Le cinque migliori cose (e le cinque peggiori) del Buffyverse
secondo Rogiari.

07 ottobre 2003

Premessa: le opinioni esposte sono prettamente personali, e pertanto discutibilissime. Questo piccolo scritto vuole essere spunto per ulteriori dibattiti, non è certo Vangelo.
Avvertenza: SPOILER per tutte le stagioni di BTVS e di ATS!

Sarò breve.
Le cinque migliori cose (in ordine sparso):

a) L'uso delle metafore: Buffy la cacciatrice di vampiri al liceo.
b) L'uso delle metafore bis: quando l'uomo che ami dopo la prima volta si rivela essere un mostro!
c) I Fanged Four
d) Evil villains, ma evil davvero !
e) L'amore è dolore

Le cinque peggiori cose (in ordine altrettanto sparso):

a) Spuffy (ovvero, cosa mi hai portato a fare nel bosco di sera se non mi vuoi bene?)
b) Magic crack: la resistibile ascesa di Miss Willow Rosenberg e di TyrannaWillow
c) Questo matrimonio non s'ha da fare: la débacle nuziale di Xander ed Anya
d) Il First Evil e la battaglia di Helm's Deep
e) Parenti serpenti: Dawn e Connor

Se non state ancora sbadigliando, ecco i dettagli (il peggio al fondo):

Le cinque migliori cose:

a) L'uso delle metafore: Buffy, la cacciatrice di vampiri al liceo.

L'inizio della serie è semplicemente fulminante. E' un uno - due diretto allo stomaco, che lascia senza fiato. Personaggi splendidi, vivi, toccanti: il goffo osservatore Giles, la splendente Buffy, fiera del suo potere e piena di gioia di vivere, l'intelligente, sensibile Willow, il coraggioso Xander.
E la perversa Darla, l'ironico Maestro, i loro stupidi tirapiedi, il preside Snyder e la sua malvagità gretta e meschina, eppure così umana.... Le prime tre stagioni di BTVS, pur con i loro limiti, sono semplicemente perfette: un culto planetario. La metafora del vivere, del crescere, dello sconfiggere giorno dopo giorno i propri demoni, siano essi genitori distanti, compiti da svolgere, difficoltà relazionali, si arricchisce di contenuti in un quadro allegorico ricco di fascino, umorismo ed umanità.
Basta vedere l'uno di seguito all'altro i due episodi iniziali della serie, un meraviglioso two - parter, per cadere vittime della Buffymania.
O per rimanerne immuni, ma più poveri dentro, per questo.
Grazie Joss, grazie di cuore.
E come direbbe Vamp Willow, "Bored now". Andiamo oltre.

b) L'uso delle metafore bis: quando l'uomo che ami dopo la prima volta si rivela essere un mostro!

Se è pur vero che il tono generale di BTVS cambia radicalmente sin dal terzo episodio della seconda stagione ("School Hard") con l'arrivo di Spike e Dru, il vero punto di svolta resta la fulminante sequenza di "Surprise" - "Innocence".
Buffy perde la sua verginità e l'uomo che ama si trasforma in un bastardo assassino.
La perdita dell'innocenza metaforica si mescola abilmente con la crescita reale: Buffy compie nella fatale notte diciassette anni.
Non è solo la delusione amorosa, a piegarla, ma anche la circostanza che Angel - ritornato Angelus - minaccia la vita dei suoi cari ed infine la stessa esistenza del mondo. Buffy cresce mandando Angelus all'inferno. Letteralmente. Proprio mentre lui riacquista l'anima.
E la metafora è di nuovo bella che servita.

c) I Fanged Four

Si può discutere alla morte su quando monodimensionali siano i vampiri descritti da Anne Rice, asessuate creature dai gusti estetici elevati e dalla scarsa morale, non poco ipocriti, ma non c'è altro da dire sulla vampire family che: WOW!
Ogni flashback, realizzato con gusto estremo, regale una dinamica di immenso fascino, tra l' "alpha male" Angelus, il "gamma male" Spike, la carismatica Darla e la dea folle Drusilla1.
Nel two parter cross over "Fool for love - Darla" tutti i nodi vengono al pettine. Vampiri, amorali, sensuali, inquieti: non si può non amarli. Sono i più fascinosi, ammalianti personaggi mai creati dalla penna di Joss.
E quando Spike, Angelus, Darla e Dru cavalcano i fuochi della rivolta dei Boxer si sente davvero che BTVS è entrato nella leggenda.

d) Evil villains, ma evil davvero !

Non tutti i "villains" di BTVS brillano per efficacia e fascino (alcuni, al contrario, sono l'epitome di quanto in basso questa meravigliosa serie talvolta possa scendere: basta pensare al monocorde Adam), ma alcuni di essi sono dotati di una vita propria che - da sola - vivifica l'intera serie.
Nel Buffyverse, tutto cambia, e su due cose solitamente immutabili non si può certo fare affidamento: la morte e la malvagità. I personaggi del Buffyverse transitano continuamente tra malvagità e redenzione, vita e morte, paradiso e inferno.
Chi più, chi meno, sono tutti stati malvagi, e si sono redenti, e poi sono caduti di nuovo nelle spire del male, e così via.
Ci sembra però il caso di spendere una lacrimuccia di rimpianto per alcune meravigliose creature del male (seppur transeunte), quali l'indimenticabile Sindaco Wilkins, campione di ironia e del politically correct, la sensuale, disperata Faith, la seduttrice Darla (da vampira assassina in "Welcome to the hellmouth", primo episodio della serie, a fantasma afflitto di mater familias al termine della quarta stagione di ATS), Drusilla la pazza, Trick il vampiro del nuovo millennio, Angelus ed i suoi pantaloni di pelle nera, Spike ed il suo look punk anni '70, e così via.
Parleremo a parte di due malvagi di grande spessore - e scarsi risultati pratici - come Willow Rosemberg, nelle sue incarnazioni più oscure, e del First Evil, campione ineguagliabile del "vorrei ma non posso".
Ma non possiamo qui - seppur brevemente - non citare la più malvagia di tutti: Buffy the vampire slayer, altrimenti detta "that bitch".

e) L'amore è dolore

E daie'!
Con questa fissazione che solo il dolore aumenti i rating, Whedon ci ha scassato 'e palle.
E va bene l'orgia di lacrime di Becoming 1 e 2, con Buffy tremante che spedisce Angelus all'inferno e poi scappa di casa con uno zainetto sdrucito sulle spalle! E va bene l'austera e toccante eleganza di The Body, con la Scoobie Gang che reagisce - compostamente e meno - alla tragica, naturalissima morte di Joyce.
Ma non esageriamo!
Non c'è una storia nel Buffyverse che sia sopravvissuta indenne alla falce del suo creatore. Buffy ed Angel si allontanano, separati irrimediabilmente dallo spinoff (e non sarà l'esangue bacio in Chosen a ridare fiato alla loro shipper), Buffy e Spike è un'ininterrotta valle di lacrime (veramente, quando è troppo, è troppo), Willow e Tara finisce nel sangue, Anya e Xander pure (dopo un abbandono sull'altare che da solo vale la decapitazione di Xander), Cordelia è la Santa Martire del Buffyverse, quale che sia la relazione nella quale si impegna, Oz tradisce la sua Willow con Verruca (la doppia "rr" è voluta) e Riley si sposa con la cugina scema di Lara Croft. Per non parlare della vita amorosa e familiare di Angel, che nemmeno a Lourdes ne potrebbero ricavare qualcosa di buono.
Cosa dite? Willow e Kennedy? Faith e Wood? E vi paiono luminosi esempi di lieto fine?
Ciò premesso, abbiamo sofferto lacrime di sangue, pianto con loro, sanguinato con loro…e li abbiamo amati. Tanto.
E' stato bellissimo, bwahahahaha! (suono soffocato di singhiozzi…grazie del fazzoletto)

Ma come tutte le rose, anche il Buffyverse ha le sue spine, e non a caso le sue peggiori creature sono figlie di quelle che più abbiamo amato, come in un perverso gioco di specchi. E precisamente:

Le cinque peggiori cose (in ordine altrettanto sparso):

a) Spuffy (ovvero, cosa mi hai portato a fare nel bosco di sera se non mi vuoi bene?)

Bisogna premettere, per chi non conosce i miei lavori, che la sottoscritta è spuffiana della primissima ora.
Con la differenza che all'epoca amavo anche Buffy, ora spero che resti in Europa e possibilmente assuma passaporto comunitario. Sposandosi con un torero, perché no? Cos'hanno i toreri che non va?Ciò che conta è che resti lontana da Spike ed Angel, i miei tesori, e "cucini" in pace la sua pasta per biscotti cruda, senza disturbarli.
Spuffy è stata una crudeltà. Spuffy ha violato i diritti civili degli spettatori. Spuffy ha titillato i peggiori ed i migliori istinti dell'audience senza dare nulla in cambio. Nulla.
Le fasi di gestione del dolore sono note, e qualche fan è arrivato persino a quella dell'accettazione: hanno accettato le coccole di "Touched", il "ti amo" di Chosen, come giusta, equa riparazione del torto subito. Sono contenti. Quasi. Poi, di notte, mettono su la cassetta del musical (o "Goodbye to you" di Micelle Branch) e piangono, perché quelli sono stati i punti di non ritorno.
Io no. Non accetto e non perdono.
Hanno preso la più bella, la più toccante storia d'amore della televisione di tutti i tempi, quella di una creatura malvagia che arriva alla redenzione per amore, e l'hanno trasformata in "soft porn" di bassa lega, uccidendo il sentimento.
Come molti altri fan del Buffyverse, a volte mi trovo a sperare che la serie sia finita con "The Gift": il salto nel vuoto di Buffy e le lacrime di Spike - Maria Maddalena.
Purtroppo, così non fu.

b) Magic crack: la resistibile ascesa di Miss Willow Rosenberg e di TyrannaWillow

Come noterete, tutte le cose davvero negative del Buffyverse si manifestano nella parte finale della serie, ed in particolar modo nelle stagioni 6 e 7.
Miss Willow Rosemberg era stata fino all'episodio "Wrecked" dipinta con grande maestria: personaggio sensibile, intelligente, forte, fragile come solo i forti sanno esserlo, pieno di umanità. Amatissimo dal pubblico. Sempre sincera, così dolcemente manipolatrice con coloro che ama. Così pericolosa.
I fan avevano capito. Sapevano, sentivano che qualcosa di brutto era in agguato per la loro piccola Miss Willow. Sapevano che aveva il vizietto della magia, che per lei era più facile cambiare la realtà che affrontarla. Sapevano che la resurrezione di Buffy le aveva dato alla testa, che nemmeno Giles e l'amore di Tara bastavano più a frenarla.
Ma non sapevano che era dipendente dalla droga. Oops, volevo dire dalla magia. Errore scusabile.
I fan sono ancora in bagno che vomitano.
Ma non bastava. Dopo un "recupero" tanto assurdo quanto "rapido" (Willow si cura durante l'astinenza con bottigliette di acqua minerale), la morte di Tara precipita la nostra eroina in uno stato di prostrazione tale da farle decidere, nel giro di TRE episodi TRE, di voler distruggere il mondo. Why? Perché?
Nessuno ce lo potrà mai spiegare. Come nessuno ci potrà mai spiegare perché l'arrivo di Tyranna Willow venga annunciato da un tremolio dell'acqua nei bicchieri come in Jurassic Park. Grottesco!
E perché mai Xander con il suo crayon giallo riesca a frenarne la furia distruttrice…
Quisquilie. Ha distrutto mezza Sunnydale, quasi ucciso Giles, ucciso barbaramente Warren, condannato a morte quasi certa Buffy e Dawn, e come recupera? Un paio di mesi come ragazza alla pari in Inghilterra, e via così, che vai bene!
Ma almeno ci fosse rimasta, in Inghilterra! Invece, Willow - ovvero, l'ombra evanescente della Willow che amavamo - fa finta di esistere per tutta la settima stagione, parlando poco ed uscendo di rado (come canta Celentano).
Ed impalmando Kennedy, aggiungendo così onta ad onta.

c) Questo matrimonio non s'ha da fare: la débacle nuziale di Xander ed Anya

C'è un'unica scena di tutto il Buffyverse che non accetto (d'accordo, non accetto neanche il sesso Spuffy vicino al bidone della spazzatura, fanno due): il finale di Hell's Bells.
Tutto l'episodio fila (abbastanza) liscio. I dubbi prematrimoniali di Xander sono all'ordine del giorno, non ci stupiscono, ed una delle pochissime scene civili tra Buffy e Spike ci rallegra.
Ma non possiamo accettare che Xander lasci Anya sull'altare. Io, almeno, non posso. Ogni volta ci spero. Spero che si sposino. E poi resto delusa, maledetto il mio buon cuore.
Se Xander ed Anya si fossero sposati, BTVS sarebbe stato migliore. Spike ed Anya non l'avrebbero fatto sul tavolo del Magic Box, dando così modo a Buffy e Xander di comportarsi da quei mostruosi egoisti ipocriti che sono. La loro felicità, anche solo la loro normalità, avrebbe sottolineato intelligentemente la deriva morale di Buffy e Willow, le lotte redenzioniste di Spike, la tragicità della morte di Tara.
Ciò, purtroppo, non è avvenuto, per il gusto (infame) di ricreare l'ennesima "rottura all'altare" già vista milioni di volte in soap - operas televisive, da Sentieri a Beautiful (bored, now). Peccato, davvero, soprattutto per Anya, il cui percorso nella settima stagione si perde, al pari di quello di Xander e Willow, nell'anonimato più completo fino alla sua anonima, e (non) compianta morte.

d) Il First Evil e la battaglia di Helm's Deep

Il First Evil è "the evilest evil that ever eviled", il male supremo.
Peccato che noi non ce ne siamo accorti.
Già non ci aveva particolarmente impressionato nel terribile "Amends" della terza stagione (l'episodio con la neve mistica, sì proprio quello, brrr….). Ancor meno ci fa tremare nella settima stagione. Siccome Joss aveva una grande idea per la fine della serie, un'idea clamorosa (yawn) quale quella del "potere alle cacciatrici", non aveva tempo - tra il flop di Firefly ed i suoi altri mille progetti - di studiarsi un nuovo "villain", con un minimo del carattere mostrato da quelli delle passate stagioni. E così ne ha riciclato uno che era già andato malissimo la prima volta.
L'ineffettualità del First Evil condanna e affossa tutta la settima stagione, peraltro orribile sotto molti altri punti di vista (tutti). I fantasmi di Willow, Giles, Xander, Anya, e persino di Buffy e Spike (che pure sono quelli che ne escono, in un certo senso, meno peggio) popolano uno scialbo universo racchiuso nel macilento salotto di casa Summers, mentre anonime aspiranti cacciatrici, anonimi interessi sentimentali, anonime vittime di Spike (Wood) e persino (orrore!) un'anonima Faith popolano il deserto.
L'altra idea "forte" di Joss per la stagione, ricreare in piccolo (molto in piccolo) la battaglia di Helm's Deep del "Signore degli Anelli" grazie all'invasione dei (minuscoli) Ubervamp a forma di orchi, si affloscia nella pochezza di mezzi offerta dalla UPN, come il "ti amo" distrattamente lanciato da Buffy a Spike.
La serie si chiude con un'immagine memorabile (per la sua stupidità): gli Scoobies, ancora freschi del sangue di Anya e Spike, sono lieti di poter fare shopping.
Amen.

e) Parenti serpenti: Dawn e Connor

Se BTVS è una grande famiglia, la nostra famiglia, non possono ivi mancare i parenti "serpenti", nel caso di specie, i "piccoli" adorabili (si fa per dire) cuccioli Dawn e Connor.
La pseudo sorella ed il pseudo figlio che non sarebbero mai dovuti esistere. Hanno portato solo cose cattive.
Dawn - su nel pantheon con Riley e Kennedy - è fra i tre personaggi più odiati dell'intero Buffyverse. Il suo grido di battaglia "Andate via, via, viaaaaa!!" ancora risuona. Nella quinta stagione è quasi tenera (l'inesperienza…degli spettatori), salvata solo dal suo rapporto di amicizia con Spike (James Marster ha notoriamente "chimica" anche con i blocchi di cemento), nella sesta insopportabile, nella settima rimpiazza incomprensibilmente l'assai più simpatetica (e simpatica) Willow come "geek" del gruppo (esperta-di-tutto).
Perché non si è buttata lei giù dalla torre, perché?!
Connor ha dalla sua una sola attenuante: Vincent Kartheiser, l'attore che lo interpreta, è dotato di indubbio fascino e talento. Per tutto il resto, è una piccola velenosa serpe in seno che Angel ha fatto solo bene a "schiacciare". Nonostante tutti gli sforzi del suo paparino, l'odio lo domina, e lo spinge prima tra le braccia di un'irriconoscibile Cordelia (in un intermezzo così penoso ed incestuoso da far vomitare tutti i fan senza eccezioni), poi al servizio della seconda "dea delle permanenti fatte in casa", Jasmine (la prima era Glory).
Alla fine della fiera, aggiungere questi elementi al cast ha fatto più male che bene, soprattutto nel caso di Dawn, elemento eminentemente inutile.
Siamo noi a gridare tutti insieme "Vai via, via, viaaa!!!!"

Sob, è finita. Vi ho detto tutto. O quasi. Potremmo discuterne per ore. Per settimane. Per mesi. Di fatto lo facciamo quotidianamente, sulle migliaia di liste e forum dedicate a BTVS, ed è un gran divertimento. Resta l'amore per quanto c'è stato di bello, il rimpianto per quanto è stato fatto di sbagliato, e la nostalgia per una serie che - tranne clamorose sorprese - non tornerà più con nuove storie, nuovi detestabili o meravigliosi personaggi.
In fondo, lo sapete tutti: "la cosa più difficile in questo mondo è viverci".

Rogiari, ottobre 2003

1 Per chi fosse poco familiare con i concetti di alpha, beta e gamma male (o female, per le donne) si precisa che l'alpha male (Angel - Angelus) è la tradizionale figura maschile dominante, paternalistica, volitiva, sia nell'accezione negativa che positiva. Il Beta è invece una figura, sia maschile che femminile, più generosa, apparentemente fragile, un "perdente" (tra obbligatorie virgolette) di buon cuore (Xander). Il Gamma è la trasgressione, fantasia, perversione, originalità, distacco dalle convenzioni (Spike ed in parte anche Buffy).