ANGELUS IL RITORNO

di Victoria



Best Author al 3° turno dei Truly You Awards! E-mail autore: drusy83@yahoo.it

Pairing: Angelus/Buffy/Spike

Ambientazione: Sesta stagione di BtVS, dopo l’episodio Wrecked ma prima di As You Were.

Riassunto: Buffy e Spike hanno appena concluso uno dei loro incontri più bollenti quando irrompe Angelus, ansioso di vendicarsi su entrambi. Chi sarà il primo?

Attenzione: Blood-play, BDSM leggero, bondage. Contiene scene violente, slash e sesso non esattamente consensuale.

Best Story per la S/B/Aus challenge qui su Bloody Twilight! Best Naughty al 1° turno dei Truly You Awards!





[Prologo]



Buffy si lasciò cadere ansimante accanto a lui, scossa dagli ultimi tremiti dell’orgasmo.



Ti amo” mormorò Spike baciandole i capelli.



Punta da quelle parole, la Cacciatrice gli voltò la schiena e contemplò in silenzio la parete di fronte. Stava ancora cercando una rispostaccia, o magari una giustificazione a se stessa per il modo crudele in cui usava il vampiro, quando entrambi udirono la botola sopra le loro teste che veniva spalancata con violenza. Prima che potessero reagire, una figura alta e imponente piombò dall’apertura; riconoscendola – o meglio, credendo di riconoscerla – esclamarono all’unisono:



Angel!”



*****



Mentre viaggiava verso Sunnydale, era stato molto indeciso se fare visita prima alla sua ex fidanzata o alla sua creatura. Alla fine aveva optato per la seconda: per Buffy ci sarebbe stato tempo più tardi.



Dato che aveva trovato al piano di sopra vestiti sparsi dappertutto, aveva intuito che il suo marmocchio non era solo e, notando i mobili fracassati e altri segni di colluttazione, aveva dedotto che la sua partner fosse alquanto focosa. Aveva gongolato al pensiero di potersi unire al gioco, ma all’improvviso si era reso conto che qualcosa non andava. Il pesante aroma di eccitazione femminile non era esattamente quello di una sconosciuta. Era…



Con un ringhio selvaggio, mise da parte la silenziosa circospezione con cui si era mosso fino ad allora, spalancò con violenza la botola che conduceva al piano inferiore e balzò.



Bastò una sola occhiata perché i suoi sospetti trovassero conferma; i due traditori erano a letto nudi. Un classico. Quando esclamarono all’unisono: “Angel!” non servì ad altro che a far infuriare Angelus ancora di più.



*****



Non è come sembra, Angel, davvero! Noi non stavamo—” cominciò Buffy, annaspando nel tentativo di coprirsi con le mani, con l’unico risultato di sottolineare il petto arrossato, i capezzoli turgidi e i riccioli umidi tra le sue cosce.



Spike si appoggiò pigramente su un gomito, senza preoccuparsi di nascondere la propria nudità. “La Cacciatrice ha ragione, checca, non stavamo, visto che abbiamo appena finito. Non prendertela, amico, le cose cambiano.”



Già.” Angelus sogghignò. “Hai proprio ragione.”



Angel, non starlo a sentire! Io non ho—”



Il vampiro avanzò a grandi passi verso di lei e, senza alcun preavviso, le tirò uno schiaffo. Buffy si premette la mano contro la guancia, gli occhi spalancati per l’incredulità.



Ehi!” esclamò Spike, contrariato dal fatto che qualcuno osasse mettere le mani addosso alla sua donna.



Per tutta risposta, Angelus lo scaraventò giù dal letto con un pugno, per poi dedicare di nuovo la propria attenzione alla ragazza.



Ma che ti è preso? Capisco che scoprire di me e Spike così all’improvviso e in questo modo sia stato un brutto colpo, ma questo non è da te, Angel!”



Spike si rialzò lentamente, asciugandosi il sangue che gli colava dal labbro spaccato e mettendosi in posizione di difesa. “Non è Angel quello che abbiamo davanti” dichiarò con voce pacata.



Cosa? Non è possibile… Angelus…?”



Lui le regalò il suo caratteristico ghigno a bocca storta. “In carne e ossa, bambina.”



La Cacciatrice balzò su dal letto, ma Angelus non le badò e si diresse invece verso l’altro vampiro. I due demoni si slanciarono l’uno contro l’altro come ad un segnale, si avvinghiarono e s’insultarono, ma nessuno riusciva a prevalere sull’altro. Buffy cercò di separarli, ma loro la respinsero, così corse in giro per la stanza alla ricerca di un paletto o di una croce ma, trattandosi dell’abitazione di un vampiro, non ne trovò. Allora, afferrata una sedia, la sbatté contro il muro in modo da spaccarne una gamba, arma preziosa che impugnò saldamente.



Ad un tratto, mentre stava per voltarsi verso la coppia che lottava, si bloccò colpita dal silenzio che regnava: niente più insulti, gemiti di dolore, tonfi della carne sulla carne…



Quando si girò, una scena terribile le si presentò agli occhi: Spike giaceva inerte, nudo e vulnerabile, sotto Angelus che, tranquillo come un gatto che beve la sua ciotola di latte, inghiottiva ad ampie sorsate il sangue che sgorgava dalla sua giugulare.





Buffy si lanciò su di lui armata del rudimentale paletto, ma Angelus si voltò un istante prima che sferrasse il colpo, le afferrò il polso e glielo torse. Il pezzo di legno cadde a terra, il vampiro attirò a sé la ragazza e la baciò con violenza. Lei storse la bocca percependo il gusto ramato delle sue labbra. Preoccupata, si chiese se quel minuscolo assaggio del sangue di Spike fosse sufficiente a trasformarla in vampira. Probabilmente no, ma come poteva esserne certa?



Lottò come una leonessa per scrollarselo di dosso, ma fu tutto inutile. La sua forza di Cacciatrice non poteva più nulla contro di lui da quando, due anni e mezzo prima, gli aveva donato il proprio sangue per salvarlo. A quel ricordo, si sentì invadere dal calore e, suo malgrado, strofinò i seni nudi contro la giacca di pelle di Angelus. Il vampiro si staccò dalle sue labbra e rise.



Ho sempre saputo che eri una sgualdrina, Buff” la schernì, chiamandola con quel crudele soprannome.



[Nota per il lettore italiano: ‘buff’ in inglese corrisponde a ‘vacca’.]



Poi le strinse le mani intorno alla gola, soffocando la sua resistenza sempre più fievole.



*****



Quando cominciò a riprendere i sensi, la sua prima percezione fu quella di indolenzimento ai polsi. Si mise istintivamente in piedi e il dolore svanì, ma si sentiva le braccia pesanti e i muscoli rigidi. Tentò di muoverle e si rese conto di essere immobilizzata; aprendo gli occhi, scoprì di essere ammanettata alla parete. Un paio di metri più in là, sul letto, giaceva Spike, anche lui privo di conoscenza e assicurato alla spalliera del letto da robuste catene. I buchi insanguinati sul suo collo si stavano richiudendo, quindi la situazione per lui non doveva essere troppo brutta. Buffy notò con un brivido di inquietudine che erano entrambi ancora nudi.



Poi con la coda dell’occhio colse un movimento e Angelus entrò nel suo campo visivo salutandola allegramente.



Ben svegliata! Giusto in tempo per l’inizio del gioco” disse, lasciando cadere a terra le buste di plastica che portava sotto il braccio. Buffy riconobbe il marchio non troppo appariscente di un sexy-shop appena fuori città; ci era stata un paio di volte con Riley, e una sera anche con Spike, quando era ubriaca. Rabbrividì per le prospettive che le si presentarono alla mente, chiedendosi perché Angelus non potesse limitarsi a torturarla e basta, e quale fosse di preciso il contenuto delle buste.



Com’è successo?” gli chiese, con l’intento di farlo parlare per guadagnare tempo.



Angelus inarcò le sopracciglia senza capire, o fingendo di non capire.



Cos’è stato a farti tornare?”



Questi non sono affari che ti riguardino, Buff. Quello che conta è che sono qui, e che quell’anima piagnucolosa ha smesso di tormentarmi.”



Invece voglio sapere. Dato che a quanto pare morirò stanotte, pretendo almeno di—”



Oh, ma io non ho intenzione di ucciderti. Voglio che tu soffra, e soffrirai. E, se lo conosco abbastanza – e ti assicuro che lo conosco meglio di chiunque altro – il mio affezionato rampollo sarà straziato dal tuo tormento. Ma non ucciderò nessuno di voi due… almeno per stanotte.”



Buffy non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo. Più tempo fosse riuscita a rimanere in vita, più sarebbero aumentate le sue chance di cavarsela e—



No, non tranquillizzarti. Prima dell’alba mi supplicherai di ucciderti, e mi maledirai quando rifiuterò di farlo!” l’avvertì Angelus. Mentre parlava si era tolto la camicia, e la Cacciatrice fremette riscoprendo tutta la bellezza del suo torace liscio e muscoloso, nonostante la crudeltà che trapelava dal suo volto e da ogni suo gesto.



Il vampiro le voltò le spalle per frugare nelle buste, quindi, trovato ciò che stava cercando, si volse di nuovo verso di lei. Buffy trasalì vedendolo impugnare un frustino, non molto grosso per fortuna, ma comunque pericoloso in mani così forti.



Angelus lo schioccò in aria un paio di volte, come per prova, dicendo in tono di conversazione:



Sai, Buff, penso che ti meriti una bella lezione per quello che hai fatto. Non credi anche tu?”



Buffy, spaventata dal rumore del cuoio flessibile, non udì nemmeno le sue parole. Quando le menò il primo colpo, lasciandole una lunga striscia livida attraverso il petto, Buffy strillò e Spike aprì gli occhi di scatto.



Bastardo, non osare picchiarla!” urlò, dimenandosi nel tentativo di liberarsi.



E chi me lo impedirà?” chiese Angelus con un ghigno, calando di nuovo il frustino. Spike cercò di sollevarsi, ma le catene tintinnarono e resistettero.



No, ragazzo, non ce la farai. Conosco bene la tua ostinazione e ho preso le mie precauzioni.” Il vampiro più giovane alzò lo sguardo e sgranò gli occhi alla vista di una lieve luminosità che avvolgeva le catene; Angelus annuì. “Sono state irrobustite con un incantesimo. Forse un vampiro nel pieno della sua forza riuscirebbe a spezzarle, ma la perdita di sangue ti ha indebolito parecchio. Non hai speranze.”



Con queste parole, sferrò a Buffy una sferzata particolarmente crudele che le prese uno dei capezzoli. La ragazza urlò di nuovo e, abbassando lo sguardo, si meravigliò nel vedere che la pelle era intatta: non una goccia di sangue era stata versata, ma bruciava comunque in maniera spaventosa.



Così imparerai a fare la puttana non appena giro lo sguardo! E poi… con questa immondizia!”



Spike continuò tenacemente a torcere le catene, ma con l’unico risultato di tagliarsi i polsi. Poi gli venne un’idea.



Non è stata lei!” gridò, in un estremo tentativo di salvarla. “Lei non voleva, io l’ho costretta: prenditela con me.”



Buffy sgranò gli occhi a quell’enorme bugia, colpita dal sacrificio che Spike era disposto a compiere per lei. Angelus inarcò un sopracciglio con aria dubbiosa e la sua creatura, leggendo in quell’espressione uno spiraglio di credulità, rincarò la dose:



Sì, proprio così! Lei mi gridava di fermarmi, ma io sono un demone, una bestia, mosso dall’istinto e dai desideri più bassi, così l’ho presa senza curarmi delle sue urla. Lei voleva rimanerti fedele, è solo colpa mia se non l’ha fatto!”



Buffy si morse il labbro in preda all’incertezza: una piccola parte di lei desiderava confermare la sua versione, pur di sfuggire al tormento, ma la coscienza le urlava che non poteva lasciare che lui fosse punito al posto suo, che doveva assumersi le proprie responsabilità e accettare le conseguenze delle sue azioni, frustate comprese. Prima che potesse scegliere come regolarsi, però, Angelus vanificò le sue riflessioni:



Be’, puoi anche essere il primo, se proprio ci tieni.” Così dicendo, cominciò a slacciarsi i pantaloni di pelle nera.



Il primo di cosa? Angelus intendeva forse…? Buffy non riusciva ad accettare la conclusione che ormai sembrava inevitabile; sapeva che era il sire di Spike e che per i vampiri sesso e sangue andavano spesso insieme, dunque era probabile che fossero stati intimi in passato, ma immaginare che qualcosa fosse accaduto oltre un secolo prima della sua nascita era tutt’un altro paio di maniche rispetto ad assistervi dal vivo. Buffy arrossì quando, al pensiero dei suoi due amanti avvinghiati insieme, una scintilla di calore le si accese nel ventre. In quel momento, però, la risata cattiva di Angelus la riportò al presente. Sfilatisi i pantaloni, ora era in pedi completamente nudo accanto al letto su cui Spike era incatenato.



Ma non l’hai fatto per generosità, vero, Spikey? Di’ la verità: eri geloso! Vuoi avermi tutto per te, eh, amore?” sussurrò Angelus, seguendo con un dito la linea delle sue labbra, nella parodia del gesto di un amante affettuoso. Buffy vide il disgusto con cui Spike voltò la testa cercando di sottrarsi alla carezza beffarda, intuì il senso di impotenza dietro l’aprirsi e il chiudersi nervoso dei suoi pugni, e capì che non poteva permettere che accadesse. Di slancio gridò:



Non dargli retta, ha mentito! Non mi ha violentata, io lo volevo ancora più di lui. Lascialo stare e veditela con me!”



Taci, zucca vuota!” fu Spike ad apostrofarla con queste brusche parole, cogliendola del tutto di sorpresa.



Idiota! Non è il momento di giocare a fare l’eroe!”



So quello che faccio, non immischiarti!”



Ma ti farà del male e sarà… brutto e anche… innaturale! Se si trattasse di me, sarebbe solo… brutto.”



Colpito dalle sue parole, Spike le rispose in tono più dolce: “Ma sarebbe molto brutto.”



Buffy sentì le lacrime pungerle le palpebre e poi, quando Spike ripeté a voce bassissima: “Credimi, so quello che faccio”, una goccia salata superò gli argini e le rigò la guancia pallida al pensiero che, negli anni trascorsi insieme ad Angelus, Spike doveva essersi abituato allo stupro, per quanto sia possibile abituarsi ad una realtà che rimane sempre orrenda.



Silenzio, tutti e due!” urlò a quel punto Angelus. “Avevo capito che mentiva fin dalla prima parola. William, tu per me sei un libro aperto; povero scemo, ti sei appena liberato di Drusilla e hai già trovato un’altra cagna da difendere a spada tratta, un’altra che non ti amerà mai. Quanto a te, mia piccola Cacciatrice, sono un tipo accomodante, e se vuoi unirti al gioco per me va bene.”



Angelus le si avvicinò e cominciò ad armeggiare con le manette, continuando a parlare in tono pacato:



Ecco le regole, Cacciatrice. Ora ti libero; hai tre opzioni: puoi attaccarmi, farti sconfiggere di nuovo e peggiorare la situazione tua e del pivellino” accennò a Spike, “oppure puoi scappare e lasciarmi solo con lui. Avresti un’intera notte di vantaggio e forse ti salveresti, ma ne dubito. O puoi rimanere e unirti al gioco.” Con un cigolio spettrale, le manette ricaddero contro il muro e Buffy si trovò libera. Nel suo stato di debolezza dovuto al recente svenimento e alle frustate, non avrebbe mai osato affrontare Angelus, che era nel pieno delle sue forze. Occhieggiò la porta, poi il viso di Spike, che aveva gli occhi chiusi e la mascella contratta.



Rimango” disse. Gli occhi azzurri si aprirono di scatto e si fissarono nei suoi, come cercando di leggerle nell’anima cosa l’avesse condotta a quella decisione. Angelus annuì e Buffy si sistemò sul letto accanto a Spike, un po’ intimorita dalla novità della situazione.



Stupida imbecille, hai idea del guaio in cui ti sei cacciata?” sibilò Spike tra i denti serrati.



Ho solo pensato che avrei potuto aiutarti, e – a proposito – hai davvero un bel modo di ringraziarmi!”



Io mi sono offerto per salvarti, non per organizzare un ménage a trois!”



Ma non capisci? Insieme abbiamo più possibilità di sopravvivere!”



Insomma, basta voi due!” intimò Angelus. “È ora di cominciare”, annunciò con un sogghigno feroce. Quindi appoggiò un ginocchio sul letto e iniziò a passarsi la mano su e giù per il cazzo mezzo duro. Chinatosi su Spike, quando i loro visi furono a pochi centimetri di distanza, sussurrò contro le sue labbra:



Hai intenzione di opporre resistenza o di comportarti da bravo ragazzo?”



Ti lascerò fare e farò tutto quello che vorrai, ma ad una condizione: lascia stare la ragazza. Lei è rimasta per guardare e per tenerci compagnia, non per subire la tua perversione.”



Mmh” ronfò Angelus. “Non ti prometto niente. Tu rispetta la tua parte dell’accordo e forse io terrò fede alla mia.”



Spike roteò gli occhi esasperato, mentre Buffy incrociò le braccia sul petto come per proteggersi, sibilando quando sfiorò le strie livide delle frustate. Sobbalzò quando vide il vampiro più anziano allungare la mano e accarezzare la coscia muscolosa dell’altro. Spike sbuffò e mugugnò:



Piantala con le smancerie da checca.”



Ma come, non vuoi che sia tenero e gentile?” gli chiese fingendosi offeso, ma con uno scintillio di crudele divertimento negli occhi.



Voglio solo che sia finita al più presto, ma non accadrà se non cominci.”



D’accordo, l’hai voluto tu.” Dopo avergli afferrato un ginocchio con ciascuna mano, gli divaricò le gambe e vi si sistemò in mezzo.



Non hai intenzione di voltarmi?” chiese Spike con evidente fastidio.



No, piccolo mio. So bene quanto detesti guardarmi mentre ti prendo e questo fa parte della tua punizione.” Ghignò, quindi aggiunse con voce letale: “Preparati a pentirti di aver toccato ciò che mi appartiene.”



Sottolineò le parole con una prima spinta improvvisa che colse l’altro vampiro alla sprovvista e gli strappò dalle labbra un ansito strozzato.



Buffy fu assalita da una serie di emozioni contrastanti: da un lato, profonda gratitudine per colui che era disposto subire un atto che considerava palesemente disgustoso pur di salvarla; dall’altro, vergogna per non aver impedito quel sacrificio. In quel momento abbassò gli occhi e vide che Angelus si stava ritirando; la sua asta grossa e massiccia era coperta di un sottile velo di sangue. Quando solo la punta rimase dentro Spike, Angelus spinse di nuovo in avanti e arrivò in po’ più in profondità della prima volta. Quando si tirò indietro, il movimento sembrò meno difficoltoso. Arrossendo, Buffy si rese conto che il sangue stava fungendo da lubrificante e che i tessuti teneri, ormai lacerati, stavano già cominciando a risanarsi. Un’ondata di orrore la sommerse di fronte al sadismo di Angelus, ma allo stesso tempo un lieve formicolio le si accese nel ventre. Possibile che si stesse eccitando per uno spettacolo del genere? A tal punto arrivava la sua perversione?



Spostando lo sguardo, però, si rese conto di non essere l’unica a sperimentare un’eccitazione indesiderata: Spike si era parzialmente indurito, ed era chiaro che se ne vergognava, ma nella posizione in cui si trovava non aveva modo di nasconderlo. Angelus si accorse del suo disagio e, com’era prevedibile, fece quanto era in suo potere per peggiorarlo.



Ma guarda cos’abbiamo qui” disse, circondandogli il membro semieretto con la mano. “Non è esattamente una sorpresa, vero, Spikey?”



Buffy spalancò gli occhi e Angelus si rivolse a lei:



Devi sapere, cuoricino mio, che il nostro Spike, nonostante tutte le scene che fa ogni volta, se la gode un mondo ad essere inculato da me.”



Non è vero, bastardo mentitore!” lo contraddisse Spike con veemenza, ma fu subito zittito da un affondo particolarmente vizioso che lo lasciò senza fiato e… gli fece gonfiare il cazzo a vista d’occhio. Umiliato, serrò forte gli occhi e desiderò avere le mani libere, non per lottare, ma solo per nascondersi. Pensieri angosciosi turbinavano nella sua testa. Nonostante avesse accusato Angelus di mentire, una volta tanto il vampiro bruno aveva detto la verità: in passato era già venuto a trovarsi in quell’imbarazzante situazione; anzi, negli anni trascorsi con Angelus non c’era stata tortura che, per quanto crudele, non risvegliasse il suo desiderio a dispetto della sua stessa volontà.



Ma allora aveva i capelli lunghi, si faceva chiamare William il Sanguinario e, oltre a subire le sevizie del suo sire, infliggeva allegramente le proprie agli esseri umani che avevano la sfortuna di incrociare la sua strada. Ora invece si chiamava Spike e, malgrado quel dannato chip gli impedisse di essere un vampiro, non era neanche un uomo, ma solo una parodia di entrambi, disperatamente innamorato com’era della Cacciatrice, sua nemica naturale.



A proposito, se prima Buffy lo considerava disgustoso e lo usava solo come trastullo, concedendogli almeno di sperare che un giorno la loro storia avrebbe fatto un passo più in là, ormai poteva stare sicuro che non l’avrebbe più neanche sfiorato. Ma perché diavolo non se n’era andata, invece di rimanere ad assistere e a farlo sentire ancora peggio?



Notando la sua espressione e intuendo la direzione dei suoi pensieri, Buffy gli passò la mano sulla fronte aggrottata e subito gli occhi azzurri si aprirono e si fissarono su di lei con espressione di incredibile dolcezza. La ragazza sbatté le palpebre, contemplando finalmente la profondità del sentimento che il vampiro biondo provava per lei.



Indispettito dal muto messaggio che i due amanti si stavano scambiando con gli occhi, Angelus accelerò il martellare instancabile delle pelvi. Spike non poté impedirsi di trasalire, poiché la carne rampante del suo sire arrivava a toccare tessuti nuovi ad ogni affondo.



Impennò i fianchi alla disperata ricerca di qualcosa contro cui strofinare il membro gonfio, ma trovò solo aria ed emise un lamento inarticolato di frustrazione.



Sentendo la mistura preparatoria raccogliersi in mezzo alle sue gambe e vedendo la carne che tante volte le aveva dato piacere balzare inutilmente sull’attenti, Buffy si rammaricò dello spreco e si leccò inconsciamente le labbra al pensiero di come, se fosse dipeso da lei, avrebbe approfittato di entrambe le cose. Ma il suo gesto non passò inosservato, infatti i due maschi lo notarono e gemettero di desiderio.



Fu allora che la ragazza si rese conto del potere che aveva su di loro. Posò la mano sull’addome muscoloso di Spike e cominciò a scendere verso il nido di riccioli tra le sue cosce. Quando Angelus le afferrò il polso con un basso ringhio d’avvertimento, Buffy lo baciò entusiasticamente sul collo, per poi spostarsi verso il basso a leccargli un capezzolo per volta. Il vampiro imprecò a mezza voce e la lasciò andare.



Lei accarezzò timidamente l’asta dura di Spike, che sollevò di scatto il bacino. Angelus ululò, stretto nella dolce morsa delle pareti interne del vampiro sotto di lui, che contrasse di scatto i muscoli in preda al piacere. Incoraggiata dalle loro reazioni, Buffy chiuse la mano intorno all’organo fremente e cominciò a passarla su e giù, delicatamente ma con fermezza, giocherellando con le unghie sulla fenditura in cima. Ormai Spike era sull’orlo del rilascio e Buffy era ansiosa di concederglielo, ma Angelus, che nel frattempo non aveva mai smesso di conficcarsi dentro di lui, le afferrò di nuovo la mano per bloccarla.



Spike urlò per la frustrazione e Angelus sorrise con insolita benevolenza, ansimando nonostante non avesse davvero bisogno di ossigeno. Buffy sapeva che i vampiri ricadevano nelle vecchie abitudini umane quando sperimentavano una grande sofferenza o un grande piacere, e non aveva dubbi su quale delle due situazioni si stesse verificando adesso. Tuttavia, fu comunque sbalordita quando Angelus le disse con voce roca:



Avanti, montalo, Buff.”



La ragazza sbatté le ciglia con aria incredula, poi scavalcò Spike con una gamba per ritrovarsi a cavalcioni del suo ventre, con la virilità di lui premuta con insistenza contro le reni.



Due mani grandi e forti l’afferrarono per i fianchi da dietro, sollevandola e posizionandola in modo che il sesso inappagato di Spike sfiorasse le pieghe rosee del suo nucleo.



Buffy era madida al punto che i fluidi femminili gocciolavano dal suo corpo, e la punta del membro di lui, a sua volta, luccicava di liquido perlaceo. Non c’era bisogno di alcuna preparazione, Angelus lo sapeva e la impalò in un sol colpo. Per reazione al calore e alla strettezza del suo nucleo, Spike contrasse i muscoli e tutti e tre gemettero di piacere, l’una nel sentirsi riempire, l’altro nel riempire, il terzo per entrambe le sensazioni.



Per qualche minuto nessuno si mosse; Angelus fu il primo a spezzare la paralisi di beatitudine che li aveva catturati. La sua spinta dentro il canale di Spike sollevò il bacino dell’altro vampiro, provocando un mutamento nell’angolazione della sua asta dentro Buffy. Pian piano, il ritmo di prima riprese, e ad esso si adattarono anche le mani di Angelus, chiuse a coppa sui seni di lei ancora ammaccati dalle frustate.



Spike sentiva di essere sul punto di venire, ma non voleva farlo prima di lei. Oh, magari avesse avuto le mani libere per cercare tra le sue cosce il nocciolino di carne che nelle ultime settimane aveva ricevuto così spesso le sue attenzionI! Ma aveva le mani assicurate alla spalliera del letto e non poteva darle altro piacere che quello di riempirla e accarezzare ad ogni spinta quella magica sorgente di piacere nascosta nelle profondità del suo canale.



Nel frattempo, Angelus le stava impastando i seni e pizzicando i capezzoli e poco dopo, sopraffatta dalle sensazioni, Buffy esplose senza la minima stimolazione clitoridea.



Il suo nucleo si serrò spasmodicamente e Spike roteò gli occhi all’interno della testa e la seguì nell’orgasmo. Innescato dalle violente contrazioni del suo passaggio posteriore, Angelus li seguì nell’orgasmo spruzzando il proprio seme lenitivo nelle profondità violate di Spike.



Nei pochi istanti in cui tutti e tre si librarono sulla cresta del piacere, successero molte cose importanti: Buffy rovesciò la testa all’indietro, posandola sulla spalla di Angelus ed esponendo la gola rosa pallido; Angelus accettò entusiasta l’invito, si trasfigurò e affondò i denti; Spike, all’odore del sangue potente della Cacciatrice, ruggì e strattonò le catene con tale forza da spezzare gli anelli e farli schizzare per tutta la stanza. Immediatamente, le afferrò un seno e le scostò i capelli dall’altro lato del collo, per penetrare la pelle morbida con le zanne aguzze.



*****



Quando rinvenne, Buffy si trovò schiacciata tra due corpi freddi e inerti. Spike era uscito da lei, ma quando la ragazza cominciò a dimenarsi per sgusciare via da sotto di lui, sentì qualcosa muoversi contro la sua gamba e, abbassando lo sguardo, vide il suo membro riprendere vita con un fremito. Nel frattempo, un brontolio soddisfatto giunse da sotto di lei mentre Angelus recuperava l’aspetto umano e la fissava con i pozzi scuri che aveva per occhi.



Sangue infernale, questa sì che è stata una scopata coi fiocchi!” esclamò Spike, rotolando via dalla ragazza per evitare di schiacciarla. Subito, però, si chinò su di lei e le chiese:



Stai bene?”



Buffy lo fissò senza rispondergli, ancora un po’ intontita dall’orgasmo e dalla perdita di sangue.



Spike attaccò a scusarsi:



Mi dispiace, non intendevo farlo, è stato—”



È stata l’esperienza più intensa di tutta la mia vita” lo zittì lei.



Davvero?”



La ragazza annuì.



Allora è tutto a posto?”



Di nuovo fece cenno di sì con la testa.



E tu che ne dici, mia creatura?” chiese Angelus con una sollecitudine che, se era simulata, meritava l’Oscar.



Dico che ci sono cose peggiori che scopare contemporaneamente il mio sire e la donna… più bella del mondo fino a raggiungere tutti insieme un orgasmo da urlo.”



L’esitazione fu breve ma non sfuggì a Buffy: Spike era stato sul punto di ribadire che l’amava ma si era trattenuto. Per paura di Angelus? Ormai era improbabile. Per orgoglio? L’aveva buttato via già da un pezzo. Forse per timore di provocare la stessa reazione di poche ore prima, comprese Buffy. Eppure, pensò, stavolta sarebbe potuta andare in maniera diversa. Se solo le avesse detto ancora una volta che l’amava… ma non l’aveva fatto.



Angelus, apparentemente ignaro di tutto, si allungò verso Spike e posò le labbra sulle sue con inattesa dolcezza. Il biondo non si sottrasse, anzi intrecciò le dita tra i serici capelli scuri del suo sire e lo attirò a sé. Buffy si stupì di quanto il bacio tra i suoi due amanti la riempisse di gioia e di un desiderio che ora aveva imparato ad accettare.



Infilò una gamba tra quelle di Angelus e una tra quelle di Spike, poi si strusciò contro di loro come una gattina.



Annusando l’aroma della sua eccitazione, Spike interruppe il bacio e mormorò:



Piccola, sei insaziabile!”



Buffy ridacchiò. “Non sono l’unica” disse, prendendo i loro membri di nuovo mezzi duri uno in ciascuna mano e massaggiandoli ritmicamente, sentendoli fremere sotto le proprie dita. Al pensiero che teneva in mano la parte più delicata e più importante del corpo dei due vampiri, la Cacciatrice si sentì inebriare dal senso di potere. Dall’altra parte, le dita dei due stavano giocherellando tra i riccioli nocciola di lei, facendola sentire molto vulnerabile.



Per qualche minuto continuarono a strofinarsi l’una contro gli altri, ad accarezzarsi e a baciarsi a turno, poi Angelus ordinò con voce rauca:



In ginocchio, piccola.”



Buffy riemerse dal gorgo di passione in cui stava sprofondando con Spike e si sollevò sulle ginocchia. Angelus la posizionò carponi, con il sedere in aria e l’umida fenditura rosa bene in vista.



Striscia su di lui” le ordinò, indicando con un cenno Spike, che era ancora steso per terra e apparentemente sazio.



Buffy obbedì, muovendosi a quattro zampe con un seducente dondolio di anche. I suoi seni ondeggiavano in maniera deliziosa, e i lividi delle frustate, grazie ai suoi poteri di guarigione rapida, si stavano già affievolendo. Al dolce contatto dei suoi capezzoli raggrinzati, Spike si riscosse, allungò il collo e la baciò con trasporto.



Persa nella morbida consistenza delle sue labbra, Buffy non si accorse che Angelus l’aveva raggiunta finché non la coprì, aderendo con il corpo massiccio a quello snello e tonico di lei, strofinando le bianche membra muscolose contro quelle dorate e flessuose di lei. Senza staccare le labbra da quelle del vampiro biondo, la ragazza si sollevò contro il membro di nuovo famelico di Angelus e lo sentì irrigidirsi all’istante. Guardò Spike negli occhi e vi lesse serena consapevolezza di ciò che stava per accadere, senza alcuna traccia di gelosia. Questa nuova disposizione alla condivisione non mancò di stupirla, ma si accontentò di prenderne atto piuttosto che cercare di comprenderla.



Poi Spike sgusciò via da sotto di lei, e Buffy pensò di aver frainteso la sua espressione, ma, infiacchita dal piacere e dal sangue perso, era troppo debole per opporsi ad Angelus e, soprattutto, troppo eccitata per volerlo fare. Se la chiusura e il completamento del mènage a trois che si era di recente instaurato tra loro lo disturbavano… be’, tanto peggio per lui.



Tuttavia Spike, dopo qualche istante, la sorprese distendendosi di nuovo accanto a loro, ma di traverso, e infilando la testa sotto il ventre di Buffy. Angelus rise, comprendendo le sue intenzioni, e disse in tono benevolo:



Ma sì, fa pure.”



Spike ringhiò, per metà serio e per metà scherzando: “Non ho chiesto il tuo permesso!”



Buffy non aveva ancora capito di cosa stavano parlando, quando all’improvviso si sentì lambire l’ombelico da una lingua fredda. Un gemito di piacere le sfuggì dalle labbra, sia per la sensazione pura e semplice, sia per l’atto di cui quel gesto rappresentava il preludio.



Questo era uno dei giochi che non aveva sperimentato né con Angel né con Riley, uno dei trucchi che le aveva insegnato Spike. Qualche volta le aveva anche proposto di ricambiare il favore usando la bocca su di lui, ma Buffy si era sempre rifiutata. Se l’avesse fatto, si sarebbe sentita ancora più sudicia e più puttana di adesso. Il suo ragionamento aveva un’unica pecca: cioè che Buffy accettava ben volentieri di farselo fare da lui.



Spike si rendeva conto di venire usato – in quell’atto come in tutti gli altri – ma non gliene importava. Non cercava altra gratificazione che i gemiti sospiranti di lei quando la assaporava, le sue grida incoerenti quando la faceva venire.



E così, con la reverenza di un sacerdote pagano che sacrifica alla propria divinità, scese con la lingua verso le appetitose pieghe di carne che celavano l’entrata al corpo di lei.



Alla prima, timida leccata, la ragazza rabbrividì. Poi Spike le lappò le labbra con più insistenza, ma senza ancora tentare di dischiuderle, e Buffy cominciò a spingere ritmicamente contro la sua bocca. Ad accrescere il vortice di sensazioni che l’avvolgeva, c’era la pressione ferma della virilità di Angelus contro le natiche, ogni volta che tirava indietro le pelvi: in qualunque direzione spingesse, non trovava scampo dall’eccitante stimolazione a cui veniva sottoposta dall’uno e dall’altro vampiro.



Pian piano, poi, le sferzate della lingua di Spike divennero più esigenti e le grida di Buffy più imploranti:



Ti prego, Spike, ti prego… ah!”



Spike staccò la bocca da lei per chiedere con aria innocente:



Che c’è, piccola?”



Ti supplico… più forte!”



Il vampiro ridacchiò e Buffy strillò sentendo le sue corde vocali vibrarle contro il ventre, proiettandola al confine tra eccitazione e frustrazione.



Angelus allontanò il collo e le tempestò di baci umidi la nuca sensibile, facendole inarcare la schiena e dunque inducendola a spingere il bacino contro il viso di Spike.



La clitoride” gemette lei. “Leccami la clitoride e dentro la fica, riempimi, scopami con la lingua, fammi venire!”



Spike adorava sentirla parlare in quel modo volgare, e la stuzzicava apposta, ben sapendo che solo mentre era accecata dalle sensazioni ed estremamente frustrata la casta Buffy si lasciava andare a simili oscenità.



Deliziato dalle sue suppliche e dal linguaggio con cui erano espresse, separò con la punta della lingua le labbra rosee, rivelando così il bocciolo di carne che era la fonte del suo piacere e vi dedicò tutte le proprie attenzioni. Buffy si contorceva sotto di lui, il corpo scosso da scariche elettriche di piacere che partivano tutte da quel punto. Quando finalmente Spike smise di leccare e racchiuse la gemma in bocca, la spirale di sensazioni che l’aveva avvolta toccò il culmine ed esplose. La mistura fluì dalle profondità del suo corpo e andò ad inzuppare il volto di Spike, che scese ancora più in basso e infilò la lingua nella stretta fessura lubrificata.



Nell’istante in cui Buffy stava discendendo dal picco, Spike arrivò a leccarle il punto G sollevandola in tal modo sulla cresta di una nuova ondata di piacere. Il suo nucleo si contrasse spasmodicamente e lei lanciò un grido incoerente. A quel punto, Angelus non resistette più: afferrò Spike per la nuca e lo scostò, per poi affondare la propria virilità rampante nel sesso fremente di lei.



Sovraccarica di sensazioni, in preda al terzo orgasmo nel giro di pochi minuti, Buffy scivolò via; non svenne perché non perse del tutto i sensi, ma piuttosto la sua mente si annullò per un tempo indefinito.



*****



Quando tornò in sé, Angelus stava pompando vigorosamente dentro di lei e Spike leccava il punto in cui i loro corpi si univano, coccolando con lo stesso zelo sia il tenero nocciolino di lei, sia l’asta massiccia di lui, che veniva esposta quasi per intero ogni volta che Angelus si tirava indietro per poi cacciarsi di nuovo dentro.



Ansimante, la ragazza sentì il piacere incombere ancora una volta su di lei, ma all’improvviso si rese conto che l’unico che non stava ricevendo alcuna gratificazione era Spike. Alzò lo sguardo e, alla vista del suo cazzo gonfio che sobbalzava irrequieto contro il ventre piatto, le venne un’idea: senza smettere di assecondare le spinte di Angelus, tese la mano e afferrò il fianco magro dell’altro vampiro, attirandolo verso di sé. Il biondo interruppe ciò che stava facendo e la fissò con aria interrogativa: era possibile che avesse intenzione di…?



Con un ultimo strattone, Buffy lo attirò completamente sotto di sé nella posizione del 69, aprì la bocca e la posò sulla punta della sua virilità. Dopo pochi istanti di perplessità, iniziò a succhiare.



Non l’aveva mai fatto in vita sua, quindi non seguiva una tecnica precisa, ma l’entusiasmo suppliva alla mancanza di esperienza. Se il vampiro non avesse posseduto il ferreo autocontrollo che aveva acquisito nell’arco di un secolo, non avrebbe resistito più di qualche secondo.



Buffy, spinta dalla curiosità di chi sperimenta qualcosa di nuovo, fece di tutto: gli leccò l’asta dalla punta alla base e ritorno, lo succhiò fino in fondo al palato, gli mordicchiò le palle, turbinò con la lingua intorno alla fenditura su in cima, sempre muovendosi in sincronia alle spinte vigorose di Angelus dentro di lei. Anche Spike seguiva con la bocca lo stesso ritmo e c’era una tale armonia tra di loro che la tensione crebbe contemporaneamente in tutti e tre.



Impossibile dire chi fu il primo: all’improvviso, il nucleo di lei si contrasse intorno ad Angelus, che cominciò a spingere a velocità forsennata, e Buffy gemette intorno alla carne di Spike, che ruggì di piacere. Vennero tutti e tre nello stesso preciso istante, gridando e sbattendo i fianchi senza controllo.



Quando la tempesta iniziò a placarsi, Angelus smontò da Buffy per evitare di schiacciarla. A sua volta, lei rotolò via da Spike, che ebbe appena la forza sufficiente a girare su se stesso per abbandonare la posizione del 69 e ritrovarsi così accanto a lei, voltato nella stessa direzione.





[Epilogo]



Buffy si lasciò cadere ansimante accanto a lui, scossa dagli ultimi tremiti dell’orgasmo.



Ti amo” mormorò Spike, baciandole i capelli.



Commossa dalla sua coraggiosa ostinazione, la Cacciatrice gli posò una mano sulla guancia. “Ti amo anch’io” disse con un dolce sorriso.



Davvero?” chiese Spike incredulo.



La Cacciatrice annuì.



Me ne sono resa conto soltanto ora.”



Ehi, piccioncini, neanche una parola per il vecchio Angelus?” chiese il vampiro più anziano, assestando una pacca scherzosa sul sedere di Spike e posando l’altra mano sul seno di Buffy.



Tu sei… l’elemento inatteso in questo idillico quadretto che mi raffiguravo da anni” rispose Spike in tono bonario. Buffy notò che non si era scostato dalla mano di Angelus, ma che al contrario vi rimaneva appoggiato con disinvoltura.



Per me siete importanti tutti e due,” cominciò la ragazza in tono pacato, “quindi non costringetemi a scegliere—”



E chi ha parlato di scegliere?” la interruppe Angelus.



Neanch’io voglio rinunciare a nessuno di voi due” la sorprese Spike. Angelus sollevò un sopracciglio a metà tra l’incredulità e la diffidenza.



Già, proprio così, mezzasega. Mi sei mancato, in questi anni di assenza, contento adesso?”



Senza rispondere, Angelus si allungò verso di lui e lo baciò. Mentre li guardava, Buffy si sentì accendere nel ventre una scintilla di desiderio.

Fine?