L'ULTIMO SALUTO



Il liquido ambrato giro lentamente nel bicchiere seguendo il muovimento della mano. Se qualcuno si fosse sofermato a osservarlo con atenzione sarebbe stato in grado di notare la morbideza e il calore che sprigionavano da esso. Calore di cui lui ora aveva disperato bisognio. Interompendo di colpo il gesto ipnotico della mano Angel alzo il bichiere e lo svuoto in un solo lungo sorso.

La bevando non si fermo nella bocca nemeno il tempo per lasciare un impronta del suo gusto che gia scivolava per la gola bruciandola nella sua rapida discesa.

Il sapore forte e decisso fu uno schock per la gola secca il che provoco un reazione di (?starnuti?) e di conseguenza le lacrime gli salirono agli occhi.

"Dio Doyle come cavalo facevi a bere questa schifezza?"

Fu un comento deto cosi senza pensarci tropo su pero fu lo steso in grado di riportare inditro tutti i ricordi della serata. Doyle il suo amico non c'era piu. E morto, si e sacrificato perche lui potesse continuare a vivere. Vivere! Che parola piena di compromessi usata nel suo riguardo. Lui che era morto da piu di duecento anni. E non era solo il fato che lui fosse un vampiro. Ma anche il modo in cui viveva. Sempre chiuso li in quella stanza buia legendo qualche poesia depresiva piagendosi adosso.

L'unico che era abastanza coragioso a entrare nella sua tana e cercare a tirarlo fuori magari trascinandolo in qualche club con musica asordante e alcolici a volonta era stato Doyle.

Doyle! Gira e rigira si ritornava sempre a lui. Lui che aveva dato tanto senza mai chiedere niente in ritorno.

L'amico di cui fino a poco tempo fa non sapeva niente.

Si e vero sapeva che Doyle era un mezzo demone ma la sua conoscenza terminava li. Questo fino a quando non aveva incontrato Harry, la sua ex-moglie.

Da li aveva saputo la sua triste storia. La storia di un maestro delle elementari che amava il suo lavoro con una rara passione, la stessa pasione la quale dimostrava a Hariette la ragazza con cui si era fidanzato all'universita e che in seguito aveva sposato.

Per un po di tempo la vita scorse senza problemi per i due sposini, tanto che cominciarono a parlare di bambini. Secondo Harry Doyle amava i bambini e ne voleva almeno tre. Questo pero fino a quando acade il fato. Il fato che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Il suo ventunessimo compleno, quando la sua vera natura si era fata sentire.

Pensandoci ora Angel non riusci a sovrapore l'inmagine di Doyle insegniante a quella di bevitore e giocatore asiduo che aveva conosciuto.

Era posibile che una persona cambiase tanto in un paio di anni?

E quanto aveva dovuto sofrire questa persona per farlo volontariamente?

Domande che resterano senza risposta ora che l'unico che potesse rispondere era morto. Ed ecco qui un'altra cosa che non gli dara piu pacce.

Sempre ritanato nel proprio dolore Angel non si era presso la briga di notare quello degli altri. Proprio come quella volta che non ha notato le scarpe nuove di Cordelia quando a Doyle e bastato un solo sguardo per vederle oppure quando uccise quel demone lasciando poi i suoi aiutanti a ripulire senza in seguito poi chiederli come stavano.

Ora guardandosi indietro vedeva chiaramente le similitudini tra Doyle e lui.

Tutti e due con un pasato che cercavano di dimenticare ogniuno scegliendo la sua technica. Angel rachiuderla in una stanza insieme alla sua depresione e Doyle cercando di affogarla in un bichiere di Wiskey o Gin e tutti e due con una misione da compiere per le PTB. Tutti e due sulla via della (?redimere?).

La sola diferenza tra i due era il fatto che uno era vivo (uhm non morto) e l'altro morto.

Povero Doyle…….

"Ancora chiuso nella stanza a deprimerti, vedo. Angel, vecchio mio, ti devo dire che il look del tenebroso e misterioso funziona solo se le signiore sono in grado di vederlo." una voce dal buio interupe i suoi pensieri.

"Doyle?"

"Il solo e l'unico."

"Ma come……"

"Si potrebe dire che le TPTB mi hanno conceso l'ultimo desiderio…….oppure che in un attimo in cui erano distrate me la sono svigniata."

"Allora non resti?"

"Nop…..e a dire la verita mi devo sbrigare, sento che si stano avicinando. Quindi zito e ascolta!"

"Quello che e successo non e colpa tua! Era il mio destino. Se ci pensi bene era irronico in un certo senso. Che io dovevo morire per mano delle stesse persone per colpa delle qualli sono stato ingagiato dalle PTB. Ma questa volta le ho batute, non mi sono permesso di tirarmi indietro e ho avuto la mia redenzione. Ora sono in pacecon me stesso come dovresti esserlo tu. Era una mia scelta."

"Una scelta che ti ha portato alla morte. Non e giusto Doyle perche non sono morto io?"

"Perche tu hai ancora tanta strada da fare. Persone da aiutare, vite da salvare. Io ho ragiunto la mia redenzione ma tu hai ancora una lunga strada davanti a te. L'unica cosa che posso dirti e non molare, non molare mai perche la ricompensa ne vale la pena. Vale ogni lacrima che verserai e ogni dificolta che afronterai. Te lo prometto, amico mio. Ma tu in cambio devi giurarmi che non molerai."

"Ma Doyle…"

"No, ti prego Angel giuramelo. Non ho piu molto tempo, loro sono sempre piu vicini. Giuramelo!"

"Te lo giuro"

"Grazie amico ora staro piu tranquilo ovunque loro mi spedirano. Spero solo che non mi chiudano in qualche prigione celestiale visto il guaio che ho combinato. E non sono nemmeno arrivato li. Beh che ci puoi fare io mi devo fare sempre riconoscere."

E davanti gli occhi stupefati di Angel Doyle comincio a perdere consistenza e a sparire.

"Ah un ultima cosa Angel. Potresti dire alla Principessa che mi dispiace e che io non lo sapevo quando l'ho bacciata?" dopo queste ultime parole Doyle spari definitamente lasciando il vampiro da solo.

Stranamente dopo questa chiachierata Angel si sentiva stranamente rincuorato. Il suo amico anche se lontano (o su un altro piano astrale) stava bene ed era felice. Angel non era cosi certo delle persone che dovrano prendersi cura di Doyle e con una luce birichina negli occhi auguro a quel qualcuno buona fortuna e di alaciarsi la cintura di sicureza perche in viaggio con Doyle non si anoiava mai. E lui ne sapeva qualcosa.

Ora se solo riuscise a spiegarsi il strano senso di euforia che provava e la voglia pazza di uscire a fare baldoria…………

Mentre Angel si meteva il capoto e si preparava ad uscire un'ombra nel angolo oservava ogni sua mossa e poi lo segui nella notte.

E gia …….e Doyle che pensava di avere una vita strana prima. No le straneze cominciano poi dopo la morte. Immaginatevi fare da angelo custode ad Angel……………



FINE ?