E RITORNO DA TE

Author: xritax

Disclaimer: I personaggi appartengono Joss Whedon e alla sua pazzia ^_^

Feedback: si, vi prego ditemi se vi piace oppure non continuo

Pairing: Spuffy OVVIAMENTE

Time: post “Chosen”.

Rating: Nc17

Piccolo riassunto: Le forze del male e quelle del bene devono essere sempre in parità, uno squilibrio può portare alla fine..Non tengo conto della serie ‘Angel’ perché non l’ho vista^_^, rimescolo le carte e tutto però riprenderà lo stampo della storia originale.

Note: la canzone che ho citato è dei Lifehose-Blind. Ditemi cosa ne pensate e fatelo senza pietà è la mia prima fanfic, se non vi dovesse piacere avvertitemi che non continuo.Grazie mille….

 

E dire che aveva fatto tutto per lei. Si erano odiati, combattuti, aiutati e infine amati e per lei aveva riavuto, dopo terribili torture, la sua anima. E adesso...tutto finito, tutto svanito come se nulla fosse...è bruciato sotto i suoi occhi e quel ti amo quasi sussurrato era l'unica cosa che era riuscita a dirgli. Ma erano tante le cose che avrebbe voluto dirgli in quell'istante.

Guardando quella voragine che le stava di fronte rimase quasi pietrificata, quella che era stata la sua casa per sette anni, dove aveva incontrato Willow, Xander, Giles ma soprattutto il suo primo amore Angel, sentiva un buco al cuore. A tante cose in quel momento stava dicendo addio..a troppe, però il sapere che anche questa volta era riuscita nel suo intento e che con lei erano vicini i suoi amici di sempre e la sua dolce sorellina la rendevano più forte. Pensò fra se e se che era tutto finito che il male era stato ancora una volta sconfitto e lei era ancora lì, insieme alle persone che amava di più al mondo..Si, ma a quale prezzo! In quel momento si avvicinò Dawn e le afferrò la mano, lei si voltò e la sorellina le fece un grosso sorriso mostrandole tutti i suoi denti, ma fu subito accompagnato da una smorfia di sconforto. Allora Buffy capì che la dolce brunetta voleva solo partecipare al suo dolore per la perdita subita in battaglia, ma non voleva rattristare Down così abbozzò un sorriso e si divincolò dalla presa della sorella. Si voltò vedendo quello scuolabus mal ridotto con dentro i suoi amici tutti un pò malconci, ma in fin dei conti in vita. Le potenziali non erano più tali ma cacciatrici vere e proprie e lei non era più la sola, ma una delle tante. “Sei un diavolo di donna, tu sei l’unica Buffy”, già..ancora ricordi. Si distolse da tale pensiero e si fece forza pensando che finalmente poteva vivere la sua vita e fare tutte quelle cose che ad una caccitrice non erano permesse. Dawn le disse <<adesso non sei più la sola cacciatrice e con l'esercito che si è formato il male dovrà stare in un angolo a tremare...almeno credo>>. Buffy sorrise e le rispose <<in un angolo a tremare? Bhe per adesso l’abbiamo arrestato..e poi non credo che il male tremi>>. Buffy le fece un piccolo sorriso e guardò di nuovo la voragine che un tempo era stata la sua città e poi si voltò promettendosi di non pensarci più perchè i ricordi si erano belli, ma ancora troppo dolorosi e lei ora voleva solo essere felice, se lo meritava. Salirono sullo scuolabus e lei non faceva altro che pensare allo sforzo immane fatto per rialzarsi dopo essere stata ferita da una spada, alla città che sotto i suoi piedi crollava…e all’addio che lei… <<no basta non ci pensare più>> disse ad alta voce credendo di averlo solo pensato. Faith la sentì e le si avvicinò <<tutto bene B.?>>, e lei <<si tutto bene>>…mentiva. Andarono nella città più vicina per far medicare i superstiti e per trovare un po’ di ristoro, da ora in poi li aspettava una nuova vita.

 

Una nuova vita.

 

Erano passati due anni dalla distruzione della bocca dell'inferno e della sua cara Sunnydale e oramai Buffy sembrava quasi non pensarci più. Il ricordo c'era, ma la sua vita doveva continuare perché era giusto e perché adesso lei aveva un futuro davanti a cui dare un senso.

Il suo nuovo letto le sembrava così scomodo e poi era troppo grande, ma per quale motivo aveva dato carta bianca a Dawn per comprarlo. Le aveva arredato la stanza in maniera troppo principesca mentre le sarebbe bastata una brandina e un cassettone.. “la mia sorellina è sempre esagerata nelle sue cose” pensò e ridacchiò fra se e se. Erano le due e lei ancora non riusciva a prendere sonno, beh da una parte era normale aveva fatto la vita da cacciatrice fino ad un anno fa: fuori per il cimitero quasi fino all’alba, letto e poi sveglia presto e via con gli allenamenti. Certo, oziare non le faceva poi così schifo.

Adesso abitava a Londra con Down e Willow. Xander aveva appena intrapreso la costruzione di un nuovo palazzo in città e aveva comprato una casa a qualche miglio da loro e Giles addestrava le nuove cacciatrici che gli erano state assegnate. E lei oziava… da una parte rimpiangeva le battaglie notturne. Infatti, di tanto in tanto sgusciava dal letto e andava a fare la ronda, dare qualche pugno o calcio non le avrebbe mica fatto male..e poi doveva sgranchirsi le gambe. Lavorava presso uno studio legale come segretaria e aveva ripreso a studiare e questa cosa la rendeva orgogliosa, perchè finalmente poteva laurearsi, non voleva mica fare la segretaria a vita.

Dawn andava al college e lei era fiera della sua piccola che cresceva a vista d’occhio e che finalmente viveva la sua vita in maniera spensierata. Willow invece era stata assunta da una compagnia che si occupava di Pc o cose del genere, anche perché Buffy non ne capiva molto di informatica. La loro vita procedeva tranquilla, niente apocalissi immanenti, né demoni, né dei immortali..vita normale di tutti i giorni. A volte le capitava di addestrare delle cacciatrici e di allenarle collaborando con il consiglio..che strano, quei tipi li aveva sempre odiati e adesso li aiutava. La sua vita ora era come sempre aveva desiderato, era una vita normale e a volte quella normalità la infastidiva o meglio la turbava.

“Niente!” pensò, non riusciva a prendere sonno allora decise di alzarsi e di scendere sotto in cucina a prendere un bicchiere di latte forse si sarebbe tranquillizzata o magari dopo sarebbe riuscita a dormire..ne aveva proprio bisogno. Scese sotto e si affacciò alla finestra, il tempo stava cambiando l’estate era vicina e le giornate duravano di più. Si allontanò dalla finestra e si avviò verso la cucina, nel buio più totale si sedette sulla sedia e iniziò ad osservare il latte fino a quando non sobbalzò in aria a causa dello squillo improvviso del telefono, “ma chi mi cerca a quest’ora?” pensò.

Si alzò di scatto prendendo la cornetta

<<pronto?>>

Una voce quasi imbarazzata rispose <<ehm ciao…>>

B:<<angel?>>

A:<<si… come va?>>

Penso subito che doveva essere impazzito a chiamare a quell’ora ma poi si preoccupò. “Angel..sono le due passate..è successo qualcosa?”.

B: <<spero proprio che non sia una chiamata di cortesia!Ma hai idea di che ore siano qua?>>

A: <<si lo so, scusami, ma dovevo…ecco io dovevo chiamarti. È importante>>

Buffy si preoccupò a sentire quella parola, ‘IMPORTANTE’.

B: <<dimmi sono tutta orecchie>>

A: <<dormivi per caso? Perché se è così scusa e ci sentiamo domani..>>

B: <<angel, no, non dormivo e poi cosa importa oramai parla che mi stai facendo preoccupare>>

A: <<devi, anzi dovete venire qui a Los Angeles sta succedendo qualcosa di strano che non posso raccontarti per telefono…domani stesso tu…no, voi dovete prendere il primo aereo e venire qui, poi ti spiegherò tutto..ecco>>

Buffy non gli fece finire la frase: <<accennami qualcosa, mi stai facendo preoccupare. Mi stai dicendo di mollare tutto per scappare a Los Angeles per quale motivo? Tu stai bene?>>

A: <<come? Si certo non riguarda me ma tutti noi..per favore non chiedermi altro..>>

B: <<ok mi spiegherai quando ci vedremo..prenoterò un volo e appena possibile…>>

A: <<no, non c’è bisogno domani prenderete l’aereo delle sette, ho già fatto tutto io>>

B: <<ah ok..grazie..allora a domani>>

A: <<si a domani…>>

B: <<notte>>

Buffy Stava per posare la cornetta quando Angel sentendola nervosa : <<buffy? Sta tranquilla>>

B: <<la chiamata alle due passate di notte non mi dà tranquillità..ma grazie, a domani.>>

Ancora scossa della telefonata rimase a guardare il telefono muto e non riusciva a capire perché Angel non le aveva accennato nulla. “E se fosse qualcosa di grave? Troppa tranquillità lo sapevo che stava succedendo qualcosa”, pensò e dopo si diresse verso la sua stanza. Domani alle sei avrebbe dovuto buttare giù dal letto la sorella e Willow..che impresa!!

Si distese sul suo letto e chiuse gli occhi e finalmente la pervase il sonno, alla fine ci era riuscita.

“Cosa hai fatto Buffy, cosa hai fatto?? Solo tu dovevi vincerlo, solo tu potevi..è tutta colpa tua..”Si svegliò di scatto al suono della sveglia..poi pensò a quelle voci, cos’erano,perché la chiamavano? Ma cosa aveva fatto? Distolta dal pensiero si precipitò nella stanza di Dawn.

B: <<dawn sveglia muoviti è tardi>> dicendo cosi le tolse il cuscino sperando in una risposta.

Dawn ancora mezza addormentata farfugliò: <<buff è presto oggi non ho lezione..vai a dormire anche tu>>. Sbuffò e poi si riprese il cuscino.

Buffy infastidita la rimproverò: <<ha chiamato Angel dobbiamo andare a Los Angeles. L’aereo è alle sette…muoviti>>. Uscì dalla stanza ancora innervosita.

Dawn saltò in aria a quelle parole <<cosa??Angel??Cavolo, ma cosa è successo??>>

Entrò come una furia anche nella stanza di Willow che beatamente dormiva <<willow presto alzati fai la valigia dobbiamo andare>>. Ancora turbata dal sonno e dalla brutta intrusione, la rossa disse <<ma sei impazzita, oggi è domenica e io vorrei il mio meritato riposo e poi…cosa? La valigia??Ma che dici?>>. Allora Buffy aprì la tenda facendo entrare la flebile luce delle sei <<ha chiamato Angel ieri notte ha detto che dobbiamo andare a Los Angeles ma non so per quale motivo, però ho un brutto presentimento>>. Così dicendo uscì dalla stanza lasciando una Willow un po’ perplessa che però si alzò e ubbidì alla cacciatrice prendendo le sue cose e sistemandole.

Buffy scese al piano di sotto prendendo il telefono e chiamo Xander. Una voce roca rispose <<pronto..>>.

B <<xan sono Buffy ascoltami è importante>>

Xander ancora preso dal sonno si alzò e si sedette sul letto <<buff ma che hai? Sono le sei?! Oddio qualcuno sta male?>>

B<<no Xander ascolta tra poco ti veniamo a prendere dobbiamo correre a Los Angeles mi ha chiamato Angel e…>>

Xander non la fece finire<<cosa? Angel? Cavolo sono guai.>>

B<<non lo so, dobbiamo solo prendere l’aereo delle sette e raggiungerlo, fammi un favore avverti Giles, ok?>>

X<<ok tranquilla, a tra poco>>. Ripose la cornetta e poi pensò “speriamo che non sia un’altra apocalisse, nell’ultima ho dovuto rinunciare al mio occhio e cavolo me ne è rimasto solo uno”, scrollò le spalle e prendendo la testa fra le mani pensò che il suo occhio non era l’unica cosa a cui aveva dovuto dire addio. Si distolse dal pensiero troppo triste e con uno scatto si alzò per cercare il numero di Giles e avvertirlo.

Nel frattempo a casa Summers c’era un bel po’ di fermento, Buffy era visibilmente preoccupata e aveva un brutto presentimento, d’altronde il suo istinto di cacciatrice fiutava qualcosa, e non era nulla di buono. Entrò in cucina e si versò del caffè in una tazza pensando a cosa potesse essere successo..l’ultima volta che aveva visto Angel era stato a Sunnydale che facendogli una scenata di gelosia, tipica di un ragazzino di dodici anni, le aveva dato quel medaglione a causa del quale aveva chiuso per sempre la bocca dell’inferno, ma aveva perso..<<buffy ma che combini??>>, le disse allarmata Willow che aveva visto l’amica versarsi il caffè e talmente assorta dai suoi pensieri l’aveva versato sul tavolo. Buffy si riprese dai suoi pensieri e si accorse del pasticcio fatto <<cavolo..Will scusa ero distratta. Pensavo a..>>. La strega la interruppe <<tranquilla so che succede>>, disse prendendo la pezza appoggiata al lavandino e pulendo il tavolo <<ma non ti preoccupare, qualsiasi cosa ha da dirci Angel, noi l’affronteremo come abbiamo fatto per sette anni nella nostra cara Sunnydale>>. Buffy la guardò e le sorrise, era vero quante cose avevano superato insieme e sempre insieme avrebbero superato anche questa..di qualsiasi cosa si trattasse.

Dawn scese le scale velocemente con un borsone sulle spalle <<io sono pronta, certo mi piacerebbe sapere per quanto dovremmo trattenerci a Los Angeles ma ok… mi sono portata tante di quelle mutandine che bastano per un anno>>, sorrise e posò il borsone davanti alla porta d’ingresso. Buffy guardò Willow <<tu sei pronta?>>, la rossa annuì allora la cacciatrice aggiunse <<bene, partenza>>. Così dicendo prese le chiavi della sua suv e caricò i borsoni in macchina.

La prima tappa era casa di Xander. Arrivati Dawn citofonò e Xander dopo due secondi era sotto con la valigia in mano, la caricò nel portabagagli e salì in macchina.

Quasi in coro Buffy, Willow e Dawn dissero<<ciao Xan>>. Il ragazzo sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi <<ragazze buongiorno.>>. Buffy allora aggiunse<<hai avvertito Giles, gli hai detto che lo passavamo a prendere?>> Xander rispose sbadigliando <<oh scusate, il sonno. Comunque si, l’ho avvertito. Certo mi ha risposto in modo preoccupato ma infondo chi non lo sarebbe..>>. La cacciatrice allora capì che la situazione oltre ad essere pesante per lei lo era anche per i suoi amici e disse<<si avete ragione, tutti voi. Ma Angel al telefono mi è sembrato strano quindi non potevo dirgli di no o far finta di niente. Poi certo che le chiamate notturne fanno sempre venire i brividi e non promettono mai nulla di buono>>.

Dawn risvegliata dal torpore causato dall’ora disse <<ah, allora stanotte è squillato il telefono? Mi era sembrato di sentire qualcosa ma pensavo di aver sognato. Stavo facendo un bellissimo sogno dove un ragazzo troppo carino mi baciava..uffa quando arriviamo strozzerò Angel>>. Willow ridacchiò <<dawny, Angel è un vampiro e non ha bisogno di respirare quindi anche se lo strozzi non gli farai nulla>>. La piccola ex-chiave si imbronciò e sospirando si riposiziono comoda sul sedile, e a quel gesto tutti sorrisero. Buffy pensò “menomale che c’è la mia sorellina che allieta tutte le giornate” e divertita si riconcentrò sulla strada.

Arrivati a casa di Giles lo trovarono già fuori che li aspettava battendo rumorosamente il piede a terra, e appena entrò in macchina blaterò << Salve ragazzi, ma sapete che ore sono? È tardissimo, dobbiamo sbrigarci. Ah, voi giovani non avete una minima idea di cosa voglia dire essere in orario>>. Tutti risero..il solito vecchio e inglesissimo Giles.

Arrivarono all’aeroporto posteggiando la macchina in un parcheggio custodito e si avviarono agli imbarchi. Buffy era ancora più tesa non riusciva a capire il perché Angel non le avesse accennato nulla..ma si distrasse dal pensiero mentre Giles si avvicinò e le parlò.

G<<tutto fatto, ho imbarcato i bagagli e preso i biglietti lasciati da Angel. Possiamo incamminarci>>

Buffy rispose tenendo gli occhi bassi <<ah, ok>>. Giles notò lo sguardo di lei e preoccupato per la sua protetta e disse <<buff sei agitata?>>. Le annuì calando la testa poi però aggiunse<<ma va tutto ok, e poi ci sei tu e i miei amici, nulla mi può turbare>>, sorrise e si voltò…stava mentendo, più si avvicinava all’aereo e più era preoccupata.

Saliti sull’aereo la cacciatrice mise le cuffie all’orecchie, “forse un pò di musica mi tranquillizzerà..si è proprio quello che ci vuole” pensò. Partì la prima canzone, era quella dei Lifehouse-Blind, lei l’adorava e forse sapeva anche per quale motivo. Mentre le parole e la musica la coccolavano in mente i flashbacks si impadronirono della sua mente.

“…Maybe you could not believe it

That my love for you was blind

But I couldn't make you see it

couldn't make you see it

That I loved you more than you will ever know

A part of me died when I let you go

And I loved you more than you'll ever know

A part of me died when I let you go…”

(“…Forse tu non ci avresti creduto

che il mio amore per te era cieco

Ma non sono riuscito a fartelo vedere

non sono riuscito a fartelo vedere

che ti ho amato più di quanto tu abbia mai saputo

Una parte di me è morta appena ti ho lasciato andare

e ti ho amato più di quanto tu abbia mai saputo

Una parte di me è morta appena ti ho lasciato…”)

Si tolse la cuffia a canzone finita e ancora in lei c’era l’immagine delle loro mani che prendevano fuoco e dei loro ultimi stanti prima di dirsi addio. “Zuccone che non sei altro potevi credere al mio ‘ti amo’, come al solito sei duro di testa come una noce di cocco”, pensò e si ritrovò a sorridere. Dawn notò l’espressione beata della sorella <<buffy ma a che pensi?>>. La sorella la guardò e rispose << A nulla piccola..a nulla>>, mentì ma non capi il perché. Forse voleva tenere solo per se quei momenti, erano solo i suoi, anzi i loro momenti e di nessun altro.

Poi guardò dal finestrino il cielo e si assopì.. “è colpa tua Buffy, solo colpa tua. Tu eri l’unica, tu sola dovevi, così era scritto e così per sempre dovrà essere”. Sussultò dalla poltrona, in cui comodamente era seduta, sentendo che qualcuno le muoveva il braccio e disse<<cosa? Che vuol dire?>>. Dawn guardò la sorella perplessa <<buffy siamo arrivati per questo ti ho svegliata. Come che vuol dire?>>, Buffy capì di aver solo sognato e rispose rassicurando la sua piccola <<no, niente stavo sognando. Siamo già arrivati? Wow, viaggio comodo e veloce>>. La piccola ex- chiave aggiunse <<già, guarda hai sbavato quasi sul sedile di quanto hai dormito>>, sorridendo si alzarono entrambe.

Scesero dall’aereo e Buffy cercò con gli occhi Angel, doveva essere lì. Scrutò meglio e lo vide da lontano..certo che era strano guardarlo alla luce del sole, ma grazie a quell’anello che gli aveva fatto recapitare ora poteva stare in giro anche di giorno. “Menomale che l’ho tolto a Sp…” pensò ma si interruppe, solo pronunciare quel nome la faceva rattristare e adesso non poteva proprio.

Si avvicinarono ad Angel e tutti lo salutarono, per ultima si avvicinò Buffy che lo abbracciò quasi istintivamente e gli disse all’orecchio <<è un piacere vederti Angel>>. Lui ricambiò l’abbraccio e aggiunse <<anche per me è un piacere>>. Si distaccarono e tutti guardarono il bel vampiro un po’ insospettiti ma lui capì cosa volevano sapere. <<scusate se vi ho fatto venire fin qui di fretta e furia ma è importante. Quello che vi dirò vorrei che nessuno ne venisse a conoscenza… nessuno, nemmeno il consiglio, per questo per adesso sono in ferie dal lavoro e ho mandato tutti in vacanza. Adesso ci sposteremo in una casa così vi sistemerete lì e vi racconterò tutto>>. Buffy lo guardò incuriosita, “ancora quella parola ‘IMPORTANTE’, ora si che mi devo preoccupare”, pensò e tutti senza replicare seguirono Angel verso la sua macchina posteggiata fuori dall’aeroporto.

Buffy lo guardò incuriosita, “ancora quella parola ‘IMPORTANTE’, ora si che mi devo preoccupare”, pensò e tutti senza replicare seguirono Angel verso la sua macchina posteggiata fuori dall’aeroporto.

 

Per tutto il viaggio Buffy osservò dal finestrino della macchina il paesaggio scorrere velocemente e sentiva che quello che le avrebbe riferito Angel non sarebbe stato nulla di buono, l’aveva capito dallo sguardo preoccupato del vampiro.

Scesero dall’auto e di fronte si trovarono una villa in stile vittoriano, con un grazioso giardinetto ben curato e prato all’inglese. Dawn rimase quasi a bocca aperta <<cavolo, questa villa è una figata! Ti pagano bene,vero Angel?>>. Il vampiro fece spallucce e si avviò verso il cancello principale. Buffy notò la bellezza e l’accuratezza della villa e anche lei ne rimase colpita.

Entrando in casa, Angel disse <<ragazzi ben venuti a casa mia. Ci sono varie stanze al piano di sopra decidete quale volete prendere, riposatevi e ci ritroviamo qui sotto appena vi siete ambientati>>. Ancora a bocca aperta per la bellezza della casa Xander disse <<wow Angel questa casa è favolosa e progettata benissimo. Chi è il tuo architetto perché sai…>>, Wllow lo afferrò per un braccio trascinandolo di sopra e rivolgendosi al vampiro disse<<angel non ci fare caso, deformazione professionale>>, sorrise e salirono tutti al piano di sopra. Solo Buffy rimase ferma al centro del salone a fissare Angel, egli si voltò <<buffy è meglio che ti sbrighi a scegliere la stanza o tua sorella si prenderà la più luminosa>>. Buffy rimase bloccata guardandolo con aria più confusa che mai, allora il vampiro le si avvicinò e disse<<so cosa pensi, e so che questa cosa ti sembra strana, però dovevo riunirvi tutti. Ci sono cose che dobbiamo capire e sarà necessario l’aiuto di una potente strega, di un osservatore molto esperto e di…beh Xan e Dawn ne hanno viste di tutti i colori e quindi altri due che fanno ricerche possono essere utili. Ma soprattutto di te, Buffy perché..>>. La bruna lo interruppe e gli si avvicinò quasi seccata <<perché sono la caccitrice?? Angel mi sa cha sei poco informato, oramai di cacciatrici c’è ne sono milioni, perché proprio io..io non sono più l’unica e tu lo sai>>. Angel abbassò lo sguardo e le rispose <<già ed è proprio questo il problema…>>, Buffy lo guardò con aria interrogativa stava per rispondere ma Angel l’anticipò <<buff per favore vai su, rinfrescati, riposati e appena siete tutti pronti ne parliamo>>. Effettivamente la cacciatrice si sentiva stanca voleva solo salire a riposare dato che la notte prima non aveva chiuso occhio, così prese il suo borsone e salì per le scale, ma quella frase pronunciata da Angel continuava a ronzargli in testa “ ‘già è proprio questo il problema’, ma che intendeva? ” pensò e accelerò il passo.

Arrivata al piano di sopra entrò nella prima stanza, era stupenda con un letto matrimoniale e un bellissimo arredamento “già, lo pagano proprio bene, beato lui” pensò e poggiò il suo borsone su una cassapanca. Si avvicinò al piccolo balconcino aprì il finestrone e assaporò il profumo di terra bagnata emanata dal giardino sottostante. Era proprio un bel posto, un po’ distante dal centro ma starci ne valeva proprio la pena. Si diresse verso il bagno con il suo accappatoio addosso, chiuse la porta e si osservò allo specchio, “inizio ad invecchiare”. Sul suo volto ancora ben marcata c’era la cicatrice del suo ultimo combattimento, ma cicatrici a vita ne portava altre tutte stipate nel suo cuore, molto più profonde e molto più dolorose. Riviveva nella sua mente ancora e ancora l’ultima notte passata con lui che la stringeva, la cullava fra le sue braccia e le baciava i capelli…si sentiva protetta e sarebbe rimasta così sdraiata e cullata per tutta la vita. Si spogliò ed entrò nella doccia massaggiandosi la testa che a causa del poco sonno, le faceva ancora male. Finita la doccia tornò in camera e si vestì con le prime cose trovate nel borsone e poi si lanciò quasi a peso morto sul suo letto chiuse gli occhi e si addormentò. “Non puoi fuggire, non puoi scappare, il tuo destino è segnato dalla stelle e nessuno, nemmeno tu ragazzina, può cambiare ciò che le stelle prescrivono e hanno sempre prescritto”. Si svegliò di soprassalto… “quelle voci ancora quelle, ma perché mi tormentano”…si sistemò e scese al piano di sotto. In cucina trovò i suoi amici mangiare e parlare tra loro in maniera gioiosa e spensierata, era proprio una bella visione. Presa dai suoi pensieri sentì una mano fredda posarsi sulla sua spalla, quel tocco sembrava proprio il ‘suo’. Non voleva girarsi ma godere della sensazione e dei ricordi che le offuscavano la testa ma non durò a lungo <<buffy, Buffy tutto ok?>>, disse Angel facendola girare. Lei lo guardò <<ehm, si scusa ancora sono presa dal sonno, dimmi>>, Angel sapeva che non era quello il motivo ma non insistette e continuò <<andiamo nel salone sediamoci e parliamo, è arrivato il momento>>. Con un gesto della mano richiamò l’attenzione degli altri che seguirono il vampiro nel suo salotto sedendosi sui divani. Buffy iniziò per prima a parlare <<allora penso che possiamo iniziare, Angel perché ci hai chiamati qui?>>, Angel si alzò di scatto mettendosi all’ingresso della stanza e con espressione cupa iniziò il suo discorso <<mi dispiace avervi portato qui ma ecco ci sono problemi e sono anche molto seri>>. L’attenzione era tutta catturata sulle parole di Angel e nessuno fiatò, il vampiro allora continuò <<ecco da quando sono state attivate tutte le cacciatrici, grazie all’incantesimo di Willow, è successo qualcosa. Demoni, vampiri e esseri maligni di ogni tipo si sono visti in minoranza e infatti si sono ritirati per evitare di essere distrutti per sempre >>. Dawn lo interruppe <<e questa è un’ottima notizia, no?>>, Angel titubante continuò<<si, per un po’ di tempo si, ma ecco da sempre il male e il bene hanno combattuto una battaglia ad armi pari dove non c’era una supremazia né dall’una né dall’altra parte…ma da quell’incantesimo le cose sono cambiate e si sono alterate.>>. Xander si intromise nel discorso <<il bene ha soprafatto il male, giusto?>>, Angel annuì e Xander continuò <<e cosa c’è di brutto in questo, non è una buona notizia?>>. Giles prese la parola<<no Xander, non lo è perché tra male e bene ci deve essere parità e se questa manca il mondo e l’universo crolleranno sotto i nostri piedi>>, il vampiro riprese la parola <<più o meno, infatti il male per compensare il bene ha fatto sorgere miriadi e miriadi bocche dell’inferno. In ogni posto, in ogni angolo ognuna è pronta a scoppiare appena sarà il momento giusto>>. Buffy si alzò quasi spazientita<<angel cosa stai cercando di dire. Siamo di fronte ad un’ennesima apocalisse?>>, il vampiro scuotendo la testa disse <<peggio Buffy, siamo di fronte alla fine del mondo>>. Tutti rimasero senza fiato, il silenzio fu interrottò da Willow <<angel ma adesso abbiamo un esercito, ci sono milioni di caccitrici e se le contattiamo tutte forse..>>, Giles togliendosi gli occhiali e pulendoli interruppe la strega <<no, non basterebbe il mondo subirebbe una battaglia continua e senza tregua…è un disastro>>. Buffy ancora più preoccupata disse <<e adesso che facciamo? Angel è terribile…io…è tutta colpa mia>>, il vampiro le si avvicinò <<no Buffy, tu non potevi sapere, tu sei stata costretta..se non fosse per te non saremmo nemmeno qui>>. Willow si alzò <<no non è colpa tua, ma mia.. >>, Xander si avvicinò all’amica <<no Will, no…non è colpa di nessuno ma non ci scoraggiamo ci metteremo sotto e troveremo la soluzione>>. Buffy allora disse <<le voci!>>, tutti la guardarono confusi e lei continuò <<da qualche tempo sento delle voci che mi rimproverano di aver fatto qualcosa ma non capivo…ma adesso invece si>>. Angel continuò <<faremo ricerche anche su questo, scopriremo tutto non ti preoccupare>>, Dawn si avvicinò alla sorella mettendole una mano sulla spalla <<sorellona tranquilla non ti agitare risolveremo tutto. Ma Angel tu come hai scoperto tutto questo?>>. Angel prese fiato e continuò <<ho fatto delle ricerche e grazie ad amicizie demoniache, sai sono sempre un vampiro, ho saputo tutto ma..c’è dell’altro>>, riprese fiato e continuò <<una di queste bocche si è aperta e qualcosa ne è saltato fuori…anzi qualcuno>>. Buffy ancora più spaventata disse <<oddio un altro ‘super vampiro’? O qualcosa di peggio?>>. Angel si tocco la testa quasi nervosamente <<no nulla del genere, è difficile da spiegare ma ecco..>>. In quell’istante suonarono alla porta e nel sentire il campanello Buffy ebbe un sussulto al cuore ma non capì il reale motivo. Angel continuò <<perfetto capita a proposito,penso che lui saprà spiegarvelo meglio di me>>. Buffy non capì le parole del vampiro, “lui? Ma lui chi?” pensò ed istintivamente si fiondò alla porta. Il cuore la batteva fortissimo e le mani le tremavano, “che strana sensazione” ebbe il tempo di pensare, mentre apriva la porta. Un uomo alto, muscoloso, biondo platinato con gli occhi come il ghiaccio disse <<ciao>>, lei pietrificata continuò ad osservarlo e nella sua testa cominciò a rivivere in un istante tutto l’ultimo anno della sua vita a Sunnydale. Rimase ad osservalo immobile, il suo cuore batteva all’impazzata quasi volesse uscire dalla gabbia toracica, e le sue gambe erano immobili, non rispondevano all’impulso del suo cervello. Era lì, lui era lì e lei non riusciva a muovere un muscolo.

Era lì, lui era lì e lei non riusciva a muovere un muscolo.

 

Continuò a fissarlo per una manciata di secondi, le sembrava un miraggio, “lui non può realmente essere qui, è morto bruciando sotto il mio sguardo..no, non può essere lui” continuava a ripetersi in testa…ma quegli occhi, il suo sguardo profondo e magnetico che le penetrava l’anima, era lo stesso. Buffy ancora incredula, sentì gli occhi bruciare dalle lacrime e il suo cuore battere talmente forte da far male, riuscì solo a buttargli le braccia al collo per tenerlo stretto a se, perché era solo quello che lei avrebbe voluto fare l’ultimo giorno a Sunnydale quando si erano detti addio.

Lo abbracciò con tanta foga che due lacrime le scesero rigandole il volto…riuscì a formulare solo una frase, presa dalla grande gioia <<io..sapevo che non mi avresti abbandonato, sapevo che saresti tornato da me… non riesco nemmeno a crederci>>. Quel corpo, quelle braccia, quell’odore era il suo, quante notti aveva sognato che il suo vampiro la tenesse stretta a se e la rassicurasse del suo amore per lei e della sua vicinanza. E adesso lui era lì, ancora, nemmeno la morte era riuscita a separarli perché un vero legame, se è forte, dura per tutta la vita e oltre.

Lo tenne avvinghiato a lei per qualche secondo fin quando la sua mente non ricominciò a funzionare e a tornare lucida…lo sentiva diverso. Si era resa conto che lui non aveva corrisposto al suo abbraccio ma che aveva lasciato le braccia poggiate sui fianchi. Era strano, era ‘diverso’. Riaprì gli occhi e fece scivolare una mano lungo il suo braccio, era così, così caldo…allargò gli occhi e annaspò, rimanendo sempre legata a lui, posizionò la stessa mano sul suo petto e… ‘bum bum, bum bum’. “Oddio” pensò, “ma questo chi è? Perché ha il suo volto e il suo maledetto odore?”. Si allontanò perplessa con ancora il viso bagnato dalle lacrime e lo fissò per un istante che gli sembrò un’eternità. Lui, quel ragazzo così simile al suo vampiro disse <<per caso, ci conosciamo?>>. Buffy ascoltò le sue parole, le sembrarono delle lame taglienti dirette al suo cuore…alla sua anima. Gli atri avevano assistito alla scena un po’ in disparte ma non riuscirono a capire perché Buffy si fosse allontanata da lui quasi spaventata. Angel riprese la parola <<ecco questo è quello che volevo dirvi, lui è Spike ma… non sa nemmeno di esserlo>>, Dawn allora si avvicinò al vampiro bruno<<che vuol dire che non sa di esserlo? Ha una specie di amnesia? O un incantesimo?>>. Angel scosse la testa<<no, non è proprio così. Lui è..>>, Buffy finì la frase <<umano…>>.

Rimasero tutti a bocca aperta e Xander si avvicinò al biondo, osservandolo e scrutandolo <<che vuol dire umano? Ma che cosa è successo?>>, Angel stava per rispondere ma Buffy lo anticipò <<no, lui non può essere Spike, lui..è un vampiro..non può..>> pronunciando la frase si allontanò dall’ex-vampiro quasi indietreggiando spaventata. Stava per voltarsi e scappare su per le scale, la visione di quel ragazzo così uguale al suo Spike le faceva troppo male e non riusciva a stare lì, ma Angel la fermò afferrandole un braccio <<buff, lo so che è strano..ma è lui, è veramente lui>>. La cacciatrice rimase voltata dando le spalle al biondo, il quale era rimasto ancora sulla porta ad osservare la scena e disse, chiudendosi la porta alle spalle <<angel, gente… buongiorno>>. Dawn gli si avvicinò e posizionò la sua mano sul suo petto per ascoltare il battito del suo cuore, non riusciva a credere nemmeno lei che quello fosse lo Spike con il quale aveva passato tante serate quando sua sorella era..morta. Il biondo si divincolò dalla ragazza <<mi palpeggiate ancora?! Si sono vivo e il mio cuore pulsa. Ma non capisco un accidenti di quello che sta succedendo>>, Giles gli si avvicinò <<ma come è possibile tu eri morto, e poi come.. come sei tornato?>> si tolse gli occhiali e li pulì nervosamente. Spike quasi spazientito <<nonnino io non è ho idea, se lo sapessi ve lo direi. Mi ha ritrovato Angel e mi ha raccontato qualcosa della mia… ‘non-vita’. Ma che avete tutti da fissare?>>, Angel allora disse <<ti ho detto che eri un vampiro, beh in un certo senso tu lavoravi con loro ed è per questo che ti fissano sconvolti. Loro pensavano che tu fossi morto>>. Spike alzò le mani a mo di difesa <<ok, ok. Capisco poi mi spiegherete meglio…ma la biondina che problemi ha?>>indicò Buffy che ancora era voltata, non aveva il coraggio di girarsi e guardarlo in faccia.

Buffy si girò di scatto a fissarlo <<non ho nessun problema. Ma adesso scusate io devo andare di sopra…devo…devo riflettere>>, così dicendo si avventurò sulle scale ma il biondo fece <<passerotto, tu sei Buffy vero? Angel mi ha detto qualcosa di te..ma a quanto pare non tutto. Vuoi dirmi altro?>>. “Passerotto?! Dio è proprio lui! Ma come fa a non ricordarsi di me! Io non posso stare qui nemmeno un momento di più”, pensò ma ancora girata di spalle disse <<no, non ho niente da dirti>>, salì le scale come una furia per potersi chiudere nella sua stanza, il più in fretta possibile.

Spike ancora sconvolto dalla situazione <<ragazzi io non ci sto capendo nulla. Perchè riccioli d’oro è scappata?>>, Angel gli mise una mano sulla spalla <<te lo spiegherò dopo ma per adesso cerchiamo di fare chiarezza a questa storia>>. Il vampiro si avviò preceduto da Spike nel salone e tutti, ancora sconvolti, lo seguirono.

Buffy entrò come una furia nella sua camera chiudendosi la porta alle spalle con violenza e appoggiando la schiena su questa. Ancora confusa e spaventata si accasciò, scivolando sul solido legno, “non posso crederci..io non posso credere che…”, era sconvolta e il suo cuore aveva ripreso a battere all’impazzata. Il suo vampiro, quello che l’aveva rincorsa nella notte mille e mille volte, che le aveva detto di amarla così perdutamente e follemente, che aveva dato la sua ‘non-vita’ pur di salvare, non solo lei, ma anche il resto del mondo dal Primo male…era lì, ma era come se non ci fosse del tutto. ‘Ciao ci conosciamo?’, ancora quelle parole, quelle maledette parole le ronzavano in testa, come poteva chiederle una cosa del genere dopo tutto quello che era successo fra loro, come avrebbe potuto raccontargli tutto ciò che avevano passato insieme?! Disprezzo, odio, sesso sfrenato e poi amore, come poteva solo riassumerlo a quel ragazzo, che del suo vampiro non aveva più niente.

Come un automa si alzò dal pavimento, sospirò ripetutamente come se le mancasse l’aria. Si avvicinò al balconcino che era rimasto aperto e ne uscì fuori, si sentiva soffocare, aveva bisogno di respirare a pieni polmoni, prima di tornare sotto e scontrarsi con la dura realtà. “Spike è qui, Spike è tornato..si ma è come se non lo fosse del tutto…”, cercava di razionalizzare, ma quando si trattava del suo vampiro, le veniva quasi impossibile farlo. Con lui non era mai stata ‘razionale’, anzi sempre impulsiva e cruda nelle sensazioni che provava e in ciò che faceva. Ricordava ancora il corpo di lui danzare sotto il suo, il giorno che l’aveva legato con delle manette:

“Almeno ti piaccio?”

“A volte..”

“Ti fidi di me?”

“Mai!”

E anche quella sera che andata via da casa, perché cacciata dai i suoi amici, lui la trovò distesa e inerme:

“Se ti dico che ti amo non è perchè ti voglio o perchè non ti posso avere. Non c’entra niente con me. Io amo quello che sei, quello che fai, la tua tenacia…sei un diavolo di donna. Tu sei l’unica, Buffy”

Come poteva solo pensare di raccontargli tutto, era troppo pesante e difficile da sopportare ma non poteva, lei non poteva nemmeno pensare di non riavvicinarsi a quel corpo, che per quanto freddo, le aveva riscaldato il cuore e l’anima.

Portò le mani alla testa e si asciugò le lacrime che erano scese calde sul suo volto, aveva affrontato situazioni e preso scelte molto più difficili e dure, e adesso doveva continuare a farlo anche se questo significava dover stare vicino a colui che…amava, senza poterlo toccare.

Scese le scale cercando di non far trasparire più nessuna emozione dal suo volto, era toppo doloroso il peso che portava e non voleva né scaricarlo, né condividerlo con nessun altro, era solo suo. Sentì Angel parlare <<quel giorno che ho avuto l’informazione di una bocca dell’inferno che si stava aprendo qui a Los Angeles sono andato a dare un’occhiata. Apparentemente non c’era nulla, né sigilli o aperture, così mi sono avvicinato per capire meglio se quella soffiata fosse solo stata una menzogna. Poi una luce è uscita dal terreno, una luce così luminosa che mi ha abbagliato. Quando ho riaperto gli occhi e la mia vista si era abituata all’oscurità l’ho visto, ho visto Spike svenuto>>. Si fermò per riprendere fiato e continuò <<io non riuscivo a credere che lui fosse tornato, mi sono avvicinato e l’ho guardato e ho capito che era lui ma… sentivo che c’era qualcosa di strano. Così l’ho toccato, e l’ho sentito..caldo,umano>>. Dawn, con aria interrogativa, stupita dal racconto fatto dal vampiro, intervenne nella discussione<<ma com’è possibile? È una cosa che..Ma come mai non si ricorda di noi e di tutto quello che è successo?>>, Willow prese la parola<<un po’ di tempo fa ho letto di una profezia, che penso possa spiegare tutto..ma non la ricordo bene. Dobbiamo iniziare a fare ricerche non solo su questo ma anche su quello che adesso… dobbiamo fermare.>>

Buffy fece ingresso nel salone, tenendo lo sguardo basso <<bene! Allora iniziamo subito, abbiamo bisogno di libri e di…>>, Angel si avvicinò a lei <<stai bene?>>. La cacciatrice non voleva rispondere a quella domanda, era evidente che non era in se, ma mosse il capo come per dire si, non avrebbe avuto senso dire il contrario non in quel momento, non di fronte a ‘lui’. Buffy riprese il suo discorso <<willow, tu lavora su questa profezia che fa tornare un vampiro…umano. Mentre Dawn, Xan e Giles occupatevi di questa storia delle bocche dell’inferno che sono ovunque. Tu Angel, invece vai in giro a chiedere informazioni alle tue amicizie demoniache.>>, Angel mosse la testa per acconsentire a quello che le aveva chiesto e poi aggiunse <<e tu che farai?>>. Buffy si portò una mano sul fianco e guardando il vampiro fece<<io adesso farò una chiamata al consiglio, o meglio cercherò di contattarli voglio sapere se loro hanno idea di quello che sta succedendo o se hanno qualcosa per aiutarci>>, dicendo così si voltò per raggiungere il telefono e tutti si alzarono per obbedire ai comandi della cacciatrice ma il biondo balzò dalla poltrona su cui era seduto <<passerotto, hai dato i compiti a tutti da brava maestrina, ma hai dimenticato uno scolaro. Io nel mentre che faccio? Insomma… io non ho idea di cosa stia succedendo, so solo che questa situazione mi sta rendendo nervoso e non posso stare fermo ad osservarvi>>. Buffy rimase di spalle “quella voce, Dio quella voce” pensò rimanendo nella stessa posizione <<tu resta qui, dobbiamo capire da dove sei sbucato e perché adesso sei di nuovo…si, insomma fra noi>>. Spike stava per rispondere ma Buffy non gli diede il tempo per farlo, che scomparve dal salone, lui allora innervosito indurì la mascella e si rivolse ad Angel, che era l’unico rimasto nella stanza <<ma cosa le ho fatto? È così..così..>>, il vampiro finì la frase per Spike <<dura? Beh ti posso solo dire che è normale e che prima o poi capirai il motivo della sua…durezza>>, fece per andarsene ma il biondo continuò <<prima o poi? Oh no, mi sa che non è chiaro a nessuno. Tu mi hai raccontato qualcosa, ma non basta, almeno non basta a me. Io voglio e pretendo di sapere chi sono, cosa ci faccio qua, e… perché ho questo stupido soprannome Spike? È un nome così strano e quasi buffo..beh, non quanto quella della biondina>>. Il bruno gli si avvicinò <<ti spiegheremo tutto ma adesso devo andare. Ok?>> Spike chinò la testa quasi per acconsentire e si risedette sulla poltrona ancora insoddisfatto da quello che gli aveva risposto Angel.

Buffy corse verso il telefono, prese la cornetta e poi si ricordò che il numero era segnato nella sua agenda al piano di sopra. Rimase a guardare il telefono muto, sapeva già di non conoscere il numero a memoria ma era un diversivo, l’aveva fatto solo per non restare sola con…Spike. Si fermò lì di fronte al tavolino dove era posato il telefono e appoggiò le mani quasi per sostenersi, non riusciva a reggere la situazione e non faceva altro che pensare a quanto avrebbe voluto impossessarsi delle sue labbra e farlo suo per tutta la giornata..ma non poteva, lui a stento si ricordava il suo nome e sicuramente non avrebbe capito cosa stava provando lei.

Si discostò dai suoi pensieri e salì la scale, arrivata nella sua stanza prese il borsone alla ricerca della sua agenda e nervosamente rovistò fra le sue cose. “Ma dove diavolo è quella maledetta agenda!Pensavo di..”, non ebbe il tempo di finire il suo pensiero che sentì la porta sbattere alle sue spalle. Lo sentiva, sentiva il suo profumo, le inebriava la testa e il cuore. Sapeva che era lui. Non si girò ma continuò a rovistare ancora più freneticamente nel suo borsone, quasi non ricordando più cosa stesse cercando.<<buffy hai bisogno di una mano?>>, “cavolo e adesso come me ne esco senza far danno!” <<cosa? No grazie…vai pure>> riuscì a dire con un filo di voce. Spike continuava ad avvicinarsi, poteva sentire i suoi passi dietro di lei <<sei sicura dolcezza?>>, gli rispose solo con un cenno della testa, le parole le erano morte in gola e il fiato continuava ad accorciarsi vertiginosamente.

Lex-vampiro continuò incauto ad avvicinarsi a lei, come attratto da una calamita <<perché non mi guardi negli occhi quando ti parlo? Ti ho fatto del male in passato o…qualcos’altro?>> cercava solo di capire perché si sentiva legato a lei e perché lei ogni volta lo allontanava il più possibile. “Perfetto, e adesso che cavolo gli rispondo? Potrei dirgli che da quando l’ho visto non faccio altro che pensare di saltargli addosso e di baciarlo fino a perdere i sensi…certo ottima idea! E adesso?” pensò e girandosi nervosamente, fece cadere il suo borsone a terra. Vide i suoi occhi, profondi come il mare, azzurri come il cielo e per un istante si perse in lui..scosse la testa <<cosa?No..cioè io ti guardo è solo che è difficile..io…magari…>> “bene e adesso cosa gli invento?”, lui la interruppe <<capito capito, mi spigherai dopo. Giusto?>> Buffy, quasi sollevata, fece cenno di si e lui continuò <<tutti mi spigherete dopo, ma io sono stanco di aspettare voi e i vostri comodi. Chi sono? O almeno chi ero? E perché quando mi avvicino a te, tu mi eviti? Per favore, Buffy aiutami..>> Ancora quella parola ‘aiuto’, anche qualche tempo fa le chiese aiuto quando il Primo lo controllava e lei fece di tutto per dargli una mano. Ma ora, era veramente quello che voleva? Aiutarlo e stargli vicino per sentirsi male, o non aiutarlo standogli a debita distanza per sentirsi… male ugualmente? “Cosa devo fare?”, pensò.

 

Abbassò gli occhi, non sapeva come uscire da quella situazione, se da una parte avrebbe voluto aiutarlo dall’altra sapeva, o almeno pensava, che non sarebbe stata la cosa più opportuna da fare..rimase in silenzio per qualche secondo.

Spike non capì il suo comportamento allora spezzò quel silenzio che stava diventando imbarazzante <<passerotto, allora? Ti sei incantata?>>, lei alzò lo sguardo, fissandolo nel profondo dei suoi occhi, stava per rispondere quando sentì la porta spalancarsi di nuovo.

<<buffy?>>, entrò Angel come una furia nella stanza, con il volto preoccupato <<ho interrotto…qualcosa?>>, Buffy visibilmente imbarazzata, scosse la testa e si avvicinò al vampiro <<no, dimmi, che cosa è successo?>>. Angel la guardò come se volesse capire cosa stesse succedendo in quella stanza prima che lui entrasse <<sei sicura che...non ho interrotto nulla? Lo sai che oramai non...>>. Buffy si sentì le guance andare a fuoco e non voleva che Angel si rendesse conto della situazione, così lo rassicurò <<cosa??...No niente, Spike voleva solo sapere qualcosa..si, qualcosa da me..ma non quello che credi…insomma, qualcosa sul suo passato. Ma non con me..passato da vampiro..ecco!!>>. Il bruno abbozzò un piccolo sorriso,e vedendo la cacciatrice turbata cambiò discorso, si rabbuiò in faccia e disse <<allora, sono andato da un mio amico demone..quello che mi ha detto non è rassicurante.>>. Buffy preoccupata lo incalzò <<oh cavolo, che ti ha detto? Parla>>, Angel continuò <<le bocche dell'inferno stanno continuando a sorgere ovunque, in qualsiasi parte del mondo, e sono pronte a scoppiare. Almeno fino a quando non sarà il momento giusto..>>.

La cacciatrice si voltò di spalle <<anche prima hai detto "quando sarà il momento giusto". Ecco, questo da cosa sarà dipeso? Cioè, questo momento giusto da cosa sarà determinato?>>, finì la frase e riprese a guardare il vampiro negli occhi. <<sinceramente, non né ho idea..Tutti i miei informatori parlano di questo momento giusto ma nessuno ha saputo dirmi quando e perchè avverrà. Dovremmo lavorare anche su questo>>, Buffy prese la parola <<vai giù e informa gli altri, avvertili di quello che hai saputo. Dobbiamo fare ricerche su tutto, almeno su tutto quello che abbiamo a dispossizione>>. Angel calò la testa si voltò per andare via e di spalle aggiunse <<ok, faremo di tutto per fermare questa cosa. Io prima passo un attimo dal mio ufficio e prendo dei libri che ci possano aiutare…anche se una cosa del genere non è mai accaduta nel corso del tempo. Potrebbero comunque sempre servire!>>, finì di parlare e chiuse la porta alle sue spalle.

Buffy era ancora presa dai suoi pensieri, e da come avrebbe potuto fermare anche questa nuova apocalisse che le sembrava la più difficile rispetto a tutte le altre già affrontate fino ad ora. Si allontanò da questi pensieri quando poi si ricordò della presenza dietro di lei. Spike le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, "Questo tocco, è diverso, così caldo, così...".

<<buffy, senti io non voglio essere di peso. Forse è meglio che scendiamo e diamo una mano ai tuoi amici>>, lei si voltò e lo fissò negli occhi <<si è meglio..poi io devo ancora cercare l'agenda..>>. Con passo sicuro la cacciatrice si avvicinò al suo borsone rovesciato per terra, Spike stava per andarsene quando da dietro, mentre lei era ancora accovacciata a terra, le si avvicinò, si abbassò su di lei sfiorando con il mento la sua spalla. Buffy sentì il suo odore e rimase immobile "e adesso che vuole fare?Io non sono pronta per baciarlo. Oddio e se mi bacia? Cavolo Buffy c'è in gioco una apocalisse non puoi pensare a te e a questo stupido ex-vampiro..si, sempre molto sexy però…basta pensare, basta..".

Lui allungò un braccio che sfiorò il fianco di lei facendola trasalire, afferrò qualcosa e si rialzò da terra. Buffy non capiva che stava succedendo, così si sollevò e tornò a fissarlo, e lui fece, tendo in mano l'agenda <<era questa che cercavi vero?>>, lei riuscì solo a scuotere la testa per acconsentire, ancora una volta le parole le erano morte in gola. <<bene..>>le porse l'agenda e poi si voltò. Prima di uscire aggiunse <<tu ne sai più degli altri, anche più di quel bamboccio di Angel. Devi raccontarmi tutto di me..e anche perchè ti faccio questo effetto. A dopo dolcezza>>. La cacciatrice rimase immobilizzata, i suoi muscoli non rispondevano al suo cervello, "Merda, si è accorto di qualcosa. E ora che gli racconto?".

 

Intanto di sotto tutti gli altri erano seduti con una marea di libri d'avanti, sparsi su un tavolo, a cercare di capire cosa stesse per succedere. Dawn posò con fatica un libro che stava leggendo <<io non c'è la faccio più!! Qui non c'è niente, e poi non sappiamo nemmeno cosa cercare..è una perdita di tempo>>, Giles che continuava a bere tea, l'ammonì <<dawny,dobbiamo continuare a cercare, non ti spazientire>>. L'ex-chiave si risedette sulla sedia <<si lo so, ma cosa dobbiamo cercare?..non c'è un libro o un capitolo con su scritto "come sventare un'apocalisse causata dalla nascita di milioni di cacciatrici">>. Willow balzò dalla sedia tenendo un libro in mano <<ecco ho capito!! Era facile, ma com’è che non me lo ricordavo?!>>, tutti alzarono lo sguardo e la osservarono, la strega appoggiò il libro sul tavolo e iniziò a spiegare cosa aveva trovato <<la profezia…del vampiro, che risorge umano dopo un gesto eroico..è questo che ho trovato, Dawn vai chiamare Buffy. Muoviti!>>.

La piccola si scaraventò su per le scale, entrò nella stanza di Buffy <<buff, Will ha trovato qualcosa sulla resurrezione di Spike, presto vieni!!>>, la cacciatrice scese con Dawn e si avviò nella stanza dove erano tutti intenti a fare ricerche.

Spike sentì trambusto e dal salotto si avviò verso il soggiorno, preceduto da Buffy e Dawn. <<che succede? Avete trovato qualcosa?>>, Giles gli rispose <<si abbiamo trovato qualcosa sulla tua profezia.>>, il biondo appoggiò la mano sullo stipite della porta <<bene rossa, parla>>. Buffy si avvicinò verso l’amica <<will cosa hai trovato?>>

La strega, riprese il libro in mano, lo sfogliò e si fermò su una pagina <<in questo libro ho trovato la profezia del vampiro morto che ha la possibilità di diventare umano. È sorprendente, perché tutti coloro che hanno avuto a che fare con questa profezia l’avevano sempre considerata una legenda e basta>>. Spike si avvicinò a Willow <<e come mai….perché proprio io? Ero un ottimo vampiro? O che ne so, sono stato sempre dalla parte del bene?>>, Buffy, rimasta per qualche secondo sconvolta, diede spiegazioni al biondo <<non è proprio così, nell’ultimo periodo sei stato buono mi hai…cioè ci hai aiutato. Ma prima..>>. Giles finì il discorso della cacciatrice <<ma prima hai distrutto mezza Europa, disseminando morte e terrore con altri tre vampiri>>, Spike non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito, così con tono alterato disse <<no! Non è possibile! Io non posso aver fatto del male, io non credo che..>> In quel momento entrò Angel con un paio di libri in mano <<invece si Spike, o William il sanguinario. Io, tu, Drusilla e Darla abbiamo messo in ginocchio tutta l’Europa e ovunque passavamo lasciavamo una scia di sangue dietro di noi. Mi dispiace dovertelo dire così, ma è quello che è successo>>, Spike non poteva e non voleva credere a quelle parole, già era troppo aver saputo di essere un vampiro ma adesso anche un sanguinario..no, non poteva credere a questa storia. Aveva accettato di essere una creatura della notte solo perchè Angel gli aveva detto che era buono e che aiutava la cacciatrice e il suo gruppetto di amici, ma adesso tutto era diverso. <<io un sanguinario?! No, voi mentite>>, dicendo così uscì dalla stanza e si spostò all'ingresso, Buffy lo seguì <<mi dispiace che tu abbia scoperto in questo modo delle cose che ti riguardano...Ma noi non mentiamo, vogliamo solo aiutarti a capire perchè sei tornato e come mai adesso sei..>>, lui si voltò parandosi a pochi centimetri dalla cacciatrice e continuò <<umano?! Forse lo sono sempre stato e voi siete solo un gruppetto di squilibrati che volete farmi credere una cosa che va al di fuori di ogni realtà. Sono stanco di voi e delle vostre paranoie. Apocalissi, demoni, vampiri, per me è troppo..>>. Buffy lo fissò negli occhi pensando che non sapeva come aiutarlo, non voleva che lui se ne andasse, di nuovo, dalla sua vita ma capiva che era troppo pesante per lui sopportare tutta quella situazione. Avvicinò la mano alla sua guancia, per accarezzarlo <<lo so, è difficile da accettare, ma noi non mentiamo. Io non mento! Sei tornato nelle nostre vite solo adesso, quando noi ti credevamo morto...e adesso vuoi scappare di nuovo? Non posso permettertelo>>.

Spike rimase ad osservare Buffy chinando la testa da un lato, la conosceva, sentiva di conoscere quella ragazza che lo stava accarezzando..e quel tocco, lo sentiva bruciare sulla sua pelle. <<dolcezza, ho bisogno di prove, non di parole dette a metà. Io voglio sapere che quello che continuate a raccontarmi è vero, oppure uscirò da quella porta e nessuno mi vedrà più>>, si avvicinò ancora più al viso di Buffy e poi si allontanò ritornando in soggiorno. "Il mio cuore sta battendo all'impazzata, questa situazione non posso reggerla ancora per molto", pensò e si diresse anche lei in soggiorno.

Spike entrò nella stanza e si rivolse alla strega <<willow, continua. Raccontami di questa stupida profezia>>, la rossa continuò appena vide Buffy entrare anche lei nella stanza <<allora, più che una profezia, come dicevo prima, è una leggenda. Narra di un vampiro che redento dalle sue colpe commesse, decide di stare dalla parte del bene. Poi non si capisce quello che c'è scritto, la traduzione fa cilecca, ma dice che il vampiro, in possesso di un’anima, morto per un gesto eroico torna a vivere prendendo sembianze umane. In un certo senso viene purificato dalle sue colpe e ritorna indietro per poter espiare tutte le ingiustizie commesse>>. Il biondo disse <<bene e fin qui ci siamo, ma perchè proprio io. Cioè per quello che mi avete raccontato, tutto fila. Ma quel libro spiega il perchè sono tornato? Ci deve essere un legame, o un qualcosa che mi ha rivoluto sulla terra>>, la strega riabbassò gli occhi sul libro <<si qui c'è qualcosa..>>. Buffy la incalzò <<will, parla>>, la rossa allora disse <<dice che questo non capita a tutti vampiri, che seppur di animo nobile, non tornano indietro come te. Parla di un legame e di faccende irrisolte e credo che si riferisca...>>. Buffy ascoltò quello che disse l'amica e capì dove voleva parare "Willow pensa che Spike sia tornato indietro per quello che ci legava e perchè questa è una faccenda irrisolta. No, non può dirlo la devo fermare" <<will, penso che non sappiamo a cosa si riferisca… giusto?>>, disse con tono alterato. La strega capì e continuò la frase <<già, può essere la qualsiasi cosa..magari una persona..no, ma non per forza, anche ad un oggetto..>>, Spike capì che c'era qualcosa che non gli stavano dicendo <<mi state prendendo in giro? Io torno dalla morte per un oggetto? no è impossibile..>>. Nella stanza, tutti escluso Spike, capirono a cosa Willow si stesse riferendo ma tacquero vedendo Buffy turbata.

Angel infastidito, prese la parola <<cosa? Ma non è possibile!!!Perchè lui e non io, perche?>>, dicendo così uscì dalla stanza come una furia e Buffy lo seguì.

<<angel ma che c'è?>>, il vampiro si girò a guardarla portando entrambe le mani su i fianchi <<che c'è? come che c'è? Hai sentito Will?! Dice che Spike è tornato perchè legato a qualcosa qui..e hai capito bene a chi si riferiva...>>, la cacciatrice abbassò gli occhi <<questa è solo una teoria. Will ha detto che la traduzione non è ottima..e poi la cosa a cui può essere legato, non per forza devo essere io..non dirmi che sei geloso?>>. Angel abbassò le braccia e si avvicinò a lei <<beh, lo sai che tu rimarrai sempre nel mio cuore e nonostante non riuscirò mai a capire come ti sia potuta innamorare di capitan ossigenato, stavolta questo non c'entra..>>, Buffy con aria confusa <<e allora qual'è il problema?>>

Il vampiro si rigirò di spalle <<quando tu mi hai ucciso per fermare l'apocalisse io non sono tornato umano..ed ero molto legato a te come tu a me>>, Buffy si raddolcì in viso e fece girare Angel <<io non so perchè con lui è successo e perchè con te no, ma sappi che ti ho amato più della mia vita..e tu questo lo sai, no?>>, lo abbracciò stretto e lui perso dall'abbraccio disse <<lo so, anche io ti amavo..mi viene solo difficile accettarlo tutto qua.>>

Rimasero abbracciati fino a quando non arrivò Dawn <<ragazzi? Giles ha avuto un'idea venite>>, si guardarono negli occhi e poi ritornarono nella sala. Buffy disse <<allora che idea hai avuto, giles?>>. L'uomo che era rimasto seduto, si alzò si tolse gli occhiali per pulirli e disse <<potremmo far tornare un pò di memoria a Spike...voi sapete come>>, il biondo si avvicinò a Giles << oh si, per favore. Ho bisogno di una prova che mi dia la possibilità di credervi>>.

Calò il silenzio, tutti sapevano cosa dovevano fare. Buffy allora si avvicinò alla strega <<will, hai l'occorrente?>>, la rossa scosse la testa accennando un si, <<bene allora si inizia>>.

<<si inizia? Cosa si inizia? Sai sono io quello su cui dovete usare “l’occorrente”>>, Buffy si girò a guardare Spike <<tranquillo, è una cosa che abbiamo fatto un po’ di tempo fa su di te, per farti ricordare…sai il Primo..lasciamo stare è una storia troppo lunga poi te lo spiego. Ma adesso stai calmo, ok?>>, il biondo la osservò incuriosito da quello che le stava per raccontare, ma lo era ancora di più volendo conoscere in cosa consistesse questa tecnica <<tranquillo?! Eh! Lo sono da morire..ma se mi aiuterà a ricordare ben venga>> dicendo così le sorrise e si votò verso la strega.

<<bene, rossa. Che devo fare?>>, Willow ancora intenta a rovistare fra le sue cose rispose <<siediti sul divano, in salotto e rilassati, appena riesco a trovare quel maledetto cofanetto ti…ah no, eccolo qui>>. Dalla borsa estrasse un piccolo scrigno in pelle nera, Spike non capì e disse <<che cos’è? Un anello? No rossa mi dispiace ma non posso sposarti..>>, Willow si indurì in volto <<molto divertente..no, non è un anello è un catalizzatore che ti aiuterà a ricordare>>. Spike si voltò sorridendo <<molto divertente, che faccio, ci guardo dentro e per magia mi ricorderò tutto?!>>, Giles che stava ascoltando la discussione rispose alla domanda per Willow <<beh, diciamo che non è proprio così>>. Prese il cofanetto dalle mani della strega e lo aprì <<questa che vedi è una pietra procariotica>>, Spike intanto si era girato ad osservare quella strana pietra nera <<carina, e allora? Che fa, si illumina e proietta il mio passato?>>.

Buffy intervenne nella discussione <<no, è un po’ più complicato…>>, Il biondo si voltò ad osservare la cacciatrice <<e allora come funziona? Avete intenzione di dirmelo o devo indovinare?>>. Giles riprese a spiegare <<come dicevo questa è una pietra procariotica, entrerà nel tuo cervello e lo setaccerà. È in grado di dare libero sfogo a idee, immagini e soprattutto ai ricordi. Chiaro?>>, Spike allargò gli occhi e annaspò <<cosa? Si molto divertente…allora come funziona questa pietra pro qualcosa?>>.

Dawn mise una mano sulla spalla del biondo <<procariotica…funziona proprio così! Tranquillo andrà tutto bene..ma stavolta non lanciarmi niente addosso!!>>, Spike rimase immobilizzato <<cosa? E come ci entra questo affare nel mio cervello? Voi siete impazziti, questo è uno scherzo vero? E poi scusa perché dovrei lanciati qualcosa addosso, piccoletta?>>. Buffy lo tranquillizzò <<tramite un incantesimo..ma non preoccuparti andrà tutto bene>>, disse così e fece un cenno a Willow, la quale prese un libro in mano e insieme agli altri si spostarono nel salotto. L’ex-vampiro guardò tutti con aria sconvolta ma non replicò e seguì il gruppetto nell’altra stanza.

Arrivati in salotto Spike si sedette sul divano <<ok sono pronto..almeno credo, ma facciamo in fretta>>, la cacciatrtice si rivolse alla strega <<sei pronta?>> la rossa fece un cenno e si avvicinò a Spike, mentre Giles teneva il cofanetto, con dentro la pietra, vicino al viso del biondo. “Ok ci siamo…adesso rivedrà qualcosa del suo passato, magari si ricorderà di me, di noi..ora si che sono nei guai” pensò mentre sentiva la strega continuare a ripetere una formula in latino.

Alle parole di Willow la pietra divenne liquida e si arrampicò su per il viso di Spike il quale riuscì a dire, prima che gli entrasse nell’occhio <<dio, che sensazione orrenda…Questa me la pagate>>. Appena entrata nel bulbo oculare il biondo buttò un urlo disumano tanto che Buffy, che si era preoccupata, gli si avvicinò prendendogli la mano <<stai tranquillo è tutto normale..rilassati>>, Spike la guardò negli occhi come se non la vedesse da tanto tempo <<oh mio Dio… Buffy>>, riuscì solo a pronunciare quella frase e subito dopo entrò in trance.

La cacciatrice provò a chiamarlo scuotendolo con forza, ma lui era immobile con lo sguardo perso nel vuoto, allora si alzò e si avviò verso la strega <<will che succede, perché non mi risponde?>>, <<tranquilla è in trance, ho modificato qualche parola dell’incantesimo in modo che gli mostri le cose più importanti della sua esistenza…almeno credo>> le rispose e poi continuò a guardare Spike.

Il biondo era immobile, fissando un punto fermo sembrava come assente, “mi ha guardato in un modo che…non lo so, era diverso dallo sguardo che ha avuto in questi giorni nei miei confronti. Sembrava lui, il mio… di Spike”, pensò mettendo le braccia conserte e continuando ad osservarlo.

 

Immagini, emozioni, idee si liberarono nel cervello di Spike..Vide i suoi denti affondare in un uomo, poi in una donna e così via. Sentiva il sangue scorrere, pungente, nella sua gola e avrebbe solo voluto vomitare, a causa di quella orrenda sensazione. Continuava a scorgere buio, infinito buio…si mise una mano sul petto e il suo cuore non batteva più..era morto o forse era solo un vampiro come tutti gli avevano detto fino ad ora.

Si ritrovò in una cripta, sporca, buia, semplicemente orrenda…una tv accesa continuava a parlare, offuscandogli ancora più le idee. Si avvicinò e la spense, dopo avvertì la porta spalancarsi… “lei…lei è qui, sta entrando nella mia dimora da vampiro, allora lei esiste davvero nel mio passato”, pensò e continuò ad osservare i suoi capelli oscillare come fili d’oro ad ogni movimento. Quasi ipnotizzato fissò i suoi occhi, così verdi ma anche così spenti…cosa le era successo, non era proprio la Buffy che aveva conosciuto da qualche giorno. Lei si avvicinò sempre più, posando le labbra sulle sue in un gesto quasi dolce ma allo stesso tempo rude e violento. La sua bocca bruciava di passione, di desiderio…voleva solo scaraventarla a terra e sprofondare in lei. Buffy si distaccò e con sorriso malizioso, prese la mano di lui e la intreccio alla sua.

Dolore. Adesso era quello avvertiva, solo dolore “ma che succede? Adesso dove sono?”, pensò e aprì gli occhi, non si era nemmeno reso conto di averli chiusi.

Fuoco. Quello che vide fu solo fuoco, uscire da quelle mani intrecciate, e ancora lei di fronte a lui che lo guardava con gli occhi pieni di lacrime…sentì pronunciare delle parole <<ti amo>> uscite dalla bocca di quella Buffy che adesso era diversa da come l’aveva vista due secondi prima nella sua cripta, almeno credeva che fosse la sua di cripta..dopo buio, ancora buio e la pelle iniziò a prendergli a fuoco.

 

Buffy era rimasta ad osservare Spike ancora immobile e in trance, fino quando non sentì uscire dalla sua bocca delle parole quasi urlate più che pronunciate <<anche io ti amo..Buffy!!!!!>>, gridò, premendo la mano sul suo occhio. La cacciatrice allargò gli occhi, si avvicinò a lui quasi per aiutarlo ma Giles la fermò.

Spike si alzò dal divano e dal suo occhio uscì la pietra nera che gli aveva devastato il cervello, aprì gli occhi e si rese conto di essere tornato a casa di Angel e privo di forza, svenne sul divano.

<<o mio Dio! Spike!>>, disse la cacciatrice correndogli incontro e sedendosi vicino a lui sul divano. Willow la rassicurò <<tranquilla Buff è solo svenuto, la pietra ha fatto il suo dovere. Ora aspettiamo che si riprenda>>, disse così e si allontanò dalla stanza seguita da tutti gli altri.

“Ma cosa ha visto? L’ha detto, ha detto che mia ama…mi ha visto, ha capito forse”, pensò e accarezzò il viso di lui che ancora giaceva disteso sul divano, privo di sensi.

Lo lasciò lì, sdraiato, e corse nel soggiorno <<ragazzi è tardi andate a dormire. Domani chiamerò il consiglio, ma per adesso riposatevi>>, dicendo così si voltò dirigendosi nella cucina per bere. La scooby-gang obbedì agli ordini, infondo tutti erano stanchi e dormire era un ottima idea.

 

Buffy rimase per qualche secondo seduta nella cucina, al buio osservando il bicchiere poggiato sul tavolo, sentì una mano sfiorarle la spalla e si voltò di scatto. <<will che succede, perché non dormi?>>, la strega le sorrise e si sedette di fronte all’amica <<potrei farti la stessa domanda..>>, la bionda sospirò e aggiunse <<non ho sonno..sai troppe emozioni tutte in una volta>>. Willow le sorrise <<buff… Angel e Xan hanno portato su Spike, nella sua stanza. Penso che dormirà fino a domani..Vai a dormire anche tu, ascoltami…domani ci aspetta una bella giornatina piena di ricerche. E poi lui, domani ti chiederà spiegazioni>>, la caccitrice si alzò dalla sedia <<ok hai ragione, proverò a dormire. Notte>>. Così dicendo stava per uscire dalla stanza, ma si fermò sulla soglia <<will, ecco l’hai…si insomma, l’hai sentito anche tu quello che ha detto prima di svenire Spike?>>, la rossa si voltò <<io e tutte le persone nel raggio di un chilometro>>, ridacchiò ma poi aggiunse <<tranquilla, adesso vai a dormire>>.

Buffy si avventurò su per le scale “si, adesso è meglio che dorma un po’, sperando di non dover far a pugni con la mia solita insonnia”, entrò nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Buffy si avventurò su per le scale “si, adesso è meglio che dorma un po’, sperando di non dover far a pugni con la mia solita insonnia”, entrò nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle.

 

 

 

 

Sì rigirò nel letto mille e mille volte, non riusciva a trovare la posizione giusta per addormentarsi, o meglio non riusciva chiudere occhio dopo quello che aveva sentito pronunciare da Spike quella sera. Quelle parole, “Anch’io ti amo”, le ronzavano nella mente, le bruciavano dentro… “Forse adesso si ricorda tutto, forse finalmente possiamo riprendere da dove abbiamo lasciato…infondo adesso è umano e poi anche se non lo fosse stato, per me non sarebbe cambiato nulla”, si rigirò nuovamente nel letto mettendosi supina e riprese il pensiero “o forse ha avuto solo una panoramica di quello che c’è stato fra noi. E così è peggio, perché adesso mi toccherà dargli mille spiegazioni. Ecco lo sapevo, era meglio che fermavo Will”.

Il sonno quella notte sembrò non arrivare mai, così si alzò e facendo piano per non svegliare nessuno, uscì dalla stanza. Di fronte alla sua c’era quella in cui dormiva Spike, fissò la porta e per un momento ebbe la tentazione di entrare, non l’avrebbe svegliato, voleva solo vederlo dormire. Rimase immobile per qualche secondo, ma poi in punta di piedi si avvicinò alla porta, l’aprì cautamente e diede una sbirciata…lui era lì disteso su un lato, con un braccio sotto il cuscino e l’altro che scivolava sul fianco. In punta di piedi si avvicinò, e osservò il movimento ipnotico del suo respiro. Vedere il suo petto muoversi era una sensazione strana, ma allo stesso tempo esaltante, sarebbe rimasta ad osservarlo ancora e ancora, magari per tutta la notte, ma non voleva svegliarlo così sgattaiolò fuori dalla stanza. Appena fu fuori si appoggiò con la schiena alla porta, e sospirò “Buffy, Buffy…siamo vicini ad un’apocalisse e tu ti metti ad osservare Spike che dorme? Ah, siamo messi bene, come dice Giles, la terra è veramente condannata”, sorrise e si allontanò ritornando nella sua camera.

Si sdraiò nuovamente, domani avrebbe dovuto chiamare al consiglio, la situazione era davvero grave, le bocche dell'inferno scalpitavano e stavolta nemmeno un milione di cacciatrici avrebbero potuto fermarle, ed evitare la fine. "E se il consiglio non sa nulla? E se stavolta è la fine? No, abbiamo fermato un sacco di apocalissi nel passato e anche questa..ci sarà una soluzione. Non mi sono mai arresa e questa volta non mi arrenderò, è troppo importante..e poi non voglio che proprio adesso tutto finisca...ecco, alla fine dei miei discorsi, anche quelli più seri, finisco per pensare a quel maledetto ossigenato!!Cavolo". Appoggiò la testa sul cuscino e finalmente riuscì ad addormentarsi.

 

<<ma che succede? Dove sono? io ero a letto, chi mi ha portato qui?>>, la cacciatrice si ritrovò in un cimitero e sembrava...era quello di Sunnydale. <<non può essere, questa città è stata distrutta, è morta per sempre, sepolta dalle macerie>>, Buffy vide un paletto a terra e istintivamente si chinò a prenderlo, e poi iniziò a camminare, girando fra e lapidi. Una di queste catturò la sua attenzione, la guardò leggendo al alta voce <<buffy Sum...cosa? è uno scherzo, sto sognando..io>>, poi guadò quella vicina "Dawn..no, ma che vuol dire?". Pensò e camminando continuò a leggere quelle attigue <<oh dio, qui c'è Xan, e Willow, Giles..ma non può essere? Siamo tutti morti. Sono morta pure io, di nuovo. Sai che novità!>>. Un rumore dietro di lei la fece girare, ma il buio era troppo pesto e non riuscì a distinguere chi fosse, e quella sagoma disse <<vedi ragazzina è così che finirà>>. Sgranò gli occhi, non poteva crederci, ma quella voce, era la sua!!

Una ragazza, tale e quale a lei si avvicinò e Buffy, presa dall'angoscia, fece <<no! TU?! Noi ti abbiamo distrutto, tu sei stato fermato. Da me, dalle altre e da..>>, la bionda le si avvicinò <<spike? Oh povero ex-vampiro, adesso umano e senza memoria. Ha dimenticato tutto, anche le notti infuocate che passavate insieme..Questa cosa ti fa soffrire cacciatrice? Se è così è bellissimo, io godo nel vedervi tutti tristi e soli.>>

Buffy, non riusciva a crederci che LUI, il male per eccellenza le stesse parlando <<cosa vuoi da noi ancora!>>, urlò, il male rise e aggiunse <<da voi, nulla. Io sono la fine, io sono il fuoco dove voi brucerete. Sono la morte e l'inferno, sono tutto e niente...sei pronta ad urlare, Buffy?>>

 

<<buffy? Buffy? Svegliati dormigliona>>, Dawn era intenta a scuotere con violenza la sorella, che sembrava disturbata dal sonno. La cacciatrice aprì gli occhi e senza volerlo afferrò con forza il braccio della sorella <<hey, ma sei impazzita? Vuoi rompermi il braccio?>>, Buffy la osservò e mollò la presa. Si sedette sul letto <<scusa Dawn, facevo un brutto sogno, perdonami>>, la bruna si sistemò vicino a lei <<tranquilla, sto bene. Certo che voi cacciatrici ne avete di forza>>, si toccò il braccio e riprese il discorso <<che sognavi? No, non dirmelo..Un combattimento vero? Ah, voi non riposate in pace nemmeno la notte, che scocciatura!!>>. Buffy guardò Dawn negli occhi <<ho fatto un sogno strano e spero che non sia uno di quei sogni premonitori..Beh, se fosse così Sunnydale risorgerà>>, la piccola si alzò dal letto <<oh merda! Riunisco il gruppo e ne parliamo?>>, la cacciatrice fece un cenno e Dawn si catapultò alla porta.

Rimasta sola pensò fra se e se "Non può essere il First, lui non può essere tornato? E poi perchè manifestarsi in sogno...forse non può manifestarsi di presenza. Ecco ci mancava una nuova cosa su cui fare ricerche"

Indossando il suo accappatoio uscì dalla stanza, ancora presa dai suoi pensieri, arrivata in bagno vide la porta semiaperta ed entrò, senza pensare a bussare. Rimase immobile, di fronte a lei c'era Spike a torso nudo con indosso solo un paio di jeans, che si osservava allo specchio.

Voleva uscire dal bagno senza farsi notare, così si girò di spalle per andarsene, <<buffy? Vieni pure>> "ok, bella mossa, proprio bella mossa! E adesso?" pensò e si girò facendogli un sorrisetto. <<buongiorno! Dormito.. bene?>>, Spike la fissò dallo specchio, e girandosi le disse <<eh, così e così..un pò di strani sogni però non mi ricordo bene>>

Rimasero in silenzio per un po’…<<buffy, io ti ho vista>>, la cacciatrice che aveva abbassato gli occhi riprese a guardarlo <<mi hai vista?? Si, sono qua..>> disse riabbassando lo sguardo. Spike portandosi la mano al collo, aggiunse <<no, non ora. Quando mi avete messo quella pietra pro qualcosa nella testa..Non ho visto molto. Cioè ho visto te, che mi guardavi e che…>>, Buffy visibilmente imbarazzata lo incalzò <<e che? Combattevamo forse? Se è così è normale perché sai noi lo facevamo spesso…combattere, noi combattevamo spesso>>

Il vampiro si irrigidì, e si avvicinò all’orecchio della cacciatrice <<si combattevamo..bel modo di farlo, anche se un po’ fuori dal normale...Tu mi dovrai dare un bel po’ di spiegazioni, dolcezza>>. Lei sentì il suo calore sulla sua guancia e istintivamente arrossì, allontanandosi dal biondo fece<<ehm, certo..ma non adesso. Sai, doccia!>> il biondo si girò e fece per andarsene <<giusto, non è mai il momento per il povero ex-vampiro risorto>>. Buffy istintivamente gli afferrò la spalla e lo fece girare <<mi dispiace. Qualsiasi cosa tu abbia visto, era reale…>> Spike fu preso di sorpresa, la guardò chinando la testa su un lato <<reale? Si mi era sembrato..Ma al contrario di quello che sosteneva la rossa, non ho visto granchè>>. Buffy continuò a fissarlo negli occhi <<cosa hai visto?>>, l’ex-vampiro rispose <<te, un attimo prima con gli occhi spenti che ti avvicinavi a me per..combattere, è questo il termine che usi, no?! E un attimo dopo ero da qualche parte sotto terra, la mia pelle andava a fuoco e tu eri ancora lì a guardarmi, ma stavolta in maniera diversa>>. Capì bene a cosa si stesse riferendo…“che gli rispondo? Sai prima facevamo solo sesso perché ero risorta e non provavo emozioni, e tu mi facevi sentire qualcosa. Ma poi ho capito che ti stavo usando, e ti ho mollato…poi quando hai ripreso l’anima, mi sei stato vicino e ho scoperto di amarti! Già, ottima idea…” <<è complicato da spiegare…comunque Will pensa che avrai altri flashbacks e piano piano, ricorderai tutto. Ma ti prego, non chiedermi nulla su noi..cioè su me, perché non saprei da dove iniziare>>

Spike alzò gli occhi, quasi seccato da quella risposta, poi tornò a fissarla <<noi? Allora esiste un noi. Lo sentivo, lo sento sulla pelle. Io voglio solo sentire..e basta>> dicendo così si avvicinò sempre più al suo viso. “Che succede?” riuscì a pensare, fino a quando le labbra di Spike non furono incollate alle sue…Buffy prese il volto di lui fra le mani e assaporò appieno quel momento, le era mancato..il suo vampiro biondo...le era veramente mancato.

“Che succede?” riuscì a pensare, fino a quando le labbra di Spike non furono incollate alle sue…Buffy prese il volto di lui fra le mani e assaporò appieno quel momento…le era mancato..il suo vampiro biondo…le era veramente mancato.

 

 

 

 

Spike, preso dal bacio, appoggiò le sue mani alla vita di Buffy per stringerla a se, ma quel contatto lo fece sussultare…all’improvviso un buio pesto calò su i suoi occhi…si distaccò violentemente da lei e si piegò in due, un mal di testa lancinante ebbe la meglio su lui. Buffy non capì <<spike? Stai bene, che succede?>>, il biondo tenendosi la testa fra le mani riuscì solo a dire <<nooo>>.

 

Si ritrovò in un bagno, che non era quello di casa di Angel, e vide se stesso, parlare, muoversi, come se fosse solo uno spettatore invisibile. “Ma cosa succede? Quello…sono io, ma sono così strano..”pensò. Continuò a guardarsi intorno, “questa…si, questa è sicuramente una visione frutto di quel maledetto incantesimo della strega. Perché mi sono lasciato convincere a farlo!”

Vedersi al di fuori del proprio corpo fu una sensazione strana per lui, ma la curiosità fu troppo forte e continuando ad osservarsi cercò di capire perché la sua mente l’aveva riportato proprio a quel momento. Osservò se stesso avvicinarsi a… Buffy…ancora lei…era sempre presente sia nei suoi sogni che nelle sue visioni della sua precedente “non-vita”. Quello Spike pronunciò delle parole <<tu mi ami>> e poi si fiondò su lei, facendola sbattere violentemente contro la vasca e tenendole fermi i polsi. Non riusciva a capire da dove fosse scaturita tutta quella violenza nei confronti di quella ragazza, Spike nelle visioni precedenti l’aveva vista ma in maniera diversa..ora lei sembrava quasi spaventata.

La vide sdraiata a terra sotto di lui, continuava ad urlare..e piangeva. <<smettila, che stai facendo, mi fai male!>>, la sentì gridare, e la colpa era sua…non riusciva a credere ai suoi occhi. <<so cosa provavi quando ero dentro di te. Lo proverai di nuovo, te lo farò riprovare>>, Buffy sembrava inerme, forse anche ferita…urlava e continuava ad urlare. <<ma che diavolo sto combinando? No, smettila smettila>>, riuscì a dire come per riferirlo a se stesso… “Oddio la sto violentando…io…sono un mostro!”

Un calcio scagliato da Buffy lo scaraventò all’angolo di quel bagno, e la cacciatrice, distrutta, reggeva la vestaglia che aveva addosso incrociando le mani sul petto. Si girò verso di lui e lo guardò con occhi intrisi d’odio <<chiedimi ancora perché non potrò mai amarti>>. Non riuscì a credere a quella orrenda visione, si chinò a terra e perse i sensi.

 

Buffy che era rimasta lì ad osservarlo, non capì cose gli fosse preso. Appena lo vide a terra, privo di sensi urlò <<presto aiutatemi. Spike è svenuto>>,Giles sentendo le grida di Buffy, uscì dalla camera, vide Spike riverso a terra e la cacciatrice che cercava di svegliarlo inutilmente <<oh mio Dio, ma cosa è successo? Si è sentito male?>>. Buffy si alzò da terra e lasciò avvicinare Giles che cercò di sollevarlo, <<io non lo so, stavamo…parlando…e poi ad un certo punto si è come chinato in due e ha perso i sensi. Non lo so…>>. Xander, che aveva sentito l’urlo di Spike si era catapultato su per le scale <<buffy, cos’è successo?>>, la cacciatrice si girò a guardare l’amico <<non lo so..Portatelo nella stanza. Io scendo giù, da Willow>>. I due presero Spike e lo portarono sul suo letto, mentre Buffy scese al piano di sotto incurante di avere ancora solo l’accappatoio addosso.

Arrivò in cucina, e vide Willow, Dawn e Angel che parlavano, alla sua vista Dawn prese la parola <<sorellina aspettavamo te per discutere del tuo sogno…ma Buff, ti sei accorta di avere solo l’accappatoio addosso?>>. Buffy istintivamente portò le mani sul petto quasi per coprirsi e poi disse <<si…stavo per fare la doccia. Willow ti posso parlare un attimo..in privato per favore>>, la rossa si alzò dalla sedia con aria preoccupata e si avvicinò all’amica. Stavano per uscire dalla stanza quando Angel disse <<buffy, stai bene? Sembri preoccupata>>, la bionda si girò prima di uscire dalla cucina <<si..è solo…Spike è svenuto>>. Dawn, che stava per addentare una fetta biscottata, fece <<cosa? E come sta? Sta bene…no?>>, la sorella chinò la testa per dire si e poi diresse in salotto con Willow. Dawn, rimasta sola con Angel disse<<l’amore..è una cosa che non capirò mai. Comunque vado a vedere come sta Spike. Vieni?>>, il vampiro le sorrise <<no, vai tu. Io esco un attimo..sai un contatto..un informatore mi attende>>

 

Buffy, rimasta sola con Willow disse <<will, tu mi hai detto che Spike, a causa dell’incantesimo modificato da te, avrebbe avuto dei flashbacks…ma queste visioni della sua precedente vita possono essere scatenate da alcuni…anzi da alcune situazioni?>>

La strega non capì dove Buffy volesse parare <<in che senso? Che cosa è successo a Spike?>>, Buffy si morse il labbro, sapendo quando imbarazzo avrebbe provato dicendo quello che era successo <<stavo andando a fare la doccia, e lì ho trovato Spike. Abbiamo parlato un po’, e lui…ha capito qualcosa e…mi ha baciata. Poi sì è piegato in due perdendo i sensi. Credo che abbia avuto una specie di visione>>. La strega lanciò un sorrisetto all’amica <<cosa? Ti ha baciata? Ah ora capisco..>, la cacciatrice la guardò con aria interrogativa <<cosa hai capito?>>, <<perché sei così sconvolta, tanto da scendere in accappatoio>>, continuando a sfoderare quel sorrisetto malizioso. Buffy si innervosì a quella battuta <<will, per favore torna seria..sono stata io, o almeno il nostro “contatto” a scatenare la visione?>>, la rossa capì l’imbarazzo dell’amica così cambiando espressione aggiunse <<si e no. Vedi, fino a quando Spike non riacquisterà la memoria…se ci riuscirà mai…avrà continue visioni che potranno essere scaturite da qualcosa che gli succede..oppure no..non è detto>>, la bionda era rimasta ferma su quelle parole “ ‘se ci riuscirà mai’, che vuol dire? Che c’è il rischio che Spike rimarrà così? Che non riavrà più la sua memoria?”, pensò, ma non ebbe il coraggio di chiederglielo, temeva la risposta.

 

Senza nemmeno entrare nella stanza di Spike per vedere come stava, si chiuse in bagno e si mise sotto la doccia. “Perfetto, oggi ho una bella giornatina d’avanti. Primo devo parlare con i miei amici del mio sogno…poi chiamare il consiglio…e come se tutto ciò non bastasse dovrò anche sbattere la faccia contro uno Spike che appena lo bacio si piega in due e sviene. Cosa posso volere di più, eh?”

Uscì dalla doccia e la testa ancora le pulsava, troppi pensieri e preoccupazioni le offuscavano la mente. Quella maledetta pressione di tutto il mondo sulle sue spalle, era tornata a farle visita e stavolta non se ne sarebbe andata fino a quando quelle bocche dell’inferno non fossero chiuse per sempre.

 

Scese al piano di sotto con la sua agenda in mano. D’avanti gli si parò Xander con faccia preoccupata <<buff, siamo tutti di là – indicò il salotto con un dito - aspettiamo te per iniziare la nostra riunione. Dawn ha detto che hai qualcosa da dirci>>, la cacciatrite con il viso tirato rispose all’amico <<si arrivo..Un attimo, faccio una chiamata>>. Xander si allontanò, lasciando Buffy di fronte al telefono.

Aprì l’agenda in cerca del numero “Ma dove l’ho segnato? Ah, le cose quando servono non si trovano mai…ah eccolo qui! Allora…”, compose il numero portandosi la cornetta all’orecchio. Una voce maschile le rispose <<pronto?>>, poggiò l’agenda e con un dito si portò una ciocca ribelle scivolatale sul viso dietro l’orecchio <<pronto? Salve sono Buffy Summers. Cercavo..>>, quella voce la interruppe prima di farla finire <<signorina Summers aspetti in linea le passo il Sign Mirse>>. “Chi? Mirse? Ma chi diavolo è?”, pensò ma non ebbe il tempo di replicare che un’altra voce maschile disse<<salve Signorina Summers>>.

 

“Chi? Mirse? Ma chi diavolo è?”, pensò ma non ebbe il tempo di replicare che un’altra voce maschile disse <<salve Signorina Summers>>.

 

 

 

 

Rispose a quella voce <<salve… senta non per voler fare la sfacciata, ma lei chi diavolo è?>>, quella voce al telefono sorrise e poi aggiunse <<mi avevano detto che lei ha un bel caratterino vivace. Comunque ha ragione, non mi conosce.>> fece una pausa e riprese << so anche perfettamente il perché della sua chiamata… e cosa sta succedendo nel mondo>>, Buffy rimase interdetta a quella affermazione <<che vuol dire? Lei sa delle bocche pronte ad esplodere, che promettono a tutti un bello scenario di inferno eterno sul nostro pianeta?>>. Mirse si schiarì la voce <<si…esatto!>>, la caccitrice continuò a non capire <<menomale, così non perderò tempo a spiegargli tutto. Ora mi dica, come fa a saperlo?>>

L’uomo alla cornetta rispose <<le veggenti del consiglio hanno percepito questo male crescere sempre più. La terra sta per essere nuovamente divorata da una forza maligna mai vista fino ad ora>>, Buffy rimase un attimo in silenzio stava cercando di digerire quella frase appena dettagli da quell’uomo sconosciuto <<senta ma lei chi è? Ho collaborato con il consiglio quest’inverno, ma il suo nome non l’ho mai sentito…e poi come diavolo mi conosce?>>

L’uomo al telefono chiarì la situazione<<si, ha ragione…mi sto occupando io di questa annunciata apocalisse che promette di divorarci tutti in un sol boccone. Ho delle informazioni per lei>>, la bionda si irritò <<non ha ancora risposto alla mia seconda domanda…Come sa chi sono?>>. Mirse continuò il suo discorso<<chi è che non conosce la cacciatrice Buffy, che ha rivoluzionato una profezia antica tanto quanto la storia del mondo?! Comunque ha ragione, le devo qualche spiegazione…Io sono amico di Giles, ci siamo sentiti poco prima che voi partisse per Los Angeles>>, “Giles? Come diavolo fa a conoscere Giles”, stava per chiederglielo quando l’uomo l’anticipò <<immagino cosa lei stia pensando…vede, quando abbiamo iniziato a percepire questa forza malefica che incombe su noi, c’è stata una riunione speciale con tutti i membri del consiglio. E anche Giles è stato dei nostri, proprio in questa occasione ci siamo conosciuti..>>

Buffy non riusciva a credere a quelle parole “allora Giles già sapeva tutto e non ha detto niente”, <<quindi Giles era …insomma, sapeva già tutto prima di venire qui?>>, Mirse le rispose <<si signorina! Ma non le ha detto niente perché…>>. La caccitrice con tono indispettito lo interruppe <<lasciamo stare…diceva che ha delle informazioni su questa faccenda. Come me li farà ricevere?>>, l’uomo alla cornetta le rispose <<un nostro collaboratore fidato verrà da lei, se non oggi, entro domani…avrà l’occorrente su cui lavorare. Ma ascolti bene quello che ho da dirle…non sarà facile questa volta>>, la bionda con tono deciso gli rispose <<sign Mirse, non lo è mai stato..e non lo sarà mai. Arrivederci>> posò la cornetta e continuò a fissare il telefono. “Giles sapeva tutto e fino ad ora e non mi ha detto nulla?! Questa situazione sta diventando più complicata di quanto mi aspettavo…devo capire!”

 

Corse dagli altri che erano tutti riuniti nell’altra stanza, entrò come una furia e si rivolse a Giles <<tu sapevi qualcosa e non…non mi hai detto nulla! Perchè? Dammi una risposta che abbia senso, e non girarci attorno>>

Giles, si sentì attaccato dalla sua protetta, e togliendosi gli occhiali la guardò <<ma come…chi te l’ha detto?>>, la ragazza ancora più innervosita, gli strappò i suoi occhiali dalle mani <<un certo sign Mirse del consiglio..Uno che non conoscevo. Giles perché non ha detto niente? Perché non mi hai mai accennato nulla?>> l’osservatore con il medesimo tono delle bionda, rispose <<buffy non potevo! Non era sicuro dire una cosa di tale importanza senza aver delle prove certe. Poi quando Angel ci ha convocato qui ho capito…la situazione sta degenerando e noi..non sappiamo da dove iniziare>>

La caccitrice gli porse gli occhiali e si lasciò cadere sul divano <<questa è una mezza verità. Ora dimmi l’altra parte del discorso che credo sia il motivo reale del tuo silenzio>>, Giles indossò gli occhiali e si mise al centro della stanza, e tutti incuriositi lo osservarono <<il consiglio, quando mi ha convocato, non voleva solo un mio parere sulla situazione o semplicemente informarmi…voleva anche sapere come abbiamo fatto>>. Angel che lo stava ascoltando fece <<sapere cosa? Da te cosa volevano sapere?>>, l’osservatore chinò la testa e continuò <<sapere dell’incantesimo fatto da Willow per far diventare le potenziali, cacciatrici vere e proprie>>

Willow si sentì toccata dal discorso<<per quale motivo? Insomma, l’incantesimo è andato bene…e le potenziali ora sono tutte cacciatrici>>, Giles stava per rispondere ma Buffy si alzò i piedi <<oh mio dio…loro volevano trovare un contro incantesimo>>

Dawn che inizialmente non riuscì a capire l’affermazione di Buffy, disse <<ma no…non può essere. Perché avrebbero dovuto? È meglio avere tante cacciatrici che una sola..no?!>>, tutti rimasero in silenzio per qualche secondo poi Giles rispose <<no…come sappiamo adesso ci troviamo di fronte ad una situazione catastrofica, proprio a causa di questo incantesimo. Ricordate la faccenda ‘il bene deve essere alla pari con il male o l’equilibrio cosmico salta se una delle due parti protende’? Bene la situazione è proprio questa>>

Nessuno osò rispondere a quella dichiarazione di Giles, “volevano farmi tornare l’unica cacciatrice, senza nemmeno avvertirmi. Che gran figli di puttana! Io non potrei mai reggere ancora quella situazione…non posso…ora ho la mia vita e me la voglio tenere stretta”, pensò e stava per andarsene di sopra, la discussione fu troppo per lei e non voleva litigare con Giles. Mentre stava per uscire dalla stanza Giles la fermò <<ma io…mi sono opposto e dell’incantesimo di Will non ho detto nulla. Buffy io non voglio darti ancora questo peso del mondo. Mi credi?>>, la cacciatrice rimasta di spalle rispose <<a quanto pare è il peso del mondo che mi perseguita qualsiasi cosa faccia. E io non né posso più>>. Si sentì le lacrime che bussavano ai suoi occhi, ma le ricacciò, e tirando su con il naso si girò verso i suoi amici <<mirse mi ha detto che presto arriverà un informatore con delle cose per noi…>> Angel le si avvicinò <<non ti preoccupare troveremo un’altra soluzione…nessuno di noi vuole…>>, Buffy lo bloccò e abbassando gli occhi disse <<lo so che mi aiuterete. Adesso scusatemi>>

Salì su per le scale e si fermò al secondo piano, di fronte alla porta della sua stanza “è inutile, più scappo e più il mio destino è li pronto per saltarmi addosso e consumarmi. Io non…non posso..”, entrò nella sua camera, chiuse la porta e fermandosi al centro di questa si lasciò prendere dallo sconforto dando libero sfogo alle sue lacrime. “Io sono la caccitrice…non avrò mai una vita normale. Mai!”.

 

Al piano di sotto, dopo la fuga di Buffy, tutti rimasero in silenzio. Capirono lei e il suo stato d’animo, ma capirono anche che sarebbe stato inutile dirle di non preoccuparsi. Aveva sempre affrontato tutto con forza e coraggio. Da quando era al liceo le era capitato di tutto…aveva sfidato la morte per due volte e nonostante tutto era sempre rimasta in piedi. Questa situazione rischiava di distruggerla , ma loro sapevano che Buffy aveva un cuor di leone e anche stavolta ne sarebbe uscita vittoriosa.

Xander disse <<non so voi, ma a me tutto ciò inizia a pesare. Buffy è una delle mie più care miche…e io non voglio toglierle la sua vita di adesso…lei in quei sette anni ha sofferto per tutte le decisioni difficili che ha dovuto prendere, per salvare noi…tutti noi! Non prendiamola nemmeno in considerazione l’idea di poter invertire l’incantesimo>>, Dawn rincarò la dose <<no, non possiamo. Giles, non possiamo ricominciare tutto daccapo! Lei ha la sua vita…io non voglio!>>

Giles guardò i due <<aspettiamo questo informatore..e vi giuro che farò di tutto per evitarlo. Io voglio bene a Buffy e se posso, eviterò anche di farla soffrire>>

 

In quell’istante Spike, che ancora svenuto era disteso sul suo letto, si svegliò aprendo gli occhi. Si sentì la testa pesante e confusa “le ho fatto del male in passato…come ho potuto farlo” pensò. Si mise seduto sul letto, e portò le mani alla fronte, “quando sono vicino a lei mi sento ribollire il sangue ma allo stesso tempo sento che è meglio lasciarla in pace. Devo andare via da questo posto…non posso stare qui… vicino a lei”. Sentiva ancora le urla di Buffy in testa, la vedeva sdraiata sotto di lui che gli chiedeva di lasciarla andare… lo implorava. Si mise una maglietta e capì cosa doveva fare…dirle addio e sparire dalla sua vita per sempre. Uscì dalla camera e si posizionò di fronte a quella della cacciatrice “perché sento una fitta la cuore? Perché non riesco a dirle addio tranquillamente? È solo una ragazza…io devo andare via”. Non sapeva ancora come le avrebbe detto che se ne sarebbe andato..sapeva solo di doverlo fare.

 

La caccitrice si asciugò le lacrime “non puoi piangere. Hai affrontato situazioni più difficili…non puoi piangere!!”, disse a se stessa come per darsi coraggio. Si avvicinò al letto e si sedette, si era dimenticata di parlare del sogno fatto quella notte ai suoi amici, ma adesso non né aveva voglia, voleva stare sola…doveva calmarsi oppure non avrebbe potuto avere la mente lucida. In quel momento sentì bussare alla porta <<avanti>>, disse e questa si spalancò dando l’accesso a l’unica persona che in quel momento avrebbe voluto vedere…Spike. Buffy lo guardò un attimo e pensò che se lui fosse stato il vampiro di sempre, ora come ora l’avrebbe solo consolata fra le sue braccia e avrebbe dato degli idioti ai suoi amici per aver solo pensato di ridarle quel ‘benedetto peso del mondo’. Ma Spike… “lui non è quello che ti viene dietro, quello che ti ama alla follia, quello che per te si farebbe impalettare. Lui è solo un ragazzo che quasi… nemmeno sa chi sei”, disse a se stessa e risentì le lacrime ritornarle sull’orlo dei suoi occhi. <<buffy? Che hai?>> Spike notò lo sconforto di lei, e entrò nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle. La raggiunse, e si sedette sul letto <<mi dispiace per prima..ma ho avuto una specie di visione. Quello che ho visto…è stato orribile. Io ero veramente un mostro>>, la caccitrice continuò a tenere la testa bassa, se avesse incrociato lo sguardo con il suo si sarebbe sciolta in lacrime. Mai la realtà le aveva fatto più male.

<<passerotto? Sto parlando con te..mi senti?>>, lei si alzò dal letto e lo fissò <<scusami…ma questa situazione…ho un piccolo momento di sconforto. Perdonami>>

Riuscì solo a dire questo, sentì la voce tremarle, non voleva esplodere in lacrime di fronte a lui. Spike si sollevò dal letto e si parò a pochi centimetri dalla sua faccia, istintivamente, come trasportato da una forza sconosciuta, la prese fra le sue braccia, non capì perché né come mai l’avesse fatto. Voleva soltanto stringerla a se anche se, dopo l’ultima visione avuta, avrebbe preferito solo starle lontano…

Voleva soltanto stringerla…anche se, dopo l’ultima visione avuta, avrebbe preferito solo starle lontano…

 

 

 

 

“Io non posso starti vicino…non posso amarti, né portarti nel mio cuore. Ci sono tante cose di me che devo capire…chi sono, chi ero e anche chi sarò. Non so nulla di te, non ti conosco, ma sento che c’è un legame fra noi così forte e così intenso da farmi stare male. Non posso stare qui, dovrai capirmi e lasciarmi andare” pensò, ma offuscato da quell’abbraccio non riuscì a dire una parola. Sentiva il profumo della sua pelle, e il contatto con il suo corpo lo faceva tremare di passione “sento che se ti stringo ancora più forte potrei perdermi in te. Ma ti ho fatto del male, e piccola..adesso voglio solo starti lontano. Devo riflettere. Non ho un futuro e nemmeno un passato e Dio solo sa perchè ho avuto questa possibilità di redimermi dai miei errori..ma adesso devo solo andare”

Buffy si aggrappò a lui come se quell’abbraccio non solo la rendesse più forte, ma anche libera..libera dal ‘peso’, dai pensieri, dalle preoccupazioni..libera da se. Non lo avrebbe mai più lasciato andare, finchè Spike non si divincolò dall’abbraccio. La guardò, era così bella, così splendente che avrebbe continuato a guardarla per sempre.

Le accarezzò i capelli <<stai meglio. Ma cosa ti è successo? Vuoi dirmelo?>>, lei annuì e si fece ricadere sul letto <<le solite cose…da cacciatrice. Poi ti spiego, vorrei solo non pensarci per adesso. Comunque…come mai eri venuto a cercarmi?>>. Spike si era preparato un discorso da farle, ma in quel momento le parole gli erano svanite dalla testa “perché mi fai questo effetto, maledizione! Perché?” <<ehm, ti ho cercata perché…così, non posso volerti vedere punto e basta?!>>, Buffy sorrise “come al solito..è sempre lo stesso. Vampiro o umano non sa dire le bugie..non a me” <<cosa hai visto quando sei svenuto?>>

Il biondo allargò gli occhi, non voleva rispondere a quella domanda, era troppo doloroso ricordare per lui, e forse sarebbe stato troppo anche per lei <<nulla di importate…non ricordo>> , la cacciatrice si alzò e andando verso la porta gli disse <<qualsiasi cosa tu abbia visto era reale…lo sai no?>>

Spike annuì e la guardò uscire dalla stanza “reale? Allora sono capace di far male anche a te? Forse non è vero che tenevo a te, forse mi sono solo illuso”, rimase fermo a guardare il vuoto, non sapeva proprio come uscire da quella situazione.

 

Buffy scese le scale tornando al piano di sotto. Vide tutti i suoi amici riuniti intorno ad un tavolo con una quantità di libri indefinibile, si avvicinò e appena si resero conto della sua presenza Giles le disse <<buffy? Tutto ok?>>.

La cacciatrice si sedette su una sedia <<giles…tranquillo è tutto ok. Allora, iniziamo le ricerche..avete trovato qualcosa?>>, Dawn che armeggiava con un libro lo posò e fissò la sorella <<ben poco…non c’è nulla di rilevante su questa storia>>. Xander prese parola <<questi libri dicono tutti la stessa cosa…il bene e il male devono essere alla pari…bla bla bla…se c’è squilibrio la fine del mondo sarà vicina…e bla bla bla. Insomma niente che non sapevamo già>>, Buffy prese un libro aperto sul tavolo e lo sfogliò <<ma non può essere..eppure una soluzione ci sarà. Mi sa che per avere notizie dobbiamo aspettare l’informatore del consiglio, oppure navigheremo alla cieca>>

<<si Buff, hai ragione..non c’è nulla che possiamo fare per adesso>> disse Willow che si alzò per andare in cucina, Dawn si sedette vicino alla sorella <<buff, come sta..Spike?>>. Buffy accarezzò il volto della bruna <<sta bene…è solo confuso. Sai ha degli sprazzi di ricordi, ma sono tutti confusi e ingarbugliati. Possiamo solo aiutarlo a capire ed a ricordare>>

Dawn abbassò lo sguardo “già…ricordare”, pensò e si allontanò da tutti per andare di sopra. Quante volte Spike le era stato vicino…l’aveva protetta quando sua sorella era morta. Si rifugiava da lui quando le cose erano messe male, e lui…era sempre pronto difenderla, anche quando Glory l’aveva ridotto a brandelli per sapere chi fosse la chiave. Si fidava di lui, e sperava che presto avrebbe riacquistato la memoria perché capiva che questa situazione a Buffy pesava, e anche troppo.

 

Si fermò di fronte alla porta del biondo e bussò, una voce da dentro disse <<avanti>>, Spike rimase stupito di vedere Dawn. <<a cosa devo la tua visita?>>

La bruna entrò nella stanza e richiuse la porta <<a niente. Volevo vedere come stavi? Sai ho saputo che hai fatto un bel tonfo sul pavimento>>, Spike si avvicinò a lei <<già, sai…i ricordi mi fanno questo effetto>>. Rimasero in silenzio per un po’ poi Dawn riprese a parlare <<cosa ricordi? Si, insomma…di noi, di me…di Buffy>>, il biondo capì dove volesse parare <<qualcosa. Non ho visto molto. So solo di essere stato un vampiro, che ogni tanto vi ho aiutato e…basta. Tutto qua>>

<<così poco? Non hai visto altro? E Buffy non ti ha detto nulla?>>, chiese la bruna, <<è poco? Cavolo c’è dell’altro? E Buffy…cosa dovrebbe dirmi?>> disse Spike incuriosito dalla domanda. Dawn non riuscì a comprendere perché Buffy non gli avesse accennato nulla “ma come mai quella pazza di mia sorella non gli ha detto nulla di loro? Forse non vuole confonderlo? E se non volesse che lui ricordasse la loro stramba storia? No…è impossibile che voglia questo”, pensò e poi aggiunse <<ecco..si è vero sei stato un vampiro…ma poi quando hai ripreso l’anima le cose sono cambiate. Ci hai aiutato. E sei stato vicino a Buffy, ma anche a me>>

Spike portò la sua mano sulla spalla della bruna <<questa storia dell’anima ancora non mi è molto chiara…perché mai un vampiro, una creatura della notte senza pietà, si riprende l’anima. Insomma Angel non l’ha rivoluta, mi ha detto che la sua è stata una sorta di maledizione. E io perché l’ho riavuta? Insomma non deve essere piacevole avere un’anima sapendo che ti nutri di sangue..umano>>

“Ok…ho fatto danno! Buffy mi uccide se gli dico qualcosa su loro! E ora che gli rispondo?” pensò Dawn, che facendo un colpo di tosse cercò di inventare una balla credibile, oppure di dargli spiegazioni distorcendo un po’ la realtà <<l’hai riavuta…perchè…l’hai chiesta tu! Insomma, hai ripreso l’anima perché volevi sentirti più umano. Più vicino a lei…ehm volevo dire a noi>>

Spike chinò la testa con aria curiosa <<per..voi? Bho, ci sono tante cose che ancora devo capire. Ho bisogno di tempo>>, Dawn istintivamente lo abbracciò <<comunque voglio che tu sappia che mi sei mancato>>

Lui rimase sconvolto dal gesto di quella ragazzina, ma partecipò all’abbraccio <<non credevo che tu fossi affezionata a me…ma, grazie briciola>>. “Briciola..e si, inizia a ricordare..”, pensò, poi si divincolò dall’abbraccio e lo lasciò solo.

Spike rimasto nella sua stanza si affacciò alla finestra e guardò fuori, quando un nuovo ricordo gli balenò in testa, facendolo barcollare e accasciare a terra.

 

Si ritrovò di nuovo in quella cripta, quella che aveva visto qualche tempo prima nel precedente flashback. Era seduto su un comò dov’era poggiata una tv, allargò lo sguardo e di fronte a lui c’era ancora una volta Buffy. Il sangue gli si raggelò, lei era lì, con uno sguardo come perso del vuoto…delle parole uscirono dalla sua bocca, senza che si rendesse conto di quello che stesse dicendo <<mi ricordo quello che ti ho detto. La promessa. Di proteggerla. Se l’avessi fatto, anche se non ci fossi riuscito, tu non saresti dovuta saltare. Ma voglio che tu sappia che ti ho salvata. Non quando contava, ma dopo…ogni volta da allora rivivo tutto daccapo. Decine di volte, in tanti modi diversi….Ogni notte, io ti salvo>>

 

Riaprì gli occhi, riconobbe la stanza…il flashback era finito. Si alzò da terra “Proteggere…ma, chi dovevo proteggere? E perché le dico che ogni notte la salvo? Cosa le è successo? Cavolo! Perché non ricordo, perché? Maledizione a me e alla mia memoria! Dovrei chiederle spiegazioni. Ma ora non posso…devo andare”, pensò e prese il cellulare dal comodino di fianco al letto componendo un numero. Una voce maschile gli rispose <<pronto?>>, Spike disse <<ciao Jo, sono io>>. Il ragazzo all’apparecchio rispose <<hey! Come va? Ma sei sparito? Vedi che c’è Amy che ti aspetta…povera ragazza, ma che gli fai tu alle donne?>>. Il biondo cercò di arrivare subito al sodo <<jo, vengo un po’ da te. Ok?>>, il ragazzo all’apparecchio gli rispose <<certo! Ma non eri con il tuo amico? Che cos’hai, mi sembri strano..>>. Spike tagliò corto e gli disse <<quando arrivo ti spiego. Ci vediamo dopo>> chiuse la comunicazione e prese uno zaino posato a terra con le poche cose che si era portato, e uscì fuori dalla stanza.

Jo era un ragazzo che aveva conosciuto una sera in un locale al centro. Da quando si era risvegliato a casa di Angel, gli venne difficile accettare subito quello che il vampiro gli raccontò della sua precedente vita, così la sera usciva e andava a bere con Jo e un gruppo di ragazzi che aveva conosciuto sempre in quel locale. Erano persone apposto, ma soprattutto erano persone..normali. E lui ora aveva bisogno solo di normalità.

 

Scese le scale in silenzio, senza dare nell’occhio. Arrivato al piano di sotto diede una sbirciata, li vide tutti in soggiorno che parlavano…vide lei…Buffy con il suo solito sguardo preoccupato parlare con Giles “devo capire dolcezza, ho bisogno di riflettere. Devo capire se tutto ciò è la verità o è solo colpa dell’incantesimo fatto dalla rossa”

La guardò per l’ultima volta e uscì da casa.

 

Appena fu fuori in giardino si rigirò a guardare l’ingresso “non sarei riuscito a dirtelo che stavo andando via. Ma tornerò..te lo prometto” pensò, e fece per andarsene. Arrivato al cancello principale si ritrovò di fronte Angel <<dove vai Spike?>>, il biondo lo superò <<non sono affari tuoi…lasciami andare via>>. Angel lo fermò per un braccio <<non puoi scappare. È stupido…è immaturo…scappare non ti farà stare meglio. Lo sai no?>>, Spike si rigirò a guardarlo <<io vado, dove e quando voglio via di qua. Non mi ricordo di voi…e non so nulla nemmeno di te. Lasciami andare, adesso!>>

Angel lasciò la presa e aggiunse <<nemmeno di Buffy ti ricordi niente? Come la prenderà appena si renderà conto che tu sei andato via…di nuovo?>>, Spike si innervosì alle parole dette dal vampiro <<senti idiota, io non scappo né fuggo. Vado a stare da un mio amico per un pò. Non mi interessa nulla della biondina…ciao>>, mentì più che al vampiro a se stesso.

Angel rincarò la dose <<se ti dobbiamo cercarti come ti troveremo?>>, <<sarò da Jo, sai chi è…e poi ho anche un cellulare che tu prontamente mi hai dato…e ora scusa vado>> si girò e chiuse il cancello dietro di se. Angel fissò Spike andare via “Non puoi scappare da te, Spike..Non puoi”, pensò il bruno e con in mano dei libri di diresse verso casa sua.

 

Appena Angel fu a casa, Buffy gli andò incontro <<ma dove diamine sei stato?>>, il vampiro posò i libri su un tavolinetto all’ingresso <<a prendere altre cose. Ho parlato con uno di questa situazione..un demone..ma non mi ha aiutato molto. Tu come stai?>>, Buffy gli rispose <<bene…sul serio, bene. Quello che mi sembra stare peggio è Spike. I ricordi lo stanno confondendo..>>

La cacciatrice notò Angel cambiare espressione al sol pronunciare il nome di Spike <<angel che c’è? Che è successo?>>, il vampiro decise di rispondere dicendo tutto d’un fiato <<l’ho visto qui fuori. È andato via Buffy>>, <<cosa???>> riuscì solo a dire e si sentì pervasa dalla voglia di prendere a pugni Spike, come ai vecchi tempi.

<<e tu l’hai lasciato andare? Insomma…stiamo facendo delle ricerche anche su cose che gli riguardano da vicino! Dio, è sempre lo stesso!>>, Buffy sentì la rabbia crescere sempre più dentro di lei e si avvicinò all’attaccapanni per prendere la borsa. Angel la fermò <<dove pensi di andare?>>, lei lo guardò negli occhi <<a cercare quell’idiota! Lui non può andarsene…chiaro?>> disse così e afferrò la maniglia della porta. Il vampiro la prese per un braccio e la riportò di fronte a lui <<tu non vai da nessuna parte Buffy! Capito? Devi stare qui!>>, lei lo guardò con aria di sfida <<e per quale motivo di grazia? Devo andarlo a prendere…non capisci lui potrebbe…>> il vampiro la interruppe completando la sua frase <<cosa? Non tornare più? Buff, tornerà, la curiosità in lui è troppo forte…è andato da un ragazzo che ha conosciuto qui a Los Angeles…conosco bene questo ragazzo e so anche dove abita. Se sarà necessario lo andremmo a prendere…per ora lascialo stare. È già troppo per lui>>

La cacciatrice fece scivolare la borsa a terra <<solo per lui? Anche per me è troppo…non posso avere altre preoccupazioni in testa. Angel…tu non capisci. Se fossi tornato umano, senza memoria e ti ritrovassi in una casa piena di sconosciuti che ti dicono che sei stato un vampiro per secoli..tu cosa avresti fatto? Beh ti dico cosa avrei fatto io. Sarei scappata, il più lontano possibile e non mi sarei più fatta ritrovare>>, Angel le accarezzò il volto <<buffy, Spike non è uno stupido..ok ogni tanto lo è…ma ha capito che quelle cose che vede, e tutto ciò che gli abbiamo raccontato… non sono menzogne. Io sarei uscito anche a schiarirmi le idee..è normale, è anche una cosa…umana>>

“Già, umana. Come quel cretino che risorge e la prima cosa che fa scappa…da me”, pensò ma non gli rispose. Dawn che aveva osservato da lontano la scena chiese <<ragazzi, ma che succede? Tutto ok?>>, Buffy guardò il vampiro negli occhi, e poi si allontanò verso il soggiorno senza dire una parola.

<<tutto ok Dawn…Spike è andato via. Aveva bisogno di riflettere>>, disse il bruno continuando ad osservare Buffy che camminava verso i suoi amici. Dawn rimasta pietrificata disse <<andato? Ma andato dove? E poi scusa chi meglio di noi può aiutarlo a riflettere su quello che..era?>>

 

Spike, uscito da casa di Angel, aveva chiamato un taxi per farsi portare a casa di Jo.

Era confuso, e sempre più sconvolto da quello che ricordava, da quello che gli avevano detto…e anche da Buffy che gli faceva un effetto strano…ma piacevole. “Ma che palle, le cose capitano sempre a me! Tutto questo è assurdo, questa situazione è assurda…e il mio passato… anche quello è assurdo! È colpa di quel gruppo di matti, si sono un gruppo di matti…e io lo sono più di loro che mi sono fatto convincere dalle loro storielle del terrore. Io sono umano…uno stupido e inutile umano! E basta…si, però Buffy mi sembra di conoscerla. Ci mancava solo lei, diamine”, pensò mentre scendeva dal taxi con lo zaino in mano.

Si ritrovò di fronte al condominio dove viveva il suo amico, era una zona un po’ periferica, ma la casa aveva l’esenziale per vivere tranquillamente. Salì le scale fino al terzo piano e bussò alla porta. Una voce dall’interno fece <<chi è?>>

<<jo sono io, apri>>, la porta si spalancò e Spike si trovò di fronte il suo amico Jo. Era un ragazzo di media statura, capelli scuri, e un po’ trasandato…ma simpatico e molto socievole, era proprio questo aspetto a che Spike era subito andato a genio di lui. Jo gli diede una pacca sulla spalla facendolo accomodare <<amico! Ma dove eri finito? Potevi anche farti sentire? Sai ieri siamo stati ad una serata eccezionale, c’era un gruppo troppo forte..e poi non puoi capire…>> Spike lo bloccò <<jo per favore, ho un gran mal di testa. Se inizi a parlare a raffica mi sentirò peggio>>

Il bruno si sedette sul divano e prese una birra aperta sul tavolino che aveva di fronte <<spike, ma che ti è successo? Non dirmelo… c’entra una donna?>>, Spike si sedette vicino a lui, strappandogli la birra dalle mani e bevendone un sorso <<una donna? Ma sei impazzito? Lo sai perfettamente che non sono il tipo che si fa incastrare>>

Jo lo guardò incuriosito e poi riprese <<spike, ci conosciamo da quasi un mese, e per quanto tu non mi abbia mai raccontato nulla di te…insomma, così non ti avevo mai visto. Comunque affari tuoi. E poi se non c’è una donna di mezzo è meglio, oppure Amy avrebbe squartato te e l’ipotetica lei>>

Spike non rispose all’amico si limitò solo ad annuire continuando a sorseggiare la birra che aveva in mano.

 

Buffy, tornata in soggiorno disse <<c’è un’altra cosa che vi devo raccontare>>, Willow notò l’espressione preoccupata della bionda <<che è successo?>>, la cacciatrice appena vide arrivare anche Angel e Dawn, riprese il discorso <<la scorsa volta ho fatto uno strano sogno. Ho sognato di essere a Sunnydale…al cimitero. Stavo facendo la ronda, almeno credo. Quando poi ho visto delle lapidi…ed erano le nostre>>

Xander disse <<ah bene. Speriamo che non sia uno dei tuoi soliti sogni premonitori. Sai a Londra ho un ottimo progetto per le mani e non vorrei morire proprio adesso>>, il ragazzo si sentì osservato in malo modo e aggiunse <<e dai stavo facendo un po’ di sono sarcasmo. Buffy continua>>. La cacciatrice riprese fiato e continuò <<non è solo questo che ho visto. È difficile da spiegare…ma, mentre osservavo le lapidi senza capire niente, una persona si è avvicinata a me. Quella persona…ero sempre io..>>, Giles intervenne <<aspetta, cosa pensi? Che sia…>>, la ragazza completò la sua frase <<il primo? Non lo so…non mi ha detto nulla di particolare. O almeno, le solite minacce…che bruceremo e che moriremo. Ma non ha detto di essere il Primo. E poi scusate, ma se fosse così perché manifestarsi in sogno e non come ha sempre fatto?>> Willow che ascoltava con attenzione il discorso della cacciatrice disse <<magari non può…oppure aspetta il momento giusto. Oppure non era il primo>>

Xander disse <<oppure avevi solo mangiato pesante quella sera?>>, ma sentendosi di nuovo osservato storto disse <<ok scusate…ma lo sapete queste battute mi vengono naturali>>

Angel si rivolse alla cacciatrice <<non ti ha detto altro? Nulla di importante? Pensaci bene..>>, Buffy scosse la testa per dire no e si risedette sulla sedia. Giles prese parola <<non lo so…mi sembra strano. Noi abbiamo debellato il primo…dovremmo fare altre ricerche>>, <<sai che novità!>> disse Dawn riprendendo un libro in mano.

<<per adesso aspettiamo notizie del consiglio e poi vediamo da dove partire. Magari loro sanno cose che noi ancora non sappiamo>> replicò Buffy alzandosi e sospirando vistosamente. Giles rincarò la dose <<è la cosa migliore da fare. Non abbiamo idea da dove iniziare. Le bocche che si stanno aprendo…Spike che torna umano…e il primo…questo è una scenario troppo strano>>

 

Spike notò che Jo si era appisolato sul divano, così senza fare rumore si alzò dirigendosi in cucina “è tutto così strano e così confuso. Quando Angel mi ha ritrovato e mi ha raccontato qualcosa del mio passato mi sono messo a ridere…e adesso capisco che da ridere c’è ben poco. Forse dovrei tornare da lui…ma non stasera…voglio andare ad ubriacarmi, ne ho proprio bisogno” pensò tornando da Jo per svegliarlo.

 

Erano rimasti tutti in silenzio, la situazione si stava complicando più del dovuto e nessuno aveva una teoria valida per spiegare quello che stava succedendo. Erano troppe le cose su cui lavorare e troppo poco il tempo per arrivare ad una conclusione “e se stavolta fallisco? Non posso farmi veder debole dai miei amici, loro hanno sempre contato su me…non posso deluderli..” pensò Buffy, che venne distratta dai suoi pensieri appena sentì suonare alla porta. <<questo sarà l’informatore. Finalmente!>> disse la cacciatrice andando ad aprire.

Spalancò la porta e la persona che si ritrovò d’avanti le disse sorridendole <<ciao B. Come stai?>>. Buffy rimase sconvolta <<faith? E tu che ci fai qui?>> continuò a guardare attentamente la bruna, come pietrificata “E adesso che è venuta a fare qui! Spero a non rompermi le scatole…oppure stavolta la uccido sul serio. Un momento, come ha fatto a trovarmi?” pensò facendola accomodare.

<<faith? E tu che ci fai qui?>> continuò a guardare attentamente la bruna, come pietrificata “E adesso che è venuta a fare qui! Spero a non rompermi le scatole…oppure stavolta la uccido sul serio. Un momento, come ha fatto a trovarmi?” pensò facendola accomodare.

 

 

 

 

<<certo, mi aspettavo un’accoglienza un po’ più…accogliente. Ma va bene così. Non volevo i festoni o che ne so…magri un party, però…>>, Buffy la interruppe posizionandosi a pochi centimetri da lei <<faith, che diamine sei venuta a fare? Come hai fatto a sapere che ero qui?>>

Xander, sentendo trambusto, si avvicinò per dare un’occhiata <<bene, bene, bene. Ma guarda chi abbiamo qui! Ciao Faith. Che vuoi?>>, la bruna scambiò uno sguardo di sfida con Buffy ma poi si diresse verso Xander <<hey, ciao Xander. Come va? Io tutto bene...e grazie per avermelo chiesto. Le buone maniere non te le ha insegnate la mamma?>> Il ragazzo sentì la rabbia crescere e si irrigidì, stava per rispondere quando Buffy lo fermò <<faith, ripeto la domanda, se per caso non l’avessi capita. Che sei venuta a fare?>>

<<ok. Va bene così non vi scaldate. Ricordatevi che io ora sono buona, e lotto per il bene. Uffa siete sempre gli stessi!>> disse Fatih prendendo dalla tasca esterna del borsone che aveva in mano, dei fascicoli e una busta, e poi aggiunse dandoli in mano a Buffy<<questi sono per te B. Direttamente dal consiglio. Sono un ottimo postino no?>>. La cacciatrice glieli strappò dalle mani e poi aggiunse <<adesso collabori con il consiglio? Pensavo che ti fossi ritirata da tutto ciò>>, Faith posò il borsone a terra e ignorando la domanda di Buffy entrò nel soggiorno <<ciao tutti! Come si va?>> disse sedendosi su un divano e accendendosi una sigaretta. Giles si tolse gli occhiali e la guardò <<faith…e tu che ci fai…no aspetta, è te che ha mandato il consiglio?>>

La bruna scosse la testa per dire si e poi aspirando un tiro dalla sigaretta fece <<vi ho portato tante belle novità…leggete, sarà interessante>>. Il gruppo continuò a guardare la nuova arrivata, e appena Buffy posò i fascicoli e la busta sul tavolo, si sedettero tutti intorno cominciandoli a sfogliare.

 

Spike, che aveva finito la sua seconda birra, un po’ barcollando andò da Jo, che riposava sul divano, per svegliarlo <<jo, per l’inferno, svegliati!>>, il ragazzo aprì gli occhi <<ma che palle…Spike, che vuoi? Lasciami dormire>>. Il biondo lo strattonò con più forza <<dai Jo, voglio uscire..non mi hai detto che stasera c’era una bella serata al Woxy? Dai andiamoci!>>, Jo tenendo gli occhi chiusi gli rispose <<si, ma è più tardi, verso le undici…vatti a fare una doccia, o riposati… o insomma, fai quello che vuoi! Ancora è presto!>>

Spike, lasciando l’amico dormire, si diresse in bagno “e va bene. Stupido Jo! Mi andrò a fare una doccia. Ma dopo ti giuro che se sarà necessario ti trascinerò per la testa…così finalmente potrò uscire per bere”, pensò prendendo da uno scaffale delle tovaglie pulite. Entrò nel bagno, che seppur fosse di una casa dove abitava un ragazzo da solo, era molto pulito e si svestì, chiudendosi nel box-doccia. Aprì il rubinetto, sentì l’acqua scivolargli addosso “ah…mi ci voleva proprio. Certo che Jo è proprio ordinato…non è come gli altri ragazzi”.

Una fitta alla testa lo stordì improvvisamente “cavolo non ora, non ora…”pensò appoggiando la testa al muro e serrando le mani sul rubinetto per evitare di cadere.

Una sensazione strana lo pervase…si sentì quasi…eccitato. La sua bocca era impegnate in un bacio appassionato, infiammabile. Le sue mani erano sul corpo di una ragazza che urlava e si dimenava sopra di lui “Oh Dio…che mi prende? Perchè mi sento così?”. Sentì dei rumori, come un se qualcosa sulla sua testa crollasse avvertendo anche uno strano odore di polvere che gli entrò nel naso. Provò ad aprire gli occhi, ma non ci riuscì. Sentì solo di essere dentro ad una ragazza…stava facendo sesso in una maniera così violenta ma anche…dolce. Una spinta…una più forte…e poi l’orgasmo. <<questo profumo io…lo conosco>>, disse ansimando.

Riaprì gli occhi di scatto, sentì lo scroscio dell’acqua e la pelle ancora bruciare “Ma dove diavolo mi trovavo? Che razza di ricordo è? Sicuramente anche da vampiro non stavo a casa a guardare la tv...mi divertivo…però…è tutto così confuso. Perché non sono riuscito ad aprire gli occhi? Chi era quella con cui lo stavo facendo?”

 

Iniziarono a scrutare con attenzione tutto quello che Faith gli aveva portato, ma Buffy rimase immobile attratta da quella busta chiusa che nessuno ancora aveva aperto. Sentì gli altri parlare, confrontandosi sulle informazioni che avevano trovato fin ad ora in quei fascicoli…ma la sua mente era troppo distratta per ascoltare quello che i suoi amici stavano dicendo. “Quella busta? Perché mi mette angoscia?” pensò prendendola in mano. L’aprì, quasi con timore, e quello che ci trovò dentro la fece sobbalzare. Mille ricordi le tornarono i testa…fin quando solo uno di questi ricordi ebbe il sopravvento sugli altri.

Loro due, con le mani intrecciate..il fuoco che lo stava corrodendo..e l’ultimo addio… ‘ti amo’.

Gettò quella cosa sul tavolo, come se gli stesse scottando la pelle, catturando l’attenzione di tutti. Dawn guardò perplessa la sorella <<buffy, ma ti sei bevuta il cervello? Che diamine hai buttato?>>, la cacciatrice rimanendo ancora bloccata indicò l’oggetto in questione “quel medaglione! Quel maledetto, maledettissimo, medaglione! Come l’hanno ritrovato? Che ci fa qui? E noi cosa dovremmo farcene?”

Angel prese il medaglione dal tavolo <<ma questo… Ma come hanno fatto a ritrovarlo?>>, Dawn lo guardò attentamente <<ma si questo è il medaglione che aveva Spike quel giorno..un attimo, che vuol dire?>>

Buffy, come indemoniata, si avvicinò a Faith che ancora era seduta comodamente sul divano, la prese per il colletto della camicetta sollevandola <<che vuol dire? Perchè mi hanno inviato quel coso? Quello stupido medaglione…dove l’hanno trovato? Parla!>>, la bruna si divincolò con violenza dalla prese della cacciatrice <<b. io non né so nulla…non so dove l’hanno trovato. Sono solo un messaggero. Ricordalo! Comunque la prossima volta che mi metti le mani addosso ti faccio volare…lo giuro!>>

Buffy non rispose alla provocazione di Faith, ma si allontanò seguita da Angel.

Sentì la presenza del vampiro dietro le sue spalle <<angel dov’è? Lo vado a riprendere>>, Angel voltandosi le disse <<buffy stai diventando…pazza…si, pazza! Non sappiamo nulla di questa storia…facciamo ricerche. Leggiamo quello che ci hanno mandato e poi decidiamo cosa fare. Se Spike è implicato in tutto ciò ti giuro che ti accompagno a prenderlo…oppure>>

<<oppure cosa? Aspetteremo che torna da solo? Angel, il medaglione è un chiaro simbolo….potrebbe essere in pericolo, non capisci?>> disse Buffy mettendosi una mano in fronte come per asciugarsi il sudore, il vampiro si girò di scatto afferrandola per le spalle e scuotendola con forza <<buffy siamo di fronte ad un’apocalisse…e stavolta è più difficile del solito. Lascialo stare Spike...se vorrà, verrà lui da noi non puoi implorarlo a stare…con te. Non puoi implorarlo ad amarti. Lui adesso ha una nuova vita, amici, amiche, interessi…Un vita di cui tu non né fai parte. Mi dispiace…>>

La cacciatrice rimase scioccata dalle parole che sentì uscire dalle labbra di Angel “Implorarlo? A stare con me? Un nuova vita di cui io non nè faccio parte? Cosa? Ma che pensa che sto elemosinando solo un po’ di amore da parte sua? A me non interessa nulla se lui non dovesse più amarmi…”pensò e le lacrime cominciarono a rigarle il volto. Angel la prese tra le braccia accarezzandole i capelli “Oh Dio…Angel ha ragione, Spike non mi ama perché non si ricorda di tutto quello che abbiamo passato. E anche se ricordasse non so fino a che punto lui potrebbe…no! Basta…adesso ha una nuova vita e io non posso trascinarlo all’inferno con me..non di nuovo”

Angel la prese tra le braccia accarezzandole i capelli “Oh Dio…Angel ha ragione, Spike non mi ama perché non si ricorda di tutto quello che abbiamo passato. E anche se ricordasse non so fino a che punto lui potrebbe…no! Basta…adesso ha una nuova vita e io non posso trascinarlo all’inferno con me..non di nuovo”

 

 

 

 

Buffy divincolandosi dall’abbraccio, si asciugò la lacrime <<scusami Angel, non so cosa mi sia preso…ma sto bene…torniamo dagli altri e vediamo cosa hanno scoperto>>, <<buffy, con me non devi fingere, lo sai…di fronte agli altri puoi essere la super donna che non si piega mai. Ma io non ti giudico e non l’ho mai fatto. Certo ancora mi viene un senso di nausea pensando a te e a capitan ossigenato insieme…ma devi capire anche lui, è così frastornato da tutte quelle cose che sente e che vede…>> disse il vampiro accennando un sorriso. La cacciatrice rispose al sorriso…solo adesso aveva capito che come era difficile per lei lo era anche per Spike e si ripromise di non pressarlo più. Adesso il suo vampiro ossigenato aveva un futuro da vivere, e lei faceva parte solo del suo passato.

<<allora, sentiamo cosa avete trovato di bello?>> disse Buffy tornando dai suoi amici, Giles alzò gli occhi da un foglio che stava cercando di tradurre <<diciamo che più o meno sono le stesse cose che sapevamo prima…sulle bocche non dice molto. Si sa che sono pronte per aprirsi però, ci sono altre cose che ancora dobbiamo tradurre. È più difficile di quanto pensavamo>>

Willow posò un libro e prese parola <<sappiamo che ci sarà una guerra, questo è chiaro…però è strano, perché parla di una guerra tra il bene e il male, dove da una parte ci saranno due prescelti che combatteranno per il bene, e dall’altra un esercito che combatterà per il male. Questa più che atro è una profezia>>, Buffy non capendo chiese <<una guerra? Si questo lo immaginavo, ma che vuol dire due prescelti? Insomma se le bocche si apriranno, chiameremo tutte le cacciatrici per combattere…e le prescelte sono molte, non due>>

Dawn rispondendo alla sorella spiegò la situazione <<diciamo che non è molto chiaro…le nostre sono solo supposizioni…sono testi antichi e scritti in lingue morte, quindi non si capisce bene. Però una cosa è chiara…questi testi parlano come se l’incantesimo di Willow…fosse sciolto. Ma Buff, tranquilla noi lo eviteremo>>

“Anche i testi antichi si mettono contro di me! Non lo permetterò”, penso ma poi aggiunse <<e del medaglione che avete scoperto? Insomma perché è di nuovo qui?>>

Angel, avvicinandosi al tavolo lo prese fra le mani <<molto probabilmente ci servirà…nel caso che le cose dovessero andare storte dovremmo purificare tutto con questo>>

Buffy a quelle parole si innervosì, non avrebbe mai potuto dimenticare cosa accadde quando fu utilizzato. Aveva rinunciato a Sunnydale, aveva rinunciato…a Spike, non poteva permettere questo scempio una seconda volta <<no! Dimenticatevelo! Questo coso non lo utilizzeremo mai! Già un volta…insomma è instabile e io non permetterò che qualcuno lo usi. Angel so cosa stai pensando, ma scordatelo!>>, il vampiro si mise di fronte a Buffy <<se sarà necessario stavolta lo indosserò io. E tu non puoi dirmi cosa devo fare>> disse con tono duro, poi però addolcendo la voce aggiunse <<se veramente ci troveremo di fronte alla fine del mondo, io non posso permettere che avvenga. Se sarà necessario io…>>

Giles interruppe il vampiro <<non puoi indossarlo. Ha ragione Buffy>>, Angel scosse la testa <<e per quale motivo? Mi ricordo di questo medaglione, può indossarlo un individuo più forte di un umano ma con l’anima…un campione>>

Buffy si soffermò su quella parola detta…‘campione’…ripensò alla loro passata discussione dove Spike, avendole fatto una scenata di gelosia per il bacio con Angel, si sentì gratificato quando lei lo chiamò campione consegnandogli quel gingillo luccicante, “se solo io non avessi dato quel medaglione a Spike, oppure gliel’avessi tolto in tempo dal collo… lui adesso sarebbe qui…già il mio campione”

 

<<jo sono le undici e mezza! Ti vuoi muovere?>> disse Spike che si stava sistemando i capelli allo specchio del bagno, il bruno gli rispose urlando dalla sua stanza <<un attimo mi sto vestendo. Non posso mica venire in mutande! Senti, ma perché tanta fretta? Dimmelo che è per Amy, perché ti manca>>

Spike si avviò in camera di Jo <<ma che! Amy è…Amy, e basta! Stasera io voglio solo bere. Ok?>>, l’amico lo guardò torvo e poi aggiunse <<si bere e magari…fare anche altro. Ammettilo sono un tuo amico a me le cose puoi dirmele>> il biondo non gli rispose e si limitò a tornare sul divano “fare altro? Dopo il flashback che ho avuto…nessuna potrà mai regge il confronto con quella ragazza, nemmeno Amy. Ma se capita…boh poi vediamo”

Uscirono da casa prendendo la moto di Jo, che dopo varie lotte, riuscì a guidare Spike. Gli piaceva guidare la moto ed era sicuro che una volta ne aveva una simile “chissà che moto avevo?”, pensò accelerando ancora più forte con le urla di Jo nelle orecchie che gli diceva di rallentare.

Arrivati al locale scesero dalla moto <<spike io la mia moto non te la faccio più guidare! Ma cazzo sei impazzito? Potevamo ammazzarci?>>, Spike con aria sicura gli rispose <<jo non rompere! Siamo vivi…e adesso entriamo, destinazione bere!>>

Entrarono nel locale dopo una lunga fila, c‘era una gran confusione e Spike già pregustava la sbornia…mai ne aveva sentito così bisogno. La musica era a tutto volume, e la luce intermittente confondeva ancora più le idee.

Spike fece segno all’amico facendogli capire che stava andando al bar, mentre Jo si allontanò per andare in pista a ballare “Alcol, alcol, alcol, è solo questo di cui io ho bisogno”, pensò ordinando la prima di una lunga serie di birre.

 

Giles, si alzò con un foglio in mano mostrandolo ad Angel <<non puoi indossarlo. Si hai i requisiti per farlo, ma non puoi lo stesso. Oramai questo medaglione può indossarlo solo una persona…è tutto scritto qua. La persona adatta è la stessa che l’ha indossato per primo>>, Buffy avendo ascoltato Giles gli disse <<ho capito, lo può indossare solo Spike. Ma lui non può più! Lui oramai è…umano e quindi non è un campione. O almeno non ha più la forza che aveva prima>>

Willow guardando l’amica fece <<si è vero, ma qui c’è scritto il contrario. Secondo questo testo Spike, è tornato umano…ma non del tutto>>, Buffy allarmata rispose <<come non del tutto? Respira, gli batte il cuore, è caldo…questo per me vuol dire che è un essere umano a tutti gli effetti>>

Dawn cercò di far riflettere la sorella <<si Buff, tu hai ragione. Ma qui è scritto il contrario. È umano, questo è sicuro, ma forse ha qualche potere, o forza mistica. Insomma è tornato vivo dopo essere bruciato grazie a una specie di incantesimo…e come per ogni incantesimo ci sarà un prezzo>>

<<e allora che facciamo? Che dobbiamo fare? Lo riportiamo qui e lo mettiamo alla prova? Io non posso chiedergli questo!>>, disse Buffy con tono sconsolato “non posso andarlo a prendere ora…Angel ha ragione, agli occhi di Spike sembrerei patetica. Lui ha capito qualcosa su noi e non vorrei che pensasse che io lo stia inseguendo ovunque vada”

Giles guardò la sua protetta che aveva un’aria sconsolata <<buffy, contro chiunque noi stiamo lottando, qualsiasi entità sia, potrebbe sapere che Spike ci potrebbe essere utile. Magari è in pericolo…riportalo qua, non possiamo bruciarci la possibilità di utilizzare il medaglione>>, Buffy si sentì quasi disturbata da quello che gli aveva detto l’osservatore “non esiste io Spike non lo metterò più in pericolo…a maggior ragione adesso che è vivo, umano” <<posso anche riportarlo qui, ma che sia chiaro io non rimetterò mai più la sua vita in pericolo. Adesso ha una seconda possibilità e io non farò in modo che se la bruci>>

Nessuno rispose a Buffy, per quanto Giles fu tentato rimase in silenzio, come al solito Buffy era offuscata dai suoi sentimenti per capire la gravità della situazione, ed era inutile fare discussione adesso.

Nessuno rispose a Buffy, per quanto Giles fu tentato rimase in silenzio, come al solito Buffy era offuscata dai suoi sentimenti per capire la gravità della situazione, ed era inutile fare discussione adesso.

 

 

 

 

<<allora Angel, dove devo andare per riprendere Spike?>> disse Buffy ancora infuriata per il dibattito avuto, il vampiro cercò di smorzare la tensione <<ti accompagno io, così…>> ma la bionda lo interruppe <<no! Vado sola…mi accompagnerà…Faith. La bruna che era ancora comodamente distesa sul divano si mise seduta <<cosa? E perchè io?>>, Buffy le lanciò uno sguardo talmente duro da fulminarla e lei alzandosi disse <<ok B, dove si va di bello?>>

Angel le spiegò dove abitava l’amico di Spike, insistendo ripetutamente per poterla accompagnare, ma Buffy non voleva che il vampiro la seguisse, adesso questa faccenda riguardava lei e nessun altro. Aveva insistito per portarsi Faith dietro per evitare di andarci sola e sentirsi dire dai suoi amici che era meglio che usciva in compagnia, in quanto in quel preciso istante non voleva vicino nessuno di loro, e proprio per eludere qualsiasi discussine obbiettò per la bruna, anche se la cosa la infastidiva un po’.

Uscita di casa andò a prendere la macchina di Angel che lui le aveva prestato, arrivata in garage salì sull’auto e rimasta ancora in silenzio mise in moto. Faith capì il nervosismo di lei e cercò di farla parlare <<allora! Come va…la vita?>>, Buffy le diede una occhiata quasi come se la volesse incenerire con lo sguardo e poi si riconcentrò sulla strada << Benissimo! C’è in corso una nuova apocalisse di cui io sono responsabile. Il consiglio mi manda dei fascicoli che non dicono nulla di nuovo su quello che sta succedendo. Non sappiamo come fermare tutto senza dover eliminare l’incantesimo di Willow sulle cacciatrici…Ah, come se non bastasse, Spike non si ricorda di me e la prima cosa che fa appena l’ho ritrovo, dopo che credevo che fosse solo un mucchietto di polvere, scappa a gambe levate pensando che siamo tutti pazzi….vedi come va bene?! E a te?>> disse con tono sarcastico, lasciando Faith a bocca aperta. La bruna si girò guardando fuori dal finestrino il paesaggio scorrere veloce e poi con tono pacato fece <<mi dispiace…lo so che non ci siamo mai prese molto io e te e sai anche che non sono brava in queste cose…ma veramente, mi dispiace di tutto ciò>>

Buffy piegò la testa su un lato, si rese conto di aver esagerato con lei e che non c’era motivo di essere così acida, in fin de conti si era sfogata proprio con la persona sbagliata <<scusami, ma come hai capito ho i nervi a fior di pelle. E invece di stare a casa con gli altri per studiare un piano di attacco, vagabondo per Los Angeles in cerca di quello stupido ex-vampiro che non capisce niente…scusa sono veramente stanca>>. Faith si girò verso la cacciatrice intenta a guardare la strada e poi aggiunse <<no tranquilla…è tutto ok. Allora secondo quello che ha detto Angel devi girare alla prossima per casa di questo…Jo. Ma che razza di nome è Jo? È un po’ da checca! Che Spike abbia una tresca omosessuale con lui?>> disse sorridendo e facendo sorridere anche l’amica al volante.

 

Seduto al bancone, Spike era già arrivato alla terza birra e sentiva la testa girargli vorticosamente, ma ancora era niente, lui voleva portarsi all’oblio, non poteva e non voleva riflettere su quello che aveva scoperto su di lui e a quelle visioni che lo facevano stare male, ora doveva pensare solamente a bere <<buon vecchio alcol…menomale che ci sei tu!>>, disse tra se e se e sorrise. Una mano si poggiò sulla sua spalla e lui, girandosi di scatto si versò un po’ di birra addosso <<diamine! Ma che cavolo vuoi?>> disse con sguardo duro che si raddolcì immediatamente appena vide quella magnifica creatura sorridergli. <<ciao dolcezza, ti diverti senza di me? Ti ho cercato in questi giorni… mi sei mancato moltissimo>>

<<amy. Felice di vederti. Stasera voglio ubriacarmi se vuoi seguirmi a vomitolandia…fai pure>> Spike fece cenno alla ragazza di sedersi vicino a lui.

Il biondo si soffermò a guardarla, era semplicemente divina, aveva un vestito stretto e nero che le faceva risaltare le forme e capelli neri e ricci che le ricadevano morbidi sulle spalle, si perse nei suoi occhi castani “stasera…si balla”, pensò e poi sorrise alla ragazza. Amy notò lo sguardo strano del ragazzo così gli accarezzò il volto facendolo girare e avvicinandosi a pochi millimetri da lui <<spike. Baciami>>

Più che una richiesta risuonò nella mente di Spike come un ordine, così si impossessò delle labbra di lei succhiandole il labbro inferiore con violenza. Si sciolse dal bacio e la guardò malizioso, lei gli passò una mano fra i riccioli biondi ribelli e gli sussurrò all’orecchio <<dopo seguimi che ti porto a fare un giro…all’inferno>>

Spike le sorrise e gli catturò una seconda volta la bocca con la propria passandole la lingua sulle labbra.

 

Arrivate Buffy e Faith scesero dalla machina <<proprio un bel posticino dove abitare..>> disse la bruna con aria disgustata guardandosi attorno. Buffy era troppo assorta nei suoi pensieri che nemmeno le rispose e come una furia entrò nel palazzo dal portone che era rimasto aperto. Salì la scale <<angel ha detto che il ragazzo abita al terzo piano>>, accelerò il passo e arrivando alla porta iniziò a bussare con forza.

Alla milionesima bussata Faith prese la mano della bionda <<piano Buffy, così la butti giù! Forse non ci sono, saranno usciti>> Buffy la guardò e annuì <<e dove diamine sono andati?>>

La voce di un uomo la fece voltare <<bellezze, se state cercando Jo non c’è è uscito con il suo amico…quello che cerca di imitare Billy Idol>>, Buffy si avvicinò all’uomo che era seduto sulle scale con una bottiglia di liquore in mano <<è Billy idol che ha imitato…no, lasciamo stare…E dove sono? Parla!>>. L’uomo la fissò facendo passare i suoi occhi su e giù per il corpo di Buffy la quale si irritò ulteriormente <<non lo so. Ma se ti vuoi divertire sai io..>>

La cacciatrice infastidita lo prese per il colletto della camicia <<o parli…o ti uccido. Decidi tu…bellezza>> l’uomo guardò Buffy spaventato e si divincolò dalla presa <<saranno a quel maledetto locale…Oxy, no….Roxy…Woxy è così che si chiama, Woxy. E bellezza stai calmina io le donne acide non le voglio perché quando le assaggio sanno di rancido>> Buffy diede uno sguardo torvo a quell’ubriaco e prendendogli con la forza la bottiglia dalle mani gli disse <<e dove si trova questo posto? Dimmelo o la tua bottiglia fa un volo giù per le scale>>

 

Dopo averla baciata Spike si riconcentrò sulla sua birra <<cosa cerci stasera dolcezza?>> la ragazza gli accarezzò il braccio facendogli venire la pelle d’oca <<solo un po’ di sano e puro divertimento, e so che tu me lo sai procurare…>> gli disse con tono ammiccante. Spike si voltò di scatto facendo cadere la bottiglia di birra a terra che si frantumò in mille pezzi. Prese Amy fra le braccia baciandola con tanta foga da sembrare che se la stesse sbranando, distaccandosi dalle sue labbra la guardò negli occhi <<io e tu, ora e adesso! Andiamo nel bagno>> disse quasi ringhiando e trascinandola con forza nel bagno.

 

Dopo aver estorto l’informazione a quell’uomo Buffy e Faith risalirono sull’auto. Faith sbadigliando disse <<cerchiamo di fare in fretta il viaggio fino a Los Angeles mi ha stremata. Ma B perché non andiamo a prenderlo domani?>> la bionda, continuando a guardare la strada, con tono risoluto disse <<perché potrebbe essere in pericolo. Se qualcuno…o qualcosa…o insomma, la cosa che ci vuole tutti morti sa di lui e del medaglione vorrà ucciderlo e io non posso permetterlo. E poi…>>

Faith completò la frase <<e poi vuoi il tuo amore tutto per te, no?>>, Buffy sorrise ma poi ritornò seria <<non è il mio amore…non l’ho è mai stato. Ci tenevo a lui ma ora è diverso…è umano e non sa nemmeno chi sono>>

Faith notò la malinconia e la tristezza con cui pronunciò quelle parole, e quasi si rattristò per Buffy <<quando arriviamo lì ci scoliamo due o tre bicchierini>> disse sorridendo facendo accennare un sorriso anche all’amica.

 

<<tu mi vuoi, io ti voglio. E tanto semplice nella vita>> disse Spike mezzo ubriaco facendo appoggiare Amy al muro del bagno e pressando il suo corpo su di lei. Con la mano scivolò lungo il suo fianco e con un gesto quasi rabbioso gli alzò la gonna del vestito sentendo ‘crac’. Amy lo allontanò un momento <<spero che non mi hai strappato il vestito oppure uscirò nuda da qui>> gli sorrise ricatturando le sue labbra.

Spike, intrufolando una mano sotto le sue mutandine di pizzo per stuzzicarle il clitoride, disse <<stai zitta…ora avrai il tuo sano e puro divertimento>>

Quando lui la toccò con dita esperte, Amy chinò la testa indietro e ansimò forte, non si aspettava tanta violenza e voglia di farlo così velocemente. Di solito lui era stato sempre dolce ma stasera lo sentiva come un animale che voleva solo scopare per poi allontanarla bruscamente, e questa cosa la fece eccitare. Portando le labbra all’orecchio di Spike disse sussurrando tra un gemito e l’altro <<scopami Spike…adesso!>>

Il biondo non se lo fece ripetere due volte e con un gesto felino si sbottonò i pantaloni per dar libero sfogo alla sua erezione e poi la penetrò. Spinse dentro di lei sempre più forte pompando con una velocità inaudita da far stremare Amy che gridava come non mai. Poco dopo l’orgasmo prese entrambi e Spike allontanandosi da lei posò un bacio sulle sue labbra, si riabbottonò e fece per uscire lasciandola lì ancora semi nuda e totalmente priva di forze.

 

In quel momento le due ragazze arrivarono al locale. Videro una folla che aspettava per entrare e musica che spaccava i timpani uscire dal locale. Si avvicinarono al buttafuori e Buffy prima di arrivare sussurrò a Faith <<non ho nessuna intenzione di fare la fila. Fai gli occhi da cerbiatto e chiedigli se ci fanno entrare>>, la bruna la guardò storta e rispose <<ah ecco perché avevi bisogno di me…ma non ti preoccupare il mio fascino e il mio sguardo sexy faranno ancora colpo>>

Si avvicinarono al buttafuori e Faith gli posò una mano sulla gamba <<ciao…io e la mia amica non possiamo più aspettare, siamo molto impazienti e qui fuori non ci vogliamo stare ancora. Sai siamo ragazze che vogliamo tutto e subito. Quindi ci fai entrare?>> il ragazzo la guardò eccitato <<e cosa ho in cambio da una ragazza che vuole tutto e subito?>>.

Faith afferrò una penna dalla borsa e prendendo la mano di lui scrisse qualcosa sul palmo, poi la baciò lasciandogli l’impronta del rossetto. Il buttafuori rimanendo piacevolmente eccitato dal gesto tolse la corda e le fece entrare.

Appena dentro Buffy si rivolse a Faith <<ma che gli hai scritto? Non dirmi il tuo numero di telefono?>>, la bruna la guardò e sorrise <<non il mio. Quello della pizzeria dove di solito vado a mangiare. Il titolare si chiama Nick…è un tipo simpatico e mi fa sempre lo sconto>> sorrise e prese per mano Buffy buttandosi in mezzo alla folla.

La cacciatrice cercò il biondo per tutta la sala ma la confusione, la musica assordante e la luce intermittente non le facilitarono la ricerca. Faith la strattonò portando la bocca vicino all’orecchio di lei <<guarda è lì!>>, indicò con un dito. Buffy lo riconobbe subito, stava uscendo dal bagno e sembrava mezzo sbronzo “ah, mi sa che dovrò trascinarlo per portarlo a casa” pensò sorridendo.

Avvicinandosi al bagno si fecero largo in mezzo alla folla e riuscirono ad arrivargli a pochi centimetri <<spike!>>, Buffy lo chiamò ma c’era troppo rumore e il biondo non riuscì a sentirla. Si avvicinarono ancora di più fin quando gli occhi di Buffy si congelarono sull’immagine che ebbe d’avanti. Rimanendo di pietra strattonò Faith con forza che si girò verso la cacciatrice bionda con aria interrogativa. Quando la bruna riprese a guadare Spike capì il motivo della brusca fermata di Buffy.

La cacciatrice vide una ragazza uscire dal bagno subito dopo Spike, prendergli la mano e affondare in un bacio bollente fra le sue braccia. “No, ma che cazzo sta succedendo”, riuscì solo a pensare quando sentì le lacrime bussare ai suoi occhi. Vedere Spike, il suo Spike, con un’altra la fece rimanere talmente sconvolta che anche i pensieri le si fermarono, incluso il respiro e il battito cardiaco.

Vedere Spike, il suo Spike, con un’altra la fece rimanere talmente sconvolta che anche i pensieri le si fermarono, incluso il respiro e il battito cardiaco.

 

 

 

 

Rabbia. L’unica cosa che sentiva dentro di se era rabbia. Una rabbia mista alla voglia di alzare le mani e comportarsi come una cacciatrice. Seguire l’istinto e non la ragione…solo l’istinto.

Faith notò l’espressione pietrificata e collerica di Buffy e prima che lei riuscisse a muovere un muscolo, le prese la mano scuotendola con forza <<b svegliati! Lascia stare…andiamo>>, la trascinò portandola più vicino a Spike.

Buffy si divincolò dalla presa e rimanendo concentrata sulla scena che le si parava di fronte, con voce irata disse <<no! Andiamo via>>

La bruna la guardò e poi fece spallucce e mentre si stavano voltando per imboccare l’uscita, una voce le fermò entrambe. “Quella voce, quella maledetta voce!”

<<hey, Buffy! Pure tu qui? Sei venuta a divertirti?>> disse Spike con voce cantilenante facendo sempre più capire quanto fosse alto il suo tasso alcolico.

“Ok ora mi volto e lo prendo a pugni…peccato che c’è quella piccola faccenda che me lo impedisce. Umano! Non poteva risorgere vampiro? Sarebbe stato più divertente” pensò girandosi con il volto contrito dalla rabbia.

<<spike! No, veramente ero venuta qua per prenderti, abbiamo delle novità…ma vedo che ti stai divertendo>>, disse indicando con la mano Amy che nel frattempo gli mordicchiava il lobo dell’orecchio. “Ma che cavolo fa? Vuole marcare il territorio? Perché allora non ci piscia sopra?!”, pensò disgustata alla vista di quella orribile scena.

Spike allontanò Amy e si avvicinò a Buffy talmente tanto che lei potè sentire il suo alito caldo che puzzava di alcol sul suo naso <<novità? Fammi immaginare…sono un ibrido umano alieno mandato sulla terra per colonizzarla, giusto?>> sorrise e chinò la testa continuando a fissare l’espressione disgustata della bionda.

<<no! Sei solo un idiota che domani non riuscirà a stare alzato per i postumi della sbornia!>> rispose a tono Buffy avvicinandosi ancora di più con fare minaccioso.

Il biondo sorrise mettendosi le mani sui fianchi <<sento un po’ di ironia nel tuo tono bellezza. Ironia e anche…voglia di scontrarti con me. Lo sai che io alle donne non alzo le mani?>>.

“Ma che diavolo cerca di fare? Mi vuole provocare? Ah, sempre lo stesso stupido Spike! Non si ricorda che una cacciatrice prende a calci nel sedere chiunque le si avvicini” pensò assumendo la stessa posizione di lui e continuandolo ad osservare.

Faith si mise fra loro <<hey, calmatevi. Non potete mica fare a botte qui, c’è troppa gente>> disse con nonchalance, tenendo le mani una sul petto di Spike e l’altra su quello di Buffy. Il biondo tolse la mano di Faith dal suo torace e si riavvicinò alla cacciatrice <<angel mi ha detto che voi cacciatrici avete una specie di super forza…perché non me la dimostri passerotto o pensi che ti si possano rompere le unghia?>>

“mi sta ancora provocando! Purtroppo non si ricorda quante volte l’ho preso a calci quando era un vampiro…ora potrei rompergli la testa con un solo colpo”.

<<angel ti ha detto bene, noi cacciatrici siamo forti e ci piace rompere le mascelle degli spacconi. Ma io lotto contro i demoni e i vampiri, non contro uno ubriaco…chiaro?>> disse con tono sempre più duro.

Spike tolse le mani dai suoi fianchi e li posizionò su quelli di lei avvicinandola in maniera che i due corpi aderissero e accostò la bocca al suo orecchio <<perché mi fai ribollire il sangue…cacciatrice? Che cosa c’era tra noi? Una specie di storia di sesso come quella che ho con Amy?>>

Buffy spalancò gli occhi a quella frase “storia di sesso? Storia di sesso? Ora ho la conferma, si è bevuto anche il cervello…Però non ha tutti i torti…Forse inizialmente era così…ma dopo è tutto cambiato fra noi! Stupido alcol è lui che ti fa parlare così. Oppure sei tu che quando sei risorto hai sbattuto la testa talmente forte da mandare in cortocircuito il tuo cervello ”

Rimase in quella posizione, attaccata al suo corpo e rispose <<anche se te lo dicessi…tu non lo ricorderesti domani mattina. Quindi immagina quello che vuoi…Spike>> disse con tono certo, stando al gioco del biondo.

Si sentiva sicura di se e volendo assecondare il suo gioco non fece notare nemmeno per un secondo che quella vicinanza, quel calore e quell’odore le dava alla testa. Avrebbe potuto sbatterlo a terra…ma non per picchiarlo.

Le mani di Spike poggiate su i suoi fianchi emanavano quel calore umano a cui Buffy non era ancora abituata…lo sentiva addosso come se oltrepassasse la barriera dei suoi vestiti.

Presa dai suoi pensieri ritornò alla realtà quando sentì la mano di lui lasciare il suo fianco e salire su e giù per la sua schiena, lasciando come una scia infuocata sulla pelle, dietro lo sguardo minaccioso di Amy.

Su e giù…su e giù, come se non volesse solo accarezzarla…andava oltre la semplice carezza. Percepiva il bisogno di Spike di avere un contatto con il suo corpo, lisciandolo come se la sua mente gli dicesse di conoscere tutto di lei…ogni curva, ogni segreto. “Alle minacce so rispondere bene ma a questo…non ero preparata” pensò e sentì la bocca di Spike riaccostarsi al suo orecchio <<sei così bella passerotto…avrai anche un buon sapore scommetto>>

Una doccia di mille aghi gli cadde sul capo. Non riusciva a reagire sotto il tocco prepotente di lui...rispondere alle sue battute o alle sue minacce andava bene…ma la provocazione fisica per lei era troppo.

Lo scostò con gentilezza dal suo corpo guardandolo con un’intensità tale che andava fuori dal contesto di quella scena. Nonostante l’ebbrezza, Spike si rese conto dell’espressione strana della ragazza “l’ho provocata e lei mi guarda come se…non lo so…come se lei da me non vuole solo il contatto fisico. Chi sei Buffy? Perché mi fai questo effetto? Nessuna donna, da quando sono rinato è riuscita a farmi sentire così”, pensò chinando la testa su un lato osservandola.

Buffy portò la sua mano alla faccia del biondo <<non è questo lato che voglio da te…non l’ho mai voluto. Ok forse in precedenza, ma non così…ecco… È inutile che mi provochi…io so chi sei. Ti conosco, conosco il tuo aspetto più profondo e tutto ciò che ti caratterizza…l’ho provato, l’ho sentito su me e sulla mia anima>> disse con tanta dolcezza quasi sussurrandolo. Non voleva il contatto fisico senza amore o passione…sentiva che le cose erano cambiate fra loro ed era inutile prendere il suo corpo senza avere il suo spirito..la sua anima. Infondo Spike l' aveva ripresa proprio per lei.

L’aveva provocata solo fisicamente, era andato oltre, ma l’aveva fatto per vedere a che punto Buffy gli resistesse. La cacciatrice nonostante fu tentata di ributtarsi fra le sue braccia e danzare con lui sotto le lenzuola del suo letto, non lo fece… non era così che lo voleva. Non doveva essere una scopata causata dall’alcol, o dalla semplice lussuria ma solo amore…era quella che la cacciatrice voleva…amore.

Spike la fissò ancora negli occhi perdendosi in quel verde prato che sembrava catturarlo nel suo io più profondo. Quel viso, quelle labbra che gli sembravano fragole pronte da addentare...a lui trasmettevano solo tranquillità e…fiducia.

Riportato alla realtà dai suoi pensieri si sentì tirato con violenza dal braccio, e si girò verso Amy <<spike, che succede? Chi è lei?>> disse con tono cupo e con gli occhi seri.

Il biondo le poggiò una mano sulla sua spalla <<un’amica…solo un’amica…almeno credo>> fu l’unica cosa che riuscì a dire, una fitta improvvisa lo fece piegare in due. Quel mal di testa, che precedentemente l’aveva torturato, era nuovamente ripreso tirandolo nel vortice dei ricordi.

 

Riaprì gli occhi subito dopo ma non c’era musica, né gente, né Amy…sentiva i polsi fargli male come se qualcuno lo stesse tenendo stretto. Guardò le sue mani ed erano incatenate…quelle catene partivano dai suoi polsi e arrivavano al muro. Provò a muoversi ma con sgomento vide anche i piedi legati allo stesso muro. Alzò lo sguardo per capire dove si trovasse…un’altra volta vide quel prato verde dei suoi occhi dinanzi a lui. Buffy era lì, con l'espressione più tenera che lui avesse mai visto in una ragazza.

“Quegli occhi…mi fanno rabbrividire…mandano impulsi al mio cervello e sento che lei..” i suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Buffy

<<io credo in te Spike>>

Quelle parole, quel viso, quegli occhi così splendenti ma anche così pieni di forza, audacia…lo facevano barcollare. “Cacciatrice..tu credi in me? E perché la cosa mi stupisce tanto?”

Poi ancora buio e la testa pulsò più forte da farlo tremare.

 

<<spike! Spike? Diamine rispondimi!>> Buffy era intenta a scuoterlo con forza ma lui non aveva nessuna reazione. Si teneva la testa con le mani ed era accovacciato a terra.

La cacciatrice fece un cenno a Faith per farle capire di aiutarla nel risollevarlo e portarlo fuori da quel locale <<presto Faith…facciamolo uscire>>. Lo trasportarono facendolo appoggiare alle loro spalle sentendo su di loro lo sguardo di Amy che bruciava.

Uscirono fuori e il biondo riprese coscienza di se, fissò Buffy <<portatemi via..vi prego>> chiedendolo come una preghiera.

Buffy lo prese per il braccio aiutandolo a non cadere a terra…la visione e l’alcol lo tormentavano e sentiva la vista annebbiarsi. Riposo, cercava solo il riposo e basta.

<<possiamo riposarci ora? Buffy?>> disse quasi sussurrandolo.

Quella frase entrò come un proiettile nel cuore di Buffy, si ricordò quando l’aveva pronunciata un quel luogo benedetto. L’immagine di lui con il torace nudo che si accasciava sulla croce, il fuoco che bruciava la sua pelle, il fumo che copioso si espandeva a causa del contatto con il simbolo sacro…cercava il perdono non solo di lei ma di tutte quelle persone a cui aveva tolto la vita…quell’anima che brillava dentro di lui quasi bruciandolo. La scintilla, la sua scintilla era dentro il suo corpo e ora non faceva altro che bruciare…ardere come una fiamma accesa, un rovo nel suo petto che non trovava mai tregua. L’anima era con Spike, e di nessuna maledizione era la colpa…era la sua, Buffy si sentì quasi colpevole quel giorno nel vederlo soffrire. Lui aveva riavuto il suo pezzo mancante solo per lei, per avere il suo amore.

Redenzione…voleva solo la redenzione.

 

Salirono in macchina facendolo distendere nel sedile posteriore <<spero solo che non vomiti o Angel ci ammazzerà entrambe..anzi no, prima ucciderà lui e poi toccherà a noi>> disse Fith voltandosi a guardare Buffy che invece sembrava presa da altri pensieri. La bruna la incalzò <<b, tutto ok? Che succede?>>, Buffy continuando a guardare la strada rispose <<si…o almeno credo che sia tutto ok. Spike…i suoi ricordi…lo stanno massacrando. Credo che abbia avuto un'altra visione della sua precedente esistenza, ed ogni volta è sempre più doloroso per lui. Forse dovevamo solo lasciarlo in pace. Io avrei dovuto lasciarlo in pace>>

Nessuna risposta alla affermazione della cacciatrice, Faith pensò che nessuna parola avrebbe placato il suo animo.

 

La sera inoltrata rendeva la città degli angeli ancora più magica, le strade piene di gente che camminava, che parlava, che conduceva la propria vita normale. Il celo imperlato di stelle che sembravano tanti diamanti montati a casaccio con la pietra più preziosa, la luna…lo scenario che si parava di fronte agli occhi della caccitrice era rassicurante. Ma una domanda si faceva largo con prepotenza nella sua mente “per quanto tempo durerà ancora la quiete? Prima o poi la tempesta arriverà…sta solo aspettando ‘il momento giusto’ ”

Ma una domanda si faceva largo con prepotenza nella sua mente “per quanto tempo durerà ancora la quiete? Prima o poi la tempesta arriverà…sta solo aspettando ‘il momento giusto’ ”

 

 

 

 

Dawn, intrecciando le mani, faceva su e giù di fronte alla porta d’ingresso con aria impaziente <<ma quando arrivano! Diamine, speriamo che non gli sia successo nulla>>

<<tranquilla Dawnie andrà tutto ok vedrai che tua sorella e Spike torneranno sani e salvi>> cercò di tranquillizzarla Willow senza però riuscire nel suo intento.

La bruna si girò verso la porta e appoggiando la mano sul solido legno continuò, rivolgendosi alla strega <<quello che abbiamo scoperto cambia tutto. Cambia per Buffy, per Spike…io…non lo so come la prenderanno, capisci?>>

Willow si intenerì sentendo il tono preoccupato dell’ex-chiave, così le si avvicinò <<tranquilla piccola. Spiegheremo a tutti e due cosa succede…o almeno cosa abbiamo scoperto fino ad ora e sono sicura che capiranno…entrambi. Ne sono certa>>

 

<<oh Dio B vuoi premere il piede sull’acceleratore? Stai andando così piano che un vecchio in carrozzella ci potrebbe benissimo superare!! Uffa, voglio tornare presto a casa, ho bisogno di riposare…sai dopo il viaggio non mi reggo più all’impiedi>>. Faith non ottenne nessuna risposta se non un cenno con il capo da parte di Buffy e questo le fece capire quanto lei non la stesse ascoltando. La cacciatrice bruna, ancora più scocciate dell’indifferenza di Buffy, mise la sua mano sulla gamba della bionda, la stessa gamba dove il piede era poggiato sull’acceleratore e diede una forte pressata. La macchina sgommò e Buffy perse il controllo dell’auto, riprendendolo poi con una brusca frenata che aveva lasciato le impronte dell’asfalto.

<<ma….maledizione!! Sei impazzita? Volevi forse ammazzarci tutti quanti? Faith ma cosa ti è…>>, Buffy fu zittita da Spike, che sedendosi compostamente, sul sedile posteriore e accarezzandosi il collo disse <<per l’inferno!! Passerotto se non sai guidare è meglio che lo faccio io! Non si può nemmeno smaltire la sbornia in pace>>

Buffy ancora più stizzita si girò su se stessa per osservare il biondo che dal collo adesso si accarezzava la spalla probabilmente per la botta con i sedili anteriori <<senti io mi sono avventurata dentro un locale per ubriachi solo ed esclusivamente per aiutarti! Potresti essere, che ne so, magari un minimo riconoscente!? E poi prenditela con Faith io non ho fatto nulla>>

La cacciatrice si rimise in posizione di guida cercando di far ripartire la macchina.

<<faith? E chi diavolo è Faith?>> disse Spike sporgendosi in avanti tra i due sedili anteriori. La bruna che non aveva aperto bocca si girò a fissare l’ex vampiro <<come chi è Faith? Idiota sono io? Certo che di me non ti…ah certo, l’amnesia. Ora sei un insulso umano, dimenticavo>>

Spike infuriato dalla risposta datagli dalla bruna si sporse ancora di più dando completamente le spalle a Buffy che continuava a provare ad accendere l’auto <<insulso? Io sarei insulso? Ma guarda chi parla una che si crede la migliore del mondo e che si veste da porno star…fattelo dire tu non hai gusto>> disse indicando la camicia di lei rigorosamente nera e molto succinta.

Faith sentendo crescere l’ira lo guardò negli occhi come per sfidarlo <<io non mi saprei vestire? Si vede che non ti ricordi quell’orrendo spolverino che ti portavi sempre dietro…quello che non solo era datato ma anche femminile>>

Buffy notando il battibecco fastidioso li interruppe <<ragazzi! Smettetela…abbiamo problemi più gravi in questo momento>> Spike non l’ascoltò e scese come una furia dall’auto aprendo lo sportello dalla parte di Faith <<io indossavo uno spolverino femminile? Adesso dolcezza ti rimangerai tutto. Scendi!>>

La bruna non se lo fece ripetere due volte e scese dalla macchina posizionandosi a pochi centimetri dalla faccia del biondo <<io non mi rimangio proprio niente moscerino! Vedo che la voglia di fare a botte non ti è passata anche se sei un semplice e stupido umano>>

Spike allontanandosi da lei si mise in posizione da combattimento <<io di solito non picchio le donne…ma tu se non mi sbaglio in base a quello che mi ha raccontato Angel sei una cacciatrice quindi siamo ad armi pari. Allora fammi vedere cosa sai fare femminuccia>> La cacciatrice bruna non se lo fece ripetere due volte e subito gli fu sopra dandogli il primo pugno assetato bene in faccia.

Buffy scese dall’auto e nervosa li divise <<ma che diavolo state facendo? Se dovete dar libero sfogo al testosterone e parlo per entrambi – si girò fissando Faith – fatelo da un’ altra parte. E non ora. Abbiamo un bel problema….la macchina non parte>>

Faith fissando con aria truce Spike disse <<adesso pensiamo alla macchina poi io e te – indicando con il dito Spike - ci confrontiamo>>

Spike si asciugò con la mano il piccolo rivolo di sangue che gli usciva dal naso e con aria di sfida accennò ad un si <<bene passerotto cosa non va a questo ferro vecchio?>>

 

<<eppure sono passate due ore. Che fino hanno fatto?>> disse Giles guardando l’orologio a cucù nel soggiorno. Angel gli si fece vicino <<non lo so, sembra stano…forse dovremmo andare a cercarli>>, Willow rientrò nella stanza seguita da Dawn <<e se avessero incontrato i portatori? Dico se per caso hanno capito che Buffy e Spike sono le chiavi? Sarebbe terribile>>

Dawn si affacciò alla finestra <<con loro c’è anche Faith e insieme sono tre ottimi combattenti. Sono sicura che stanno bene…me lo sento>>

Le scoperte fatte dal gruppo avevano solo incrementato la preoccupazione per quella situazione che già appariva drastica ma adesso agli occhi di tutti era veramente angosciante.

Angel continuando a fissare l’orologio disse <<non dovevo lasciarla andare sola. Sono uno stupido…è tutta colpa mia>>, Xander tocco il braccio di Angel ma poi si ritrasse subito <<tranquillo sono sicuro che stanno bene. E poi Buffy e Faith insieme sono super>>

 

<<maledetta, maledettissima macchina! E ora che facciamo? B hai un cellulare?>>disse Faith continuando a calciare la ruota posteriore dell’auto.

Buffy prese la borsa svuotando il contenuto sul cofano <<maledizione, no… non l’ho portato. Tu Spike hai il tuo?>>, il biondo si mise le mani in tasca ma fece cenno di no con la testa.

Faith appoggiando la schiena all’auto disse <<è tutta colpa del sign “sono tornato vivo ma sono sempre senza testa” se siamo adesso qui fermi a…dove diavolo siamo?>>, Buffy guardandosi intorno vide solo alberi e una strada non asfaltata <<non né ho idea. Ho perso il controllo dell’auto dopo la tua mossa moto intelligente e siamo finiti in questo specie di bosco. Spike tu che oramai sei di qua sai dirci dove siamo?>>

Il biondo che nel mentre si stava accendendo una sigaretta rispose facendola ballare fra le sue labbra <<no lo so…questo posto proprio non lo conosco. E poi è strano…non ci sono posti così vicino alla strada che abbiamo percorso…>>

Buffy irritata prese la sigaretta di Spike la buttò a terra pestandola <<bene siamo a nulla-city! Però ora che mi ci fai pensare nemmeno io ho notato un posto del genere all’andata. Ma che vuol dire?>>

Il biondo posizionandosi di fronte a Buffy disse <<hey dolcezza vedi che le sigarette le compro. Non puoi mica…o cazzo, ma quelli cosa..?>>

Buffy si voltò abituando la vista al buio pesto <<perfetto mi sa che non siamo gli unici ad esserci persi. Siamo in compagnia…>>

 Buffy si voltò abituando la vista al buio pesto <<perfetto mi sa che non siamo gli unici ad essersi persi. Siamo in compagnia…>>

 

 

 

 

Si portò una mano alla fronte e aggiunse <<così la mia serata possiamo dire che è completa…mancavate solo voi>>

Tre vampiri vestiti in maniera elegante sorrisero, e uno di questi scivolando nel volto della caccia fece un passo in avanti e ringhiando rispose <<cacciatrice. È bello vederti in carne ed ossa…avrai anche un ottimo sapore immagino>>, Spike alle parole del vampiro si mise istintivamente davanti a Buffy dicendo <<hey zanne facili, vedi che non è sola ci siamo anche noi>>

Il vampiro sbuffò mettendosi le mani sui fianchi <<già, voi…tu sei – annusò l’aria – uno stupido umano. E lei – indicando Faith – un'altra cacciatrice morta>>, Faith ispirò a pieni polmoni <<io sarei cosa? Morta? Ma fammi il piacere…fai un altro passo e ti polverizzo essere disgustoso>>

Buffy approfittò della distrazione del vampiro e uscì dalla tasca un paletto appuntito impugnandolo con la mano destra. Spike si voltò a fissarla <<ma dove diavolo lo tenevi?…ehm no, non dirmi nulla. Sono sicuro che voi cacciatrici ne avete uno nascosto anche quando siete in costume>>> sbuffò e si mise in posizione da combattimento.

Lo stesso vampiro fece tre passi in avanti avvicinandosi ancora di più, Buffy con uno scatto gli fu subito sopra piantandogli il paletto nel cuore…ma lo stupore la sopravalse e con una ginocchiata all’addome venne scaraventata lontana colpendo con la schiena le ruote dell’auto.

<<ma che diavolo…io ti ho colpito e tu non sei andato in polvere>>

Il vampiro si rialzò da terra con un colpo di reni <<cacciatrice…non tutti i vampiri muoiono con un paletto nel cuore. E poi anche volendo ora non potresti uccidermi. Io non sono reale>>

Spike allungò la mano per aiutare Buffy a rialzarsi ma lei non l’accettò e da sola si mise in piedi <<che cavolo stai dicendo?>>

I tre vampiri si limitarono a sorridere e tornando con volto umano si avvicinarono a loro. L’aria si fece più cupa, il cielo divenne rosso e gli alberi cominciarono a dondolare come se una raffica di vento li avesse mossi.

“Cosa succede? E chi sono questi?” pensò ma non ebbe il tempo di dire nulla che uno dei tre vampiri le si avvicinò prendendola per la maglietta e sollevandola da terra <<tu sai cosa stiamo cercando e cosa vogliamo da te. Dacci quello che ci appartiene o sarà peggio per te stronzetta>>

Spike e Faith tentarono di aiutare Buffy ma non riuscirono a muoversi come se una forza sconosciuta li tenesse inchiodati al terreno.

Il vampiro strinse ancora di più la presa su Buffy che non riusciva quasi più a respirare, e nonostante si divincolasse non fu capace ugualmente a difendersi.<< Parla, dimmi dov’è! Non vorrai mica che ti uccido? Dimmi dov’è>> disse così e la scaraventò sul cofano dell’auto facendole sbattere il fianco destro. La cacciatrice si rialzò dolorante <<che vuoi, che diavolo vuoi da me?>>

Spike cercò di sciogliersi da quella forza che lo tratteneva e urlando disse <<lasciala stare. Per l’inferno lasciala stare se non vuoi vedertela con me!>> Il vampiro distolse lo sguardo da Buffy e si avvicinò a Spike <<devo vedermela con te? Tu sei solo un umano…uno stupido e insignificante umano. Non fare l’eroe o ti ucciderò. Questa storia riguarda solo me e la cacciatrice. Chiaro?>>

Il biondo ghignò <<allora riguarda pure me>>, riuscì a liberarsi dalla presa magica che lo teneva bloccato e con un pugno ben assestato scaraventò il vampiro lontano facendolo sbattere sul tronco di un albero.

Buffy rimase pietrificata da quel gesto, non capì da dove il suo ex-vampiro avesse trovato la forza di abbattere quel mostro. Lui adesso era un umano e gli umani non possono fare quello che lui aveva appena fatto “ma che diavolo succede? Come fa Spike ad avere quella forza?” pensò e rimase ad osservarlo. La luce che emetteva il cielo dava riflessi rossi al volto di Spike e per un momento le sembrò di rivedere lo Spike di un tempo, il vampiro che lei aveva conosciuto, sempre pronto ad aiutarla, sempre pronto a proteggere sua sorella. Per un istante pensò che a breve sarebbe scivolato nel volto della caccia…ma questo non poteva essere possibile… “lui è umano..”

Il vampiro si rialzò pulendo il sangue che gli sgorgava dal naso e si portò il dito insanguinato alla bocca per leccarlo <<a quanto pare non sei un semplice ragazzino. Chi diavolo sei tu?>>

Spike si mosse come per aggredirlo di nuovo <<sono la tua nemesi>>.

Buffy che era rimasta quasi in trance osservando Spike, scosse la testa riprendendo coscienza della situazione. Con un balzo fermò il biondo per un braccio <<lascia stare è inutile…noi non possiamo ucciderli>>

 

A casa di Angel, Dawn era affacciata alla finestra che dava sul vialetto e continuava ad osservare fuori stando attenta a qualsiasi movimento o rumore che accertasse il ritorno di sua sorella e di Spike. Xander le si avvicinò poggiandole la mano sulla spalla <<stai tranquilla, tua sorella è come Rambo…starà benissimo>>, la bruna gli sorrise e si girò nuovamente per osservare fuori dalle finestra.

<<oh dio ma che succede!!>> l’urlo di Willow fece accorrere tutto il gruppo nel soggiorno. <<will, tutto bene?>> disse Xander rivolgendosi all’amica, la rossa non rispose indicò solo il tavolo con aria sconvolta.

Una luce accecante invase a breve la stanza colmando l’aria di energia magica che si sprigionò dal medaglione di Spike. Angel tentò di avvicinarsi per prenderlo ma un fascio di luce lo scaraventò a terra facendogli colpire in pieno una cassettiera. Si rialzò aiutato da Giles, che continuava a non distogliere la sguardo dal medaglione, e disse <<ma che cosa sta succedendo?>>, una voce echeggiò nella stanza come risposta <<tu non sei degno>>

 

Il vampiro si spolverò la giacca <<vedi, la biondina ha capito. Questo non è reale, quindi noi non possiamo morire. Comunque, cacciatrice io voglio il medaglione ma vedo che adesso non lo porti…ok, tempo perso.>>, Buffy capì subito di quale medaglione stava parlando ma fece finta di non sapere <<quale medaglione? C’è un negozio in centro dove vendono collanine e gingilli che sono molto carini…non venire a rompere le scatole a me>>

Il vampiro sorrise <<già…spirito da cacciatrice. Non scherzare, sai perfettamente di cosa parlo…comunque, ci rivedremo>>

Una vampata rossa e poi buio.

Buffy fu la prima a riprendere i sensi. Riaprì gli occhi e si ritrovò in macchina appoggiata al volante con le braccia incrociate. Diede uno sguardo fuori dal finestrino e riconobbe subito il luogo, era la strada che aveva percorso all’andata e la macchina era posteggiata al lato con le quattro frecce accese. Di scatto si girò e notò Faiht seduta sul sedile vicino ancora svenuta e Spike sdraiato sul quello posteriore. Fortunatamente tutti stavano bene.

Si chiese mille volte come era finita al lato della strada, come mai la macchina fosse posteggiata così bene e come mai aveva avuto quella visione con quei tre vampiri. La testa confusa e pesante, non l’aiutava a ricordare… “chi erano quei tre vampiri e perché volevano il medaglione di Spike? Quella visione era così reale”…si toccò il fianco e un acuto dolore le fece dire <<ahi che male>>, allora veramente aveva sbattuto. Allora non era una visione ma realtà.

In quell’istante Spike si svegliò mettendosi seduto <<buffy? Buffy stai bene? Ma cosa…dove eravamo?>> la cacciatrice scese dall’auto e Spike la seguì.

<<buffy ma che diavolo è successo? Chi erano quelli e che volevano da te?>>

Buffy abbassò lo sguardo <<non lo so che cosa è successo e nemmeno chi erano…ma so perfettamente cosa volevano da me..- alzò lo sguardo e poggiò una mano sul fianco - ahi!>>

Spike preoccupato le si avvicinò alzandole la maglietta dalla parte dolorante. Un ematoma si stava formando sulla sua pelle e una ferita macchiava i suoi pantaloni.

Il biondo avvicinò la mano alla pelle tumefatta <<ma tu sanguini…non era proprio una visione allora. Fammi vedere>>

Quel tocco, ancora quel tocco, quelle dita oramai calde poggiate sulla sua pelle la facevano bruciare. Il suo cuore iniziò a battere più forte e un sorriso le si stampò sulle labbra “si preoccupa ancora per me”.

Buffy riprese il controllo di se e ricoprendo la ferita con la maglietta si allontanò <<sto..sto bene. Noi cacciatrici guariamo in fretta>>

Il biondo portò la mano sulla guancia di lei e l’accarezzò <<e questo non vuol dire che non potete essere curate>>.

Quegli occhi, ancora quegli occhi. Quella espressione dolce e preoccupata..quanto le era mancato.

<<hey, ma che succede?>> disse Faith uscendo dall’auto, <<ma dove sono quei tre idioti?>>.

Buffy rimase incatenata a quello sguardo blu per una manciata di secondi ma poi si girò rivolgendosi a Faith <<torniamo a casa, poi ne parliamo>>

Buffy rimase incatenata a quello sguardo blu per una manciata di secondi ma poi si girò rivolgendosi a Faith <<torniamo a casa, poi ne parliamo>>

 

 

<<credo di aver capito cosa succede. Dannazione ho bisogno di quel libro!>> Willow cercò di avvicinarsi il più possibile al tavolo dove il medaglione con una forza inaudita emetteva lampi luminosi che riempivano la stanza.

Angel con uno scatto si alzò da terra dopo che il medaglione l’aveva fatto atterrare su una cassettiera e individuando il libro di cui aveva bisogno Willow, si avvicinò stando attento a quelle catene di energia che sprigionate dal medaglione cercavano di non farlo avvicinare. <<ci sono quasi, stai pronta Will>>

Il vampiro afferrò il manoscritto e con un lancio lo passò alla strega, che appena lo ebbe in mano cercò la pagina giusta e iniziò a recitare una formula in latino.

Pochi secondi e tutto era finito. I lampi di luce erano come rientrati nel medaglione e intono a questo il tavolo in legno era bruciato dalla grande forza che aveva liberato poco prima. Xander fu il primo ad avvicinarsi al medaglione aiutando Dawn ad alzarsi da terra <<ma che cavolo è successo? Quel coso perché ha iniziato a fare così? Willow?>>, la strega poggiando il libro sul tavolo prese il medaglione in mano <<non lo so di preciso cosa è successo. Ma era come se il medaglione stesse chiamando a se qualcuno, o qualcosa…non lo so, non l’ho capisco bene nemmeno io>>

Giles togliendosi gli occhiali per pulirli chiese <<ma che incantesimo hai fatto per fermarlo?>>, <<eh? Un semplice incantesimo che ha come bloccato l’energia del medaglione facendola fluire al suo interno…ma non so quanto durerà…forse un paio di ore o un giorno. Quindi dobbiamo capire chi o cosa stava chiamando>> rispose la strega sollevando una sedia che a causa dell’energia era caduta.

 

In macchina il silenzio era sceso su i tre che ancora sconvolti per l’accaduto non sapevano cosa dire. Spike non potendone più sbuffò <<ok, adesso è finita…ma volete spiegarmi cosa diavolo volevano da noi? Anzi passerotto, mi sa che volevano qualcosa più da te che da noi>>, Buffy che era ancora intenta a guidare rispose con un filo di voce perché il solo parlare le faceva accrescere il dolore al fianco <<io…io, credo di saperlo. Ma prima di tutto torniamo a casa e ne parliamo con gli altri. Può essere che hanno scoperto qualc…ahi!>> non riuscì a terminare la frase, il dolore era troppo forte anche per lei.

Spike notò la difficoltà della caccitrice <<forse è meglio che scendi e fai guidare me. Non voglio…ecco non mi va che guidi in queste condizioni>> poggiò la mano sul sedile di Buffy come se volesse catturare ancora di più la sua attenzione.

La bionda abbozzò un sorriso ma non rispose, era piacevole vedere Spike preoccupato per lei. Il suo campione…sempre pronto a darle una mano, sempre pronto a sorreggerla anche quando il mondo di fronte a lei crollava. Era piacevole…sempre più piacevole.

 

A casa di Angel tutto il gruppo era seduto in torno al tavolo fissando il medaglione chiedendosi cosa o chi stesse chiamando e perché proprio adesso.

<<da dove iniziamo? Insomma non sappiamo se quello che dice Will è vero. Magari potrebbe rivoltarsi contro di noi questo coso!>> disse Dawn alzandosi dalla sedia.

Willow continuando a sfogliare uno dei libri dati dal consiglio rispose <<non credo. Questo medaglione è stato forgiato da qualcuno che non voleva che fosse utilizzato per far del male. Ha una natura mistica, però è anche vero che se cadesse in mani sbagliate non so che cosa potrebbe succedere. In fondo come ha distrutto il male quando Spike l’ha utilizzato, potrebbe anche creare il caos….ah, non ci sto capendo nulla. Forse dobbiamo chiamare il cosiglio>>

Xander che aveva ascoltato la strega aggiunse <<e per dire cosa? Caro consiglio il medaglione che ci avete inviato ha bruciato il tavolo di Angel e per poco non ci ammazzava tutti! Secondo me non né sanno niente nemmeno loro. Se l’hanno inviato a noi vuol dire che non sanno come comportarsi o cosa fare con questo gingillo! Maledizione ma quando ci mette Buffy a tornare!>>

<<forse Will ha ragione dovremmo chiamare il consiglio…ma prima dobbiamo far sapere tutto a Buffy. Qui – prese un fascicolo che era poggiato sul tavolo – si parla di Buffy. Dice sempre la stessa cosa! Se non vogliamo problemi lei deve tornare l’unica prescelta…oppure…>> Giles interruppe Angel completando la sua frase <<oppure questo medaglione ci servirà. Ed è chiaro a tutti che deve indossarlo Spike>>

 

Arrivarono a casa di Angel ed entrando nel garage Faith fu la prima ad uscire dall’auto <<oh Dio, adesso voglio solo vedere il letto!>>

Buffy rimase per qualche secondo nell’auto il dolore al fianco era aumentato, forse la contusione che aveva non era proprio roba da niente. Abbassò lo sguardo e vide che la pozza di sangue sulla sua maglia era aumentata e sentiva come se le forze la stessero per abbandonare, ma non voleva far preoccupare nessuno, così stringendo i denti scese dall’auto. Chiuse lo sportello ma una smorfia di dolore gli uscì involontariamente dalla bocca, <<ahi!>> si toccò il fianco con la mano sinistra e con l’altra si appoggiò allo sportello.

<<hai bisogno di una mano?>> Spike le si fece vicino e con un’espressione dolce le porse la mano.

Voleva dirgli di no, voleva far capire sia a lui che a se stessa che non aveva bisogno di niente e di nessuno…ancor meno di lui. Non l’avrebbe mai più portato nel suo mondo pieno di mostri e di dolore, ma non resistette a quegli occhi così sinceri e così dolci, e senza nemmeno rendersene conto si appoggiò alla sua spalla e Spike prendendola sotto braccio la accompagnò alla porta.

 

Appena furono dentro casa la scena che si parò a loro d’avanti li fece preoccupare. Sedie a terra, un vetro rotto e schegge ovunque.

Con le poche forze che le erano rimaste, Buffy urlò <<dawn? Dove sei, stai bene?>> la bruna appena sentì la voce della sorella corse all’ingresso e le si fiondò fra le sue braccia <<ma dove sei stata? Ero così in pena per te. Mi hai fatto spaventare…oddio – si sciolse dall’abbraccio e vide che la sua mano appoggiata sul fianco di Buffy era tutta insanguinata – ma tu sei ferita>>

Buffy si distaccò dalla presa di Spike e mise il suo braccio intorno alle spalle di Dawn <<tranquilla piccola. È tutto ok…ahi>> un’altra fitta la fece barcollare e Spike fu subito pronto a sorreggerla.

Arrivarono tutti di corsa all’ingresso e il primo a parlare fu Angel <<buffy? Sei ferita che ti è successo?>>, Faith che nel frattempo si era seduta sulla poltrona rispose per la cacciatricre <<una specie di visione collettiva. Tre vampiri ci hanno aggredito e lei ha fatto un bel volo sul tuo cofano>>

Spike non diede il tempo a nessuno di replicare e prendendo Buffy in braccio disse <<a quanto pare anche voi avete avuto una seratina movimentata. Però prima la medico e poi scendiamo e ci raccontiamo le nostre storie di guerra>>

Buffy cercò i dimenarsi ma il dolore troppo acuto non le dava tregua <<lasciami, sto bene ti giuro! Voglio sapere che è successo qua>>

Nessuna risposta. Già Spike saliva le scale per portarla di sopra.

Nessuna risposta. Già Spike saliva le scale per portarla di sopra.

 

 

 

CAPITOLO 20

<<sto bene, veramente è tutto ok!>> Buffy cercò in tutti i modi di dimenarsi dalla presa di Spike ma lui non accettò ragioni e entrando nella sua stanza la fece sedere sul letto.

<<allora, diamo un occhiata>> con delicatezza il biondo sollevò la maglietta della cacciatrice per vedere di che entità era la ferita e quanto fosse profonda. L’ematoma era del tutto formato e il sangue coagulato intorno alla ferita dimostrava che si stava quasi chiudendo nonostante fosse profonda.

<<aspettami qua, vado a prendere disinfettante e bende e ti medico passerotto>> disse così e stava per uscire dalla stanza ma Buffy lo fermò <<perché lo…insomma perché lo fai? Non c’è bisogno che ti prendi cura di me sto bene, veramente>>

Il biondo si raddolcì in viso e afferrando la maniglia della porta le rispose <<e strano..ma sento di dover avere cura di te, dolcezza>>

Buffy rimasta sola nella stanza si guardò la ferita e sorridendo ripensò a quello che le aveva appena detto il suo ex vampiro. “Ancora qui, è ancora qui con me….è vero ho promesso che non l’avrei mai più riavvicinato e che gli avrei fatto vivere la sua nuova vita…da umano. Ma…non posso, io non riesco più a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Se io sono giusta o sbagliata. Se tutto quello che sento e provo per lui non lo porterà di nuovo al limite, al crollo di un precipizio da dove non si può più tornare indietro. Io non voglio perderlo ancora..”

 

<<hai capito i due piccioncini? Già si appartano>> disse Xander con aria ammiccante, ma fu subito ripreso da Giles <<xander, Buffy era ferita e poi…oh Dio voi giovani>>

Angel che sembrava il più preoccupato di tutti si fermò all’inizio della scalinata <<forse dovremmo salire a vedere come sta. Ho sbagliato…ho fatto uno stupido errore>>, Dawn rispose al vampiro <<quale errore? Quello di coinvolgerci, o quello di far rincontrare Spike e Buffy? Perché in entrambi i casi, era inevitabile Angel>>

Il bruno si voltò dando le spalle a tutti <<forse entrambi, o forse solo l’ultima cosa che hai detto. So solo che io non sopporto…mi viene difficile…>> Willow finì la frase per Angel <<difficile vederli insieme? Capisco Angel, tutti ti capiamo ma non saremo né io né tu né nessun altro a dividerli>>

Un silenzio tombale scese nella sala, capivano tutti lo sconforto di Angel, per quanto lui avesse sempre detto che oramai con Buffy era finita, forse il suo cuore aveva un’altra opinione. Ma era inutile, inutile pensarci, inutile bloccarsi su qualcosa che non aveva possibilità di essere eliminata come se nulla fosse. Il legame c’era, e un legame forte non si elimina con un soffio di vento.

 

<<eccomi qui! Non è che mister simpatia abbia molte bende nella cassetta di pronto soccorso…ma penso che vadano bene dato che devo curare una cacciatrice>> disse Spike entrando nella stanza con diverse bende e disinfettante fra le mani.

Si avvicinò a Buffy e piano le risollevò la maglietta esponendo la ferita <<passerotto, guarda che ti hanno fatto. Ma che diavolo volevano da noi?>>

Buffy si tenne sollevata la maglietta e rispose <<credo di aver capito cosa cercano. Ma la domanda è perché lo cercano>>, <<dimmi Buffy, cosa vogliono da te?>> continuò Spike mentre era intento a pulire la ferita.

<<spike è difficile da spiegare, ma ora le cose mi sembrano molto più chiare di prima. Però parliamone con gli altri così vediamo se anche loro hanno delle novità. Non so se hai visto il disastro che c’è sotto. Povero Angel gli hanno distrutto casa>> continuò Buffy riosservando Spike fasciarle lo stomaco con lunghe bende.

Il biondo che stava per terminare il suo lavoro di medicazione le chiese <<pensi che i tre che hanno rotto le scatole a noi, abbiano fatto visita anche a loro?>>, la caccitrice rispose con ghigno mescolando un si ad una smorfia di dolore.

<<non ti sforzare. Fammi finire di medicarti quando siamo sotto né parliamo. Tanto in questo periodo mi sono abituato a sentirmi dire ‘aspetta’ o ‘non sei ancora pronto per sapere’. A volte mi trattate come un imbecille e la cosa inizia a stancarmi>> finì la frase e si alzò sistemando le bende che non aveva utilizzato.

Buffy rimase qualche secondo ancora seduta sul letto ad osservarlo, capì come si potesse sentire e quanto questa situazione potesse non solo farlo confondere ma anche farlo soffrire. Doveva essere strano per lui sentirsi sire che ha oltre mille anni e che prima era un vampiro senz’anima…ma doveva essere ancora più strano vivere a fianco di persone che dicono di conoscerlo e di cui lui non si ricorda.

Si alzò dal letto e andò in contro a Spike facendolo voltare in modo che fossero l’uno di fronte all’altra <<senti, mi dispiace. Lo so per te deve essere strano ma ti giuro che appena i ricordi inizieranno a tornarti tu capirai…>>, non la fece finire e sciogliendo il contatto visivo continuò <<cosa? Che ero un vampiro? Che facevo del male alla gente? Se solo ripenso a quella visione, quella in cui io mi…nutro di sangue…no, hai ragione capirò, capirò che sono solo un mostro e che forse questo per me è l’inferno>>

Buffy gli prese una mano e l’accarezzò con dolcezza <<non eri un mostro. Beh…forse lo sei stato ma poi sei cambiato..mi sei stato vicino e mi hai sempre aiutato…io credo in te Spike te l’ho già detto quando eravamo al locale>>

Il silenzio fece da cornice a quell’atmosfera tesa che si era creata in quella stanza. Le loro mani intrecciate, i loro cuori che battendo all’unisono erano accelerati, i loro sguardi ancora una volta uniti…e quella frase “io credo in te Spike” fecero confondere l’ex vampiro. La voglia di sentire…sentire quelle labbra su di lui, il calore del suo corpo, la vicinanza del suo cuore… presero Spike come in un vortice. Si avvicinò piano piano a Buffy, sentendo il suo espiro caldo danzare con il suo, vedendo le sue labbra dischiudersi e i suoi occhi allargarsi come per stupore.

Buio.

Ancora quella tremenda sensazione di vuoto nel cuore lo prese con se trascinandolo ancora nell’oblio.

Quelle parole, quella fiducia che Bufy dimostrava e ammetteva di avere in lui lo confondevano ancora di più facendogli vedere delle immagini, come dei flash che apparivano d’improvviso nella sua mente e che scomparivano l’attimo dopo.

 

Lei con le mani tutte ferite, e una espressione così tenera ma anche così terrorizza.

 

“147 giorni, 148 con oggi, ma oggi non si conta”.

 

“Ogni notte io ti salvo”.

 

“Penso sempre alla promessa che ti feci”.

 

“Ma almeno ti piaccio?”

 

“Non ti faccio del male”

 

“Buffy? Buffy?”

 

“Non è vero, ma grazie per averlo detto.”

 

Tutte frasi sconnesse…erano tutte frasi che non avevano senso insieme…ed era lui che le aveva pronunciate. Situazioni diverse, luoghi diversi, toni diversi…ma la sua interlocutrice era sempre lei..era sempre la sua caccitricre.

<<perché? Perché?>> urlò tenendosi la testa con le mani quasi per impedirle di scoppiare.

 

<<oddio Spike! Riprenditi è tutto ok!>> Buffy si accasciò a terra con Spike tenendogli la testa appoggiata al suo petto e accarezzandolo quasi in modo materno <<è tutto ok, ti prometto che andrà sempre meglio>>

Rannicchiato a terra fra le braccia di Buffy, Spike cominciò a calmarsi e riprendendo respiro regolare alzò lo sguardo su di lei <<perché? Perchè mi fai questo effetto Buffy?>>

La cacciatrice gli sorrise e posando un dolce bacio sulla sua fronte e continuando ad accarezzargli i suoi riccioli biondi lo tenne stretto a se.

La cacciatrice gli sorrise posando un dolce bacio sulla sua fronte e continuando ad accarezzargli i suoi riccioli biondi lo tenne stretto a se.

CAPITOLO 21

<<faith ma che diavolo è successo? Buffy è così malconcia. Spiegaci per bene>> Dawn con sguardo preoccupato interrogò la cacciatrice.

La bruna si gettò sulla poltrona accendendosi una sigaretta <<ecco stavamo tornando dal locale quando tre…>> Buffy la interrupe scendendo le scale seguita da Spike <<tre vampiri ci hanno aggredito e questo – si indicò il fianco – è il risultato. Mentre qua cosa è successo?>>

Il biondo tenne per un braccio Buffy e la accompagnò a sedersi sulla sedia dicendole <<dovresti riposare. Capisco che sei una super eroina ma anche le super donne si stancano>> sorrise e come risposta ottenne un ghigno dalla bionda.

Giles che freneticamente puliva le lenti dei suoi consumati occhiali disse <<noi abbiamo avuto…ecco il medaglione è impazzito>>, la cacciatrice si allarmò <<impazzito? Che vuol dire?>>.

Dawn rimasta fino ad ora in silenzio si accomodò vicino alla sorella <<non lo so ma ad un certo punto è diventato brillante e ha iniziato ad emanare una luce che ci stava solo ammazzando tutti..ma non ti preoccupare nulla di grave>>

Buffy accarezzo il volto della bruna <<niente di grave eh? Ma per quale motivo…io non capisco… forse..>> si zittì immediatamente la situazione iniziò a sembrarle più chiara.

Il medaglione era nuovamente al centro dei suoi guai, era quello che gli aveva portato via Spike ed era sempre quello che adesso gli avrebbe riportato un sacco di problemi. “Forse dovrei distruggerlo..o forse dovrei farlo vedere a Spike e farglielo indossare ancora…Ma ho paura di quello che potrebbe succedere se Spike lo dovesse prendere in mano…e se lo inghiottisse ancora dentro di se? Non posso fargli correre questo rischio..io devo salvarlo stavolta” pensò fra se e se e intercettando la sguardo di Spike sorrise.

<<scusate non per voler fare l’uomo dei perché..ma di che diavolo state parlando? Cos’è questo medaglione che stava per farvi la festa?>>

Nessuno ebbe il coraggio di parlare e voltandosi tutti verso Buffy aspettarono un suo intervento. Nessuno meglio di lei avrebbe potuto spiegarglielo.

<<vedi – si alzò piano per non tirare troppo dalla parte del taglio – ti abbiamo raccontato qualcosa sul tuo passato e tu hai avuto delle visioni della tua vita da vampiro, della tua collaborazione con noi e della…tua…morte>> la cacciatrice fece una pausa e poi riprese <<questo medaglione è quello che tu hai utilizzato per salvare il mondo e che a sua volta ti ha…>> si fermò. Pronunciare la parola ‘ucciso’ le faceva ribollire il sangue.

<<ucciso…>>il biondo ebbe chiaro quello che la cacciatrice gli stava dicendo. Si ricordava di questa caverna, o almeno l’aveva vista in un flashback, e si ricordava di qualcosa che portava al collo ed emanava una energia così forte da eliminare tutto ciò che gli era vicino. Un capogiro lo colse, ricordare ancora lo faceva stare male, e scivolando lungo la parete si sedette a terra. <<e come…come fa ad essere qui quel..coso? Chi l’ha portato?>>

Faith che aveva finito di fumare la sigaretta la spense in un posacenere e rispose <<il consiglio…l’ha ritrovato e io l’ho portato a voi.>>

Spike preso da uno scatto d’ira, si alzò da terra prendendo Faith per il colletto della camicia e sollevandola da terra mostrando di avere una forza superiore a quella umana <<perché? Perché l’hai riportato qui? Stupida puttanella che cosa hai fatto?>> le urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo come se in quel momento la causa di tutto fosse lei.

Faith rimase inizialmente sconvolta dalla reazione del biondo ma poi riprendendosi con un calcio lo fece volare dall’altra parte della stanza. Buffy si avvicinò a lui e gli accarezzò i capelli <<va tutto ok?>>

Xander che ancora a bocca aperta lo fissava disse <<ma…come fa ad avere tutta…tutta quella forza? Lui dovrebbe essere un umano…allora le nostre teorie..>> Willow finì per l’amico <<…sono valide. Spike non è un semplice umano>>

Buffy si voltò di scatto alzandosi da terra <<che vuol dire? Come non è un semplice umano?>>

<<vedi, avevamo letto che lui è legato al…medaglione..e quindi quel coso è come se fosse suo. Dentro al medaglione io credo che sia conservata la forza di Spike come lo conoscevamo noi e forse…>> Willow si zittì improvvisamente lasciando all’amica la soluzione del dilemma <<anche i ricordi…potrebbero essere intrappolati lì..>>

Spike sentendo i discorsi delle due ragazze si alzò anche lui <<io…non indosserò…quel coso. So che state pensando a questo ma io, voglio…per l’inferno! Io me ne voglio chiamare fuori da questa tutta situazione! Non mi interessa, fa troppo..male…non posso…non voglio ricordare>> balbettò entrando in soggiorno.

Capivano tutti il malessere di Spike, capivano che doveva essere doloroso ricordare, che doveva fargli male essere immischiato in una situazione che era più grande di lui, ma in guerra non ci sono né ripensamenti né scuse. La guerra si combatte e se è necessario anche la morte si affronta…anche se per lui significava affrontarla per una seconda volta.

 

<<buffy, cosa facciamo? Forse è tutto collegato. Forse il medaglione è la chiave di tutto ma Spike non vuole..collaborare>> disse Giles avvicinandosi alla cacciatrice che rispose <<credo che veramente il medaglione sia la chiave di tutto. Questa sera quando quei tre ci hanno attaccato mi hanno chiesto di dargli una cosa che dicevano che era in mio possesso. Volevano il medaglione…ma quei tre…non erano semplici vampiri>>

Willow incuriosita la incalzò << in che senso Buff?>>

<<beh loro…non erano reali erano come delle ombre. Non potevo ucciderli però loro potevano colpire me. Penso che siamo di fronte a qualcosa di serio…>>

 

Spike entrò in soggiorno, le testa gli doleva e le troppe emozioni lo facevano star male. Voleva fuggire via da quella casa e via da tutte quelle cose che aveva appreso ma dall’altra parte non poteva…si sentiva quasi in obbligo di andar affondo a questa già complicata situazione.

Fece un paio di volte avanti e indietro per la stanza fin quando una strana consapevolezza lo pervase. Si girò a guardare il tavolo mezzo bruciato e intravide una luce che cresceva e diventava sempre più forte. Si avvicinò quasi sommesso e impaurito da quello che sarebbe potuto accadere, e d’istinto allungò la mano verso quell’oggetto che brillava sempre più forte ad ogni suo passo.

 

Nell’altra stanza il gruppo venne interrottò da quella stessa luce che brillava prima nel soggiorno catturando la loro attenzione. Giles rivolgendosi alla rossa disse <<willow ma che succede? Quell’incantesimo non aveva bloccato il medaglione?>>, la strega rimanendo incatenata con lo sguardo a quel bagliore di luce rispose <<si, almeno credo. Doveva rimanere bloccato come in un campo magnetico..ma cosa..>>

Buffy allargando gli occhi annaspò <<oddio! Spike!!>> finì di dire e subito entrò nella sala.

Buffy allargando gli occhi annaspò <<oddio! Spike!!>> finì di dire e subito entrò nella sala.

 

 

CAPITOLO 22

Quella luce, così limpida e così forte che emanava un’energia quasi magnetica attraeva Spike tanto da non poter evitare di avvicinarsi. Voleva toccarla, sentirla sotto il suo tocco, averla dentro di se. Era la consapevolezza di qualcosa che lo chiamava, la bramosia e il desiderio di quella luce, la parte mancante della sua anima, il tassello che avrebbe riempito i suoi spazzi vuoti. Era lì, che lo chiamava e lo attirava a se.

Si sentì confuso, come se la ragione per un momento l’avesse abbandonato, come se il mondo esterno non esistesse più. Erano solo loro. Lui e quella luce.

 

Buffy arrivò per prima nel salone. Lo vide. Era come se, incatenato da quel fascio, non riuscisse a sentire le sue urla. <<spike! Non ti avvicinare. Allontanati potrebbe essere pericoloso! Spikeeee..>>

Urla al vento, urla che non giungevano all’orecchio dell’ex vampiro così imprigionato a quel fascio luminoso e a quel medaglione che lo emetteva.

La cacciatrice tentò di avvicinarsi a lui ma un potere mistico la fece atterrare contro un mobile. Willow si avvicinò all’amica e le porse la mano per farla alzare <<buff che facciamo?>>

<<non lo so. Tu non puoi fermarlo magari con qualche abracadabra? Io non posso avvicinarmi>> disse la bionda sistemandosi la fasciatura fatta poco prima da Spike.

La rossa prese un libro da terra e pronunciò delle parole in latino, aspettò qualche secondo per vedere se avevano funzionato..ma niente. Spike era ancora a pochi centimetri dal suo medaglione e a quanto parve a tutti, nessuno avrebbe potuto fermalo.

Buffy tentò di nuovo ad avvicinarsi al biondo ma Angel la tenne per un braccio <<sta ferma! Non possiamo fare niente. Vediamo che succede>>, la cacciatrice deglutì e girandosi verso il suo amato ex vampiro rimase lì ferma immobile. Ancora una volta la stessa scena, lui immerso nella luce e lei inerme che lo stava a guardare.

 

Spike con la mano destra avvicinò il suo palmo al medaglione e questo iniziò a brillare di più come se il suo tocco l’avesse reso più potente. Lo prese in mano e lo indossò.

Sembrava tutto così naturale, un gesto spontaneo. Spike sapeva di doverlo indossare, sapeva che era suo e sapeva che lo stava aspettando.

Chiuse gli occhi e il medaglione al collo brillò talmente forte che i presenti dovettero chiudere anche loro gli occhi, la luce era troppo intensa e nessuna pupilla riusciva a reggere quello splendore.

 

“E adesso che succede? Spike non mollare qualsiasi cosa sia, qualsiasi cosa stia succedendo non mollare”. Queste parole risuonarono nella mente di Buffy come una preghiera…non era pronta per dirgli addio ancora…la scena le sembrò così familiare.

 

 

 

“Ma che succede? Sono forse morto? Questo è l’inferno? Dove mi trovo?”. Riaprendo gli occhi Spike si trovò immerso in uno scenario che non aveva niente a che vedere con la vita quotidiana. Tutto era bianco e limpido, era chiaro con contorni netti e ben definiti. Non c’erano nè se nè ma, non c’erano perché…non c’era nulla solo quella strana consapevolezza. “Dov’è finita la scuola? Dov’è finita la bocca dell’inferno? Dove sono le cacciatrici? – si guardo la mano destra con angoscia – dov’è Buffy?”

Continuando a camminare gli sembrò come se non si fosse mai mosso, tutto intorno a se era così uguale.

Una luce piccola da lontano si avvicinò a lui, era piccola e veloce come una lucciola. Si scostò quasi per cacciarla ma questa luce gli si mise d’avanti e come d’incanto una persona gli apparve.

<<t…Tara? Ma che cosa…..ma che diamine succede? Tu sei…>> la ragazza di fronte a lui gli sorrise <<morta? Si non ti preoccupare non sono cattiva e non sono una illusione..Ho una cosa da dirti e una missione da compiere>>

<<hey aspetta un momento…ma io, io mi ricordo di te. Di me. Di tutto. Com’è possibile?>> Disse Spike toccandosi il petto e lasciandosi cullare da quel battito così melodioso.

Tara gli accarezzò il viso <<adesso è tutto ok. I tuoi ricordi, le tue emozioni sono tornate a loro posto. Era tutto bloccato in quel medaglione e adesso grazie alla sua vicinanza ti ha ridato quello che avevi perso..>>, Spike stupefatto della situazione continuò <<ma adesso? Perché sono umano? Io..non capisco>>

La ragazza sorrise <<capirai tutto. Tranquillo, c’è un motivo…adesso ascoltami è importante>>.

Tara si avvicinò al suo orecchio e iniziò a parlare. Una nuova consapevolezza scese in Spike al suono di quelle parole. La guerra non era ancora finita.

 

 

Quel fascio di luce che li aveva storditi si spense all’improvviso. Il gruppo ancora infastidito da quel bagliore rimase compatto e immobile.

Buffy piano piano riacquistò la vista e abituandosi alla luce normale lo vide. Spike era come bloccato in trance, tutto quello che aveva ricordato e scoperto da Tara lo aveva sconvolto e non riuscì sul momento a pensare altro. La confusione nella sua testa man mano iniziò a dileguarsi. Sapeva di essere un umano, sapeva del suo passato, si ricordava di tutto quello che aveva fatto parte della sua vita e non vita. E come un lampo gli tornò in mente anche la sua amnesia che negli ultimi giorni l’aveva tormentato.

Alzò lo sguardo e intercettò quello di Buffy sorridendo. Lei ancora inconscia di quello che gli era accaduto gli si fiondò fra le sue braccia <<stai bene?>>

<<si cacciatrice, sto bene>>, disse in risposta allontanandosi da lei sciogliendo l’abbraccio.

“Mi ha chiamata cacciatrice. Ma…fino ad ora non l’aveva mai fatto” pensò Buffy continuandolo ad osservare il suo movimento verso gli altri.

Angel gli si fece incontro <<per la miseria, Spike! Ma che cavolo hai combinato?>>, Spike ancora con la stessa espressione quasi assente gli rispose <<io? Nulla. Scusami>> dicendo così si avviò verso le scale che portavano al piano superiore. Troppe cose, troppi ricordi, troppi dolori e nuove situazioni da affrontare avevano invaso la testa di Spike. Voleva solo riposarsi e riassettare tutte le idee…l’indomani avrebbe reso partecipi tutti di quello che aveva appena saputo.

Troppe cose, troppi ricordi, troppi dolori e nuove situazioni da affrontare avevano invaso la testa di Spike. Voleva solo riposarsi e riassettare tutte le idee…l’indomani avrebbe reso partecipi tutti di quello che aveva appena saputo.

 

 

 

CAPITOLO 23

Ricordare.

 

Dolori, emozioni, sofferenze, amori…la vita. Ricordare. Era veramente

quello che Spike voleva? Ricordare ciò che sembrava perduto per sempre…eppure le emozioni non si perdono, si possono solo custodire in un cassetto segreto della mente ma poi all’improvviso saltano fuori e sono lì. Pronte a invaderti l’esistenza.

“E adesso? Devo dire che io so…chi sono. Ma forse…non è la cosa più giusta da fare. Io non posso..” pensò Spike che oramai conscio della sua vita e del suo essere interiore era attanagliato da un dilemma… “Li rendo partecipi o no? Non lo so più..”

 

Certezze.

 

La sua certezza era solo lei. La cacciatrice. Era lei che voleva, amava e per lei..tutto. Avrebbe fatto tutto. Anche…morire. Voleva abbracciarla, baciarla, falla sua mille volte. Dirle che a quel ‘ti amo’ avrebbe voluto rispondere ‘anch’io da morire’…ma adesso che senso aveva.

 

Nulla aveva un significato…

 

Entrò nella sua camera e si chiuse la porta alla spalle.

Notò l’armadio con uno specchio posizionato sull’anta aperta. Quasi impaurito si avvicinò piano, continuando a fissare il pavimento per paura di quello che poteva vedere riflesso allo specchio. Appena gli fu di fronte alzò lo sguardo, passando dalle scarpe, ai jeans, alla maglietta…esitò qualche istante e poi si fissò il volto. Così diverso da come se lo ricordava. Da quando era diventato un vampiro il privilegio dello specchiarsi gli era stato negato per tanto tanto tempo…e adesso era ancora lui. Quello di sempre…ma…

Si passò una mano quasi a delineare i contorni della sua mascella pronunciata, poi sul mento e sul collo. Ma da quanto tempo non si vedeva?…gli fece una strana sensazione.

Senza indugiare si poggiò l’altra mano sul petto e…tum..tum..tum, il suo cuore. Batteva scandendo i colpi di una melodia così dolce e così dimenticata.

Era lui….umano….ma sempre lui. Il caro, vecchio, William.

 

-

<<buffy, ma che cavolo gli è preso? Il tuo amore è un po’ squinternato>> disse Faith rompendo il silenzio. La cacciatrice distolta dai suoi pensieri fissò Angel <<ma cosa è successo? Quel coso…il medaglione, che gli è preso? Cosa è successo a Spike?>>

Il vampiro scosse la testa <<non lo so..magari dovremmo parlare con lui…oppure…>>

Non lo fece finire, la bionda era intenta a mettere sotto torchio Spike e se non le avesse risposto..beh, l’avrebbe picchiato in nome dei vecchi tempi andati.

Salì le scale di corsa, il cuore iniziò a batterle forte “ma che mi prende? Buffy devi solo parlare con uno Spike uscito di testa”, disse a se stessa come per prendersi in giro. Esitò qualche minuto di fronte alla porta ma dopo poco l’aprì con irruenza.

<<spike adesso vuoi o non vuoi mi devi spiegare cosa cavolo…ma cosa stai facendo?>>

 

-

<<e se Spike avesse capito qualcosa?>> parlò la rossa attirando l’attenzione di tutti.

<<dico se per caso avesse visto qualcosa? Quel medaglione forse gli ha rivelato qualcosa o magari gli ha fatto una predizione. No?>>

Giles, incrociando lo sguardo con quello di lei, le rispose <<non lo so. Ma qualsiasi cosa abbia visto…l’ha sconvolto>>

 

-

Lo vide di fronte allo specchio che si osservava con l’aria di chi non si vedeva da tanto, troppo tempo. Spike di scatto si girò <<non si può avere un po’ di privacy dolcezza? Non ti hanno insegnato che si bussa alle porte prima di entrare? Ah dimenticavo tu non ci sei abituata..>> finì la frase e prendendo una sigaretta dalla tasca l’accese.

La cacciatrice con uno sguardo ancora più interrogativo lo incalzò <<che vuol dire che “non ci sono abituata”? Ma che diavolo ti è preso quando eravamo giù? Che hai visto? E poi scusa da quando tu fumi? Non ti vedo accendere una sigaretta da quando…>> Spike sedendosi sul letto continuò la frase per lei <<da quando ero un vampiro? Una creatura della notte che come unico scopo aveva quello di ucciderti?>>

Buffy ancora più terrorizzata a quelle frasi continuò <<ma che ti prende? Sei così…strano. E poi ti comporti come un pazzo. Te lo chiedo per l’ultima volta, che diamine hai visto?>>

<<non minacciarmi. Te lo spiegherò domani ora sono stanco va via..>>

 

Freddezza.

 

Mille punte acuminate entrarono nel corpo di Buffy. “ma che gli prende? Perché si comporta così?”

Prese un lungo respiro, si avvicinò a lui e con violenza lo tirò su per la maglietta dicendo <<ma dico sei impazzito? Stiamo affrontando un’apocalisse e tu fai il cretino? So che non ti ricordi ma nelle apocalissi si muore e con il tuo fare da strafottente metti in pericolo il mondo intero>>rimase a fissarlo negli occhi.

“la mia Cacciatrice. Forte e fiera in qualsiasi situazione. Bella e sicura di se come sempre. La mia Buffy…Dio quanto mi sei mancata amore” pensò e sorrise lasciando di sasso lei che mollò la presa.

<<spike..dimmi cosa ti è successo?>> stavolta la domanda sembrò quasi una supplica e tutto il suo ardore si era spento facendo trasparire la parte più tenera di lei. La vera Buffy.

Spike si avvicinò accarezzandole il viso <<sai…la vita è strana. Tu la vivi a fondo senza mai darti tregua…cerchi il meglio, cerchi sempre di avere di più da tutti e da tutto dando in cambio te stesso. Tutto te stesso. La tua vita…la tua anima. E poi cosa ottieni?..niente. Lacrime sotto una finestra che non si aprirà mai. Porte chiuse con sortilegi mistici. Angoscia. Violenza…La vita è dura e violenta…ma quando sei un vampiro tutto è più semplice. Il sangue, solo a quello pensi. Il problema è quando sei un vampiro con l’anima…che ama e che poi non è ricambiato. – prese un respiro allontanandosi da lei girandosi di spalle – Il rinascere, poter scontare gli errori, poter dire ti amo a quella persona che oramai è diventata il centro del tuo mondo, stare con lei…una vita normale. Per poi cosa? Doverle dire addio ancora. Che senso ha vivere Buffy? Che senso ha la mia profezia se poi dovrò dirti ancora addio? Spiegamelo tu>>

 

Silenzio.

 

Buffy aveva ascoltato il discorso e ad ogni sua parola quel groppo in gola cresceva cresceva fino a diventare insostenibile da reggere e ad esplodere il lacrime che delicatamente ricoprivano il suo viso.

 

Silenzio.

 

Cosa poteva dirgli? Come poteva rispondere?

 

Silenzio.

 

Le parole le invasero la mente “hai ricordato? Spike sei di nuovo tu? Ma se è così perché dovresti dirmi addio ancora?”

 

Silenzio.

 

Percorse la distanza che li separava e arrivata alle sue spalle gli circondò la vita con le braccia mente lui girato guardava fuori.

<<non dirmi addio proprio ora che ti ho ritrovato>>

Tbc…….