LA RISCOPERTA DI SE STESSA



Stanca.

Così Buffy si sentiva.

Stanca di lottare, di prendere sempre la decisione giusta, di fare sempre la cosa giusta, a lei non era permesso sbagliare, sentirsi in colpa, piangere, e soprattutto non le era permesso amare.

Non era proprio giusto metterlo in questi termini, a lei non era permesse amare qualcuno che non fosse immacolato, pulito , puro, candido qualcuno che se pur avesse salvato la vita migliaia di volte ai suoi amici sarebbe sempre rimasto un mostro, sempre qualcuno da giudicare e condannare.

E forse lui era più umano di tutte le persone che conosceva, non giudicava mai, cercava sempre di trovare delle attenuanti agli altri, cercava di capire che cosa cercavano, in che cosa sbagliavano, ma quando si trattava di lui i termini di perdono e di circostanze venivano cancellati dal vocabolario che tutti loro conoscevano, per lui non c’era perdono e lei continuava a dirgli che non era colpa sua, che non aveva commesso lui tutti quei raccapriccianti omicidi, ma lui continuava a dire che lui era stato il responsabile a tutto questo, se quella sera non avesse accettato di vivere in un mondo di tenebre molte persone avrebbero vissuto invece di essere state crudelmente assassinate.

Lei gli ripeteva che non era vero, che non era stata colpa sua, che adesso stava dalla parte del bene, ma lui si estraniava da lei e si chiudeva in se stesso.

Erano stati felici, molto felici ma per poco troppo poco tempo e poi tutto era crollato, lui le aveva fatto toccare il cielo con un dito:avevano fatto l’amore e poi lui era cambiato , non aveva più la sua preziosissima anima che faceva la differenza.

Era ridiventato Angelus, infatti lui era condannato a subire i sensi di colpa che provocava l’anima e se fosse stato felice lui avrebbe perso la sua anima.

Era stato dura accettare di dover combattere con lui e forse di doverlo uccidere.

Per convincersi si diceva che di lui non era rimasto niente, ma poi quando lo guardava erano i suoi occhi che rivedeva , e quando lo colpiva era lui che colpiva.

Poi aveva capito che non si poteva più versare sangue, e si era arresa all’idea di ucciderlo. E poi ancora la speranza, quella speranza di poterlo riavere con se, di poter abbandonarsi ancora nelle sue braccia, come se il mondo cominciasse e finisse con lui, Willow aveva detto di poter tentare, che era un incantesimo di alto livello, non per principianti come lei, ma poteva tentare, doveva tentare, ma anche quella speranza si era spenta quando aveva visto l’allegra ragazza dai capelli rossi in coma, e adesso si era giurata che non avrebbe mai più sperato, mai più amato e che l’avrebbe ucciso.

Era lì davanti a lui, e continuava a sorriderle sarcastico ,le faceva più male con le parole, che con le armi;stava per infliggergli il colpo che lo avrebbe ucciso portandolo all’inferno, quando aveva visto i suoi occhi accendersi di un bagliore e ritornare con uno sguardo di velluto intensamente scuro, lo aveva visto piangere e poi lui le aveva confessato che non ricordava cosa era successo e le aveva detto anche che gli era mancata, si era ritrovata ancora una volta nell’abbraccio pieno d’amore del vampiro con l’anima, aveva creduto che fosse tutto finito ma quando poi aveva visto alchata aprirsi piano piano , aveva compreso che ormai era finita, lo aveva baciato gli aveva detto di amarlo anche lui aveva detto di amarla, e poi lei gli aveva detto di chiudere gli occhi, lui aveva fiducia in lei si era fidato di lei e aveva fatto quello che gli diceva. Lei avrebbe voluto dirgli di non chiudere gli occhi di non fidarsi, di non credere a lei, di tenere gli occhi aperti e chiedere perché ma in vece lui si era fidato e per questo era morto

Aveva affondato la spada con tutto il coraggio che le rimaneva , aveva visto il suo dolce viso deformarsi dal dolore, i suoi occhi avevano mostrato sorpresa , aveva pronunciato il suo nome, aveva sollevato la mano per cercare quella di lei, ma lui aveva visto nello sguardo di Buffy dolore, un dolore lancinante e una muta preghiera: perdonami;poi così come tutto iniziato tutto finì.

Buffy si ritrovò di nuovo al buio sola e con tutto il suo dolore.

Per quello che era successo se ne era andata, adesso non aveva più nessun dovere, aveva salvato il mondo anche se questo le era costato la vita di Angel: la sua anima.

Se ne era andata lontano dove nessuno poteva imporle la vita della cacciatrice ma anche a Los Angeles aveva visto la vita di un ragazzo svanire così all’improvviso, e aveva deciso di continuare a lottare per Angel, per sua madre, per Willow e anche per Xander e il sig. Gils .

Aveva convissuto con il suo dolore fino a quando non aveva visto ancora nel buio i suoi occhi pieni di terrore e paura, lo aveva legato e portato alla sua vecchia casa per impedire di fare del male: lui adesso si trovava allo stato animale. Probabilmente il suo stato era dovuto alle terribili torture a cui certamente all’inferno era stato sottoposto.

Aveva dovuto aiutarlo a fare i gesti più semplici , come lavarsi, vestirsi, nutrirsi ; lei era stata contenta di poter così occuparsi di lui ma nella sua mente un pensiero si formava ogni volta che pensava a lui: io l’ho ucciso , adesso lui mi odia.

Finalmente lui aveva acquistato coscienza di lui e del mondo che lo circondava, aveva cominciato a parlare e a svolgere tutte le mansioni fondamentali per vivere, nonostante ciò Buffy si recava da lui con la scusa che loro potevano essere amici , ma poi si erano ritrovati a baciarsi a desiderarsi come la sera del suo diciassettesimo compleanno, e a fermarsi, prima che l’irreparabile accadesse.

Si erano riscoperti di nuovo felici, le cose andavano bene, loro si amavano e per Buffy questo contavano , ma per Angel la realtà era un'altra: lui era e sarebbe sempre stato un vampiro, e lei era così dolce innocente e non meritava di vivere con lui nel buio, non meritava mostri demoni e vampiri, meritava una vita come la chiamava lei “normale” con marito e bambini tutte cose che lui non poteva darle, e poi c’era la costante paura di non resistere,di lasciarsi andare e sprofondare nella luce con lei e di metter così a repentaglio la vita di Buffy e quella del mondo. A dar voce alla sue paure era stata Joyce , la madre di Buffy, che si era recata da lui dicendo ad Angel che non poteva tener legata alle tenebre Buffy, di non permetter a Buffy di buttare via la sua vita e così aveva preso la sua decisione: lasciare Buffy.

Le aveva detto che non voleva che la sua vita si svolgesse con lei e che se ne sarebbe andato subito dopo l’ascensione del sindaco.

Lei aveva protestato aveva detto che il suo mondo normale era con lui, che lo amava ma si era dovuta arrendere, Angel era rimasto con la stessa decisione.

Era però rimasta sorpresa quando lo aveva visto al ballo della scuola con uno smoking bello più che mai, lui aveva detto che era un’occasione importante e non voleva perderla ma che non significava che sarebbe rimasto, lei aveva detto che lo sapeva ed era rimasta ancora al sicuro nel suo abbraccio.

E poi aveva rischiato di perderlo di nuovo e questa volta per sempre, Faith gli aveva lanciato un dardo avvelenato e come cura ci voleva il sangue di una cacciatrice, aveva quasi ucciso Faith, e alla fine aveva deciso di donagli il suo sangue, lui si era opposto aveva detto che non poteva che l’avrebbe uccisa, ma lei lo aveva costretto con la forza e alla fine lui si salvato e per fortuna anche lei. Avrebbe dato la sua vita per lui, e adesso avevano un legame indiscindibile, un legame forgiato dall’amore di una cacciatrice e di un vampire, un legame forgiato con il sangue.

E poi lo aveva visto scomparire nel buoi della notte.

Era stata male, molto male, si era confidata solo con Willow; le aveva detto che lo amava che la sua vita non aveva senso senza di lui, l’amica l’aveva rassicurata aveva detto che il dolore prima o poi sarebbe scomparso, ma non era vero il dolore c’era, meno incessante forse , ma comunque c’era.

Aveva poi conosciuto Parker Adam, che l’aveva solamente usata per il suo divertimento ,e poi c’era stato Riley Finn.

Lui l’amava veramente, lei per poco aveva creduto di amarlo, ma quando poi si era dovuta recare a Los Angels per salvare Angel da Faith il suo mondo si era sgretolato di nuovo:

***************************** Buffy ed Angel sono da soli, alla stazione di polizia.

Buffy: "Avresti dovuto dirmi cosa stava succedendo."

Angel: "Non - non pensavo fossero affari tuoi."

Buffy: "Non sarebbero affari miei?"

Angel: "Avevo bisogno di più tempo con Faith. Non sono sicuro..."

Buffy: "Avevi bisogno ... Hai un’idea di come sia stato per me vederti con lei? Che tu abbia fatto tutto alle mie spalle... "

Angel: "Buffy, questo non ti riguardava! Riguardava il fatto di salvare l’anima di qualcuno. E’ quello che faccio qui e tu non ne fai parte. E’ stata una tua idea, ricordi? Rimanere lontani."

Buffy: "Sono venuta qui perché eri in pericolo."

Angel: "Sono in pericolo ogni giorno. Sei venuta a causa di Faith. Stavi cercando vendetta."

Buffy: "Ne ho il diritto."

Angel: "Non nella mia città."

Buffy: "Ora ho qualcuno nella mia vita. Che amo. Non è come quello che c’e’ stato tra noi. E’ veramente nuovo. Vuoi sapere cosa lo rende nuovo? Io mi fido lui. Lo conosco."

Angel: "Grande. E’ bello che tu sia andata avanti. Io non posso. Hai trovato qualcuno nuovo. A me non è permesso, ricordi? Vederti mi fa ancora male e la persona con la quale condivido questo sono io! Tu non mi conosci più. Quindi non venire qui con la tua meravigliosa nuova vita aspettandoti che io faccia le cose a modo tuo. Vattene a casa!"

Buffy: "Vedi? Faith ha vinto ancora."

Angel senza guardarla: "Vattene."

Buffy se ne va.

****************************

Non voleva realmente dirgli quelle cose, ma la rabbia la gelosia di non poter più far parte del suo mondo l’aveva spinta a dirle.

Era stata male poi, ma piano piano si era di nuovo ripresa , aveva di nuovo messo la sua maschera per proteggersi dal mondo.

Anche Angel si era pentito di averle detto di non far parte più della sua vita e aveva deciso di andare a Sunnydale per scusarsi con lei, ma aveva trovato Riley che aveva creduto che fosse tornato cattivo ,avevano cominciato a combattere e ovviamente Angel aveva avuto la meglio.

Era comunque andato da lei per scusarsi:

************ Buffy: "D'accordo, io vengo a trovarti per darti una mano e tu mi tratti come se fossi solo la tua ex."

Angel: "Beh, tecnicamente."

Buffy: "Sta zitto. Mi ordini di andarmene subito dalla tua città, e poi vieni qui e ti metti a prendere a pugni in faccia il mio ragazzo, a questo punto vorrei tanto sapere che cosa accidenti credi di fare, Angel?"

Angel: "Cercavo di migliorare le cose. ... Beh ... Va molto bene non credi?"

Buffy: "Benissimo."

Angel: "Sai, non volevo che finisse così. Il modo in cui ti ho parlato, volevo scusarmi, io non avevo alcun diritto."

Buffy: "E Riley?"

Angel: "Sono stato aggredito dai soldati, lui si è messo in mezzo, non mi andava di concedergli il beneficio del dubbio."

Buffy: "Prova a metterti al posto suo."

Angel: "D'accordo."

Buffy: "Senti, non era tutto sbagliato quello che mi hai detto a Los Angeles, ormai non facciamo più parte l'uno dell'altra, non avevo il diritto di venire da te ed esprimere dei giudizi."

Angel: "Comunque mi dispiace."

Buffy: "Ti ringrazio."

Angel: "La prossima volta ti chiederò scusa per telefono ... C'è un'aria parecchio tesa da queste parti."

Buffy: "In effetti questo è vero."

Angel: "Che posso fare?"

Buffy: "Sinceramente, la cosa migliore che puoi fare adesso è ...."

Angel: "Okay."

Buffy: "Però è bello che tu sia venuto."

Poi si era incamminato ma era tornato indietro

Angel: "Ah, eh, Riley."

Buffy: "Si?"

Angel: "Non mi piace."

Buffy: "Ti ringrazio."

E aveva trovato di nuovo il coraggio di sorriderle.

**********************************

E adesso che anche Riley l’aveva lasciata, perché diceva che lei non lo amava, si ritrovava di nuovo sola a combattere con il suo dolore.

Voleva di nuovo ritrovarsi nell’abbraccio del vampiro con l’anima, in questo momento le mancava più che mai.

Ma sapeva che questo sarebbe stato impossibile, ormai lui aveva un'altra vita, che non comprendeva lei, lei comunque sognava tutte le notti la prima volta che si erano visti:

**********************

Buffy: Che cosa vuoi?

Angel:Voglio quello che vuoi tu

Buffy: D'accordo. E io che cosa voglio?

Angel: Ucciderli, ucciderli tutti

Buffy: Spiacente, risposta errata, ma ha vinto lo stesso una fornitura per un anno di cera per pavimenti

Buffy: Tu chi sei?

Angel: Diciamo che sono solo un amico

Buffy: Già, ma forse io non lo voglio un amico

Angel: Non ho detto di essere amico tuo ****************************

Ed ogni notte si addormentava con il sorriso sulle labbra.

Ma poi quando apriva gli occhi, si accorgeva che era solo un sogno destinato a rimanere tale.

Buffy stava facendo scivolare la vita via dal suo corpo, di questo lei si rendeva conto, non riusciva a lottare contro la consapevolezza che lui non c’era più. Adesso le tornavano in mente i discorsi che le faceva Spike:

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Spike:“Lezione numero due: fai domande precise. Vuoi sapere come ho vinto? La domanda non è come ho vinto, ma come loro hanno perso.

Buffy:“E c'è differenza?

Spike:“C'è un'enorme differenza.


Spike:“La prima volta è stata ordinaria amministrazione, ma la seconda è stato un tocco di classe. Era in gamba, un vero osso duro. Ah, che battaglia! Avrei ballato con lei tutta la notte [...] Una volta aperte le danze non ti fermeresti mai. Ti svegli ogni mattina con un interrogativo che ti ronza nel cervello: oggi sarà il giorno della mia morte? La morte ti sta alle costole e prima o poi ti piomberà addosso. Una parte di te lo vorrebbe, per mettere fine alla paura e all' incertezza. Anche perché sei innamorata della morte. La morte è un' opera d' arte. La modelli con le tue mani giorno dopo giorno. L' ultimo respiro, quel senso di pace. Parte di te lo vorrebbe disperatamente. Come sarà? Dove mi porterà? Ora lo vedrai. Ecco il segreto. Non è nei pugni che non hai dato, o nei calci che non hai sferrato. Loro lo hanno voluto. Ogni Cacciatrice desidera la morte. Anche tu. [...] Presto o tardi vorrai morire.”

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Aveva ragione le cacciatrici muoiono quando desiderano morire, lei non desiderava ancora tanto, ma se non avesse fatto qualcosa prima o poi sarebbe successo.

Doveva ritrovare se stessa , doveva sapere che cosa avrebbe fatto nella vita se non fosse stata una cacciatrice e se non avesse conosciuto Angel.

Voleva partire, voleva andare via e riscoprire se stessa , e poi avrebbe pensato se fosse stato o no il caso di ritornare a casa.

Decisa più che mai a partire cominciò a scrivere una lettera per i suoi amici



Cari amici miei,

So che forse sto per darvi un dispiacere , ma ho deciso di partire, di cambiare la mia vita, di ritrovare me stessa, non sono più la stessa persona che avete conosciuto ad una scuola superiore, sono cambiata, sono stata costretta a cambiare per il ruolo che mi è stato affidato e sono certa che anche voi forse siete cambiati a causa mia: mi dispiace, non sapete quanto mi dispiaccia tutto questo.

In questi ultimi giorni mi sono venute in mente le parole di Spike: Loro lo hanno voluto. Ogni Cacciatrice desidera la morte. Anche tu. [...] Presto o tardi vorrai morire.”. E adesso mi accorgo che sto già desiderando di morire, di mettere fine al dolore che continua incessantemente a fluire dentro di me, ma devo essere forte, voglio sapere che cosa sarebbe stata la mia vita senza demoni e vampiri e quindi senza Angel.

Ho deciso di scrivervi queste poche righe per dirvi di prendervi cura uno dell’altro e di volervi sempre bene, e per dirvi che questo non è un addio e semplicemente un arrivederci, perché ritornerò, e quando ritornerò sarò la ragazza vitale che sono sempre stata.

Lo so che forse sono una vigliacca, che avreste preferito che io vi dicessi queste cose di persona, ma so già che non avrei potuto sopportare i vostri sguardi,mi dispiace tanto.

E volevo ricordarvi che vi voglio bene, che vi vorrò sempre bene, e che siete la mia famiglia,e lo sarete per sempre qualsiasi cosa succeda.

La vostra

Buffy”

E preparò i bagagli, nella valigia mise tutto il necessario per vivere e una somma di denaro non indifferente.

Prima di prendere il pullman che l’avrebbe portata a Santa Barbara, una città vicino Los Angels, Buffy lasciò la sua lettera nella posta di Willow, lei l’avrebbe letta e avrebbe trovato il modo più opportuno di spiegare le cose agli altri.

Finalmente era sul pullman, pronta a riscoprire se stessa a tutti i costi, c’erano degl’obiettivi:1)doveva dimenticarsi per quella breve vacanza chi era, 2)doveva divertirsi a più non posso e 3)doveva dimenticare Angel definitivamente.

Si sedette nel pullman dove sarebbe cominciata una nuova Buffy.

Dopo ore di tragitto arrivò finalmente a Santa Barbara, come prima cosa doveva cercare un posto dove vivere, e per questo le sarebbero serviti i soldi che aveva portato con se, per seconda cosa doveva assolutamente trovare un lavoro: i soldi erano a abbastanza per vivere una settimana ma non per sempre.

La città era molto carina, piena di negozi e gente molto gentile, l’avevano subito fatta sentire a casa sua, lo stesso giorno in cui era arrivata aveva trovato una sistemazione, un ragazza che frequentava l’università, Sabrina, aveva bisogno di un'altra inquilina e lei aveva accettato, dopo tre giorni aveva trovato anche un lavoro:faceva la barista in un locale notturno.

Adesso si era ambientata completamente, era persino riuscita a non pensare ad Angel per dieci minuti.

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Intanto a Sunnydale:

Xander:”ma dove si può essere cacciata sono ormai 6 mesi che è via!!! Credo che abbia avuto il tempo di trovare se stessa”

Willow: “ Xander cercare se stessi non è una cosa facile, e poi dobbiamo dare il tempo al tempo, ha detto che sarebbe tornata” disse sicura “prima o poi” continuò incerta

e quanto poi? E se non dovesse più tornare?Io le voglio bene voglio rivederla ancora.Voglio che le cose ritornino a come quando noi andavamo al Liceo”disse Xander

Willow: “ appunto perché le cose ritornino come prima dobbiamo darle il tempo di trovare se stessa” disse abbracciando Xander.

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Intanto a nell’appartamento di Buffy e Sabrina.

Sabry:”Hai fatto colpo Buffy!!”

Su chi?”domandò lei curiosa

Su quel ragazzo che frequenta la mia stessa universià,sembra che si chiami David”

Veramente? Io non me ne sono accorta ti starai sbagliando”

Sabry: “ No che non mi sbaglio, si vede da come ti guarda”

e come mi guarderebbe?”

con desiderio” disse sorridendo maliziosamente

ma va” disse lanciandogli un cuscino.

La sera successiva Buffy era come sempre indaffarata a svolgere il suo lavoro da barista quando David ,il ragazzo di cui aveva parlato con Sabry, si avvicinò:

Ciao” la salutò lui

ciao. Ci conosciamo?” chiese prontamente Buffy

no, ma vorrei tanto farlo” chiese in tono supplichevole

Buffy: “ Ok, Io sono Buffy Summers , piacere di conoscerti”

Io sono David Stuart, il piacere è tutto mio” disse stingendole la mano.

Sei nuova di qui, vero?”

Si, mi sono appena trasferita”

perché?”chiese curiosamente

per dimenticare una persona”

si trovava nella città da dove ti sei trasferita?”

No, ma dovunque mi girassi c’era qualcosa che me la ricordava”

capisco. Senti adesso l’hai dimenticata questa persona?”

no, ancora no, penso che non ci riuscirò mai!”disse con rammarico Buffy.

Era difficili dimenticare chi era Angel, non è una cosa da tutti i giorni innamorarsi di un vampiro, e neanche essere la cacciatrice.

Adesso si rendeva conto che era stato inutile partire, rivedeva sempre nei suoi sogni i mille incontri avuti con Angel, i mille baci e la prima volta che aveva fatto l’amore, era stata a letto con altri ragazzi ma nessuna volta era stata come con Angel; con lui era stato stupendo, splendido semplicemente sublime, con gli altri non poteva dire che non era stato piacevole ma nessuno era il vampiro con L’anima, il ragazzo tenebroso che aveva conosciuto in un vicolo del Bronze,nessuno era Angel.

Angel.

Un nome amato e odiato allo stesso tempo.

Amato perché le aveva fatto scoprire che cosa erano i batticuori prima di vedere una persona, per averle insegnato ad amare a lottare per se stessi e gli altri.

Odiato perché se ne era andato portandosi con se il suo cuore, e impedendole di vivere e di amare ancora.

E dopo quattro anni dalla sua partenza non riusciva a dimenticare ancora il sapore dei suoi baci.

Non riusciva a dimenticare i suoi sguardi e le sue crezze.

Era come una macchia indelebile nella sua mente: non si sarebbe mai cancellata.

Questo la faceva soffrire perché si era sempre definita una persona con un carattere forte e Angel in quattro anni l’aveva fatta diventare debole, molto debole.

Ma ormai aveva fatto una scelta, era partita con lo scopo di dimenticare, di attenuare il dolore , e se non l’avrebbe dimenticato almeno sarebbe riuscita a vivere decentemente a riscoprire di nuovo se stesse anche con il peso del passato.

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Era un sabato mattina quando Buffy e Sabry decisero di andare al centro commerciale e fare un po’ di shopping, adesso si stava avvicinando la stagione invernale, non si volevano far cogliere impreparate.

Buffy non aveva ancora deciso se ritornare o no a casa, doveva ammettere che se fosse tornata a casa per Natale, avrebbe fatto un regalo bellissimo, ma come già si era presupposta doveva trovare l’ armonia con se stessa che un tempo l’aveva caratterizzata .

Erano in macchina e stavano ascoltando “I’m with you” di Avril Lavigne, questa canzone sembrava fatta su misura per lei. Parlava di una ragazza che si sentiva sola, che non aveva nessuno che le tendeva la mano per aiutarla.

Lei di persone che volevano aiutarle le aveva, ma non le davano un aiuto concreto perché non sapevano come aiutarla.

Immerse nell’ascolto di questa canzone non si accorsero che un cagnolino si era fermato in mezzo alla strada, all’ultimo momento Sabry sterzò perdendo così il controllo della macchina, fecero un testacoda e si schiantarono contro un albero, l’urto fu così forte che Sabry, non avendo le cinture di sicurezza , fu sbalzata fuori dal tergicristallo; Buffy fu più fortunata sbatté la testa sul cruscotto e perse i sensi.

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Angel si fermò come paralizzato con il terrore negl’occhi, qualcosa era successo a Buffy :lo sentiva.

Dolye vendendo l’amico bloccarsi nel bel mezzo di una discussione rimase interdetto ma quando realizzò lo sguardo di Angel, capì immediatamente che qualcosa di brutto era successo, ma prima di poterglielo chiedere fu Cordelia a parlare:

Cordy: “ ma cos’hai?Ti sembra questo il modo di finire una discussione?”

Dolye: “Cordelia..”

Cordy: “ Ma che Cordelia, io non riesco a capire perché deve sempre avere ragione”

Cordelia aspe…..” cercò di dire nuovamente Dolye

Ma Cordelia continuava a brontolare e così facendo cominciò a scuotere Angel che sembrava essere caduto in una trance vera e proprio.

BUFFY” e quello che disse alla fine Angel risvegliatosi dallo stato in cui era caduto.

Cosa le è accaduto?” chiese Dolye preoccupato

Buffy” è quello che continuò a ripetere

Prese il telefono e cominciò a digitare un numero, un numero che sapeva a memoria ma che utilizzava raramente, solo per casi di pericolo assoluto.

Dall’altra parte il telefono cominciò a squillare, 1-2 volte , fino a quando un voce familiare rispose: era Willow

pronto?”

Willow “ disse Angel

Willow: “ Angel?” chiese

Si sono io. Dov’è Buffy?”chiese preoccupato

Non lo so” disse sincera

come non lo sai?”

sono più di 6 mesi che non la vediamo, è andata via voleva trovare se stessa, dopo gli ultimi avvenimenti e dopo che l’avevi lasciata sembrava una persona vuota, diversa e di questo anche lei si è accorta e ha deciso di andarsene”

dove?”

non lo sappiamo, non ce l’ha detto, aveva detto che non avremo dovuto cercarla, che quando sarebbe stata pronta sarebbe ritornata a casa”

le è successo qualcosa!” disse Angel

cosa?”chiese allarmata

le è successo qualcosa. Lo sento, e non mi chiedere perché riesco a sentirlo ma lo sento, forse è il morso che ci lega a ma riesco a percepirlo.”

quando??”

circa 10 minuti fa!! Willow se lo sai devi dirmi dov’è!!”

Angel mi dispiace ma non so dove si trovi” rispose willow preoccupatissima

non, preoccuparti la troveremo. Devo chiederti un favore”

dimmi”

mi potresti faxsare la lettera di Buffy?”

certo te la mando subito”

grazie Willow sei una amica. Appena saprò qualcosa ti chiamerò”


Dopo 5 minuti arrivò il fax.

Angel cominciò a leggere, adesso si dava la colpa per la partenza di Buffy, se lui non fosse mai entrato a far parte della sua vita forse adesso sarebbe una ragazza più felice, invece era stata costretta scappare dalla sua vita per ritrovare la ragazza spensierata che un tempo era stata, e adesso riusciva a percepirlo le era successo qualcosa di brutto.

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Come prima cosa controllò gli elenchi dei feriti recenti degli ospedali di Los Angeles, ma non avendo fortuna decise di controllare le città vicine, rimaneva ore a leggere lunghissime liste ma il nome della sua amata non compariva da nessuna parte, ormai stava cominciando a credere che era stato un demone che l’aveva attaccata ma proprio quando le speranze lo stavano abbandonando riuscì a leggere Buffy Summer in un degli ospedali di Santa Barbara.

Finalmente l’aveva trovata!!!