Spike e l'Amore
Pedistalite BloodKiss MargotJ
11 ottobre 2003

La prima cosa che ricordo di Spike sono i suoi capelli.
Assurdamente perfetti.
In riccioli indisciplinati, o sparati verso l'alto. O tenuti tutti indietro.
-troppa gelatina-
ho pensato quando il suo personaggio fa irruzione nella seconda serie dello show.
Ma la complessità di Spike nemmeno la immaginavo.
La prima cosa che ho pensato è stata -coraggio Angel, fallo fuori-
Non mi stava particolarmente simpatico.
E non lo trovavo nemmeno attraente.
Capelli troppo biondi.
Fisico troppo magro.
Zigomi troppo affilati.
Occhi troppo blu.
Spolverino troppo nero.
Tutto in Spike mi sembrava…troppo.
Atteggiamenti troppo esasperati.
Spaccone, ironico, sfacciato.
Deliziosamente perverso.
No, questo ho cominciato a pensarlo dopo.
Dopo Drusilla.
E dopo il ritorno di Angelus.
Dopo i fasti della seconda serie, e il piccolo capolavoro indiscusso che è "lovers' walk"
Ma il vero personaggio doveva ancora essere svelato.
Lo splendido "fool for love"
-se mai avevo ancora qualche dubbio-
mi aveva tolto ogni incertezza.
Spike era, ed è
-e qui ruberò la definizione che la mia compagna di pagina ha usato una volta, durante una delle nostre lettere, recentemente-
"un serpente rivestito di pelle nera con due grandi occhi blu"
Impossibile non amarlo, come diceva Franca nel commento su Angel.
Spike è maschio, e sexy
-e come diciamo sempre, attore e personaggio hanno feeling anche con i muri di mattoni-
Incanta con uno sguardo.
E uccide cacciatrici.
Parla di amore come il poeta vittoriano che nasconde in fondo al petto e organizza cerimoniali sanguinolenti per ridare vigore alla sua compagna.
Ama e odia.
Vive e combatte.
Spike: il vampiro più umano e demoniaco insieme di tutto il Buffyverse.
Più di Angel. E mi costa dirlo.
Spike che anche adesso che penso di conoscerlo bene,
adesso che scrivo di lui,
mi rivela continue sorprese.
Spike, che non credo si lascerà mai capire fino in fondo.
Sfuggente e portato a fare sempre di testa sua.
Spike innamorato.
Questo è il punto.
Secondo me il cuore del personaggio.
Spike e l'amore.
Spike che diventa vampiro per amore.
-ma questo lo sanno anche le pietre-
Spike che ripete incessantemente gli stessi errori.
Senza capire. O averne la possibilità.
Spike ama l'amore.
Spike ama.
Prima e dopo l'anima.
Prima e dopo il vampiro.
Ma che viene sempre tradito dall'amore.
Le sue donne finiscono sempre per ferire quanto di più bello e puro c'è in lui.
A cominciare da Cecily. Che non è in grado di provare niente per lui.
Che non credo sia in grado di provare niente per alcunchè!
Vuota.
Così opaca e grigia anche nello splendore di pizzi e crinoline che davvero non capisco cosa ci abbia visto il giovane William.
Da morire per lei.
Di dolore.
Da accettare umiliazioni e cattiverie gratuite.
"siete un'essere inferiore"
aveva detto.
Ma era lei. Stanca e sbiadita.
Giovane e già vecchia.
Lei l'inferiore, tra loro due.
Poi arriva Drusilla.
"l'essenza della mia salvezza" dice una volta Spike.
E forse è vero.
E qui io sono di parte.
Perché li trovo irresistibili insieme.
Magnificamente pessimi.
Che splendono di buio assoluto.
E vivono, pienamente demoni, per decenni. Insieme.
Lui che permette al suo lato più tenero di venire fuori in ogni momento in cui si occupa di lei.
Spike che si comporta con Dru come un padre premuroso, e il migliore degli amanti.
Spike che verrà lasciato ancora una volta proprio perché "troppo umano"
Già innamorato
-ahimè-
forse, della cacciatrice.
E qui le teorie si sprecano.
Si amano. Si odiano.
Spike è un mostro a tentare di violentarla…
Buffy fa bene a trattarlo come una cosa…
Sotto sotto c'è del sentimento…
Non mi voglio dilungare su quest'argomento.
Ancora una volta sarei di parte. Difendendo il mio Spikuccio dalle grinfie della biondina slavata!-si, lo so! Fan di Buffy, linciatemi! Oppure. Lo dico sempre, astenetevi!-
E qui, per ora, la storia si ferma.
Non so se Harmony, che si vocifera sia in Ats, possa considerarsi sua compagna a pieno titolo, ma mi dispiaceva non menzionarla nemmeno. Così come mi dispiace non fare altro che menzionare Anya. Ma quello è stato davvero solo sesso "consolatorio".
Non so se Spike troverà finalmente qualcuna in grado di apprezzarlo come merita
-è stato sfortunato a incontrare tutte cerebrolese!-
Ma Spike è sicuro che non smetterà di cercare.
Perché il suo intero essere è fiducioso.
Perché sa che l'amore non abbandona, ma culla e protegge.
Spike è figlio delle tenebre.
È male che danna se stesso per amore.
È il guerriero che cerca di trasformarsi in principe.Ma non riesce.
Perché per farlo dovrebbe sacrificare una parte di sé.
Perché non è mai venuto amato veramente.
Completamente.
C'era sempre una parte di lui che non andava bene: la sua imbarazzante vena poetica, la sua timidezza. La sua umanità. La sua passione accecante. La sua perversione.
Per stare con le sue donne ha sempre fatto grandi sacrifici. Mascherato quello che non piaceva.Cambiato se stesso.
Forse per questo nessuna veramente si è mai avvicinata a lui.
È sempre stato lui a non lasciarsi scoperto. Esposto.
Le parti migliori di Spike sono quelle che vengono fuori quando lui dimentica la serie di autoimposizioni con cui imbriglia la sua personalità.
Non troppo demone, non troppo uomo. Non troppo eccitato.
Non troppo…
Cerca di dominarsi, di assumere la forma che le sue donne desiderano.
Fallisce con Cecily, perché non ha il tempo.
Ma diventa sanguinario per Drusilla.
Eroico per Down.
Umano per Buffy.
E tutte a chiedere qualcosa da lui.
Mai nessuna a dare.
A cedere alla creatura nascosta dietro il sogno segreto di tutti i parrucchieri e le unghie laccate.E, naturalmente, dietro lo spolverino di pelle nera.
Dietro Spike c'è un altro Spike.
Quello che si vede di meno.
Ma non per questo meno vero.
Veri entrambi.
Affascinanti, contorti, bellissimi.
Peccatore Spike.
Passionale. Incapace
-come marchio di fabbrica-
di mentire.
Ma sbattendo sempre la verità in faccia a tutti quelli che fanno finta di non vederla.
Spike che ferisce quando viene ferito.
Che se viene colpito, colpisce più forte.
Spike che si vendica delle bassezze con la violenza.
È questo lo Spike che ho percepito.
Mi piacerebbe poter dire che questa mia specie di analisi è finita.
Ma le avventure di questo sogno gotico carnificato non sono nemmeno all'inizio.
E poi la leggenda è immortale.
15 ottobre 2003

Sicuramente sono di parte su questo argomento, quando si parla di Spike sono tutt'altro che obbiettiva.
Lui che è entrato nella mia vita come un'ombra affascinante.
Un sorriso da mozzare il fiato e un'ironia tagliente come la lama di un rasoio.
Spike che mi ha conquistata dalla sua prima scena.
Colui che è riuscito in un attimo a confondere la razionale linea che divide bene e male.
Lui che mi ha rapita con ogni suo gesto e con ogni sua parola.
Allora non mi immaginavo quanto si nascondesse dietro questo personaggio.
E nemmeno ora so quanto ancora si cela nella sua storia e nel suo futuro.
Ma una cosa è certa, questi anni hanno fatto in modo che lo potessi conoscere non solo attraverso il suo aspetto.
Ma anche attraverso l'intricato labirinto di sentimenti che lo caratterizza.
E' difficile analizzare il lungo cammino che l'ha portato fin qui.
Poeta innamorato della poesia.
Poeta innamorato di una donna.
Poeta che dona l'una all'altra fondendole nel suo cuore.
E poi tradito da entrambe.
Tradito dai suoi stessi versi.
Tradito dalla creatura che amava.
Innamorato a tal punto da convincersi della veridicità delle parola di una ragazza, fredda e scostante che non sapeva niente dell'amore.
Fuggire con il cuore a pezzi.
Fuggire credendosi inferiore.
Fuggire da quel dolore e forse da quell'amore, che bruciava inesorabile.
Fuggire e perdersi.
Perdersi tra la folla e sentirsi solo.
Perdersi ignorando tutto e tutti.
Perdersi per ritrovarsi negli occhi di qualcuno.
Occhi profondi.
Occhi comprensivi.
Occhi ammalianti, di una misteriosa fanciulla.
Drusilla, salvezza che sa di dannazione.
Ed è facile abbandonarsi tra le braccia confortevoli di qualcuno che per la prima volta ti capisce.
Di qualcuno che ti ascolta, e che all'apparenza non chiede nulla.
Se non un eterno patto stipulato in una notte di dolore e sofferenza.
Un patto che sembra poter regalargli un sollievo tanto atteso.
E soprattutto un amore ancora più profondo di quello appena perduto ancor prima di ottenerlo.
E nemmeno lui si rende conto di cosa quella notte si sia messo in moto.
Un intricato gioco di ombre.
Che danzeranno per l'eternità.
L'incontro di una notte, la decisione di un destino.
E la storia di una vita.
Ma tutto questo noi lo scopriamo molto dopo.
Tutto all'inizio è molto più confuso.
E i sentimenti verso questo personaggio a volte sono onde che si infrangono l'una con l'altra.
Lui impregnato di quella passione dilaniante.
Pronto a tutto per proteggere la sua regina nera.
Ossessionato dall'unico scopo di uccidere le cacciatrici.
Maledirà molte volte questa ossessione e il suo arrivo a Sunnydale.
Ma non lo rinnegherà mai.
Tutto il dolore, la sofferenza, le difficoltà.
Non lo fermano nel suo cammino.
E non gli impediscono di fidarsi sempre del proprio istinto.
Un istinto che lo porta molte volte al limite.
Al limite di passioni e sentimenti impossibili.
Ma mai rinnegati.
Lui disposto a cambiare tutto sé stesso per colei che ama.
Da poeta sdolcinato a spietato assassino.
Da vampiro sanguinario, a vampiro impossibilitato a fare del male.
Ma sempre e comunque guidato dalla passione e dall'amore.
Cecily il suo amore non corrisposto e doloroso.
Al suono di versi taglienti di una poesia maledetta.
Macchiata del suo stesso sangue.
Drusilla regina nera e splendente di una notte eterna.
Colei che ha amato con una passione travolgente.
Colei che gli ha ridonato la vita.
Le cacciatrici eterna ossessione per il nemico mortale.
Affascinanti e pericolose.
Bilico di un precipizio che lo portano all'estremo.
E che risvegliano più di chiunque altro la sua natura di predatore.
Drusila ancora lei indifesa come una bimba sperduta.
Lui eterno protettore di colei che ama.
E del loro amore liquido e denso come il sangue.
La cacciatrice forte e caparbia.
Uguale alle altre, ma del tutto differente.
Colei che riesce a spiazzarlo.
Lei che non si fa intimorire.
Harmony come non nominarla in questa carrellata.
Momento di transizione, svampita e frivola.
Sdolcinata e appiccicosa e non degnamente corrisposta.
Scacciata dal suo letto ormai invaso da sogni
Di occhi verdi smeraldo.
E paletti affilati.
Lei che forse a suo modo è l'unica a non averlo ferito.
La sua cacciatrice, lei che gli è entrata dentro senza nessun preavviso.
Uragani di emozioni contrastanti.
Lei passione incontrollabile.
Lui amore devoto.
Lei con le sue continue contraddizioni.
Lui deciso e sicuro di un amore tanto doloroso.
Lei che lo umilia e lo rinnega.
Lui che accetta ogni compromesso.
Pur di starle vicino, pur di stringerla ancora tra le braccia.
Pur di aver anche solo un briciolodi quelle attenzioni tanto agognate.
Anya demone, donna, anima persa.
Miscuglio di dolore e consolazione.
Per due esseri persi, che cercano solo un po' di conforto.
Che vivono sensazioni simili e nell'apparente voglia di vendetta
Celano solo eterna sofferenza.
E poi di nuovo lei, sempre e solo lei la sua cacciatrice.
Per lei arriverà a cambiare radicalmente,
A rinnegare il sé stesso che è diventato in quegli anni.
Per riportare alla luce tutte le parti di sé che aveva cercato di sopprimere.
E richiedendo indietro quell'unica parte a cui tutti danno così tanta importanza.
La sua anima che certo nonl'ha reso più umano di quanto già non lo fosse stato.
La sua anima che certamente non ha amplificato il suo amore, già all'apice del possibile.
La sua anima che lo brucia dentro quasi a consumarlo.
La sua anima che lo allontana da colei che ama.
Allontanato da quei rimorsi che non gli danno tregua.
La sua anima, che altri non è che Buffy.
Buffy è parte di lui, per quanto lei non voglia crederlo.
Solo Buffy.
Buffy.
Certo queste sono solo elucubrazioni mentali della mia mente.
Una piccola analisi di una vita di amore e sofferenza.
Una riflessione su Spike…
Spike che è passione.
Spike che è dolore.
Spike che è colui che si fa trascinare da ogni sensazione che prova.
Spike che è dominato dall'istinto.
Spike che è amore.
Non c'è altro modo per definirlo.
E per capire tutti i suoi gesti e le sue azioni.
Razionale nella sua irrazionalità.
Si fa guidare da quel sentimento che ha caratterizzato la sua intera esistenza.
E che ne ha impregnato ogni sua azione.
Tanto da portarlo a sacrificare la sua vita.
E il suo amore.
Per la salvezza di un mondo che l'ha sempre umiliato e ferito.
Per il destino di un'umanità
A volte ancora più crudele e spietate di un demone sanguinario.
Lui a detta di tutti un'essere inferiore.
Lui un mostro.
Lui una cosa cattiva e sbagliata.
Lui e il suo amore irrazionale e profondo.
Ci ha salvato.
Salvati da qualsiasi cosa qualcuno possa essere salvato.
Ha donato a tutti un domani.
L'unica cosa che vorrei fare è prendere esempio da lui.
Ma è difficile.
Molto difficile affidarsi completamente ad un sentimento così forte.
Ci vuole una forza d'animo sorprendente.
E soprattutto non avere paura di sbagliare.
Questo è quello che Spike è riuscito a trasmettermi.
Quello che è riuscito a farmi capire.
12 ottobre 2003

Spike e l'amore.
Una domanda ricorrente negli ultimi tempi. Quest'estate, poi, è stato un caso di vera riflessione. Stavo scrivendo, in quel periodo, una fanfics, intitolata "fuochi". Era, sinceramente, un po' colpa ella Gatta Sue e del suo impareggiabile "Tequila for Two".
Ed ovviamente, si trattava di spike e di Anya.
Una stesura in salita.
Spike e l'amore… non avevo ancora finito di tormentarmi per lui e già iniziavo con Angel e l'amore, a causa del personaggio di Kate.un po' come dire che, a domanda seguiva domanda.
Ma tralasciamo Angel e torniamo a spike ed alle sue donne.
Per quel che mi riguarda, Spike è uno innamorato dell'amore eterno. Un'idea a cui si affeziona troppo facilmente.
Eterno il suo amore per Cecily, immortale la sua passione per Drusilla e, infine, indispensabile la sua cacciatrice.
Ogni volta da' l'impressione di non poter sopravvivere senza.
Ma è con anya che giunge il massimo della sua potenza. Nelle parole, nell'amplesso rubato e improvviso.
In un bruciare di fuochi. Un attimo fuggevole, presto svanito, eppure intenso, come pochi se ne sono visti.
Anya, successivamente lo definirà consolatorio. Con la stessa comprensione e lo stesso rispetto che abbiamo già notato in quella loro semplice occhiata, sul finale di Entropy.
Anya è demone, quanto Spike. Eppure il suo amore ci appare sempre lineare e trasparente.Lo descrive, ne parla, imbarazza oltremisura tutti quelli che l'ascoltano.
È quasi elementare nel suo sentimento.
Amor e gioia. E poi amore e dolore.
Per Spike, l'altro demone, nulla appare mai così lineare.
Giunge a Sunnydale con Drusilla e con lei raggiunge il massimo nella completezza. Anche se Drusilla finirà con il tornare inevitabilmente verso Angelus. E poi con l'abbandonarlo.
E mentre Dru va e viene… un altro girotondo di ragazze si forma intorno all'eroe.
Per prima venne Harmony. Indimenticabili. Il bullo e la pupa.
Lei stupida come pochi e lui sexy come non mai. E dietro Harmony, all'orizzonte, già la nostraBuffy. Anche se per un fuggevole attimo c'è stata una Faith, nel corpo della bionda cacciatrice.
E poi di nuovo Dru, poi Buffy, fino a giungere alla nostra Anya.
E, a monte di tutto, questa Cecily. Questa figura leggendaria.
Sua è la colpa… anche se il nostro signor Whedon, con la figura di Halfrek, insinua che lei sia stata vittima quanto lui.
Il bouquet delle ragazze di spike…. Prima o poi tutte nella sua orbita, con un gesto o una parola.Nessuna viene lasciata al caso, questo è certo. Willow, Dawn, Tara… tutte prima o poi vengono attirate inevitabilmente verso di lui e verso la sua linguaccia velenosa.
Ed è forse in questa frase che si delinea la potenza di spike.
Perché questa mia affermazione è sbagliata.
Nessuna di loro è avanzata verso Spike. Sempre e comunque è stato lui, a camminare spedito, fino ad entrare nelle loro vite.
Verso Cecily, a cui si dichiara. Verso Dru, a caccia della rifulgenza. Verso le Cacciatrici, fino a giungere a Buffy, in cerca di una danza sensuale quanto mortale. E poi sul letto, insieme a willow, vicino a Tara, per tirarle un pugno improvviso quanto miracoloso…
verso Dawn e verso Harmony…
fino ad Anya. Per poi tornare a Buffy. Apparentemente, visto come sono andate le cose, per sempre.
Questa Buffy che forse realmente non lo ama. Questa Buffy che è stata l'ultima di questa lunga fila ad avere un privilegio del genere.
L'unica che, alfine, gli dice addio.
Mentre si avvia nel paese delle ombre. Con Anya per compagna.
Liberatorio e consolatorio. E con una buona motivazione.
Come la loro notte d'amore.
Spike entra nelle loro vite ed è il primo a restarne invischiato. Definitivamente e irrimediabilmente.Ognuna di loro, tra le sue labbra, nelle sue parole e nei suoi gesti diviene, per un singolo istante, unica.
Molte le ragazze che scrivono di lui, in rete.
Ma con un unico filo conduttore.
Non si può scrivere di Spike senza finire a parlare d'amore. Spike e l'amore sono inscindibili.
Di volta in volta ne parla, ne scrive, lo vive, lo narra e lo dona in un ultimo alito di vita.
Non è mai Spike ad allontanarsi. Sono queste sue donne a fuggire, prima o poi, innanzi alla forza ed innanzi alle sue debolezze.
E tutte noi ci ribelliamo! Certo! Noi lo lasceremmo mai, un essere del genere?
No, probabilmente no.
Eppure Spike è di tutte e non è di nessuno. Lui ama Buffy o, almeno, è quello che ripete e proclama ad oltranza.
A riguardo io avrei un'opinione ma, si sa, mi piace troppo stravolgere la realtà dei fatti per essere affidabile!
Per cui prendiamolo come fatto ormai appurato.
Spike ama Buffy alla follia.
Cosa provi lei è indubbiamente mistero, indipendentemente alla sua affermazione decisa.
A chi potremmo credere, in quel finale?
A lei, che proclama un amore che non abbiamo mai veramente sentito come solido anche se fino all'ultimo abbiamo sperato?
O a lui che di amore si intende parecchio? A lui che l'amore lo sente bruciare nel sangue e sa come sia diffuso e eterno in ogni sua forma.
Spike ama.
Spike ama ogni cosa.
Non è capace di fare a meno di amare le sue fanciulle, volere bene a Clem e adorare il suo smalto ed il suo accendino.
Spike è passione.
Limitarlo ad una sola.. significa solo amplificare il suo essere, fino ad essere pronto a morire.
Non potrebbe piacerci di più questo finale? Non ci darebbe un po' di tenerezza questa paradossale idea? L'amuleto che si attiva con il sangue di un campione… lo fa solo perché ormai il suddetto campione ha amore per un solo essere.
Non ama più Buffy perché è la Cacciatrice.
Ama semplicemente Buffy.
Ama solo lei.
E, con una forza del genere, non si può che salvare il mondo.
*** Ovviamente il dibattito è sempre riapribile! Volete dire la vostra, contraddire la nostra? Fate pure, le regole le conoscete! scrivete e noi aggiungeremo! ***
I personaggi delle serie "Angel" e "Buffy, the vampire slayer", appartengono a Joss Whedon, la WB, ME e la Fox, l'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.