UNA NUOVA ALLEATA

AUTRICE:STELLA NERA

Disclamer: Ovviamente è tutto del caro Joss eccetto Shira, lei è nata dalla mia testolina cool.gif

Timeline: Esatamente dopo Dirty Girls

Raiting: contiene alcune scene di violenza

 

 

PROLOGO.

 

FRANCIA.

 

Era una notte fredda, ma il cielo era ricoperto di stelle splendenti, le strade erano completamente deserte e poco illuminate, solo una ragazza bruna correva a perdifiato con il terrore negli occhi e il vento freddo pungente che gli schiaffeggiava il viso nelle vie di Parigi.

Si guardava più volte indietro per vedere quanto vantaggio aveva sul suo inseguitore, fu risollevata quando non lo vide dietro di se, ma, la poca gioia, terminò prima del previsto.

Riportò lo sguardo in avanti e lo vide lì, fermo con indosso un mantello lungo fino giù i piedi e un grosso cappuccio che copriva metà del volto…

La ragazza si bloccò all’istante, con il fiato corto, le guance rosse sia per il freddo che per la corsa appena terminata e con l’angoscia negli occhi che cresceva sempre di più.

Iniziò ad indietreggiò, velocemente si girò per ricominciare la fuga nel lato opposto, ma questa fu bloccata al nascere dalla misteriosa creatura di nuovo davanti a lei…

La paura pura cresceva, non aveva nessuna via di fugga, intrappolata dal suo destino, inerme nella fitta ragnatela come un insetto pronta ad essere mangiata dal ragno, l’unica speranza era quella di combattere…

Iniziò a sferrare alcuni pugni ma il suo misterioso avversario era più veloce e li bloccava senza problemi, poi un pugno dritto in faccia e la potenziale cacciatrice volò a terra…

Quando rialzò il capo, i suoi occhi erano mutanti di un colore rosso come il sangue, questo fece sfuggire un sorriso maligno alla creatura, che iniziò ad avanzare con passo deciso, si eliminò del mantello e estrasse una sciabola molto grande, legata dietro la schiena.

La prescelta, sempre con gli occhi rossi andò incontro al suo assalitore, questo aumentò il passo iniziando a correre, la oltrepassò, con un colpo secco e veloce, gli tagliò la gola.

La ragazza bruna prima si inginocchiò, poi cadde a terra esamine in un mare di sangue…

L’assassino guardò la sua opera con un sorriso tetro sulle labbra, pulì la sua sciabola con uno straccio, già sporco di sangue, si specchiò in essa e due occhi grandi color verde, erano colmi di soddisfazione, la sua pelle candida come ceramica, vellutata e liscia, era baciata dalla luna piena, i capelli castano chiaro, ondulati, lunghi fino giù la schiena legati in un alta coda di cavallo, ondeggiava spinti dal vento, indossava un corpetto, pantaloni di pelle nera che modellava perfettamente il suo corpo plasmato e sinuoso, lasciando poco spazio alla fantasia, con stivali dello stesso colore con tacco a spillo…

Chi la guardava la riteneva una ragazza ammaliante e ricca di fascino, ma che non amava particolarmente il sole visto la sua carnagione, ma chi poteva solo immaginare che al sole si sarebbe trasformava in un mucchietto di polvere…

Riposò l’arma e riprese il suo mantello, guardò il corpo della potenziale disteso sul tappeto di sangue, gli lasciò una rosa nera sul suo corpo privo di vita, si rimise il cappuccio sul viso, e riprese il suo cammino…

 

 

Apresto con il primo capitolo

 

Modificato da StellaNera - 5/11/2005, 00:44

           

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StellaNera

           

view post Inviato il: 5/11/2005, 17:32      Citazione

 

 

 

 

           

1°CAPITOLO

 

SUNNYDALE.

 

Le cacciatrici sopravvissute dopo l’assalto nel vigneto e l’incontro con Celeb, ritornano a casa Summers malconce e doloranti, mentre Xander ferito all’occhio, venne condotto all’ospedale da Buffy e Spike sulla sua macchina…

Uscirono dopo il suo ricovero, aveva bisogno di riposare e vederlo in quelle condizione era angosciante.

Rientrarono a casa dove le potenziali venivano medicate dalle numerosi ferite, Buffy si sentiva responsabile fino al midollo, aveva condotto quelle ragazze al suicidio per nulla.

I due biondi si guardarono, Spike gli mandò un tacito, “non è colpa tua”, e poi scese nella sua nuova “residenza”.

Buffy osservò ancora lo scempio che aveva luogo nel suo salotto e atterrita decise di seguire l’esempio del vampiro, salì, si spogliò e si distese nel suo grande letto, sperando che quella notte avesse potuto cancellare quel massacro di vite innocenti; innocenti di essere come lei, di essere la prescelta…

 

NEW YORK.

 

Due donne, una rossa l’altra mora, combattevano in un borgo della grande mela.

La ragazza dal fisico atletico dai capelli rossi, riusciva a tenere testa alla Rosa Nera, così venne soprannominata la donna misteriosa che lasciava morte sul suo cammino…

La potenziale, anch’ella come per la prima, aveva gli occhi di color rosso sangue, fu sbattuta contro un palo di ferro con forza, rialzandosi prese lo stesso e si scagliò con forza sulla donna incappucciata.

La Rosa Nera, con un balzò si portò dietro le spalle della sua avversaria scansandosi dal colpo, estrasse la sciabola, e con decisione gli oltrepassò il cuore e poi un altro colpo decise le tagliò la testa e, come per la prima, posò sul suo corpo senza vita una rosa nera come firma del suo passaggio..

 

SUNNYDALE

Casa Summers ore 8.30 del mattino.

 

Tutte le potenziali, gia si sentivano meglio dopo la dura e breve battaglia, grazie alla costituzione di cacciatrici.

Buffy scese in cucina dove la gioia inaspettata regnava, mentre tutte le ragazze erano alle prese con la colazione ridendo e scherzando come comuni adolescenti.

“Buffy! Buffy!” la voce di Willow era alquanto agitata, entrò con mani tremanti nella cucina.

“Puoi venire, ho qualcosa da dirti!”

Buffy preoccupata la seguì nel soggiorno dove il computer era acceso.

“Guarda!” disse indicandole lo schermo del portatile.

Willow era riuscita ad entrare, con la magia, nell’archivio della polizia, c’erano quattro foto di quattro ragazze sgozzate a sangue con sopra la schiena una rosa nera.

“Oddio! Queste scena mattutine non credo giovino al mio umore!” disse rivoltante Buffy girando il capo, per non osservare ancora la foto…

“Ho scoperto che sono quattro potenziali Buffy capisci!? Due in Europa e due qui in America!” Willow era troppo agitata e Buffy fu colpita dal suo animo, era quello che i portatori stavano facendo, cosa c’era di nuovo?

”Willow che c’è di tanto strano? I portatori l’hanno fatto prima e stanno continuando ora!”

“No, sono state uccise da una vampira!” continuò ancora agitata

“Willow i vampiri cercano di uccide la cacciatrice, ti ricordi tutte quelle ronde che abbiamo fatto insieme? Che credevi che volessero fare una partita a carte con me?” disse Buffy sarcastica

“Buffy, i vampiri uccidevano te perché tu eri la cacciatrice attiva, ma i vampiri non conoscono le future cacciatrici, solo i portatori lo sanno, capisci ora perché sono così scossa, e soprattutto capisci che è arrivata qui in America…”

“Sì, forse ora ti capisco!” rispose pensierosa.

La sera arrivò, Willow cercava più informazioni su questa nuova minaccia mentre Buffy andò a trovare Xander in ospedale con Anya.

Con sua gioia l’amico, sarebbe rimasto lì solo per altri due giorni, e poi finalmente dimesso.

Ritornò a casa, perse l’occorrente ed uscì per la solita ronda accompagnata da Spike, non si portò le potenziali per l’allenamento notturno, avevano già affrontato un brutto scontro contro Celeb e per una sera potevano restare a casa a far sanare le, ormai, poche ferite…

Tornarono dopo un ora, da qualche notte, demoni e vampiri sembravano dileguati nel nulla, e quella sera non fu da meno.

Era tardi, tra qualche ora sarebbe sorto il sole quando fuori al vialetto di casa Summers una moto nera si fermò, la misteriosa Rosa Nera era arrivata a Sunnydale, osservò la bella casetta, si portò una sigaretta alle labbra, l’accese tirò una lunga boccata e sussurrò.

“Eccomi a casa!”

           

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StellaNera

           

view post Inviato il: 6/11/2005, 15:43      Citazione

 

 

 

 

           

2°CAPITOLO

 

“Ragazze non pensate sia ora di andare a letto?” Buffy scese dalla sua camera infastidita dal volume alto della televisione che interruppe il suo sonno, tutte le potenziali erano davanti alla televisione…

“Spike, anche tu qui!?” si stupì quando vide fra le ragazze il vampiro preso dal programma in onda…

“Shhh… Buffy, hanno mandato una replica di Passioni e questa è questa è la più bella puntata!” rispose non staccando lo sguardo dalla televisione.

“Oddio Sarah ti ha chiesto di sposarlo cosa aspetti!?” urlò Rona all’attore presa come non mai.

Buffy alzò gli occhi al cielo e andò in soggiorno, c’era Willow alle prese ancora con il computer

“Willow che fai ancora in piedi?”

Willow alzò lo sguardo dal monitor non accorgendosi dell’entrata di Buffy.

“Oh e che non riuscivo a prendere sonno, sto facendo ancora ricerche sulla nuova misteriosa minaccia…”

“Quella vampira?” domandò sedendosi accanto

“Sì ho informato anche il Signor Gilse e ha preso informazioni su questa Rosa Nera, sappiamo che è una vampira di quasi 300 anni, sempre vestita di nero con capelli lunghi bruni e molto affascinate, ma non abbiamo né un ritratto né una probabile foto”

Spiegò Willow e in quel momento suonò il campanello, Dawn si alzò dal divano stupefatta, chi era a quell’ora? Andò ad aprire e una bellissima ragazza vestita di pelle era davanti alla porta.

“Desidera?” domandò dubbiosa Dawn

“Ciao piccola, posso entrare? Cerco tua sorella!” domandò la vampira con un dolce sorriso.

“Dimmi tutto Rosa Nera!” Buffy era alle spalle di Dawn con le mani incrociate sul petto

“Bene vedo che sono famosa! Amm! Posso entrare?” chiese il permesso la vampira

“Ah vediamo!” Buffy si portò una mano sotto il mento come se stesse riflettendo poi secca rispose

“No!”

“Come immaginavo!” disse ridendo la vampira

Dopo un mezz’ora la vampira era ancora fuori la porta appoggiata alla barriera invisibile che la impediva di entrare…

“Cacciatrice, vedi, fra meno di un ora il sole sorgerà e non vorrei sporcare la tua bella casetta di polvere, potresti farmi la cortesia di lasciarmi entrare?” domandò innervosendosi un po’

“Certo, quando mi dirai che cosa vuoi da me. Uccidermi?” domandò a sua volta Buffy sadica.

“Oh cacciatrice chi vampiro non vorrebbe! Ma io non voglio uccidere te!” rispose la vampira mentre si fumava una sigaretta.

“Ah giusto tu ti abbassi ad uccidere le potenziali, che non so sinceramente come fai a riconoscerle, ma sai, non avevo mai incontrato un così basso relitto della non vita”

Quell’ offesa colpì nell’orgoglio la vampira che furiosa dette un pugno alla barriera con una forza tale da far tremare l’intera casa.

“Non parlarmi così cacciatrice, non sai chi sono io!”

Buffy non conosceva nessun vampiro o nessun demone in grado di dare un pugno così forte come il suo, e per un attimo ne fu spaventata.

La vampira si calmò e si appoggiò nuovamente sullo sbarramento magico e sbuffando domandò.

“Mi fai entrare per parlare come persone civili?” domandò annoiata sottolineando la parola parlare.

“Tu non sei una persona, e non sei neanche civile!”

Con questa affermazione Buffy si guadagnò uno sguardo infuocato dalla vampira, che poi girò lo sguardo da un'altra parte, quando improvvisamente Buffy disse.

“Entra vampira!”

La barriera sparì facendola cadere rovinosamente per terra, visto che era appoggiata con tutto il suo peso, con un grande tonfo.

Subito si rialzò e vide il paletto che Buffy aveva in mano.

“Quello non ti servirà a molto cacciatrice, sono troppo forte per te” disse pulendo i vestiti dalla polvere dovuta alla caduta.

“Ma si può sapere cosa succede qui, stiamo cercando di guardare un film!” sbraitò Vi apparendo.

La vampira la guardò ed estrasse la sciabola sempre con lei, dirigendosi verso la potenziale, Buffy cercò di fermarla ma una protezione magica l’avvolgeva, scaraventandola sulle scale appena si fu avvicinata.

La vampira bloccò la spada vicino al collo della potenziale, e disse

“Anche lei lo è!”

Stava per ucciderla, quando una voce la bloccò

“No, non vogliamo spargimenti di sangue qui!”

La vampira si voltò e un sorriso le illuminò il viso.

“Spike che ci fai qui!?” disse riponendo la spada e abbracciandolo.

“Bhè combatto il male, a te come va?” rispose cordialmente

“Al solito, ma ti vedo cambiato, caspita! Anche tu hai il pezzo mancante, ora sei… completo vedo!” disse girandogli intorno.

“Già!” sorrise lui compiaciuto.

“Ehi! Mi potete spiegare che sta succedendo?” domandò Buffy tenendo una mano sulla schiena dolorante per causa della botta.

“Certo! Sono qui per parlare come te da persona civile, ah! Giusto io non sono una persona ne sono civile vero?” domandò stuzzicando Buffy.

“Infatti!” rispose con tono aggressivo e dirigendosi in camera da pranzo…

Spike e la misteriosa vampira la seguirono, quest’ultima si fermò vicino a Vi e le sussurrò.

“Mi supplicherai di ucciderti!”

 

Buffy entrò ancora con la schiena dolorante seguita da Spike e la, soprannominata, Rosa Nera..

“Oh mio Dio” scandì Willow alzandosi lentamente dalla sedia “O mio Dio” ripeté.

“Siediti strega” ordinò la vampira e Willow obbedì.

Buffy sconvolta disse.

“Controlli la mente umana?”

“Am! No le gambe mi tremavano e sono cedute?” la corresse intimidita dalla sua debolezza.

La vampira alzò le spalle e aggiunse

“Se ne fossi stata in grado non credo che sarei rimasta fuori la porta quando il sole sarebbe sorto di li a poco ti pare?!”

“Ma…ma lei non è la…la Rosa Nera? Che fa qui?”

domandò quasi spaventata e sbalordita, la rossa.

“E quello che vorrei sapere anche io!” disse Buffy rivolgendole uno sguardo ostile. “E anche come conosci Spike!” continuò.

“Posso iniziare a dire con non mi chiamo la Rosa Nera, questo è un appellativo che mi hanno dato i borghesi delle città in cui sono stata, e sinceramente mi fa sentire più un assassina…”

“E’ quello che sei!” La interruppe Buffy.

La vampira lasciò stare l’offesa e passò oltre

“Il mio nome è Shira, mia madre era di Israele e mio padre inglese, nata in Inghilterra dove mia madre perse la vita dopo il parto…”

“Hai iniziato presto ad uccidere!” disse sottovoce Buffy, ma comunque udibile.

“Cacciatrice, posso uccidere tutte le potenziali, la strega, la tua adorata sorellina, e l’altra cacciatrice attiva che dorme ai piani superiori e tutto questo senza che tu te ne renda conto! Non sfidare qualcuno più potente di te!” l’avvertì la vampira con il fuoco negli occhi.

Al quel punto Buffy decise che era meglio tacere, dando spazio al racconto della vampira.

“Dicevo, dopo io e mio padre ci siamo trasferiti in Francia, per cambiare vita, quando compii il mio ventesimo compleanno, dopo una breve festa uscimmo per strada, questa isolata, e qui fummo assaliti da un gruppo di vampiri, mio padre fu torturato e massacrato e io, inspiegabilmente trasformata in vampira, e lasciata lì a morire per poi resuscitare in un momento successivo.

Mi raccolse un gruppo di zingari nomadi che mi restituirono l’anima, prima che commettessi qualcosa di grave, per subire il tormento delle urla provenienti dalle vittime che avrei ucciso!” continuò il suo racconto osservando Spike quando pronunciò l’ultima frase.

Riportò lo sguardo verso Buffy e continuò.

“Questo era nel 1787, vissi dieci anni sotto le cure degli zingari diventati la mia famiglia, mi insegnarono come combattere la bestia dentro di me, come sconfiggere la sete di sangue cambiando il mio nutrimento, mi insegnarono a combattere…

Poi decisi di prendere una strada completamente opposta, ho girato tutto il mondo sconfiggendo ogni traccia di male, sino ad oggi, ho avvertito la forza maligna che sta per uscire fuori…”

“Menzogne, tu hai ucciso quattro potenziali cacciatrice a sangue freddo, e un'altra lo stavi facendo ora sotto i miei occhi!” sobbalzò in piedi Buffy sbattendo un pungo sul tavolo e avvicinandosi.

“Non è molto educato interrompere qualcuno che sta parlando Cacciatrice!” rispose ferma la vampira. Le due si fissavano con rabbia, ma poi Buffy decise di sedersi e lasciarla continuare.

“Il Primo, il male primordiale sta per uscire dalla bocca dell’inferno, non è un nemico comune, non ha forma corporea e lui non può combattere, ma milioni di Turokan sono al suo seguito, feroci vampiri, antichi quanto il mondo, ma questo lo sapete già.

Io non ho ucciso le potenziali mia cara Cacciatrice, elle erano impossessate dal Primo, ora ha un nuovo scopo, non può battersi perché non è corporeo? Si impossessa di corpi umani e combatte, ma gli umani comuni non avrebbero retto e sarebbero crollati immediatamente sotto la sua potenza, si impossessa di corpi giovani e forti come quelle delle potenziali, e più rimane nei corpi, più la sua potenza accresce, fino a fondersi completamente in esso, quando quel giorno avverrà, in quel momento, solo in quel momento, il caos e la distruzione regneranno sulla terra.”

Poi rivolse lo sguardo a Buffy e disse

”Ora ho finito di parlare Cacciatrice!”

3°CAPITOLO

 

“Quindi ci stai dicendo che Vi è impossessata dal Primo?” domandò sbalordita Willow

“Sì Willow, ben presto si mostrerà per quello che è in realtà, ma solo per pochi minuti, se il corpo in questione perde conoscenza il Primo ne esce, ma il tempo della sua fuga non dura per molto, ritorna e il tempo della sua permanenza diventa sempre più lungo e con esso la sua forza.”

“Caspita!” si sbalordì la strega.

“Bene, ora voglio sapere come sei in possesso di poteri magici, non è da tutti i vampiri?” domandò ostile Buffy.

“Sul mio cammino incontrai una Dea, era a capo del concilio delle streghe, mi osservavano da molto tempo e decisero di insegnarmi la magia, per usarla in scopi pacifici e giusti!”

“Ora l’altra storia vampira! Come conosci Spike? Avete avuto una storia?” domandò più con gelosia che con rabbia.

I due vampiri si guardarono e poi scoppiarono a ridere…

“Che c’è cosa ho detto?” domandò seccata

“Oddio, no nessuna storia Cacciatrice!” disse ancora ridendo

“Ci siamo incontrate a New York, quando uccise la seconda cacciatrice, il lui sentivo ancora il bene, lo sentivo urlare di trovarlo nelle strade dell’america, volevo diciamo convincerlo a lasciare la via oscura per ritornare alla luce, bhè in forma metaforica s’intende!”

“Io stavo per cedere, guidato ancora da quel poco di animo che mi era rimasto, ma Drusilla scacciò anche quell'ultimo pezzettino di bene in me, quindi nel nostro incontro successivo la caccia in malo modo, cercando di ucciderla, ma devo ammettere che persi miseramente, e da allora non ci siamo più rivisti! Era diventata una giuda spirituale per demoni e vampiri” continuò Spike

“Non lo uccisi perché ero certa che un giorno sarebbe cambiato! Infatti non avevo torto!” continuò la vampira sorridendogli.

“Anche con Angelus l’hai fatto?” domandò Buffy scaturendo la gelosia di Spike.

“Sì, ho provato, ma per il flagello d’ Europa le cose non andavano nel verso giusto, il lui regnava odio e male, gli zingari mi dicevano di lasciar perdere, l’anima non era un premio ma una condanna, ma quando Angelus uccise la loro primogenita si infuriarono e compirono la maledizione. Angel subì l’eterna condanna” raccontò Shira,

“Immagina che l’ha chiesto anche a Dracula di riavere l’anima, per diventare completo!” raccontò Spike

“Già, ma lasciai perdere subito, mi disse che era diventata un icona e che questa notizia dell’anima avrebbe scombussolata la sua crescita popolare!” lo corresse la vampira.

“Sei diventata un venditore ambulante di anime!” disse Buffy tra il disgustato e lo stupefatto.

“Bhè se vogliamo dargli una definizione poco raffinata, sì, direi che ha colpito in pieno!”

“Ehi! Ma qui non dorme nessuno!?” domandò una Faith ancora assonnata scendendo in sala da pranzo…

Poi guardò la vampira e, istintivamente, prese un paletto.

“Ma questa storia dei paletti non finirà mai.” Sbuffò Shira, mentre Faith si scagliava verso di lei.

La cacciatrice bruna cercò di colpire subito al cuore, ma la vampira fu più veloce e si scansò portandosi alle sue spalle, le afferrò il polso in cui impugnava il paletto e glielo portò dietro la schiena, con molta facilità.

Buffy si stupì di quanto facilmente avesse intrappolato Faith, senza che lei potesse reagire.

“Hai visto Cacciatrice!” disse rivolta a Buffy liberando Faith dalla sua stretta.

Le due si guardavano ancora con ostilità, quando, Buffy lasciò la stanza e si diresse verso camera sua.

“Dove dormi tu Spike?” domandò dopo un attimo di silenzio allegra al vampiro.

 

Spike guidò Shira nella sua “dimora” indicando il suo letto e che se avesse voluto avrebbe potuto dormire un po’.

“No, Spike grazie, ti va di portarmi una tazza di sangue caldo, e da un po’ che non ne bevo sai?” domandò

“Ok, vado e torno!” disse e così ritornò al piano di sopra verso cucina.

La vampira diede un occhiata veloce in giro e poi si sedette sul letto aspettando il ritorno di Spike, attesa che non durò al lungo, i due vampiri parlarono per ore con le tazze di sangue fumante, si raccontarono di tutte le cose fatte in quei secoli.

“E che mi dici della cacciatrice!?” domandò lei con un sorriso curioso.

“Ah! Che posso dirti! Mi ha stregato Shira, l’amo più della mia vita e non vita messe insieme”

“Ah! L’amore! Trasforma i demoni assassini in docili pecorelle!” sospirò la vampira bruna.

Rimasero a parlare ancora un poco ma il sonno vinse le parole, e si addormentarono lì, quando il sole era alto da ore nel cielo.

4°CAPITOLO

I due vampiri giacevano ancora addormentati, quando Willow scende per chiamare Spike.

“Spike non troviamo più Shira, sai per caso…” ma si bloccò nel vedere i due vampiri insieme e continuò.

“Oh vedo che sai dov’è!”

“Che vuoi strega?” domandò uno Spike assonnato e infastidito.

“Bhè volevo dirti che Gilse è di sopra con nuovi informazioni sulla Rosa Nera, e non sai che noi sappiamo già chi sia, Buffy è uscita per recarsi a scuola e cercavamo tutti Shira prima che Gilse la trovasse, ma credo che stia in un luogo comodo e la buoi, soprattutto!” terminò Willow un po’ imbarazzata, mentre la vampira si aggiustava la coda di cavallo in disordine dopo la scomoda dormita.

“Ok, ho capito arriviamo!” Spike congedò poco cordialmente la strega cercando la sua maglietta.

Più tardi i due vampiri salirono seguendo la voce urlante dell’ex osservatore che li condusse in cucina dove stava parlando alle potenziali di questa misteriosa Rosa Nera, Gilse sentendo un presenza dietro di se, si girò.

“Ciao Spike!” salutò velocemente per riprendere il suo discorso.

“Non sappiamo molto su di lei solo che ora è…” si rigirò in direzione della vampira e continuò “è in casa nostra.”

“Salve Signor Gilse!” salutò serena.

“Come conosci il mio nome?” domandò sbalordito.

“Conosco molte cose di lei Osservatore!”

“Oh ne sono felice…” si complimentò con se stesso di essere famoso aggiustandosi la cravatta.

“O meglio dire ex Osservatore!” quella frase fece sciogliere la sicurezza di Gilse che si tolse gli occhiali pulendoseli in gesto nervoso e sussurrò

“Non fermiamoci su piccoli particolari!” e la vampira alzò le spalle semplicemente sorridendo.

 

Buffy camminava lentamente nella scuola desolata e in subbuglio di Sunnydale, si recò nel suo ex ufficio, la alcune carte era sparse per terra e sedie rovesciate, ma tutto era rimasto com’era si sedette dietro la sua scrivania e i pensieri riaffiorarono nella sua mente.

Il primo giorno di scuola per la sorella in quel liceo in cui per molte volte non perdeva la vita, l’incontro nello scantinato con Spike, la proposta di lavoro del Signor Wood, e il suo primo giorno lavorativo, aveva tutti i suoi ricordi lì, quando, il suo sguardo si posò su di una foto incorniciata, erano ritratti Willow Xander e lei al centro, i sui due migliori amici, che non avevano mai chiesto nulla, non le avevano mai detto basta, non si erano mai stancati di subire prove per aiutarla.

Accarezzò delicatamente la foto e una lacrima colpì il vetro, ma si accorse di non essere sola in quella stanza.

Alzò lo sguardo e incrociò quello di Celeb apparentemente molto tranquillo.

“Ma guarda, le cose non vanno come vuoi tu e ti metti a piangere, tipico delle femminucce!” la stuzzicò Celeb con il solito sorriso tranquillo.

Buffy si alzò con il fuoco da guerriero che bruciava nel suo corpo, ribboliva di rabbia contro quel l’uomo.

“Va via!”disse fra i denti stringendo le mani a pugno tanto da conficcarsi le unghie curate, nella carne facendone uscire poche goccioline di sangue.

Celeb di tutta risposta sorrise e con le mani dietro la schiena, iniziò a girare e guardarsi intorno.

“No, ora ragazzina, ma che modi brutali che hai, immagino che la tua lingua infuocata abbia acceso molti uomini!” iniziò a guardarsi intorno e, con le mani dietro la schiena iniziò a camminare per l’ufficio.

Intanto che Celeb le dava le spalle, Buffy si avvicinò ad un cassetto cercando di aprirlo, per difendersi da quel mostro, ma per sua sfortuna proprio in quel momento si girò accorgendosi del gesto della cacciatrice.

“Ah! Ah! Se fossi in te non lo farei, lo sai che non ti conviene reagire. Dov’è il caro Xander, sai quando sta per morire io posso finire il lavoro con lui!”

“Avvicinati a lui, e ti giuro che io finisco te” lo sfidò Buffy, ma questo fece sparire il sorriso tranquillo del prete, lasciando spazia alla rabbia.

Si avvicinò minaccioso scaraventando il tavolo che li separava senza sforzo contro il muro.

Presto riacquistò il suo solito sorriso e con calma le disse.

“Sai dovresti rilassarti un po’, ma poi perché continui ad ostacolarmi? Perché?” domandò

“Credo di essere un po’ testarda”

Disse sfidandolo prima di dargli un pugno colpendolo in pieno viso, Celeb barcollò ma presto ritrovò l’equilibrio fermando un calcio di Buffy pronto a colpirlo di nuovo. Mettendola a tappeto.

La prese da terra piano e con tranquillità e le sussurrò.

“Troverò un sublime piacere ad addomesticarti!”

E la scaraventò contro il vetro, Buffy volò oltrepassandolo per placare la sua corsa contro il muro perdendo i sensi fuori l’ufficio facendola oltrepassare il vetro e placare il suo volo contro il muro.

Celeb la guardò ancora una volta e poi sparì, mentre Buffy giaceva a terra senza conoscenza.

 

Intanto a casa Summers Dawn e Gilse cercavano ancora informazione sul misterioso simbolo che aveva l’anello di Celeb stampato sul collo della prima potenziale assalita, recuperata da Faith.

“Spike!” chiamò Gilse “ho una missione per te, è in un monastero abbandonato nella periferia di Sunnydale, abbiamo trovato qualcosa sull’anello di Celeb e ho bisogno di qualcuno di molto forte in caso di pericolo!”spiegò…

“Oh ma davvero! Avvolte capita che alla fine di una missione tu cerca di uccidermi!” lo stuzzicò Spike ricordandogli dell’ultimo incarico.

“Tranquillo, questa è una missione che darà risultati concreti, comunque hai quasi 5ore prima che sorga il sole quindi…” Gilse fu interrotto dalle urla di Andrew provenienti dal salotto mentre litigava con una potenziali per le patatine.

“E porterai Andrew con te!” aggiunse l’Osservatore.

“Oh no questa sarebbe una tortura peggiore della morte! Non può andare a fare una missione per conto suo?” si lamentò Spike.

“Che missione?” si intromise Shira apparendo all’improvviso con un completo di pelle questa volta rosso molto attillato, con i soliti stivali del medesimo colore a tacco a spillo, questo fece distrarre per un attimo i due uomini…

“Ah bhè… puoi portare lei con te, a poco Buffy rientrerà e le potenziali non ci saranno, sarà meglio portarle a distrassi quindi qui non ci sarà nessun problema, magari manderò Andrew con Faith regalando un po’ di pace alle mie orecchie!” e dicendo questo ritornò da Willow.

“Dove si va?” domandò un troppo euforica vampira.

“Una missione in un monastero a Nord del paese, e dobbiamo tornare tra cinque ore se non vogliamo fare la fine della polvere sui mobili.” Spiegò Spike aprendo la porta.

“Oh andiamo con la mia moto, figurati che fa 250 orari senza che te accorgi!” replicò la vampira bruna.

“Davvero?” domandò Spike interessato ed uscirono.

5°CAPITOLO

 

Buffy quando riprese conoscenza era ormai notte, gli incontri con Celeb non erano sempre dei migliori, così un po’ ammaccata ritornò a casa.

Quando aprì la porta di casa, uno strano silenzio l’avvolgeva.

”Signor Gilse!?” chiamò

“Oh Buffy, ma… ma sei ferita!” disse vedendo la cacciatrice zoppicare.

“Sì un incontro ravvicinato con Celeb!”

“Oh mio Dio!” si preoccupò l’osservatore.

“Non e niente, sono svenuta dopo un piccolo volo da una finestra ma poi sono svenuta, così mi sono riposata!” disse sarcastica sedendosi.

“Dove sono le altre?” domandò poi.

“Ahm! Sono uscite Faith a pensato che un po’ di distrazione avrebbe giovato allo stato delle ragazze e Spike è andato con Shira in missione!”

“Oh spero che questa volta torni, dopo l’ultima missione che gli avete mi ricordo che stava quasi morendo!” trasalì arrabbiata uscendo, sbattendo la porta alle sue spalle alla ricerca delle potenziali.

Intanto al Bronze Faith, Dawn e la potenziali si scatenavano in pista quando quattro poliziotti braccarono Faith per arrestarla…

La portarono fuori e iniziò a combattere con loro, in realtà erano monopolizzati dal Primo per farla fuori, le altre intanto erano bloccate da un altro agente armato, ma le piccole cacciatrici non si fecero scoraggiare lottarono e andarono in soccorso di Faith.

Proprio in quel momento Buffy arrivò trovando alcune ragazze ferite e i quattro poliziotti a terra

“Ragazze andate a casa! Ora!” urlò infuriata Buffy guardando minacciosa Faith che si massaggiava il braccio dolorante.

“Ma che ti è saltato in mente?” domandò urlando la bionda.

“Erano a casa, frustrate, mentre la tensione cresceva, non potevo lasciarle li senza far niente, mentre ribollivano di angoscia, così o pensato che un po’ di distrazione avesse potuto farle bene, ma non sapevo che finesse in questo modo Buffy mi dispiace!” si scusò mesta Faith dispiaciuta.

“Io devo sapere che quando tu non ci sei loro stiano al sicuro, alcune erano ferite e ubriache, sei stata una stupida Faith!” la rimproverò girando le spalle e andandosene lasciando la cacciatrice bruna sola come un cane bastonato.

 

Era quasi l’alba e di Spike e Shira ancora nessuna traccia, tutte le potenziali riposavano nei sacchi a pelo in soggiorno mentre Buffy attendeva il ritorno dei due vampiri camminando pensierosa avanti e indietro per l’ingresso..

Stanca, si sedette sulle scale passandosi le mani nei capelli, quando lo sbattere della porta attrasse la sua attenzione.

Finalmente i due erano tornati erano appoggiati alla porta fumanti a causa del sole sorto da poco.

Shira si piegò appoggiando le mani sulle ginocchia con il fiato corto

“Oh mio Dio! non ho mai puzzato di cenere come adesso!” disse la vampira.

Spike le mandò uno sguardo truce e con il fiato corto anche lui, disse.

“Ce la faremo, la mia Honda è un fulmine, saremo a casa prima che sorga il sole!” la scimmiottò imitando la sua voce.

“Bhè infatti siamo arrivati prima, caro mio!” Rispose Shira alzando un po’ la voce.

“Sì ma se fossimo rimasti li per il giorno, non saremmo arrivati qui fumanti!” ribatté Spike alzando anche lui il tono di voce, svegliando le potenziali.

“Così avremmo dovuto attendere la sera senza fare niente, annoiandoci a morte fra quadri e tappezzeria!”

“Ma saremmo tornati integri anche se annoiati, tu dopo saresti andata con la tua bella spadina in un cimitero per fare la tua rissa notturna, e ti saresti divertirti un po’!”

Il battibecco fra i due vampiri secolari non sembrava fermarsi e nessuno cercò di farlo, interessati alla discussione.

“Ragazzi io credo…” Solo Buffy cercò di fermare quel litigio alzandosi dalle scale e avvicinandosi.

“Stanne fuori!” l’ammonirono all’uniscono.

“Hai sempre avuto la testa dura come il marmo, mettendo a repentaglio te stessa e chi ti stava vicino!” riprese Spike.

“Allora avresti potuto rimanere lì, senza seguirmi, e poi, calato il sole, saresti ritornato a casa, ovviamente a piedi, perché non sarei corsa a riprenderti!”

“Oh ma certo, miss ‘ sono io la migliore, seguitemi ’ avrebbe fatto il suo comodo lasciando gli alleati nel pericolo!”

”Pericolo? Quale pericolo? Che un quadro dell’800 avesse potuto cadere sulla tua testolina dorata e avrebbe scomposto i capelli!?” lo prese in giro fingendosi disperata.

A quel punto Spike non aveva più che risponderla, ma non poteva cedere, lei aveva sempre l’ultima parola, ma questa volta non avrebbe vinto.

“Sei una testa di rapa!” azzardò

La vampira lo guardò alzando un sopracciglio.

“Bel tentativo Spike, ma sai che avrò per sempre l’ultima parola… chioma d’oro!” lo avvisò incrociando le braccia al petto.

Spike a quel punto lasciò stare e, alzando le braccia in segno di arresa scese nello scantinato, per far rinascere il sorriso di vittoria sulle labbra della vampira, poi si girò verso Buffy e la salutò.

“Ciao Buffy tutto bene?”

Buffy era ancora in fase di schok dopo il diverbio dei due, sembravano marito e moglie.

“Ah sì!” rispose poco convinta.

“Ne sono felice!”

”Shira vorrei chiederti un favore!” chiese la Cacciatrice un po’ titubante…

“Dimmi tutto!” le rispose con il sorriso che caratterizzava il suo indole allegro.

 

Intanto Spike, frustrato, stava prendendo a pugni il sacco per la sconfitta verbale appena avuta.

“Ehi biondino va un po’ via, riunione di donne!” disse Shira scendendo le scale seguita da Buffy.

“Cosa? Ora neanche qui sono libero di stare?” domandò allibito.

“No, non importa lui può rimanere!” si intromise Buffy.

Shira semplicemente alzò le spalle e iniziò a spostare il tavolo al centro della stanza.

 

 

6°CAPITOLO

 

“Ma si può sapere cosa stai facendo!?” urlò furioso Spike alla vampira che stava spostava tutto.

Lei lo guardò fulminandolo con gli occhi, poi si girò verso Buffy e le disse

“Ecco perché non volevo che rimanesse!” Buffy rispose con uno sguardo di compressione.

“Ecco!” disse la vampira guardandosi intorno.

Tutta la stanza era stata svuotata e gli oggetti rintanati in un angolo vicino le scale.

“Allora, vediamo se ho capito Buffy vuole che tu l’alleni, ma perché!?” domandò Spike non riuscendo a capirne il motivo, ma si guadagno solo uno sguardo di fuoco da parte delle due donne e decise di diventare una piccola pecorella.

“Perché oggi mi sono scontrata con Celeb e non l’ho neanche sfiorato, Shira è forte, è riuscita a intrappolare in un secondo Faith, e lei sai che è molto combattiva!”

”Ti sei scontrato con Celeb? Ma stai bene?” domandò Spike preoccupato

“Sì, sì ora sto bene!” lo rassicurò sorridendogli dolcemente.

Shira osservava la coppietta che si guardava con amore infinito, si sentiva nell’aria, densa del loro sentimento che urlava oltre le barriere ultratemporali.

“Bhè piccioncino, mi dispiace disturbarvi, ma dobbiamo cominciare.“

L’interruppe Shira, i due guardarono in direzioni diverse imbarazzati.

“Allora iniziamo, cerca di colpirmi!”

Iniziò Shira mettendosi davanti a Buffy, che immediatamente assunse la posa di combattimento.

Cercò di darle un pugno, ma Shira lo schivò senza problemi, Buffy subito cercò di colpirla con un altro pugno verso sinistra, ma neanche questo ebbe successo.

Si bloccò per un attimo e iniziò a colpirla con una raffica di pugni, prima destro poi sinistro, poi uno altro, ma nessuno dei tre andò a segno.

“Sei poco veloce Buffy!” le suggerì la vampira.

Buffy ingoiò rumorosamente, fece una giravolta alzando la gamba e cercando di colpirla con un calcio sul viso, ma Shira di nuovo lo bloccò con una mano non muovendosi minimamente dalla sua posizione.

Lasciò andare la gamba e disse.

“Potenza e velocità… Questi due fattori sono inversamente proporzionali fra di loro, facendo diventare i tuoi colpi prevedibili, mettici meno forza e la velocità sarà maggiore. prova!” le suggerì ancora la sua nuova allenatrice…

Buffy si umidi un po’ le labbra e sferrò un pugno colpendo in pieno viso la vampira che non si mosse di un millimetro spostando appena la testa di lato dopo il pugno, Buffy ritrasse la mano indecisa, la vampira la guardò stupita e poi disse.

“Questo ti sembra un pugno? Per gli Turokan sono carezze!”

Buffy si sentiva mortificata e abbassò un po’ il viso, quando un pugno colpì il viso, facendo volare contro il muro.

“Non devi mai abbassare la guardia Cacciatrice, io sono sempre allerta ricordalo.”

Spike si alzò preoccupato per la potenza con cui era stata colpita il suo amore, stava correndo da lei, ma la vampira bruna lo fermò.

“Non ti muovere Spike!” disse ferma osservando Buffy che faticosamente cercava di alzarsi.

Spike, anche se contro la sua volontà si sedette di nuovo.

“Cerca di colpirmi ancora Buffy, un piccolo pugno non può metterti gia a tappeto.” Disse seria la vampira.

Buffy si rialzò e andò incontro a Shira scagliando calci e pugni a volontà, ma lei era troppo veloce riuscendo a bloccare e a schivarli tutti.

Dopo quasi un mezz’ora Buffy aveva il fiato corto e senza colpire una sola volta la vampira, che, a differenza era immobile con lo sguardo di ghiaccio, aspettando un nuovo attacco, quando decise una cosa..

“Basta così, non sei ancora pronta per me, ho un idea migliore. Spike vieni a lottare con lei!”

Spike si alzò e si mise davanti la sua cacciatrice un po’ affannata.

“Infondo hai bisogno anche tu di un po’ di allenamento!” Suggerì la vampira passandogli vicino, guadagnandosi uno sguardo torvo dal vampiro biondo mentre lei rideva beffarda.

“Bene, cominciate!” Buffy si mise in posa di attacco, mentre Spike mutava il suo volto in quello della caccia.

I due eterni amanti si osservavano, si studiavano, aspettando una mossa dell’altro, mentre Shira girava intorno a loro con le braccia incrociate sul petto.

Spike, decise di attaccare per primo, dando un pugno a Buffy che però parò, ora era il suo turno, cercò anche lei di dargli un pugno, ma lui fu più veloce e riuscì a bloccarlo.

Lottavano l’uno contro l’altro proprio come vecchi nemici che erano un tempo, e nessuno di loro aveva la meglio sull’altro, mentre Shira si era seduta al posto di Spike osservandoli attentamente fumandosi una sigaretta.

Buffy riuscì a mettere uno sgambetto a Spike che cadde a terra, ne approfitto per salirgli in groppa e dargli qualche pugno sul viso, ma Shira la bloccò.

“No! Non salire mai a cavalcioni su di un Turokan, a differenza dei comuni vampiri, possiedono artigli affilati, ti graffierebbero il petto o il viso. Quando riesci a metterlo a terra, rimani sempre in piedi, calci, pugni, magari spezzagli il collo, impalettalo, qualsiasi cosa, ma mai e poi mai saligli su! Mantieni sempre una posizione di potere! Spike alzati ricominciate!”

Buffy annuì e aiutò Spike ad rialzarsi, e così la danza ricominciò.

Combatterono a lungo entrambi avevano sangue che usciva dai lati delle labbra e dal naso a causa dei vari colpi.

“Ok, pappemolli, fermatevi per cinque minuti, vado a prendere da bare”

Disse Shira salendo al piano superiore e lasciano i due biondi da soli.

Si sedettero stanchi e il silenzio piombò come pioggia d’inverno su di loro, spezzato solo dai respiri irregolari e affannati.

“Coma va?” domandò intimidito Spike interrompendo la quiete presente.

“Mh! Un po’ ammaccata, ma bene!” disse Buffy sorridendogli contagiando anche lui.

“Shira è molto forte!” continuò Spike, cercando un argomento di discussione.

“Già! Penso che potrebbe battere da sola Celeb, a me con una mano ha fatto oltrepassare un vetrata!” rispose sarcastica.

“Ma ora stai bene? Cioè, Shira non è certo molto dolce, potevi rimandare a domani questo allenamento!”

disse preoccupato il biondo.

Buffy lo guardò con dolcezza infinita, quanto tempo aveva perso a fargli la guerra, quanto tempo aveva sprecato pensando a come avrebbero reagito i suoi amici sapendo di loro, per troppo tempo lo aveva maltrattato e usato fino a quando lui

se ne andò per recuperare la sua anima, per lei, solo per lei.

Avvicinò una mano e accarezzò dolcemente una guancia fredda al tatto, Spike per

un attimo chiuse gli occhi per quel contatto così dolce, , ma solo per un attimo, voleva annegare in quelle due sfere verdi, che ora, lo guardavano con altri occhi, lo scrutavano finalmente con amore.

“Rieccomi con le bevande, miei guerrieri… Ops! Ma ho interrotto qualcosa?”domandò beccandoli per la seconda volta che si guardavano con amore.

I due si staccarono e Buffy, con occhi bassi dall’ imbarazzo si alzò.

“No, no niente!” disse iniziando a torturarsi le mani.

“Meglio, ora non abbiamo tempo per questo, dopo l’ apocalisse ci saranno fusa, coccole, abbracci e sbaciucchiamenti” disse gettando le bottigliette che i due presero a volo bevendo avidamente.

Buffy dopo aver mandato giù quasi metà del contenuto della bottiglia disse.

“Ci sarà tutto questo se riusciremo a sopravvivere, ma ne dubito.” Rispose mesta ricominciando a bere ancora un po’ del liquido trasparente.

“Oh avanti! Se la pensi così il Primo ha gia vinto la battaglia morale. La frase ‘non ce la faremo ’ uscirà dalla mia bocca solo quando le mie membra cadranno a terra polverizzate. C’è sempre qualcosa che si può fare per realizzare uno scopo, sacrifici, dolore, morte. E questo che la guerra chiama, ma finché uno solo i noi, rimarrà ancora in piedi, non ci sarà nessun è finita!”

Quel ottimismo così impensabile in quel momento, così travolgente e folle, coinvolse i due ragazzi che riacquistarono il sorriso e la speranza, ritornando a combattere.

Buffy stava avendo la meglio sul vampiro biondo, spinta da un fuoco interno, il fuoco della vittoria, con la voglia di vincere a tutti i costi, quando riuscì ad atterrare nuovamente Spike, l’istinto la spinse a salirgli sopra, ma le parole di Shira riaffiorarono alla mente, così nella sua posizione dette un calcio al volto del vampiro.

La vampira fu soddisfatta del gesto di Buffy e in quel momento fermò lo scontro.

“Ok, Spike alzati! Buffy ora ti ribatterai con me, però lo faremo in un altro modo, ti benderò e tu devi cercare di bloccare il mio colpo, ok?

Buffy semplicemente annuì anche se non capiva lo scopo di quel tipo di addestramento.

Shira coprì gli occhi di Buffy e iniziò a girarle intorno, la cacciatrice rimase immobile nella sua posizione cercando di capire dove fosse la vampira, ma era come se lei non fosse più vicino a lei, quando, un pugno nello stomaco la fece piegare in avanti eliminando quelle ipotesi.

“Non devi cercare il tuo avversario con gli occhi, le tue orecchie devo ascoltare in che posizione si trovi, i tuoi sensi devo spostarti nella sua direzione, l’olfatto, il gusto, devi

usare tutti i tuoi sensi.”

Buffy seguiva la voce di Shira e si muoveva insieme a lei, ma quando questa si spense, si bloccò spaesata, quando un colpo dietro la schiena la fece inginocchiare.

“Alzati!” disse calma la vampira.

Buffy obbedì girandosi verso di lei.

“Non seguire la mia voce Buffy, i Turokan, non parlano! Ascolta la terra che si muove sotto i tuoi piedi, ascolta i passi che si avvicinano”

E di nuovo un colpo al viso la fece cadere all’ indietro.

“Spike, ti sei riposato abbastanza vieni qui!”

Si rivolse verso il vampiro biondo, che, di mal voglia si alzò.

Spike riusciva a colpire Buffy evitando i suoi colpi che avvolte scagliava nella parte opposta.

“Senti l’aria che si muove intorno a te Buffy, non cercare il tuo nemico, capisci dove si trova.”

Le dava indicazioni Shira dal suo posto fumando l’ennesima sigaretta dato il nervosismo per l’allenamento.

Mezz’ora dopo e il risultato era che Spike si stava divertendo come mai, Buffy a pezzi e con il fiato corto, e Shira con le mani nei capelli con milioni di mozzoni di sigarette

spente a terra.

Buffy non riusciva a concentrarsi al meglio e Shira aveva sprecato tutto il suo fiato, solo Spike prendeva la cosa con leggerezza divertendosi a vedere come la Cacciatrice dava calci al vento.

“Mi sto divertendo da matti voi no?” domandò Spike mentre Shira lo inceneriva con lo sguardo di fuoco.

“Spike sta zitto!” urlò Buffy dandogli un calcio in pieno sul viso scaraventandolo dal lato opposto.

“Ok per oggi basta!” disse Shira esausta.

“No!” rispose secca Buffy stringendo i pugni

“Sei stanca e non riesci a concentrarti, riprenderemo domani!” continuò Shira mantenendo la calma.

“No, non abbiamo tempo!”

Shira sentì la determinazione nella sua voce, così con un lungo sospiro acconsentì a continuare l’allenamento.

Ma per quanti sforzi facesse, Buffy non riuscì a colpire neanche una volta Spike,

sfiorandolo appena.

Shira si alzò per andare su a prendere qualcosa di forte, la pazienza non era una delle sue virtù ed era un tipo alquanto nervoso, quando, la voce di Buffy la bloccò appena mise piede sul primo scalino.

“Dove vai!” le disse girando il capo verso le scale, Shira rimase sorpresa che Buffy si forse accorta del suo spostamento, stava iniziando a capire, a captare gli spostamenti.

Buffy con un sorriso guardò davanti a se, poi si girò e dette un calcio nello stomaco a Spike alle sue spalle buttandolo a terra.

Sul volto della vampira comparve un sorriso di orgoglio e stima nei riguardi della cacciatrice, poi senza rispondere salì al piano superiore.

7°CAPITOLO

 

Buffy e Spike continuavano a duellare, la cacciatrice, anche se bendata riusciva a prevedere i colpi di Spike bloccandoli, facendo aumentare la soddisfazione negli occhi di Shira, che bloccò il combattimento.

“Ok miei validi combattenti, potete fermarvi qui per oggi!”

Disse alzandosi e raccogliendo la sua spada.

Buffy con il sorriso si tolse la benda, mentre Spike, che non si stava divertendo più così tanto, si manteneva il fianco.

“Dove vai?” domandò la bionda vedendo che Shira stava aggiustandosi la sciabola dietro la schiena, vado a fare un giro per il cimitero, ormai il sole è tramontato da ore se non ve ne siete accorti!” rispose lei.

“Oh! Veramente io avevo intenzione di parlare al gruppo di una mia decisione!”

“Buffy, mi dispiace ma non sopporto discorsi da gran generale, preferisco la parte attiva, vado a farmi un giretto e quando torno mi dirai il resoconto finale!” le disse sorridendole, poi aggiunse.

“Spike tu vieni con me, non sei pronto per la lotta e devi allenarti ancora!”

Il vampiro la guardò con disperazione, ma dovette tacere e seguirla dopo l’ennesimo sguardo malefico comparso nei suoi occhi, così prese lo spolverino e uscirono.

Mentre Shira e Spike erano fuori, Buffy attendeva il ritorno del suo migliore amico, mentre le potenziali sistemavano gli ultimi striscioni per il bentornato a casa di Xander.

Quando finalmente il ragazzo bruno entrò in casa fu accolto calorosamente da tutte.

Buffy lo guardava con un dolce sorriso, le era mancato in quella breve ma intensa settimana, era il suo braccio destro e riusciva, con le sue battuitine a tirarla su di morale nei momenti più bui.

“Bentornato Xander, ci tenevo che tu oggi fossi qui, perché ho da dirvi una cosa!” disse seria Buffy rivolgendosi a tutti i presenti, compreso il Preside Wood diventato un membro ufficiale del gruppo.

“Ho scoperto una cosa interessante sulla cantina, lo so che per nessuno di noi è stato una cosa divertente, ma ora so cosa dobbiamo fare!” Buffy era alquanto agitata l’arrivo nel vigneto aveva causato molte vittime, e si torturava freneticamente le mani osservando l’incertezza nei volti dei suoi amici, poi ritrovando sicurezza e fermezza continuò

“Dobbiamo tornare lì”

Stupore e disappunto nasceva nelle iridi di tutti, dopo quello che era successo come pretendeva di ritornare nel luogo dove dapprima, non c’era nulla.

“Lo so che state pensando che sia una cosa inutile e stupida tornare in quel posto, ma oggi mi sono scontrata con Celeb..”

”Buffy, ma…” fu interrotta da Dawn preoccupata, ma la sorella la bloccò a sua volta.

“No, sto bene, certo non è stato piacevole, ma sto benissimo perché mi ha fatto capire. Lui cercava di attirarci sulla scuola…”

”Sul sigillo dobbiamo chiuderlo di nuovo?” la interruppe Willow.

“No, questo è il punto, ci siamo preoccupati solo del sigillo e della bocca dell’inferno, ma pensateci! Celeb e il Primo non hanno messo nessuno di guardia perché? Ed invece tende a proteggere il vigneto, i cattivi sono sempre dov’è presente il potere , se fosse importante il sigillo Celeb lo proteggerebbe, quello che fa con il vigneto. Da li che scaturisce il potere, dobbiamo entrare lì e portaglielo via!”

Il silenzio regnò nel salotto mentre tutti la osservavano con paura e disagio.

“Oppure non è che potremmo evitarlo semplicemente?” domandò Faith in disaccordo con lei.

“Cioè sì, bella teoria, ma io non tornerò in quel posto senza prove vere, cosa che non dovresti né fare tu né fare loro!” continuò.

“Non sostengo che sia facile!” ribatté Buffy, ma in difesa della cacciatrice bruna ci fu Wood.

“Credo che Faith non abbia finito di parlare!”

I due si erano conosciuti lì, da poco sotto il porticato e già sembravano andare in perfetta sintonia, a quell’affermazione Buffy sgranò gli occhi incredula.

“Giocando d’azzardo potremmo sì riuscire a vincere, ma anche crollare, e non mi va di rischiare il tutto per tutto!”

“Ma non sei qui per combattere!” alzò un po’ il tono di voce Buffy innervosendosi.

“Siamo tutte qui per combattere Buffy, ma devi darci qualcosa di concreto e non…”

“…mulini a vento” terminò la frase per Faith il Signor Gilse, stupito dalla proposta audace della sua cacciatrice.

Buffy sgranò gli occhi rivolgendo lo sguardo a Gilse, anche lui contro di lei.

“Nel vigneto, sono certa, c’è qualcosa”

”Può darsi, ma potrebbe essere anche sbagliato, ci stai chiedendo troppo!”

Buffy guardava intorno ai suoi amici e non vedeva altro che contrarietà totale sulla sua decisione, e di questo ne fu spaventata.

“Scusate, ma non capisco, per sette anni, per ben sette anni, grazie alle mie decisioni abbiamo tirato avanti e ora!? Sembra che non vi fidate più di me, dubitate delle mie scelte?!”

“Non sei stata proprio tu oggi a dubitare di noi?” la interruppe Gilse alzando il tono della voce.

Quella era solo la calma che precedeva la minacciosa tempesta, che si sarebbe ben presto scagliata su quella casa.

“Lei oggi ha allontanato di nuovo Spike da me, l’unico che mi guardava le spalle a differenza di tutti voi!” rispose Buffy adeguandosi al tono di voce preso.

“Sai Buffy sono stanca di sentire Spike, qui si tratta di te, sei imprudente. Sacrificheresti tutte noi per battere Celeb, è diventata un ossessione per te!” si intromise Rona.

“Cosa? Non è quello che sto facendo!” si difese Buffy

“A noi sembra di sì, alcune di noi sono morte in quel posto!” continuò Kennedy quando la voce dolce di Willow la chiamò.

Infuriata con la sua amante, la potenziale bruna si girò urlandole.

“Ma perché sei sempre pronta a difenderla!?” ma la risposta di Willow arrivò come una pioggia gelida sul viso di Buffy

“Non è vero! Buffy dopo quello che è successo, vedi, non sono più tanto sicura della tua capacità di giudizio!”

Buffy non poteva credere alle sue orecchi, quello doveva essere un incubo, tutti contro di lei, lei che ha affrontato ogni male per più di sette anni, salvandogli la vita ad uno, ad uno, ed ora solo perché aveva commesso un errore solo per un attimo, erano tutti pronti a voltargli le spalle, girò con lo sguardo nella stanza ove tutti sembravano pensarla nello stesso modo della strega rossa.

“Ragazzi lo so è dura, ma in una guerra è necessario che emerga un autorità che impartisca ordini, sia imprudente qualche volta, e che sia pronta a non ascoltare le vostre opinioni, qualcuno che vi guidi!”

“Ed è scontato che questo sia tu!?” anche Anya prese parte a quella “rivolta” contro la cacciatrice.

“No, questo..” Buffy iniziò a temere il peggio e iniziò a balbettare nervosamente.

“Sì hai doti eccezionali, ma che ti sono piovute dal cielo, non credo che qualcuno ti abbai mai detto che tu sei la migliore, che tu sia la migliore di tutte noi, non hai faticato per ottenerle, tu sei solo più fortunata di tutti noi.”

“Sono stata io a condurvi fin qui!” si difese ancora Buffy quando il colpo finale piombò su di lei.

“Ma a cara prezzo!” la voce di Xander le arrivò alle orecchie con dolore, come se qualcuno le avesse sbattuto un bicchiere di vetro in faccia.

“Xander!” sussurrò sbalordita.

“Ho cercato di vedere le cose dal tuo punto di vista Buffy, ma sarà a causa del mio occhio perché non ci riesco!”

“Ok! Sono disposta ad ascoltare opinioni, suggerimenti in base al mio piano, ma per riuscirci dobbiamo essere d’accordo altrimenti falliremo!”

”Si è notato che qui siamo tutti in leggero disappunto con te!” alzò il tono di voce Gilse infuriato.

“La mia autorità non si discute!” rispose a tono Buffy lasciando Gilse a bocca aperta.

“Per quale motivo!?” domandò spavalda Rona.

“Perché io sono la Cacciatrice!” rispose fiera.

“Bhè anche Faith lo è!” ribatté.

“No, no, no, no piccola ,non sono io quella che comanda qui, Buffy ha solamente bisogno di riposare un po’!”

“Allora facciamo in questo modo, mettiamolo ai voti!” propose Kennedy.

“No, no, voi non potete farlo!” si preoccupò Buffy

“No, cosa?” domandò la potenziale bruna con aria di sfida…

“Aspettate!” Buffy si guardò intorno per cercare ancora uno sguardo amico, ma vide solo sguardi diventati nemici.

“Io non posso restare a guardarvi qui mentre lei vi conduce in chissà quale disastro!” disse ferma cercando di mantenere ancora la sua autorità appesa ad un sottilissimo filo.

Dawn a quel punto si alzò con il capo chino, e con gli occhi velati di lacrime si rivolse alla sorella.

“Allora devi andare. Hai ragione ora dobbiamo restare uniti e tu non sei in armonia con noi, per questo te ne devi andare. Mi dispiace.”

Anche Dawn si scontrava contro di lei, la sua sorella, lei era morta per salvarle la vita e ora la cacciava fuori da casa sua, si girò verso la sua migliore amica in cerca di uno sguardo d’amore e di approvazione che non trovò, così prese il suo cappotto e uscì da quella casa.

8°CAPITOLO.

 

Intanto Shira e Spike erano al cimitero ignari di ciò che accadeva in casa Summers, trovarono un grosso demone con cui Spike iniziò a lottare, Shira gli dava consigli e il vampiro biondo sembrava cogliere alla lettera, con molta più rapidità di Buffy.

Dopo molto eliminò il demone conquistandosi un sorriso di stima da parte della sua compagna notturna.

Andarono in cerca di qualche altro demone o vampiro, ma sembravano scomparsi nel nulla, così prima del previsto rientrarono a casa.

“Rieccoci qui!” annunciò allegra la vampira, mentre il vocio confuso dei presenti rombava nella stanza, non accorgendosi neanche del loro rientro.

I due vampiri assistettero per alcuni minuti il continuo urlare e accavallarsi di voci, poi la vampira esausta urlò.

“Ehi ma dove siamo qui!?”

Tutti si bloccarono all’istante, erano così presi dal diverbio che non si accorsero dei due vampiri.

“Oh siete rientrati!” disse Gilse innervosito pulendosi gli occhiali.

“Cosa sta succedendo qui?” domandò ancora una volta la vampira.

Il silenzio piombò ancora nella stanza.

“Dov’è Buffy?” domandò Spike non vedendola.

A quel punto Willow si alzò andando incontro ai due vampiri torturandosi le mani incessantemente.

“Ahm ecco, mentre eravate via.. noi ci siamo riuniti…e … e abbiamo parlato di certe divergenze che si erano create.. co..così alla fine dopo, molte discussioni… Buffy ha deciso che sarebbe stato meglio, per tutti noi, se…se lei si fosse prese una pausa ecco. Un po’ di respiro!” disse Willow balbettando e concludendo con un sorriso sciocco sulle labbra.

I due la fissavano alzando un sopracciglio.

“Ah! Ah capisco..” disse Spike

“Bel tentativo!” rispose Shira alzando gli occhi al cielo.

"Bel tempismo non trovi?" disse rivolto aslla vampira in tono sarcastico

“Devi averlo provato a lungo questo discorsetto!” continuò poi.

Willow resasi conto del suo racconto poco convincente decise di ritornare a sedersi.

“Quindi Buffy ha deciso di prendersi una vacanza nel bel mezzo di un apocalisse!” disse fingendosi incredula la vampira.

“Tutti noi l’abbiamo deciso!” rispose Xander.

“Ma certo, l’avete deciso voi!” rispose a tono Spike, poi alzò gli occhi al cielo e sorridendo disse.

“Voi poveri, ingrati traditori, chi vi credete di essere ehm?” domandò infuriandosi

“Siamo i suoi amici!” rispose Willow convinta della sua risposta.

“Ah questa è una bella parola, siete suoi amici e la tradite in questo modo, ci vuole un bel coraggio a dire questo!”

“Aspetta, Spike tu non capisci…!” si intromise Gilse ma Spike bloccò la sua protesta al nascere.

“Sì certo capisco meglio di chiunque altro, tu un tempo eri il pezzo grosso, Rupert!” disse il suo nome con disgusto “Ma poi questo non l’hai buttato giù e ti fa rabbia!” continuò sempre più infuriato.

“Buffy vi a salvato la vita, tante e tante volte, è morta per salvare voi, i suoi amici, e in questo modo la ringraziate!”

“Ehi! Risparmi il fiato che non hai cattivo ragazzo! Il tempo dei giochi è finito!” lo interruppe Faith stanca di sentirsi puntare il dito contro dal vampiro.

“Uh davvero?” domandò Spike sarcastico avvicinandosi.

“Già davvero!” rispose a tono la mora.

“Ok!” e detto questo la colpì con violenza in volto.

Tutti si allarmarono vedendo il gesto di Spike, solo Shira era rimasta immobile appoggiata alla porta ad osservare.

Tra Faith e Spike iniziò una piccola battaglia i due si davano calci e pugni finchè la vampira bruna li divise scaraventandoli con forza nei lati opposti.

“Ora basta! Sono stanca!” disse calma rivolta ai due.

“Spike va da Buffy!” suggerì al vampiro biondo, che uscì alzando le mani al cielo insegno di arresa sbattendo la porta d’ingresso.

“Ora mi spiegate cosa è successo!” chiese la vampira con sguardo glaciale capace di ghiacciare l’inconscio di qualsiasi persona.

“Buffy a preso una decisione che a noi non stava bene!” si intromise Gilse.

“Oh! Ecco! E per farla veloce l’avete cacciata di casa, si mi trovo a pieno con voi, sapete infondo.” Disse sarcastica la vampira

“Non l’abbiamo cacciata!” rispose Faith, mentre Dawn abbassava gli occhi sentendosi in colpa che la vampira notò.

“Hai qualcosa da dire piccola?” le domandò.

Dawn semplicemente scosse il capo, ma quello sguardo puntato su di lei, la stava facendola andare in fiamme..

Sì, questa era la sensazione che stava provando Dawn, e il senso di colpa aumentava sempre di più.

“Sì, è vero, le ho detto che doveva andarsene.”

Da quella affermazione un risata nervosa uscì dalla bocca di Shira.

“Spike aveva ragione, siete solo degli ipocriti!” disse tornando seria.

“Non credo che ti puoi permettere di dire questo vampira!” sobbalzò Faith.

“Oh ma davvero? Non posso dirvi la verità?"

Disse avvicinandosi a Faith.

Occhi negli occhi le due donne si sfidavano come due leonesse in attesa di un attacco.

"Ti senti bene adesso che sei il capo vero?è quello che desideravi?" disse seria, poi si rivolse a tutti i presenti e continuò

"Non conosco bene la sua storia, ma so che lei è la cacciatrice, lei vi ha aiutato per tanto tempo, morendo per salvare il mondo dove ci sono relitti come voi! Non posso restare un minuto in più con persone del vostro grado!” e dicendo questo uscì.

Tutti si gettarono in uno stato di sconforto, ma poi tornarono al lavoro.

Intanto Spike riuscì a trovare Buffy in una casa abbandonata, tanto che lui riuscì ad entrare senza permesso.

“Va via!” disse Buffy triste sul letto appena entrò.

“Ho saputo cosa è successo, sono stato lì! Quella serpe, prima è tutta sorrisi e pentimenti, ma appena sei a terra ti prende a calci” disse furioso.

“Non è stata solo lei, sono stati tutti, e forse hanno ragione!” disse malinconicamente.

“Ora vattene ti prego” continuò.

“No.” Rispose Spike “ ho scoperto una cosa che ti tirerà su di morale, Celeb ti sta nascondendo qualcosa ed è nel vigneto. Quindi avevi ragione!” le cantilenò, ma Buffy non si mosse dalla sua posizione.

“Scusa ma non mi sento bene!” rispose semplicemente.

“Questa non me la bevo!” rispose il vampiro avvicinando al letto.

Buffy girò appena il capo guardandolo negli occhi e gli disse

“Ti ho detto che sto male!”

“Non sei una che si arrende. Tu eri il loro leder, e lo sei ancora. Non è una cosa a cui hai rinunciato, è una cosa che ti hanno tolto!”

Buffy riportò lo sguardo nel vuoto e sospirando gli rispose.

“E qual è la differenza!”

“Che possiamo riprendercela. Le suggerì con voce roca.

“No!” gli rispose sedendosi sul letto

“No!?” domandò stupito

“No” ripetè

“E’ proprio un no definitivo?” cercò di farle cambiare idea il vampiro.

“Non riesci ad accettare questa parola vero!?”

“Puoi riprendertele”

”Posso!? Forse, devo!? Sono così confusa!” Buffy sospirò prendendosi il viso fra le mani esausta.

“Hanno bisogno di te, ti assicuro che quella casa è un vero disastro senza di te!”

”Davvero?”

“Sì, sì c’è … immondizia, sacchi a pelo non arrotolati e tutti sono spaventati e trasandati!” cercò di tirarle su il morale, ma il suo scopo non ebbe successo

“Un quadro allucinante” disse sarcastica.

”Non ho visto molto, sono entrato ho picchiato Faith e me ne sono andato”

”Sul serio!? No che mi faccia piacere” si corresse la cacciatrice rendendosi conto del tono di voce usato.

“Oh! di una parola e lei sparirà, lo farò sembrare un incidente” disse Spike

”E’ questo il mio problema, io dico una parola e una ragazza muore” rifletté Buffy malinconica.

”La guerra miete vittime!” le rispose

”Miete!? Sembra che stiamo parlando di spighe di grano, ma queste sono ragazze che io ho lasciato uccidere. Io mi sono isolata da tutte loro, sapevo che qualcuna… vedi?” disse alzandosi dal letto e parandosi davanti a lui.

“Non faccio altro che cercare scuse, io mi sono sempre isolata, quando qualcuno vuole cercare un contatto con me, io sguscio via! Tu ne sai qualcosa” continuò riferendosi alle varie danze fra i due amanti.

“Bhè, io credo che siamo stato molto in contatto!” rispose malizioso.

“Noi non stiamo mai stati in contatto, tu mi volevi perché io ero, irraggiungibile” disse facendo alzare di scatto Spike infuriato

“Ah per te è tutto qui…”

”Non parliamone più” disse Buffy superficialmente riaccomodandosi sul letto.

”No, no continuiamo a parlarne!Io ho ascoltato le tue lagne ora il microfono passa a me”

“Prego, avanti, tirami su!”

”Sei insopportabile”

“Non mi aiuti di certo” disse alzando gli occhi stufa

“Irraggiungibile, mi ha fatto incavolare!”

”Ok, sono raggiungibile sono a due passi, due millimetri di distanza ora posso andare a dormire”

”Ascoltami, sono vivo da più tempo di te, e morto ancora prima. Ho visto cose che non posso immaginare, e fatto cose che preferirei non immaginassi. Non passo certo per una persona riflessiva, seguo il mio sangue non va nella direzione del mio cervello, così faccio un sacco di errori, e questo da più di cento anni, ma sono sempre stato sicuro di una cosa… tu.

Guardami, io non ti sto chiedendo niente. Quando ti dico che ti amo, non lo dico perché ti voglio o perché posso averti, io amo quello che sei, quello che fai, come ti impegni, ho visto la tua gentilezza e la tua forza, ho visto il meglio e anche il peggio di te, e capisco con estrema chiarezza quello che sei, sei una donna fantastica… sei unica Buffy.”( cry.gif scusate ma queste parole mi emozionano cry.gif )

Quelle parole entrarono nel cuore della cacciatrice, mentre i suoi occhi si velavano di lacrime che gli rendevano la vista meno nitida, cercava di non farle scivolare sul suo viso, ma una lacrima sgusciò via percorrendo la guancia della bionda e, con voce spezzata da pianto gli sussurrò

“Ma io non voglio essere l’unica”

“Neanche io voglio essere così bello e atletico, ma ognuno ha le sue croci!” disse sarcastico facendo sfuggire un dolce sorriso disperato dalle labbra carnose e rosse di Buffy.

Quel vampiro era l'unico che riusciva a tirarla su, con sola la sua presenza, con un solo gesto, con una sola parola.

"Spike ti va di dormire qui, ti va di abbracciarmi?"

Spike a quelle parole rimase di pietra, non riusciva a credere che davvero gli avesse chiesto di abbracciarla, che domanda sciocca pensò, lo desiderava da sempre abbracciarla per tutta la notte e così accadde e nella piccola stanza calò un velo ricco di amore e passione scaturita dal cuore dei due biondi.

 

Intanto Shira ritirò al cimitero fumando nervosamente dopo quello che era successo, non si aspettava di incontrare nessun vampiro, ma, quando alzò il viso, un Turokan era davanti a lei ringhiando rumorosamente.

“Bene, bene, ho proprio voglia di pestare qualcuno!” disse sorridendo e gettando la sigaretta, quando un altro ringhio giunse alle sue spalle.

Si girò di scatto e altri due Turokan erano dietro di lei.

“E voi da dove siete usciti!?” domandò sarcasticamente estraendo la sciabola preoccupata.

I tre malefici vampiri l’assalirono contemporaneamente, Shira cercava di non demordere, nonostante grossi graffi all’addome e alcuni in viso e qualche ossa fratturata, si ritrovava in quella sera fredda affannata e sanguinante circondata dai tre vampiri in attesa di un loro attacco che non tardò.

Uno di essi l’assalì da solo prepotentemente scagliandosi su di lei, che riuscì, dopo alcuni colpi dati e subiti, a polverizzarlo.

Era in grado di affrontare e battere senza troppe difficoltà un unico centenario vampiro, ma tre simultaneamente, diventava un battaglia ardua e pericolosa per la sua incolumità.

Eliminato il primo dei suoi assalitori Shira sputò un po’ di sangue a terra, retta verso gli altri due.

“Ora tocca a voi micioni!”

I due ringhiarono feroci e assalirono insieme la vampira.

Uno riuscì a strapparle dalle mani la sua arma, mentre l’altro la colpiva assiduamente, provocandole ferite profonde.

Shira riuscì a darsi una spinta utilizzando come appoggio il vampiro con cui si stava scontrando recuperando distanza, estrasse due piccoli coltelli dagli stivali, e li lanciò colpendo in pieno il cuore del Turokan che finì in polvere trasportato dalla brezza notturna.

Shira si rialzò di scatto, correndo verso la sua spada, ma l’ultimo Turokan ancora in piedi, la scagliò prorompente, verso una tomba, facendola spaccare a metà.

Con un colpo di schiena la vampira si rialzò chiamando a se tutte le sue ultime forze, fu l’ultimo estenuante scambio di pugni e calci, poi, finalmente, spezzo il collo dell’ultimo vampiro secolare che divenne anch’esso polvere.

Shira, esausta, si inginocchiò a terra tossendo, mentre fiotti di sangue le uscivano dalle carnose labbra, si pulì con il dorso della mano e si appoggiò con la schiena a quello che ne rimaneva della tomba, chiuse gli occhi per rilassarsi, ma il viso divertito di Celeb gli apparve.

Sgranò gli occhi furiosa, e questo stesso moto di ira, la fece scattare in piedi, recuperò la sua spada ed uscì dal vigneto, mentre un'unica frase aleggiava nella sua mente.

Non è per te, solo a lei è concesso usarla.

9°CAPITOLO

 

Nel frattempo Buffy era accoccolata dolcemente fra le braccia forti del vampiro che dormiva beatamente.

Le aveva fatto capire di aver ragione, l’aveva consolata. Si alzò lentamente cercando di non svegliare Spike, cercò nel caos della stanza carta e penna , trovate scrisse qualcosa e lo appoggi delicatamente sul cuscino e si fermò per un attimo ad osservare il suo vampiro dolce addormentato, osservò i suoi lineamenti marcati, le sue labbra carnose morbide, i suoi capelli biondo oro un po’ spettinati. Il suo piccolo angelo custode, sempre pronto a difenderla, sempre pronto ad amarla, senza mai abbandonarlo.

Si scosse dai suoi pensieri e con passo deciso uscì dalla casa.

 

Intanto nel vigneto il malefico Celeb era affiancato dal Primo con le sembiante di Buffy, quando un portatore di guardia che rotolava giù per le scale.

“Heilà Celeb, ho saputo che hai qualcosa che non ti appartiene!” esordì Shira con il suo inseparabile sorriso, avvolta nel suo corpetto nero, nonostante malconcio a causa dei graffi risaltava il suo fascino.

“Oh! Ma che sorpresa vampira!” salutò Celeb con le mani dietro la schiena mentre la vampira scendeva elegantemente le scale dicendo sarcasticamente

“Ne sono contenta! Se avessi potuto, avrei portato un dolce, ma i negozi erano chiusi!”

“Non avresti potuto goderteli” ringhiò Celeb “perché se ti metto una mano addosso ti uccido!” continuò urlando i prete.

“Vogliamo provare!?” disse euforica sorridendogli, Celeb, furioso si scagliò verso di lei, ma, più veloce di lui, si abbassò mettendogli lo sgambetto e facendolo cadere rovinosamente a terra.

“Sai Celeb!” disse sarcastica mantenendo le distanze “ Non fa poi così male!”

“Puttana!” gli urlò dietro lei

“Ma che linguaggio! Che direbbe la mamma se ti sentisse così!” lo umiliò sorridendole, ma poi il suo volto cambiò aspetto diventando cupo e pieno di rabbia ed, estraendo la sciabola continuò “Ah! Giusto. Lei non può sentirti dopo che le hai spezzato in due il collo!” urlò avventandosi contro di lui cercando di colpirgli la testa con l’arma. “Era un peccatrice doveva morire!” gli ringhiò contro bloccando il colpo con le mani immobilizzando la spada

“Saresti dovuta morire anche tu. Ho sbagliato a farti rigenerare!” continuò furioso.

Rimasero per qualche attimo così, cercando di fare forza sull’altro, poi Shira, con colpo decido, ritirò la spada ferendo le mani del prete sferrando poi un calcio scaraventandolo contro una botte di vino questa si ruppe rivelando una botola socchiusa.

La vampira, votandola sorrise compiaciuto.

“Vai Buffy, ora!” urlò Shira guardando la cacciatrice, aveva avvertito la sua presenza sulle scale che osservava il combattimento, già da un po’.

Celeb si girò sgranando gli occhi mentre osservava la cacciatrice correre verso la botola, Shira alle sue spalle, ne approfitto della sua distrazione per colpirlo alle gambe, questo si piegò sotto il colpo e un altro calcio sul viso lo fece distendere a terra.

Il prete quando alzò il capo da terra, non vide più la cacciatrice scomparsa nella botola, furioso si alzò e dette un calciò alla vampira scaraventandola lontano e avvicinandosi alla botola, ma Shira con la magica, chiuse quest’ultima appoggiando sopra una botte di vino facendogli perdere ancora del tempo.

Contemporaneamente Faith aveva guidato le potenziali in un sotterraneo alla ricerca di qualcosa, questo si presentava vuoto e al buio, trovarono alcune armi abbandonate, ma la realtà era un'altra.

Portatori sbucarono dal nulla attaccando le ragazze che per loro fortuna avevano acquistato potenza e velocità e non fecero molti sforzi a batterli.

Dopo la lotta, qualcosa attrasse l’attenzione della cacciatrice bruna, una cassetta chiusa da un lucchetto era nascosta dall’oscurità. Faith si avvicinò con un po’ di paura e con un colpo secco la serratura saltò senza difficoltà, aprì la cassetta con paura e il contenuto non era quello che si aspettava.

“Tutte via!” urlò alle potenziali, mentre la bomba esplose facendo cadere tutto intorno…

Buffy osservò attentamente la stanza che appariva vuota, quando vide davanti a se una grande ascia rossa con l’estremità un paletto.

Sorridente Buffy avanzò verso essa con cautela, in quel momento Celeb la raggiunse notandola troppo vicina all’ascia incastonata in una roccia, assunse un viso tirato e nervoso, che incuriosì la cacciatrice.

“Cosa c’è Celeb!? Sei spaventato?” lo stuzzicò accarezzando l’ascia.

“Affatto e poi dovrai prima estr..” iniziò Celeb mentre Buffy, senza problemi, la estresse, facendo aumentare il terrore negli occhi tetri di Celeb.

“Oh!” esclamò semplicemente, mentre il sorriso di Buffy s’allargò sempre di più.

Buffy e Celeb iniziarono a lottare Shira raggiungendoli li osservava da lontano senza intervenire, quando Angel apparse dal nulla colpendo alle spalle del prete, egli, rialzatosi subito, lo colpì a sua volta scaraventandolo a terra, poi Buffy lo colpì alla schiena con l’ascia facendolo cadere a terra come morto.

Il silenzio precipitò nella sala che divenne sempre più piccola mentre l’aria diventava insopportabile, quando Celeb si alzò di scatto, i suoi occhi erano tramutati in colore neri come la pace, mentre un liquido, del medesimo colore, gli colava da essi.

“Piccola puttana, te ne pentirai!” ringhiò il prete.

“Vediamo se hai…” iniziò alzando l’ascia, ma Shira gliela strappò di mano.

“Permetti Buffy! Vorrei dare io il colpo finale!” la interruppe colpendolo con l’ascia nelle parti intime.

Celeb sbarrò gli occhi per il dolore, al vampira con il viso che non trasfigurava nessun sentimento, si avvicinò all’orecchio di Celeb e sussurrò.

“Addio fratello.” E con un colpo secco lo divise in due.

Angel si alzò di scatto e girandosi verso le due ragazze disse.

“Ok adesso mi sono… ma dov’è Celeb?”

Le due si guardarono e sorrisero.

“Un po’ di qua un po’ di la” disse sarcastica Buffy.

“Shira?” chiese stupito Angel notando solo ora la vampira.

“Coma va Angelus?” chiese sorridendogli e porgendo l’arma a Buffy.

I due vampiri parlarono per un po’ fin quando Shira si rivolse a Buffy

“Bhè io vado Buffy ci vediamo… a casa” disse un po’ titubante ricordandosi dell’accaduto a casa Summers per poi svanire.

I due ex amanti si ritrovarono da soli in silenzio

“Bhè non mi dici se sei felice di rivedermi?” domandò Angel, Buffy, di tutta risposta, gli andò incontro baciandolo, ignara di essere osservati da Spike nascosto nell’ombra stringendo la mascella colpito da un attacco di gelosia.

Shira era uscita fuori dal vigneto, una volta fuori alzò il capo al cielo osservando la notte stellata quando il Primo le comparve nelle sembianza del padre.

In un primo momento la vampira sgranò gli occhi e dischiuse leggermente le labbra, ma i ricordi le affiorarono presto alla mente.

La scena in cui il padre veniva aggredito nelle città deserte di Londra da due vampiri, che una volta ucciso, succhiavano avidamente il suo alito di vita dalla sua carcassa che giaceva sull’asfalto gelido, le ricomparve davanti ai suoi occhi.

Chiuse forte le palpebre scacciando via quelle immagini, erano passati 2secoli, ma il tempo non aiutò a far rimarginare quella ferita ancora fresca dal suo cuore.

Riaprì gli occhi di scatto mentre fulmini danzavano in essi

“Il Primo!” disse riluttante.

“Shira tesoro! Cosa hai fatto?” le disse con tono dispiaciuto riferendosi alla morte del fratello Celeb.

“Ho fatto quello che era giusto!” rispose secca senza farsi intimidire.

“E smettila con questa farsa” continuò.

Il Primo sorrise prendendo le sembianza di Spike.

Shira fece un passo indietro e iniziò a tremare.

“Ucciderò il tuo caro vampiro, la cacciatrice e tutti i suoi amici!” le sussurrò ad un orecchio.

La vampira era caduta nella rete del primo, il suo scopo, quello di terrorizzarla, era andato a termine, l’aveva spaventata, l’aveva fatta tremare, l’aveva fatta barcollare.

Soddisfatto sorrise e prima di svanire aggiunse.

“Ah i tuoi amici sono nei guai, hanno trovato il mio regalino!” Sogghignò malefico e poi sparì.

Shira ripresasi pensò immediatamente a Faith e a le potenziale cacciatesi chissà in quale pericolo, si girò e tornò nel vigneto in cerca di Buffy.

La ritrovò parlare con Angel, subito pensò a quanto abile fosse a ritrovarsi sempre nelle situazioni più romantiche senza dar peso a ciò che i due stavano farfugliando.

“Buffy” la chiamò appena Angel andò via.

“Faith è nei guai, credo sia meglio tornare a casa e vedere se sono li!”

Propose la vampira fornendo angoscia e ansia in Buffy.

“Ok andiamo!”

Entrarono in casa Summers e tutte le potenziali erano a casa, malconce, ma vive.

“Dov’è Faith?” domandò subito Buffy a Kennedy che si manteneva un fazzoletto sulla fronte per fermare la corsa del sangue.

“È di sopra, ma voi siete cacciatrice, guarite in fretta vero?” domandò preoccupata.

“Sì”rispose fredda Buffy cercando il kit di emergenza dove estrasse alcune bende e dell’acqua ossigenata.

“Siamo state punite” disse Vi “abbiamo sbagliato e siamo state punite”

“Poteva capitare anche a me, non è colpa di nessuno!” disse Buffy in difesa della cacciatrice bruna.

“Allora sei tornata?” domandò Kennedy.

“Buffy si bloccò per un attimo ma poi rispose. “Non lo so. Shira aiuta a disinfettare le ferite, ho un piano il tempo dei giochi è finito.” Disse salendo il piano superiore.

 

Shira stava medicando la ferita a vi che, un po’ per il dolore un po’ per la paura, si scostava, tra la potenziale e la vampire il primo incontro non fu affatto piacevole.

Shira, accortasi dello stato d’ansia della potenziale subito la rassicurò.

“Non temere il Primo non è più in te o già si sarebbe manifestato!”

“Qui… quindi posso stare tranquilla, non vuoi più uccidermi?” domandò titubante la potenziale.

Shira la guardò e sorrise per ritornare ad occuparsi della sua ferita.

Quindi se ne andato, ha cambiato progetto? Ma perché?” domandò Kennedy.

“Non posso darti una risposta concreta a queste domande perché non ho certezza. Magari si sarà rifugiato in qualche altro corpo!” disse non staccando gli occhi dalla ferita

"Fatto!” disse dopo aver fasciato il braccio a Vi e riponendo il kit.

“Shira posso farti una domanda?” chiese Rona.

La vampira si girò con aria interrogativa.

“Ma come fai a combattere con quei tacchi? io riesco a malapena a restare in piedi.”

Disse indicando i suoi stivali, quella buffa domanda fece sorriderla, poi fece spallucce e scese giù la cantina.

Verso gli ultimi gradini, un forte dolore alla bocca dello stomaco la fece bloccare, si appoggiò al muro e strinse la mano in petto boccheggiando come per prendere aria, chiuse forte le palpebre a causa del dolore e quando li riaprì questi erano rosso sangue, ma subito scosse forte il capo facendoli ritornare nel loro colore naturale.

Un verde limpido dove ora la paura e confusione governavano.

10°CAPITOLO

 

Ripresasi dallo schok e dal dolore, solo in quel momento si accorse di Spike occupato a prendere a pugni il sacco da pugile con una strana faccia disegnata sopra.

Sorrise divertita, lui ancora doveva accorgersi della sua presenza così, grazie ai suoi poteri, divenne invisibile, non voleva farsi vedere in quelle condizioni o l’amico si sarebbe preoccupato e lei non voleva dare spiegazioni in quel momento, così inosservata anche se un po’ barcollante, si accomodò sul letto dove il vampiro giaceva il giorno.

In quel momento Buffy scese dalle scale, Spike si accaniva ancora sul sacco, ma accortosi di Buffy fermò il suo combattimento e spostò la sua attenzione su di lei.

“Allora il bello dell’oltretomba se ne andato.”

“Fammi indovinare senti il suo odore!?” rispose stufata Buffy.

“Si è ho anche usato i miei occhi da super vampiro per vederlo baciare!” Buffy a quel gesto di gelosia roteò gli occhi”

“Era un saluto” si giustificò lei.

“La gente non usa la lingua per salutarsi” insistette ancora lui, mentre anche Shira roteò gli occhi divertita da quella scenata di gelosia.

“Dov’è il gingillo” domandò furioso Spike senza far capire a Buffy a cosa si riferisse.

“La collana che ti ha dato l’orsacchiotto, devo usarla io!” disse sicuro..

“È instabile!” gli disse preoccupata mostrandoglielo.

Shira vedendo quella collana si avvicinò osservandola da vicino, non sapeva dove l’avesse già vista ma sapeva che era molto potente.

pensò dirigendosi al piano superiore.

Accertatasi che nessuno fosse in giro aprì un varco nel nulla entrandovi che poi sparì non appena fu dentro.

Si ritrovò nel deserto, intorno non c’era nulla, ma dal suo passo deciso si capiva che sapeva dove recarsi.

Dopo molto si ritrovò dinanzi ad una tenda dove fuori vi era un anziano seduto con le gambe incrociate dinanzi ad un fuoco con gli occhi chiusi.

Shira si bloccò davanti a lui attendendo che fosse vista, l’uomo aprì gli occhi e la vampira fece un piccolo inchino che l’uomo contraccambiò.

Si ritrovarono avvolti nel silenzio separati dal fuoco che danzava armonioso.

“So perché sei qui!” disse l’uomo con voce roca e stanca.

“Quello che voglio sono risposte maestro” disse ferma Shira.

L’anziano sorrise rimanendo fermo nella sua posizione e di nuovo il silenzio incombe quando il vento soffiò più forte, facendo spegnere il fuoco e catapultando Shira nel buio totale.

Quando la luce tornò si ritrovò in una grotta, tutto intorno cadeva e una forte luce ne era la causa, guardò meglio e riconobbe Spike che si trasformava man mano in cenere con il misterioso medaglione al collo, quando la caverna crollò del tutto il buio tornò.

Era ritornata nel deserto, questa volta da sola dinanzi al fuoco ancora vivo, gli occhi sgranati per la paura della visione e il respiro corto.

Ancora scioccata guardò a terra istintivamente, e trovò uno strano anello, sapeva cos’era, lo prese e senza esitare si alzò per ritornare a casa Summers. Quando aprì il varco il tempo nella vita realtà si placò e così quando ritornò, era nel momento in cui Buffy dava il medaglione a Spike, doveva intervenire ora senza esitare, fece una specie di sorriso falso e scese gli ultimi gradini.

“Ehi che succede qui giù?” domandò allegra

“Ma che bel ciondolo!” continuò mettendosi fra i due e prendendo il medaglione dalle mani di Spike e sdraiandosi sul letto.

“Quello è mio” disse Spike.

“Non caro, era tuo ora diventa mio, con il tuo spolverino sfigurerebbe, invece va benissimo con il mio completo rosso. No, no lo metterò io stasera per uscire!” disse facendo dondolare la collana davanti a se.

“Shira non fare la bambina, non è una semplice collana!” la sgridò Spike.

La vampira sostenne il suo sguardo stringendo i denti, non voleva che qualcuno alzasse la voce con le, compreso Spike, si alzò ferma dinanzi a lui, occhi negli occhi, poi quasi sussurrò

“Lo so!” e sparì al piano superiore.

I due eterni amanti si ritrovarono soli, il vampiro era ancora fermo fissando il vuoto come se non ricordasse cosa stesse facendo quando la voce di Buffy lo fece sobbalzare.

“Spike vedi…” iniziò torturandosi nervosamente le mani “Faith occupa ancora la mia stanza”

“Non vorrai rimanere qui!? Ho un mio orgoglio sai, non mi compri con dolci parole e oggetti luccicanti!” urlò tutto d’un fiato cercando una sigaretta nel pacchetto oramai finito.

“Capisco!” sussurrò mesta Buffy e, “con la coda fra le gambe” si girò per salire, ma Spike le si parò davanti

“Ovviamente la storia dell’orgoglio era una farsa”

“Oh grazie a Dio!” disse sollevata Buffy facendo ridere anche Spike.

“Non so cosa avrei fatto se fossi salita su per quelle scale” disse dolcemente mettendo a nudo tutto il suo amore per lei, che delicatamente gli accarezzava una guancia.

Spike piegò il viso per ricevere un maggior contatto con quel tocco così caldo, alzò una mano e la posò su quella di lei stringendola forte, come per paura che potesse scappare da un momento all’altro, ma lei era lì, con lui, con il suo amore.

Spike, piano, eliminò la poca distanza fra di loro inebriandosi del profumo di Buffy.

Dolcemente, senza frette, si chinò su di lei per catturare le sue dolci labbra, in un dolce e passionale bacio, questa volta non sarebbe andata via lei era li per lui.

Si ritrovarono nel piccolo letto di Spike nudi mentre si amavano con passione e amore, finché non si addormentarono felici e appagati, si addormentarono con il sorriso sulle labbra, questa volta Buffy non l’aveva usato per appagare i suoi ormoni, ma l’aveva amato, come si può amare solo la vita, con amore si erano uniti in un unico corpo e un'unica anima.

Buffy si svegliò nel cuore della notte con il suo angelo biondo al suo fianco che la stringeva per la vita, piano per non svegliarlo gli posò un dolce bacio sulla fronte, poi non trovando più il dolce sonno, si rivestì e gironzolò per la stanza.

Si fermò dinanzi alla piccola finestra dove scrutava il cielo e ogni stella come per cercare di fotografare quei corpi celesti come se quella fosse stata l’ultima volta che li avrebbe guardati.

“È bello non trovi?” sentì Buffy al suo fianco e quando si girò si trovò Celeb, ovvero il Primo nelle sue sembianze.

“Non sei Celeb” rispose Buffy senza dargli troppo rilievo e ritornare a guardare il cielo.

“Non è stato un peccato perderlo quell’uomo era il mio braccio destro ed è stato ammazzato da sua sorella… anche se pensandoci bene non mi ferve un braccio io ho un armata”

“Già un armata di vampiri che io posso sconfiggere” rispose a tono Buffy.

“Il nostro numero aumenta. Però pensandoci bene anche tu hai un armata di tante piccole mocciose che non sanno impugnare un paletto forse pensandoci potrei ritirarmi!?” disse sarcastico lui.

“Fai non fai così paura da quando non hai né corpo e senza potere…” ma non fece concludere la frase a Buffy che la bloccò

“Io invaderò questa terra e quando noi saremmo più degli umani io sarò di carne e governerò”

”Parla pure non mi fai paura

“E allora perché non dormivi nelle braccia del tuo amato morto?Perchè non può aiutarti, né lui né nessun altro neanche le aspiranti che non avranno nessun potere finché tu non morirai. Conosci il ritornello”

E dicendo questo mutò nelle sembianze di Buffy

“In ogni generazioni nasce una cacciatrice, una ragazza in tutto il mondo lei sola avrà la forza e l’abilità per… c’è una parola cioè quello che sei e come morirai… sola”

Buffy guardò negli occhi il primo senza trovar parola per ribattere.

“Che c’è sei rimasta senza parole!?” la schernì lui

“Hai ragione!” obbiettò Buffy, ma l’urlo di Spike risvegliato da un incubo ruppe il suo discorso facendo sparire il Primo.

“Buffy tutto bene?” domandò lui non vedendola al suo fianco ma in piedi alla finestra.

“No, sì, ho capito qualcosa a cui non aveva mai pensato prima.. vestiti devo comunicare una mia decisione.”

E così salì al piano superiore dove tutti in realtà erano svegli spaventati dalla vicina guerra.

“Bene!” Buffy ispirò a fondo prima di parlare un po’ timorosa, timorosa e terrorizzata che anche questa volta tutti si sarebbero girati dalla parte opposta al lei, cacciandola via di nuovo, non l’avrebbe sopportato di nuovo.

Spike, dietro di lei, accortosi dello stato d’animo della sua amante le strinse la mano in un tacito segno che lui era lì con lei per sempre.

La battaglia era alle porte, l’indomani mattina, quando il sole sarebbe stato alto avrebbero attaccato la forza nemica, Willow userà, anche se non molto convinta delle sue stabilità magiche, l’essenza della falce per conferire il potere di cacciatrice a tutte le potenziali così come il potere di Buffy e Faith.

Buffy fu decisa ed entrò nel cuore di tutti i presenti convincendoli in pieno soddisfatta i se stessa.

“Scusa Buffy no per fare la pignola, ma… vedi hai due combattenti, e… anche molto forti che vedi con il bel amato sole come dire, puff si trasformano in mucchietti di cenere”

Intervenne Shira giocherellando con il medaglione che aveva al collo.

“Non me ne sono dimenticata, ma non è solo un vostro problema anche i Turokan muoiono al sole, attaccare di notte sarebbe un punto al loro vantaggio e non possiamo permettercelo!” continuò sempre deciso come non mai.

“Ok, come non detto, ma come pensi che raggiungeremo la scuola in pieno giorno?” chiese ancora.

“Coperte!” fu la risposta secca.

“Coperte?” domandò la vampira non capendo.

“Sì vi avvolgerete in coperte in modo che il sole non vi colpisca” spiegò.

Shira semplicemente alzò le spalle e aggiunse.

“Ok, sei tu il capo! Vado a fare il tè!” disse uscendo dal salotto e recandosi in cucina seguita da Spike.

Si sedette sulla sedia restando in silenzio mentre la vampira era alle prese con i fornelli.

“Perché non lo lasci usare a me!” disse Spike interrompendo il silenzio.

“Perché su di te non dona!” fu la risposta sarcastica di lei.

“Non scherzare Shira!” l’ammonì lui.

“Non voglio che lo indossi e basta, non sappiamo quali poteri ha quindi perché tanto interesse!?” rispose Shira versando il tè in due tazze.

“Non so. Ho un brutto presentimento”

“Oh bravo, hai un brutto presentimento e lo vuoi indossare tu? Allora questo cambia le cose” rispose lei porgendo al vampiro la tazza di tè e sedendosi di fronte.

“Sì ovvio, tengo a te” rispose lui abbassando gli occhi, la vampira sorrise e allungò una mano su quella di lui stringendola.

“Spike, se questo medaglione ha forti poteri io avrei più probabilità di riuscire a controllarlo a differenza di te, non puoi permetterti di perdere tutto adesso che ora hai ottenuto ciò che hai bramato di più nell’intera vita e non vita eterna. Non è eroismo ciò che tu vuoi fare, ma pura pazzia!” concluse per poi rivolgere l’attenzione al suo tè.

Il silenzio calò di nuovo, Spike osservava Shira confusa che con non curanza sorseggiava il suo tè, quando lo finì si alzò dalla sedia per metterlo nel lavello, a questo punto un fulmine colpì la mente di Spike che sbarrò gli occhi.

“Tu sai cosa accadrà!” sobbalzò lui alzandosi di scatto dalla sedia.

La vampira ancora girata rispose.

“La guerra miete vittime!”

A quelle parole Spike le si avvicinò e, presa per un braccio la girò di scatto, ma non incrociò i suoi occhi verdi, ma avevano assunto un colore rosso vivo.

Ma di nuovo Shira ritrovò il controllo su di se, guardò l’espessione di spavento e di sconforto negli occhi del vampiro e abbassò lo sguardo.

“Il Primo…” boccheggiò lui senza riusire a concludere la frase.

Shira, mesta disse

“Non dirlo a nessuno!”

“Da quando?” domandò lui furioso

Shira continuava a guardare in un punto indefinito a terra senza proferir parola, ma Spike, la scrollò in modo che lo guardasse negli occhi.

“Da quando Shira?” domandò di nuovo.

“Da un po’

“Da quando?” insistette lui

“Da quando sono arrivata in questa casa!”

Spike sbarrò gli occhi confuso, Shira si liberò dalla stretta e si avviò verso la porta ripetendo

“Non dirlo a nessuno” ed uscì.

Spike era rimasto immobile in quella posizione perché Shira non si era confidata? Cosa sarebbe successo con quel medaglione? Un senso di paura e vuoto lo colpì vicino al cuore ormai fermo quando la voce di Buffy lo fece sobbalzare.

“Spike perché Shira è andata via?”

Il vampiro rispose distrattamente.

“Amm non so, credo aveva voglia di farsi un giro!”.

11°CAPITOLO

 

Shira salì in sella alla sua moto sfrecciando a tutta velocità per le strade di Sunnydale.

Correva a tutto gas impennando, ma non le importava, la città era deserta ed era improbabile che qualcuno potesse tagliarle la strade, tutto i cittadini erano andati via rifugiandosi in città più sicure.

Si fermò davanti alla High Scholl, la bocca dell’inferno situata proprio in un liceo dove molti ragazzi si erano recati ignari di ciò che si nascondeva sotto iloro piedi.

Shira mise il cavalletto alla moto e si avvicinò all’edificio accendendosi una sigaretta.

Osservò il corridoio avvolto nel più oscuro oblio. Da sola probabilmente non avrebbe avuto speranze di uscirne più, doveva attendere l’indomani mentre la voglio di battersi cresceva a dismisura…

Si appoggiò alla porta di ingresso della scuola mettendosi le mani in tasca del suo pantalone di pelle blu notte dove trovò un oggetto estraneo, non ricordava, infatti, di aver messo nulla nelle proprie tasche, ma quando tirò fuori il misterioso oggetto ricordò.

Era un anello consegnatole dall’anziano maestro dopo l’ultima visita, gli zingari lo avevano forgiato per lei per la battaglia imminente dopo la sua distruzione.

Le riaffiorarono alla mente i giorni trascorsi con il gruppo nomade che costituivano la loro famiglia mentre un sorriso diabolico le nasceva sulle labbra carnose…

Doveva sconfiggere il Primo, per loro, per il mondo affinché giovani studenti potessero tornare a studiare, i bambini crescere e giovani innamorati percorrere il sentiero d’amore, per Buffy e Spike, poteva regalargli una possibilità in più per il loro amore…

L’alba giunse presto e a casa Summers tutti si davano un gran da fare per gli ultimi preparativi cercando di non pensare all’angoscia per la battaglia.

Quando il sole fu alto tutta la gang si recò al liceo Sunnydale con uno scuola bus.

Shira era entrata nel corridoio trovando riparo dal sole appoggiata al muro con la solita sigaretta tra le dita.

Buffy, quando le passò accanto si fermò, la guardò negli occhi sorridendole grata per il suo aiuto e poi proseguì.

Spike entrò poco dopo di corsa, era circondato da fumo nonostante la coperta, che la buttò a terra calpestandola con i piedi per evitare il divampare delle fiamme, Shira, a quella scena, sorrise divertita, e soffiando via con una mano il fumo, Spike le rivolse uno sguardo truce ringhiando in sottofondo, al vampira non dette risposta e sollevò le mani in segno di resa recandosi al centro della scuola raggiungendo insieme al vampiro gli altri.

Buffy stava dando le posizioni come un ottimo generale, Willow, sempre più timorosa con Kennedy sarebbero state nella ex sala del preside infondendo il potere alle potenziali, Gilse, Dawn, Anya, Andrew e Wood sarebbero rimasti sopra in attesa dei Turokan in fuga, mentre le potenziali le due cacciatrici e i due vampiri aprivano il sigillo.

Una volta aperto il sigillo tutti scesero per le scale a chiocciola che li portavano nel covo del nemico, una grotta fredda e buia.

“Non ho paura, non ho paura.” Continuava a ripetersi Buffy mentre scendevano nella grotta, ma quando notò i milioni di Turokan presenti le sue forze cedettero.

“No, non ho paura, perché Willow ce la farà prima che loro…” ma non riuscì a terminare la frase che i secolari vampiri rivelarono al la loro presenza, scoraggiando la possibilità di vittoria nel cuore delle potenziali.

Solo Shira sembrò quasi essere felice dell’inizio dell’epica battaglia e con un gran sorriso maligno, estrasse lentamente la sciabola e trasformò il suo volto in quello della caccia in attesa dell’arrivo dei loro nemici.

Molte potenziali furono uccise dai Turokan che si nutrivano dai loro corpi senza vita, ma altre stringevano i denti nonostante le numerose ferite, anche Buffy fu ferita ma la sua forza di volontà e la sua forza di vincere la fecero continuare a lottare.

Intanto Shira riusciva a tenere testa ai Turokan con molta più facilità combattendo spalla a spalla con Spike, quando un bruciore al petto la fece indietreggiare, ripresasi tagliò la testa a un Turokan che si era accordo del suo vacillare, ma di nuovo il bruciore, si toccò il medaglione e questo era ardente, infatti si scottò.

“Spike” chiamò in un sussurrò mente il suo viso ritornava alle sue sembianze naturali mentre il bruciore si faceva sempre più forte.

“Oh merda!” si fece sfuggire quando il medaglione liberò una grande luce solare che la investiva pienamente e che distruggeva tutti i Turakan presenti nella grotta.

“Spike!” chiamò un po’ più forte.

Quando Spike udì quel richiamo si voltò per cercare Shira, sgranò gli occhi quando la vide immersa nella luce solare.

“Shira!” urlò raggiungendola mente la terra iniziava a tremare.

“Sta crollando tutto fuori di qui!” gridò Faith scappando seguita da tutte le potenziali.

“Basta così Shira hai fatto abbastanza!” supplicava Spike.

“No voi l’avete battuti al me il resto!” disse mentre sul suo volto apparve un ghigno di dolore.

“Spike vieni via!” gridava Buffy da sopra le scale.

“Vai Spike!”

“No, non senza di te!” continuava a implorarla di andare via con lui mentre gli occhi si velavano di lacrime.

“Vai, vivi per me!” le sussurrò Shira poggiandogli una mano sulla spalle “Sai che me la cavo sempre!” continuò sarcastica ma un'altra fitta tramutò il suo viso in una smorfia di dolore.

“Addio!” le disse cercando di trattenere quel pianto già iniziato.

Shira gli sorrise dolcemente poi mise una mano nella tesca del suo pantalone e gli diede l’anello.

“Ma… la gemma di amarra…” disse stupito.

Shira sorrise e gli fece l’occhiolino.

“Prenditi cura della mia moto. Ci vediamo all’inferno!”

Spike tremava dalla paura e dal dolore, stava perdendo una sua cara amica e non poteva impedirloi in nessun modo quando un'altra scossa lo fece distogliere lo sguardo dagli occhi della vampira che gridò.

“Vai!” cosa che fece.

Shira, rimasta sola, guardava tutta la caverna crollare man mano con la paura negli occhi, ma poi questa fu sostituito con un sorriso beffardo chele nacque spontaneo sulle labbra, stava andando incontro alla morte con il viso alto e beffeggiandola mentre precipitava nell’oblio.

Intanto Spike correva nei corridoi della scuola evitando le travi che cadevano, quando vide la prima luce del sole indossò l’anello, salì sulla moto parcheggiata li fuori e sfrecciò alla ricerca di Buffy.

“Buffy” urlò Spike vedendo la cacciatrice che correva sui tetti, fece un salto felino e scese a terra montò sulla moto e si strinse forte a Spike che sfrecciava a tutta velocità.

Placarono la loro corsa quando videro lo scuola bus dove vi erano tutti che, anche se un po’ “ammaccati” erano salvi, mentre di Sunnydale non era rimasta che solo una grande voragine.

“Shira!” sussurrò Spike mentre una lacrima gli percorreva una guancia.

12°CAPITOLO

 

“Buffy” gridò felice Dawn vedendo la sorella sana e salva e correndola ad abbracciarla.

“Ma chi ha fatto tutto questo?” domandò Willow sbalordita vedendo il nulla davanti a se, dove poco prima sorgeva la loro città.

“Shira!” sussurrò Spike rinchiuso nel suo dolore, non ascoltava nulla, non vedeva nulla, osservava solo il cratere dove sperava ciecamente che la sua amica sbucasse da un momento all’altro.

“Spike?” urlò quasi Buffy

“Ma sei sotto il sole?” Il vampiro, senza neppure guardarla gli mostrò la mano dove indossava la gemma non lasciando lo sguardo sul cratere.

“È l’ultimo mio ricordo di Shira, me l’ha dato prima che sparisse sotto queste macerie”

Disse il vampiro tutto d’un fiato cercando di mantenere il pianto e sorridendo amaro alla sua cacciatrice.

Gilse fissava quell’anello che pensava ormai distrutto

“Ma come è possibile, angel ne era in possesso e da quanto so lo distrusse” disse non capendo come la vampira ne fosse stata in possesso.

Spike non sapendo cosa rispondere fece spallucce e di nuovo rivolse lo sguardo davanti a se.

“Bè cosa vogliamo fare adesso? Ormai il male è stato sconfitto” disse Faith.

“Ho saputo di una città con strani casi, e proprio qui vicino potremmo…” ma Faith non diede modo all’osservatore di terminare la frase perché sbuffo.

“No altre catastrofi no!”

“Già e poi adesso Buffy non è più la sola, è libera” aggiunse Willow

“Infatti non sei più l’unica cacciatrice, ora c’è una cacciatrice in ogni parte del mondo, cosa farai adesso?” continuò Faith

Buffy intanto stava osservando il suo angelo biondo per la seconda volta sotto la luce solare, ed era ancora più bello di quanto ricordasse, non badando molto alle parole delle amiche.

Istintivamente tirò la manica dello spolverino di Spike come una piccola bambina in cerca di caramelle.

Lui abbassò gli occhi su di lei, che le sembravano fossero ancora più azzurri e più profondi, si alzò sulle punte e posò le sue labbra su quelle di lui, un bacio lungo e carica d’amore.

Buffy si staccò e con le lacrime agli occhi dolcemente gli sussurrò

“Ti amo!”

Tutta la gang in un primo mento restò sbalordita, poi resisi conto della loro felicità sorrisero.

“Io ho una gran fame!” disse Dawn spezzando il silenzio.

“Sì, anche io! Andiamo a farci un giro nella città vicina!” propose Xander abbracciato ad Anya purtroppo ferita ad un braccio durante la lotta.

“Ok” dissero all’uniscono tutti avviandosi verso lo scuolabus, ma si fermarono e si girarono di scatto quando udirono una forte esplosione dietro le loro spalle.

Proveniva dal cratere dove una forte luce ascendeva sino al cielo.

Spike piano si stava avvicinando, ma Buffy lo fermò per paura,

Da questa forte luce dopo poco fuoriuscì, lievitando, Shira sana e salva, facendo nascere stupore e incredulità nello sguardo dei presenti.

Quando poggiò delicatamente i piedi al suolo, Spike le corse incontro abbracciandola forte, abbraccio che lei ricambiò con tutto l’affetto che aveva nel cuore.

“Come è possibile?” domandò Buffy scoccata e felice allo stesso tempo.

“Gli zingari” rispose staccandosi dall’abbracciato di Spike.

“Le anime di coloro che sono defunti mi hanno fatto dono dell’Immortalità!” disse sorridendo nel vedere le facce scioccate di tutti, poi rivolse il viso al sole chiudendo gli occhi e respirando profondamente.

“Il sole, da quanti secoli non assaporo il suo calore sul mio viso!”

“Qindi ora sei un Immortale!?” domandò Spike.

Shira ancora con il viso rivolto al sole sorride, poi lo guardò in viso e disse.

“Credevi di sbarazzarti così facilmente di me? Sai che me la cavo sempre!” disse poi i due vampiri risero di gusto, sotto gli sguardi ancora attoniti dei presenti.

Poi Shira si girò verso quella che prima era la città di Sunnydale e sbarrò gli occhi

“Qu…questo l’ho fatto io?” domandò lei rivolgendo lo sguardo a Spike che sorrise e poi annuì con il capo.

“Oh!” disse semplicemente per poi ritornare a guardare il cratere, poi sollevò le spalle e si girò di scatto verso tutto il gruppo dicendo con il suo immancabile sorriso

“Allora chi ha fame? Passare brevemente nell’aldilà mi ha messo appetito!”

EPILOGO.

 

Erano saliti tutti sul bus eccetto Spike e Shira che si godevano il vento fresco e il sole in sella alla moto costeggiando il bus.

Buffy osservava il suo principe felice sotto la luce del sole, era felice lui e così lo era anche lei, si era liberata finalmente del peso sulla sua coscienza, finalmente gli aveva confessato veramente ciò che provava.

Poi osservò tutta la gang a bordo, Faith e Wood erano sul sediolino d’avanti, la cacciatrice bruna si prendeva cura amorevolmente del ex preside ferito, anche loro si erano amati nel periodo dell’Apocalisse e ora erano anche loro felici.

Come felici erano Willow, la nuova dea del gruppo, con al suo fianco la sua dolce metà Kennedy, la rossa era stanca dopo il duro incantesimo e appoggiava la testa sulla spalla della sua ragazza, sereni finalmente anche Xander e Anya, forse nel futuro ci sarà per loro un'altra opportunità di matrimonio, come potrebbe nascere, se il suo intuito femminile non la ingannava, qualcosa tra la sua piccola sorellina Dawn e Andrew che ridevano e parlavano come…

Tra mille pensieri scorsero le prime casette del paese più vicino, poi si sentì un grande rombo, Buffy girò la testa di scatto e vide Shira che impennava con la sua moto, per poi sfrecciare davanti a loro con gran velocità, il suo cuore era a mille per il forte colpo preso, aveva paura che sentendo quel rumore avviava un nuovo pericolo, ma per fortuna non era così non avrebbe saputo cosa avrebbe combinata se fosse successo qualcosa al suo amato vampiro.

Arrivati nel centro della città, entrarono in un piccolo ristorante, ma molto confortevole, dentro vi era molta gente probabilmente era il più conosciuto e frequentato in quel posto, così senza pensarci due volte tutta la gang entrò eccetto Spike, Buffy e Shira…

“Come te ne vai? E dove?” urlò Spike tutto d’un fiato sbalordito.

“Non so, ci sarà qualcosa da fare in questo mondo ora che è salvo, credo che tornerò dagli zingari, infondo se sono ancora qui è grazie a loro” Spiegò la vampira, ops! L’Immortale.

“Ma non rimani neanche a mangiare con noi? Te ne vai così senza salutare nessuno?”

Domandò dispiaciuta Buffy, si era affezionata in modo inimmaginabile a lei, si era dimostrata un ottima combattente, ma prima di tutto un altrettanto ottime e fedele amica, e saperla lontana da lei le dispiaceva.

“No Buffy, odio i saluti e tutte quelle smancerie, davvero!” disse con il suo immancabile sorriso, poi passò lo sguardo al vampiro.

“Hai finalmente trovato l’ultimo pezzo mancante per completarti” Spike era emozionato e strinse la mano di Buffy.

“Rendilo felice!” continuò Shira rivolgendosi a Buffy che aveva le lacrime agli occhi, poi l’istinto parlò per le due e si abbracciarono forte.

Poi staccatosi dall’abbraccio con Buffy guardò Spike e lo abbracciò forte che ricambiò lo stesso abbraccio.

Shira si staccò con forza dall’abbraccio e strinse gli occhi cercando di non far uscire le lacrime che inevitabilmente le bagnarono i grandi occhi limpidi…

“Ecco perché odio gli addio!” sorrise, cosa che contagiò anche i due…

“Bhè allora vado, spero di rivedervi!” disse salendo in sella alla sua moto e sfrecciando via verso l’orizzonte.

I due biondi osservavano la moto diventare sempre più piccola salutando con la mano la loro amica finché non sparì.

Poi si guardarono profondamente.

“Buffy ti amo!” sussurrò Spike baciandola con passione.

“Lo so Spike, anche io. Sei tutto il mio mondo!” disse Buffy per poi riprendere il contatto con le labbra del vampiro.

Spike per la felicità delle parole udite sollevò la sua amata da terra e la fece volteggiare in aria.

Ridevano felici, finalmente felici e insieme.. per sempre…

 

The End