FAIRY OAK


Da oltre mille anni,

a mezzanotte precisa , nelle case

di Fairy Oak avviene un fatto magico:

minuscule fate luminose raccontano

storie di bambini e streghe

dagli occhi buoni

emozionate e attente.

Insolito, vero ?!

Tutti sanno che fate e streghe

Non vanno d’accordo

E che alle strghe I bambini

Non piacciono affatto.

Ma siamo nella valle di verdepiano,

Nel villaggio di Fairy Oak

E qui le cose vanno ad sempre

Un po’ diversamente....



Cap 1 : Arrivo a Fairy Oak


Quando giunsi a Fairy Oak, le bambine stavano per nascere.

Avevo fatto un lungo viaggio e attraverso molti regni magici per ragiungere il villaggio della Quercia Fatata. Le mie ali erano stanche,ma l’emozione mi inpediva di fermarne il tremore: Si capisce, era la mia prima esperienza di lavoro!

Buon giorno. Mi chiamo Willow Rosenberg e sono la fata baby – sitter che avete rischiesto al Gran Consiglio!” dissse all’anziana signora che si era affacciata alla porta.

Aveva I capelli bianchi come le rose del suo giardino, le mani affusolate e il portamano ad regina.Teneva gli occhi spalancati e fissi su di me e per un attimo pensai che fosse di pietra perche’ , invece di rispondermi, stava zitta e immobile come una stauta. Ad un tratto sussilto’ , strizzo’ gli occhi per sentire meglio e disse : “ Eh ???”

Non ebbi il tempo di rispondere poiche’ subito dopo lei fece un luuuuuuuuuuuuuungo sospiro, sorridendomi disse :

Piacere di conoscerti, Voluvo Rosen cioe’… Vorreirosenuncamino… insomma, benarrivata. Fatti guardare, sei ancora piu’ bella di come immaginavo. Prego, accomodati su questo Morbidello alla ciliegia, L’ho appena tolto dal forno ed e ancora tiepido, Starai comoda e potrai riposarti.”

La bella signora prese posto su una grande sedia a dondolo scricchiolante, sistemo’ con cur ail suo bell’abito verde salvia e assunse un’aria solenne.

Come ho ditto al Gran Consiglio, cara fatina , il tuo compenso sara’ dieci petali di rosa al mese piu’due panini all’arancio per I giorni di festa.. E… Vorrei poterti chiamare Will , se va bene anche a te.”

Oh.. dieci petali al nese andavano supernenonegrazie! Per nn parlare dei panini all’arancio : ne sono golosissima! Ma Will … stringiticuore!, cosa aveva fatto del mio bellissimo nome?

Presi a mia volt ail tono piu’ serio e solenne che avevo e …. : “ Saro’ onorata di lavorare per voi , strega Lalla Joyce Summers” disse tutto d’un fiato. Ed e vero. Lalla Joyce Summers era la strega piu’ famosa e stimata di tutti I tempi, e per me era un mito! Aveva ricevuto TRE Piume d’oro alla Bonta’ e piu’ importanti riconoscimenti per le scoperte in campo magico. Su di lei giravano mille leggende, si diceva che avesse calvalcato un drago alato, che potesse domare le onde dell’oceano con lo sguardo, che sapesse far fiorire il legno .. La verita’ ? Non la seppi mai. Qualcosa nei suoi occhi mi diceva che un drago avrebbe potuto cavalcarlo eccome! E chissa’ quante di quelle storie erano vere! Ma Joyce non se ne vanto’ mai. Era modesta e molto saggia, forse la piu’ saggia di tutte le Streghe della luce.

Era davvero un grande onore lavorare per lei. E fin ad subito si rivelo’ anche una fortuna.


Cap 2 : La Quercia Fatata


Fairy Oak era un villaggio delizioso. Le case di pietra avevano verqnde e giardini fioriti, protetti ad muri ricoperti di more e rose selvatiche. Gli abitanti erano quasi tutti gentili e c;erano tanti . tantissimi bambini.

Ma una cosa in particolare rendeva il villaggio davvero speciale : a causa di un antico incantesimo, o forse per volere delle stele del Nord, Fairy Oak era l’unico posto , di tutti i mondi reali e incantati, dove umani e creature magiche vivevano insieme, mescolati ad tempo in prefetta armonia. Streghe , fate e maghi abitavano le case di Fairy Oak come normali vittadini, e tali erano consideranti dalla comunita’.

I Magicim come loto stessi usavano chiamarsi, erano stata gli indiscussi padroni di quelle terre molro prima deglio Umani Senza Poteri. E quando questi arrivarono, invece di combatterli , gli aiutarono a stabilirsi. Il capo dei Magici indico’ al capo dei “ Nonmagici” una valle tranquilla che degradava verso il mare calmo di una baia ampia e profonda. Era la valle di Verdepiano. Il Monte Adum e gli altri boschi la proteggevano dai venti gelidi dell’est, e due fiumi dale acque cristalline rendevano la terra verde e rigogliosa. Era un posto ad sogno. E , infatti , qualcuno l’aveva gia’ scelto a sua dimora : una guercia! Se ne stava tutta sola al centro di una raduna ed era l’albero piu’ grande che gli uomini avessero mai visto. Ma non era la grandezza la sua caratteristica piu’ sorprendente : Quercia parlava! Anzi, per essere precisi , nn stava mai zitta. Qualunque cosa le passasse per la testa ( se di testa si può parlare ) La pronunciava ad alta voce, proprio come fanno le persone sole. Quercia fu molto felice di avere finalmente compagnia. E cosi’ , Magici e Nonmagici costruirono intorno a lei il primo villaggio della regione , e in suo onore lo chiamarono Fairy Oak , che significa appunto Quercia Fatata. Gli anni passarono. L’alleanza si trasformo’ in amicizia e I due popoli diventarono spresto uno solo. Le reciproche conoscenza messe insieme portarono risultati straoridinari : i Nonmagici insegnarono ai Magici l’altre della pesca , dell’agricoltura , dell’allevamento .. e la matematica , la storia , la geografica… I Magici ad parte loto organnizzarono spettacoli portentosi nei quail dimostrarono di conscere un’incredibile varieta’ di magie e incamtesimi. E alcuni di questi si rivelarono molto utili alla comunita’. Su due cose nn si trovavano mai : le scienze e la medicina , e riguardo a queste ciuascuno mantenne sempre il proprio pensiero. Per anni fu uno dei regni piu’ ricchi e felici di tutti I tempi .Fino a quando , una terribile notte d’estate , cominciarono gli assalti. Non era ad parte di altri popoli , poiche’ non ve n’erano in quelle terre. Piuttosto , il Male assoluto prese di mira il regno di Fairy Oak. Un menico senza volto e senza anima, deciso a distruggere per il piacere di farlo. Vorrei potervi racconatre di piu’ su di lui, ma tutto quell che so è che il Popolo della Valle si ritrovò a combatterlo piu’ volta a distanza di molti anni e lo sconfisse sempre. Allora, pero’, ero una fatina molto piccolo e vivevo ancora nel mio regno, e i grandi non parlavano volentieri di queste cose davanti a noi. Percio’ non so come fossero andate le cose. Di certo , quando arrivai a Fairy Oak , l’armonia e le quiete regnavano ad molti anni sul villaggio e non c’era traccia di battaglie. In compenso , in tutto quel tempo , le strambe abitudini dei Umani si erano mescolate alle strambate abiutudini dei Magici ed era quasi impossible distinguere gli uni dagli altri. Vi faccio un esempio : Ginestrella Gill spari’ un pomeriggio d’estate dalla poltrona dei suo giardino. Al suo posto lascio’ un Pallone di cioccolato e un biglietto che diceva “ GOOOOOL !” Cje ne era syato di Ginestrella Gill ? Era un’ Umana , cioe’ una Nonmagica , che , stufa, se n’era andata lasciando al marito le due cose per le quail lui l’aveva sempre trascurata , il cioccolato e il calicopalla ? Oppure era una strega, che per festeggiare il compleanno del marito si era trasformata in cio’ che lui amava di piu’ ? Non si seppe mai : mentri I grandi discutevano delle questione , I bambini si mangiarono il Pallone e Ginestrella Gill non torno’ a dare spiegazioni. Che Lalla Jocye Summers fosse una strega lo sapevano tutti , e tutti la stimavano. Era forse la piu’ onorevole cittadina di Fairy Oak e il rispetto che usavano con lei si rifletteva su di me : ricevevo coccole e attenzioni quasi ad tutti. E non è finite : Poiche’ I magici di Fairy Oak che avevano nipotini ospitavano fate baby-sitter come me , avevo anche tante amiche. Ciascuna di noi badava a giovani future machetti e streghette . Le mie si chiamavano Buffy e Faith. Erano le nipotine di Lalla joyce Summers, figlie di sua sorella Darla Periwinkle.


Cap 3 : La famiglia Periwinkle


La signora Darla fu sempre molto gentile com me ( per l’informazione.. tutto questo lo racconta la fata Willow :D ), il Signor William , era un Nonmagico un po’ brontolone, ma molto cortese. “ Will, le tue antenne interferiscono con il segnale della mia radio” mi ripeteva sempre, “ fai qualcosa per favore!”

Ma cos poteva fare ? le lunghe antenne delle fate servono propio a questo, a captare i segnali! Non i segnli delle radio , s’intende , quelli sono arrivati molto dopo, ma I segnali d’aiuto , di pericolo , di gioia….. Non poteva certo tagliarle!

Quanto alle bambine , erano belle come I fiori dei quail portavano il nome e di comportavano quasi sempre bene. Ero la fata piu’ fortunate del mondo. Una sola cosa disturbo’ di tanto in tanto il mio soggiorno a Fairy Oak : l’odore di fuliggine. Puah! Nelle grandi citta’ era tetropuzzolentissimo, lo sapevo, ma per me, che provebivo dal Regno delle Rugiada d’Argento, anche la leggera puzzetta grigia del villaggio era talvolta fastidiosa. Cosi’ Lalla Joyce Summers mi regalo’ un barattolo di mamellata di more, quasi vuoto , ma ancora molto profumato, che divento’ la mia cassette.

Mamma Darla mi fece un lettino di pane che ogni giorno sostitiva con quello appena sfornato; William miregalo’ una scatola di fiammifieri vuota che divento’ il mio armadio e Joyce trasformo’ un rocchetto di filo ad cucire nella piu’ bella scrivania che fata avesse mai avuto. Era una casino piccolo piccolo, ma per me andava benissimo. Ormai l’avrete caipto : noi fate baby-sitter siamo grandi , anzi piccolo, come il palmo della mano di un bambino.

Anche la casadella mia famiglia era molto confortevole e mi ouacque fin dal primogiorno! I soffitti, il pavimento e I mobile di legno infondevano un’atomosfera calda e accogliente, sopratutto di sera, quando le luci venivano accese e si dava fuoco alla legna nel grande camino della sala. Di giorno, invece, I muri di pietra Bianca e rosata accoglieva la luce che entrava dale grandi finerstre e la casa s’illuminava d’oro.

C’erano nove stanze, ma parevano cento! Comunicavano tutte attraverso un complicate sistema di porte, scale e corridoi, e nessuna era sullo stesso livello. Guardandola ad fuori , si sarebbe detta una casa a tre piani, ma dentro era tutto un saliscendi di gradini e scalette scricchiolanti. Un vero labirinto!

Aveva un buon profumo di legno, ma un’annusatina piu’ attenta rivelava che ciascuna stanza possedeva un aroma particolare : La cucina , per esempio , profumava di mele e di legno d’acero; la camera delle bambine invece sapeva di matite temperate e di burrocacao alla fragola; lo studio del signor William aveva il buon odore dei libri, eil salotto sapeva di cognac, mentre la camera di Joyce profumava di bucato fresco. Era facile orientarsi, bastava fidarsi del naso invece che degli occhi!


Trascorsi molti ani inquella casa e ne ricordo ogni attimo poiche’ furono I piu’ belli e I piu’ intensi della mia vita.


Cap 4 -L’Ora del Racconto.


Tutte le notti, quando l’orologo della Piazza della Guercia batteva mezzanotte, le streghe e I magi di Fairy Oak chiamavano le fate baby-sitter per sapere cosa avevano fatto I loro nipotini durante il giorno.

Noi la chiamavamo “ l’Ora del Racconto”…

Will , esci dalla mamellata, per favore: è ora!”

Jojce mi aspettava nella serra adossata alla casa, con gli attrezzi da giardinaggio in mano e gli occhi a punto iterrogativo ( le streghe sanno farlo!). Mentre io parlavo, lei lentamente potava, inaffiava,invasava, staccava fiori appassiti, lucidava foglie… Diceva che cosi’ mi ascoltava meglio, e a me piaceva guardarla. Iprimi anni trascorsero lievi e sereni. Ma intorno al nono anno qualcosa cambio’. Joyce divento’ molto piu’ curiosa di particolari e dettagli che potessero dimostrare anche solo un’ombra di magia nelle bambine. Le streghe, di solito , rivelano i loto poteri con l’arrivo dei dentini premolari, e mai dopo che tutt’e otto sono cresciuti. E cosi’, quando cominciarono a intravedersi I puntini bianchi del settimo premolare di Faith e Buffy mise il sesto , la domanda di Joyce all’Ora del Racconto divenne sempre la stessa : Allora, Will, hanno fatto qualche magia?”

Era preoccupata, povera zia, e non senza motivo. L’aticolo Abc sez. D n. 23,5+ 6 – 1 del Magico Regolamento delle streghe e sei maghi recita testualmente :


Èstabilito che I poteri magici dei maghi e delle streghe si trasmettono solo ed esclusivamente ad zii a nipotini. La pena per I tragressori è il confinamento a vita a Bosco- che – Canta, sotto forma di alberi o arbusti con radici ben radicate nel terreno.


Ma esistono delle eccezione, e una in particolare preoccupava Lalla Joyce ( posilla b – articolo Abc sez. S n 23,5+ 6 -6 del Magico Regolamento ) :

... I bambini gemelli non possono ereditare i poteri magici.


Indovinato ?? Buffy e Faith erano gemelle!

Nel senso che erano venute al mondo lo stesso giorno, ma a distanza di 12 ore esatte una dall’altra!

Fu un fatto molto strano...


Cap 5 - Due sorelle quasi gemelle


Il medico del villaggio aveva previsto che le bambne sarebbero nate il 30 ottobre. Cosi’, puntuale, quel giorno si persentó a casa nostra con la sua valigeta.

Allora, vecchio mio, sei pronto ?” disse entrando al Signor William, assestandogli una sonora pacca sulle spalle.

Oh, no , non sono io.... Darla ...”

Sì, William , lo so che è Darla a partorire. Diciamo se sei pronto a diventare padre... Credo che tu sia un po’agitato eh ? Ma è comprensibile. Allora dov’ è la futura mamma ?

William accompagno’ il Dottor Riley Finn nella camera di Darla, dove lo aspettava anche Joyce; e chiuse la porta. Lui e io restammo fuori ad aspettare e ci semprò che il tempo non passasse mai.

Avevamo percorso il corridoio avanti e indietro millemoltissime volte, quando a un tratto Joyce mise la testa fuori dalla camera e disse :

Ci siamo!”

William si arrestò di colpo, si accese la pipa ) che era gia’ accesa ! ) e con le mani in tasca cominciò a battere un piede per terra guardandolo fisso davanti a sè. L’orologio del camino battè il primo rintocco di mezzanotte e .. a mezzanotte e un secondo precisa del 31 ottobre...

E una femmina!” grido’ il medico . – “ E sta benone!”

Fiuuuù!” William tirò il primo sospiro di sollievo della giornata e finalmente si lascio’ cadere su una poltrona.

Vado a vederla” disse.

Non stavo più nelle ali per l’amozione. Darla teneva la bambina tra le braccia e sorrideva:

Conplimenti , signor William! È bellissima!” gridai .

Ha i capelli castano scuro e la pelle molto colorita.. Gli occhi però non si vedono perchè li tiene chiusi e , sentite ? strilla come un’aquila...”

Quando Joyce sollevò la bambina per lavarla, notai un particolare così grazioso che volai a raccontarlo al signor William di persona:

Ha una piccolissima macchietta sul pancino .. e nella terra dei magi si chiama Faith..

.... e Darla ti manda a dire che, se sei d’accordo , vorrebbe chiamare la bambina Faith!” disse joyce. Era sulla porta della stabza reggeva la bambina. Il signor Wiliam rimase senza parole.

Mentre ci pensi, occupati di lei” continuò joyce un po’ frettolosamente posandogli Faith tra le braccia.

La sua mamma deve fare nascere un altro bambino... “ spiegò, e scinparve di nuovo in sala parto.

Tornammo tutti alle nostre posizioni. William, come me , riprese a cmminare avanti e indietro con Faith che finalmente , in braccio al suo papà, si era addormentata.

La sua sorellina però tardava a presentarsi. Cominciarono a preoccuparci, ma il medico, un vecchio mago esperto e paziente, ci disse di stare tranquilli, poiché la bimba aspettava di vedere la luce. E intendeva nel vero senso delle parole, cioè aspettava di nascere quando il sole fosse stato alto nel cielo!

E infatti così fu : a mezzogiorno preciso di quello stesso giorno, Buffy venne al mondo. Esausti ma strafelici, brindammo al lieto evento con un squisito liquorino di zucca, preparato da Joyce per l’ocasione.

Poi, con calma, andai ad ammirare l’ultima nata.

La piccola non somigliava molto a Faith : aveva i capelli biondi .. ma cerano tantissime cose che le due avevano in confronto : aveva lo stesso nasino’ all’insù, la stessa bella forma di viso, e come lei pesava 3 chili e dieci grammi esatti... ma unaltra cosa a differenza di Faith, Buffy aveva gli ochi spalancati sul mondo. Non c’erano macchie sul suo pancino, guardai bene, e invece di piangere e strillare, la ritardataria sorrideva a tutti.

Venne chiamata Buffy, perché... È una storia buffa che vi raccontero’, ma non adesso. Sappiate solo che appena Faith vide la sua nuova dorellina, divento’ rossa e grido’: “ Buff” ( come puo succedere nn me lo chiedete per favore.. nn ho scritto io la storia :D .. mah.. neonati che parlano.. avete mai sentito ??”

Non credo intendesse farle un complimento, ma da quel momento Buffy su soprannominata Buff.


Quel che adesso è importante ricordare è che la legge dei magici non ammette che le sorelle gemelle siano streghe!

Eppure, Lalla joyce nutriva ancora una speranza: forse dodici ore di differenza bastavano a rapresentare un ecc-eccezione, cioè l’eccezione dell’eccezione alla rgola “ Se due gemello non sono gemelle perfette, allora possono ereditare la stregosita’”

Forse. Perchè delle ecc-eccezioni non bisogna mai fidarsi.


Cap 6 – Volare è una magia!


Non ricordo bene cosa inventassi in quei giorni per rassicurare Lalla Joyce. Il tempo passava, le bambine crescevano e diventavano ogni giorno più belle, ma di magia in loro non vi era l’ombra. Quasi tutti i denti premolari erano spuntati, eppure Buffy e Faith continuavano a comportarsi come bambine nonmagiche : si alzavano in ritardo per la scuola, sopratutto Faith, facevano i capricci per vestirsi e davano sempre un bacio a tutti prima di uscire. A scuola litigavano con Cordelia Chase ( parola da fata, era impossibile non farlo! ) , studiavano con naso sprofondato nei libri e la schiena storta come un ramo, prendevano cotte per i ragazzi carini e ridevano davanti alla scuola con le amiche, sopratutto Buffy, la più allegra e gentile delle due. E , devo ammatterlo, la mia preferita.

Volevo molto bene anche a Faith, si capisce, ma il suo carattere un po’ ribelle e il lampo d’inqiuetudine che a volte le balenava nello squardo mi tenevano un po’ a distanza.

A parte questo, erano due bambine adorabili! E sospirososrosospiro!, assolutamente normali.

Almeno così avevo creduto fino alla tremilaottocentottantesima sera.


Oh, la ricordo bene, perché fu allora che tutto cambiò

Era una tiepida notte di giugno. Dai prati arrivava il profumo intenso dell’erba tagliata e il lieve canto dei grilli. Mamma Darla aveva tolto le coperte dai letti delle ragazze., il camino era stato ben pulito e Lalla joyce aveva ripreso a indossare il grembiule di lino blu.

Mi appresentavo a raggiungerla nella serra, e mentre volava di stanza in stanza ripassavo il mio racocnto: desidervano renderlo emozionante e per la prima volta pensai di aggiungere qualche piccolo “ decoro” che potesse consolare la mia strega:

vediamo.. Oggi Faith si e svegliata rardi ( come al solito) ma... uhm, si è svegliata... cantando! Ecco sì, cantando una melodia che... doveva essere proprio magica, perché ha attirato l’attenzione degli uccellini e anche delle farfalle e .... E Buff ?? Lei invece ha fatto certamente qualche magia a .. ai capelli! Proprio così : quando si e alzata sembravano verdi, cioè blu, no..... d’oro . Sì , splendevano di luce dorata. E a scuola poi... “

Stavo giusto pensando a come dare un po’ di colore alle ore di lezione, quando joyce mi sorprese venendomi incontro sulla porta della serra:

Allora Will? Oggi hanno fatto qualche magia ?” chiese a bruciapelo. Non ero pronta.

No “ dissi dimenticandomi tutte le mie buone intenzioni.

Purtroppono. Non è successo niente di insolito. Alle sette , come sempre , è suonata la sveglia, Buffy non l’ha sentita, Faith le ha tirato un cuscino e mamma Darla a urlato “ ALZATEVIIIII!” Buffy è uscita dal letto, è volata fino alle ciabatte e...


CRASH!


Il mio racconto fu interrotto sa un rumore assordante.

Urakablù! Che soavento! Co... cos’è successo?” esclamai verde di paura.

Il più bel vado di Lonicera caprifolium era caduto dalle mani di Joyce e si era sparpagliato in mille pezzi su tutto il pavimento. E invece di disperarsi, Joyce mi guardava con gli occhi a punto esaclamativo e la bocca spalancata.

Provò a dire qualcosa... la sua mascella però non voleva sapere di richiudersi e dalla sua bocca uscirono parole incomprensibili.

Non l’aveva mai vista così. Comincai a preoccuparmi, quando all’improvviso lei prese a saltare e ballare fra i vadi cantando :


Buff a volato, Buffy ha volato:

i poteri a ereditato!

Vola, vola, vola, piccola bimbetta,

il mondo a erefitato

la mia giovane streghetta!


Era una gioia guardarla. Finalmente avevo detto la frase che aspettava da anni. Averlo saputo! Voglio dire : se avessi capito prima che era questo che stava aspettando, glielo avrei detto subito: perché Buffy volava già da un po’!

Sudata e col fiatone, Joyce fermò la sua giravolta davanti a me e con gli occhi a fessura mi chiese:

E f ?

Eh, si . L’arte di potare i nomi di Lalla Joyce aveva colpito anche Faith.

Faith no” risposi, un po’ intimorita.

f non ha volta? Vuoi dire che ho trasmesso i miei poteri a una sola delle bambine ? È strano...” disse osservandomi con un occhio a punto esclamativo e l’altro un punto interrogatico, tanto che non sapevo più quale guardare.

Sono davvero felice per Buff” disse “ Ma ora f mi preoccupa ancora di più. Il suo ultimo dente è quadi fuori del tutto, questione di ore, forse giàdomani....

Lo so “ la confortai “ lo so”

Ma intanto Buff è una strega...”continuo’ lei con un sospiro.

A quanto pare ...”

E ha voltato...”

Oh sì.”

Per la prima volta....”

Oh no.”

NON È LA PRIMA VOLTA?” esclamò girandosi di scatto verso di me.

B ... beh, no. Non propio, ecco...”

E QUANDO HA VOLATO PER LA PRIMA VOLTA?”

Qua... qualche annuccio fa? Vediamo...”

QUALCHE ANNO FA??”

Senti le mie antenne svenire.

BUFF VOLTA GIÁ DA ANNI E TU NON MI HAI MAI DETTO NIENTE???

Veniva verso di me con gli occhi a forma di drago e la faccia viola. Quando una strega della luce di arrabbia è capace di’incenerirti, salvo poi chiederti scusa ( perchè le streghe della luce sono gentili ) . Ma dopo. E così indietreggiavo, inciampando contro il vetro freddo della serra. Era in trappola. Mi coprii con le braccia e strinsi gli occhi in attesa dello “ Zot”

Passò un attimo. Poi un altro, e un altro ancora. Poichè non succedeva nulla, mi decisi ad aprire un occhio: Lalla joyce era davanti a me e mi fissava. Le braccia conserte, la faccia deria... ma almeno era tornata del suo colore normale.

Piantala di fare tutte queste scene, sai che non ti faccio niente” disse e abbassò una mano per farmi salire. Pensai < Forse preferisce mangiarmi!>

Invece mi depositò in un vaso , su un pratino morbido di fiori blu.

in fondo non è tutta colpa tua” disse mentre si accomodava sul dondolo tirando uno dei suoi luuuuunghi sospiri:

ci sono cose che ancora non ti ho spiegato. Ma ora, per favore, raccontami bene quello che è successo oggi, e sopratutto dimmi tutto del primo giorni in cui Buff a voltato...

Stavo per aprire bocca, quando

Un momento!” Joyce mi interruppe di nuovo.

< Che cosa ho fatto adesso?> pensai preoccupata.

Willow Rosenberg” continuo’ “ prima che tu vada avanti, per favore, vai nello studio, prendi il vocabolario e leggi millecinquecento volte il significato delle parole “ Niente” e “ Insolito”. Vorrei essere sicura che in futuro non ti sfuggiranno banali episodi come draghi che svolazano per casa o minestroni che si strasformano in coriandoli. E tanto per essere più chiara, Will, in questo mondo una bambina che vola non è esattamente “niente di insolito”. Se una bambina volta, o ha ingiato un palloncino, oppure è una strega!” concluse.


È la legge delle fate: se qualcuno ti chiama con il tuo nome per intero, e senza sbagliarlo, devi per forza ubbidire. Per questo il scegliamo lunghi e arzigogliati. Ma io sapevo cosa significavano Niente e Insolito, e quel giorno non era successo niente d’insolito. Buffy volava già da un po’. Solo, credevo fosse naturale, volare!

Beh, poteva andare peggio. Joyce avrebbe potuto infuriarsi davvero e allora addio Strega della luce e benvenuta Strega del buio. Zot! Zot! Zot!

Tornai dalla studio recitando a voce alta il significato della parola “ Insolito”. Joyce stava sistemendo i vasi e sorrise. Con una mano si picchiettò la spalla: andai a sedermi lì, sul suo scialle morbido, E con calma rispresi il mio racconto...


Cap 7 - Il volo di Buff


Il primo volo di Buff? Lo ricordo bene, servì a saltare i gradini di casa.

Buffy stava tornando da scuola e camminiva lrnta, calciando i sassolini sulla strada. Assorta nei suoi pensieri, come spesso le capitava, arrivò davanti agli scalini di casa afferrò saldamente le cinghie della cartella e , come un soffione nel vento, si sollevò in aria; fece un breve voletto verso la porta e atterrò lieve sullo zerbino, in punta di piedi come una ballerina.

Non disse una parola, non si stupì nemmeno un po’. Aprì la porta ed entrò. Nessuno la vide. A parte me, ma io considerai del tutto naturale fare gli scalini in quel modo... anche a otto anni!

Aveva otto anni” commentò Joyce con un filo di voce.

Si, e da allora ha volato tutti i giorni.”

TUTTI I GIORNI?”

Proprio così... piccoli voli. Per rimettere a posto un libro nel ripiano più alto della libreria, per regolare le lancette della pendola, per riportare un uccellino del suo nido. E qualche volta, quando è scalza, vola dritto verso le pantofole per non prendere freddo ai piedi.

Come stammattina?” chiese Joyce.

Appunto!”

Possibile che Faith non abbia mai detto niente a nessuno di noi?”

Senza saperlo, diedi la peggior spiegazione possibile.

Faith non ha mai visto Buffy volare!”

MAI?”

Ora che ci penso, è trambetto davvero, ma ogni volta che Buff vola, Faith sta guardandoda un’altra parte...” aggiunsi , ahimè.

Oh no!” sussultò Joyce “ Questo è un brittissimo segno! Da quel che mi racconti , sembra che la magia stia escludendo Faith. Ma com’è possibile, è nata per prima e perciò per prima avrebbe dovuto... a meno che... No,no,no,no! Sarebbe un distrastro, una vera catastrofe.”

Cosa, che cosa sarebbe una catastrofe? Chiesi preoccupata.

Fatina mia, se Buff è una stregheta e F non lo è, le due dorelle DEVONO ESSERE DIVISE. Le giovani streghe ricevono un ‘educazione speciale, diversa da quella delle bambine senza poter. I Non-magici non possono conoscere i riti, gli incantesimi, le arti segrete delle streghe: crescere una stregha e una non magica nella stessa casa è vietato”

Joyce aveva abbassato improvvisamente la voce come se qualcuno fosse stato in ascolto.

Coma mai, tocca alle zie educare le nipotine: riesci a immaginare cosa accadrebbe se io e Buff dovessimo ALLONTANARCI?”

Barcollai. F e Buff divise, peggiocasofunesto!

No, non riuscivo proprioa immaginarmelo. Cercai di rassicurare Joyce, e me stessa.

Il tempo e un mago potente “ dissi con più convinzione possibile “ lui solo sa cosa accadra’. Lasciamolo lavorare, aspettiamo ancora un po’....


Quella notte non riuscii a chiudere occhio. Se avessi raccontato subito a Joyce che Buff volava, forse lei avrebbe potuto aiutare Faith finché ce ne fosse stato il tempo. Invece, per colpa mia, l’ultima speranza di vedere compiere una magia alla prima nata stava per scomparire per sempre.

Mi girai e rigirai nel mio lettino pensando alla giornata appena trascorsa in cerca di un segno, di un indizio che forse avevo trascurato. Ripercorsi col pensiero tutto dal pincipio, da quando era suonata la sveglia...


(wip)