When the Big Bad meets the Bad Girl
di Carmilla

01 Ottobre 2004

“Quella musica è così dura che fa venire le emorroidi.”
Linda Ronstadt, a proposito del Gruppo dei Ramones

Esistono, nel Whedon-verse, shippers “convenzionali”.
Sono quelle coppie che in BTVS hanno costituito l’ossatura del serial.
Buffy e Angel.
Xander e Anya
Willow e Tara.
Giles e Jenny.
Buffy e Spike. E molte altre ancora.

Ne abbiamo seguito le vicende con trepidazione.
Soffrendo con loro quando le cose andavano male.
Gioendo per i sempre troppo brevi momenti di felicità e di quiete.

I personaggi, nel proseguo delle varie stagioni, sono cambiati.
Hanno preso decisioni. Fatto scelte dolorose.
E, come nella vita reale, anche il Vero Amore non dura in eterno.
Alcune coppie si sono sciolte.
Altre sono state travolte dal Destino.

Da una visione.
Da una pistola.
Da un’Apocalisse.

E poi…esistono le coppie “non-convenzionali”.
Amicizie improbabili.
Amori impossibili.
Incontri irreali.
E’ il Regno dell’ “E se….”.
E’ il Mondo delle Fanfiction.

Eppure….anche per la coppia più assurda possiamo trovare degli “indizi” che il Genio della Lampada-Whedon ha disseminato qui e là nei vari episodi del serial.
Alcune battute.
Mezze frasi.
Uno sguardo.
Un’inquadratura particolare.
Che mettono in moto la nostra immaginazione. E ci spingono a chiederci: “ E se invece di andarsene lui fosse rimasto?” E così via…
E questa sensazione, che mi ha sempre accompagnato nella visione di BTVS e di ATS io la avverto soprattutto in presenza di determinati personaggi.
Quelli che io definisco “ Le Mine Vaganti”.
Non inquadrabili e neppure classificabili.
Come Faith.
Il Lato Oscuro della Forza.
La Cacciatrice sbagliata.

E non devo essere l’unica a provare questa sensazione visto che nelle fanfiction straniere è un personaggio “gettonatissimo”.
Per la sua forza.
Per la sua brutale onestà.
Per il suo sarcasmo abrasivo.
E per quella dichiarata, aperta sensualità che la avvolge. Che la riveste, come i suoi aderentissimi e amati pantaloni di pelle che hanno fatto sognare molti adolescenti.

Faith, parafrasando le Mie Regine Rogiari & Bersanetti, è il Sesso Senza Garanzie.
Quello sporco.
Faith è la Bambina Cattiva che ti invita a giocare con Lei.

Personaggio non facile da gestire.
E’ “troppo”.
Purtroppo spesso viene ridotto ad una sex-machine. O ad una ragazzina tutta azione e niente cervello.

Indovinate chi è la sua controparte maschile nella maggior parte delle storie che la vedono protagonista?

Bravi.

E’ il nostro amato Big Bad. Spike.
E quando chi scrive sa quello che fa, ne esce fuori una shipper con i fiocchi.

In Italia la più bella storia Spaith l’ha scritta Sonia.
Vi sembra un’affermazione presuntuosa o esagerata?
Allora, per confutarmi, correte all’archivio fanfic di Buffymaniac.it e scaricatela il prima possibile.

E no, non sono stata pagata per questo; viene dal mio cuore.

La fanfic si intitola Slayers and Vampires e intere generazioni di avide lettrici/lettori di fanfic hanno letto e riletto quelle pagine.
E’ uno dei casi in qui la coppia funziona.
Cosa hanno in comune il Big Bad e la Bad Girl, vi chiederete?

Bè, entrambi hanno un passato.
Con la P maiuscola. Di quello di Spike ne conosciamo alcuni momenti salienti.
Del passato di Faith, di cosa l’ha portata ad essere così…il nulla. O quasi.

Entrambi camminano “sul lato selvaggio della Strada”. E qualche volta scivolano.

Entrambi appartengono a Dioniso, inteso come il Dio delle baldorie e dell’appagamento fisico: il lato diamoci-sotto-e-scateniamoci della natura umana.
E di quella demoniaca, of course.

E quindi visto il loro essere così “estremi” non si può rimanere indifferenti. O li si ama o li si odia. Perché sono “sbagliati”.
Perché sono “Mostri”.
Perché sono entrambi, anche se per ragioni differenti, “lo scarto di Buffy” (e questa è una delle migliori definizioni che io abbia mai letto in vita mia).

Sonia non indugia in acute ma prolisse descrizioni di sentimenti e stati d’animo che rovinano a mio parere un buon 60% dellla produzione fictionica italiana.
Il tratteggio dei caratteri è rapido ma preciso.
I personaggi di Slayers and Vampires sono schizzati ma non diventamo mai caricature.
L’atmosfera è evocata piuttosto che descritta con insistenza.
La narrazione procede sincopata e nel tono cupo di un motore truccato.

E, come accade nelle buone storie, nel proseguo della lettura l’Autrice finisce con il dividere i lettori in due categorie di persone.
Il Lettore che vuole prendere a sassate il Mostro.

E il Lettore che se le sente arrivare addosso e protesta urlando contro questa ingiustizia.

Voi chi sarete?
Non ho bisogno di dirvi a quale categoria appartengo io, vero Ragazzi?

Le storie di Sonia non sono solo buone; sono eccitanti, senza alcuna eccezione.
Siamo condotti da lei per mano là dove corrono le nostre vite.

Questo come minimo, è più che buono.

Ragazzi….è grande.

Carmilla