Commento a Brivido Caldo
di Pedistalite

2006

Il prologo è stata una folgorazione.

Intrigante, mi sono detta. Chissà dove si andrà a parare…

Sapevo che doveva essere una storia slash. Così come sapevo che sarebbe venuta fuori credibile, con personaggi in carattere seppur in au e intensa. Ma questo lo sapevo ancor prima di leggerla, solo perché avevo totale fiducia nella scrittrice, che è prima di tutto un’amica.

Invece adesso m’interessa lasciare da parte affetto e stima personali per cercare di dare un parere il più possibile obiettivo.

E quindi, dicevo, ne avevo lette tante di storie slash, ambientate in altri fandom. Per Liam e William o Angel e Spike invece mi ero limitata più che altro a speculazioni e teorie.

Lo spangel mi piace tanto, mi è sempre piaciuto. È uno di quegli elementi che non si può mai escludere nella dinamica tra i due, visti i legami sire-childe. Ma ammetto che per le loro versioni umane avevo qualche perplessità. Non sapevo quanto davvero avrebbe funzionato il gioco. Come si accendeva la passione, come si conoscevano? Con vite normali alle spalle, poteva nascere l’attrazione?

In più, domanda delle domande, Liam e William potevano vivere in un contesto diverso dalle perversioni vampiresche una storia omosessuale?

A queste e a molte altre domande risponde ‘Brivido caldo’.

Il prologo e tutta la prima parte ambientata in Spagna, nella bellissima Madeira, non fa altro che introdurre i protagonisti e avviare le dinamiche, le cui conseguenze saranno fondamentali per la storia.

E quindi ecco Liam e William che si scambiano uno sguardo all’aeroporto. Entrambi appena arrivati per godere delle bellezze di una vacanza esotica. Entrambi impegnati, con compagne e figli. L’uno con una bellissima Darla, ricca e disinibita, e Connor, un adolescente che studia in una scuola militare per assecondare più che un vero interesse, le aspirazioni del nonno, e un’altra figlia che non si nomina quasi mai, Kathy dolce e debole che è il grande dolore e la grande responsabilità della vita di Liam. E l’altro con una fidanzata ma married-to-be eccitante, piccola e tosta e una figlia putativa che lo ama come un padre.

Non potrebbero essere più incasellati di così nei loro ruoli. Eppure già in quello sguardo, già in quel primo, fugace contatto, c’è la fiamma che nasce. Il fuoco che prende vigore.

Le loro storie si dipanano. In quei pochi giorni sotto il sole spagnolo li conosciamo meglio. E così scopriamo i problemi nell’amore tra William e Buffy, tutt’altro che idilliaco. L’incomunicabilità di lei, l’indecisione di lui che percepisce questa freddezza ma non sa prendere una decisione definitiva. Le insicurezze di Dawn, adolescente alle prese con il sesso in un approccio forse perfino troppo maturo con i ragazzi. E già si può intuire che il loro rapporto è destinato a non andare troppo lontano con queste premesse.

Di tutt’altra natura la relazione tra Darla e Liam. Già finito da anni (c’è anzi da chiedersi se sia poi mai veramente esistito) il loro amore, i due rimangono insieme per i figli, per il ruolo di lui di amministratore dell’azienda di famiglia. Ma soprattutto per un grigiore di Liam, come spento dal quotidiano, dalle delusioni, dai sacrifici di una vita difficile e di un passato turbolento. Con una moglie insoddisfatta e dedita a stravizi, orgie, festini, in un abisso di lussuosa perdizione.

Si percepisce subito. Liam e William sono entrambi ingabbiati. Vivono delle vite normali, sopravvivono, ma non sono veramente felici. E non hanno ancora trovato l’imput per rimettersi in gioco. Nasce tutto per caso, per destino e per segreti chimiche umane. L’attrazione si combina durante le chiacchierate fuori al balcone delle loro villette affiancate, mentre Liam, rivelata la sua passione per il disegno, farà quel ritratto che sarà un po’ il manifesto del loro amore.

E purtroppo, almeno in un primo momento, l’attrazione inizia e finisce a Madeira.

Dopo un appassionato e insoddisfacente primo incontro infatti i due non se la sentono di rischiare tutto ciò che hanno. Il colpo di fulmine, la follia, la vertigine che l’uno causa nell’altro è troppo estranea, forse troppo spaventosa. Preferiscono ritornare sui loro passi. Più al sicuro.

Ma l’amore, si, l’amore non viene dimenticato. E nonostante al rientro in America la consuetudine delle loro vite riprenda il suo corso, non possono annullare quello che c’è stato. Ed entrambi ammettono che se non fosse stato il caso (o meglio il lavoro di William, rampante procuratore distrettuale dedito a indagare sulle industrie amministrate da Liam per un presunto caso di inquinamento) a rimetterli su un cammino in collisione, avrebbero fatto in modo comunque di rivedersi. E quel momento, quando decidono che non possono fare a meno l’uno dell’altro, è insieme discesa e salita, certezza e insicurezze, pace e tormento, estasi mentale e fisica, riconoscimento e distacco.

Liam con il suo bisogno di lasciarsi andare, di cedere il controllo, di affidarsi totalmente al suo compagno e William, abituato a donarsi, a essere la puttana dell’amore, che capisce quanto sia altrettanto importante e bello pretendere, ottenere, conquistare.

Le loro vite si capovolgono, rompono gli antichi legami, ricostruiscono nuovi equilibri.

Affrontano senza paura, senza vergogna, senza pregiudizi una nuova identità sessuale. Si scoprono entusiasticamente bisessuali. Si accettano. Rifiutano di nascondersi. Sono onesti, sereni, innamorati, pronti a lottare per ciò in cui credono. Finalmente hanno dentro di sé le motivazioni a migliorare le loro esistenze.

Quindi Liam coraggiosamente si prepara a un’eventuale guerra con l’industria del suocero. Si tutela, si fa approvare un brevetto che intende produrre creandosi una sua azienda. Parla sinceramente con Connor, presentandogli William come suo compagno. Sfrutta le sue conoscenze, i suoi soldi, il rispetto e la stima che le persone gli riconoscono per arginare le contromosse di Darla. E teme, intimamente la sua più grande paura, che la donna possa pretendere l’affidamento di quella stessa figlia che aveva dimenticato di aver messo alla luce.

Mentre William, scoperte le molteplici infedeltà di Buffy, trova finalmente il coraggio di lasciarsi alle spalle una storia molto passionale, ma insoddisfacente dal punto di vista emotivo. Non cade nella trappola di un figlio (inesistente) e affronta Dawn, riconfermandole tutto il suo amore e la sua voglia di far parte della sua vita anche se non è più innamorato della sorella.

Ed eccoli entrambi, in una sola, breve settimana, capaci di viversi pienamente il sentimento sinceramente, serenamente, eroticamente.

I loro incontri sempre coinvolgenti, sempre appassionati, mai scontati, mai volgari.

Questo Liam e questo William sono tutto amore e passione. E coraggio. E tenerezza.

E cruda, naturale realtà.

La loro storia non può avere che prologo ed epilogo nello stesso luogo. In un gioco di contrasti. In un cerchio che si chiude. Sono bellissimi, sono da sogno. ‘Con la terra e l’oceano ai loro piedi’.

I tempi erano maturi. E come ogni volta che arriva il momento di un’evoluzione, di un guizzo in avanti, c’è chi come Rogiari raccoglie la sfida.

Complimenti amica mia. Volevo sapere come poteva funzionare l’amore, in quante sfumature poteva essere colto.

Non c’è che dire: una brillante, calda nuance me l’hai mostrata pienamente.

 

 

Michela.

 

27 Novembre, 2005