ Voglio divorarti Buffy. Voglio tutto di te: corpo,” le sue mani scivolarono sensualmente sui suoi fianchi, una mano si serrò sul seno bollente di lei accarezzandolo e poi racchiudendolo “ …e anima “. Mormorò in un sussurro al suo orecchio, prima di baciarle delicatamente la guancia.

 

Buffy gemette scombussolata dalle sue parole e dal tono basso e roco della sua voce. Lentamente si girò tra le sue braccia, senza sciogliersi dal suo abbraccio.

 

“ Sì, Spike, divorami “ gli intimò in una preghiera.

 

Spike le sorrise soddisfatto e poi si chinò per unire le sue labbra a quelle di lei.

 

L’avrebbe divorata, di questo era certo.

 

Con una mano afferrò il lenzuolo e lo spinse via, la strinse tra le braccia, sempre continuando a baciarla, mentre gentilmente la spingeva verso il bagno.

 

Prima che Buffy potesse rendersi conto di cosa stesse accadendo, si ritrovò premuta contro le fredde mattonelle della doccia. Le gambe sollevate, avvitate saldamente ai fianchi di lui. Le braccia strette attorno al suo collo.

 

Spike stretto in mezzo alle sue cosce, sorreggeva entrambi con le mani premute contro le mattonelle ai lati di Buffy e spingeva violentemente dentro di lei, Sempre baciandola con passione. Sorrise nella sua bocca e con un gesto brusco aprì la doccia, acqua bollente scivolò sui loro corpi sudati ed eccitati. Buffy riversò il capo all’indietro e chiuse gli occhi.

 

“ Più forte, ti prego più forte Spike “ Gemette, aggrappandosi sempre più saldamente a lui, che spingeva ancora più selvaggiamente in lei, sino a che non la sentì singhiozzare. I muscoli di lei si contrassero convulsamente attorno al suo cazzo e lo imprigionarono.

 

Lui si dimenò ancora più violentemente e ringhiando e grugnendo venne in lei, riempiendola a tal punto che il suo seme in eccesso, scivolò giù dalle cosce di lei insieme alla sua essenza.

 

Lui ansimò e poi posò il capo sulle spalle di lei, il respiro alterato.

 

Lei passò la mano tra i capelli di lui accarezzandoli e baciandogli ripetutamente la guancia gli mormorò.

 

“ Tu sei mio Spike, ti amo “

 

Spike non sollevò il capo e Buffy non poté vedere l’espressione di pura gioia ed amore che si dipinse sul suo viso. Spike sorrise e le baciò la spalla.

 

' Si sono tuo, soono sempre stato tuo.' Pensò. Ora ne era certo.

 

Rimasero così avvinghiati per un tempo indefinito, nessuno dei due voleva sciogliersi dall’abbraccio, che li vedeva fusi, l’uno nell’altro.

 

Infine lui allontanò leggermente il capo e la fissò intensamente, prima di baciarla dolcemente sulle labbra, bagnate.

 

“ Sarà meglio andare adesso…Anya ed Xander…ci aspettano “ rise vedendo lo sguardo imbarazzato di Buffy e il rossore apparire sulle sue guance.

 

Scosse il capo e i capelli bagnati fecero zampillare miriadi di goccioline sul viso e sul collo di Buffy. Lei ebbe un tremito.

 

Finalmente, anche se con dispiacere, la lasciò andare e lentamente scivolò fuori da lei. Prese un’asciugamani se lo annodò in vita ed uscì dalla doccia.

 

Si fermò a guardarsi allo specchio e fissò l’immagine riflessa di lei. Il suo sguardo accarezzò la morbida nuca, il collo, le spalle minute e i fianchi sinuosi per soffermarsi sul suo fondoschiena sodo e tornito.

 

“ Hai un bel culo amore, lo sai vero? “

 

Buffy si girò e incrociò i suoi occhi nello specchio, arrossì vedendo il suo sguardo malizioso. Poi girò il capo, e sentì la sua risata. Fu sconvolta nel constatare che lei era completamente in suo potere. Gli avrebbe fatto fare qualsiasi cosa avesse voluto. Spike era capace di farla incendiare anche solo con uno sguardo, e lui ne era consapevole. Tutto questo la spaventava e la eccitava allo stesso tempo.

 

“ Xander e Anya “ la voce divertita di lui la riportò alla realtà. Tornò a guardare nello specchio, per vederlo uscire dal bagno, lasciandole la libertà di fare un bagno caldo e di riposarsi un pò, dopo tutto quel terribile, fantastico, strabiliante e sorprendente sesso.

 

 

 

Quando tornò nella stanza lui non c’era, era andato di sotto. Tirò un sospiro profondo e guardandosi un’ultima volta allo specchio disse tra se ‘ Forza Buffy ce la puoi fare ‘ e uscì dalla stanza.

 

Ogni gradino, che scendeva però si portava via una parte della sua sicurezza e del suo coraggio, così quando arrivò nella sala e tutti gli occhi si puntarono su di lei scrutandola. Buffy non poté far altro che arrossire e balbettare un

 

“ Buongiorno “ a voce sommessa.

 

“ Ciao “ risposero in coro Xand e Anya, ridendo nervosamente.

 

“ Finalmente passerotto “ Spike la raggiunse e le cinse le spalle da dietro, posando il capo sulla sua spalla le baciò teneramente il collo.

 

“ Sai di buono “ le sussurrò, e Buffy si chiese dove prendesse tutte le sue energie.

 

Si sciolse in fretta ed in modo impacciato dall’abbraccio e si avviò verso la cucina, dove il pranzo era già stato preparato e la tovaglia imbandita.

 

“ Oh…ma! “ Buffy era sorpresa.

 

“ Beh, io e Xand non sapevamo cosa fare così…” Anya sembrava quasi seccata.

 

“ Mi dispiace, io avrei dovuto…” Buffy arrossì nuovamente e Spike pensò che era stupenda e che se l’avesse fatto ancora l’avrebbe riportata di filato di sopra.

 

“ Grazie ragazzi, scusatemi per avervi trascurato. Non sono ancora una brava padrona di casa “ sorrise timidamente.

 

“ Tutto okay Buff, nessun problema “ le diede una lieve pacca sulla spalla Xand prima di prendere posto a tavola.

 

Il pranzo trascorse tranquillo, erano tutti troppo affamati, per punzecchiarsi o giocare alle schermaglie d’amore.

 

“ Per il pomeriggio…io e Xand vorremmo fare un giro in città…che ne dite? “

 

Anya sembrò incerta nella proposta, e guardò ripetutamente gli altri in viso, in attesa.

 

“ Bene perfetto, per me è grandiosa come idea “ esclamò subito Buffy. Mentre lo sguardo accigliato del marito chiedeva la sua attenzione, i suoi piani per il pomeriggio erano ben diversi.

 

“ Allora Va bene? “ Anya era entusiasta, se quei due avessero ancora continuato a praticare lo sport del salto sul materasso, lei sarebbe entrata in crisi profonda.

 

Tenendola per mano passeggiarono lungo le strade di Sunnydale, mentre Anya si fermava ad ogni vetrina che vedeva, implorando un esausto e disperato Xander di comprarle un altro regalo.

 

“ E tu non vuoi nulla amore? “ le domandò lui con dolcezza.

 

“ Non so, non credo “ Buffy scosse il capo e sorrise.

 

“ Ehi chi non muore si rivede “ la voce fredda ed il tono sferzante fecero capire a Buffy di ci si trattasse ancora prima di girarsi.

 

“ Ciao Drusilla “ fece una smorfia mentre si girò a guardarla seccata.

 

“ Ciao Tesoro “ Drusilla, non la degnò di uno sguardo. Gli occhi puntati su Spike e sul viso un sorriso di gattina.

 

“ Dru “ Spike sembrava a disagio e teso.

 

“ Cattivo, Cattivo ragazzo…” Mugugnò indispettita, facendo il broncio.

 

“ Non si tratta così una Signora “

 

Buffy guardò confusa prima lei poi lui.

 

Gli occhi di Spike erano fissi su Drusilla.

 

“ Oh scusatemi, ma se non vi spiace vorrei andare a vedere una cosa in quel negozio, mi accompagni Buffy? “ Anya aveva percepito il pericolo, il suo istinto in queste cose non si sbagliava mai, e voleva evitare a Buffy uno spiacevole quarto d’ora.

 

“ Ma io…” Buffy esitò.

 

“ Si sarà meglio andare. Dru arrivederci. “ Spike le strinse la mano e la tirò via.

 

“ Ah…vigliacco! “ ridacchiò lei mentre loro proseguivano lungo il Viale.

 

“ Cosa voleva dire? “ domandò Buffy in allarme.

 

“ Niente, sai com’è Dru “ disse Spike, cercando di troncare il discorso.

 

“ No non lo so. Tu la conosci bene “ La voce di Buffy divenne seria e tagliente.

 

Spike si tese ancora di più, era terrorizzato all’idea che lei sapesse… era ancora fresco il tradimento di Angel. Non lo avrebbe perdonato.

 

“ Buffy questo era prima di te. “ le disse serio, guardandola dritta negli occhi, ma poi distolse lo sguardo, fingendo fosse per sentire quello che stava dicendo Anya al commesso. Ma Buffy non si sentiva tranquilla, era convinta che qualcosa non quadrasse, ed aveva paura di indovinare cosa fosse.

 

“ Ehi Spike, era ora ti facessi di nuovo vivo. “ Un uomo sulla cinquantina si avvicinò tendendo le braccia a Spike.

 

Lui sorrise e ricambiò l’abbraccio.

 

“ Buffy lui è Clem, un mio vecchio amico “ sorrise.

 

“ E tu chi saresti piccola? Stai attento lui è un Lupo molto cattivo e pericoloso, morde le giovani e belle fanciulle come te. Diffida “ Le sorrise Clem, un po’ dispiaciuto, e guardò con severità Spike.

 

“ Clem, “ disse in tono serio e seccato Spike, scandendo ogni lettera questa volta “ LEI è BUFFY “ e lo guardò di sbieco.

 

Clem rimase un attimo pensieroso e poi il suo viso si illuminò come ricordando improvvisamente qualcosa di importante. “ Ahhhh. Lei è * quella * Buffy! “ sottolineò il nome.

 

“ Già “ rispose lui sospirando “ mia moglie. “

 

Clem sembrò cascare dalle nuvole. “ Alt! Cosa hai detto? MOGLIE? Ho capito bene? “  Clem spalancò gli occhi stupito.

 

“ Si “ disse lui inorgogliendosi “ Lei è la mia Buffy adesso “ la strinse a se con possessività.

 

“ Ah. Bene. Allora Auguri! “ Clem tornò a sorridere ed abbracciò prima lui poi lei. Sussurrandole all’orecchio in modo da essere udito solo da lei “ Non te lo lasciar scappare bambina, è un vero tesoro di ragazzo “ E le fece l’occhiolino.

 

Buffy sorrise, ma la sua inquietudine di fondo restava.

 

‘ Forse lui vuole ancora lei? ‘ si chiedeva dubbiosa.

 

“ Buffy puoi venire un attimo? “ Anya la chiamò per farle vedere un vestito che voleva provare. E Buffy si allontanò, lasciandogli la mano.

 

“ Allora ce l’hai fatta? “ Chiese Clem contento “ Ti ha sposato alla fine, e da quello sguardo deduco che ti renda molto felice… “

 

Spike fece cenno di sì con il capo e sorrise sornione. “ Già. Mai stato così felice in vita mia. “ Con lo sguardo seguiva Buffy che si muoveva nel negozio seguendo Anya.

 

Un ragazzo sorridente e con lo sguardo pieno di apprezzamento per quello che vedeva, si avvicinò alle due donne, domandando se avevano bisogno di aiuto.

 

Spike divenne serio e inarcò il sopracciglio minacciosamente.

 

“ Imbecille “ mormorò tra i denti.

 

“ E vedo anche che sei geloso ….” Rise Clem, osservando la scena.

 

Spike lo guardò e rispose “ Sì lo sono. Lei è mia, nessuno deve provare a portarmela via “ Ringhiò e si avviò verso il gruppo.

 

Clem scosse il capo in disapprovazione.

 

“ Sta calmo, “ gli consigliò.

 

Raggiunse le due ragazze e subito avvolse Buffy in un abbraccio protettivo e di “ delimitazione del territorio “ mentre lanciava uno sguardo aggressivo verso il giovane commesso, che deglutì piano, quando incrociò i due occhi più azzurri e freddi che avesse mai visto in vita sua.

 

“ Amore, ho fame che ne diresti di andare da qualche parte e prendere qualcosa? “

 

“ Si anche io ho fame “ Buffy era affamata, il pranzo non l’aveva saziata, aveva bisogno di recuperare le energie, specie in previsione delle battaglie che sicuramente avrebbe dovuto affrontare quella notte a giudicare dallo sguardo affamato, e non di cibo, di Spike.

 

Il commesso si era dileguato e i quattro seguiti da Clem uscirono dal negozio e si diressero al Bar più vicino.

 

 

 

Senza essere vista una figura familiare li seguiva a poca distanza.

 

 

 

Capitolo 12

 

 

 

Tranquillamente seduti sorseggiavano le loro bevande in attesa che il cameriere portasse il conto. Buffy si era adagiata con la schiena sul petto di Spike che la stringeva con un braccio, accarezzandole distrattamente il ventre.

 

“ Sei contenta? “ le domandò all’orecchio, mordicchiandoglielo piano.

 

“ M, m..” rispose lei con un cenno affermativo del capo.

 

“ Non sei stanca? “ le chiese con sguardo interessato, baciandole il collo proprio sotto il lobo dell’orecchio.

 

“ Si molto, questa notte credo dormirò come un ghiro “ disse seria lei, aspirando dalla cannuccia la sua coca cola.

 

“ Davvero? “ disse lui canzonandola un po’. “ E cosa te lo fa pensare? “ la sua mano salì un po’ più in alto e con il pollice le lambì la punta del seno morbido, facendola tendere.

 

“ Spike “ gemette lei, cercando di sollevarsi, ma la stretta di lui la bloccò inchiodandola al suo torace.

 

“ Allora? “ chiese in un soffio, mentre i movimenti della mano diventavano più veloci.

 

“ Io…” mormorò lei, agitandosi e chiudendo gli occhi.

 

“ Si tu…” rise lui sulla pelle di lei.

 

 

 

“ Buffy “ una voce nota la fece sobbalzare. Gli occhi spalancati, mentre si girava a guardarlo.

 

“ Angel? “ disse. Il viso mostrava la sua sorpresa e meraviglia.

 

“ Cosa ci fai qui? “ domandò, un lieve rossore sulla guancia.

 

Non guardò Spike, i cui lineamenti erano diventati tesi, la mascella contratta e il braccio ancora più serrato attorno alla vita di Buffy. Ma lui vide il rossore di lei.

 

“ Volevo parlarti Buffy “ disse con voce  bassa, colpevole.

 

Buffy si sentì a disagio, e sentì i muscoli di lui farsi ancora più tesi. Finalmente si voltò a guardarlo. Il suo volto era in perscrutabile, i suoi occhi scuri e severi la fissavano.

 

Lei doveva parlare con lui, lo doveva fare. Ma sapeva che Spike non voleva, leggeva nei suoi occhi la rabbia e la paura.

 

“ Ti spiace? Farò presto! “ gli domandò imbarazzata, guardandolo con occhi dolci.

 

“ Come vuoi “ disse lui cercando di mantenere la calma, ma senza allentare la stretta del suo braccio su di lei.

 

Continuarono a fissarsi intensamente. Poi lui sospirando allentò la stretta e la lasciò andare.

 

Buffy si alzò e seguì Angel uscendo dal locale.

 

 

 

Spike guardò le due figure una di fianco all’altra mentre uscivano, e vide lo sguardo di Angel verso Buffy. E la gelosia lo assalì. Distolse lo sguardo e lo fissò sul suo bicchiere.

 

 

 

“ Su Spike, vedrai andrà tutto bene “ il suo sguardo incontrò quello di Anya.

 

“ Sì, certo “ disse con malcelata rabbia e poi portò rapidamente il bicchiere alla bocca e prese un lungo sorso. Se l’avesse persa, se fosse tornata con Angel cosa avrebbe fatto? Cosa?

 

 

 

***

 

 

 

“ Come stai? “ le domandò lui agitando le mani nervosamente.

 

“ Bene e te? “ Buffy si sentiva strana, aveva desiderato tanto quel momento ed ora erano lì a pochi passi l’uno dall’altro.

 

“ Così, “ la guardò di sott’occhi.

 

“ Volevo parlarti Buff, “ tirò un sospiro.

 

Buffy lo guardò in attesa.

 

“ Allora? “ chiese alla fine agitandosi.

 

“ Buffy mi dispiace, io ho…” Buffy distolse lo sguardo per qualche istante.

 

“ Non dirlo Angel. Adesso non ha più importanza “ E proprio in quel momento si rese conto che era così. Non aveva più importanza per lei. Tutto quello che voleva in quel momento era tornare dentro e farsi stringere da Spike. Sentire le sue mani su di lei. Il battito del suo cuore che la faceva sentire tranquilla e protetta. I suoi baci, la sua voce.

 

“ Ti amo ancora Buffy “ le disse Angel prendendole una mano.

 

Spike da dentro osservava le due figure in lontananza e si agitava sempre di più. Erano troppo vicini.

 

“ Ma cosa diavolo vuole? “ mormorò, continuando a sorseggiare il suo bourbon.

 

“ Su stai tranquillo, Buffy ti ama, ne sono certa “ Anya cercava di tranquillizzarlo.

 

“ Maledizione, ora che andava tutto secondo ….” Spike avrebbe voluto dire

 

‘ i miei sogni ‘ ma non continuò, spalancò gli occhi vedendo Angel che teneva per mano Buffy.

 

“ Stalle lontano imbecille “ si alzò di scatto e si diresse a passo rapido verso la porta.

 

 

 

“ Angel, mi spiace io non ti amo più, vedi io credo di esser…” Buffy fu interrotta dalla voce rabbiosa e dura di Spike.

 

“ Toglile le mani di dosso, idiota “ disse furibondo.

 

“ Spike! “ esclamò stupita Buffy.

 

“ Bastardo di un pervertito “ rispose Angel, guardandolo con disprezzo.

 

Buffy spalancò gli occhi, mentre un pugno faceva finire per terra Angel.

 

“ Ripetilo ancora se ne hai il coraggio “

 

“ Spike, basta “ Buffy era sconvolta.

 

“ Cosa c’è, ti preoccupi per il tuo grande amore? “ Spike era fuori di sé.

 

“ Stupido “ gli urlò lei mentre soccorreva un sanguinante ed intontito Angel.

 

“ Non toccarlo, non devi toccarlo “ le urlò strattonandola.

 

“ Spike “ Buffy non lo aveva mai visto così arrabbiato, non si era mai comportato così per una donna.

 

E nel profondo di se stessa, provò piacere per questo.

 

“ Andiamo “ la trascinò via, mentre Anya e Xander aiutavano Angel a rialzarsi.

 

“ Ciao Spike “ disse Clem, impacciato mentre i due erano già arrivati alla macchina.

 

“ Voi che fate? Volete un passaggio? E tu stai bene ragazzo? “ Clem cercò di essere gentile.

 

“ No restiamo in città, quei due hanno bisogno di stare soli “ Disse Anya risoluta. “ E tu, come accidenti ti è venuto in mente di presentarti qui? “

 

Anya additò severamente Angel.

 

“ Volevo tornasse con me, ma perché quello si è messo di mezzo? Che accidenti…”

 

“ Perché è suo marito “ disse subito Xander, sbuffando.

 

“ E perché la ama “ aggiunse Anya, fissando Angel.

 

“ Cosa? “ lo sguardo si rabbuiò, “ la ama? Ma non è una specie di zio…”

 

“ La ama, e non permetterà a nessuno di portargliela via, ragazzo “ disse Clem, scrollando il capo. “ Lei è sua, come lui appartiene a lei. “

 

“ Ma lei mi…”

 

“ Ti amava, si “ Anya lo guardò con comprensione “ ma è finita, adesso ama suo marito. Te lo posso garantire. Buffy lo ama “

 

Xander annuì con il capo.

 

“ Su vieni mettiamo qualcosa su quella brutta ferita “ disse Clem cercando di smorzare la tensione. “ Oggi siete tutti miei ospiti “ e insieme si diressero verso la sua casa.

 

 

 

***

 

 

 

Il viaggio fu silenzioso, di tanto in tanto Buffy lo guardava di sott’occhi. Era teso e rigido. L’espressione cupa e adirata. E lei lo amava lo stesso, anzi forse di più, il suo geloso e possessivo marito.

 

Appena la macchina si fermò Buffy saltò fuori e corse in casa, nonostante lo amasse e fosse compiaciuta della sua gelosia, Buffy doveva fargli capire che non poteva comportarsi così, ogniqualvolta la vedeva avvicinarsi a un uomo.

 

Spike strinse le mani attorno al volante, tirò un profondo sospiro ed uscì dalla macchina. Entrò in casa, e si guardò intorno cercandola. Buffy era nel portico della cucina.

 

Si passò una mano tra i capelli decidendo cosa fare, si avvicinò al frigo e prese una birra. Infine dopo aver esitato ancora, la raggiunse nel portico.

 

Si sedette sulla panchina in ferro battuto accanto alla porta finestra ed osservò la figura minuta seduta sugli scalini, con le gambe raccolte, il mento poggiato sulle ginocchia.

 

Rimasero in silenzio, in attesa.

 

Alla fine lei si alzò e tornò indietro verso la porta finestra, Spike allungò un braccio intercettando quello di lei, prima che questi raggiungesse la maniglia della porta.

 

“ Buffy “ disse con tono dolce.

 

“ Lasciami “ grugnì lei, scrollandosi dalla sua presa.

 

“ Amore, “ Lui si alzò e mosse qualche passo verso di lei.

 

“ Non avvicinarti a me, mai più. “ urlò e corse dentro.

 

Spike imprecò e la seguì di sopra.

 

Entrò nella stanza, ed aspettò che lei uscisse dal bagno. Era già in pigiama, con fare arrabbiato scostò le lenzuola e si infilò nel letto voltandogli le spalle.

 

Spike rimase qualche istante davanti alla porta e poi la richiuse alle spalle.

 

Velocemente si tolse la t-shirt , calciò via le scarpe e si sfilò i jeans. Si infilò anche lui nel letto e spense la luce.

 

Rimase immobile per un pò, con un braccio dietro la nuca, girandosi a guardarla, nella penombra della stanza. Infine lentamente si allungò verso di lei e le cinse la vita con le sue braccia, tenendola stretta.

 

Buffy spalancò gli occhi quando sentì una cosa dura e lunga premere contro le sue natiche.

 

“ Lasciami “ disse acidamente, spingendo via le sue mani.

 

“ Amore “ mugugnò lui, sfregando il suo viso contro la nuca di lei, accarezzandole i capelli.

 

“ L A S C I A M I “ ribadì lei scandendo ogni singola lettera.

 

“ Buffy, avanti “ disse lui stringendo di più.

 

Buffy sbuffò e scalciando si liberò, alzandosi dal letto.

 

“ Come vuoi “ disse a denti stretti.

 

Afferrò il suo cuscino e si diresse alla porta. Spike balzò in piedi e le sbarrò la strada.

 

“ Dove vai? “ le domandò guardandola sorpreso.

 

“ Nella mia stanza “ disse lei seccata. “ Fammi passare “

 

“ No “ disse lui d’impulso, “ Avanti piccola “

 

“ Perché? Perché l’hai fatto? “ gli chiese lei guardandolo fisso.

 

“ Buffy “ mormorò lui roteando gli occhi.

 

“ Ti comporterai così ogniqualvolta mi avvicinerò ad un uomo? “

 

“ Io non ho mai…”

 

“ Oh non è vero, cosa pensi che non mi sia accorta del tuo comportamento nel negozio? Con quel povero commesso Spike? “

 

“ Era un idiota e…”

 

“ E cosa? ….” Buffy si accigliò. “ Lo hai fatto scappare Spike, ti rendi conto? “

 

Spike la guardò con occhi da cucciolo colpevole. “ Ma Buffy…”

 

“ No, non voglio sentire le tue scuse. Non voglio un marito che picchia tutti quelli con cui parlo, solo perché non si fida della sua piccola moglie bambina “

 

Spike spalancò gli occhi, non credeva Buffy potesse essere così determinata a volte.

 

“ Buffy, io ho fiducia in te…”

 

“ Balle! Non è vero! “ Esclamò lei con tristezza nella voce.

 

“ Buffy “ Spike cercò di abbracciarla.

 

“ Ho detto NO! “ Buffy lo spinse via. “ Allora io cosa dovrei fare eh? Tu che ti sei fatto tutte le donne da qui a New York, per non dimenticare la parentesi Europea! Cosa dovrei fare? “ Buffy si stava alterando.

 

“ Ma Buffy, questo era prima te l’ho già…”

 

“ Si appunto, anche Angel era prima “ disse lei mentre il tono si faceva più sommesso.

 

“ Davvero? “ le domandò lui guardandola intensamente.

 

Buffy arrossì, spinse indietro una ciocca di capelli con le mani e cercò di aggirarlo e raggiungere la porta.

 

“ Buffy “ la chiamò lui con voce bassa e sensuale.

 

Lei non si voltò, la mano sulla maniglia.

 

“ Io ti amo Spike, non so da quando, forse…da sempre. E…” non riuscì a finire la frase, che si ritrovò stretta tra le sue braccia, le labbra premute sulle sue.

 

“ Oh amore, amore mio “ le mormorava, mentre continuava a divorarla con i suoi baci. “ Sapessi quanto ti amo, il solo pensiero di perderti, che qualcuno possa portarti via da me…mi fa impazzire “

 

“ Nessuno, nessuno mi può portare via da te, io ti amo stupido “ rispose lei ricambiando il suo bacio intenso e pieno di desiderio.

 

Lui si tirò leggermente indietro e la fissò, sorridendole debolmente.

 

“ Ti amo, capito? Io ti amo! “ esclamò lei accarezzandogli una guancia con amore. “ Sono pazza di te, sciocco marito geloso. “ ricambiò il sorriso mentre si sollevava sulle punte dei piedi e sfregava il suo naso contro quello di lui.

 

Spike la guardò con maggiore intensità, lo sguardo scurito dal desiderio.

 

“ Oh passerotto, quanto ti voglio. Ho bisogno di te “ riprese a baciarla con maggior foga.

 

Lei con decisione lo spinse verso il letto e lo fece cadere supino.

 

Spike la guardò meravigliato, lei sorrise maliziosamente, gli occhi birichini.

 

Lui le rispose con un ghigno e allungò le braccia, per prendere le sue ed attirarla a se.

 

“ Piccolo diavoletto “ le disse mentre una  mano si posava gentilmente dietro la nuca di lei, e l’altra si serrava attorno alla sua sottile vita, facendola aderire completamente a lui. Le sue labbra si scontrarono con quelle di lei e la sua lingua picchiettò costringendola a farlo entrare. Le loro lingue cominciarono ad  arrotolarsi e spingersi l’un l’altra. Buffy gemette quando lui con un gesto la fece rotolare su se stessa e finire sotto di lui, senza smettere di baciarla.

 

“ Ti amo, ti amo passerotto “ mormorava mentre la baciava lungo il collo, sulle guance, sulle labbra. Le sue mani scivolarono sotto la sua canotta sottile e cercarono il suo seno. I capezzoli già turgidi, si indurirono appena avvertirono il tocco delle sue mani.

 

“ Spike, oh…” gemette lei sensualmente, facendolo eccitare ancora di più.

 

“ Sì, Buffy sì. “ mugugnò mentre continuava ad accarezzarla sempre più voglioso.

 

Ritirò la mano e Buffy protestò vivamente. Lui sorrise e velocemente le sollevò le braccia sopra la testa e le sfilò la canotta. Lasciandola nuda davanti a lui.

 

Avido si chinò sul suo seno e cominciò a succhiare con attenzione prima una e poi l’altra punta, tesissime di Buffy, che si inarcò verso di lui, lanciando un piccolo urlo.

 

Lui la guardò compiaciuto e continuò ancora più vigorosamente a succhiare e leccare il piccolo pezzo di carne sensibile.

 

Buffy gemeva mentre passava ansiosamente le sue mani sulla schiena e sulla nuca di lui, stringendolo a se.

 

“ Ti amo, ti amo Spike “ urlava e gemeva, senza sosta. Mentre lui continuava a fissarla con occhi accesi di passione e desiderio.

 

Fece scivolare una mano lungo i fianchi di lei e come meglio poté le sfilò i pantaloncini, del pigiama. Ora erano completamente nudi, pelle contro pelle.

 

“ Mi vuoi? “ gli domandò lei con voce roca.

 

“ Sempre amore, io ti voglio sempre “

 

“ Mi ami? “ continuò.

 

“ Si ti amo, “ la fissò e poi riprese a baciarla ed accarezzarla, portandola velocemente verso il piacere …

 

I baci si fecero più lunghi e profondi, la mano di lui scese lentamente verso il centro del piacere di Buffy e cominciò a sfregarlo energicamente.

 

“ Ti piace così amore? Ti piace quello che ti fa il tuo Spike non è vero? “

 

“ Sì, si mi piace tanto lo sai “ mormorò lei inarcandosi ancora di più verso la sua mano.

 

“ La mia piccola, dimmi che ami solo me, dimmelo, che non hai mai amato nessuno come me “ Spike sfregava sempre più forte, e continuava a baciarla, facendola respirare sempre più affannosamente.

 

“ Si, mai nessuno….” Gemette lei, mordendosi il labbro inferiore.

 

“ Si cosa? Dimmelo “ insistette lui.

 

“ Non ho mai amato nessuno come te, mai, mai “

 

“ E’ quell’idiota, non è stato niente per te dimmelo amore, dimmelo ti prego “

 

“ Niente, non era niente, niente. Solo tu, solo tu “ urlò lei, mentre piccole lacrime di piacere si formarono nei suoi occhi.

 

“ Ti prego Spike, ti prego “ implorò lei respirando sempre più affannosamente.

 

Spike sorrise e la baciò ancora senza smettere di eccitarla.

 

“ Ti amo Buffy, sei tutto per me. Tutto, hai capito? Non lasciarmi mai “

 

“ No, no, mai. Ti prego Amoreeeeeee “ implorò lei conficcando le sue unghie nelle braccia di lui e gettando il capo all’indietro, ormai incapace di tollerare tutto quel piacere. Spike scivolò sul corpo di lei ed affondò il capo tra le sue cosce. La lingua bollente e bagnata passò rapida sulle labbra di lei e poi si insinuò nella sua figa già gonfia e eccitata dalle dita di lui. Un’ondata di calore avvolse e sommerse Buffy che ormai respirava a fatica e si contorceva sotto di lui.

 

“ Su passerotto avanti, vieni per me, vieni per il tuo Spike amore. Fammi vedere come gode la mia piccola “

 

“ Spike, Spike, sìiiii sto venendo per te, vengo…Oddio, vengooooo “ gemette mentre i suoi fluidi bagnavano copiosamente la mano e la bocca di Spike, che lentamente cominciò a rallentare il ritmo dei movimenti.

 

Scossa da sensazioni intense Buffy venne urlando il suo nome. Spike le posò una mano sul seno sinistro per sentire il battito forsennato del suo cuore contro il suo palmo. Dopo alcuni minuti quando lei cominciò a riprendersi le domandò con aria divertita e compiaciuta per il buon lavoro appena fatto su di lei.

 

“ Come ti senti amore? “

 

“ Oh…non lo so “ ansimò lei passandosi una mano sulla fronte per asciugarsi le piccole goccioline di sudore che si erano formate per il grande movimento.

 

“ Non lo sai? “ rise lui baciandole prima il naso poi le labbra teneramente.

 

“ Io mi sento…oh “ sospirò esausta, mentre si distendeva, abbandonandosi sulle lenzuola spiegazzate. Lui le accarezzò il viso con una mano e poi la strinse a se.

 

“ Ora mettiti giù, “ gli ordinò lei quando si fu ripresa e lo spinse supino sul letto, puntandogli una mano sul petto.

 

Si strofinò su di lui con le anche e il bacino, Spike gemette.

 

“ Sei stato cattivo, dovrei farti soffrire. Lo sai questo? “ gli disse in tono serio, mettendo il broncio. Adorava quando sporgeva il labbro inferiore in quel modo.

 

“ Ma tu sei una brava bambina vero tesoro? “ sorrise furbescamente, mentre con le mani raggiungeva il seno di lei e cominciava a massaggiarlo delicatamente. “ E poi il tuo Spike non merita una ricompensa per quello che ti ha appena fatto? “

 

“ Non lo so, non ho ancora deciso “ disse lei con tono dubbioso.

 

Gli occhi si soffermarono sul membro duro e dritto che chiamava la sua bocca.

 

“ Mm… ” lui sollevò il sopracciglio, assumendo la sua aria sexy. “ Ti piace quello che vedi amore. Lo so “ il sorriso si allargò sul suo viso.

 

“ So che lo vuoi nella tua bocca. Su vieni a prenderti il latte amore. E’ così gonfio e duro, ha bisogno della tua lingua calda e delle tue labbra, per trovare pace. Avanti vieni a ingoiare il mio cazzo amore. Lui smania di stare nella tua bocca bollente. “ con una mano agitò il membro davanti a Buffy che si leccò le labbra.

 

Continuarono a fissarsi per alcuni istanti e poi Buffy serrò le sue mani attorno al cazzo di Spike e abbassò il capo per ingoiarlo avidamente, più che poteva.

 

Spike gemette. Adorava quando lei le faceva questo. Lentamente cominciò a muovere il bacino seguendo il ritmo della bocca di lei e chiuse gli occhi, mentre il respiro si faceva corto e accelerato.

 

“ Si amore, non fermarti, così ingoialo tutto fino alla gola. E’ così caldo, così bollente. “ Ansimò più forte, mentre lei risucchiava il suo membro profondamente nella sua bocca.

 

“ Oh, cazzo si, ancora. Ti prego di nuovo, succhiamelo “ implorò e Buffy risucchiò ancora. Facendolo urlare “ Cazzo Buffy “ Lei risucchiò una terza volta, il liquido pre coito scivolò nella bocca di Buffy che ingoiò voracemente. Spike si contorse sotto di lei, inarcandosi e spingendo di più nella sua bocca.

 

“ Ancora Amore, ancora. Fatti scopare dal mio cazzo “

 

Buffy risucchiò ancora più intensamente e Spike afferrò con le mani le lenzuola.

 

“ Buffy sto venendo piccola. Ecco amore ingoia tutto amore, succhiamelo tutto. Fammi vedere come ti piace, succhiarmelo. Ti prego amore non smettere, ancora non ti fermare. “ Buffy succhiava alacremente e vogliosamente, mentre le mani si muovevano alla base del suo pene e accarezzavano i suoi testicoli pieni di sperma per lei.

 

“ Tutto tuo amore, tutto tuo “ gemette Spike mentre posava le sue mani sulla nuca di lei. Amava guidarla e premerla contro di se mentre veniva. Buffy si lasciò condurre e fece affondare il suo cazzo sino in gola, ingoiando il suo seme caldo che a fiotti le stava invadendo la bocca.

 

“ Oh si, così. Succhia e ingoia, succhiamelo e ingoia. Dio sei magnifica quando lo prendi in bocca sai? “ le sorrise accarezzandola mentre la osservava succhiare e ingoiare avidamente tutto quello che lui le dava.

 

Alla fine passò la lingua attorno al prepuzio, ripulendolo e lo lasciò andare. Si sollevò ad osservare il volto di Spike. Lei adorava vederlo in estasi dopo che lei gli aveva fatto un pompino.

 

Spike sospirò appagato e si abbandonò sul materasso.

 

“ Grazie amore. Grazie “ mormorò sorridendo un po’ scioccamente, ancora inebetito dal forte piacere.

 

Lo raggiunse e si strinse a lui ridendo. “ Se mi farai ancora arrabbiare, questo te lo scordi “ puntualizzò.

 

Spike la guardò intensamente e l’attirò a se per un vorace bacio.

 

“ Piccola gattina dispettosa “ mugugnò e con un movimento rapido la spinse a pancia sotto, facendola mettere a quattro zampe, sorreggendola con un braccio attorno alla vita. Buffy si dimenò e urlò ridendo “ Spike “.

 

Ma il sorriso si smorzò sulle labbra quando sentì di nuovo una cosa dura premere contro le natiche e strofinarsi sensualmente contro la sua apertura, che non tardò a bagnarsi di nuovo.

 

“ Mmmm….guarda che anche io potrei minacciarti e ricambiarti con la stessa moneta, sai amore? “ e senza preavviso si spinse in lei violentemente, facendola sussultare “ Oh….” Ansimò, mentre la mano di lui si spostava dalla vita e raggiungeva il clitoride, sfregandolo rapidamente, mentre cominciava a darle forti spinte da dietro.

 

Buffy gemette più forte, mordendosi le labbra e cercando di resistere, per non dargli soddisfazione. Ma il movimento congiunto e sempre più rapido della sua mano sulla clitoride e del cazzo pompato a più non posso da dietro, la fecero presto capitolare.

 

“ Spikkeeeeeeeeeeeeeeeeeeee “ urlò mentre con i fianchi ondeggiava violentemente, schiantandosi alternativamente contro la mano di lui e subito dopo indietro contro il cazzo di lui. Spike sorrise e si fermò. Mentre Buffy ormai in preda al piacere si muoveva spasmodicamente avanti ed indietro.

 

“ Si amore, così, scopati sul mio cazzo, avanti. Continua. “ le mormorò mentre ridendo osservava il sedere di lei schiantarsi contro il suo ventre per prendere a fondo il cazzo di lui dentro di se. Quando la sentì stanca, riprese a muoversi con vigore e Buffy urlò per l’intensa sensazione.

 

“ Così ti piace? O ancora di più amore? “ e le spinte diventavano sempre più violente. Buffy rimbalzava come una molla, e urlava frasi incoerenti e volgari, che si sarebbe vergognata anche solo a pensare in condizioni normali.

 

“ Si fottimi più forte, più forte. Scopami con il tuo bastone, fammelo sentire tutto. La mia figa è tuaaaaaaaaaaa. Fammi godere. Non ti fermare. Ancora, ancora, fammi vedere chi comanda. Riempimi ovunque. ”

 

Spike rise un po’ stupito, la strinse per i fianchi e la sollevò quanto più poté in modo da farla quasi trovare dritta davanti a lui di spalle.

 

“ Ahhhh …” gemette lei mentre il dolore e il piacere si mischiavano in una miscela esplosiva che spazzava via ogni pensiero coerente dalla sua testa.

 

“ E così che mi dici passerotto? “ ringhiò lui, per lo sforzo, mentre continuava a spingere come un demone infernale dentro di lei più a fondo che poteva. Facendola venire per la terza volta di seguito.

 

“ Ne vuoi ancora? “ le domandò dandole una spinta più violenta delle altre.

 

“ Oh siiiiiiiiiiii, ti prego “ gemette lei e lui le assestò altre due spinte che la fecero sobbalzare. Poi vennero insieme.

 

Buffy era sconvolta ed eccitata. Gli occhi le brillavano, le guance erano arrossate, il corpo tremante e sudato.

 

“ Oddio Spike è stato…è stato…”

 

“ Stupendo? “

 

“ Cosa? Stupendo???? “ rispose lei guardandolo stupito. “ GRANDIOSOOOOO “ urlò saltandogli al collo e stringendolo a se.

 

“ Bene, ora sai cosa ti perderesti…” ghignò lui stringendola.

 

“ NO, mai, mai. Tu sei mio “ e si avvinghiò a lui per ribadirne il possesso.

 

“ Uhmm. Il mio passerotto è geloso? “ domandò lui.

 

“ Si, tu prova solo ad andare con qualcun'altra e vedrai cosa capita “ lo minacciò lei, per poi fargli un grande sorriso pieno d’amore. Mentre si chinava a cercare le labbra di lui per un bacio che affermasse ancora il totale possesso dell’uno sull’altro.

 

 

 

Restarono stesi per un po’, per riprendere fiato e forze.

 

 “ Spike “ lo chiamò lei, con voce sommessa, mentre faceva scivolare la mano sul suo torace, in una gentile carezza.

 

“ Sì “ mugugnò restando immobile ad occhi chiusi.

 

Buffy voleva chiedergli di Dru, ma voleva guardarlo negli occhi, perché così avrebbe capito se lui provava ancora qualcosa per lei.

 

“ Spike guardami “ gli disse, sollevando leggermente il capo.

 

“ Non posso “ rispose lui serio.

 

“ Eh? Perché? “ lo guardò in attesa.

 

“ Perché ti voglio ancora e se  ti guardo…non riuscirò a fermarmi “ disse sospirando. Buffy istintivamente abbassò lo sguardo verso la sua virilità e sobbalzò nel sentire la voce di lui.

 

“ Cazzo, non farlo amore, se lo guardi, lui….è sensibile a tutto quello che fai “

 

“ Ma come hai fatto a capire che ti stavo…oh “ gemette lei, vedendolo indurirsi rapidamente.

 

“ Ti sento amore, io ti sento dentro, sempre “

 

Buffy allungò la mano e accarezzò dolcemente il suo pene.

 

“ E sei sicuro che anche io non voglia? “ rise, osservando la sua reazione.

 

Spike spalancò gli occhi e la fissò intensamente.

 

“ Oh. Cattiva Buffy, “ inarcò il sopracciglio per un istante, poi la sua espressione divenne dolce.

 

“ Buffy sei arrossata là sotto,” ed indicò la femminilità di lei, “ non voglio farti male “ le accarezzò il viso con amore e l’attirò a se.

 

“ Devo controllarmi, sei ancora così, così…” sospirò profondamente, “ piccola “.

 

“ Mm…beh potrei usare la mia bocca e succhiartelo. “

 

“ Buffy, “ un lampo di lussuria attraversò il suo sguardo. “ Siamo diventate sboccate, eh? “

 

Buffy arrossì violentemente, si ritirò da lui imbronciata e si girò dall’altra parte, dandogli le spalle.

 

“ Ehi passerotto “ lui cercò di accarezzarle un braccio, ma lei lo scansò.

 

“ Piccola, scherzavo, mi piace quando mi parli in quel modo, mentre facciamo l’amore “ sorrise lui posandole un bacio sul collo. “ Mi fa sballare, lo sai. Sei così eccitante e volgare “ le sue carezze si fecero più sensuali.

 

“ Lasciami “ protestò lei, sbuffando e rannicchiandosi di più.

 

“ Amore, avanti, non fare così “ la strinse facendola aderire al suo corpo.

 

Buffy sentì chiaramente la sua erezione premere contro il suo sedere.

 

“ Mmm…” gemette, mentre lui le mordeva il collo e con le mani le stuzzicava i capezzoli turgidi e il clitoride già gonfio.

 

“ Spike “ gemette più forte spingendosi contro di lui.

 

“ Buffy non scherzavo è arrossato, non voglio farti male “

 

“ Spike “ si girò verso di lui e gli mise le braccia attorno al collo.

 

“ Sta zitto e scopami, voglio il tuo cazzo dentro di me, in un modo o nell’altro.“ Un sorriso malizioso e di sfida apparve sul viso di lei.

 

“ Oh….beh se la metti in questi termini allora….” Ghignò lui, mentre cominciava famelicamente a divorarle le labbra con baci sempre più intensi e profondi.

 

Senza attendere le infilò due dita nella figa, Buffy gemette per la sorpresa e cominciò a muoversi seguendo il ritmo delle sue dita che affondavano completamente in lei per poi ritrarsi quasi interamente e di nuovo conficcarsi con violenza. Facendola sussultare per il piacere.

 

“ Oh si, così “ gemette soddisfatta, mentre lui aumentava il ritmo.

 

Con le mani raggiunse il suo cazzo e gentilmente cominciò a pomparlo, con movimenti rapidi della mano, su e giù lungo la sua asta rigida.

 

“ Oh, piccola, sei fantastica, non fermarti amore “ gemette lui, spingendo più a fondo le sue dita, ed aggiungendone un terzo.

 

Buffy ansimò e si inarcò verso di lui.

 

“ Ti voglio adesso amore “ lo implorò.

 

Spike sorrise e si sollevò in ginocchio sul letto.

 

“ Su girati amore “ lei obbedì e si preparò ad essere penetrata da dietro.

 

Spike cominciò a sfregare il cazzo ormai durissimo, contro l’apertura di lei e la sua essenza scivolò e lo bagnò.

 

Spike si eccitò alla vista del suo liquido lucido e vischioso.

 

Con la mano non aveva smesso di pompare dentro e fuori.

 

“ Oh sì, Spike, le tue mani, le tue grandi e lunghe dita, più veloce, più veloce “ mormorava, mentre lui la stava portando verso l’orgasmo.

 

Impaziente sollevò ancora di più il suo sedere e spalancò più che poté le cosce. Spike a quella vista ebbe un tremito che lo fece vacillare.

 

“ Buffy “ la chiamò con voce roca.

 

“ Ti prego Spike, scopami, ficcamelo dentro. Lo voglio ora “

 

Lei cominciò a dimenarsi, contro il suo cazzo, sfregando e accarezzando.

 

Il respiro le si fermò in gola, il cuore accelerò il suo battito, quando il suo cazzo si strofinò contro il suo sedere.

 

Lo sentì irrigidirsi, le mani pompare più violentemente dentro e fuori di lei.

 

Un brivido la percorse.

 

“ Hai un culo stupendo amore “ mugugnò lui continuando a sfregare il suo cazzo contro l’apertura ancora inviolata di lei.

 

Buffy ansimò, per l’eccitazione e la paura.

 

“ S…p…i…ke? “ lo chiamò incerta.

 

“ Oh amore, vedrai che ti piacerà. Voglio scoparti il culo amore, ti prego fattelo scopare “ le domandò implorante.

 

“ Ho paura, fa male “ Buffy si contorse leggermente

 

“ Si, ma ti piacerà. Vuoi? “ fece sfregare la punta un po’ più in profondità.

 

Buffy lanciò un gridolino, di sorpresa e dolore.

 

“ Spike, ho paura…” inghiottì a fatica, mentre l’eccitazione l’assaliva.

 

Spike la voleva da morire, cominciò a muovere le sue dita freneticamente, e Buffy non capì più niente.

 

“ Scopami, Spike, scopami il culo “ gli urlò ormai incapace di aspettare ancora.

 

“ Sicura? “ le domandò lui, con finto dubbio, mentre un ghigno trionfante si dipingeva sul suo viso.

 

Si mise in piedi al bordo del letto e la tirò verso di se, lei miagolò in attesa. Si soffermò per un attimo a guardarla.

 

Le braccia schiacciate sul materasso la testa chinata, le gambe spalancate per lui. Spike si posizionò dietro e poggiò il suo membro, lubrificato dai liquidi di lei, all’entrata.

 

“ Si, ora, ti pregoooooooooooooo “ gemette, quando Spike, sfregò il pollice violentemente sul suo clitoride e conficcò nuovamente tre dita nella sua figa.

 

“ Si amore eccotelo.“ Con l’altra mano circondò il suo cazzo e lentamente cominciò a spingersi in lei.

 

Buffy urlò per il dolore che provava, ma anche per il piacere che la mano di lui le stava dando.

 

Era dannatamente stretta, Spike respirava a fatica mentre più lentamente che poteva affondava in lei. Buffy si agitò sotto di lui, le pareti dell’ano, si strinsero attorno al suo cazzo. Spike ringhiò per la sensazione, di calore e di strettezza ormai insostenibile. E alla fine perse completamente il controllo, e con una spinta poderosa, si conficcò completamente in lei.

 

Buffy urlò a squarcia gola “ Ahiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, oh mio Diooooooooooooooooooooooo è troppo grossooooooooooooooooooo, fa male “

 

Iniziò a singhiozzare, ma contemporaneamente si mosse verso di lui per prenderlo più a fondo.

 

Spike non riuscì a reprimere una risata, anche se tesa per lo sforzo.

 

“ Forse amore, ma tu lo hai preso tutto, e da come ti stai muovendo ne vuoi ancora credo… “

 

Buffy arrossì e si voltò a guardarlo per alcuni istanti. Lui era dietro di lei, il bacino schiacciato contro le natiche, la mano tra le sue cosce e il suo cazzo ficcato nel suo culo. La guardò maliziosamente e le sorrise. A quella vista lei ebbe un mancamento. Si girò di scatto e muovendosi verso di lui disse

 

“ Ancora ti prego, non fermarti “

 

Era quello che Spike aspettava, senza farselo ripetere si tirò lentamente fuori ed affondò con una seconda spinta. Una, due, tre volte. Ogni volta la penetrava più a fondo e sbatteva in lei più velocemente e duramente.

 

“ Oh Spike ti prego “ Buffy si agitava sotto di lui. Spingendo forsennatamente  cozzando contro il suo cazzo sempre più violentemente. Lui tolse la sua mano dalla figa e le posizionò entrambe sui fianchi, per tenerla ferma e spingere ancora di più e penetrarla più a fondo che poteva.

 

“ Ohhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii “ urlò Buffy, mentre sollevava ancora di più il bacino verso di lui.

 

Spike gemette, compiaciuto e il ritmo divenne frenetico. “ Buffy, parlami amore. Dimmi qualcosa di sporco. Ti prego “ ormai il ritmo era diventato insostenibile e il piacere incontrollabile.

 

“ Amo avere il tuo fottuto ENORME cazzo dentro il mio culo stretto “ gli urlò, a denti stretti, mentre ansimava.

 

“ Oh sì, ti piace ovunque vero passerotto? “ Spike spinse il capo all’indietro e chiuse gli occhi. mentre la sentì venire per la quarta volta sotto di lui. Rise e poi si lasciò andare, riversando tutto il suo seme caldo in lei.

 

“ Si ovunque, ovunque. Lo voglio ovunque il tuo splendido cazzo Spike “ Buffy continuò a spingersi piano verso di lui per prolungare il piacere.

 

Lui scivolò fuori da lei, che si abbatté sulle lenzuola, sfinita.

 

“ Tutto bene amore? “ le domandò stendendosi al suo posto.

 

Buffy circondò le gambe di lui con le braccia e gli baciò un polpaccio.

 

Lui rise “ che fai? “ le domandò.

 

“ Ti bacio stupido “ disse lei sorridendo.

 

“ Su vieni qui “ le ordinò lui “ voglio tenerti stretta “

 

lei si sollevò e lo raggiunse, raggomitolandosi sul suo petto.

 

“ Che ne diresti di schiacciare un pisolino? “ sbadigliò, stropicciandosi gli occhi.

 

“ Si amore, sarà meglio che adesso dormiamo un po’ “ le baciò la fronte e le accarezzò i capelli con una  mano.

 

“ Spike, “ mormorò lei semi incosciente.

 

“ Si, passerotto “

 

“ Sono felice di averti sposato. Sei la cosa più bella della mia vita “

 

Spike la fissò quasi sopraffatto dalle parole di lei, che si era addormentata con un lieve sorriso sul viso.

 

“ Oh piccola, anche tu sei la cosa più bella della mia vita. Tu sei l’unica Buffy, l’unica per me. Ti amo “ le disse posandole un lieve bacio sulle labbra.

 

La strinse più forte a se e anche lui si arrese alla stanchezza e si addormentò.

 

 

 

Capitolo 13

 

 

 

Sfregando il naso contro il cuscino Buffy si svegliò, Spike era steso di fronte a lei, ancora addormentato, sorrise e si avvicinò a lui ancora di più, rannicchiandosi tra le sue braccia.

 

“ mm….” Mugugnò e nascose il viso nel suo torace. Il respiro regolare le dava un senso di pace e di sicurezza. Lei sapeva che tra le sue braccia, non le sarebbe mai accaduto nulla.

 

“ Ciao passerotto, ti piace sempre quello che vedi eh? “ le disse, restando ad occhi chiusi, mentre sul suo viso si spalancava un sorriso raggiante e arrogante.

 

“ Stupido “ disse lei, posandogli un leggero bacio sulle labbra. Spike serrò la stretta e approfondì il bacio mugugnando nella sua bocca “ mmm…la mia piccola “

 

“ Beh ora credo proprio che dovremmo alzarci…”

 

“ * Dovremmo * riprese lui sogghignando “

 

“ Ma…ma tu sei una… una macchina del sesso “

 

“ Sì. “ esclamò lui affondando il capo sul collo di lei e baciandolo pigramente.

 

“ Questo paragone mi piace decisamente “ sorrise, soffiandole sul collo e facendola rabbrividire di piacere.

 

“ Spi…ke se fai così “ iniziò a balbettare lei “ poi…ohhhh “ la mano di lui era scivolata velocemente sul suo clitoride ed aveva cominciato ad accarezzarlo lentamente facendola eccitare subito.

 

 

 

“ Ti prego. “ implorò lei, mentre lui cercava le sue labbra e le divorava.

 

“ Lo sai che mi fai impazzire quando mi preghi? “ sussurrò lui infilandole un dito nella stretta femminilità bagnata.

 

“ Spike così mi farai morire, per il troppo sesso “

 

“ Ah “ la sbeffeggiò lui “ è proprio quello che voglio amore, sfinirti con il sesso “

 

“ Crudele “ mugugnò mentre si spingeva contro le sue dita, che si muovevano sempre più velocemente su di lei.

 

“ Ti piace così? “ le chiese lui, eccitato, mentre la guardava contorcersi e gemere stringendolo forte.

 

“ Si, si, ancora. Ancora amore, ti prego “ gli occhi semichiusi, la bocca dischiusa e il respiro irregolare.

 

“ Forse però….” Sfilò via la mano rapidamente, mentre Buffy iniziava a protestare. “ è meglio così “ con una spinta poderosa la penetrò profondamente.

 

“ Oh siiiiiiiiiiiiii “ gemette lei.

 

Lui la spinse supina sotto di se e le afferrò entrambe le mani con le sue tenendole ferme sulle lenzuola, mentre cominciava a spingere sempre più rapidamente e violentemente in lei.

 

“ Così, è decisamente meglio direi “ disse compiaciuto, accelerando il ritmo, mentre Buffy cominciava a urlare per il piacere.

 

“ Dio, ti prego, morirò se continui così “ il bacino di Buffy si sollevava per incontrare le spinte di lui e chiedere di più, che lui entrasse ancora di più in lei.

 

 

 

***

 

 

 

Il cottage era immerso nel silenzio. Anya aprì cautamente la porta, con le chiavi di riserva che Buffy le aveva lasciato giorni dopo il suo arrivo.

 

“ Mmm…. Silenzio di tomba Xander.”

 

“ Si, tu pensi che possa essere accaduto qualcosa? “

 

“ Cosa vuoi dire? “ domandò Anya fissandolo.

 

“ Che ne so…qualcosa di tragico “

 

“ Tu credi che? “ Anya sgranò gli occhi incredula.

 

“ Beh sai com’è si sentono tante volte notizie tipo…’marito geloso uccide la moglie ….’ “

 

“ Oddio Xander non pensarle nemmeno queste cose …”

 

Improvvisamente il silenzio fu rotto da dei rumori sommessi.

 

“ Si, si, ancora ti prego. Più forte, più veloce. Ti voglio tutto ho bisogno che mi scopi tutta “

 

“ Si passerotto, prendilo. Tutto quello che vuoi amore, tutto per te.”

 

“ Ah….Spike è così, così ODDIO!!! Riempimi tutta “

 

“ Si, ecco. Ti riempio amore non temere. Prendi ecco, lo senti ? lo senti, quanto è fottutamente grosso? E come ti riempie? “

 

“ Si, si è così enorme, così bello. Ho tanta voglia di succhiartelo amore “

 

 

 

***

 

 

 

 “ Oh mio Dio che schifo! “ Sbraitò Xander, sul viso un’espressione di disgusto.

 

“ Qualcosa di tragico? Moglie uccisa da marito geloso?...Io direi piuttosto marito e moglie trovati morti…possibile causa eccessiva dose di sesso sfrenato”

 

“ Anya “ la rimproverò Xander.

 

“ Beh? Che ho detto? È vero. “

 

“ Ah lascia stare, “ rispose il marito esasperato “ E usciamo di qui, torneremo più tardi…sperando che abbiano esaurito le pile quei due “

 

Si scambiarono uno sguardo poco convinto e poi uscirono sospirando.

 

 

 

***

 

 

 

Approfittando del fatto che Spike, fosse addormentato Buffy scivolò fuori dal letto, si fece una rapida doccia e scese di sotto. Ancora non poteva credere a tutto quello che avevano fatto, e soprattutto che lei e Spike si amassero.

 

“ Ciao Buffy “ la voce squillante di Anya alle spalle la fece sobbalzare.

 

“ Oh c…ia….o An….ya “ evitò di guardarla negli occhi, mentre il terrore si impossessava di lei.

 

“ Da…da quanto tempo sei qui? “ domandò muovendo le mani nervosamente.

 

“ Oh siamo appena arrivati “ intervenne Xander, cercando di stemperare l’imbarazzo.

 

“ Beh giusto il tempo di sentirti urlare ‘ dammelo Spike, riempimi tutta e …”

 

Buffy avvampò e abbassò lo sguardo.

 

“ Okay, Anya abbiamo capito “ Xander sembrava dispiaciuto per la totale mancanza di tatto di Anya.

 

“ La sincerità è una virtù troppo apprezzata a volte “ sorrise in modo sciocco. Guardando torvo Anya.

 

“ Mi spiace, io, noi, oh…” Buffy non sapeva cosa dire.

 

“ No, no cara. Dispiace a noi “ la fermò subito Anya. “ Sei in Luna di Miele accidenti. Avete tutto il diritto di scopare come conigli “ il viso si trasformò improvvisamente in una smorfia disgustata. “ Bleahhhh conigli, piccole odiose bestiacce “ Poi tornando a guardare Buffy continuò. “ Dicevo?...ah si, che avete il diritto di scopare, anzi più lo fate meglio è. Quindi …”

 

Xander intervenne ancora “ Quello che sta cercando di dire è che noi abbiamo preparato i bagagli e deciso di tornare a New York. Oggi “

 

“ Ma non dovete, se è per colpa nostra, noi non lo faremo più ve lo prometto “

 

“ Ah…” sbottò Anya divertita “ e come pensi di tenere a freno il martello pneumatico qui di sopra? “ Si posò le mani sui fianchi e con un cenno del capo indicò di sopra.

 

“ Oh beh, se io dico no, non è poi così…possiamo stare tranquilli e …Se dico a Spike di non toccarmi e di stare buono lui lo….”

 

“ Nella tua dannata dimensione parallela, amore! “ Uno Spike con indosso solo un paio di jeans neri, fece la sua apparizione a mezza scala, che fissava la biondina che stava parlando, come fosse impazzita.

 

“ Te lo puoi proprio scordare che io e te non facciamo l’amore ogni notte “ Disse tra il serio e il divertito.

 

Buffy arrossì violentemente e distolse lo sguardo, dal suo torace perfetto.

 

“ Ehi ragazzi, è tutto a posto, non preoccupatevi per noi. Sai Buff ci manca un po’ il college a dire il vero e Willow e gli altri…”

 

“ Okay, ho capito “ un velo di nostalgia passò sul viso di Buffy. Lei non sarebbe più tornata al college, non si sarebbe più divertita con le amiche. Quel capitolo della sua vita era chiuso per sempre.

 

Spike colse al volo il suo sguardo e si avvicinò a lei rapidamente. Circondandola da dietro con le sue braccia, come a farle capire che lei era sua adesso e doveva stare con lui, e che lui l’avrebbe resa felice.

 

“ Piccola, non mi hai ancora dato il buongiorno lo sai…”

 

Buffy sorrise, girò il capo e gli diede un lieve bacio sulle labbra.

 

“ Non era esattamente questo che avevo in mente…mmm “ mugugnò.

 

“ Okay noi andiamo “ sorrise imbarazzato Xander, mentre trascinava via Anya, che era rimasta imbambolata a fissare i pettorali scolpiti di Spike.

 

“ Spike, posso accompagnarli? “ domandò Buffy a bassa voce, guardandolo ansiosamente.

 

Spike avrebbe voluto tenerla tra le braccia per sempre, ma quando lei faceva quello sguardo speranzoso e ansioso, non era capace di dirle di no, e così acconsentì.

 

“ Si ma non stare via molto “ le diede un bacio, più intenso e poi la lasciò andare.

 

“ Aspettatemi “ urlò lei seguendoli lungo il sentiero. “ Vi accompagno. “

 

Gli addii erano sempre tristi, specie tra loro che erano molto uniti. Xander fortunatamente riuscì a rendere il tutto meno triste. Si abbracciarono e salutarono con un ‘arrivederci ‘ e la promessa che si sarebbero rivisti presto, questa volta tutti insieme.

 

Quando il treno partì Buffy sospirò e lentamente ritornò verso casa, chiedendosi se Spike, avesse indossato qualcosa, o se fosse rimasto ancora in jeans. “ Cattiva, cattiva Buffy “ si ripeteva a bassa voce, ridendo scioccamente, mentre si avvicinava al cottage.

 

La porta era socchiusa, e Buffy pensò a qualche trovata di Spike, un brivido le salì lungo la schiena al pensiero di quello che adesso avrebbero potuto fare in tutta la casa, senza più freni, se mai ne avessero avuti in passato.

 

“ Eccomi qui “ spalancò la porta violentemente, facendo un balzo. Il viso sorridente e malizioso.

 

L’ espressione, mutò rapidamente. Da allegra divenne stupita e incredula, per poi diventare amareggiata e triste.

 

“ Buffy “ esclamò Spike.

 

Gli occhi di Buffy lampeggiarono di rabbia e di dolore.

 

“ Cosa credi di fare? “ urlò scagliandosi contro il divano.

 

“ Togli le mani di dosso a Spike “ l’afferrò per i capelli e la spinse via.

 

 

 

Drusilla in semi nuda era avvinghiata al suo Spike, disteso sul divano, con ancora indosso soltanto i jeans, come quando lei era uscita.

 

“ Ahi, come osi toccarmi, piccola mocciosa che non sei altro “ urlò stridulamente Drusilla, massaggiandosi le tempio, nel punto in cui i capelli erano stati strattonati.

 

“ Vedrai cosa ti succede se non esci subito di qui. E ti avverto, non avvicinarti mai più a mio Marito “ Buffy era inviperita, e gelosa.

 

Spike si era alzato in piedi, ed osservava Buffy con uno scintillio di orgoglio nello sguardo. “ La sua piccola Leonessa “ pensò, compiaciuto della gelosia di lei. Poi le parole di Drusilla lo fecero gelare.

 

“ Ah guarda che non sono stata io a cominciare, chiedigli chi è venuto a cercarmi per primo e ad infilarsi nel mio letto nemmeno due settimane fa “ un sorriso malvagio apparve sul viso pallido e perfetto della donna.

 

“ Ah, che cosa vuoi insinuare, sei solo una strega invidiosa “ Buffy strinse i pugni. Il mento in fuori in aria di sfida.

 

“ Chiedilo al tuo maritino, mia povera ed ingenua bambolina “

 

Buffy si accigliò e si preparò a controbattere, quando incrociò lo sguardo amareggiato e colpevole di Spike, che la fissava intensamente.

 

La voce le si fermò in gola, mentre un senso di nausea saliva allo stomaco.

 

Gli occhi si velarono di lacrime, le braccia ricaddero lungo i fianchi, in segno di disfatta.

 

“ Oh, povera la mia illusa. Davvero credevi di essere ‘ diversa ‘ da noi? “

 

“ Sta zitta Dru, adesso basta “ ringhiò Spike, i cui occhi dispiaciuti e spaventati non lasciavano il viso di Buffy.

 

“ No, lasciala parlare “ disse, sommessamente Buffy. Tutta la rabbia era svanita in un attimo.

 

“ Buffy “ mormorò lui, ma non riuscì a dire altro.

 

“ Sta dicendo solo la verità “ la voce si era fatta sottile e incerta.

 

“ Mi dispiace carina, ma c’est la vie. E dopo di te…avanti un’altra. Giusto Spike?” Dru gli lanciò un’occhiata inviperita.

 

“ Vattene Dru. Vattene prima che io…” Spike stringeva i pugni, lottando contro un fortissimo desiderio di strangolarla. Ma dentro di se era con se stesso che era furioso. Era lui ad aver sbagliato ed adesso il suo passerotto stava soffrendo. Riusciva a vedere la sua delusione, la sua rabbia e il suo dolore anche se lei aveva il capo basso ed evitava di guardarlo.

 

“ Va bene tesoro, ma quando vuoi…sai dove trovarmi “ Si sistemò l’abito con calma e poi rivolta a Buffy, disse in tono allegro. “ A presto, Signora Darcy “

 

Uscì sbattendo la porta. Un silenzio carico di tensione regnava nel cottage.

 

“ Buffy “ la chiamò Spike avvicinandosi. Allungò le braccia per stringerla, ma Buffy indietreggiò istintivamente. “ No, non toccarmi “ disse a bassa voce, gli occhi spalancati, fissi nel vuoto.

 

“ Buffy, amore ascolta, io devo spiegarti io…”

 

“ TU COSA!? “ urlò. “ Sei un bugiardo ed un bastardo. Non voglio più sentire una parola uscire dalla tua bocca. “ Buffy tremava, i pugni stretti e le labbra serrate.

 

“ Buffy ti prego. Ti prego ascoltami, non è come ha detto lei…io…io…”

 

“ Ti odio e non resterò un minuto di più in questo posto “

 

Spike la fissò terrorizzato. Buffy voleva lasciarlo, se ne voleva andare.

 

Istintivamente protese le braccia per trattenerla, ma lei fu più rapida. Evitò il contatto e corse di sopra. Spike dopo il primo momento di stupore le corse dietro, riuscendo a bloccare la porta della stanza prima che lei la chiudesse.

 

Buffy grugnì per la frustrazione e preso il suo piccolo zaino, cominciò a riempirlo delle cose indispensabili.

 

“ Buffy ti prego, tu devi ascoltarmi. “

 

“ No io non devo fare proprio nulla. E’ finita “ disse secca, continuando a raccattare le sue cose.

 

“ No, maledizione. No che non è finita. Tu non te ne andrai di qui senza avermi ascoltato “

 

“ Ah, voglio proprio vedere “ lo sfidò apertamente Buffy. Muovendosi su e giù per la stanza.

 

“ Buffy ASCOLTAMI “ urlò lui frustrato ed esasperato.

 

“ Io ti amo. Ti amo più di ogni altra cosa al mondo e quello che ho fatto, quello che è successo è stato un errore. Un dannatissimo stupido errore. Quella sera ero giù, ero…Oh accidenti! Io ti desideravo così tanto Buffy così tanto.” Spike si passò una mano tra i capelli sospirando profondamente. “ che mi sembrava di impazzire. Averti lì a pochi passi da me, addormentata, indifesa e così fottutamente desiderabile. “ Lo sguardo di lui si fece intenso e lussurioso. Ma durò un solo attimo, poi tornò triste e sconsolato.

 

“ E tu non facevi altro che parlare di quell’idiota. E mi respingevi, non mi consideravi. Ed io qui morivo per te, e poi…i tuoi amici non facevano altro che farlo e farlo, e tu eri lì rannicchiata nel mio letto. Oddio mi sentivo di impazzire“ sospirò ancora, mentre si accingeva a continuare a fatica.

 

“ Buffy, ho sbagliato. Ma tu non eri ancora mia, tu non eri ancora…innamorata di me, o quanto meno io non lo sapevo. Oddio Buffy perché non capisci? Io sono un uomo, non una statua priva di emozioni e sentimenti. E come tutti gli esseri umani, posso sbagliare “ La guardò esitante e poi continuò “ ti prego perdonami “

 

“ Beh, anche io sono un essere umano e come tale Spike, posso decidere di non perdonarti “ e con un gesto deciso chiuse lo zaino, mettendoselo in spalla. Con Mr. Ciccio stretto al petto si avviò alla porta, mentre lasciava il cuore in quella stanza.

 

“ Ti prego Buffy, non lasciarmi, non te ne andare. Io ti amo piccola. Io sono pazzo di te. Ma non lo vedi? Non lo capisci? “ disperazione e paura trapelavano dalle sue parole, dal tono della sua voce, dal suo sguardo smarrito.

 

“ Ti prego amore resta con me. Ti farò felice vedrai. Dammi una seconda possibilità “

 

Buffy aprì la porta e si apprestò a varcare la soglia della stanza quando sentì due braccia forti serrarsi sulle sue.

 

“ Buffy non andare ti supplico “ una voce sommessa, così diversa dalla sua.

 

“ Lasciami Spike “ intimò lei con tono serio e determinato.

 

“ No “ disse lui il viso affondato nei capelli di lei, le braccia serrate in vita.

 

Poi sentì, qualcosa bagnarle la guancia. Lacrime. Spike stava piangendo.

 

Le gambe di Buffy cominciarono a dare segni di cedimento, così come la sua determinazione e fermezza.

 

“ Lasciami andare Spike, “ disse Buffy più come una richiesta che come un ordine.

 

“ Ti prego amore, ti scongiuro non lasciarmi. “ Spike continuava a piangere e a stringerla al torace. Sembrava così fragile e sperduto adesso.

 

Buffy lentamente si lasciò andare contro il suo corpo e chiuse gli occhi.

 

Calde lacrime rigavano il suo viso deluso e abbattuto.

 

“ Perché? Perché mi hai fatto una cosa simile? Perché? “ ripeteva, a bassissima voce, singhiozzando.

 

“ No ti prego non piangere, non …. Oddio Buffy quanto mi dispiace, Dio sa che mai, e poi mai avrei voluto farti del male. Tu sei l’unica cosa che conta per me in questo mondo. Amore perdonami, amore mio mi dispiace “

 

“ Io, non ci riesco, io proprio non ci riesco…”

 

“ Ti prego Buffy “ la voce di lui fu un sussurro nelle sue orecchie, Buffy fu attraversata da un brivido, e si domandò come sarebbe stata la sua vita senza quelle due braccia forti che la stringevano e quelle labbra che la divoravano.

 

“ No, “ gemette, mentre lui, con una mano raggiungeva il suo zaino e glielo sfilava. Scagliandolo poi lontano.

 

“ Resta con me “ sussurrò, con l’altra mano le prendeva Mr. Ciccio e lo lanciava sul letto.

 

Buffy pur protestando debolmente lo lasciò fare. Lei amava Spike, lo amava davvero, troppo forse.

 

Lui lentamente la fece girare verso di lui e le asciugò le lacrime dal viso.

 

“ Ti amo Buffy, io ti amo “ lo sguardo affondato in quello di lei, come a voler accertarsi che lei capisse, che lei gli credesse.

 

Buffy tirò su col naso e poi riprendendo a piangere affondò il viso nel suo petto. Continuando a chiedere a bassa voce, in una preghiera “ Perché? Perché? “

 

Spike la strinse forte a se, non aveva spiegazioni da darle se non che era stato uno stupido, quindi preferì tacere e continuare a stringerla. Ora era arrabbiata delusa ed abbattuta, ma lui l’avrebbe riconquistata. Lui le avrebbe dimostrato quanto l’amava e che sarebbero stati felici insieme.

 

I singhiozzi via, via scemarono. Buffy si calmò, stretta nel suo abbraccio.

 

“ Io ti odio. Si io ti … odio “ disse con voce rotta.

 

“ No amore, tu mi ami. Ma ti posso garantire che non mi ami quanto io amo te.”

 

“ Non è vero, io ti odio “ Singhiozzò Buffy, cercando di allontanarlo, ma lui la teneva troppo stretta.

 

“ Non è vero Buffy, non è vero amore “ le sussurrò all’orecchio, mentre le posava piccoli baci sulla guancia.

 

Infine sollevò il viso e incontrò quello triste ed imbronciato di lei.

 

“ Ti amo. Dio solo sa quanto io ti ami “

 

“ Non è vero “ mormorò lei con un tono talmente sconsolato che Spike avvertì una fitta al cuore.

 

“ Buffy … “

 

“ No, sta zitto. Io non ti crederò mai più “ e dicendo così si sciolse dall’abbraccio di lui e aprì la porta.

 

“ Buffy…” la chiamò lui con tono ferito.

 

“ Resterò sino a che… “ non finì la frase, sospirò pesantemente e si incamminò verso le scale.

 

Spike la seguì a ruota. Qualcosa si era spezzato tra loro e lui aveva paura di non essere in grado di farlo tornare come prima.

 

Il pomeriggio passò relativamente tranquillo, Buffy si occupò di rassettare e poi si sedette sul divano a guardare un film. Spike la circondò con le sue braccia e le fece poggiare la testa sul petto. Buffy non protestò, si rannicchiò contro di lui. Lui aspirò piano l’odore dei suoi capelli, della sua pelle ed istintivamente la strinse ancora di più a se.

 

Quando il film finì lei era semi addormentata, ma non si decideva a muoversi.

 

“ Amore andiamo a dormire? “ le domandò dolcemente accarezzandole il ventre con la mano.

 

“ No, non ho sonno “ si sollevò subito lei, ma gli occhi le si chiudevano.

 

“ Su andiamo “ disse Spike sospirando. Buffy protestò e lui la sollevò tra le braccia e lentamente salì le scale, riflettendo su cosa avrebbe dovuto fare una volta a letto.

 

Aprì lentamente la porta ed entrò senza accendere la luce, la depose delicatamente sul letto e rimase in piedi di fianco al letto a fissarla per qualche secondo. La luce esterna illuminava la sua figura e il suo volto.

 

Spike rabbrividì al solo pensiero che lei lo lasciasse, di restare senza di lei.

 

I suoi occhi divennero lucidi. Velocemente si sfilò la camicia e si stese accanto a lei.

 

“ Buffy “ sussurrò, la voce strozzata dal pianto.

 

“ Buffy, posso abbracciarti? “ le chiese, con aria da cucciolo abbandonato.

 

Buffy si sentì morire. Come avrebbe fatto a dormire senza di lui? Senza le sue carezze? Non rispose semplicemente si girò verso di lui e si rannicchiò contro il suo torace. Spike tirò un profondo sospiro e poi la strinse tra le braccia e cominciò ad accarezzarla dolcemente.

 

“ Ti amo Buffy, io ti amo davvero “ le disse, Buffy non rispose.

 

Lentamente entrambi scivolarono nel sonno teso e denso che solo un grande dolore può dare.

 

 

 

Spike aprì gli occhi ansiosamente, voleva accertarsi che lei fosse ancora lì. E sospirò sollevato. Era stretta tra le sue braccia, come quando si erano addormentati. Avvicinò il naso ai suoi capelli e ne aspirò l’odore. Il suo odore, così dolce ed inebriante, lo avrebbe riconosciuto tra mille.

 

“ Buffy, oh Buffy ti amo così tanto. E sono così, così…Mi dispiace, perdonami ti prego “

 

Buffy si mosse leggermente e poi aprì gli occhi. istintivamente un lieve sorriso si formò sulle sue labbra, ma poi ricordando quello che era accaduto, il volto tornò serio. Si sciolse dall’abbraccio e si alzò.

 

“ Vado a preparare la colazione “ disse con tono poco convinto.

 

“ Sì arrivo subito “ le rispose lui, cercando di apparire il più tranquillo possibile.

 

Attese qualche minuto guardando il soffitto e chiedendosi cosa poteva fare, come riconquistarla. Alla fine, con tante idee ed incertezze si alzò anche lui ed indossato un paio di jeans la raggiunse di sotto.

 

L’aroma di caffè era forte, Spike si sedette al suo posto. Allungò le gambe sotto il tavolo e incrociò le braccia al petto in attesa.

 

Buffy di spalle era intenta a preparare fette biscottate e marmellata.

 

“ Cosa vuoi fare oggi? “ le chiese piano.

 

“ Non lo so, avrei bisogno di fare delle spese…e…” Buffy esitò qualche istante.

 

“ Non ho denaro “ disse infine mentre sollevava il vassoio della colazione e si avvicinava al tavolo.

 

“ Oh amore, scusami in questi giorni mi è passato di mente…” Spike ripensò agli ultimi giorni ed un brivido intenso e caldo lo attraversò. La guardò con intenzione, ma lei distolse lo sguardo.

 

“ Domani stesso ti aprirò un conto e richiederò una carta di credito.”

 

“ Grazie “ rispose sedendosi.

 

“ Comunque per oggi, ci penso io, verrò con te “ anche se aveva cercato di celarlo, nella sua voce era trapelata una certa inquietudine.

 

“ Non è necessario, non ho intenzione di scappare “ disse Buffy seccata.

 

“ Non è solo per questo… “ ammise lui guardandola di sottecchi. “ Voglio venire con te “ le sorrise dolcemente, cercando si allentare la tensione.

 

“ Va bene “ rispose lei e cominciò a sorseggiare il suo latte e caffè.

 

Poco dopo Buffy si alzò e disse “ vado a farmi una doccia “ gli occhi di Spike, scintillarono di desiderio e Buffy distolse rapidamente i suoi e si diresse alle scale. Spike rimase a fissarla intensamente, sino a che non sparì al piano di sopra.

 

“ Oh dannazione, stupido, stupido, stupidissimo idiota “ si ripeté come un mantra, mentre decideva sul da farsi.

 

Sentì l’acqua scorrere e l’idea della pelle profumata di lei accarezzata da caldi e potenti getti d’acqua, gli facevano ribollire il sangue.

 

“ Accidenti, al diavolo! “ disse infine alzandosi e salendo i gradini che lo separavano dal piano di sopra, a due a due.

 

Aprì lentamente la porta, e rimase a guardarla attraverso il vetro smerigliato della doccia. Era così bella, così desiderabile.

 

Si avvicinò alla vasca e la chiamò “ Buffy “

 

Lei si voltò di scatto e con le mani si coprì istintivamente “ cosa vuoi? “gli chiese bruscamente, mentre lo sguardo di lui la faceva sentire a disagio.

 

“ Ti prego vuoi aspettarmi di là? “ distolse lo sguardo.

 

“ Hai bisogno di aiuto? “ le domandò lui sornione.

 

“ No io “ ‘ bastardo ‘ pensò per una frazione di secondo, poi la mano di lui che scivolava sensualmente sul suo seno la riportò alla realtà.

 

“ Spike “ mugugnò mentre lui ormai ad un passo da lei, faceva scivolare i jeans al pavimento e la raggiungeva sotto il getto d’acqua bollente.

 

“ Vuoi che ti insaponi io? “ le chiese, ma senza attendere risposta cominciò a massaggiarle il petto ed i fianchi, dopo aver spruzzato un po’ di sapone sul sulle sue mani.

 

“ Oh, ti prego, per fa…vo….ohhhhhh “ non riuscì a finire la frase, la sua mano aveva cominciato a giocherellare tra le sue cosce.

 

“ Così va bene? Ti piace? “ mormorò divertito, mentre lei si contorceva sotto il suo tocco gentile.

 

“ Mi vuoi Buffy? “ le chiese lui speranzoso ed attese la risposta, mentre con le labbra le posava piccoli umidi baci sulla spalla.

 

“ Mi vuoi Buffy? “

 

 

 

Buffy non rispose, avrebbe voluto urlargli “ No! Lasciami andare “ ma i suoi occhi la incatenavano, le impedivano di profferir parola.

 

Il suo corpo rispese per lei spingendosi contro le dita di lui.

 

 “ Passerotto “ mormorò lui, mentre faceva scivolare un dito dentro la sua femminilità ormai bagnata. “ io ti sento “

 

“ Ah…” gemette lei quando lui ritirò la mano.

 

I loro occhi si incontrarono, gli sguardi rimasero l’uno nell’altro per un interminabile istante. Con una mano Spike tracciò i contorni del suo viso e le sorrise dolcemente.

 

Chiuse il rubinetto con una mano mentre con l’altra prese un asciugamani e vi avvolse Buffy.

 

“ Andiamo “ le disse, mentre la sollevava tra le braccia e la portava in camera da letto.

 

Lui sapeva cosa lei stesse provando ed era terrorizzato. Fare l’amore con lei adesso era la cosa più difficile. Cosa avrebbe fatto se avesse letto sul suo volto il disgusto? Il rifiuto? Cosa avrebbe fatto se lei non lo avesse più voluto?

 

Scacciò i cattivi pensieri e si fece coraggio. La distese sul letto e le sfilò l’asciugamani. Lasciandola nuda sotto di lui.

 

Lentamente cominciò ad accarezzarla, baciarla. La desiderava da impazzire. Prima che se ne rendesse conto era già dentro di lei che spingeva in un’affermazione di possesso e di amore.

 

“ Di che mi vuoi Buffy, dillo ti prego “ la implorava sussurrando.

 

“ Di che sei mia “ Disperato il suo ritmo diventava sempre più rapido.

 

“ Si“ gemette Buffy abbandonando ogni resistenza.

 

Le lacrime tornarono a scivolare sul suo viso. Spike la stringeva e baciava, cercando di calmarla. Onde di piacere sempre più intenso colpivano Buffy impedendole di connettere. Le sensazioni si amplificarono e Buffy ebbe la certezza che mai, avrebbe potuto fare a meno di lui. Mai.

 

Allungò le braccia e le strinse attorno al suo collo. Avvinghiò le gambe spingendolo più a fondo in lei.

 

“ Ti prego non smettere, non smettere “ lo implorò mentre i suoi fianchi si muovano per incontrare le sue spinte.

 

“ Non smetterò amore, non smetterò “ la rassicurò lui mentre serrava i denti e accelerava ancora di più il ritmo.

 

“ Ohhhhhhhhh sìììììììììììììììì “ urlò Buffy. Spike sentì i muscoli di lei serrarsi attorno al suo cazzo,  era venuta, continuò a pompare violentemente per trovare anche lui la sua pace, in lei.

 

Un gemito roco. La testa affondata nel collo di lei. Spike venne violento e abbondante come mai. Passarono alcuni minuti senza che nessuno dei due fosse in grado di muoversi o di pensare.

 

Infine rotolò via da lei, stendendosi sulla schiena. Subito il suo sguardo percorse il corpo ancora lucido di sudore e accaldato di lei. Allungò il braccio e la strinse attirandola a se. ‘ questa doveva essere la perfezione pensò. ‘ Poi la realtà lo investì come un tir.

 

“ Spike “ gemette lei, il viso ancora umido per il pianto.

 

“ Si amore “ rispose lui in allarme, mentre un’ombra attraversava il suo viso.

 

“ Hai fatto con lei la stesa cosa? Con le altre…facevi questo? “

 

La domanda fu peggio di una pugnalata in pieno petto per Spike. Avrebbe dovuto immaginare che lei non avrebbe dimenticato così presto, che non avrebbe capito e perdonato.

 

“ Buffy “ disse angosciato “ ti prego…” ma la voce di lei terribilmente calma e pacata, lo fecero rabbrividire.

 

“ No, Buffy con loro non è mai stato come con te “ rispose secco. Cercando di controllare la sua amarezza e frustrazione.

 

“ Non è vero, “ rispose lei acutamente “ è stato uguale, forse anche meglio “ una punta di disperazione e rabbia si poteva avvertire chiaramente.

 

“ Buffy ti prego, Dio Santo io ti amo. Lo capisci questo? T I  A M O! “

 

Buffy non rispose, ma distolse lo sguardo. Immagini di Spike con Dru la stavano facendo impazzire. Si mosse per alzarsi, ma Spike subito la trattenne.

 

“ Dove vai? “ domandò agitandosi.

 

“ Voglio fare una doccia “ disse lei liberandosi dalla sua presa.

 

“ L’abbiamo appena fatta “ replicò lui serio.

 

La fissò attentamente e Buffy arrossì.

 

“ Non c’è il suo odore su di me Buffy, c’è il tuo. E’ tutto attorno a me, dentro di me. Solo e sempre il tuo, solo e sempre tu “ le disse mentre un lampo di rabbia e dolore attraversava i suoi occhi.

 

Buffy non rispose semplicemente si alzò e si chiuse in bagno. Una smorfia contrariata sul viso. Lui poteva non sentirlo, ma lei lo sentiva. Ormai tra loro c’era lei. Il getto d’acqua caldo la investì, ma non cancellò dalla mente di Buffy le immagini dolorose del tradimento di lui. Mille docce non sarebbero servite a cancellarlo. Calde lacrime si mischiarono all’acqua.

 

Spike steso nel letto fumava lentamente una sigaretta.

 

‘ Quanto tempo avrebbero resistito? Quanto potevano sopportare? ‘

 

Sospirò profondamente e spense il mozzicone nel posacenere. Lui avrebbe lottato sino alla fine, non avrebbe mai rinunciato a lei, ma dentro di se la paura di perderla cresceva lentamente facendolo tremare.

 

Il suo sguardo si fissò sulla porta chiusa, tutto quello che voleva era lì dietro, e stava scivolando via dalle sue mani come acqua. Doveva fare qualcosa, ma alla domanda ‘ cosa? ‘ non trovò risposta.

 

 

 

Capitolo 14

 

 

 

Purtroppo come aveva previsto Spike, le cose peggiorarono sempre più. Lentamente ma inesorabilmente Buffy si allontanò da lui. E lui fu incapace di impedirlo. Dapprima lei divenne gelosa e suscettibile, ogni volta che lo vedeva parlare con una donna, anche se avanti negli anni, si imbronciava e lo guardava con odio, e a nulla valevano le sue rassicurazioni che non stava facendo nulla di male. Poi vennero gli incontri con le sue ex, momenti terribili in cui Buffy spesso si sentiva umiliata. Loro sapevano e lei sapeva che i loro sorrisetti, le loro occhiate divertite e sprezzanti, erano rivolte a lei. Alla povera ingenua e stupida Buffy. Ed infine Dru, ogni volta che Buffy la incontrava abbassava gli occhi e balbettava mentre le rispondeva. E Dio sa quanto aveva provato a darle certezze. Era sempre premuroso ed attento a non farle  mancare mai nulla, non degnava le altre donne di uno sguardo, difficilmente faceva qualcosa senza di lei. Ma a nulla servirono tutti i suoi sforzi. Buffy aveva preso la sua decisione anche se ancora non lo sapeva.

 

Un mese dopo erano diventati come due estranei. Del fuoco, della passione che li aveva travolti non c’era più traccia. Sembravano una vecchia coppia stanca, che tirava avanti ormai allo stremo. Il sesso era diventato un optional. Buffy piangeva ogni volta che lo facevano e spesso era come assente. Spike stanco di doverla sempre cercare, pregare, ma soprattutto non volendo imporsi, aveva finito per non toccarla quasi più. Solo quando proprio non resisteva finivano per fare l’amore. Ma era qualcosa di triste, silenzioso e freddo, che gli faceva male, più dell’odio di Buffy.

 

Una sera di primavera, due mesi dopo accadde l’irreparabile. Quello che entrambi sapevano sarebbe accaduto prima o poi.

 

Erano andati al cinema a vedere un film, era sempre meglio che stare nella opprimente solitudine della loro casa. Usciti dal cinema, fianco a fianco, ma senza sfiorarsi, camminavano lentamente. Gli sguardi stanchi e seri fissi davanti a loro. E sempre quel silenzio pesante ed imbarazzante che ormai li accompagnava ovunque.

 

“ Vuoi qualcosa da bere o da mangiare? “ le chiese dolcemente lui, senza guardarla.

 

“ Non so. “ rispose lei con voce atona.

 

“ Su avanti un gelato? “ domandò lui, senza voltarsi.

 

Ci fu un attimo di silenzio. Le mani di Spike profondamente infilate nel suo spolverino di pelle nera tremarono.

 

“ Va bene “ disse lei alla fine, guardandosi intorno.

 

Entrarono in un bar, e si trovarono di fronte, Dru accompagnata da un ragazzo e le sue amiche. Spike sussultò e si girò a guardare Buffy, che era diventata tesa, un fascio di nervi, lui istintivamente le prese la mano nella sua e la strinse. Ma Buffy rimase immobile, gli occhi bassi e l’aria agitata.

 

“ Oh ma guarda chi si vede “ cominciò lei con aria canzonatoria “ i due piccioncini “ un sottile sibilo la sua voce.

 

“ Come stai Spike? Amore? “ lo sguardo si fissò su di lui, avido.

 

“ Bene Dru “ rispose seccato Spike, senza distogliere gli occhi da Buffy.

 

“ E tu ...Buffy “ sottolineò il nome. “ Stai bene? “

 

Buffy guardò altrove e rispose agitandosi “ Si tutto a meraviglia “

 

Tutti restarono in attesa, ben consci che qualcosa stava per accadere.

 

 

 

Le due ragazze che erano insieme a Dru si scambiarono un sguardo d’intesa e sorrisero maliziosamente, guardando Buffy.

 

“ Beh se lo dici tu….” Dru lasciò la frase in sospeso e poi colpì, duramente senza pietà. “ Sai poco fa stavamo parlando di una mia amica, che continua a rimanere insieme al marito nonostante questi l’abbia tradita centinaia di volte. Certe donne si farebbero umiliare e calpestare dal proprio uomo. Accetterebbero di tutto pur di non dormire da sole. “

 

Buffy sentì le fiamme arrossarle il viso, mentre gli occhi le si velavano di lacrime. “ Non è vero Buffy? “ disse con non curanza.

 

“ Ora basta Dru “ intervenne Spike furioso. “ Adesso io e Buffy dobbiamo andare. Arrivederci “ nel tono di quel saluto vi era poco entusiasmo. Senza aggiungere altro trascinò via Buffy, mentre il gruppetto soddisfatto si allontanava.

 

Buffy poté afferrare solo due o tre frasi ancora, ma bastarono.

 

“ Allora è lei quella di cui ti sei fatta il marito? “

 

“ E com’è a letto lui, sembra uno stallone “

 

Buffy sentì la nausea salirle alla bocca. E in quel preciso istante, Buffy capì che le cose non potevano andare avanti così. Era solo un’illusione.

 

In silenzio presero il loro caffè. Gli occhi di Spike fissi su di lei, pieni di apprensione e di paura. “ Buffy tutto bene? “ lei sollevò lo sguardo e lo fulminò. Ed anche lui in quel preciso istante seppe la verità. Ed il suo cuore cominciò a sanguinare.

 

“ Vorrei passare, da mia madre “ disse lei a bassa voce, evitando di guardarlo.

 

“ Va bene, io ho da sbrigare alcune cose, ti vengo a prendere all’ora di pranzo okay? “

 

Buffy annuì con il capo e dopo alcuni istanti si alzò e tirando un profondo sospiro disse “ Allora a dopo Spike “

 

“ Sì amore, a dopo “ rispose lui, alzandosi a sua volta. Buffy si mosse verso l’uscita ma lui le afferrò un braccio con la mano.

 

“ Ti amo Buffy “ le disse, i suoi occhi chiari e limpidi non mentivano.

 

Buffy non rispose, ma non si sottrasse alla sua stretta avvolgente, ed al suo bacio lento e profondo.

 

Tornarono a guardarsi intensamente per qualche istante, poi ognuno prese la sua strada. Per un attimo Spike pensò ad un addio, scacciò il pensiero ed andò nella direzione della Banca.

 

Buffy raggiunse casa sua in pochi minuti, esitò davanti al cancello. I ricordi di bambina, la sommersero più che mai in quel momento. Si fece coraggio e lo oltrepassò.

 

“ Ciao Buffy, sono contenta sia venuta tesoro “ Darla l’accolse, sorridente e comprensiva. Buffy si mise in allarme.

 

“ Ciao mamma “

 

“ Oh quanto mi dispiace tesoro. Non sai quanto “

 

“ Co…sa? “ il terrore passò negli occhi di Buffy ‘ possibile che lei già sapesse? ‘ si chiese. ‘ che tutti sapessero? ‘

 

“ Spike è stato davvero…davvero…oddio bambina, quanto mi dispiace è tutta colpa mia “ sentenziò lasciandosi cadere sul divano.

 

Buffy si accigliò, chiedendosi cosa volesse dire, e la spiegazione non tardò ad arrivare.

 

“ è stata colpa mia, non avrei mai dovuto permettere questo matrimonio assurdo “

 

“ Ma…la lettera di papà…”

 

“ Oh Buffy, sapessi…è stato lui. Lui a convincere tuo padre. Lui non era d’accordo all’inizio, ma poi…la situazione finanziaria è precipitata e lui si è rivolto a Spike per saldare i debiti ed evitare lo scandalo.”

 

Darla si fermò per riprendere fiato, con la coda dell’occhio squadrò Buffy per sondare la reazione alle sue parole.

 

“ E Spike ha accettato. Ad una condizione….Lui voleva te e…ti ha comprata “

 

L’ultima frase riecheggiò nella mente di Buffy all’infinito. Un profondo senso di disgusto la pervase. Era finita.

 

Senza attendere oltre, congedò la madre bruscamente uscì fuori. Si fermò sul portico, pensando a cosa fare? Dove andare adesso? Cominciò a camminare per le strade di Sunnydale, senza menta. Sino a che non si imbatté in Riley. E le sue domande trovarono risposta.

 

Alle dodici e trenta, la De soto nera di Spike fece il suo ingresso nel vialetto di casa Summers.

 

Bussò alla porta ansioso e vagamente preoccupato.

 

“ Salve Steve….Mia moglie? “ domandò muovendosi nervosamente.

 

“ La Signora è già andata via Signore. Due ore fa circa direi “

 

Spike non sembrò particolarmente sorpreso, ma il suo viso era una smorfia di dolore e rabbia.

 

“ Ah, va bene Steve grazie “ respirò profondamente. Era finita, davvero finita pensò.

 

Tornò alla macchina e partì a tutta velocità verso il cottage. Aveva ancora una speranza, che venne subito infranta, non appena lui varcò la porta di casa e la chiamò.

 

“ Buffy amore sei a casa? “ ma nessuno rispose. Spike si accasciò sul divano e mise la testa tra le mani. “ Se n’è andata, se n’è andata “ continuava a mormorare. “ Buffy. Perché? Che possa essere dannato per quello che ho fatto“

 

 

 

Le ore passavano lentamente. Spike continuava a fissare alternativamente il telefono e la porta. Non si sarebbe mai rassegnato. Mai. Quando il Sole discese lungo l’orizzonte arancione, Spike si alzò e si diresse a passa stanco al telefono. Sollevò il ricevitore e compose il numero.

 

“ Pronto sono Spike…ciao Rupert “

 

“ Si, si tratta di Buffy. Vorrei che la rintracciassi per me “

 

“ Ti ringrazio. Passerò in ufficio verso le 11. a domani Rupert “ riagganciò il telefono e tornò a sedersi sul divano. Lui l’avrebbe ritrovata e l’avrebbe riconquistata. ‘ Buffy era la sua donna e lui la rivoleva con se.

 

 

 

Tre mesi dopo….

 

“ Mi dispiace Spike, abbiamo fatto di tutto. “

“ Si lo so. “ Spike si passò una mano tra i capelli e si sedette sul divano.

“ Hai intenzione di restare a Los Angelus? O torni a Sunnydale? “

Spike fissò per qualche istante la moquette grigia. Il pensiero del suo cottage solitario, così vuoto senza di lei, e dell’immenso letto dove l’aveva amata per notti e giorni interi, lo fece rabbrividire. Sospirò chiudendo gli occhi ed infine rispose:

“ No, resto ancora a Los Angeles “

“ Spike…” Rupert si pulì gli occhiali e cercò il modo più appropriato per introdurre l’argomento. “ Forse dovresti cominciare a pensare …”

Spike si alzò in piedi, lo sguardo lampeggiante di ira. “ No “ disse determinato.

“ Lei è ancora mia moglie. E’ mia! Non rinuncerò a lei. Mai “un leggero tremito, fece capire a Rupert che Spike era sull’orlo di una crisi nervosa.

Rupert indossò di nuovo gli occhiali e lo fissò intensamente.

“ Spike. Ti prego sii ragionevole! “

“ Ragionevole? “ sorrise Spike sarcasticamente. “ La mia razionalità è andata a farsi benedire molto tempo fa Rupert. Dal giorno in cui ho perso la testa per lei. Non parlarmi adesso di ‘ Razionalità ‘. Non dirmi di andare avanti, che troverò la donna che fa per me, e stronzate simili. Cosa faresti se Jenny se ne andasse? Andresti avanti? “ Rupert non disse nulla si sedette comodamente sulla sua scrivania e guardò la foto di sua moglie Jenny. Accarezzò delicatamente la cornice in argento e si accigliò. No lui non sarebbe andato avanti, lui non avrebbe cercato un’altra donna.

“ Lei è la donna che fa per me, lei è la mia donna Rupert. “ Il tono di Spike divenne più calmo ed anche più triste.

“ Sì, penso di capire Spike. E ti prometto che continuerò a cercarla. “

Spike sorrise lievemente.

“ Grazie “ nel tono tutta la sua gratitudine. “ Adesso sarà meglio che vada. Mi raccomando, chiamami non appena hai sue notizie. “

Rupert fece un cenno affermativo con il capo e disse “ Stai tranquillo, appena so qualcosa ti chiamo. “

 

Due settimane dopo…

 

Il tempo continuava a scorrere inesorabilmente, ed i nervi di Spike cominciarono a cedere. Buffy era come sparita, inghiottita dalla terra. Nessuno ne sapeva niente o non voleva parlare.

Poi un giorno scoppiò inaspettata la bomba.

Rupert aveva chiamato Spike per vederlo urgentemente nel suo ufficio. Immaginando si trattasse di Buffy, lui si era precipitato.

Pallido, il capo chino, gli occhi umidi ed increduli, stringeva tra le mani tremanti, dei fogli di carta. In cima ai quali, con inchiostro nero e spesso era scritta la frase

" Richiesta di Separazione "

“ No, non può farlo “ ripeteva a bassa voce scuotendo il capo.

“ Mi dispiace Spike “ mormorò Rupert.

“ Lei non può, ci deve essere un modo. Tu devi trovarlo Rupert, ti prego “

Spike si agitava davanti a Rupert Giles, con uno sguardo folle.

“ Spike, non posso fare niente. Tra poco sarà maggiorenne. Nessuno può più fare nulla “

Spike si prese il capo tra le mani. “ Non le darò mai il divorzio, mai “

“ Spike “ Repert stava per dire qualcosa, ma lo sguardo di cucciolo ferito che in quel momento Spike aveva, lo fecero zittire.

 

L’aria fredda lo attraversò facendolo rabbrividire sin nell’anima. Un senso di vuoto gli diede le vertigini, mentre la notte scendeva su Los Angeles.

Si incamminò lentamente verso casa, aveva bisogno di camminare, di pensare e di decidere sul da farsi. Attraversò il ponte che portava dall'altra parte della città, prestando poca attenzione ai passanti che come lui si arrischiavano a camminare nella fredda notte. I suoi passi riecheggiavano sul selciato. Aliti di vento gli schiaffeggiavano il viso.

Spike guardò il mare, illuminato dalle luci della città che via, via si accendevano.

 

Poco più avanti una figura femminile, si fermò improvvisamente e si irrigidì.

‘ Oddio è lui, è lui. Adesso cosa faccio? ' si domandò in preda al panico. Sempre restando immobile, ' Dio fa che non mi veda, fa che non mi veda ' sperò che lui non la vedesse.

In quel momento un lampione illuminò viso di lui. Era pallido, sembrava invecchiato e terribilmente stanco e abbattuto. Buffy ebbe una stretta al cuore.

Era distratto, assorto nei suoi pensieri. ‘ Posso farcela ‘ si disse lei, mentre sollevava il bavero del cappotto, per coprire in parte il viso, e riprendeva a camminare lentamente. Giunse al suo fianco e lui la guardò per un brevissimo istante di sfuggita, ma era come se non la vedesse, poi tornò a guardare l’acqua nera e gelida, come la notte.

Buffy lo oltrepassò e si sentì più tranquilla, non l’aveva vista.

Nel preciso istante in cui la sua mente formulò questo pensiero, una folata di vento le scompigliò i capelli. Spike si strinse nel suo spolverino e l'odore di lei lo avvolse. Si fermò di scatto e si voltò. La piccola figura continuava a camminare lentamente.

“ Buffy “ sussurrò incredulo.

Nessuna risposta, la ragazza continuava a camminare.

“ Buffy “ disse alzando la voce. La figura si fermò e rimase immobile per un interminabile istante ed infine si voltò.

Gli occhi di lui si illuminarono ed il viso tornò radioso.

“ Buffy, Dio quanto ti ho cercata “ disse incredulo, facendo un passo verso di lei.

Buffy indietreggiò istintivamente e poi aprì la bocca per dire qualcosa, ma non ci riuscì. Spike fece un nuovo tentativo di avvicinarsi e Buffy si allontanò ancora. Poi raccogliendo tutto il controllo di cui era capace, si girò e cominciò a correre a perdifiato.

Spike le corse dietro senza esitare. Buffy sentiva il cuore martellarle nel petto ed avvertiva il passo sicuro e rapido di Spike alle spalle.

“ Buffy fermati “ le intimò lui, ma Buffy all'udire la sua voce accelerò il passo. Chiamò un taxi al volo e si infilò dentro, urlando all'autista di partire. Spike con tutto il fiato che gli era rimasto accelerò la sua corsa per raggiungerla.

“ Buffy fermatiiiiiiiiiii “ urlò mentre inseguiva la vettura.

 

 

 

“ Non si fermi vada! “ disse Buffy decisa al macchinista, mentre il cuore batteva all’impazzata.

 

Il taxi partì a tutto spiano, Spike continuò a correre, ma sapeva che non avrebbe resistito a lungo. Lacrime di frustrazione ed impotenza si addensarono agli occhi. Poi un fischio nella notte ed una brusca frenata.

 

“ Accosti prego “ un poliziotto, aveva appena bloccato la vettura davanti al taxi. Fermando la fila di macchine, per farlo accostare.

 

Buffy fu presa dal panico. Si voltò per vedere se Spike era ancora dietro di loro quando sentì il click della portiera che si apriva. Sobbalzò dal sedile quando lui entrò e si sedette accanto a lei.

 

“ Buffy “ le disse con tono intimidatorio.

 

“ No “ urlò lei e cercò di scendere dall’altra parte. Ma non arrivò nemmeno ad aprire lo sportello che le mani di lui si serrarono sulle sue braccia e la tirarono dentro verso di lui.

 

“ Buffy, tu di qui non ti muovi “ disse lui questa volta minacciosamente.

 

L’ autista si girò preoccupato e poi disse in tono serio “ Signorina questo tipo, le sta dando fastidio? “ guardò di sott’occhi Spike. Buffy colse la palla al balzo e subito disse concitatamente

 

“ Si, si la prego…”

 

“ Ehi ha sentito la Signor….” Iniziò il tassista, ma non finì la frase perché fu interrotto da Spike che bruscamente gli rispose “ Signorina un accidente, è mia moglie “

 

L’autista rimase a bocca aperta per qualche secondo, guardandogli entrambi per capire se fosse vero, e poi alzò le mani in segno di resa.

 

“ Ah, beh se è così….”

 

Buffy sgranò gli occhi e disse “ ma cosa vuol dire? “ chiese incredula.

 

L’autista si girò e le rispose con un mezzo sorriso sulle labbra “ Signora, mia madre mi ha sempre detto “ Parker, figliolo, ricorda sempre…tra moglie e marito non mettere il dito “ e poi tornò a guardare la strada che si era liberata e partì.

 

“ Vada all’indirizzo che le ha dato la Signora “  Spike sottolineò la parola ‘ Signora ‘ quasi sorridendole.

 

“ Dove sei stata? Cosa hai fatto? Perché te ne sei andata? “ chiese tutto d’un fiato senza distogliere gli occhi da lei.

 

“ Non sono affari tuoi “ rispose lei guardando fuori dal finestrino, mentre si mordeva il labbro inferiore.

 

“ Buffy, non abusare della mia pazienza e rispondi “

 

“ NO! “ disse seccamente lei. “ Ti ho mandato le carte del divorzio. Le hai firmate? “ chiese con noncuranza.

 

Spike la guardò e poi rispose lentamente “ No, e non ho intenzione di farlo. Non ti concederò il divorzio amore, fattene una ragione “

 

“ Sei un …. Un ….” Buffy non riuscì a dire altro, le labbra di lui si avventarono sulle sue e se ne impossessarono, avide e bisognose.

 

“ Dio Buffy mi sei mancata da morire “ le sussurrò mentre continuava a baciarla famelicamente. Quasi volesse divorarla.

 

“ Spike, “ cercò di dire lei, ma non riusciva a sottrarsi alla sua foga e ben presto anche lei ricambiò il suo bacio appassionato.

 

L’autista spiò dallo specchietto retrovisore e sorrise “ giovani “ borbottò e sospirò contento.

 

Il taxi si fermò davanti ad una piccola villetta a due piani. In una zona residenziale molto elegante. I due erano ancora avvinghiati sul sedile posteriore, quando l’autista si voltò e richiamò alla realtà.

 

“ Ehi, ragazzi. Siamo arrivati “ disse indicando la casa.

 

Spike si guardò intorno e si accigliò. “ Tu vivi qui? “ le chiese incerto e sospettoso.

 

Buffy arrossì violentemente e si liberò dalla sua stretta.

 

“ Andiamo “ disse lui aprendo lo sportello ed uscendo dalla vettura. Le tese la mano per aiutarla ad uscire e poi le chiese un po’ bruscamente “ Di chi è la casa? “ Buffy non rispose e Spike si insospettì ancora di più.

 

Entrarono e Buffy accese la luce. La casa era lussuosamente arredata ed accogliente.

 

“ Allora? “ le chiese con fare perentorio.

 

Buffy abbassò lo sguardo e poi mormorò “ vattene, perché non mi lasci in pace? “

 

Spike strinse i pugni per dominare la rabbia che si stava impossessando di lui.

 

“ No, non me ne andrò e voglio una spiegazione Buffy “

 

Buffy sbuffò e poi replicò “ io non ti devo nessuna spiegazione, niente “

 

“ Smettila di fare la bambina Buffy o dovrò metterti sulle ginocchia e sculacciarti. E tu non vuoi questo vero? “

 

Buffy lo guardò in cagnesco, ma non rispose.

 

Spike si spazientì e a denti stretti “ Dimmi di chi è la casa Buffy e perché sei scappata via “

 

Buffy alzò il mento in aria di sfida e rimase in silenzio. Un guizzo di rabbia cieca attraversò gli occhi di Spike, ma subito tornò sotto controllo.

 

La notte era ancora lunga e lui aveva tutto il tempo che voleva per spingerla a parlare. E la cosa più importante era che l’aveva ritrovata. Buffy era di nuovo con lui, e questa volta non se la sarebbe lasciata scappare.

 

 

 

Buffy continuava a tacere, guardandolo con aria di sfida.

 

“ Dannazione Buffy, di chi è questa fottuta casa? “

 

“ Non ti riguarda “ Buffy si mise dritta ed anche il suo tono divenne minaccioso e tagliente per la rabbia.

 

“ Scopi con lui? Vai a letto con lui? “ Spike sembrava esasperato e spaventato, al solo pensiero che lei si potesse essere innamora di un altro. Che un altro la toccasse, la baciasse come aveva fatto lui.

 

“ Non sei l’unico che mi può comprare ‘ Zio ‘ Spike “ il suo sguardo si fece duro ma allo stesso tempo deluso e triste.

 

“ Cosa vuoi dire? “ domandò Spike , mentre la mascella si serrava nel tentativo di controllare la gelosia e la rabbia, che si erano impossessate di lui..

 

“ So tutto. Di come hai costretto mio padre a vendermi. Ne è valsa la pena? Sono stata all’altezza? Forse no visto che sei subito corso a scoparti quella puttana di Dru “

 

“ Come fai a…Chi te lo ha detto Buffy? “ Spike sospirò affranto, non doveva saperlo così.

 

“ Cosa importa “

 

“Buffy, dobbiamo parlare. Io ti posso spiegare tutto “

 

“ Non c’è nulla da spiegare. Credo di aver pagato il debito di mio padre ampiamente “ il suo sguardo divenne gelido, mentre lo distoglieva da lui.

 

Spike aprì la bocca per dire qualcosa, ma non rispose. Si lasciò cadere sul divano pesantemente e poi si prese il viso tra le mani per qualche istante.

 

“ Tu credi che lo abbia fatto per portarti a letto? Per una scopata di una notte Buffy? “

 

La guardò esasperato, mentre lei gli faceva una smorfia disgustata, e poi continuò.

 

 “ Buffy io ti amo, da molto tempo oramai, da anni. A quanto pare tutti se n’erano accorti tranne te.

 

Ricordi il Natale in cui nevicò? “ le chiese tornando a fissarla intensamente.

 

Buffy un po’ stupita annuì con il capo.

 

“ Bene, è stato allora che è successo, inaspettato come un fulmine a ciel sereno. Avevi quasi quindici anni, e come ogni Natale ti accingevi a deporre la stella in cima all’albero. Io sotto la scala ti dicevo di fare attenzione a non sporgerti troppo o saresti caduta, ma tu ridevi incurante e poi….” Spike esitò un momento prima di continuare, il ricordo di quei momenti lo turbava ancora a distanza di tanto tempo. “ ....Sei caduta. Ed io ti ho presa al volo. Siamo finiti stesi sul tappeto. Tu avevi gli occhi chiusi e un sorriso sfacciato sul viso, mentre ti preparavi a ricevere i miei rimproveri. Eri premuta contro di me, le tue mani sul mio petto, il tuo respiro affannato, le guance arrossate e i capelli scarmigliati. Eri la cosa più bella che io avessi mai visto in vita mia ed il tuo odore mi inebriava. Qualcosa accadde in quel momento. Io smisi di ridere e senza rendermene conto mi ritrovai a fissare le tue labbra, con un violento desiderio di baciarle. “ Lo sguardo di Spike si posò sulle labbra di lei, ed ancora, come quel giorno avvertì lo stesso violento desiderio.

 

Buffy si sentì fremere, l’eccitazione cominciava a farsi sentire mentre lui la fissava come volesse divorarla. Si spostò leggermente e si sedette rigida su una poltrona, sentiva che le sue ginocchia non l’avrebbero retta ancora a lungo con lui che la fissava in quel modo.

 

Spike sorrise tra se e se notando l’imbarazzo e forse …eccitazione di lei. E poi continuò il suo racconto “ E poi…lo shock. Ero eccitato come non mi era mai capitato in vita mia. Ti desideravo da morire. Spaventato ti spinsi da parte e mi alzai, coprendomi i pantaloni sul davanti, per non farti vedere la reazione che avevi scatenato in me, ma tu eri troppo presa dagli addobbi, e dal cercare di cavarmi informazioni sui regali che avresti ricevuto che non ti accorgesti di nulla. Per me da quel momento fu l’inferno. Me ne andai quel giorno cercando di convincermi che era stata la follia di un momento. I giorni che seguirono venni a casa vostra per fugare ogni dubbio. Ero convinto che rivedendoti tutto sarebbe tornato come prima, ma purtroppo non fu così. Il giorno dopo quando arrivai e tu mi corresti incontro come sempre, Dio avrei voluto sollevarti tra le braccia e portarti via con me, in quel preciso momento.  “

 

Buffy fu percorsa da un brivido di piacere al sentire quanto lui l’avesse desiderata.

 

Spike le lanciò una breve occhiata e poi proseguì

 

“ Mi dissi che dovevo stare calmo e rendermi conto che tu eri sempre come una sorella per me. A cena tua madre fece una battuta sulle mie tante donne “ Spike si interruppe ancora e fissò Buffy volendo osservare la sua reazione e forse un po’ temendo che lei si contrariasse ancora di più, ma decise di andare sino in fondo.  “ Tu ridevi e parlavi di me dicendo che ero un uomo infido, bugiardo e sadico. E che mai, e poi mai tu ti saresti innamorata di un tipo come me. Quelle parole mi ferirono, non puoi immaginare quanto. Credo che Darla si fosse resa conto che qualcosa non andava, che ero diverso. Ero fregato, in tutti i sensi. Avevo 32 anni suonati, ed ero innamorato perso di una ragazzina di nemmeno 15 anni. Ma non riuscì a combattere questa cosa, tu eri più forte, ed io ogni giorno ti desideravo e amavo di più. Cercai di essere lo stesso, ma fallì miseramente. E ancora mi illudevo che non era niente, sino al giorno in cui ebbi la certezza che ti amavo, e sai cosa è stato a darmela? La gelosia. Venivo spesso a prenderti a scuola, ma in passato non avevo mai notato quanti ragazzi ti ronzassero intorno, ti sorridessero e ti facessero la corte. Ma dopo di allora, li notai eccome… e li odiai. Quando ne tenevi per mano qualcuno, quando gli davi timidi brevi baci sulle labbra o arrossivi ad un loro compimento, avrei voluto uscire dalla macchina e prenderli a pugni, urlando che tu eri mia e che non dovevano toccarti.

 

Tuo padre mi conosceva troppo bene per non vedere il mio interessamento per te. Un giorno ci sedemmo nel suo ufficio e lui affrontò la cosa direttamente, sai com’era tuo padre, un uomo tutto d’un pezzo. “

 

Sorrise al ricordo, mentre un velo sottile appannò la vista di Buffy per qualche secondo.

 

“ Io non negai, anzi gli dissi che ero intenzionato a dirti tutto al momento giusto e sapere cosa ne pensassi tu. Ma tuo padre fu categorico. La sua risposta fu NO. Beh…vista la mia fama, non posso biasimarlo. Se avessi una figlia non mi piacerebbe che lei si mettesse con un uomo con la fama di playboy con il doppio dei suoi anni. Uscì da quello studio infuriato e deluso, con me stesso più che con tuo padre e tu eri ferma sulle scale. Mi sorridesti ed io ti venni incontro. Dicesti ‘ Ciao Zio Spike ‘ in quell’esatto momento io odia l’appellativo Zio con cui mi chiamavi, mi faceva sentire vecchio. E ti dissi “ non chiamarmi mai più così Buffy “ Vidi il tuo sguardo incerto, ti salutai e me ne andai. Due giorni dopo partì per l’Europa nella speranza di dimenticarti, ma non ci fu verso. Dopo sei mesi mi sentivo impazzire, dovevo rivederti, sentire nuovamente la tua voce e il tuo odore. Così tornai a Sunnydale, ma tu eri partita per il college in anticipo. Tuo padre mi proibì di vederti. Ma io ero perso oramai e dopo 2 mesi venni a trovarti. Quello fu il giorno più brutto della mia vita. Tu arrivasti sorridente e raggiante. Mi abbracciasti e baciasti sulla guancia e poi prima che io potessi aprire bocca mi dicesti “ Zio Spike, sapessi, mi sono innamorata del ragazzo più in gamba, bello ed intelligente della scuola. Si chiama Angel. “ mi sentì morire, rimasi giusto il tempo di riprendermi e poi me ne tornai a Sunnydale con l certezza che tu non saresti mai stata mia. “

 

 

 

Buffy rimase in silenzio, nella sua mente una vocina insistente e stridula le sussurrava: “ ti ha comprata, ti ha tradita e poi ha abusato di te “. Guardò per un attimo la porta d’ingresso, l’aria era soffocante nell’ampia stanza, ma le sue gambe non si mossero, una forza misteriosa la teneva inchiodata a quella scomoda poltrona. Restò in attesa che lui continuasse…

 

Spike incerto ed ansioso la guardava ‘ maledizione parla Buffy! Di qualcosa ‘ implorava in silenzio, ma lei era immobile, rigida. Si sfregò le mani sulla tela dei jeans e riprese a parlare.

 

“ Continuai la mia vita… o quello che ne restava, ed andai avanti “

 

‘ Quante donne avrà avuto? Quante ne avrà accarezzate, baciate e possedute prima di me? ‘ Una fitta colpì Buffy, mentre le immagini di lui abbracciato a donne sempre diverse, bellissime e mezzo svestite, attraversavano la sua mente. Quante volte aveva riso delle sue foto sui giornali. Un nodo alla gola le impedì anche solo di respirare, mentre il volto sghignazzante e trionfante di Dru appariva davanti ai suoi occhi.

 

“ Sei mesi fa…tuo padre mi fece chiamare, i rapporti si erano un po’ raffreddati dopo la nostra burrascosa discussione. Comunque andai da lui, aveva già addosso i segni della malattia. Mi fece sedere e come sempre parlò chiaro e tondo. Mi disse che la sua società era sull’orlo del fallimento e che tu e Darla sareste finite per strada se qualcuno non avesse pagato i debiti. Mi guardò speranzoso. Fu in quel momento che il mio egoistico bisogno di te venne fuori nel peggiore dei modi. “ Spike distolse lo sguardo da lei per un attimo, solo un attimo. Poi tornò a fronteggiarla.

 

“ Gli dissi che avrei risolto tutto, che mi sarei fatto carico di tutto. Lui sembrò sollevato, ma fu solo un momento, il mio sguardo era fin troppo chiaro. Si irrigidì di colpo e mi disse con voce distante: ‘ Spike, ma come puoi….” Era stupito e contrariato. Ma io avevo deciso, e niente mi avrebbe fatto cambiare idea. Sono tutte balle quelle che dicono che una persona ama davvero quando lascia andare  e non quando cerca di trattenere. Io ero pazzo d’amore per te e ti volevo, al diavolo il resto. Dovevo avere la mia occasione di dimostrarti il mio amore, di provare a renderti felice e a rendermi felice. “ L’ultima frase fu quasi sussurrata.

 

“ Tuo padre urlò, giurò che mai e poi mai avrebbe ceduto, ma alla fine decise di acconsentire e non solo per via del denaro Buffy, ma anche perché non sopportava Angel. Non pensava ti avrebbe reso felice, ‘ piuttosto preferisco vederla con te ‘, mi disse a denti stretti, mentre scriveva la lettera. Io ero pazzo, pazzo di gioia. Sapevo che tu non avresti mai deluso tuo padre e che avresti accettato, e saresti stata mia. Tuo padre peggiorò e anche se il rimorso per quello che lo avevo costretto a fare non mi dava pace, non ebbi il coraggio di rinunciare. La sera prima che morisse, mi fece chiamare, e parlammo a lungo, penso sapesse che forse quella era l’ultima volta che ci vedevamo. Alla fine prima di congedarmi mi disse guardandomi fisso “ Spike, so che la ami davvero. Lei è la cosa più preziosa che ho nella vita, ti prego rendila felice “. Io feci cenno di si con il capo e lui mi sorrise lievemente ed io usci. Il resto…lo conosci “

 

Lacrime silenziose scendevano lungo le gote pallide di Buffy, che continuava a fissare un punto indefinito davanti a se, restando muta.

 

“ Buffy “ la chiamò Spike, in attesa.

 

“ Buffy ti prego, urla, arrabbiati, spacca tutto, picchiami, ma di qualcosa. “ le chiese in tono esasperato.

 

“ Io…” disse lei, come ridestandosi da un sogno.

 

“ Io…” finalmente il suo sguardo tornò presente e cercò gli occhi di Spike, trovandoli.

 

La porta si spalancò e qualcuno dall’anticamera disse con fare zuccheroso e soddisfatto “ Sono a casa! Come sta la più bella mammina del mondo? “

 

Spike riconobbe immediatamente la voce, mentre uno scintillio di rabbia pura attraversava il suo sguardo sprofondato in quello timoroso e preoccupato di Buffy.

 

Un Riley raggiante si affacciò sulla soglia del salotto, con in mano un mazzo di rose rosse ed un sorriso gongolante.

 

“ Salve Riley “ disse in tono sprezzante Spike, senza distogliere lo sguardo da Buffy, che era sempre più imbarazzata e intimorita.

 

“ Oh…..Sp…ike “ deglutì piano lui, nervosamente mentre abbassava il mazzo di rose, cercando un poso dove nasconderlo e la fronte si imperlava di sudore.

 

“ E’ così dunque? E’ casa sua? “ Spike era furibondo, nonostante il suo tono apparisse calmo.

 

Buffy non rispose, mentre il cuore batteva impazzito nel suo petto.

 

“ Si è casa mia “ Riley era diventato serio e spavaldo. Si parò davanti a Buffy come a volerla proteggere da chissà quale mostro a 7 teste. “ Buffy è una mia gradita ospite “ disse sulle difensive.

 

Gli occhi di Spike si scurirono impregnati di furia omicida.

 

“ Non sto parlando con te imbecille, non immischiarti “ ringhiò ormai sul punto di perdere il controllo.

 

“ Io penso di si invece “ continuò lui arrogante “ Buffy si è rifugiata nella mia casa, per stare tranquilla per …”

 

“ Anche nel suo letto? “ chiese lui asciutto, stringendo i pugni.

 

Prima che Buffy potesse dire qualcosa Riley la precedette “ Non sono più affari tuoi, lei vuole il divorzio è libera di andare a letto con chi vuole “ Buffy non seppe spiegarsi il perché ma si sentì ferita da quelle parole e provò un’antipatia feroce verso Riley in quel momento.

 

“ Giusto, avanti il prossimo. Non è così passerotto? “ avrebbe dovuto suonare come un’offesa ma invece fu più una constatazione dolorosa, mentre continuava a guardarla sperduto.

 

Buffy fece un passo avanti, ma fu bloccata da Riley.

 

“ Si Spike, è il momento che tu ti faccia da parte. Hai avuto la tua occasione e l’hai gettata via. Ora tocca a qualcun altro che la meriti davvero “ Riley sorrise a Buffy con affetto e gioia.

 

Spike non poté sopportare oltre, senza preavviso gli fu addosso e con un violento pugno lo mandò a stendere.

 

Buffy urlò portandosi una mano alla bocca “ Spike “ mentre correva verso Riley per vedere se si fosse fatto male.

 

“ Ahi “ disse il ragazzo mentre si sedeva sul pavimento, il naso sanguinante, gli aveva macchiato la camicia bianca.

 

“ Lei è mia, e nessuno me la porterà via “ ringhiò Spike sempre più minaccioso.

 

“ Ora basta “ disse Buffy, alzandosi in piedi a fronteggiarlo. Si parò davanti al povero Riley, preoccupato per la furia cieca di Spike, e puntò le braccia sui fianchi.

 

“ Cosa vuoi fare? Avanti, vuoi ammazzarlo? E poi? Ammazzerai anche me? “ Buffy era furiosa, sembrava una pantera con quei suoi due occhi verdi come giada fiammeggiante e lo sguardo crucciato. La sua minuta figura dritta e rigida aveva assunto un’aria di sfida.

 

Spike abbassò le braccia sconfitto, dalle catene che il suo amore aveva stretto intorno al suo cuore.

 

“ Buffy “ mormorò confuso “ tu sei …mia, io ti amo “ riuscì a dire faticosamente.

 

“ Io appartengo solo a me stessa “ disse lei tra i denti.

 

“ Buffy “ implorò lui, lo sguardo disperato ed innamorato.

 

“ Vattene adesso Spike, torna a casa “ Buffy si voltò e porse un fazzoletto a Riley mentre lo aiutava a rialzarsi.

 

Spike rimase a guardarla ancora per qualche secondo e poi uscì come un uragano dalla casa. Si sentì la portiera del taxi sbattere violentemente e poi partire a tutta velocità.

 

“ Finalmente è finita tesoro. Ora ti sei liberata di quell’idiota “

 

Buffy fissò Riley affranta e sospirò pesantemente, mentre lo aiutava a sedersi sul divano.

 

“ Sarà meglio medicare la ferita “ disse piano, ed andò in bagno a prendere le bende e l’alcool.  Emozioni contrastanti e violente si agitavano tumultuose nel suo cuore.

 

 

 

Capitolo 15

 

 

 

Buffy cosparse un po’ di alcool sulla benda e la passò delicatamente sul suo viso, dove si stava formando un grosso livido violaceo.

 

“ Perché gli hai detto quelle cose? “ domandò lei continuando a medicarlo.

 

“ Cosa? “ domandò Riley tirandosi indietro leggermente “ Brucia “

 

“ Gli hai fatto credere che io e te … perché lo hai fatto? “

 

“ Mm… ma dai Buffy, lo sai perché “ disse lui mentre un leggero sorriso andava increspando le sue labbra, subito smorzato dal nuovo dolore causato dal contatto della benda imbevuta con il suo taglio sul labbro inferiore.

 

“ No, non so perché e mi piacerebbe tanto che tu me lo spiegassi “ chiese con tono più duro.

 

“ Beh… lo sai. Tu sei venuta qui nella mia casa, io so cosa vuoi da me bambolina, ed io sono qui tutto eccitato e fremente dal desiderio di soddisfarti. “ Un luccichio lussurioso attraversò il suo sguardo, scurito dal desiderio, mentre Buffy fu attraversata da un brivido e da un senso di nausea e disgusto.

 

“ Cosa? “ Buffy lo guardò scioccata.

 

“ Ah, ah “ rise con scherno lui “ avanti non fare la santarellina con me Buffy, quella sera mezza ubriaca, eri tutta bollente per me … “ fece un cenno significativo con il capo, mentre Buffy spalancava gli occhi sbigottita, ora capitava che Riley era un essere viscido e schifoso.

 

“ Tu devi essere impazzito Riley “ disse cercando di alzarsi, ma lui le afferrò il braccio strattonandola, mentre l’attirava a se.

 

“ Ora ti farò vedere se sono pazzo, stupida “

 

Buffy per tutta risposta lo schiaffeggiò in pieno viso colpendolo sulla parte annerita e dolorante.

 

“ Ahi “ gridò in un ringhio feroce di rabbia. “ Brutta puttana che non sei altro “ e la colpì facendole perdere l’equilibrio e cadere sul pavimento.

 

“ Ora finalmente mi divertirò un po’. “ sorrise mentre lentamente si slacciava la cintura, percorrendo con sguardo avido la figura di Buffy.

 

Buffy sentì le lacrime premere contro gli occhi e poi raccolse tutte le energie ed il coraggio che aveva e gli sferrò un calcio agli zebedei. Il dolore fu lancinante, Riley si piegò in due e poi si accasciò al pavimento, imprecando ed insultandola.

 

Buffy si alzò di scatto “ Mi fai solo schifo Riley “ gli sputò addosso e corse verso la porta. Attraversò rapidamente l’isolato guardandosi intorno per vedere se c’era traccia di Spike.  Niente, era tutto deserto, e desolante nel buio della fredda notte.

 

“ Spike “ sospirò finalmente dando libero sfogo alle lacrime. Si incamminò lungo il viale e la fortuna volle che in quel momento passasse un taxi, lo chiamò con un gesto evidente delle mani, era ancora spaventata. Si infilò nella vettura e rabbrividì al pensiero di quello che le sarebbe potuto accadere.

 

“ Dove andiamo Signora? “ domandò il tassista, guardandola sospettosamente.

 

“ A casa “ sospirò lei lasciandosi scivolare sul sedile. Le lacrime cadevano senza sosta sul suo viso.

 

 

 

***

 

 

 

Spike era arrivato all’appartamento di Los Angeles come una furia. Aveva imprecato, mandato giù due drink potenti e poi aveva fatto la valigia in fretta e furia. L’idea di Buffy  con…con un altro uomo lo faceva impazzire, doveva mettere quanti più chilometri poteva tra lui e quell’uomo o avrebbe fatto sul serio una pazzia questa volta.

 

Partì a tutta velocità nella notte ed alle prime luci dell’alba, arrivò al loro cottage. Rimase un tempo indefinito nella macchina, senza decidersi ad entrare. Infine facendosi forza, uscì dalla vettura e si incamminò a passo lento verso il portico. Ogni cosa, ogni odore, colore, suono gli parlava di lei, della sua Buffy. Gli sembrava ancora di sentirla ridere, di vederla sorridere, di tenerla tra le sue braccia.

 

“ Oh Buffy “ disse sospirando mentre con la mano girava la maniglia della porta ed entrava in casa.

 

Così silenziosa, così fredda senza di lei. Strinse i pugni mentre il suo cuore gelava e le lacrime gli offuscavano la vista. Fu preso da un momento di pura follia, cominciò a spaccare tutto quello che gli capitava a tiro. Andò al bar e prese una bottiglia di bourbon d’annata e senza tante cerimonie cominciò a prenderne lunghe sorsate.

 

“ Tutta roba inutile, tutto inutile “ diceva mentre lumi, soprammobili e oggetti vari, si infrangevano contro le pareti.

 

Dopo un’ora il soggiorno sembrava un campo di battaglia, spazzato via da un uragano. La bottiglia era semivuota. Spike si guardò intorno e sembrò soddisfatto dello sfacelo che lo circondava.

 

“ Ora fa tanto vita di Spike Darcy “ disse rabbiosamente mentre sorrideva scioccamente. Si lasciò cadere sul divano e si portò le mani al viso, e finalmente anche lui pianse.

 

Non seppe quanto tempo era passato da quando si era seduto al buio nella stanza illuminata dal chiarore dell’alba. Non si accorse dell’uscio che si apriva, della figura che sgattaiolava dentro e che lentamente si avvicinava a lui camminando incerta tra le macerie della sua furia.

 

 

 

“ Spike “ la sua voce lo fece sobbalzare. Alzò il capo e i suoi occhi si spalancarono per lo stupore.

 

Una Buffy, dal viso segnato dal pianto recente, l’aria stanca ed abbattuta, lo stava fissando in apprensione.

 

“ Buffy “ sussurrò lui ancora incerto se credere a quello che i suoi occhi vedevano o meno.

 

Lei piegò il capo da un lato, l’espressione divenne triste ‘ sta piangendo per colpa mia ‘ pensò mentre faceva un altro passo verso di lui.

 

Spike rimase immobile a fissarla, lei allungò la mano e gli accarezzò la guancia dolcemente.

 

Spike si rilassò immediatamente sotto il suo tocco gentile e chiuse gli occhi, mentre cercava di riprendere a respirare. Sperando che non fosse un sogno, e che questi svanisse non appena lui avesse riaperto gli occhi.

 

“ Buffy perdonami io sono stato un … sapessi quando mi dis…”

 

“ ssssttttttttttt…..” fece lei posandogli le dita sulle labbra. Un lieve sorriso illuminò il viso di Buffy.

 

Lui rimase a guardarla incantato.

 

“ Ti amo Spike “ disse infine guardandolo dritto negli occhi.

 

“ Non posso vivere senza di te, e Dio sa se non ci ho provato, ma è un inferno. “ disse sinceramente.

 

“ Oh Buffy, Buffy. La mia piccola Buffy. “ ripeteva Spike.

 

“ Si tua, sempre e per sempre tua “ lei lo disse con un tono serio, senza distogliere mai lo sguardo da quello di lui. “ E tu sei mio, solo mio “ puntualizzò con una punta di amarezza nella voce.

 

“ Si passerotto, per sempre tuo “ negli occhi di lui dolore e paura.

 

“ Bene! Ed adesso baciami sciocco “ lei sorrise beffarda in attesa,

 

Lui rimase qualche istante incerto, temeva che muovendosi tutto sarebbe finito. Lei lo guardò con dolcezza e con un cenno lo incoraggiò, e questo fu sufficiente per lui. L’attirò a se e premette le sue labbra contro quelle di lei.

 

“ Buffy….io credevo di …io non so cosa avrei fatto se tu…” Spike mormorava frasi a metà mentre la ricopriva di baci e di carezze.

 

“ Amore, mi sei mancato da morire Spike “ lei gli si strinse contro il petto. “ Spiace anche a me…non avrei dovuto scappare via. Io lo sapevo, lo sentivo che tu mi amavi, ma ne avevo paura. Ma ora non più, ora non ho più paura. Questo è il posto dove voglio stare, tra le tue braccia “

 

“ Si amore. Questo è il tuo posto, tra le mie braccia “ sorrise lui, finalmente rasserenato.

 

Si sedette facendosi scivolare lungo il corpo di lei per stringerla in vita e poi sussultò spalancando gli occhi.

 

Sollevò il capo e la fissò attentamente. Buffy continuava a sorridergli dolcemente.

 

“ Buffy…” disse piano, mentre posava una mano sul suo ventre tondo.

 

La sera prima con il cappotto non ci aveva fatto caso, ma ora….così stretta a lui…improvvisamente una parola gli tornò alla mente “ mammina “. Riley l’aveva chiamata mammina.

 

“ Buffy tu…noi? “ domandò incredulo mentre continuava ad accarezzarle gentilmente il ventre.

 

Lei fece un cenno affermativo con il capo.

 

“ Sì “ disse allegramente “ stai per diventare Papà “ una nota di orgoglio trasparì nella voce di lei e Spike ne fu fiero.

 

“ Padre, sarò padre. Oh bloody hell “

 

Poi un luccichio illuminò il suo viso. “ Allora sarà meglio approfittarne sino a che possiamo…. “ e la guardò con lussuria crescente.

 

Buffy sorrise mentre un brivido bollente le faceva accaldare la pelle.

 

“ Vediamo che sai fare Big Bad…io aspetto ancora la punizione “ questa volta furono gli occhi di lei a luccicare sinistramente e Spike si sentì fremere. Le strinse la mano nella sua e la trascinò di sopra. Gli era mancata così tanto, ma adesso era tornata per restare. Spike era di nuovo felice.

 

Buffy rise e si disse che era tornata a casa, dal suo uomo, ed anche lei era di nuovo felice.

 

 

 

In piedi, di nuovo nella loro stanza, si fissarono nella penombra dell’alba ormai inoltrata.

 

Lentamente con mani tremanti Spike accarezzò di nuovo le sue braccia, risalendo lentamente verso le spalle, il collo, il viso. Quanto gli era mancato quel viso.

 

Le sfilò delicatamente il cappotto dalle spalle e lo fece scivolare sino al pavimento. Le sorrise e poi cominciò ad armeggiare con i bottoni della sua camicia.  Inaspettatamente per Buffy, Spike era impacciato, nervoso. Lei sorrise dentro di se, mentre con una mano raggiungeva la sua guancia e l’accarezzava dolcemente.

 

Spike le sorrise di nuovo rilassandosi. “ Devo sembrarti proprio uno scemo vero? “ disse imbarazzato.

 

“ Mm….un po’….” Disse lei con un leggero sorriso divertito sulle labbra, “ ma è anche la cosa più bella e dolce che io abbia visto “. Senza aggiungere altro si rannicchiò tra le sue braccia con il suo esile corpo e fece scivolare una mano dietro il collo attirandolo a se. Il contatto fu lento, leggero, dolce. Lui dischiuse le labbra e lei se ne impossessò affamata, per il lungo digiuno. Quanto le era mancato, solo adesso, di nuovo tra le sue braccia, se ne rendeva conto.

 

“ Da oggi comincia una nuova vita per noi “ gli sussurrò senza smettere di assediare le sue labbra.

 

“ Niente più recriminaizioni, niente più ma e se. Solo noi due e … lui” disse esitando mentre poggiava una mano di Spike sul suo ventre caldo.

 

Lui fece cenno di si con il capo. “ Solo noi tre, per sempre “ lei annuì con il capo e poi chiuse gli occhi, quando lui reagì finalmente al suo bacio e si fece esigente e intraprendente.

 

“ Ti voglio Spike! Ti voglio da morire “ mormorò lei spingendosi a tentoni verso il letto.

 

Spike sorrise sulle sue labbra, “ vedessi io, quanto ti voglio amore “ disse divertito. Lei aprì gli occhi e e gli disse maliziosamente “ mm…io non credo se non vedo ….e se non…. “ e premette il palmo della sua mano sulla tela rigida dei jeans, resa ancora più dura e tesa, dal membro di lui, duro e gonfio.

 

“ Mm….e va bene hai vinto tu “ ansiosamente tirò giù la zip e infilò la sua piccola mano nella patta per raggiungere l’agoniato oggetto del suo desiderio. “ Finalmente a casa “ mugugnò cominciando a muovere la mano lungo la sua asta. Spike sollevò il capo e chiuse gli occhi, mentre il piacere lo sommergeva. Continuò a spogliarla strattonando gli abiti come meglio poté e finalmente furono pelle contro pelle. I baci furono famelici impazienti. Nella foga Buffy urtò con un piede la lampada che si rovesciò e schiantò sul pavimento. E poi scivolò giù dal letto. Spike la risollevò, il bacino sul bordo del letto, i piedi penzoloni e lui chinato su di lei per non interrompere il contatto con le sue labbra.

 

Lei si lasciò cadere sul materasso e trascinò Spike con lei. Allargò le gambe stringendolo a se, in un chiaro invito a farla sua e Spike, lo fece senza esitare.

 

La penetrò con una spinta vigorosa e potente, per poi fermarsi a guardarla rapito da quei suoi due magnetici, occhi verdi come la misteriosa giungla.

 

“ Spike “ sussurrò lei aggrappandosi a lui. Spike la fissava intensamente, la desiderava così tanto, ed ora erano di nuovo insieme, lui era di nuovo in lei.

 

“ Dio quanto ti amo Buffy “ disse in fine accarezzandole il volto e poi posando le sue labbra su quelle di lei. Buffy fece una smorfia soddisfatta e poi attese che lui cominciasse la sua danza.

 

“ Anche io ti amo Spike, da morire. E PER SEMPRE “ disse le ultime parole, sottolineandole.

 

“ Si per sempre “ replicò lui, annuendo con il capo.

 

Lui continuava a restrare immobile sopra una Buffy impaziente e vogliosa di lui.

 

Infine lentissimamente, cominciò dondolare il bacino, premendo il suo pene nelle parti più nascoste e vogliose.

 

Buffy gemette abbandonandosi completamente a lui.

 

Senza nessuna fretta, Spike cominciò a muoversi in lei. Buffy mugugnò di piacere, lo sguardo perso l’uno nell’altro. Tutto si dissolse attorno a loro lasciandoli nudi ed avvinghiati come due naufraghi nella tempesta. Con ogni cellula Buffy sentiva di appartenere a Spike e che lui apparteneva  a lei. Con questa consapevolezza stanca ma felice si addormentò tra le sue braccia.

 

Quando si risvegliò era già mattina inoltrata, aprì gli occhi e ritrovò gli stessi occhi innamorati e sorridenti della notte appena trascorsa.

 

Spike la teneva stretta a se e le posava dei piccoli baci sulla fronte.

 

“ Buongiorno amore “

 

“ Da quanto sei sveglio? “ gli domandò lei ricambiando il suo sorriso.

 

“ Da un po’" disse lui affondando il capo nel suo collo. Buffy pensò che probabilmente non aveva chiuso occhio e che l’aveva guardata dormire per tutto il tempo.

 

“ Ho fame “ mugugnò stringendosi a lui e baciandogli il petto ripetutamente.

 

“ Interessante “ rise lui cercando le sue labbra per baciarle.

 

" E cosa ti piacerebbe mangiare? " le chiese maliziosamente. Buffy sorrise mentre il suo sguardo si posava sul suo banchetto d'amore.

 

Spike rise ancora scioccamente soddisfatto e si distese comodamente sulle lenzuola spiegazzate.

 

" Allora vieni a prendertelo Baby, è qui tutto per te " la incitò e lei non se lo fece ripetere. Adorava il suo uomo sfacciato ed arrogante.

 

 

 

Le settimane che seguirono furono le più belle per Buffy, una vera Luna di miele finalmente. Uscivano pochissimo di casa e Joyce provvedeva a fare la spesa e le commissioni più urgenti.

 

Poi venne il giorno in cui Buffy avrebbe dovuto fare la visita dal ginecologo, per accertarsi che tutto procedesse bene come sembrava. E i due amanti ritrovati, non poterono fare a meno di lasciare il loro nido d'amore.

 

“ Buffy, sei pronta? “ la chiamò il marito dalle scale.

 

“ Si arrivo “ Una Buffy in attesa con un ventre tondo e prominente cominciò a scendere le scale. Un sorriso radioso sul viso, mentre accarezzava delicatamente il suo bambino non ancora nato.

 

“ Amore sei stupenda “ le disse Spike non appena lei lo raggiunse.

 

“ Si lo so “ rispose lei sorridendo arrogantemente.

 

“ Ah, piccola presuntuosa “ rispose lui mordendole scherzosamente il collo.

 

Per tutta risposta lei gli fece la linguaccia.

 

Spike la spinse fuori giocosamente tenendola per i fianchi e le aprì lo sportello della macchina.

 

 

 

“ Vuoi qualcosa da bere o da mangiare amore? “ le chiese Spike mentre camminavano abbracciati lungo il viale. La visita aveva confermato che tutto procedeva per il meglio.

 

“ Si ho fame “ rispose lei leccandosi le labbra.

 

Spike sorrise furbescamente tentennando il capo.

 

“ Un gelato Spike, mi compri un gelato? “ chiese lei con enfasi.

 

“ Certo “ bambina “ “ rispose lui prendendola in giro.

 

“ Ah, ah, divertente ZIO “ rispose lei graffiante.

 

“ Mm…ripensandoci “ minacciò fintamente lui.

 

“ Voglio il gelato … o questa notte te ne pentirai “ la minaccia di lei era seria invece.

 

“ Wow … che paura “ fece finta di rabbrividire Spike “ guarda che questa notte chi mi implorava di non smettere non ero di certo io “ puntualizzò lui scorrendo il suo corpo con uno sguardo infuocato.

 

“ Oh…smettila ed abbassa la voce “  Ringhiò lei imbronciandosi.

 

“ Cosa c’è, non vuoi che si sappia che sei una mogliettina perversa? “ ridacchiò lui, facendola alterare ancora di più.

 

“ Su amore andiamo, ora il tuo Zietto ti compra un cono gigante….”

 

“ Sììììììììììì “ esultò lei vittoriosa.

 

Appena entrati nel locale si trovarono davanti …. “ Dannazione “ imprecò Spike mentalmente, mentre il terrore si impossessava di lui.

 

“ Oh Spike, Buffy da quanto tempo…” la voce tagliente e sibillina di Dru riecheggiò nel locale.

 

“ Dru “ Spike era teso e pallido. Evitò di guardare Buffy, non voleva leggervi quello che vi aveva visto già una volta, avrebbe fatto troppo male e lui adesso non era pronto a soffrire, non dopo quei giorni stupendi insieme a lei.

 

“ Buffy tesoro ma cosa ti è successo? Sei così diversa….gonfia. Sei ingrassata e il viso, cara dovresti fare qualcosa per le occhiaie e quella pelle così secca. “

 

Dru sghignazzò ed in quel momento dietro di lei apparve Riley. Buffy si irrigidì d’istinto.

 

“ Salve “ disse lui fissandola con disprezzo.

 

Buffy sostenne lo sguardo con altrettanto disprezzo.

 

“ Ah, guarda Buffy sai chi è con me? Il nostro * amico * Riley “ “ e la guardò come una che la sa lunga. “ Ho saputo che hai vissuto per un po’ con lui, nella sua casa ….” Altro sguardo maligno e insinuante.

 

“ Si è vero “ replicò Buffy sinceramente “ il periodo più brutto della mia vita “ rispose ancora lei distogliendo lo sguardo da quel verme.

 

“ Non è cambiata molto Riley? Non sembra più nemmeno lei “ continuò lei indicando a Riley la figura di Buffy con un gesto plateale.

 

“ Beh, forse dipende dal fatto che sono in cinta “ rispose Buffy.

 

“ OH ma davvero? “ Dru sogghignò “ e chi è il fortunato…” lasciò appositamente la frase a metà mentre guardava complice Riley. “ Sai non mi meraviglia che tu abbia voluto render pan per pariglia a Spike…dopo tutto quello che lui ha fatto con * me * “

 

Dru divenne seria e puntò il suo sguardo dritto in quello di Buffy aspettando di vederla allontanarsi in lacrime a capo chino.

 

Buffy sentì il dolore colpirla di nuovo come la prima volta e si chiese se avrebbe mai smesso di soffrire così. Le lacrime si affacciarono sul viso, mentre lei cercava disperatamente di trattenerle e mantenere un po’ di dignità.

 

 

 

“ Chiudi quella dannata fogna Dru “ Spike la guardò con odio.

 

“ Cosa ho fatto? Ho detto semplicemente la verità “ Dru fece lo sguardo ingenuo.

 

“ Ti ho detto di stare zi…” Spike si stava alterando, mentre nella sua mente era fissa la frase e lo sguardo che Buffy aveva rivolto a Riley, prima. Cosa le aveva fatto? Perché aveva detto che era stato il periodo più brutto della sua vita?

 

“ Già la verità “  Fu interrotto dalla voce bassa e risentita di Buffy.

 

Spike abbassò le spalle e inspirò profondamente. Non osando voltarsi verso di lei, non avrebbe sopportato di vedere ancora il suo sguardo, non avrebbe sopportato che lei lo lasciasse ancora, ma soprattutto, non poteva vederla soffrire per colpa sua.

 

“ Buffy…” disse sottovoce, implorante.

 

“ Ma adesso non mi importa più “ continuò Buffy con un tono allegro, mentre stringeva più forte la mano di Spike, che non l’aveva mai lasciata.

 

Il cuore di Spike mancò un colpo, mentre si voltava di scatto verso di lei. Buffy sorrideva sicura e tranquilla.

 

“ Non mi importa di quello che tu puoi dire o meno…perché vedi… in tutto questo tempo mi sono chiesta perché ce l’avessi tanto con me. Perché ti divertissi a ferirmi, e finalmente ora lo so. Perché io ho ciò che tu non avrai mai! Ho degli amici che mi vogliono bene e un uomo che mi ama tanto, da aver mentito pur di starmi accanto. “

 

Spike la guardava a bocca aperta, gli occhi pieni di muta soddisfazione.

 

Dru non sorrideva più, una smorfia di rabbia e di stupore sul viso.

 

“ Beh ho qualcosa da dirti Dru! Lui è mio quindi…fattene una ragione. Lui ama me, ed io amo lui. Mi fai pena, sei patetica lo sai? E per inciso, io mi vedo bellissima “ Buffy sembrava un’altra persona, lo sguardo fiammeggiante, l’aria spavalda, il sorriso beffardo e il mento in avanti in atteggiamento di sfida.

 

Spike sorrideva compiaciuto.

 

Dru senza dire altro la sorpassò e si allontanò non prima senza averle lanciato uno sguardo assassino, di quelli di chi sa che ha perso la partita.

 

“ Questa è la mia ragazza “ esclamò Spike ridendo, mentre la stringeva a se.

 

Poi entrambi si voltarono verso Riley che era rimasto lì immobile, imbambolato  a guardare Buffy.

 

“ Ah passerotto cosa intendevi per il più brutto periodo della tua vita? “ lo sguardo di Spike divenne serio e freddo, mentre si posava su Riley. Il quale inghiottì la saliva e si ridestò di colpo dal suo stato.

 

Buffy lo fissò minacciosa, e Riley cominciò a sudare freddo.

 

“ Beh io devo andare. Addio “ e velocemente proseguì verso la sua auto, voltandosi indietro per essere sicuro che Spike non gli andasse dietro.

 

“ Allora? “ domandò lui guardandolo andare via.

 

“ Niente è tutto finito. Adesso siamo insieme. Questo è quello che conta “

 

Spike sorrise. “ Sì amore, hai ragione “

 

“ Ed ora mi offri un gigantesco frappé alla fragola? Ne ho voglia “

 

Mentre lo diceva si leccò le labbra e si accarezzò il ventre.

 

Spike ebbe un brivido, come era bella la sua donna. “ Certo amore tutto quello che vuoi “ e passandole un braccio sulle spalle la condusse al tavolo.

 

 

 

Otto mesi dopo……

 

 

 

Spike entrò in casa trafelato, era stato via 3 giorni, ed era la prima volta da quando erano tornati insieme che la lasciava da sola per più di qualche ora. Si guardò intorno, tutto era silenzioso, nel cottage. Un biberon era stato lasciato semi vuoto sul divano, insieme ad una bavetta. Nella cucina si potevano vedere dei piatti sul tavolo ed una padella nel lavandino. Spike scosse il capo sorridendo, era sempre disordinata la sua piccola donna.

 

Salì di sopra impaziente di riabbracciare il suo amore, aprì la porta e quello che vide fu il quadro della perfezione.

 

La sua Buffy era distesa sul letto, addormentata. Con accanto il piccolo faggotto che era il loro bambino. Sorrise contento alla visione stupenda di sua moglie e di suo figlio.

 

Si sfilò il suo inseparabile spolverino e si avvicinò silenziosamente al letto. Prese il piccolo tra le braccia. Lui era sveglio e faceva versi divertiti mentre rideva e si agitava tra le braccia della madre.

 

Appena vide Spike sorrise e vagì più forte. Lui sorrise e portandosi un indice alle labbra disse in un sussurro “ shhhh, o sveglieremo la mamma, e papà ha altri progetti in mente…“ sorrise beffardo mentre lo sollevava tra le sue braccia. Gli stampò un bacio sulla fronte per la gioia del piccolo e poi lo depose nella culla, coprendolo. Lo accarezzò ancora facendogli le smorfie con il viso e poi guardò Buffy stesa nel letto ancora addormentata. La sua camicetta aperta sul davanti lasciava intravedere il seno lì dove si congiunge. Gli occhi di Spike brillarono lussuriosi.

 

“ Ora papà va a salutare la mamma come si deve “ disse al bimbo, poi si sfilò la camicia e la lasciò cadere sul pavimento mentre poggiava un ginocchio sul letto e bilanciava il peso chinandosi su di lei. Le accarezzò la guancia con un dito e poi le sue labbra si posarono su quelle di lei, delicatamente, chiedendo di entrare. Buffy mugugnò soddisfatta e dischiuse le labbra lasciando la lingua di lui libera di guizzare nella sua bocca e di esplorarla lentamente ed a fondo. Le mani di lei istintivamente si mossero e raggiunsero le sue spalle per stringerlo ancora di più a se. Infine gli occhi si aprirono lentamente mentre mormorii compiaciuti uscivano dalla sua bocca.

 

“ Ciao e James? “ disse con la voce impastata di sonno, subito dopo che lui aveva interrotto il bacio.

 

“ Ciao passerotto, nella culla. “ rispose lui sorridente.

 

“ Mi sei mancato “ continuò lei passandogli una mano tra i capelli.

 

“ Anche tu, non lo senti? “ le sue sopracciglia si inarcarono mentre premeva il suo bacino contro di lei, facendole sentire la sua eccitazione.

 

“ Mm….”

 

“ Ed io ti sono mancato un po’? “ le chiese lui quasi imbronciandosi, nell’attesa della risposta.

 

Buffy rise e poi lo baciò appassionatamente, con trasporto e foga.

 

“ Oh si mi sei mancato amore da morire “ prese una mano di lui e se la portò tra le gambe.

 

Spike sussultò mentre lei la spingeva sotto la sua gonna e la premeva contro la sua femminilità già bollente e bagnata per lui.

 

“ Si, decisamente ti sono mancato. “ soddisfatto lui cominciò a massaggiarla sensualmente.

 

“ Dobbiamo rimediare subito piccola. Mai lasciare una signora insoddisfatta così a lungo “ le sorrise e riprese a baciarla intensamente.

 

Buffy sapeva già che non si sarebbe alzata dal letto sino al giorno successivo. Rispose al bacio famelico con altrettanto appetito.

 

“ Pensi di farcela ZIO? “ disse lei mentre lo guardava beffardamente.

 

“ Mm…mi stai dando dello zio passerotto? …te ne pentirai questo lo sai vero? “

 

“ Ah ma davvero… e cosa farai il gioco delle candele come l’altra volta? “

 

“ Oh, Siamo diventate sfacciate vedo….” Spike ghignò mentre le mordeva scherzosamente il collo.

 

“ Bene ora vediamo chi è che non ce la fa…” con un gesto lento e sensuale le sbottonò la camicia e gliela sfilò via.

 

Buffy fu attraversata da un brivido caldo, nel sentire il tono roco ed eccitato della sua voce, nel vedere il suo sguardo caldo ed innamorato ed al tocco delle sue mani su di lei.

 

“ Ti amo “ disse lei come avesse bisogno di dirlo.

 

Spike rise con la testa affondata nel suo collo. Lui adorava sentirglielo dire.

 

“ Ti amo anche io passerotto “

 

“ Davvero? “ chiese lei incerta. Spike alzò il capo e la fissò interrogativamente, come faceva a dubitare ancora del suo amore?

 

“ Maledettamente e dannatamente Davvero amore “ le rispose lui fissandola intensamente.

 

“ Bene! Dimostramelo “ rispose lei tornando a sorridere maliziosamente, mentre le sue gambe si avvolgevano e serravano attorno ai fianchi di lui.

 

“ Sarà un piacere passerotto…un vero piacere “ ghignò lui

 

Buffy sospirò in attesa, per tutto quello che l’aspettava … la sua eterna e deliziosa punizione d’amore. Un sorriso sciocco ma felice e soddisfatto si disegnò sulle sue labbra gonfie di baci.

 

“ Si un vero piacere….” Mormorò prima che le labbra di lui si impossessassero delle sue ed i pensieri venissero spazzati via dalle emozioni violente che lui le provocava sempre quando l’accarezzava. E lei sospirò alla certezza che sarebbe stato sempre così…per sempre. E tutto per merito di una stella dorata di cartone, che l’aveva fatta precipitare nelle braccia del suo amore, anche se allora non lo sapeva ancora….

 

 

 

Fine