ANGEL E SPIKE
IL VAMPIRO CON L'ANIMA E IL VAMPIRO CON IL CUORE

Ho iniziato a seguire BTVS a causa della mia smodata passione per i vampiri ed è quindi naturale che fra i tanti riusciti personaggi creati da Whedon,siano proprio loro ad affascinarmi maggiormente: Angel e Spike. Ritengo che entrambi questi vampiri decisamente speciali meritino una riflessione e vadano analizzati nelle loro caratteristiche così differenti.
Diversi,infatti,lo sono già da vivi: un irlandese,Liam,a cui piace gozzovigliare e maltrattare la servitù, e un inglese,William,poeta un pò goffo,sbeffeggiato nei salotti mondani.
E diventano diversi da vampiri.
Liam si trasforma in Angelus,uno psicopatico megalomane e perverso,che tende a dominare,schiacciare ed umiliare le donne che desidera,mentre William diventa Spike e la sua nuova condizione demoniaca gli consente una rivalsa sulla società che da vivo non l'aveva considerato all'altezza,pur mantenendo un residuo di passionalità tipicamente umana,che lo porta a restare legato per decenni alla sua Drusilla,con sincera devozione.
Da questo punto di vista,Spike rientra nella migliore tradizione dei non-morti venuti alla ribalta soprattutto negli ultimi trent'anni del secolo appena terminato,tra i quali si possono annoverare il Dracula di Coppola o i vampiri della Rice,che per varie ragioni sono comunque desiderosi di mescolarsi al genere umano,spesso invidiandone le possibilità e persino le limitazioni. Angelus invece appartiene all'"élite" dei demoni a tutto tondo. La sua caratteristica più evidente è infatti il totale disprezzo per l'umanità e le cose proprie dell'umanità: considera i mortali meno di prede,come giocattoli,ed è pronto a liberare l'Inferno sulla Terra senza considerare le conseguenze per la sua stessa razza.
I due personaggi differiscono anche nel loro evolversi.
E' quasi inquietante la trasformazione che Angelus subisce con la restituzione dell'anima. Facile fermarsi in superficie e giudicare questo nuovo vampiro incolore, rispetto al suo terrificante alter-ego,ma bisognerebbe considerare che in realtà Angel non è più un vampiro autentico. Non è Liam e non è Angelus,bensì un ibrido,sospeso tra un mondo e l'altro,una creatura con le esigenze fisiche di un vampiro e la morale di un umano,che i mortali continuano a temere e i suoi stessi simili respingono. Diventano quindi comprensibili le sue lacerazioni interiori e il suo rapportarsi con gli altri così introverso e contraddittorio. In sostanza,Angel rivisita e riprende i contrasti di molte classiche figure gotiche ( non a caso,la sua serie,già a partire dalla sigla,è più gotica e dark di BTVS ) ed è un'eccellente rielaborazione della metamorfosi del male a cui viene data coscienza di se stesso.
Meno totale è il cambiamento di Spike. Anzi,il suo lo si potrebbe definire un "approfondimento". Il chip non cambia la sua indole,nè gli restituisce un'anima. Semplicemente gli impedisce di nuocere agli innocenti e lo costringe a mescolarsi ai buoni,dapprima per una pura questione di sopravvivenza,poi per via dei suoi sentimenti per Buffy. Ed è naturale che il suo lato umano tenda a prendere il sopravvento,non tanto a mio avviso per desiderio di redenzione,quanto perchè la sua parte demoniaca è messa in ginocchio dal chip e,circondato dai mortali,Spike cerca di pensare,sentire e agire il più possibile come loro,per non essere rifiutato,in special modo da Buffy.
Buffy (eccezion fatta per Drusilla) è l'unico punto in comune tra Angel e Spike. Entrambi la amano,anche se in momenti molto diversi della vita della Cacciatrice.
E' sicuramente più facile analizzare la relazione tra Angel e Buffy,essendosi ormai conclusa. Ed è una fiaba gotica,proprio come il suo protagonista maschile,la favola del male con una coscienza che osa amare la purezza,ne paga il tragico prezzo e poi rinuncia ad essa consapevole di non esserne degno. E' gotica persino nelle sfumature di predestinazione che emergono dalle esistenze ormai separate dei due examanti: curiosamente,quando Angel scopre che un giorno potrà tornare umano,Buffy non lo è più del tutto dopo la sua resurrezione...
In quantoalla storia tra Buffy e Spike,è ancora in corso. Meglio attendere gli sviluppi. E' certo però che per la Cacciatrice ( Riley insegna) occorre un partner fuori del comune e,adesso che Buffy è anch'essa un pò meno umana, chi potrebbe esserlo meglio di una creatura delle tenebre,non con l'anima,ma con il cuore ?
Staremo a vedere. C'è solo da augurarsi che Whedon non umanizzi troppo Spike. Le Spikiane non me ne vogliano,non è una critica. A me Spike piace così com'è,un pò amante,un pò predatore,ma vampiro comunque,quel vampiro che si è guadagnato il suo nomignolo torturando le sue vittime con arpioni per rotaie. Redimerlo fino in fondo sarebbe una forzatura,nonchè un'ipocrisia.
Con Angel e Spike, Whedon ha creato due piccoli capolavori e ha aggiunto un altro capitolo innovativo e originale alla lunga saga dei non-morti. E se i principi della notte del nuovo millennio sono come questi,con l'anima e con il cuore,credo che la saga non avrà mai fine. Almeno per noi!!

FRANCA BERSANETTI