LUCE E OMBRE

Autrice: Venombre (o *Ele*)

Disclaimer:tutto di joss

Timeline: durante la settima stagione

Spoiler: direi le stagioni precedenti, fino alla sesta...

Raiting: a parte un paio di scene, direi che possano leggerla tutti...

 

Anche se era come se fossero sotto assedio, pronti a doversi difendere da un attacco del first da un momento all'altro, decisero cmq di festeggiare in modo del tutto normale. D'altronde erano abituati a farlo anche in situazioni di emergenza, come per i compleanni di Buffy, durante i quali avevano spesso dovuto combattere, o durante le feste del ringraziamento.

Così si trovavano nel salotto di casa Summer la sera della vigilia di Natale sia le potenziali cacciatrici che tutti i membri della gang, ai quali si era aggiunto anche il preside Robin Wood, che aveva rivelato a Buffy di essere il figlio di una cacciatrice.

-Dobbiamo festeggiare alla faccia del Primo che cerca di spaventarci!-stava dicendo Xander.

-Cerchiamo di non parlarne per questa sera, faciamo finta che la nostra vita sia monotona e tranquilla.

Ci fu un minuto di silenzio poi Xander disse -No, non rieco più ad immaginare questo tipo di vita, comunque grazie lo stesso!

Tutti risero, una risata liberatoria e un pò nervosa, poichè la situazione li teneva tutti in una certa agitazione. Infine arrivò il momento dello scambio dei regali, e Buffy si ricordò dell'"inquilino della cantina": dopo molti dubbi aveva deciso di fare un regalo anche a Spike, anche se lui non era neanche salito per la cena e probabilmente come vampiro non festeggiava il Natale.Infatti il pacchetto, ora che ciascuno aveva ricevuto e scartato i propi, era rimastoabbandonato sotto l'albero

-E quello di chi è?-chiese Dawn guardando desiderosa il pacco rosso ancora abbandonato sotto l'albero.

-è per Spike- disse Buffy, e si ritrovò tutti gli occhi dei presenti fissati su di lei- Beh, non so se un vampiro desidera un regalo di Natale ma mi pareva giusto che anche lui ricevesse qualcosa... forse è stata un'idea ridicola- ora che era arrivato il momento, le sembrava proprio assurdo ciò che aveva detto.

-Beh, un pò- disse Giles- ma ormai tanto vale che tu glielo dia- e si alzò lui stesso per andare a chiamare Spike.

Questo si presentò nel salotto guardandosi intorno con aria stupita: Giles non gli aveva detto perhè doveva salire e ancora non ne capiva il motivo.

-Cosa c'è?-disse. Allora Buffy, inbarazzata da tutta la situazione, gli si avvicinò tendendogli il pacco-Ecco, questo è per te. Non so se i vampiri festeggiano il Natale, però...

Spike la guardava allibito: non gli sembrava possibile, Buffy gli aveva fatto un regalo, aveva pensato anche a lui! Ovviamente anche lui le aveva comprato un regalo, che aveva pensato di darle nel momento in cui i suoi amici non fossero stati tra i piedi, ma non credeva certo che lei ne avesse fatto a lui! Con tutti quelli a cui doveva pensare!

-Grazie- disse soltanto, guardandola negli occhi e prendendole dalla mano il pacco, non riuscendo ad esprimere in modo adeguato la grande gioia che quel semplice gesto aveva provocato in lui. Scartò il pacchetto pensando che anche avesse contenuto un mucchio di giornali vecchi, ne sarebbe stato cmq contento.

Buffy intanto lo guardava imbarazzata dalla situazione e preoccuoata per la sua reazione.... ora che ce lo aveva davanti mentre lo scartava, il suo le sembrava regalo così stupido e anche troppo, per così dire, intimo. Spike si ritrovò in mano un completo di pantaloni e una felpa nera, una comoda tuta nera.

-Ecco, lo so che non è il tuo stile, ma ti vedo sempre in casa, o nella... ecco,nella cripta... con vestiti poco, diciamo, casalinghi, e così ho pensato che una tuta potesse esserti utile... nera, naturalmente!

Buffy era progressivamente arrossita durante il suo commento, ma vedendolo sempre in giro per la casa aveva spontaneamente pensato di fare di lui una versione più, diciamo, "domestica". Improvvisamente pensò che questo era come volerlo incosciamente trasformare in un normale ragazzo che sta in casa in ciabatte semplicemente a guardare un pò di televisione... e che lui non era assolutamente... Tuttavia il sorriso dolce che le rivolse Spike bloccò qualsiasi sua riflessione e principio di imbarazzo.

Avrebbe accettato da lei qualsiasi regalo, ma una cosa del genere gli pareva quasi una dichiarazione d'affetto, anche se involontaria, come se lei si volesse prendere cura di lui, cosa che stava già facendo offrendogli un posto dove stare, e il vederla deliziosamente arrossire mentre giustificava il suo regalo gli aveva ulteriormente fatto apprezare la situazione. Buffy gli sorrise di rimando, sentendosi un pò meno stupida. Almeno lui sembrava averlo gradito, le aveva rivolto anche uno dei suoi rari sorrisi non sarcastici.

-Anche io avrei un regalo per te, cacciatrice- disse Spike. Lui però non voleva assolutamente che lei lo aprisse davanti a tutti, erauna cosa privata -Se tu potessi venire un attimo con me...

Xander intervenì- Ma apriamo sempre i nostri regali tutti insieme...

-Va beh, Buffy ce lo mostrerà dopo. Vai pure- le sorrise Willow, e mentre si allontanavano sentirono Xander dire lamentoso - Ma ero curioso...

Buffy scese in cantina seguendo Spike e si fermò a metà scalinata, dove lui la raggiunse tendendole una scatolina nera con un fiocco argentato. Buffy la aprì e vi trovò una catenina di argento con un ciodolo a forma di luna, anch'essa d'argento, e una stella nera incastrata nella mezza luna: il tutto creava uno strano ma piacevole contrasto. All'intero della scatola una scritta a mano: "In ogni persona c'è la luce e ci sono le tenebre".

-Grazie, è bellissimo- Buffy lo guardava con il cuore che le batteva e tutto ciò che riusciva a pensare era che la persona che aveva davnti era probabilmente l'unica che l'avesse mai davvero conosciuta. Spike le sorrise e le disse -Ora credo che tu debba tornare dai tuoi amici. E... -aggiunse esitante- grazie per aver pensato anche a me.

Buffy sorrise - è molto bello, sei stato gentile a farmi un regalo, considerato che probabilmente non festeggi il Natale.

Continuavano a guardarsi sorridendo e vedendo che Buffy continuava a fissarlo e non si muoveva, Spike non riuscì più a trattenersi -Ti amo- subito dopo si pentì di averlo detto, e si allontanò da lei dandole le spalle -Ora và!- E Buffy fuggì via. Da lui, dai suoi occhi. Dalle sue parole. Forse per la prima volta aveva sentito la verità di quelle due parole, e le erano entrate dentro facendola tremare. Tornò in salotto,in mezzo ai suoi amici, che la guardavano curiosi. Mostrò loro il regalo, nascondendo la scatola e le parole che ne rivelavano il significato. E scacciando dalla mente i ricordi "Tu appartieni all'oscurità, come me".

grazie a tutte per i commenti... rolleyes.gif rolleyes.gif

 

Dal giorno seguente Buffy indossò il regalo di Spike, anche se nascosto sotto la maglia, mentre lui, contrariamente alle sue solite abitudini (quante abitudini aveva cambiato per la sua piccola cacciatrice!), mise la sera stessa la tuta per passare il resto della serata in solitudine nella “sua” cantina, sentendosi in quel modo avvolto dall’affetto della “sua” Buffy.

Tuttavia, memori del loro ultimo incontro, cercarono tutti gli espedienti per evitare di ritrovarsi da soli, Spike ancora imbarazzato per la sua ennesima patetica dichiarazione, Buffy turbata da tutta la situazione, e la cosa risultò piuttosto facile nei giorni seguenti in quanto il periodo natalizio era sempre di per sé piuttosto frenetico, e di certo l’esercito di potenziali non diminuiva il caos! Inconsciamente però entrambi sapevano di non essere del tutto sinceri nel voler evitare il confronto, in quanto in realtà entrambi temevano l’incontro, anche se per motivi diversi, ma ugualmente entrambi lo desideravano…

Avvenne quando meno se lo aspettavano, anche se in un luogo niente affatto insolito per i loro incontri: il cimitero. Lei in ronda solitaria, lui a passeggio nel suo habitat naturale: in fondo era pur sempre un vampiro!

Appena si videro, il cuore di Buffy iniziò a battere notevolmente più forte; quello di Spike probabilmente se avesse potuto avrebbe fatto lo stesso, ma era costantemente fermo, e così si limitò a fargli male. Era come se quell’amore lo stesse lentamente uccidendo per la seconda volta, pensò Spike. E le sorrise.

-Ehi!- disse.

-Ehi!- rispose Buffy. Poi aggiunse –Ciao!

-Beh, è interessante. Abitiamo nella stessa casa e ci incontriamo al cimitero- disse lui serio.

-Già. Un vampiro e colei che “frequenta spesso i cimiteri”, ossia la cacciatrice. C’è un luogo più appropriato per noi?

-Direi di no.- Sorrisero entrambi. Entrambi erano in imbarazzo, anche se di preciso non ne sapevano il motivo. In fondo, la situazione non era affatto nuova.

-Non hai portato le ragazzine?

-No ho dato loro la serata di riposo.

Erano entrambi immobili, consapevoli di stare intrattenendo una conversazione del tutto inutile, e continuavano a stare fermi a guardarsi.

Insomma, pensò Buffy, la situazione è ridicola! Neanche avessimo 15 anni e fossimo al nostro primo appuntamento! Poi si riprese: Ma cose vado a pensare? Non siamo in imbarazzo, nessuno dei due! Perché dovremmo esserlo? Semplicemente non abbiamo nulla da dirci! Ma allora perché mi sento in imbarazzo? Già, perché?

Ed improvvisamente le apparve chiaro il perché: aveva voglia di baciarlo, e se questa non era poi un novità, lo era il fatto che per la prima volta non si sentiva in colpa per questo, e ciò le faceva sembrare del tutto nuova la situazione. Senza riflettere, si avvicinò ulteriormente a lui guardandolo negli occhi, e allora Spike la baciò senza la minima esitazione, come se fosse la cosa più naturale del mondo. E il bacio non finì finchè, senza fiato, non dovettero staccarsi, e lei appoggiò la testa sulla sua spalla. Ed in quel momento Spike iniziò ad avere paura: lei lo aveva usato e poi rifiutato, e lui aveva sopportato il fatto che disprezzasse il suo amore perché in fondo era giustificata dal fatto di non volere accanto a sé un demone, un essere senza anima. Ma se lo avesse rifiutato anche ora che l’anima ce l’aveva, che era andato dall’altra parte del mondo per riconquistarla per lei, sarebbe riuscito a sopportarlo?

Si staccò dal suo abbraccio tremante dicendo –Sarà meglio se ora la finiamo qui. Ci rivediamo a casa- e sorridendo per mascherare il suo terrore si allontanò da lei, lasciandola sorpresa e così scossa dal bacio da non avere neanche il tempo di ribattere o offendersi.

Spike non voleva in nessun modo offenderla né ferirla, ma questa volta aveva deciso che, benché l’amasse ancora con la stessa disperata e selvaggia intensità, non sarebbe più stato il suo schiavo. Era disposto a starle vicino ed aiutarla, amandola senza chiedere niente in cambio, ma farsi usare non era incluso nelle sue intenzioni. Faceva troppo male essere gettati come un giocattolo di cui si è stanchi. Ora lo sapeva….

uffy lo guardò andare via stupita e con il cuore che le batteva a mille, e le labbra ancora gonfie per il bacio. L’aveva lasciata lì allibita in mezzo al cimitero e lei dovette fare uno sforzo tremendo per non corrergli dietro e… e cosa Buffy? Si disse Cosa vuoi fare ancora? Non ti è già bastato il casino che avete fatto con la vostra storia? Ora è diverso, si rispose. Ora lui ha un’anima. E allora? È comunque un vampiro, ricordi? Vampiro. E tu sei la cacciatrice. Pessima accopiata! Ne hai già amato uno di vampiro, basta e avanza. Sai già come è andata a finire! Ecco, basta così. Si sbloccò dalla sua immobilità e fece due passi cercando di pensare ad altro ma la sua mente non riusciva a staccarsi da Spike e dal fatto che nonostante tutto l’unica cosa che avrebbe voluto fare era corrergli dietro e trascinarlo dentro la cripta più vicina (e possibilmente non troppo polverosa!) … a fare cosa? Cattiva Buffy, cattiva! Aveva un disperato bisogno di fare ancora l’amo…. COSA? No no no, pensiero sbagliato! Solo sesso con Spike, solo uno era il vampiro che amava, solo Angel! Ma allora perché era così faticoso auto convincersi di ciò?

 

 

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Rientrò in casa dopo un’altra oretta di pattuglia e qualche vampiro ucciso, e il suo unico pensiero continuava ad essere che un preciso rappresentante della specie contro cui lei lottava era probabilmente nella sua cantina, magari avvolto nella tuta che lei stessa gli aveva regalato (o peggio ancora avvolto solo dal lenzuolo!), disteso sopra il letto. Guardò le scale che l’avrebbero condotta al piano di sopra e quindi lontana dal pericolo di cadere in tentazione, e guardò in direzione della cantina. E si diresse con un sospiro verso la seconda. Si avvicinò alla porta per sentire se c’erano rumori, e mentre stava con l’orecchio teso per cercare di captare qualche eventuale movimento proveniente da sotto, non sentì la presenza di qualcuno dietro di sé finchè una mano non le toccò una spalla e una voce disse il suo nome.

Spike era arrivato in casa pensando che forse Buffy fosse ormai andata a dormire e che non ci fosse pericolo di incontrarla di nuovo, ed invece ecco che la trovava fuori della porta della sua “camera”. Non che questo gli dispiacesse, in realtà bramava ogni istante passato con lei come un assetato l’acqua me era terrorizzato da quello che lei avrebbe potuto fargli fare: era sfuggito poco prima dal loro bacio, ma lei aveva troppo potere su di lui ed egli aveva paura che non sarebbe riuscito a resisterle ancora… e temeva il giorno dopo, quando lei lo avrebbe guardato con disprezzo, calpestando il suo cuore, e umiliato rifiutandolo per l’ennesima volta.

Ed ora trovandola lì non ce l’aveva appunto fatta ad andarsene ma l’aveva chiamata: già, a che serve scappare? Questo amore mi ha imprigionato, questa cacciatrice mi ha fatto suo schiavo e io non riuscirei a smettere di amarla neanche se adesso mi insultasse senza motivo e poi mi impalettasse una volta per tutte.

Intanto Buffy, dopo essere stata presa di sorpresa, si era girata verso di lui con un sussulto, come punta da qualcosa, e i suoi occhi incontrarono quelli blu di Spike, resi più scuri dalla penombra, ma comunque pieni di dolcezza per lei ma anche di rassegnazione.

-Mi cercavi? C’è stato qualche problema con qualche demone dopo che…?- voleva dire dopo che ci siamo incontrati ma le parole si bloccarono al ricordo del loro bacio . Spike deglutì e cercò di rimanere tranquillo ignorando le emozioni che gli procurava quel pensiero e la consapevolezza che tutti gli altri in casa stavano probabilmente dormendo e loro erano soli … No Spike non ti puoi incasinare da solo! Non ci si può offrire volontariamente alla propria carnefice! Ma quanto desiderava farlo…

-No nessun demone. Io…- sospirò. Io cosa? Volevo saltarti addosso nel sonno? Buffy si fece coraggio- Però, in effetti, ti cercavo.

Spike sentì un tuffo al cuore. No no ti prego, non saprò resistere. Ti prego.- Ah! E..perché?

Buffy spostò il suo sguardo sulle labbra di Spike, e lui sentì come se qualcuno lo avesse pugnalato. No ti prego, amore, non usarmi ancora. Non ancora…Incontrò di nuovo lo sguardo di Buffy quasi con una supplica negli occhi.

Buffy la vide, e vide anche una tristezza tale che, pur non riuscendo a capire da cosa fosse causata, si dimenticò del desiderio di baciarlo e senza pensare l’abbracciò spingendolo ad appoggiare la testa sulla sua spalla, desiderando solo di non vedere mai più la tristezza in quegli occhi.

Spike a quel punto non capiva più niente: cosa stava succedendo? Perché la cacciatrice lo abbracciava in quel modo? E perché gli accarezzava la schiena come se volesse coccolarlo? Le aveva detto che non aveva bisogno delle sue coccole, quando lei lo aveva portato a casa di Xander per farlo dormire lì, ma non era vero. Non voleva la sua pietà, ma avrebbe tanto voluto un po’ di dolcezza, di affetto, per poter essere forte, andare avanti…E ora lei lo abbracciava come in risposta ai suoi desideri. Ma perché? Che le era preso? Solo due secondi prima lo stava guardando in tutt’altro modo…

-Buffy…- ma non riuscì a dire altro, e sentì che il momentaneo sollievo che gli aveva dato quel semplice gesto stava per fargli venire un groppo alla gola. Senza staccarsi da lui Buffy disse –Scusa, ma… Mi sembravi triste. Ti è successo qualcosa?- Oddio, mache sto dicendo? Magari mi sono solo immaginata tutto e lui ora riderà di me!

Invece Spike per risposta sospirò e la abbracciò a sua volta abbandonandosi completamente a lei.

Stettero abbracciati senza sapere perché per qualche minuto, poi Spike allontanò il viso dalla spalla di lei e la guardò negli occhi.. e vi vide un’espressione così dolce che dimenticò tutti i suoi buoni propositi e perfino se stesso, e così si avvicinò a lei in modo da sfiorare le sue labbra con le proprie. A questo lieve contatto tutti i precedenti intenti di Buffy le tornarono in mente, e quando lui premette un po’ di più le labbra sulle sue per fargliele dischiudere, non ci fu nessuna esitazione e le loro lingue si cercarono, mentre loro si gettavano l’uno nell’altra come due assetati sulla fonte.

Ormai acceso, il fuoco tra di loro non riusciva a spengersi e bruciava qualsiasi pensiero razionale incontrasse, impedendo loro di ragionare. Riuscirono a malapena ad aprire la porta della cantina e scendere le scale senza cadere, staccandosi il meno possibile l’uno dall’altra. Si ritrovarono mezzi nudi sul letto di Spike senza neanche sapere come ci fossero arrivati e poco dopo lui la penetrò completamente con una sola spinta senza incontrare nessun ostacolo ed iniziò a spingere in lei rapidamente mentre Buffy incontrava le sue spinte con uguale frenesia, riuscendo solo a pensare a quanto ciò fosse loro mancato. Quando tutto fu finito Spike, ancora disteso sopra di lei, la guardò negli occhi e non vedendovi per il momento nessun rimprovero, pensò che fosse meglio rimandare l’inevitabile confronto e, ancora ansimante, ricoprì con la coperta i loro corpi nudi e poco dopo entrambi si abbandonarono al sonno, Buffy stretta tra lei braccia di Spike e una mano sopra il fianco di lui.

La mattina dopo furono svegliati contemporaneamente dal rumore della porta che si apriva.. e videro Xander che li guardava dalle scale ad occhi spalancati: era preoccupato dal fatto di non aver trovato Buffy in camera sua e ancora più dal fatto che il suo letto non fosse neanche sfatto… ma andando a chiedere a Spike se aveva qualche notizia in più non si aspettava certo di trovarla lì, ancora tra le sue braccia! Di certo non dopo quello che lui le aveva, o aveva provato, a farle!

Guardarono entrambi Xander che restituiva loro lo sguardo prima con espressione stupita, e poi furiosa, e spostarono gli occhi dal ragazzo sulla scale al guardarsi l’un l’altra. Vedendo l’espressione fredda di Buffy, Spike la liberò dal suo abbraccio pensando che tutto ciò che stava per accadere se lo era pienamente meritato, e che non doveva rimproverare altri se non se stesso. Sentì come se qualcuno gli stesse stringendo il cuore in mano per farlo sanguinare, ed abbassò gli occhi per non mostrare a Buffy il dolore e la delusione che vi era. Già, delusione, perché lui ancora una volta, stupido illuso, aveva sperato di contare qualcosa di più, e la sua anima urlò dal dolore.

Buffy vide il suo gesto e si alzò a sedere, tenendo la coperta per coprirsi, e rivolgendosi a Xander disse- Esci, per favore.

-Ma Buffy, cosa…?

-Qualsiasi cosa tu voglia dirmi, potrai farlo quando sarò uscita da qui, e questo potrà accadere solo dopo che mi sarò rivestita, ragion per cui dovresti uscire.

Poi, vedendo che Xander continuava a guardarla con espressione offesa ed arrabbiata, gli sorrise aggiungendo:- Avanti, non c’è nulla di cui offendersi Xan, ma anche tu mi manderesti fuori se ti trovassi, beh… nudo!

-Certo, ma non accadrà che tu mi trovi a letto con un killer stupratore!- e detto ciò uscì.

Per tutto quel tempo Spike aveva creduto che il suo cuore sarebbe scoppiato e che dai suoi occhi sarebbero uscite delle lacrime, tanta era stata l’umiliazione che gli aveva inflitto quella conversazione, fatta come se lui non fosse stato presente, o non avesse potuto udire:era stato ancora peggio di quando li aveva sorpresi Riley e lei era corsa a coprirsi in preda alla vergogna; ora non si era nemmeno preoccupata di nascondersi, come se lui fosse stato un vizio da cui lei era stata dipendente ma che ora non avesse molta importanza in quanto era già sulla via della guarigione.

Si mise seduto anche lui, non appena Xander ebbe richiuso la porta, ed a occhi bassi, senza nemmeno guardare Buffy, iniziò ad allontanarsi, cercando con lo sguardo il luogo in cui erano stati abbandonati i suoi jeans: si sentiva così umiliato che non voleva nemmeno mostrarsi nudo ai suoi occhi, cosa che invece in molte occasioni non aveva esitato a fare senza la minima vergogna. Ed ora ho anche un’anima, che ho ripreso per lei… Che stupido!

Mentre era immerso in questi cupi pensieri e pensava a come poter raggiungere i suoi jeans troppo distanti dal letto, sentì la mano di Buffy toccargli la spalla e sussultò come se bruciasse.

-Spike, cosa stai facendo?- la sua voce era tranquilla, sembrava quasi dolce.

Come cosa sto facendo? si chiese Spike Cerco di allontanarmi prima che arrivano le ingiurie, così da essere almeno vestito ed avere un po’ di dignità quando arò chiamato essere disgustoso.

Trattenendo le lacrime (stupido patetico Spike! Come si odiava… lui e la sua debolezza) disse nel modo più indifferente possibile- Mi rivesto, no? Prima che il tuo caro amico decida di tornare indietro e tagliarmi la testa con la tua ascia! Ci ha già provato, ricordi?

Buffy era stupita da quelle parole e quasi le veniva da ridere, non avendo notato il tono triste di Spike e le lacrime che lottavano per scendere.

-Ma che dici? Hai paura di Xander? Sai che non lo farà! Non sono Anya io! Inoltre, a parte che io l’ho già fermato una volta, tu non hai più il chip e credo che non ti sia difficile difenderti! Voglio dire, lo so che hai l’anima e tutto il resto, e anche io di certo non vorrei che tu facessi del male a Xander, ma non credevo davvero che lui potesse rapprsentare un pericolo per te!

Spike si accigliò. Ma cosa faceva ora, lo canzonava? Aveva trovato una tortura nuova? Invece di dargli dell’essere disgustoso e senza anima, ora che l’anima ce l’aveva, lo prendeva in giro alludendo al fatto che potesse avere paura del bamboccio?

A quel punto, mezzo arrabbiato, si alzò, rinunciando all’idea di coprirsi, ed andò a prendere i jeans per infilarseli, sena guardare Buffy ma continuando a dandole le spalle.

Non capendo cosa stesse succedendo, dato che lui non aveva detto parola e che oltretutto, se mai uno dei due dovesse essere preoccupato di essere stati visti da Xander, quella era lei dato che avrebbe di sicuro dovuto sorbirsi la sua ramanzina, disse lievemente scocciata – Ma insomma Spike, che c’è? Perché sei arrabbiato? Ti da fastidio il fatto che Xander ci abbia scoperti?

A quel punto Spike, che ormai si era messo i pantaloni, si girò verso di lei guardandolo con rabbia, notevolmente aumentata dall’aver udito la parola “scoperti” (allora è proprio così, sono ancora il suo piccolo sporco segreto!) e con uno sguardo in cui l’ira aveva totalmente cancellato ogni traccia di lacrime disse – Io non sono la tua puttana, cacciatrice! Hai fatto in modo che ti scopassi ancora, e ora dimmi, sei almeno soddisfatta? Ti è piaciuto abbastanza o lo Spike senz’anima era un amante migliore? Chissà, magari ero più brutale e ti facevo godere di più!

Buffy lo guardava allibita, e Spike in quel momento non seppe se vide un profondo dolore in quegli occhi verdi, né se fosse stata la paura di venire di nuovo usato o qualche altro sentimento a fargli urlare quelle parole offensive in faccia alla donna che amava senza che questa gliene avesse dato ancora reale motivo, ma subito dopo la vide alzarsi e vestirsi velocemente dopo avergli lanciato un’occhiata carica di odio. Allora lui, sfogata gran parte della rabbia e ritrovata un po’ di lucidità, fece un passo nella sua direzione allungando una mano verso di lei come per toccarla, ma si sentì dire voce tagliente- Non provarci neanche, dannato vampiro, o questa volta giuro che ti impaletto davvero, e nessuno proverà a fermarmi o piangerà sulle tue ceneri.

Dopo che Buffy se ne fu andata Spike rimase impietrito al centro della cantina, dicendosi che in fondo era ciò che si era aspettato e che era sempre accaduto: non era certo la prima volta che Buffy lo abbandonava dopo aver fatto sesso, salutandolo con le sue minacce… Tuttavia era la prima volta che una vocina nel cervello gli diceva che forse stavolta anche lui ne era in parte responsabile.

Intanto Buffy, ignorando del tutto l’occhiataccia che le aveva lanciato Xander quando lo aveva incrociato in fondo alle scale, era salita in camera sua mostrando al suo amico un volto tranquillo e indifferente, ma arrivata in camera e chiuso tutto il resto del suo mondo fuori, si sedette sul letto lasciando che qualche lenta lacrima le rigasse il viso.

Forse non era proprio vero che aveva amato un solo vampiro… o se era così, probabilmente quello non era Angel…

 

 

Salve! Non mi lapidate se ancora le cose non si risolvono, non sono sadica come Joss… mi farò perdonare ok?

 

Dopo aver accuratamente evitati Spike per tutto il giorno, cercando di non rimanere mai da sola, Buffy uscì non appena il calar del sole le permise di apportare come scusa la necessità di fare la ronda. Non voleva vederlo neanche da lontano… aveva paura che qualsiasi cosa lui avesse detto in quel momento l’avrebbe soltanto fatta piangere, o peggio ancora arrabbiare, e un ulteriore lite avrebbe soltanto peggiorato la situazione, almeno finchè lei non fosse riuscita a far chiarezza nella sua testa. L’unica cosa che sapeva per certo era che le accuse che lui le aveva lanciato stavolta erano totalmente ingiuste:aveva seguito il suo istinto senza considerare cosa davvero provasse per lui, ma era comunque intenzionata a comportarsi in modo diverso dalla prima volta, non voleva nascondere ai suoi amici che c’era qualcosa tra loro, anche se ancora no sapeva che cosa… e lui che faceva? L’aveva accusata ed offesa ingiustamente, senza che gliene avesse dato motivo! Pur essendo vero che lui aveva sicuramente sofferto molto durante la loro precedente relazione, anche per lei non era stata esattamente una cosa indolore: oltre a tutti i sensi di colpa, c’era la delusione di essere aggredita proprio dalla “persona” che diceva di amarla e che le era stata vicino per tutto quel periodo difficile…

I pensieri su Spike l’accompagnarono per tutta la durata della ronda al cimitero, durante la quale non incontrò neanche un vampiro su cui sfogare la propria rabbia, e allora decise che avrebbe scaricato i propri nervi al Bronze, dove sperava di trovare un qualsiasi essere malvagio da poter pestare… o come estremo rimedio concedersi un ballo scatenato in pista! Insomma, era pur sempre una ragazza, e non sarebbe stata una tragedia se per un’ oretta avesse trascurato i suoi doveri da cacciatrice per non pensare a “certi” vampiri odiosi ed ossigenati!!!!

Una volta entrata nel locale decise, contrariamente a tutte le sue abitudini, di avvicinarsi al bancone per ordinare qualcosa da bere. Osservò il locale aspettando che le venisse servito il suo drink… tante cose in quel luogo le facevano pensare a Spike, come se non lo avesse già abbastanza in testa. Dannato locale e dannato vampiro! Lui e i suoi maledetti occhi… come potevano essere così assurdamente blu? Doveva essere tutta una congiura a suo danno! Come lo odiava…Oh, ma come aveva potuto urlarle contro in quel modo? Certo ammetteva che anche lei spesso lo aveva insultato dopo una notte di sesso, ma ora le cose erano cambiate tra di loro. Doveva averlo capito anche lui! Odioso, odioso e cattivo!

Buffy stava continuando a riflettere ed ingiuriare sempre vicino al bancone del Bronze, quando vide proprio l’oggetto dei suoi pensieri dirigersi verso di lei, fissandola con uno sguardo, se non minaccioso, non proprio amichevole, reso ancora più efficace dal suo solito abbigliamento nero comprensiva di jeans e camicia. E benché fino a pochi secondi prima avesse giurato a se stessa di odiarlo non ebbe modo di evitare alle sue ginocchia di tremare impercettibilmente mentre un certo languore le si diffondeva nel corpo e il cuore iniziava a martellarle furiosamente nel petto.

Intanto Spike l’aveva raggiunta e le disse –Oggi mi hai evitato? Speravo di vederti, a casa, me eri sempre occupata con qualcuno, e ti ho anche cercato, al cimitero, ma sembrava proprio che tu stessi scappando, invece…- Buffy lo interruppe bruscamente- E perchè mai volevi incontrarmi? Non mi hai già lanciato urli a sufficienza questa mattina? O ne hai di nuovi? Ho solo preferito evitare altre discussioni!

-Anche io sono stanco di discutere con te, cacciatrice. Proprio per questo dobbiamo parlare- Spike mantenne la calma anche se il suo atteggiamento iroso stava rapidamente facendo sparire i suoi buoni propositi di scusarsi con lei della sua precedente sfuriata ( e quante volte poi lui aveva subito le sue sfuriate e i suoi insulti senza mai chiedere perdono o mostrare un po’ di rimorso!)- Noi dobbiamo cercare di chiarire le cose, i limiti del nostro rapporto. Siamo stati molte cose, nemici mortali, alleati riluttanti, ed infine amanti, anche se tu hai sempre odiato quest’ultima fase, e ora dobbiamo decidere ciò che possiamo o non possiamo fare. Io ti ho amato – e fece un impercettibile pausa mentre cercava di rendere il più possibile credibile questa bugia, sperando di mettere al sicuro il suo cuore, e nel contempo spiava la reazione di Buffy con quel filo di speranza che non voleva mai abbandonarlo- ma non hai funzionato, lo sappiamo entrambi: tu non mi amerai mai, e anche io ormai sto andando avanti, mi sto ridimensionando. – vedendo che Buffy lo guardava senza però interromperlo, anche l’ultima speranza morì, e aggiunse - Probabilmente avevate ragione voi, la mia era solo una stupida ossessione dalla quale non devi più preoccuparti. Tuttavia non nego di essere attratto da te, e tu da me, a quanto sembra dalla scorsa notte, ma ciò non è giusto per nessuno dei due e crea enormi complicazioni: se davvero hai bisogno di me per la tua guerra, dobbiamo cercare di non ricadere in un’assurda relazione che ci ha portato solo sofferenza- detto tutto ciò, si costrinse a sorridere- Io tengo molto a te cacciatrice, e voglio esserti d’aiuto.

Si sentiva morire dopo aver pronunciato quelle parole, però il fatto che Buffy restasse così indifferente gli parve la conferma del fatto che ciò che aveva fatto fosse giusto: lei non lo amava, certo probabilmente non lo disprezzava più come prima, ma non lo amava né probabilmente lo avrebbe mai fatto, e lui non poteva davvero lasciarsi di nuovo coinvolgere in una relazione come quella dell’anno passato, non ce l’avrebbe fatta…

Buffy era effettivamente rimasta ammutolita da tutto il discorso: certo, tutto ciò che Spike aveva detto aveva perfettamente senso, era una cosa più che razionale…La relazione tra loro era SBAGLIATA, era quello che aveva sempre sostenuto anche lei… o no? Allora perché ora le pareva che in realtà quello che lui aveva detto fosse assurdo?

Già, totalmente assurdo! Come poteva ritrattare tutto? Come poteva negare tutto l’amore che aveva visto nei suoi occhi? Quando solo poco tempo prima, a Natale… Erano lontani i giorni in cui lei considerava quella di Spike solo un’ossessione… Poi le brillò in mente un’idea (è sbagliata, lo so, ma se facesse una cosa giusta non sarebbe più Buffy! ;-) ): se davvero fosse così e lui non l’avesse mai amata? Se fosse stata solo la sua parte demoniaca ad amara la cacciatrice come sfida alla sua natura, e ora che riaveva la sua anima quell’amore si fosse realmente affievolito fino a diventare semplice affetto?

Mentre pensava con orrore queste cose Buffy sentì che l’aria a disposizione nel Bronze non era sufficiente, e un groppo di lacrime trattenute le se stava formando in gola.

-Cosa…- riuscì a dire. Poi facendo un lungo respiro senza guardarlo negli occhi aggiunse – Devo uscire.

Facendosi strada tra la folla si diresse verso l’uscita e uscì come una furia dal locale, fermandosi solo una volta arrivata sul vicolo vuoto. Solo allora si accorse che Spike l’aveva seguita ed era ancora lì con lei senza capire cosa stesse accadendo.

La cacciatrice aveva ormai le lacrime agli occhi ma gli rivolse uno sguardo furioso…

Ma cosa aveva fatto stavolta di sbagliato? Perché lei non poteva almeno essere chiara nello spiegarlo invece di diventare furiosa e prenderlo a botte? “Giusto”, pensò subito dopo “sono solo un vampiro”

-Cosa vuoi?-disse Buffy - Ora perché mi segui? Hai già detto tutto, no? È stata una bella scopata ma ora ti sei annoiato e così mi scarichi! La prima volta l’ho fatto io, e così ora quale miglior vendetta che tornare qui, portarmi a letto e poi fare la stessa cosa? D’altronde è chiaro che io non sono mai stata come quella pazza visionaria della tua Drusilla, alla quale sei stato devoto per più di un maledetto secolo… mollato da lei ti eri annoiato, e allora hai pensato che invece uccidere la terza cacciatrice potevi andarci a letto così come vampiro saresti davvero passato alla storia come unico al mondo!

Spike la guardava confuso… ma qualcosa in tutto quello sfogo gli suonava eccessivamente stonato… La interruppe alzando la voce sopra la sua –LA STESSA COSA? Come puoi paragonare il mio comportamento di stamattina al tuo? Tu mi hai usato perché sapevi che io ti amavo ed ero in tuo completo potere…Si può dire la stessa cosa di te?

A questa domanda così diretta Buffy ammutolì, e continuando a guardare il viso ora furioso di Spike, si bloccò: si sentiva persa. La solita domanda…

Di fronte a questa esitazione Spike continuò, per niente meravigliato dalla sua non risposta – Quindi vedi, ciò che ho fatto io è totalmente diverso, e per quanto riguarda Drusilla, è per Angel che potete litigare, non certo per me!- abbassò il tono fino ad un sussurro- Nessuna delle due ci hai tenuto abbastanza…-poi si riprese sorridendo sarcastico e distogliendo gli occhi da lei- In effetti mi domando perchè mi sono sempre affannato a tentare di essere il suo sostituto. Continua a sognare del tuo grande amore, piccola cacciatrice... non avrei mai dovuto tentare di mettermi in mezzo…- e si allontanò.

Buffy non ebbe il coraggio di fermarlo… come poteva farlo senza avere una vera risposta da dargli… e poi ora poteva anche non servire più a nulla, se lui davvero non l’amava più… Ma come poteva essere stato così facile innamorarsi di Angel ed invece ora non riuscire a fare chiarezza in sé?

La mattina dopo Buffy si svegliò con il desiderio di rimanere a letto a rifugiarsi nei suoi sogni dove la relazione con un certo vampiro ossigenato non era così complicata, ma mentre cercava di riaddormentarsi sentì bussare alla porta della stanza e subito dopo entrò una Dawn affannata:

-Buffy, Buffy, è successa una cosa incredibile: Willow stamattina ha ricevuto una telefonata da Wesley, da Los Angeles! Voleva avvisarla che, poiché hanno saputo di tutta questa faccenda del Primo, hanno fatto delle ricerche ed ora credono di sapere cosa fare per sconfiggerlo. Hanno parlato anche di una profezia… comunque la conclusione è che verranno qui, arrivano stasera!

-Ma… chi?

-Come chi? Buffy, non mi ascolti? Wesley ed Angel! Hanno anche detto che se qui non abbiamo posto torneranno alla vechia casa di Angel! Capisci? Torna Angel ed ha intenzione di RESTARE… almeno per un po’!- Dawn si fermò e riprese fiato, poi aggiunse ancora eccitata- Sono corsa subito a dirtelo! Ora cosa farai?

Buffy la guardava senza proferire parola: cosa avrebbe fatto? –Beh, ma a me cosa dovrebbe poi importare? Io ed Angel non stiamo più insieme da tanto tempo,

Dawn sbuffò: - sì è vero, ma è sempre il tuo grande amore e tutto il resto… anche se non ho mai capito cosa ci trovassi in lui! Non che non sia bello, e misterioso quanto vuoi… ma è così serio! Comunque sai, volevo vedere se eri emozionata, o agitata, o… non lo so, volevo solo essere io a dirtelo!- ed uscì contrariata dalla tiepida e poco divertente, ai suoi occhi, reazione della sorella.

Intanto Buffy rifletteva: il fatto che tornasse Angel non la emozionava affatto, anche se era comunque felice di avere un alleato in più. Chissà se Spike si sarebbe arrabbiato di avere il suo grand sire intorno? Sapeva che i due tendevano ad essere piuttosto infantilmente competitivi quando erano insieme… e chissà come l’avrebbe presa Angel nel sapere che non era più l’unico vampiro con l’anima?

Se non sopportando l’uno la presenza dell’altro Spike avesse deciso di andarsene? A quel pensiero Buffy sentì un vuoto alla stomaco e ripensò ancora alla fatidica domanda… ed ad un tratto la risposta le si presentò davanti in tutta la sua assurda chiarezza…”Oddio, come ho fatto ad innamorarmi di un essere così fastidioso e irritante?” ma mentre lo pensava sorrise.

A quel punto la voglia di rimanere a letto le era passata e si vestì rapidamente decisa a parlare con il suddetto irritante vampiro, che avrebbe ormai dovuto essere a dormire da un po’ dato che ormai fuori il sole splendeva. Si avvicinò alla porta della cantina con il cuore che le batteva come impazzito… “Stupida Buffy che ti emozioni così per un vampiro che vedi ogni giorno!” Esitante poggiò una mano sulla maniglia della porta e la abbassò lentamente attenta a non fare rumore. Aprì la porta, non sapendo ancora bene cosa fare cosa dire ma desiderando ardentemente vederlo, e dopo essere entrata iniziò a scendere le scale con cautela, mentre il ricordo di ciò che era avvenuto l’ultima volta che era entrata lì la fece avvampare.

La cantina era buia, nella penombra, ma non appena ebbe sceso pochi scalini Buffy potè vedere il letto dove dormiva Spike… vuoto! Rimase ferma per qualche secondo, presa dallo stupore e dalla delusione, e scese poi gli altri scalini per guardarsi meglio attorno: nessuna traccia di Spike. Con un sospiro di sollievo notò che varie sue cose era ancora sparse in giro, segno certo che almeno non aveva lasciato la città…

La giornata passò tra i soliti allenamenti con le potenziali e le chiacchiere suscitate dall'imminente arrivo di Wesley ed Angel, ai quali, Willow aveva precisato, si sarebbe forse unito anche Gunn. Tutti coloro che non li conoscevano facevano domande agli Scooby, ed in particolare Angel era l'argomento preferito delle potenziali, che avendo saputo della sua grande storia d'amore con Buffy, stavano cercando di immaginare come fosse questo misterioso vampiro buono, e quando si chiedevano “ma allora ce ne era un altro prima di Spike?”, qualcuno diceva di aver sentito che però il grande amore della cacciatrice era proprio Angel, e quindi fantasticavano su un romantico ricongiungimento.

Buffy invece non pensava affatto a questo, ma anzi si stava solo chiedendo dove poteva essersi andato a cacciare il dannato vampiro ossigenato che non si decideva a rifarsi vivo e che quindi doveva per forza aver deciso di passare il giorno in qualche altro luogo chiuso, magari una cripta.

Con questo pensiero la cacciatrice uscì di sera più presto del solito, prima del tramonto, senza aspettare il tanto sospirato arrivo di Angel, e si diresse al cimitero per iniziare le ricerche nelle cripte più grandi, compresa quella che era stata la sua abitazione precedente (e anche il luogo dei loro incontri, ricordò Buffy), ma non lo trovò da nessuna parte, né lui si fece lontanamente vivo (si fa per dire) durante la ronda.

Alla fine Buffy si diresse al Bronze, dove l'aveva incontrato la sera precedente, e vi entrò con la speranza di vederlo. Frugò con gli occhi tra la folla, e non vedendolo sì allontanò dalla pista, finchè non vide la sua testa bionda in un angolo appartato in una poltrona, dove stava sorseggiando una birra... con una ragazza praticamente appiccicata addosso, e che intanto gli stava affettuosamente baciando il collo, e poi la mandibola, finchè non arrivò a toccargli le labbra con la lingua, catturando così completamente l'attenzione di Spike, che appoggiò la birra e si mise a baciare tranquillamente la ragazza.

Buffy, al vedere quello spettacolo, sentì una stretta allo stomaco e fu invasa da un misto di gelosia, rabbia e dolore tale che il primo impulso fu quello di avvicinarsi alla coppia, staccare Spike dalla ragazza e riempirlo di botte: stava tranquillamente e spudoramente pomiciando con un'altra in un locale pubblico dopo pochi giorni che aveva fatto l'amore con lei, e neanche pochi mesi prima diceva di amarla!!!! Proprio in quel momento, prima che potesse fare scenate di cui avrebbe poi potuto pentirsi, sentì una mano afferrarle un braccio e costringerla a voltarsi... e si ritrovò a guardare l'ampio torace di un uomo vestito di scuro... alzò gli occhi e si trovò a guardare in quelli scuri e profondi di Angel, che le sorrideva.

-Buffy...- le disse, ma subito si interruppe e la sua espressione cambiò quando vide la sua espressione addolorata e gli occhi lucidi-Cosa è successo?- e Buffy allora lo abbracciò nascondendo la testa sul suo torace per trovarvi conforto e sospirando -Oh Angel...

Poi staccandosi subito dopo da lui, dopo aver riacquistato il controllo, disse-Usciamo di qui!

 

...........................

 

Per tutto il tragitto verso casa di Buffy i due parlarono del Primo, delle potenziali e di cosa Angel, o meglio Wesley, aveva scoperto per caso studiando delle profezie. Buffy cercò con tutta la sua forza di ignorare il dolore che provava a causa della scena che aveva visto e di concentrarsi su Angel e su quello che lui le stava dicendo- con me è venuto anche Wesley, come sai, così lui e Giles potranno divertirsi a fare tutti quei discorsi da osservatori, e alla fine magari capiranno qualcosa di più su tutta questa faccenda. Inoltre è venuto anche Gunn: tu non lo conosci, ma quando l'ho incontrato cacciava i vampiri con una sua squadra, ed è davvero un bravo guerriero!

-Proprio ciò di cui abbiamo bisogno- disse Buffy forzando uno stanco sorriso, Angel non lo notò.

-Già! E come va con le potenziali?

-Bene, per quanto possa andar bene quando ci si sta organizzando per combattere contro un esercito di orribili mostri succhiasangue con una manciata di bambine. Comunque sono potenziali cacciatrici: sono piuttosto forti, spero solo che sappiano cavarsela.

-Anche tu eri una bambina quando hai iniziato

-Già, ma io avevo te che mi aiutavi- e stavolta il sorriso fu sincero

-E che ti facevo arrabbiare!

Buffy ora sorrise ironica- Beh,sai, il tuo fare misterioso da bello e dannato può essere piuttosto irritante a volte.

Anche Angel sorrise di rimando- Mi sei mancata, sai?

-Anche tu- e sentì che era vero, ma che questo non significava più quello che avrebbe significato una volta,,,

-Ti andrebbe di incontrare domani le potenziali? Erano tutte incuriosite dal tuo arrivo, anche se già immagino che ti squadreranno da capo a piedi, però immagino che sia necessaria un a presentazione ufficiale.

-Certo, farò venire con me anche Gunn e Wesley: sono già andati a dormire stasera, erano stanchi. Verremo tutti domani allora.

Ormai erano arrivati a cas di Buffy, e lei lo salutò- Devo dormire anche io, oppure i miei riflessi non funzioneranno.

-Hai ragione, riposati, è già molto tardi.

Detto questo fece per andarsene, ma poi ci ripensò e si avvicinò a lei per darle un lieve bacio sulle labbra, di cui Buffy fu stupita ma che non rifiutò. Lui si allontanò subito dal suo viso e le sorrise, e lei non potè fare a meno di rispondergli.

Intanto una figura scura con giaccone di pelle e capelli ossigenati li guardava da lontano, sentendo la rabbia aumentare, senza però poter sminuire il dolore lanciante che sentiva al centro del petto.

L'indomani Buffy comunicò a tutti che Angel era tornato e che sarebbe venuto a salutarli tutti, e con lui Wesley e Gunn. Si radunarono dunque in salotto dove, dopo il loro arrivo, i saluti e le dovute presentazioni, si misero a discutere proprio del motivo che li aveva radunati tutti lì, il Primo. Proprio mentre Angel stava parlando, dopo che avevano già discusso di molte cose, fu interrotto da una voce:

-Ehi, guarda un po' chi è tornato! Il mio caro Angel! Spero di non essermi perso molto del tuo sermone!- disse Spike entrando in salotto con un sorriso ironico.

-Spike! Cosa ci fai tu qui?

A quel punto Buffy si pentì di aver esitato a rivelare al vampiro più anziano la presenza del proprio childe, e desiderò improvvisamente che uno dei due scomparisse per evitare complicazioni... ed Angel non sapeva neanche niente di lei e Spike!!!

Intanto Spike aveva mantenuto il proprio sorrisetto strafottente mentre guardava con sufficienza

il suo eterno rivale, il suo termine di paragone.

-Beh, ci vivo!Anzi, ci vivevo, al momento sono qui per ascoltare e prendere parte alla riunione.

-Non dicevo in città-sbuffò Angel- volevo dire cosa fai in questa casa:esci!-Poi si girò verso Buffy colpito da un pensiero improvviso-Oddio, e perchè ha l'invito?

Il sorriso di Spike si allargò se possibile ancora di più, pieno di maligna siddisfazione nel poter dar questo colpo al suo rivale, che intanto guardava inorridito verso Buffy- Perchè era proprio qui che vivevo,in questa casa, sotto l'invito della sua carissima padrona- disse con tono ancora più sarcastico, spostando i propri occhi su Buffy.

Lei dal canto suo non gli aveva tolto gli occhi di dosso da quando era entrato (pensando in fondo che se uno dei due doveva sparire, forse era meglio eliminare Angel),anche se era furiosa ricordando la scena a cui aveva assistito la sera prima... Spike incontrò il suo sguardo e continuò il discorso- Ma non ti preoccupare- tornò nuovamente a guardare Angel senza più traccia di sorrisi e con occhi freddi sotto cui si malcelava la rabbia-ora che tu sei di nuovo qui, la tua piccola cacciatrice non avrà più bisogno del tuo rimpiazzo. Ora che il suo grande ed unico amore è tornato, non avrà più bisogno di farsi scopare dal primo semimostro che le capita vicino e potrete coronare il vostro sogno d'amore. Certo, sarete dei frustati repressi, a causa del tuo piccolo problemino, e probabilmente non capirete mai niente l'uno dell'altra, ma, ehi, forse è proprio questa la forza del vostro grande amore, l'essere un ideale!

A quel punto Buffy era ancora più che furiosa, a causa dell'insulto che lui le aveva neanche troppo implicitamente fatto davanti a tutti, ma non fece in tempo a ribattere perchè Angel si era già gettato su Spike afferrandolo per la giacca e sbattendolo a terra.

-Come ti permetti, tu?-disse colpendo Spike in viso.

Questi tuttavia incassò il colpo e subito dopo ribaltò la situazione alzandosi e buttando a sua volta a terra Angel, per poi iniziare a colpirlo con una tale furia, dovuta alla disperazione che gli procurava il suo amore mai ricambiato, ma sempre tradito ed umiliato, che l'altro, principale bersaglio del suo odio, non riuscì a difendersi.

Nel breve tempo che Buffy impiegò per arrivare ad due ed intervenire agguantando Spike, questi picchiò Angel come una furia, finchè non si sentì buttato di peso lontano dalla mano della cacciatrice, che subito dopo iniziò a colpirlo.

-Mostro! Tu, essere schifoso! Bastardo...

Spike ci mise poco a reagire anche ai colpi e alle offese di Buffy e rimettersi in piedi, rispondendo ai suoi attacchi con uguale rabbia.

-Qual è il problema, cacciatrice? Ti dispiace che abbia rivelato al tuo grande amore che sei una puttana?- disse con rabbia scivolando nel volto della caccia.

-Ti odio! Avrei dovuto... Ma ora ti ucciderò!

-No, piccola insulsa cacciatrice, sarò io ad uccidere te finalmente! Avrei dovuto farlo mentre eri ancora ansimante nel mio letto, ma sono ancora in tempo! E poi ucciderò anche quella checca del tuo amato!

Intanto tutti i presenti cercavano di sfuggire all'impatto con uno dei due contendenti,consapevoli che nessuno avrebbe retto ad una loro botta, anche involontaria. Angel invece appena ripresosi dal primo shok dei colpi, cercò di ributtarsi su Spike, ma fu di nuovo spinto fuori da Buffy che gli intimò di starne fuori. Poi rivolgendosi di nuovo a Spike, con il quale non aveva mai smesso di lottare, disse- E poi come hai osato colpirlo?

-Osato? Ehi, non confondiamo le idee:solo per te il patetico Angel è una divinità da adorare!

-Già, ma almeno io so cosa sia l'amore, se sono così devota ad una persona! Non certo come te!

Che pomici con la prima sgualdrina dark che ti ricordi quella pazza di Drusilla!

Nessuno dei due riusciva a vincere, anche perchè, se era vero che entrambi, furenti, volevano colpire l'altro senza risparmiare colpi, tuttavia non volevano arrivare al momento finale, dato che nessuno dei due avrebbe davvero avuto il coraggio di fare davvero del male all'altro.

Alla fine Buffy fu la prima ad iniziare a cedere, facendo trapelare la sua gelosia e il suo dolore:

-Come hai potuto? Come hai potuto andare a letto con un'altra? dopo neanche una settimana....

-Io? Beh, finalmente ho trovato qualcuno che mi apprezza, e che neanche dopo una settimana, come hai sottolineato, non torna tra le braccia del suo grande ed unico patetico dannato amore!

-Appunto:'amore'! Non 'scopata'!

-Vuoi dire che tu puoi spassartela con altri dato che ami Angel mentre io no perchè non amo quella con cui ero? E poi chi diavolo ti ha detto che io non la amo?

Buffy accusò l'ennesimo colpo ricacciando indietro le lacrime e mostrando invece sempre più rabbia.

-Benissimo. Allora perchè non la porti con te e ve ne andate il più lontano possibile da questa città?

E magari stavolta stai davvero fuori dalla mia vita?

-Ma come cacciatrice, già stanca? Solo due secondi fa hai detto che volevi uccidermi e ora che fai? Ti ritiri? Devo dedurne che hai paura di perdere?

In effetti Buffy stava iniziando ad essere stanca del combattimento, ma a queste parole si mostrò più che mai risoluta a continuare.

-Va bene, allora vuoi morire? Volevo darti un'ultima possibilità di andartene, ma...

-Eh per cosa?-la interruppe lui beffardo- Come ringraziamento di tutti gli orgasmi che ti ho fatto avere?

A quelle parole Buffy perse definitivamente il controllo e si gettò addosso a Spike per atterrarlo con l'intenzione di bloccarlo a terra e ricoprirlo di pugni, ma lui, prevedendo la mossa, riuscì a disarcionarla ed invertire i ruoli.

Ormai entrambi aveva perso il controllo delle proprie azioni dopo che la rabbia, la gelosia ed il desiderio avevano completamente preso il loro possesso e Spike, una volta sopra di lei, mutò istintivamente il volto in quello da vampiro per attaccare la cacciatrice che aveva davanti.

Preso dalla furia, la morse violentemente il collo e inebriato dal sangue umano, sangue della sue terza cacciatrice, all'inizio non si accorse neanche che questa non si opponeva, pietrificata dallo stupore... Sentiva solo l'aroma del sangue, sangue, sangue... poi , mentre il demone continuava nutrirsi,una parte di lui tornò lentamente alla realtà... aveva in bocca il sangue della donna che amava, per la quale aveva e avrebbe fatto di tutto, anche morire.... Si fermò bruscamente, senza però allontanare il viso e le labbra del collo che aveva morso, e notò che ancora lei non aveva reagito se non per qualche mugolio di dolore, e sbirciando il suo volto vide che lo sguardo di lei era rivolto verso di lui con un misto di paura e di stupore. Allora, mentre il sapore del sangue iniziava a liberare i suoi sensi, che ne erano stati per un momento del tutto offuscati, gli arrivò alle narici l'odore improvviso dell' eccitazione della cacciatrice. 'Oh cazzo', pensò Spike 'possibile che lei... che noi...' Guardò Buffy negli occhi e vi vide... Cosa? Desiderio? Rabbia? Odio? Amore?

Distogliendo lo sguardo da quell'enigma la cui soluzione tanto lo terrorizzava, gli parve improvvisamente di tremare, e i suoi occhi ricaddero sulla ferita al collo, che continuava lentamente a sanguinare. Come ipnotizzato, evitò di chiedersi cosa stesse facendo e vi riavvicinò le labbra iniziando a leccare la ferita, cosa che presto si trasformò in un baciare frenetico di ogni centimetro di pelle che si trovasse davanti, finchè non la sentì gemere in modo inequivocabile e spostò quindi la sua attenzione sulle labbra di lei, che subito lo accolsero soddisfatte.

Buffy era completamente persa, dal momento in cui l'aveva morsa non aveva capito più nulla,la mente offuscata dei segnali inviati dai sensi. Sapeva solo che lo amava, e lo voleva, anche da vampiro.

Quindi appena le labbra di Spike, tornate normali, si posarono sulle sue, lei lo accolse felice, dimentica di tutto, finchè non si staccarono, gementi ed ansanti, e si ricordarono improvvisamente di essere ancora nel salotto di casa a poca distanza da altre persone.

Buffy si mosse appena sotto di lui guardandolo negli occhi, e lo vide chiuderli e gemere silenziosamente per poi contrarre la mascella.... sentiva che era eccitato e lo voleva, ma non voleva ammetterlo ad alta voce per prima: l'aveva sempre tradita con quella dark ed in più sosteneva di non amarla...

Spike si sentiva perso: sapeva di essere ad un passo dal cedere, e sapeva che entrambi volevano che lo facesse... Cercò di ricordarsi che lei lo usava soltanto, che non gli importava niente di lui e che lui non avrebbe dovuto essere così sciocco da caderci ancora... ma i suoi sensi e i suoi stretti pantaloni non erano d'accordo.

Improvvisamente, imprecando tra se, prese l'unica possibile decisione sensata in quel momento e si alzò in piedi, per poi prenderla subito dopo in braccio e dirigersi verso la porta della cantina. Si imbatté subito in Angel e Xander che, dopo essersi allontanati dalla loro furia, si erano riavvicinati al salotto per l'improvviso silenzio, e Buffy nascose il viso sulla spalla di Spike per non incrociare i loro sguardi, mentre Xander stupito e indignato diceva- Che cosa...?- ma Spike senza neanche rallentare ringhiò -Andate al diavolo!

Entrò nella cantina sbattendo la porta e chiudendola a chiave; era arrabbiato: con Buffy, con i suoi amici, con Angel... e con se stesso, che la desiderava sempre disperatamente.

Si diresse verso il letto ancora tenendola in braccio e, dopo avercela messa, si inginocchiò tra le sue gambe. Subito Buffy si mise seduta e come ipnotizzata allungò la mano verso la rigonfiatura nei suoi jeans, cosa che fece ringhiare Spike in anticipo. Si malediceva per il potere che le faceva avere su di lui, sul suo corpo, ma ormai era tardi per tentare di resistere, era già perduto... poteva solo cercare di mostrarglielo il meno possibile, così si morse le labbra per evitare di gemere mentre lei iniziava a slacciargli la cintura dei jeans. Buffy presa dalla frenesia alzò appena lo sguardo verso di lui per controllare se volesse oppore resistenza, e poi finì di aprirgli i jeans così da ritrovarsi davanti il suo membro dolorosamente eretto. Lo accarezzò lievemente per tutta la sua lunghezza mentre Spike metteva tutte le sue forze nel trattenersi dal gridare ed implorarla, e poi avvicinandosi lentamente fece scorrere tutta la sua virilità in bocca. A quel punto lui non potè trattenere un singhiozzo di piacere, cosa che la incitò a continuare, ed iniziare ad accarezzargli le natiche, anch'esse liberate dai jeans. Quando però Spike sentì che stava per arrivare al limite, la scostò

-Non così... Spogliati.

Appena furono entrambi nudi, Spike iniziò ad accarezzarla, ma Buffy gemendo lo fermò-No, prendimi, sono già al limite.

A quelle parole Spike scivolò in lei, trovandola in effetti del tutto pronta, cosa che gli permise di entrare del tutto con un unico movimento fluido, ma subito si fermò sentendosi già prossimo al rilascio.-Oh, cazzo, Buffy, io..

-Ti prego, amore... muoviti-disse Buffy incoraggiandolo con i suoi stessi movimenti.

A quella richiesta, e soprattutto al sentirsi chiamare amore, Spike iniziò a spingere in lei con forza abbandonando qualsiasi pensiero, concentrato solo sul proprio movimento e suoi muscoli di lei che lo serravano sempre più, finchè lei non si tese e venne urlando.

Spike allora diede qualche affondo più violento e chiudendo gli occhi e gemendo la seguì, mentre Buffy osservava il suo volto sconvolto dal piacere sentendo che non avrebbe potuto amare nessuno più di lui. E mentre lui si accasciava su di lei posandole la testa sulla spalla, lei disse -Spike... ti amo.

Spike sentì quelle parole mentre ancora ansimava stremato dall'orgasmo, ma subito si staccò da lei come se l'avessero scottato e si alzò in piedi. Il suono di quelle parole lo aveva terrorizzato, somigliavano troppo a qualcosa che lui aveva così disperatamente desiderato, e che per tanto tempo si era aspettato di udire da un momento all'altro, ma poi era rimasto sempre deluso. Ed ora cosa voleva dire?

La guardò disorientato, con sguardo confuso, e con voce tremante disse:-Cosa?

Questa reazione convinse Buffy più di ogni altra cosa a continuare:-Ho detto che ti amo e....- Esitava, non sapeva come esprimere la marea di sentimenti devastanti che provava verso l'essere che aveva di fronte a se, lo stesso che non aveva mai esitato ad esprimere per lei un amore tanto immenso e disperato da averla più volte spaventata. Lo stesso essere che ora la guardava con occhi spalancati e vagamente lucidi, quasi terrorizzati,confusi, occhi che mostravano la paura che Spike aveva di illudersi ancora,anche per un solo attimo, che quell'amore che aveva tanto bramato infine fosse vero.

Buffy sospirò davanti a tale vista e cercò di trovare le parole giuste, anche se la voce che le usciva era appena un soffio -Spike, è che,quello che voglio dire è che tu avevi ragione, ecco... Tu sei l'unico che mi conosce, che mi capisce. L'unico che è capace di darmi il sostegno di cui ho bisogno per continuare la mai lotta. Sei la mia forza e....

-Buffy!- quello di Spike sembrò alla cacciatrice quasi un lamento di un animale ferito- Ti prego, non... non dirmi queste cose...- l'autocontrollo che aveva disperatemente cercato di mantenere per proteggersi era ormai del tutto andato e Spike voleva solo implorarla di non torturarlo ulteriormente con quelle che aveva paura fossero illusioni.

Buffy era sconvolta:non era quello che lui voleva sentirsi dire da sempre? Ma allora era davvero troppo tardi? Che volesse zittirla solo perchè ormai non l'amava più? Benchè questa fosse una paura reale, nel suo profondo non poteva crederci...-Cosa? Perchè?.... é tardi? -aggiunse ancora più piano.

A quel punto il pianto di Spike si trasformò in un'amara risata:-Ci risiamo: è questo il punto, amore? Vuoi che il tuo vampiro di rimpiazzo sia sempre a disposizione?Che...

Ma Buffy lo interruppe, si avvicinò a lui e prendendogli i bracci per tenerlo fermo lo guardò negli occhi mortalmente seria: le incomprensioni erano durate anche troppo, e di sicuro per lo più erano colpa sua, ma era determinata ad affrontare la cosa una volta per tutte. Avrebbe affrontato tutto ormai per tenerlo con se,dopo gli anni che le erano serviti per capire che lui era ciò di cui aveva bisogno.-Spike, io ti amo,ok? Non sono brava con le parole come lo sei tu,e non so come altro dirlo: in effetti sono solo due paroline che non esprimono molto, ma io ti amo.

A questo punto lo sguardo di Spike da lucido e sospettoso iniziò a mostrare un barlume di speranza, e continuava a sondare gli occhi di Buffy nell'attesa di trovarvi qualcosa che smentisse le sue parole...

E piano piano la consapevolezza che forse erano vere iniziò a farsi strada nel suo cervello: dopo tutte le volte che aveva dovuto tentare a freno le sue speranze, sempre disilluse,la sua mente e il suo cuore avevano adottato un meccanismo di difesa preventiva che era difficile da espugnare, ma i grandi occhi verdi che lo guardavano esprimevano davvero quello che lui tante,tantissime volte vi aveva sparato,e creduto, di vedere.

Si permise un lungo sospiro, e senza smettere di fissarla disse,ancora con voce segnata dalle precedenti lacrime:- e Angel?

-Che c'entra Angel?-Buffy lo guardò sospettosa, e Spike si accigliò, facendo immediatamente marcia indietro.

-Cacciatrice, hai detto che ami la maledetta checca neanche mezz'ora fa,e ora fai finta di niente, come al solito, dannazione, e tra poco ti rimangerai anche tutto quello che hai detto, come se- ma Buffy lo interruppe di nuovo, stavolta sbuffando.

-Ok, sei una dannata testa di legno!-e detto questo si getto sulle sue labbra nella speranza di zittirlo e convincerlo una volta per tutte. Spike non si trattenne in nessun modo dal risponderle appassionatamente, anche lui aveva deciso che ormai era arrivato il momento di giocare l'ultima carta: doveva sapere la verità, ed accettarla una volta per tutte.

Avrebbe fatto quello che la sua cacciatrice voleva,come al solito, ma sarebbe andato fino in fondo stavolta,anche se poteva essere la cosa più dolorosa di tutta la sua vita.

Buffy si staccò ansimante del loro bacio, che era reso ancora più coinvolgente dal fatto di essere ancora mezzi nudi sopra al letto della cantina, e provò ancora a esprimere quello che sentiva: in fondo non poteva biasimare Spike se era così sospettoso nei riguardi dei suoi sentimenti per Angel se fino a poco tempo fa anche lei aveva creduto di amare sempre e solo lui.

-Ascolta, mi dispiace di aver negato per tanto tempo quello che c'era tra noi, e di aver messo in mezzo Angel: io l'ho amato quando avevo quindici anni, e per tanto tempo ho creduto che non avrei potuto amare nessun altro; ma la verità Spike è che quello era il mio primo amore, e per quanto sia stato bellissimo,è davvero diverso da quello che provo per te. Quello che c'è tra noi mi ha sempre spaventato,ma dobbiamo riconoscere che era davvero forte e reale se,per quanto io mi ci sia opposta e nonostante tutto quello che è successo, siamo ancora qui- ed esitò scrutandolo negli occhi- o almeno io ci sono -sospirò- e tu?

Spike era rimasto senza parole: piano piano che cominciava a credere a quello che le parole, la bocca, gli occhi e il corpo della cacciatrice gli comunicavano, gli sembrava che tutto ciò che aveva sempre sognato si fosse finalmente avverato. Finalmente si permise un piccolo sorriso,e disse

-Finalmente sei arrivata, ti ho aspettata tanto- poi il sorriso si trasformò in un ghigno,ora che la consapevolezza dell'amore della cacciatrice si cementava nel suo cuore- Non vedo l'ora di tornare di sopra e dirlo a Peaches. Poi posso buttarlo fuori di casa???- Buffy cercò di fare uno sguardo esasperato al sentirlo nominare Angel come prima cosa, ma il broncio di Spike la fece sorridere -Aventi cacciatrice,solo per qualche minuto,per vederlo ancora più imbronciato di quanto sia di solito!

A quel punto Buffy roteò gli occhi e disse- Sai Spike, comincio ad essere gelosa :per quante volte tiri fuori Angel inizio a pensare che sia tu ad essere innamorato di lui, non io!

Allora Spike prese a baciarla, e in breve entrambi si dimenticarono di Angel e di qualsiasi altra cosa che fosse oltre le mura della cantina.

Fine