IL GUSTO DEL PROIBITO

AUTRICE:VAMPIRKA79

Summary: Morsi, morsi, morsi… oh e poi ancora morsi. Beh, che vi aspettavate? Questa è un fic con dei vampiri.

Spoiler per la puntata nella quale Buffy vede il suo amore Riley farsi succhiare il sangue da un vampiro. Solo che nel mio universo non era Spike quello che glielo fa notare, ma lo scopre da sola. Anche in questo universo Tara non esiste. Scusa Tara.

Warning: Vampiri che fanno cose da vampiri.

 

 

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Le persone presenti nella stanza alzarono di scatto le teste quando sentirono qualcuno aprire e richiudere la porta con più forza del necessario, pronti a difendersi da qualsiasi mostro che avrebbe avuto la sfortunata idea di irrompere la dentro. Invece, quello che videro fece loro più paura di qualsiasi mostro esistente sulla terra. Infatti all'entrata del negozio se ne stava in piedi con le mani sui fianchi un'infuriata cacciatrice.

»Giles, ho appena scoperto un nuovo covo di vampiri in una casa abbandonata. Dobbiamo distruggerli.«

»Uhm... Buffy, che cosa succede?« chiese Giles, confuso dallo strano comportamento della sua protetta.

Buffy lo fissò con sguardo stupito, come se lui fosse impazzito di colpo: »Hallo! Vampiri – i cattivi della storia. Noi - i buoni. I buoni uccidono i cativi. Muoviamoci!«

»Certamente non posso discutere la logica evidente dei fatti, però credo che sotto ci sia qualcos'altro. Che cosa è successo, Buffy?«

»E va bene ragazzi, ma giuro che quando ve lo racconterò non ci crederete. Stavo facendo la ronda, e fin qui niente di anormale. Poi tutto d'un tratto vedo questa coppia, una vampira e un umano, che si dirigono verso una casa abbandonata. Io mi dico... bene, li seguo e al momento giusto ammazzo la vampira. Ma quando entro vedo che il posto è pieno di vampiri e di umani che li stavano pagando per farsi succhiare il sangue. Ve ne rendete conto!?«

»Ecco, Buffy« cominciò Giles, sfilandosi gli occhiali e pulendoseli nervosamente. »Non è così strano come pensi che dei vampiri si facciano pagare il loro... chiamiamolo servizio. Cosi facendo evitano l'eccessiva pubblicità e in più guadagnano dei soldi.«

»Tu lo sapevi!!!« gridò Buffy.

»In realtà questo tipo di comunità esiste da sempre,<< disse Anya >>da quando esistono gli umani. Sono molto piu comuni di quello che si crede. Quando ero ancora un demone mi ricordo di un tizio che... Ma molto probabilmente questo non è il momento giusto?« smise quando tutti si girarono a guardarla con aria di disapprovazione.

Buffy, sconvolta dalla rivelazione di Giles, non l’aveva nemmeno sentita.

»Giles, ma se tu sapevi di queste... queste cose... perchè non hai mai detto niente? Perchè non abbiamo mai cercato di fermarli?« insistette la cacciatrice, ancora scioccata.

»Buffy, ma si può sapere che ti piglia?« chiese Xander sempre più preoccupato. »Per quel che ne sappiamo, quei vampiri non fanno male agli altri, e gli umani che li frequentano sono tutti maggiorenni e consapevoli. Ammetto che la cosa è disgustosa, ma non è che noi non abbiamo cose più importanti da fare che correre dietro a delle prostitute con i dentoni.«

»CHE COSA?«

»Whoa, Buffy. Calma. Era solo un commento. Non c'è nessun bisogno di staccarmi la testa a morsi.« disse Xander sulla difensiva, alzando le mani in segno di resa e facendo un passo indietro.

Rendendosi conto della sua esagerata reazione, Buffy fece un paio di profondi respiri: »Scusa Xander, non volevo. Non è colpa tua. Il fatto è che... ecco... in quella casa c'era anche Riley.«

»Se c'era anche lui, come mai non avete polverizzato quei vampiri da soli? Voglio dire, tu e lui siete una forza quando combattete insieme e…« Intervenne Willow, ansiosa di alleviare la tensione. Ma poi, vedendo gli sguardi degli altri puntati su di lei, fece un rapido calcolo e sommando due più due ottenne finalmente quattro. »Oh.«

»Ragazzi, credo di parlare in nome di tutti quando dico che questo è il momento giusto per sedersi intorno ad un tavolo con una bella tazza di the caldo in mano e analizzare la faccendo con calma.«

»Calma? Tu vuoi che io me ne stia calma dopo avere visto il mio ragazzo pagare una vampira per farsi mordere? Ma ti ha dato di volta il cervello, Xander?«

»Mi duole ammetterlo, però questa volta Xander ha ragione, Buffy. Non credo che al momento tu sia capace di pensare con chiarezza, figuriamoci poi di combattere. A questo punto la cosa più logica è darsi il tempo di schiarirsi le idee, e poi decidere sul da farsi.«

»Bene, Giles. Tu fa pure così, mentre io vado a far fuori quei succhiasangue.«

E così dicendo Buffy gli voltò le spalle e con passo deciso uscì dalla porta.

Per un po' la stanza fu immersa nel più totale silenzio, la Scooby gang completamente allibita dallo spettacolo a cui aveva appena assistito. Il primo a riaversi fu Giles, che dopo avere ordinato agli altri di restare lì, se ne andò in cerca della sua cacciatrice.

 

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I componenti rimasti della Scooby gang (grrrr) e Spike rimasero in riverente silenzio fissando la porta chiusa, come se si aspettassero che da un momento all'altro si mettesse a parlare svelando i misteri dell'universo. Dopo un intervallo di tempo che parve un secolo, nella stanza si udì un fievole 'Wow', seguito da un 'Doppio wow', a sua volta seguito da un grugnito disgustato.

L'unica persona che non pareva per nulla toccata dalla situazione era Anya, che con la sua solita delicatezza d'animo ruppe l'incantesimo in cui era piombata la stanza.

»Beh, questo si che era uno show interessante.«

»Anya! Come puoi dire una cosa del genere? Buffy è una tua amica e al momento sta soffrendo. Sii piu delicata.«

»Scusa Xander. Se fossi ancora un demone giuro che gli rifilerei la sifilide, a quel Riley!« disse con voce irritata, poi si girò verso Xander, il volto pieno di aspettativa. »Così va meglio, caro?«

»Anya, certe volte io… Lasciamo perdere.«

»Cosa?«

»Niente.«

»Ah no, Xander. L'altro giorno guardavo Oprah e ho visto che la maggior parte dei matrimoni comincia a sgretolarsi quando i partner smettono di comunicare.«

»Senti, ora non ho proprio tempo. Facciamo cosi, tu mi aspetti qui e quando torno ne parliamo. Contenta?«

»Che vuoi dire quando torni? Xander? Ehi, ferma. Noi siamo in piena crisi e tu te ne vai via? Tipico!! Va, va pure e corri a consolare la tua Buffy, mentre il nostro rapporto va in rovina. Ma se non torni a casa per le sei io non ci sarò più! Mi hai sentito? Xander?«

 

Dopo l'uscita della ex-demonessa, che se ne era andata con un fiume di minacce e promesse di fare cose inimmaginabili e dolorose alle parti intime di Xander, Spike e Willow rimasero da soli nella stanza.

»Allora, pet, che ne dici di prepararmi uno di quei tuoi formidabili dolci? Uno al ciocolato?«

»S-spike.«

»Si, le persone mi chiamano così, comunemente.«

»V-voglio dire che non ho t-tempo. Vorrei fare una ricerca approfondita sulle comunità e sui morsi.«

»Perchè sforzarsi, luv? Soprattutto quando hai a disposizione informazioni di prima mano.«

»Io non so…«

»Dai che sarà interessante!«

»Io suppongo…«

»Così si parla, ragazza mia!« disse Spike con un sorriso innocente sulle labbra. Troppo innocente!

 

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Xander affrettò il passo per la strada deserta della città. Anche se il sole era appena tramontato, le strade erano vuote e i negozi chiusi. Cosa poco sorprendente, visto alcune delle cose che capitavano qui. Con le mani affondate profondamente nelle tasche, lasciò le sue dita accarezzare il paletto che vi si trovava in cerca di rassicurazione. Ma anche così aveva il cuore che gli batteva in gola all'impazzata.

Il giovane si rilassò notevolmente quando vide stagliarsi all'orizonte la casa che fungeva da dormitorio per i ragazzi dell'università.

Quando aveva sentito quello che aveva detto Buffy, una rabbia sorda gli aveva attraversato il corpo. Come aveva osato Riley fare una cosa del genere alla sua migliore amica? Come si era permesso? Però ben presto la rabbia era stata sostituita dalla curiosita.

Perchè l'aveva fatto? In fin dei conti essere morso da un vampiro faceva male, no? E Riley non gli sembrava un masochista. Allora perchè? Dopo un lungo dibattito interno (che era durato circa tre secondi) Xander aveva deciso di scoprire la verità dalla fonte, e così eccolo qui.

 

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Giles fece una fatica incredibile per raggiungere Buffy, che non rallentò il passo nemmeno quando si sentì chiamare dal suo osservatore. La cacciatrice era furiosa e qualcuno doveva pagarne le conseguenze. E chi meglio dei vampiri in parte responsabili della sua ira?

»Buffy, che cosa hai intenzione di fare?« ansimò Giles quando alla fine la raggiunse.

»Che domande. Ammazzerò quei vampiri! Farò il mio lavoro. Non è questo che mi hai insegnato?«

»Si Buffy, però non così. Ora come ora sei troppo vulnerabile e confusa. Non credo che affrontarli ora sia una buona idea. Perchè non prendi un po' di tempo per calmarti e poi ne parliamo?«

»Tu non capisci! Quella stronza si era appicicata a lui e gli succhiava il sangue. E lui... lui aveva questa espresione contenta sul suo volto... come se gli stesse succedendo la cosa più bella del mondo. Ti rendi conto??!!«

»Si, Buffy. Più di quello che credi.« mormorò Giles.

»Cosa? Che hai detto?«

»Niente, Buffy. Senti, perchè non ti fermi un attimo così possiamo parlare? Ti devo raccontare una storia.«

»Dopo Giles, dopo. Eccoci qui. La casa del peccato. Pronto?« E senza attendere una risposta, Buffy buttò giù la porta e si lanciò nella mischia, seguita a ruota da Giles.

 

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»… non riesco proprio ad immaginarmi come mai Riley possa essersi lasciato mordere da quella là. Voglio dire, quando un vampiro ti morde si prova dolore, no? Come fa una persona a farlo spontaneamente? Addirittura a desiderarlo?«

»Beh, Red, ci sono morsi e morsi. Diversi tipi di morsi che hanno reazioni diversa sugli umani e sui vampiri. Non dovresti metterci un po' più di zucchero, là dentro?«

»No, è la misura giusta. Se ne metto di più verrà fuori troppo dolce. Che cosa vuoi dire diversi tipi? Quanti ce ne sono? E giù le mani dall'impasto!!« disse Willow, schiaffeggiando con forza la mano di Spike e allontanandola dal prezioso miscuglio.

»Ahia!! Volevo solo provarlo. Comunque ce ne sono a decine, nemmeno io li conosco tutti. Forse se fai una telefonata a Deadboy, lui ti potrà spiegare più dettagliatamente.«

»Potrei, ma poi tutti questi deliziosi dolci al cioccolato verrebbero sprecati.«

»Sei una piccola strega ricattatrice, lo sai?… Per questa volta passi, ma la prossima... Allora, dove sono rimasto?«

»Morsi.«

»Aha. Allora, il più comune dei morsi è quello che si usa per nutrirsi. Nella maggioranza dei casi non si conosce neppure la vitima. E' solo un delizioso pranzo che se ne va in giro a piedi chiedendo di essere assaggiato. La vittima… è solo questo. Così non perdi tempo per prepararla. La mordi e via. Una delle ragioni è anche che più la vittima è impaurita e sofferente, e più gustoso è il sangue. Una vera delizia. Tutto quel sangue pieno di ossigeno e di adrenalina… mmnnnnn.«

»Eh Spike, lo sai che una cuoca spaventata nella maggior parte dei casi brucia i dolci?«

»'Right. Il secondo morso tra i vampiri… ehi, quella cosa deve fare cosi?«

»Si. Ci ha messo del lievito ed ora sta lievitando. Continua…«

»Ne sei proprio sicura? Il modo in cui si muove è davvero…«

»Spike!!«

»Va bene, va bene. Morso tra i vampiri. Devi sapere che per noi vampiri il sangue degli umani, ma soprattutto quello dei vampiri, è un potente afrodisiaco. Quando due vampiri fanno sesso è fantastico. Già per natura noi siamo delle creature sensuali… che hai da ridere?«

»Niente. E' solo che tu dici che siete sensuali, e poi andate ad uccidere le persone torturandole e strappandogli gli occhi.«

»Red, devi renderti conto che noi siamo demoni , non esseri umani, anche se ne portiamo la faccia. I nostri desideri e la prospettiva da cui vediamo il mondo si distinguono radicalmente dai vostri. Prendiamo me, per esempio. Una delle cose più eccitanti che ho visto in vita mia è stato durante la grande guerra. C'era questa donna a cui avevano sparato e perdeva sangue dappertutto. Mi ricordo come se fosse ieri. Aveva un vestito color pesca, anche se a quel punto era tutto rosso di sangue. I capelli biondi le si erano appicicati sulla faccia come se avesse appena smesso di fare l'amore, ma la cosa piu eccitante erano i suoi occhi... così grandi, pieni di paura... Potevo sentirla nell'aria, la paura, che si avvolgeva attorno a lei come una nuvola di elisir. E mi chiamava… maledizione, perchè ho dovuto mettere questi così jeans stretti proprio oggi??!!«

Willow, che era stata rapita dal racconto lugubre e dalla voce dolce e sognante di Spike, tornò immediatamente in sè, sentendo il brusco cambio di tono.

»SPIKE!!!!«

»Ehi, che ci posso fare, luv? Non è colpa mia.«

»Va bene. Continua la storia, però senza più racconti delle tue esperienze piccanti in mezzo. Solo i fatti nudi e crudi!«

»Ma cosi togli tutto il divertimanto. Okey, okey. Allora solo i fatti. Quando due vampiri si uniscono, molte volte si mordono a vicenda, bevendo l'uno il sangue dell'altro. E' una sensazione indescrivibile. Sentire la vita che ti viene tolta dalle vene, e nell'identico momento la stai togliendo tu stesso. Sai, se il rapporto è davvero stretto, qualche volta puoi anche sentire le emozioni dell'altro.«

»Era così tra te e Dru?«

»No, non c'era mai questo tipo di intesa tra noi. Dru era troppo andata per poter essere capace di una simile connessione. L'unica volta che ci sono andato vicino è stato con Angel.«

»Angel!!! Come l'Angel di Buffy?«

»Non come lui, lui in persona. Perchè quel viso scioccato? Che cosa credevi che facessimo nei lunghi giorni d'estate? Che ci stessimo a guardare?«

»No, ma Angel non è… voglio dire, a lui piacciono le ragazze.«

»Certo che gli piacciono le ragazze... e i ragazzi…Willow, credo che tu non capisca. Anche se ha l'anima, Angel è pur sempre un vampiro. Se nell'umore giusto, anche una capra potrebbe sembrargli attraente.«

»Ehm, possiamo passare al prossimo? Già cosi non so se sarò di nuovo in grado di parlare con Angel, figuriamoci poi guardarlo in faccia.«

»Oi, per tua informazione io non sono affatto da buttare!«

»……..«

»Allora, il terzo morso è molto piu raro, perchè è un morso tra un umano e un vampiro designato a far provare piacere ad entrambi. Noi lo chiamiamo…«

 

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»… il morso della passione. Tu non puoi nemmeno lontanamente immaginare che cosa si prova, Xander.«

»Allora prova a spiegarmelo, perchè io proprio non riesco a capirlo.«

»Credo che come per la maggior parte delle storie, io debba incominciare dal principio. Allora, tutto ebbe inizio qualche tempo dopo Dracula. Sai, io vedevo Buffy, vedevo Giles, vedevo i loro occhi pieni di passione per quelle creature inmonde e mi chiedevo perche. Come mai due persone così potevano provare un simile sentimento per dei mostri. Giorno dopo giorno andavo in quel bar fuori città dove si ritrovano i vampiri e mi sedevo a bere. Mi dicevo che venivo li per osservare il nemico, per capire, ma presto non fu più così. Non mi bastava più starmene seduto là, a guardare. Dovevo sapere. E questo desiderio cresceva ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Finchè una notte una vampira non mi invitò fuori, offrendosi di succhiarmi il sangue per dei soldi. 'Ecco qua la mia occasione' mi sono detto, e l'ho presa al volo.«

»E poi che successe?«

»La vampira mi portò in un vicolo dietro il bar e comincio a baciarmi appassionatamente. All'inizio cercavo di liberarmi dalla stretta, ma ben presto mi lasciai andare, lasciai che le emozioni guidassero le mie azioni.«

»Vuoi dire che lasciasti il comando a Riley jr.!«

»Esatto. Però io cercavo di essere artistico.«

»Poi?«

»Poi, dopo un paio di minuti spesi a baciarci, la sua bocca è scesa e si e posata sul mio collo. Presto l'eccitazione se ne andò, sostituita da un miscuglio di paura e di aspettativa. Adesso ci siamo, mi sono detto. Adesso mi morde. Ma non era così. Con dei baci piccoli, quasi teneri, si spostava sul mio collo cercando la giugulare. Il punto piu adatto a mordere. Poi, quando l'ha trovato, ha cominciato a mordermi con i suoi denti da umana. Morsi che servirono a far venire l'aorta alla superficie, ma non per questo meno erotici. Ero totalmente in preda alle sensazioni. Improvvisamente, tutto d'un tratto qualcosa cambiò. Non so dire con precisione che cosa, però la cosa che so è che la vampira aveva i suoi denti conficcati nel mio collo, e che sta bevendo con gusto. E sai la cosa sorpredente? Non fa male per niente, ma è piacevole, quasi più erotico di un atto sessuale. Dopo, quando era tutto finito, mi sono spaventato per queste mie emozioni e nel terrore più cieco ho impalato la vampira.«

»... hihihi…«

»Non in quel senso! Comunque, per me era troppo tardi. Dopo la prima volta…<<

 

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»... ero completamente preda del desiderio. Come direste voi, ho abboccato, ingoiando amo, esca e canna.«

»Ma Giles, non puoi parlare sul serio. Tu sei tutto inglese e per bene. Prendi anche il the alle cinque!!«

»Ehm... si Buffy, ora vedo come tutto questo sia strettamente collegato. Ma il punto è un altro. Il morso di un vampiro dato in quel modo è molto erotico, quasi la cosa più eccitante del mondo per gli umani. E' molto difficile resistere alla tentazione.«

»Io l'ho fatto!«

»No, Buffy. Tu non lo hai fatto.«

»Ma come? Mi sono opposta a Dracula e dopo il morso l'ho eliminato.«

»Quello a cui ti sei opposta tu non era il morso della passione, ma una cosa molto diversa, mirata a sottomettere le persone. E anche se non è dolorosa, non è paragonabile al morso dato per far provare piacere. Buffy, che c'è? Perchè ridi?«

»Tu e una vampira. Questo avrei proprio voluto vederlo… No cancella quello che ho detto. Non vorrei proprio vederlo. Andiamo. Scommetto che gli altri ci stanno aspettando con ansia.«

 

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»… così, vedi, Willow, non è esattamente un morso, ma è più come un bacio.«

»Non so, non sono ancora convinta. Ma in fin dei conti questo è un mio problema. Un altro pezzo di dolce?«

»No, grazie. Scoppio, se mangio qualcos'altro. Però, pensandoci bene, avrei un certo languorino.«

»Uhmm... Spike, perchè mi guardi cosi? Spike…«

»Dai, che te lo sei chiesto anche tu come sarabbe essere morsi da un vampiro.«

»No!«

»Willow, non mentire. Posso sentire l'eccitazione fin qui.«

»No. E poi tu non puoi mordere. Ti ricordi il chip, vero?«

»Ma se non ti faccio male... c'è una possibilità che non si metta a funzionare.«

»Spike... che fai?«

»Ti bacio.«

»Spike no… hmmmm... oh si.«

 

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»Sai Riley, il tuo racconto mi ha quasi fatto venire la voglia di provarlo. E se non fosse che la mia ragazza è una ex-demone della vendetta che conosce mille modi per strappare parti intime di un uomo, forse lo farei per davvero... Ma ora come ora sono in ritardo e la sopra nominata ex-demonessa potrebbe incavolarsi.«

»Sai, non è necessario che tu vada da una vampira per provare quel tipo di sensazione.«

»Riley, ti senti bene?«

»Si, perchè?«

»Non so... è solo che prima, mentre dicevi che ci sono altri modi... beh, l'hai detto in un modo strano. Sicuro di stare bene?«

»Mai stato meglio. E' solo che con tutto questo parlare mi è venuta sete.«

»Ti porto un bicchiere d'acqua prima che vada?«

»No. Tu andrai benissimo.«

»Che cosa… agggrrrhhhhhhhhh.«

 

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»Eccoci a casa. Grazie per la chiacchierata. Mi ha chiarito molte cose e adesso sono quasi sicura di potere perdonare Riley in un futuro lontano.«

»Sono felice di essere stato di aiuto e spero che tutto si risolva...«

»Accidenti Giles, perchè ti sei fermato senza avvisarmi?... Giles?«

»Giles che guardi?«

»Fammi passare!«

»Gilesssss!«

»Oh mio dio. WILLOW!«

 

THE END?