Commenti e riflessioni sulla "DONNA IN CATENE" (F.Bersanetti)

Recensione de LDiC IX: La teoria dell'addio di FranzJoseph


13 Ottobre 2003

La teoria che dà il titolo a questa nona parte de LDiC viene coniata dal misterioso -per ora- sire di Chians e si riferisce a come sia facile troncare relazioni e rapporti, bastando solo buttarseli alle spalle. Ma per l'antica vampira non è così semplice e ancora una volta ciò da cui cerca di fuggire le ritorna davanti, magari solo per poco, il tempo di rendere ancora maggiore il suo dolore.
Adesso per Chains tutto cambia, arrivando nell'occhio del ciclone, Sunnydale, di cui troviamo una delle migliori definizioni, almeno secondo un vampiro, che può far paio con la "Sunnyhell" detto da Spike. Il villain della Prima Stagione, il Padrone, subisce un capovolgimento di prospettiva: se vedendolo con gli occhi di Buffy e della gang era il terribile pericolo incombente ora, con gli occhi di una vecchia e potente vampira, diviene l'esatto opposto, un poveraccio che non vuole rassegnarsi al presente e crede di essere ancora sulla cresta dell'onda e attende il radioso futuro, mentre è solo un sopravvissutto con un grande e lontano passato. Potrebbe quasi farci compassione se la sua vuota sicumera non lo rendesse patetico, visto che sappiamo quale sarà il termine della sua resurrezione: la sua presunta grandezza, che declama agli altri e a sè stesso da buon narcisista, crea un grande e ironico contrasto con la sua reale situazione di escluso dal mondo, ampliato dal profetizzare il proprio regno e stare prigioniero nelle fogne. Come i folli cognati di Mastro Don Gesualdo che mentre la casa andava in rovina e morivano di fame avevano davanti agli occhi la magnificenza della loro stirpe.
In linea con lui possiamo trovare Darla, attaccata al passato che non vuole passi, cullando il desiderio impossibile di restaurare le antiche situazioni e di avere di nuovo per sè il suo Angelus. Eppure proprio dalla "sognatrice" superficiale e leggera vampira, che dedicava tanta attenzione al proprio guardaroba e metteva troppo profumo, abbiamo la più pungente descrizione di Chains e della sua situazione, la "Donna in catene" del titolo della saga: é forse proprio per il suo carattere che non si fa problemi a dire quello che Chains con riluttanza stenta ad ammettere (se la cava con un "ognuno ha la maledizione che si merita") e che Angel, silenzioso ed introverso, non ha ancora detto, analizzando puntualmente e spietatamente il rapporto tra i due, come nella terza serie di BtVS farà Spike circa l'amore tra Buffy ed Angel. E dice anche tra le più belle, dolorose e vere parole sull'amore finora lette, senza gli schermi di fingimenti o ipocrisie, magari perchè come antico demone non ha paura di nulla; eppure, nonostante tanta acutezza, non riesce a comprendere cosa provi Angel per Buffy, confidando solo in sè stessa e nei propri calcoli errati, e ciò le sarà fatale. Le riflessioni di Chains sulla morte di Darla e del proprio sire si ricollegano alla antica tematica biblica secondo cui "Vanità delle vanità, tutto quanto è vanità" e "polvere eri e polvere ritornerai" (il che, detto ad un vampiro...) oltrechè al "sicut transit gloria mundi": a nulla servono le conoscenze e il passato, a nulla può giovare ciò che eravamo poichè inappellabilmente arriverà per tutti la "grande consolatrice"; anche per una vampira.
E giacchè essere privi dell'anima non impedisce, a quanto pare, di provare molti e più profondi sentimenti, il saluto ed epitaffio mormorato per Darla é sincero e struggente.
Ma tra questi vampiri che soffrono si è oramai piazzata una fanciulla e Chains perde anni, anzi secoli, nella sua gelosia per Buffy, tornando un'adolescente: per lei quella è solo una cacciatrice bambina, ostinata e pericolosa e i suoi commenti e soprattutto "WonderBuffy" sono piccole perle di cattiveria squisitamente femminile. A cui si aggiunge un certo astio e fastidio verso tutti quei giovincelli illusi ed ignari che si divertono e che danno ai nervi; e questo direi che è uno dei primi segni di vecchiaia, cara Chains.
Ancora una volta l'ennesima parte di questa storia termina con un finale aperto. I due antichi amanti che se ne vanno lontano dalla Cacciatrice: non è la prima volta che Chains e Angel fuggono dal proprio presente verso un incerto futuro, ma questa volta ambedue sanno che le loro storie si intrecciano di nuovo solo per poco, perchè "il passato non è che un eco".

Franz Joseph